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Anno VI Numero 1202 Venerdì 13 Ottobre 2017 S. Edoardo AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un Farmaco per tutti”; 2. Corso ECM FAD sui “Farmaci Innovativi” 3. Ordine: assistenza legale gratuita, sussidio solidarietà Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. “Le uova fanno aumentare il colesterolo”, vero o falso? 5. Scompenso cardiaco, quali i campanelli d’allarme? 6. Lo sbadiglio è contagioso, ecco perché. Prevenzione e Salute 7. Vulvodinia, meglio evitare indumenti stretti e salvaslip 8. Trombosi: cos’è, quali i sintomi e come si cura. Meteo Napoli Venerdì 13 Ottobre Variabile Minima: 14° C Massima: 23 °C Umidità: Mattina = 62% Pomeriggio = 54% “LE UOVA FANNO AUMENTARE IL COLESTEROLO”, VERO O FALSO? Molti credono che le uova facciano aumentare il colesterolo. FALSO. Non solo non aumentano i livelli di colesterolo, ma le uova, a lungo demonizzate per il loro elevato contenuto di grassi, sono non solo ricche di significati simbolici legati alla Pasqua, ma anche di nutrienti importanti per la salute. In alcune regioni italiane, la tradizione prevede dolci in cui le uova sode e decorate vengono inserite all’interno dell’impasto, oppure torte salate realizzate con le erbette e le uova sode, ma anche le più classiche uova e asparagi oltre alle frittatine che non mancano mai nei picnic. Da tempo ormai si sa che 100 g di uova contengono solo 5 g di grassi e di questi solo 1,5 g sono grassi saturi, oltre ad essere un’ottima fonte di proteine ad alto valore biologico contenendo tutti gli aminoacidi essenziali per il nostro organismo in solo 64 calorie. Un uovo, per es., contiene 6 g di proteine e pochi grassi che non hanno alcun impatto negativo sul colesterolo. Come dimostrato da numerose ricerche le uova sono una buona fonte di vitamina D utile per l’assorbimento del calcio, aiutano a prevenire la degenerazione maculare grazie all’alto contenuto di carotenoidi, rientrano tra gli alimenti che prevengono il cancro della mammella ma soprattutto è stato dimostrato che, il consumo moderato di uova, che non superi le 4 uova a settimana suddivise anche nei vari preparati, non ha nessun impatto negativo sul colesterolo e quindi non vi è alcuna correlazione tra il consumo di uova e le malattie cardiovascolari. Inoltre, con qualche piccolo cambiamento rispetto alla tradizione, meglio le uova alla coque piuttosto che sode: sono sufficienti 3 min. di bollitura, rispetto agli 8 che servono per farle sode, per godere dei benefici delle uova.” (Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi……… Chi fraveca e sfraveca nun perde maie tiempo

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Anno VI – Numero 1202 Venerdì 13 Ottobre 2017 – S. Edoardo

AVVISO Ordine

1. ORDINE: Progetto “Un

Farmaco per tutti”;

2. Corso ECM FAD sui

“Farmaci Innovativi”

3. Ordine: assistenza legale

gratuita, sussidio solidarietà

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 4. “Le uova fanno aumentare

il colesterolo”, vero o

falso?

5. Scompenso cardiaco, quali

i campanelli d’allarme?

6. Lo sbadiglio è contagioso,

ecco perché.

Prevenzione e Salute

7. Vulvodinia, meglio evitare

indumenti stretti e salvaslip

8. Trombosi: cos’è, quali i

sintomi e come si cura.

Meteo Napoli

Venerdì 13 Ottobre

Variabile

Minima: 14° C Massima: 23 °C Umidità: Mattina = 62%

Pomeriggio = 54%

“LE UOVA FANNO AUMENTARE IL COLESTEROLO”, VERO O FALSO?

Molti credono che le uova facciano aumentare il colesterolo.

“FALSO. Non solo non aumentano i livelli

di colesterolo, ma le uova, a lungo demonizzate per il loro elevato contenuto di grassi, sono non solo ricche di significati simbolici legati alla Pasqua, ma anche di nutrienti importanti per la salute. In alcune regioni italiane, la tradizione prevede dolci in cui le uova sode e decorate vengono inserite all’interno dell’impasto, oppure torte salate realizzate con le erbette e le uova sode, ma anche le più classiche uova e asparagi oltre alle frittatine che non mancano mai nei picnic. Da tempo ormai si sa che 100 g di uova contengono solo 5 g di grassi e di questi solo 1,5 g sono grassi saturi, oltre ad essere un’ottima fonte di proteine ad alto valore biologico contenendo tutti gli aminoacidi essenziali per il nostro organismo in solo 64 calorie. Un uovo, per es., contiene 6 g di proteine e pochi grassi che non hanno alcun impatto negativo sul colesterolo. Come dimostrato da numerose ricerche – le uova sono una buona fonte di vitamina D utile per l’assorbimento del calcio, aiutano a prevenire la degenerazione maculare grazie all’alto contenuto di carotenoidi, rientrano tra gli alimenti che prevengono il cancro della mammella ma soprattutto è stato dimostrato che, il consumo moderato di uova, che non superi le 4 uova a settimana suddivise anche nei vari preparati, non ha nessun impatto negativo sul colesterolo e quindi non vi è alcuna correlazione tra il consumo di uova e le malattie cardiovascolari. Inoltre, con qualche piccolo cambiamento rispetto alla tradizione, meglio le uova alla coque piuttosto che sode: sono sufficienti 3 min. di bollitura, rispetto agli 8 che servono per farle sode, per godere dei benefici delle uova.” (Humanitas)

SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it

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Proverbio di oggi……… Chi fraveca e sfraveca nun perde maie tiempo

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PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1202

SCIENZA E SALUTE

SCOMPENSO CARDIACO, QUALI SONO I CAMPANELLI D’ALLARME?

Una patologia tipica della terza età, e causa frequente di ricovero ospedaliero, è lo scompenso cardiaco. Il cuore non riesce più ad assolvere in maniera adeguata alle sue funzioni di pompa e quindi ad assicurare il giusto apporto di sangue a tutti gli altri organi ed ecco che insorge lo scompenso o insufficienza cardiaca. I sintomi iniziali sono diversi e a volte possono essere ricondotti da chi li accusa ad altre condizioni o patologie, come spiega la dottoressa Daniela Pini, medico internista e cardiologo di Humanitas.

Tra i Sintomi Tipici dello Scompenso la DIFFICOLTÀ a RESPIRARE «È la dispnea da sforzo. La semplice attività fisica moderata può determinare l’insorgenza di questo sintomo che può anche peggiorare fino a essere scatenato da sforzi fisici modesti. C’è anche una dispnea da decubito, che insorge quando l’individuo si trova in posizione supina, ad esempio di notte, interferendo quindi con il riposo notturno: il paziente si addormenta ma poi si sveglia perché sente che gli manca il respiro e si deve mettere seduto», spiega la dottoressa Pini. Oltre alla dispnea anche altri sintomi possono far pensare allo scompenso cardiaco: «L’edema, ovvero il gonfiore di gambe, piedi, caviglie, ma anche dell’addome, dovuto all’accumulo di liquidi; la stanchezza». Non necessariamente questi sintomi si presentano contemporaneamente ma, in ogni caso, la comparsa di dispnea e/o edemi in pazienti con fattori di rischio per scompenso cardiaco devono far scattare un campanello d’allarme. E a proposito di fattori di rischio è utile distinguere le due forme di scompenso che possono essere diagnosticate: lo scompenso cardiaco con frazione di eiezione ridotta e quello con frazione di eiezione

conservata. La frazione di eiezione è un parametro che indica quanto efficientemente il cuore riesce a pompare il sangue.

Le Malattie che Aumentano il Rischio di Scompenso I pazienti più a rischio di sviluppare scompenso cardiaco con frazione di eiezione ridotta sono «quelli con storia di cardiopatia ischemica, in particolare con un precedente infarto miocardico, o valvolare, o affetti da ipertensione, soprattutto se mal controllata. Invece, il diabete, la sindrome metabolica, l’obesità, ancora l’ipertensione e la fibrillazione atriale, oltre al sesso femminile, sono tutti fattori di rischio per lo scompenso a frazione di eiezione conservata». I sintomi dello scompenso cardiaco possono essere facilmente equivocati: «Un individuo obeso, ad es., può pensare che le difficoltà respiratorie siano riconducibili al proprio peso corporeo mentre chi fuma (o ha fumato) può imputarle alla broncopneumopatia cronica-ostruttiva», ricorda la specialista. Per questo motivo, in presenza di sintomi, è bene che i soggetti a rischio di scompenso siano sottoposti a una valutazione clinica. «C’è poi un esame del sangue che è molto utile per diagnosticarlo ed è il dosaggio dei peptidi natriuretici. Valori normali virtualmente escludono che dispnea ed edemi siano dovuti a insufficienza cardiaca», conclude la dottoressa Pini. (Salute, Humanitas)

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PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1202

PREVENZIONE E SALUTE

VULVODINIA, meglio evitare INDUMENTI STRETTI e SALVASLIP

In molti casi viene tenuta nascosta da chi ne soffre ma, pur rimanendo un disturbo pressoché vago e quindi spesso di difficile diagnosi, in Italia ne soffre il 12-15% delle donne. È la VULVODINIA, una percezione dolorosa a livello vulvare.

I SINTOMI La vulvodinia viene riferita come bruciore, irritazione, sensazione di abrasione, secchezza, “punture di spillo”, tensione, percezione di avere dei tagli sulla mucosa, disepitelizzazione e gonfiore. È una condizione che quindi ben si differenzia dal prurito. Solitamente non è accompagnata da traumi fisici osservabili e non ha una fascia di età come target specifico, può presentarsi in qualsiasi periodo della vita di una donna, dalla pubertà alla menopausa, anche se è più frequente in età fertile. Tra le possibili cause scatenanti si ricordano le ripetute infezioni batteriche o micotiche vaginali e vescicali, una predisposizione genetica alle infiammazioni, lesioni del nervo pudendo conseguenti al parto o a traumi, ipercontrattilità vulvo-perineale, alterazioni genetiche, ma anche traumi psicologici legati a rapporti sessuali, visite o interventi chirurgici ginecologici. È stato verificato che le fibre presenti nel nervo della zona vestibolare e vulvare delle pazienti vulvodiniche sono molto numerose e voluminose. A volte si associa una ipercontrattilità della muscolatura che circonda la zona perianale e vulvare. Schematicamente si parla di vulvodinia spontanea quando la donna avverte costantemente dolore o fastidio, anche in assenza di stimolazione, e di vulvodinia provocata quando i sintomi si innescano in seguito ad una stimolazione (penetrazione vaginale, sfregamento oppure anche al solo contatto). In base alla localizzazione del dolore, si distingue la vulvodinia generalizzata (il disturbo interessa tutta l’area vulvare) da quella localizzata, in cui il disturbo è appunto limitato a zone precise (ad esempio il vestibolo e/o il clitoride).

Le Conseguenze per la DONNA: Il dolore può essere quindi anche scatenato da comuni attività o

abitudini come indossare indumenti stretti, andare in bicicletta ma anche semplicemente stando sedute e può manifestarsi durante la fase penetrativa dei rapporti sessuali, rendendoli a volte impossibili, o durante una visita ginecologica o con l’inserimento di tamponi vaginali. Talvolta si possono associare anche disturbi vescicali e/o uretrali. Ne consegue che molte donne affette da questa problematica sviluppano irritabilità, frustrazione, depressione che inevitabilmente incidono nei rapporti con gli altri e anche nella sfera sessuale.

COME PRENDERSENE CURA Dal punto di vista terapeutico innanzitutto è necessario, magari solo temporaneamente, evitare le situazioni che scatenano il dolore ad es. esercizi fisici che comportino un eccessivo

sfregamento e frizione sulla regione vulvare (es. bicicletta, ciclette o spinning); prediligere il ricorso a un abbigliamento intimo in cotone o, meglio ancora, in fibroina di seta

medicata e optare per indumenti ampi; evitare i salvaslip e prediligere assorbenti in cotone. sconsigliati i detergenti mentolati e profumati.

Talvolta vengono prescritti farmaci antidolorifici, sostanze naturali ad azione antiinfiammatoria ma anche creme ad azione anestetica locale. Quando le donne affette da vulvodinia presentano un’alterazione spastica della muscolatura perianale-vulvare è consigliata anche la riabilitazione del pavimento pelvico in eventuale associazione a miorilassanti. L’indicazione è di rivolgersi al medico o al ginecologo che saprà valutare l’origine del distrubo e definire il miglior trattamento. (salute, Humanitas)

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PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1202

PREVENZIONE E SALUTE

TROMBOSI: cos’è, quali sono i SINTOMI e come si CURA

Trombosi: fondamentale la diagnosi precoce. È tra le cause del 25% delle morti nel nostro Paese, ma può essere curata bene se si interviene rapidamente

Provoca ictus, infarto ed embolie polmonari. Solo in Italia la trombosi è tra le cause di una morte su quattro, ma solo il 30% degli italiani sa cos’è e più della metà ignora che le malattie da trombosi si possono evitare. Le malattie da trombosi sono la prima causa di morte e di grave invalidità in Europa. Colpiscono il doppio dei tumori ma possono essere concretamente evitate almeno in un caso su tre. Per sensibilizzare sulla conoscenza dei sintomi e della necessità di una diagnosi precoce giovedì 13 ottobre è la terza Giornata mondiale contro la trombosi alla quale partecipa Alt, l’associazione per la lotta alla trombosi e alle malattie cardiovascolari Onlus. La trombosi avviene quando una piccola quantità di sangue si coagula all’interno di una vena o di un’arteria e aderisce alla sua parete, bloccando, parzialmente o totalmente il passaggio del sangue attraverso quella vena. Il coagulo prende il nome di trombo. Quando avviene nelle arterie può causare infarto e ictus. Quella venosa colpisce generalmente le gambe o le braccia, o in casi più rari le vene profonde dell’addome. Quando interessa le vene profonde viene chiamata trombosi venosa profonda (o TVP), quando colpisce le vene del circolo superficiale spesso viene chiamata flebite. Il rischio aumenta quando il sangue ristagna nelle gambe, ad esempio dopo un intervento chirurgico o quando restiamo per un lungo periodo fermi. Altri fattori di rischio sono le vene varicose, il fumo, la pillola anticoncezionale, specie per le fumatrici e il forte sovrappeso. Tendenzialmente i sintomi della trombosi nella gamba vanno dal gonfiore all’arrossamento della parte colpita fino a dolore simile a un crampo, anche se può capitare che i segnali siano molto lievi. Nel braccio, pur essendo molto rara, circa tra il 2 e il 3% dei casi – si manifesta con dolore e gonfiore. Può succedere che il braccio e la mano diventino molto bianchi. Colpisce soprattutto chi fa grandi sforzi, come gli sportivi. Appena compare uno di questi sintomi bisogna immediatamente rivolgersi al proprio medico o se gonfiore e dolore sono molto intensi direttamente al Pronto Soccorso. L’unico esame che permette di confermare la presenza di un trombo è l’ecocolordoppler. In caso affermativo si comincia subito la terapia con farmaci anticoagulanti: se la diagnosi è precoce si evitano gravi conseguenze per la salute e per la qualità della vita. Ci sono casi in cui bisogna stare particolarmente attenti. Le persone più a rischio sono le donne incinte, chi ha già avuto un trombo nel passato, chi è stato sottoposto a un recente intervento chirurgico, chi è immobilizzato a letto, chi fa uso di pillola anticoncezionale o di terapia ormonale sostitutiva per la menopausa o ancora chi ha un gesso o ha fatto un lungo viaggio in aereo. In tutti questi casi è meglio rivolgersi direttamente al Pronto Soccorso. Se poi oltre ai sintomi della trombosi abbiamo anche la sensazione che ci manchi l’aria, dolore al torace o tosse con tracce di sangue dobbiamo immediatamente andare in ospedale perché potremmo avere un’embolia polmonare: anche in questa situazione la diagnosi precoce è fondamentale. (OK, Salute e Benessere)

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SCIENZA E SALUTE

Lo SBADIGLIO È CONTAGIOSO, ECCO PERCHÉ

Nasce da un riflesso primitivo del nostro cervello: più cerchiamo di reprimerlo e più diventa irresistibile

Durante una cena in famiglia, sui banchi di scuola, nel mezzo di una riunione di lavoro infinita: ovunque esploda uno sbadiglio, è subito epidemia. Basta che una persona apra la bocca emettendo quell’inconfondibile “yawn!”, perché tutti, a turno, cadano nella stessa trappola. Un effetto domino che neanche la buona educazione può fermare: non basta darsi un pizzicotto o masticare una gomma per tenersene alla larga. Come mai?

: Lo sbadiglio contagioso nasce in maniera del tutto automatica da un riflesso primitivo in un’area del cervello che controlla i movimenti, la corteccia motoria

primaria. Lo hanno scoperto i ricercatori dell’Università di Nottingham, che su Current Biology pubblicano uno studio che potrà avere importanti applicazioni anche nella lotta a malattie neurologiche come l’epilessia e l’autismo.

I RISVOLTI PER LA NEUROLOGIA Lo sbadiglio, infatti, è una comune forma di “ecofenomeno”, cioè di imitazione automatica e involontaria di parole o azioni di altre persone. Questo genere di comportamento, la cui base neurologica è sconosciuta, è presente anche in diverse malattie collegate all’aumentata eccitabilità o alla ridotta inibizione della corteccia del cervello, come l’epilessia, la demenza, l’autismo e la sindrome di Tourette. La chiave che accende lo sbadiglio, insomma, potrebbe anche aiutare a spegnere alcuni disturbi neurologici.

L’ESPERIMENTO Per cercarla, i ricercatori britannici hanno applicato la tecnica di stimolazione magnetica transcranica su 36 volontari, in modo da quantificare la loro eccitabilità corticale e prevedere così la propensione allo sbadiglio durante l’osservazione di un video che ritraeva persone impegnate a sbadigliare.

I RISULTATI L’esperimento ha dimostrato che la propensione allo sbadiglio cambia da individuo a individuo in base all’eccitabilità della corteccia motoria primaria. «La necessità di sbadigliare inoltre aumenta quando cerchiamo di reprimerla », spiega Georgina Jackson, docente di neuropsicologia cognitiva. «Attraverso la stimolazione elettrica siamo riusciti ad aumentare l’eccitabilità e di conseguenza la propensione allo sbadiglio contagioso. Se riuscissimo a ridurre l’eccitabilità, ad esempio, nella sindrome di Tourette, potremmo ridurre i tic nervosi, ed è proprio questo l’obiettivo a cui stiamo lavorando».

VERSO NUOVE TERAPIE «Se riuscissimo a capire come le alterazioni dell’eccitabilità della corteccia del cervello portano ai disordini neurologici – aggiunge il coordinatore dello studio, Stephen Jackson – teoricamente potremmo anche annullarle. Stiamo cercando di sviluppare una terapia non farmacologica e personalizzata, attraverso la stimolazione magnetica transcranica, proprio per modulare questi squilibri nei circuiti del cervello». (OK, Salute e Benessere)

LE MISTERIOSE ORIGINI DELLO SBADIGLIO

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ORDINE : Corso ECM FAD sui “FARMACI INNOVATIVI”

Disponibile on-line il corso FAD sui farmaci innovativi; 20 Crediti Formativi

OBIETTIVO: Il corso, incentrato sulle recenti novità terapeutiche,

intende fornire ai farmacisti gli strumenti formativi necessari per affrontare le nuove sfide professionali derivanti dall’introduzione dei farmaci innovativi e dalla conseguente trasformazione del sistema di governance farmaceutica.

Si segnala la particolare qualificazione professionale dei relatori, tra cui figurano importanti rappresentanti delle istituzioni di settore, nonché esponenti illustri del mondo accademico.

: Per iscriversi al corso è necessario collegarsi al sito web:

1. http://farmacistapiu.ecm33.it/course/info.php?id=14 2. registrarsi alla comunità di Medikey, se non si è ancora iscritti;

digitare le proprie credenziali Medikey, se si è già iscritti; 3. solo per il primo accesso al corso, inserire il seguente codice di attivazione: fpinn-324fce .

Il tempo necessario per completare il percorso formativo è di 20 ore. Il corso, che consente di ottenere 20 Crediti Formativi, sarà attivo fino al 4 luglio 2018.

REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO

IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI

BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016

Di seguito la composizione della commissione: Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli

Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute

Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno

Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare

Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia

Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

COME PARTECIPARE

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PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1202

ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI” : Approvata all’UNANIMITÀ la MOZIONE alla CAMERA

Concernente L’INIZIATIVA in MATERIA di RACCOLTA e DONAZIONE dei FARMACI NON UTILIZZATI

Approvata all’unanimità nella seduta della Camera dei Deputati in data 14

Settembre 2017. Progetto per contrastare la Povertà Sanitaria.

Se Vuoi Vedere la Registrazione della dichiarazione di voto dell’On. Mara CARFAGNA alla Camera dei Deputati, basta cliccare sul seguente link:

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_content&view=article&layout=edit&id=1830

Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende Farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.

FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul Link sottostante e compila il Form in modo da avere le informazioni utili riguardo il Luogo di Consegna del Contenitore per la Raccolta dei Farmaci.

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-un-farmaco-per-tutti

RACCOLTI FINORA PIÙ DI 80.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:

La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di Malta, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta, Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa,

Seduta n. 850

Giovedì 14 Settembre

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ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione

Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2017. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2017 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà; le modalità di partecipazione.

L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)

ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA

Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti

Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15

del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli

iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine

a partire dal 2 Febbraio p.v. e per ogni successivo Martedì dalle 14.30 alle 16.30.

A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le

seguenti modalità: Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961

ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA

Dal mese di Luglio sarà disponibile presso i nostri uffici

In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di appartenenza ad una comunità professionale, l’Ordine Professionale ha ritenuto, al fine di rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica professione, di realizzare una spilla da poter apporre sul bavero della giacca (Uomo e Donna) che richiama il Nostro logo brevettato (Mortaio farmaceutico, pestello, serpente e tricolore, realizzato in occasione del Centenario della Nascita dell’Ordine Professionale di Napoli). Realizzate due tipologie di spillo da giacca:

1. Spillo in oro 750° realizzato a mano (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura) 2. Spillo in argento 925° realizzato a mano (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura e

bagno galvanico argento)