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- 1 settembre 2011 Il cambiamento è un percorso... Alimentazione di qualità Appunti medici Una vendemmia di Ferragosto Il nuovo vescovo Beniamino Parliamo di... Notiziario della Fondazione “L.G. Bressan” O.N.L.U.S di Isola Vicentina - Vicenza

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Nuova edizione del giornale della Fondazione Bressan

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Page 1: L'incontro - Settembre 2011

- 1settembre 2011

Il cambiamento è un percorso...Alimentazione di qualità

Appunti medici

Una vendemmia di FerragostoIl nuovo vescovo Beniamino

Parliamo di...

Notiziario della Fondazione “L.G. Bressan” O.N.L.U.S di Isola Vicentina - Vicenza

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La Fondazione

Appunti mediciIl cambiamento è un percorso pag. 3

Alimentazione di qualità pag. 5

ccoci al primo numero de L’Incontro vestito a nuovo. La rivista della nostra Fondazione apre le braccia e diventa un progetto più ambizioso e affascinante, con la volontà di ospitare nelle sue pagine non solo l’attività della Fondazione, ma tutto ciò che riguarda la salute e il benessere

delle persone. Immaginando ciascun lettore, con il suo ventaglio di interessi e preferenze vogliamo dare informazioni su bisogni primari -medici, assistenziali e per la promozione ad uno stile di vita sano- su aspetti di svago -attualità, cultura, interviste, suggerimenti- su informazioni pratiche -pensioni, agevolazioni, norma-tive- e sulla vita delle realtà socio assistenziali. L’impegno sarà quello di dare al nostro lettore una rivista interessante, di facile lettura ma approfondita, un veico-lo di informazione serio nella gestione e curato nella grafica. Buona Lettura!

Presidente Diego Munari

Il servizio di assistenza domiciliare pag. 7

Festa della Fondazione pag. 8E... state con noi, e anche dopo pag. 9Le terme a novembre pag. 9So

mm

ario

Una nuova vesteper L’IncontroE

Parliamo di...La vendemmia di Ferragosto pag.11

Beniamino il nuovo vescovo pag.10

CUPLA: pensioni e sanità pag.13

L’Incontro, periodico, autorizzazione del Tribunale di Vicenza n.1062 del 11/09/2003 stampa Cora Print s.r.l

Direttore: Marta Massignan / Grafica: Enrico Capitanio / Berica Editrice, via Mainenti 2/A, - San Germano dei Berici (VI)

Chiuso in redazione il 31 agosto 2011

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Tutti sono ormai consapevoli di cosa fa bene e cosa fa male, tuttavia distogliersi dalle abitudini e attivare il cambiamento non è così immediato.

Il cambiamento è un percorsoIdr.ssa Angiola VanzoDirettore Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, ULSS n.6 Vicenza

dr.ssa Stefania Meneghini Psicologa Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione ULSS n.6 Vicenza

dr.ssa Paola ColussiReferente per l’Attività motoria del Servizio Igiene e

Sanità Pubblica ULSS n.6 Vicenza

ra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. O meglio, “Tutti abbiamo oramai - spie-ga la dottoressa Paola Colussi - una conoscenza più o meno approfondita di ciò che fa bene e ciò che fa male, tuttavia incontriamo delle difficoltà nel

cambiare le nostre abitudini. Perché è un percor-so di natura psicologica”.E la questione non riguarda solo la terza età, che deve affrontare cambi di nutrizione, visite più adeguate o l’importanza di fare movimento fisico.“Riguarda tutte le fasi d’età - continua la dotto-ressa -, qualunque persona può trovarsi in uno degli stadi che portano a prendere consapevo-lezza del cambiamento e ad attuarlo. Perciò par-

liamo di nutrizione, di dipendenze da fumo e da alcol, della necessità di attività motoria. Si tratta di cambiamenti che migliorano lo stile di vita, la qualità della propria salute”.

Come ogni cambiamento, modificare abitudini ali-mentari o iniziare a muoversi con regolarità non è dunque impresa facile, che riesce dall’oggi al do-mani, ma è un processo articolato che comporta il passaggio graduale attraverso diversi stadi in successione.Per una persona che vuole migliorare un qualche aspetto del suo stile di vita è utile fare riferimento a “Il Modello degli stadi del cambiamento di Pro-chaska e Di Clemente” che può aiutare a com-prendere la dinamica del fenomeno che, secondo gli autori, passa via via in successione attraverso questi stadi:

1. PreConteMPlAzione: è la condizione di chi non è consapevole di avere un problema, non è preoccupato delle possibili conseguenze, oppure ha rinunciato a qualsiasi cambia-

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mento perché si ritiene incapace di riuscirvi. L’esempio è una persona che non sa che fare

esercizio fisico con regolarità fa bene alla salute e all’umore e non reputa quin-di che le abitudini sedentarie possano portargli problemi di salute.

2. ConteMPlAzione: è la condizione di chi sa di avere un problema, vorrebbe cambiare, ma al tempo stesso non sa decidersi a farlo. Continuando nel nostro esempio, è la persona che sa che muoversi fa bene e se da una parte vorrebbe cominciare dall’altra non ha ancora deciso di farlo.

3. deterMinAzione: il cambiamen-to è deciso, sono state superate le re-sistenze e si pensa di avere le capaci-tà per riuscire. La persona è pronta per il cambiamento e deve essere aiutata a trovare le modalità adeguate ai suoi interessi e alle sue possibilità.

4. Azione: la persona ha iniziato a cam-biare le sue abitudini e sta sperimentan-do il cambiamento.

5. MAnteniMento: le nuove abitudini sono consolidate da almeno sei mesi e non serve più investire molte energie e at-tenzioni. Ormai il nuovo stile di vita è par-te della persona.

6. riCAdutA: è una condizione normale che avviene quando si retrocede ad uno stadio precedente a quello raggiunto. Sapere che ci sono momenti di difficoltà nel processo di cambiamento, e viverli come oc-casione che si può superare, aiuta la persona a riacquistare fiducia.

“Tutte le persone - aggiunge la dottoressa Colus-si - possono ritrovarsi in qualcuno di questi stadi perché il cambiamento è un percorso psicologico legato a ciascuno”. Vi sono poi alcuni fattori che agiscono sul cam-biamento e aiutano a progredire lungo gli stadi.

a. l’iMPortAnzA: è il valore attribuito dal sog-getto al comportamento da raggiungere. Solita-mente il valore è basso in precontemplazione (1)

e aumenta per raggiungere livelli molto eleva-ti allo stadio della determinazione (3) e del

mantenimento (4).

b. lA frAtturA interiore: la pre-occupazione per i presenti o possibili problemi di salute legati al comporta-

mento scorretto e/o l’insoddisfazione per il divario fra ciò che si è, o si sta fa-

cendo, e ciò che si vorrebbe essere o fare. L’aumento della preoccupazione permette di muoversi lungo la ruota del cambiamento, fa-cendo però attenzione che livelli troppo elevati possono anche bloccare la persona.

c. l’AutoeffiCACiA: è la fiducia nel-la capacità di riuscire. Il suo valore è più basso in contemplazione (2), ma quando aumenta permette al soggetto di progredi-re. Sostenere l’autoefficacia del soggetto è

fondamentale.

d. lA tentAzione: è la capacità attrattiva che le abitudini precedenti, scorrette, eserci-tano sul soggetto. Non deve essere confu-sa con l’incapacità di fronteggiare lo stimolo problematico. Una persona, ad esempio, può

essere molto attratta dai dolci, ma riuscire co-munque a non cedere nella tentazione. I livelli di tentazione sono più alti in contemplazione (2) e poi, in genere, si riducono gradualmente via via che aumenta l’autoefficacia.

Quando si inizia un percorso di cambiamento (perdita di peso, smettere di fumare, praticare un’attività fisica con regolarità) può essere utile e rassicurante sapere che si attraverseranno diver-se tappe (stadi) con caratteristiche diverse e che le difficoltà che si troveranno lungo il percorso fanno parte del processo e non sono dovute al nostro scarso valore. Anche prendersi cura di sé e della propria salute chiede di iniziare con piccoli passi, realizzabili per raggiungere obiettivi che ri-spondono ai nostri interessi e valori.

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dr.ssa Angiola VanzoDirettore Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, ULSS n.6 Vicenza

Giulia Giaretta e Silvia ScreminDietiste Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, ULSS n.6 Vicenza

alute, alimentazione e invecchiamen-to sono processi strettamente collegati fra loro: numerosi stu-di dimostrano che la probabili-tà di ciascun individuo di vivere

più a lungo dipende da fattori genetici, dall’assenza di malattia, dal rispetto di sane regole di vita (come lo svolgimento di una moderata atti-vità fisica regolare o l’assenza di fumo) e da un’alimentazione corretta e bilancia-ta, che garantisca all’organismo un adeguato e comple-to apporto di tutti i nutrienti.Esistono numerosi fattori che possono peggiorare l’alimen-tazione, e quindi lo stato di nutrizione, nell’anziano: soli-tudine, vedovanza, basso reddito, inva-lidità, malattie cro-niche, depressione, uso di farmaci, ecc.La diffusa opinione che l’anziano debba mangiare in modo sensibil-mente diverso rispetto all’adulto è errata. L’ali-mentazione consigliata nella terza età non differi-sce qualitativamente da quella dell’adulto, anche

se il bisogno di energia diminuisce. È la composi-zione corporea nell’anziano a modificarsi perché aumenta il tessuto adiposo, soprattutto a livello addominale e diminuiscono invece le masse mu-scolari. Queste variazioni determinano la diminu-zione della cosiddetta “massa attiva” e portano

ad una riduzione del metabolismo basale, con un calo stimato vicino al 30-40% ri-spetto ad un giovane adulto. A questa fisiologica progressiva diminu-

zione del metabolismo basale, spesso si associa anche una riduzione dell’attività fisica vo-lontaria perché aumenta la se-dentarietà o per la presenza di patologie che limitano il movi-mento. In queste situazioni è fa-cile dunque avere un sensibile calo delle richieste energetiche. I fabbisogni calorici possono perciò essere molto diversi tra un anziano attivo e un coetaneo che vive fermo a letto.

Il mantenimento di un peso cor-poreo adeguato rappresenta anche nell’anziano un obietti-vo sempre consigliabile. Con il passare degli anni un modesto sovrappeso può essere tolle-

rato purché non siano presenti condizioni patologiche che rendono necessaria una riduzione di peso, quali ipertensione, diabete, dislipidemie, insufficienza respiratoria.

Molte carenze dipendono da una scorretta nutrizione

Alimentazione di qualità

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Terza età: cambia lo stile di vita e si riduce il fabbisogno energetico, ma serve sempre un giusto apporto di nutrienti.A

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RACCOMANDAzIONI:

Sforzati di consumare sistematicamente una dieta varia e appetibile.

Evita il ricorso troppo frequente a pasti fred-di, piatti precucinati o riscaldati.

Scegli gli alimenti sulla base delle condizio-ni del tuo apparato masticatorio, anche per

facilitare i processi digestivi che nell’anziano sono meno efficienti, e prepara i pasti in modo adeguato. Ad esempio: tritare le carni, schiaccia-re la frutta ben matura, preparare minestre, purea e frullati, scegliere un pane morbido, ecc.

Evita pasti pesanti e fraziona l’alimentazione in più occasioni nell’arco della giornata.

Fai una buona colazione che comprenda an-che latte o yogurt.

Conserva un peso corporeo accettabile, continuando a mantenere, se possibile, un

buon livello di attività motoria ed evitando di eccedere con i grassi e i dolci.

Riduci i grassi animali, scegli frequentemen-te il pesce e le carni bianche (pollo, tacchino,

coniglio), non esagerare con i formaggi.

Consuma spesso legumi, frutta e verdure fresche e di stagione.

Nel corso della giornata bevi frequentemen-te acqua, anche prima di avvertire lo stimolo

della sete che nell’anziano è meno pronto e sensibile.

Fare attenzione a non esagerare con il con-sumo di bevande alcoliche.

Fare attenzione a non esagerare con il con-sumo di sale da cucina.

(da Linee guida per una sana alimentazione italiana, INRAN, 2003)

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lle attività di base di assistenza 24/24 di anziani non autosufficienti in struttura da qualche anno il Centro Servizi Fondazione Bressan ha aper-to le porte al territorio per mettere al servizio della popolazione anziana

il suo personale e la sua esperienza. È proprio in quest’ottica di apertura alle necessità della popolazione che tra i diversi impegni rientra da quest’anno l’Assistenza domiciliare privata.

“Il servizio - spiega la dott.ssa Paola Fontana re-sponsabile Sportello Anziani - è nato dopo un’a-nalisi fatta dallo Sportello unico Anziani in oltre tre anni di presenza sul territorio che ha messo in evidenza le esigenze assistenziali crescenti della popolazione anziana e delle loro famiglie. Ci pro-poniamo di offrire, in questo modo, una risposta alle necessità che le famiglie del territorio del co-mune di Isola Vicentina e dei comuni limitrofi pos-sono presentare attraverso la nostra esperienza e il nostro personale”.Il servizio è già partito in forma privata ma l’auspi-cio è che gli Enti Pubblici colgano tale opportunità e, come accade già in al-tre regioni come l’Emilia Romagna e la Lombardia o come anche l’esempio del Comune di Verona, si

possano attivare convenzioni che porterebbero ad un notevole vantaggio per chi beneficierà del servizio. “La nostra proposta è di un’assistenza agli anzia-ni ed alle loro famiglie di 12 ore su 24. Si tratta di assistenza nella fase immediatamente succes-siva a dimissioni ospedaliere, o in casi di riduzio-ne del livello di autonomia nei quali vi sia il desi-derio di rimanere a casa propria, in situazioni di difficile gestione da parte di familiari in attesa di inserimento in struttura residenziale e infine, ma non di minore importanza, in situazioni di stress e stanchezza dei familiari che non riescono tem-poraneamente ad occuparsi in modo adeguato dell’anziano”.I servizi offerti vanno dall’igiene personale, all’al-zata e messa a letto, ai pasti caldi, alle pulizie, alla spesa e pagamento bollette, manutenzione, compagnia e accompagnamento, servizio parruc-chiera, podologo fino a piccole prestazioni infer-mieristiche in collaborazione con il Distretto.

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È il nuovo servizio offerto dalla Fondazione Bressan: met-tere a disposizione la propria esperienza per rispondere alle esigenze degli anziani nel territorio.

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Mission Fondazione L.G. Bressan: “Fornire risposte alle molteplici esigenze di as-sistenza della popolazione anziana con più di sessanta anni d’età in stato di bisogno e delle loro famiglie” è la mission della Fondazione L.G. Bressan che punta a coprire un ampio ventaglio di servizi che va dall’assistenza domiciliare fino all’inserimento nella nostra struttura. Desideriamo offrire servizi assistenziali di alto livello qualitativo con tempestività, professionalità ed efficacia, fa-vorendo il massimo livello possibile di benessere e umanità. Operiamo principalmente sulle aree geografiche dove maggiori sono le possibilità di integrazione con le altre strutture di assistenza presenti sul territorio. Vogliamo diventare gli in-terlocutori privilegiati nell’ambito dell’assistenza agli anziani e alle loro famiglie”.

Attività Fondazione L.G. Bressan:• Assistenza 24/24 di anziani non autosufficienti in struttura. • Accoglimenti diurni • Procedure per l’inserimento di anziani in Casa di Riposo• Trasporto per visite mediche o altre necessità • Soggiorni climatici per persone non autosuffi-cienti residenti in struttura e nel territorio.

Interventi di sostegno alla domiciliarità e di prevenzione:• Assistenza domiciliare privata• Riabilitazione per esterni • Prelievi per esterni

• Progetto “AttivaMente” effettuato in struttura con cadenza quindicinale (per persone che vivo-no in casa in condizioni di fragilità e che sono o si sentono sole) • Gruppo di auto-mutuo-aiuto per familiari di persone affette da demenza di Alzheimer o tipo Alzheimer • Soggiorni climatici per autosufficienti residenti nel territorio • Gite, feste e intrattenimenti per anziani • Pasti caldi a domicilio • Soggiorni alle terme • Punto di in-contro fra offerta di lavoro (da parte di assistenti familiari/badanti) e domanda di lavoro (da parte delle famiglie) • Corsi di formazione per assisten-ti familiari

Attività volte a creare una rete sempre più fitta fra Centro Servizi (Casa di Riposo) e territorio:• Servizio civile volontario regionale• Progetto chiamato “esperienze forti” che per-mette di mettere in contatto, attraverso periodi di stage di tre settimane, i giovani studenti delle scuole medie inferiori e superiori e il mondo degli anziani residenti in Struttura• Rassegna estiva di spettacoli per i residenti e per il territorio.• Previsione di una o due serate (presentazione di un libro da parte di uno scrittore/giornalista o intervista ad un personaggio del mondo dello spettacolo, del giornalismo, della ricerca o dello sport).

Festa della Fondazione L- G. Bressan

Domenica 11 settembreÈ la festa annuale della Fondazione che ri-corre oramai da cinque anni. Appuntamento per riunire tutti gli ospiti e i familiari e offrire un’occasione speciale di apertura del Centro ai cittadini. Una domenica nella quale parteci-pare a chiacchiere allegre e ad uno spettacolo di teatro per stare insieme e vivere insieme in armonia un momento di fine estate.

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uccesso per la prima rassegna estiva organiz-zata dallo staff della Casa di riposo per intrat-tenere gli ospiti e i loro familiari e per dare una

nuova occasione di incontro con la popolazione. Te-atro, poesia, racconti e danza si sono susseguiti per-ciò in quattro occasioni diverse coinvolgendo ospiti della casa di riposo, fra i quali numerosi sono stati gli anziani accolti presso il Nucleo Alzheimer, fami-liari e cittadini.

“L’obiettivo del nostro im-pegno - spiega la dott.ssa Fontana - è sempre lo stesso: creare occasioni di contatto con il territo-rio presentando la Fon-dazione come un centro che vuole andare oltre al servizio assistenziale e che sia anche luogo ri-creativo e culturale, come già facciamo occupando-ci dell’organizzazione di gite e soggiorni climatici”.

Un impegno che non si ferma qui ma continua perché si sta già lavorando alla preparazione di alcu-ne prossime serate nelle quali dare spazio alla pre-sentazione di un libro, con la partecipazione di uno scrittore/giornalista, o nell’organizzare un’intervista con un personaggio del mondo dello spettacolo, del giornalismo, della ricerca, dello sport o semplicemen-te una figura di rilievo della nostra società locale.

E...state con noi, e anche dopo

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Soggiorni alle terme20-26 novembre

Sono aperte le iscrizioni per adulti/anziani presso lo Sportello unico Anziani della Fondazione. Il sog-giorno è consigliato per artrosi, osteoartrosi e osteoporosi, cervicartrosi e lombartrosi, periartrite, esiti di reumatismo articolare e artrite reumatoide.

Quest’anno alla festa della Fondazione si unisce l’inaugurazione della nuova piazzetta dedicata a Luigia Gaspari Bressan. L’area dell’ex sede della Casa di Riposo è stata riqualificata dal Comune ottenendo il risul-tato di un luogo decoroso in memoria della benefattrice e delle origini della Casa di Ri-poso.

PROGRAMMAOre 9.15 inaugurazione della nuova Piazzetta L.G. Bressanpresso l’ex sede della casa di Riposo, adia-cente al Ponte sulla Giara

ore 10.00 S. Messa presso la fondazione

ore 11.30 rinfresco

dalle ore 15.30 animazione per bambinicon le “Fate per gioco” e il loro grandioso “Ludobassotto”

ore 15.30 “Quando le vacche erano vera-mente magre”Teatro di narrazione dai racconti autobiogra-fici di Silvano Bortoli; a cura della compa-gnia di teatro “Le Scoasse”

Saranno a disposizione per l’intera giorna-ta gonfiabili gratuiti per bambini, funzionerà una grande pesca di beneficenza istituita grazie alla collaborazione dei commercianti di Isola Vicentina e dei ragazzi di “Esperien-ze forti”.

Nella hall è allestita la mostra di pittura “Ac-querelli. Prime esplorazioni di artisti isolani”

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l vescovo Beniamino ha fatto il suo ingresso il 19 giugno in cattedrale a Vicenza accolto da oltre 1.000 fedeli.500 hanno seguito la liturgia dal maxischermo posto all’esterno, 350 erano i preti concelebranti, 30 i presbiteri veneziani che l’hanno accompa-gnato a Vicenza.Monsignor Beniamino Piozziol, nato a Ca’ Vio, nel

patriarcato di Venezia, il 15 giugno 1947, è stato ordinato sacerdote nel 1972 dall’allora patriarca di Venezia Albino Luciani, futuro papa Giovanni Paolo I. È stato vicario parrocchiale, parroco, vi-cario generale del pratriarcato di San Marco e vescovo ausiliario di Venezia.Il 16 aprile 2011 Papa Benedetto XVI lo ha ordi-nato vescovo di Vicenza.

Beniamino, il nuovo vescovoB

Immagini dell’entrata in Duomo a Vicenza il 19 giugno 2011 e del saluto del sindaco di

Vicenza, Achille Variati.foto di Aristide Crema

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inot bianco, pinot grigio, chardonnay sono le uve che hanno aperto questa anticipata vendemmia 2011, iniziata in tutto il Veneto già da Ferragosto. Un’uva bianca

pronta grazie al bel tempo di primavera per una vendemmia che porterà soddisfazione perché, nonostante l’andamento meteorologico un po’ bizzarro, giornate soleggiate, calde e asciutte,

alternate a notti fresche e arieggiate hanno “lavorato” per la qualità delle uve. A cominciare dallo stato sanitario, che in questo momento è ottimo, come pure la componente aromatica e la pigmentazione. Le alte gradazioni zuccherine e un’eccellente acidità sono aspetti poi positivi soprattutto per le uve destinate a trasformarsi in vini spumanti.

Sotto il profilo quantitativo, non ci si dovrebbe scostare di molto dall’anno scorso. Sebbene le uve a bacca rossa potranno segnare una lieve flessione,

dovuta principalmente alla loro sostituzione per dare spazio alle uve da Prosecco, le uve a bacca bianca saranno in leggero aumento, mediamente del 5-7%, in quasi tutte le province venete. Nel vicentino è previsto un calo delle uve rosse, Merlot e Cabernet; Glera e Garganega dovrebbero rimanere sui livelli del 2010; Pinot Grigio e Chardonnay potrebbero subire una riduzione.

Le cifre: nel 2010 il Veneto ha prodotto 1,1 milioni di tonnellate di uva da vino (prima regione italiana), pari a 8,3 milioni di ettolitri di vino dei quali 5,4 milioni esportati, principalmente in UE, USA

ed estremo Oriente, per un valore complessivo di 1,16 miliardi di euro. Solo nelle due province di Verona e Treviso saranno vendemmiate oltre 850mila tonnellate di uva, vale a dire il 67% del totale prodotto nel Veneto.

PLe uve per il Prosecco hanno aperto le danze di unavendemmia che si prospetta ottima

La vendemmia di FerragostoLOltre 850mila tonnellate: l’uva vendemmiata a Vicenza e Treviso

Doc Prosecco: iscrizione bloccata fino al 2013-2014

Fino alla campagna 2013/2014 i vigneti della DOC Prosecco non potranno superare la superficie complessiva di 20 mila ettari, di cui 16.500 ricadenti nel Veneto e 3.500 nel Friuli Venezia Giulia. In base alle intese tra le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, raggiunto tale limite, l’iscrizione di vigneti di Glera da destinare alla DOC Prosecco è sospesa fino al 2014.La decisione vuole consolidare e soprattutto proteggere il Prosecco.Lo studio fatto dall’Università di Padova ha evidenziato che senza un regolamento si arriverà a produrre un incremento progressivo di prodotto notevolmente superiore all’incremento nei consumi, nonostante l’apertura di nuovi mercati in estremo oriente, andando così a scapito del prodotto. Secondo i dati del Centro sono 17 mila gli ettari di terreno attualmente dedicati alla produzione di Prosecco nel 2011 verrà commercializzato in 280 milioni di bottiglie circa e nel 2012 potrebbe toccare quota 350 milioni.

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ecentemente l’Hotel Alfa di Vicenza ha ospitato una “Giornata di Riflessio-ne e Protesta dei pensionati del CU-PLA” (Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo), in rappresentan-

za dei 300.000 pensionati veneti di cui 35.000 nel Vicentino. L’incontro è stato un’occasione importante per affrontare problematiche sentite soprattutto dalle categorie più deboli, i pensio-nati, i portatori di handicap, gli anziani soli, i gio-vani e meno giovani senza occupazione: pensioni e sanità. Un dibattito in cui sono state esposte contrarietà per la gestione dello stato sociale e in cui sono state presentate delle proposte, che sintetizziamo a seguire.

Sulla sanità: si è richiesto di applicare il modello UTAP (strut-ture mediche a servizio del ter-

ritorio, gestite dai medici di base, per ridurre di molto le liste d’attesa specialistiche, chirurgiche e diagnostiche). L’attuale sistema comporta alti co-sti perché incentiva il paziente alle visite d’urgen-za private. Chiediamo inoltre di puntare ad una riorganizzazione ospedaliera, considerando che il nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale deve mettere al centro il malato e non i medici “pri-vatisti”, con un occhio di riguardo alla medicina integrata, con Distretti Sanitari funzionanti ogni 100.000 abitanti e la costituzione di Ospedali di Comunità e Policlinici Territoriali.

Nel Piano Socio Sanitario Regionale 2011/2013 sono previsti 5 Ospedali Provinciali (PD, TV, VE, VR, VI) e i Presidi Ospedalieri di Rete per i bacini di 200.000 abitanti, con Pronto Soccorso e Spe-cialità di Base, quindi chirurgia, medicina, oncolo-gia, cardiologia, con UTIC, etc., tutti assicurati in rete con gli ospedali provinciali.

Cupla: pensioni e sanitàRC

Cos’è il CNA PensionatiCon questo numero della rivista CNA Pensionati ha il piacere di iniziare una proficua e (auspicabilmente) lunga collabo-razione con Fondazione Bressan, con l’obiettivo di diventare un utile riferimento per informazioni, commenti e opinioni in relazione a tutto il mondo che gravita nella sfera di interesse della terza età.CNA Pensionati è il sindacato promosso dalla CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) per la tutela e la salvaguardia degli interessi degli anziani • associa i pensionati di tutte le categorie ed è l’orga-nizzazione più rappresentativa tra quelle del mondo dell’artigianato • sviluppa politiche e azioni a livello nazionale e locale per la difesa dello Stato Sociale e per la rappresentanza degli interessi degli anziani nei confronti del Governo, degli Istituti pubblici, delle Regioni, degli Enti locali • offre ai propri associati una serie di servizi di tipo amministrativo, sociale, ricreativo in accordo con il Patronato EPASA, il CAF, il Sistema CNA e le Società da esso controllate • è presente presso tutte le sedi della CNA in Italia e anche all’estero. A Vicenza e provincia è attiva in 8 sedi e conta su quasi 1.000 associati • tutela i diritti acquisiti dai pensionati e promuove l’adeguamento delle pensioni al costo della vita.Per chi desiderasse approfondire la conoscenza dei servizi offerti da CNA Pensionati è a disposizione l’Ufficio Provinciale di Vicenza, via zamperi n. 19. aperto al pubblico dalle 8,30 alle 12,30 dal lunedì al venerdi (e su appuntamento in altri orari). Per informazioni o appuntamenti: tel 0444 291624 – mail: [email protected]

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CuriositàI più longevi del mondo? I toscani.

Chi sapeva che bastava nascere in Sardegna per vivere a lungo e in forma, può aggiungere un’altra regione: la Toscana. A dirlo è una ricerca condot-ta dal Piano Sanitario e Sociale Integrato Regio-nale che sostiene che la vita media, negli ultimi quindici anni, si è allungata di circa quattro anni: gli uomini, mediamente, fino a 79 anni e sei mesi e sono i più longevi del mondo, le donne fino a

84 anni e 7 mesi e sono battute soltanto dalle giapponesi che arrivano a 86 anni. A permetterlo, per il 50/60%, sono un insieme di fattori ambien-tali, culturali ed economici. In Toscana le famiglie sono meno povere di quelle italiane e vivono per lo più in abitazioni di proprietà (è la prima regione in Europa per numero di case di proprietà), la cu-cina è ricca di prodotti dall’orto, l’ambiente è salu-bre ed è la prima regione in Italia per la presenza di strutture di volontariato, circoli e attività ricrea-tive che contrastano la solitudine e l’isolamento.

Circa la proposta di suddivisione delle aree ospedaliere nella nostra provincia si ritiene

più funzionale collegare Valdagno a Schio/Thiene e Montecchio con l’area di Vicenza/No-venta. Accorpando queste realtà, si potrebbe evi-tare una spesa con-siderevole, e perciò poterla riutilizzare con l’obiettivo di av-vicinare la medicina e i servizi sanitari ai cittadini.

Sulle pensioni:richiesta di adeguamento/aumento delle pensio-ni minime di almeno 100 euro al mese, riducendo l’Irpef per i redditi al di sotto dei 30.000 euro an-nui (con una detassazione di 1.200 euro annui). Chiediamo inoltre il ripristino dello 0,50% IRPEF per i redditi superiori a 30.000 euro, parificazio-ne degli Assegni Familiari (molti pensionati recu-pererebbero in tal modo tra i 300 e i 400 euro l’anno).

Nel dettaglio, il CUPLA propone un processo graduale di adeguamento dei trattamenti che si basi sui seguenti punti:• la creazione di un paniere ISTAT per le spese delle famiglie dei pensionati, attraverso il quale calcolare la rivalutazione annuale delle pensioni;• il ripristino della doppia indicizzazione delle pen-sioni, non solo in base alle variazioni dei prezzi, ma anche in base alla variazione della massa del-le retribuzioni lorde di contabilità nazionale;• la revisione dei criteri per il diritto alla quattor-

dicesima, in modo da ampliare la fascia dei be-neficiari eliminando, nel contempo, la disparità di trattamento tra pensionati ex dipendenti ed ex lavoratori autonomi;• l’ampliamento della platea beneficiaria della So-cial Card, che va slegata da criteri caritatevoli;• no disparità di trattamento tra i pensionati ex lavoratori autonomi e i pensionati del lavoro di-pendente in materia di assegni familiari;• la neutralizzazione del drenaggio fiscale che erode una quota della perequazione automatica, consentendo che la pensione lorda e quella netta aumentino di pari passo.

Altri importanti temi sono inoltre:• cumulo della pensione ai superstiti con altri red-diti;• tasse e tariffe: convenzioni per servizi quali luce, acqua, gas, telefono, etc. • intervento sul sistema previdenziale: una politica di lungo respiro e rispetto del pensionato di oggi e di quello futuro;• sistema sanitario: mettere al centro la scelta di prevenzione;• non autosufficenza: piano per un sistema inte-grato di interventi e servizi, favorendo la perma-nenza in famiglia;• anziano attivo: va incoraggiato alla vita economi-ca e sociale della comunità;• reperimento risorse: reperire il 22% del Pil an-cora sommerso e ricerca dei falsi invalidi;• volontariato: sì al volontariato;• federalismo: sì alla riforma del fisco in senso federale ispirato ai principi di equità e solidarietà.

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TT. Terza età tecnologicaNonni e videogiochi

In Francia sono utilizzati in decine di case di ripo-so accanto alla tradizionale briscola; in Italia co-minciano ora a diffondersi. L’obiettivo è quello di mantenersi mentalmente in forma.I primi a sperimentarli, con risultati davvero con-fortanti, sono stati gli ospiti della Fondazione OIC di Padova, dove il presidente Angelo Ferro ha stretto un accordo con il colosso Nintendo per rifornire la sua Civitas Vitae dei videogiochi al-lena-cervello: il brain training di Nintendo Ds, la

più piccola console che propone esercizi di arit-metica, logica, destrez-za. I videogiochi infatti si sono dimostrati un toccasana per allena-re il cervello, capaci di divertire e rilassare, ma anche di determinare ottime occasioni socia-lizzanti, soprattutto con i nipoti che nelle sfide potrebbero ritrovarsi accanto un inso-lito avversario: il nonno!

Il piattoMinestra riso e castagne

Ingredienti per due persone: 200 gr. castagne • 250 gr. riso • prezzemolo • mezzo bicchiere olio extravergine d’oliva • cipolla • sale q.b.Preparazione: sbucciate le castagne e lascia-tele 12 ore in acqua fredda • mettetele in una pentola con 2 litri di acqua, un filo d’olio d’oliva e un pizzico di sale • lasciate cuocere circa 2 ore e mezza.Fate un soffritto con olio e cipolla. Passate le 2 ore e mezza aggiungete il riso alle castagne in cottura e aggiungete anche il soffritto. Se-

guitate la cottura finché il riso non sarà pronto. Im-piattate e se vole-te spolverate con il prezzemolo.

Una domenica......al Museo Veneto del Giocattolo.

La collezione è un percorso storico dei giocattoli negli ultimi cento anni e comprende automobi-li, treni, navi, aerei, soldatini, bambole e giochi di fantasia dalla fine dell’Ottocento agli anni Cin-quanta del Novecento.Padova, Fondazione OIC Onlus, via Toblino 51.

... alla mostra “Pietra di Vicenza e arte 2011”, Montecchio Maggiore

Alle Priare dei Castelli sono esposte sculture in pietra di Vicenza sul tema dell’amore.La mostra è aperta fino al 2 ottobre ogni saba-to e domenica dalle 16 alle 19. Nelle vicinanze, raggiungibili a piedi, ci sono i castelli di Giulietta e Romeo.Vicenza, Priare di Montecchio Maggiore

Autunno in giardinoSettembre

Luna nuova: • semina delle piante rustiche annua-li: l’iberis, il papavero, le calendule, le bocche di leone, la centaurea, le margheritine, le viole del pensiero... • trapianto a dimora in piena terra delle piante biennali: altea rosa, campanule, primula di-gitalis, non ti scordar di me, il dianthus o garofano del poeta.Luna piena: • trapianto a dimora in piena terra del-le violaciocche • si piantano i bulbetti di narciso • si asportano i boccioli laterali dei crisantemi • si tolgono le erbe infestanti in giardino per evitare lo spargimento dei semi • si raccolgono e si con-servano i semi delle piante che concludono il loro ciclo come speronelle, petunie, gazanie, oleandri, glicini... • si cura il tappeto erboso con risemina, innaffiature e concimazioni.Luna calante: • leggera potatura degli alberi e de-gli arbusti e inizio della pulizia del giardino da fo-glie secche, rami rotti e fiori appassiti.

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