columns settembre 2011

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Gergiev Mahler Sound and Music - Novità discografiche SETTEMBRE 2011 Le sinfonie Con l’uscita della Nona Valery Gergiev e la London Symphony Orchestra chiudono il ciclo dedicato alle sinfonie del grande compositore austriaco So So So So So So S un un un un un un und d d d d an an an an an a d d d d d Mu Mu Mu Musi si si sic c c c c c - - - - No No No No No Novi vi vi vi vi vi v vià à d d d d d d d d d d d d d d d dis is is is is is is s is is is sco co co co co co o co co co co o o co c gr gr gr gr gr gr gr gr gr gr r g g afi afi afi afi afi afi afi afi a afi a c c c c c c c c c che he he he he he he h h h h h SE SE SE SE SE SE SE E E E E ETT TT TT TT TT TT TT TT T TT TT TT T TT EM EM EM EM EM M EM EM EM EM EMBR BR BR BR BR RE E E E E E E 20 20 20 20 20 20 20 0 0 2011 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 1 11

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Mahler/Gergiev Le sinfonie Con l’uscita della Nona Valery Gergiev e la London Symphony Orchestra chiudono il ciclo dedicato alle sinfonie del grande compositore austriaco.

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GergievMahler

Sound and Music - Novità discografi che SETTEMBRE 2011

Le sinfonie

Con l’uscita della NonaValery Gergiev e la London Symphony Orchestra

chiudono il ciclo dedicato alle sinfoniedel grande compositore austriaco

SoSoSoSoSoSoS ununununununund d d d dd ananananana d d ddd MuMuMuMusisisisic c c ccc ---- NoNoNoNoNoNovivivivivivivvitàtàtàtàtàtàtààà ddddddddddddddddisisisisisisissisisisscocococococoococococooococ grgrgrgrgrgrgrgrgrgrrgg afiafiafiafiafiafiafifiafiaafififia cccccccccchehehehehehehehhhhh SESESESESESESEEEEEETTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTEMEMEMEMEMMEMEMEMEMEMBRBRBRBRBRRE EE E E EE 2020202020202000201111111111111111111111111

Hyperion 2LSO 9CPO 10Chandos 12Audite 15Supraphon 16Mariinsky 21Tactus 22Testament 23Urania 24Playa Sound 25Linn 25Clear Audio 26Impex Records 27JVC XRCD 27OMR 28Speackers Corner 29ORG 29Pure Pleasure 30Premonition 30Reference Recordings 32

Più premiati 34

In questo numero…

Primo piano 21

MAR

0512

GAETANO DONIZETTILUCIA DI LAMMERMOORNatalie Dessay, Orchestra e Corodel Teatro Mariinsky di San PietroburgoValery Gergiev

G. Lekeu: Sonata per violino e pianoforte M. Ravel: So-nata n. 1 per violino e pianoforte; Sonata n. 2 per violino e pianoforte; Tzigane “Rapsodie de concert” per violino e pianoforte; Berceuse sur le nom de Gabriel Fauré per violino e pianoforteLe opere per violino e pianoforte dell’ultima fase creativa di Maurice Ravel sono considerate tra i massimi capo-lavori del repertorio cameristico. Sotto il profi lo stilistico, queste opere rivelano l’infl usso di numerose correnti musicali, dal jazz all’impressionismo, e riescono a far coesistere i delicati colori di Debussy con il lirismo di Franck. Composta durante gli anni di studio di Ravel e pubblicata postuma, la Sonata in un movimento per vio-lino e pianoforte è considerata un’antenata dal carattere lirico della splendida Sonata in sol maggiore, con la sua scrittura molto originale e il suo coinvolgente andamento blues. La spontaneità, la ricchissima tavolozza di colori e le suggestioni esotiche dei lavori per violino e orchestra possono essere affrontate adeguatamente solo da inter-preti di grande talento e alcuni passaggi della sfrenata Tzigane sembrano fatti apposta per mettere alla prova il virtuosismo dei violinisti. Alina Ibragimova si accosta a questo vero e proprio tour de force con una verve incon-tenibile, sfoggiando una straordinaria varietà espressiva e una maturità interpretativa che conosce pochi rivali. La Ibragimova è accompagnata al pianoforte da Cédric Tiberghien, autore di una prova elegante e impeccabile sotto tutti i punti di vista e capace di ricreare con grande effi cacia l’iridescente scrittura pianistica di Ravel. Il pro-gramma di questo splendido disco è degnamente com-pletato dalla Sonata per violino e pianoforte di Guillaume Lekeu, ritenuta il massimo capolavoro del compositore francese scomparso all’età di soli 24 anni.

CDA67820

RAVELINTEGRALE DELLA MUSICA PER VIOLINO E PIANOAlina Ibragimova, violino; Cédric Tiberghien, piano

Servizio novità 31

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PRIMA SCELTAi migliori a prezzo speciale

€14.90 (prezzo consigliato - fi no al 31.10.2011)

AlinaIbragimovaviolino

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HARTMANNCONCERTO FUNEBRE

BEETHOVENSONATE PER VIOLINO - VOL. 1

IBRAGIMOVA E TIBERGHIEN NEL CATALOGO WIGHMORE HALL LIVE

IBRAGIMOVA NEL CATALOGO HYPERION

ROSLAVETSCONCERTI PER VIOLINO

BEETHOVENSONATE PER VIOLINO - VOL. 2

BACHSONATE E PARTITE

BEETHOVENSONATE PER VIOLINO - VOL. 3

SZYMANOWSKIMUSICA PER VIOLINO E PIANO

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Columns - SETTEMBRE 2011

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THE ROMANTIC PIANO CONCERTO - VOLUME 54SIR ARTHUR SOMERVELL – SIR FREDERIC HYMEN COWENMartin Roscoe, pianoforteBBC Scottish Symphony Orchestra, Martyn Brabbins

CDA67837 (CD alto prezzo)

F. Hymen Cowen: Con-certstück per pianoforte e orchestra A. Somer-vell: Variazioni sinfoni-che Normandy; Concerto per pianoforte e orche-stra HighlandI tre lavori presentati in prima registrazione mon-diale in questo disco co-stituiscono nel loro insie-

me l’integrale delle opere per pianoforte e orchestra sia di Somervell sia di Cowen (anche se quest’ultimo compose durante i suoi anni di studio un concerto per pianoforte e orchestra andato perduto).Il Concertstück di Hymen Cowen fu scritto nel 1897 per Ignacy Jan Paderewski, che lo eseguì per la prima volta di fronte a un pubblico in delirio.Questo lavoro si fa notare soprattutto per la sua ricchissi-ma tavolozza orchestrale e per la brillante scrittura virtuo-sistica del pianoforte.Conosciuto soprattutto per le sue splendide opere voca-li, Sir Arthur Somervell si dedicò relativamente poco al repertorio orchestrale. Le Variazioni sinfoniche Norman-dy furono tenute a battesimo nel 1913 da Donald Fran-cis Tovey, che in seguito si impegnò moltissimo per farle conoscere al pubblico più vasto possibile. Composto nel 1921, il Concerto in la minore per pianoforte e orchestra Highland è invece un’opera della maturità e il fatto di non essere mai stato pubblicato lo fece cadere molto presto nell’oblio.Quest’opera fu dedicata al pianista scozzese Jessie Munro e sotto l’aspetto stilistico può essere definita un divertis-sement gradevole e aproblematico, basato su temi dal sa-pore scozzese, che furono comunque scritti da Somervell. Sebbene non si tratti di musica particolarmente profonda, una volta ascoltata farete fatica a togliervela dalla mente. La splendida interpretazione di Martin Roscoe accompa-gnato da una BBC Scottish Symphony Orchestra in forma smagliante accompagnata da un ispirato Martyn Brabbins contribuisce a rendere questo gradevolissimo disco una nuova pietra miliare della straordinaria collana The Ro-mantic Piano Concerto

MUZIO CLEMENTICAPRICCI E VARIAZIONIHoward Shelley, pianoforte

CDA67850 (2 CD al prezzo di 1)

M. Clementi: Capriccio op. 17; Capriccio op. 34 n. 3; Capriccio op. 34 n. 4; Capriccio op. 47 n. 1; Capriccio op. 47 n. 2; The Black Joke con 21 varia-zioni WO2; La chasse op. 16; Dodici Monferrine op. 49; Fantaisie e variazioni su Au clair de la lune op. 48; Variazioni su Batti

batti dal Don Giovanni di Mozart WO10; Variazioni su un minuetto del Signor Collick WO5; Rondò WO8; Pezzi carat-teristici op. 19L’integrale delle sonate per pianoforte di Muzio Clementi realizzata da Howard Shelley è stata acclamata dalla stampa specializzata non solo per il suo eccellente livello interpreta-tivo, ma anche per aver consentito di riscoprire un composi-tore ai suoi tempi di grande importanza, la cui lunghissima carriera ebbe inizio negli ultimi anni di vita di Domenico Scarlatti e si chiuse all’epoca di Chopin. Questo cofanetto doppio dedicato ai capricci e alle variazioni costituisce una sorta di appendice a questa edizione. Le opere giovanili of-frono la possibilità di apprezzare il lato più leggero e brillante dello stile di Clementi. La maggior parte di queste opere ven-ne scritta allo scopo di intrattenere e di divertire il pubblico, un fatto che contribuisce a spiegare i numerosi spunti virtuo-sistici dai toni improvvisativi che le caratterizza. Le opere della maturità risalgono invece ai primi anni del XIX secolo, quando Clementi aveva ormai perso la prolifi cità che lo ave-va reso famoso in gioventù. Sebbene molte di queste opere siano state concepite per un uso privato, questo cofanetto comprende diversi lavori di notevole livello artistico, come i due Capricci op. 47. In questi due dischi Howard Shelley di-mostra di essere ormai perfettamente a suo agio con le opere di Clementi, sfoggiando un approccio come sempre del tutto impeccabile.

ORLANDO DI LASSOPROPHETIAE SIBYLLARUMBrabant Ensemble, Stephen Rice

CDA67887 (CD alto prezzo)

O. di Lasso (1530/32-1594): Prophetiae Sibyllarum; Magni-fi cat Quant’in mille anni il ciel; Iustorum animae; Defi ciat in dolore vita mea; Tristis est anima mea; Missa Amor ecco colei

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Columns - SETTEMBRE 2011

Orlando di Lasso si dedicò con incomparabile maestria a tutti i generi vocali in auge nell’ultima fase del Rina-scimento, spaziando con incredibile ecletticità dal Lied tedesco alla messa la-tina. Oltre che ispirato, Las-so si rivelò anche uno dei compositori più prolifi ci della seconda metà del XVI

secolo e questo splendido disco ci offre la possibilità di ascoltare le straordinarie architetture polifoniche della Missa Amor ecco colei e delle Prophetiae Sibyllarum, quest’ultima tra le sue opere più famose. Con la scrittura spiccatamente cromatica e le conti-nue modulazioni delle Prophetiae Sibyllarum, Lasso contribuì ad allargare di molto i confi ni della musica dell’epoca, conse-gnando ai posteri uno dei lavori più importanti e innovativi del tardo Rinascimento. Grazie a un brillante stile esecutivo in cui coesistono un assoluto rigore e una sorprendente libertà istintiva, Stephen Rice e il Brabant Ensemble si rivelano gli interpreti ide-ali di questo repertorio quanto mai impegnativo e, grazie a un fraseggio morbidissimo e a sonorità molto luminose, riescono a ridare piena vita a queste opere di incomparabile complessità.

Il Brabant Ensemble su HYPERION:

THOMAS CRECQUILLONMISSA MORT M’A PRIVÉ

CDA67596 (CD alto prezzo)

NICOLAS GOMBERTTRIBULATIO ET ANGUSTIA

CDA67614 (CD alto prezzo)

FRANZ JOSEPH HAYDNQUARTETTI PER ARCHI OP. 20The London Haydn Quartet

CDA67877 (2 CD al prezzo di 1)

La splendida raccolta di quartetti fatta pubblicare da Haydn come op. 20 è giustamente considerata una delle pietre miliari della storia del quartetto per archi, in quanto per scrivere i sei lavori dai toni contrastanti che lo compongono Haydn adottò tecniche compositive che nei decenni successivi sarebbero state prese a modello da schiere di compositori in ogni parte d’Euro-pa. In particolare, in questi quartetti si nota una deviazione dalla leggerezza dei quartetti op. 9 e op. 17 verso una maggiore inten-sità emotiva e un’invenzione melodica dai toni più seri.

Sotto il profi lo stilistico, questi lavori presentano una scrittura raffi nata e di straordinaria consistenza, basata su un’ampia varietà di forme e di stili, con un sapiente dosaggio di dina-miche e di energia. Inoltre, l’intreccio polifonico si arricchisce di contenuti drammatici e il violoncel-

lo viene liberato sempre più spesso dall’ingrata funzione di basso continuo, dialogando spesso su un piano di sostanziale parità con gli altri tre strumenti. Con questa lettura elegante, luminosa e spesso irresistibilmente vivace, il London Haydn Quartet conferma di essere tra gli interpreti più autorevoli del repertorio cameristico haydniano.

DIETERICH BUXTEHUDEINTEGRALE DELLE OPERE PER ORGANO – VOLUME 4Christopher Herrick, organo

CDA67876 (CD alto prezzo)

D. Buxtehude: Praeam-bulum BuxWV158; Ich ruf zu dir, Herr Jesu Christ BuxWV196; Praeludium BuxWV148; Canzonetta BuxWV167; Toccata BuxWV156; Christ unser Herr zum Jordan kam BuxWV180; Fuga BuxWV176; Nun lob, mein Seel, den Herren

BuxWV214; Canzona BuxWV173; Toccata BuxWV164; Gott der Vater wohn uns bei BuxWV190; Canzonetta in la minore; Passacaglia BuxWV161; Wie schön leuchtet der Morgen-stern BuxWV223; Nun komm, der Heiden Heiland BuxWV211; Der Tag, der ist so freudenreich BuxWV182; In dulci iubilo BuxWV197; Praeludium BuxWV142Il quarto volume dell’integrale delle opere per organo di Dieterich Buxtehude varata dalla Hyperion vede Christopher Herrick alla consolle del magnifi co organo della Cappella del Trinity College di Cambridge.Tutti i lavori presentati in questo splendido disco furono composti oltre tre secoli fa, in un’epoca in cui le stampe mu-sicali costituivano ancora una rarità e gli organisti dovevano essere in possesso di una spiccata propensione per l’improv-visazione.In questa irresistibile registrazione Herrick sfoggia tutto il suo straordinario talento comunicativo e le sue ispirate inter-pretazioni sono talmente brillanti e coinvolgenti da sembrare quasi improvvisate.

Columns - SETTEMBRE 2011

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AA.VV.MUSICA PER ENRICO V E I LANCASTERBinchois Consort, Andrew Kirkman

CDA67868 (CD alto prezzo)

Enrico V: Gloria Anoni-mo: Antifone e Respon-sorio da The Office for St John of Bridlington; Asperges me, Domine; Missa Quem malignus spiritus; Ave regina cae-lorum; Gloriosae virgi-nis; Ite missa est – Agi-mus tibi gratias (Lucca Choirbook); Tota pul-

chra es L. Power: Ave regina caelorum; Gloriosae virgi-nis T. Damett: Salvatoris mater / O Georgi Deo care J. Cooke: Alma proles / Christi miles N. Sturgeon: Salve mater Domini / Salve templum gratie W. Frye: Ave regina caelorum a 4In questo disco di straordinaria suggestione il Binchois Consort rivela tutta la bellezza e la grandiosità della mu-sica che veniva eseguita ogni giorno nelle cappelle più importanti dell’Inghilterra del XV secolo, mettendone in evidenza gli stili e i generi principali, alcuni dei quali sorprendentemente brillanti e virtuosistici. Il programma comprende una serie di opere sacre cerimoniali composte sia per re Enrico V sia per invocare Giovanni di Bridling-ton, santo patrono della casa dei Lancaster, e alcuni mot-tetti dalla scrittura molto elaborata.Le autorevoli note di copertina firmate da Philip Weller collocano queste opere nel loro giusto contesto storico e l’interpretazione del Binchois Consort raggiunge ver-tici che non temono confronto da nessun altro ensemble specializzato in musica antica oggi in circolazione. Ogni nuance viene espressa con la dovuta enfasi e ogni frase è eseguita con la giusta espressività: un disco davvero im-perdibile!

Il Binchois Consort su HYPERION:

AA.VV.A MARRIAGE OF ENGLAND AND BURGUNDYCDA67129 (CD alto prezzo)

GUILLAUME DUFAYMESSA PER SANT’ANTONIO ABATE

CDA67474 (CD alto prezzo)

JOHANN SEBASTIAN BACHVARIAZIONI GOLDBERGLeopold String Trio

CDA67826 (CD alto prezzo)

La Hyperion è orgogliosa di presentare un nuovo splendido disco del Leo-pold String Trio, uno del-le stelle più luminose della galassia cameristica dell’etichetta londinese. Le Variazioni Goldberg di Bach sono considerate tra le più grandi opere per strumento a tastiera

di tutti i tempi. Concepita per un clavicembalo a due ma-nuali, quest’opera vanta un linguaggio talmente universale da diventare nel corso dei secoli successivi uno dei model-li più popolari per gli arrangiamenti, tra i quali meritano di essere ricordati quello per due pianoforti di Joseph Rheinberger, quello per quartetto di legni di Andrei Eshpai, quello per organo di Jean Guillou, quello per chi-tarra di József Eötvös e la brillante parafrasi Gilded Goldbergs di Robin Holloway presentata dalla Hyperion alcuni anni fa (CDA67360). La trascrizione di Dmitri Sitkovetsky venne scritta nel 1985 per celebrare il terzo centenario della nascita di Johann Sebastian Bach e fu de-dicata alla memoria di Glenn Gould, la cui straordinaria registrazione delle Variazioni Goldberg effettuata nel 1955 per la Columbia divenne nel giro di pochissimo tem-po un best seller e fece conoscere quest’opera straordina-ria a una intera generazione. L’arrangiamento di Sitkovet-sky è un’opera affascinante e deliziosa, soprattutto se ascoltata nella vigorosa e sensibile interpretazione del Leopold String Trio.

Il Leopold String Trio su HYPERION:

SERGEI IVANOVIC TANEYEVTRII PER ARCHI

CDA67573 (CD alto prezzo)

AA.VV.TRII PER ARCHI

CDA67429 (CD alto prezzo)

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Columns - SETTEMBRE 2011

CONSTANT LAMBERTSUMMER’S LAST WILL AND TESTAMENTEnglish Northern Philharmonia, David Lloyd-Jones

CDH55388 (CD medio prezzo)

C. Lambert: The Rio Grande; Aubade héroïque; Summer’s Last Will and Te-stamentRECORD OF THE YEAR (THE INDEPENDENT) - CRITICS’ CHOICE. (GRAMOPHONE) – PEN-GUIN GUIDE ROSETTE

SEBASTIAN KNÜPFEROPERE SACREThe King’s Consort, Robert King

CDH55393 (CD medio prezzo)

S. Knüpfer: Vom Himmel hoch, da komm ich her; Was mein Gott will, das gescheh allzeit; Wenn mein Stündlein vorhanden ist; Ach Herr, strafe mich nicht in dei-nem Zorn; Quemadmodum desi-derat cervus; Super fl umina Bab-ylonis; Jesus Christus, unser Heiland; Die Turteltaube lässt sich hörenEDITOR’S CHOICE (GRAMO-

PHONE) - CRITIC’S CHOICE (INTERNATIONAL RECORD REVIEW)

JOHANN SCHELLEOPERE SACREThe King’s Consort, Robert King

CDH55373 (CD medio prezzo)

J. Schelle: Lobe den Herrn, meine Seele; Wohl dem, der den Herren fürchtet; Aus der Tiefen; Herr, lehre uns beden-ken; Gott, sende dein Licht; Komm, Jesu, komm; Christus, der ist mein Leben; Christus ist des Gesetzes Ende; Vom Himmel kam der Engel ScharCRITICS’ CHOICE (GRAMO-PHONE)

REYNALDO HAHNOPERE CAMERISTICHERoom-Music

CDH55379 (CD medio prezzo)

R. Hahn: Sonata per vio-lino e pianoforte; Solilo-que et Forlane; Notturno in mi bemolle maggiore; Romanza in la maggiore; Quartetto n. 3 per archi e pianoforte; Si mes vers avaient des ailes

JOSQUIN DESPREZMISSA PANGE LINGUAWestminster Cathedral Choir, James O’Donnell

CDH55374 (CD medio prezzo)

J. Desprez: Missa Pange lingua; Planxit autem Da-vid; Vultum tuum depreca-buntur

TOMÁS LUIS DE VICTORIAMISSA VIDI SPECIOSAM E MOTTETTIWestminster Cathedral Choir, David Hill

CDH55358 (CD medio prezzo)

T.L. de Victoria: Ave Ma-ria a 4; Ave maris stella; Ne timeas, Maria; Sancta Maria, succurre miseris; Vidi speciosam; Missa Vidi speciosamCRITICS’ CHOICE (GRAMOPHONE)

Columns - SETTEMBRE 2011

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WOLFGANG AMADEUS MOZARTLIEDERJoan Rodgers, soprano; John Mark Ainsley, tenoreRoger Vignoles, pianoforte

CDH55371 (CD medio prezzo)

W.A. Mozart: Aben-dempfi ndung K.523; Oise-aux, si tous les ans K.307; Dans un bois solitaire K.308; An die Freude K.53; An die Einsamkeit K.391; Wie unglücklich bin ich nit K.147; Komm, liebe Zither K.351; Der Zauberer K.472; An Chloe K.524; Das Lied der Tren-

nung K.519; Das Veilchen K.476; Ridente la calma K.152; An die Freundschaft K.148; Die Zufriedenheit K.473; Des kleinen Friedrichs Geburtstag K.529; Die kleine Spinnerin K.531; An die Hoffnung K.390; Als Luise die Briefe K.520; Das Traumbild K.530; Lied der Freiheit K.506; Die Alte K.517; Das Kinderspiel K.598; Sehnsucht nach dem Frühlin-ge K.596; Im Frühlingsanfang K.597; Die ihr des uner-messlichen Weltalls K.619

AA.VV.A SONG FOR FRANCESCAAndrew Lawrence-King, arpa; Gothic Voices, Christopher Page

CDH55291 (CD medio prezzo)

Andreas de Florentia: Astio non morì mai; Per la ver’onestà Giovanni da Cascia: Quando i oselli canta; Constantia; Quan-do la stella F. Landini: Amor mi fa cantare a la Francesca; Non na el so amante; Ochi dolenti mie; Per seguir la sperança G. Dufay: O regina seculi/

Reparatrix Maria; Quel fronte signorille in paradiso Loque-ville: Puisque je suy amoureux; Pour mesdisans ne pour leur faulx parler; Confort d’amours; Qui ne veroit que vos deulx yeulx Lantins: Plaindre m’estuet Haucourt: Je demande ma bienvenue Grossin: Va t’ent souspirVINCITORE DEL GRAMOPHONE AWARD

SERGEI RACHMANINOVÉTUDES-TABLEAUX OP. 33 E OP. 39Howard Shelley, pianoforte

CDH55403 (CD medio prezzo)

TOMÁS LUIS DE VICTORIAMISSA DUM COMPLERENTUR, INNI E SEQUENZEWestminster Cathedral Choir, James O’Donnell

CDH55452 (CD medio prezzo)

T.L. de Victoria: Veni Sancte Spiritus; Dum complerentur; Missa Dum complerentur; Popule meus; Vexilla regis; Veni Creator Spiritus; Pange lingua gloriosi; Lauda Sion salvatorem100 GREATEST DI-SCS OF THE DECADE (CLASSIC CD).

ANTON BRUCKNERMESSA IN FA MINORE. SALMO 150Corydon Singers, Matthew Best, direttore

CDH55332 (CD medio prezzo)

CRITICS’ CHOICE (GRAMOPHONE)

Questo disco chiude trionfalmente l’integrale delle sinfonie di Gustav Mahler portata avanti dalla London Symphony Orchestra diretta da Valery Gergiev e accolta con una-nime entusiasmo dalla stampa specializzata di tutto il mondo. Mahler scrisse la Nona Sinfonia in un periodo di grande sofferenza sia fi sica sia morale, uno stato d’animo che trova piena espressione nella musica, di volta in volta inquieta e serena, energica e deli-cata, che tratteggia con commovente sincerità le emozioni del compositore e si chiude con una toccante coda nella quale Mahler sembra accettare l’idea della sua mortalità. Una degna conclusione per uno dei progetti sinfonici più grandiosi degli ultimi tempi.

In esclusiva per il mercato italiano una panoramica delle grandi interpretazioni del maestro russoin un cd a soli € 3,00

L’integrale delle sinfonie di Mahler in SACD al prezzo specialedi € 12,90 (singoli) e € 18,90 (doppi) in promozione fi no al 31.10.2011

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EssentialGergiev

PRIMA SCELTA i migliori a prezzo speciale €12.90(prezzo consigliato - fi no al 31.10.2011)

GUSTAV MAHLERSINFONIA N. 9London Symphony Orchestra, Valery Gergiev

LSO0668 (SACD)

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integrale delle sinfonie

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Columns - SETTEMBRE 2011

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perché ho capito l’essenza di questo lavoro con una lucidità così disperata da sognarmelo anche di notte».

Con queste parole Tor Aulin descrisse la profonda empa-tia che sentì durante le pro-ve per la prima esecuzione del Quartetto n. 4 del suo amico Wilhelm Stenham-mar. Purtroppo Stenham-mar continua ancora oggi a far parte di quella schiera di compositori che potremmo defi nire illustri sconosciuti,

sebbene tutte le sue opere siano caratterizzate da un livello arti-stico decisamente elevato. In questa eccezionale nuova registra-zione in DSD degli ultimi quattro quartetti per archi di Stenham-mar l’Oslo String Quartet dimostra al di là di qualsiasi dubbio che il compositore svedese merita uno spazio di gran lunga maggiore di quello che gli è stato riservato fi no a oggi.

JULIUS ROENTGENCONCERTI PER PIANOFORTE E ORCHESTRA N. 2 E N. 4Matthias Kirschnereit, pianoforteNDR Radiophilharmonie Hannover, David Porcelijn

CPO777398 (CD alto prezzo)

Julius Roentgen non fu solo un pianista di grande talen-to, ma scrisse anche concer-ti per pianoforte e orchestra di notevole valore stilistico. Il Concerto n. 2 venne por-tato a termine nell’estate del 1879, uno dei periodi più felici della vita di Roen-tgen. Quest’opera fu ese-guita per la prima volta a

Lipsia il 27 ottobre del 1881, ottenendo un grandissimo succes-so. Sotto il profi lo stilistico, questo concerto presenta parecchi elementi del Romanticismo tedesco, con il Classicismo di Lipsia che si combina in maniera sorprendentemente felice con le linee eleganti e leggere di Mendelssohn e le strutture più elaborate di Schumann e di Brahms. A dispetto della grande ammirazione che provava nei confronti di Beethoven e di Brahms, va detto che nei suoi quattro concerti per pianoforte e orchestra Roentgen inserì ben poche reminiscenza degli stili di questi grandi compo-sitori. In una lettera dell’11 febbraio del 1907 Roentgen confi dò al suo amico Edvard Grieg che quest’opera era «terribilmente diffi cile», un giudizio tutt’altro che esagerato, soprattutto per quanto riguarda i passaggi più animati dell’ultimo movimento. Secondo alcuni addetti ai lavori, sarebbe proprio questa la ragio-ne per cui dopo il 1907 nessun pianista si prese più la briga di affrontare il Concerto n. 4 di Roentgen, un fatto che ci rende

ERMANNO WOLF-FERRARIOPERE ORCHESTRALIMünchner Rundfunkorchester, Ulf Schirmer

CPO777567 (CD alto prezzo)

E. Wolf-Ferrari: Tripty-chon op. 19; Arabeschi su un’aria di Ettore Tito op. 22; Divertimento op. 20; Suite Veneziana op. 18Sebbene oggi sia diffi cile da credere, nei due decenni precedenti lo scoppio del-la prima guerra mondiale Ermanno Wolf-Ferrari era uno dei compositori d’o-

pera viventi più eseguiti del mondo, come Giacomo Puccini e Richard Strauss. I suoi continui successi gli consentirono di condurre una vita agiata, tuttavia l’ingresso nella prima guerra mondiale dell’Italia contro la Triplice Alleanza mandò in fran-tumi una carriera che sembrava avviata a raggiungere i massi-mi livelli. Questo terribile confl itto – che lui stesso defi nì una guerra tra la sua patria per parte di madre e quella per parte di padre – fi nì per prostrarlo, non solo nell’animo. Al crollo fi sico fece seguito una profonda crisi creativa e, anche se dopo la fi ne della guerra questo disturbo venne superato, Wolf-Ferrari non riuscì più a raggiungere i successi che avevano segnato la prima fase della sua carriera. All’inizio degli anni Trenta Wolf-Ferrari si congedò dai teatri dell’opera e compose la serie di lavori or-chestrali che la CPO presenta oggi in questo bellissimo disco. Anche se a giudicare dai loro titoli – Divertimento, Arabeschi e Suite Veneziana – sarebbe diffi cile crederlo, queste opere sono pervase da un’ombra di profonda malinconia. Si tratta infatti di opere scritte per dare l’addio al pubblico, esattamente come i lavori dell’estrema fase creativa di Richard Strauss e di Hans Pfi tzner. Per questi tre compositori (e altri artisti della loro ge-nerazione) il periodo del romanticismo e della pura bellezza era ormai defi nitivamente fi nito.

WILHELM STENHAMMARQUARTETTI PER ARCHI N. 3, 4, 5 E 6Oslo String Quartet

CPO777426 (2 SACD alto prezzo)

«Questo lavoro richiede tutte le mie energie e le prove dei quar-tetti di Sten mi ha impegnato completamente. Lavoriamo come pazzi senza concederci la minima distrazione. Personalmente mi sento coinvolto molto più che in qualsiasi altra occasione,

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Columns - SETTEMBRE 2011

ancora più felici nel presentare questa straordinaria registrazione effettuata per la CPO dal grande virtuoso tedesco Matthias Kir-schnereit.

MIECZYSLAW WEINBERGINTEGRALE DEI QUARTETTI PER ARCHI - VOLUME 5Quatuor Danel

CPO777566 (CD medio prezzo)

M. Weinberg: Quartetto per ar-chi n. 1 op. 2/141; Quartetto per archi n. 3 op. 14; Quartetto per archi n. 10 op. 85; Capriccio per archi op. 11; Aria per archi op. 9Con questo splendido di-sco l’integrale dei quartetti per archi di Mieczyslaw Weinberg curata per la CPO dal Quatuor Danel approda al quinto volume. Weinberg

compose il suo primo quartetto per archi a Varsavia nel 1937, un anno prima che Shostakovich si accostasse per la prima volta a questo genere. In seguito Weinberg adottò un atteggiamento molto critico nei confronti di questo quartetto giovanile, un fatto che 48 anni più tardi lo spinse a sottoporlo a una profonda re-visione, che contribuì a renderla meno spigolosa. Il Quartetto n. 3 di Weinberg è un’opera molto ambiziosa divisa in tre mo-vimenti di ampio respiro che si susseguono senza soluzione di continuità. Quando compose il Quartetto n. 10, Weinberg era ormai giunto alle soglie dello stile della sua estrema maturità, che presenta gli stessi tratti scarni, ellittici ed enigmatici del suo grande amico Shostakovich. Un nuovo grande successo del Quatuor Danel, che si conferma tra migliori formazioni cameri-stiche specializzate nel repertorio del XX secolo in circolazione.

GIOVANNI VALENTINIMUSICHE CONCERTATE (1619)La Capella Ducale, Musica Fiata, Roland Wilson

CPO777533 (CD alto prezzo)

Il veneziano Giovanni Va-lentini è considerato uno dei migliori allievi di Gio-vanni Gabrieli, che gli inse-gnò molto più delle nozioni di base che forniva alla maggior parte dei numerosi musicisti italiani e stranieri che si recarono a studiare da lui. Nel 1619 Valentini die-de alle stampe le Musiche

concertate come terzo libro di madrigali e nel 1626, quando era

già stato chiamato a ricoprire la carica di direttore musicale della corte di Vienna, aveva già raggiunto diversi prestigiosi obiettivi professionali. Analogamente a Lully, Valentini concepì uno stile molto personale che venne identifi cato con lo stile della corte asburgica e che venne imitato da parecchi compositori contem-poranei. Tutti i brani contenuti nelle Musiche concertate rivela-no una sorprendente vena sperimentale, un fatto che comunque non elimina la grande propensione per la sintesi di Valentini. Nel corso del XX secolo molti eminenti musicologi hanno sottova-lutato la grande bellezza e l’innegabile valore artistico di quest’opera, posponendola spesso sotto l’aspetto dell’importan-za storica agli altri lavori pervenutici di Valentini. Solo di recen-te di studiosi hanno iniziato a rendersi conto del grande valore di questa raccolta e questa splendida registrazione degli ensemble La Cappella Ducale e Musica Fiata diretti da Roland Wilson contribuisce a colmare una grave lacuna nella nostra conoscenza del repertorio vocale del XVII secolo.

CHARLES KOECHLINOPERE PER ORGANOChristian Schmitt, organo

CPO777512 (SACD alto prezzo)

C. Koechlin: Choral en Fa op. 90bis; Deux Vocalises op. 212b; Corale “Final du Requiem” op. 161; Sonatina III op. 107; Quat-tro Corali op. 98; Piece pour or-gue op. 226; Fuga op. 133 II; Adagio op. 201; Sonatina II op. 107; Adagio op. 211; Sonatina I op. 107; Fugue modale op. 204bisConsiderato uno degli or-

ganisti più autorevoli della sua generazione, Christian Schmitt presenta in questo splendido disco una interessantissima silloge di opere – quasi tutte in prima registrazione mondiale! – di Char-les Koechlin eseguite sul nuovo organo Goll della Marktkirche di Hannover. Koechlin è considerato una sorta di fenomeno tra i compositori francesi vissuti nella prima metà del XX secolo, in quanto la profondità stilistica delle sue numerose e complesse opere abbraccia un’infi nità di generi e presenta parecchi elemen-ti contraddittori. Inoltre Koechlin non fu un organista, ma un pianista di buon talento e un compositore portato soprattutto per i lavori orchestrali di ampio respiro. Nonostante questa fama, le opere presentate in questo disco appaiono originali ed ecce-zionalmente innovative se messe a confronto con la produzione coeva. Inoltre, a differenza delle opere degli organisti-compo-sitori suoi contemporanei come Charles-Marie Widor, Olivier Messiaen, Jehan Alain e altri, i lavori di Koechlin non sono con-cepiti per un organo specifi co. A tratti alcuni spunti melodici e contrappuntistici rivelano l’aspirazione di Koechlin a sviluppare la tensione melodica presente nelle sue opere in una scrittura

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Dopo aver trascorso la sua giovinezza in Germania, Herbert si trasferì negli Sta-ti Uniti per cercare fama e fortuna. Herbert cominciò la sua carriera nel Nuovo Mondo come violoncellista d’orchestra, diventando ben presto solista, poi assistente del celebre direttore Anton Seidl e quindi direttore del-

la banda del 22° Reggimento della Guardia Nazionale di New York. In seguito fondò la Victor Herbert Orchestra, con la quale ottenne nel giro di pochissimo tempo un grande successo soprat-tutto grazie a un indovinato mix di celebri brani di musica clas-sica e di brani più leggeri. Antonín Dvorák giudicò in maniera molto lusinghiera il Concerto per violoncello e orchestra di Her-bert, ma purtroppo quest’opera molto ambiziosa non gli portò i guadagni che aveva sperato. Di fronte a questo risultato poco felice, Herbert non tardò a rendersi conto che avrebbe potuto guadagnare molto di più con brani di puro divertimento che con opere sinfoniche di ampio respiro. In possesso di un’incredibile capacità lavorativa, Herbert fu considerato un vero genio della melodia, sempre pronto a inventare sui due piedi temi di irresi-stibile bellezza. Queste caratteristiche lo resero il maestro incon-trastato dell’operetta americana. Questo disco propone alcune bellissime opere per violoncello e orchestra nella splendida in-terpretazione di Maximilian Hornung e della eccellente Südwestdeutsches Kammerorchester Pforzheim diretta da Seba-stian Tewinkel.

AA.VV.VESPRI DA CAMERA - PICCOLI CAPOLAVORI DEL BAROCCO ITALIANO C. Wilkinson, mezzosoprano; G. Glenton, cornetto; The Gonzaga Band

CHAN0782 (CD alto prezzo)

O. Tarditi: Domine ad adiuvan-dum; Nisi Dominus A. Banchie-ri: Dixit Dominus; Magnifi cat G.P. Cima: Sonata per cornetto G. Finetti: Laudate pueri A. Pic-cinini: Toccata per tiorba F. Pe-trobelli: Laetatus sum G. Fre-scobaldi: Canzon terza per stru-mento grave e organo; Capriccio sopra un soggetto per clavicem-balo N. Monferrato: Lauda Je-

rusalem A. Crotti: Sonata sopra Sancta Maria M. Cazzati: Regina caeli G.F. Sances: Ave maris stellaImportante liturgia serale della chiesa cattolica, i vespri hanno fornito lo spunto e l’ispirazione per alcune delle opere più son-

defi nita e completamente strutturata. Un disco di sorprendente bellezza, che saprà conquistare anche gli appassionati dai gusti più diffi cili.

FRANZ LEHÁRFRASQUITASolisti, Chor des Lehar Festivals; Franz Lehar-Orchester, V. Praxmarer

CPO777592 (2 CD alto prezzo)

Per Franz Lehár il 1919 fu un anno estremamente pro-duttivo, in quanto il grande compositore di Komárno portò a termine ben tre ope-rette di grande successo, Die blaue Mazur, Die gelbe Jacke (che in seguito sareb-be stata rielaborata con il titolo Das Land des Lächelns) e Frasquita.

Lehár completò la riduzione per pianoforte nel novembre del 1920 e due anni più tardi l’operetta venne eseguita per la prima volta al Theater an der Wien. Come si può notare anche nella successiva Giuditta, Lehár era affascinato dall’idea di scrivere un’operetta ispirata alla Carmen di Bizet. A ogni buon conto, scrivendo Frasquita Lehár evitò di tratteggiare la «Carmen dai ritmi troppo accentuati» che avrebbe messo in musica in Giudit-ta. Come scrisse giustamente il critico Ludwig Hirschfeld, la Spagna di Lehár «confi na con la Francia, l’Ungheria e la Boe-mia». Sebbene in Frasquita siano presenti le nacchere e danze allora esotiche come il bolero cubano, il tango, l’habanera e la valse spagnola, la scrittura di Lehár «accarezza i sensi» o – come disse il suo primo biografo – rivela «sonorità dai tratti sensuali». I critici dell’epoca sottolinearono la raffi natezza dell’orchestra-zione di «questa recente operetta scritta per la maggior parte senza soluzione di continuità da un numero all’altro» e dichiara-rono che «tra i compositori di operette dei giorni nostri» Lehár «non conosce rivali nel proporre e nel collegare tra loro sempre nuovi spunti melodici».

VICTOR HERBERTOPERE ORCHESTRALIMaximilian Hornung, violoncelloSüdwestdeutsches Kammerorchester Pforzheim, S. Tewinkel

CPO777576 (CD alto prezzo)

V. Herbert: Serenata per orchestra d’archi; Sette Pezzi per vio-loncello e orchestra d’archi; Tre Pezzi per orchestra d’archiVictor Herbert fu uno dei musicisti più eclettici della sua gene-razione e svolse con successo le professioni di direttore d’orche-stra, di violoncellista e di compositore sia di “musica seria” sia di melodie popolari.

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tuose della storia della musica. Va comunque detto che nel corso del XVII secolo molte chiese non disponevano dei complessi necessari per eseguire opere grandiose come il Vespro della Be-ata Vergine di Monteverdi. Molte delle chiese più piccole tro-varono un compromesso per la celebrazione vespertina nell’e-secuzione di brani cameristici di dimensioni ridotte. Questa consuetudine spinse molti compositori del XVII secolo a scri-vere opere concepite per pochi cantanti ed ensemble strumentali poco numerosi, come quelle che vengono eseguite in questo disco dalla Gonzaga Band. In questo modo i salmi di Banchie-ri, Finetti, Petrobelli e Monferrato vengono inframmezzati da una serie di brillanti brani strumentali di Tarditi, Cima, Picci-nini, Frescobaldi, Crotti, Sances e Cazzati. La Gonzaga Band è stata fondata nel 1997 dal cornettista Jamie Savan per eseguire con un approccio storicamente informato il repertorio vocale e strumentale del XVI e del XVII secolo e in questa registrazione accoglie tra le proprie fi la il mezzosoprano Clare Wilkinson e il cornettista Gawain Glenton.

FRANZ JOSEPH HAYDNINTEGRALE DELLE SONATE PER PIANOFORTE – VOLUME 3Jean-Effl am Bavouzet, pianoforte

CHAN10689 (CD alto prezzo)

F.J. Haydn: Sonata n. 16 Hob. XVI: 14; Sonata n. 29 Hob. XVI: 45; Sonata n. 33 Hob. XVI: 20; Sonata n. 38 Hob. XVI: 23; Sona-ta n. 42 Hob. XVI: 27Dopo essere stato insignito dalla stampa specializzata di tutto il mondo di un gran numero di riconoscimenti di grande prestigio, Jean-Effl am Bavouzet presenta

il terzo volume della sua integrale delle sonate per pianoforte di Franz Joseph Haydn. Questo progetto fa seguito all’integrale delle opere per pianoforte di Claude Debussy e ad alcune re-gistrazioni che hanno visto il pianista francese accompagnato da alcuni dei migliori direttori in circolazione. Anche se nel corso degli anni molti pianisti hanno affrontato su disco le so-nate di Haydn, secondo Bavouzet nelle opere del compositore di Rohrau c’è sempre uno spiraglio che lascia spazio a nuove interpretazioni. «Molti appassionati tendono a dimenticare che Haydn lasciò nei manoscritti delle sue opere per tastiera pochis-sime indicazioni sulle nuances, sul fraseggio e sugli stacchi di tempo. Da un lato questa carenza non fa altro che rendere ancora più affascinanti queste sonate, ma dall’altro crea molti problemi e non pochi rischi per l’esecutore, che deve cercare di ricostruire un universo espressivo e logiche interne, nella speranza di non stravolgere troppo le intenzioni del compositore ». Per questo disco Bavouzet ha deciso di utilizzare un pianoforte Yamaha in grado di esprimere le sonorità che aveva in mente per l’esecu-

B. Bartók: Concer-to n. 1 per violino e orchestra; Concerto n. 2 per violino e or-chestra; Concerto per viola e orchestraAccompagnato dalla BBC Philharmonic Orchestra diretta da Gianandrea Noseda, James Ehnes esegue in questo disco i due concerti per violino e orchestra di Béla Bartók con lo stra-ordinario Stradivari “Marsick” del 1715 e il Concerto per viola e orchestra con il Rolla costruito da Giusep-

pe Guadagnini nel 1793. Bartók compose il Concerto n. 1 nel 1908 per la giovane violinista Stefi Geyer per la quale all’epoca provava una romantica passione. In seguito il compositore un-gherese accantonò questo concerto, che venne eseguito nuova-mente solo mezzo secolo dopo la sua prima esecuzione. Il Con-certo n. 2 fu commissionato dal violinista ungherese Zoltán Székely quasi trent’anni dopo il completamento del Concerto n. 1. Per questa commissione Bartók avrebbe preferito scrivere una serie di variazioni, ma Székely si dimostrò irremovibile e disse che, dal momento che era lui a pagare per quest’opera, il compositore ungherese avrebbe dovuto soddisfare le sue ri-chieste. Bartók cedette a questa imposizione, ma in seguito non mancò di precisare che aveva anche seguito il proprio estro, come si può notare dal secondo movimento strutturato secondo il modello del tema con variazioni e dal Finale. Il Concerto per viola e orchestra è una delle ultime opere a cui Bartók lavorò. Alla morte di Bartók quest’opera era ancora allo stato di schizzi e fu portata a termine da Tibor Serly, sincero amico di Bartók. Se paragonato con le opere precedenti di Bartók, questo con-certo presenta una costruzione armonica piuttosto sobria e la sottile vena melodica che pervade la maggior parte delle sue opere, che si acuì sensibilmente nei suoi ultimi anni di vita.

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CHAN10690

BÉLA BARTÓKCONCERTI N. 1 E 2 PER VIOLINO E ORCHESTRAJames Ehnes, violino e violaBBC Philharmonic Orchestra, Gianandrea Noseda

Gianandrea Noseda dirige Bartóksu CHANDOS:

BÉLA BARTÓK (1881-1945)CONCERTI PER PIANOFORTE E ORCHESTRAJean-Effl am Bavouzet, pianoforteBBC Philharmonic OrchestraGianandrea Noseda

CHAN10610 (CD alto prezzo)EDITOR’S CHOICE (GRAMOPHONE) ORCHESTRAL CHOI-CE (BBC MUSIC MAGAZINE)

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zione delle opere in programma in questo disco, che comprende la Sonata n. 16 in re maggiore, la Sonata n. 29 in mi bemolle maggiore, la Sonata n. 33 in do minore, la Sonata n. 38 in fa maggiore e la Sonata n. 42 in sol maggiore.

Già disponibili:

INTEGRALE DELLE SONATEPER PIANOFORTE – VOLUME 1CHAN10586 (CD alto prezzo)

INTEGRALE DELLE SONATEPER PIANOFORTE – VOLUME 2CHAN10668 (CD alto prezzo)

WITOLD LUTOSŁAWSKIOPERE VOCALIL. Crowe, T. Spence, C. Purves, BBC Symphony Orchestra, E. Gardner

CHAN10688 (CD alto prezzo)

W. Lutosławski: Chante-fl eurs et Chantefables; Sile-sian Triptych; Sleep, sleep; Lacrimosa; Les Espaces du sommeil; Paroles tisséesLa BBC Symphony Or-chestra guidata da Edward Gardner presenta il se-condo volume dedicato al repertorio polacco con una bella antologia di lavori

vocali di Witold Lutoslawski. L’orchestra inglese viene affi an-cata da Lucy Crowe, Toby Spence e Christopher Purves, grandi protagonisti di alcune delle opere giovanili per voce e orchestra del grande compositore polacco e di tre lavori di ampio respiro composti dopo il 1960, Paroles tissées, Les Espaces du sommeil e Chantefl eurs et Chantefables. Tra le opere composte duran-te il periodo giovanile, il Lacrimosa è l’unico frammento per-venutoci di un Requiem mai portato a termine e l’unico brano sacro scritto da Lutoslawski. In completo contrasto si pone il Silesian Triptych, un’opera scritta al culmine della Guerra Fred-da, quando la dottrina sovietica imponeva musica in grado di infi ammare i cuori di folle oceaniche. Queste due opere vedo-no assoluta protagonista Lucy Crowe, che sfoggia un luminoso timbro sopranile. Dieci anni dopo la fi ne della seconda guerra mondiale la Polonia riuscì a risollevarsi dall’oppressione cultu-rale in cui era caduta e per Lutoslawski ebbe inizio un periodo di profonda evoluzione. Nella prima metà degli anni Sessanta la sua musica era pervasa da una incontenibile energia, mentre a partire dal 1965 sviluppò sonorità molto più intime. Questo nuo-vo stile venne presentato per la prima volta in Paroles tissées,

nella quale il tenore viene accompagnato dagli archi, dall’arpa e dal pianoforte. Eseguita dal baritono Christopher Purves, Les Espaces du sommeil costituisce un altro valido esempio del ca-rattere lirico che avrebbe pervaso le opere orchestrali composte da Lutoslawski nell’ultima fase della sua carriera. Chantefl eurs et Chantefables è basata su nove brani intrisi di una sottile vena umoristica che esplorano la sbrigliata fantasia e i colori vivaci del mondo naturale visto attraverso gli occhi innocenti di un bambino. Già disponibile il volume dedicato alle Opere Orche-strali con i medesimi interpreti CHSA5082 (CD alto prezzo).

RICHARD WAGNERTRASCRIZIONI – VOLUME 4Royal Scottish National Orchestra, Neeme Järvi, direttore

CHSA5092 (SACD alto prezzo)

R. Wagner: Die Meistersinger: an Orchestral Tribute; Entreacte tragique n. 1; Entreacte tragique n. 2; Eine Faust-Ouvertüre; Ou-verture a ColumbusQuesto disco presenta l’arrangiamento sinfonico realizzato dal compositore e percussionista olandese Henk de Vlieger dei Mae-stri cantori di Norimberga,

l’unica opera comica composta da Wagner e l’unica ambientata in un’epoca e in un luogo ben defi niti anziché in un passato leg-gendario immerso nei miti germanici. La vicenda di quest’opera si svolge a Norimberga verso la metà del XVI secolo e si rial-laccia alla gilda dei maestri cantori, un’associazione di poeti e musicisti dilettanti che si accostarono alla musica con un solido approccio artigianale. Wagner lasciò i due entreactes tragiques incompiuti e oggi possiamo ascoltarli nell’orchestrazione por-tata a termine da De Vlieger. Il programma è completato dalle poco eseguite ouverture di Columbus e Eine Faust-Ouvertüre. Composta nel 1835 in un gradevole stile weberiano, l’ouverture a Columbus era basata sulla celebre opera teatrale di Theodor Apel e precedette di un lustro la Eine Faust-Ouvertüre, che ven-ne portata a termine nel 1840. Traendo ispirazione dal poema di Goethe, questa grandiosa ouverture divenne l’archetipo in-sieme alla Sinfonia fantastica di Hector Berlioz della musica a programma che fece furore nella seconda metà del XIX secolo.

Già disponibili con gli stessi interpreti:

TRASCRIZIONI - VOL. 1CHSA5060 (SACD alto prezzo)

TRASCRIZIONI - VOL. 2CHSA5077 (SACD alto prezzo)

TRASCRIZIONI - VOL. 3CHSA5087 (SACD alto prezzo)

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KURT SCHWERTSIKOPERE ORCHESTRALIBBC Philharmonic Orchestra, H. K. Gruber

CHAN10687 (CD alto prezzo)

K. Schwertsik: Baumgesänge op. 65; Herr K. entdeckt Amerika op. 101;, Nachtmusiken op. 104In questo disco vengo-no proposte tre opere di Kurt Schwertsik nell’in-terpretazione della BBC Philharmonic Orchestra diretta da H.K. Gruber,

intimo amico di Schwertsik, con il quale ha fondato l’en-semble MOB art & tone ART e la Terza Scuola di Vienna. Il Baumgesänge (Canto degli alberi) op. 65 fu composto nel 1992 su richiesta della ORF per il Wien Modern Festival di quell’anno. Come ha detto lo stesso autore: «Gli alberi sono amici. Salire su un albero è sempre stato per me fonte di gio-ia e lo è ancora oggi. Nei sei movimenti di quest’opera ho cercato di dare voce agli alberi […] Chi cerca di dimenticare i sogni della sua giovinezza ha perso tutto». In questo disco possiamo ascoltare anche Herr K entdeckt Amerika op. 101, un’opera ispirata ad Amerika, novella rimasta incompiuta di Franz Kafka. Nonostante il titolo (Il signor K. scopre l’Ame-rica), in quest’opera non c’è molto che possa essere defi nito propriamente americano, sebbene l’andamento ondeggiante e gli interventi della fanfara del primo movimento e il senso degli ampi spazi aperti del terzo movimento contribuiscano a sottolineare l’evidente senso di viaggio che pervade questa musica. L’ultima opera composta da Schwertsik è Nachtmu-siken op. 104, commissionata dalla BBC ed eseguita per la prima volta nel 2010 a Manchester dalla BBC Philharmonic Orchestra sotto la direzione di Gianandrea Noseda. Nei suoi “pensieri notturni” Schwertsik presenta una serie di notturni urbani, di elegie e di amare reminiscenze in un fascinoso mix di passione, dolore e malinconia, da cui l’ascoltatore non può che rimanere conquistato.

Già disponibile:

H.K. GRUBERFRANKENSTEIN!! PERPETUUM MOBILE. DANCING IN THE DARKBBC Philharmonic Orchestra, H.K. GruberCHAN10404 (CD alto prezzo)

RAFAEL KUBELIK DIRIGE BRUCKNERSymphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, R. Kubelik

AUD95543 (CD medio prezzo)

A. Bruckner: Sinfonia n. 3 WagnerLa Terza Sinfonia di Bruckner rende omaggio all’amatissimo Richard Wagner, a cui è anche dedicata. Oltre a questo, la Terza – sulla quale Bruckner lavorò per ol-tre vent’anni – è anche il primo esempio veramente

compiuto della monumentale concezione sinfonica del gran-de compositore di Linz, un insieme di sonorità brillanti e di spunti liturgici, di un romanticismo dai tratti demoniaci e di una incrollabile fede nel Paradiso. Grazie alla Audite è fi -nalmente di nuovo disponibile la scultorea registrazione di quest’opera realizzata dalla Symphonieorchester des Bayeri-schen Rundfunks diretta da Rafael Kubelik il 30 gennaio del 1970 presso la Herkules-Saal di Monaco di Baviera, un’oc-casione da non farsi assolutamente sfuggire.

EDVARD GRIEGINTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOLUME 2WDR Sinfonieorchester Köln, Eivind Aadland

AUD92579 (SACD alto prezzo)

E. Grieg: Due Melodie elegiache per orchestra d’archi op. 34 (Hjertesår; Våren); Dai tempi di Hol-berg per orchestra d’archi op. 40; Due Melodie per orchestra d’archi op. 53 (Norsk; Det første møte); Due Melodie nordiche per orchestra d’archi op. 63 (I folketonestil; Kulokk e

Stabbelåten)Questo SACD costituisce il secondo dei cinque volumi dell’integrale delle opere orchestrali di Grieg affi data dal-la Audite alla WDR Sinfonieorchester diretta da Eivind Aadland. Le opere per orchestra d’archi presentate in questo disco sono magistrali arrangiamenti di lavori vocali e di brani per pianoforte. Se gli arrangiamenti di canti popolari delle

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Melodie elegiache op. 34 e delle Due Melodie op. 53 posso-no essere considerate una sorta di “prodotto da esportazione” per i paesi non scandinavi, la suite Dai tempi di Holberg op. 40 rende omaggio a Ludvig Holberg, il caustico “Molière del nord”, di cui nel 1884 si era celebrato a Bergen il secondo centenario della nascita. Per solennizzare questo evento, Grieg compose una suite “alla vecchia maniera” basata su danze tipiche dell’ultima fase del Barocco, senza comunque rinnegare il suo stile romantico. Le Due Danze nordiche op. 63 furono scritte da Grieg durante le tournée che lo videro protagonista in molti paesi in veste di direttore d’orchestra, quando in assenza di opere di ampio respiro, ampliò il suo repertorio con una serie di brani di breve durata.

AA.VV.OPERE FRANCESI PER CORNO E PIANOFORTEGuglielmo Pellarin, corno; Federico Lovato, pianoforte

AUD97538 (CD alto prezzo)

C. Saint-Saëns: Romanza per corno e pianoforte op. 36; Romanza per corno e pianoforte op. 67 J.-M. Damase: Sonata per cor-no e pianoforte J.-M. De-faye: ALPHA per corno e pianoforte F. Poulenc: Elegie per corno e orche-stra P. Dukas: Villanelle per corno e pianoforte

La storia del corno e la sua evoluzione tecnica hanno rive-stito una grandissima importanza per gran parte della storia della musica francese. Contrariamente a quanto avvenne in Germania, i cornisti francesi evitarono di utilizzare per parecchio tempo il corno a pistoni inventato nel corso del XIX secolo, un fatto che si rifl etté nello stile dei composi-tori francesi dell’epoca. L’abbinamento di opere per corno e pianoforte del XIX e del XX secolo consente di mettere a confronto le diverse tecniche esecutive dello strumento e di notare lo sviluppo dal corno naturale a quello a pistoni, il cui momento di passaggio è idealmente rappresentato dalla Villanelle di Paul Dukas. I due musicisti italiani Guglielmo Pellarin (corno) e Federico Lovato (pianoforte) fanno il loro esordio nel catalogo Audite con un programma molto stimo-lante che comprende una bella silloge di opere di compositori francesi, tra i quali spiccano i lavori di Jean-Michel Damase e di Jean-Michel Defaye, due compositori contemporanei nel cui stile fanno sorprendentemente capolino alcuni elementi jazz. Da notare che la Sonata di Damase viene presentata in prima registrazione mondiale.

MUSIC FROM EIGHTEENTH-CENTURY PRAGUEANTONÍN REICHENAUEROPERE CAMERISTICHEMusica Florea, Marek Štryncl, violoncello barocco e direzione

SU4056 (CD alto prezzo)

A. Reichenauer: Sonata per due trombe, timpani, violoncello, archi e bas-so continuo; Concerto per oboe, archi e basso continuo; Concerto per violoncello, archi e bas-so continuo; Ouverture per due oboi, fagotto, ar-chi e basso continuo; Concerto per violino, ar-

chi e basso continuo; Concerto per flauto, archi e basso continuoPressoché sconosciuto fino a non molto tempo fa, Antonín Reichenauer è oggi citato dagli appassionati del reperto-rio settecentesco come uno dei compositori più importanti del Barocco boemo. Dopo il grande successo ottenuto dal primo disco di concerti di Reichenauer, la Supraphon ar-ricchisce la propria serie Music from Eighteenth-Century Prague con un nuovo volume di lavori concertanti del maestro boemo eseguiti in prima registrazione mondiale dall’ensemble Musica Florea. Forte di un’esperienza ven-tennale nella riscoperta filologica del repertorio boemo del XVIII secolo, oggi Musica Florea è considerato una formazione di levatura internazionale con una discogra-fia premiata con alcuni dei maggiori riconoscimenti della stampa specializzata, tra cui il Cannes Classical Award e il Diapason d’Or. L’assoluta padronanza degli strumenti d’epoca e la vasta conoscenza della prassi esecutiva set-tecentesca dei membri dell’ensemble Musica Florea con-sentono loro di esaltare la ricchissima tavolozza sonora, l’incantevole vena melodica e il trascinante virtuosismo che caratterizzano i concerti di Reichenauer presentati in questo disco.

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TCHAIKOVSKY: LO SCHIACCIANOCI

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GAETANO DONIZETTILUCIA DI LAMMERMOORNatalie Dessay, Orchestra e Corodel Teatro Mariinsky di San PietroburgoValery Gergiev

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Gli appassionati di tutto il mondo hanno imparato ad aspettare con ansia ogni nuova uscita della Mariinsky Live per ascoltare i più grandi capolavori della letteratura russa – che spaziano da lavori molto famosi come le sinfonie di Dmitri Shostakovich e l’Ouverture 1812 di Ciaikovsky ad altri pressoché sconosciuti come Il naso dello stesso Shostakovich e le opere di Rodion Schchedrin – nella insuperabile direzione di Valery Gergiev. Con questo cofanetto doppio offerto a un prezzo particolarmente interessante l’etichetta del teatro di San Pietroburgo abbandona per la prima volta il suo repertorio d’elezione per accostarsi al massimo capolavoro di Gaetano Donizetti ispirato al celebre ro-manzo The Bride of Lammermoor di Sir Walter Scott. Il ruolo della protagonista è interpretato dallo straordinario soprano fran-cese Natalie Dessay, alla quale fanno corona alcuni dei migliori cantanti del Teatro Mariinsky. Da parte sua, Gergiev aggiunge una direzione brillante ed estremamente teatrale, che contribu-isce a rendere questa versione della Lucia una delle novità più interessanti del panorama discografi co lirico degli ultimi tempi.

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IGOR STRAVINSKYOEDIPUS REX. LES NOCESS. Semishkur, E. NikitinE. Semenchuk, G. DepardieuOrchestra e Coro del Teatro Mariinsky di S. Pietroburgo,V. GergievMAR0510 (SACD alto prezzo)

RICHARD WAGNERPARSIFALG. Lehman, V. Urmana, R. PapeE. Nikitin, A. Tanovitski,N. Putilin, Orchestra e Coro del Teatro Mariinskydi San Pietroburgo, V. GergievMAR0508 (4 SACD al prezzo di 3)

DMITRI SHOSTAKOVICHIL NASOSolisti, coro e orchestra del Teatro Mariinsky, V. Gergiev, direttoreMAR0501 (2 SACD a prezzo speciale)

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AA.VV.BOHEMIAN IMPRESSIONSCzech Philharmonic Orchestra, Prague PhilharmoniaVáclav Neumann, Libor Pešek e Jiří Bělohlávek

SU4058 (CD medio prezzo)

B. Smetana: Dai prati e dai boschi di Boemia A. Dvořák: Suite ceca op. 39 (Preludio. Pastorale; Ro-manza); Nel regno della natura op. 91 J. Suk: Rac-conto d’estate op. 29 (In-termezzo – I musicisti cie-chi) V. Novák: Suite mo-ravo-slovacca op. 32 (Gli amanti. Andante quasi al-

legretto; I musicisti di campagna. Allegro strepitoso) B. Martinů: Idillio (Bouquet di fi ori H.260) L. Janácek: La piccola volpe astuta (Introduzione orchestrale); Danze di La-chi (I boscaioli) Z. Fibich: Idillio per orchestra al crepusco-lo (Poema)Bedrich Smetana, Antonín Dvořák, Leos Janácek e Bohuslav Martinů sono giustamente considerati tra i massimi alfi eri del patrimonio musicale ceco. Per scrivere le loro opere questi compositori si ispirarono spesso alla bellezza e ai motivi po-polari della loro patria, che in questo modo riuscì a essere conosciuta dagli appassionati di musica di tutto il mondo. Sotto questo aspetto l’opera più rappresentativa è senza dub-bio il ciclo La mia patria di Smetana, tuttavia anche molti al-tri compositori tradussero in musica il fascino del loro paese come Janácek nelle Danze di Lachi, Novák nella Suite mora-vo-slovacca, Dvořák nella Suite ceca e Martinů nel Bouquet di fi ori. Signifi cativamente intitolato Bohemian Impression, questo disco presenta una ricca silloge delle opere che furono ispirate dai paesaggi e dalla cultura della Boemia. Ascoltando questo disco di fronte a voi si aprirà quasi per magia un pae-saggio incantato in cui regnano l’amore, i colori, i profumi e la serenità, dove vi sentirete davvero vivi.

BERNARDO PASQUINIOPERE PER ORGANOLetizia Romiti, organo

TC631803 (CD alto prezzo)

B. Pasquini: Toccata VII; Fantasia la, mi, fa, fa; Berga-masca; Ricercare in D, sol re; Passagagli; Toccata Ad istan-za del Melani; Versetti in fa; Partite diverse di Follia; fan-tasia in e, la, mi; Canzona Francese in f, fa, ut; Tastata per il Signor Melani; Variatio-ni per il Paggio Todesco; Toc-cata in sol minore; Pastorale

La Tactus prosegue con immutato impegno la propria esplora-zione del repertorio organistico italiano del XVI e XVII secolo con un nuovo CD dedicato alla produzione di Bernardo Pa-squini, compositore originario di Massa Valdinievole, a cui in precedenza aveva già dedicato due dischi di notevole interesse. Sotto l’aspetto stilistico Pasquini si ispirò ai due massimi espo-nenti della scuola romana che lo avevano preceduto, Giovanni Pierluigi da Palestrina e Girolamo Frescobaldi, e delineò magi-stralmente i principi didattici basati sull’insegnamento del basso continuo e del ricercato “partimento” presenti anche nell’opera di Alessandro Scarlatti e di Gaetano Greco e che dopo di lui passarono a Leonardo Leo e a Francesco Durante. Scelti per la maggior parte dal manoscritto autografo Ms. L.215 custodito presso la Deutsche Staatsbibliothek di Berlino e considerato la fonte più affi dabile delle opere di Pasquini, i 14 brani contenuti in questo imperdibile disco consentono di apprezzare l’arte raf-fi nata di questo grande protagonista del repertorio strumentale italiano della seconda metà del XVII secolo nell’autorevole in-terpretazione di Letizia Romiti, per l’occasione alla tastiera di due splendidi organi storici che esaltano al massimo livello le caratteristiche di questi lavori.

Bernardo Pasquini su TACTUS:

VARIATIONI E PARTITE (1702)Silvia Rambaldi, clavicembaloTC631801 (CD basso prezzo)

MOTTETTI A VOCE SOLAE COMPOSIZIONI PER ORGANO

Ensemble Alea Musica,Alexandra Nigito, organo e direzione

TC631802 (CD alto prezzo)

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MARCO ENRICO BOSSIOPERE CAMERISTICHER. Noferini, violino, A. Noferini, violoncello; G. Giurato, pianoforte

TC862705 (CD alto prezzo)

M.E. Bossi: Inspiration à Baveno – Melodie op. 4a pour Violoncelle et Piano; Romanze op. 89 für Violon-cello mit begleitung des Pianoforte; Feuillets d’Al-bum op. 111 pour Violon-celle et Piano; Canto dell’Anima – Aspirazione per Violoncello e Pianofor-te; Pezzo Lirico n. 2 – Aspi-

razione per Violino e Pianoforte; Deux Morceaux op. 119 pour Violon et Piano; Santa Caterina da Siena – Poemetto per Violi-no e PianoforteL’integrale delle opere per organo di Marco Enrico Bossi por-tata avanti da Andrea Macinanti – che nel mese di ottobre si arricchirà del sesto volume – potrebbe far credere a qualcuno che il grande compositore di Salò si sia dedicato allo strumento di cui fu insuperabile virtuoso in maniera pressoché esclusiva, un po’ come fece Fryderyk Chopin con il pianoforte. In realtà, Bossi dimostrò di possedere un grande talento anche in ambito cameristico, riallacciandosi allo stile di Johannes Brahms e dei principali esponenti del Tardo Romanticismo tedesco, come ha potuto rendersi conto chi ha ascoltato il disco dedicato ai trii per archi e pianoforte realizzato dallo SchuberTrio. I tre componenti di questa formazione presentano in questo disco le quattro opere che Bossi dedicò al violoncello e al pianoforte e tre lavori per violino e pianoforte che costituiscono il pri-mo tassello dell’integrale delle opere da lui scritte per questa formazione. L’opera più importante di questo disco è Santa Caterina da Siena, un poemetto composto da Bossi nell’otto-bre del 1924, pochi mesi prima di morire. Divisa in sette parti, quest’opera di ampio respiro ripercorre gli episodi salienti del-la vita della santa, dai primi fervori alla trionfale assunzione in cielo, con una scrittura estremamente evocativa, che a tratti sembra richiamarsi alla morbida fl uidità di Debussy e di Ra-vel. Un nuovo disco di grande interesse, che da un lato getta ulteriore luce su un compositore degno di essere rivalutato ai massimi livelli e dall’altro ricorda che tra la fi ne del XIX e l’inizio del XX secolo il panorama musicale italiano non era limitato al solo melodramma.

Già disponibile:

MARCO ENRICO BOSSIINTEGRALE DEI TRII PER ARCHI E PIANOFORTESchuberTrioTC862704 (CD alto prezzo)

CARLO MARIA GIULINIDIRIGE WEBERN E MUSSORGSKYBerliner Philharmoniker, C.M. Giulini

A. Webern: Sei Pezzi per orchestra op. 6 M. Mussorgsky: Quadri di un’esposizione

TES1464 (CD alto prezzo)

CARLO MARIA GIULINI DIRIGE MAHLERB. Fassbaender, F. AraizaBerliner Philharmoniker, C.M. Giulini

G. Mahler: Il canto della TerraLa Testament arric-chisce la propria serie dedicata a Carlo Maria Giulini con due nuovi volumi registrati dal vivo alla Philharmonie di Berlino nel 1977 e nel 1984, quando il grande direttore di Barletta aveva rag-giunto l’apice dei suoi

ragguardevoli mezzi tecnici ed espressivi. Il primo disco presen-ta un abbinamento piuttosto insolito, con i Sei Pezzi per orchestra di Anton Webern, capofi la insieme ad Alban Berg della Seconda Scuola di Vienna che diede nuova linfa alla musica della metà del secolo scorso, e i Quadri di un’esposizione di Modest Mussorgsky, considerati tra i massimi capolavori sinfonici degli ultimi anni del XIX secolo e passati alla storia anche grazie all’insuperabile orche-strazione di Maurice Ravel. Il secondo disco è invece interamente dedicato al Canto della Terra di Gustav Mahler, nel quale Giulini è affi ancato da due cantanti del calibro di Brigitte Fassbaender e Francisco Araiza. Come sempre, la Testament ha effettuato una ac-curata rimasterizzazione che garantisce un ascolto di stupefacente realismo.

TES1465 (CD alto prezzo)

TESTAMENT

TES1

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2 CD

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e)

TES1

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(CD

alto

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zzo)

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Pianista onnivoro e dotato di una straordinaria capacità mne-monica, Arrau è considerato uno dei pianisti più carismatici del XX secolo. La sua discografi a è molto estesa, soprattutto quella curata dalla Philips nell’ultima parte della sua carriera. Va però detto che Arrau cominciò a registrare verso la fi ne degli anni Venti e che nella piena maturità era di fatto in esclusiva con la Columbia europea (EMI). Realizzata con tecnologia stereo-fonica alla fi ne degli anni Cinquanta, questa registrazione inte-grale dei cinque concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven documenta quegli anni di pensosa e malinconica maturità. Con l’accompagnamento preciso e mai invadente di Alceo Galliera e della Philharmonia Orchestra, l’approccio di Arrau all’opera concertistica di Beethoven si rivela un’analisi pacata e assai poco virtuosistica delle partiture beethoveniane, il genere di approccio comunemente evocato quando si parla del pianismo di Arrau e defi nito da alcuni “fi losofi co”: se per fi losofi co si intende un rap-porto sentimentale con la musica basato sulla coscienza del dolore e del Fato, allora possiamo tranquillamente affermare che Arrau è un fi losofo. Oltre ai cinque concerti, questo cofanetto triplo com-prende anche le versioni stereofoniche delle sonate op. 101 e op. 110 delle stesso Beethoven, registrate negli stessi anni.

LEOPOLD STOKOWSKI DIRIGE ORFF E STRAVINSKYHouston Symphony Orchestra, Berliner PhilharmonikerLeopold Stokowski

URNWS130 (CD basso prezzo)

C. Orff: Carmina Burana I. Stravinsky: L’uccello di fuocoL’eccezionale lavoro compiuto da Leopold Stokowski sul reperto-rio del Novecento è stato spesso poco riconosciuto, a differenza di alcuni suoi il-lustri colleghi come Scher-chen e Mitropoulos. In real-tà, gran parte della cospicua

discografi a di Stokowski è dedicata ai suoi contemporanei. Tra i maggiori esiti di questo imponente lascito discografi co merita di essere citata la sua interpretazione dei Carmina Burana di Carl Orff. Questa versione, tra la prime (se non la prima) a essere registrata è a sua volta un capolavoro di icasticità ed essenzia-lità e ricolloca Orff nella temperie del suo tempo e non – come sarebbe poi accaduto – in una specie di trionfale romanticismo cresciuto su radici trobadoriche. La registrazione del 1958 ri-pubblicata dalla EMI soffriva di una totale mancanza di restau-ro, di un suono chiuso e assolutamente non brillante. Senza mai snaturarne l’origine, la Urania ha effettuato un autentico restau-ro, restituendo alla versione originale lo splendore stereofonico tipico dei primi LP. Lo stesso discorso vale per la misteriosa interpretazione che Stokowski diede della suite dell’Uccello di fuoco di Igor Stravinsky.

VINCENZO BELLINIBEATRICE DI TENDAJoan Sutherland, Raina Kabaivanska, Giuseppe CamporaOrchestra e Coro del Teatro alla Scala di Milano, Antonino Votto

URNWS128 (2 CD a prezzo di 1)

Beatrice di Tenda soffre an-cora oggi di una discografi a scarsa e di livello non sem-pre adeguato alla sua bel-lezza. Al di là di Joan Su-therland – e in anni più re-centi di Edita Gruberova – si può affermare che nessu-na delle grandi cantanti del Novecento ha affrontato questo ruolo. Il soprano au-

straliano ha registrato quest’opera nel 1967, in parallelo con l’esordio discografi co di Luciano Pavarotti. Non bisogna però dimenticare che prima di allora c’era stata quella che può essere considerato il modello dell’interpretazione della Sutherland del ruolo di Beatrice e questa edizione, molto curata dal punto di vista sonoro, si incarica di testimoniare una di quelle importanti recite scaligere. Non entriamo nel dettaglio di un lavoro fi lologi-co, dal punto di vista del canto, operato dalla Sutherland. Dicia-mo solo che la sua interpretazione rappresenta ancor oggi un punto di riferimento nello sviluppo del teatro d’opera del Nove-cento. Questa edizione si avvale peraltro di due interpreti di al-tissimo livello, quali Raina Kabaivanska e Giuseppe Campora. La versione manca di alcune piccole scene, tagliate dal maestro Votto per questa produzione milanese del 1961.

LUDWIG VAN BEETHOVENINTEGRALE DEI CONCERTI PER PIANOFORTE E ORCHESTRAClaudio Arrau, pianoforte; Philharmonia Orchestra, A. Galliera

URNWS129 (3 CD a prezzo speciale)

L. van Beethoven: Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra op. 15; Concerto n. 2 per pianoforte e or-chestra op. 19; Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra op. 37; Con-certo n. 4 per pianoforte e orchestra op. 58; Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra op. 73 Imperatore; So-nata n. 28 per pianoforte op. 101; Sonata n. 31 per pianoforte op. 110

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GIAPPONEMUSICA PER KOTO E SHAKUACHUIFumie Hihara, Sôzan Chiaki Kariya

PSSA141219 (CD basso prezzo)

Aoi Tori (L’uccello blu); Hiyaku (Slancio); Sakura (Il ciliegio); Asakazé; Mi-dare; Kôjô no stuki hen-soukyoku; Ame (La piog-gia); Haru no umi (Il mare in primavera); Hototogisu (L’usignolo); Aki no otozuré (L’arrivo dell’au-tunno)Lo stupefacente virtuosi-

smo di Fumie Hirara, considerato una delle massime autorità nel campo del koto, e il magistrale stile esecutivo di Sôzan Chiaki Kariya, uno dei più grandi maestri dello shakuhachi, danno vita a un album che traccia un suggestivo spaccato dell’universo di questo strumento, noto anche con il nome di arpa giapponese. Il programma comprende lavori di com-positori sia contemporanei sia molto antichi, alcuni dei quali sono attribuiti al fondatore della musica per koto, Yatsuhashi Kengyô (1614-1685).

STATI UNITIMUSICA DEI NATIVI AMERICANILil’ Bear Singers

PSSA141220 (CD basso prezzo)

Deer Creek Song; Broken Arrow; Bear Song; Snake River’s Verlin Gold; Bro-ther of White Eagle; White Eagle; Chiniki Lake; Sou-thern Straight Contest; Buffalo SongIl Lil’ Bear Singers è un ensemble composto da quattro fratelli cantanti e strumentisti di etnia hopi

che partecipa da diversi anni a suggestive manifestazioni di musica e danza chiamate pow pow, che hanno contribuito a far conoscere anche all’estero. Grazie a queste manifestazio-ni culturali i nativi americani preservano le loro antiche tra-dizioni, una eco delle quali è presente in questo imperdibile disco della Playa Sound.

HENRY PURCELLTWELVE SONATAS IN THREE PARTSRetrospect Trio

LINNCKD374 (SACD alto prezzo)

H. Purcell: Sonata I Z.790; Sonata II Z.791; Sonata III Z.792; Sonata IV Z.793; Sonata V Z.794; Sonata VI Z.795; Sonata VII Z.796; Sonata VIII Z.797; Sonata IX Z.798; Sonata X Z.799; Sonata XI Z.800; Sonata XII Z.801Le dodici Sonatas in three parts costituiscono uno

degli esempi più lampanti della impareggiabile capacità di Henry Purcell di far coesistere gli stili francese, italiano e inglese in una scrittura estremamente originale, che viene esaltata da un geniale utilizzo di dissonanze dal sapore vaga-mente esotico e da elaborate architetture contrappuntistiche. Dopo il grande successo ottenuto con il disco dedicato alle dieci Sonatas in four parts (premiato nel 2009 da Gramo-phone con un Editor’s Choice e la nomination ai Gra-mophone Awards e inserito dal Sunday Times nella lista dei cento dischi più belli dell’anno), il Retrospect Trio fa ritorno all’Orpheus Britannicus con una nuova registrazione destinata a collocarsi ai vertici della discografi a di Purcell. Costola cameristica del Retrospect Ensemble, il Retrospect Trio è composto da tre dei massimi specialisti del reperto-rio barocco inglese guidati al clavicembalo e all’organo dal direttore artistico del gruppo Matthew Halls e sta portando avanti per la Linn un progetto legato alla riscoperta delle trio sonate del Sei-Settecento che non potrà che essere apprezzato dagli appassionati della musica antica eseguita su strumenti originali.

Il Retrospect Ensemble su LINN:

HENRY PURCELLTEN SONATAS IN FOUR PARTS

Retrospect TrioLINNCKD332 (SACD alto prezzo)

JOHANN SEBASTIAN BACHORATORI DI PASQUA E DELL’ASCENSIONESolisti, Retrospect Ensemble, M. Halls

LINNCKD373 (SACD alto prezzo)

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AA.VV.THE SUPER AUDIO COLLECTION - VOLUME 5

LINNAKP389 (SACD prezzo speciale)

Sara (Barb Jungr) F. Sor: Mi-nuetto per chitarra op. 11 n. 7 (William Carter) Moon Blue (Ca-rol Kidd e Nigel Clark) When the Sunny Sky Has Gone (Fiona Ma-ckenzie) With Every Breath I Take (Claire Martin e Richard Rodney Bennett) F. Poulenc: Cantilena dal Concerto per fl auto e orche-stra op. 164 (Katherine Bryan fl auto; Royal Scottish National

Orchestra, Paul Daniel) N. Rorem: Early in the morning (The Prince Con-sort) I. Albéniz: El puerto dal Primo libro di Ibéria (Artur Pizarro, pianofor-te) J.S. Bach: Adagio dalla Sonata n. 1 per violino BWV 1001 (Pavlo Bezno-siuk); Kyrie eleison dalla Messa in si minore BWV 232 (Dunedin Consort and Players, John Butt); Loben Gott in seinen Reichen dall’Oratorio dell’Ascen-sione BWV 11 (Retrospect Ensemble, Matthew Halls) J. Ward: Fantasia n. 2 a 5 la Rondinella (Phantasm) P. Rogier: Agnus Dei dalla Missa Domine Dominus noster (Magnifi cat, His Majestys Sagbutts and Cornetts, Philip Cave) F. Schubert: Der Lindenbaum da Winterreise D.911 (Peter Harvey, basso) T.A. Arne: The soldier, tir’d of war’s alarms da Artaxerxes (Classical Opera Company, Ian Page) G.F. Händel: Andante dal Concerto grosso op. 6 n. 2 HWV 320 (Avison Ensemble, Pavlo Beznosiuk) Il quinto volume della famosa serie della Linn “The Super Audio Collection” propone un meraviglioso programma comprendente al-cuni dei brani più signifi cativi pubblicati dall’etichetta inglese tra il 2010 e il 2011, spaziando brillantemente dalle suggestive atmosfere di due leggende del jazz come Carol Kidd e Claire Martin alla stra-ordinaria intensità emotiva della celeberrima Messa in si minore di Bach e della virtualmente sconosciuta Missa Domine Dominus no-ster di Philippe Rogier e dalle solenni architetture polifoniche della Fantasia per consort di viole di John Ward alle atmosfere tormen-tate del Winterreise di Schubert. Insomma un disco assolutamente imperdibile, sia per chi desidera conoscere meglio il catalogo della Linn sia per chi vuole mettere alla prova il proprio impianto con una serie di brani dalla qualità sonora semplicemente straordinaria.

Già disponibili:

THE SUPER AUDIO COLLECTION – VOL. 1Artisti vari

LINNAKP245 (SACD prezzo speciale)

THE SUPER AUDIO COLLECTION – VOL. 2Artisti vari

LINNAKP284 (SACD prezzo speciale)

THE SUPER AUDIO COLLECTION – VOL. 3Artisti vari

LINNAKP305 (SACD prezzo speciale)

THE SUPER AUDIO COLLECTION – VOL. 4Artisti vari

LINNAKP357 (SACD prezzo speciale)

WOLFGANG AMADEUS MOZARTCONCERTI PER VIOLINO E ORCHESTRA N. 4 E N. 5 Berliner Philharmoniker, Wolfgang Schneiderhan, violino e direzione

CLEDG139463 (LP da 180 grammi)

Mozart compose i suoi cinque concerti per violi-no e orchestra sicuramente attribuibili a lui nel 1775, quando a 19 anni era il pri-mo violino dell’orchestra di corte del principe-arci-vescovo di Salisburgo. Come quasi tutte le opere scritte prima dei viaggi a Parigi e a Mannheim del

1777 e del 1779, questi concerti sono pervasi da quella irresi-stibile vena melodica e di quella innata eleganza che hanno spinto alcuni studiosi a defi nire Mozart il Raffaello della mu-sica. In questi lavori non si avvertono ancora né le inquietu-dini dello Sturm und Drang che proprio in quegli anni si stava diffondendo nei paesi di lingua tedesca né il lancinante senso di amarezza e di disincanto che caratterizzerà le ultime opere del periodo viennese. Questa serena gioia di vivere trova pie-na espressione nell’aristocratica interpretazione di Wolfgang Schneiderhan proposta in questo disco, nella quale il grande violinista austriaco scomparso nel 2002 ricopre il doppio ruo-lo di solista e di direttore dei mitici Berliner Philharmoniker. Come sempre, l’accurata rimasterizzazione della Clearaudio riesce a esaltare anche i dettagli più piccoli, regalando un’e-sperienza d’ascolto di rara bellezza.

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IMPEX RECORDSWILLIE NELSONRED HEADED STRANGER

IMP6003 (LP da 180 grammi)

Time of the Preacher; I Couldn’t Believe It Was True; Time of the Prea-cher Theme; Medley: Blue Rock Montana/Red Hea-ded Stranger; Blue Eyes Crying in the Rain; Red Headed Stranger; Time of the Preacher Theme; Just as I Am; Denver; O’er the Waves; Down Yonder;

Can I Sleep in Your Arms; Remember Me (When the Candle Lights Are Gleaming); Hands on the Wheel; BanderaDopo il lusinghiero successo ottenuto con Phases and Sta-ges, Willie Nelson fece il suo esordio nel catalogo della Columbia con un album basato sulla canzone e sulla storia dello “straniero con i capelli rossi”. Questo disco presenta uno splendido mix di brani classici e di canzoni originali. Tra i vertici di Red Headed Stranger meritano di essere citate le intensissime interpretazioni di “Blue Eyes Crying in the Rain”, “Time of the Preacher” e “Can I Sleep in Your Arms” del cantautore Hank Cochran. In Red Headed Stranger Willie è affi ancato dai membri della sua famiglia, con sua sorella Bobbie al pianoforte, Jody Payne alla chitarra e al mandoli-no, Mickey Raphael all’armonica e Billy English alla batte-ria. Rimasterizzato a partire dai master analogici originali da George Marino presso lo Sterling Mastering Studio, questo disco della Impex è destinato a diventare il principale punto di riferimento per gli audiofi li.

BILLY JOEL52ND STREET

IMP6006 (LP da 180 grammi)

Big Shot; Honesty; My Life; Zanzibar; Stiletto; Rosalinda’s Eyes; Half a Mile Away; Until the Night; 52nd StreetGalvanizzato dal grande successo ottenuto con The Stranger, Billy Joel fece ritorno in sala di registra-zione con il producer Phil Ramone per registrare il

seguito, 52nd Street. Invece di allontanarsi dal sound che aveva utilizzato in The Stranger, Joel decise di espanderlo, dando vita a una scrittura più sofi stica e con qualche remi-niscenza jazz. Con questo album Joel mise in mostra tutto il suo grande talento melodico e uno stile esecutivo molto grintoso, dimostrando di conoscere alla perfezione il modo in cui deve essere realizzato un disco. Se giudicato canzone per canzone, 52nd Street potrebbe sembrare inferiore a The Stranger, tuttavia tutti i brani in programma sono di buon livello e si ascoltano sempre con grande piacere grazie all’e-legante produzione di Ramone e alla vena melodica di Joel. Non si può che rimanere ammirati nel notare che con appena tre album al suo attivo, Joel era riuscito a trovare la formula giusta per produrre dischi di successo, una formula che non lo rese solo uno degli artisti più venduti della sua epoca, ma anche l’interprete più apprezzato del mainstream. 52nd Street costituisce la prova più evidente di questo grande successo.

ANTON BRUCKNER - LUDWIG VAN BEETHOVENOPERE ORCHESTRALINHK Symphony Orchestra, Lovro von Matacic

JMXR24700 (2 XRCD24 alto prezzo)

A. Bruckner: Sinfonia n. 8 L. van Beethoven: Sin-fonia n. 2 op. 36; Sinfonia n. 7 op. 92Questo disco testimonia e rende omaggio ai 18 anni di collaborazione che uni-rono la NHK Symphony Orchestra di Tokyo a Lo-vro von Matacic dal 1967

al 1985, anno della scomparsa del grande direttore di origine croata. Matacic fu uno dei direttori più interessanti e origi-nali del secondo dopoguerra, quando assunse il prestigioso incarico di direttore della Staatskapelle di Dresda, e si di-stinse soprattutto nel repertorio romantico. In questo nuovo disco della JVC possiamo apprezzarne la monumentale let-tura dell’Ottava Sinfonia di Bruckner, di cui Matacic riesce a cogliere i contenuti più reconditi senza indulgere ad alcuna forma di retorica, e della Seconda e della Settima di Beetho-ven. I tecnici della JVC hanno compiuto un ottimo lavoro con questo master, esaltando come mai era accaduto prima la ricchissima tavolozza sonora dell’orchestra di Tokyo. Un disco da non perdere.

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JAMES TAYLORJT James Taylor

MFSL1-354 (LP da 180 grammi)

Your Smiling Face; There We Are; Honey Don’t Leave L.A.; Another Grey Morning; Bartender’s Blues; Secret O’ Life; Handy Man; I Was Only Telling a Lie; Looking for Love on Broadway; Terra Nova; Traffi c Jam; If I Keep My Heart Out of SightDisco più venduto di James Taylor dai tempi del suo ca-

polavoro dei primi anni Settanta Sweet Baby James, JT venne pubblicato nel 1977 e si aggiudicò la bellezza di ben tre Dischi di Platino, un fatto che gli consentì di essere uno degli album più fortunati e venduti del cantautore americano, anche grazie a una scrittura che fa coesistere in maniera molto effi cace il country, il blues e il rock. Questo album – il primo di Taylor pubblicato dalla Columbia – lo catapultò sotto le luci della ribalta e contri-buì in maniera determinante a renderlo la voce più autorevole del panorama folk e rock di quegli anni. Rimasterizzato a partire dal master analogico originale, questo LP da 180 grammi della OMR possiede un calore, un’immediatezza e un intimismo net-tamente superiori a quelli di tutte le ristampe precedenti. Questo titolo è disponibile anche su SACD ibrido (MUDSACD2070).

CAROLE KINGTHE CARNEGIE HALL CONCERT

MFSL2-351 (2 LP da 180 grammi)

Di tanto in tanto (non molto spesso, per la verità) capita di imbattersi in un album in grado di catturare il cuore, la mente e l’attenzione con un’intensità che si fa fatica a spiegare ai familiari, agli amici e ai vicini di casa. Pubblicato nel quadro delle celebrazioni per il venticin-quesimo anniversario di

Tapestry, The Carnegie Hall Concert: June 18 1971 di Carole

King appartiene a quella ridotta schiera di dischi super selezio-nati, il preziosissimo documento di un periodo magico della carriera della leggendaria cantautrice, che consente di dare uno sguardo in retrospettiva allo straordinario carisma di un’artista trasformatasi in superstar. Rimasterizzato a partire dai nastri ori-ginali, questo doppio LP della OMR offre la possibilità di rivive-re quell’indimenticabile concerto con una brillantezza, una pro-fondità, un realismo e una trasparenza fi nora inimmaginabili. Il titolo è disponibile anche in SACD (MUSSACD2067)

KEB’ MO’KEB’ MO’

MUDSACD2054 (SACD Alto prezzo)

«L’album d’esordio di Keb’ Mo’ propose agli appassio-nati una raccolta di brani country blues dai toni ener-gici. Con questo disco mol-to ambizioso Keb’ Mo’ ini-ziò a esplorare nuovi terri-tori espressivi, cercando di inserirvi parte delle nuove tendenze, senza per questo perdere di vista la tradizio-

ne che aveva reso il blues l’arte viva e palpitante che oggi cono-sciamo. Le brillanti sonorità della sua chitarra e il suo coinvol-gente stile vocale, oltre a una serie di brani ai limiti della perfe-zione sotto l’aspetto tecnico contribuiscono a rendere il disco d’esordio di Keb’ Mo’ un titolo da tenere in seria considerazio-ne» La recensione del critico di All Music Guide danno piena-mente la misura dell’altissimo livello di questo disco, che viene ulteriormente valorizzato dalla splendida rimasterizzazione ef-fettuata dai tecnici della Pure Pleasure. Quest’album è disponi-bile anche in versione analogica ristampato dall’etichetta inglese Pure Pleasure (PPAN57863)

STEVE RAY VAUGHANCOULDN’T STAND THE WEATHER

MUDSACD2075 (SACD Alto prezzo)

Con il suo sorprendente-mente abile modo di suo-nare la chitarra Stevie Ray Vaughan dette inizio negli anni ’80 al un revival del blues; ispirandosi nella stessa misura a bluesmen come Albert King, Otis Rush e Hubert Sumlin e esecutori di rock & roll players come Jimi Hen-

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drix e Lonnie Mack, così come al chirattista jazz Kenny Bur-rell, sviluppòun suo stile eclettico e unico che non assomi-gliava a nessun altro chitarrista di qualsiasi genere. Vaughan gettò un ponte sul gap tra il blues e il rock come nessun altro artista aveva fatto sin dai tardi anni ’60 Per circasette anni Stevie Ray Vaughan fu il punto di riferimento del blues Ame-ricano, facendo sempre il pieno ai suoi concerti mentre i suoi album conquistavano regolarmente il Disco D’Oro. La sua tragica morte nel 1990 enfatizzò ulteriormente la sua infl uen-za nel blues e nel rock & roll americani. Questo SACD in Edizione Limitata e Numerata è stato remasterizzato dal ma-ster originale del 1984 e quest’album non ha mai suonato a questi livelli.

HERB ELLISNOTHING BUT THE BLUESHerb Ellis

SC-VER8252 (LP da 180 grammi)

Pap’s Blues; Big Red’s Boogie Woogie; Tin Roof Blues; Soft Winds; Royal Garden Blues; Patti Cake; Blues For Janet; Blues For JuniorNothing but the Blues fu il secondo disco realizza-to da Ellis per la Verve. Ripensando alla sua gio-vinezza, Ellis affermò:

«Mia madre dice che ho sempre suonato il blues». Questo è né più né meno quello che Ellis fa in questo disco del 1957: blues di ogni genere, di ogni sentimento e di ogni ritmo. Questo disco non conosce un secondo di pausa, un concetto assolutamente impensabile quando a esibir-si sono musicisti del calibro di Ray Brown e Stan Levey. In Nothing but the Blues Ellis decise di fare a meno del pianoforte (e forse anche della presenza ingombrante di Oscar Peterson). Ascoltando questo album – soprattutto “Royal Garden Blues”, nel quale si mettono in grandis-sima evidenza il sanguigno trombettista Roy Eldridge, soprannominato “Little Jazz”, e l’elegante e rilassato te-norsassofonista Stan Getz – non farete nessuna fatica a capire perché il blues sia considerato la voce più autentica delle città americane.

WEATHER REPORTHEAVY WEATHER

ORGLP113-45 (2 LP 45 giri)

Heavy Weather è il disco più famoso dei Weather Report. Jaco Pastorius suona su tutti i pezzi e ne scrive due. È l’ottavo al-bum del gruppo, pubbli-cato nel 1977dalla Co-lumbia Records. Heavy Weather fu subito un grande successo, venden-do quasi trecentomila co-

pie appena dopo la pubblicazione.Il brano di apertura, Birdland, è dedicato al locale newyor-kese dove negli anni cinquanta si esibivano i jazzisti più famosi (Zawinul ricorda in un’intervista di essersi ispirato alle atmosfere della big band di Count Basie e non, con-trariamente a quanto è opinione diffusa, a Charlie Parker). Divenne subito uno standard, e fu ripreso da tantissimi al-tri artisti tra cui spiccano Maynard Ferguson, i Manhattan Transfer e Quincy Jones.Il secondo brano, A Remark You Made, è una ballad che sembra scritta da Zawinul appositamente per risaltare il basso fretless di Pastorius. Il terzo brano, Teen Town, scrit-to da Pastorius è il manifesto del basso elettrico; Pastorius suona anche la batteria, ed esegue col basso un tema di rara potenza, suonato con una velocità e precisione mai sentita prima. Harlequin è scritto da Wayne Shorter, e il motivo della sua bellezza è difficilmente esprimibile a pa-role: il basso di Pastorius sembra avere una voce umana.Rumba Mama è un assolo di batteria (Alex Acuna) e per-cussioni (Manolo Badrena anche alla voce) ispirato alle atmosfere cubane. Su Palladium un tema frammentato si contrappone ad un incessante pattern ritmico di Pastorius. The Juggler e Havona chiudono alla grande il disco.Questa incredibile ristampa su doppio album a 45 giri in Edizione limitata a 2500 copie numerata è stata remaste-rizzata da Bernie Grundman. Gli amanti di questo gruppo rimarranno a bocca aperta quando ascolteranno questa nuova versione.

Columns - SETTEMBRE 2011

30

CHET BAKERCHET BAKER AND STRINGSChet Baker

PPCL549 (LP da 180 grammi)

You Don’t Know What Love Is; I’m Thru With Love; Love Walked In; You Better Go Now; I Married An An-gel; Love; I Love You; What A Diff’rence A Day Made; Why Shouldn’t I?; A Little Duet For Zoot And Chet; The Wind; TrickleydidlierSei anni dopo aver inven-tato l’LP a 33 giri, la Co-

lumbia Records presentò sul mercato una nuova innovazione destinata a ottenere un grande successo: un album in cui la fan-tasmagorica tromba di Chet Baker veniva accompagnata da una formazione di archi. Baker si rivelò una scelta del tutto felice per questo esperimento, grazie al lirismo e alla cantabilità del suo stile esecutivo. Per realizzare Chet Baker With Strings la Colum-bia mise al lavoro diversi arrangiatori di grande talento, tra cui Johnny Mandel, Marty Paich, Shorty Rogers e Jack Montrose. Tra i brani in programma merita di essere citata la splendida “I Love You” di Cole Porter, eseguita nel meraviglioso arrangia-mento di Mandel.

GIL EVANS ORCHESTRAGREAT JAZZ STANDARDSGil Evans Orchestra

PPWP1270 (LP da 180 grammi)

St. Louis Blues; King Porter Stomp; Willow Tree; Struttin’ With Some Barbecue; Lester Leap In; ’Round Midnight; Manteca; Bird Feathers; Da-venport Blues; Straight No Chaser; Ballad Of The Sad Young Men; Joy Spring; Django; Chant Of The Weed; La Nevada (The Theme)Questo album fu registrato

da un Evans in forma smagliante, dopo aver preso parte alla registrazione dei grandi successi di Miles Davis Miles Ahead e Porgy and Bess. In Great Jazz Standards è possibile apprez-

zare la band di ottoni – dalla scrittura molto creativa, con ar-rangiamenti quanto mai ricchi e un contrappunto estremamente elaborato, che vedeva la partecipazione di diversi solisti di alto livello – che sarebbe diventata una sorta di marchio di fabbrica di Evans. In ogni caso, il vero valore aggiunto di questo album è rappresentato dal ruolo di grande importanza rivestito dal sax di Steve Lacy e dal clarinetto di Budd Johnson, che con i loro as-soli continuano a far rimanere a bocca aperta gli appassionati di jazz. Da parte sua, l’eccellente trombettista Johnny Coles ha l’i-nevitabile sfortuna di venire paragonato a Miles Davis e a uscire perdente (pur con tutti gli onori) dal confronto. Nel complesso, si tratta di un disco di grande im portanza per comprendere pie-namente uno dei periodi più particolari del jazz.

PREMONITIONPATRICIA BARBERCAFÉ BLUEPatricia Barber

PRE90760 (2 LP da 180 grammi)

What A Shame; Nardis; The Thrill Is Gone; Wood Is A Pleasant Thing To Think About; Manha de Carna-val; Inch Worm; Ode To Billy Joe; Too Rich For My Blood; A Taste Of HoneyQuest’album venne pubbli-cato alcuni anni fa in ver-sione a 45 gire dalla Origi-nal Master Recordings , ma

questa versione è ormai introvabile. La Premonition Records che è l’etichetta originale che pubblicò il titolo ha deciso di ri-stampare questa versione a 33 giri ma su doppio vinile, avvalen-dosi dei migliori tecnici disponibili sul mercato. Patricia Barber è una tastierista e una cantante di grande talento, due ruoli a cui in questo album aggiunge anche quello di autrice, un’attività per cui si è sentita particolarmente portata fi n dall’inizio della sua carriera, visto che dalla sua penna è uscita circa la metà delle canzoni del suo album d’esordio Companion. Di solito ci vuole un po’ di tempo per abituarsi alla sua voce scura e ai suoi testi dai contenuti alquanto esoterici, ma dopo due o tre ascolti la sue canzoni e il suo stile esecutivo si rivelano sorprendentemente accessibili. La musica della Barber spazia da un pop sensibile e sofi sticato all’avanguardia con un tocco di minimalismo, ma in assoluto è diffi cile defi nire con sicurezza a quale categoria appartenga la sua musica. La Barber da una nuova prospettiva a “The Thrill Is Gone”, “Ode to Billy Joe” e anche a “A Taste of Honey” e la sua voce appare al tempo stesso evocativa e incredi-bilmente attuale. La presenza del chitarrista John McLean costi-tuisce un ulteriore motivo di ascolto per questo splendido album.

SERVIZIO NOVITÀTUTTI I DISCHI IN ARRIVO NEL TUO NEGOZIO DI FIDUCIA

Analogico:

Digitale:

Audio FidelityAFZLP120

Linn RecordsLINNAKP389

OMRMFSL1-354

Reference RecodingRR123CD

Speckers CornerSC-VER8252

OMRMUDSACD2054

OMRMUDSACD2075

Pure PleasurePPCL549

Clear AudioCLEDG139463

Reference RecodingRRLP1502

PremonitionPRE90760

OMRMFSL2-351

Reference RecodingRRLP2501

ORGORLP0113/45

Audio FidelityAFZ102

Audio FidelityAFZ096

IGOR STRAVINSKYOPERE ORCHESTRALIMinnesota Orchestra, Eiji Oue

RRLP1502 (LP da 200 grammi)

I. Stravinsky: L’uccello di fuoco; Il canto della falena; La sagra della pri-maveraLa Reference Recordings ripropone su LP da 180 grammi uno dei dischi a cui è maggiormente legata la sua fama di etichetta audiophile, che vede grande protagonista il direttore giapponese Eiji Oue alla testa della Minnesota Orche-stra in tre delle pagine più famose di Igor Stravinsky. Il nuovo supporto non fa che esaltare ulteriormente un’immagine sonora già strepitosa, offrendo la possibilità di vivere un’esperienza d’ascolto di incredibile realismo. «Oue ha l’abilità di svelare i misteri della musica senza svilirli e di eccitare il pubblico senza manipolare le sue emozioni, Probabilmente questa é la sua maggiore dote». (The Philadelphia Enquirer) «Non ci sono molti artisti capaci di bilan-ciare con successo passione e tecnica» (The Detroit News).

DICK HYMANFROM THE AGE OF SWINGDick Hyman

RRLP2501 (2 LP da 200 grammi)

From the Age of Swing; You’re Driving Me Crazy / Moten Swing; Topsy; Mo-onglow; Them There Eyes; Dooji Wooji; Soft Winds; What Is There to Say; ’Deed I Do; Rose Room; I Know What You Do; Mean to Me; I’m Getting Sentimental Over You; From the Age of SwingPer realizzare questo splendido disco vennero riuniti – probabilmente per l’ul-tima volta – alcuni dei più grandi jazzisti protagonisti dell’era dello swing. Dick Hyman creò gruppi composti da quattro, cinque e sette elementi, che il mitico Prof. Keith Johnson registrò in una sala da concerto dotata di una acu-stica straordinaria. Tutti i musicisti dichiararono di essere stati felici di suonare insieme secondo lo stile dei vecchi tempi e di non essere stati costretti a sotto-stare a tutti gli orpelli che le nuove tecniche di registrazione stavano poco alla volta imponendo (nessuno fu obbligato a calcarsi sulla testa una cuffi a). Que-sta vera e propria pietra miliare della storia del jazz ci viene oggi riproposta dalla Reference Recording nello splendore sonoro del vinile da 180 grammi. Questo titolo è disponibile anche in HRx (RR59HR).

Trent'anni fa la Reference Recording iniziò la sua avventura nel mondo della hi-end pubblicando i suoi primi titoli su vinile da 180 grammi; con il passare del tempo si affermò nel mondo audiophile con una serie di titoli che hanno fatto la storia e che sono divenuti ormai oggetti di culto.Con l'avvento del CD e dei nuovi formati ad alta densità, il vinile fu rimpiazzato nel suo catalogo che pur continuò ad espandersi.Ogg,i nel 2011, ricomincia l'avventura 'analogica' con due tra i più bei titoli dell'etichetta, stampati su vinile da 200 grammi nella nuova 'pressing plant' della Acoustic Sounds a Salina, nel Kansas.

CHRIS BRUBECK - MICHAEL GANDOLFI – LUKAS FOSSPREMIÈRES WORKS FOR REFERENCE RECORDINGSWendy Putnam, violino; Thomas Martin, clarinetto; Vytas Baksys, pia-noforte, Owen Young, violoncello; Lawrence Wolfe, contrabbasso; Daniel Bauch, percussioni

RR122CD (HDCD alto prezzo)

C. Brubeck: Danza del soul M. Gandolfi : Line Drawings L. Foss: Central Park Reel«Sono molto orgogliosa di annunciare la realizzazione del primo progetto discografi co della Concord Chamber Music Society. È stata un’esperienza irripetibile suonare nella Mechanics Hall, collaborando con Chris Brubeck e Michael Gandolfi e l’eccezionale team di tecnici del suono della Reference Recordings» (Wendy Putnam, fondatrice della CCMS). Le opere di Chris Bru-beck e di Michael Gandolfi – due dei compositori americani attualmente più richiesti – proposte in questo disco sono al tempo stesso ardite sotto l’aspetto stilistico e facilmente comprensibili. Il mitico Prof. Keith Johnson, vincitore di un Grammy Award, ha compiuto un autentico miracolo registrando queste opere nella superba acustica naturale della Mechanics Hall di Worcester, uno dei più imponenti edifi ci del XIX secolo degli Stati Uniti. L’approccio di Keith Johnson esprime nel modo migliore l’obiettivo della RR di avvicinarsi il più possibile al suono assoluto, fi ssando su disco musiche speciali in ambienti al-trettanto speciali.

MIKE GARSONTHE BOWIE VARIATIONSMike Garson, pianoforte

RR123CD (HDCD alto prezzo)

Space Oddity; John, I’m Only Dancing; Life on Mars; Heroes; Ashes to Ashes; Variations on “Changes”; Let’s Dance; Battle for Britain / Loneliest Guy / Disco King; Tribute to David; Wild is the Wind Bonus track: Space Oddity (take 2)All’inizio del 1972 l’eclettico pianista Mike Garson si esibì, andò in tournée e registrò dischi con uno dei protagonisti più creativi della musica pop di quegli anni, David Bowie. Avendo eseguito le canzoni più famose di Bowie in un gran numero di concerti, Garson ha iniziato a sentire il desiderio di registrare le sue variazioni originali su questi celebri brani e la Reference Recordings gli ha offerto la possibilità di trasformare il suo sogno in realtà. Grazie alla avanzata tecnologia digitale del pianoforte Disklavier Yamaha, Garson ha potuto creare diversi splendidi overlay sonori, senza per questo tradire l’approccio audiophi-le che caratterizza da sempre tutte le registrazioni della Reference Recordings. Questo disco è stato registrato nel Center for the Performing Arts di Oxnard, in California, la stessa sala in cui sono stati realizzate molte altre incisioni di gran-de successo della Reference Recordings. Questo disco presenta caratteristiche di spazialità che non possono essere ottenute con le tecnologie che vengono utilizzate nelle normali incisioni in studio. Con The Bowie Variations il Prof. Keith Johnson ha creato una nuova pietra miliare nel campo delle registrazioni pianistiche.

I dischi del catalogo Sound and Musicche hanno ricevuto i più prestigiosi premi nazionali e internazionali

I più premiati

34

Columns - SETTEMBRE 2011

MSTISLAV ROSTROPOVICH INTERPRETA BACHM. Rostropovich, violoncelloSU4044 (2 CD medio prezzo)

HENRYK GÓRECKII TRE QUARTETTI PER ARCHIRoyal String QuartetCDA67812 (2 CD al prezzo di 1)

GIUSEPPE VERDIFALSTAFFT. Gobbi, R. Tebaldi, R. CapecchiF. Barbieri, M. FreniOrchestra e Coro Teatro di San Carlo di Napoli, M. RossiURNWS121 (2 CD al prezzo di 1)

Premiati con 5 Stelle dalla rivista MUSICA SETTEMBRE 2011

ROBERT SCHUMANNOPERE CAMERISTICHEMandelring QuartettAUD92574 (SACD alto prezzo)

BENJAMIN BRITTENOPERE ORCHESTRALIS. Connolly, mezzosoprano, M. Rysanov, violaBBC Symphony Orchestra, E. GardnerCHAN10671 (CD alto prezzo)

FRYDERYK CHOPININTEGRALE DEI VALZERS. Hough, pianoforteCDA67849

FRANZ LISZTODI FUNEBRIGlasgow Singers, BBC Scottish Symphony Orchestra, I. VolkovCDA67856 (CD alto prezzo)

FRANK MARTINDER STURMSolisti, Netherlands Radio Philharmonic Orchestra; T. FischerCDA67821/3 (3 CD al prezzo di 2)

LEO FALLDER FIDELE BAUERSolisti, Chor des Lehar FestivalsFranz Lehar-OrchesterV. PraxmarerCPO777591 (2 CD alto prezzo)

L. KOGAN, R. BARSHAI E M. ROSTROPOVICHINTERPRETANO BEETHOVENL. Kogan, violino, R. Barshai, violaM. Rostropovich, violoncelloSU4052 (2 CD medio prezzo)

WILHELM FURTWÄNGLER DIRIGE BRUCKNERBerliner Philharmoniker, W. FurtwänglerTES1466 (CD alto prezzo)

AA.VV.RENATA TEBALDI: THE QUEENR. Tebaldi, sopranoOrchestre e direttori variURNWS126 (3 CD prezzo speciale)

I dischi del catalogo Sound and Musicche hanno ricevuto i più prestigiosi premi nazionali e internazionali

I più premiati

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Columns - SETTEMBRE 2011

FRANK MARTINDER STURMSolisti, Netherlands Radio Philharmonic Orchestra,T. FischerCDA67821/3 (3 CD al prezzo di 2)

PIOTR ILIC CIAIKOVSKYLE GRANDI SINFONIEHallé Orchestra, Sir John BarbirolliURNWS119 (2 CD al prezzo di 1)Il Venerdì del 1/07/2011

GRAMOPHONE Editor’s Choice AGOSTO 2011

CARL LOEWELIEDER E BALLATEF. Boesch, baritonoR. Vignoles, pianoforteCDA67866 (CD alto prezzo)

IGNAZ PLEYELTRII PER ARCHI E PIANOFORTETrio 1790CPO777544 (CD medio prezzo)Il Venerdì del 14/07/2011

THE ROMANTIC PIANO CONCERTO - VOL. 52H. GOETZ - J. WIENIAWSKIH. Milne, pianoforteBBC Scottish Symphony OrchestraM. DworzyńskiCDA67791 (CD alto prezzo)Il Venerdì del 22/07/2011

AA.VV.RARE OPERE FRANCESIPER VIOLINO E ORCHESTRAP. Graffi n, violinoUlster Orchestra, T. FischerCDH55396 (CD medio prezzo)Il Venerdì del 29/07/2011

Columns - SETTEMBRE 2011

36Sound and Music Columns - SETTEMBRE 2011

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