settembre 2011

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ANNO 49° — N° 9 — SETTEMBRE 2011 una copia ia 0,51 — issn0393/9952 B Ruxelles Pirateria: allerta Nato per aumento attacchi davanti Somalia pag. 8 m ilano Geodis punta sulla formazione di giovani talenti e crea il suo vivaio della logistica pag. 9 R oma Assemblea Confitarma: a rischio l’economia marittima di bandiera pag. 4 MENSILE INDIPENDENTE A DIFFUSIONE INTERNAZIONALE DIREZIONE GENERALE - CORRISPONDENZA E PUBBLICITÀ 80133 PORTO DI NAPOLI - STAZIONE MARITTIMA, 48/49 TEL. (081) 551.85.34 - FONDATORE A. SCOTTO PAGLIARA SPEDIZIONE DEL PERIODICO IN ABBONAMENTO POSTALE LA PUBBLICITÁ DEL GIORNALE NON SUPERA IL 45% Abbonamenti ITALIA: Annuo 51,64 - Semestrale 25,82 EDI.MAR. Tel.: +39 081.2036.33 - Fax: +39 081.2898.54 GIORNALE MARITTIMO di NAPOLI FONDATO NEL 1964 PERIODICO MARITTIMO INDIPENDENTE A DIFFUSIONE INTERNAZIONALE A BILINGUAL SHIPPING NEW www.informatorenavale.it Sped. in A. P. - 45% - art. 2 comma 20/B, Legge 662/96 - Filiale di Napoli Imprimé a Taxe Reduite - Taxe Percue - Tassa Riscossa - Napoli Italy 15° Euro-Med Convention: regole ambientali europee ed internazionali realistiche e comuni S enza misure economiche cor- rettive, Confindustria prevede entro dicembre il licen- ziamento di migliaia di lavora- tori. Sul piano finanziario, le banche hanno chiuso il rubi- netto del credito, prosciugato dal debito sovrano, dai derivati e dalla stretta interbancaria, mentre, già utilizzati nel biennio scorso, il finanziamento dei fondi delle CIG speciali è ormai prosciugato. L’orizzonte di medio periodo che si prospetta, quindi, è di inasprimento della contrazione di consumi e pro- duzione, che si rifletterà nel corso del 2012 su tutti i comparti a pag. 2 Mentre la crisi incalza, l’improvvisazione regna sui porti C APRI – Quest’anno Grimaldi Group chiuderà il fattu- rato 2011 a circa 2 miliardi e mezzo di euro, riportandosi sui valori 2008, grazie ad un incremento del carico che ha calmierato l’abbassamento dei noli causato dall’eccesso dell’offerta di stiva del settore roro. Il mercato, in altre parole, premia l’innovazione, come attesta la crescita delle quote di mercato detenute dal gruppo, che da agosto scorso da solo ha il 50% del mercato roro in Alto adriatico, ripetendo quanto già da tempo ha consolidato in Nord Europa nei traffici tra Germania e Russia, mentre i volumi complessivamente trasportati nel Mediterraneo, dove Grimaldi Group è l’unico player ad avere navi di oltre 3000 m. lineari, attestano un +12% rispetto al 2010. Il merito del risultato è soprattutto tecnologico, grazie agli investimenti in nuove navi progettate su misura (oltre 3 miliardi di euro dal 2007 al 2012) con l’obiettivo di realizzare efficienza economica ed ambientale, combinando massima fles- sibilità con il minimo consumo di carburante Ton/km, otte- nendo così break even più bassi di quelli della concorrenza aumentando contemporaneamente la qualità dei servizi offerti. Una politica della azienda perseverante anche nelle fasi più acute della crisi economica internazionale, tant’è che pur ope- rando già con circa 100 navi, un significativo numero di nuove consegne sostituiranno le navi meno efficienti già entro il 2012 (8 consegne programmate), mentre per aggiungere flessibilità necessaria ad affrontare futuri scenari economici di bassa cre- scita, alcune navi più vecchie sono pronte per lo scrapping. In- fine, per ACL entro dicembre sarà firmato con uno dei cantieri asiatici in short list, l’ordine di 5 postpanamax con-ros gemelle di 18 nodi di velocità e miglior rapporto sui consumi, con con- segna 2013-2014. Sul riecheggio di questi dati si è dato corso alla 15°edizione della Convention EuroMed “From Land to Sea”, appuntamento annuale unico nel settore roro organiz- zato dalla Grimaldi Group e partecipato da oltre 300 rappre- sentanti di imprese e istituzioni, giornalisti e professionisti provenienti da diversi paesi comunitari e non. a pag. 2

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Periodico Marittimo a Diffusione Internazionale

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Page 1: Settembre 2011

ANNO 49° — N° 9 — SETTEMBRE 2011 una copia ia 0,51 — issn0393/9952€

BRuxellesPirateria: allerta Nato

per aumento attacchi

davanti Somalia

pag. 8

milanoGeodis punta sulla formazione

di giovani talenti e crea il suo

vivaio della logistica

pag. 9

Roma

Assemblea Confitarma:

a rischio l’economia

marittima di bandiera

pag. 4

MENSILE INDIPENDENTE A DIFFUSIONE INTERNAZIONALEDIREZIONE GENERALE - CORRISPONDENZA E PUBBLICITÀ80133 PORTO DI NAPOLI - STAZIONE MARITTIMA, 48/49TEL. (081) 551.85.34 - FONDATORE A. SCOTTO PAGLIARA

SPEDIZIONE DEL PERIODICO IN ABBONAMENTO POSTALELA PUBBLICITÁ DEL GIORNALE NON SUPERA IL 45%Abbonamenti ITALIA: Annuo €51,64 - Semestrale €25,82EDI.MAR. Tel.: +39 081.2036.33 - Fax: +39 081.2898.54GIORNALE MARITTIMO

di NAPOLIFONDATO NEL 1964

PERIODICO MARITTIMO INDIPENDENTE A DIFFUSIONE INTERNAZIONALE A BILINGUAL SHIPPING NEWSPAPER

www.informatorenavale.it

Sped. in A. P. - 45% - art. 2 comma 20/B, Legge 662/96 - Filiale di NapoliImprimé a Taxe Reduite - Taxe Percue - Tassa Riscossa - Napoli Italy

15° Euro-Med Convention: regole ambientali europee ed internazionali realistiche e comuni

Senza misure economiche cor-rettive, Confindustriaprevede entro dicembre il licen-ziamento di migliaia di lavora-tori. Sul piano finanziario, lebanche hanno chiuso il rubi-netto del credito, prosciugato daldebito sovrano, dai derivati edalla stretta interbancaria,mentre, già utilizzati nel biennioscorso, il finanziamento deifondi delle CIG speciali è ormaiprosciugato. L’orizzonte dimedio periodo che si prospetta,quindi, è di inasprimento dellacontrazione di consumi e pro-duzione, che si rifletterà nelcorso del 2012 su tutti i comparti

a pag. 2 �

Mentre la crisi incalza,l’improvvisazioneregna sui porti

CAPRI – Quest’anno Grimaldi Group chiuderà il fattu-rato 2011 a circa 2 miliardi e mezzo di euro, riportandosisui valori 2008, grazie ad un incremento del carico che

ha calmierato l’abbassamento dei noli causato dall’eccessodell’offerta di stiva del settore roro. Il mercato, in altre parole,premia l’innovazione, come attesta la crescita delle quote dimercato detenute dal gruppo, che da agosto scorso da solo ha il50% del mercato roro in Alto adriatico, ripetendo quanto già datempo ha consolidato in Nord Europa nei traffici tra Germaniae Russia, mentre i volumi complessivamente trasportati nelMediterraneo, dove Grimaldi Group è l’unico player ad averenavi di oltre 3000 m. lineari, attestano un +12% rispetto al2010. Il merito del risultato è soprattutto tecno logico, grazieagli investimenti in nuove navi progettate su misura (oltre 3miliardi di euro dal 2007 al 2012) con l’obiettivo di realizzareefficienza economica ed ambientale, combinando massima fles-sibilità con il minimo consumo di carburante Ton/km, otte-nendo così break even più bassi di quelli della concorrenzaaumentando contemporaneamente la qualità dei servizi offerti.Una politica della azienda perseverante anche nelle fasi piùacute della crisi economica internazionale, tant’è che pur ope-rando già con circa 100 navi, un significativo numero di nuoveconsegne sostituiranno le navi meno efficienti già entro il 2012(8 consegne programmate), mentre per aggiungere flessibilitànecessaria ad affrontare futuri scenari economici di bassa cre-scita, alcune navi più vecchie sono pronte per lo scrapping. In-fine, per ACL entro dicembre sarà firmato con uno dei cantieriasiatici in short list, l’ordine di 5 postpanamax con-ros gemelledi 18 nodi di velocità e miglior rapporto sui consumi, con con-segna 2013-2014. Sul riecheggio di questi dati si è dato corsoalla 15°edizione della Convention EuroMed “From Landto Sea”, appuntamento annuale unico nel settore roro organiz-zato dalla Grimaldi Group e partecipato da oltre 300 rappre-sentanti di imprese e istituzioni, giornalisti e professionistiprovenienti da diversi paesi comunitari e non.

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ANNO 49° - N°9 - SETTEMBRE 2011

portuali sia merci che passeggeri,rincarando una situazione già moltodifficile. Intanto, più pulpiti invo-cano la riforma dei porti, rispecchia-ta da un Disegno di legge di revi-sione della L.84/94, che continua adessere rimaneggiato qua e là, edanche l’autotrasporto, attraverso laConsulta, vi ha fatto ingresso, auto-promuovendosi organo decisionalesulle destinazione d’uso delle areepubbliche portuali. L’impressione èche si siano sollevati interessi diogni genere a sciame disordinato,anche di chi non ha radici portuali,o gnuno sperando di portare qualcosaa casa, senza che vi sia regia oalmeno chiarezza generale sui prin-cipi ispiratori di base e sul progettodi portualità complessiva che siintende costruire in risposta ai pro-cessi economici nazionali, comuni-tari ed internazionali. Il Segretario generale CGIL,Fabrizio Solari, recentemente, aconclusione di un seminario internodel comparto porti della FILT, haevidenziato l’improvvisazione con laquale si interviene e si dibatte diportualità in Italia, la frammen-tazione della catena logistica,l’inadeguatezza delle infrastrutturea valle delle banchine.Sta emergendo nei porti italiani cheimprese private e sindacato hannoun terreno comune su cui poter gio-care all’unisono in una medesimasquadra. Questo terreno è il lavoro ela sua crescita qualitativa e quanti-tativa, un principio ispiratore fonda-mentale della nostra carta costi-tuzionale che non può essere dis-giunto dallo sviluppo dei porti, e, aquando sarà, dalla loro riforma. Un primo segnale forte della percor-ribilità di questa direzione è la dife-sa del contratto di lavoro dei portisia da parte sindacale che imprendi-toriale, per la capacità strumentalenon solo di pacificatore sociale ma didignità del lavoro e di svilupposostenibile delle imprese private,depotenziando qualsiasi tentativo didistorsione della concorrenza endo einfraportuale basato sul costo dellavoro. Questo dovrebbe ancheindurre ad una riflessione approfon-dita sulla perdita occupazionalesecca dal 1985, anno di inaugu-razione della riforma, ad oggi delnumero di portuali occupati, che non

sono stati né sostituiti né sottoposti aprocessi di riconversione. Un proces-so di trasformazione del lavoro checomplessivamente ha qualificato epro fes sionalizzato i ruoli e incremen-tato fortemente la produttività entroconfini di sicurezza e di regole,restituendo competitività ai portiitaliani. Ritornando alla questionedella riforma o dell’aggiornamentodella legge sui porti, qualsiasi essasarà non potrà prescindere dallaricerca della stabilità dello sviluppodei porti, fondata sulla crescita occu-pazionale e sulla sua alta specia -lizzazione, con un coinvolgimentodiretto anche delle infrastruttureterrestri non solo nell’ottica di meralogistica della merci, ma anche diqualificazione professionale dellemae stranze che vi lavorano. Questo passaggio sarebbe necessario,tanto più che il profilarsi dellosviluppo dei traffici con il Nord

Africa non è tema né privilegio esclu-sivo dell’Italia, ma i porti del NordEuropa già vi ci guardano da un po’,mentre la Turchia è in sviluppo eco-nomico geometrico in strettarelazione con il mondo arabo. Se nonsi lavora di concerto, in un’ottica disistema logistico mare terra aria, èdietro l’angolo il rischio per porti elogistica italiana di diventare un pro-tettorato nord europeo. In questo senso è auspicabile la com-pattezza portuale nel suo insieme nelrespingere ogni forma diimprovvisazione e di ingorda specu-lazione, resa ancor più cinica unlungo periodo di vacche magre comequesto, e con riflessione, ragiona-mento pacato e competente seppurnella diversità delle vedute, sensodella misura e buon senso, si decidae i porti si riprendano i porti.

Giovanna [email protected]

Il focus sul Me diterraneo, che più di altri mari è tutto percor-ribile seguendo la linea di costae non conosce le asprezze sta-gionali dei climi nordici, è statoincentrato sulla estensionedella Autostrade del Marenel Medi terraneo e lo svilup-po dello SSS, su cui, tra l’altro,il porto di Barcellona punta for-temente con una politica disconti e agevolazioni, come sot-tolineato dal Direttore commer-ciale del l ’Autorità portualeRosa Puig Vidal; mentre l’ADdi RAM, Tommaso Affinita,ha auspicato una maggioreproiezione delle TEN-t verso ipaesi nordafricani ed un’e -

15 EUROMED

L’INFORMATORE NAVALEdi Napoli

Giornale Marittimo

È un periodico editodalla EDI.MAR. sas

di Gennaro Scotto Pagliara

Direttore ResponsabileGENNARO SCOTTO PAGLIARA

Condirettore:SILVIO SCOTTO PAGLIARA

Registrazione presso il Tribunale di Napolin° 1716 del 18/7/1964.

Registro Nazionale della Stampa n° 9504Spedizione in Abbonamento Postale

Fotocomposizione e graficaStampa Generale S.r.l.

� 081.568.78.84

Stampa: ALFA di Castaldo GaetanoNapoli

ASSOCIATO ALL’USPIUNIONE STAMPAPERIODICA ITALIANA

Pubblicazione iscritta al Centro NazionaleISDS (International Serials Data System) delConsiglio Nazionale Ricerche con il numero

di codice ISSN 0393-9952.

Sede: Stazione Marittima (Porto), 80133 Napoli Direzione, Redazione e pubblicità:Calata Vitt. Veneto (ex manufatto USO)� 081-203633 - Fax 081-289854

E-mail: [email protected]

Responsabile del trattamentodei dati personali (D.Lgs.196/2003)

Gennaro Scotto PagliaraDirettore dell’Informatore Navale di Napoli

Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n° 5707

DALLA PRIMA PAGINA

Servizio intermodaleper le seguenti tratte:

NAPOLI - BARI - NAPOLIGiornaliero

NAPOLI - FERENTINO - NAPOLISettimanale

NAPOLI - CATANIA - PALERMOGiornaliero

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TRASPORTI ECCEZIONALI

affidato ai singoli paesi membri.Anche per questo “Dobbiamo evi-tare singole misure territoriali -ha precisato Karamitsos - pro-cedendo su un’unica linea euro-pea e su regole comuni”. L’emen-damento di revisione MARPOLAnnex VI, che riduce lo zolfo nelfuel da 1,5 a 1,0 ed allo 0,1%nelle zone ECA, ha contrariatopersino governi ambientalisticome quelli finlandese e svedese,che concordano con le associazio-ni armatoriali sugli effetti nega-tivi di tali limiti. La sola riduzio-ne all’1% dello zolfo nel fuel apartire dal 2015, costerà all’eco-nomia europea circa 10 miliardidi euro l’anno ed il 30% di ritor-

no alla gomma dal mare. C’èinoltre forte incertezza sullereali capacità produttive delnuovo fuel necessarie a soddisfa-re la domanda, che solo le raffi-nerie cinesi ed indiane sono ingrado di lavorare. SecondoEmanuele Grimaldi, parados-salmente, l’abbassamento dellasoglia dello zolfo nel bunker potràcausare ciò che non si è fatto fino-ra con un provvedimento, deter-minando l’uscita dal mercatodelle navi vetuste, che, di per sécostituirebbe una condizione suf-ficiente per favorire la sostenibi-lità ambientale ed economica,soprattutto in questo lungo perio-do di crisi che rende molto onero-

si sotto il profilo finanziario gliadeguamenti a regolamenti impe-gnativi e complessi. Ancora sullamobilità sostenibile, EddyBruyninckx della Autorità por-tuale di Anversa ha sottolineatoche per essere competitivi occorrerivedere e trovare un nuovo equi-librio tra ambiente e mobilità,attraverso l’applicazione dellarazionalità di mercato e non diquella di lobbing. La realizzazio-ne delle connessioni con l’hinter-land richiede volumi sufficienti emassa critica, condizioni necessa-rie a creare lavoro sostenibile,fatto di tre elementi: ambiente,lavoro e guadagno.

Giovanna Visco

Mentre la crisi

incalza....

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L’uomo ha inventato la ruota per i trasporti...

... il nostro obiettivo principale

è quello di non deludere i nostri progenitori

stensione della best practice ita-liana dell’ecobonus non solo alivello comunitario ma a moltitraffici inframediterranei conpaesi extra UE. Ma un player globale comeGrimaldi guarda costantemen-te anche alle decisioni interna-zionali che impattano sul pro-prio business, in particolarequelle nel campo della sostenibi-lità ambientale, dove, asserisceEmanuele Gri maldi , sononecessarie “regole oggettive e glo-bali per giocare ad armi pari”.Dello stesso avviso il Direttoredella logistica e del trasportomarittimo e terrestre dellaDirezione Generale Mobilità eTrasporto (DG Move) dellaCommissione Europea, FotisKaramitsos, che ha criticato

l’iter decisionale dell’IMO, chenon effettua preventivamenteadeguate analisi di impatto,come accaduto nel casodell’incremento percentualedella riduzione dello zolfo nelfuel delle navi ed in quello dellenuove regole per le acque dizavorra, per le quali non esisteancora una tecnologia applicati-va adeguata. L’UE pur essendoobbligata ad applicare le decisio-ni IMO, ne fa parte solo attra-verso i singoli paesi membri e diconseguenza il pressing perl’approccio verso regole globaliche evitino protezionismo e com-petizione su costi più bassi perscarsa applicazione degli stan-dard ambientali e di sicurezza, efavoriscano mercati aperti, qua-lità dei servizi e sostenibilità, è

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AssembleaConfitarma: a rischio l’economiamarittima di bandiera

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ROMA – Se il numero di paginededicato ad un argomento di unarelazione sono il segnale principale

delle priorità, allora si può affermare concertezza che la condizione sine qua non diConfitarma, in questo anno di rinnovataed incalzante crisi, è il Registro interna-zionale. Infatti all’Assemblea annualedella Confederazione Italiana Ar -matori , partecipata dal MinistroMatteoli e dal Sottosegretario delConsiglio Letta, il Presidente PaoloD’Amico ha relazionato circa 4 pagine, su12 totali, sulla questione. Come ribaditoda D’Amico, il Registro internazionale,nato nel 1998, è l’architrave di tutto il set-tore, perché, con l’abbattimento del costodel lavoro e della fiscalità di impresa, haconsentito alla bandiera italiana di recu-perare la competitività, che soprattuttonei traffici internazionali era da moltotempo in forte trend negativo, salvaguar-dando circa 38mila marittimi italiani abordo e a terra, oggi, grazie a questa misu-ra, arrivati a circa 60mila unità e a 110mi -la di indotto. In questi anni di Registrointernazionale la flotta italiana mercantileè passata da 8,5 a 18 milioni di tonnellate,con un investimento in nuove navi di oltre35 miliardi di euro, posizionandosi all’un -

dicesimo posto nella graduatoria mondialeed al quarto in quella europea, dopoGrecia, Malta e Cipro, con una ricaduta sututto il complesso di attività di contornoalle navi che rende al paese oltre il 2,5% diPIL ed un dato occupazionale di quasimezzo milione di addetti. Due primatiriassumono le eccellenze che gli armatoriitaliani hanno raggiunto in questi 13 anni:al primo posto della graduatoria mondialenel comparto delle navi traghetto con unaquota di distacco assoluto rispetto allaconcorrenza del 13% pari a 1,200mil didwt e al primo posto in Europa per il set-tore crociere, animato da Costa Crociereche ha anche costruito ben 10 unità neicantieri italiani di Fincantieri. Ma su questi importanti risultati ora siaggira lo spettro dei tagli lineari dei regi-mi fiscali agevolati, che nel caso dell’arma-mento non sarebbero tradotti in recuperodi risorse ma in immediato allontanamen-to delle navi dalla bandiera nazionale,seguito già nel breve periodo dalla deloca-lizzazione dell’industria armatoriale inaltri paesi europei o esteri, con drammati-che conseguenza occupazionali. Il Registrointernazionale in sinergia con la tonnagetax sono strumenti di sviluppo eConfitarma è favorevole al “tagliando al

sistema industriale” di Tremonti per laverifica dell’efficacia di quel che è messo incampo per sostenere lo sviluppo, ma èanche pronta a studiare con i decisori pos-sibili rivisitazioni normative di maggioreelasticità operativa che introducono laderegulation del settore, nella cui even-tualità, Confitarma sin da ora respingele responsabilità sulle ripercussioni nega-tive che ne deriverebbero sull’occupazionee sugli investimenti - come ha ricordato amargine dell’assemblea il PresidenteD’Amico, “la liberalizzazione non è sem-pre giusta né porta sempre all’abbattimen-to dei costi” – contraddicendo la volontà diavviamento di politiche di crescita delsistema industriale per la necessariamessa in moto dell’economia nazionale. UNITA è stato lo slogan di questa assem-blea che cade nel Centenario, acronimoper gli armatori privati italiani di Uomini,Navi, Innovazione, Tradizione, Adde -stramento, cioè di fatti realizzati in questianni dal settore, non parole. Su questaconcretezza chiedono di essere valutati daidecisori, prima che quest’ultimi prendanodecisioni distruttive di un comparto cosìvitale per l’industria italiana e per ilnostro PIL.

Giovanna Visco

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Nella foto Giuliano Gallanti

Nella foto Porto di Livorno

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del mare, durante una giornatadi porte aperte della sededell’Autorità Portuale.

Visto…Come ogni anno, Telegranducatodedicherà al porto, alla logisticae in generale e alla promozionedi iniziative ed eventi legati allaportualità, un ampio spazio tele-visivo in orari di visione per ilgrande pubblico.

Vissuto…..Con la Giornata Europea delMare del 20 maggio, che con-clude il progetto Porto Aperto, sicelebrerà un momento significa-tivo di condivisione con la citta -dinanza che ha seguito il percor-so formativo sin qui proposto.Come per le precedenti edizioni,saranno coinvolti gli studentidelle scuole cittadine e regionaliin un evento, ancora da definire,che ribadisca di nuovo quanto ilporto e il mare siano luoghi chesi vogliono aprire alla cittadi-nanza e ai giovani.Insomma…Con il progetto Porto Apertol’avventura, il divertimento e laconoscenza diventano gli ele-menti fondativi di una esperien-za inedita che nasce dal legameindissolubile con il proprio porto,luogo senza frontiere nel qualegiovani, studenti e cittadini pos-sono finalmente provare a risco-prire le ragioni profonde del nos-tro essere comunità.

Giuliano Gallanti: “Il Porto non sia solo businessSi scommetta anche su cultura e valori”

Con Porto Aperto lo scalo livor-nese si mette a disposizione dellacittà per svelare i propri “se -greti”: le zone inaccessibili, iprotagonisti, i meccanismi che loregolano, ma anche il linguaggioe gli stili di vita che lo contrad-distinguono e che hanno finitoper permeare l’intera città. Porto Aperto è un progetto teso afavorire una concreta inte-grazione tra Porto e Territorio.Una liaison profittevole attraver-so la quale consentire a cittadinie studenti di fare una direttaesperienza del porto, un’av -ventura conoscitiva fatta di: - Visite guidate ai terminal delloscalo labronico- Visite al Cantiere NavaleAzimut Benetti, al Porto diCapraia Isola e all’InterportoAmerigo Vespucci- Scoperte affascinanti rivolte alfuturo del porto, così come defini-to dagli strumenti di program-mazione dell’Autorità Portuale:dal Piano Operativo Triennale alPiano Regolatore Portuale;- Articolate indagini critiche suconcetti o idee a volte poco chiari,come la Logistica o il Green Port;

Il progetto si propone inoltre didiffondere la cultura portualepartendo dai giovani; di coinvol-gere i lavoratori e gli operatoriportuali in un’operazione checrei un senso di appartenenzaalla comunità portuale e di pro-muovere la cultura della sicurez-za e della qualità.

Da chi è promosso?Porto Aperto è promosso e orga-nizzato dall’Autorità Portuale diLivorno, in collaborazione conRegione Toscana, Comune di Li -vorno e Centro Risorse Educa -tive e Didattiche del Comune,Comune di Collesalvetti, Comu -ne di Capraia isola, Capitaneriadi porto di Livorno, Agenzia delleDogane Ufficio Scolastico Pro -vinciale di Livorno, Società Portodi Livorno 2000 e Società“Turismo e crociere”, Inter -porto Toscano “A. Vespucci”,As so ciazione Stella Maris diLivorno.

A chi è rivolto?A giovani e studenti, che potran-no così entrare dentro il porto,oltre i varchi doganali, perconoscere il principale volano disviluppo dell’economia del terri-torio.Ai lavoratori del porto, chepotranno diventare ciceroni dellaloro professione ed ambasciatoridel progetto, dando quante piùinformazioni possibili sulle pro -spettive di crescita dello scalo.Ai cittadini in genere, che cosìpotranno vedere da vicino comefunzioni davvero un porto.

Quali attività potrannoessere svolte all’interno diPorto Aperto?Con questo progetto il Porto potràessere:

• Visitato……Si propongono due percorsi dif-ferenziati tra scuole e cittadinan-za:A) Visite per le scuole: danovembre 2011 a maggio 2012,un giorno la settimana (3 visitegiornaliere di due ore ciascuna:09.00, 11.00 e 15.00) per untotale di 24 giornate e quindi 72visite. Gli insegnanti potranno sce -gliere, al momento dell’adesionetramite scheda da compilare edinviare all’Ufficio ScolasticoProvinciale di Livorno edall’Autorità Portuale, tra differ-enti percorsi:

1) visita generale del porto 2) visita dell’Interporto Toscano“A. Vespucci”3) visita dell’Agenzia delle Do -gane4) visita del cantiere BenettiYachts (si effettua nei mesi dimarzo, aprile e maggio e sonopreviste solo 3 visite)5) visite di uno specifico terminal(su richiesta da concordare diret-tamente con l’insegnante).

Anche in questa quinta edizionesono previsti incontri propedeu-tici in classe che saranno presi inconsiderazione in funzione dellenecessità didattiche segnalatedalle insegnanti. L’AutoritàPortuale mette a disposizioneper le visite un bus gratuito gra-zie al contributo della società“Turismo e crociere” e della soci-età Porto di Livorno 2000.

B) Visite per la cittadinanza:verrà messo a disposizione deicittadini un bus per effettuare levisite gratuite in porto durante ilperiodo del Trofeo AccademiaNavale- Città di Livorno e cioèdal 21 aprile al 1 maggio 2012,con il seguente orario:

feriali alle ore 17,00, festivi alleore 10,30 ed alle ore 16,00 per untotale circa di 1.500 posti. Gliinteressati potranno iscriversipresso lo stand dell’AutoritàPortuale al villaggio “Tuttovela”.

Raccontato…Le classi che parteciperanno allevisite guidate in porto potrannoprendere parte ad un concorsoche prevede la predisposizione dimateriale (foto, video, presen-tazioni in power point, racconti,ecc.) da presentare entro aprile2012. Un’apposita commissionevaluterà i migliori elaborati divi-dendoli per scuole (elementari,medie e superiori). Le classi chesi classificheranno per prime eper seconde, in ogni ordine egrado, riceveranno un premio di400 Euro per il primo posto e di200 per il secondo con il qualepotranno effettuare acquisti dimateriale didattico e sportivo.Tutto il materiale verrà presen-tato il 20 maggio 2012, in occa-sione delle iniziative previste percelebrare la Giornata Europea

LIVORNO - A working portin a living city. Un portoche lavora in una città che

vive. A Rotterdam hanno utiliz-zato questo slogan per definire«l’identità di una realtà comp-lessa che non vive soltanto dibusiness e traffici, ma anche dicultura». E ad Amburgo ne sonotalmente consapevoli che «non èraro scorgere su di una stessabanchina persone intente a farejogging mentre a due passi daloro stanno scaricando un con-tainer». Dal Nord Europaall’Italia, e a Livorno, il passonon è poi così lungo: basta che sicomprenda che il progetto PortoAperto «è la plastica evoluzionedi un ragionamento più com -plesso che è partito a livelloeuropeo grazie alle iniziativeormai decennali di associazionicome Villes et Ports ed Espo».Il pensiero di Gallanti su untema delicato come quello dellacompatibilità tra città e porto,industria e welfare, si consumaattraverso questi rapidi riferi-menti agli scali del NorthernRange e alla cultura di un Porto.L’occasione è fornita dallatradizionale conferenza stampadedicata alla nuova edizione diPorto Aperto, il progetto natocinque anni fa per garantire ilraggiungimento di una concretaintegrazione tra lo scalo maritti-mo e il territorio. «Vi consiglio un libro, - ha sug-gerito il presidente dell’Au -torità Portuale nel corso delsuo intervento - un must-readper chiunque sia interessato allaportualità: è intitolato “Soft-values of seaports”, redatto daun avvocato, Eric Van Hoy -doonk, e dall’attuale presidentedi Espo, Patrick Verhoeven». «In questo saggio - ha spiegatoGallanti - si comprende moltobene come la percezione di unporto da parte della cittadinan-za sia andata degradando a par-tire dal XIX secolo, da quando,cioè, gli scali marittimi, inragione di una favorevole con-giuntura economica, hanno com-inciato ad espandersi verso ilmare, abbandonando le vecchiedockland della città»Da allora - questo il succo delsuo ragionamento - si è formatacome una barriera tra porto ecittà, un ostacolo che le politichedi waterfront sviluppatesiall’inizio degli anni ’80 hannocontribuito solo parzialmente adabbattere.Per questo motivo occorre che gliaddetti ai lavori non perdano divista uno dei loro principali o -biettivi: «oggi i porti devonoessere sempre più accessibili, vis-ibili e attraenti, occorre uno sfor-zo immaginativo che vada oltrele consunte strategie di pro-mozione». Al di là della pubbli-cazione di dati statistici ebrochure, insomma, è necessarioandare nella direzione indicataanni fa dai principali scalieuropei: «Auspico – ha conclusoGallanti - che con Porto Aperto icittadini possano riscoprireveramente ciascuno il proprioPorto, vedendolo non solo come ilprincipale volano economico delterritorio, ma anche come unarealtà fatta di persone e soft val-ues, va lori leggeri, per l’appunto»

Che cos’è Porto Aperto?Porto Aperto è un progetto diapertura del porto alla città, chemira a facilitare la conoscenzadel principale motore economicodel territorio.

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Sono iniziate in questi giornile prove generali per l’avviooperativo del nuovo impiantosotterraneo e sottomarinorealizzato da Funivie S.p.A.che collega la banchina delterminal Alti Fondali delPorto di Savona con lo snodointermodale di San Roccodove sorge la nuova stazionedi carico degli storicivagonetti funiviari.Presso i parchi di SanGiuseppe di Cairo (SV) ivagonetti hanno scaricato leprime tonnellate di carbonesbarcate presso il terminalAlti Fondali.L’inizio della piena operati -vità dei nuovi impianti e del-l’intero complesso infrastrut-turale è previsto entronovembre prossimo.Si ricorda che la realiz-zazione dell’opera, ideata daFunivie S.p.A. e finanziatadal Ministero dei Tra -sporti per un valore di circa40 mi lioni di Euro, è iniziatanel 2004 e consiste in duetunnel, di cui uno sottomari-no ed uno sotterraneo, dotatidi un sistema di nastritrasportatori che collegano il

Terminal Alti Fondali conle due linee funiviarie di va -lico dell’Appennino ligure,lunghe 17 chilometri ciascu-na, gestite in concessionedalla stessa Funivie S.p.A.Entrando nel dettaglio delprogetto, l’opera ha ri -guardato la realizzazione didue tunnel per una lunghez-za complessiva di 1600 metricirca. Il primo, di circa 500metri, è stato realizzato al disotto del piano di banchina ecollega il terminal di sbarcoad un pozzo di raccordo pro-fondo 40 metri. Dal fondo ditale pozzo parte il secondotunnel, lungo circa 1100metri, che collega la zonaportuale alla nuova stazionedi San Rocco, dalla qualeripartono le due linee funi-viarie. All’interno di taliinfrastrutture è stata realiz-zata una linea di nastritrasportatori, gli impianti dicaricazione dei vagonetti etutti i sistemi ausiliari neces-sari a garantire i più elevatistandard di sicurezza.Il minitunnel, scavato all’in-terno della collina frontemare in zona Valloria, è stato

FUNIVIE S.P.A.: al via le prove generalidel nuovo impianto Funivie S.p.A..

Presso i parchidi San Giuseppedi Cairo sono arrivati iprimi vagonetticarichi di carbone.

ottenuto grazie all’utilizzo diuna particolare tecnologiadenominata “microtunne -ling”, fiore all’occhiello del-l’ingegneria made in Italy.Dal punto di vista ambien-tale, la nuova strutturatrasportistica, essendo com-pletamente interrata per laquasi totalità del suo passag-gio all’interno del tessutourbano della città (dal puntodi sbarco fino a via LoretoNuova, nei pressi dei“Rondinini”), consente dieliminare ogni impatto versol’esterno, sia visivo che didispersione delle polveri.Sempre sotto questo aspetto,una volta a pieno regime,l’infrastruttura permet-terebbe, alla potenzialitàmassima dell’impianto (8000tonn/giorno), una riduzionedel transito sulle strade dicirca 300 camion al giorno,con un conseguente abbatti-mento delle emissioni inqui -nanti immesse nell’atmos-fera.Occorre sottolineare chesenza la realizzazione diquesta opera, l’antica viafuniviaria, sarebbe statamarginalizzata disperden-done il valore industriale,economico e soprattutto lavalenza dal punto di vistaambientale. IInfine si ricorda che la primadelle due linee funiviarie adoggi in concessione a FunivieS.p.A. è entrata in attivitànel 1912 e costituì il primoprogetto di interporto alservizio delle rinfuse solidein grado di collegare il marecon la pianura, al di làdell’Appennino. Nel 1936,grazie alla nascita della co -keria di Italiana Coke e allaconseguente necessità diapprovvigionamento di ma -teria prima, è stata realizza-ta la seconda linea funiviariache ha permesso di raddoppi-are la potenzialità ditrasporto. Carlo EmilioGad da, ingegnere e origi-nale scrittore, già all’iniziodel novecento descrissequest’opera come “un’inven-zione del futuro”.

L’opera in numeri:Lunghezza complessiva deitunnel: 1600 metriLunghezza tunnel sottomari-no - sotterraneo: 1100 metriProfondità pozzo di raccordotra il tunnel scatolare inbanchina ed il tunnel sot-tomarino - sotterraneo: 40metriDislivello tunnel sotterraneo:140 metriPortata massima del nastrotrasportatore: 500 tonnel-late/oraMerce movimenta dallanuova struttura funiviaria:circa 1.200.000 tonnellate subase annua.

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SERVIZIO SETTIMANALE FULL CONTAINERSERVIZIO SETTIMANALE FULL CONTAINERNN A P O L IA P O L I EE AA N C O N AN C O N A

• srl Stazione Marittima, 61 - 80133 NAPOLI - Tel. 081 4233557 - Fax 081 4233501• srl Molo Ponte Morosini, 41 - 16126 GENOVA - Tel. 010 27071 - Fax 010 2707500• srl Piazza Centro Comm.le, 44 - 20090 S.FELICE SEGRATE (Mi) - Tel.02 7030681 - Fax 02 7532767

ESTREMO ORIENTE - CINAJAPAN - AUSTRALIA - NUOVA ZELANDA - INDONESIA - MALAYSIA -

TAILANDIA - PHILIPPINE - VIETNAM - CAMBOGIA - KOREA - TAIWAN

NORD AMERICA

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Partenze settimanali da/per Napoli:PORT KELANG direttoSINGAPORE diretto / Semarang - Jakarta - Pasir Gudang - Port Kelang - Surabaya -

Yangoon - Bangkok - Belawan - Cebu - Ho Chi Min - Qingdao - Ningbo - Wenzhou -Sydney - Melbourne - Brisbane - Adelaide - Fremantle.

HONG KONG diretto / Huangpu - Shantou - Fuzhou - Guangzhou - Lyanyungang -Xinfeng - Zhuhai - Sydney - Brisbane - Melbourne - Adelaide - Auckland - Lyttleton -Tauranga - Napier - Nelson - Port Chavlmers - Wellinghton - Christ Church -Manila Nord & Sud e destinazioni South China .

SHANGHAI diretto / Beijing - Nanjing - Yokohama - Kobe - Nagoya - Osaka - Tokio -Moji - Kaohsiung - Keelung - Taichung - Busan.

NINGBO direttoSHEKOU direttoXINGANG via Shanghai XIAMEN via Shanghai

Partenze settimanalida/per Napoli:

NEW YORK - NORFOLK - CHARLESTONe prosecuzioni interne USA -

WEST and EAST COAST

Partenze/Arrivi settimanaliservizio diretto da/per Napoli:

HAIFA - ASHDOD

Partenze/arrivi quindicinaliservizio diretto da/per Napoli:

LAGOS - TEMA - ABIDJAN - TAKORADIE PROSECUZIONI

La Nato aveva segnalato a tutto ilmondo marittimo la possibilità di unaumento degli attacchi dei pirati a

qualsiasi imbarcazione navigasse al largodella Somalia. L'allarme è contenuto inuna nota datata 4 ottobre nella quale sisottolinea che "nei giorni scorsi il numerodi attacchi di pirati è aumentato" e, con-siderando il fatto che "i monsoni si stannoindebolendo" , si avvisa che "i pirati sonodi nuovo pronti ad attaccare le navi mer-cantili in transito attraverso l'OceanoIndiano."."Negli ultimi anni - afferma nella nota ilcomandante del comando marittimo dellaNato a Northwood, l'ammiraglio olandeseHank Ort - si è constatato che gli atti dipirateria avvengano maggiormente adottobre, quando il monsone sud-occiden-tale si indebolisce ed i pirati sono in gradodi mettere in mare numerose imbar-cazioni, anche molto distanti dalla costa".

L'ammiraglio sottolinea che le forze dellaNato sanno ormai che "ci sono gruppi dipirati che operano nell'oceano Indiano, nelmare Arabico e nel golfo di Aden". Perquesto tutte le navi mercantili devonorispettare e mettere in atto le "miglioripratiche" per "rendere più difficile la pos-sibilità per i pirati di salire a bordo e pren-dere il controllo". Dal canto suo la Nato"rimane sempre vigile", dice ancora l'am-miraglio Ort, e "nonostante la tregua negliattacchi dei pirati durante l'estate a causadel monsone, abbiamo continuato a pat-tugliare tutta la regione.".Secondo i dati forniti dall'AlleanzaAtlantica, durante l'ultima settimana disettembre, ci sono stati tre attacchi e untentativo di attacco nel sud del mar Rosso,due episodi di attività sospette nel Golfodi Aden e uno nel Mar Arabico, oltre alfermo di una nave pirata baleniera davan-ti alla Somalia. Anche all'inizio di ottobre

l'attività dei pirati è risulta-ta in "forte aumento" con iltentativo di sequestrare trenavi, che però sono riuscitea respingere l'assalto. "Lenavi - afferma la nota - ave-vano i team di sicurezza abordo, che sono consapevolidell'utilizzo delle misure diprotezione". Misure con-tenute in un opuscolo che laNato ha già distribuito epubblicato sul sito.Antonio Scotto Pagliara

Pirateria: allerta Natoper aumento attacchidavanti Somalia

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ROMA - Firmato dal Coman -dante Generale del Corpo

delle Capitanerie di Porto, Am -miraglio Marco Brusco, il de -creto dirigenziale con il quale -nell�ambito delle funzioni attri -buite al Ministero delle Infra -strutture e dei Trasporti - si disci-plinano le procedure tecnico-amministrative relative all' im -bar co di Nuclei Militari di Pro -tezione a bordo del naviglionazionale che si reca nelle aree arischio di pirateria.

Una risposta concreta e uniforme alla lotta contro la pirateria

SUD SAEM s.r.l.

Via Pomigliano - 80049 SOMMA VESUVIANA (Na)Tel.: (081) 531.76.36 - 531.75.36 - Fax (081) 531.77.83

SETTORE NAVALEProgettazione ed esecuzioneimpianti elettrici per marina mercantile emarina militare.SETTORE INDUSTRIALE MONTAGGI:Impianti di automazioneImpianti elettrici per l’industria siderurgica-chimica e petrolchimica.Impianti per centrali elettricheImpianti elettrici per comandimacchine speciali,cabine di trasformazione e sottostazioni.COSTRUZIONI:Quadri elettrici di comando e controllo -Cabine equipaggiamento per grued ausiliari di bordo.

SocietàApplicAzioni

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Nella foto: l’Ammiraglio Marco Brusco

Nella foto: l’arresto dei pirati

In particolare il decreto tratta gliaspetti espressamente connessicon la sicurezza della navigazione(safety of navigation) e la sicurez-za marittima (maritime security),che hanno richiesto un necessariocoordinamento per adeguare ilnuovo assetto delle unità mercan-tili e permettere l�imbarco deiNuclei Militari in maniera con-forme alla normativa nazionale einternazionale. Con la firma delprovvedimento, è stato compiutoun ulteriore passo avanti nellalotta al dilagante fenomeno dellapirateria, dando una concretarisposta alle sollecitazioni dellaComunità internazionale e delcluster marittimo. Il decreto,infatti, consente l�attuazione diuna misura protettiva a carattereurgente adottata per contrastarequella che il Consiglio di Sicurezzadelle Nazioni Unite ha ormaidefinito �una minaccia alla

sicurezza internazionale. Alla lucedei recenti eventi che hanno colpi-to navi di bandiera nazionale �sequestro della petroliera SA VINACAYLIN e delle motonavi MON-TECRISTO e ROSALIA D’A - MATO � anche attraverso l�'a zionedi coordinamento di questoComando Generale, l�'Italia si

impegna ancora una volta a raf-forzare la tutela degli assetti disicurezza e le misure di protezionedelle navi (ship security) battentibandiera italiana in conformità onle linee guida di settore sviluppatedall�International MaritimeOrganization (IMO), dalla norma-tiva nazionale e comunitaria.

Geodis punta sulla formazione di giovanitalenti e crea il suo vivaio della logistica

MILANO - Geodis Logistics - Divisionelogistica in Italia del Gruppo Geodis -

ha aperto la prima Scuola di Logistica inter-na all’azienda. Lo scopo del progetto denomi-nato “Geodis Logistics School” è quello dioffrire ad una selezione di giovani diplomatie laureati una formazione nel settore dellalogistica e dei trasporti per creare un vivaiodi giovani talenti con una esperienza e for-mazione completa, teorica e pratica, utile nelsettore. Sono stati più di 530 i curriculumpervenuti presso la sede di Geodis a Milano,tra questi solo 15 sono stati i giovani selezio-nati e che da settembre hanno iniziato a fre-quentare i corsi organizzati dalla “GeodisLogistics School”.Il programma, totalmente dedicato alla for-mazione di addetti alla Logistica, ha preso ilvia con un corso intensivo in aula della dura-ta di 4 settimane. I 15 studenti, provenienti

da tutta Italia, con età infe-riore a 30 anni, in possessodi un diploma di scuolasuperiore o una laurea edun forte interesse ad intra-prendere una carriera lavo-rativa nel settore della logi-stica e con forte aspirazioni anche di espe-rienze internazionali, hanno partecipato alezioni teoriche tenute da docenti universi-tari, consulenti e dirigenti aziendali Geodisdurante le quali sono state trattate tutte letematiche e gli aspetti principali della logi-stica e del mondo dei trasporti.Al termine delle lezioni teoriche, la “GeodisLogistics School” prevede uno stage retri-buito sul campo della durata complessiva di6 mesi (da ottobre 2011 ad aprile 2012) chesi svolgerà presso i siti logistici Geodis diCarpiano, Landriano e Castel San Giovanni.

I 15 giovani affiancheranno, a rotazione neidiversi siti logistici, i responsabili degliimpianti per conoscere ed apprendere idiversi ruoli operanti nel settore della logi-stica. Questo corso di formazione è statopensato e strutturato per supportare i giova-ni nella loro crescita, sia professionale checome individui, dando loro la possibilità diacquisire la tecnica lavorativa e condividerei valori che da sempre contraddistinguonoGeodis. Una filosofia che ha reso Geodis unodegli operatori di riferimento della supplychain a livello italiano e mondiale.

La Geodis lancia “Geodis Logistics School”, un corso teorico e uno stage pratico per conoscere

il mondo della logistica e dei trasporti a 360°

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