il risicoltore (luglio 2016)

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MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI www.enterisi.it - @EnteRisi Anno LIX - n. 7 Luglio 2016 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – Aut.MBPA/LO-NO/109/A.P./2016-STAMPE PERIODICHE IN REGIME LIBERO - LO/MI 2016 . Paolo Carrà Le discussioni che avverran- no prossimamente presso il Mi- nistero delle Politiche agricole al costituito "Tavolo di concertazio- ne per le politiche di mercato del riso" avranno l’obiettivo di av- viare le azioni che a breve e a medio termine dovranno dare un nuovo input per la crescita del settore. Credo che il compito più ar- duo di questo tavolo non sarà tanto quello di trovare le pos- sibili azioni di difesa, alcune delle quali peraltro già pubblicizzate e proposte, quanto piuttosto quel- lo di pensare ad iniziative nuove e coraggiose; un nuovo modo di affrontare e concepire, da parte dei produttori e trasformatori, il mercato del riso italiano. La composizione del Tavolo di concertazione contempla anche la partecipazione di un rappre- sentante della grande distribu- zione e ciò significa guardare con rinnovato entusiasmo e in modo innovativo al futuro del settore; nuove visioni ed aper- ture che potranno anche mo- dificare l'attuale struttura del comparto. Sono convinto che solo con una sinergica azione di queste figure il nostro riso possa vincere determinate sfide! Sono molte le iniziative che potranno essere intraprese per ridare vigore al nostro mercato: la sostenibilità delle produzioni (dogma che la grande distribu- zione considera sempre più con attenzione), gli accordi di filiera, l’indicazione di origine (come proposto per il latte), il rilancio del mar- chio “Riso Italiano” , che potrebbe, attri- buendogli un diver- so valore, meglio fi- delizzare il consu- matore. Iniziative tutte da discutere e da concertare con la convinzione che, senza un'adeguata promozione, ogni tentativo di conno- tazione del prodotto rischia di fallire. Ecco perché ho deciso di scri- vere ai Presidenti delle organiz- zazioni di categoria e industria per sollecitarli a prendere una forte iniziativa nei confronti del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del Mini- stro dell’E cono- mia Pier Carlo Pa- doan, affinché l'Ente non sia più vincolato ai tagli di spesa per la pro- mozione del riso italiano. Se ciò av- verrà, l'Ente potrà finalmente, con i propri fondi, intra- prendere azioni beneficiando al- tresì di risorse messe a dispo- sizione dal Piano europeo di Pro- mozione dei Prodotti Agricoli. NOVITÀ Avrà anche lo scopo di definire strumenti e azioni di mercato per mitigare gli effetti dell’import a dazio zero dai PMA La filiera confida nel “Tavolo di concertazione per le politiche del riso”istituito presso il ministero Con decreto del Ministro Martina datato 12/05/2016 è stato istituito, pres- so il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il “Tavolo di con- certazione per le politiche del riso” al quale l’Ente Nazionale Risi parteciperà con un ruolo di segreteria tecnica e con l’incarico di svolgere attività di studio e di elaborazione dati relativamente ai temi in discussione. Detto tavolo, composto oltre che dai rappresentanti del Ministero, dai rap- presentanti degli enti ed istituti di ri- cerca delle regioni e delle organizzazioni della filiera, inclusa la grande distri- buzione, ha lo scopo preciso di ela- borare proposte finalizzate alla defi- nizione di strumenti ed azioni di mer- cato per la mitigazione degli effetti negativi causati dalle importazioni a dazio zero dai Paesi Meno Avanzati (PMA) e di miglioramento delle con- dizioni di mercato del settore, anche attraverso l’aggregazione dell’offerta. Non appena le rappresentanze avran- no designato i delegati a partecipare alle riunioni, il tavolo di concertazione sarà riunito per esaminare i temi più ur- genti L’EDITORIALE Lettera ai presidenti delle organizzazioni di categoria e industria La promozione del prodotto è fondamentale Una delegazione Ue in Cambogia il 13 luglio La Commissione sembra aver preso coscienza che le importazioni dai PMA stanno creando grossi problemi agli operatori europei Finalmente la Commissione europea sembra aver preso coscienza della grave problematica che attanaglia la filiera del riso con import record a fine campagna, aumento delle scorte e squilibri nei comparti varietali. E anche gli altri Stati membri produttori di riso hanno maturato la consapevolezza rispetto alla gravità del problema che le importazioni dai Paesi Meno Avanzati (PMA) stanno creando al settore ri- sicolo comunitario. Infatti, dopo i continui interventi della delegazione italiana (Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ed Ente Risi) al Comitato di gestione, volti ad evidenziare alla Commissione europea la necessità di intervenire pronta- mente per permettere un riequilibrio del mercato, e agli sporadici interventi della Spagna, nell’incontro dello scorso 30 giugno anche il Portogallo e la Grecia hanno sollecitato la Commissione ad adottare “scelte decisive e risolutive” rispetto ai problemi che gli accordi Eba stanno provocando agli operatori della filiera. La Commissione europea ha così formalmente annun- ciato al Comitato di gestione che una delegazione, composta da funzionari della Direzione generale Trade e della Direzione generale Agri, si recherà in Cambogia tra il 13 ed il 15 luglio. A pag. 5 . Sostenibilità con SAI Platform Incrementare la sostenibilità economica e ambientale dell’at- tività risicola, formando e aggior- nando i produttori sugli effetti agronomici e sull’impatto am- bientale delle differenti opzioni di tecnica colturale. E’ questo l’obiettivo del progetto sostenu- to finanziariamente dalla SAI Platform (con quattro suoi mem- bri: Ebro Food, Unilever, Migros e Kellogg’s) che lo scorso 23 giugno scorso ha visto un grup- po di oltre 50 risicoltori e una decina di persone provenienti da alcune industrie risiere, aderenti al progetto SAIRISI, darsi appun- tamento al Centro Ricerche sul Riso di Castello d’Agogna per una giornata in campo. La delegazione ha potuto vi- sitare anche due realtà impren- ditoriali di eccellenza della risi- coltura Lomellina: le aziende Agricole Giuseppe Casalone di Confienza e Riccardo Braggio di Zeme. A pag. 3 Semine scalari col progetto Ermes Con le immagini satellitari acquisite da sensori radar (SAR Synthetic Aper- ture Radar) c’è la possibilità di ca- ratterizzare il territorio e di monitorare l’andamento stagionale delle colture. Questi satelliti (al contrario di quelli ottici) hanno la caratteristica di poter acquisire immagini indipendentemen- te dalle condizioni di nuvolosità Dato, infatti, che non sempre è possibile trovare la strategia corretta per gestire le operazioni in periodi primaverili siccitosi e per poter com- pensare le nascite scalari, com’è suc- cesso quest’anno, avere a disposi- zione queste informazioni, spazial- mente distribuite su tutta la superficie aziendale, nonché fornite quasi in tempo reale (generalmente entro il giorno successivo all’acquisizione del dato SAR) è di notevole importanza e permette di pianificare strategie spe- cifiche e mirate. A pag. 4 Un’immagine SAR (CosmoSkyMed) che eviden- ziano l’evoluzione e la variabilità nella crescita del riso. In rosso le zone più problematiche (sotto la media del campo), in giallo le zone a medio vigore, in verde le zone a maggior vigore (sopra la media del campo). PROMEMORIA PER I RISICOLTORI Entro il 10 luglio dev’essere presentata la denuncia di superficie Chi non avesse ancora provveduto lo faccia al più presto Il modello da compilare e le relative istruzioni erano allegati al numero precedente de “Il Risicoltore” . Il modello può essere sca- ricato collegandosi al sito www.enterisi.it – area operatori – modulistica oppure può es- sere richiesto agli uffici dell’En- te. L’invio della denuncia può avvenire con le seguenti mo- dalità: • attraverso la vostra casella PEC, a cui è stato inviato uno specifico messaggio; • via internet attraverso il nuo- vo sportello virtuale dell’Ente Nazionale Risi; • consegna o spedizione ad una delle Sezioni Provinciali dell’Ente Nazionale Risi; • trasmissione via fax al Cen- tro Operativo di Vercelli al nu- mero 02.30131188; • invio, tramite posta elet- tronica, a [email protected]. Non verranno inviate ulteriori comunicazioni postali . Risegno”in scena a Vercelli Dall'8 al 12 giugno, all'interno del salone della Borsa Merci di Vercelli, centinaia di volontari hanno dato vita a “Risegno” , un enorme disegno a pavimento intera- mente realizzato con rottura di riso bianco e Venere. Il Risegno di quest'anno, con tema l'acqua, è stato terminato in tre giorni di meticoloso lavoro da oltre 700 alunni delle scuole materne, elementari, medie e da studenti universitari. Oltre 2.500 chili di rottura di riso (di cui circa 750 tinti di blu con pigmenti naturali per alimenti) sono stati pazientemente trasformati in una rosa dei venti di 320 metri quadri. L'evento è culminato nella dissoluzione del Risegno a opera degli stessi creatori. A pag. 6

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Anno LIX n. 7 Mensile di informazioni agricole industriali e commerciali sul RISO dell'Ente Nazionale Risi

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Page 1: Il Risicoltore (Luglio 2016)

MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI

www.enterisi.it - @ E n te R i s i

Anno LIX - n. 7 Luglio 2 016

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Paolo Carrà

Le discussioni che avverran-no prossimamente presso il Mi-nistero delle Politiche agricole alcostituito "Tavolo di concertazio-ne per le politiche di mercato delriso" avranno l’obiettivo di av-viare le azioni che a breve e amedio termine dovranno dareun nuovo input per la crescitadel settore.

Credo che il compito più ar-duo di questo tavolo non saràtanto quello di trovare le pos-sibili azioni di difesa, alcune dellequali peraltro già pubblicizzate eproposte, quanto piuttosto quel-lo di pensare ad iniziative nuovee coraggiose; un nuovo modo diaffrontare e concepire, da parte

dei produttori e trasformatori, ilmercato del riso italiano.

La composizione del Tavolo diconcertazione contempla anchela partecipazione di un rappre-sentante della grande distribu-zione e ciò significa guardarecon rinnovato entusiasmo e inmodo innovativo al futuro delsettore; nuove visioni ed aper-ture che potranno anche mo-dificare l'attuale struttura delcomparto. Sono convinto chesolo con una sinergica azione diqueste figure il nostro riso possavincere determinate sfide!

Sono molte le iniziative chepotranno essere intraprese perridare vigore al nostro mercato:la sostenibilità delle produzioni(dogma che la grande distribu-

zione considera sempre più conattenzione), gli accordi di filiera,l’indicazione di origine (comeproposto per il latte),il rilancio del mar-chio “Riso Italiano”,che potrebbe, attri-buendogli un diver-so valore, meglio fi-delizzare il consu-matore. Iniziativetutte da discutere eda concertare con laconvinzione che,senza un'adeguatapromozione, ognitentativo di conno-tazione del prodotto rischia difa l l i r e .

Ecco perché ho deciso di scri-vere ai Presidenti delle organiz-

zazioni di categoria e industriaper sollecitarli a prendere unaforte iniziativa nei confronti del

Pres idente delConsiglio MatteoRenzi e del Mini-stro dell’E cono-mia Pier Carlo Pa-doan , a ff inchél'Ente non sia piùvincolato ai tagli dispesa per la pro-mozione del risoitaliano. Se ciò av-verrà, l'Ente potràfinalmente, con ipropri fondi, intra-

prendere azioni beneficiando al-tresì di risorse messe a dispo-sizione dal Piano europeo di Pro-mozione dei Prodotti Agricoli.

NOVITÀ Avrà anche lo scopo di definire strumenti e azioni di mercato per mitigare gli effetti dell’import a dazio zero dai PMA

La filiera confida nel “Tavolo di concertazioneper le politiche del riso” istituito presso il ministero

Con decreto del Ministro Martinadatato 12/05/2016 è stato istituito, pres-so il Ministero delle politiche agricolealimentari e forestali, il “Tavolo di con-certazione per le politiche del riso” alquale l’Ente Nazionale Risi parteciperàcon un ruolo di segreteria tecnica e conl’incarico di svolgere attività di studio edi elaborazione dati relativamente aitemi in discussione.

Detto tavolo, composto oltre che dairappresentanti del Ministero, dai rap-presentanti degli enti ed istituti di ri-cerca delle regioni e delle organizzazionidella filiera, inclusa la grande distri-buzione, ha lo scopo preciso di ela-borare proposte finalizzate alla defi-nizione di strumenti ed azioni di mer-cato per la mitigazione degli effettinegativi causati dalle importazioni adazio zero dai Paesi Meno Avanzati(PMA) e di miglioramento delle con-dizioni di mercato del settore, ancheattraverso l’aggregazione dell’offert a.

Non appena le rappresentanze avran-no designato i delegati a partecipare alleriunioni, il tavolo di concertazione saràriunito per esaminare i temi più ur-genti

L’EDITORIALE Lettera ai presidenti delle organizzazioni di categoria e industria

La promozione del prodotto è fondamentale

Una delegazione Ue in Cambogia il 13 luglioLa Commissione sembra aver preso coscienza che le importazioni dai PMA stanno creando grossi problemi agli operatori europei

Finalmente la Commissione europea sembra aver presocoscienza della grave problematica che attanaglia la filieradel riso con import record a fine campagna, aumento dellescorte e squilibri nei comparti varietali. E anche gli altri Statimembri produttori di riso hanno maturato la consapevolezzarispetto alla gravità del problema che le importazioni daiPaesi Meno Avanzati (PMA) stanno creando al settore ri-sicolo comunitario.

Infatti, dopo i continui interventi della delegazione italiana(Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali edEnte Risi) al Comitato di gestione, volti ad evidenziare allaCommissione europea la necessità di intervenire pronta-mente per permettere un riequilibrio del mercato, e aglisporadici interventi della Spagna, nell’incontro dello scorso30 giugno anche il Portogallo e la Grecia hanno sollecitato laCommissione ad adottare “scelte decisive e risolutive”rispetto ai problemi che gli accordi Eba stanno provocandoagli operatori della filiera.

La Commissione europea ha così formalmente annun-ciato al Comitato di gestione che una delegazione, compostada funzionari della Direzione generale Trade e della Direzionegenerale Agri, si recherà in Cambogia tra il 13 ed il 15 luglio.

A pag. 5

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Sostenibilità con SAI PlatformIncrementare la sostenibilità

economica e ambientale dell’at-tività risicola, formando e aggior-nando i produttori sugli effettiagronomici e sull’impatto am-bientale delle differenti opzionidi tecnica colturale. E’ questol’obiettivo del progetto sostenu-to finanziariamente dalla SAIPlatform (con quattro suoi mem-bri: Ebro Food, Unilever, Migrose Kellogg’s) che lo scorso 23giugno scorso ha visto un grup-po di oltre 50 risicoltori e una

decina di persone provenienti daalcune industrie risiere, aderential progetto SAIRISI, darsi appun-tamento al Centro Ricerche sulRiso di Castello d’Agogna peruna giornata in campo.

La delegazione ha potuto vi-sitare anche due realtà impren-ditoriali di eccellenza della risi-coltura Lomellina: le aziendeAgricole Giuseppe Casalone diConfienza e Riccardo Braggio diZeme.

A pag. 3

Semine scalaricol progetto Ermes

Con le immagini satellitari acquisiteda sensori radar (SAR Synthetic Aper-ture Radar) c’è la possibilità di ca-ratterizzare il territorio e di monitorarel’andamento stagionale delle colture.Questi satelliti (al contrario di quelliottici) hanno la caratteristica di poteracquisire immagini indipendentemen-te dalle condizioni di nuvolosità

Dato, infatti, che non sempre èpossibile trovare la strategia correttaper gestire le operazioni in periodiprimaverili siccitosi e per poter com-pensare le nascite scalari, com’è suc-cesso quest’anno, avere a disposi-zione queste informazioni, spazial-mente distribuite su tutta la superficieaziendale, nonché fornite quasi intempo reale (generalmente entro ilgiorno successivo all’acquisizione deldato SAR) è di notevole importanza epermette di pianificare strategie spe-cifiche e mirate.

A pag. 4

Un’immagine SAR (CosmoSkyMed) che eviden-ziano l’evoluzione e la variabilità nella crescitadel riso. In rosso le zone più problematiche(sotto la media del campo), in giallo le zone amedio vigore, in verde le zone a maggior vigore(sopra la media del campo).

PROMEMORIA PER I RISICOLTORIEntro il 10 luglio dev’essere presentata la denuncia di superficie

Chi non avesse ancora provveduto lo faccia al più presto

Il modello da compilare e lerelative istruzioni erano allegatial numero precedente de “IlR i s i c o l t o r e”.

Il modello può essere sca-ricato collegandosi al sitowww.enterisi.it – area operatori– modulistica oppure può es-sere richiesto agli uffici dell’E n-te. L’invio della denuncia puòavvenire con le seguenti mo-dalit à:• attraverso la vostra casella

PEC, a cui è stato inviato unospecifico messaggio;

• via internet attraverso il nuo-vo sportello virtuale dell’EnteNazionale Risi;

• consegna o spedizione aduna delle Sezioni Provincialidell’Ente Nazionale Risi;

• trasmissione via fax al Cen-tro Operativo di Vercelli al nu-mero 02.30131188;

• invio, tramite posta elet-tronica, a [email protected].

Non verranno inviateulteriori comunicazioni postali

.

Risegno” in scena a VercelliDall'8 al 12 giugno, all'interno del salone della Borsa

Merci di Vercelli, centinaia di volontari hanno dato vita a“R i s e g n o”, un enorme disegno a pavimento intera-mente realizzato con rottura di riso bianco e Venere.

Il Risegno di quest'anno, con tema l'acqua, è statoterminato in tre giorni di meticoloso lavoro da oltre 700alunni delle scuole materne, elementari, medie e dastudenti universitari. Oltre 2.500 chili di rottura di riso(di cui circa 750 tinti di blu con pigmenti naturali peralimenti) sono stati pazientemente trasformati in unarosa dei venti di 320 metri quadri. L'evento è culminatonella dissoluzione del Risegno a opera degli stessicreatori.

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Page 2: Il Risicoltore (Luglio 2016)

TECNIC A2 LUGLIO 2 016

BUONE PRATICHE Al Centro Ricerche, a Confienza e a Zeme, si studiano le differenti opzioni di tecnica colturale

Con SAI Platform, la sostenibilità economicae ambientale della risaia si applica in campo

Marco Romani

Dopo aver partecipato nei me-si invernali al corso di aggior-namento sulle “Buone PraticheAg r i c o l e” per la coltivazione delriso, il 23 giugno scorso un grup-po di oltre 50 risicoltori e unadecina di persone provenienti daalcune industrie risiere, aderential progetto SAIRISI, si è datoappuntamento al Centro Ricer-che sul Riso di Castello d’Ag o g n aper una giornata in campo.

Il progetto sostenuto finan-ziariamente dalla SAI Platformcon quattro dei sui membri: EbroFood, Unilever, Migros e Kel-logg’s, ha l’obiettivo lungimiran-te di incrementare la sosteni-bilità economica e ambientaledell’attività risicola, formando eaggiornando i pro-duttori sugli effettia g r o n o m i c i esu l l ’ impatto am-bientale delle diffe-renti opzioni di tec-nica colturale.

Prima tappa deltour è stata la visitaai campi sperimen-tali dell’Ente nazio-nale Risi. In ambitoagronomico sonostate illustrate le at-tività sulla fertilizza-zione fosfatica epotassica, le prove riguardanti lacalibrazione dei sensori ottici divigore, l’uso di sostanza orga-nica di origine extra aziendale,nonché tutte le fasi del lavororelativo alla valutazione di dif-ferenti sistemi di gestionedell’acqua in risicoltura. In cam-po malerbologico e relativamen-te alla gestione delle avversitàfungine sono state presentate lesperimentazioni relative a nuovimezzi chimici in grado di con-trollare alcune infestanti e il Fu-sarium fujikuroi.

Successivamente la delega-

zione ha potuto visitare due real-tà aziendali di eccellenza dellarisicoltura Lomellina: le aziendeAgricole Giuseppe Casalone diConfienza e Riccardo Braggio diZeme.

La prima ha dato esempiodelle tecniche rivolte all’i n c r e-mento dell’efficienza dei mezzitecnici utilizzati in risicoltura, co-me le infrastrutture dedicateall’ottimizzazione della gestione

irrigua, i programmidi frazionamentodella concimazioneazotata e di utilizzodi concimi addizio-nati di inibitori dellanitrificazione, checonsentono una ri-duzione delle dositotali somministra-te e delle modalitàdi semina, differen-ziate a secondadella varietà e deltipo di semina (inacqua o in asciut-

t a).A Zeme, invece, si è avuta la

possibilità di confrontarsi su te-matiche agro-ambientali. L’a z i e n-da Braggio, infatti, vanta unalunga esperienza sull’i n t r o d u z i o-ne di moderne tecniche rivoltealla riduzione di input energetici,agricoltura conservativa, all’i n-cremento della fertilità dei suolicon l’impiego del sovescio e amisure che consentono l’inst au-rarsi di una maggiore biodiver-sità e una valorizzazione dell’av i-fauna acquatica, come la rea-lizzazione di solchi interni alle

camere di risaia, la sommersioneinvernale e la creazione di habitatn a tu r a l i .

La giornata si è conclusa conun proficuo dibattito tra gli in-tervenuti circa l’opportunità diu n’estensione delle tecnicheproposte alle varie condizioni pe-do-colturali della risicoltura ita-liana. Certamente iniziative qualiquelle delle SAI Platform sonoopportune per una maggioresensibilizzazione sull’import anzadi nuovi target produttivi, che

oggi più di ieri per-mettono una differen-ziazione competitivadel prodotto finale.

Un ristretto numerodi tecnici e rappresen-tanti delle industrie ri-siere si è poi incon-trato il giorno seguen-

te per un momento di confrontosull’influenza delle tecniche ri-sicole sulle emissioni di gas ser-ra. SAI Platform e alcuni suoimembri, in particolare, sono for-temente impegnati ad analizzarel’impatto della risicoltura euro-pea sulla problematica ambien-tale in questione e sulla messa apunto di misure di mitigazione.Attraverso la collaborazionedell’Università di Manchester edi Aberdeen si sono adottati mo-delli matematici per la stima

delle emissioni dalla risaia e per ilcalcolo del ciclo di vita del pro-dotto riso (LCA).

L’impegno che molte multi-nazionali dell’agrofood hannopreso in occasione della Con-ferenza di Parigi 2015 sui cam-biamenti climatici (COP 21), diriduzione dell’impatto delleemissioni di anidride carbonicanel ciclo di vita dei propri prodottida qui al 2020, vede, nel campodelle produzioni agricole, un’a t-tenzione particolare per la ri-sicoltura, in relazione alla criticitàdella emissione di metano.

Sarà impegno dell’Ente Risi edi tutta la filiera risicola italianatrovarsi pronte per questa nuovasfida con soluzioni che non pos-sono prescindere dal conside-rare sempre in primo piano an-che gli aspetti produttivi.

tOltre al Centro Ricerche

sul Riso, visitate duerealtà imprenditorialidi eccellenza della

Lomellina, le aziendeagricole Giuseppe

Casalone di Confienzae Riccardo Braggio

di Zeme

CASTELLO D’AGOGNA Il nuovo servizio viene proposto da questo mese dal Centro Ricerche sul Riso per tutti i clienti

Presso il nostro laboratorio l’analisi dell’arsenicoC. Simonelli*- M. Cormegna*

A seguito del crescenteinteresse mostrato daglioperatori del settore per leproblematiche legate allapresenza di metalli pesantie, in particolare, all’a r s e-nico, il Laboratorio Chimi-co Merceologico dell’EnteNazionale Risi ha messo apunto, già da alcuni anni,l’analisi dell’arsenico tota-le, conseguendone l’a c-creditamento nel 2011.

Come già anticipatonell’articolo pubblicato nelnovembre 2015 su “Il Ri-s i c o l t o r e”, con arsenico to-tale si intende la sommadelle diverse forme in cuil’arsenico può essere pre-sente nel riso (arsenicoinorganico + vari compostidi arsenico organico) nontutte, però, risultano al-tamente pericolose per lasalute umana. Solo l’a r-senico inorganico, espres-so come somma di As+3 eAs +5 è realmente tossico e,per questo motivo, laCommissione Europea harecentemente emanatoun Regolamento riguar-dante i tenori massimi diarsenico inorganico nei

prodotti alimentari (Reg.UE 1006/2015), elencandoin una specifica tabella ilimiti per il riso e i prodottiderivati, i cui valori sonoriportati in forma graficanel grafico.

Il Laboratorio già datempo si è attivato permettere a punto una nuovametodica analitica, che èrisultata particolarmenteimpegnativa da svilupparecon la strumentazione indotazione che è la stessagià utilizzata per l’analisidell’arsenico totale. Lo svi-luppo e la validazione sonoandati a buon fine e, daquesto mese, il Labora-torio è in grado di proporrea listino, per tutti i clienti,anche l’analisi specificaper l’arsenico inorganiconel riso semigreggio e la-vo r a t o .

La determinazione vie-ne effettuata secondo unaspecifica tecnica interna-z iona le (UNI CEN/TS16731:2014) che prevedel ’estraz ione se lett ivad el l ’arsenico inorganicocon acido nitrico diluito e lasuccessiva determinazio-ne con la tecnica di ge-nerazione degli idruri.

Il Laboratorio, inoltre, alfine di completare i dati diprecisione non esaustivi,riportati nella specificatecnica, ha eseguito, infase di validazione del me-todo, una serie di ripe-tizioni analitiche su 6 dif-ferenti campioni di riso,per verificare la correttez-za analitica in tutto l’i n-tervallo di misura previ-sto.

Riferimenti• U N I C E N / T S16731:2014. Prodotti Ali-mentari – Determinazionedei composti dell’Arsenico

reagenti all’idruro nel Risomediante Spettrometriaad Assorbimento Atomico(AAS-idruro) in seguito diestrazione acida.• Reg. UE 1006/2015 dellaCommissione del 25 giu-gno 2015 recante modificadel Reg. CE n. 1881/2006per quanto riguarda i te-nori massimi di arsenicoinorganico nei prodotti ali-ment ari.• M. Casali, C. Simonelli,M. Cormegna (2015), Me-talli pesanti nel riso: aspet-ti chimici e analitici. Il Ri-sicoltore, novembre 2015.

* Ente Nazionale Risi- Laboratorio Chimico

M e rc e o l o g i c o(LCM - Centro Ricerche

sul Riso)

I limiti secondo il Regolamento della Ue

cialde, cialdine, crakere dolci di riso

riso parboiled e risosemigreggio

riso lavorato non parboi-led (riso brillato o bianco)

riso destinato alla produ-zione di alimenti per i lat-tanti e i bambini

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TECNIC A LUGLIO 2016 3

IL CONVEGNO Rappresentanti e ricercatori dell’Ente Nazionale Risi presenti all’incontro presso il CREA-RIS

Riso biologico, dobbiamo saperne di piùLa ricerca è fondamentale sia per lo sviluppo del settore sia per garantire i consumator iE. Miniotti, M. Romani

Nel corso degli ultimi an-ni l’agricoltura biologica haattraversato fasi alterne disviluppo. Da un lato la mag-giore richiesta da parte deiconsumatori di prodotti ali-mentari controllati e a bas-so impatto ambientale, main grado di mantenere in-tatte tutte le proprietà nu-tritive e di qualità, ha por-tato a una diffusione delmetodo biologico in tutti gliambiti agricoli; dall’altro, ladifficoltà dei controlli effet-tuati sul territorio e le pro-blematiche legate a un noncorretto adempimento del-le misure previste per larealizzazione di tale tecnicahanno comportato criticheda parte dell’opinione pub-blica, con le successive in-chieste sui “falsi bio” e unadiscussione animata su co-me poter controllare le pro-duzioni dichiarate biologi-che e garantire al contempoi virtuosi di tale tecnica col-tu r a l e .

Di queste problematichesi è discusso lo scorso 16giugno al CREA-RIS di Ver-celli, presso il quale nel cor-so della mattinata rappre-sentanti delle istituzionipubbliche e delle associa-zioni di agricoltori hannopartecipato all’incontro or-ganizzato dalla Regione Pie-monte sul tema del risobiologico.

Introdotto dagli interventidell’assessore all’Ag r i c o l tu -ra della Regione Piemonte,Giorgio Ferrero, e da Gual-tiero Freiburger, sempredell’assessorato all’Ag r i c o l -tura, l’incontro ha affrontatoil tema della coltivazione ri-sicola biologica, andandoad approfondire alcuniaspetti che interessano taletecnica, dalla corretta ge-stione agronomica dellacoltura alla scelta varietale,dalle misure per il migliorcontenimento delle specieinfestanti a quelle per unariduzione del contenuto diprodotti fitosanitari nelle ac-que superficiali e profonde,fino alle attività degli or-ganismi di controllo e vi-gilanza.

Ad aprire la sezione dellerelazioni è stato Marco Ro-mani, ricercatore del Cen-tro Ricerche sul Riso, il qua-le ha presentato le attivitàsperimentali svolte tra il2002 e il 2007 dall’Ente

Nazionale Risi sul tema delbiologico. Dopo una breveintroduzione sulle superficibio nazionali e regionalidel l’ultimo anno, Romaniha presentato le maggioricriticità e problematichedella produzione risicolabiologica, nonché i criteriper la sceltavarietale dac o ns i d e ra r en e l c a s odell’a dozionedi tale tecnicacolturale. Il ri-cercatore èpoi passato aevidenziare iprincipali ri-sultati ottenu-ti evidenzian-d o , i n f i n e ,quali possanoessere le tecniche agrono-miche da adottare per mi-gliorare la produzione bio-logica. A tal proposito, Ro-mani ha decritto le nuovetecniche sperimentali chel’Ente Nazionale Risi stamonitorando per la loro mi-gliore applicabilità: utilizzodi cover crop con funzionepacciamante, trapianto,pacciamatura con film bio-degradabili.

In seguito, è intervenutaSara Coluccia, di Arpa Pie-monte, che ha descritto l’at-tività del Polo Alimenti nelcontrollo dei prodotti ali-mentari in merito al con-tenuto di sostanze inqui-nanti. In particolar modo èstato poi descritto il Pro-getto che vede Arpa Pie-monte lavorare con Ispra inrelazione alla verifica dell’in-fluenza dei prodotti fitosa-nitari sulle specie e habitattutelati dalle Direttive Eu-ropee Habitat e Uccelli eRete Natura 2000.

È importante ricordare,inoltre, che tale incontro èstato realizzato in conco-mitanza con la sottomissio-ne da parte di tutte le isti-tuzioni operanti in RegionePiemonte, coinvolte nel ga-rantire e valorizzare il pa-trimonio agricolo italiano, di

un protocollodi intesa sullar i d u z i o n ed e l l ’ u s o epresenza dia gr ofa rm ac ine ll ’a mbi en terisicolo italia-no.

Questo èstato il temadella relazio-ne di ElenaA ns el m ett i ,de ll ’Ass es so-

rato Ambiente della Regio-ne Piemonte, che ha de-critto il servizio di moni-toraggio dei corpi idrici svol-to dalla Regione e i risultatiottenuti dall’ultima campa-gna di campionamento. Iltema dell’inquinamento deicorpi idrici superficiali e sot-terranei da agrofarmaci è dinotevole importanza e dagliultimi studi condotti dal ser-vizio regionale è stata os-servata una traslocazione dialcune molecole dalle faldeprimarie a quelle seconda-rie, con un potenziale ri-schio di inquinamento dellefalde profonde.

Viola Massobrio, dell’as-sessorato Agricoltura dellaRegione Piemonte, dopouna approfondimento sultema delle specie infestantiin risaia e del problema del-le resistenze, ha descritto lep r i nc ipa l i l im i t a z i onedell’uso di prodotti fitosa-nitari sul territorio regionalee le potenziali tecniche da

adottare in ambito biologicoper sostituire il controllochimico con mezzi mecca-nici.

Con l’intervento succes-sivo, il direttore di Federbio,Paolo Carnemolla, ha evi-denziato la necessità chetutti gli organismi ed enticoinvolti nella risicoltura ita-liana si siedano a un tavolodi lavoro al fine di pianificareun sistema di certificazionee controllo comune nei con-fronti della risicoltura bio-logica. Inoltre, Carnemollaha sottolineato come, pro-prio in merito all’attuale in-cremento di inquinanti nei

corpi idrici regionali, lo svi-luppo di una risicoltura bio-logica sia importante, pro-ponendo la realizzazione diu n’eventuale distretto delbiologico.

Giancarlo Fiando, delServizio Repressione Frodi,ha in seguito decritto le at-tività di controllo e vigilanzasvolte dall’organo, sia du-rante il processo produttivoche durante la commercia-lizzazione. In particolar mo-do, Fiando ha descritto tuttele attività svolte nell’ambitodel biologico, dalla verificadi conformità dei processiproduttivi, alla regolaritàdella documentazione,all’esistenza e idoneità deisistemi tracciabili adottati,fino alla correttezza delleinformazioni riportate in eti-chett a.

Infine Giampietro Valè, ri-cercatore del CREA_RIS, haintrodotto brevemente ilProgetto Risobiosystems,progetto sul tema del bio-logico ancora in fase di co-struzione, finanziato da Mii-paf e che vede tra i nu-merosi autori anche l’EnteNazionale Risi.

La conclusione delle re-lazioni ha, quindi, visto l’ac-cendersi del dibattito in sa-la, con interventi di agri-coltori attivi nell’ambito delbiologico e una contesta-zione da parte degli agri-coltori biodinamici che han-no chiesto un maggior con-trollo da parte degli entipubblici e una maggiore at-tività di ricerca.

Alcuni agricoltori hannopoi sottolineato l’import an-za di discernere tra vero efalso bio, al fine di san-zionare chi dichiara di fareagricoltura biologica senzaseguire le misure che essarichiede e garantire e va-lorizzare gli agricoltori che,invece, svolgono tale tec-nica seguendo tutti i principie oneri che essa impone.

In conclusione della mat-tinata, il presidente dell’En-te Nazionale Risi, Paolo Car-rà, ha rilasciato una breveintervista al portale risoi-taliano.it, commentandoquanto discusso durantel’incontro e aggiungendoche: «Siamo di fronte a unadomanda elevata di prodottibiologici ed è, quindi, in-dispensabile che vi siau n’offerta competitiva, ilche significa anche controlliefficienti ed efficaci».

Un paio di foto che testimonianol’utilizzo di cover crop con fun-zione pacciamante

tCarrà: «Siamo di frontea una domanda elevatadi prodotti biologici ed è,

quindi, indispensabileche vi sia un’offertacompetitiva, il che

significa anche controlliefficienti ed efficaci»

Page 4: Il Risicoltore (Luglio 2016)

TECNIC A4 LUGLIO 2 016

PROGETTO ERMES Le immagini SAR aiutano a descrivere i cambiamenti che avvengono nelle colti vaz i o n i

Semine scalari e variabilità intracampodella campagna risicola 2016

A. Crema*, F. Nutini*, M. Barbie-ri**, L. Gatti**, F. Holecz**, F. Col-livignarelli**, M. Boschetti*

Nel numero de “Il Risicol-t o r e” del giugno 2015 furonopresentate delle mappe pro-dotte da immagini satellitariacquisite da sensori radar(SAR Synthetic Aperture Ra-dar) che offrivano, al pari deisatelliti ottici, la possibilità dicaratterizzare il territorio e dimonitorare l’andamento sta-gionale delle colture. Questisatelliti hanno la caratteristicadi poter acquisire immaginiindipendentemente dallecondizioni di nuvolosità che,al contrario, affliggono nega-tivamente le capacità di os-servazione dei satelliti ottici.A fronte di questo vantaggio,però, la capacità di valutazio-ne dello stato di vigore dellepiante e in generale della cre-scita della coltura non è cosìdiretta come lo è per i sensoriottici, in grado di registraredirettamente le caratteristi-che spettrali della superficieindagata (pianta e foglie). Nelcaso dei dati SAR le infor-mazioni ottenibili riguardanola struttura della coltura (den-sità, altezza e biomassa); perottenerle è però necessariau n’elaborazione complessa,che è stata automatizzata dal-la società Sarmap. Come mo-strato nelle foto, una seried’immagini SAR acquisitecon un’alta frequenza tem-porale sulla stessa area, op-portunamente elaborate,possono descrivere in manie-ra ottimale i cambiamenti - siaspaziali che temporali - cheav vengono ne i camp i .Nell’ambito del progetto Er-m e s ( h t t p : / / w w w. e r-mes-fp7space.eu/), immagi-ni dei satelliti commerciali,appartenenti alla costellazio-ne Cosmo Skymed (3 metri dirisoluzione spaziale), sonostate programmate sulla ba-se del calendario agronomico(dalla semina a fine accesti-mento) ed elaborate imme-diatamente dopo l’acquisizio -ne, grazie alle capacità di cal-colo e l’esperienza di Sar-map, con l’obiettivo di fornirele relative mappe di variabilitàentro le 24 ore successiveall’acquisizione stessa.

L’annata 2016 è stata ca-ratterizzata da un inizio di pri-

mavera molto asciutto che hacreato qualche problema allerisaie seminate precocemen-te in asciutta. Se prendiamoad esempio la stazione me-teo di Castello d’Agogna, dal15 marzo al 30 aprile vediamoche sono caduti solamente9 , 6 m m d ipioggia distri-buiti su sole 6g i o r n a t e d iprecipit azioni(dati Arpal). Lepoche pioggee u n a n d a-mento dellet em p e ra tur emolto altale-nante hannoinf lu i to negat ivamentesull’omogenea germinazionedel riso seminato in asciutta,generando scalarità e varia-bilità nelle nascite. In questecondizioni, eccessive profon-dità di semina, camere consuoli troppo compatti e duri obagnature di soccorso chehanno creato croste super-ficiali non hanno permessoalle plantule di svilupparsi inmaniera ottimale. La tessitu-ra dei suoli, infatti, gioca unruolo molto importante inquesto effetto, in quanto aseconda della diversa com-

ponente granulometrica (ar-gilla-sabbia-limo) possiamoavere condizioni diverse diumidità, temperatura e com-pattezza dei suoli in una stes-sa camera, che influisconos u l l a g e r m i n a b i l i t à esull’emergenza soprattutto in

annate comequesta. Que-sto effetto èregistrato inmaniera evi-dente da l lem a p p e d iomogeneit àottenute daidati SAR e gra-z ie a l le f re-quenti rivisita-

zioni satellitari è stato pos-sibile, in diversi casi, analiz-zare l’andamento scalare del-le nascite. Nelle immagini siriporta a titolo di esempio ilcomportamento di due ap-pezzamenti di cui è nota laforte diversità intracampo deisuoli e dove sono stati riscon-trati nell’annata in corso an-damenti germinativi molto di-versi. Il primo campo (pan-nello A, varietà Carnaroli, se-mina 7 aprile) è caratterizzatoda una zona con terreno piùsabbioso/limoso nella partesinistra, che via via diventa

molto più argilloso verso il la-to in basso a destra. La map-pa d’omogeneità, ottenutadall’immagine SAR del 19aprile, evidenzia una zonarossa problematica (a cresci-ta ritardata rispetto al restodel campo) che poi si espan-de ulteriormente, come os-servabile dalla mappa ottenu-ta dall’acquisizione SAR suc-cessiva (5 maggio). A un me-se di distanza dalla semina ilriso aveva beneficiato dellamaggiore umidità presentenella parte argillosa (zona ver-de), riuscendo a germinare ead emergere bene, mentrenella parte di terreno più sab-biosa la crostaformatasi inseguito a unabagnatura disoccorso haostacolato lafuoriuscita dalterreno dellap i a n t a . L astessa cosa èavvenuta nelsecondo cam-po (pannello B, varietà MareCL, semina 7 aprile) dove ladiversa tessitura ha generatouna scalarità nell’emergenzadelle piante di quasi una set-timana, evidenziata nuova-

mente dalla zona rossa delcampo, che è presente già il19 aprile ed è ancor più mar-cata nell’immagine del 5maggio. Questa differenza,se non compensata tempe-stivamente (se e dove pos-sibile), può portare a disegua-glianze nello sviluppo dellacoltura, che possono influen-zare il proseguo della stagio-ne. Alla data del 21 maggionotiamo come in entrambi icampi una differenza persisteancora dopo ben 45 giorni.Nell’immagine del 6 giugnoinvece, il comportamento siinverte, rendendo visibile l’ef -fetto di una fertilizzazione a

dose variabile(guidata dalleimmagini sa-tellitari), cheha permessodi compensa-re il gradientein tra -c amp o,f o r n e n d omaggior ferti-lizzante alle zo-ne meno svi-

luppate per cercare di stimo-larne la crescita e ridurre ilgap il prima possibile. In con-clusione la possibilità di avereun monitoraggio frequente ecostante dell’andamento col-

turale, grazie ai rilievi satel-litari, può risultare un valoreaggiunto, soprattutto in con-dizioni anomale e con pro-blematiche che vanno gestitenelle prime fasi dello sviluppocolturale. Non sempre è pos-sibile trovare la strategia cor-retta per gestire le operazioniin periodi primaverili siccitosie per poter compensare lenascite scalari, ma l’impor -tanza di avere informazionispazialmente distribuite sututta la superficie aziendale,nonché fornite quasi in tem-po reale (generalmente entroil giorno successivo all’acqui -sizione del dato SAR), per-mette di pianificare strategiespecifiche e mirate.

*CNR-IREA; **SARMAP

Serie temporale di immaginiSAR (CosmoSkyMed) che evi-denziano l’evoluzione e la varia-bilità nella crescita del riso dal 19aprile al 6 giugno 2016. In rossole zone più problematiche (sottola media del campo), in giallo lezone a medio vigore, in verde lezone a maggior vigore (sopra lamedia del campo). Il pannello Amostra un campo nel comune diZeme (Pv) seminato con Carna-roli il 7 aprile; il pannello B lemappe di un campo nel comunedi Rosasco (Pv) seminato con va-rietà Mare CL il 7 aprile

B

A

19 APRILE 5 MAGGIO 21 MAGGIO 6 GIUGNO

tL’annata 2016 è statacaratterizzata da un

inizio di primavera moltoasciutto che ha creato

problemi alle risaieseminate in asciutta

tAvere un monitoraggiofrequente e costante

dell’andamento colturalepuò risultare un valoreaggiunto, soprattutto in

condizioni problematiche

Page 5: Il Risicoltore (Luglio 2016)

LUGLIO 2016 5

.

A seguito dell’evento tenutosi allaTriennale di Milano (“Mock Trial – Fo o dand Design: quali possibilità di tutela?”13 novembre 2015), il Laboratorio Chi-mico Merceologico ha redatto un ar-ticolo approfonditosulle caratteristichech im ico -m er ceo lo gi-che che distinguonole varietà di riso im-piegate nel cucinarerisotti. L’articolo, daltitolo “Tutte le varietàdi riso per risotti” ( a u-tori: C. Simonelli, M.Cormegna) è statopubblicato sulla rivi-sta Macchine Ali-mentari (Anno XIII,n° 5, giugno 2016); ilmensile è rivolto almondo delle tecno-logie di processo ali-mentare solido, dallatrasformazione dellematerie prime fino al confezionamentodel prodotto finale. Macchine Alimen-tari è la rivista, scritta da tecnologi edesperti, per il “tecnologo alimentare”,che è la figura chiave del settore ali-mentare, capace di sovraintendere esupervisionare la filiera nella sua in-

terezza, per garantire la qualità delprodotto finale in termini di salubrità esicurezza.

Nell’articolo viene spiegata la com-plessità della gestione delle numerose

varietà di riso, sud-divise in base al De-creto Annuale. Ci sisofferma, quindi, sul-la descrizione della fi-siologia del granello esulla caratterizzazio-ne chimico-merceo-logica che permettedi classificare il riso inbase alle biometrie oal contenuto di ami-losio. Si prendono poiin considerazione lepeculiari caratteristi-che che devono averei risi da risotto, con-frontate con le varie-tà idonee ad altre pre-parazioni.

Per ulteriori approfondimenti è pos-sibile contattare la redazione di Mac-chine Alimentari all’indirizzo internetwww.macchinealimentari.it o consul-tare la rivista presso la Biblioteca delCentro Ricerche sul Riso di Castellod’Ag o g n a .

PMA, finalmente qualcosa si muoveLa Commissione europea ha formalmente annunciato al Comitato di gestione che una delegazione, composta da

funzionari della Direzione generale Trade e della Direzione generale Agri, si recherà in Cambogia tra il 13 ed il 15 luglioRoberto Magnaghi*

Finalmente anche gli al-tri Stati membri produttoridi riso hanno maturato laconsapevolezza rispettoalla gravità del problemache le importazioni daiPaesi Meno Avanzat i(PMA) stanno creando alsettore risicolo comunita-rio.

Infatti, dopo i continuiinterventi della delegazio-ne italiana (Ministero dellePolitiche agricole alimen-tari e forestali ed EnteRisi) al Comitato di ge-stione, volti ad evidenziarealla Commissione euro-pea la necessità di inter-venire prontamente perpermettere un riequilibriodel mercato, e agli spo-radici interventi della Spa-gna, nell’incontro dello

scorso 30 giugno anche ilPortogallo e la Grecia han-no sollecitato la Commis-

sione ad adottare “sceltedecisive e risolutive” r i-spetto ai problemi che gli

accordi Eba (Everythingbut arms - Tutto tranne learmi) stanno provocandoagli operatori della filiera.

La Commissione euro-pea ha così formalmenteannunciato al Comitato digestione che una delega-zione, composta da fun-zionari della Direzione ge-nerale Trade e della Di-rezione generale Agri, sirecherà in Cambogia tra il13 ed il 15 luglio.

L’auspicio di tutti quantiè che l’esito dell’incontro

si traduca in risultati con-creti in modo che:

1. il volume comples-sivo delle importazioni diriso cambogiano possaessere ridotto, così comeil livello delle importazionidi riso in piccole confe-zioni;

2. vengaco mun ica toalle autoritàc a m b og i a n eche devonoessere sem-pre rispetta-te le regoledell’origine eche sarannoadottati sericontrol l i inmerito;

3. il riso la-vorato profu-mato (fragrant) cambogia-no importato non vengapiù miscelato con riso con-venzionale, come candi-damente ammesso dallastampa locale nei mesiscorsi.

Anche se l’ob iett ivoprincipale rimane quello diconvincere la Commissio-ne europea a ripristinare idazi sull’import di riso la-vorato da PMA, in mododa garantire una preferen-za per il riso coltivato

ne l l ’Unio neeuropea, lad e c i s i o n edel la Com-m i s s i o n erappresent ala presa dicoscienza daparte del lastessa di unagrave proble-matica (im-port record afine campa-gna, aumen-to delle scor-

te e squilibri nei compartivarietali) con serie con-seguenze che l’Italia avevagià annunciato nel 2014.

Meglio tardi che mai!*Direttore generale

dell’Ente Nazionale Risi

tAnche Spagna,

Portogallo e Greciahanno sollecitato

la Commissione adadottare “scelte decisivee risolutive” rispetto ai

problemi che gli accordiEba stanno provocandoagli operatori della filiera

Centro Ricerche sul Riso protagonistasulla rivista “Macchine alimentari”

PROTEZIONECEREALI

Speciale risoSpeciale riso

Le importazioni nell’Unione europea di questa campagna si sonoattestate a 1.020.000 tonnellate, base riso lavorato, con un incrementodi circa 80.000 tonnellate (+9%) rispetto al dato dell’anno scorso.Per quanto riguarda le importazioni di riso lavorato dai Paesi MenoAvanzati (PMA), si evidenzia un volume complessivo di 291.000 ton-nellate con un aumento di circa 50.000 tonnellate (+20%) rispetto allascorsa campagna

Page 6: Il Risicoltore (Luglio 2016)

VA R I E6 LUGLIO 2 016

VERCELLI Alla Borsa Merci sono stati utilizzati oltre 2.500 chili di rottura di riso

“Risegno”, 700 studenti realizzanouna rosa dei venti con a tema l’acqua

A Vercelli, centro nevral-gico della risicoltura euro-pea per il secondo anno con-secutivo, dall'8 al 12 giugno,ha avuto luogo l'evento Ri-segno.

All'interno del salone del-la Borsa Merci cittadina,centinaia di volontari hannodato vita a un enorme di-segno a pavimento intera-mente realizzato con rotturadi riso bianco e Venere.

Risegno è l'originale ecoinvolgente modo di pro-muovere il cereale riso, natodalla fantasia del fotografoLivio Bourbon che ha saputocombinare la classica festadelle infiorate mediterraneecon il prodotto principe dellapropria terra. Se infatti a No-to o a Spello quintali di petalicolorati vengono importatiper disegnare a terra figuredi ogni genere, a VercelliBourbon ha deciso di darevita ad ampie raffigurazioniiconografiche reimpiegandolo scarto della lavorazionedelle riserie locali. Così mi-lioni di chicchi rotti si sonoelevati al rango di opera d'ar-te di considerevoli dimen-sioni.

Il Risegno di quest'anno,con tema l'acqua, è statoterminato in tre giorni di me-ticoloso lavoro da oltre 700

alunni delle scuole materne,elementari, medie e da stu-denti universitari.

Oltre 2.500 chili di rotturadi riso (di cui circa 750 tinti diblu con pigmenti naturali per

alimenti) sono stati pazien-temente trasformati in unarosa dei venti di 320 metriquadri. Per realizzare ognu-na delle sedici voluminosegocce d'acqua dell'opera, sisono alternati più di ventigiovani artisti.

L'evento al termine dellasettimana è culminato nelladissoluzione del Risegno adopera degli stessi creatori.L'austera Borsa Merci diVercelli è così divenutasplendida cornice del vario-pinto omaggio alla bellezzadel riso. Nella fase finale del-l'evento l'atmosfera silentedel Salone, profumata di ce-

reale, si è tra-sformata inuna battagliagioiosa e in-contenibile amanciate dirottura di riso.

L ' i n t e r amateria utiliz-zata per il Ri-segno è stata recuperataper divenire alimento per glianimali delle cascine pros-sime alla città e del canilecomunale.

«Risegno vuole divenire -sottolinea l'autore del pro-getto - alfiere della risicolturaitaliana: in sede Expo2016, è

stato definito uno tra glieventi migliori e più coinvol-genti per il pubblico».

Nella pagina facebookMandala di Riso si può ve-dere l'evoluzione del Rise-gno d'acqua in ogni singolafase, dalla progettazione alfestoso disfacimento.

.

Al workshop Enea, Carrà indica le azioni per il risparmio energetico in risaiaCon un calo dei consumi ener-

getici del 21% ed un risparmio parial 70% legato ad operazioni di ef-ficientamento, l’agricoltura in Italiacontribuisce significativamente alraggiungimento degli obiettivi di ef-ficienza energetica che il nostroPaese si è posto. Ma restano spaziimportanti per ulteriori riduzioni consoluzioni e tecnologie green. Que-sta la fotografia del consumo ener-getico nel settore agricolo (e nonsolo) presentata dall’Enea in occa-sione del workshop “E ff i c ie n z a

Energetica per la competitività delleimprese agricole, agroalimentari eforest ali”, organizzato dall’Agenzia loscorso 14 giugno a Roma.

Tra i protagonisti dell’incontro an-che il presidente dell’Ente Nazio-nale Risi, Paolo Carrà, che è inter-venuto con una relazione in cui, oltrea spiegare le funzioni dell’ENR e ilruolo della risicoltura in Italia e inEuropa, ha analizzato il bilancioenergetico di un’azienda risicola. Haevidenziato quali siano i consumidiretti, in particolare per l’essica -

mento e lo stoccaggio e quelli in-diretti, fertilizzanti in testa. Carà ha,però, anche spiegato quali possonoessere le azioni per un risparmioenergetico in risaia: innanzitutto,per quel che riguarda essiccamentoe stoccaggio, con il miglioramentodell’efficienza degli impianti a fuocoindiretto (scambiatori di calore) edell’efficienza degli impianti a com-bustione di lolla; così come si po-trebbe intervenire sull’a um en todell’efficienza di fertilizzazione (in-terramento in profondità, cover

crop con leguminose, precision far-ming) e sulle tecniche di coltiva-zione, ad esempio attrraverso la mi-nima lavorazione e l’impiego di mac-chine che utilizzano sistemi di guidaGPS e distribuzione computerizza-t a.

«Il contenimento della spesaenergetica totale, compreso l’im -piego della lolla per l’essiccazione -ha concluso Carrà - potrebbe ridurregli attuali consumi di 37-21 Gj/ha(0,83-0,53 TEP/ha) con un risparmiofino al 35%».

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Page 7: Il Risicoltore (Luglio 2016)

VA R I E LUGLIO 2016 7

VIGEVANO Appuntamento per sabato 3 settembre all’evento di Carlo e Riccardo Marchesani

Le novità 2016 a Cascina SalsicciaIl servizio di assistenza tecnica dell’ENR ha realizzato una prova dimostrativa di concimazione

Anche quest’anno sisvolgerà sabato 3 Settem-bre 2016 l’ormai tradizio-nale incontro presso la ca-scina Salciccia di Vigevano(Pv) organizzato da Carlo eRiccardo Marchesani.

A dare supporto a unodegli appuntamento più im-portanti per l’a g r ic o l tu r alombarda saranno l’EnteNazionale Risi (ENR) e altrienti di sperimentazioneagricola.

La manifestazione, cheavrà il patrocinio dell’a m-ministrazione comunale diVigevano, avrà lo scopo dimostrare agli addetti delsettore le principali novitàdella risicoltura, siano essevarietali, prodotti fitosani-tari o attrezzature.

L’Ente Nazionale Risi incollaborazione con il Creadi Vercelli, Regioni Piemon-te e Lombardia presente-ranno un campo dimostra-tivo dedicato alle varietà diriso recentemente iscritteal registro varietale. Du-rante la giornata le varietàverranno illustrate nei par-ticolari dai tecnici della ditteresponsabili.

Il servizio di assistenzatecnica dell’Ente NazionaleRisi ha realizzato una provadimostrativa di concimazio-ne mediante sovescio pri-maverile di leguminose; inparticolare Veccia Villosa eCapello. La semina dellepiante da sovesciare è av-venuta in autunno diretta-mente sulle stoppie dellacoltivazione precedentemediante spaglio mecca-nico.

Anche quest’anno BasfItalia in un apposito campovetrina illustrerà le varietàClearfield disponibili incommercio; tra le diversevarietà sarà possibile vi-sionare gli ibridi americaniCL XL 745 e Ecco 51 CLdella “Ricetec”, le varietàTerra CL e Sole CL a gra-nello tondo, la varietà Ne-mesi CL costituita dal Dot-tor Eugenio Gentinetta; levarietà Luna CL e BaroneCL con granello lungo Acostituite dalla Sa.Pi.Se.Nello stesso spazio saran-no presentate le varietà agranello lungo A CL31 econ granello di tipo tondoCL15 di Ente Nazionale Ri-si. Sono inoltre coltivate levarietà con granello lungo

B Mare CL, CL71, Cl26,Sirio CL e la varietà Furia CLa granello medio. Per la

prima volta è anche pre-sente la varietà costituitanegli Stati Uniti CL 111 chedal prossimo anno verràriprodotta e distribuita inIt alia.

La ditta Sa.Pi.Se. pre-senterà ECCO 63 (ibridonon Clearfield costituitodalla Ricetec) seminato in-terrato con il dosaggio disemente di 30 kg/ha a ciclolungo, oltre a una rappre-sentanza del proprio ca-talogo varietale.

Anche la Borando Se-menti è presente con al-cune varietà di riso costi-tuite in Bulgaria e coltivate

per la prima volta in italia inparticolare: Limperatore, ri-so con granello medio cri-stallino e 130 giorni di ciclo;Fenomeno, riso con gra-nello lungo A cristallino e130 giorni di ciclo; Spillo,con granello tondo cristal-lino e 140 giorni di ciclo.

Dow Agrosciences Italiapresenterà, come è con-suetudine, la sperimenta-zione sulle diverse misceledi fungicidi applicate allevarietà di riso per il con-tenimento del brusone.

Nell’edizione 2016 saran-no presenti con i propricataloghi riso e mais le

ditte Bayer CropsciencesItalia e, per la prima volta,Gowan Italia. Sarà, inoltre,possibile visionare le va-rietà di mais di PioneerHI-Bred Italia che curerà uncompleto campo catalogodi cui si eseguirà la mie-titura durante la manifesta-zione.

Inoltre, la ditta SipcamItalia presenta una prova diconfronto tra riso varietàSelenio seminato interratoa file con e senza la con-cimazione localizzata sullafila. Il prodotto impiegato èl’Umostart. La stessa dittapresenta anche un campodivulgativo con diverse va-rietà di soia. Alla manife-stazione parteciperà anchela Vipetrol di Mortara.

Di particolare interessesono le prove realizzate daTerre Padane che presentale coltivazioni di mais e risoprotette mediante l’i m p i e-go di un film di materialebiodegradabile che vienesteso sul terreno al mo-mento della semina e cheimpedisce alle erbe infe-stanti di competere con lacoltivata (pacciamatura). Latecnica consentirebbe an-che di economizzare il di-serbante, di ridurre la dosedi concime e l’i rr i g a z i o n e ..

Firmato un protocollo sull’uso dei fitofarmaciIl 14 giugno a Torino fra gli assessori

all’Agricoltura e all’Ambiente della RegionePiemonte, Ente Nazionale Risi, Autorità diBacino del fiume Po, Agenzia Regionale perla Protezione dell’Ambiente del Piemonte,Università di Torino, Federazione interregio-nale degli Ordini dei dottori Agronomi eForestali del Piemonte e Valle d’Aosta, Fe-derazione Regionale Coltivatori Diretti Pie-monte, Confederazione Italiana AgricoltoriPiemonte, Confagricoltura Piemonte edAgrofarma-Federchimica è stato siglato unProtocollo d’intesa per la riduzione dell’im -patto ambientale dovuto all’uso dei fitofar-

maci in risicoltura. Si tratta di un accordovolto a favorire le conoscenze e la diffusionedei dati sulla qualità ambientale delle acquenell’area risicola con l’obiettivo di sensibi-lizzare gli operatori sulla necessità di adot-tare le buone pratiche agricole di riferimentocome mezzo di miglioramento, sia per leimprese che per l’ambiente.

La ricerca assumerà un ruolo strategiconell’ambito dell’azione per individuare so-luzioni tecniche e gestionali innovative inmateria di emissioni, salubrità del prodotto,utilizzo razionale dell’acqua, e per il controllochimico e agronomico delle avversità.

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Page 8: Il Risicoltore (Luglio 2016)

PROGETTI SCOLASTICI8 LUGLIO 2 016

FORMAZIONE In classe, al Centro Ricerche sul Riso oppure alla Borsa Merci di Vercelli

Un’annata a scuola con l’Ente RisiTanti i temi affrontati, dalla coltivazione alla lavorazione e commercializzazione del prodotto

La conoscenza della col-tivazione del riso, della sualavorazione e commercia-lizzazione, della bontà ede l l ’unic i tà d i questostraordinario prodotto pas-sa anche attraverso i ban-chi. Lo sanno bene all’EnteNazionale Risi che sul fron-te della formazione scola-stica hanno investito anchetempo e personale. A fre-quentare scuole, ad ac-compagnare gli studenti alCentro Ricerche sul Riso diCastello d’Agogna piuttostoche alla Borsa Merci di Ver-celli o in qualche azienda traPiemonte e Lombardia è inparticolare Cesare Rocca,del Servizio Assistenza Tec-

nico dell’ENR. «E’ u n’a t-tività impegnativa ma si-curamente utile - assicuraRocca - Con i più piccoli,che non conoscono moltodel mondo del riso, è im-portante fargli capire tutto illavoro che c’è dietro il piattodi risotto che la mamma glimette sul tavolo, per cui siparla molto di coltivazione elavorazione; con i più gran-di, che magari andranno alavorare in aziende che colriso avranno a che farecommercialmente, focaliz-ziamo il nostro lavoro sugliaspetti legislativi, piuttostoche fiscali. Comunque, ilnostro intervento è semprespecifico e mirato alle com-

petenze che gli studenti do-vranno poi avere nel mondodel lavoro, in campo piut-tosto che in ufficio».

E l’elenco degli istituti incui è intervenuto un tec-nico dell’Ente Risi durantequesto ultimo anno sco-

lastico è davvero lungo:dall’Istituto tecnico Cavourdi Vercelli all’Istituto alber-ghiero Zegna di Trivero (Bi),d al l ’Istituto comprensivoSerra di Crescentino (Vc)all’istituto Vittorio EmanuleFiliberto di Savoia di Ca-sorate Primo (Pv) fino agliincontri sulla coltivazione elavorazione del riso all’U n i-versità del Piemonte Orien-tale a Vercelli e alle visiteaziendali, come quello allaGeovita Group di VillanovaM o n fe rr a t o .

Il lavoro dell’Ente Risi èstato ovunque apprezzato emolti i ringraziamenti ar-rivati alla direzione milane-se. Ne riportiamo uno su

tutti, quello del dirigentescolastico della Scuola Se-condaria di I grado “C a-r e tt o” di Crescentino, Giu-seppe Graziano: «Desideroesprimere il ringraziamentodella scuola che rappresen-to per la collaborazione di-mostrata nella realizzazionedel nostro progetto desti-nato agli studenti dellaScuola Secondaria di I gra-d o d i “ C o n o s c e n z adell’ecosistema di risaia edella coltivazione del riso”. Ilgrado di apprezzamentodegli interventi tenuti dalvostro tecnico, Cesare Roc-ca, è stato unanime sia tra idocenti, sia in tutte le classiin cui è intervenuto, in-teragendo con i ragazzi suargomenti, anche compli-cati, ma trattati con com-petenza e passione». Unalettera che si conclude conl’augurio « che la positiva einteressante esperienzaformativa possa continuarein una collaborazione fu-tu r a ».

A sinistra, l’incontro con l’Istituto Rosa Stampa di Vercelli. Sopra, quello con gli studenti dell’I s t i tu toagrario Penna in visita alla Geovita Group di Villanova Monferrato

Creato un sito internet con il progettodidattico English Presentation Project

Coordinato dal Dipartimento di Studi Uma-nistici dell’Università del Piemonte Orien-tale, con la partecipazione della Camera diCommercio di Biella e Vercelli, Federmana-ger Vercelli ed Ente Nazionale Risi, il 15 giu-gno scorso presso la Cripta Sant’Andrea diVercelli si è svolta la giornata conclusiva delprogetto didattico English Presentation Pro-ject, giunto alla quarta edizione.

Il progetto ha coinvolto 12 giovani studentie studentesse laureandi in Lingue StraniereModerne, seguiti dai docenti Maicol Formen-telli, Sandra Della Chiara, Gayle Ridinger edalla start-up Noise+ nella creazione di unsito internet in lingua inglese per la pro-mozione sul mercato internazionale dellastorica azienda agricola Cascina Veneria diLignana (Vc).

Il sito internet realizzato quest’anno è in-teramente dedicato al riso, uno dei simbolipiù significativi del territorio del Piemonteorientale, e accoglie il visitatore italiano edestero con il titolo suggestivo “Every grain agem, every bite a joy”, esprimendo con ef-ficacia la preziosità di questo cereale e tutta lacura che la riseria vercellese Cascina Veneriapone nella sua coltivazione, lavorazione e

distribuzione.Il progetto English Presentation Project

adotta un approccio innovativo all’insegna -mento delle lingue straniere che coniugal’apprendimento in classe con un’esperienzaconcreta in stretta collaborazione con leaziende del territorio. Gli studenti hanno cosìl’opportunità di avere un accesso diretto allefiliere produttive e alle dinamiche aziendaliattraverso modelli imprenditoriali di succes-so, mentre le aziende hanno modo di ap-prezzare il capitale umano che viene formatoall’interno dell’università e le competenzeche i neolaureati in discipline umanistichepossono mettere al servizio del mercato dell avo r o .

Con English Presentation Project si inau-gura un importante percorso di collabora-zione fra attori del territorio che sono pernatura e vocazione diversi fra loro, ma checonvergono in un progetto con la finalitàcomune di sostenere e promuovere l’ec -cellenza nel panorama internazionale facen-dosi portavoce nel mondo della qualità e dellagenuinità dei prodotti agroalimentari italiani.

Maggiori informazioni sul sito: www.en-glishpresent ationproject.it

L’incontro con le classi 4ª e 5ª dell’Istituto Comprensivo di Biandrate(No), scuola primaria di San Pietro Mosezzo

Newpharm®, azienda leader nelle soluzio-ni per lo stoccaggio di tutti i cereali da oltre 15 anni nel settore professionale del pest control presenta formulazioni speci-fiche per lo stoccaggio, adatte a tutta la filiera alimentare.In questo senso, la linea Actellic® a base di Pirimifos-metile, comprendente formu-lazioni liquide o in polvere, è riconosciuta in ambito internazionale per l’eccezionale efficacia e residualità del principio attivo che assicura il massimo potere abbatten-te e la più ampia residualità contro insetti ed acari. Grazie al triplice meccanismo d’azione del Pirimifos-metile (contatto, ingestione ed inalazione) sono controllate tutte le prin-cipali tipologie di infestanti delle derrate immagazzinate. La formulazione liquida concentrata Actellic® 50 è particolarmen-te indicata per la debiotizzazione ambien-tale mentre Actellic® 2P in polvere si pre-sta al trattamento di aree perimetrali e pavimenti.

La valutazione EFSA (EUROPEAN FOOD SAFETY

AUTHORITY) Pirimifos-metileActellic® è consentito nel trattamento di-retto di frumento, orzo, avena, sorgo e miglio. Per tali colture il limite massimo di residuo (LMR) è 5 ppm (mg/kg). Studi sulle contaminazioni crociate nei magaz-zini (cross-contamination) hanno eviden-ziato l’assenza di rischi per la filiera ali-mentare dopo studi EFSA.

Igiene e sicurezza alimentare negli ambienti di stoccaggio

Via Tremarende, 24/B 35010 S.Giustina in Colle (PD) Tel. 049 9302876 [email protected] - www.newpharm.it

Le soluzioni per una protezione sicura ed efficace del risone stoccato.

Durante lo stoccaggio è indispensabile man-tenere adeguate condizioni di temperatura e umidità nell’ambiente per limitare la prolife-razione degli infestanti, al fine di preservare l’integrità della derrata. Trascurare la pre-senza, anche modesta, di insetti potrebbe in breve tempo rivelarsi una scelta errata e compromettente in quanto le cariossidi ero-se richiamano artropodi secondari come al-tri Coleotteri e acari. In questo senso K-obiol® ulv6 è una for-mulazione unica con un solvente vegetale a basso impatto ambientale che agisce sul bersaglio sia per contatto che per inge-stione, assicurando la massima efficacia. È dotato di una rapida azione iniziale (Potere abbattente), inoltre, l’elevata residualità, permette di coinvolgere anche quegli insetti eventualmente nascosti in crepe o interca-pedini.I migliori risultati si ottengono abbinando il K-obiol® ulv 6 al Pygrain®, in cui il potere ab-battente è rafforzato dall’effetto snidante ed è impiegato in tutta la filiera cerealicola bio-logica sia per interventi diretti sulle partite infestate che per disinfestazioni ambientali. Il binomio K-obiol® ulv6-Pygrain® rappre-senta la soluzione ottimale per la disinfesta-zione duratura del risone, nel rispetto nelle recenti disposizioni legislative e nella totale sicurezza per il consumatore finale. Infine le miscele di principi attivi garantiscono un risultato più efficace e duraturo.

Per maggiori info contattare i tecnici commerciali Newpharm o visitare il sito www.protezionecereali.it

Page 9: Il Risicoltore (Luglio 2016)

DALL'ENTE RISI LUGLIO 2016 9

I L T R OVAU F F I C I OSede Sede CentraleIndirizzo Via San Vittore, 40Città 20123 MilanoTelefono 02 8855111Fax 02 861372E-mail [email protected] Lun-Ven: 9,30-12,30 13,30-17,00Servizi Presidenza Direzione Generale Area mercati e Rapporti UE Amministrazione - Personale URP - CED

Sede Centro Ricerche sul RisoIndirizzo Strada per Ceretto, 4Città 27030 Castello D’AgognaTelefono 0384 25601Fax 0384 98673

E-mail [email protected] Lun-Ven: 9,30-12,30 13,30-17,30Servizi Biblioteca - Laboratori

Sede Centro Operativo

Servizi Emissioni certificati Dichiarazione esp. Raccolta denunce e documentiTelefono 0161 257031Fax 02 30131188E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 14,00-16,30

Sede Sezione di Ferrara

Indirizzo Via Leoncavallo, 1Città 44021 CodigoroTelefono 0533 713092

Fax 0533 713405E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 14,00-16,30Servizi Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Sede Sezione di Novara

Indirizzo Via Ravizza, 10Città 28100 NovaraTelefono 0321 629895Fax 0321 612103E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 14,00-16,30Servizi Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Sede Sezione di Pavia

Indirizzo Via Calatafimi, 13Città 27100 Pavia

Telefono 0382 24651

Fax 0382 304820

E-mail [email protected]

Orari Lun-Ven: 8,30-12,30

14,00-16,30

Servizi Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Sede Sezione di Vercelli

Indirizzo P.zza Zumaglini, 14

Città 13100 Vercelli

Telefono 0161 257031

Fax 0161 213209

E-mail [email protected]

Orari Lun-Ven: 8,30-12,30

14,00-16,30

Servizi Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Sede Ufficio di Isola della ScalaIndirizzo Via Nazario Sauro, 9Città 37063 Isola della ScalaTelefono 045 6630486Fax 045 6639833E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 14,00-16,30Servizi Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Sede Ufficio di Mortara c/o CRRIndirizzo Strada per Ceretto 4Città 27030 Castello d’AgognaTelefono 0384 90801 - 0384 2560204Fax 0384 294084 - 02 30132944E-mail [email protected] Lun-Ven: 9,15-12,30 13,30-16,30Servizi: Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Sede Servizio rese c/o Sala Contrattazione

Indirizzo Piazza Trieste 3Città 27036 MortaraTelefono 0384 98672E-mail [email protected] Venerdì 8,30-12,30Servizi Rese alla lavorazione

Sede Ufficio di Oristano

Indirizzo Via Enrico Mattei, 92Città 09170 OristanoTelefono 0783 78641Fax 0783 72557E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 13,30-16,30Servizi: Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Servizio di Assistenza TecnicaTelefono Tecnico Sede di lavoro

320 43 25 357 Simone Boattin Codigoro

320 43 25 358 Alessandra Bogliolo Novara

320 43 25 359 Paola Castagna Pavia

320 43 25 360 Massimo Zini Pavia

320 43 25 361 Bruna Marcato Mortara

320 43 25 362 Cesare Rocca Vercelli

320 43 25 363 Carlotta Caresana Vercelli

320 43 25 364 Lucio Zerminiani Isola della Scala

320 43 25 365 Sandro Stara Oristano

320 43 25 367 Massimo Giubertoni Novara

320 43 25 368 Franco Sciorati Pavia

.

Periodicamente vengono fatte circolare notizie sullapresunta fornitura di dati o altre informazioni da partedell’Ente Risi a talune categorie di operatori della fi-liera.

A tal proposito si ribadisce che l’Ente provvede apubblicare le informazioni di cui dispone sul proprio sitoweb e sui propri mezzi di informazione cartacea (IlRisicoltore, la newsletter RisoNews), e comunqueesclusivamente con modalità accessibili a tutti i sog-getti della filiera.

L’Ente ha già diffidato in passato e, se necessario, lofarà in futuro, chiunque utilizzi impropriamente il suonome, indicandolo come fonte di dati di provenienzanon accertata.

A fine giugno la filiera risicola, nel corsodi un incontro presso la sede dell’Ente Risi,ha approvato la bozza del decreto annualecon le denominazioni di risone e riso per lacampagna 2016/2017.

Le modifiche rispetto al decreto pre-cedente riguardano l’inserimento delle va-rietà di riso di recente iscrizione nei per-tinenti gruppi merceologici, come di se-guito indicato.

Il decreto ha intrapreso l’iter per l’ap-provazione e la pubblicazione in GazzettaUfficiale, che si dovrebbe concludere entroil prossimo mese di novembre. A quelladata diventeranno operative le modifichei n t r o d o tt e .

Approvata la bozza del decreto annualecon le denominazioni di riso e risone

Fino Ribe CL31, Dante, RG201, Ribaldo

Fino - Gigante Vercelli

Fino - Reperso

Fino S. Andrea Allegro

Superfino Roma – Baldo Cammeo, Casanova

Superfino Carnaroli Carnaval

Superfino Thaibonnet Ariosto, CL111

Gruppo Sottogruppo Varietà

DENOMINAZIONI DI RISONE

L’Ente Nazionale Risi inten-de acquistare terreni per unasuperficie minima di ha 10con le seguenti caratteristi-ch e :•siti a una distanza massimadi km 10 dalla sede del Cen-tro Ricerche sul Riso dell’En -te in Castello d’Agogna (PV),strada per Ceretto n. 4;• aventi una destinazione ca-tastale come “seminativo ir-r i g u o” o ”risaia stabile”;• costituiti da un’unica unità

catastale, oppure da plurimeunità confinanti;• che non presentino feno-meni di sortume.Entro il termine del 31 ot-tobre 2016, chi disponesse

di immobili in possesso deisuddetti requisiti potrà invia-re una manifestazione di in-teresse, corredata dalla do-cumentazione occorrente acomprovare che il bene pro-

posto risponde alla descri-zione, alla Sede centraledell’Ente Nazionale Risi, v.San Vittore n. 40 – 2 012 3Milano oppure a pezzo pecall’indirizzo [email protected]’Ente si riserva di determi-nare la tipologia di proceduraper la scelta dell’immobileda acquistare successiva-mente all’esame delle ma-nifestazioni di interesse ri-c ev u t e .

I risi profumati - le caratteristiche

Riso Basmati

Riso Jasmine

A cura dell’Area Mercati

Continuiamo la carrellata sui “risispeciali”, che si sono diffusi sul mer-cato italiano negli ultimi anni e pre-sentano caratteristiche del granello di-verse da quelle tradizionali. In questonumero ci occupiamo dei risi con gra-nello profumato o aromatico, che sonoin generale i più apprezzati e costosi intutto il mondo, a causa delle basserese produttive e della maggior dif-ficoltà di lavorazione e conservazionerispetto alle varietà non profumate.

Dopo la bollitura, il granello di que-ste varietà libera un particolare pro-fumo, legato alla presenza nel chiccodi composti naturali, presenti anchenel riso non profumato ma in con-centrazione dieci volte inferiore. Il prin-cipale di questi composti si chiamaacetil-pirrolina ed è responsabile delsentore che ricorda il pop-corn. Esi-stono varietà profumate con granelli ditutte le dimensioni, ma quelle com-mercializzate a livello mondiale sono

tutte a granello lungo e stretto (di tipoindica). Le varietà aromatiche sonocoltivate soprattutto nei Paesi asiatici,ma da qualche tempo ne sono stateselezionate anche in altri Paesi, com-presa l’Italia. Le due varietà italianeche attualmentesono più coltivatesono Apollo e Ia-rim, seguite da Gi-glio, Giano ed Elet-tra.

Tra le denomina-zioni di origineasiatica più note,devono essere ci-tati il riso Basmati eil riso Jasmine.

Riso Basmati. Ilnome Basmati si-gnifica “ricco di profumo”; l’altra ca-ratteristica distintiva è l’allungamentodel granello sottoposto a cottura, cheraddoppia la sua lunghezza (il risonon-basmati si allunga non oltre il50%). E’ coltivato in India e Pakistan

da centinaia d’anni, negli ultimi 15 annile esportazioni verso il Medio Orientee l’Unione Europea sono quadrupli-cate. Considerato l’elevato costo - chepuò favorire le frodi commerciali - dellevere varietà Basmati, l’autenticità del

prodotto può esseredeterminata con unospecifico esame delDNA.

Riso Jasmine. E’coltivato prevalente-mente in Tailandia(dove è chiamato Thaihom mali o riso Thaifragrant), ma anche inCambogia, Laos eVietnam ed è espor-tato prevalentemen-te negli Stait Uniti, in

Cina e in alcuni Paesi africani. Il gra-nello è lungo e stretto (ma non rag-giunge le dimensioni del riso Basmati),dopo la cottura risulta leggermentecolloso e soffice, con un delicato aro-ma floreale.

ABC DELLA FILIERA Questi riso sono generalmente i più apprezzati e costosi in tutto il mondo a causa delle basse rese produttive e delle difficoltà di lavorazione e conservaz i o n e

Basmati e Jasmine, ecco i risi carichi di aroma

Il profumo è dato da composti naturali, ilprincipale è l’acetil-pirrolina, che conferisceal granello di riso l’aroma del pop-corn. Innormali condizioni di conservazione e con-fezionamento l’aroma si perde dopo qualchetempo, perciò è preferibile non conservare alungo in dispensa questo tipo di riso.

I granelli raddoppiano la lunghezza dopo lacottura, rimanendo ben separati e non col-losi. Coltivato in India e Pakistan, è ap-prezzato anche dai consumatori europei. Siritiene che il prodotto di qualità miglioreprovenga dalle coltivazioni ai piedi dell’Hi-m a l aya .

Il granello lungo e stretto, dopo la cotturarisulta leggermente colloso e soffice. Il nome(gelsomino) è dovuto sia all’aroma florealesia al colore del granello, più bianco rispetto avarietà analoghe.

ENR contro chi utilizza impropriamente il suo nome

Attenzione! AVVISO DI RICERCA TERRENIL’Ente Nazionale Risi intende acquistare appezzamenti per una superficie minima di 10 ha vicino al Centro Ricerche

Page 10: Il Risicoltore (Luglio 2016)

IL RISO IN CUCINA10 LUGLIO 2 016

Paoletta Picco

Non lascia dubbi la biogra-fia di Alice. La giovane chef è,infatti, a tutti gli effetti unavera cosmopolita. Che poiami soprattutto l’Italia e conessa il risotto e il Carnarolinon ci può fare che piacere.Soprattutto pensando al fattoche la sua formazione in cu-cina è sì italiana ma è passataanche dalle cucine interna-zionali più famose, sia negliUsa che a Londra. Donnaestremamente comunicati-va, con la passione per labicicletta (il suo unico mezzodi locomozione) e per ilghiacciolo al limone con lastecca di liquirizia, Alice Del-court - lo scoprirete leggen-do l’intervista - è una vera fandel risotto. Nel parlarne, in-fatti, si accende di vera pas-sione definendo il piatto ita-liano come «difficile da farebene, ma, una volta impa-rato, è una vera sfida per lochef che lo sappia presen-tare ai propri commensali».Altro elemento che a noi pia-ce molto: il fatto che - haspiegato Alice - per fare unbuon risotto si debba usaresolo ed esclusivamente ilCarnaroli (sia biologico cheintegrale), la varietà più adat-ta al piatto. «Quando si pen-sa al riso, in Italia, - dice - sipensa subito al risotto: il se-greto è saperlo abbinare be-ne e presentare bene».

A lei gli ingredienti natu-rali, biologici, colorati e sa-lutari non mancano. L’ErbaBrusca, il locale aperto comeprosecuzione di un vecchio eglorioso locale milanese, l'O-steria del Tubetto, è al con-fine tra campagna e città, do-ve una volta c'erano le mar-cite e cresceva spontaneanei campi tanta acetosel-la, ovvero l'erba brusca).

Il ristorante si proponeproprio come spazio rurale.Nel tempo si è ampliato conla veranda che, coperta, con-sente di accogliere un cen-tinaio di commensali. Siaall’interno che all’este rno,materiali naturali, bottiglie divino esposte alle pareti inmobili-libreria che reinterpre-tano la forma delle cassettedi frutta e tanti colori, anche

quelli delle verdure che oc-chieggiano nell’orto. Insom-ma, un posto insolito da vi-sitare l’Erba Brusca, vicino auna roggia di acqua sorgiva ea campi dove è ancora pos-sibile raccogliere fragole. Adisposizione dei clienti alcu-ne biciclette. Dehors e giar-dino per la siesta dopo averpranzato o cenato.

E in cucina? La passione el’allegria di Alice (affiancatada tre giovani ragazze ai for-nelli e da due giovani ragazzidel Bangladesh). In sala, ilmarito di Alice, Danilo, re-gista di un’attività che man-tiene salda una formula diconduzione “fa m i g l i a r e” ch eha catturato milanesi e non.

La sua passione per il ri-so nasce quando e da co-sa?

«Nasce dalla passione chefin da piccola avevo per ilpudding di riso che mia non-na (inglese) mi cucinava mol-to spesso. Mia madre, inve-ce cucinava spesso per la fa-miglia il riso all’a m er i c an acon i fagioli. Ecco i piatti con ilriso con cui sono cresciutada bambina. Certo… nonerano il risotto italiano».

A proposito di risotto,quando ha imparato adamarlo e a cucinarlo?

«Ad amarlo, soprattutto daquando sono arrivata in Italia.A cucinarlo, da quando sono

entrata in alcune cucine dovelo chef, appassionato di ri-sotto, mi ha insegnato a cu-cinarlo bene. Un locale adesempio? Il Liberty a Mila-n o ».

Ha insistito molto sulfatto che un risotto sia dif-ficile da preparare.

«Sì, perché ritengo che sa-per fare bene un risotto siadavvero una sfida per unochef. Occorre saper arresta-re la cottura al punto giusto;occorre saperlo mantecarebene; occorre saperlo benpresentare. Anche la presen-tazione, infatti, ha la sua im-port anza».

Lo abbiamo capito. Dallasuggestiva fotografia che,su questa pagina, illustrala ricetta del suo risottoall’aglio caramellato.

«Sì, è una fotografia cherende bene la presentazionedi un piatto che mi è caro eche ho ideato proprio perché,attraverso i colori dei fiori inabbinamento al riso - fiori diborragine e aglio -, si tra-smette lo spirito della miacucina, una cucina legataall’uso di erbe, fiori, verdureche regalano al piatto sapori

e colori davvero imperdibili».

Quali ingredienti amausare per realizzare i suoiri s o tt i ?

«Non amo usare né il pe-sce né le carni. Amo l’ab -binamento con alcune inte-riora. Ad esempio, nel mioristorante il risotto con i fe-gatini è un must che vienemolto richie-sto. Ma - riba-disco - anchese realizzareun buon risot-to non è facile,una volta chelo si è impara-to a fare bene,è forse uno trai primi piattich e r e g a l aall ’esecu tores o d di s fa z io n idavvero grandi. Il riso è, in-fatti, un ingrediente davveroflessibile. Pensate solo allapossibilità, nell’abbinarlo averdure, carni, di creare sem-pre una nuova ricetta, di rea-lizzare sempre, pur tenendocome base il riso, un nuovopiatto. Il riso e il risotto sononon solo una sfida, ma unavera risorsa per uno chef. An-che perché…»

Anche perché?«Anche perché - negli ul-

timi anni è emerso con gran-de evidenza anche grazie aimedia - il riso è un alimentosano, salubre, versatile, chesi presta davvero bene a die-te rispettose di patologiequali l’obesità, la celiachia.Insomma, è un alimento tra-sversale, adatto ad adulti e

b a m b i n i . Epoi, in Italia ilr iso ha unagrande tradi-zione che pas-sa, ancora pri-ma di quelladel risotto, dal-la cucina delsartù, degl iarancini…».

Se potesseordinare lei al

tavolo un risotto, cosach i e d e re b b e ?

«Come ho anticipato, si-curamente un risotto alle ver-dure. Il risotto è un piatto ric-co, grasso, che richiede ab-binamenti acidi, ad esempiocon l’aceto, il limone, il vino.Oppure con la frutta. Ne hocucinato uno con le peschenoci un poco acerbe. Una ve-ra delizia».

Ci ha convinto. Lei, di ra-dici non italiane, è davverouna vera fan e testimonialdel risotto. E i suoi clienti lochiedono spesso?

«A l l ’Erba Brusca il risotto èsempre in carta. E - potetecrederci - c’è sempre anchein occasione delle frequentidegustazioni alla cieca. Lìdavvero non è sempre facilesaper riconoscere gli abbina-m e n t i ».

L’unica certezza che i clien-ti dell’Erba Brusca hanno -aggiungiamo noi - è che lavarietà usata da Alice è sem-pre il Carnaroli. Lì, anche nel-la degustazione alla cieca,non si può sbagliare..

La ricettaRisotto borragine, fiori, aglio caramellato e

scorza di limone

Per la crema di borraginePulire un mazzo di borragine e lavare bene le

foglie. Cuocere in acqua bollente salata per cinqueminuti, passare in acqua e ghiaccio per fissare ilcolore. Scolare, frullare, emulsionando con un filod'olio d'oliva per ottenere una crema liscia.

Per la crema d'aglio caramellatoPelare una decina di spicchi d'aglio, sbianchire tre

volte. Mettere in una padella con una noce di burroe rosolare lentamente finché non sono molto teneri,sfumare con dell'aceto balsamico e spegnere.Frullare il tutto e mettere in un sac-à-poche.

Per il risottoTostare il riso in una casseruola con una noce di

burro e mezza cipolla sbucciata. Quando è bencaldo, sfumare con del vino bianco e togliere lacipolla. Una volta evaporato l'alcol, bagnare con delbrodo vegetale, un mestolo alla volta, mescolandosempre. A metà cottura aggiungere la crema diborragine e proseguire finché il riso non è cotto (civorranno circa 15 minuti in totale), ma ancoraconsistente.

Fuori dal fuoco aggiungere una noce di burro e delParmigiano, lasciar riposare qualche secondo emantecare.

Impiattare il riso, guarnire con la crema d'agliocaramellato, un po' di zest di limone, qualche fiore diborragine e foglie di nasturzio.

Chi

è

Ha madre inglese e padre fran-cese; è cresciuta negli States e,dal 2004 è a Milano. Ha infattisempre avuto una vera passioneper l’Italia e la sua cucina. E’Alice Delcourt, un vero talentodella creatività in cucina. Il suostile nella vita come ai fornelli èragionevolmente ist int ivo:esplode di una semplicità frescae passionale, creativa e diver-tente. Fa le prime esperienze dicucina nel ristorante della nonnain Inghilterra, si trasforma poi inchef di bordo per un anno su unabarca al largo di Panama. Lì cu-cina prodotti del mare appenapescati. Poi l’apprendistato nelleprime grandi cucine, dal LowerEast Side di NY a Londra, dove faesperienza per un anno al miticoristorante River Cafè, locale dalquale ha spiccato il volo anche ilfamoso chef Jamie Oliver.

A Londra rinforza la sua innatapassione per una cucina forte-mente legata al territorio e alla

stagione, una cucina dominatadalla concretezza dei sapori dellat e rr a .

Quindi arriva in Italia: è in Pie-monte, poi in Sardegna e, infine,a Milano, dove fa pratica in ri-storanti importanti come il Liber-ty, il Park Hyatt, Alice e l’Osteriadi Lambrate.

Dopo sette anni di esperienzanelle più grandi cucine italiane alfianco di importanti chef, Ali-ce Delcourt riesce finalmente arealizzare un ristorante diversoda tutti gli altri. Un locale che è lasintesi della poliedrica persona-lità della sua cucina.

Il rispetto per la stagionalità ela località dei prodotti orienta-no la giovane chef nella sceltadelle materie prime, tutte pro-venienti da piccoli produttori lo-cali di qualità. Carni biologiche,prevalentemente bianche, comepolli da allevamento libero, maialidi cascina e cacciagione, comenella migliore tradizione anglo-

sassone. Il pesce? Rigorosa-mente povero e sostenibile. Enei suoi piatti non mancano maile verdure di stagione e le erbea r o m a t i ch e .

Nel suo progetto, Alice hamesso tutta la sua passione perla tradizione culinaria italiana, tra-dizione che si tinge però di sfu-mature di colore provenienti dal-la tradizione francese, inglese eamericana.

Nel 2011 e nel 2012 ha vinto,rispettivamente, la 14ª e la 15ªedizione del “Cous Cous Fest”, ilfestival internazionale culturaledi San Vito Lo Capo. Nell’edi-zione 2011, la sua ricetta “Sgom-bro affumicato su un cous cousdi frutta ed erbe” è stata la piùvotata tra quelle presentate dainove paesi in gara. Nell’edizione2012 del Congresso di IdentitàGolose, Alice ha partecipato aIdentità Naturali dove ha prepa-rato una tarte tatin di tuberi conzucca, topinambur e rape.

t«Una volta che lo si èimparato a fare bene,è forse uno tra i primi

piatti che regalaall’esecutore

soddisfazioni davverograndi»

L’INTERVISTA Ha aperto l’Erba Brusca di Milano e ha alle spalle un’esperienza maturata nelle cucine d’Europa e d’Amer ica

Alice Delcourt, una vera fan del risotto«Ritengo che saper cucinare bene questo piatto sia davvero una sfida per qualsiasi chef»

Page 11: Il Risicoltore (Luglio 2016)

RU BR I C H E LUGLIO 2016 11

Novità per la Ppc, attenti alla decadenzadelle agevolazioni

La legge di Stabilità 2016 ha esteso ibenefici fiscali in materia di imposte suitrasferimenti (aliquota catastale dell’1%e misura fissa delle imposte di registro edipotecaria, anziché del 15% di registro),previsti per gli acquisti di terreni agricoli erelative pertinenze da parte di IAP e CD,iscritti nella previdenza agricola, di cuidall’art. 2, c. 4-bis, del D. L. n. 194/2009convertito in Legge n. 25/2010 (ex PPC) ,anche agli acquisti effettuati dal coniuge edai parenti in linea retta dei medesimi,purché proprietari di terreni agricoli econviventi. Sul punto, l’Agenzia delle En-trate, con circolare n. 12/E/2016, in ri-sposta a un apposito quesito, ha chiaritoche «in considerazione del dettato nor-mativo deve ritenersi che per il coniuge ei parenti in linea retta l’iscrizione nellagestione previdenziale e assistenzialenon sia necessaria per l’accesso alleagevolazioni in parola». Resta ferma, tut-tavia, l’applicazione delle cause di de-cadenza dall’agevolazione, previstedall’art. 11 del D.Lgs. n. 228/2001 e, diconseguenza, si decade dalla stessa qua-lora prima che siano trascorsi cinque annidalla stipula degli atti di trasferimento,vengano alienati volontariamente i terreniovvero venga cessata la coltivazione deglistessi, salvo che per i casi ivi previsti.

Riguardo quest’ultimo aspetto, meritasegnalare la sentenza delle Corte di Cas-sazione n. 3108 del 17 febbraio 2016,secondo la quale la vendita di un terrenoacquistato con le agevolazioni per la Pic-

cola proprietà contadina (Ppc) effettuataprima del termine del vincolo dei cinqueanni fa sempre perdere i benefici anchenel caso in cui a vendere siano gli eredidel beneficiario. La sentenza della Cas-sazione afferma che a tali obblighi su-bentra l’erede, in caso di morte del ti-tolare degli stessi, che ha accettato ineredità i beni acquistati con le agevo-lazioni spettanti per la piccola proprietàcontadina. In caso di successione mortiscausa, infatti, l’erede subentra in tutti irapporti attivi e passivi del dante causa,con la conseguenza che, a pena di de-cadenza, deve rispettare i termini minimidi possesso e di conduzione richiesti dallanorma.

Ritardi nelle assicurazioniUn tempo era il fiore all’occhiello della

politica agricola: il sistema assicurativoagevolato, basato sul Fondo di Solidarietàe sui Consorzi di difesa: una certezza perl’agricoltore che poteva, in questo mododifendersi dalle avversità atmosferiche,grandine in primo luogo. Una opportunitàche il mondo del riso aveva accolto inmassa. Oggi, invece, predomina l’incer-tezza, dopo il passaggio del sistema aifondi comunitari (art. 68 e PSR Misura17): si registrano così pesanti ritardi nellaliquidazione dei fondi comunitari ex art.68, contributi sulle assicurazioni, addi-rittura ancora per il 2014. Per il 2015 siamoancora in alto mare. La mancanza dei saldiinfluisce molto negativamente sulla li-quidità e soprattutto sulle aspettative deicontributi futuri.

FITOFARMACI La Commissione europea ha rinnovato l'autorizzazione all’utilizzo della molecola erbicida

Via libera al glifosato fino alla fine del 2017Entro quella data l'Autorità europea per le sostanze chimiche (ECHA) avrà pubblicato la sua valutazione e... si riaprirà il dibattito

Gli agricoltori e i risicol-tori europei potranno uti-lizzare il glifosato almenofino alla fine del 2017, ter-mine entro il quale l'autoritàeuropea per le sostanze chi-miche (ECHA) avrà pubbli-cato la sua valutazione e siriaprirà il di-battito sul rin-novo dell'au-t or i zz az i on esulla moleco-la erbicida. Loha deciso laC o mm i s si o-ne europeacon procedu-ra scritta, do-po aver prova-to in tutti i mo-di ad avereuna maggio-ranza qualificata a favore ocontro il rinnovo che espri-messe chiaramente la vo-lontà dei Paesi membri se-condo le regole proceduralidell'Ue. Un copione che si èripetuto anche nel comitato

d'appello tenuto il 24 giu-gno a Bruxelles. L'Esecu-tivo ha messo sul tavolo lasua proposta di prolunga-mento di autorizzazione delprincipio attivo per 18 mesi(fino alla fine del 2017),Francia e Malta hanno vo-

tato contro,G e r m a n i a ,Italia, Bulga-r ia, Grecia,Austria, Por-togallo e Lus-semburgo sisono astenu-ti, tutti gli altriPaesi hannoappoggiato labozza di deci-sione. Risul-tato, nessunamaggioranza

qualificata (almeno il 55%dei Paesi membri che espri-mano il 65% della popo-lazione) a favore o contro.Caso da manuale, che au-torizza la Commissione adagire in proprio per evitare

lo stallo.Una volta ripresa l'attività

dopo i convulsi giorni dopoil referendum con cui il Re-gno Unito ha deciso di la-sciare l'Ue, sarà messo aivoti il secondo atto giuridicoche la Commissione ha an-nunciato, che conterrà rac-comandazioni per il divietodi utilizzo del glifosato in-sieme al co-formulante"poe-tallowamine", la limi-tazione dell'utilizzo del gli-fosato per eliminare le in-festanti nei parchi pubblici,nelle aree gioco e, in agri-coltura, in fase di pre-rac-colt a.

Con la proroga si chiude,probabilmente solo per unanno e mezzo, lo scontrocon toni durissimi che havisto opporsi industria agro-chimica e agricoltori da unlato e organizzazioni am-bientaliste dall'altro. Ma an-che la Commissione controi Paesi membri, con l'Ese-cutivo che ha a più riprese

accusato esplicitamente igoverni dei Ventotto di vo-lersi semplicemente na-scondere dietro la Commis-sione dopo che il glifosato èdiventato materia scottanteper l'opinione pubblica.«Abbiamo discusso a lungocon tutti – ha detto il 28giugno il commissario eu-ropeo alla salute VytenisAndriukaitis – e non possoche essere sorpreso dal-

l'atteggiamento di alcuniStati membri che non han-no voluto neanche ascol-tare le nostre proposte. Madobbiamo dare seguito ainostri obblighi dal punto divista legale – ha concluso ilpolitico e cardiologo lituano– e prima del 30 giugnoprorogheremo l'autorizza-zione per il glifosato per 18m e s i ».

A innescare un dibattito

che ha presto lasciato il do-minio del fattuale per di-ventare arena di scontro ditesi precostituite che nonfacilitano il processo deci-sionale, una monografiadello IARC, l'agenzia per laricerca sul cancro dell'Or-ganizzazione mondiale del-la Sanità (OMS), che nel2015 ha definito il glifosatoprobabilmente canceroge-no. L'Efsa, l'agenzia per lasicurezza alimentare euro-pea, è di parere opposto,come anche un altro panelcomposto da esperti dellaFAO e della stessa OMS,chiamato ad analizzare l'ef-fetto dell'erbicida comecontaminante nei cibi. In-vece di cercare di spiegareil perché di pareri sostan-zialmente diversi, le rela-zioni delle autorevoli istitu-zioni scientifiche sono stateutilizzate come una clavadalle varie fazioni con il ri-sultato di aver allungato itempi della decisione.

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I DATI Presentati dalla Commissione europea al Comitato di gestione

Prezzi stabili, import in ascesaSi consolida l'offerta europea di riso,

con prezzi che restano stabili ma do-vrebbero aumentare di poco nei prossimimesi, mentre continuano a crescere leimportazioni dai Paesi terzi. Sono gli ele-menti principali dello scenario per il mer-cato del riso con riferimento ai primi ottomesi (settembre-aprile) dell'annata dicommercializzazione 2015/2016. Il qua-dro emerge dai dati presentati dalla Com-missione europea al comitato di gestionetenuto a Bruxelles il 26 maggio.

Per quel che concerne le importazioni,si registra un calo sensibile per gli ap-provvigionamenti da Paesi terzi per le

rotture di riso, più che compensato da unaumento marcato di tutte le altre ca-tegorie. Il risultato finale è un aumentodell'import dell'11% con le rotture e del25% se invece non vengono consideratenel calcolo. In brusco aumento sono leimportazioni di risone, con origine prin-cipalmente dalla Guyana e destinazioneprivilegiata l'Italia. Le importazioni daCambogia e Birmania crescono di circa il29% nonostante il crollo delle richiesteper rotture (-51%) e semigreggio (-28%),mentre le esportazioni dall'Ue si con-traggono del 23% (differenza aprile2015-aprile 2016), rotture escluse.

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Effetto Brexit anche sul riso?Dopo il risultato del referendum

sull'uscita del Regno Unito dall'Unioneeuropea, cosa succederà al compartoagroalimentare italiano che fa affariregolarmente con Londra? Domandalegittima, anche se sono troppe leincognite ancora sul tavolo: la prima èse e quando i britannici notificherannoall'Ue la loro volontà di andarsene,passaggio fondamentale per iniziare ilnegoziato per l'uscita.

Nella scorsa campagna, il RegnoUnito ha acquistato dall’Italia 71.000tonnellate base riso lavorato, di cui piùdella metà di riso tondo. Il risotto,anche se apprezzato, non è ancoraentrato pesantemente nella culturagastronomica anglosassone.

E’ comunque vero che il Made inItaly enogastronomico si vende molto

bene Oltremanica e il prodotto italianosi sta facendo lentamente strada: se-condo i dati Istat del 2015, l'exporttricolore Oltremanica vale 56 milioni dieuro, in crescita del 28% rispetto al2014. Se si guarda al lungo periodo idati sono incoraggianti, con un in-cremento del 43% in dieci anni. Fruttodel processo di integrazione europea,lento ma inesorabile anche in fatto diabitudini alimentari, ma anche e so-prattutto delle iniziative promozionaliche negli ultimi anni hanno carat-terizzato l'approccio della filiera ri-sicola italiana. Troppo presto per direse questo sforzo potrebbe esserevanificato da nuovi rapporti commer-ciali tra Gran Bretagna e resto d'Eu-ropa, se e quando questi vedranno laluce.

tFrancia e Malta hanno

votato contro, Germania,Italia, Bulgaria, Grecia,Austria, Portogallo eLussemburgo si sonoastenuti, tutti gli altri

Paesi hanno appoggiatola decisione

Bloc notesA cura della Confagricoltura Vercelli Biella

di Paolo Guttardi

Page 12: Il Risicoltore (Luglio 2016)

LO STATO DEL RISO12 LUGLIO 2 016

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RICE OUTLOOK/1 Confermata la possibilità di raggiungere il volume record di 480,7 milioni di tonnellate

Le prospettive 2016/17 sono positiveAncora in allargamento l’area globale coltivata a riso, che si attesta a 161,1 milioni di ettari

Il rapporto Rice Outlookdi giugno conferma le buo-ne prospettive del meseprecedente: la produzioneglobale di riso nel 2016/17 sicalcola possa toccare il vo-lume record di 480,7 milionidi tonnellate, il 2% in piùrispetto all’anno passato.Un dato ancor più positivo èpoi l’allargamento dell’areaglobale coltivata a riso, chesi attesta a 161,1 milioni diettari, in rialzo di 2,7 milionidi ettari rispetto all’a nn opassato, anche se ancora0,6 milioni in meno rispettoal record del 2013/14.

Il più grande aumentonella produzione globale nel2016/17 si conferma esserequello che riguarda il SudEst asiatico: attestandosi a115 milioni di milioni di ton-nellate, il dipartimentod el l’Agricoltura statuniten-se stima che la produzionein questa parte del mondosia in rialzo del 4% nei con-fronti del 2015/16, ma an-cora in calo rispetto al re-cord di 116,9 milioni di ton-nellate del 2013/14. Anchenel Sud dell’Asia si stimache nel 2016/17 la produ-zione sia in aumento: si cal-cola tocchi i 153,5 milioni di

tonnellate, con una crescitasuperiore all’1% rispetto al2015/16, ma, anche in que-sto caso, ancora in calo ri-spetto al volume record toc-cato nel 2013/14. Ci siaspetta grandi risultati an-che dall’Asia orientale, conun altro livello record di160,9 milioni di tonnellate.In aumento anche la pro-duzione del Messico, conun rialzo stimato di ottomilatonnellate per un totale di173mila tonnellate.

Per quanto r iguardal’area coltivata a riso, in In-dia per il 2016/17 si valutasia in rialzo dell’1% rispetto

al 2015/16, ma ancora incalo rispetto al volume re-cord toccato nel 2008/9 di45,5 milioni di ettari.

Ci s i attende per i l2016/17 un volume recordper quanto riguarda il con-sumo globale: si stima rag-giunga quota 480,4 milionidi tonnellate, quasi 0,1 mi-lioni di tonnellate in menorispetto alle stime delloscorso mese, ma 1,7 mi-lioni di tonnellate in più ri-spetto all’anno passato.

Andamento positivo an-che per le scorte finali: con106,9 milioni di tonnellate sicalcola siano in aumento di

0,3 milioni rispetto alle pre-cedenti proiezioni. Le scor-te finali della Cina per il2016/17 si valutano in rialzodel 10%, per un totale di68,1 milioni di tonnellate, ildato più alto dal 2001/02. Alcontrario, le scorte finalidella Thailandia dovrebberosubire un drastico calo del47% per un totale di 3,2milioni di tonnellate. Lescorte finali dell’India, in-fine, si calcola siano in di-minuzione per il 2016/17 del15% per un totale di 11,7milioni di tonnellate.

Per quanto riguarda leesportazioni, quelle dellaBirmania per il 2016 si stimasiano in diminuzione di 0,15milioni di tonnellate per untotale di 1,65 milioni di ton-nellate. Segno positivo, in-vece, per le esportazioni delBrasile: per il 2016 si valutasiano in aumento di 50milatonnellate per un totale di800mila tonnellate.

Le importazioni delle Fi-lippine, infine si calcola cheper il 2016 risulteranno incalo di 0,3 milioni di ton-nellate per un totale di 1,5milioni di tonnellate, il 25%in meno rispetto all’annopassato.

Si conferma anche per la pro-duzione di riso statunitense iltrend positivo: il rapporto Rice Ou-tlook di giugno calcola che per il2016/17 resti invariato a 231 mi-lioni di cwt, il valore più alto dal2010/11 e il terzo più alto in as-soluto. Attestandosi a 3,06 milionidi acri, l’area coltivata a riso, sicalcola sia il 17% in più rispettoall’anno passato e la più alta dal2 010 / 11.

La resa media di 7.618 poundsper acro si stima sia in rialzo del2% rispetto all’anno passato e il

secondo volume più alto in as-soluto. In particolare, il diparti-mento dell’Agricoltura statuniten-se conferma che la produzione diriso a grana lunga per il 2016/17toccherà i 181 milioni di wt, il 36%in più rispetto all’anno precedentee il dato più alto rispetto al recordtoccato nel 2010/11.

Per quanto riguarda le fornituretotali di riso statunitense nel2016/17, si calcola tocchino i 297,9milioni di cwt, leggermente in calo(-0,5 milioni) rispetto alle stime delmese precedente, ma il 13% inpiù rispetto all’anno passato. Leg-gera crescita congiunturale, inve-ce, per le forniture di riso a granalunga che si attestano a 224,5mi-

lioni di cwt, in rialzo di 0,5 milioni dicwt rispetto, appunto, alle proie-zioni precedenti e il 25% in piùrispetto all’anno passato. Al con-trario, le forniture di riso a granamedio piccolo si calcola tocchino i71,5 milioni di cwt, 1 milione dicwt in meno rispetto alle stimeprecedenti e il 14% in meno ri-spetto all’anno pas-sato; si tratta del da-to più basso dal20 08/09.

Volumi stabili, in-vece, per le impor-tazioni di riso sta-t u n i t e n s e : n e l2016/17 si calcola siriconfermino a 24milioni di cwt, datoinvariato rispetto al-le stime precedentima ancora in calorispetto al recorddel 2014/15 di 24,7 milioni di cwt.

Segno negativo per l’utilizzo to-tale di riso statunitense: nel2016/17 si calcola tocchi i 247milioni di cwt, 1 milione in menorispetto alle precedenti stime, mal’11% in più rispetto all’anno pas-sato e il secondo volume più altoin assoluto. Attestandosi a 135milioni di cwt, l’utilizzo totale do-mestico e residuo si stima in au-

Texas, quante inondazioni!Le numerose inondazioni in

Texas quest'anno potrebberodanneggiare la coltivazionedel riso e causare un calo del10-15% per acro nella resa del2016. Lo riporta il sito sea-l y n ew s . c o m .

«La superficie complessivacoltivata si stima in crescita dicirca il 28% - ha affermato TedWilson, direttore del centroA&M AgriLife Research andExtension -. I risicoltori che

sono riusciti a seminare primadelle piogge non hanno subìtodanni. Ma abbiamo avuto al-cune aree con una quantitàenorme di pioggia, quindi nonho dubbi che i rendimenti stia-no probabilmente diminuen-d o ».

Circa il 75% del raccolto èstato coltivato a metà aprile. Ilrestante 25% è stato ritardatonelle successive sette setti-mane.

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Africa, in aumento la produzioneIl riso sta rapidamente diventando l’alimento pre-

scelto nell'Africa occidentale. Dopo quattro decenni diimportazione, come riporta il sito chicagotribune.com,ora si punta a coltivarne un volume sufficiente persoddisfare la domanda interna. Secondo la Fao (Foodand Agriculture Organization), la produzione di riso inAfrica occidentale probabilmente quest’anno rag-giungerà un massimo storico di 14,9 milioni di ton-nellate metriche, contro i 14,6 milioni di tonnellatedell'anno scorso, quando Senegal e Ghana hannoprodotto raccolti record. La coltura del Mali si stimaaumenti di circa l'8%, mentre la produzione in diversiPaesi, incluso Costa d'Avorio e Sierra Leone, èaumentata ogni anno a partire dal 2011.

I governi dell'Africa occidentale hanno cominciato ainvestire nella coltivazione del riso dopo la crisialimentare del 2008, quando un picco dei prezzi alivello mondiale ha innescato violente proteste inCosta d'Avorio, Camerun e Burkina Faso.

«Abbiamo notato un aumento delle importazioni eallo stesso tempo della produzione, proprio a causa diquesto prezzo molto più elevato nel mercato in-ternazionale - ha sottolineato Concepcion Calpe,economista della Fao -. Il timore che la crisi alimentareha provocato, ha spinto numerosi Paesi dell'Africaoccidentale a investire fortemente nella produzio-n e ».

L’Africa occidentale è stata dipendente dalle im-portazioni di riso provenienti dall’Asia dal 1975, quandoil consumo ha cominciato a superare la produzione.Oggi, sempre più persone scelgono il riso, perché èfacile da conservare, immagazzinare e da preparare.

RICE OUTLOOK/2 Avanti di questo passo la campagna 2016/17 potrebbe essere costellata da livelli record

Trend favorevole per il raccolto statunitensemento del 12% rispetto all’annopassato. L’utilizzo domestico e re-siduo a grana lunga si valuta tocchii 105 milioni di cwt, il 19% in piùrispetto all’anno passato e il se-condo volume più alto in assoluto.Al contrario, l’utilizzo domestico eresiduo a grana piccola si con-ferma sia in calo del 9% per untotale di 30 milioni di cwt.

Leggera diminuzione per leesportazioni di riso statunitense:nel 2016/17 si stima tocchino i 112milioni di cwt, 1 milione di cwt inmeno rispetto alle precedente sti-

me, ma l’11% in piùnei confronti dell’an-no precedente.

Le scorte finalis t a tun i tens i ne l2016/17 si calcolatocchino i 50,9 mi-lioni di cwt, 0,5 mi-lioni di cwt in piùrispetto alle proie-zioni di maggio e il19% in più rispettoall’anno passato. Sitratta del più grandevolume di scorte di

riso dal 1986/87. In particolare, lescorte finali a grana lunga si cal-cola tocchino i 38,5 milioni di cwt,0,5 milioni di cwt in più rispettoall’anno precedente e addirittura il67% in più rispetto all’anno pas-sato. Al contrario, le scorte finali diriso a grana medio piccola si va-luta tocchino i 10,5 milioni di cwt, il42% in meno rispetto all’annoprecedente.

tVolumi stabili

per le importazionidi riso statunitense:

nel 2016/17 si calcolasi riconfermino

a 24 milioni di cwt,dato invariato rispettoalle stime precedenti

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LO STATO DEL RISO LUGLIO 2016 13

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Thailandia, il governo mette in vendita altre scorteIl ministero del Commercio thai-

landese continuerà a puntare sullastipula di nuovi contratti diretta-mente tramite i governi per lavendita del riso accumulato nellescorte. Lo riporta il sito nation-multimedia.com. Duangporn Rod-phaya, direttore generale del di-partimento del Commercio con l'E-stero, ha fatto sapere che il go-verno prosegue anche nei prossimimesi con i bandi, anche perché sistima una forte domanda proprio a

causa della siccità che ha colpitomolti Paesi, con conseguente mi-nore produzione di riso. Sono an-cora circa 10 milioni le tonnellate diriso nelle scorte del governo.

Per incentivare la vendita, alcunifunzionari hanno preso accordi inSud Africa e Mozambico. Il go-verno ha deciso di vendere il risoanche in Indonesia e nelle Filippine,sempre tramite accordi diretti con igoverni. Nel frattempo, si sta trat-tando anche con la Cina per l'ac-

quisto di 1 milione di tonnellate diriso.

Circa 3 milioni di tonnellate diriso immagazzinato, riferisce an-cora il sito nationmultimedia.com,sarebbero di buona qualità, più di 2milioni di tonnellate sono destinateal consumo o alla trasformazione inprodotti alimentari, mentre altri 3milioni di tonnellate saranno de-stinati al settore industriale, per laproduzione di biomassa, in fer-tilizzanti e carburante.

Area coltivata 10,270 9,444 9,550Scorte iniziali 11,899 10,570 6,070Produzione lavorato 18,750 15,800 17,000Produzione grezzo 28,409 23,939 25,758Importazioni 300 300 250Forniture totali 30,949 26,670 23,320Esportazioni 9,779 9,800 9,000Consumo e residuo 10,600 10,800 11,100Scorte finali 10,570 6,070 3,220Distribuzione totale 30,949 26,670 23,320

Unità di misura: 1000 HA, 1000 MT, MT/HA - Fonte: U FAS

2014/15 2015/16 2016/17

2016/17, SCORTE IN CALO

Vietnam, è necessario puntare sulla qualitàSi coltiva il riso su 7,6-7,7 milioni di ettari, con una resa media di 57,8 quintali per ettaro per una produzione totale di 44,5 milioni di tonnellate

Per calcolare il volume diriso del quale il Vietnamavrebbe bisogno per il con-sumo interno e l'esporta-zione, un gruppo di ricer-catori della World Bank havalutato possibili alternati-ve riguardo al fabbisognoalimentare, con diversearee di risaia, le rese e iconsumi di riso pro capite.Come riporta il sito en-glish.vietnamnet.vn, esi-stono tre diversi scenariper il consumo di riso: 100chili pro capite all'anno, 120chili e 140 chili. I ricercatorihanno calcolato che, con3,8 milioni di ettari di terrec o l t i v a t e a r i s o n e l

2025-2030, il Vietnamavrebbe ancora 6-8 milionidi tonnellate di riso chepotrebbero essere espor-tati. In sostanza, con 3,2milioni di ettari, il Vietnam

potrebbe avere a disposi-zione 4 milioni di tonnellateper l'esportazione, e con 3milioni di ettari, avrebbe unmilione di tonnellate perl'esportazione. I ricercatori

hanno suggerito poi di col-tivare circa 3,2 milioni diettari di terre di risaia, perpoter garantire così la si-curezza alimentare.

Secondo la World Bank,

inoltre, l'agricoltura delVietnam avrebbe bisognodi una riorganizzazione del-la filiera per una miglioreproduttività. Il Vietnam col-tiva il riso su 7,6-7,7 milioni

di ettari, con una resa me-dia di 57,8 quintali per et-taro; la produzione totale siaggira sui 44,5 milioni ditonnellate. Secondo il mi-nistero per l’Agricoltura e losviluppo rurale, il Vietnamdovrebbe ridurre l'area de-stinata alla coltivazione delriso di 100mila ettari peraltre colture annuali. Gliesperti ritengono che, permigliorare la qualità del ri-so, lo Stato dovrebbe cam-biare le attuali politicheagricole. Si dovrebbe cioèpuntare sulla qualità delriso e consentire alle im-prese di fornire sementi inbase all’andamento delmercato. In questo modo,gli agricoltori sarebbero ingrado di scegliere i migliorifornitori di sementi e col-tivare il riso a costi piùbassi.

Il volume di riso del Vietnam per leesportazioni e il relativo valore nel pri-mo trimestre sono cresciuti rispettoall’anno scorso. Come riporta il sitosaigon-gpdaily.com.vn, l'aumento èstato possibile grazie ai contratti firmatinel 2015, in particolare direttamente trai governi, con l'Indonesia e le Filippine,

e ai diversi accordi con la Cina. Secondoil Vfa (Vietnam Food Association), lasiccità dei primi mesi dell’anno ha peròridotto la produzione di riso nel delta delMekong, causando un aumento deiprezzi del riso sul mercato interno. Gliesportatori hanno, quindi, offerto prez-zi più alti rispetto a quelli provenienti da

India, Pakistan e Thailandia. Con la con-seguenza che il prezzo del riso viet-namita è aumentato di 10-20 dollari atonnellata rispetto a quello del riso thai-landese. Questo ha fatto sì che nonsiano stati firmati nuovi contratti perl’esportazione. Nel secondo trimestresi stima si esportino circa 1,3-1,4 mi-lioni di tonnellate, il volume più bassose confrontato alle esportazioni dellostesso periodo degli ultimi anni.

Export a rischio nel secondo trimestre

Cambogia, definiti nuovi standard di qualitàL'Isc (Institute of Standards of Cam-

bodia) ha sollecitato un approfondimentocon gli esperti del settore risicolo locali invista del lancio di nuovi standard perl'industria del riso, il più importantesettore agricolo del Paese. Secondoquanto riporta il sito phnompenhpo-st.com, l'Isc, come ha spiegato il di-rettore Chheng Uddara, si è, infatti, vo-luto confrontare con gli esperti del set-tore, fino alla fine di giugno, per riceverecommenti sulle norme nazionali pro-poste per la produzione e il commercio didue varietà di alta qualità di riso - Phkarumduol e Phka chansensar.

«Vogliamo dare un'ultima possibilità achi vuole modificare, aggiungere o re-

spingere qualsiasi punto dei progettisulle norme che regolamentano questedue varietà di riso - ha spiegato a finegiugno -. Lo standard proposto fornisceuna più chiara identificazione sulla pro-duzione del riso e la garanzia della qualitàper l’esport azione».

Se non saranno necessari emenda-menti, le nuove norme dovrebbero es-sere adottate già da questo mese. Lelinee di riferimento proposte identificanole caratteristiche di ogni varietà, com-presa la sua forma, la consistenza, ilprofumo e le proprietà di cottura. L’Isc havoluto, inoltre, stabilire i requisiti perl'igiene, l'imballaggio e i marchi di fab-brica.

Il Myanmar vuole incentivare le esportazioniLe esportazioni di riso del Myanmar

sono diminuite nei primi due mesi diquesto anno fiscale a causa della scarsadomanda proveniente dalla Cina. Se-condo il Myanmar Rice Federation, co-me riporta il sito elevenmyanmar.com,un totale di 127.570 tonnellate di risosono state esportate entro aprile e iprimi di giugno, con un ricavo di oltre 84milioni di dollari. Ma la quantità vendutaconferma un trend fortemente al ri-basso. Il valore del riso esportato, in-fatti, è nettamente inferiore rispetto alvolume di 346mila tonnellate di risoesportate e al valore di 119 milioniottenuti nel stesso periodo dello scorsoanno.

«Ogni mese vengono venduti sol-tanto tra le 3mila e le 5mila tonnellate diriso - ha voluto puntualizzare LumawMyint Maung, segretario generale dellafederazione -. Ma noi dobbiamo espor-tare 20mila tonnellate di riso al mercatoeuropeo al più presto, in modo che leesportazioni aumentino di nuovo».

In effetti, le possibilità per riuscircinon mancano visto che la fetta di mer-cato utile per incentivare le esportazioniè abbastanza ampia. Il riso del Myan-mar, riferisce infatti il sito elevenmyan-mar.com, viene esportato in Cina, Giap-pone, India, Singapore, Italia, Indonesia,Spagna, Belgio, Filippine, Francia, Ma-lesia e Canada.

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Page 14: Il Risicoltore (Luglio 2016)

LO STATO DEL RISO14 LUGLIO 2 016

IL BILANCIO Quotazioni, tutte le Borse merci hanno evidenziato valori stabili o in aument o

Riprendono le venditeIl volume medio settimanale dell’ultimo periodo è di circa 26.000 tonnellate

IMPORT & EXPORT UECERTIFICATI RILASCIATI AL 21/6/2016

(Dati espressi in tonnellate base di riso lavorato)

Regno Unito 222.265

Francia 163.507

Paesi Bassi 118.099

Germania 82.862

Italia 76.922

Polonia 74.819

Spagna 57.384

Belgio 49.005

Portogallo 43.303

Rep. Ceca 29.290

Svezia 26.673

Altri Ue 76.240

TOTALE 1.020.369

Rotture di riso 277.378

Italia 97.053

Grecia 28.379

Spagna 22.683

Portogallo 16.318

Bulgaria 9.748

Regno Unito 5.260

Francia 4.329

Romania 1.513

Polonia 1.354

Rep. Ceca 1.204

Paesi bassi 1.093

Altri Ue 3.812

TOTALE 192.746

- -

Paesi Import Paesi Export

IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI

Nelle ultime quattro set-timane le vendite di risonesono risultate leggermentepiù intense rispetto al pe-r iodo preso in esamenell’ultimo aggiornamento,avendo fatto segnare un vo-lume medio settimanale dicirca 26.000 tonnellate afronte delle 24.500 regi-strate nel periodo prece-dente.

Il confronto con le ven-dite di un anno fa evidenziaun calo di circa 88.000 ton-nellate (-7%), ma è pro-babile che il gap si riduca,fino quasi ad annullarsi, en-tro la fine della campagna.Tuttavia, considerata lamaggior disponibilità ven-dibile della campagna cor-rente (+60.000 t), gli stockdi risone da riportare nellanuova campagna dovrebbe-ro attestarsi sulle 100.000tonnellate, risultando benpiù consistenti di quelli re-gistrati un anno prima(40.000 t).

Relativamente alle quo-tazioni dei risoni tutte leBorse merci hanno eviden-ziato valori stabili o in au-mento, facendo registrareu n’inversione di tendenzarispetto a un mese fa.

Gli operatori hanno in-tensificato l’attività inexport, soprattutto verso laTurchia e la Svizzera, ridu-cendo ulteriormente il di-vario con il dato dell’annoscorso che ora si attestasulle 7.000 tonnellate (-7%)a fronte delle 12.000 ton-nellate di un mese fa. Con iltrend attuale la campagnapotrebbe chiudersi con unexport non molto distantedalle 118.000 tonnellate re-gistrate nella scorsa cam-pagna.

Per quanto riguarda levendite verso i Paesidell’Unione europea, l’ag-giornamento al mese dimarzo conferma quantoemerso dalla situazione difebbraio, con un calo si-gnificativo delle vendite diriso Lungo B (-30.600 t) euna tenuta delle altre ti-pologie.

L’attività degli operatori èrisultata intensa anche sulversante dell’import che,con quasi 105.000 tonnel-late, fa segnare un incre-mento di circa 47.000 ton-nellate (+81%) rispetto a unanno fa.

Unione europeaIn base alle ultime in-

formazioni fornite dallaCommissione europea, leimportazioni della campa-gna si sono attestate a1.020.000 tonnellate, base

riso lavorato, con un incre-mento di circa 80.000 ton-nellate (+9%) rispetto al da-to dell’anno scorso. Si trattadi un miglioramento rispet-

to alla situazione rilevata unmese fa che aveva eviden-ziato un aumento di circa105.000 tonnellate.

Il consueto dettaglio del-

le importazioni di riso la-vorato dai Paesi MenoAvanzati (PMA) evidenziaun volume complessivo di291.000 tonnellate con unaumento di circa 50.000tonnellate (+20%) rispettoalla scorsa campagna.

Sul lato dell’export risul-tano quasi 193.000 tonnel-late, base lavorato, a frontedelle 204.000 di un anno fa,ma i l buon recuperodell’export italiano autoriz-za a sperare che la cam-pagna si possa chiuderecon un volume di circa230.000 tonnellate, in lineacon il livello registrato allafine della precedente cam-pagna.

VENDITE E RIMANENZE DEI PRODUTTORI AL 21/6/2016Gruppi

varietaliDisponibilità

vendibileVenduto % rispetto

al disponibileRimanenze

TOTALE TONDO 405.993 344.798 84,93% 61.195Lido-Alpe 8.639 7.134 82,58% 1.505Padano-Argo 4.931 3.285 66,62% 1.646Vialone nano 28.389 20.652 72,75% 7.737Varie Medio 6.300 5.401 85,73% 899TOTALE MEDIO 48.259 36.472 75,58% 11.787Loto-Ariete 318.394 251.208 78,90% 67.186S. Andrea 68.115 43.728 64,20% 24.387Roma 63.071 48.293 76,57% 14.778Baldo 88.105 59.394 67,41% 28.711Arborio-Volano 96.466 83.852 86,92% 12.614Carnaroli 79.746 70.491 88,39% 9.255Varie Lungo A 79.377 54.499 68,66% 24.878TOTALE LUNGO A 793.274 611.465 77,08% 181.809TOTALE LUNGO B 262.382 226.042 86,15% 36.340TOTALE GENERALE 1.509.908 1.218.777 80,72% 291.131

VENDITE ATTUALI E CONFRONTO CON LA CAMPAGNA PRECEDENTE

Dati espressi in tonnellate di riso greggio

CAMPAGNE PRECEDENTI

Tondo 372.958 353.368 94,75%

Medio 31.799 28.315 89,04%

Lungo A 620.596 553.507 89,19%

Lungo B 425.205 371.500 87,37%

TOTALE 1.450.558 1.306.690 90,08%

2014/2015 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

Tondo 395.435 337.751 85,41%

Medio 26.797 23.797 88,80%

Lungo A 556.655 495.118 88,95%

Lungo B 493.847 379.997 76,95%

TOTALE 1.472.734 1.236.663 83,97%

2013/2014 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

Tondo 394.346 327.347 83,01%

Medio 42.644 35.957 84,32%

Lungo A 778.241 639.078 82,12%

Lungo B 437.874 376.438 85,97%

TOTALE 1.653.105 1.378.820 83,41%

2012/2013 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

Page 15: Il Risicoltore (Luglio 2016)

LO STATO DEL RISO LUGLIO 2016 15

DATI ESPRESSI IN TONNELLATE BASE RISO LAVORATO

Importazioni Italia Esportazioni Italia

BORSA DI NOVARA

Balilla-Centauro 270 300 270 300 270 300 275 305

Selenio N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Lido-Flipper 225 250 225 250 N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Loto 250 285 250 285 250 285 250 285

Augusto 285 315 285 315 N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Dardo, Luna e similari 235 260 235 260 245 270 245 270

S. Andrea 260 290 260 290 260 290 260 290

Baldo 265 305 265 305 265 305 265 305

Roma 300 340 300 340 300 340 300 340

Arborio-Volano 670 710 670 710 670 710 670 710

Carnaroli 670 700 670 700 670 700 680 710

Thaibonnet-Gladio 265 285 265 285 265 285 265 285

PER TUTTE LE BORSE, PREZZI ESPRESSI IN EURO PER TONNELLATA

30/5/2016Min Max

6/6/2016Min Max

13/6/2016Min Max

20/6/2016Min MaxRisoni

BORSA DI VERCELLI

Balilla, Centauro e similari 288 300 288 300 288 300 293 305Sole CL 272 290 272 290 272 290 282 300Selenio e similari N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.Tipo Ribe 237 255 242 260 252 270 257 275Loto e similari 277 305 (*) 277 305 (*) 277 305 (*) 277 305 (*)Augusto 330 338 330 338 N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.S. Andrea e similari 253 288 253 288 253 288 253 288Roma e similari 292 340 (**) 292 340 (**) 292 340 (**) 292 340 (**)Baldo e similari 265 310 265 310 265 310 265 310Arborio-Volano 680 720 670 710 670 710 680 720Carnaroli e similari 670 710 670 710 670 710 680 720Thaibonnet e similari 265 285 268 288 268 288 268 288

* Prezzo massimo riferito alla varietà Loto - ** prezzo massimo riferito alla varietà Roma - (1) Nominale

31/5/2016Min Max

7/6/2016Min Max

14/6/2016Min Max

21/6/2016Min MaxRisoni

BORSA DI PAVIARisoni 1/6/2016

Min Max8/6/2016Min Max

15/6/2016Min Max

22/6/2016Min Max

BORSA DI MORTARARisoni 3/6/2016

Min Max10/6/2016Min Max

17/6/2016Min Max

24/6/2016Min Max

Balilla 270 295 270 295 280 305

Selenio N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Flipper-Alpe-Lido 225 250 N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Vialone Nano 410 430 410 430 430 450

S. Andrea 260 290 260 290 260 290

Loto 255 280 260 285 260 285

Dardo-Luna CL e sim. 240 265 245 270 255 280

Augusto 305 335 N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Roma 320 340 320 340 320 340

Baldo 265 305 265 305 295 335

Arborio-Volano 690 720 690 720 740 770

Carnaroli 680 710 700 730 750 780

Thaibonnet 265 285 265 285 265 285

Altre indica 265 285 265 285 265 285

BORSA DI MILANOLavorati 31/5/2016

Min Max7/6/2016Min Max

13/6/2016Min Max

20/6/2016Min Max

Arborio 1490 1540 1490 1540 1490 1540 1490 1540

Roma 910 960 910 960 910 960 890 940

Baldo 840 890 840 890 840 890 810 860

Ribe 650 680 650 680 650 680 650 680

S. Andrea 800 850 800 850 800 850 770 820

Thaibonnet e sim. 630 670 630 670 630 670 630 670

Vialone Nano 1100 1150 1100 1150 1100 1150 1100 1150

Padano-Argo 870 920 870 920 870 920 870 920

Lido e similari 670 700 670 700 670 700 670 700

Originario e sim. 720 750 720 750 720 750 720 750

Carnaroli 1505 1585 1505 1585 1505 1585 1505 1585

Parboiled Ribe 750 780 750 780 750 780 750 780

Parboiled Thaib. 730 770 730 770 730 770 730 770

Parboiled Baldo 960 990 960 990 960 990 930 960

CONSEGNE DALL'ITALIA VERSO GLI ALTRI STATI MEMBRI DELL'UNIONE EUROPEA

(Dati espressi in tonnellate base riso lavorato - Fonte: Istat)

15/16 (aggiornamento al 31/3/2016) 111.014 7.520 46.585 138.623 303.742

14/15 (aggiornamento al 31/3/2015) 110.947 7.746 44.273 169.193 332.159

Differenza 67 -226 2.312 -30.570 -28.417

Differenza in % 0,06% -2,92% 5,22% -18,07% -8,56%

13/14 (aggiornamento al 31/3/2014) 101.750 6.882 46.074 158.106 312.812

Germania 64.410 80.947 -16.537

Francia 60.273 59.916 357

Regno Unito 44.821 39.436 5.385

Belgio Lux 23.928 27.939 -4.011

Polonia 14.955 11.680 3.275

Paesi Bassi 14.809 14.880 -71

Rep. Ceca 12.771 16.016 -3.245

Ungheria 11.725 17.626 -5.901

Austria 11.270 11.785 -515

Slovacchia 10.622 11.453 -831

Paese didestinazione

Campagnacorrente

Campagnascorsa

Differenza

LE PRIME 10 DESTINAZIONI

TOTALETondo Medio Lungo-A Lungo-BCAMPAGNA

La c

omm

issi

one

non

si è

riu

nita

Balilla (originario) 275 295 275 295 285 305

Selenio N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Lido-Flipper e sim. 230 255 230 255 250 275

Padano-Argo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Vialone Nano 390 420 390 420 395 425

S. Andrea 255 285 255 285 255 285

Loto e Nembo 240 280 240 280 260 300

Dardo-Luna CL e sim. 215 250 225 260 245 280

Augusto 300 330 300 330 305 335

Roma 320 350 320 350 320 350

Baldo 265 305 265 305 270 310

Arborio-Volano 680 710 670 700 710 740

Carnaroli 675 705 675 705 740 770

Thai.-Gladio e sim. 275 285 275 285 278 288

La c

omm

issi

one

non

si è

riu

nita

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