il risicoltore (maggio 2014)

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MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI www.enterisi.it - @EnteRisi Anno LVII - n. 5 Maggio 2014 Pac, abbiamo le prime indicazioni Per i detentori di titoli applicato il “modello irlandese” che prevede per il 2019 una riduzione massima del 30% del valore del titolo calcolato per il 2015. Ma molto si gioca sul sostegno accoppiato. L’8 maggio nuovo incontro al Ministero . Paolo Carrà Questo mese, che precede il semestre della presidenza italiana a Bruxelles, vede il susseguirsi di appuntamenti che incideranno sul futuro del- la risicoltura nazionale. A fine aprile il Ministro Maurizio Martina e il Viceministro dello Sviluppo Economico Carlo Ca- lenda hanno dato l’input po- litico per proseguire l’iter per la richiesta della clausola di salvaguardia per la nota questione importazioni dai Paesi P.M.A. L’Ente Nazionale Risi ha già predisposto un documento che costituirà parte integrante del dossier, mettendo in evidenza che ad oggi siamo di fronte a una forte riduzione delle superfici investite a lungo B, comparto sostenuto dalla UE negli anni Novanta, e a una perdita di mercati per l’industria italiana ed eu- ropea. Inoltre è stato posto in evidenza che l’aumento dei costi di produzione in questi ultimi anni sta de- terminando una grave perdita di redditività per le aziende agricole. Altro tema di non poco conto è la definizione dell’aiuto accoppiato, la cui discussione si sta animando perché ogni Regione cerca di difendere le proprie produzioni. Le posizioni pubbliche dell’asses- sore all’agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava e dell’assessore all’agricoltura della Regione Pie- monte Claudio Sacchetto a difesa del comparto si stanno duramente confrontando all’interno di un ac- cordo sempre più complicato da raggiungere. Il Mi- nistero, pur tra diversi ostacoli, continua a considerare il riso come coltura strategica, ma non è negabile che si stanno aprendo nuovi scenari di valutazione non solo economici, che potrebbero compromettere questa posizione. Per quanto riguarda la legge sul commercio interno del riso, chiarezza e trasparenza nei confronti del consumatore, adeguamento alla nuova classificazione comunitaria, tutela delle varietà oggi riconosciute co- me patrimonio della risicoltura italiana, valorizzazione del marchio collettivo "Riso Italiano" (dell’Ente Na- zionale Risi) attraverso un sistema di tracciabilità, sem- plificazione sono i temi di confronto nel tavolo di concertazione ancora oggi aperto. La filiera tutta si sta confrontando in modo serio con l'intento di fornire ai consumatori, in tempi brevi, uno strumento nuovo al passo con i tempi. Vorrei concludere comunicando che l’Unione eu- ropea ha varato un piano molto ambizioso sulla pro- mozione dei prodotti agricoli. Ora non possiamo stare a ATTENZIONE Questo numero contiene il modello per la denuncia di superficie Allegato a questo numero troverete il modello per inviare la vostra denuncia di superficie. La denuncia deve essere comunicata all’Ente Nazionale Risi entro il 10 luglio 2014 secondo le istruzioni riportate sul retro del modello allegato. Non verranno inviate ulteriori comunicazioni postali. Enrico Losi In occasione dell’audizio- ne alla Commissione Agri- coltura della Camera dei Deputati del 27 marzo, il Ministro Martina ha fornito indicazioni importanti su co- me intende impostare i pa- gamenti diretti della nuova Politica Agricola Comune. Innanzitutto, il Ministro ha chiarito che la regiona- lizzazione obbligatoria del pagamento di base verrà applicata a livello nazionale; tuttavia, gli effetti negativi per i produttori che attual- mente detengono titoli il cui valore è superiore alla me- dia nazionale, come nel ca- so dei risicoltori, verranno mitigati dal cosiddetto “mo- dello irlandese” che preve- de per il 2019 una riduzione massima del 30% del va- lore del titolo calcolato per il 2015; tale riduzione dovrà essere attuata con gradua- lità nell’arco del periodo 2016-2019. In secondo luogo, il paga- mento per le pratiche be- nefiche per il clima e per l’ambiente (“greening”) verrà applica- to a livello individuale: il che significa che nel 2015 i pro- duttori percepiranno poco meno del 30% di quanto riceveranno come regime di pagamento unico nel 2014, dando per certo che, per il calcolo del pagamento di base e del “greening” , verranno presi in conside- razione i pagamenti perce- piti nel 2014 e non il valore dei titoli detenuti nel 2014. Questa soluzione è pre- miante per i risicoltori, poi- ché l’opzione del “gree- ning” calcolato a livello na- zionale avrebbe garantito un importo, uguale per tutti Nei prossimi giorni si decide il nostro futuro i produttori italiani, di soli 90 euro circa all’ettaro. Negli anni successivi il pagamento del “greening” si ridurrà progressivamen- te, ma, come nel caso del pagamento di base, nel 2019 la perdita rispetto al 2015 non potrà superare il 30%. Se si ipotizza che il pa- gamento di base assorbirà circa il 50% del budget di- sponibile, le soluzioni pro- spettate dal Ministro de- terminereb- bero nel 2019 una perdita di circa il 45% dell’attuale valore del ti- tolo; il quadro non è roseo, ma è il migliore possibile in relazione alle opzioni pre- viste dalla normativa; inol- tre, era opinione diffusa che i pagamenti diretti a bene- ficio dei risicoltori, escluso l’eventuale pagamento ac- coppiato, si sarebbero di- mezzati già a partire dal 2015. Per quanto riguarda i so- stegni accoppiati facoltati- vi, la partita è aperta e l’8 di maggio è programmato un incontro tra il Ministro e gli Assessori delle Regioni che dovrebbe risultare decisi- vo. Nelle dichiarazioni del Mi- nistro traspare l’intenzione di prevedere un sostegno per il riso, che risulta essere una delle colture più pe- nalizzate dalla riforma. Tut- tavia, poiché i fondi dispo- nibili risultano insufficienti per coprire le richieste avan- zate dalle Regioni per le altre colture e per gli altri settori, non è sicuro che il riso riceverà le attenzioni che merita. Se, invece, verrà previsto un sostegno accoppiato per il riso, la struttura comples- siva dei pagamenti diretti (pagamento di base + pa- gamento del “greening” + sostegno accoppiato per il riso) garantirebbe ai risicol- tori ben altre prospettive. Poiché un sostegno ac- coppiato per il riso risul- terebbe più appetibile per le aziende che detengono ti- toli a bassa valorizzazione e che, quindi, erano solite col- tivare altri cereali (mais e soia), sarebbe opportuno mantenere le risorse del pa- gamento accoppiato all’in- terno delle zone tradizio- nalmente vocate a riso, analogamente a quanto previsto nel 2004 per l’aiuto specifico per il riso. Tale considerazione è motivata dal fatto che è altamente improbabile che singole aziende, dislocate in zone non risicole e riconvertite a riso solo per ottenere il so- stegno accoppiato, siano in grado di garantire i mede- simi benefici ambientali as- sicurati dalle aziende risi- cole tradizionali che, infatti, sono stati riconosciuti dai legislatori dell’Unione euro- pea nell’ambito del paga- mento del “greening” at- traverso l’esenzione dalla diversificazione colturale e dalla creazione di aree ad interesse ecologico. t Il pagamento per le pratiche benefiche per il clima e per l’ambiente (“greening”) verrà applicato a livello individuale Elevata resa alla lavorazione Migliora la fertilità naturale del terreno Ideale e costante l’erogazione dell’azoto Calcio prezioso per le piante ed il terreno Produzioni costantemente ad alto livello Piante più sane e più resistenti Nutrizione e salute delle piante Si parte in giugno con la nuova campagna di vendite Nutrizione e salute delle piante Concime CE NK(CaO) 15 + 18 (+16) Concime CE N = 19,8 % - CaO = 22% Nutrizione e salute delle piante Produttore Produttore AlzChem AG Dr.-Albert-Frank-Straße 32 D - 83308 Trostberg www.alzchem.com Per informazioni Per informazioni AGREKO Via Peter Anich 8 I 39011 Lana BZ [email protected] www.calciocianamide.com

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Anno LVII n. 5 Mensile di informazioni agricole industriali e commerciali sul RISO dell'Ente Nazionale Risi

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Page 1: Il Risicoltore (Maggio 2014)

MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI

www.enterisi.it - @EnteRisi

Anno LVII - n. 5 Maggio 2014

Pac, abbiamo le prime indicazioniPer i detentori di titoli applicato il “modello irlandese” che prevede per il 2019 una riduzione massima del 30% del valore

del titolo calcolato per il 2015. Ma molto si gioca sul sostegno accoppiato. L’8 maggio nuovo incontro al Ministero

.

Paolo Carrà

Questomese, che precedeil semestre della presidenzaitaliana a Bruxelles, vede ilsusseguirsi di appuntamentiche incideranno sul futuro del-la risicoltura nazionale. A fineaprile il Ministro MaurizioMartina e il Viceministro delloSviluppoEconomicoCarloCa-lenda hanno dato l’input po-

litico per proseguire l’iter per la richiesta della clausoladi salvaguardia per la nota questione importazioni daiPaesi P.M.A. L’EnteNazionaleRisi hagià predispostoundocumento che costituirà parte integrante del dossier,mettendo in evidenza che ad oggi siamo di fronte a unaforte riduzione delle superfici investite a lungo B,comparto sostenuto dalla UE negli anni Novanta, e auna perdita di mercati per l’industria italiana ed eu-ropea. Inoltre è stato posto in evidenza che l’aumentodei costi di produzione in questi ultimi anni sta de-terminando una grave perdita di redditività per leaziende agricole. Altro tema di non poco conto è ladefinizione dell’aiuto accoppiato, la cui discussione sista animandoperchéogniRegionecercadi difendere leproprie produzioni. Le posizioni pubbliche dell’asses-sore all’agricoltura della Regione Lombardia GianniFava e dell’assessore all’agricoltura della Regione Pie-monte Claudio Sacchetto a difesa del comparto sistanno duramente confrontando all’interno di un ac-cordo sempre più complicato da raggiungere. Il Mi-nistero, pur tra diversi ostacoli, continua a considerareil riso come coltura strategica,ma non è negabile che sistanno aprendo nuovi scenari di valutazione non soloeconomici, che potrebbero compromettere questaposizione.

Per quanto riguarda la legge sul commercio internodel riso, chiarezza e trasparenza nei confronti delconsumatore, adeguamento alla nuova classificazionecomunitaria, tutela delle varietà oggi riconosciute co-me patrimonio della risicoltura italiana, valorizzazionedel marchio collettivo "Riso Italiano" (dell’Ente Na-zionale Risi) attraverso un sistema di tracciabilità, sem-plificazione sono i temi di confronto nel tavolo diconcertazione ancora oggi aperto. La filiera tutta si staconfrontando in modo serio con l'intento di fornire aiconsumatori, in tempi brevi, uno strumento nuovo alpasso con i tempi.

Vorrei concludere comunicando che l’Unione eu-ropea ha varato un piano molto ambizioso sulla pro-mozione dei prodotti agricoli. Ora non possiamo stare a

ATTENZIONEQuesto numero contiene il modello

per la denuncia di superficie

Allegato a questo numero trovereteil modello per inviare la vostra

denuncia di superficie.La denuncia deve essere comunicata

all’Ente Nazionale Risientro il 10 luglio 2014

secondo le istruzioni riportatesul retro del modello allegato.

Non verranno inviateulteriori comunicazioni postali.

Enrico Losi

In occasione dell’audizio-ne alla Commissione Agri-coltura della Camera deiDeputati del 27 marzo, ilMinistro Martina ha fornitoindicazioni importanti su co-me intende impostare i pa-gamenti diretti della nuovaPolitica Agricola Comune.

Innanzitutto, il Ministroha chiarito che la regiona-lizzazione obbligatoria delpagamento di base verràapplicata a livello nazionale;tuttavia, gli effetti negativiper i produttori che attual-mente detengono titoli il cuivalore è superiore alla me-dia nazionale, come nel ca-so dei risicoltori, verrannomitigati dal cosiddetto “mo-dello irlandese” che preve-de per il 2019 una riduzionemassima del 30% del va-lore del titolo calcolato per il2015; tale riduzione dovràessere attuata con gradua-lità nell’arcodel periodo2016-2019.

In secondoluogo, il paga-mento per lepratiche be-nefiche per ilclima e perl ’ amb i en t e(“greening”)verrà applica-to a livello individuale: il chesignifica che nel 2015 i pro-duttori percepiranno pocomeno del 30% di quantoriceveranno come regimedi pagamento unico nel2014, dando per certo che,per il calcolo del pagamentodi base e del “greening”,verranno presi in conside-razione i pagamenti perce-piti nel 2014 e non il valoredei titoli detenuti nel 2014.

Questa soluzione è pre-miante per i risicoltori, poi-ché l’opzione del “gree-ning” calcolato a livello na-zionale avrebbe garantitoun importo, uguale per tutti

Nei prossimi giorni sidecide il nostro futuro

i produttori italiani, di soli 90euro circa all’ettaro.

Negli anni successivi ilpagamento del “greening”si ridurrà progressivamen-te, ma, come nel caso delpagamento di base, nel2019 la perdita rispetto al2015 non potrà superare il30%.

Se si ipotizza che il pa-gamento di base assorbiràcirca il 50% del budget di-

sponibile, lesoluzioni pro-spettate dalMinistro de-terminereb-bero nel 2019una perdita dicirca il 45%del l ’a ttua levalore del ti-tolo; il quadronon è roseo,

ma è il migliore possibile inrelazione alle opzioni pre-viste dalla normativa; inol-tre, era opinione diffusa chei pagamenti diretti a bene-ficio dei risicoltori, esclusol’eventuale pagamento ac-coppiato, si sarebbero di-mezzati già a partire dal2015.

Per quanto riguarda i so-stegni accoppiati facoltati-vi, la partita è aperta e l’8 dimaggio è programmato unincontro tra il Ministro e gliAssessori delle Regioni chedovrebbe risultare decisi-vo.

Nelle dichiarazioni delMi-

nistro traspare l’intenzionedi prevedere un sostegnoper il riso, che risulta essereuna delle colture più pe-nalizzate dalla riforma. Tut-tavia, poiché i fondi dispo-nibili risultano insufficientiper coprire le richieste avan-zate dalle Regioni per lealtre colture e per gli altrisettori, non è sicuro che ilriso riceverà le attenzioniche merita.

Se, invece, verrà previstoun sostegno accoppiato peril riso, la struttura comples-siva dei pagamenti diretti(pagamento di base + pa-gamento del “greening” +sostegno accoppiato per il

riso) garantirebbe ai risicol-tori ben altre prospettive.

Poiché un sostegno ac-coppiato per il riso risul-terebbe più appetibile per leaziende che detengono ti-toli a bassa valorizzazione eche, quindi, erano solite col-tivare altri cereali (mais esoia), sarebbe opportunomantenere le risorse del pa-gamento accoppiato all’in-terno delle zone tradizio-nalmente vocate a riso,analogamente a quantoprevisto nel 2004 per l’aiutospecifico per il riso. Taleconsiderazione è motivatadal fatto che è altamenteimprobabile che singoleaziende, dislocate in zonenon risicole e riconvertite ariso solo per ottenere il so-stegno accoppiato, siano ingrado di garantire i mede-simi benefici ambientali as-sicurati dalle aziende risi-cole tradizionali che, infatti,sono stati riconosciuti dailegislatori dell’Unione euro-pea nell’ambito del paga-mento del “greening” at-traverso l’esenzione dalladiversificazione colturale edalla creazione di aree adinteresse ecologico.

tIl pagamento per le

pratiche benefiche per il

clima e per l’ambiente

(“greening”) verrà

applicato a livello

individuale

Elevata resa alla lavorazione

Migliora la fertilità naturale del terreno

Ideale e costante l’erogazione dell’azoto

Calcio prezioso per le piante ed il terreno

Produzioni costantemente ad alto livello

Piante più sane e più resistenti

NNuuttrriizziioonnee ee ssaalluuttee ddeellllee ppiiaannttee

Si parte in giugno con lanuova campagna di vendite

NNuuttrriizziioonnee ee ssaalluuttee ddeellllee ppiiaanntteeConcime CENK(CaO) 15 + 18 (+16)

Concime CEN = 19,8 % - CaO = 22%NNuuttrriizziioonnee ee ssaalluuttee ddeellllee ppiiaannttee

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Page 2: Il Risicoltore (Maggio 2014)

2 MAGGIO 2014

Page 3: Il Risicoltore (Maggio 2014)

PRIMO PIANO MAGGIO 2014 3

L’INTERVISTA L’assessore all’Agricoltura della Lombardia invoca una compattezza che spesso è mancata

Fava: «Per affrontare i problemi occorreuna filiera più coesa e aggregata»

Mentre sui tavoli del Mi-nistero delle politiche agri-cole alimentari e forestali sistanno decidendo le sortidella Pac, gli occhi e le orec-chie dei risicoltori sono pun-tati anche verso i Palazzi re-gionali di Piemonte e Lom-bardia per capire come ver-ranno impostati i nuovi Pro-grammi di sviluppo rurale.

Ne parliamo con l’asses-sore all’Agricoltura dellaLombardia, Gianni Fava.

Quale importanza rive-ste la filiera del riso inLombardia?

«Un’importanza strategi-ca. In Lombardia si producecirca il 40% del riso col-tivato in Italia e sono pre-senti il 70% delle industrierisiere nazionali, fra le qualile tre principali per volumilavorati: Curti Riso, RisoScotti e Riso Gallo. Negliultimi anni siamo arrivati a100.000 ettari coltivati in re-gime accoppiato, mentreoggi ci attestiamo sugli85.000 ettari. Un altro datoche sottolinea l’importanzadel comparto riguarda gliaiuti diretti del Primo pila-stro della Pac: su circa 550milioni di euro erogati, quasi100milioni finiscono alle cir-ca 1.800 aziende risicolelombarde».

Equal è l’attenzione delsuo assessorato?

«L’attenzione è semprestata massima, tant’è che ilriso, insieme alla zootecnia,è uno dei principali compartiper i quali ho raccomandatolamassima attenzione in te-

ma di aiuti accoppiati nelladeclinazione interna dellaPac 2015-2020. Oggi circa50.000 ettari di riso in Lom-bardia aderiscono alle mi-sure del Psr e proprio il seg-mento risicolo è oggetto dimolte delle nuove misureattivate sulla vecchia pro-grammazione, come leazioni I e M della misura214. LaRegioneLombardia,inoltre, fa partedel comitatotecnico dell’accordo quadrodella filiera del riso».

Dopo anni favorevoli,negli ultimi tempi il set-tore ha dovuto affrontarenon poche difficoltà e peril futuro se ne presentanoaltrettante: dalla riduzio-ne dei contributi Pac alcalo di prezzo di diversevarietà di riso fino all'in-cremento significativodelle importazioni da par-te di Paesi come Birmaniae Myanmar. Quali contro-misure ha predisposto ilsuo assessorato?

«Come detto, ho avan-zato la proposta di soste-nere attraverso gli aiuti ac-coppiati la coltura, che vedeLombardia e Piemonte, in-sieme, produrre circa il 90%del riso nazionale. Inoltre,come Regione abbiamo an-

che chiesto l’applicazionedella clausola di salvaguar-dia sulle importazioni daiPaesi meno avanzati. Biso-gna riconoscere, però, chealcune di queste difficoltàpotrebbero essere meglioaffrontate da una filiera piùcoesaeaggregata,mentretalvolta questa com-pattezza manca.Ritengo che sidebba imposta-re un’adeguataprogrammazio-ne delle produ-zioni, per trova-re un equilibriotra varietà daconsumo inter-

no e varietà indica. Nell’ot-tica del confronto fra pro-duzioni, purtroppo ho rile-vato una mancanza di co-raggio della filiera risicoladel Nord, che ha preferitopartecipare ad Expo solocon una presenza nel Pa-

diglione Italia, sfilandosida quella che riten-

go fosse la sedenaturale, e cioèil cluster del ri-so. All’inter-no del qualela superioritàqualitativa delprodotto lom-bardo non sa-

rebbe mai statamessa in discus-

sione».

Cosa si devono aspet-tare i risicoltori dal nuovoProgramma di svilupporurale?

«Lo stesso trattamentodel passato e una ancoramaggiore attenzione. Stia-mo cercando di calare leesigenze di ciascuna filieranei nuovi meccanismi diprogrammazione. Su que-sto fronte la collaborazionefra gli uffici della Regione ele strutture tecnichedell’En-te Risi è massima, per in-tercettare tutte le necessitàdel comparto».

Era stata annunciata suquesto tema una collabo-razione con il vicino Pie-monte anche per dare atutti i risicoltori le stessecapacità concorrenziali:

com'è andata? Sono statifatti passi avanti? Se sì,quali?

«La collaborazione con ilPiemonte si è intensificatanell’ultimo anno. La richie-sta di collaborazione è stataavanzata soprattutto da par-te piemontese, in quanto laLombardia veniva presa amodello dai risicoltori. A li-vello di tematiche e ma-cro-azioni stiamo cercandodi coordinare gli interventi ilpiù possibile. Rimane evi-dente che, per motivi tec-nici legati alla determinazio-ne dei premi che dipendedalle peculiarità dei territoriregionali, non si potrannoavere dei contributi ad et-taro identici,ma sicuramen-te si cercherà di renderli pa-ragonabili».

guardare. Il riso italiano è ovunque apprezzato, ma pococonosciuto, non sono noti i territori di produzione. L’EnteNazionale Risi oggi sconta l’impossibilità di destinare cifreimportanti sulla promozione a causa del patto di stabilità e dinon essere al momento compreso tra i soggetti destinataridel nuovo regolamento. Ci impegneremo per superare talelimitazione, ma se oltre alla giusta richiesta di un’etichet-tatura trasparente la filiera non investirà per promuovere lapropria produzione, non potremo pensare in un mercatoglobale di restare ancorati a vecchie posizioni nella speranzache qualcun altro difenderà l’elevato valore del riso italiano.

CONTINUA DA PAG. 1

Page 4: Il Risicoltore (Maggio 2014)

4 MAGGIO 2014

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Page 5: Il Risicoltore (Maggio 2014)

TECNICA MAGGIO 2014 5

DEROGA Si potranno utilizzare propanile, quinclorac, pretilachlor e triciclazolo

Autorizzati quattro principi attiviTre erbicidi per il controllo delle infestanti e un fungicida contro il brusone del risoCristian Mancuso

Nel 2014 i risicoltori, oltreai già ben noti principi attivi(p.a.) registrati sulla coltura,potranno utilizzare, grazie al-le deroghe concesse dal Mi-nistero della Salute per si-tuazioni d’emergenza fitosa-nitaria, come previsto dal-l ’art. 53 del Reg. (CE)1107/2009, i p.a. propanile,quinclorac, pretilachlor e tri-ciclazolo.

I primi tre sono degli er-bicidi, utilizzati già in passatoper il controllo delle infestan-ti ed oggi tornati utili per con-trastare la diffusione delle in-festanti resistenti, mentrel’ultimo è il noto fungicidautilizzato per il controllo dellaPyricularia grisea (brusonedel riso). Fra questi p.a., pro-panile e triciclazolo sono or-mai da temposoggetti a de-roghe che neconsentonol’impiego perun periodo li-mitato, ovvero120 giorni al-l’anno, men-tre il pretila-chlor e il quinclorac bene-ficeranno dell’uso d’emer-genza, sempre per 120 gior-ni, rispettivamente per il pri-mo e secondo anno.

PropanileIl propanile potrà essere

impiegato a partire dal 1°aprile fino al 29 luglio per ilcontrollo principalmente dialismatacee e ciperacee re-sistenti agli inibitori dell’en-zima aceto-lattato sintetasi(ALS) in miscela con erbicidiormonici o ormono simili. Aprescindere dalle diverse for-mulazioni che saranno pre-senti sul mercato, è statoautorizzato l’utilizzo di unquantitativo massimo di 500grammi per ettaro di prin-cipio attivo. Tale quantità do-vrà essere distribuita in mi-

scela con altri principi attiviche ne coadiuvano e com-pletano l’azione (MCPA, tri-clopyr, ecc).

Il trattamento può essereripetuto, con le stesse mo-dalità, a distanza di almeno15 giorni dalla prima appli-cazione su risaia asciutta coninfestanti ben emerse. Pos-sono essere effettuati un

massimo di 2interventi perogni ciclo col-turale.

QuincloracE’ utilizzabi-

le dal 17 aprileal 15 agostocome previsto

dal decreto ministeriale 17aprile 2014 che ha autoriz-zato l’impiego del prodottofitosanitario Facet 250SC (n°registrazione 15943) percombattere specificatamen-te le infestanti del genereEchinochloa spp. Il prodottopotrà essere impiegato soloed esclusivamente in po-st-emergenza alla dose di1,2-1,5 l/ha avendo cura dieffettuare il trattamento surisaia sgrondata con riso allostadio di 2 foglie e giavoni da1 foglia a inizio accestimen-to.

Il dosaggio maggiore è dautilizzarsi in presenza di ele-vata pressione dell’infestan-te, giavoni che presentanouno stadio di sviluppo su-periore alle 4 foglie o con-dizionimeteo sfavorevoli (es.

basse temperature).Dopo il trattamento occor-

re mantenere gli appezza-menti in asciutta per un pe-riodo compreso tra 2 e 5giorni. Trascorso tale periodosi dovrà eseguire una risom-mersione molto lenta dellacamera, mantenendo un li-vello dell’acqua di 4-5 cm.

Il quinclorac, è un erbicidasistemico assorbito princi-palmente dalle radici ma inmaniera minore anche dal-l’apparato fogliare, è dotatodi una certa residualità e pro-voca la clorosi e la succes-siva morte della pianta in-festante.

PretilachlorPotrà essere utilizzato dai

risicoltori dal 1° aprile fino al29 luglio per il controllo dialismatacee, ciperaceeegia-voni. Questo p.a., apparte-nente alla famiglia chimicadelle cloroacetammidi, è ca-ratterizzato da un meccani-smod’azione (MoA)differen-te dai prodotti erbicidi regi-strati in post-emergenza adoggi su riso.

Appartiene al gruppo K3della HRAC (Herbicide Re-sistanceActionCommitee) eagisce inibendo il processodi mitosi durante la divisionecellulare, è dotato di attivitàfogliare e residuale e vienerapidamente assorbito nelleprime fasi di germinazioneattraverso l’ipocotile, il me-socotile e il coleoptile.

Potrà essere impiegato sia

in pre-semina alla dose di2-2,5 l/ha su risaia sommersacirca 30 giorni prima di se-minare, sia in post-emergen-za precoce alla dose di 1,5-2l/ha in miscela con prodottiquali: inibitori dell’ALS, del-l’Accasi (cyhalofop-butyl) eormonici (MCPA). In po-st-emergenza il prodotto de-ve essere distribuito su risaiasgrondata con riso allo stadiodi 1-2 foglie, avendo cura disommergere la camera di ri-saia entro 48 ore dal trat-tamento.

Tutti e tre i principi attivinon potranno, comunque,essere utilizzati nelle areeclassificate come siti ReteNatura 2000, Siti di Impor-tanza Comunitaria (SIC) e leZone di Protezione Speciale(ZPS).

TriciclazoloIl noto fungicida impiegato

per il contenimento del pa-togeno (Pyricularia grisea)agente causale del brusone,il Ministero della Salute hapubblicato il decreto che au-torizza la società Dow Agro-sciences alla commercializ-zazione del Beam Rice (n° diregistrazione 15942) per unperiodo di 120 giorni dal 1°maggio al 28 agosto di que-st’anno. Non ci sono novitàper quanto riguarda il tipo diformulazione e le dosi im-piegabili, rispetto all’etichet-ta dello scorso anno, perchiarezza sembra opportunoricordare che questo prodot-to si puòutilizzare alla dosedi300 grammi per ettaro dallafine dell’accestimento all’ini-zio della levata, eventual-mente ripetendo il tratta-mento dopo 15-20 giorni aseconda delle condizioni am-bientali, della sensibilità dellavarietà e dalla concimazione,masempreprimadella emis-sione della pannocchia. Ildoppio intervento è consi-gliato soprattutto quando siverificano condizioni am-bientali predisponenti all’at-tacco (umidità elevata e per-sistente, alte temperature eforti concimazioni azotate) inconcomitanza della fase fe-

nologica compresa tra acce-stimento e emissione dellepannocchie.

In alternativa è possibileintervenire con un’applica-zione di soccorso alla dose di600 grammi per ettaro in ununico intervento, quando ilriso si trova in fase di bot-ticella o al momento dellacomparsa della sintomatolo-gia tipica del Brusone. Perassicurare un’ottimale distri-buzionedel prodotto sulla ve-getazione è consigliabile di-stribuire il prodotto con400-600 litri di acquaaettaro.Non va dimenticato, infine,l’intervallo di sicurezza da ri-spettare tra la distribuzionedel prodotto e la raccolta chenel casodi questo p.a. è di 54giorni.

Il settore fitosanitario dellaRegione Piemonte conside-rando che le sostanze eranogià state autorizzate nelleNorme Tecniche di Produzio-ne Integrata nelle precedenticampagne agrarie, ha auto-rizzato l’utilizzo di triciclazolo,propanile, pretilachlor e quin-clorac sulla superficie regio-nale coltivata a riso ricadentenella misura 214.1 del PSR(Lotta Integrata). Per quantoriguarda la Regione Lombar-dia, ad oggi (30/4/2014) il set-tore fitosanitario ha autoriz-zato soltanto l’uso del prin-cipio attivo triciclazolo. Sem-preapropositodi questopro-dotto, è importante sottoli-neareche leaziendepiemon-tesi e lombarde aderenti allamisura 214.1 potranno effet-tuare un solo trattamento esolo su varietà sensibili.

Principioattivo

I PRODOTTI AUTORIZZATI

Categoria

Propanile Erbicida 01 aprile/29 luglio 500* + 500* g/ha Ciperacee e Alismatacee ALS resistenti

Quinclorac Erbicida 17 aprile/15 agosto 1,2-1,5 l/ha Giavoni ALS e ACCasi resistenti

Pretilachlor Erbicida 01 aprile/29 luglio 1,5**-2,5** l/ha Ciperacee, Alismatacee e giavoni resistenti

Triciclazolo Fungicida 01 maggio/28 agosto 300 + 300 oppure 600 g/ha Brusone

*Grammi di principio attivo utilizzabili per singolo intervento - **In pre-semina 2-2,5 l/ha, in postemergenza 1,5-2 l/ha

Epoca di utilizzo Dosaggio Targets

i.p.

Cluster 500, maggiore

Cluster 500 è il formulato Chi-miberg a base di iprodione,una molecola di comprovataattività contro le avversità fun-gine del riso. La protezionefornita alla coltura da pato-logie quali Helmintosporiumoryzae si riflette concreta-mente in una produzione su-periore e caratterizzata da unamigliore qualità, che si tradu-cono in una maggiore reddi-tività per l’agricoltore. La suaformulazione concentrata(500 g/l) e l’elevata qualità for-mulativa assicurano un’effica-cia d’azione ai massimi livellicon dosi ridotte di prodotto. Ilmeccanismo d’azione dell’i-prodione, differente da quellodi altri fungicidi utilizzati in ri-

saia, lo rende un valido stru-mento per la gestione della re-sistenza in campo. Il formulato,classificato Xn-Nocivo, è dispo-nibile in flacone da 1 lt. Cluster500 in risicoltura. Per il con-trollo dell’Elmintosporiosi siimpiega alla dose di 100 ml/hl(0,6-0,8 lt/ha in 600-800 litrid’acqua accuratamente nebu-lizzata), intervenendo alla com-parsa dei primi sintomi e fino adue volte su varietà sensibili econ andamentometeorologicofavorevole alla malattia. Su va-rietà poco sensibili si consigliaun trattamento unico nella fasedi emissione della pannocchia.

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ne rendendo disponibile unamaggior quantità di azoto allecolture.La straordinaria efficienza diAZOSTAR 54 è data dalla si-nergia di queste due sostanzeche rendono minime le perditedi azoto per volatilizzazionee dilavamento, permettendoquindi di ridurre realistica-mente le unità di N impiegate.AZOSTAR 54 è composto dadue forme azotate: la primasotto forma di anidride solfo-rica 14% a pronto effetto, laseconda sotto forma di azoto

ureico 40% protetto a lenta cessione; entrambe contribuiscono al raggiungimentodelle più alte produzioni e ad ottenere una granella sana e ad alto peso specifico.AZOSTAR 54 è in questo momento il fertilizzante azotato più innovativo, in linea conle nuove normative che richiedono una drastica riduzione degli sprechi, in un con-testo di agricoltura sostenibile ed il più economico per il miglior rapporto quantità/prezzo e per un maggior risparmio nella distribuzione.Con AZOSTAR 54 AG. OPENGREEN apre la strada a nuove e rivoluzionarie soluzionitecniche, in grado di fornire alle aziende agricole quelle opportunità e quei vantaggiche faranno la differenza nei prossimi anni, caratterizzati da radicali cambiamentianche in agricoltura.

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Page 6: Il Risicoltore (Maggio 2014)

ECONOMIA6 MAGGIO 2014

IL CONCORSO Promosso dalla Fondazione Bolognini, dal CRA-SCS e dall’ENR

Produttori di sementipremiati l’8 giugno a Vercelli

.

L’ABCdella filieraEcco una nuova rubrica per affrontare gli adempimenti richiesti

A cura dell’Area Mercati dell’Ente Nazionale Risi

Inauguriamo una nuova rubrica che nasce con l’intento di fornire ognimese informazioni, sintetiche e pratiche, per semplificare il più possibilegli adempimenti a cui sono tenuti gli operatori della filiera risicola. Allostesso tempo cercheremoanche di spiegare a cosa servono, al di là dellanecessità di ottemperare agli obblighi di legge, alcuni documenti oprocedure che vengono richiesti e talvolta ripetutamente sollecitati dagliuffici dell’Ente Nazionale Risi.

Incominciamo con la “denuncia di superficie”, visto che allegato aquesto numero trovate il modulo da compilare.

Nel prossimo mese di giugno si svolgerà lacerimonia di premiazione del Concorso nazio-nale per i produttori di sementi di riso, promossocome sempre dalla Fondazione Conte G.G.Morando Bolognini, dal CRA-SCS e dall’EnteNazionale Risi.

Anche nel 2013 i concorrenti sono stati nu-merosi, ben 169, di cui 47 saranno premiati e altri34 riceveranno un diploma di benemerenza. Lapremiazione si svolgerà domenica 8 giugno, aVercelli, presso la sede del CRA-RIS (ex IstitutoSperimentale di Risi-coltura), dove a brevesi trasferiranno anchegli uffici e i laboratoridel CRA-SCS (ex EN-SE). Di seguito è ri-portato l’elenco delleaziende agricole chesaranno premiate.

Alessi Fabrizio - Pie-ve del Cairo (PV); As-sietti Dino - Masserano(BI); Az. Agr. CarnevaleGiampaolo Domenicoe Giuseppe ss - Cozzo(PV); Az. Agr. Falascosocietà agricola s.s. -Casalbeltrame (NO); Az.agr. Pricca Domenico ePaolo ss - Rosate (Mi); Azienda agricola Falchisocietà semplice - Oristano; Azienda Gerbidi diFrà Carmine e Antonio s.s. - Costanzana (VC);Bosso Giuseppe - Vinzaglio (NO); Capitini Ro-berto Arturo - Ferrera Erbognone (PV); CasaloneGiuseppe e Agostino società agricola - Robbio(PV); Cerere 81 spa - Confienza (PV); ClarichettiDaniele - San Germano Vercellese (VC); CostaBarbè Luigi Carlo - Mede (PV); Costa Barbè Aldo- Mede (PV); Costanzo fratelli Umberto e Paolo

ss - Bianzè (VC); Falchi Elisabetta Giuseppina -Oristano; Ferraris Cugini società agricola s.s. -Casalbeltrame (NO); Ferraris Eusebio - Rosasco(PV); Franchi Pasqualino - Valle Salimbene (PV);Fregonara Giovanni e figli Riccardo e Marco -Garbagna Novarese (NO); Gabutti Emanuele -Sali Vercellese (VC); Genagricola spa - PieveAlbignola (PV); Gianotti Gianni - Borgo Vercelli(VC); Goio Pietro e Goio Emanuele s.s. - Ro-vasenda (VC); Grugnetti f.lli - Mortara (PV); IlTorrione società agricola spa - Costanzana (VC);

Malinverni Giovanni -Novara (NO); Meli Ales-sandro - Cabras (OR);Meli Gaetano - Cabras(OR); Milanesi Alberto -Garbagna Novarese(NO); Mocca Maurizio -Morano sul Po (AL); Ni-crosini Ercole - Zinasco(PV); Passiu Genesio -Oristano; Pieropan Ila-rio e Silvio ss - SanPietro Mosezzo (NO);Porru Renato - Simaxis(OR); Renditore Paolo -Vercelli (VC); RoncaroloDario e Roncarolo Mas-

simo s.s. - Colllobiano (VC); Rossi Marco -Giussago (PV); San Martino d'Agliè di SanGermano Emanuele Casimiro - Costanzana (VC);Sanna Derina - Oristano; Savoini Vittorio - Novara(NO); Società agricola I Ferrari di Giovanni Ferrari& c. s.s. - Oristano (OR); Società agricolaGaravana f.lli eMerlo Gabriella s.s. - Desana (VC);Società agricola Stella s.s. - Salasco (VC); To-masoni Silvia - Brusnengo (BI); Vacca Giuseppe -Zeddiani (OR); Vacca Stefano - Siamaggiore(OR).

La denuncia di superficieCos’è

Chi

Perché

Come si fa

E’ la comunicazione che deve essere inviata ad EnteRisi, entro il 10 luglio di ogni anno, con l’indicazionedellevarietà coltivate e relativa superficie. La dichiarazione èrichiesta anche dalla Commissione europea, e vienetrasmessa da Ente Risi sulla base delle denunce pre-sentate dai risicoltori.Deve presentare la denuncia chiunque coltivi riso nelterritorio nazionale.E’ il primo dato fondamentale che serve ad avere il“polso della situazione” sulla campagna risicola incorso, a fare previsioni sulla disponibilità di prodotto perogni tipologia merceologica e sul possibile andamentodei prezzi.Due sono le modalità per presentare la denuncia:1. compilare il modulo allegato a questo numero de “IlRisicoltore” e consegnarlo o inviarlo agli uffici dell’Entecon le modalità indicate sul modulo stesso;2. compilare la denuncia on-line, collegandosi al sitowww.enterisi.it e accedendo all‘Area Riservata AgliOperatori Registrati, utilizzando le proprie credenziali(username e password). Chi non è ancora registrato,può chiedere di registrarsi inviando una mail al CentroOperativo dell’Ente ([email protected]).Quando si compila la denuncia, ricordarsi di speci-ficare:1. l’unità di misura (ettari, giornate, pertiche);2. il tipo di semina utsato (sommersione o interrata).

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Page 7: Il Risicoltore (Maggio 2014)

TECNICA MAGGIO 2014 7

.

PRESENTAZIONI I risultati degli studi condotti con l’Università di Torino,Milano e Piacenza e con l’Istituto Superiore di Sanità

Arsenico, l’impegno del Centro Ricerchesul Riso riconosciuto a livello internazionale

Romani M., Miniotti E.,Beltarre G., Tenni D.

Sebbene il contenuto diarsenico negli alimenti nonsia ancora stato regolato inEuropaenegli Stati Uniti, vi èsempre più la chiara neces-sità di stabilire un limite diesposizionemassima al con-tenutodi arsenico inorganiconegli alimenti per prevenireeventuali rischi per la saluteumana. L’arsenico presentein natura non è tutto uguale,ne esistono diverse forme,tra le quali quella potenzial-mente più pericolosa per lasalute umanaè l a fo rmainorganica.

Per le popo-lazioni la cuidieta è a basedi riso, questoalimento rap-presenta laprincipale fon-te di arsenicoino rgan ico .Appare, quindi, sempre piùimportante sviluppare eadottare, a livello mondiale,azioni in grado di ampliare leconoscenze sui sistemi dicoltivazione che possanomi-nimizzare la biodisponibilitàdi arsenico per le piante e,quindi, la sua assunzione daparte dell’uomo.

Nel corso degli ultimi annil’Ente Nazionale Risi ha con-dotto, in collaborazione con

l’Università di Torino, Milanoe Piacenza e con l’IstitutoSuperiore di Sanità, nume-rosi studi sperimentali peridentificare i principali fattoricritici che possono influen-zare l’assorbimento di arse-nico da parte delle piante e

s v i l u p p a r etecniche di ge-stione che li-mitino la fito-disponibilità diarsenico.

I risultati so-no stati pre-sen t a t i ne lcorso della 9ªConferenzaInternazionale

della Fresenius Akademiedal titolo “Contaminants andResidues in Food”, svoltasipresso la città tedesca diMainz il 7 e 8 aprile scorsi.

Da molti anni la FreseniusAkademie organizza confe-renze a cui partecipanoesperti a livello internazio-nale. I relatori provengonodal mondo industriale, o ap-partengono a importanti isti-tuzioni nazionali e internazio-

nali, quali università, enti diricerca, istituti nazionali, etc.Questo permette un conti-nuo passaggio di informazio-ni e conoscenze tra il mondodella ricerca e l’industria.

Per continuare la divulga-zione degli ottimi risultati ot-tenuti dalle numerose spe-rimentazioni, l’EnteNaziona-le Risi inoltre prenderà parte,nel mese di maggio, al 5°

Simposio Internazionale IU-PAC relativo agli elementi intraccia negli alimenti (TEF-5),che si terrà a Copenhagendal 6 al 9maggio 2014 e a cuiparteciperanno oltre 150

esperti da tutto il mondo.La conferenza è la con-

tinuazione di una serie im-portanti di simposi tenutisinel corso degli anni e riguar-danti la presenza e la fun-zione tossica o essenziale dielementi in traccia negli ali-menti. Si tratta di conferenzespecifiche sui metalli in trac-cia, caratterizzate da un ele-vato contenuto scientificodelmateriale presentato nel-le discussioni orali emedian-te poster e in cui sono pre-viste esibizioni di strumen-tazioni utilizzate in laborato-rio e di tecniche innovativeche possano aiutare ulterior-mente i ricercatori nei lorostudi futuri.

Nel corso dell’ultima edi-zione l’ENR parteciperà, nel-la giornata dell’8 maggio,con la presentazione oraletenuta dal dottor Marco Ro-mani dal titolo “Arsenic inrice: survey and mitigationtechniques in Italy” all’inter-no della sezione “Sourcesand transfer of traceelemen-ts into the food and feedchain”.

DOPO OLTRE VENT’ANNI Licia Vandone passa il timone dell’associazione a Natalia Bobba

Donne & Riso, rinnovati i vertici

.

L’EnteNazionaleRisi protagonista al 4°RiceCongressL’Ente Nazionale Risi sarà protagonista

al 4° Rice Congress e alla 29ª IntenationalRice Research Conference in programmaa Bangkok (Thailandia) tra il 27 ottobre e il1° novembre 2014. In particolare alla se-zione dedicata alla 5ª Conferenza dei PaesiTemperati produttori di riso (http://ricecon-gress.com/2014/) che segue l’edizione te-nutasi a Novara nel giugno 2007 e leprecedenti (Uruguay, California, Australia),a cui l’Ente Nazionale Risi ha semprepartecipato con numerosi contributi scien-tifici. Così sarà anche per questa edizionevisto che verranno presentate da parte delsettore Agronomia del Centro Ricerche sulRiso, coordinato da Marco Romani, duerelazioni frutto dell’attività sperimentalesvoltasi in collaborazione con le Universitàdi Torino,Milano e Piacenza e con l’IstitutoSuperiore di Sanità: la prima, dal titolo“Alternative water management in tem-

perate rice: yields and environmental im-plications”, riporterà i risultati agro-ambien-tali ottenuti dal confronto di tre sistemidiversi di coltivazione del riso; la seconda,invece, “Arsenic and rice in temperateclimates. Italy: state of the art and per-spectives for mitigation” presenterà il la-voro svolto sul monitoraggio dei contenutidi arsenico nel riso italiano e sulla messa apunto delle tecniche di coltivazione checonsentono un ridotto accumulo del con-taminante nella granella.

A questi si aggiunge un poster del La-boratorio Chimico Merceologico del CRRdal titolo “Chemical, Physical, Textural andSensory evaluation on Rice” (C. Simonelli,L. Galassi, M. Cormegna, P. Bianchi) in cuiverrà illustrato il lavoro svolto in colla-borazione con ERSAF (MN) sulla carat-terizzazione chimico-merceologica e sen-soriale di diverse varietà di riso italiane.

tInterventi

alla 9ª Conferenza

Internazionale della

Fresenius Akademie

e al 5° Simposio

Internazionale IUPAC

Cambio ai vertici dell’associa-zione Donne & Riso. Dopo oltrevent’anni di presidenza appas-sionata e un lavoro proficuo allaguida dell’associazione femmini-le agricola che promuove la col-tura e cultura del riso, Licia Van-done ha passato il timone al-l’imprenditrice risicola NataliaBobba. Le tocca un’eredità nonda poco, visto che l’associazioneDonne&Risoè significativamen-te cresciuta nel tempo (ad oggiconta moltissime associate nonsolo vercellesi), ha via via am-pliato la propria attività, meglio lapropria missione, sino a diven-

tare un vero e proprio brand.Il simbolo Donne & Riso, in-

fatti, è da moltissimi anni im-prescindibile compagno di altrisimboli istituzionali vercellesi chehanno avuto una parte fonda-mentale in manifestazioni riusci-te come la Fattoria in Città, Ri-soExpo Vercelli, Fiera in cam-po…Per parte sua Donne & Risosi è poi mossa anche autono-mamente prendendo parte a tra-smissioni televisive come Geo &Geo, a convegni sul riso, a ini-ziative extravercellesi come Risoe rose in Monferrato. E non ètutto. Ad oggi sono ben nove le

edizioni del premioDonne&Risoche ogni anno premia una figurafemminile che si sia distinta nellapromozione del prodotto-riso,quello per la cui comunicazione atutto tondo lavorano e si impe-gnano con profusione di forzetutte le associate.

«In linea con quanto fatto sinoad oggi - ha detto Natalia Bobba -l’obiettivo principale del miomandato sarà quello di far co-noscere il riso e il mondo dellarisicoltura anche e soprattutto achi non lo conosce». Con lei la-vorerà un nuovo consiglio che ècosì formato: Margherita Peri-

notti (vicepresidente), Maria Te-resa Melchior (vicepresidente),Federica Busso, Maria GraziaCalzoni Goio, Marilena GabuttiRenata Ghislieri, Maddalena

Francese,MarilenaMezza, PaolaPicco, Paoletta Picco, EleonoraRossino, Maria Vittoria Serazzi,Licia Vandone, Vittorina Vercel-lotti.

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Page 8: Il Risicoltore (Maggio 2014)

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Page 9: Il Risicoltore (Maggio 2014)

ECONOMIA MAGGIO 2014 9

.

Etichettatura, occhio alle nuove regoleResoconto del seminario tenutosi alla Camera di Commercio di Novara sulle nuove disposizioni comunitarie

che mirano a tutelare il consumatore attraverso la trasparenza e la rintracciabilità del prodotto

Alcune delle relatrici intervenute all’incontro

Gianfranco Quaglia

Dosatrici ponderali lega-li, elenco degli ingredientiin ordine di peso decre-scente, lotto di produzionee luogo di origine. Ancora:disposizioni precise sull’al-tezza dei caratteri in eti-chetta, in maiuscolo e mi-nuscolo. Sono soltanto al-cune delle disposizioni fer-ree contemplate dal nuovor e g o l ame n t o UE n .1169/2011, che entrerà invigore il 13 dicembre diquest’anno e riguarderàl’etichettatura, la pubblici-tà e gli imballaggi. In altritermini: la legislazione ali-mentare del riso cui do-vranno attenersi tutti i pro-duttori che vendono in pro-prio e le riserie di medie ep icco le d i-mensioni.

Per appro-fondire il te-ma e far luces u m o l t iaspetti checreano diso-rientamentonel ginepraiodell’etichet-tatura, si è te-nuto un seminario alla Ca-mera di Commercio di No-vara. Innanzitutto una pre-messa: al centro degli ob-blighi normativi il consu-matore, da tutelare attra-verso la trasparenza e larintracciabilità del prodot-to. In questo senso va in-terpretato il regolamentocomunitario, che contienealcune disposizioni restrit-tive finora non obbligato-

rie, come ha spiegato Lau-ra Bersani, del LaboratorioChimico della Camera diCommercio di Torino: adesempio occorrerà indica-

re in etichettail lotto di pro-duzione e l’o-rigine. Cosìsarà per le in-fo rmaz i on inutrizionali,che divente-ranno tassa-tive.

Ma esisteancora molta

incertezza sull’applicazio-ne interpretativa di tutte lenorme, sui punti di rife-rimento in grado di affran-care il produttore o il tra-sformatore. Laura Bersaniha ribadito che il Labo-ratorio Chimico della Ca-mera di Commercio è unservizio di primo orienta-mento. Ma è bene cono-scere alcuni punti fonda-mentali, già in vigore con il

vecchio regolamento: adesempio, che il nome risopuò essere usato ancheper i prodotti cui vieneasportata la lolla. Occorreindicare se si tratta di par-boiled, tostato o integrale,la varietà, ed è possibilespecificare anche il gruppodi appartenenza (fino, se-mifino, ecc.). E’ possibileaggiungere anche denomi-nazioni locali di fantasiapurché la scritta non risultipiù evidente e sia dellastessa dimensione di quel-la obbligatoria.

Sarà obbligatorio scrive-re la presenza di allergeni,ma non si potrà indicare«Senza glutine» in quantotutto il riso lo è già, perevitare di fare una con-correnza sleale nei con-fronti di altri risi non con-tenuti in quella confezio-ne.

Il “diktat” dell’Ue si ad-dentra poi nei minimi par-ticolari: il grammo dovrà

essere rappresentato dauna semplice g, non gr. Eper la conservazione? Ga-briella Negro, responsabi-le del settore metrologialegale e regolazione delmercato Camera di Com-mercio di Novara: «L’azien-da è responsabile del ter-mine minimo di conser-vazione stabilito e indicatoin etichetta. All’aziendaproduttrice e venditricespetta il compito di ef-fettuare controlli periodi-ci». Scaduto il termine in-dicato, non significa che ilprodotto pregiudichi la sa-

lubrità del consumatore,ma solo che le caratte-ristiche risultano alterate.

Un capitolo particolareriguarda le dosatrici pon-derali. Spesso le aziendeutilizzano strumenti non le-gali: ciò è concesso, sem-pre che poi si faccianocontrolli statistici su cam-pioni prelevati da un lotto.In base al calcolo dellamedia per passare il con-trollo non deve esserci unnumero eccessivo di di-fetti. La percentuale diconfezioni difettose nondove essere superiore a

sei su cento.Negro: «Si va sempre di

più verso la certificazionee la trasparenza durante leoperazioni di controllo. LaUe sollecita l’attività di vi-gilanza. Se i controlli suuna sola confezione espor-tata vengono effettuati inaltri Paesi ed emerge unairregolarità, tutto il lottoviene bloccato».

Si sta pensando di ar-rivare a procedure comunidi interpretazioni, in mododa uniformare i parametriin tutte le zone di pro-duzione.

Come semplificare l’etichettaI suggerimenti dell’Ente Risi

L’erbicida che non c’era

Syngenta ha messo a disposizione dei ri-sicoltori italiani un erbicida caratterizzato daun meccanismo d’azione esclusivo. Il pro-dotto rappresentauneccezionale strumentoper un completo controllo delle infestanti delriso, che stanno diventando una delle mag-giori preoccupazioni dei produttori. Rifit EC èun erbicida con attività fogliare e residualeconun’ottimaselettivitànei confronti del risoe in grado di contrastare un ampio spettro dispecie infestanti, incluse le popolazioni pocosensibili o resistenti agli attuali erbicidi.E’ questa azionedi “resistancebreaker” cheinteressa molto i risicoltori.Claudio Campagna, responsabile dello svi-luppo di nuovi prodotti e Maurizio Tabacchi,agronomo, hanno presentato le caratteri-stiche del Rifit EC ad un pubblico attento einteressato, in occasione di un incontro te-nutosi a fine marzo in una cornice quantomai suggestiva al 30° piano del Palazzo

Pirelli. Rifit EC, idoneo in presemina, siimpiega in post-emergenza con la piantinaallo stadio di 1-2 foglie, distribuendo il pro-dotto su camera sgrondata, con l’attenzionea risommergere entro 48 ore dal tratta-mento.Rifit EC consente un approccio integrato allagestione delle resistenze delle infestanti inrisaia e può essere impiegato in tutti i piani didiserbo che caratterizzano l’odierna risicol-tura.E’ unprodottomoltoversatileedefficaceperla gestione delle infestanti presenti in risaiaed è uno strumento fondamentale per li-mitare la comparsa e la rapida evoluzione dimalerbe resistenti.

i.p.

Anna Callegarin

I consumatori più attenti avrannotalvolta osservato che su alcune con-fezioni di riso poste in commercio non èindicato il nome di una sola varietà -quella contenuta nella scatola - ma unelenco di due-tre varietà accompagnateda una lettera o un numero. Questalettera o numero sono poi riportate disolito vicino al numero che indica il lottodi confezionamento e il termine mi-nimo di conservazione (la cosiddetta“data di scadenza”, anchese il termine non è cor-retto).

Questo avviene per ri-durre i costi di stampa: ilconfezionatore in questomodo non è costretto adavere diverse tipologie diconfezioni, ciascuna con ilnome della varietà che divolta in volta viene uti-lizzata e che, lo ricordia-mo, deve obbligatoria-mente essere riportata sulla confe-zione, in base alla legislazione vigentein Italia.

Purtroppo, però, le confezioni di que-sto tipo sono spesso poco chiare eleggibili per il consumatore, e nonperfettamente aderenti a quanto ri-chiesto dalle norme generali sull’e-tichettatura dei prodotti alimentari. Daqui sono nate contestazioni e sanzionida parte delle autorità preposte aicontrolli.

L’Ente Nazionale Risi ha, quindi, ri-

tenuto utile cercare di trovare unapossibile soluzione alle problematicheper venire incontro alle esigenze disemplificazione e riduzione dei costi diconfezionamento, senza violare d’altrocanto le norme vigenti, fornendo inoltreinformazioni chiare al consumatore.Con un proficuo confronto con le com-petenti Direzioni generali del Ministerodello Sviluppo Economico e del Mi-nistero delle Politiche Agricole, Alimen-tari e Forestali, è stata messa a puntouna modalità di etichettatura che è

illustrata con un facsimiledi confezione riprodottonella figura qui sotto, ed èpubblicata anche sul sitowww.enterisi.it.

Come previsto dallanormativa vigente, nelmedesimo campo visivodella confezione compaio-no: la denominazione divendita (la parola “riso”seguita dal nome della va-rietà), il peso e il termine

minimo di conservazione. Il confezio-natore è libero di scegliere non solo suquale lato della confezione riprodurretutti gli elementi necessari, ma anche inquale ordine indicarli e quante varietàelencare, in funzione delle proprie esi-genze commerciali.

L’Ente Risi suggerisce agli operatoriinteressati di adeguare quanto prima leproprie confezioni nella maniera in-dicata, per evitare di incorrere nellesanzioni previste nei casi di etichet-tatura scorretta.

Agrofarmaco autorizzato dal Ministero della Salute a base di

pretilachlor 49,75%. N° di registrazione 15905 del 25.03.2014 se-

condo art.53 per il periodo 01/04/2014 al 29/07/2014. Per ulteriori

informazioni fare riferimento al sito internet www.syngenta.it

adesso c’è

tOccorrerà indicare

tassativamente

in etichetta il lotto

di produzione, l’origine

e le informazioni

nutrizionali

tUna possibile soluzione

che semplifica e riduce i

costi di confezionamento

e fornisce informazioni

sufficientemente chiare

al consumatore

Qui a fianco è riprodotto unesempio di confezione con lecorrette indicazioni

RISOPER

RISOTTI

Denominazione di vendita: denominazione di vendita:

B A - Ris o "nome va rie tà 1"vedi legenda a lato B - Ri so "nome va rietà 2"

C - Ri so "nome va rie tà 3"

1 kg da cons umars i pre feribi lmente entro i l xx/xx/xxxx

RISOPER

RISOTTI

Almeno su una dellefacce della confezione,oltre al peso e al termineminimo di conservazionedevono comparirequesti due gruppi diindicazioni:

denominazione divendita:A / B / C

vedi legenda

denominazionedi vendita:A - Riso "nome varietà 1"B - Riso "nome varietà 2"C - Riso "nomevarietà 3"

Page 10: Il Risicoltore (Maggio 2014)

IL RISO IN CUCINA10 MAGGIO 2014

L’INTERVISTA E’ il più giovane chef stellato d’Italia. E ha già aperto il suo ristorante, “El Coq” di Marano Vicentino

LorenzoCogoe il riso:«Ghiottosindabambino»La sua è cucina work in progress, che si modula ogni giorno secondo il suo estro e la sua creatività

.

Chi

èLorenzo Cogo nasce il 19 lu-

glio 1986 a Thiene e vive a SanVito di Leguzzano, Vicenza.

Chef di nome e di fatto, cre-sciuto in una trattoria a condu-zione familiare, figlio e nipote dicuochi, intraprendequesto cam-mino per pura passione ma conuna grande determinazione nelraggiungere tutti gli obiettivi pre-fissati.

Inizia la gavetta dal basso, la-vorando per ristoranti di puratradizione come il ristorante 2Mori di San Vito di Leguzzanoper apprendere velocità e con-fidenza nei propri mezzi e ca-pacità. Conseguita la maturitàalla scuola alberghiera di Recoa-ro, inizia a lavorare per locali cheoffrono una cucina curata e diricerca. Dopo un paio d’anni nel-la provincia di Vicenza, si spostaper un breve periodo per lavo-rare con lo stilistamilanese AldoCoppola. In seguito viene richia-mato a Vicenza dallo chef stel-lato Renato Rizzardi della Lo-canda di Piero che da subitocrede nelle sue capa-cità; infatti, è pro-prio grazie a luiche Cogo appro-da nell’ex migliorristorante d'Au-stralia a Melbourne,Vue de Monde.

Da qui tutto cam-bia, le sue cono-scenze della cucinamoderna si espando-no così come gli ag-

ganci e le amicizie con i miglioriristoranti al mondo. La sceltadell’Australia deriva dalla vogliadi ricevere una formazione di-versa da tutti gli altri chef italianiaffermati: la maggior parte de-rivano dalla grande scuola delmaestro Gualtiero Marchesi,che ha un imprinting francese,oppurehannocollaborato conglichef più famosi di Francia comePaul Bocuse, Alain Ducasse,Pier Gagnaire. Il grande rispettoe devozione che Cogo ha perquesti grandi nomi non gli im-pedisce di uscire dagli schemi.

Dal grande ristorante di Shan-non Bennett, Vue de Monde, siaprono un’infinità di porte e diopportunità. Lorenzo approdapoi a Sydney nel ristorante delfamoso Mark Best chiamatoMarqueRestaurant. Il suo primochef lo manda a collaborare conaltri grandi nomi della ristora-zione australiana come Tetsu-ya's e Quay Restaurant e per unmese gli permette di lavorare inunodeimigliori ristoranti almon-

do, The Fat Duck, dellochef Heston Blumen-thal.

Successivamenteapprodanel fantasticomondo della cucinagiapponese grazie allochef Seji Yamamoto,chegli trasmette fon-damentali tecnichedi lavoro e un rigore eamore per la cucina

che fino a quel momen-

to non aveva com-preso. Il Giapponerappresenta lasvolta del suo mo-do di pensare: ap-prende quanto siaimportante la ma-teria prima, il ri-spetto di essa e latecnica con cui lasi lavora.

Poi l'ennesimaavventura, questavolta in Spagna,precisamente inAxpe, nei PaesiBaschi, dove unochef, ma prima ditutto una persona eccezionale,gli trasmette l’amore per il suolavoroe la sua filosofia di vita. Luiè Victor Arguinzioniz, proprieta-rio della più famosa griglia almondo, Etxebarri. Collabora conlui per un anno e mezzo fino adivenire suo secondo chef.

Da lì in poi viaggia per periodipiù omeno lunghi. Singapore, dinuovo a Tokyo, Spagna e infineDanimarca, per l’ultima espe-rienza al ristorante Noma, primoristorante al mondo per la guidaSan Pellegrino. Altra esperienzaindimenticabile e altro stimoloaggiunto per portare a compi-mento il sogno per cui lavoraduramente: quello di aprire il suoristorante dove è nato e cre-sciuto, portando con sé questobagaglio di esperienze.

Questo progetto finalmenteha un nome: El Coq, nome de-

rivato da vari col-legamenti, primosu tutti il legamecon la terra e conla materia primaderivatodal signi-ficato del nome“Coq” ovvero“gallo” in france-se che ricorda lafattoria e la na-

tura. L’articolo è stato cambiatodi lingua, dal francese “Le” aldialetto veneto “el” per così riu-scire ad ambientarlo meglio nelnostro territorio. Non da ultimoc’è anche il legame con suopadre, che lo ha seguito durantequesta crescita professionale,visto che “Le Coq” è il sopran-nome datogli dagli amici d'in-fanzia.

Il suo tentativo, se pur am-bizioso, è quello di portare unnuovo concetto di cucina: infatti,la sua non può essere etichet-tata come cucina tradizionale ocreativa perché non segue nes-suno di questi stili, ma prefe-risce chiamarla “cucina istintiva”,cioè nata attraverso la cono-scenza dei propri mezzi e dun-que tecniche di lavorazione, gui-data però dall'istinto e dalla fan-tasia.

Lorenzo Cogomentre prepa-ra un risottoall’Imaf ChefsCup Milano

Paoletta Picco

Anche se decisamenteampia, leggete la biografia diLorenzo Cogo che trovatequi a fianco. Vi sorprenderà.E poi è davvero necessario,prima di leggere l'intervista.Saprete davvero tutto del piùgiovane chef italiano, unastellaMichelin dal novembre2012.

Parliamo subito di riso erisotti con un giovane chefveneto...

«Parlare di riso mi fa dav-vero piacere anche perchéne sono stato ghiotto sin dabambino».

Quale risotto ricorda inparticolare?

«Sicuramente il risottoagli asparagi e quello ai por-cini, rigorosamente cucinatida mio padre dal quale hoereditato la passione per lacucina».

Ecco, quandoparla dellasua cucina la definisceistintiva...

«Quando ho scelto di la-vorare in cucina per voca-zione famigliare (si potrebbedire addirittura che proprio irisotti che amavo da bam-bino sono stati perme il ban-co di prova per la cucina delriso), hosentito immediata lanecessità di scegliere unalinea libera da schemi e da“paternità” pur eccellenti.Ho sempre avuto, infatti, bi-sogno di sentirmi libero e dinon seguire determinate re-gole precostituite».

Potremmo allora defini-re la sua una sorta di cu-cinawork in progress, che,prima di essere “figlia” diunadellemoltedelle espe-rienze da lei fatte nelle piùgrandi cucine del mondo,si modula ogni giorno se-condo il suo estro e la suacreatività?

«Sì, questa potrebbe es-sere una definizione. Ognigiorno in cucina mi muovoinfatti secondo l’estro, lacreatività e la stagionalità».

Per chi conosce LorenzoCogo e abita a Marano Vi-centino, il piccolo paese ve-neto, dove lo chefhaaperto il

suo locale nel maggio 2011,non è difficile vederlo nelcampo biologico della vi-cina azienda da agri-cola alla ricerca diprofumi, odori, or-taggi e frutti distagione. Poi,una volta tor-nato in cuci-na, via liberaalla creativi-tà che si de-clina anchein base a lmeteo. E sì,perchéLorenzo, asecondachesplenda il soleopiova, fa uscire i piatti in mo-do diverso.

Quanto conta per lei l’e-stetica del piatto?

«Fatta base 100, per

me contano il gu-sto al 50%, latecnica al 25%e l'estetica al25%. Quelloche più desi-dero è co-munque chechi entra a ElCoq (curiosocompromes-so tra il fran-cesee il dialettoveneto) faccia

un’espe r i enzaemozionale nuova e

imperdibile.

Si spieghi meglio.«La mia clientela si

divide tra chi a pranzospendendo 24 euromangia velocementedue piatti abbinati a un

calice di vino, e chi di serasceglie tra due menu degu-stazione. Uno di otto, l’altrodi cinque portate abbinate avini importanti, In questo se-condo caso chi si siede altavolo deElCoq va alla cieca.Scelto il menu degustazionein base al numero delle por-tate quello che arriva sul piat-to è una vera e propria sco-perta. Solo al tavolo il com-mensale scopre cosa assag-gerà. Non avevo anticipatoche si entra la sera nel localeper vivere un’esperienza?»

Questo capita anchecon i risotti?

«Certamente, anche se ...il mondo dei risotti è a sé. Ilrisotto non è nato per essereelaborato.Più locucini inmo-do semplice, meglio è. E inquesto solo noi italiani siamomaestri. All’estero invece,per quanto si sia in una cu-cina di eccellenza e lo chefsia bravo, la cottura del ri-sotto non è mai o quasi per-fetta. Noi in Italia cresciamocon la cultura del riso e delrisotto. Sappiamo cosa vo-glia dire la mantecatura, sap-piamo che la pre-cottura nonripaga, sappiamo quali sonole varietà migliori da usare aseconda dei diversi piatti diriso».

Ecco, a proposito di va-rietà, quali ama?

«In assoluto il Carnaroliche consente di preparare

risotti decisamente eccel-lenti. Per il risotto uso soloquella varietà. Uso, invece, ilVenere per preparare, adesempio, una purea da ab-binare all’anguilla alla brace.Unpiatto che continua a con-quistare la clientela».

La clientela: la sua è gio-vane, attenta e curiosa. Isuoi clienti gioiscono dellesue conquiste?

«Sì, sono attenti a ciò chefaccio anche al di fuori di ElCoq dal quale ogni tanto miallontano. Sono appena rien-trato da Singapore, a ottobresarò in Spagna».

Progetti a breve termi-ne?

«Sto cercando una loca-tion estiva anche non tra-dizionale,magari un chiosco,dove fare cucina per qualchemese, cucina di ricerca, diestro, di emozione, insom-ma per far conoscere in Italiala mia cucina. Ma non di-mentico l'Expo 2015: sto, in-fatti,muovendomi per capirecome il Veneto, la mia re-gione, possa essere presen-te all’appuntamento. Manon è facile anche in terminidi sponsorizzazioni. Spesso,ed è un paradosso che èregola in Italia, ci si accorgedell’importanza strategica ecommerciale di un eventoquando è ormai troppo tardiper sostenerlo e partecipar-vi».

Risotto con provola e cham-pagne

Ingredienti per 4 persone40 g di cipolla bianca tritata;olio extravergine di oliva q.b.320 g di riso Carnaroli320 g di champagne1 lt di brodo vegetale140 g di provola affumicataGrana Padano50 g di burrosale e pepe q.b.

PreparazioneRosolare la cipolla finemente tri-

tata con un filo di olio extravergine.Aggiungere il riso e tostarlo a fuoco

moderato finché altatto non risulti bol-lente. Sfumare conlo champagne emescolare fino afa r lo evapora recompletamente.Aggiungere il brodovegetale bollente eportare a cottura,

mescolando di tanto in tanto. To-gliere dal fuoco, mantecare con laprovola affumicata e il burro. Ag-giustare di sale e pepe e servire.

La ricetta

L’INTERVISTA E’ il più giovane chef stellato d’Italia. E ha già aperto il suo ristorante, “El Coq” di Marano Vicentino

LorenzoCogoe il riso:«Ghiottosindabambino»La sua è cucina work in progress, che si modula ogni giorno secondo il suo estro e la sua creatività

.

Chi

èLorenzo Cogo nasce il 19 lu-

glio 1986 a Thiene e vive a SanVito di Leguzzano, Vicenza.

Chef di nome e di fatto, cre-sciuto in una trattoria a condu-zione familiare, figlio e nipote dicuochi, intraprendequesto cam-mino per pura passione ma conuna grande determinazione nelraggiungere tutti gli obiettivi pre-fissati.

Inizia la gavetta dal basso, la-vorando per ristoranti di puratradizione come il ristorante 2Mori di San Vito di Leguzzanoper apprendere velocità e con-fidenza nei propri mezzi e ca-pacità. Conseguita la maturitàalla scuola alberghiera di Recoa-ro, inizia a lavorare per locali cheoffrono una cucina curata e diricerca. Dopo un paio d’anni nel-la provincia di Vicenza, si spostaper un breve periodo per lavo-rare con lo stilistamilanese AldoCoppola. In seguito viene richia-mato a Vicenza dallo chef stel-lato Renato Rizzardi della Lo-canda di Piero che da subitocrede nelle sue capa-cità; infatti, è pro-prio grazie a luiche Cogo appro-da nell’ex migliorristorante d'Au-stralia a Melbourne,Vue de Monde.

Da qui tutto cam-bia, le sue cono-scenze della cucinamoderna si espando-no così come gli ag-

ganci e le amicizie con i miglioriristoranti al mondo. La sceltadell’Australia deriva dalla vogliadi ricevere una formazione di-versa da tutti gli altri chef italianiaffermati: la maggior parte de-rivano dalla grande scuola delmaestro Gualtiero Marchesi,che ha un imprinting francese,oppurehannocollaborato conglichef più famosi di Francia comePaul Bocuse, Alain Ducasse,Pier Gagnaire. Il grande rispettoe devozione che Cogo ha perquesti grandi nomi non gli im-pedisce di uscire dagli schemi.

Dal grande ristorante di Shan-non Bennett, Vue de Monde, siaprono un’infinità di porte e diopportunità. Lorenzo approdapoi a Sydney nel ristorante delfamoso Mark Best chiamatoMarqueRestaurant. Il suo primochef lo manda a collaborare conaltri grandi nomi della ristora-zione australiana come Tetsu-ya's e Quay Restaurant e per unmese gli permette di lavorare inunodeimigliori ristoranti almon-

do, The Fat Duck, dellochef Heston Blumen-thal.

Successivamenteapprodanel fantasticomondo della cucinagiapponese grazie allochef Seji Yamamoto,chegli trasmette fon-damentali tecnichedi lavoro e un rigore eamore per la cucina

che fino a quel momen-

to non aveva com-preso. Il Giapponerappresenta lasvolta del suo mo-do di pensare: ap-prende quanto siaimportante la ma-teria prima, il ri-spetto di essa e latecnica con cui lasi lavora.

Poi l'ennesimaavventura, questavolta in Spagna,precisamente inAxpe, nei PaesiBaschi, dove unochef, ma prima ditutto una persona eccezionale,gli trasmette l’amore per il suolavoroe la sua filosofia di vita. Luiè Victor Arguinzioniz, proprieta-rio della più famosa griglia almondo, Etxebarri. Collabora conlui per un anno e mezzo fino adivenire suo secondo chef.

Da lì in poi viaggia per periodipiù omeno lunghi. Singapore, dinuovo a Tokyo, Spagna e infineDanimarca, per l’ultima espe-rienza al ristorante Noma, primoristorante al mondo per la guidaSan Pellegrino. Altra esperienzaindimenticabile e altro stimoloaggiunto per portare a compi-mento il sogno per cui lavoraduramente: quello di aprire il suoristorante dove è nato e cre-sciuto, portando con sé questobagaglio di esperienze.

Questo progetto finalmenteha un nome: El Coq, nome de-

rivato da vari col-legamenti, primosu tutti il legamecon la terra e conla materia primaderivatodal signi-ficato del nome“Coq” ovvero“gallo” in france-se che ricorda lafattoria e la na-

tura. L’articolo è stato cambiatodi lingua, dal francese “Le” aldialetto veneto “el” per così riu-scire ad ambientarlo meglio nelnostro territorio. Non da ultimoc’è anche il legame con suopadre, che lo ha seguito durantequesta crescita professionale,visto che “Le Coq” è il sopran-nome datogli dagli amici d'in-fanzia.

Il suo tentativo, se pur am-bizioso, è quello di portare unnuovo concetto di cucina: infatti,la sua non può essere etichet-tata come cucina tradizionale ocreativa perché non segue nes-suno di questi stili, ma prefe-risce chiamarla “cucina istintiva”,cioè nata attraverso la cono-scenza dei propri mezzi e dun-que tecniche di lavorazione, gui-data però dall'istinto e dalla fan-tasia.

Lorenzo Cogomentre prepa-ra un risottoall’Imaf ChefsCup Milano

Paoletta Picco

Anche se decisamenteampia, leggete la biografia diLorenzo Cogo che trovatequi a fianco. Vi sorprenderà.E poi è davvero necessario,prima di leggere l'intervista.Saprete davvero tutto del piùgiovane chef italiano, unastellaMichelin dal novembre2012.

Parliamo subito di riso erisotti con un giovane chefveneto...

«Parlare di riso mi fa dav-vero piacere anche perchéne sono stato ghiotto sin dabambino».

Quale risotto ricorda inparticolare?

«Sicuramente il risottoagli asparagi e quello ai por-cini, rigorosamente cucinatida mio padre dal quale hoereditato la passione per lacucina».

Ecco, quandoparla dellasua cucina la definisceistintiva...

«Quando ho scelto di la-vorare in cucina per voca-zione famigliare (si potrebbedire addirittura che proprio irisotti che amavo da bam-bino sono stati perme il ban-co di prova per la cucina delriso), hosentito immediata lanecessità di scegliere unalinea libera da schemi e da“paternità” pur eccellenti.Ho sempre avuto, infatti, bi-sogno di sentirmi libero e dinon seguire determinate re-gole precostituite».

Potremmo allora defini-re la sua una sorta di cu-cinawork in progress, che,prima di essere “figlia” diunadellemoltedelle espe-rienze da lei fatte nelle piùgrandi cucine del mondo,si modula ogni giorno se-condo il suo estro e la suacreatività?

«Sì, questa potrebbe es-sere una definizione. Ognigiorno in cucina mi muovoinfatti secondo l’estro, lacreatività e la stagionalità».

Per chi conosce LorenzoCogo e abita a Marano Vi-centino, il piccolo paese ve-neto, dove lo chefhaaperto il

suo locale nel maggio 2011,non è difficile vederlo nelcampo biologico della vi-cina azienda da agri-cola alla ricerca diprofumi, odori, or-taggi e frutti distagione. Poi,una volta tor-nato in cuci-na, via liberaalla creativi-tà che si de-clina anchein base a lmeteo. E sì,perchéLorenzo, asecondachesplenda il soleopiova, fa uscire i piatti in mo-do diverso.

Quanto conta per lei l’e-stetica del piatto?

«Fatta base 100, per

me contano il gu-sto al 50%, latecnica al 25%e l'estetica al25%. Quelloche più desi-dero è co-munque chechi entra a ElCoq (curiosocompromes-so tra il fran-cesee il dialettoveneto) faccia

un’espe r i enzaemozionale nuova e

imperdibile.

Si spieghi meglio.«La mia clientela si

divide tra chi a pranzospendendo 24 euromangia velocementedue piatti abbinati a un

calice di vino, e chi di serasceglie tra due menu degu-stazione. Uno di otto, l’altrodi cinque portate abbinate avini importanti, In questo se-condo caso chi si siede altavolo deElCoq va alla cieca.Scelto il menu degustazionein base al numero delle por-tate quello che arriva sul piat-to è una vera e propria sco-perta. Solo al tavolo il com-mensale scopre cosa assag-gerà. Non avevo anticipatoche si entra la sera nel localeper vivere un’esperienza?»

Questo capita anchecon i risotti?

«Certamente, anche se ...il mondo dei risotti è a sé. Ilrisotto non è nato per essereelaborato.Più locucini inmo-do semplice, meglio è. E inquesto solo noi italiani siamomaestri. All’estero invece,per quanto si sia in una cu-cina di eccellenza e lo chefsia bravo, la cottura del ri-sotto non è mai o quasi per-fetta. Noi in Italia cresciamocon la cultura del riso e delrisotto. Sappiamo cosa vo-glia dire la mantecatura, sap-piamo che la pre-cottura nonripaga, sappiamo quali sonole varietà migliori da usare aseconda dei diversi piatti diriso».

Ecco, a proposito di va-rietà, quali ama?

«In assoluto il Carnaroliche consente di preparare

risotti decisamente eccel-lenti. Per il risotto uso soloquella varietà. Uso, invece, ilVenere per preparare, adesempio, una purea da ab-binare all’anguilla alla brace.Unpiatto che continua a con-quistare la clientela».

La clientela: la sua è gio-vane, attenta e curiosa. Isuoi clienti gioiscono dellesue conquiste?

«Sì, sono attenti a ciò chefaccio anche al di fuori di ElCoq dal quale ogni tanto miallontano. Sono appena rien-trato da Singapore, a ottobresarò in Spagna».

Progetti a breve termi-ne?

«Sto cercando una loca-tion estiva anche non tra-dizionale,magari un chiosco,dove fare cucina per qualchemese, cucina di ricerca, diestro, di emozione, insom-ma per far conoscere in Italiala mia cucina. Ma non di-mentico l'Expo 2015: sto, in-fatti,muovendomi per capirecome il Veneto, la mia re-gione, possa essere presen-te all’appuntamento. Manon è facile anche in terminidi sponsorizzazioni. Spesso,ed è un paradosso che èregola in Italia, ci si accorgedell’importanza strategica ecommerciale di un eventoquando è ormai troppo tardiper sostenerlo e partecipar-vi».

Risotto con provola e cham-pagne

Ingredienti per 4 persone40 g di cipolla bianca tritata;olio extravergine di oliva q.b.320 g di riso Carnaroli320 g di champagne1 lt di brodo vegetale140 g di provola affumicataGrana Padano50 g di burrosale e pepe q.b.

PreparazioneRosolare la cipolla finemente tri-

tata con un filo di olio extravergine.Aggiungere il riso e tostarlo a fuoco

moderato finché altatto non risulti bol-lente. Sfumare conlo champagne emescolare fino afa r lo evapora recompletamente.Aggiungere il brodovegetale bollente eportare a cottura,

mescolando di tanto in tanto. To-gliere dal fuoco, mantecare con laprovola affumicata e il burro. Ag-giustare di sale e pepe e servire.

La ricetta

Page 11: Il Risicoltore (Maggio 2014)

RUBRICHE MAGGIO 2014 11

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A cura della Confagricoltura Vercelli Biella

di Paolo Guttardi

Bloc notes

Bando 2014 per il Piano VerdeLa Regione Piemonte, nell’ambito del

proprio programmaper la concessione dicontributi sugli interessi sui prestiti inagricoltura, ha emesso un nuovo Bandoper l'anno 2014. Beneficiari dell’iniziativasono gli imprenditori agricoli professio-nali e i giovani in fase di insediamento.Obiettivo dell’intervento è la conces-sione di prestiti di conduzione, delladurata massima di un anno, utili a fron-teggiare le spese necessarie alle aziendenell’attesa dei ricavi provenienti dallavendita dei prodotti. In funzione dellaproduzione aziendale, sia essa prove-niente dalla colture che dall’allevamentoanimale, attraverso l’uso di tabelle diriferimento, è possibile determinare l’im-porto da assoggettare al finanziamentoagevolato. Tale importo deve esserecompreso tra un minimo di 5mila e unmassimo di 80mila euro.

II bando prevede che la Regione con-tribuisca con una percentuale del tassoapplicato dall’Istituto di credito, nellamisura dell’1% per aziende con centroaziendale in pianura e collina e del 1,5%in montagna. Per aderire al presenteBando occorre inoltrare domanda, (c'ètempo fino al 31 maggio), utilizzando iconsueti servizi on-line integrati nel Si-stema Informativo Agricolo Piemontesee trasmettendo la copia cartacea delladomanda alla Provincia entro sette giornilavorativi dallo scadere del Bando.

Autorizzazioni straordinarie per ifitofarmaci in risaia

Dopo l’autorizzazione per il Propanile,

con due recenti decreti il Ministero dellaSalute ha approvato l’autorizzazionestraordinaria per 120 giorni anche per lasostanza attiva Quinclorac e per la so-stanza attiva Pretilaclor. Da parte sua laRegione Piemonte, considerato che en-trambe le sostanze attive sopracitateerano già autorizzate dalle Norme Tec-niche di Produzione Integrata nelle scor-se campagne per il contenimento dinumerose erbe infestanti, ne ha au-torizzato l’impiego anche per le aziendeagricole aderenti alla Misura 214.1 delPSR 2007-2013 con le seguenti avver-tenze. All’interno de “Il Risicoltore” l’ap-profondimento.

Quanti soldi prenderemo con la nuovaPac?

La domanda è d’obbligo, ma il quadrodefinitivo si avrà solo dopo che sarannostate definite le scelte nazionali relativealle tipologie di pagamenti diretti, allaregionalizzazione e alla convergenza. Ladata limite entro la quale si dovrà pro-nunciare la Conferenza Stato-Regioni è il1° agosto 2014, ma il ministroMartina hagià preannunciato alcune scelte, dichia-rando di voler prendere tutte le decisionientro il 15 maggio 2014.

Decisioni ministeriali a parte, uno deiprincipali obiettivi della nuova Pac è quel-lo di aumentare l’efficienza produttiva delsettore. La dimensione aziendale, con-siderata fondamentale per raggiungeremaggiori economie di scala e, di con-seguenza, una diminuzione dei costi uni-tari, riveste dunque una particolare im-portanza.

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Il clima del mese

L’andamento delle temperature per alcune stazioni di riferimento

Le condizioni perturbate tipiche della fase centrale dellaprimavera sonounadelle caratteristichepeculiari delmesedi maggio. L’instabilità del mese si manifesta con unnumero di giorni di pioggia, negli areali di produzione delriso analizzati, compreso fra 5 e 12 e precipitazioni medietra i 60 e i 140mm.Manmano che ci si inoltra nel mese lepiogge risultano sempre più spesso a carattere tem-poralesco e ci indicano come il mese sia tipicamente unmese di passaggio da condizioni primaverili verso quelleestive.Maggio godemediamente di un totale di ore di solesuperiore alle 200 ore che, con l’aumentata durata delgiorno, determina in pianura temperature miti e me-diamentecomprese fra i 21°e25°Cnei valorimassimie trai 10° e i 13°Cnei valoriminimi. Lamitezzadelmeseèancheattestata dalla rarità delle irruzioni fredde da settentrione,

chesolo in rarissimi casi, e solonella primadecade, sono ingrado di riportare le temperature minime vicino agli 0°C.Negli ultimi anni vanno annoverati, però, più facilmenteepisodi di caldoestivogiànel corsodelmese,piuttostocheperiodi più freddi della norma. Recentemente ricordiamoad esempio il caldo del mese di maggio del 2007, del 2009e del 2011 quando si raggiunsero diffusamente tem-perature estive, e in diversi casi si superarono i 30°C.L’eccezione a quanto detto si è però avuta proprio nelrecentissimo passato, e cioè nel 2013, quando l’ultimadecade del mese fu particolarmente fresca tanto che siregistrarono nevicate fino a 800-1100 metri sulle Alpi esugli Appennini sia tra il 25 ed il 26, che il 29. Bassetemperature che influirono negativamente sullo sviluppofenologico delle colture.

Il confrontotra le pioggedi marzo 2014e quelle me-die

Marzo con scarse precipitazioni,meno piovoso dei mesi precedenti

Tabella dati meteorologici dal 1 al 31 marzo 2014

Marzo 2014 ha mostrato caratteri bendiversi rispetto ai mesi che lo avevanopreceduto, mentre la caratteristica co-mune con i mesi che lo avevano an-ticipato è stata la mitezza. Il mese è stato,invece, molto meno piovoso di gennaio efebbraio e in diverse aree di produzionedel riso le piogge sono state inferiori allemedie attese. Il responsabile di questamaggiore stabilità mensile è stato ilperdurare di un robusto anticiclone, tral’Europa Centro occidentale e il Me-diterraneo, per tutta la parte centrale delmese. Le fasi relativamentepiù perturbate di marzo so-no state registrate a iniziomese e tra il 22 ed il 25. Ingenere nei primi 5 giorni delmese è caduto il 60/70%deltotale complessivo del me-se e questo ha favorito, apartire da metà mese, lapossibilità di effettuare lepreparazioni dei letti di se-mina per le colture estive più precocirispetto al riso (mais, bietola).

Complessivamente il mese di marzo haregistrato, negli areali di produzione ana-lizzati, precipitazioni da scarse a mo-derate e al più comprese tra i 25/30 mme gli 80/100 mm, in 5-8 giorni di pioggia.Le aree che hanno registrato precipi-tazioni più abbondanti si ritrovano, comenelle attese climatologiche, nelle pro-vince occidentali (102.6 mm a Vercelli,98.2 mm a Vigevano-PV), mentre i quan-titativi meno significativi si sono registratinelle province di Verona e Mantova (25.6mm a Sorgà-VR, 30.8 mm a Bigarel-lo-MN).

Nel complesso le piogge registrate, adifferenza dei mesi che lo avevano pre-

ceduto, sono state nella norma o inferioririspetto ad essa. Le condizioni meteo-rologiche sopradescritte hanno avuto unainfluenza diretta anche sulle temperature.Nel corso del mese, sulla Pianura, non siè registrata alcuna gelata e le tem-perature minime medie sono state com-prese al più tra 3° e 6°C. Rispetto allemedie recenti (1990-2012), le tempe-rature minime medie sono state nelcomplesso nella norma o solo legger-mente superiori ad essa.

Un discorso a parte va fatto, invece, perle temperaturemassime. Letemperature massime sonostate più anomale rispetto aivalori minimi e nel com-plesso sono risultate supe-riori alle medie (recenti) di2°/3°C. Il giorno più fresco(con le massime più con-tenute) è in genere stato il1° marzo quando localmen-te, sui settori occidentali, si

sono registrate massime di 6°/7°C (6.3°Ca Castello d’Agogna-PV, 6.5°C ad AlbanoVercellese-VC ed Arconate-MI). Le gior-nate più calde (quindi con le massime piùsignificative) sono state, sui settori oc-cidentali, il 16 ed il 17, grazie a diffusieffetti di foehn. In questa occasione sisono raggiunti anche i 25°/26°C: 26°C adArconate-MI, Albano Vercellese-VC e Ca-meri-NO il 17; 25.1°C a Vercelli e 25°C aMotta Visconti-MI il 16. Sui settori orien-tali le massime più rilevanti si sonoraggiunte negli ultimi giorni del mese (il30 ed il 31), ma non hanno raggiuntovalori così significativi come quelli so-pracitati: 22.8°C a Bigarello-MN e 22.5°Ca Villadose-RO il 31; 22.7°C a Palidano diGonzaga-MN e 21.8°C a Sorgà-VR il 30.

tSulla Pianura non si è

registrata alcuna gelata

e le temperature minime

medie sono state

comprese tra 3° e 6°C

PR. STAZIONE TEMPERATURA ARIA (°C) PIOGGIA (MM)Media Valori estremi del periodo

TotaleGiornipiovosi

Max gg min gg

VC Vercelli 10.7 26.8 17.03 1.0 07.03 102.6 7

NO Cameri 11.2 26.0 17.03 2.1 25.03 83.2 8

LO Cavenago d’Adda 11.1 25.4 17.03 1.7 10.03 68.6 6

MI Arconate 10.4 26.0 17.03 0.1 07.03 86.4 8

MN Sermide 11.6 22.0 31.03 3.7 13.03 24.8 4

PV Castello d’Agogna 10.7 24.7 16.03 1.8 28.03 84.4 6

RO Rosolina Po 10.8 22.2 31.03 3.0 25.03 57.0 6

VR Sorgà 10.9 23.0 31.03 0.9 12.03 25.6 5

Page 12: Il Risicoltore (Maggio 2014)

LO STATO DEL RISO12 MAGGIO 2014

RICE OUTLOOK/1 Le stime di aprile spingono i valori della campagna 2013/14 al dato record di 475,6 milioni di tonnellate

Il trenddella produzionepunta sempre in altoLe aree destinate alla coltivazione del riso si attestano al volume da primato di 160,8 milioni di ettari

Trend positivo per la pro-duzione globale di riso. Se-condo il rapporto Rice Ou-tlook di aprile, per il 2013/14 ilvolume di riso prodotto sistima tocchi il dato record di475,6 milioni di tonnellate,0,8 milioni di t in più rispettoalle stime dello scorso mesee l’1% in più rispetto all’annoprecedente. L’aumento delvolume di riso prodotto è do-vuto all’incremento dellearee destinate alla coltivazio-ne del riso nel 2013/14. At-testandosi al volume recorddi 160,8 milioni di ettari, l’a-rea globale destinata al risonel 2013/14 è aumentata di0,2 milioni di ettari rispettoalle proiezioni dello scorsomese e 2,8 milioni in piùrispetto all’anno passato. Laresadi risoglobale, valutata a4,41 t per ettaro, è circa l’1%in meno rispetto al dato re-cord di 4,45 t del 2012/13.

Ecco chi produce di piùIn particolare, la produzio-

nedelBrasile per il 2013/14 sistima sia in aumento di 0,3milioni di t per un totale di 8,6milioni di t. Segno positivoanche per la produzione dellaGuyana che per il 2013/14 sicalcola sia in aumento di62mila t e tocchi così quota532mila t. Per quanto riguar-da l’Asia, la produzione delVietnam per il 2013/14 si va-luta sia in rialzo di 100mila tper un totale di 27,8milioni dit. Il rapporto del dipartimentodell’Agricoltura statunitensecalcola poi che il consumoglobale di riso per il 2013/14tocchi il dato record di 474,6milioni di t, 0,5 milioni in piùrispetto alle proiezioni delmese scorso e l’1,5% in piùrispetto all’anno precedente.Per quanto riguarda le scortefinali, si stima tocchino i 111,2milioni di t, 0,5 milioni in me-no rispetto alle stime pre-cedenti, ma ancora 1milionedi t in più rispetto all’annopassato. Secondo il rapportoRice Outlook, le scorte sono

in calo per Thailandia e StatiUniti, ma in rialzo per Ban-gladesh, Cina ed Europa.

Import - exportSegno positivo per le

esportazioni: quelle del Pa-kistan per il 2014 sono in

RICE OUTLOOK/2 Si conferma un calo del 5% rispetto all’annata precedente

Usa, stabili i dati sul raccolto

.

Filippine, mercato in rilancioSecondo le proiezioni della Food and Agriculture

Organization (Fao), per le Filippine quest’anno ci sonoottime possibilità di ripresa e di rilancio nel mercatomondiale. La Fao, come riporta il sito business.in-quirer.net, calcola, infatti, un aumento del 5,4 percento del volume degli scambi con gli altri Paesi, perun totale di 39,3milioni di tonnellatemetriche rispettoai 37,3 milioni di tonnellate metriche calcolate nel2013.

«Si tratta di un aumento di oltre un milione ditonnellate sui 38 milioni di tonnellate calcolate solopochi mesi fa», ha dichiarato Hiroyuki Konuma dellaFao. Le scorte finali di riso lavorato si stima aumentinoper il nono anno consecutivo arrivando a toccare nel2013 circa 180,5milioni di tonnellate, il 3,2 per cento inpiù rispetto al volumedi riso raccolto alla fine dell’annoprecedente. La Cina, riporta il sito business.inqui-rer.net, dovrebbe riconfermarsi come il più grandeimportatore di riso. Tra gli altri grandi importatori,spicca la Nigeria (con 2,8 milioni di tonnellate), Iran eIraq (1,5milioni di tonnellate ciascuno), Arabia Sauditae Sud Africa (1,4 milioni di tonnellate ciascuno), eCosta d'Avorio (1,3 milioni di tonnellate). Tuttavia,secondo la Fao, le Filippine hanno registrato il mag-giore incremento annuo di riso importato.

La produzione di riso statunitense per il2013/14 si riconferma a quota 189,9 milionidi cwt, il 5% in meno rispetto allo scorsoanno. Secondo il rapporto Rice Outlook diaprile, la produzione di riso a grana lungaresta stabile a quota 131,9 milioni di cwt(-9%). Quella a grana medio piccola si ri-conferma a quota 58 milioni di cwt, il 5% inpiù rispetto al 2012/13.

Le importazioni di riso statunitense sicalcola siano ferme a quota 22 milioni dicwt, il 5% in più rispetto all’anno prece-dente. In particolare, le importazioni di riso agrana lunga si riconfermano a 18,5milioni dicwt (-1%). La Thailandia si riconferma comeil principale fornitore statunitense di risoimportato a grana lunga. Stabili anche leimportazioni di riso a grana medio piccolo,che si riconfermano a quota 3,5 milioni dicwt, il 51% in più rispetto all’anno passato eil dato più alto dal 2008/09. Le forniture totalidi riso nel 2013/14 si stima tocchino i 248,3milioni di cwt (-5%). Si tratta del dato piùbasso dal 2003/04. Le forniture totali di risoa grana lunga si attestano a 172,3 milioni dicwt (-8%). Le forniture di riso a granamediopiccola si riconfermano a quota 73,7 milionidi cwt, il 2% in più rispetto all’anno passato.Per quanto riguarda l’utilizzo totale di risostatunitense nel 2013/14 si stima tocchi i221 milioni di cwt, 1 milione in più rispettoalle stime dello scorso mese, ma ancora il2% inmenonei confronti dell’annopassato.In particolare, l’utilizzo di riso a grana lunga

si stima resti invariato a quota 156milioni dicwt, il 6% inmeno rispetto all’annopassato.Quello a grana medio piccola si calcolatocchi i 65 milioni di cwt, 1 milione in piùrispetto alle stime dello scorsomese e l’8%in più rispetto all’anno precedente.

L’utilizzo domestico e residuo nel 2013/14si stima tocchi i 124 milioni di cwt. In calo,invece, le esportazioni totali di riso nel2013/14. Il rapporto del dipartimento del-l’Agricoltura statunitense calcola, infatti, chetocchino i 97 milioni di cwt, 3 milioni inmeno rispetto alle stime dello scorso mesee il 9% inmeno rispetto all’anno passato. Sitratta del volume di riso statunitense espor-tato più basso dal 2008/09. Le esportazionidi riso a grana lunga si calcola tocchino i 65milioni di cwt, 2milioni inmeno rispetto alleproiezioni dello scorso mese e il 15% inmeno rispetto all’anno passato. Le espor-tazioni di riso a granamedio piccola si stimatocchino i 32milioni di cwt, 1 milione di cwtin meno rispetto alle stime dello scorsomese, ma l’8% in più rispetto all’anno pas-sato. Per quanto riguarda poi le esportazionidi riso grezzo statunitense, si valuta toc-chino i 33 milioni di cwt, 2 milioni in menorispetto alle stime passate. In calo, invece,le scorte finali di riso statunitense: nel2013/14 si stima tocchino i 27,3 milioni dicwt, 1milione inmeno rispetto alle stime dimarzo e il 25% in meno rispetto all’annopassato. Si tratta del volume più basso discorte finali di riso dal 2003/04.

aumento di 0,5 milioni di t etoccano il volume di 3,9 mi-lioni di t. In aumento di 0,5milioni di t le esportazionidella Thailandia per un totaledi 9 milioni di t. Per quantoriguarda le importazioni, sistima che per la Cina siano incalo di 200mila tonnellateper un totale di 3,2 milioni ditonnellate. Quelle dell’Afgha-nistan si calcola siano in calodi 40mila tonnellate e scen-dono così a quota 160milatonnellate. Andamento posi-tivo, invece, per le Filippine

che per il 2014 si calcola im-portino 0,6 milioni di tonnel-late in più per un totale di2milioni di tonnellate. Le im-portazioni del Bangladeshper il 2014 si stima siano inaumento di 0,2milioni di ton-

nellate per un totale di 0,5milioni di tonnellate. Le im-portazioni del Vietnam per il2014 si calcola siano in au-mento di 100mila tonnellatee arrivano a quota 200milatonnellate.

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Page 13: Il Risicoltore (Maggio 2014)

LO STATO DEL RISO MAGGIO 2014 13

.

Area coltivata 2,400 2,700Scorte iniziali 550 400Produzione lavorato 5,800 6,400Produzione grezzo 8,701 9,601Importazioni 45 0Forniture totali 6,395 6,800Esportazioni 3,500 3,400Consumo e residuo 2,495 2,600Scorte finali 400 800Distribuzione totale 6,395 6,800

2012/13

Unità di misura: 1000 HA, 1000 MT, MT/HA - Fonte: UFAS

2013/14, PRODUZIONE IN AUMENTOPakistan, netto incremento delle vendite all’esteroNegli ultimi mesi le esportazioni

di riso basmati del Pakistan hannoregistrato un trend più che po-sitivo. Lo riporta il sito dawn.com.Secondo la Rice Export Associa-tion Pakistan, da luglio a febbraio,infatti, il Pakistan è stato in grado diesportare 424.053 tonnellate ri-spetto alle 328.373 tonnellate del-lo stesso periodo dello scorso an-no.

Secondo gli analisti, il forte rialzodell’export pakistano è dovuto per

lo più all’andamento negativo delmercato indiano, sia sul fronte deiprezzi che per quanto riguarda laqualità del riso. Il prezzo del risobasmati indiano, come riporta ilsito dawn.com, è diventato co-stoso sul mercato internazionale.Di conseguenza, ne hanno be-neficiato gli esportatori pakistani ilcui riso è diventato sempre piùcompetitivo. A ciò si aggiunga chenello stesso periodo molti lotti diriso indiano sono stati rifiutati da

alcuni Paesi sia americani che eu-ropei. Il Pakistan è stato prati-camente estromesso dal mercatoiraniano da parte degli esportatoriindiani fino a quando questi ultiminon hanno avuto dei contrasti conle autorità iraniane a causa dellaqualità del riso venduto. Per man-tenere la propria fetta di mercato,riporta ancora il sito dawn.com, oraperò il Pakistan dovrà produrre risodi buona qualità e mantenere prez-zi competitivi.

2013/14

IL BILANCIO Negli ultimi quattro anni, le esportazioni sono raddoppiate in volume e triplicate in valore

India, il basmati continua a primeggiareNegli ultimi quattro anni,

le esportazioni di riso ba-smati sono raddoppiate involume e triplicate in valoregrazie a una forte richiestaproveniente da Iran e Asiaoccidentale.Per l’anno fisca-le terminato a marzo, comeriporta il sito thehindubusi-nessline.com, le esportazio-ni di riso basmati hanno rag-giunto livelli record: con4,02milioni di tonnellate espor-tate hanno superato i 4,5bilioni di dollari in termini divalore rispetto al precedenteanno fiscale. Le esportazionidi riso non-basmati nel2013-14 sonoaumentatedel4% in valore, in termini divolume sono diminuite dicirca il 4%. Le esportazionitotali di riso sono cresciutedel 3,5% per un totale di10,5 milioni di tonnellate.

«L'India si è riconfermata

il più grande esportatore diriso per il terzo anno con-secutivo», ha dichiarato R.Sundaresan, direttore ese-cutivo della All India RiceExporters Association (Ai-rea). Il volume di riso de-stinato all’esportazione perl’anno in corso si stima sia inaumento del 10%. «Stiamocercando di ottenere l'ac-cesso al mercato cinese»,ha sottolineato Sundaresan.Durante l’anno, riferisce an-cora il sito thehindubusines-sline.com, l'Iran è stato il piùgrande acquirente di riso ba-smati indiano, seguito daArabia Saudita e Iraq. L’au-mento della domanda è sta-

ta possibile nonostante iprezzi, più alti del 50-70%nel 2013-14 rispetto alloscorso anno. «L'aumentodei consumi in Asia occi-

dentale, stimato attorno al10%all'anno, staorientandofavorevolmente la domandadi riso basmati indiano», hasottolineato Anil Mittal, pre-

sidente del Krbl Ltd, il piùgrande esportatore del Pae-se.Oltre all’Iran, Paesi comeStati Uniti, Iraq, Afghanistane nazioni africane come

Ghana, Nigeria e Costa d'A-vorio hanno acquistatomag-giori quantitativi di basmatiindiano per soddisfare la do-manda crescente.

.

Si punta su un nuovometodo di coltivazioneIl metodo di coltivazione del riso

indiano denominato “Sri” (Systemof Rice Intensification) è pronto perdare una grossa spinta alla pro-duzione di riso. Secondo quantoriporta il sito timesofindia.indiati-mes.com, il rendimento di diversevarietà di riso coltivate utilizzandoquesta tecnica nei prossimi due

anni potrà addirittura triplicare. In-trodotto in alcune aree, in parti-colare nel distretto di Bhandara, daldipartimento dell'Agricoltura circa6-7 anni fa, il metodo Sri è statoutilizzato solo da un ristretto nu-mero di risicoltori. Ma in questastagione ben 61.310 agricoltori pro-venienti da tutti i cinque distretti di

Nagpur hanno adottato la tecnica dicoltivazione come parte di un pro-getto pilota promosso in collabo-razione con il dipartimento di Agri-coltura.

Il rendimento è aumentato dicirca il 51% rispetto alle coltivazionitradizionali. «Nei villaggi coinvoltinel progetto - ha spiegato il fun-zionario del governo B. VenugopalReddy - gli agricoltori hanno giàraddoppiato il loro rendimento».

. .

Vietnam, i prezzi sono in calo Indonesia, nuove regole per import ed exportDa quando gli agricoltori vietnamiti

hanno iniziato la raccolta per la stagioneinverno-primavera, i prezzi del mercatolocale sono caduti. Lo riporta il sito en-glish.vietnamnet.vn. Il ministero dell'A-gricoltura e dello Sviluppo rurale (Mard)stima che il raccolto inverno-primaveradovrebbe raggiungere i 4,3 milioni di ton-nellate; finora ne sono stati raccolti circa3,2 milioni di tonnellate. Per garantire lastabilità dei prezzi e profitti dignitosi pergli agricoltori, il governo aveva chiesto alleaziende di acquistare un milione di ton-nellate di riso per le forniture a partire dal15 marzo scorso. I prezzi del riso eranoinizialmente aumentati, ma sono poi viavia scesi perché le imprese non hanno

acquistato sufficienti quantitativi di riso.La situazione nel frattempo grava ne-gativamente sui risicoltori. Le Van Long,uno degli agricoltori del distretto di TanHong nella provincia di Dong Thap, hafatto sapere che è costretto a conservarenei magazzini il riso raccolto, perché leimprese non stanno mostrando alcuninteresse. Secondo il ministero dell'A-gricoltura e lo sviluppo rurale, riferisceancora il sito english.vietnamnet.vn, nelprimo trimestre di quest'anno vi è statauna riduzionesubaseannuapari al 14,9%del volume di riso esportato per un totaledi 1,31 milioni di tonnellate e una ri-duzione del 10,4%del valore delle espor-tazioni pari a 616 milioni di dollari.

Al via le nuove disposizioni per ilmercato indonesiano. Il ministero delCommercio indonesiano ha emesso, in-fatti, una normativa per regolamentarel’esportazione e l'importazione del riso.

Secondo quanto riporta il sitooryza.com, le nuove norme prevedonoche la Bulog (National Logistics Agency)possa importare riso per mantenere sta-bile l’andamento dei prezzi, oppure perfar fronte alle emergenze e durante iperiodi di incertezza alimentare del Pae-se. Le imprese private registrate e au-torizzate con la designazione “Ip” pos-sono importare riso da utilizzare comemateria prima nell’industria oppure nelcaso in cui si tratti di una varietà di riso

che non viene prodotta a livello na-zionale. In base alle nuove norme, leaziende che vogliono importare riso de-vono ottenere l'approvazione da partedel ministero del Commercio e di quellodelle Politiche Agricole. Secondo le nuo-ve norme, l'Indonesia può esportare risosolo quando l'offerta del cereale nelPaese supera la domanda interna. Ildirettore generale del Commercio Este-ro ha dichiarato che le nuove regole sonostate formulate per tenere sotto con-trollo la stabilità economica nazionale e lasicurezza alimentare del Paese, per au-mentare il reddito e il benessere degliagricoltori, ma anche per cercare di evi-tare il contrabbando di riso.

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Page 14: Il Risicoltore (Maggio 2014)

LO STATO DEL RISO14 MAGGIO 2014

IMPORT & EXPORT UE

Paesi Import

Regno Unito 138.696

Francia 104.857

Paesi Bassi 80.370

Germania 45.638

Polonia 41.333

Italia 40.632

Belgio 35.970

Portogallo 33.396

Spagna 31.983

Rep. Ceca 21.012

Svezia 15.237

Altri Ue 27.641

TOTALE 616.765

Rotture di riso 192.299

Paesi Export

Italia 82.154

Spagna 16.533

Portogallo 7.655

Bulgaria 5.386

Grecia 4.330

Lituania 4.218

Romania 2.473

Regno Unito 2.121

Rep. Ceca 1.216

Francia 914

Germania 806

Altri Ue 2.500

TOTALE 130.306

- -

IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI

CERTIFICATI RILASCIATI AL 15/4/2014(Dati espressi in tonnellate base di riso lavorato)

IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI

TOTALE TONDO 394.480 265.557 67,32% 128.923

Lido-Alpe 2.522 2.299 91,16% 223

Padano-Argo 2.010 1.972 98,11% 38

Vialone nano 19.536 14.422 73,82% 5.114

Varie Medio 4.647 2.441 52,53% 2.206

TOTALE MEDIO 28.715 21.134 73,60% 7.581

Loto-Ariete 257.364 191.844 74,54% 65.520

S. Andrea 36.194 33.974 93,87% 2.220

Roma-Elba 13.329 10.474 78,58% 2.855

Baldo 63.121 59.135 93,69% 3.986

Arborio-Volano 78.799 70.501 89,47% 8.298

Carnaroli 68.944 55.963 81,17% 12.981

Varie Lungo A 15.584 10.406 66,77% 5.178

TOTALE LUNGO A 533.335 432.297 81,06% 101.038

TOTALE LUNGO B 491.253 302.489 61,57% 188.764

TOTALE GENERALE 1.447.783 1.021.477 70,55% 426.306

VENDITE E RIMANENZE DEI PRODUTTORI AL 22/4/2014

Gruppi varietali Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

Rimanenze

Dati espressi in tonnellate di riso greggio

Tondo 394.346 269.112 68,24%

Medio 42.644 28.312 66,39%

Lungo A 778.241 494.466 63,54%

Lungo B 437.874 313.120 71,51%

TOTALE 1.653.105 1.105.010 66,84%

CAMPAGNE PRECEDENTI

2012/2013 Disponibilità

vendibile

Venduto % rispetto

al disponibile

Tondo 383.363 254.980 66,51%

Medio 53.359 33.018 61,88%

Lungo A 711.960 439.324 61,71%

Lungo B 447.006 318.366 71,22%

TOTALE 1.595.688 1.045.688 65,53%

Tondo 386.683 291.128 75,29%

Medio 53.052 36.156 68,15%

Lungo A 646.177 488.710 75,63%

Lungo B 541.416 400.119 73,90%

TOTALE 1.627.328 1.216.113 74,73%

2011/2012 Disponibilità

vendibile

Venduto % rispetto

al disponibile

2010/2011 Disponibilità

vendibile

Venduto % rispetto

al disponibile

VENDITE ATTUALI E CONFRONTO CON LA CAMPAGNA PRECEDENTE

Come era prevedibile,continua a peggiorare la si-tuazione delle importazionidi riso lavorato dai Paesi Me-no Avanzati (PMA); infatti, dasettembre 2013 a marzo2014 sono state importatenell’Unione europea 58.347tonnellate in più (+64%) ri-spetto allo stesso periododella scorsa campagna - es-sendo passate dalle 91.863tonnellate di un anno fa alleattuali 150.210 - a fronte del-l’incremento dello scorsomese che risultava pari a49.213 tonnellate (+64%). Inparticolare, preoccupa laprogressione delle importa-zioni dal Myanmar che nelmese di marzo hanno fattosegnare un volume di 5.339tonnellate, equivalente aquanto importato nell’arcodei due mesi precedenti. Senon verrà adottata qualchemisura di contrasto, a finecampagna l’import dai PMApotrebbe arrivare a 260.000tonnellate, ben 70.000 in piùrispetto al dato record dellascorsa campagna.

Nel frattempo, continua avolare anche l’import gene-rale di riso lavorato che si èportato a 368.657 tonnella-te, risultando in aumento di82.055 tonnellate (+28,6%)rispetto a un anno fa. Con-siderato che l’aumento delmese scorso (+74.619 t) èstato corretto dalla Commis-sione europea in circa62.000, ne deriva che nel-l’ultimo mese si è verificataun’accelerazione importantedell’attività di importazione.

Per quanto riguarda la de-terminazionedel daziodaap-plicare all’import di riso la-vorato a partire dalla pros-sima campagna, è utile sa-pere che mancano poco piùdi 19.000 t per arrivare allasoglia di 387.743 t, al di sopradella quale il dazio sul risolavorato viene mantenuto allivello massimo di €175 allatonnellata: ne consegue cheil dazio sul riso lavorato ri-marrà invariato a €175 alme-no fino a marzo 2015.

Si registra un’accelerazio-ne anche dell’attività di im-portazione del riso semi-greggio: rispetto all’annoprecedente, lo scorso mesesi registrava un calo del6,6%, mentre ora è del2,3%. Nel complesso, l’im-port di riso dell’Unione eu-ropea, convertito a riso la-vorato, si attesta a 616.765tonnellate, in aumento di76.284 tonnellate (+14,1%)rispetto a un anno fa.

Sul lato dell’export, si re-gistra un volume di 130.306tonnellate di riso, base la-vorato, con un incremento di

31.326 tonnellate (+31,6%)rispetto alla scorsa campa-gna, a pari data.

Le vendite dei produttorihanno fatto segnare un li-vello medio settimanale dicirca 27.000 t, ben 7.000 inmeno rispetto alla media ri-

levata nell’ulti-mo aggiorna-mento, tutta-via, un rallen-tamento eraf i s i o l o g i c oconsideratoche il colloca-mento dei lun-ghi A ha giàs u p e r a t ol’80% della di-spon ib i l i t à ,

con punte del 94% per igruppi S. Andrea e Baldo.

Per quanto concerne lequotazioni dei risoni, si ri-levano solo segni negativi,fatta eccezione per la piazzadi Novara che risulta stabileper tutte le varietà di rife-

rimento. Le riduzioni hannoriguardato i lunghi A, ma an-che il lungo B che perde ter-reno a Vercelli (-€10) a Pavia(-€10) e aMortara (-€5), e chedeve fare i conti con unar imanenza import ante(188.764 t) che rappresenta il44% della rimanenza totale(426.306 t).

Chiudiamo con gli scambicommerciali che evidenzia-no un import in crescita del22% rispetto alla preceden-tecampagna, conunvolumedi 40.632 tonnellate, in equi-valente riso lavorato, e conun export di 82.154 tonnel-late, base lavorato, che de-termina un aumento del20% rispetto a un anno fa.

Import UE

2013/14 2012/13 2011/12 2010/11

700.000

600.000

500.000

400.000

300.000

200.000

100.000

0

616.765

540.481

536.555

510.022

140.000

120.000

100.000

80.000

60.000

40.000

20.000

02013/14 2012/13 2011/12 2010/11

130.306

98.980

112.649 125.189

600

500

400

300

200

100

50

0Tondo Medio Lungo A Lungo B

Vendite totali ('000 t)

Vendite totali annoprecedente

Rimanenza

150.210

91.863

0

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

140.000

160.000

Set 2013 - Mar 2014 Set 2012 - Mar 2013

Import Ue di riso lavorato dai PMA(dati in tonnellate)

IL BILANCIO Dai Pma sono arrivate oltre 150.000 t di riso (+64%) tra settembre e marzo

L’import dalMyanmar fa pauraLe quotazioni dei risoni risultano in calo su quasi tutte le piazze

Page 15: Il Risicoltore (Maggio 2014)

LO STATO DEL RISO MAGGIO 2014 15

BORSA DI MORTARA

31/3/2014Min Max

7/4/2014Min Max

14/4/2014Min Max

21/4/2014Min Max

BORSA DI NOVARA

BORSA DI PAVIA

Risoni2/4/2014Min Max

Balilla 270 280 270 280 270 280

Selenio 290 305 290 305 290 305

Flipper-Alpe-Lido 385 400 385 400 385 400

Padano-Argo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Vialone Nano 960 980 960 980 960 980

S. Andrea 650 670 650 670 650 670

Loto 425 440 415 430 415 430

Dardo-Luna CL e sim. 410 425 390 405 390 405

Augusto 430 450 420 440 420 440

Roma 640 675 640 675 640 675

Baldo 625 640 615 630 615 630

Arborio-Volano 670 700 650 680 650 680

Carnaroli 660 710 640 690 630 680

Thaibonnet 235 255 235 255 230 250

Altre indica 235 255 235 255 230 250

Balilla, Centauro e similari 270 280 270 280 270 280 270 280

Selenio e similari 285 300 285 300 285 300 285 300

Flipper e similari N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Loto, Nembo e similari 430 450* 430 450* 415 450* 415 450*

Augusto 425 435 425 435 425 435 425 435

S. Andrea 665 670 N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Roma 650 670 650 670 650 670 650 670

Baldo e similari 650 670 N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Arborio-Volano 680 720 680 (1) 720 (1) 660 (1) 700 (1) 660 (1) 700 (1)

Carnaroli e Karnak 680 720 680 (1) 720 (1) 660 (1) 700 (1) 660 (1) 700 (1)

Thaibon., Sirio, Gladio e sim. 250 260 250 260 240 250 240 250

BORSA DI VERCELLI

Balilla (originario) 270 280 270 280 270 280 270 280

Selenio 280 300 280 300 280 300 280 300

Lido-Flipper e sim. 370 390 370 390 370 390 370 390

Padano-Argo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Vialone Nano 925 960 925 960 925 960 925 960

S. Andrea 655 670 655 670 655 670 655 670

Loto e Nembo 425 440 425 440 420 435 420 435

Dardo-Luna CL e sim. 415 430 415 430 405 420 395 410

Augusto 430 445 425 440 420 435 420 435

Roma 655 670 655 670 655 670 655 670

Baldo 630 650 630 650 630 650 630 650

Arborio-Volano 705 725 695 715 680 700 665 685

Carnaroli 705 725 695 715 680 700 665 685

Thai.-Gladio e sim. 245 255 240 250 240 250 235 245

BORSA DI MILANO9/4/2014Min Max

16/4/2014Min Max

23/4/2014Min Max

Risoni4/4/2014Min Max

11/4/2014Min Max

18/4/2014Min Max

25/4/2014Min Max Lavorati

8/4/2014Min Max

15/4/2014Min Max

22/4/2014Min Max

1/4/2014Min Max

8/4/2014Min Max

15/4/2014Min Max

PER TUTTE LE BORSE, PREZZI ESPRESSI IN EURO PER TONNELLATA

1/4/2014Min Max

Risoni Risoni

Balilla-Centauro 270 280 270 280 270 280

Selenio 285 300 285 300 285 300

Lido-Flipper 375 390 375 390 375 390

Loto, Nembo e Similari* 420 450 420 450 420 450

Augusto 430 450 430 450 430 450

S. Andrea 640 670 640 670 640 670

Baldo 630 650 630 650 630 650

Roma 650 670 650 670 650 670

Arborio-Volano 690 710 690 710 690 710

Carnaroli 700 720 700 720 700 720

Thaibonnet-Gladio 250 260 250 260 250 260

Arborio-Volano 1500 1550 1500 1550 1500 1550 1500 1550

Roma 1295 1345 1295 1345 1295 1345 1295 1345

Baldo 1285 1335 1285 1335 1285 1335 1285 1335

Ribe/Loto e sim. 820 860 820 860 820 860 820 860

S. Andrea 1300 1340 1300 1340 1300 1340 1300 1340

Thaibonnet e sim. 510 560 510 560 510 560 510 560

Vialone Nano 1970 2020 1970 2020 1970 2020 1970 2020

Padano-Argo 1200 1480 1200 1480 1200 1480 1200 1480

Lido e similari 740 780 740 780 740 780 740 780

Originario e sim. 600 650 600 650 600 650 600 650

Carnaroli 1595 1645 1595 1645 1595 1645 1595 1645

Parboiled Ribe 930 970 930 970 930 970 930 970

Parboiled Thaib. 640 660 640 660 640 660 640 660

Parboiled Baldo 1395 1425 1395 1425 1395 1425 1395 1425

DATI ESPRESSI IN TONNELLATE BASE RISO LAVORATO

22/4/2014Min Max

*Prezzo massimo riferito alla varietà Loto - (1) nominale

*Prezzo massimo riferito alla varietà Loto

FEST

IVITA’

FEST

IVITA’

Importazioni ItaliaCambogiaIndia

Pakistan

Thailandia

Myanmar

1.424

Vietnam

RestodelMondo

997

24.000

21.000

18.000

15.000

12.000

9.000

6.000

3.000

0 294

239

21.165

6.396

4.772

4.659

Bangladesh

Argentina

686

Esportazioni Italia

Svizzera

Turchia

BosnaErz.

Siria

Australia

Serbia

Albania

Russia

Kosovo

Restodelmondo

1.236

30.000

27.000

24.000

21.000

18.000

15.000

12.000

9.000

6.000

3.000

0

2.651

2.883

1.428

1.546

1.330

1.484

Libano

Brasile

28.220

12.163

10.652

8.097

StatiUniti

3.200

7.314

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I L TROVAUFF IC IO

Servizio di Assistenza Tecnica

Telefono Tecnico Sede di lavoro

320 43 25 357 Simone Boattin Codigoro

320 43 25 358 Alessandra Bogliolo Novara

320 43 25 359 Paola Castagna Pavia

320 43 25 360 Massimo Zini Pavia

320 43 25 361 Bruna Marcato Mortara

320 43 25 362 Cesare Rocca Vercelli

320 43 25 363 Carlotta Caresana Vercelli

320 43 25 364 Lucio Zerminiani Isola della Scala

320 43 25 365 Sandro Stara Oristano

320 43 25 367 Massimo Giubertoni Novara

320 43 25 368 Franco Sciorati Pavia

Page 16: Il Risicoltore (Maggio 2014)

16 MAGGIO 2014

Il Riso di QualitàIl Riso di Qualità

NNuuttrriizziioonnee ee ssaalluuttee ddeellllee ppiiaannttee

Produttore:Produttore: AlzChem AG - Dr.-Albert-Frank-Straße 32 - D - 83308 Trostberg Per informazioni:Per informazioni: Agreko - Via Peter Anich 8 - I - 39011 Lana BZ - [email protected]

Regolare e costante l’erogazione dell’azoto della calciocianamide

Conferme della efficacia della calciocianamide nella risaia

La produzione e la qualità del riso sono altamentesensibili all’eccesso e alla carenza dell’azoto durantele fasi critiche dell’accestimento e della riproduzione.La Calciocianamide e la Capomide sono una sceltaideale per l’apporto di azoto in presemina. Il loro tipo diazoto ha dei tempi di nitrificazione notevolmente piùlunghi rispetto ad altre forme disponibili sul mercato.L‘azoto è conservato nel terreno in modo da poteraffrontare in maniera ideale il fabbisogno specifico delriso fino alla concimazione alla pannocchia.L’elevat issimo grado di rendimento del laCalciocianamide e della Capomide, oltre a favorire laresa e la qualità del riso evita un indesiderato impattoambientale dovuto alla lisciviazione di nitrati.

0

20

40

60

80

100

Urea

Calciocianamide

0 1 2 3 4 5 6 7 8

SETTIMANE

%

9

di azoto nitrico suldi azoto nitrico sultotaletotale disponibiledisponibile

VVelocità di nitrificazione di urea e calciocianamideelocità di nitrificazione di urea e calciocianamide

Prova calciocianamidesu riso in asciutta 2011

Ente Nazionale Risi - Centro Ricerche sul Riso

7,57,67,77,87,98

8,18,28,38,48,5

Controllo (Urea) CaCN2 AUrea Calciocianamide

to/ha

Prove di utilizzo di CAPOMIDEe di CALCIOCIANAMIDE 2012

Il CentroRicerchesul riso conclude:

Si riconferma la superiorità dellaCalciocianamide rispetto all’urea, sidimostra un comportamento ugualedella Capomide alla Calciocianamide.

Ente Nazionale Risi - Centro Ricerche sul Riso

wwwwww.calciocianamide.com.calciocianamide.com

da giugnosi riparte con

la nuova campagna