il risicoltore (aprile 2016)

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MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI www.enterisi.it - @EnteRisi Anno LIX - n. 4 Aprile 2016 Con le Giornate del Fai centinaia di visitatori al Centro Ricerche dell’Ente Nazionale Risi SERVIZIO A PAG. 2 Le importazioni di riso dai PMA sono ormai intollerabili Da settembre 2015 a metà marzo 2016 sono entrate nella UE 679.000 tonnellate di riso. L’ENR ha riportato i dati alla Commissione Europea dalla quale, però, arrivano segnali contrastanti Aumentano in modo consistente le importazioni nell’Unione Europea mentre rallentano le esportazioni di produzione comunitaria. La campa- gna di commercializzazione 2015/2016 non è certo partita nel migliore dei modi per i risicoltori. Que- sti fattori stanno creando eccedenze che da gennaio stanno influenzando negativamente i prezzi di mercato della materia prima. Le basse quotazioni internazionali, le concessioni unilaterali effettuate dalla Commissione ai Paesi Meno Avanzati e gli accordi di libero scambio hanno reso possibile l’ingresso in area comunitaria, da settembre 2015 a me- tà marzo 2016, di un quantitativo pari a 679.000 tonnellate in equivalente la- vorato. Tale quantitativo risulta superiore di circa 101.000 tonnellate di riso in equi- valente lavorato rispetto alla campa- gna scorsa, nella quale è stato rag- giunto il livello record di importazione comunitaria di riso dopo la completa liberalizzazione delle importazioni dai PMA. Questa situazione, che si prevede non possa a breve migliorare, ha por- tato i produttori comunitari a ridurre le superfici investite a riso Indica nell’UE di circa il 18%, con un incremento delle superfici investite a riso Japo- nica (+15%). Il disequilibrio creato da tale fattore viene confermato dalle previsioni dei servizi della Commis- sione. L’Ente Nazionale Risi ha portato direttamente all’attenzione della Com- missione, nell’ambito del Comitato di gestione del 21 marzo, questa si- tuazione. Si nota, però, un atteggia- mento contrastante da parte dei ser- vizi della Commissione che dovrebbe attivare urgenti misure per limitare le importazioni di riso a dazio zero dalla Cambogia. Sono, quindi, necessari tutti gli sfor- zi possibili per convincere tutti coloro che hanno potere decisorio all’interno della Commissione di intervenire prontamente per risolvere un pro- blema che da troppo tempo sta crean- do squilibri di mercato e ripercussioni negative su tutta la filiera. A pag. 9 Magnaghi nominato accademico dei Georgofili “Accademico aggrega- to della sezione Nord Ovest dell’Accademia dei Georgofili” . Potrebbe suo- nare in qualche modo un po’ pomposo; in realtà l’aggettivo corretto è “prestigioso” . Ed è il titolo di cui è stato insignito il direttore ge- n e r ale de l l E n te N az i on al e Risi, Rober- to Magna- ghi: una no- mina che, in un certo senso, è an- che un rico- noscimento alla nostra istituzione e una sorta di legittimazio- ne della sua buona repu- tazione. Nel Salo- ne dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firen- ze, in occasione dell’Inaugurazione del 263° Anno Accademico dei Georgofili, lo scorso 8 aprile Magnaghi ha rice- vuto il relativo diploma. Fondata il 4 giugno 1753, l’Accademia dei Georgo- fili si propone di contri- buire al progresso delle scienze e delle loro ap- plicazioni all'agricoltura in senso lato, alla tutela del- l'ambiente, del territorio agricolo e al- lo sviluppo del mondo rurale. Oggi è presieduta da Giampie- ro Maracchi, p r ofe s so r e ordinario di Climatologia della Univer- sità di Firen- ze. M a g n a- ghi, laureato in Giurispru- d e n z a a l l’U n i ver s i- tà di Pavia, è stato assun- to all’Ente Nazionale Ri- si nel 1990 come diri- gente della divisione mercato comunitario; tre anni dopo è diventato vi- cedirettore generale e nel 1996 è entrato nella carica che detiene ancora oggi. Riso news Le limitazioni sull’utilizzo di quattro prodotti fitosanitari In Piemonte e in Lombardia sono state adottate alcune misure che si pongono l’obiet- tivo, tra gli altri, di tutelare l’ambiente acquatico e di ridurre l’uso di prodotti fitosanitari so- prattutto in alcune aree. In Piemonte, sono state indicate specifiche prescrizioni per due erbicidi (oxadiazon e quinclorac) e per due fungicidi (azoxystrobina e triciclazolo) utilizzati in risaia, mentre in Lombardia sono state prescritte azioni di mitigazione allo scopo di ottenere una progressiva riduzione di utilizzo di Gliphosate e Oxadiazon nelle risaie coltivate con la tecnica della semina interrata a file con irrigazione turnata. A pag. 4-5 Parte il progetto SAIRISI Nel 2016 il gruppo SAI Rice ha promosso l’avvio di un progetto di sostenibilità riguardante il settore risicolo anche in Italia. Esso è stato denominato SAIRISI e consiste nella colla- borazione tra alcuni membri della SAI Platform (che raccoglie un’ottantina di associati che rap- presentano l’intera filiera) e alcune aziende agricole dell’areale risicolo lombardo-piemon- tese: si intende incrementare la produttività del settore risicolo, migliorando al contempo l’ef- ficienza di utilizzo delle risorse e l’impatto della risicoltura sull’ambiente. A pag. 6 Il nuovo portale dell’Ente Risi soddisfa tutti Da pochi mesi è attivo il nuovo portale dell'Ente Nazionale Risi che consente di adem- piere a diverse operazioni tramite computer o strumenti mobile come tablet e smartphone. Abbiamo svolto un breve sondaggio tra alcune imprese che hanno scelto da subito di ap- profittare dell’innovazione introdotta dall’ENR: le riserie Martinotti (Trino), Padana (Crescentino) e di Vespolate (Novara) e la Vipetrol (Mortara) che commercia sementi. E, da quel che ab- biamo raccolto, i risultati sono nettamente positivi. A pag. 10-11 Roberto Magnaghi davanti all’Accademia dei Georgofili

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Anno LIX n. 4 Mensile di informazioni agricole industriali e commerciali sul RISO dell'Ente Nazionale Risi

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Page 1: Il Risicoltore (aprile 2016)

MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI

www.enterisi.it - @ E n te R i s i

Anno LIX - n. 4 Aprile 2 016

Con le Giornate del Fai centinaia di visitatorial Centro Ricerche dell’Ente Nazionale Risi

S E RV I Z I OA PAG. 2

Le importazioni di riso dai PMA sono ormai intollerabiliDa settembre 2015 a metà marzo 2016 sono entrate nella UE 679.000 tonnellate di riso. L’ENR ha riportato i dati alla Commissione Europea dalla quale, però, arrivano segnali contrastanti

Aumentano in modo consistente leimportazioni nell’Unione Europeamentre rallentano le esportazioni diproduzione comunitaria. La campa-g n a d i c o m m e r c i a l i z z a z i o n e2015/2016 non è certo partita nelmigliore dei modi per i risicoltori. Que-sti fattori stanno creando eccedenzeche da gennaio stanno influenzandonegativamente i prezzi di mercatodella materia prima.

Le basse quotazioni internazionali,le concessioni unilaterali effettuatedalla Commissione ai Paesi MenoAvanzati e gli accordi di libero scambiohanno reso possibile l’ingresso in areacomunitaria, da settembre 2015 a me-tà marzo 2016, di un quantitativo pari a679.000 tonnellate in equivalente la-

vo r a t o .Tale quantitativo risulta superiore di

circa 101.000 tonnellate di riso in equi-valente lavorato rispetto alla campa-gna scorsa, nella quale è stato rag-giunto il livello record di importazionecomunitaria di riso dopo la completaliberalizzazione delle importazioni daiPMA.

Questa situazione, che si prevedenon possa a breve migliorare, ha por-tato i produttori comunitari a ridurre lesuperfici investite a riso Indica nell’UEdi circa il 18%, con un incrementodelle superfici investite a riso Japo-nica (+15%). Il disequilibrio creato datale fattore viene confermato dalleprevisioni dei servizi della Commis-sione.

L’Ente Nazionale Risi ha portatodirettamente all’attenzione della Com-missione, nell’ambito del Comitato digestione del 21 marzo, questa si-tuazione. Si nota, però, un atteggia-mento contrastante da parte dei ser-vizi della Commissione che dovrebbeattivare urgenti misure per limitare leimportazioni di riso a dazio zero dallaCambogia.

Sono, quindi, necessari tutti gli sfor-zi possibili per convincere tutti coloroche hanno potere decisorio all’internodella Commissione di intervenireprontamente per risolvere un pro-blema che da troppo tempo sta crean-do squilibri di mercato e ripercussioninegative su tutta la filiera.

A pag. 9

.

Magnaghi nominatoaccademico dei Georgofili

“Accademico aggrega-to della sezione NordOvest dell’Accademia deiGeorgofili”. Potrebbe suo-nare in qualche modo unp o’ pomposo; in realtàl’aggettivo corretto è“p r e s t i g i o s o”. Ed è il titolodi cui è statoinsignito ildirettore ge-n e r a l ed e l l ’ E n t eN a z i o n a l eRisi, Rober-to Magna-ghi: una no-mina che, inu n c e r t osenso, è an-che un rico-no sc im en toalla nostraistituzione euna sorta dil e g i tti m a z i o-ne della suabuona repu-t azione.

Nel Salo-ne dei Cinquecento diPalazzo Vecchio a Firen-z e , i n o c c a s i o n edell’Inaugurazione del263° Anno Accademicodei Georgofili, lo scorso 8aprile Magnaghi ha rice-vuto il relativo diploma.

Fondata il 4 giugno 1753,l’Accademia dei Georgo-fili si propone di contri-buire al progresso dellescienze e delle loro ap-plicazioni all'agricoltura insenso lato, alla tutela del-l'ambiente, del territorio

agricolo e al-lo sviluppodel mondorurale. Oggiè presiedutada Giampie-ro Maracchi,p r ofe s so r eordinario diC li m a to l o gi adella Univer-sità di Firen-ze .

M a g n a-ghi, laureatoin Giurispru-d e n z aa l l’U n i ver s i-tà di Pavia, èstato assun-to al l ’EnteNazionale Ri-

si nel 1990 come diri-gente della divisionemercato comunitario; treanni dopo è diventato vi-cedirettore generale enel 1996 è entrato nellacarica che detiene ancoraoggi.R

iso

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s

Le limitazioni sull’utilizzodi quattro prodotti fitosanitari

In Piemonte e in Lombardia sono stateadottate alcune misure che si pongono l’o b i e t-tivo, tra gli altri, di tutelare l’ambiente acquaticoe di ridurre l’uso di prodotti fitosanitari so-prattutto in alcune aree. In Piemonte, sono stateindicate specifiche prescrizioni per due erbicidi(oxadiazon e quinclorac) e per due fungicidi(azoxystrobina e triciclazolo) utilizzati in risaia,mentre in Lombardia sono state prescritteazioni di mitigazione allo scopo di ottenere unaprogressiva riduzione di utilizzo di Gliphosate eOxadiazon nelle risaie coltivate con la tecnicadella semina interrata a file con irrigazioneturnat a.

A pag. 4-5

Parte il progetto SAIRISINel 2016 il gruppo SAI Rice ha promosso

l’avvio di un progetto di sostenibilità riguardanteil settore risicolo anche in Italia. Esso è statodenominato SAIRISI e consiste nella colla-borazione tra alcuni membri della SAI Platform

(che raccoglie un’ottantina di associati che rap-presentano l’intera filiera) e alcune aziendeagricole dell’areale risicolo lombardo-piemon-tese: si intende incrementare la produttività delsettore risicolo, migliorando al contempo l’e f-ficienza di utilizzo delle risorse e l’impatto dellarisicoltura sull’ambiente.

A pag. 6

Il nuovo portale dell’Ente Risisoddisfa tutti

Da pochi mesi è attivo il nuovo portaledell'Ente Nazionale Risi che consente di adem-piere a diverse operazioni tramite computer ostrumenti mobile come tablet e smartphone.Abbiamo svolto un breve sondaggio tra alcuneimprese che hanno scelto da subito di ap-profittare dell’innovazione introdotta dall’ENR:le riserie Martinotti (Trino), Padana (Crescentino)e di Vespolate (Novara) e la Vipetrol (Mortara)che commercia sementi. E, da quel che ab-biamo raccolto, i risultati sono nettamentepositivi.

A pag. 10-11

Roberto Magnaghi davantiall’Accademia dei Georgofili

Page 2: Il Risicoltore (aprile 2016)

2 APRILE 2 016

LA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISO

Concimi con azoto stabilizzatodall’inibitore della nitrifi cazione3,4 DMPP

Concimi composti NKcon azoto Entec®e potassio da cloruro

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Utec® 46

Page 3: Il Risicoltore (aprile 2016)

L'EVEN TO APRILE 2016 3

19-20 MARZO Grande successo per le “Giornate di Primavera” che hanno visto protagonisti i laboratori dell’Ente Risi

Centinaia di persone per le visite del Faial Centro Ricerche sul Riso di Castello d’Agogna

Centinaia di persone nonsi sono lasciate sfuggirequesta singolare opportu-nità. E sabato 19 e do-menica 20 marzo hannoscelto di dedicare un paiod’ore per andare alla sco-perta del Centro Ricerchesul Riso di Castello d’Ag o-gna.

Infatti, in occasione delle“Giornate di Primavera”del Fai (Fondo AmbienteItaliano), l’Ente NazionaleRisi ha deciso di aprire ilsuo centro ricerche perconsentire anche al grandepubblico di conoscere cosafanno i ricercatori di Ca-stello d’Agogna. Per molti siè trattato, chiaramente, diuna vera e propria scoper-ta, soprattutto per coloroche non hanno una grandedimestichezza con questac o l t i va z i o n e .

Divisi in gruppi e accom-pagnati dagli stessi ricer-catori che lavorano nel cen-tro, i visitatori hanno potutocosì capire qual è il lavoro

che viene svolto nei labo-ratori dove i tecnici ana-lizzano il riso, ne valutano lediverse caratteristiche - daquelle agronomiche a quel-le merceologiche - e creanonuove varietà. Particolar-mente suggestiva la visitaalla “Banca del germopla-

sma”: si tratta di una celladi conservazione che cu-stodisce una collezione ditutte le varietà coltivate inItalia dalla metà del 1800

ad oggi, circa 1.500, e as-sume un alto valore storicoin quanto rappresenta latestimonianza del progres-so che negli anni è stato

portato avanti nel settorerisicolo.

I visitatori, che sono statiaccolti dal direttore gene-rale dell’Ente Nazionale Ri-

si, Roberto Magnaghi, han-no poi proseguito il lorotour anche all’esterno delCentro Ricerche, dove han-no avuto modo di vedere lemacchine che vengonousate nella coltivazione delriso e le serre dove si col-tivano varietà nuove e dovesi svolgono alcune ricerchea g r o n o m i ch e .

I partecipanti alle “G i o r-nate di Primavera” del Faihanno poi concluso la lorovisita presso il CastelloIsimbardi di Castello d'A-gogna dove era esposta alpubblico una micro pileriadegli anni ‘30 di proprietàdello stesso Ente Risi.

Una serie di immagini delle varie visite che si sono svolte nelle “Giornate di Primavera”del Fai sabato 19 e domenica 20 marzo al Centro Ricerche sul Riso di Castello d’Agogna. Inumerosi visitatori hanno potuto conoscere meglio le fasi di coltivazioni del riso e lesperimentazioni che vengono portate avanti nei laboratori dell’Ente Nazionale Risi

Page 4: Il Risicoltore (aprile 2016)

TECNIC A4 APRILE 2 016

Elena Anselmetti¹, Aldo Ferrero²,Marco Romani³

La qualità delle acquein Regione Piemonte

Da ormai 16 anni, ossia daquando nel 2000 l’Uni oneEuropea ha emanato la di-rettiva quadro sulle acque, lapolitica di questa importanterisorsa ha subito un profon-do cambiamento. Per la pri-ma volta si è adottato un ap-proccio globale per affron-tare le tematiche della tutela,dell’utilizzo e della gestionein una visione integrata chetiene conto delle necessitàdi sviluppo economico, sen-za tuttavia dimenticare chel’ambiente è un bene che vatu t e l a t o .

La sintesi operativa diquesta strategia è stata ladefinizione dell’obiettivo di

“b u o n o” stato delle acqueda raggiungere attraverso larealizzazione di idonee mi-sure di tutela entro il 2015,includendo nello stato di“ b u o n o” i lconcetto che icorsi d’ac qu ae i laghi natu-rali devono es-sere vitali ep e r m e tt e r enon solo la so-pravvivenza disporadici indi-vidui di specieanimali e ve-getali, bensì lapossibilità divita di comu-nità biologi-che ampie, diversificate eben strutturate.

L’applicazione della diret-tiva diventa operativa attra-verso il Piano di Gestione del

Distretto Idrografico che, peril Piemonte, è quello del Po.

Obiettivi, misure, orienta-menti, modalità di attuazio-ne stanno perdendo, quindi,

la connotazio-ne locale peracquisire la di-mensione delbacino: le po-litiche vengo-no integratetra tutte le Re-gioni padane,poiché l’acquanon si ferma aiconfini ammi-nistrativi.

In quest’ot -tica è statoadottato il se-

condo Piano di Gestione delDistretto idrografico del fiu-me Po (PdG Po), con deli-berazione del Comitato isti-tuzionale dell’Autorità di Ba-

cino del Po (AdB Po) n.7 del 17 dicembre2 015 .

La situazione in Pie-monte, a seguito deimonitoraggi ambien-tali effettuati sui corsid’acqua, evidenziache solo il 56% deipunti rilevati ha giàraggiunto l’o b i e tt i vo“b u o n o” relativo allostato ecologico (t r a tt iblu e verde in fig. 1), ilrestante 44% è in sta-to sufficiente, scarsoo cattivo (tratti giallo,arancio e rosso).

Nelle acque sotter-ranee la presenza diinquinanti derivantidall’attività agricola in-tensiva (nitrati e pro-dotti fitosanitari) e disolventi clorurati (incorrispondenza deigrossi centri abitati),difficili da rimuovere acausa della lentezzadei tempi di ricambiodelle acque di falda,determina per la mag-gior parte della falda

superficiale il man-cato raggiungimen-to de l l ’ob i e tt i vo“b u o n o” (aree rossein fig. 2).

Maggiori informa-zioni possono esse-re acquisite scari-cando il documentoal seguente link ht-t p : / / w w w. r e g i o-n e .p i e m o nt e . i t/ a m-b i e n t e / a c-q u a / d w d / a c-q u e _ s o t t e r r a-n ee _p es t ic id i. pd fche riguarda “La pre-senza di prodotti fi-tosanitari nelle ac-que sotterranee del-la pianura piemonte-s e”.

I n p a r t i c o l a r enell’area a vocazionerisicola piemontese,dove si sta osser-vando l’i ncr em en todi alcune sostanzeanche nella falda pro-fonda destinata agliutilizzi pregiati comel’uso potabile, si è re-so necessario prevederespecifici interventi: limitazio-ne d’uso di alcuni prodottifitosanitari riscontrati dalmonitoraggio, promozionedi attività di formazione spe-cifica per l’utilizzo di deter-minati prodot-ti fitosanitari,più efficace emirata orga-n i z z a z i o n ed el l’attività dicontrollo, ela-borazione didocumenti re-gionali di indi-rizzo per l’ap -p l i c a z i o n eoperativa del-le misure.

La Commissione risoL’articolazione degli inter-

venti per la riduzione dell’in -quinamento da prodotti fito-sanitari in area a vocazionerisicola è stata definita dalla“Commissione riso”, istituitanell’ambito del Gruppo di la-voro regionale Ambiente perl’attuazione del Piano d’Azio -

ne Nazionale per l’uso so-stenibile dei prodotti fitosa-nitari (DD 291 del 14 maggio2015) , e composta dai se-guenti esperti:

• Università di Torino, Di-partimento di Scienze Agra-

rie, Forestali eAlimentari -Prof. Aldo Fer-rero;

• DirezioneA m b i e n t e ,Governo e Tu-tela del territo-rio, Settore tu-tela delle ac-que - ElenaA n s e l m e tt i ;

• Age nziaRegionale perla Protezione

dell’Ambiente del Piemonte -Enrico Rivella;

• Direzione Agricoltura,Settore fitosanitario - Stefa-no Dolzan, Viola Massobrio;

• Ente Nazionale Risi -Marco Romani;

• Federazione Interregio-nale degli Ordini dei DottoriAgronomi e Forestali del Pie-

monte e Valle d'Aosta - Mau-rizio Tabacchi;

• Confederazione ItalianaAgricoltori del Piemonte -Gabriele Balzaretti;

• Federazione RegionaleColtivatori Diretti del Pie-monte - Lorenzo Rolando;

• Confagricoltura - Giu-seppe Sarasso.

La Commissione riso haaffrontato la problematicanel rispetto delle normativesulla tutela delle acque esull’uso sostenibile dei pro-dotti fitosanitari, che devonoavere obiettivi comuni.

L’intento vuole preservarela produzione agricola e con-servare le risaie, che gestiteadeguatamente possonoessere strategiche ancheper la biodiversità e per ilpaesaggio.

Il risultato finale è matu-rato nell’ambito della con-certazione avvenuta nelleriunioni della Commissioneriso, ponendo la giusta at-tenzione alle ricadute dellemisure previste dal PdGPo2015 per il raggiungimento

.

La gestione delle bocchetteLe misure previste dal Piemonte non

riguardano solo i limiti di concentrazioniammissibili, ma anche un’attenta ge-stione del flusso d’acqua in entrata e inuscita dalle camere, nel rispetto deitempi per la chiusura e l’apertura delleb o c ch e tt e .

Una corretta gestione dell’acqua nellacamera di risaia ha un ruolo fonda-ment ale:

• per ottimizzare, nella camera di ri-saia, l’efficacia del prodotto fitosanitarionei confronti dell’avversità da contra-st are;

• per sfruttare la naturale degradazionedi molti prodotti fitosanitari, limitando diconseguenza la contaminazione dell’a m-biente.

1. Ottimizzare l’e ff i c a c i a

Il lento ripristino del livello di acquanella camera evita la traslocazione e laconcentrazione del prodotto fitosanitarioverso la zona di uscita, garantendo uneffetto più omogeneo sull’intera came-ra.

Il ripristino del livello d’acqua, effet-tuato lentamente, deve avvenire, inoltre,con la bocchetta di uscita chiusa, permantenere nella camera stessa il prin-cipio attivo e massimizzarne l’effetto neiconfronti dell’avversità da contrastare.

2. Limitare la contaminazioneMolte sostanze si degradano natu-

ralmente nel giro di un periodo limitato ditempo. La richiesta di aprire la bocchettadi uscita solo nel tempi indicati riducefortemente il rischio di contaminare leacque del sistema irriguo risicolo.

La situazione in Piemonte

tLo scorso 17 dicembre èstato adottato il secondo

Piano di Gestionedel Distretto idrograficodel fiume Po (PdG Po),con deliberazione delComitato istituzionaledell’Autorità di Bacino

del Po (AdB Po)

tI monitoraggi ambientali

effettuati sui corsid’acqua evidenziano

che in Piemonte solo il56% dei punti rilevati hagià raggiunto l’obiettivo

“buono” relativoallo stato ecologico

ERBICIDI Le misure da adottare in area a vocazione risicola sono state approvate con deliberazione della Giunta Regionale n. 32-2952 del 22 febbraio 2016, pubblicato sul BUR 25 febbraio 2016, n° 8

Le limitazioni sull’utilizzo di quattro prodotti fitosanitariSono state indicate specifiche prescrizioni per due erbicidi (oxadiazon e quinclorac) e per due fungicidi (azoxystrobina e triciclazolo) utilizzat

Figura 1

Figura 2

Page 5: Il Risicoltore (aprile 2016)

TECNIC A APRILE 2016 5

Il loro uso sostenibile in Regione Lombardia con il PanTra gli obiettivi, la tutela dell’ambiente acquatico e dell’acqua potabile, la riduzione dell’uso di prodotti fitosanitari in aree specifiche e la difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari

Paola Castagna

Si ricorda che dal 1 gennaio2016 sono state attivate le mi-sure per la mitigazione degli im-patti derivanti dall’utilizzo deiprodotti fitosanitari, emanatecon la DGR n. X/3233 del 6marzo 2015 “attuazione delle li-nee guida per l’applicazione inLombardia del Piano di AzioneNazionale (PAN) per l’uso so-stenibile dei prodotti fitosanita-ri” pubblicato sul BURL n. 11-Giovedì 12 marzo 2015.

Si tratta di un documento di-namico, scaturito dalla consul-tazione con i portatori d’i n t e-resse, che potrà essere aggior-nato in funzione del mutamentodegli scenari. Gli obiettivi pre-fissati riguardano: la tutelad el l ’ambiente acquatico edell’acqua potabile medianteazioni di salvaguardia per l’a m-biente acquatico e per le aree adelevata valenza ambientale, oltreche supportare e indirizzare larete di monitoraggio delle acque;la riduzione dell’uso di prodottifitosanitari in aree specifiche; ladifesa fitosanitaria a basso ap-porto di prodotti fitosanitari, ga-rantendo l’applicazione della di-fesa integrata; il miglioramento

della conoscenza dei quantitatividi prodotti fitosanitari effettiva-mente utilizzati nel territorio lom-bardo; le problematiche connes-se all’impiego di prodotti fito-sanitari illegali e contraffatti e glistrumenti per ridurre l’i n q u i n a-mento puntiforme.

Gli ambiti colturali prioritari,individuati per la rilevanza dellasuperficie interessata e la spe-

cificità dell’ambiente colturale,sono mais, riso e vite. Le azionidi mitigazione valgono per l’i n-tero territorio regionale allo sco-po di ottenere una progressivariduzione di utilizzo di Terbuti-lazina, nelle coltivazioni maidi-cole, Gliphosate, Oxadiazon nel-le risaie coltivate con la tecnicadella semina interrata a file conirrigazione turnata.

Nel caso specifico di Glipho-sate sono escluse dalla miti-gazione le aziende agricole cheaderiscono a programmi ufficial-mente riconosciuti di agricolturaconservativa nell’ambito del Pia-no di Sviluppo Rurale. Per tutti itrattamenti, a partire dall’anno2017, i fenomeni di deriva do-vranno essere ridotti di almeno il30% mediante l’utilizzo di ugelli

antideriva, biobed ecc.Per quanto riguarda l’annat a

2016 in risaia le mitigazioni pre-viste riguardano le sostanze at-tive Gliphosate e Oxadiazon se-condo le indicazioni riportate nel-la tabella.

Misure aggiuntive per la tuteladei siti natura 2000

Ne ll’ambito dei siti Natura2000 per la difesa dal punteruoloacquatico, Lissorhoptrus oryzo-philus, in condizioni pedoclima-tiche e agronomiche idonee, èconsigliata la semina interrata afile e l’utilizzo di semente con-ciata con prodotti insetticidi re-gistrati per tale scopo. Il trat-tamento insetticida è ammessosoltanto sulle fasce perimetrali,per un’ampiezza massima di 25m dal bordo delle camere chepresentano il 20% di piante consintomi, nell’anno in cui si in-tende eseguire il trattamento.Oltre a quanto sopra indicato, apartire dal 1 gennaio 2016 èobbligatorio utilizzare il registroelettronico dei trattamenti nelleaziende agricole con SAU su-periore a 150 ha a riso e/omais.

Ente Nazionale RisiServizio Assistenza Tecnica

Mitigazioni previste in risaia

Risaia tradizionale, non ricadente all’in-terno di siti Natura 2000

Risaia condotta con la tecnica dellasemina interrata a file con irrigazione tur-nata, non ricadente all’interno di siti Na-tura 2000

Risaia tradizionale, ricadente all’internodi siti Natura 2000

Risaia condotta con la tecnica dellasemina interrata a file con irrigazione tur-nata, ricadente all’interno di siti Natura20 0 0

Ammesso l’utilizzo della so-stanza attiva al massimosull’80% della SAU aziendale

Ammesso l’utilizzo della so-stanza attiva al massimosull’80% della SAU aziendale

Ammesso l’utilizzo della so-stanza attiva al massimosull’80% della SAU aziendale

Ammesso l’utilizzo della so-stanza attiva al massimosull’80% della SAU aziendale

Non prevista

Ammesso l’utilizzo del-la sostanza attiva al mas-simo sull’80% della SAUa riso

Non prevista

Ammesso l’utilizzo del-la sostanza attiva al mas-simo sul 70% della SAU ariso

Tipologia di risaia Mitigazione per Gliphosate Mitigazione per Oxadiazon

degli obiettivi ambientali sul-le attività del comparto agri-colo, nel rispetto comunquedella sostenibilità economi-ca delle misure da adottare.

Adottando i criteri meto-dologici per l’individuazionedelle misure descritti dalle“Linee guidadi indirizzo perl a t u t e l ad el l’am bi en teacquatico edell’acqua po-tabile e per lar i d u z i o n edel l’uso deiprodotti fito-sanitari e deirelativi rischinei Siti Natura2000 e nellearee naturalip ro t ette”, ap-provate conDecreto mini-s t e r i a l e10.03.2015, aisensi del paragrafo A.5.1 delPAN, la Commissione riso haindividuato alcune misureobbligatorie e alcune racco-mandazioni.

Cosa si devee cosa si può fare

Le misure da adottare inarea a vocazione risicola so-no state approvate con de-liberazione della Giunta Re-gionale n. 32-2952 del 22febbraio 2016, pubblicato sulBUR 25 febbraio 2016, n°8,supll. Ordinario 2 (Ambien-te).

h ttp : / / ww w. r e gi o n e .p i e-

mon te.it/ govern o/boll etti-n o/ ab bo na ti /2 016/ 08 /s up-po2/0 0 0 0 0 0 03.htm

In particolare sono stateindividuate prescrizioni perun erbicida (oxadiazon) e unfungicida (azoxystrobina) au-torizzati alla vendita e all’uti -

lizzo, mentrele prescrizionirelative a unaltro erbicida(quinclorac) ea un altro fun-gicida (tricicla-zolo) si appli-cano soltantonel caso in cuiquesti prodot-ti fitosanitarisiano autoriz-zati tempora-neamente aisensi dell’ar t.53 del Reg.1107/2009 (si-t u a z i o n i d iemergenza fi-

tosanit aria).• D.G.R. 22 febbraio 2016,

n. 32-2952 - Allegato A;• Bollettino Ufficiale n. 08

del 25 febbraio 2016 - Sup-plemento Ordinario n. 2.

Misure da adottare in arearisicola

Le misure da adottare ob-bligatoriamente nelle aree avocazione risicola, per i quat-tro prodotti fitosanitari di se-guito indicati, devono rien-trare in un programma di ge-stione delle avversità checontempli la pianificazionedella difesa, l’adozione di

tecniche integrate, la pre-venzione delle resistenze, ilcorretto uso delle irroratrici, ilcorretto smaltimento deller i m a n e n ze .

1. ErbicidiO x a d i a zo n- Riso coltivato in som-

mersione (sia con semina inacqua, sia con semina inter-rata seguita da sommersio-ne):

• Dose massima utilizza-bile 0,8 l/ha (non genera re-s i s t e n ze )

• Effettuare un unico trat-tamento, entro 7 giorni pri-ma della semina in acqua

• Non scaricare l’acquanei canali nei primi 5 giornidopo il trattamento

- Riso coltivato in asciutta(con semina interrata e ir-rigazione turnata)

• Dose massima utilizza-bile 1,5 l/ha

• Effettuare un unico trat-tamento, in pre-emergenza

Quinclorac (1 - vedi nota afine paragrafo)

• Mantenere le bocchettedi uscita chiuse per almeno 7giorni dopo il trattamento

2. FungicidiAzoxistrobina e Triciclazo-

lo (1 - vedi nota a fine pa-r a g r a fo )

• Un solo trattamento/an-no sulle varietà meno sen-sibili al brusone, scegliendoun solo fungicida

• Nelle varietà più sensibilial brusone è ammesso unsecondo trattamento con unfungicida diverso da quelloimpiegato nel primo tratta-

mento• Non aprire le bocchette

di uscita per 7 giorni a partiredal trattamento.

(1) NotaLe prescrizioni relative ai

prodotti contenenti i principiattivi Quinclorac e Triciclazo-lo si applicano soltanto nelcaso in cui questi prodottisiano autorizzati tempora-neamente aisensi dell’ar t.53 del Reg.1107/2009 (si-t u a z i o n i d iemergenza fi-tosanit aria).

3. Racco-mandazioni

Oltre a l lar a cc o m an d a-ta applicazio-ne delle buo-ne pratiche agricole per l’uti -lizzo dei prodotti fitosanitari,di cui al regolamento n. 6/Rdel 1° dicembre 2014, al finedi ridurre i rischi di deriva e dievitare la distribuzione even-tuale in prossimità dei corsid’acqua adiacenti alle risaieè raccomandato l’utilizzo di

ugelli di fine barra a gettotagliato o di sistemi di aper-tura e chiusura ugelli con-trollati da Gps.

Attività divulgativeLa Commissione Riso ha

individuato in una tavola ro-tonda, svoltasi presso la Di-rezione Ambiente il 15 gen-naio 2016, il momento in cui

c o i nvol g e r enella program-mazione delleattività di ca-pillare forma-zione e infor-mazione i sog-getti ritenutipiù strategicia ll ’a ttu a zi on edelle misureda adottare inarea risicola:

le tre organizzazioni agricole(Coldiretti, Cia e Confagricol-tura), l’Ordine dei DottoriAgronomi e Forestali, Agro-farma - Federchimca, i riven-ditori, il settore Fitosanitario,i referenti delle Misure Psrfunzionali al miglioramentodella qualità ambientale,

l’Autorità ambientale.Inoltre, sono stati invitati

l’Autorità di Bacino del Po, laRegione Lombardia e la Re-gione Emilia-Romagna, colfine di consolidare l’armoniz -zazione degli interventi nelbacino padano, superando ilconcetto di limite ammini-s t r a t i vo .

Nei mesi di gennaio, feb-braio e marzo diverse inizia-tive, inerenti l’i n fo r m a z i o n ee la formazione, si sono svol-te grazie alla stretta collabo-razione che si è creata traenti pubblici e privati, con lostesso fine di sostenere leaziende agricole in questomomento difficile.

«Usarne un po’ di meno eun po’ meglio oggi per po-terle continuare a utilizzarein futuro».

¹Regione Piemonte. Di-rezione Ambiente, Gover-

no e Tutela del Territorio.Settore Tutela delle Acque

²Università di Torino.Dipartimento di Scienze

Agrarie, Forestalie Alimentari

³Ente Nazionale Risi

tPrescritto un

programma di gestionedelle avversità che

contempli lapianificazione delladifesa, l’adozione ditecniche integrate, la

prevenzione delleresistenze, il correttouso delle irroratrici, ilcorretto smaltimento

delle rimanenze tE’ raccomandato

l’utilizzo di ugelli di finebarra a getto tagliato

o di sistemi di aperturae chiusura ugellicontrollati da Gps

Le misure da adottare in area a vocazione risicola sono state approvate con deliberazione della Giunta Regionale n. 32-2952 del 22 febbraio 2016, pubblicato sul BUR 25 febbraio 2016, n° 8

utilizzo di quattro prodotti fitosanitariSono state indicate specifiche prescrizioni per due erbicidi (oxadiazon e quinclorac) e per due fungicidi (azoxystrobina e triciclazolo) utilizzati in risaia

Page 6: Il Risicoltore (aprile 2016)

TECNIC A6 APRILE 2 016

IL CORSO Organizzato dalla più importante piattaforma globale per la sostenibilità in agricoltura: 80 associati che rappresentano l’intera filiera

Sostenibilità, parte il progetto SAIRISISi intende incrementare la produttività, migliorando l’efficienza di utilizzo delle risorse e l’impatto della risicoltura sull’ambi e nt eDaniele Tenni

La Sustainable Agricultu-re Initiative (SAI) Platform èla più importante piattafor-ma globale della filieraagroalimentare, un’organiz-zazione internazionale sen-za fini di lucro, composta dacirca 80 associati che rap-presentano l’intera filiera:dalle associazioni di agri-coltori alla grande distribu-zione. Lo scopo della SAIPlatform è quello di intro-durre pratiche agricole so-stenibili attraverso lo svi-luppo di progetti pilota alivello internazionale in mo-do da validarle e diffonderlesul territorio.

Il concetto di sostenibilitàper i membri della SAI Plat-form non si limita solamen-te agli aspetti ambientali,ma prende in considerazio-ne diversi ambiti di appli-cazione. L’agricoltura soste-nibile implica, infatti, unaproduzione agricola di altaqualità, che rispetti l’a m-biente, la sicurezza di ope-ratori e consumatori e chesia in grado di migliorare lecondizioni socio-economi-che degli agricoltori e dellecomunità locali.

Nel 2016 il gruppo SAIRice ha promosso l’avvio diun progetto di sostenibilitàriguardante il settore risi-colo anche in Italia. Esso èstato denominato SAIRISI econsiste in una collabora-zione tra alcuni membri del-la SAI Platform, quali Uni-lever, Ebro Foods, Migros eKellogg, le loro riserie for-nitrici (Ceriotti, Euricom,Martinotti, Mundiriso, Na-turis, Parboriz, Riso Salsa,Riso Scotti, Riseria Taver-ne/Svizzera) e alcune azien-de agricole dell’areale risi-colo lombardo-piemonte-se. Attraverso il coinvolgi-mento di Richard Burkin-shaw, come consulente ecoordinatore del progetto, e

degli esperti del settore,identificati nei tecnici e ri-cercatori dell’Ente Naziona-le Risi, si intende incremen-tare la produttività del set-tore risicolo, migliorando alcontempo l’efficienza di uti-lizzo delle risorse e l’im-patto del la r is ico l turasul l’ambiente. Ulterioriobiettivi del progetto sonoquelli di aumentare la com-petitività della filiera risicolaper contrastare le impor-tazioni e attirare le nuovegenerazioni di risicoltori.Nel l ’amb itodella sosteni-bilità, invece,s i i n t e n d ecombattere ic am bi a me nt iclimatici co-me delineatonel COP21, laConferenza diP a r i g i s u ic am bi a me nt iclimatici svol-tasi nel di-cembre 2015,e raggiungeregli obiettivi di sviluppo so-stenibile (Sustainable De-velopment Goals) promossid a ll ’Organizzazione delleNazioni Unite.

Il progetto ha preso il vialo scorso febbraio con una

giornata di apertura svoltasipresso il Centro Ricerchesul Riso alla quale hannoaderito numerosi agricoltorie rappresentanti delle rise-rie. In tale occasione sonostati presentati gli obiettivie le linee guida di questonuovo percorso, che duran-te la campagna 2016, andràa interessare i risicoltori vo-lontari, inseriti nel proget-to.

Il programma per il 2016si articola sostanzialmentein quattro fasi:

• corso difo r m a z i o n e ;

• e miss io-ne di un bol-lettino mensi-le informati-vo ;

• visite incampo;

• c ompi la-zione volonta-ria del FSA(Farm Sustai-nabi l i ty As-sessment).

Nella primafase, conclusasi nel mesedi marzo, gli agricoltori ade-renti hanno seguito un cor-so di formazione di tre le-zioni teoriche presso il Cen-tro Ricerche sul Riso di Ca-stello d’Agogna. Il training è

stato tenuto dai ricercatoridell’Ente Nazionale Risi, daprofessori delle Universitàdi Torino e Milano e da re-latori non accademici alta-mente specializzati e pre-parati sugli argomenti trat-t ati.

Nel corso della prima le-zione, Marco Romani (ENR)ha affrontato le tematicheriguardanti: l’analisi dei suo-li, la gestione dei fertiliz-zanti, le tecniche di semina,la gestione dell’acqua, letecniche di agricoltura con-servativa, la pratica del so-vescio, la gestione delle pa-glie e la sommersione in-vernale. Infine, GianlucaRognoni ha presentato letecniche innovative di agri-coltura di precisione.

La seconda lezione havisto l’alternarsi di nume-rosi relatori: Elena Ansel-metti (Regione Piemonte)ha illustrato la problematicadell’inquinamento delle ac-que da fitofarmaci; AldoFerrero ha presentato le cri-ticità relative alla gestionedelle infestanti della risaia;mentre Eleonora Miniotti(ENR) ha delineato il pro-blema delle infestanti re-sistenti. La difesa della col-tura dalle patologie è stata,invece, trattata da Simone

Silvestri (ENR), che ha evi-denziato le ultime acquisi-zioni sperimentali sul con-trollo del brusone.

Nell’ultima lezione Enri-co Losi (ENR) ha presentatola nuova PAC e la situazionedei mercati, mentre Giovan-ni Scanabissi e Chiara Ca-rasi hanno illustrato i PSR diPiemonte e Lombardia. Letematiche successive han-no riguardato la gestionedell’acqua a li-vello territo-riale, presen-tata da Alber-to Lasagna(Est Sesia) ela biodiversitàin risaia, af-frontata daGiuseppe Bo-gliani (UNIPV)a s s i e m e aClaudio Cela-da e PatriziaRossi (LIPU).La professo-ressa Pagani, infine, ha trat-tato gli aspetti legati allaqualità del granello.

La prima fase si è con-clusa con un bilancio si-curamente positivo, dalmomento che è stata ri-scontrata una grandissimapartecipazione di agricoltorie rappresentati delle riseriea tutte le lezioni, dimostra-zione di come le tematichetrattate abbiano suscitatoun forte interesse verso tut-ti i componenti della filiera.Ciò è emerso anche dalgran numero di domande einterventi effettuati durantele giornate di formazione,oltre che dalle risposteestremamente positive aiquestionari di soddisfazio-ne compilati dagli agricol-tori al termine di ogni ses-sione.

Il progetto proseguiràcon l’emissione mensile diun bollettino informativo re-datto dai tecnici dell’EnteNazionale Risi e destinato

agli agricoltori aderenti, nelquale saranno riportate leprincipali criticità da con-trollare e le indicazioni re-lative alla tecnica colturale.Tale strumento sarà estre-mamente importante per irisicoltori in quanto consen-tirà di raggiungere il suc-cesso produttivo minimiz-zando l’impatto ambientalee migliorando l’efficienza diutilizzo delle risorse.

È previstapoi una fasedi divulgazio-ne dei risultatiottenuti dalprogetto, at-traverso dellegiornate di vi-sita in campoalle aziendech e h a n n omesso in attole p ra t i chea g r o n om i ch edi sostenibili-t à.

Durante il corso dell’an-nata agraria, sarà infine pos-sibile compilare in manieravolontaria il questionario diautovalutazione della so-stenibilità aziendale (FSA).Grazie a questo strumentoogni agricoltore potrà va-lutare la sostenibilità dellepratiche agricole messe inatto nella propria azienda ericevere indicazioni sullestrategie per miglioraresempre di più la sosteni-bilità dell’azienda stessa.

In conclusione, si auspi-ca che con questo progettosia possibile trasmettere al-la filiera un nuovo modo diagire e di collaborare per ilraggiungimento di tutti gliobiettivi di sostenibilità. Gliincontri organizzati, inoltre,hanno voluto essere un’oc-casione per creare un grup-po sempre più numeroso dirisicoltori pronti a confron-tarsi sulle pratiche agricoleda adottare per produrre inmodo sostenibile.

tLo scopo della SAIPlatform è quello

di introdurre praticheagricole sostenibili

attraverso lo sviluppodi progetti pilota a livello

internazionalein modo da validarle

e diffonderle sul territorio

tUlteriori obiettivi

del progetto sono quellidi aumentare

la competitività dellafiliera risicola

per contrastarele importazioni e attirare

le nuove generazionidi risicoltori

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Page 7: Il Risicoltore (aprile 2016)

TECNIC A APRILE 2016 7

IL CORSO Formazione a Castello d’Agogna per il personale del Servizio di Assistenza Tecnica

Tecnici a lezione per aiutare i risicoltoriUtile confronto con i ricercatori del Centro Ricerche sul Riso sulle sperimentazioni attuali

Carlotta Caresana

Il Servizio di Assistenza Tecnica(SAT) dell’Ente Nazionale Risi è lostrumento che permette di fornireassistenza a tutti gli agricoltori chene facciano richiesta. Il personaledel SAT ha, quindi, la necessità diaggiornare le proprie conoscenzeper divulgarle agli operatori. Tra lediverse opportunità di aggiorna-mento, l’Ente organizza ogni annoper i propri tecnici delle giornate alCentro Ricerche sul Riso in cuipossono confrontarsi con le at-tività svolte dai colleghi ricercatoridel Centro e di istituzioni ester-ne.

Ogni anno vengono presentatiai tecnici i risultati della speri-mentazione ese-guita dai ricercatoridel CRR con cui itecnici hanno unoscambio di opinio-ni, utile ad entram-bi. Il personale cheopera sul territorio,infatti, porta la pro-pria esperienza dipieno campo, met-tendo in evidenzale problematiche ri-scontrate nella real-tà operativa azien-dale. Le soluzioni, quindi, ven-gono analizzate anche a fronte diuna reale applicabilità da parte deirisicoltori.

Dal 15 al 17 marzo, presso ilCentro Ricerche, si sono affron-tate diverse tematiche. Ad aprire ilavori è stato il direttore generaledell’ENR, Roberto Magnaghi, cheha informato i tecnici sull’anda-mento dell’Ente e le linee da se-guire indicate dal Consiglio di Am-ministrazione. Si è, poi, passatialle relazioni riguardanti norma-

tive interne ed esterne, a cura delpersonale dell’Area Mercati dellasede centrale di Milano. ElenaNoia ha esposto l’aggiornamentodelle disposizioni per i controlli delmarchio Riso italiano e Anna Cal-legarin gli aggiornamenti del D.M.2015/16 riguardante la registra-zione di nuove varietà di riso,compresa la novità della possi-

bilità di iscrizionedelle varietà a peri-carpo rosso. Il ser-vizio EDP di Milano,nel la persona diAlessandro Tosi, hapresentato le novitàche verranno offerteai risicoltori a livelloinformatico, quali ilnuovo sistema diemissione dei buonielettronici e il nuovoportale ENR. EnricoLosi, dell’Area Mer-

cati, ha invece illustrato la situa-zione attuale a livello mondiale,europeo e italiano del mercato delriso: sono state valutate nel det-taglio superfici e produzioni non-ché gli stock, i dati di consumo e diimport/export e i possibili scenarif u tu r i .

Il secondo giorno si è passatialle presentazioni tecniche. Da-niele Tenni del CRR ha appro-fondito la problematica dell’arse-nico, soprattutto in relazione ailimiti di contenuto nella granella

relativi al baby food. Si è analizzatoil monitoraggio condotto dall’Entesulla presenza di arsenico sia neisuoli sia nella granella e di seguitosono state illustrate le diversesperimentazioni che hanno presoin considerazione diversi aspetti.L’approfondimento ha riguardatole pratiche agronomiche per di-minuire la presenza di arseniconella granella con una correttagestione idrica di sommersione easciutta in momenti diversi delciclo vegetativo del riso; inoltresono state eseguite prove spe-rimentali con l’apporto di silicioproveniente da matrici diverse percontrastare l’assorbimento radi-cale dell’arsenico in diverse fasiveget ative.

Eleonora Miniotti ha poi pre-sentato in anteprima la sua tesi didottorato che ha sviluppato negliultimi tre anni presso il CRR, daltitolo “Sostenibilità agroambien-

tale delle differenti gestioni idri-che nelle risaie in zone tempe-r a t e”. Si tratta di un’analisi ap-profondita del diverso utilizzodell’acqua nella coltivazione delriso valutata a 360 gradi: da unpunto di vista agronomico, am-bientale, di bilancio idrico e delleconseguenti dinamiche del suolodi risaia.

Marco Romani, responsabiledel settore di Difesa e Agronomiadel CRR, ha presentato i risultatidella sua sperimentazione su spe-cifici macronutrienti e sull’u t i l i z zodi concimi speciali per l’o tt i m i z -zazione della gestione della fer-tilizzazione nella coltivazione delriso. Molte le domande e gliscambi di opinione con i tecnici suquesto argomento fondamentaleper la produzione.

L’ultimo giorno è stato dedicatoa un progetto realizzato con lacollaborazione di ENR e UNI-

TO-DISAFA.ULF sulla problema-tica in espansione della macchiadella cariosside. Luciana Tavella,entomologa dell’Università di To-rino, ha presentato il progetto ditre anni che ha previsto il rile-vamento di insetti dannosi tramitemonitoraggi di diversi siti di risaia,la verifica del loro ruolo nella for-mazione della macchia, il ciclo delTrigonotylus caelestialium che è ilprincipale attore della problema-tica. Romano Gironi, responsabiledel settore di Miglioramento Ge-netico del CRR, ha proseguito conl’esposizione dei risultati ottenuticon diverse strategie di difesa,che hanno compreso sia l’uso diinsetticidi sia di fungicidi, in di-verse epoche di intervento du-rante il ciclo vegetativo del riso.

I corsi di aggiornamento sonosempre oggetto di scambio diopinioni, di analisi di realtà diversee, si sa, i confronti diretti sonosempre positivi. Sviluppare e por-tare a termine dei progetti di in-dagine su argomenti sconosciutio più o meno noti è sempre sti-molante e la condivisione dei ri-sultati accresce uditori e relatori.E’ per questo che bisogna semprefissarsi degli obiettivi perché, co-me ha detto il direttore generaledell’ENR all’apertura dei lavori, ci-tando Anthony Robbins: «Fissaredegli obiettivi è il primo passo pertrasformare l’invisibile nel visibi-l e ».

I tecnici del SAT che hanno partecipato al corso a Castello d’Agogna. In basso,t

Il personale che operasul territorio ha portatola propria esperienza

di pieno campo,mettendo in evidenza

le problematicheriscontrate nella realtàoperativa aziendale

Page 8: Il Risicoltore (aprile 2016)

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RONCAFERRARO Si è tenuto lo scorso 11 marzo nella sede di Confagricoltura

A Mantova, un convegnosulla risicoltura del territorio

Nella sede di Confagri-coltura di Roncaferraro(MN) si è tenuto lo scorso11 marzo un interessanteconvegno dal titolo “La ri-sicoltura a Mantova, novitàtecniche e opportunità delPsr”.

Roncaferraro è il paesealle porte di Mantova dovesi concentra la quasi totalitàdei 1.000 ha coltivati a risodella provincia. In una salagremita di risicoltori, a faregli onori di casa è inter-venuto il presidente dellasezione economica di Con-fagricoltura di Roncaferraro,Carlo Petrobelli. Nel suo in-tervento, Petrobelli ha illu-strato la situazione di mer-cato 2015-2016 segnalandogli squilibri dovuti alle in-genti importazioni di risolungo B da parte di Paesiextra-comunitari che indub-biamente si ripercuotonosulla scelta varietale da par-te dei risicoltori. E’ seguitol’intervento di Simone Sil-vestri, ricercatore del Cen-tro Ricerche sul riso di Ca-stello d’Agogna, che ha il-lustrato l’attività di ricercadell’Ente Nazionale Risi cheriguarda tutti gli aspetti dellafiliera del riso. L’inter ventoha anche illustrato ai risi-coltori presenti i risultati

delle sperimentazioni sullasensibilità da brusone dellevarietà italiane e sulle stra-tegie per il suo contenimen-to. Spazio è stato riservatoanche alla descrizione dellafusariosi, problematicasempre più influente nellerisaie italiane, e alle nuovetecniche di concia per li-mitarne l’incidenza.

Inoltre, sono stati trattatii temi della semina interrata

a file adottata su superficisempre maggiori e sui pro-blemi legati alla comparsadi infestanti resistenti. Que-sto fenomeno rimane for-tunatamente di limitata in-cidenza nel Mantovano gra-zie alla diffusa rotazione delriso con altre colture.

Ampio spazio è stato, in-fine, riservato a risponderealle numerose domandedei risicoltori che hanno ri-

guardato le tecniche di lottaalle infestanti, l’aum en todell’incidenza del nemato-de del riso e informazionisui limiti normativi di metallipesanti nella granella.

Ha concluso l’incontro ilvicedirettore di sezioneMassimo Battisti che, nelsuo intervento, ha descrittocon precisione le recentimisure previste dal nuovoPSR, soffermandosi soprat-

tutto sulle misure per lalotta integrata volontaria eper la coltivazione biologica

che riveste sicuramentemolto interesse da partedel mercato.

.

Perito estimatore danni da avversità atmosferichePresso l’Istituto Tecnico Agrario di Vercelli si è tenuto il secondo corso rivolto anche ad agricoltori, funzionari di compagnie di assicurazione

I primi giorni di marzo si è svolta la 2ª edizionedel Corso “Perito estimatore danni da avversitàa t m o s fe r i ch e” sul Prodotto Riso presso l’I s t i tu t oTecnico Agrario di Vercelli.

I quattordici istituti agrari che hanno sotto-scritto il protocollo d'intesa per la realizzazione diun programma comune di formazione, coope-razione e scambio, nei mesi di febbraio/marzo2015 hanno organizzato congiuntamente unCorso di Formazione denominato “Perito Esti-matore danni da avversità atmosferiche”che si èsvolto con lo stesso modulo ma con una ca-ratterizzazione colturale diversa.

Il corso di Vercelli ha come obiettivo quello difornire un aggiornamento tecnico specifico diuna coltura e delle principali avversità a cui essaè soggetta: il corso è rivolto oltre che ai pro-

fessionisti periti estimatori anche ad agricoltori,funzionari di compagnie di assicurazione, con-d i fe s a .

«Per il prodotto Riso - precisa Lella Bassi-gnana, referente progetti IIS G. Ferraris - è l’uni -co corso realizzato a livello nazionale. Il territorioha risposto come sempre all'invito di collaborareall'organizzazione del corso».

Il corso quest’anno si poteva, per le tematicheaffrontate, suddividere in vari “mo d u li ”: gliaspetti normativi assicurativi e quelli legati allaprofessione del perito estimatore; gli aspettiagronomici; l’evoluzione e gestione delle prin-cipali malerbe della risaia con il professor AldoFerrero del Dipartimento di Scienze Agrarie,Forestali e Alimentari di Torino; le principali fi-topatie e fisiopatie con Maurizio Tabacchi; gli

aspetti di meteorologia e climatologia con Re-nata Pelosini dei Sistemi previsionali Arpa Pie-monte e Gialuca Ferrari di Radar meteo; l’aspet -to varietale legato sia alla ricerca, affrontato daRomano Gironi, dirigente dipartimento ricerchesul riso ENR, sia alla certificazione affrontato daLuigi Tamborini, responsabile CRA- SCS- sedeVe r c e l l i .

Il rapporto con il territorio, come è stato sot-tolineato in più occasioni, ha visto una strettacollaborazione con le Associazioni di categoriaagricole, le amministrazioni

Di particolare importanza il patrocinio del-l'Ente Risi.

Il corso ha visto un’importante partecipazioneproveniente da tutto il territorio risicolo a sot-tolineare la necessità di una formazione sul riso

Page 9: Il Risicoltore (aprile 2016)

E CONOMIA APRILE 2016 9

MERCATO Da settembre 2015 a metà marzo 2016 sono entrate nella UE 679.000 tonnellate di riso in equivalente lavorato

Il livello dell’import dai PMA è insostenibileL’Ente Nazionale Risi ha riportato i dati alla Commissione Europea dalla quale, però, arrivano segnali contrastantiRoberto Magnaghi*

La campagna di commer-cializzazione 2015/2016 ècaratterizzata da un rilevan-te aumento delle importa-zioni nell’Unione Europea eda un contestuale rallen-tamento delle esportazionidi produzione comunitaria.Questi fattori stanno crean-do eccedenze che da gen-naio stanno influenzandonegativamente i prezzi dimercato della materia pri-ma.

Le basse quotazioni in-ternazionali, le concessioniunilaterali effettuate dallaCommissione ai Paesi Me-no Avanzati e gli accordi dilibero scambio hanno resopossibile l’ingresso in areacomunitaria, da settembre2015 a metà marzo 2016, diun quantitativo pari a679.000 tonnellate in equi-valente lavorato.

Tale quantitativo risultasuperiore di circa 101.000tonnellate di riso in equi-valente lavorato rispetto allacampagna scorsa, nellaquale è stato raggiunto illivello record di importazio-ne comunitaria di riso dopola completa li-b er a l iz z a zi o-ne delle im-portazioni daiPMA. Il datodovrebbe sor-p r e n d e r e iservizi dellaC o mm i s si o-ne che nel no-vembre scor-so avevanoipotizzato una u m e n t odell’import di 97.000 ton-nellate in equivalente lavo-rato per tutta la campagnadi commercializzazione; da-to già superato nei primi 6mesi dell’attuale campa-gna. Ora, la situazione nonpotrà che peggiorare salvoprevedere l’ipotesi, assur-da, che nel corso della se-conda parte della campa-gna ci sia una forte inver-sione di tendenza con unariduzione delle importazionirispetto a quanto preven-tivato dalla Commissione.

Nel mese di febbraio2016 i servizi della Com-missione hanno provvedu-to a riformulare l’ipotesi delbilancio di collocamento

della campagna risicola co-munitaria 2015/2016, pre-vedendo un preoccupanteaumento (+145.000 t) deglistock di fine campagna ri-spetto al dato della cam-pagna precedente, ipotiz-zati a 585.000 tonnellate diriso in equivalente lavorato,di cui 300.000 di riso Ja-ponica e 285.000 di risoIndica.

L’analisi delbi lancio re-da tto da l l aC o mm i s si o-ne europea ciporta alle se-guenti consi-derazioni:

1. Il livellototale deglistock preven-tivato risultaessere il piùalto delle ul-

time sei campagne di com-mercializzazione come sievince dalla tabella in bas-so.

2. Il livello degli stock dir i so Japon ica , par i a300.000 tonnellate, è quasidoppio rispetto a quello del-la campagna scorsa.

3. Il livello degli stock diriso Indica risulta in lineacon la situazione della cam-pagna scorsa, ma se con-sideriamo la riduzione dellap roduz ione d i I nd i canell’UE, giocoforza se netrae la conseguenza che glistock sono in gran partecostituiti da prodotto im-port ato.

4. Il livello degli stock

ipotizzato dai servizi dellaCommissione, al momen-to, è valutato senza pre-vedere che la Commissionestessa ha sottostimato ilvolume delle importazioni(97.000 tonnellate in più ri-spetto a un quantitativo giàeffettuato superiore alle101.000 tonnellate).

5. Per cercare di equi-librare la situazione e nondare l’impressione di unasituazione di mercato par-ticolarmente appesantitada un sistema di impor-tazione ormai fuori control-lo, i servizi della Commis-sione hanno previsto unconsumo record di 2,7 mi-lioni di tonnellate in equi-valente lavorato e pari a95.000 tonnellate in più ri-spetto alla scorsa campa-gna di commercializzazio-ne. Se tale aumento di con-sumo (valutato non si sacome) non dovesse realiz-zarsi e dovesse attestarsi allivello della scorsa campa-gna di commercializzazio-ne, gli stock dovrebbero es-sere ritoccati in aumento dialtre 95.000 tonnellate inequivalente riso lavorato.

Le causeLa situazione di cui sopra

ha come unica sua causal’aumento delle importazio-ni e in modo particolare diquelle relative al riso Indicaproveniente dai PMA. Taliimportazioni nella scorsacampagna hanno raggiuntoil livello record di 345.000tonnellate di riso lavorato.Nella campagna in corso sistima di raggiungere unnuovo record, atteso il fattoche alla fine del mese difebbraio tali importazioni sisono incrementate del42% rispetto allo stesso pe-riodo della campagna pre-cedente. Proiettando a finecampagna l’incremento at-tuale, potremmo attenderciun livello di importazione diquasi 500.000 tonnellate diriso lavorato.

Le conseguenzeLa situazione relativa ai

PMA ha costretto i produt-

tori comunitari a ridurre lesuperfici investite a riso In-dica nell’UE di circa il 18%,con un incremento delle su-perfici investite a riso Ja-ponica (+15%). Il disequi-librio creato da tale fattoreviene confermato dalle pre-visioni dei servizi dellaCommissione.

Gli stock finali di riso Ja-ponica, pari a 300.000 ton-nellate, previsti dalla Com-missione risultano vicini aldato già verificatosi nella

campagna di commercializ-zazione 2012/2013, quandogli stock si sono attestati allivello di 285.000 tonnel-late. Giova però ricordare,per quanto attiene la si-tuazione Italiana, che lacampagna 2012/2013 dalpunto di vista delle quo-tazioni di mercato è stata lapeggiore del-le ultime 5campagne dico mmer c ia-l i z z a z i o n e ,con prezzi dimercato, ingenerale, nonr e m u n er a t i v iper i produt-tori.

Gli interventinecessari

Alla luce diqueste consi-derazioni, che l’Ente Nazio-nale Risi ha portato diret-tamente all’attenzione dellaCommissione nell’am bi todel Comitato di gestionedel 21 marzo, la Commis-sione stessa dovrebbe at-tivare urgenti misure perlimitare le importazioni diriso a dazio zero dalla Cam-bogia, in modo da poterconsentire al settore risi-colo di riequilibrare la pro-

duzione interna in funzionedelle reali esigenze del mer-cato.

Si nota, però, un atteg-giamento contrastante daparte dei servizi della Com-missione. I funzionari deiservizi preposti mostranouna maggiore attenzione alproblema rispetto al pas-

sato. Al con-trario, è statar i s con t r a t auna dichiara-zione del nuo-vo ambascia-tore dell’UEin Cambogianella quale in-vitava gli ope-ratori cambo-giani a incre-m e n t a r el’export di ri-so lavoratoverso l’UE.

Sono, quindi, necessaritutti gli sforzi possibili perconvincere tutti coloro chehanno potere decisorioall’interno della Commis-sione di intervenire pron-tamente per risolvere unproblema che da troppotempo sta creando squilibridi mercato e ripercussioninegative su tutta la filiera.

*Direttore generaleEnte Nazionale Risi

2010/11 197.000 274.000 471.000

2011/12 237.000 257.000 494.000

2012/13 285.000 255.000 540.000

2013/14 191.000 281.000 472.000

2014/15 157.000 283.000 440.000

Previsione 2015/16* 300.000 285.000 585.000

Campagna Stock UEriso Japonica

Stock UEriso Indica

Stock UETotale

* Aggiornamento febbraio 2016

IL LIVELLO TOTALE DEGLI STOCK NEGLI ANNI

tGià superati di circa101.000 tonnellatei livelli della scorsa

campagna nella qualeè stato raggiunto

il record di importazionecomunitaria di riso

tLa situazione relativaai PMA ha costretto

i produttori comunitaria ridurre le superficiinvestite a riso Indicanell’UE di circa il 18%,

con un incrementodelle superfici investitea riso Japonica (+15%)

Da Scam una proposta selezionata per la nutrizione

e la difesa del Riso

Scam, l’azienda modenese leader nella produ-zione di concimi Organo-Minerali, propone un’offerta selezionata ed integrata di mezzi e tecniche per la coltivazione del RISO, che ri-sulta essere completa e polivalente.

Per la concimazione di fondo e di copertura sono consigliati fertilizzanti Organo-Minerali a base umificata che consentono un rilascio graduale dell’azoto e una maggiore disponibi-lità di fosforo e potassio, caratterizzati da un alta sostenibilità e da certificazione ambienta-le di prodotto (EPD).

A supporto dei positivi effetti agronomici e ambientali ci sono le sperimentazioni con i principali enti scientifici e università italiane, oltre a prove dimostrative direttamente nella zone risicole piemontesi e lombarde che han-

no dimostrato la reale efficacia dei concimi Organo-minerali Scam: alte rese unitarie per ettaro (oltre 80 q.li/ha) ed alla lavorazione (riso bianco), aumento della resistenza alle malattie fungine (Brusone o Piriculariosi).

La proposta SCAM per la coltivazione del RISO, si completa con uno specifico erbicida PERMIT (Halosulfuron-metile) molto seletti-vo per il diserbo di ciperacee e alismatacee che permettono di massimizzare la resa produtti-va, migliorare il livello qualitativo e ridurre al minimo gli interventi in campo nel rispetto dei Disciplinari di produzione.

Per informazioni www.scam.it - [email protected]

Fulvio Giovannini cell. 3386880544

Usare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto. Si richiama l’attenzione sulle frasi e simboli riportati in etichetta.

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Page 10: Il Risicoltore (aprile 2016)

E CONOMIA10 APRILE 2 016

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I difetti del granello

Striati rossi

Disformità naturali

Impurità varietali

Gessati

Da n n e g g i a t i

Danneggiati da calore

Non completamentege l a t i n i z z a t i

Pe ck s

A cura dell’Area Mercati

Per la determinazione della qualità e quindi del valore diuna partita di risone, oltre ai valori della resa globale e in graniinteri, vengono prese in considerazione anche le percentualidei diversi tipi di difetti che i granelli possono presentare.

Per la normativa italiana, i difetti da tenere in con-siderazione sono quelli elencati nella tabella a fianco. Finoall’inizio degli anni Novanta, era prevista una suddivisionemolto più dettagliata delle tipologie di grani danneggiati: infunzione delle alterazioni presenti, si distinguevano granivaiolati, macchiati, gialli e ambrati. Queste distinzioni restanoancora in vigore nella normativa comunitaria relativa all’at-tività di intervento.

Per ciascun difetto è fissata una percentuale massimatollerata nel prodotto immesso al consumo.

La determinazione della percentuale di ciascun difettoviene effettuata sull’intera aliquota di riso lavorato ottenutodalla resatura e il relativo peso percentuale viene riportato a100 grammi.

Vale la pena sottolineare che solo in Italia viene valutata lapresenza di impurità varietali, perché da sempre nel nostroPaese sono vietate le miscele di varietà diverse e il riso puòessere commercializzato solo indicando il nome della varietàsulla confezione.

ABC DELLA FILIERA - I difetti del granello

Grani che presentano delle striature longitudinali di colore rosso, dovuti a residuidel pericarpo.

Disformità - di origine ereditaria o meno - rispetto alle caratteristiche mo r fo l o g i ch etipiche delle varietà.

Grani appartenenti ad altre varietà.

Grani di cui una parte della superficie presenta un aspetto opaco e farinoso.

Grani o parti di grani che mostrano un evidente deterioramento provocato daumidità, infestazioni, predatori o altre cause, ma che non sono danneggiati dacalore.

Grani o parti di grani la cui colorazione naturale è cambiata per effetto di un riscaldamento di origine microbiologica.

Grani di riso parboiled che non hanno subito la completa gelatinizzazione del -l'amido e che pertanto presentano parti biancastre visibili ad occhio nudo.

Grani o parti di grani di riso parboiled nei quali più di 1/4 della superficie present auna colorazione nera o marrone scura.

“S O N DA G G I O ” Le aziende coinvolte hanno espresso soddisfazione per la possibilità di adempiere a diverse operazioni tramite computer o strumenti mobile come tabl

Il nuovo portale dell’Ente Risi soddisfa tuttiInterpellate le riserie Martinotti (Trino), Padana (Crescentino) e di Vespolate (Novara) e la Vipetrol (Mortara) che commercia sementi

Da pochi mesi è attivo ilnuovo portale dell'EnteNazionale Risi che consen-te di adempiere a diverseoperazioni tramite compu-ter o strumenti mobile co-me tablet e smartphone.Ma è già tempo per fare unprimo bilancio e valutarese la scelta è stata correttae se le aziende ne hannotratto beneficio. Da qui unbreve sondaggio tra alcuneimprese che hanno sceltoda subito di approfittaredell’innovazione introdottadall’Ente Nazionale Risi. E,da quel che abbiamo rac-colto, con risultati netta-mente positivi.

Riseria MartinottiStefano Martinotti, della

Riseria Martinotti di TrinoVercellese, è stato il por-tavoce, a nome dell'indu-stria, dell'esigenza di am-modernamento e snelli-

mento delle procedure cheha portato al nuovo por-tale. E’ a lui che chiediamoper primo come giudicaquesto passaggio.

«I certificati di trasfe-

rimento risone, sino a ierigenerati con stampanti adaghi su carta copiativa in 6copie, imponevano ai variattori della filiera una ge-stione amministrativa rile-

vante. Con le nuove pro-cedure informatiche intro-dotte, nei limiti di quantodefinito dall’attuale norma-tiva in vigore, si è iniziatoun processo di snellimen-

to e semplificazione bu-rocratica che spero costi-tuisca solo l’inizio di unprocesso di ammoderna-mento dell’intero setto-r e ».

I cambiamenti e i mi-glioramenti per l’aziendasembrano essere stati si-gnificativi. «Per l’azienda -continua - il nuovo portale,grazie alla generazione informato pdf del buono, co-stituisce una semplifica-zione delle operazioni diritiro della materia prima euna minore gestione am-ministrativa dei relativi do-cumenti cartacei.

Punti critici, per ora, nonne sono stati riscontrati.«A parte la normale faseiniziale di adeguamento al-le nuove procedure da par-te degli operatori diretta-mente coinvolti a mio av-viso criticità effettive nonce ne sono - assicura Mar-

tinotti - Semplicementesono state sfruttate le po-tenzialità dei moderni sup-porti informatici, senza al-terare la logica di funzio-namento delle procedurein vigore».

Secondo lui, però, ci sa-rebbero ulteriori passi dafare. «Per restare in ma-teria di procedure di tra-sferimento di risone - pro-pone - si potrebbe inter-venire su un’ulteriore sem-plificazione delle procedu-re di pagamento dei relatividiritti di contratto (ad es.pagamenti con cadenzesettimanali e non giorna-liere, eliminazione dei con-guagli attraverso la rileva-zione del solo peso de-finitivo e non nominale) eimplementare una integra-zione web service tra ilportale ENR e i sistemigestionali ERP delle sin-gole aziende. Si tratta di

E’ già tempo per fare un primo bilancio e valutarese la scelta è stata corretta e se le aziende ne

hanno tratto beneficio. Da qui un breve sondaggiotra alcune imprese che hanno scelto

da subito di approfittare dell’innovazioneintrodotta dall’Ente Nazionale Risi

Page 11: Il Risicoltore (aprile 2016)

E CONOMIA APRILE 2016 11

Le aziende coinvolte hanno espresso soddisfazione per la possibilità di adempiere a diverse operazioni tramite computer o strumenti mobile come tablet e smartphone

Ente Risi soddisfa tuttiInterpellate le riserie Martinotti (Trino), Padana (Crescentino) e di Vespolate (Novara) e la Vipetrol (Mortara) che commercia sementi

punti già discussi e con-divisi con l’Ente durante lacollaborazione che ha con-dotto al nuovo portale. So-no quindi fiducioso nel bre-ve-medio periodo di potervedere nuove innovazioniin materia».

Riseria di VespolateDello stesso avviso alla

Riseria di Vespolate a No-vara, dove a occuparsi diqueste pratiche è Anto-nella Colombo «Questocambiamento ci volevaproprio e ne siamo pie-namente soddisfatti - sot-tolinea - In azienda abbia-mo acquistato più auto-

nomia e meno vincoli.Quanto a punti critici, aparte un caso che abbiamorisolto contattando l’EnteRisi (nel fare dei buoni cisiamo ritrovate davanti au n’anagrafica che avevadue codici ma perfetta-mente identici: in realtà ladistinzione c'era ma così avideo, vedendo le anagra-fiche, non si capiva), nonne abbiamo trovati».

Anche lei, comunque,ha dei suggerimenti suisuccessivi passaggi da fa-re «Mi sembra che ci stia-no già lavorando - con-clude Colombo - fare inmodo di evitare di dover

fare un bonifico ogni voltache si fanno dei buoni,quindi istituire una speciedi “c a s t e l l e tt o”».

Riseria PadanaAltrettanto soddisfatti

alla Riseria Padana di Cre-scentino. «Il cambiamentoè stato sicuramente po-sitivo - ci assicura SerenaRinaldi - Siamo partiti dapoco più di un mese ma dasubito abbiamo apprezza-to la comodità del nuovosistema, sia in termini dicatalogazione che di tem-pistica, visto che tutti imartedì dovevo mandarequalcuno a Vercelli, men-tre ora faccio tutto on li-n e ».

Sottolinea, quindi, lasemplicità del sistema,«Non ho trovato nessunadifficoltà, l’anagrafica èmolto semplice» e anchelei propone l’istituzione diuna specie di “c a s t e l l e t-t o”.

Vipetrol Spa«Direi che il nuovo por-

tale dell'Ente Risi è il primopasso verso la completainformatizzazione - affer-ma Mauro Freddi della Vi-petrol Spa che a Mortaracommercia sementi - e

spero che al più prestoaderiscano tutti gli utenti.Inoltre il passaggio è statofacilitato dalla semplicità diutilizzo del nuovo portaledove è tutto intuitivo e disemplice utilizzo. Pensoinoltre che per l’Ente Na-zionale Risi aver già tuttoinserito in un portale unicosia un grande vantaggio».

E sottolinea gli indubbi ivantaggi aziendali. «Sicu-ramente la cosa più im-portante è la gestione deibuoni senza dover ancorautilizzare delle vecchiestampanti, di poter stam-pare solo quanto neces-sario e salvare in un ar-chivio personale tutti i buo-ni emessi per eventualisuccessive verifiche. Almomento non ho riscon-

trato, almeno dal nostropunto di vista di rivenditoridi seme riso selezionato,punti critici. Oltretutto po-ter chiudere,o meglio ri-quadrare, ibuon i suc-ces siva men-te comportau n’u l te r i or epossibilità dicontrollo. Seproprio devot rova re unpiccolo mi-gl io ram en tobi sog ner eb-be modifica-re la ricercaanagrafica. Mi spiego: sesi ricerca un nominativoper partita Iva o per no-minativo che risulta essere

unico bisognerebbe poterpermettere all’operatore divisualizzare l’anag rafi ca,mentre ora nelle condizio-

ni di cui sopral a v i d e a t apassa diretta-mente a l lasucce ss ivasenza daremodo di ve-rificare l’e s a t-tezza dei da-ti.

Freddi con-clude con uni nv i t o/ a p pe l-lo: «Costrin-gerei tutti aduti l izzare i l

portale perché vedo cheparecchie ditte sono an-cora vincolate ai vecchib u o n i ».

tPraticamente da tuttiè richiesta un’ulteriore

semplificazionedelle procedure di

pagamento dei relatividiritti di contratto, magari

attraverso l’istituzionedi una speciedi “castelletto”

Page 12: Il Risicoltore (aprile 2016)

VA R I E12 APRILE 2 016

Sumitomo Chemical, multinazionale giapponese leader di mercato nel settore della protezione del riso in Giappone e con forte presenza in molti altri Paesi del mondo, in vista dell’arrivo sul mercato italiano di nuovi prodotti nel segmento della difesa riso e grazie alla collabo-razione con la compartecipata NUFARM, ha deciso di aumentare la propria presenza nel mercato italiano attraverso Sumitomo Chemical Italia, società tra le prime del mercato italiano.

Per fare ciò la prima cosa sarà quella di ampliare il portfolio dei prodotti ed infatti la prossima campagna 2016 vedrà l’arrivo di alcune interes-santi novità.

La prima di queste novità è la registrazione di un nuovo principio attivo autorizzato su riso, cosa questa importantissima in un mercato che vede sempre meno nuove molecole disponibili su questo segmento.

Il nuovo prodotto EMBLEM®, a base di bromoxi-nil, è registrato per l’impiego in risaia in post- emergenza. Il prodotto si caratterizza per un’ot-tima efficacia verso le infestanti tipiche del riso con semina in asciutta come Poligono, Bidens, Chenopodio e altre infestanti a foglia larga soprat-tutto nelle prime fasi di sviluppo. EMBLEM® inol-tre può migliorare l’efficacia anche di altri pro-dotti che possono essere utilizzati in miscela per il controllo di ciperacee e alismatacee.

Sempre per contrastare lo sviluppo di infestanti resistenti ai tradizionali meccanismi d’azione, cresce l’impiego di prodotti attivi con modalità

diverse, come il clomazone, che Sumitomo Chemical Italia propone nel proprio catalogo come CETUS 360 CS, oltre al collaudato e sem-pre indispensabile U 46® M CLASS a base di MCPA, tradizionale com-plemento di tutte le strategie di diserbo.

Sumitomo Chemical Italia, nuova protagonista nella protezione del riso.

Tra i prodotti di cui si aspetta a breve l’esten-sione d’impiego su riso, il graminicida a base di clethodim per il controllo del riso crodo con la tecnica della falsa semina.È già disponibile il nuovo fungicida AZBANY, a base di azoxystrobin, indi-spensabile per una corretta difesa fun-gicida della coltura contro brusone ed elmintosporiosi.

Per una adeguata ed efficace applica-zione delle miscele di agrofarmaci ricordiamo inoltre SILWET® VELONEX, il moderno bagnante organo-sili-conico comunemente conosciuto come “Super-spalmatore” proprio per le capacità di distribuire le miscele in modo completo ed efficace anche nelle condizioni più difficili.

Ultimi ma non meno importanti sono i prodotti della linea nutrizionale, come i vari MANNI-PLEX® che riescono a veicolare gli elementi nutritivi grazie ad un originale “inganno” biochimico e l’affermato biostimolante HUMOZON® 10L, o come PUSHY®, la novità per la prossima stagione, concime di origine naturale ad alto contenuto di vitamine. Questi ultimi sono indicati anche in biologico.

Una linea di prodotti sicuramente interessanti ed originali per una col-tura che riveste una importanza storica nel panorama dell’agricoltura italiana: la linea dei prodotti riso di Sumitomo Chemical Italia.

Agrofarmaci autorizzati dal Ministero della Salute; per relativa composizione e numero di registrazione si rinvia alle schede dei prodotti disponibili anche in internet; usare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell’uso leggere sempre l’eti-chetta e le informazioni sul prodotto. Si richiama l’attenzione sulle frasi e simboli di pericolo riportati in etichetta. È obbli-gatorio l’uso di idonei dispositivi di protezione individuale e di attrezzature di lavoro conformi (D. Lgs. 81/2008 e ss. mm.).

NOVITÀ E’ uscito “La mia terra”, a cura di Marco Miglietta, con gli scatti di Andrea Cherchi

La magia delle risaie in un libroUna pubblicazione che vuole smarcarsi con il racconto e la passione di chi vive questo mondo dall'interno

Gianfranco Quaglia

Un trattore in primo pianotraina l'erpicatrice, sullosfondo un cielo imbronciatodal temporale in arrivo. Ilseminatore che incede nel-la risaia, con i chicchi chesembrano fendere l'aria. Ouna piccola rana nel palmodella mano. Ancora, sfo-gliando a caso: la mietitreb-bia solca il campo, la geo-metria delle “c a m e r e” vistedall'alto subito dopo la som-mersione. Immagini di unamagia vera, il racconto delmare a quadretti compresotra Vercelli, Novara, Pavia,che in estate diventa oro,poi sembra ritrarsi per sfu-mare nelle stoppie dellastagione del riposo. Questaè la “La mia terra”, immaginie racconti dalle terre delriso, a cura di Marco Mi-glietta, affidate agli scatti diAndrea Cherchi, noto foto-grafo vercellese, edizionePublycom di Rita Mattiuz.Un'opera ideata fra le muradi Vercelli, ma con un re-

spiro largo e lungo, tale dasuscitare emozioni non so-lo fra gli addetti ai lavori, masoprattutto fra coloro che larisaia la conoscono per sen-tito dire, ne confondono imargini, l'adocchiano velo-ce mentre sfrecciano in au-tostrada. L'obiettivo diCherchi è andato oltre laSesia, ha indugiato lungo gliargini del canale Cavour, inLomellina, si è spinto neicascinali per carpirne il re-spiro e l'anima.

Con prefazione di MatteoBellizzi, apprezzato docu-mentarista (è autore di“Sorriso amaro”), “La miat e rr a ” non vuole aggiunger-si nello scaffale ai già nu-merosi libri iconografici de-

dicati al mondo della risaia,ma cerca di smarcarsi con ilracconto, la passione e l'a-more di chi vive questomondo dall'interno. Sia unfotografo, il curatore, un au-tore, un agricoltore. Per tra-sferire il significato di que-sto territorio che non tra-suda soltanto rese, varietà,ricerca, economia, profitti,fatica. Ma la cultura e lastoria di un popolo che conle mani ha costruito nei se-coli un gioiello unico, senzail quale oggi Piemonte eLombardia sarebbero me-no ricchi e più aridi. La for-mula di questo “stor ytel-ling” capace di unire pas-sato e futuro, è quella di unviaggio attraverso il lavoro

della risaia, in punta diobiettivo e di penna (o com-puter). Immagini intercalateda brevi racconti: le une egli altri colgono l'attimo fug-gente della campagna dipianura, la poesia dello sce-nario orizzontale. Hannocollaborato con i testi i gio-vani dell'Anga di Vercelli(Associazione nazionalegiovani agricoltori di Con-fagricoltura); Alberto Ago-gna, Michele Bettinelli,Pierfranco Balossino, Vitto-ria Caccianotti, Cesare Cor-tini, Maurizio Ferlaino, Ste-fano Fonsato, Sandro Gab-betta, Massimiliano Grazia-ni, Serena Ladetto, Mas-similiano Muraro, MatteoMusso, Matteo Robutto,

Fabio Villa.L'acqua, naturalmente, è

filo conduttore del libro erappresenta uno dei capitolicentrali cui sono dedicatifoto e riflessioni. Anche ifrutti di questa terra diven-tano temi, e non solo il riso:persino i biscotti, i famosiBicciolani, ne fanno parte ecostituiscono storia e tra-dizione.

Ma - e senza dubbio - èun agricoltore a proporci il“sentiment” di quest'ope-ra, con una paginetta, pocomeno di duemila battute. Ilcuratore ha avuto l'intuizio-ne di affidare il racconto dalvivo a un risicoltore, Pier-franco Balossino, che siesprime così: «Quand'ero

bambino la mia mamma midiceva "car me mat fa nentandè la tera" (caro ragazzonon coltivare la terra)... L'in-tero significato di quella fra-se lo colsi quando poco pri-ma di andarsene mia madremi disse che non avrebbevoluto tornare giovane pernon rifare il percorso di la-voro duro e faticosissimo.Oggi non è più così, oggifare agricoltura vuol dire ri-spettare regole amministra-tive, sociali e soprattuttoambientali. Oggi coltivaresignifica essere guardiani diun territorio ben preciso,salvaguardare ciò che na-tura e uomo insieme pos-sono modificare causandogravi calamità».

Alcune immagini tratte dal libro “La mia terra”, a cura di MarcoMiglietta, con gli scatti di Andrea Cherchi, noto fotografo vercellese

Page 13: Il Risicoltore (aprile 2016)

IL RISO IN CUCINA APRILE 2016 13

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La ricettaTagliolino di riso Venere,

cappucci, speack e kümmel

Ingredienti per 10 persone200 g di riso Venere ma-

cinato, 200 g di farina manitoba,300 g di semola di grano durorimacinata, acqua, 1 cucchiaiod'olio, 200 g di speck Alto Adi-ge, 300 g di cavolo cappuccio,25 g circa di kümmel macinatoe 100 g di panna fresca.

EsecuzioneImpastare accuratamente le

tre farine con l'acqua neces-saria per ottenere un impastopiuttosto compatto. Stendere insfoglie e ottenere dei tagliolini.Ogni porzione si riferisce a circa40 g di tagliolini.

Spadellate con un filo d'olio icappucci tagliati sottilmente,condite leggermente con sale epepe, aggiungete lo speck ta-

gliato alla julienne e poi metteteanche la panna e il kümmel.Aggiungete, inoltre, 100 g diacqua e lasciate andare per unpaio di minuti.

Una volta pronto il sugo, tuf-fate in acqua bollente legger-mente salata i tagliolini chefarete cuocere non più di unpaio di minuti; scolateli e spa-dellateli insieme al sugo ot-tenuto lasciandolo piuttostomorbido.

A questo punto il piatto èpronto da servire in tavola.

Chi

è

Paoletta Picco

S o n o p a s s a t i o l t r eve n t ’anni dall’incontro conRoberto Brovedani (som-melier) per la chef stellataFabrizia Meroi. Quell’incon-tro, tuttavia, ha siglato an-che l’incontro con Sappada,il borgo montano dal qualela coppia non si è più al-lontanata. Le origini di Sap-pada non sono certe: l'ipo-tesi più probabile è chenell’XI secolo alcune fami-glie provenienti dall’Au s t r i asi insediarono nella vallecon l'autorizzazione del pa-triarca di Aquileia su invitodei conti di Gorizia, dietropagamento di una sommaannuale. Risultato? L’area diSappada è una sorta di “iso-la linguistica” che ha cono-sciuto successive ulteriorimigrazioni di famiglie dallaval Pusteria. I sappadini ini-ziarono una paziente operadi disboscamento e coltiva-zione di quell’area disabita-ta e incolta. Sorse, quindi,un piccolo borgo formato damasi che diedero origine atante borgate. Ancora oggiconnotano Sappada le ca-ratteristiche case in legnoadagiate nel soleggiato ver-sante nord della valle. L'ar-chitettura sappadina appareispirata alle tendenze nor-diche con la predominanzadi rustici e case completa-mente in legno che costi-tuiscono il prezioso patrimo-nio architettonico del paese.Le abitazioni sono costruitecon l'antica tecnica del bloc-kbau a travi sovrapposte inorizzontale e incassate aglispigoli. Intorno al paese ver-di pascoli per l'allevamentodei bovini, campi di segale,avena, orzo e legumi e oltread essi boschi ricchi di sel-vaggina. In una delle tanteborgate, quella chiamataHoffe, ecco il Laite, il risto-rante condotto fa Fabrizia eRo b e r t o .

Da cosa deriva il nomeche avete scelto per il vo-stro ristorante, il Laite –chiediamo a Fabrizia Me-roi?

«Laite in lingua sappadi-na (un dialetto antico che haorigine austriache, ndr) si-gnifica verdi pendii assola-ti», risponde spiegandociche alla struttura dell’edifi-

cio che accoglie il ristorantein borgata Hoffe si arriva conun percorso tortuoso. Nonlontano dal locale si può vi-sitare la piccola cappella de-dicata a Don Bosco ma an-che, grazie al cannocchialedel maître Roberto Brove-dani, osservare i caprioliche, usciti dal bosco, sosta-no tranquilli sul pendio.Sempre da Fabrizia la de-scrizione del locale, due pic-cole sale cui si accede da uncorridoio. In tutto sei tavolirotondi illuminati da lampa-dari. Musica soft in sotto-fo n d o …

Insomma, come si leg-ge in molte recensioni ilLaite è un vero paradi-so…

«La sobrietà e l’eleganza -spiega Fabrizia - credo fac-ciano parte dell’accoglienzae del calore che si deve ri-servare agli ospiti. E il riso -non dobbiamo parlare diquesto ingrediente nell’in-tervista ci dice scherzando -è l’alimento per eccellenzache esprime, secondo me, ilmodo più bello ed elegantedi coccolare il cliente. Laquiete di Sappada, poi,(1.200 abitanti in tutto) e ilpaesaggio incontaminatogarantiscono un ambienteche sicuramente si confà auna clientela che cerca laqualità e l’eccellenza delleproposte enogastronomi-che in un ambiente incon-t aminato».

Il riso come sinonimo di

“coccola”, quindi?«Sì, il riso e il risotto sono

per me un modo di dialo-gare con il cliente in modoaffettuoso, avvolgente eg e n t i l e ».

A quale momento fa ri-salire l’assaggio di un ri-s o tto ?

«Sicuramente all’i n fa n z i aquando mia madre (la veramentore di Fabrizia in cu-cina, ndr) preparava in fa-miglia gustosi risotti allo zaf-ferano o alla zucca o ancoraalla verza, retaggio di un pe-riodo come governante aMilano. Da lì è nato il mioamore per il riso e il risotto:Anche se…»

Anche se…?«Anche se il risotto è un

piatto più complicato da farein una cucina piccola comequella del Laite. Lo preparo,quindi, nei momenti in cui laclientela è meno numerosa,oppure su espressa richie-sta di clienti affezionati. Peril resto, il riso è sempre pre-sente, sotto forma di farina,nei tagliolini di cui vi pro-pongo la ricetta e in un dol-ce, una sorta di bavarese,dove il riso è cotto nel latte eservito con frutti freschi, fra-gole o lamponi. Il risultato èdecisamente appaganteper la vista e il palato».

Ha avuto occasione dipromuovere in stage oeventi fuori dal Laite il risoo il risotto?

«Non ne ho avuto occa-sione. Credo, tuttavia, che inquesti ultimi anni l’a tt e n z i o -ne per il riso sia alta. Ancheperché il riso si presta benealla dieta di chi soffre di ce-liachia, patologia come si sain aumento e che trova nelriso un alimento benefico eutile. Se poi si aggiunge cheil riso ben si presta all’ab-binamento con prodotti delterritorio, si capisce comeanche in alta montagna cisia spazio per le proposteche vedono ingredienteprincipe uno dei cereali piùconsumati al mondo. Adesempio, quando ho decisodi aprire il Laite, ho ripen-sato al riso in abbinamentoalla silene vulgaris (cono-sciuta anche come carletti),u n’erba spontanea che for-ma dei calici bianchi. La si-lene si trova ovunque in pri-

mavera, nei prati, vicino aisentieri, sulle rive dei fiumied è tra le erbe spontaneepiù ricercate e usate in cu-cina, ed è senz’altro tra lepiù apprezzate dagli amantidella buona tavola».

Come la si consuma?«E’ una verdura tenera e

dal sapore delicato e par-ticolare, utilizzata sia frescache, più frequentementecotta. Fresca si consuma ininsalata, aggiungendola adaltre erbe, oppure si può les-sare per preparare torte sa-late, minestre, come con-dimento per la pasta, ripieninei ravioli, risotti o per es-sere ripassata in padella».

Quello con la silene nonè l’unico abbinamentosingolare con il riso. La vo-stra clientela magnifica,infatti, anche il riso spol-verato con lo Saurnschot-te, il formaggio aromatiz-zato tipico di Sappada.

«Sì, è vero. Molti clientiamano quel formaggio cosìcome amano la polvere diun formaggio tipico nostroche, essiccato, usiamo alposto del Parmigiano. La fi-losofia che usiamo al Laiteè, infatti, quella di promuo-vere prodotti di eccellenza,sia locali che non, di aziendepiccole che devono e voglio-no crescere nonostante lacongiuntura non propria-mente favorevole».

Bene, chiudiamo l’i n-tervista parlando di sogninel cassetto e di progetti a

breve termine.«Sicuramente a breve

proseguiremo con l’allarga-mento della cantina - segui-ta con cura e passione daRoberto -, cantina che oggiarriva a circa mille etichette.In parallelo continueremo apromuovere al Laite la cu-cina di qualità e di eccel-lenza studiando e propo-nendo nuovi abbinamenti enuove proposte. Ce lo chie-de la nostra clientela affe-zionata e nuova che arrivaqui anche solo per due gior-ni e che ama lasciarsi con-durre da noi nella sperimen-tazione di gusti e abbina-menti. Infine, sicuramentefarò altri stage e parteciperòad altri eventi».

L’ultimo cui ha parteci-p a to ?

«Quello che mi ha vistolavorare a Milano, per l’ini-ziativa organizzata dalla Veu-ve Clicquot Ponsardin, unadelle più grandi case pro-duttrici di champagne delmondo con sede a Reims».

In cosa è consistita lam a n i fe s t a z i o n e ?

«Ho lavorato con le chefMarianna Vitale del ristoran-te Sud, a Quarto (Napoli),Isa Mazzocchi del ristoranteLa Palta a Piacenza, e Au-rora Mazzucchelli del risto-rante Marconi a Sasso Mar-coni (Bologna). Abbiamopreparato piatti da abbinarealle ultime due annate dellamaison francese. Ho chie-sto se, in tale ambito, avessipotuto celebrare anche la fi-gura di David Bowie, starmusicale recentementescomparsa, icona del pop.Mi hanno lasciato fare e ilmio piatto si è intitolato“Black star”, in omaggioall’ultimo album del cantan-te: si è trattato di una tartaredi cervo che ha necessitatodi un grande lavoro di ma-rinatura a secco e di un’af-fumicatura leggera con le-gno di cirmolo. La curiositàdel piatto? La coda del cervodisegnata a cometa a richia-mo della cometa che Bowiesi disegnava sul viso da gio-vane e quella che, nel 1811,nel c ie lo autunnale d iReims, segnò per la vedovaClicquot la vendemmia ec-cezionale che siglò il futurosuccesso della maison».

Fabrizia Meroi nasce a Cividalenel 1969. La passione per la cucinanasce grazie alla madre. Parte dacasa per andare a "fare la stagione"a Sappada (Belluno) dove incontraRoberto. Insieme iniziano la lorogrande avventura e, grazie allagrande motivazione e voglia di crea-re qualcosa di proprio, aprono il loroprimo locale nel 1990, il Keisn. Fa-brizia è autodidatta, ma ha passionee la curiosità di provare piatti nuovi eantichi per trovare la sua giusta di-mensione. Roberto, da parte sua, siappassiona al mondo dei vini e ar-ricchisce la sua cantina anno dopoanno.

Il 1994 è il momento fondamen-tale della storia di Fabrizia e Ro-berto: entrano a far parte del pre-

stigioso club Jeunes Restaurateursd'Europe. Ciò permette loro di farsiconoscere a livello nazionale.

In questi ultimi anni Fabrizia hapotuto partecipare a brevi ma de-terminanti stage. Tra i tanti quelli daEnzo de Pra al Dolada e da Vissani aBaschi. Ha frequentato, poi, molticorsi specifici in Italia e in Europa.Altra “t appa” importante quellache l’ha vista destinataria, nel 1997,della sua prima stella Michelin. Nel2001, acquistata una vecchia casa,tutta in legno, che viene trasfor-mata nel ristorante a cui viene datoil nome Laite (“pendii scoscesi” indialetto sappadino), Fabrizia e Ro-berto iniziano una nuova avventura.Parlano di loro le più importanti gui-de gastronomiche.

L’INTERVISTA La chef stellata Fabrizia Meroi conduce con Roberto Brovedani il “L a i te” di Sappada (Bl)

«Il riso, alimento per eccellenza, esprime il modopiù bello ed elegante di coccolare il cliente»

Page 14: Il Risicoltore (aprile 2016)

RU BR I C H E14 APRILE 2 016

Il diritto di prelazioneesteso anche per lo IAP

Un mito storico sta crollando: la pre-valenza (se non l’esclusività) nelle age-volazioni per la figura del coltivatore di-retto. Ad abbattere il muro ci sta pensandoil Collegato agricolo sulla semplificazione(S.1328-B). All’art. 1 comma 3 riconosce ildiritto di prelazione ex lege n. 817 del 1971al l’Imprenditore agricolo professionale(IAP) iscritto nella previdenza agricola, pro-prietario dei terreni confinanti con i fondiofferti in vendita, purché sugli stessi nonsiano insediati mezzadri, coloni, affittuari,compartecipanti o enfiteuti coltivatori di-r e tt i .

Con questa norma (quando sarà ap-provata definitivamente e recependo unarichiesta da tempo portata avanti da Con-fagricoltura nel nome di una maggior com-petitività ed efficienza delle imprese) quin-di si allarga la categoria dei soggetti con-finanti che possono esercitare il diritto diprelazione, concedendolo al proprietarioIAP, con ciò equiparando, a questo fine, lafigura dell’imprenditore agricolo profes-sionale a quella del coltivatore diretto. Vi-ceversa, tale diritto, nel caso di affittuarioinsediato sul fondo, resta riservato esclu-sivamente al coltivatore diretto.

Peraltro la norma, così formulata, sem-bra consentire l’esercizio del diritto di pre-lazione solo alla persona fisica IAP, esclu-dendo le società anche se di persone. Inprecedenza il diritto di prelazione era statogià esteso (art. 2 comma 3 - D.lgs 99/2004)alle società di persone in cui almeno il 50% dei soci fosse coltivatore diretto.

Patentino fitosanitario,chiesti chiarimenti

Confagricoltura è intervenuta sul Mi-nistero delle Politiche agricole per averechiarimenti in merito alla necessitàdell’abilitazione all’acquisto e utilizzo deiprodotti fitosanitari nel caso in cui il sog-getto - persona fisica - che effettua questeattività non coincida con il titolaredell’azienda agricola, senza peraltro es-sere un contoterzista. Nella pratica suc-cede, infatti, che l’acquisto e le succes-sive operazioni possono essere effettuate(su delega) da soggetti diversi dal titolareaziendale, come per esempio dipendenti,familiari o altro.

Condizionalità, le regole e le sanzioniE’ stato pubblicato sulla Gazzetta Uf-

ficiale n. 67 del 21/3/2016 il D.M. 8/2/2016“Disciplina del regime della condizionalitàe delle riduzioni ed esclusioni per ina-dempienze dei beneficiari dei pagamentidiretti e dei programmi di sviluppo rurale”.

Con questo decreto, assai corposo e lecui norme possono essere declinate piùdettagliatamente dalle Regioni, vengonoelencati i criteri di gestione obbligatori(CGO) e definite le norme per il man-tenimento del terreno in buone condizioniagronomiche e ambientali (BCAA), in ap-plicazione del regime di condizionalità pre-visto dal Reg. (UE) n. 1306/2013.

Interessati dal provvedimento sono tut-ti gli agricoltori che ricevono pagamentidiretti ai sensi del regolamento sugli aiutipac e del regolamento sullo sviluppo ru-rale.

ECONOMIA La Commissione ha avviato le procedure per iniziare colloqui con Paesi dell'area del Pacifico e dell'Oceania

Negoziati bilaterali di commercio, l’UE acceleraPreoccupa, in particolare, l'atteso "scambio delle offerte" con i Paesi del mercato comune dell'America Latina, il Mercosur

La Commissione euro-pea accelera sui negoziatibilaterali di commercio. Ne-gli ultimi mesi del 2015 l'E-secutivo dell'UE ha avviatole procedure previste dairegolamenti per iniziare col-loqui con Paesi dell'area delPacifico e dell'Oceania. Maè soprattuttol ' a t t e s o"scambio del-le offerte" coni Paesi delmercato co-mune dell'A-merica Lati-na, il Merco-sur, ad agitareil dibattito suprodotti sensibili dell'agri-coltura europea e commer-cio internazionale. Gran par-te dei nuovi fronti commer-ciali sono stati aperti con"potenze agricole", dallaNuova Zelanda e Australiafino, appunto, ai paesi Mer-cosur, che sono Brasile, Ar-gentina, Uruguay, Paraguay

e Venezuela.L'interesse strategico

dell'Ue è di bilanciare il pe-so in termini di competi-tività del TPP, il partenariato"trans-pacifico", in attesa diratifica nelle prossime set-timane, che lega gli Usa aundici economie della re-

gione, ivi in-cluse Canadae V i e t n a m(con cui l'UEha già finaliz-zato accordi),G i a p p o n e ,Austra l ia eNuova Zelan-da. Per i risi-coltori ameri-

cani e australiani il TPP creanuovi sbocchi di mercato,ma prevede che anche iproduttori di Usa e Australiadebbano, nel giro di 10-15anni, rinunciare alla prote-zione doganale. La com-missione europea ha an-nunciato di voler iniziare icolloqui per trattati di libero

scambio con Australia (incui il riso è il terzo cerealeper quantità di export contarget soprattutto i Paesidel Pacifico) e Nuova Ze-landa e, a dicembre, ha dif-fuso la stessa notizia circale Filippine, che nel TPP nonsono incluse. Nonostantevolumi di produzione con-siderevoli, Manila dagli anniOttanta non riesce ad af-francarsi dalle importazionidi riso, che oscillano attornoalla cifra di un milione ditonnellate l'anno. Tentativirecenti di raggiungere l'au-tosufficienza si sono tra-dotti in un tracollo dellescorte e una ripresa delleimport azioni.

E poi c'è il Mercosur.L'accelerazione decisiva aicolloqui che si trascinanoda oltre 15 anni, con i priminegoziati con l'UE comin-ciati nel 1999, viene dal-l'Argentina. Il neopresiden-te Mauricio Macri è un li-berale e ha intenzione di

trasformare il suo Paese daessenzialmente protezioni-sta a protagonista della li-beralizzazione degli scam-bi. Tra gli Stati europei,Francia e Irlanda sono quelliche protestano di più con-tro la riapertura dei nego-ziati, con scambio di offerteprevisto entro l'estate. Pa-rigi e Dublino temono con-traccolpi soprattutto sul set-tore delle carni.

Per quanto riguarda il ri-so, il blocco del Mercosurnon ha problemi di approv-vigionamento. Ha nell'Uru-guay la realtà produttiva piùstrutturata, che sconta peròlimiti naturali all'espansionedella produzione. Potenzia-le che c'è, invece, in Ar-gentina e Paraguay, grazieall'abbondanza di terra eacqua. Il Brasile è il paesedel blocco che produce più

riso e ne consuma di più,tanto che storicamente èun importatore netto, no-nostante una politica diprezzi garantiti. I flussi com-merciali, che dai primi treStati del Mercosur conflui-scono nel quarto sono qual-cosa di abbastanza conso-lidato.

Insomma, per ora i fronticommerciali aperti dall'UEsembrano comportarequalche rischio e ancor me-no opportunità per i risi-coltori europei e italiani. In-terpretazione confermatadall'analisi dell'Internatio-nal Rice Outlook dell'Uni-versità dell'Arkansas sulladomanda mondiale, che èin espansione soprattutto inNigeria e Africa occiden-tale, in Messico e Sud Afri-ca e… nell'UE a 28. Che siconferma mercato di sboc-co obbligato della produ-zione italiana, senza moltealternative a livello mondia-le.

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L’import di riso nell’UE cresce del 9,6%La Commissione europea ha pubbli-

cato i dati relativi all'evoluzione degliscambi commerciali fino al gennaio 2016.Importazioni in calo per molte materieprime, dalla soia all'olio di palma ai ce-reali, fatta eccezione per il riso. Rispettoalle cifre dell'annata 2014-2015 le im-portazioni di riso nell'UE sono cresciutedel 9,6%, e del 6,3% prendendo a ri-ferimento il solo mese di gennaio nel2015 e nel 2016. Secondo una pre-sentazione della Commissione europea

sulla situazione del mercato del riso,datata 26 febbraio 2016, mettendo aconfronto il periodo settembre-gennaio2014/2015 e 2015/2016 in volume l'UE haimportato il 20% in più, con l'export daipaesi EBA che ha fatto registrare unaumento del 18%. Il Basmati da India ePakistan fa registrare un +52%. Le espor-tazioni invece sono calate del 29%. Iprezzi europei, sottolinea la nota, si con-fermano tuttavia ancora al di sopra dellamedia.

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Un Protocollo per valorizzareall’estero la cucina italiana

E’ stato presentato nei giorni scorsialla Farnesina il Protocollo d'Intesa perla Valorizzazione all'Estero della CucinaItaliana di Alta Qualità, sottoscritto dalMinistro degli Affari Esteri e della Coo-perazione internazionale, Paolo Gen-tiloni, dal Ministro delle politiche agri-cole alimentari e forestali, MaurizioMartina, e dal Ministro dell'Istruzione,Università e Ricerca, Stefania Gian-nini.

All'evento hanno partecipato anchegli Ambasciatori dei Paesi G20, Isti-tuzioni ed Enti della cultura e del-l'economia, nonché alcuni degli chef piùapprezzati del panorama italiano e in-ternazionale.

L'iniziativa si inserisce nel quadro del“Food act”, il piano di azione promossodal Governo per valorizzare la cucinaitaliana di qualità, e intende dare con-tinuità all'esperienza di Expo Milano2015, coordinando un piano di azione

per valorizzare le eccellenze enoga-stronomiche italiane. Saranno coinvoltianche Mise, Ice-Agenzia, Coni, Union-camere e Assocamerestero.In parti-colare, nel biennio 2016-2017 le azionipromozionali riguarderanno Stati Uniti,Giappone, Repubblica Popolare Cinese,Federazione Russa, Emirati Arabi Unitie Brasile.

Sono previsti una “Settimana dellaCucina Italiana” organizzata da Am-basciate, Consolati e Istituti italiani diCultura nell'ultima decade di novembre;Master class dirette a chef stranieri perdiffondere i valori della Dieta Medi-terranea e promuovere la conoscenzadelle eccellenze agroalimentari e vi-tivinicole italiane; delle Borse di Studioper chef italiani under 30; e delle “Gior-nate Italiane” dedicate alla cucina diqualità promosse dal Coni in occasionedi eventi sportivi internazionali, a partiredai Giochi Olimpici di Rio 2016.

tAnnunciato il desiderio

di voler iniziare i colloquiper trattati di libero

scambio con Australiae Nuova Zelanda

Bloc notesA cura della Confagricoltura Vercelli Biella

di Paolo Guttardi

Page 15: Il Risicoltore (aprile 2016)

LO STATO DEL RISO APRILE 2016 15

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RICE OUTLOOK Si stima in rialzo di 1,6 milioni di tonnellate rispetto alla rilevazione precedente, ma quasi il 2% in meno in un anno

La crescita della produzione resta in bilicoAndamento negativo per le coltivazioni di Indonesia, Giappone e Perù, mentre è positivo per quelle dell’Indi a

La produzione globaleper il 2015/16 si stima sia inrialzo di 1,6 milioni di ton-nellate per un totale di 417,1milioni di tonnellate, quasi il2% in meno rispetto all’an-no passato e il volume piùbasso negli ultimi 4 anni.Secondo il rapporto RiceOutlook di marzo, attestan-dosi a 157,7 milioni di ettari,l’area globale coltivata a ri-so nel 2015/16, si valuta uncalo di 3 milioni di ettaririspetto all’anno passato.

Andamento positivo perla produzione dell’India: peril 2015/16 si calcola sia inrialzo di 3 milioni di ton-nellate per un totale di 103milioni. La produzionedell’Indonesia, calcola an-c o r a i l d i p a r t i m e n t od el l’Agricoltura statuniten-se, per il 2015/16 dovrebbeessere invece in calo di 1milione di tonnellate per untotale di 35,3milioni di ton-n e l l a t e . I ltrend negati-vo sarebbedovuto alla ri-duzione di 0,5milioni di et-tari dell’areadestinata allac o l t i va z i o n edel riso, perun totale di 11,66 milioni diettari. Sia la produzione chel’area si stima siano in di-minuzione dell’1% rispettoall’anno precedente. Segnomeno anche per la produ-zione del Perù: per i l2015/16 si stima sia in calodel 7% per un totale di 2milioni di tonnellate, ma an-cora il 3,5% in più rispetto

all’anno precedente. La re-sa media del Perù si calcolasia aumentata per un totaledi 8,28 tonnellate per et-taro. La produzione del

Giappone, in-fine, si stimai n c a l o d i247mila ton-nellate per untotale di 7,65milioni di ton-nellate.

Per quantor iguarda leesport azioni,quelle della

Cambogia si calcola siano incalo nel 2016 del 18% ri-spetto all’anno scorso. Perquanto riguarda le impor-tazioni, calcola ancora il rap-porto Rice Outlook, quelledell’India si stimano in rialzodi 0,1 milioni di tonnellate,per un totale di 8,6 milioni ditonnellate: nonostante il22% in meno rispetto

all’anno precedente, si con-ferma il secondo più grandePaese esportatore. Le im-portazioni della Cina per il2016 si calcolano in aumen-to di 0,3 milioni di tonnel-late, per un totale di 5 mi-lioni di tonnellate (-3% an-nuale). La Cina mantiene ilprimato come il più grandePaese importatore. Segnopositivo per le importazionidell’Indonesia: per il 2016 sivalutano in rialzo di 0,1 mi-lioni di tonnellate, per untotale di 2 milioni di ton-nellate. In termini percen-tuali, le importazioni dell’In-donesia per il 2016 aumen-tano del 67%; si tratta dalvolume più alto dal 2011.

Per quanto riguarda ilconsumo globale, per il2015/16 si stima in rialzo di0,55 milioni di tonnellateper un totale di 484,2 mi-lioni di tonnellate, 1,6 mi-lioni di tonnellate in più ri-

spetto all’anno passato, e ilvolume più alto in assoluto.Il consumo globale e re-siduo del l ’ India per i l2015/16 si stima sia in rialzodi 900mila tonnellate per untotale di 98,9 milioni di ton-nellate.

Danni al riso filippino e alle colture dimais nell’area di Visayas Occidentalesono stati provocati dal fenomeno me-teorologico El Niño con perdite stimateper un valore di 1,227 bilioni di pesofilippini. Secondo il dipartimento dell'A-gricoltura, come riporta il sito nor-thboundasia.com, il fenomeno ha inte-ressato le principali materie prime agri-cole nella regione, tra le quali riso, mais,le colture ad alto valore commerciale el’a l l eva m e n t o .

Per quanto riguarda nello specifico lacoltura del riso, nel corso dell'ultimotrimestre del 2015 è stato danneggiato il31% della superficie totale coltivata. Lasuperficie totale per le colture di riso erapari 54.210,85 ettari; 10.124,96 ettari so-no stati totalmente distrutti e 44.085,89ettari hanno subito danni parziali. Di que-sti, riporta ancora il sito northbounda-

sia.com, 21.200,77 ettari sono stati col-piti nella provincia di Capiz, 1.557,55 so-no stati totalmente danneggiati e19.643,22 hanno subìto danni parziali.

Le scorte di riso lavorato delle Filip-pine a febbraio si sono ulteriormenteridotte a 2,94 milioni di tonnellate, pro-prio a causa dei danni alle colture pro-vocati da El Niño. Secondo il Psa (Phi-lippine Statistics Authority), come rife-risce ancora il sito business.inquirer.net,le riserve del Paese sarebbero in calorispetto ai 3,2 milioni di tonnellate delmese precedente. Le scorte del Paesesi sarebbero ridotte del 7%, per un vo-lume pari a 260mila tonnellate rispetto allivello raggiunto a gennaio. Secondo idati del Psa, comunque, le scorte delNational Food Authority sarebbero au-mentate ulteriormente dell’11%, per untotale di un milione di tonnellate.

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Pakistan, in calo l’exportIl vice presidente della Federazione delle Camere di

Commercio e dell'Industria (Fpcci) del Pakistan, KhalidTawab, ha espresso serie preoccupazioni per il drasticocalo delle esportazioni di riso in Arabia Saudita nel corsodegli ultimi due anni.

Come riporta il sito dailytimes.com.pk, rispetto al54% venduto nel 2003, lo scorso anno l'esportazione diriso sarebbe scesa al 10%. Tawab ha, poi, fatto sapereche la questione è stata discussa con gli esportatori diriso e dei rappresentanti dei Reap (Rice ExportersAssociation del Pakistan) proprio per individuare lecause del calo delle esportazioni di riso verso l'ArabiaSaudita. Secondo il vice presidente del Fpcci, l'ArabiaSaudita è sempre stata un mercato tradizionale per ilriso del Pakistan, ma a causa di strategie politiche nonadeguate il Pakistan starebbe perdendo grandi op-portunità economiche.

Il Reap, che è il più grande organo di rappresentanzadegli esportatori di riso in Pakistan, vuole fare in-crementare le esportazioni di riso nel mercato saudita eproprio per questo aveva progettato di inviare unadelegazione di esportatori di riso in Arabia Saudita giàdallo scorso anno. Purtroppo, ha denunciato Tawab, ladelegazione non è stata messa in condizioni di con-cretizzare gli accordi.

Filippine, si contano i danniprovocati da El Niño

che hanno utilizzato Roun-dup Platinum, per l’otti-mizzazione del controllo di Crodo e giavoni in risaia tramite la tecnica della falsa semina, rispettando tutte le norme vigenti sull’utilizzo degli agrofarmaci stabilite dal Ministero della Sanità e dell’Agricoltura.

L’impiego di Roundup Pla-tinum abbinato alla tecnica della falsa semina, permette di contenere le infestazioni di Crodo e Giavoni favoren-do, di conseguenza, il giusto utilizzo dei diserbanti di post-emergenza. Negli ulti-mi anni si è sviluppata una flora infestante sempre più resistente e difficile da controllare a causa dell’impiego di diserbi ca-ratterizzati dal medesimo meccanismo di azio-ne(ALS-ACCasi).

Queste malerbe difficili possono essere elimi-nate attraverso il cambiamento del meccanismo di azione, tramite l’utilizzo di Roundup, avente come principio attivo ad ampio spettro d’azione, il Glifosate (EPSP – Gruppo HRAC -G).

Segnaliamo, inoltre, che per la corretta gestione di tecnologie innovative come i risi CL, anche BASF consiglia di effettuare la falsa semina per eliminare Crodo e Giavoni con il Glifosate pri-ma di intraprendere tutte le operazioni di lavo-razione del terreno e di semina.

L’aumento delle tecniche di semina su sodo, minima lavorazione e semina in asciutta che si sono riscontrate nella campagna appena tra-scorsa, ben si adattano all’ impiego del Roundup

Platinum che, se utilizzato nel modo corretto, favorisce le operazioni colturali, ottimizzando i costi aziendali.

Monsanto infine ricorda, per la prossima cam-pagna primaverile 2016 di rispettare tutte le in-dicazioni di dosaggio riportate in etichetta per il corretto impiego del glifosate.

Monsanto consiglia per le medie e grandi azien-de l’utilizzo del fusto di Roundup Platinum da 200 lt in modo da avere i migliori risultati , gran-di soddisfazioni in azienda e massimizzazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione, riducendo gli ingombri ed i costi generali di ge-stione.

L’utilizzo del fusto da 200 lt. è reso più semplice grazie al rubinetto salvagoccia e la pratica fascia di sollevamento che agevola gli spostamenti e lo stoccaggio; una tanica da 200 lt. corrisponde a ben 13 taniche da 15 lt.

MONSANTO RINGRAZIA TUTTI I RISICOLTORI

info

rmaz

ione

pub

blic

itaria

tSecondo il Rapportostatunitense, l’area

globale coltivata a risosi attesta a 157,7 milioni

di ettari, in calodi 3 milioni di ettari

Page 16: Il Risicoltore (aprile 2016)

LO STATO DEL RISO16 APRILE 2 016

Notizie dalle aziende A cura di Bayer

La tecnica cambia e si evolve, la semina interrata a file aumenta, la flora infestante reagisce all’azione degli erbicidi variando la presenza di specie e producendo razze resistenti. Grazie alla presenza sul territorio e alla ricerca costante, Bayer è vicina ai produttori per fornire loro soluzioni tecniche performanti e sicure.Per questo, nel rispetto delle nuove normative regionali che mirano a ridurre l’impatto ambientale dei prodotti e conseguire comunque un buon risultato in efficacia, occorre mettere in atto un’attenta gestione agronomica della risaia.Ronstar FL® è fondamentale nella risicoltura, con uno spettro d’azione unico, impiegabile in pre-semina nella semina in sommersione o, in pre-emergenza, nella semina interrata a file. Il suo spettro d’azione è ampio: controlla infestanti da seme tipiche delle risaie in sommersione e quelle tipiche delle semine in asciutta (esempio: buona attività su Persicaria sp. e Portulaca ol.). Ronstar FL® non ha mai prodotto infestanti resistenti al suo meccanismo di azione, anzi, è un aiuto fondamentale nel controllo di quelle provocate da altri gruppi chimici. Per un corretto impiego sia nella semina in acqua che in quella a file interrate con sommersione, è utile mantenere le bocchette delle camere chiuse per almeno 5 giorni dopo la sua applicazione.

Cadou Riso® è il prodotto di presemina più attivo nel controllo delle alisme da seme, infestanti in piena espansione a causa del diffondersi delle resistenze e della difficoltà nel controllo con il post-emergenza.Cadou Riso®, a base di Flufenacet, ha un ampio spettro d’azione, un’ottima elasticità d’impiego e previene il problema delle resistenze avendo un meccanismo d’azione completamente differente e unico da quelli impiegati in risicoltura.Con importanti attori della risicoltura, quali i tecnici E.N.R. ed il Dott. Maurizio Tabacchi di ValOryza, Bayer ha sviluppato una soluzione efficace da inserire nella strategia Clearfield® per migliorare il controllo dei giavoni difficili ed aumentare l’attività sulle ciperacee ed alcune soluzioni nella tecnica tradizionale.

Nominee® non è una solfonilurea: infatti, pur avendo lo stesso meccanismo d’azione, appartiene alla famiglia chimica delle pirimidinil-carbossili e proprio per questa sua peculiare caratteristica si lega a proteine differenti delle più comuni ALS.Per questo motivo, risulta efficace l’inserimento di Nominee® nel programma Clearfield®:•completa lo spettro d’azione•aumenta l’efficacia e la velocità d’azione del trattamento•è attivo su infestanti difficili quali Murdannia keysak, Commelina spp. e Lindernia dubia•è attivo su infestanti ciperacee e graminacee (sui giavoni attività migliorata mediamente del 66%, sulle ciperacee miglioramento del 23%)

• è più selettivo rispetto alle miscele più diffuse e non rallenta il ciclo della coltura• non rallenta il ciclo della coltura

Nella coltivazione tradiziona-le, Nominee® è efficace non solo su giavoni spp. e cipe-racee (come, ad esempio, il cipollino), ma anche sulla sorghetta, sulle infestanti nuove e su quelle in diffusio-ne, tra cui Cyperus microiria, Murdannia keisak, Bidens spp..

Disposizioni regionali per l’uso di Ronstar

PIEMONTEDeliberazione della Giunta Regionale 22 febbraio 2016, n. 32-2952

•Dosemassimautilizzabile0,8l/ha(nongeneraresistenze)•Effettuareununicotrattamento,entro7giorniprimadellasemina in acqua•Nonscaricarel’acquaneicanalineiprimi5giornidopoiltrattamento

•Dosemassimautilizzabile1,5l/ha•Effettuareununicotrattamento,inpre-emergenza

•Nessunalimitazione

•Oltreallaraccomandataapplicazionedellebuonepraticheagricole perl’utilizzodeiprodottifitosanitari,dicuialregolamenton.6/R del1°dicembre2014,alfinediridurreirischididerivaedievitare la distribuzione eventuale in prossimità dei corsi d’acqua adiacenti alle risaie, è raccomandato l’utilizzo di ugelli di fine barra a getto tagliato o di sistemi di apertura e chiusura ugelli controllati da GPS.

LOMBARDIAPiano d’Azione Regionale

•Nessunalimitazione•AnchenelleareedellareteNatura2000(zoneSICeZPS)

•Nessunalimitazionenelladose•Utilizzodioxadiazonalmassimosull’80%dellaSAUarisogestita con la tecnica della semina interrata a file con irrigazione turnata

•Utilizzodioxadiazonalmassimosul70%dellaSAUarisogestita con la tecnica della semina interrata a file con irrigazione turnata (no sommersione)

SEMINAINACQUAESEMINAAFILEINTERRATECONSOMMERSIONE

SEMINAAFILEINTERRATECONIRRIGAZIONETURNATA

MISURESPECIFICHEPERLATUTELADEISITINATURA2000(zoneSICeZPS)

RACCOMANDAZIONI

Il controllo della flora infestante, compresa quella tollerante e/o resistente nel rispetto delle limitazioni d’uso regionali degli erbicidi.

RICE OUTLOOK La produzione totale di riso si stima tocchi i 192,3 milioni di cwt, 29,9 milioni di in meno rispetto all’anno passato

Il raccolto statunitense si conferma in caloL’area coltivata per il 2015/16 si attesta a 2,614 milioni di acri (-11,5%). Anche l’export in difficoltà

Dal rapporto Rice Ou-tlook di aprile arriva la con-ferma: la produzione totaledi riso statunitense si sti-ma in calo rispetto allacampagna precedente. Sica l co l a , i n fa tt i , che ,com’era la previsione dimarzo, tocchi i 192,3 mi-lioni di cwt, 29,9 milioni dicwt in meno rispetto all’a n-no passato. Dicasi lo stes-so per l’area coltivata per il2015/16 che si attesta a2,614 milioni di acri, in calodell’11,5% rispetto all’a n-no precedente.

In particolare, la produ-zione a grana lunga si ri-badisce in diminuzione del18% per un totale di 133milioni di cwt. Mentre laproduzione a grana mediopiccola si calcola tocchi i59,3 milioni di cwt, datoquasi invariato rispettoall’anno passato.

Per quanto riguarda leimportazioni di riso statu-nitense, il dipartimentodell’Agricoltura stima sianoin calo per il secondo annoconsecutivo, con una di-minuzione, come a marzo,del 3% per un totale di 24milioni di cwt.

Ulteriore segno menoper l’utilizzo totale di riso:nel 2015/16 si valuta possa

toccare i 221 milioni di cwt,l’1% in meno rispetto allestime precedenti e il 4% inmeno rispetto all’anno pas-sato. In particolare, l’u t i-lizzo totale di riso a granalunga si calcola tocchi i 157milioni di cwt, quasi il 10%in meno rispetto all’annoprima. Segno positivo, in-vece, per quello a granamedio piccola: si prevedeun rialzo del 13% rispettoall’anno passato per un to-tale di 64 milioni di cwt, 2milioni di cwt in meno,

però, rispetto alle stimedello scorso mese. Atte-standosi a 121 milioni dicwt, l’utilizzo totale dome-stico e residuo si calcolasia il 7% in meno rispettoall’anno passato. Quello agrana lunga si calcola toc-chi gli 88 milioni di cwt(-14%), il volume più bassodal 2011/12. Segno posi-tivo per l’utilizzo di riso agrana medio piccola: si cal-cola un totale di 33 milionidi cwt (+22%).

Le esportazioni totali di

riso statunitense per il2015/16 si valuta tocchino i100 milioni di cwt, 2 milioniin meno rispetto alle stimeprecedenti, ma dato quasiinvariato rispetto all’annopassato. In particolare, leesportazioni di riso a granalunga si confermano a quo-ta 69 mi l ion i d i cwt(-2,5%), mentre quelle agrana medio piccola do-vrebbero toccare i 31 mi-lioni di cwt, 2 milioni inmeno rispetto alle stimeprecedenti, ma il 5% in più

rispetto all’anno scorso. Ilsegno meno caratterizzaanche le esportazioni diriso grezzo: per il 2015/16si stima siano in calo di 2milioni di cwt, per un totaledi 33 milioni di cwt, 1 mi-lione in meno rispettoall’anno passato. Pratica-mente invariate, invece, leesportazioni di riso lavo-rato che dovrebbero ricon-fermarsi a quota 67 milionidi cwt.

Per quanto riguarda lescorte finali statunitensi, si

valuta siano in rialzo di 2milioni di cwt, per un totaledi 43,9 milioni di cwt, il10% in meno rispettoall’anno passato. Le scortefinali di riso a grana lunga sicalcola restino invariate a23 milioni di cwt (-13%rispetto all’anno prima), alcontrario quelle a granamedio piccola si stima sia-no in rialzo di 2 milioni perun totale di 19 milioni ditonnellate, comunque il6% in meno rispetto all’a n-no passato.

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Nell’isola di Cubasi punta sulle risaie

Cuba punta sulla coltivazione del riso. Come riporta ilsito cadenagramonte.cu, infatti, a differenza di Granma,Sancti Spiritus, Pinar del Rio e della provincia di Camagueycon una tradizione per la coltivazione del riso già con-solidata, la produzione risicola è diventata uno degli obiet-tivi economici del settore agricolo in Mayari, nella pro-vincia orientale di Holguin. I risicoltori hanno implemen-tato la coltivazione tre anni fa, a partire dalla concimazionedel terreno e la possibilità di sfruttare nuovi sistemi diirrigazione operativi nelle aree di Mayari. Circa 300 ettari diterreno, riferisce ancora il sito cadenagramonte.cu, sonostati coltivati a riso nel 2015. La superficie destinata allaproduzione del riso si stima sia in progressivo aumento,con maggiori volumi per il raccolto annuale.

Page 17: Il Risicoltore (aprile 2016)

LO STATO DEL RISO APRILE 2016 17

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Asia/3 - Malesia, eccesso di riso, si riduce l’import?L’associazione di risicoltori della

Malesia (Ppbmm) ha chiesto algoverno di rivedere la quota de-stinata all’importazione del riso te-nuto conto delle nuove esigenzedel Paese. Come riporta il sitothesundaily.my, il presidente delPpbmm, Musonneff Md Razi, hadenunciato che da più di 20 anni ilvolume di riso è per il 70% malese,mentre quello importato si aggiraintorno al 30%, con la conse-guenza che il riso rimane in ec-

cesso nelle riserie locali.«I piccoli risicoltori si trovano a

dover affrontare una situazione cri-tica dallo scorso 1 gennaio - hafatto sapere Musonneff Md Razi -,ci sono, infatti, ben 36.282 ton-nellate metriche di riso e 102.312tonnellate metriche di risone an-cora invenduto in Kedah e Perlis».Secondo Musonneff Md Razi lapercentuale stabilita per l’i m p o r-tazione non è più sostenibile conl'attuale situazione economica e

dunque dovrebbe essere rivista. Sitratta infatti di strategie decise annifa, ma, con una produzione localedi risone in eccesso e in continuoaumento, i risicoltori potrebberosubire ingenti perdite soprattutto aKedah, Perlis, Perak e Johor.

Intanto, l’eccesso di volumi diriso nei magazzini ha costretto ottorisicoltori del Kedah ad affrontareun'azione legale per i prestiti con-tratti per un totale di 80 milioni diringgit malese.

Area coltivata 688 690Scorte iniziali 552 552Produzione lavorato 1,800 1,810Produzione grezzo 2,769 2,785Importazioni 1,000 1,000Forniture totali 3,352 3,362Esportazioni 0 0Consumo e residuo 2,800 2,820Scorte finali 552 542Distribuzione totale 3,352 3,362

Unità di misura: 1000 HA, 1000 MT, MT/HA - Fonte: U FAS

2014/15 2015/16

2015/16, SCORTE IN CALO

ASIA/1 Molti coltivatori sarebbero riluttanti a esportare il raccolto per il timore dei mancati pagamenti

Thailandia, esportazioni in difficoltàSi stima siano scese a circa 700mila tonnellate, in netto calo rispetto a gennai o

Le esportazioni di risodella Thailandia per il mesedi febbraio si stima sianoscese a circa 700mila ton-nellate, in calo dunque ri-spetto a gennaio con unvolume stimato di 1,2 mi-lioni di tonnellate.

Secondo quanto riporta ilsito news.thaivisa.com, ilcalo sarebbe dovuto al fattoche molti esportatori di risothailandesi sarebbero rilut-tanti a esportare il loro rac-colto ad alcuni clienti tra-dizionali, per il timore chepossano essere inadem-pienti nei pagamenti. Inrealtà, la mancanza di of-ferte di riso venduto di-rettamente tramite i gover-ni e l'assenza di nuove of-ferte di riso da parte delleFilippine per febbraio han-no contribuito al crollo delleesportazioni di riso.

Chookiat Ophaswongse,presidente onorario dellaThai Rice Exporters Asso-

ciation, ha fatto sapere chegli esportatori thailandesierano restii ad accettareordini da alcuni clienti comela Nigeria, a causa del crollodel prezzo del petrolio cheha abbassato il valore dellamoneta nigeriana da 120naira a dollaro a 400 naira.Stando all’andamento delmercato e dei flussi eco-nomici, riporta ancora il sitonews.thaiv isa.com, leesportazioni di riso si stimapossano essere rimastebasse per tutto il primotrimestre mentre potreb-bero cominciare a recupe-rare nel secondo trime-

stre.Nel frattempo, una fonte

del settore ha rivelato chealcuni esportatori di riso sitrovano a dover affrontareanche il problema dellamancanza di liquidità e po-trebbero interrompere la lo-ro attività a causa del crollodelle esportazioni di riso inparticolare nei mercati diCina e Africa, a causa della

concorrenza di altri espor-tatori di riso e per i mancatipagamenti da parte deiclienti africani. Per far fron-te a questo periodo di crisi,alcuni esportatori di risosarebbero stati costretti atagliare i costi del perso-nale, a diminuire il volumedi riso conservato nei ma-gazzini e a ridurre al minimoalcune spese di gestione.

La Thailandia venderà 641mila tonnellate di risodalle scorte governative di marzo grazie a un secondobando. Lo riporta il sito news.trust.org.

La Thailandia, il secondo più grande esportatore diriso al mondo dopo l'India, dispone di circa 12 milionidi tonnellate di scorte che ora sta cercando divendere dopo che è terminato il programma diacquisto di riso a prezzi vantaggiosi per gli agricoltorilocali. Di questi circa 12 milioni di tonnellate di risoconservato nei magazzini statali, circa la metà non èpiù idoneo al consumo umano.

Il programma a sostegno degli agricoltori, in baseal quale sono stati acquistati lotti di riso a prezzisuperiori rispetto a quelli sul mercato aveva distorto iprezzi globali e causato la perdita per la Thailandia delprimato a livello mondiale come Paese esportatore diriso. L’anno scorso il governo ha iniziato a vendereriso non idoneo al consumo umano per uso in-dustriale. A metà febbraio, il governo ha dichiarato diaver venduto 152.377 tonnellate di riso dalle scor-te.

E mette sul mercato altre scorte

ASIA/2 Lo scorso anno sono stati stipulati diversi contratti, alcuni dei quali particolarmente vantaggiosi

Vietnam, si vende in Indonesia e FilippineIl Vietnam ha esportato più di

856.219 tonnellate per un valore di347,8 milioni di dollari. Lo riporta il sitosaigon-gpdaily.com.vn. Huynh MinhHue, segretario generale del Vfa (Viet-nam Food Association), ha spiegatoche lo scorso anno sono stati stipulatidiversi contratti, alcuni dei quali moltovantaggiosi con l'Indonesia e le Fi-lippine. Il Vfa ha fatto sapere che leesportazioni dovrebbero raggiungere1,3 milioni di tonnellate nel primo

trimestre, il 56% in più rispetto allostesso periodo dello scorso anno.Secondo Hue, il numero dei contrattisottoscritti si attesta su livelli alti, etoccherebbe circa 1,4 milioni di ton-nellate.

Intanto, riporta ancora il sito sai-gon-gpdaily.com.vn, l'associazionesta annunciando di dare il via a nuovestrategie per l’acquisto di volumi riso.L'elevata domanda da parte degliesportatori, oltre a una previsione in

calo della produzione a causa dellasiccità e della penetrazione di acquasalata ha spinto, infatti, i prezzi versol'alto. Il ministero dell'Agricoltura edello sviluppo rurale ha riferito cheall’inizio di marzo circa 139mila ettaridel raccolto di riso della stagioneinverno-primavera in ben nove pro-vince erano stati danneggiati dallasiccità e dall’acqua salata, con unaperdita stimata in un milione di ton-nellate.

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Page 18: Il Risicoltore (aprile 2016)

LO STATO DEL RISO18 APRILE 2 016

IL BILANCIO A marzo vendite di risone di circa 25.000 tonnellate settimanali

Prezzi in ripresa?Il ritardo delle transazioni? Colpa di Lungo B, gruppo Baldo e Vari Lunghi A

IMPORT & EXPORT UECERTIFICATI RILASCIATI AL 15/3/2016

(Dati espressi in tonnellate base di riso lavorato)

Regno Unito 154.204

Francia 115.527

Paesi Bassi 80.201

Germania 53.264

Polonia 50.416

Italia 48.822

Spagna 31.877

Portogallo 28.265

Belgio 26.216

Rep. Ceca 20.082

Svezia 18.286

Altri Ue 51.671

TOTALE 678.831

Rotture di riso 178.446

Italia 64.708

Spagna 17.190

Grecia 14.552

Portogallo 7.966

Bulgaria 4.563

Regno Unito 3.590

Francia 3.487

Rep. Ceca 994

Paesi Bassi 951

Polonia 912

Romania 851

Altri Ue 2.687

TOTALE 122.451

- -

Paesi Import Paesi Export

IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI

Nell’ultimo mese le ven-dite di risone hanno eviden-ziato un volume medio set-timanale di circa 25.000 ton-nellate. Se questo trend simanterrà fino a tutto luglio, lacampagna si chiuderà con unvolume complessivo di circa1,4 milioni di tonnellate, inlinea con il livello registratonella scorsa campagna, an-nullando il gap attuale con ildato di un anno fa che si at-testa a circa -116.000 tonnel-late. Di conseguenza, sonoattesi stock finali per circa100.000 tonnellate, con unaumento di 20.000 tonnella-te rispetto agli stock previstinel bilancio di collocamento.

Al momento, il ritardo delletransazioni è da imputare alcomparto del riso Lungo B(-127.000 t), al gruppo Baldo(-23.500 t) e al gruppo dei VariLunghi A (-5.000 t). Al con-trario, si riscontrano maggiorivendite per i gruppi Loto-Arie-te (+17.800 t), Roma (+10.600t), Arborio-Volano (+4.300 t),Carnaroli (+3.700 t) e Lido-Al-pe (+3.500 t).

Per quanto concerne lequotazioni dei risoni, l’ultimomese è stato caratterizzatoda una certa stabilità, con se-gnali di ripresa a partire dallaquarta settimana di marzoche hanno riguardato in par-ticolare il gruppo Arborio-Vo-lano e il gruppo Baldo.

Prima di commentare l’an -damento degli scambi com-merciali è necessario preci-sare che, come di consueto, ig r a f i c i d e l l ’ i m p o r t edell’export riportano le quan-tità coperte dai titoli rilasciatidal Ministero dello SviluppoEconomico, quindi non ten-gono conto delle operazioniin import o in export di risoneche non sono accompagnateda un titolo. Poiché l’import dirisone sta diventando un ele-m e n t o f o n d a m e n t a l enell’analisi del mercato, ognimese ne verifichiamo lo sdo-ganamento, utilizzando i datiforniti da Eurostat, anche serisultano in ritardo di almenodue mesi. Quindi, se al dato diimportazione ricavato dai ti-toli, che ammonta a 48.822tonnellate, base lavorato, ag-giungiamo le 26.300 tonnel-late di risone sdoganate inItalia nei primi 5 mesi di cam-pagna, otteniamo un dato diimportazione complessivopari a 63.339 tonnellate, baselavorato. Il confronto con ilmedesimo periodo dellacampagna precedente, nelquale non risultavano ancoraimportazioni di risone, mo-stra un incremento di 35.585tonnellate (+128%).

Relativamente alle opera-zioni in esportazione, per le

quali non risultano movimen-ti di risone degni di nota, siregistra un dato globale di64.708 tonnellate, base lavo-rato, con un calo di 14.113tonnellate (-18%) rispetto alloscorso anno. Con il trend at-tuale si stima che a fine cam-pagna l’export si attesterà acirca 107.000 tonnellate, baselavorato, in linea con il datoprevisto nel bilancio di col-locamento.

Unione europeaLe importazioni comunita-

r ie si attestano a circa679.000 tonnellate, base la-vorato, con un incremento di101.000 tonnellate (+17,5%)rispetto a un anno fa. Le im-

portazioni relative al solo risosemigreggio risultano in au-mento del 21%, quelle re-lative al solo riso lavorato del15% ed entrambe possonoessere tranqui l lamenteproiettate a fine campagna aun nuovo livello record. In-fatti, la Commissione euro-pea ha pubblicato un aggior-namento del bilancio di col-locamento nel quale le im-portazioni comunitarie, inequivalente riso lavorato, so-no state stimate al valore re-cord di 1,35 milioni di ton-ne l la te , in aumento d i150.000 tonnellate rispettoalla scorsa campagna.

La Commissione ha ancheaggiornato i dati di importa-

zione di riso lavorato dai PMAche, per il primo semestredella campagna, evidenzianoun volume complessivo pari a185.180 tonnellate, con unaumento di quasi 55.000 ton-nellate (+42%) rispetto all’an -no scorso.

Pe r quan to r i gua rdal’export, l’ultimo mese è ri-sultato in linea con l’anda -mento riscontrato nello stes-so periodo di un anno fa: quin-di, considerando i dati dall’ini -zio della campagna si con-ferma un calo significativo(-17%) delle operazioni, es-sendo passate dalle 149.000tonnellate, base lavorato, del-lo scorso anno alle 122.500tonnellate attuali.

VENDITE E RIMANENZE DEI PRODUTTORI AL 22/3/2016Gruppi

varietaliDisponibilità

vendibileVenduto % rispetto

al disponibileRimanenze

TOTALE TONDO 405.993 259.279 63,86% 146.714Lido-Alpe 8.639 5.996 69,41% 2.643Padano-Argo 4.931 2.177 44,15% 2.754Vialone nano 28.389 15.178 53,46% 13.211Varie Medio 6.300 3.962 62,89% 2.338TOTALE MEDIO 48.259 27.313 56,60% 20.946Loto-Ariete 318.394 176.705 55,50% 141.689S. Andrea 68.115 29.070 42,68% 39.045Roma 63.071 35.948 57,00% 27.123Baldo 88.105 36.846 41,82% 51.259Arborio-Volano 96.466 70.003 72,57% 26.463Carnaroli 79.746 55.428 69,51% 24.318Varie Lungo A 79.377 38.017 47,89% 41.360TOTALE LUNGO A 793.274 442.017 55,72% 351.257TOTALE LUNGO B 262.382 165.315 63,01% 97.067TOTALE GENERALE 1.509.908 893.924 59,20% 615.984

VENDITE ATTUALI E CONFRONTO CON LA CAMPAGNA PRECEDENTE

Dati espressi in tonnellate di riso greggio

CAMPAGNE PRECEDENTI

Tondo 372.944 259.594 69,61%

Medio 31.804 22.338 70,24%

Lungo A 621.394 436.350 70,22%

Lungo B 424.237 292.069 68,85%

TOTALE 1.450.379 1.010.351 69,66%

2014/2015 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

Tondo 395.435 229.026 57,92%

Medio 26.797 19.624 73,23%

Lungo A 556.655 397.554 71,42%

Lungo B 493.847 269.536 54,58%

TOTALE 1.472.734 915.740 62,18%

2013/2014 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

Tondo 394.346 238.509 60,48%

Medio 42.644 24.863 58,30%

Lungo A 778.241 434.894 55,88%

Lungo B 437.874 284.788 65,04%

TOTALE 1.653.105 983.054 59,47%

2012/2013 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

Page 19: Il Risicoltore (aprile 2016)

LO STATO DEL RISO APRILE 2016 19

Importazioni Italia Esportazioni Italia

BORSA DI NOVARA

PER TUTTE LE BORSE, PREZZI ESPRESSI IN EURO PER TONNELLATA

7/3/2016Min Max

14/3/2016Min Max

21/3/2016Min Max

4/4/2016Min MaxRisoni

BORSA DI VERCELLI

Balilla, Centauro e similari 328 340 328 340 328 340 328 340

Sole CL 302 320 302 320 312 330 317 335

Selenio e similari 338 380 338 380 358 400 363 405

Tipo Ribe 262 280 262 280 262 280 262 280

Loto e similari 310 338 (*) 310 338 (*) 310 338 (*) 310 338 (*)

Augusto 330 338 330 338 330 338 330 338

S. Andrea e similari 303 338 303 338 303 338 303 338

Roma e similari 352 400 (**) 352 400 (**) 352 400 (**) 352 400 (**)

Baldo e similari 275 320 275 320 275 320 275 320

Arborio-Volano 680 720 680 720 690 730 710 750

Carnaroli e similari 660 700 660 700 660 700 670 710

Thaibonnet e similari 270 290 270 290 275 295 282 302

* Prezzo massimo riferito alla varietà Loto - ** prezzo massimo riferito alla varietà Roma

15/3/2016Min Max

22/3/2016Min Max

29/3/2016Min Max

5/4/2016Min MaxRisoni

BORSA DI PAVIARisoni 9/3/2016

Min Max16/3/2016Min Max

23/3/2016Min Max

30/3/2016Min Max

Balilla (originario) 310 330 310 330 310 330 315 335

Selenio 355 395 355 395 365 405 365 405

Lido-Flipper e sim. 255 280 255 280 255 280 255 280

Padano-Argo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Vialone Nano 445 475 445 475 445 475 445 475

S. Andrea 300 330 300 330 300 330 290 320

Loto e Nembo 270 310 270 310 270 310 270 310

Dardo-Luna CL e sim. 245 280 245 280 245 280 245 280

Augusto 280 310 280 310 280 310 280 310

Roma 360 390 360 390 340 370 340 370

Baldo 260 300 260 300 260 300 280 320

Arborio-Volano 670 700 670 700 690 720 700 730

Carnaroli 650 680 650 680 650 680 670 700

Thai.-Gladio e sim. 290 300 290 300 290 300 290 300

BORSA DI MORTARARisoni 11/3/2016

Min Max18/3/2016Min Max

25/3/2016Min Max

1/4/2016Min Max

Balilla 315 340 315 340 315 340 315 340

Selenio 355 405 355 405 355 405 355 405

Flipper-Alpe-Lido 265 290 265 290 265 290 265 290

Vialone Nano 460 480 460 480 460 480 450 470

S. Andrea 310 340 310 340 310 340 300 330

Loto 310 335 310 335 310 335 310 335

Dardo-Luna CL e sim. 260 285 260 285 260 285 260 285

Augusto 305 335 305 335 305 335 305 335

Roma 370 390 370 390 370 390 350 370

Baldo 270 310 270 310 270 310 290 330

Arborio-Volano 660 690 660 690 690 720 720 750

Carnaroli 660 690 660 690 660 690 660 690

Thaibonnet 280 300 280 300 280 300 280 300

Altre indica 280 300 280 300 280 300 280 300

BORSA DI MILANOLavorati 15/3/2016

Min Max22/3/2016Min Max

29/3/2016Min Max

5/4/2016Min Max

Arborio 1500 1550 1500 1550 1520 1570 1580 1630

Roma 940 990 940 990 940 990 940 990

Baldo 860 910 860 910 860 910 860 910

Ribe 680 710 680 710 680 710 680 710

S. Andrea 885 935 885 935 885 935 885 935

Thaibonnet 645 685 645 685 645 685 645 685

Vialone Nano 1210 1260 1210 1260 1210 1260 1170 1220

Padano-Argo 890 940 890 940 890 940 890 940

Lido e similari 670 700 670 700 670 700 670 700

Originario comune 735 765 735 765 735 765 735 765

Carnaroli 1500 1580 1500 1580 1520 1600 1520 1600

Parboiled Ribe 780 810 780 810 780 810 780 810

Parboiled Thaib. 745 785 745 785 745 785 745 785

Parboiled Baldo 980 1010 980 1010 980 1010 980 1010

Balilla-Centauro 310 340 310 340 310 340 310 340

Selenio 345 395 345 395 345 395 345 395

Lido-Flipper 255 280 255 280 255 280 255 280

Loto 285 325 285 325 285 325 285 325

Augusto 295 325 295 325 295 325 295 325

Dardo, Luna CL e sim. 260 285 260 285 260 285 260 285

S. Andrea 300 330 300 330 300 330 290 320

Baldo 275 305 275 305 275 305 280 320

Roma 360 400 345 385 345 385 330 370

Arborio-Volano 660 700 660 700 660 700 690 730

Carnaroli 660 690 660 690 660 690 660 690

Thaibonnet-Gladio e sim. 280 300 280 300 280 300 280 300

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I L TROVAUFF IC IO

Servizio di Assistenza Tecnica

Te l e fo n o Te c n i c o Sede di lavoro

320 43 25 357 Simone Boattin Codigoro

320 43 25 358 Alessandra Bogliolo N ova r a

320 43 25 359 Paola Castagna Pav i a

320 43 25 360 Massimo Zini Pav i a

320 43 25 361 Bruna Marcato Mort ara

320 43 25 362 Cesare Rocca Ve r c e l l i

320 43 25 363 Carlotta Caresana Ve r c e l l i

320 43 25 364 Lucio Zerminiani Isola della Scala

320 43 25 365 Sandro Stara Orist ano

320 43 25 367 Massimo Giubertoni N ova r a

320 43 25 368 Franco Sciorati Pav i a

Sede Sede Centrale

Indirizzo Via San Vittore, 40Città 20123 MilanoTelefono 02 8855111Fax 02 861372E-mail [email protected] Lun-Ven: 9,30-12,30 13,30-17,00Servizi Presidenza Direzione Generale Area mercati e Rapporti UE Amministrazione - Personale URP - CED

Sede Centro Ricerche sul Riso

Indirizzo Strada per Ceretto, 4Città 27030 Castello D’AgognaTelefono 0384 25601Fax 0384 98673E-mail [email protected] Lun-Ven: 9,30-12,30 13,30-17,30Servizi Biblioteca - Laboratori

Sede Centro Operativo

Servizi Emissioni certificati Dichiarazioe esp. Raccolta denunce e documenti

Telefono 0161 257031Fax 02 30131188E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 14,00-16,30

Sede Sezione di Ferrara

Indirizzo Via Leoncavallo, 1Città 44021 CodigoroTelefono 0533 713092Fax 0533 713405E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 14,00-16,30Servizi Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Sede Sezione di Novara

Indirizzo Via Ravizza, 10Città 28100 NovaraTelefono 0321 629895Fax 0321 612103E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 14,00-16,30Servizi Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Sede Sezione di Pavia

Indirizzo Via Calatafimi, 13Città 27100 Pavia

Telefono 0382 24651Fax 0382 304820E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 14,00-16,30Servizi Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Sede Sezione di Vercelli

Indirizzo P.zza Zumaglini, 14Città 13100 VercelliTelefono 0161 257031Fax 0161 213209E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 14,00-16,30Servizi Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Sede Ufficio di Isola della Scala

Indirizzo Via Nazario Sauro, 9Città 37063 Isola della ScalaTelefono 045 6630486Fax 045 6639833E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 14,00-16,30Servizi Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Sede Ufficio di Mortara c/o CRR

Indirizzo Strada per Ceretto 4Città 27030 Castello d’AgognaTelefono 0384 90801 - 0384 2560204Fax 0384 294084 - 02 30132944E-mail [email protected] Lun-Ven: 9,15-12,30 13,30-16,30Servizi: Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Sede Servizio rese c/o Sala ContrattazioneIndirizzo Piazza Trieste 3Città 27036 MortaraTelefono 0384 98672E-mail [email protected] Venerdì 8,30-12,30Servizi Rese alla lavorazione

Sede Ufficio di Oristano

Indirizzo Via Enrico Mattei, 92Città 09170 OristanoTelefono 0783 78641Fax 0783 72557E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 13,30-16,30Servizi: Assistenza tecnica - Uff.Buoni

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20 APRILE 2 016