il risicoltore (febbraio 2016)

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MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI www.enterisi.it - @EnteRisi Anno LIX - n. 2 Febbraio 2016 CONSORZIO EST SESIA Appello alle istituzioni e agli operatori agricoli Allarme siccità per le risaie Anche eventuali nevicate e piogge primaverili potrebbero non bastare . Paolo Carrà Nel corso dell'ultimo Comi- tato di Gestione tenutosi a Bru- xelles il 28 gennaio, il direttore generale dell’Ente Nazionale Risi è intervenuto di fronte ai servizi della Commissione, per effettuare un’attenta analisi del mercato risicolo servendosi dei dati elaborati dalla Commissio- ne stessa. Con le informazioni a disposizione è stato fatto rilevare che dall’inizio della campagna di com- mercializzazione a fine gennaio 2016 le importazioni in Europa, compresi i quantitativi derivanti di PMA, sono aumentate per tutti i comparti produttivi (+37% per il riso semigreggio, +22% per il riso lavorato), incre- mentandosi in totale di 96.000 tonnellate di riso base lavorato; pertanto, risulta ormai più che evidente che le importazioni agevolate non hanno alcun effetto so- stitutivo rispetto alle importazioni che pagano dazio o che sono assoggettate ad altri regimi tariffari. Il grave impatto del flusso delle importazioni per il mercato comunitario è stato attentamente sottolineato alla Commissione per due ordini di motivi: 1. In questa campagna di commercializzazione, oltre al riso semigreggio e al riso lavorato, sono entrate nell’Unione Europea 12.700 tonnellate di risone (di cui 7.000 in Italia) rispetto alle 120 tonnellate della cam- pagna scorsa; 2. la situazione relativa all’importazione nell’Unione europea sembra non essere più sotto controllo, atteso che nell’ultimo bilancio presentato dalla Commissione il 17 dicembre scorso, il dato di importazione in equi- valente riso lavorato era stimato in aumento per tutta la campagna di commercializzazione in 97.000 tonnellate. Livello già raggiunto in soli 5 mesi. Relativamente alla situazione delle consegne di riso italiano verso i Paesi Terzi , la delegazione italiana ha fatto rilevare alla Commissione tutta la preoccupazione per la riduzione delle consegne che oggi, a causa della minor domanda da parte del mercato turco registra una riduzione del 20% pari a 12.000 t. Al temine dell’intervento della delegazione italiana, Spagna, Portogallo e Grecia hanno sostenuto le preoc- cupazioni espresse dall’Italia evidenziando, di fatto, una situazione che crea preoccupazione nei più grandi Paesi produttori dell’Unione. Senza annoiare ulteriormente con i numeri, penso che quanto avevamo denunciato, ovvero che la passata campagna commerciale sarebbe stata un lontano ri- cordo, purtroppo trova fondamento e che di fronte a questa situazione è prioritario che la filiera italiana si ritrovi unita per delineare una strategia. Tutto ciò è indispensabile considerando che la Commissione, che non può contestare i dati da lei stessa forniti, continua a sostenere che per il momento è solo necessario mo- nitorare il mercato, che la DG Trade, vera protagonista delle trattative commerciali europee, continua osti- natamente a non voler prendere in considerazione la questione clausola di salvaguardia; ormai è chiaro che se queste condizioni permarranno il mercato dell'indica sarà tutto in mano ai Paesi Terzi con ripercussioni sull'equilibrio commerciale del riso japonica, fiore al- l'occhiello della produzione italiana. Questa è una partita troppo importante per la ri- sicoltura italiana che non possiamo perdere e che necessita di strategie studiate e condivise anche con altri Paesi produttori, superando individualismi. Come sempre lavoro di squadra, unità e soprattutto confronto aperto nelle sedi preposte. Una di queste è senza dubbio l'Ente Nazionale Risi. Se anche dovesse nevi- care e piovere a febbraio e marzo, i nostri campi que- st’estate potrebbero boc- cheggiare. A lanciare l’allar- me è stata l’Associazione Ir- rigazione Est Sesia che a fi- ne gennaio ha riunito i rap- presentati delle organizza- zioni di categoria agricola di Piemonte, Lombardia e dell’Ente Nazionale Risi per fare il punto della situazione. E’ emersa una forte preoc- cupazione per quel che sta accadendo e la necessità di sensibilizzare tutti i soggetti istituzionali in merito ai rischi che potrebbe correre l'inte- ro comparto agricolo com- preso tra i fiumi Dora Baltea e Ticino qualora si protragga l'eccezionale e drammatica situazione di scarsità di piog- ge e di accumulo nevoso. Infatti, anche un augura- bile e atteso cambiamento delle condizioni meteorolo- giche, con precipitazioni ne- vose nel corso del mese di febbraio e marzo, non com- penserebbe le carenze, con la conseguenza che già oggi si possono prevedere signi- ficativi deficit di risorsa idri- ca a partire dalla seconda metà del mese di giugno, fino al termine della stagio- ne irrigua estiva. A pag. 10 . Ecco la nuova edizione della “Relazione Annua- le” , curata dal Servizio As- sistenza Tecnica dell’ENR, con la collabo- razione del Centro Ricer- che sul Riso. La “Rela- zione Annuale 2015” par- te come sempre da ll’analisi dell’an da- mento climatico per poi affrontare il tema dell’evoluzione della su- perficie risicola in Italia che mette inrilievo la sempre più ampia diffu- sione della tecnica della semina interrata a file. Si vedono poi le prospettive del collocamento della campagna, si parla della Rete Dimostrativa Riso 2015 e si propongono i risultati delle prove di diserbo, fungicidi e agronomiche. Il tutto per uno strumento che si spera possa aiutare i risicoltori nella loro attività. A pag. 5 Il prodotto delle risaie italiane deve sempre essere un’eccellenza. E per mantenere fisso questo obiettivo, l’Ente Nazionale Risi ha voluto orga- nizzare la seconda edizione di un con- vegno tecnico, svoltosi lo scorso 4 febbraio al Centro Ricerche sul Riso di Castello d’Agogna.Il tema affrontato è stato “Sperimentazione agronomica e attività sementiera per una risicol- tura d’eccellenza” . Un incontro quantomai necessario, ha sottolineato il presidente dell’Ente Risi, Paolo Carrà, perché «fare il ri- sicoltore è diventato un mestiere sempre più difficile e il lavoro si è notevolmente complicato». Di grande aiuto, quindi, le indicazioni arrivate dai relatori della mattinata sul tema “Ef- ficienza della concimazione azotata: opportunità per una risicoltura più competitiva e sostenibile” e i sug- gerimenti offerti da quelli del pome- riggio sul tema “Problematiche se- mentiere e nuove varietà per le se- mine 2016” . Nell’arco della mattinata sono anche stati pre- sentati i dati di CRA-SCS sulla c e r ti f i c a zi o n e delle sementi di riso: nel 2015 le superfici destina- te alla produzione di seme sono di nuovo aumenta- te con sementi di oltre 120 diverse varietà. Analizzando la ripartizione percentuale della su- perficie destinata alla produzione di seme in funzione delle diverse tipo- logie di granello, emerge che oltre il 35% riguarda varietà a granello lungo A destinate al mercato interno, con un ulteriore aumento di 680 ettari rispetto allo scorso anno, che aveva già fatto registrare un in- cremento simile (+650 ettari). An- damento specu- lare, ma di segno contrario (meno 650 ettari), fanno registrare le varie- tà lungo B, che erano già diminui- te di 680 ettari lo scorso anno, e che rappresenta- no oggi poco più del 16%. La mattinata si è conclusa con la premiazione della 105ª edizione del Concorso nazionale per i produttori di sementi di riso. Alle pag. 6-7 Ci sono partite che non possiamo perdere IL CONVEGNO DELL’ENR Si è parlato di “Sperimentazione agronomica e attività sementiera” Al CRR la risicoltura d’eccellenza Ponte sul Ticino La Relazione Annuale 2015 Riso news Pan, manca il decreto Il provvedimento interministeriale per attuare il Piano d’azione nazionale non è ancora pronto e le autorità hanno di fatto prorogato la scadenza mantenendo i vec- chi criteri A pag. 3 Fiera in Campo il 27-28 febbraio Torna la manifestazione dedicata in particolare al riso di Caresanablot (Vc). Lo slogan della 39ª edizione è “Scoprila, Ascoltala, Vivila” e si svolgerà il 27 e 28 febbraio preceduta da un convegno, il 26, sulle nuove tecnologie in risicoltura. A pag. 13 Il triciclazolo per ora è salvo La Commissione dell’Unione europea ha ritirato la proposta per il rigetto de- finitivo della richiesta di autorizzazione del triciclazolo. Se fosse andata in porto avrebbe segnato la fine di questi trat- tamenti anti-brusone; sarebbe potuta co- stare ai risicoltori italiani ben 125 milioni di euro. A pag. 15

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Anno LIX n. 2 Mensile di informazioni agricole industriali e commerciali sul RISO dell'Ente Nazionale Risi

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Page 1: Il Risicoltore (Febbraio 2016)

MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI

www.enterisi.it - @ E n te R i s i

Anno LIX - n. 2 Febbraio 2 016

CONSORZIO EST SESIA Appello alle istituzioni e agli operatori agricoli

Allarme siccità per le risaieAnche eventuali nevicate e piogge primaverili potrebbero non bastare

.

Paolo Carrà

Nel corso dell'ultimo Comi-tato di Gestione tenutosi a Bru-xelles il 28 gennaio, il direttoregenerale dell’Ente NazionaleRisi è intervenuto di fronte aiservizi della Commissione, pereffettuare un’attenta analisi delmercato risicolo servendosi deidati elaborati dalla Commissio-

ne stessa. Con le informazioni a disposizione è statofatto rilevare che dall’inizio della campagna di com-mercializzazione a fine gennaio 2016 le importazioni inEuropa, compresi i quantitativi derivanti di PMA, sonoaumentate per tutti i comparti produttivi (+37% per ilriso semigreggio, +22% per il riso lavorato), incre-mentandosi in totale di 96.000 tonnellate di riso baselavorato; pertanto, risulta ormai più che evidente che leimportazioni agevolate non hanno alcun effetto so-stitutivo rispetto alle importazioni che pagano dazio oche sono assoggettate ad altri regimi tariffari.

Il grave impatto del flusso delle importazioni per ilmercato comunitario è stato attentamente sottolineatoalla Commissione per due ordini di motivi:

1. In questa campagna di commercializzazione, oltreal riso semigreggio e al riso lavorato, sono entratenell’Unione Europea 12.700 tonnellate di risone (di cui7.000 in Italia) rispetto alle 120 tonnellate della cam-pagna scorsa;

2. la situazione relativa all’importazione nell’Unioneeuropea sembra non essere più sotto controllo, attesoche nell’ultimo bilancio presentato dalla Commissioneil 17 dicembre scorso, il dato di importazione in equi-valente riso lavorato era stimato in aumento per tutta lacampagna di commercializzazione in 97.000 tonnellate.Livello già raggiunto in soli 5 mesi.

Relativamente alla situazione delle consegne di risoitaliano verso i Paesi Terzi , la delegazione italiana hafatto rilevare alla Commissione tutta la preoccupazioneper la riduzione delle consegne che oggi, a causa dellaminor domanda da parte del mercato turco registra unariduzione del 20% pari a 12.000 t.

Al temine dell’intervento della delegazione italiana,Spagna, Portogallo e Grecia hanno sostenuto le preoc-cupazioni espresse dall’Italia evidenziando, di fatto, unasituazione che crea preoccupazione nei più grandi Paesiproduttori dell’Unione.

Senza annoiare ulteriormente con i numeri, pensoche quanto avevamo denunciato, ovvero che la passatacampagna commerciale sarebbe stata un lontano ri-cordo, purtroppo trova fondamento e che di fronte aquesta situazione è prioritario che la filiera italiana siritrovi unita per delineare una strategia. Tutto ciò èindispensabile considerando che la Commissione, chenon può contestare i dati da lei stessa forniti, continua asostenere che per il momento è solo necessario mo-nitorare il mercato, che la DG Trade, vera protagonistadelle trattative commerciali europee, continua osti-natamente a non voler prendere in considerazione laquestione clausola di salvaguardia; ormai è chiaro chese queste condizioni permarranno il mercato dell'indicasarà tutto in mano ai Paesi Terzi con ripercussionisull'equilibrio commerciale del riso japonica, fiore al-l'occhiello della produzione italiana.

Questa è una partita troppo importante per la ri-sicoltura italiana che non possiamo perdere e chenecessita di strategie studiate e condivise anche conaltri Paesi produttori, superando individualismi.

Come sempre lavoro di squadra, unità e soprattuttoconfronto aperto nelle sedi preposte. Una di queste èsenza dubbio l'Ente Nazionale Risi.

Se anche dovesse nevi-care e piovere a febbraio emarzo, i nostri campi que-st ’estate potrebbero boc-cheggiare. A lanciare l’allar -me è stata l’Associazione Ir-rigazione Est Sesia che a fi-ne gennaio ha riunito i rap-presentati delle organizza-zioni di categoria agricola diPiemonte, Lombardia edell’Ente Nazionale Risi perfare il punto della situazione.E’ emersa una forte preoc-cupazione per quel che staaccadendo e la necessità disensibilizzare tutti i soggettiistituzionali in merito ai rischiche potrebbe correre l'inte-ro comparto agricolo com-

preso tra i fiumi Dora Balteae Ticino qualora si protraggal'eccezionale e drammaticasituazione di scarsità di piog-ge e di accumulo nevoso.

Infatti, anche un augura-bile e atteso cambiamentodelle condizioni meteorolo-giche, con precipitazioni ne-vose nel corso del mese difebbraio e marzo, non com-penserebbe le carenze, conla conseguenza che già oggisi possono prevedere signi-ficativi deficit di risorsa idri-ca a partire dalla secondametà del mese di giugno,fino al termine della stagio-ne irrigua estiva.

A pag. 10

.

Ecco la nuova edizionedella “Relazione Annua-l e”, curata dal Servizio As-s i s t e n z a Te c n i c adell’ENR, con la collabo-razione del Centro Ricer-che sul Riso. La “Re l a -zione Annuale 2015” par-t e c o m e s e m p r eda ll’analisi dell’an da-mento climatico per poia f f r o n t a r e i l t e m adell’evoluzione della su-perficie risicola in Italiache mette inrilievo lasempre più ampia diffu-sione della tecnica dellasemina interrata a file. Si vedono poi le prospettivedel collocamento della campagna, si parla della ReteDimostrativa Riso 2015 e si propongono i risultatidelle prove di diserbo, fungicidi e agronomiche. Iltutto per uno strumento che si spera possa aiutare irisicoltori nella loro attività.

A pag. 5

Il prodotto delle risaie italiane devesempre essere un’eccellenza. E permantenere fisso questo obiettivo,l’Ente Nazionale Risi ha voluto orga-nizzare la seconda edizione di un con-vegno tecnico, svoltosi lo scorso 4febbraio al Centro Ricerche sul Riso diCastello d’Agogna.Il tema affrontato èstato “Sperimentazione agronomicae attività sementiera per una risicol-tura d’eccellenza”.

Un incontro quantomai necessario,ha sottolineato il presidente dell’EnteRisi, Paolo Carrà, perché «fare il ri-sicoltore è diventato un mestieresempre più difficile e il lavoro si ènotevolmente complicato». Di grandeaiuto, quindi, le indicazioni arrivate dairelatori della mattinata sul tema “Ef-ficienza della concimazione azotata:opportunità per una risicoltura piùcompetitiva e sostenibile” e i sug-

gerimenti offerti da quelli del pome-riggio sul tema “Problematiche se-mentiere e nuove varietà per le se-mine 2016”.

Nell’arco dellamattinata sonoanche stati pre-sentati i dati diCRA-SCS sullac e r t i f i c a z i o n edelle sementi diriso: nel 2015 lesuperfici destina-te alla produzionedi seme sono dinuovo aumenta-te con sementi dioltre 120 diverse varietà. Analizzandola ripartizione percentuale della su-perficie destinata alla produzione diseme in funzione delle diverse tipo-logie di granello, emerge che oltre il

35% riguarda varietà a granello lungoA destinate al mercato interno, con unulteriore aumento di 680 ettari rispettoallo scorso anno, che aveva già fatto

registrare un in-cremento simile(+650 ettari). An-damento specu-lare, ma di segnocontrario (meno650 ettari), fannoregistrare le varie-tà lungo B, cheerano già diminui-te di 680 ettari loscorso anno, eche rappresenta-

no oggi poco più del 16%. La mattinatasi è conclusa con la premiazione della105ª edizione del Concorso nazionaleper i produttori di sementi di riso.

Alle pag. 6-7

Ci sono partite chenon possiamo perdere

IL CONVEGNO DELL’ENR Si è parlato di “Sperimentazione agronomica e attività sementiera”

Al CRR la risicoltura d’eccellenza

Ponte sul Ticino

La Relazione Annuale 2015

Ris

o ne

ws

Pan, manca il decretoIl provvedimento interministeriale per

attuare il Piano d’azione nazionale non èancora pronto e le autorità hanno di fattoprorogato la scadenza mantenendo i vec-chi criteri

A pag. 3

Fiera in Campo il 27-28 febbraioTorna la manifestazione dedicata in

particolare al riso di Caresanablot (Vc). Loslogan della 39ª edizione è “Scoprila,Ascoltala, Vivila” e si svolgerà il 27 e 28febbraio preceduta da un convegno, il 26,sulle nuove tecnologie in risicoltura.

A pag. 13

Il triciclazolo per ora è salvoLa Commissione dell’Unione europea

ha ritirato la proposta per il rigetto de-finitivo della richiesta di autorizzazione deltriciclazolo. Se fosse andata in portoavrebbe segnato la fine di questi trat-tamenti anti-brusone; sarebbe potuta co-stare ai risicoltori italiani ben 125 milioni dieuro.

A pag. 15

Page 2: Il Risicoltore (Febbraio 2016)

2 FEBBRAIO 2 016

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Page 3: Il Risicoltore (Febbraio 2016)

TECNIC A FEBBRAIO 2016 3

Pan, fermi tutti, manca il decretoTarda ad arrivare il provvedimento interministeriale (si parla della prossima primavera); le autorità, conun comunicato del 26 novembre 2015, hanno di fatto prorogato la scadenza mantenendo i vecchi criteri

Simone Silvestri

Come ormai è noto, il 13febbraio 2014 è entrato invigore il Piano d’azione na-zionale (Pan) emanato conDecreto 22 gennaio 2014, aisensi dell’art. 6 del DecretoLegislativo 14 agosto 2012,n. 150 che istituisce un qua-dro per l’azione comunitariaai fini dell’utilizzo sostenibiledei pesticidi, in attuazioned e l l a D i r e t t i v a20 09/128/CE, prevedendo,a partire dal 26 novembre2014 sostanziali modifichealle procedure per ottenerel’abilitazione all’acquisto eall’utilizzo dei prodotti fito-sanitari, comunemente no-ta come “patentino fitosa-nit ario”.

Entro un anno, ovvero adecorrere dal 26 novembre2015, è scattata l'applicazio-ne della specifica misurasulla vendita e utilizzo di fi-tofarmaci prevista dal Pianodi Azione Nazionale. Da que-sta data, chiunque voglia ac-quistare prodotti fitosanitariprofessionali deve dotarsi di“certificato di abilitazioneall’acquisto e all’u t i l i z zo”, ri-lasciato a seguito di corso eprova abilitativa.

Non si tratta di una novitàper l'Italia che già da anniprevedeva l'acquisto e l'u-tilizzo di fitofarmaci consi-derati pericolosi solo con ilpatentino. La vera novità èche a partire dal 26 novem-bre 2015 i prodotti fitosani-tari avrebbero dovuto esse-re suddivisi in due nuove ca-tegorie: prodotti fitosanitariad uso professionale e nonprofessionale. Questa clas-sificazione, sarebbe dovutaessere stabilita ai sensidell’art. 10 comma 4 del dlg150/2012 con il decreto delMinistero della salute, d’in -tesa con il Ministero dellePolitiche Agricole, Alimen-tari e Forestali e con il Mi-nistero dell’Ambiente e dellaTutela del Territorio e del ma-re. Tale decreto intermini-steriale, invece, tarda ad ar-rivare: indiscrezioni parlanodell’arrivo per la prossimaprimavera. Questo ritardo fasì che, nell’impossibilità difar frequentare i corsi di abi-litazione all'acquisto e all'u-

tilizzo degli agrofarmaci aglioltre 10 milioni di possibiliutilizzatori dei prodotti nonprofessionali (fonte: Nomi-

sma), le autorità, con un co-municato del 26 novembre2015, hanno di fatto proro-gato la scadenza mante-

nendo i vecchi criteri in at-tesa del decreto che chiariràla situazione.

Tale classificazione ri-

guarda tutti i prodotti fito-sanitari, a prescindere dallaloro classificazione ed eti-chettatura di pericolo. Fa-ranno, quindi, parte dei pro-dotti professionali: i moltotossici (T+), i tossici (T), inocivi (Xn), gli irritanti (Xi) e inon classificati (Nc). Dal 26novembre 2015 il loro ac-quisto e anche il loro im-piego saranno condizionatidal possesso del patentino.Ciò significa che tutti coloroche, ad esempio, nell’am -bito di un’azienda agricolaacquistano, manipolano edistribuiscono i prodotti fi-tosanitari o le loro rimanen-ze, dovranno avere il paten-tino. Va ricordato che i criteridi classificazione ed etichet-tatura di pericolo sono cam-biati a partire da giugno

2015, adeguandosi a quantodefinito a livello mondiale.

I prodotti fitosanitari aduso non professionale po-tranno essere acquistati an-che da chi non sarà in pos-sesso del patentino; perquesto motivo la nuova ti-pologia di prodotti sarà ca-ratterizzata da una nulla obassissima pericolosità perla salute umana e per l’am -biente.

Rientrano in questa cate-goria i prodotti per l’impiegosu piante ornamentali e dafiore in appartamento, bal-cone e giardino domestico ei prodotti utilizzati per la di-fesa fitosanitaria di pianteedibili (la pianta e/o i suoifrutti) coltivate in formaamatoriale, destinate al con-sumo familiare.

.

La proroga della Regione PiemonteLa regione Piemonte comunica che i

soggetti in possesso dei “patentini” perl’acquisto e l’uso dei prodotti fitosanitari(rilasciati dalle Province ai sensi del DPR290/2001) nonché i venditori/distributoriin possesso del certificato di abilitazionealla vendita dei prodotti fitosanitari (ri-lasciato dalle ASL ai sensi del DPR290/2001) scaduto o in scadenza nelperiodo 1.1.2014 - 31.12.2015, hanno unaproroga di validità fino al 30.06.2016.

Questa proroga, permette a coloro chehanno il patentino in scadenza di svolgerele attività formative nel periodo invernaleaccumulando i 12 crediti previsti per rin-

novare i certificati, partecipando alle ini-ziative formative ed informative (corsi eseminari) organizzati dagli Enti indicati alpunto 4.1 B) della DGR n. 44-645 del24.11.2014 entro il 30.06.2016. Gli stessipossono fare richiesta di rinnovo alleProvince/Città Metropolitana di Torino e leASL entro il 31.07.2016. Da sottolineare èche nel caso di non rispetto di tale sca-denza, gli utilizzatori nonché i distribu-tori/venditori dovranno richiedere il rila-scio ex novo. Tutti i certificati di abi-litazione in scadenza dal 1.1.2016 al31.12.2016 hanno validità fino a sei mesioltre la scadenza.

I l R e g o l a m e n t o1272/2008 (CLP – Classi-fication, Labeling and Pac-kaging) è il nuovo regola-mento europeo relativo allaclassificazione, all’e t i ch e t-tatura e all’imballaggio dellesostanze e delle miscelepericolose. E’ stato pub-blicato sulla GU.UE il 31dicembre 2008 ed è entratoin vigore il 20 gennaio20 09.

Questo regolamento èuna revisione e un aggior-namento del sistema diclassificazione ed etichet-tatura dei prodotti chimiciche interessa le aziendeproduttrici appunto già daalcuni anni e ha iniziato ainteressare gli operatori delsettore agricolo dal 1° giu-gno dello scorso anno. IlRegolamento Clp si applicaa tutte le sostanze chimichee le miscele pericolose,compresi i biocidi e gli agro-farmaci (formulati) e intro-duce cambiamenti di rilievoper i fabbricanti, gli impor-tatori e gli utilizzatori a vallerelativamente alla classifi-cazione di sostanze e mi-scele e le conseguenti ri-formulazioni delle etichette

di pericolo e aggiornamen-to delle Schede di dati si-curezza (Sds).

I principali cambiamentidel regolamento vengonodescritti di seguito, ma percompletezza si consiglia diconsultare il materiale in-formativo di Federchimica( w w w. fe d e r ch i m i c a . i t ) .

Il nuovo regolamento de-finisce “miscela” una so-luzione composta da due opiù sostanze e non più pre-parato (e quindi anche i pre-parati agrofarmaci).

Le sostanze, in base allanatura del pericolo, sonodivise in classi di pericolo, aloro volta suddivise in ca-tegorie che ne specificanola gravità. Le classi e lecategorie di pericolo pre-viste dal CLP sono diffe-renti da quelle previste dallaprecedente normativa.Queste differenze fanno sìche non vi sia sempre unacorrispondenza fra le vec-chie indicazioni (frasi R =Risk e S = Safety) e lenuove (frasi H = Hazard e P= Precautionary).

Le indicazioni di pericoloposte sotto al pittogrammanon sono più presenti nel

CLP. Esse sono sostituiteda un’avvertenza definiteattraverso le parole “peri-c o l o” o “a tt e n z i o n e”: inol-tre, vengono modificati i pit-togrammi e i simboli di pe-ricolo.

Le frasi dirischio (frasi R= Risk) ven-gono sostitui-te con indica-zioni di peri-colo (frasi H =Hazard state-ments). Adogni indica-zione di peri-c o l o c o r r i-sponde un codice alfanu-merico composto dalla let-tera H seguita da 3 numeri,il primo numero indica iltipo di pericolo (H2 = pe-ricoli chimico-fisici, H3 =pericoli per la salute, H4 =pericoli per l’ambiente), i

due numeri successivi cor-rispondono all’ordine se-quenziale della definizione.L’Unione europea si è ri-servata di inserire frasi sup-plementari che non corri-spondono ad alcuna eguale

d e f i n i z i on enel sistemaGSH. Essesono identifi-cate dal codi-ce EUH se-guito da unnumero a trecifre. 6 Le fra-si di prudenza(frasi S = Sa-fety) vengono

sostituite con consigli diprudenza (frasi P = Pre-cautionary statements). Adogni consiglio di prudenzacorrisponde un codice al-fanumerico composto dallalettera P seguita da 3 nu-meri, il primo numero indica

il tipo di consiglio (P1 =carattere generale, P2 =prevenzione, P3 = reazione,P4 = conservazione, P5 =smaltimento), i due numerisuccessivi corrispondonoall’ordine sequenziale di de-finizione.

Per quanto riguarda il pro-cesso di riclassificazionenel nostro Paese, comedetto l’applicazione di que-sta revisione è obbligatoriadal 1 giugno 2015. Sarà pos-sibile lo smaltimento dellescorte entro i 2 anni per iprodotti immessi in com-mercio prima del 1 giugno2015 fino al 31 maggio 2017(se non intervengono ul-teriori decreti con obbligori-etichettatura). Vi sarà lapossibilità per i produttori(titolari di registrazione) diadottare volontariamente inuovi criteri prima che que-sti diventino obbligatori.

IL REGOLAMENTO Riguarda la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio delle sostanze e delle miscele pericolose

La nuova classificazione UE dei prodotti fitosanitari

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Page 4: Il Risicoltore (Febbraio 2016)

TECNIC A4 FEBBRAIO 2 016

RICERCA Ecco le operazioni che vanno fatte per garantire le varietà

Mantenimento in purezzae moltiplicazione del riso da semeRomano Gironi

Nel numero di dicembre2015 del “R i s i c o l t o r e” si ècercato di chiarire come siottiene una varietà di riso.Ottenuta la varietà, il lavoronon risulta terminato, macontinua con una serie dioperazioni complesse chesi perpetuano nel tempo fin-ché la varietà resta coltivatae mantenuta iscritta al Re-gistro Nazionale delle Va-rietà di Specie Agrarie.

Già al momento della pra-tica di registrazione di unavarietà vengono messe inatto una serie di operazioni

finalizzate al mantenimentoin purezza della varietà stes-sa.

Si deve evitare che la va-rietà degeneri perdendo co-sì valore agronomico, masoprattutto perché resti taledeve mantenere una sua

identità, omogeneità e sta-bilità, requisiti indispensa-bili affinché la varietà nonvenga cancellata dal Regi-stro Nazionale delle Varietàdi Specie Agrarie.

Dobbiamo tenere pre-sente che il riso è una piantaautogama, ovvero che la fe-condazione avviene in con-temporanea con l’a p e r tu r adel fiore; ma vi è sempreuna percentuale di alloga-mia che dipende sia dal ge-

notipo sia da diversi fattoriquali condizioni ambientali,presenza di vento e freddoe anche presenza di insettipronubi che raccolgono ilpolline. In considerazione diciò, bisogna stabilire accu-ratamente dove viene ese-guita la riproduzione e con-siderare tutti i fattori ai finidella valutazione del mate-riale negli anni successivi.

Un altro fattore non tra-scurabile da considerare è

che, come tutti i materialibiologici, la varietà ad ognigenerazione subisce dellemutazioni, a volte evidenti ealtre volte non percepibilidall’operatore, se non dopomolti anni con conseguenteperdita di valore agronomi-co della varietà.

Le operazionida fare

Per evitareq u a n t o s o-pr aind icat o,devono esse-re messi in at-to degli accor-gimenti tecni-ci e operativial fine di evi-tare la derivagenetica.

I n p r i m oluogo è op-portuno scegliere, per la ri-produzione della varietà,una località con condizioniideali di coltivazione, su ter-reni in cui viene effettuata larotazione e con un sufficien-te isolamento spaziale daaltre colture di riso. La legge25/11/1971, n. 1096 imponecome distanza minima 8metri per la categoria di se-me Nucleo e Prebase e 4metri per il seme di Base edi 1ª r iproduz ione. Inquell’appezzamento saran-no seminate un determina-to numero di file pannoc-chia (30 – 200) che sonostate raccolte dal Nucleodel materiale che è statoimpiegato per le prove uf-ficiali di iscrizione al Regi-stro Nazionale delle Varietà

di Specie Agrarie. Dopo unascelta accurata, un certonumero di filette sarannoraccolte e trebbiate singo-larmente. L’anno seguente,una parte delle filette rac-colte sarà seminata per pro-durre delle parcelle e, dopoavere operato una scelta ac-

curata, la par-te del mate-riale raccoltonelle parcellesarà semina-to in parcellea n c o r a p i ùgrandi (par-celloni) l’annos uc c e ss i vo .Da 2 a 5 par-celloni saran-no scelti, rac-colti separa-tamente e do-po opportuni

controlli convergeranno in-sieme in un solo nucleo dipartenza al fine di evitarederiva genetica per sceltesoggettive del materiale. Il

Standard di purezza varietale

NucleoPr e b a s e

Ba s e1ª riproduzione

Pr e b a s eBa s e

1ª riproduzione2ª riproduzione

Categoria semei m p i e ga to

Categoria semeda produrre

Standard di purezzaminima (‰)

Percentuale massimadi impurità varietali (‰)

999,5999,5999,09 9 7, 0

0,20,51,02,0

Tolleranza di piante con sintomidi Fusarium moniliforme

Pr e b a s eBa s e

1ª riproduzione

Ba s e1ª riproduzione2ª riproduzione

Categoria semei m p i e ga to

Categoria semeda produrre

Numero massimoammesso di piante

con sintomi

2 per 200 m²4 per 200 m²8 per 200 m²

Tolleranze di riso crodo ammesseper categoria di seme

NucleoPr e b a s e

Ba s e1ª riproduzione2ª riproduzione

000

1 pianta per 100 m²1 pianta per 100 m²

Categoria semei m p i e ga to

To l l e ra n z a

Requisiti minimi previsti dalla leggesementiera per le sementi di riso

Purezza specificaGerminabilit àCariossidi a pericarporosso (su 500 g di seme)

Presenza di Panicumspp. (su 500 g di seme)

Tutte le categorieTutte le categorie

Pr e b a s eBa s e

1ª riproduzione2ª riproduzione

Pr e b a s eBa s e

1ª riproduzione2ª riproduzione

98%85%

11351135

seme così raccolto saràconservato a temperaturacontrollata in cella frigori-fera e impiegato per 3 – 5anni per la produzione diseme di Prebase. Il vantag-gio di questa procedura è lariduzione dei costi di pro-duzione, non dovendo ne-cessariamente seminareogni anno. La semina nonripetitiva annuale del ma-teriale riduce altresì la de-riva genetica, e inoltre per-mette di seminare un pro-dotto già visto e controllato,con garanzia del risultato fi-nale.

Con la produzione del se-me di Prebase inizia l’at-

tività sementiera, seguirànegli anni la produzione delseme di Base, del seme di1ª riproduzione e infine delseme di 2ª riproduzione cheè il seme non più riprodu-cibile e che dà origine a ri-sone che verrà trasformatoin riso bianco. L’attività se-mentiera è disciplinata dallalegge 25/11/1971, n. 1096.

Il primo operatore è l’agri-coltore moltiplicatore. E’ unsoggetto impegnato che neltempo ha maturato espe-rienza e professionalità nelgestire al meglio tutte le fasie le procedure per il man-tenimento in purezza dellavarietà, dalla semina allostoccaggio del seme. Dopoopportuni controlli entra infunzione la ditta sementierache ha il compito di sele-zionare il seme e arrivarealla certificazione, condizio-ne necessaria affinché il se-me possa essere venduto.

Sia il moltiplicatore sia laditta sementiera sono sot-toposti a controlli da partedell’Ente Certificatore affin-ché vengano rispettati i re-quisiti di legge per la pro-duzione della semente, co-me evidenziato nelle tabellee nello schema che trovatein pagina.

tSi deve evitare chela varietà degeneri

perdendo così valoreagronomico, ma

soprattutto perché restitale deve mantenere

una sua identità,omogeneità e stabilità

Schema della produzione e del controllo della semente

C o s t i tu to re

LineaFissa in purezzacon i seguenti requisiti:- identità- omogeneità-st abilit à- valore agronomico

Ministero delle Politiche agricole

alimentari e forestali

Delega Ente Certificatore

Presentazione domanda iscrizione

Va ri e t à

Resp. della selezione

c o n s e r va t ri c e

Nucleo

Certif. 2ª riproduzione

P re - b a s e

Base

Certif. 1ª riproduzione

Semente commercializzabile

Prove ufficiali per la verifica dei requisiti

Ente Certificatore

Controllo e certificazione ufficiale

Iscrizione al Registro nazionale

delle varietà di specie agrarie

(può non coincidere con il Costitutore)

La produzione fino al seme di base deveessere fatta sotto la diretta responsabilità delResponsabile della selezione conservatrice;dalla semente di Base in poi la moltiplicazionee la vendita possono essere operate da figuregiuridiche differenti dal responsabile dellaconservazione, previo accordo specifico econ il pagamento di un diritto al costitutore.

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Page 5: Il Risicoltore (Febbraio 2016)

TECNIC A FEBBRAIO 2016 5

EDIZIONE 2015 Allegata a “Il Risicoltore”, è uno strumento molto utile per tutti coloro che lavorano in risaia

Ecco la nuova Relazione AnnualePuò aiutare nelle scelte di programmazione delle semine o delle varietà di riso su cui puntare

«In questo momentopenso che la vostra primapreoccupazione sia quelladi analizzare i Psr delle Re-gioni in cui avete le vostrecoltivazioni per verificarecos'è cambiato e quali sonole direttive che più vi ri-guardano. Però, sono altret-tanto convinto che ricevereinsieme a “Il Risicoltore” lanuova edizione della “Re -lazione annuale” possa far-vi piacere perché, nella va-lutazione tecnica delle scel-te in termini di program-mazione delle semine odelle varietà di riso su cuipuntare che state affron-tando, potrà sicuramenteesservi utile. Così come,probabilmente, non man-cherete di consultarla quan-do si tratterà di definire iprovvedimenti da prenderenel caso si ripresentino leparticolari malattie che han-no colpito il riso nella cam-pagna appena conclusa».

E’ con le parole del di-rettore generale dell’EnteNazionale Risi, Roberto Ma-gnaghi, che trovate nella“Pr e fa z i o n e”, che vi presen-tiamo la nuova edizione del-la “Relazione Annuale”.

Curata dal Servizio As-sistenza Tecnica dell’ENR,con la collaborazione delCentro Ricerche sul Riso,sotto il coordinamento diCarlotta Caresana, la “Re -

lazione Annuale 2015” par-te come sempre dall’analiside ll’andamento climaticoche ha messo in rilievo co-me «la campagna di col-tivazione 2015 - si legge - èstata caratterizzata da valoridi temperatura estrema-mente elevati, superiori aquelli del periodo di rife-rimento e da una presenzadi piogge limitata a ristrettiperiodi della stagione col-tu r a l e ».

Nella pubblicazione sisottolinea, poi, un signifi-cativo incremento della su-perficie investita a riso(+7.800 ettari): tutte le se-zioni hanno registrato unincremento percentuale ri-spetto al 2014, con un mas-simo del 5,6% per la se-

zione di Ferrara ed un mi-nimo dell’1,9% per la Se-zione di Novara. Tuttavia, èstata la sezione di Pavia aregistrare l’aumento di su-perficie più significativo(+4.500 ettari circa).

Viene sottolineata lasempre più ampia diffusio-ne della tecnica della se-mina interrata a file (+18%):ha interessato 85.936 ettariche rappresentano il 38%dell’ettarato nazionale. L’in-cremento più consistente èstato registrato nella pro-vincia di Novara (+65%).

Per quel che riguarda levarietà coltivate, si è con-solidato lo spostamentodegli investimenti dal com-parto del riso di tipo Indica aquello del riso di tipo Ja-ponica per effetto della con-correnza esercitata dal risolavorato che viene impor-tato nell’Unione europeadai Paesi Meno Avanzati inesenzione dai dazi. A pa-gare più di tutti questa si-tuazione è stato il compartodei risi Lunghi B che hasubìto un forte calo (-37%),con una perdita di ben20.250 ettari: in soli dueanni la superficie investita ariso Lungo B si è dimez-zat a.

La campagna di commer-cializzazione 2015/2016 po-

trà contare su una dispo-nibilità vendibile di riso la-vorato di circa 1.024.000tonnellate che, basandosisul trend dei primi tre mesidella campagna, si stimapossa essere collocata per919.000 tonnellate sul mer-cato interno, quindi, nellastessa misura di quanto av-venuto nella campagna pre-cedente, e per 105.000 ton-nellate sul mercato dei Pae-si Terzi, conu n c a l ode ll’11% ri-spetto a l l ascorsa cam-pagna.

La “Rel a-zione Annua-l e” present a,inoltre, i risul-tati della ReteD im os tr at ivaRiso organiz-zata dall’Ente Nazionale Ri-si in collaborazione con ilCREA. Nel 2015 sono statirealizzati campi vetrina nel-le principali zone risicole:Vercelli-CRA, San PietroMosezzo (Novara), Nibbia(Novara), Caltignaga/Solo-gno (Novara), Vigevano (Pa-v i a ) , C a s t e l l o d ’Ag o-gna-ENR (Pavia), Jolanda diSavoia (Ferrara) e Zeddiani(Oristano). Le schede de-scrittive delle 15 varietà in-

serite in questa Rete sonostate fornite direttamentedai costitutori e non de-rivano dai rilievi effettuatidurante la stagione di col-tivazione dai tecnici diENR.

Ampio spazio viene,quindi, dedicato alle provedi diserbo perché la ge-stione delle resistenze èormai il problema più im-portante nelle strategie didifesa della coltura del riso.Le popolazioni resistentisono in continuo aumentodiffondendosi in nuove areerisicole. Anche altre infe-stanti si stanno lentamentespostando in nuovi areali.Nel 2015 i tecnici del Ser-vizio Assistenza Tecnicadell’Ente Nazionale Risi, incollaborazione con il CentroRicerche, hanno impostatoe svolto sull’intero territoriorisicolo 94 prove di diserbo,con tesi singole o a con-fronto, impiegando esclu-sivamente principi attivi(p.a.) registrati sulla coltura.Nelle pagine della “Re l a -

zione Annua-l e” si posso-no trovare i ri-s u l t a t i e icommenti diquelle più si-g n i f i c a t i vesuddivisi invarie tipolo-gie: i tratta-menti di pre-semina nelles e m i n e i n

sommersione; quelli nellasemina interrata a file; itrattamenti post-emergen-za attraverso miscele conRifit CE; quelli con la tec-nologia Clearfield; quelli sugiavoni resistenti e sulle ci-peracee o su infestanti spe-c i f i ch e .

In un successivo capitolovengono riportati i risultatidelle prove fungicida volte avalutare l’efficacia dei pro-dotti utilizzati abitualmente

in azienda per il conteni-mento di Pyricularia oryzaea confronto con il nuovoprodotto Acanto già auto-rizzato in data 21/12/2011su frumento e orzo e che indata 10/4/2015 ha avutol’estensione all’utilizzo suriso.

Spazio, infine, alle proveagronomiche. Un primo pa-ragrafo è dedicato alla va-lutazione di tecniche di agri-coltura conservativa in ri-saia: le prove hanno volutoconfrontare la tecnica diagricoltura conservativadella minima lavorazionecon quella convenzionaleper verificarne la sosteni-bilità agronomica ed evi-denziare le eventuali criti-cità. Un altro ha per tema leprove di sovescio, una pra-tica molto diffusa in pas-sato, prima dell’avvento deiconcimi minerali, adottataper contrastare l’i m p ove r i -mento del terreno dovutoalla coltivazione continuadel suolo. Negli ultimi anniha riacquistato interesse inrelazione alla necessità disviluppare un’a g r i co l tu r asostenibile, a minor impat-to ambientale e, soprattut-to, per consentire una par-ziale diversificazione coltu-rale nei regimi di mono suc-cessione. Infine, un para-grafo è dedicato alla som-mersione invernale, unatecnica di gestione della ri-saia la cui funzione prin-cipale consiste nell’a tt i va -zione della degradazionedelle paglie durante il pe-riodo autunno vernino per-mettendo, quindi, un loropiù facile interramento inp r i m ave r a .

tSottolineata la semprepiù ampia diffusionedella tecnica della

semina interrata a file(+18%): ha interessato

85.936 ettari, il 38%dell’ettarato nazionale

.

Pubblicato un articolo del Laboratorio ChimicoA seguito di un approfondito studio di

validazione su diverse varietà di riso, il La-boratorio Chimico Merceologico del CentroRIcerche sul Riso può ora avvalersi, per lacaratterizzazione reologica del riso, di unametodologia che utilizza il micro-viscoami-lografo Brabender (“Il Risicoltore”, luglio2015). Al fine di valutare l’applicabilità praticadei diversi parametri ricavabili da questospecifico test, è stato eseguito uno studioanalizzando campioni di riso Carnaroli, col-tivati in areali diversi.

Dal risultato di tale studio è scaturito unarticolo (“Caratterizzazione di Carnaroli pro-venienti da diverse zone di coltivazione tra-mite micro-viscoamilografo Brabender e va-lidazione della metodica analitica”) pubbli-cato su “La Rivista di Scienze dell’Alimen -t azione” (Anno 44 / numero 2) di cui è diseguito riportato il sommario.

Chi vuole approfondirei può contattare laredazione FOSAN (Fondazione per lo Studiodegli Alimenti e la Nutrizione) e prenderevisione dell’articolo (www.fosan.it.)

SommarioIl riso è il cereale maggiormente impie-

gato per l’alimentazione umana. L’indice digradimento del riso varia in base alla ti-pologia di consumatore, ai gusti, ai modi dicucinare e alle tradizioni alimentari. L’Italia èil maggior produttore di riso a livello europeoe sono disponibili per la coltivazione oltre180 varietà di riso iscritte al Registro Na-zionale delle Varietà. Tra esse merita unposto di prestigio il Carnaroli, il re dei risottiche viene coltivato in diversi areali italiani. Darecenti studi si è potuto comprendere che visono delle differenze legate al luogo di col-tivazione sia da un punto di vista sensorialeche chimico-merceologico (a livello di te-xture, dimensionalità dei granelli e tempo digelatinizzazione). Si valuta in questo ambitola caratterizzazione di sette campioni di Car-naroli provenienti da differenti areali tramitel’analisi al micro-viscoamilografo Brabenderche fornisce informazioni relativamente alcomportamento reologico della miscela fa-rina-acqua.

AL 1.293 2.616 2.191 2.735 2.569 2.868 3.103 2.749 4.015 4.479 +12

LO 1.320 1.305 1.113 1.641 1.890 1.866 1.771 596 1.444 1.676 +16

MI 6.779 6.979 7.135 9.024 9.376 10.960 9.982 7.500 8.723 10.399 +19

NO 1.534 2.547 2.743 2.160 2.545 3.399 1.786 2.073 3.047 5.017 +65

PV 32.747 34.986 36.693 39.057 42.521 47.118 43.079 35.401 44.867 50.138 +12

VC 1.838 3.096 4.212 3.918 4.682 5.400 4.789 7.196 9.254 12.831 +39

VR 657 684 714 901 755 901 986 346 1.004 612 -39

Altre Prov. 606 630 339 742 986 605 603 543 630 784 +24

TOTALE 46.773 52.845 55.140 60.179 65.323 73.118 66.099 56.403 72.984 85.936 +18

Superficie a semina interrata a file (ha)2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015Province Var. %

14/15

Superficie seminata con la tecnica della semina interrata a file, valori dal 2006 al 2015 e variazionepercentuale rispetto al 2014 (Fonte: Ente Nazionale Risi)

Per informazioni tecniche: Agreko - Lana/BZTel +39 0473 550 634 - [email protected]

Migliora lafertilità naturaledel terreno

Elevata resaalla lavorazione

Produzionicostantementead alto livello

Page 6: Il Risicoltore (Febbraio 2016)

TECNIC A6 FEBBRAIO 2 016

Convegno al CRR per una risicoltura dA Castello d’Agogna, lo scorso 4 febbraio l’Ente Nazionale Risi ha voluto promuovere la seconda edizione di questo incontro tecnico riflettendo sul tema

“Sperimentazione agronomica e attività sementiera”. Paolo Carrà: «Fare il risicoltore è diventato un mestiere sempre più difficile e il lavoro si è notevolmente complicato»L’obiettivo è sempre lo

stesso: una risicoltura d’ec -cellenza. E l’Ente NazionaleRisi l’ha voluto ribadire con laseconda edizione del conve-gno tecnico svoltosi lo scorso4 febbraio al Centro Ricerchesul Riso di Castello d’Ag o g n asul tema “Speriment azioneagronomica e attività semen-tiera”.

Un incontro quantomai ne-cessario, ha sottolineato ilpresidente dell’Ente Risi,Paolo Carrà, perché «fare ilrisicoltore è diventato un me-stiere sempre più difficile e illavoro si è notevolmentecomplicato». Di grande aiuto,quindi, le indicazioni arrivatedai relatori della mattinata sultema “Efficienza della con-cimazione azotata: opportu-nità per una risicoltura piùcompetitiva e sostenibile”perché, come ha ricordatoMarco Romani, coordinatoredella parte agronomica delCRR, «la concimazione azo-tata è il modo più importanteper incidere sulla produttivi-tà». E dato che «difficilmentesi riesce a superare il 50%della sua efficienza - ha con-tinuato - occorre ottimizzare ilresto»: dalla gestione dell’ac -qua alla fertilità dei suoli,dal l’evoluzione varietaleall’agricoltura di precisione.

Su “Come garantire unabuona fertilità nei suoli del-l'agrosistema risicolo” è in-ter venuta Luisel la Cel idell’Università di Torino cheha dato diversi suggerimentisu come ottimizzare la fer-tilizzazione azotata: ad esem-pio, incorporando le paglie inprossimità della sommersio-ne o attraverso l’aratura au-tu n n a l e .

Marco Carozzi ha riflettutosulle ”Emissioni di ammonia-ca da risaia: strategie di mi-t i g a z i o n e” partendo da unaricerca effettuata al Centro Ri-cerche sul Riso per confron-tare diverse strategie di ge-stione irrigua durante la fer-tilizzazione in termini di per-dite di ammoniaca. Le con-clusioni a cui si è giunti in-dicano che asciugare com-pletamente la camera, o al-ternare umettamento e som-mersione, sfavorisce le emis-sioni; al contrario, la sommer-sione continua, nonostantel’asciugatura, favorisce leemissioni legate alla presen-za di suolo non completa-mente asciutto, mentre la di-stribuzione dell’urea in acquarallenta la dinamica del pro-cesso emissivo e ne sfavo-risce l’emissione rispetto aduna sommersione continua.

Da valutare con attenzione

anche l’apporto delle “Coltu -re da sovescio in risicoltura”,tema affrontato da Carlo Gri-gnani, dell’Università di To-rino, perché può avere effettisignificativi sulla gestione deinutrienti, del suolo e delle in-festanti. Anche se bisognaprestare attenzione, tra le al-tre cose, alla mobilizzazionedi fosforo e potassio ai pro-blemi della semina e ai costidi semina, distruzione e in-t e rr a m e n t o .

E se il professor Gian AttilioSacchi, dell’Università di Mi-lano, ha parlato dei “Limitigenetici e fisiologici della ef-ficienza d’uso dell’azoto in ri-s o”, il suo collega Dario Saccoha sviluppato il tema la “Fer -tilizzazione di precisione edefficienza della fertilizzazione

azot at a”, dimostrando comesia possibile un apporto “sumisura” con un discreto in-cremento produttivo conmaggiore uniformità e con ri-sparmio di concime.

Al termine della mattinatae nel pomeriggio si è inveceaffrontato il tema ”Problema -tiche sementiere e nuove va-rietà per le semine 2016”. Lui-gi Tamborini del CREA-SCSha presentato i dati sulla cer-tificazione delle sementi (vd.altro articolo a fianco), che an-cora una volta indicano comeesista un ampio ricorso alreimpiego di prodotto azien-dale, con risvolti preoccupan-ti per quanto riguarda la dif-fusione di malattie e patoge-ni. A questo proposito, nelpomeriggio Alba Cotroneo,

del Servizio fitosanitario dellaRegione Piemonte, ha se-gnalato che nell’estate 2015in alcune risaie sono stati ri-levati i sintomi della presenzadel nematode Aphelenchoi-des besseyi che, nonostantei controlli effettuati da quasiun ventennio su tutte le par-tite di seme certificato, non siriesce a eradicare proprio an-che a causa della risemina dirisone infetto, non sottopostoad alcun controllo.

Simone Silvestri, ricerca-tore al CRR, ha invece evi-denziato come il problemadella fusariosi del riso sia incontinua crescita e rappre-senti un serio problema per laproduzione risicola nazionalee per l’attività della riprodu-zione del seme. Ha, quindi,

illustrato lo svolgimento e irisultati di una prova svoltanel 2015 basata sull’utilizzo dipellicolanti addizionati al fun-gicida normalmente impiega-to nella concia, dimostrando-ne la facilità dell’uso e le po-tenzialità nel contenimentodel fungo.

Sono poi intervenuti AnnaCallegarin dell’Ente Risi eMassimo Tino dell’ufficio ter-ritoriale di Conegliano Venetodell’Ispettorato RepressioneFrodi, per ricordare quali sonole pratiche consentite e qualiquelle illecite in materia direimpiego di seme aziendale.In particolare è stato ricor-dato che anche un recenteparere ministeriale ha indica-to che è consentito l’a ut oconsumo a uso seme di ri-sone raccolto nella propriaazienda, mentre non è con-sentita l’acquisizione di riso-ne da aziende terze per larisemina. Entrambi hannosotto l ineato i vantaggidell’utilizzo di semente cer-tificata per ottenere un rac-colto di qualità, esente daproblemi fitosanitari e trac-ciato per origine e caratteri-stiche merceologiche.

Il convegno si è conclusocon le presentazioni dellenuove varietà a cura di diver-se ditte sementiere.

In mattinata si è parlato di “Ef f i c i e n z adella concimazione azotata: opportunitàper una risicoltura più competitivae sostenibile”, nel pomeriggiodi “Problematiche sementiere e nuovevarietà per le semine 2016”

VercelliFiere Caresanablot

Vercelli

scoprila, ascoltala, VIVILA!

VercelliSezione Provinciale di Vercelli-Biella

Fu� iil fu� isal� e di

PRIMO PIANO INGRESSO FIERA (per info: www.angaincampo.it)

Ingressi € 6,00, gratuito ai minori di 12 anni Servizio bar e ristorante

27-28 Apertura esposizione al pubblico: Sabato e Domenica ore 8.30-18

Febbraio 2016 Comune di Caresanablot

Vercelli Fiere Vercelli Fiere

Associazione Femminile AgricolaVercelli

39a

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• VENERDÌ 26 FEBBRAIO Ore 09-12: inaugurazione e convegno tecnico “Nuove tecnologie per

una risicoltura più attenta” organizzato da Spektra Agri (ingresso gratuito)

• SABATO e DOMENICA: Prove in Campo e Area Test Drive Esposizione trattori d’epoca: Club Cavalli D’Acciaio• DOMENICA: Mostra Modellismo Agricolo Ore 15.30: dimostrazione di addestramento cani

guida per non-vedenti, servizio Cani guida Lions di Limbiate

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PRODOTTI PER L’AGRICOLTURA

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Page 7: Il Risicoltore (Febbraio 2016)

TECNIC A FEBBRAIO 2016 7

.

Premiazione Concorso SementiNel 2015 è stato bandita la 105ª

edizione del Concorso nazionale per iproduttori di sementi di riso.

Visto il buon riscontro registrato loscorso anno, gli enti promotori - EnteNazionale Risi e CRA-SCS (ex ENSE) -hanno confermato la scelta di inserire lacerimonia di premiazione dei molti-plicatori che si sono distinti per laqualità del seme prodotto, all’internodel convegno dedicato a tutti i risicoltoriche, essendo gli utilizzatori finali dellesementi certificate, sono i soggetti piùinteressati a conoscere le eccellenzedella produzione sementiera.

All’ultimo concorso hanno parteci-pato 188 moltiplicatori, 11 dei qualihanno ricevuto uno dei primi premi

messi in palio (pannocchie e medaglied’oro, coppe d’argento), mentre ad altri31 sono stati consegnati attestati dieccellenza e qualità.

Di seguito i nomi degli 11 molti-plicatori premiati: Bisagno Antonio eGiovanni Battista - Confienza (PV); Cal-ciati Sara – Carisio (VC); CarnevaleGiampaolo Domenico e Giuseppe ss –Cozzo (PV); Costa Barbè Aldo – Mede(PV); Falchi ss – Oristano (OR); FerrariAngelo Mario – Oristano (OR); Fre-gonara Giovanni e figli Riccardo e Mar-co - Garbagna Novarese (NO); GabuttiEmanuele - Sali V.se (VC); Meli Gian-piero - Cabras (OR); Plizzo fratelli –Salasco (VC); Roncarolo Dario e Ron-carolo Massimo s.s. – Collobiano (VC).

Anna Callegarin

Nel 2015 la superficie de-stinata alla produzione di se-me ha confermato la tenden-za, già verificatasi l’anno scor-so, ad incrementarsi: gli ettaricontrollati da CRA-SCS sonostati 11.174 (erano 10.627 nel2014), di cui 10.163 sono statiapprovati e 1.011 scartati(9%). Come sempre le prin-cipali cause dello scarto dellecolture sono state la presen-za di riso crodo (nel 56% deicasi) e di malattie (26%).

Per quanto riguarda la di-stribuzione regionale dellecolture da seme, si è con-fermata all’incirca la situazio-ne del 2014: oltre la metà (cir-ca il 55% della superfice na-zionale) sono ubicate in Pie-monte, circa il 25% in Lom-bardia, l’8,5% in Sardegna - in

leggero calo rispetto alloscorso anno - la restante par-te in Emilia-Romagna, Vene-to, Toscana e Calabria.

Considerando il panoramavarietale, emerge che sonostate realizzate colture per laproduzione di sementi di oltre120 diverse varietà. Analiz-zando i dati relativi alle su-perfici destinate alla moltipli-cazione, per ciascuna varietàe categoria di seme, si puòevidenziare una suddivisionedelle varietà in 3 gruppi didimensioni pressoché iden-tiche, costituiti ciascuno dauna quarantina di varietà.

Il primo gruppo compren-de le varietà più ampiamentediffuse, per le quali sono sta-te impostate coltivazione daseme per una superficiecomplessiva superiore a 50ettari, che indicativamente

può consentire di avere unadisponibilità di sementi cer-t i f i c a t e d i a l m e n o2.000/2.500 quintali. Le 3 cul-tivar più coltivate - con su-perfici tra 500 e 700 ettari -fanno parte del gruppo dellevarietà caratterizzate dallatecnologia Clearfield: in ordi-ne decrescente, si tratta diSole CL (granello tondo), Lu-na CL (granello lungo A) eCL26 (granello lungo B).

Per un’altra quarantina divarietà sono state effettuatecolture da seme per una su-perficie compresa tra 10 e 50ettari. In questo gruppo si tro-va la più “vecchia gloria” dellarisicoltura italiana: il Balilla,che nonostante abbia com-piuto 90 anni, è ancora richie-sto dal mercato.

Del terzo gruppo, infine,fanno parte le varietà le cui

colture da seme avevano unadestinazione diversa da quel-la commerciale, cioè la pro-duzione di sementi tecniche(categoria base e prebase),che sono il punto di partenzaper la successiva diffusionedei genotipi di più recente co-s t i tu z i o n e .

Se si analizza invece la ri-partizione percentuale dellasuperficie destinata alla pro-duzione di seme in funzionedelle diverse tipologie di gra-nello, emerge che oltre il35% riguarda varietà a gra-nello lungo A destinate almercato interno, con un ul-teriore aumento di 680 ettaririspetto allo scorso anno, che

aveva già fatto registrare unincremento simile (+650 et-tari). Andamento speculare,ma di segno contrario (meno650 ettari), fanno registrare levarietà lungo B, che erano giàdiminuite di 680 ettari lo scor-so anno, e che rappresentanooggi poco più del 16% dellasuperficie destinata alla pro-duzione di seme.

Con una percentuale pari al23%, le varietà tonde fannoregistrare un lieve aumento(+ 63 ettari), più o meno alla

pari con le varietà a granellolungo A da parboiled, che rap-presentano circa il 22% dellasuperficie totale.

I dati sopra riportati indi-cano una potenziale disponi-bilità di sementi abbastanzain linea con le scelte varietaliche si vanno delineando perla prossima imminente cam-pagna, scelte come sempremolto condizionate dalle quo-tazioni di mercato correntidelle diverse tipologie mer-c e o l o g i ch e .

LA PRESENTAZIONE I dati di CRA-SCS sulla certificazione delle sementi di riso. In netto calo i lunghi B

Crescono le varietà per il mercato interno

Superfici certificateConvegno al CRR per una risicoltura d’eccellenzaEnte Nazionale Risi ha voluto promuovere la seconda edizione di questo incontro tecnico riflettendo sul tema. Paolo Carrà: «Fare il risicoltore è diventato un mestiere sempre più difficile e il lavoro si è notevolmente complicato»

Un paio di immagini del conve-gno tecnico prganizzato dall’E n teNazionale Risi e svoltosi lo scor-so 4 febbraio al Centro Ricerchesul Riso di Castello d’Agogna sultema “Sperimentazione agrono-mica e attività sementiera”

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Page 8: Il Risicoltore (Febbraio 2016)

8 FEBBRAIO 2 016

LA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISO

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Page 9: Il Risicoltore (Febbraio 2016)

E CONOMIA FEBBRAIO 2016 9

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IL CONVEGNO Alla Borsa Merci di Mortara decine di coltivatori all’incontro sull’uso degli agrofarmaci

Lotta alle malerbe, risicoltori preoccupatiper normative pressanti e prodotti limitati

Il problema della lotta allemalerbe del riso è più chemai sentito. Lo prova la salagremita in ogni ordine diposti della Sala Merci diMortara che lo scorso 1febbraio ha ospitato il con-vegno promosso da Con-fagricoltura “Agrofarmaci inrisicoltura: impiego soste-nibile e competitività dellei m p r e s e”.

Norme e vincoli semprepiù pressanti stanno ren-dendo davvero difficile per irisicoltori la lotta alle in-festanti. «Queste leggi mi-nacciano l’economia dellenostre aziende e fanno pas-

sare gli agricoltori come iprincipali inquinatori», hadetto Fulco Gallarati Scotti,presidente della BorsaMerci, aprendo il conve-gno. E i limiti che Lom-bardia e Piemonte impon-gono sono lì a testimoniar-lo. Così Beniamino Cava-gna, funzionario del Ser-vizio fitosanitario di Regio-ne Lombardia, che ha par-lato di “Attuazione del PANnelle risaie lombarde”, haspiegato che per il 2016vengono ridotte le superficitrattabili con Glifosate oOxadiazon. La collega pie-montese, invece, Elena An-

selmetti, della DirezioneAmbiente, all’interno delsuo intervento sul “M o n i-toraggio dei residui di fi-tofarmaci nelle acque inaree a vocazione risicola”ha evidenziato, oltre ad al-cuni limiti di dosaggio perl’Oxadiazon, indicazioniprecise per la tutela delleacque e per l’intervento incampo con i fungicidi.

E non ha sicuramentesollevato il morale dei ri-sicoltori l’intervento delprofessor Aldo Ferrerodell’Università degli Studidi Torino sulle “Pr i n c i p a l icriticità nella gestione delle

malerbe del riso” perché haevidenziato come negli ul-timi anni, tra normativesempre più stringenti e ri-duzione dei prodotti a di-sposizione per il trattamen-to delle malerbe che, per dipiù, spesso si fondano sullostesso meccanismo d’a z i o-ne, lo sviluppo delle re-sistenze è sempre più am-pio e ormai interessa tuttal’area risicola italiana. Unasituazione confermatadall’agronomo GiuseppeSarasso che ha sostenutocome ormai un risicoltorearrivi a spendere ben 300euro a ettaro per gli erbicidi.Una spesa necessaria, per-ché se non si utilizzanoquesti principi attivi o siriducono le dosi, si rischia didover fare un altro tratta-mento - con relativi ulterioricosti - o di favorire le re-sistenze o, danno ancorpeggiore, di perdere il rac-colto...

Un tavolo tecnico per prevenire le emergenzeUn tavolo ministeriale sui fi-

tofarmaci che coinvolga tutti i pro-tagonisti della risicoltura per nondover sempre rincorrere le emer-genze. E’ la proposta lanciata dal-la tavola rotonda che ha chiuso lariflessione di Mortara sugli agro-farmaci in agricoltura. Moderatadal giornalista Paolo Viana, ha vi-sto la partecipazione di Paolo Car-rà, presidente dell’Ente Naziona-le Risi, Mario Francese, presiden-te AIRI, Alberto Ancora, respon-sabile divisione Crop Protection

Sud Europa, BASF, Giovanna Azi-monti, esperta del ministerodell’Ambiente nella Commissio-ne consultiva per i prodotti fito-sanitari, Michele Pisante, com-missario delegato CREA, e MarioGuidi, presidente di Confagricol-tura. L’idea è stata promossa, inparticolare, dall’esperta del mi-nistero dell’Ambiente: «Purtrop-po ci si muove spesso in ritardorispetto alle esigenze - ha evi-denziato Azimonti - Occorre, in-vece, un tavolo tecnico che arrivi

a identificare i veri problemi dellarisaia sotto tutti i punti di vista.Occorre quindi mettere insiemetutte le competenze per piani-ficare i necessari interventi e nonrincorrere le emergenze».

Una proposta che ha visto l’ap -provazione degli altri interlocutorianche se, come ha evidenziatoCarrà, in molti casi l’ENR ha sol-levato in anticipo temi che poisono stati affrontati, come quellodelle aflatossine o della presenzadi cadmio e arsenico nel riso.

Gli intervenuti alla tavola rotonda. Da sinistra, Mario Guidi, Michele Pisante, PaoloCarrà, Giovanna Azimonti, Alberto Ancora e Mario Francese

Il folto pubblico intervenuto al convegno di Mortara su “Ag ro fa rm a c iin risicoltura: impiego sostenibile e competitività delle imprese”

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Page 10: Il Risicoltore (Febbraio 2016)

E CONOMIA10 FEBBRAIO 2 016

IL PERICOLO Da quasi 100 giorni non si registrano precipitazioni significative, sia sul l’arco alpino, sia sulla Pianura Padana

L’Associazione Est Sesia lancia l’allarme siccitàL’eccezionale situazione meteorologica rende sempre più probabile una difficilissima stagione irrigua estiva

Da 100 giorni non piove ele prospettive per la nostraagricoltura sono davveropreoccupanti. Se n’è parlatolo scorso 29 gennaio, pressola Sede di Novara dell'Asso-ciazione Irrigazione Est Se-sia, tra i rappresentati delleorganizzazioni di categoriaagricola di Piemonte, Lom-bardia (Confagricoltura di No-vara, Vercelli-Biella e Pavia;Coldiretti Milano, Lodi e Mon-za Brianza, Novara, Pavia eVercelli-Biella; CIA Lombar-dia, Piemonte, Pavia e No-vara-Vercelli-VCO) e dell’EnteNazionale Risi.

E’ emersa una forte preoc-cupazione per la situazione inatto e la necessità di sen-sibilizzare tutti i soggetti isti-tuzionali in merito ai rischi chepotrebbe correre l'interocomparto agricolo compresotra i fiumi Dora Baltea e Ticinoqualora si protragga l'ecce-zionale e drammatica situa-zione di scarsità di piogge e diaccumulo nevoso.

Infatti, anche un augurabilee atteso cambiamento dellecondizioni meteorologiche,con precipitazioni nevose nelcorso del mese di febbraio emarzo, non compenserebbele carenze, con la conseguen-za che già oggi si possonoprevedere significativi deficit

di risorsa idrica a partire dallaseconda metà del mese digiugno, fino al termine dellastagione irrigua estiva.

Quindi, a meno di pioggeben distribuite nell’arco deimesi estivi, le uniche fonti dirisorsa idrica a sostegno delleirrigazioni della Pianura Pada-na saranno i volumi accumu-lati nei laghi prealpini. In par-ticolare per il Lago Maggioresarà vitale la possibilità di rag-giungere in primavera la quo-ta di invaso di +1,50, in de-roga alle attuali regole che im-pongono per i mesi prima-

verili l’altezza massima di 1metro rispetto allo “zero idro-m e t r i c o” di Sesto Calende. Siricorda che la crisi idrica delloscorso anno è stata superataproprio grazie alla facoltà invia sperimentale di tenere illago all’inizio della stagione a+1,25 senza essere costrettia scaricare verso il mareAdriatico acque preziosissi-me e indispensabili per fron-teggiare l’inevitabile crisie s t i va .

Un altro rilevante elemen-to su cui intervenire, riguardala concessione di deroghe al

rilascio di DMV a carico dellederivazioni irrigue, come pre-visto dalla normativa della Re-gione Piemonte, alla luce del-le situazioni eccezionali che sipresenteranno.

Si è convenuto che sullesuddette tematiche - LagoMaggiore e DMV - è fonda-mentale un’azione congiun-ta, e forte, verso le istituzionia livello nazionale e regionale,affinché, in presenza della ec-cezionale scarsità di piogge,sia adeguatamente conside-rato l'utilizzo agronomico del-le disponibilità idriche, che,

tra l'altro, costituisce un fon-damentale apporto alla rica-rica delle falde acquifere, dienorme valore ambientale. Sivuole intervenire presso tuttii tavoli decisionali per supe-rare i preconcetti e le riserveche spesso, fino ad oggi, nonhanno tenuto nella giustaconsiderazione la centralitàdel settore agricolo irriguo ri-spetto agli equilibri economi-ci, ambientali e sociali di unterritorio di oltre 300.000 et-tari ove operano migliaia di

aziende agricole.Est Sesia ha poi indicato la

necessità di riconsiderarel’adozione di pratiche agro-nomiche tradizionali che con-sentano un’anticipazione del-la sommersione delle risaie(semina in acqua). E alla lucedelle esperienze accumula-te, Est Sesia ha ritenuto, inquesta condizione di graveemergenza, di proporre alcu-ne raccomandazioni da dif-fondere presso le aziendeagricole associate (nel box).

.

Le raccomandazioni di Est SesiaEcco le raccomandazioni all’utenza irrigua da seguire

durante la prossima primavera-estate.• Utilizzare l’acqua quando c’è.• Ridurre al minimo il ricorso alla semina in asciutta del

riso.• Anticipare il più possibile la prima sommersione per

utilizzare l’auspicato deflusso primaverile (piogge e scio-glimento delle nevi a “basse quote”).

• Cura e preparazione delle risaie alla “pest a”, per pro-lungare il mantenimento del terreno in condizioni di umiditàdel suolo, favorendo una più rapida risommersione in casodi bisogno.

• Evitare la contemporaneità tra la prima bagnatura delmais e la risommersione post-trattamento nel riso.

• Solidarietà tra agricoltori e continuo contatto con glioperatori consorziali per la gestione razionale dell’acqua.

• Trattenere il più possibile l’acqua di pioggia, com-patibilmente con la tenuta degli argini di risaia.

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Page 11: Il Risicoltore (Febbraio 2016)

E CONOMIA FEBBRAIO 2016 11

VERCELLI Il processo sul palco del Teatro Civico in occasione della XI edizione del Premio Donne & Riso

Piena assoluzione per riso e pasta...ma il nostro cereale ha una marcia in più

Alcune immagini della manifestazione al Teatro Ci-vico di Vercelli. In alto, da sinistra, un’immagine del“p ro c e s s o”, il folto pubblico e la premiata Marian-gela Rondanelli con la presidente di Donne & RisoNatalia Bobba (a destra)

Paoletta Picco

Non è la prima volta chealcuni alimenti o piatti ven-gano messi sul banco de-gli imputati inscenando unvero e proprio “p r o c e s s o”dopo averne soppesatopregi e difetti. Ma il di-battimento processualeche ha coinvolto riso epasta nell’ambito di “Unpomeriggio a tutto riso”, lamanifestazione organizza-ta da Donne & Riso (pre-sieduta da Natalia Bobba),con il supporto di EnteNazionale Risi lo scorso 17gennaio al Teatro Civico diVercelli, è stata davverocoinvolgente e divertente.C o m p l i c el’abilità di in-tratte nitoredel direttoregenerale En-te Risi, Ro-b e r t o M a-gnaghi; com-plice sicura-mente il fattoche l’a rr i n g aa favore di ri-so e pasta e ild i b a tti m e n t og i u d i z i a l esuc cess ivocon tanto ditestimoni diparte si siaavvalso di ve-ri professionisti del foro edi testimoni addetti ai la-vori. Nella veste di pml’avvocato novarese CarlaZucco che ha sferzato te-stimoni di parte e avvocatidell’arringa con salaci bat-tute e contenuto sarca-smo; presidente del col-legio giudicante l’av voca-to Celestino Corica, no-varese, con oltre cin-quant’anni di attività fo-

rense alle spalle; difensoridi parte gli avvocati Al-berto Regis e Marco Fer-raris impegnati a smon-tare il capo d’imput azione,secondo cui «Il signor Ri-so e la signorina Pastatraggono in inganno gli

ignari consu-matori …».Un capo diimput azioneche ha vistoun d iba tt i-mento acce-so e che haresistito altentativo delpm di spo-stare la sededel processoin ambito piùsuper partes.Nulla da fare.I rr e m ov i b i l eil giudice has e n t e nz i a t o :«Il processo

al signor Riso e alla si-gnorina Pasta s’ha da farequi, in quanto alimenti pro-dotti in tutto il mondo equindi non sussistonoc o n f l i tt i ».

Poi, via con le testimo-nianze sui benefici dei duealimenti. Sentita Carla La-tini, imprenditrice marchi-giana della pasta artigia-nale, è stata poi la volta diPaolo Carrà, presidente

Ente Risi, che ha riper-corso la storia dell’«orobianco», ricordandoneproprietà, valore culturaleed economico per smon-tare la tesi dell’accusa. Adifendere il riso dal puntodi vista scientifico il ga-stroenterologo Attilio Gia-cosa, mentre Sergio Riso,medico nutrizionista e die-tologo ha argomentatocon l’ausilio di diapositivee grafici sui mirabolantibenefici della pasta. Trafinzione e realtà, tra rigoree virtualità, il dibattimentoha coinvolto una plateagremita e interessata an-che dall’arrivo sul palco delcritico enogastronomicoPaolo Massobrio in vestedi consulente tecnico diufficio. Cosa poteva inven-tarsi il giornalista per darrisalto a entrambi i pro-dotti fondamentali delladieta mediterranea? Nien-te meno che (grazie a duecucine mobili posizionatesul palco) una disfida tradue chef (Giancarlo Co-metto, docente di cucinaall’Istituto alberghiero Pa-store Varallo/Gattinara) ePaolo Talarico (Vercelli)chiamati a preparare il pri-mo una pasta, il secondoun riso sulla base diu n’identica ricetta. Una ve-ra e propria prova del cuo-

co in diretta, perfettamen-te sincronizzata che ha ri-dimensionato le iniziali re-ticenze sia del pm che delcollegio giudicante. Lasentenza della Camera diconsiglio (gli avvocati Co-rica-Rossi-Belcredi, can-celliere Tacca) hanno in-fatti assolto con formulapiena entrambe gli impu-

tati «raccomandando unamaggiore promozione delriso al pari della più pub-blicizzata pasta».

In attesa del verdetto laplatea ha assistito allaconsegna dell’XI PremioDonne & Riso. Premiatacon la ormai consueta ri-sotterra d’argento Marian-gela Rondanelli, professo-

re associato in scienze etecniche e dietetiche ap-plicate, coordinatore dellascuola di specializzazionein scienze dell’aliment a-zione all’Università di Pa-via. Salutata da un lun-ghissimo applauso Ronda-nelli ha rivelato perché ilriso, nell’ambito delle suericerche di medico nutri-zionista, abbia sempreavuto il posto d’on o r e .«…D’estate, sin da pic-cola, trascorrevo ore e orenell’azienda agricola delnonno a Villarboit a os-servare le risaie, i lorocolori, i colori del cielo chevi si specchiava…». Unamarcord che ha chiuso undibattimento “p r o c e s s u a-l e” destinato a essere ri-cordato.

Il critico eno-ga s t ro n o m i c oPaolo Masso-brio, nella fotomentre spiegauno dei piattipreparati du-rante la mani-festazione, hapartecipato investe di con-sulente tecni-co di ufficio

tPremiata con la ormai

consueta risotterrad’argento Mariangela

Rondanelli, professoreassociato in scienze etecniche e dietetiche

applicate, coordinatoredella scuola

di specializzazionein scienze

dell’alimentazioneall’Università di Pavia

IL CAMMEO NELLA GRIGLIA DEL BALDOLa varietà di riso Cammeo sarà inserita nella classe merceologica

del Baldo nel prossimo Decreto Ministeriale Risi-Risoni 2016

La Società Agricola Giulio Melzi d’Eril che vende in esclusiva seme della varie-tà Cammeo ha visto crescere l’interesse nell’ambito dell’intera filiera per questo tipo di riso. Il Cammeo si presenta come un Lungo A, tipo Baldo, caratterizzato da un’alta produzione. La buona capacità di accesti-mento, la taglia bassa e il ciclo precoce ne garantiscono risultati di soddisfazione in tutti gli areali. Con queste caratteristiche il Cammeo è entrato con rapida progressione nell’interesse degli agricoltori. A partire dal 2011, anno di iscrizione all’estero, fino alla scorsa an-

nata sono state certificate e com-mercializzate quantità sempre maggiori fino a superare, lo scor-so 2015, le 1.500 ton. diventando leader nel settore.Il granello del Cammeo sbramato raggiunge risultati di vera eccel-lenza. Le dimensioni a 7,5 x 3,15 mm. garantiscono la qualità del riso Baldo e la percentuale cri-stallina oltre il 95% è una dote invidiata dalla concorrenza. Ca-ratteristica precipua è il peso dei mille semi di riso lavorato che, superando i gr. 32 rende il Cam-meo particolarmente apprezzato nei paesi del Vicino Oriente (Tur-chia, Siria per esempio). La resa alla lavorazione infine si mantie-ne sempre a livelli ragguardevoli con medie intorno ai 63%. La prima clientela del riso bianco Cammeo, e il mondo del consu-mo, ne hanno riscontrato imme-diatamente la bontà, la tenuta sia durante la cottura che nel tempo successivo.Era naturale, con tali risultanze, sia agronomiche sia merceologi-che, che questo riso incontrasse il favore del mondo delle riserie, e che queste stesse auspicassero l’inserimento ufficiale del riso

Cammeo nella griglia merceologica del Baldo, cioè che alle partite di risone Cammeo venisse ufficialmente e le-galmente consentito divenire riso bianco con il nome di Baldo. Seguendo una prassi consueta la Soc.Agr. Melzi d’Eril, quale portatore di interesse, ha richiesto il 17 febbraio 2014 agli Enti Preposti la classificazione merceologica della varietà di riso Cammeo da esprimersi nell’allegato G del Decreto Ministeriale annuale (detto anche DM risi-risoni) di cui all’art.2 della legge 325/1958. Tale prassi che ha visto tre anni di prova si concluderà, con il prossimo DM risi-risoni di quest’anno 2016 e vedrà l’entrata defini-tiva del Cammeo nella classe commerciale del Baldo. La media dei risultati dei rapporti di prova, compreso l’ultimo del 11 novembre scorso, ha dunque consentito un esito po-sitivo come da richiesta. Contemporaneamente il Costitutore della varietà Cammeo, dott. Eugenio Gentinetta, ha fatto richiesta al Ministero del-le Politiche Agricole, nel gennaio 2015, per l’inserimento della varietà nell’albo nazionale delle varietà vegetali. Tale richiesta, dopo le coltivazioni sperimentali di legge, è stata accolta lo scorso novembre e così dal prossimo DM di im-minente pubblicazione il Cammeo potrà considerarsi una varietà formalmente italiana. Anche le analisi conseguenti a tale prassi che vengono utilizzate al fine dell’inserimento del Cammeo nella griglia del Baldo hanno dato risultanze positive.Sicchè, successivamente al pros-simo DM risi-risoni del 2016, che verrà presumibilmente pubblicato quest’autunno, il riso Cammeo avrà “due buone ragioni” per es-sere nella classe merceologica del Baldo.

IL CAMMEO SARÀ NELLA GRIGLIA DEL BALDOINFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Page 12: Il Risicoltore (Febbraio 2016)

E CONOMIA12 FEBBRAIO 2 016

L’EVENTO Cesare Rocca è intervenuto all’Auslandsgesellschaft NRW per parlare della nostra storia e delle nostre col t i vaz i o n i

L’Ente Risi protagonista a DortmundSoddisfatto il console d’Italia della città tedesca della Renania Settentrionale-Vestfalia, Alfredo Casciello

Nelle stanze dell'Auslan-dsgesellschaft NRW di Dor-tmund per quattro ore si è par-lato di riso italiano. L’occasioneè stato un incontro organizzatoda questo centro culturale, pun-to di riferimento anche per ilconsolato italiano di questa cit-tà della Renania Settentriona-le-Vestfalia, lo scorso 17 gen-naio. Promotrice dell’i n i z i a t i va ,che ha visto una discussione sultema “Nord Italia : Riso e Acqua- Il multiforme Piemonte”, è sta-ta Angela Cesti, nativa di Ce-rano (No), collaboratrice delcentro tedesco. All’incontro è

intervenuto Cesare Rocca, tec-nico dell’Ente Nazionale Risiche ha presentato ai numerosiintervenuti, la realtà risicola ita-liana, a loro completamentesconosciuta. «E’ stata un’espe-rienza davvero unica - ha com-mentato Rocca - Innanzituttoperché ci ha dato la possibilità difar conoscere i nostri territori ela nostra coltivazione e quindi dipromuovere l’utilizzo del riso. Insecondo luogo perché ha per-messo di dimostrare, ancorauna volta, che l’Italia è in gradodi garantire prodotti di alta qua-lità che, una volta conosciuti,

sono anche molto apprezzati».Non per nulla, ricorda Rocca,

del risotto preparato dalle vo-lontarie italiane del centro non èavanzato nemmeno un cuc-ch i a i o . . .

Pienamente soddisfatto an-che il console d'Italia in Dor-tmund, Alfredo Casciello, che èintervenuto all’incontro e cheha poi scritto all’Ente Risi permanifestare la buona riuscitadell’incontro.

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Le rotture

Cosa sono

Perché separarledal granello

Come si separano

U t i l i z zo

Il riso lavorato, una volta termi-nata l’operazione di “s b i a n c a tu r a ”del granello, viene avviato alla se-lezione e calibratura per separarel’ultimo sottoprodotto: le rotture.

Queste sono costituite da granellispezzati di diverse dimensioni, macomunque non superiori ai tre quar-ti della lunghezza del chicco intero.In ordine decrescente di lunghezzasi classificano come corpettone,corpetto, mezzagrana, risina. Il va-lore di mercato è tanto maggiorequanto più grossi sono i frammen-ti.

Le rotture vengono sia macinate

per ottenere la farina di riso, siautilizzate tal quale per diversi im-pieghi. In primo luogo vengono ag-giunte al riso intero in percentualiche possono raggiungere anche il50% nel prodotto destinato ai con-sumatori dei Paesi più poveri. InItalia la percentuale massima am-messa è il 5%, in altri Paesi europeisi arriva al 10-15%.

I frammenti di dimensioni pariall’incirca a metà granello trovanoutilizzo nella produzione della birrae, nei Paesi asiatici, di altre bevandealcoliche (sakè, aceto e vino di ri-so).

ABC DELLA FILIERA - I sottoprodotti della lavorazione del riso: le rotture

Sono costituite dai granelli che si sono spezzati durante la lavorazione, in unapartita di risone rappresentano mediamente il 6-9% in peso.

E’ un prodotto formato da frammenti di granello di diverse dimensioni, checuociono in tempi differenti tra loro e rispetto ai granelli interi.

Le rotture vengono trattenute negli alveoli di un separatore cilindrico in cuiscorre il riso, la rotazione del cilindro porta in alto le rotture e le fa poi ricaderein un canale separato.

Aggiunte in percentuali variabili al riso (max 5% in Italia), impiegate per laproduzione di birra e altre bevande alcoliche (sakè), per l’aliment azioneanimale e macinate per ottenere la farina di riso.

Cesare Rocca, primo a destra, insiemeal console d’Italia a Dortmund AlfredoCasciello (al centro) e allo staff del-l'Auslandsgesellschaft NRW

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Page 13: Il Risicoltore (Febbraio 2016)

E CONOMIA FEBBRAIO 2016 13

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Fiera in Campo da scoprire,ascoltare e, soprattutto, vivere

“Scoprila, Ascoltala, VI-V I L A” è lo slogan di Fiera inCampo 2016 giunta ormaialla sua 39ª edizione.

Uno slogan accattivanteche i vertici di Vercelli e Biel-la dell’Anga (AssociazioneNazionale Giovani Agricolto-ri), che si occuperà della rea-lizzazione della Fiera inCampo, hanno spiegato inuna conferenza stampasvoltasi alla fine di gennaio.“Scoprila” è un invito rivoltoa tutte le persone che perdue giorni vogliono venire avisitare la fiera, lasciandosicoinvolgere in tutte le sueiniziative ed attività che ver-ranno proposte, non solo incampo agricolo, ma ancheper scoprire il territorio, cosìben raffigurato nella fotopubblicitaria. “Ascolt ala”perché la Fiera è un momen-to di interazione tra gli agri-coltori, e non solo, tra agri-coltori ed espositori, vendi-tori di macchinari agricoli,servizi per l’agricoltura eservizi finanziari, ma anche inon addetti ai lavori posso-no ‘ascolt are’ le iniziativepartecipando in prima per-sona ai meeting formativiche si terranno al primo pia-no nell’ambito dell’eve ntoFuoriCampo: il fuorisalonedi Fiera in Campo, potendo,

inoltre, usufruire della pos-sibilità di degustare e ac-quistare prodotti culinari delnostro territorio. “V I V I L A” èil connubio tra “Scoprila edAscolt ala”, poiché una voltache sono stati vissuti i primidue punti si potrà dire di avervissuto in pieno la 39ª edi-zione della Fiera in Campo.

La manifestazione avràluogo nelle giornate di sa-bato 27 e domenica 28 feb-braio presso il centro fieri-stico “Ve r c e l l i F i e r e” di Ca-resanablot (Vc).

Questa manifestazioneha raggiunto, nel corso deglianni, traguardi invidiabili:

una delle più importanti fie-re di settore e, senz’ombradi dubbio, la più importantein Italia per quanto riguardail comparto risicolo; 120espositori, 15.000 mq dispazi espositivi e 40 ha adisposizione per le prove incampo. In sostanza, la Fieraè ormai diventata un sim-bolo per il territorio vercel-lese e non solo, data la sem-pre maggior affluenza di vi-sitatori provenienti dalleprovince e dalle regioni li-mitrofe. Quello che ha resola Fiera forte, di anno in an-no, è la passione non solodei giovani anghini che si

impegnano per realizzareun evento unico, ma anchedi tutti gli espositori che ri-confermano la loro presen-za ad ogni nuova edizione.La tradizione e l’i n n ova z i o n esono i pilastri sui quali siregge e si fonda l’intera ma-nifest azione.

Come sempre protagoni-ste dell’intera esposizionesono le macchine agricole:la Fiera desta, infatti, par-ticolare interesse per l’agri-coltore, poiché ha la pos-sibilità di osservare le prin-cipali novità, valutando ledifferenze tra le varie caseproduttrici. Inoltre, grazie al-le prove in campo, è pos-sibile osservare i macchinarial lavoro e valutarne il fun-zionamento e l’e ff i c a c i a .

Per l’undicesimo anno difila, il Centro Fiere di Ca-resanablot si riconferma illuogo ideale dove organiz-zare l’esposizione grazie al-la posizione strategica vici-no ai campi, a spazi estesi ea padiglioni che permettono

di allestire stand al copertoe salvaguardare, così, i mac-chinari in caso di maltem-po.

L’inaugurazione sarà ef-fettuata il giorno 26 febbraioalle ore 9 allapresenza del-le autor i t à .Dopo il tagliodel nastro se-guirà il conve-gno dal titolo“Nuove tec-nologie peruna risicolturapiù attenta”,promosso daSpektra Agri. Sarà l’occasio-ne ineguagliabile per fare ilpunto sullo sviluppo dellenuove tecnologie legate aidiversi aspetti della risicol-tura di precisione, coinvol-

gendo, tra i relatori, i risi-coltori che hanno già adot-tato nelle loro aziende que-ste innovazioni. Il pubblicoavrà, pertanto, l’opportunit àdi confrontarsi con i propri

colleghi perchiarire dubbi,cu r i os i t à easpetti tecni-ci. L’i n gr e ss oè libero e gra-tuito per tutti ipartecipanti.

L’e s p os i z i o-ne fieristicaaprirà al pub-blico i giorni

27 e 28 febbraio: le prove incampo si svolgeranno du-rante entrambe le giornate,in due sessioni, una mat-tutina dalle 10 e una pome-ridiana dalle 14.30.

I vertici di Anga Vercelli e Biella:da sinistra, Giacomo Mezza (vi-cepresidente), Giovanni Coppo(presidente), Riccardo Deambro-gio (vicepresidente). A destra,un’immagine dell’edizione 2015di Fiera in Campo

tLe prove in campo sisvolgeranno duranteentrambe le giornate,in due sessioni, una

mattutina dalle 10 e unapomeridiana dalle 14.30

Il 2016 è l’anno dell’arrivo di Sumitomo Chemical Italia nel mercato degli agro-farmaci per il riso in Italia.

Diverse sono le nuove proposte del catalogo Sumitomo destinate a questa importantissima coltura e fra le tante spicca sicuramente l’arrivo di BRAZZOS®.

BRAZZOS® non è una novità a tutti gli effetti perché la molecola che lo carat-terizza è l’affermato imazosulfuron, ma è appunto una novità del catalogo in quanto, dopo essere stato commercializzato per parecchi anni da Sipcam, tor-na ora a far parte dell’offerta di casa madre.

Il principio attivo imazosulfuron è ormai da tempo garanzia di efficacia contro numerose infestanti ciperacee e alismatacee, ed in par-ticolare Butomus umbellatus, infestante in ripresa di espansione nel corso delle ultime campagne.

Il prodotto BRAZZOS® è formulato come sospen-sione concentrata al 10%, contenente 107 g/l di principio attivo, che agisce in maniera ana-loga a quella degli erbicidi inibitori dell’aceto-lattato sintetasi, causando un rapido arresto

Nuova proposta nel diserbo riso per Sumitomo Chemical Italia

della crescita e una successiva devitalizza-zione completa delle infestanti sensibili. Il prodotto è applicabile in miscela con la maggior parte dei giavonicidi e/o grami-nicidi utilizzati per la coltura del riso, ed anche con erbicidi con modo d’azione diverso (Mcpa, triclopyr, bromoxynil), impiegati per il contenimento delle infestanti a foglia larga.

BRAZZOS® si può impiegare in post-emergenza a partire dallo stadio di due foglie del riso (cir-ca 18-20 giorni dopo la semina) fino al termine dell’accestimento.Insieme ad EMBLEM®, fresco di estensione di impiego su riso, CETUS 360 CS, U 46® M-Class, SHOGUN, ed altri nuovi arrivi, BRAZZOS® si pro-pone perciò come uno dei protagonisti del cata-logo Sumitomo per la campagna riso del 2016.

BRAZZOS® è un marchio registrato Sumitomo Chemical Company Tokyo ed è distribuito da Su-mitomo Chemical Italia e Siapa.

Agrofarmaci autorizzati dal Ministero della Salute; per relativa composizione e numero di registrazione si rinvia alle schede dei prodotti disponibili anche in internet; usare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto. Si richiama l’attenzione sulle frasi e simboli di pericolo riportati in etichetta. È obbligatorio l’uso di idonei dispositivi di protezione individuale e di attrezzature di lavoro conformi (D. Lgs. 81/2008 e ss. mm.).

®

Butomus umbellatus Bolboschoenus maritimus

Schoenoplectus mucronatus

Page 14: Il Risicoltore (Febbraio 2016)

IL RISO IN CUCINA14 FEBBRAIO 2 016

L’INTERVISTA Martina Caruso è la giovane (classe 1989) chef proprietaria del Signum di Salina (Isole Eolie)

Segno distintivo, gli arancini di riso«Uso il Carnaroli per tre motivi: mantiene la cottura, conserva una bella gemma, è un prodotto italiano»Paoletta Picco

Sette isole selvagge cheaffondano nel mare blu dellaSicilia. Sono le Eolie di cuiSalina, la più agreste, acco-glie il Signum condotto daMartina Caruso.

Le chiamano le “isole deld i o” perché qui è il regno delmito. Si racconta infatti chesia stato Eolo ad accoglierel’errante Ulisse. Non lascia-tevi ingannare dai cieli tersie dalle notti stellate: questeisole, infatti, sono nate dallalava che ne ha plasmato emodellato l’orografia. CosìLipari ha i fian-chi scavati dal-la pomice ed al l ’o ss i di a-na; Salina si èc o p e r t a d iMalvasia pern a sc o n de r ele cicatrici suiseni, Filicudiinvece, sfac-ciata, mostrale ustioni dell’antico furorenella nudità della terra. Lava,magma, rocce... tanto da farparlare per le Eolie (diven-tate nel 2000 Patrimoniodel l’Umanità dell’Unes co)di un vero e proprio museo acielo aperto. Della bellezzadell’arcipelago hanno parla-to Alexandre Dumas e Guyde Maupassant; in modoparticolare di Salina, la piùamata da viaggiatori, uominidi cultura, creativi, artistiche, per i suoi tra oleandri, lesue ginestre e le sue vigneMalvasia l’hanno definita il“giardino delle Eolie”.

Qui è il regno di Martina

Caruso e della sua famiglia( l’hotel ristorante Signuminsiste nel comune di Malfa,uno dei tre comuni di Sa-lina). Come girare l’isola? Inbarca, per poi fare una sostaal Signum dove sarete ac-colti da atmosfera e sapori.Tre le aree: il dehor esternocon vista mare su Panarea;la veranda giardino circon-data di limoni aperta d’in -verno; il bar con fronte in-terno ed esterno sulla ter-razza che si affaccia sul bludelle Eolie. In tutto 40 o 50coperti cui si aggiungono le30 camere dell’hotel che ac-

c o g l i e u n asettantina diosp i t i . Unacornice affa-scinante co-me le sireneche hanno in-canto Ulisseper conceder-si gli assaggiche esconodalla cucina ,

regno incontrastato di Mar-tina, proposte che in salavengono raccontate da Lu-ca Caruso.

I clienti del Signumamano il riso?

«Non ho un risotto in car-ta - risponde decisa la chefdel Signum. Il Signum hauna cucina molto piccola enon c’è lo spazio sufficienteper seguire cotture impe-gnative come quella di unrisotto. Con tutto ciò, se iclienti (anche solo uno) lochiedono, lo cucino volen-tieri. Amo molto il riso e alSignum spessissimo ven-

gono proposti gli arancini».

Il primo ricordo che hadi un riso o risotto assag-giato da piccola?

«Non ho dubbi. E’ il clas-sico riso in bianco cui si ag-giungeva un po’ di pomo-doro. Lo preparavano in ca-sa per me i miei genitori».

E il primo riso cucinatoin prima persona?

«E’ un ricordo molto pre-ciso: avevo sedici anni e fre-quentavo l’Alberghiero a Ce-falù. Mi cimentai negli aran-cini. Era il giorno di SantaLucia, giorno in cui in Sicilia,si cucinano per antichissimaconsuetudine gli arancini».

Insomma, a Salina,

l’arancino batte il risotto 1a 0?

Il turista italiano o stra-niero che viene in Sicilia cer-tamente chiederà primal’arancino di un risotto. E’ unpiatto, sempre a base di ri-so, ma più sentito. C’è poi ilfatto che io considero il ri-sotto un “piatto vivo” che -come ho spiegato prima -deve essere seguito sin dainizio cottura in modo che losi possa servire all’’ on da ,quindi né crudo, né esage-ratamente cotto. L’ho impa-rato facendo stage da chefmolto noti…».

Qualche nome?«Gennaro Esposito de la

torre del Saracino. Un gran-de chef campano da cui ho

imparato davvero come cu-cinare il riso e il risotto. Ecco,Gennaro ama molto il risottoe lo propone spesso in car-t a».

A proposito di stagelontano dal Signum, ne hain programma a breve?

«No. Sono due anni al-meno che non faccio stageall’estero o in Italia. Andrò aIdentità Golose 2016 comevisitatrice e poi ritornerò aSalina per la riapertura dellastagione, da marzo a otto-bre. Non vedo l’ora che ri-cominci la normale routine:cucina, sole e mare. Ma an ove m b r e …».

A novembre?«Chiusa la stagione 2016,

a novembre andrò in Perùper un mese ospite di unochef. Recentemente, infatti,nell’ambito di “C a r e’s: theethical days” svoltosi in AltaBadia - Dolomiti, sono stataselezionata come “yo ugethical chef” e ho vinto unaborsa di studio».

Che dirle? Un grande “inbocca al lupo”. Non abbianodubbi sulle sue abilità in cu-cina. Martina riuscirà a cu-cinare arancini anche in Pe-rù ..

La ricettaRisotto ai frutti di mare

Ingredienti per quattro persone240 gr di riso Carnaroli, 300 ml di

brodo di pesce 1 aragosta (cucinata avapore), 1 polpo (cotto a bassa tem-peratura sottovuoto a 95° C per 1,5 h),cozze e vongole (aperte a vapore) , polpadi ricci, olio d'oliva extravergine, 50 g dicipolla (marinata con aceto di pomo-doro), 40 g di parmigiano, 30 g di burro,sale q.b.

Prezzemolo fritto e tritato.

EsecuzioneTostare il riso. Quando la tostatura

sarà terminata iniziare a bagnare conbrodo bollente. Seguite attentamente lacottura, assaggiandolo molte volte peraggiustare di sale, cuocere fino a ter-minare la cottura , infine il burro emantecare a fiamma spenta.

Composizione del piatto.Porre il riso al centro del piatto e

guarnirlo con il pesce precedentementetagliato e scottato. Ornare con il prez-zemolo e i filetti di cipolla marinata.

Chi

è

Classe 1989, Martina Carusoè la chef proprietaria del Si-gnum di Salina. Con la suafamiglia (i genitori Clara e Mi-chele ed il fratello Luca) sioccupa della gestione dell’h o-tel e del ristorante Signum aMalfa (Salina). Considerata oggida molti giornalisti enogastro-nomici e addetti ai lavori enfantprodige della cucina Italiana,Martina, già da bambina hacominciato a muovere i primipassi in cucina con il papà che èsempre stato il cuoco auto-didatta del Signum fin dalla suaapertura nel 1988.

Dopo aver frequentato lascuola alberghiera di Cefalù, lachef ha partecipato al corsoprofessionale di cucina delGambero Rosso a Roma conottimi risultati. Già in quegli

anni tornava a Salina per la-vorare in cucina durante tutte lestagioni estive continuando co-sì la sua formazione sul cam-po.

Il suo primo stage presso unristorante che non fosse il Si-gnum è stato al Rosetta diRoma (chef proprietario Mas-simo Riccioli). Poi, per perfe-zionare l’inglese, è andata aLondra dove ha lavorato percinque mesi presso il ristoranteJamie s’Italian di Jamie Oliversotto lo sguardo attentode ll’executive chef GennaroContaldo. Rientrata in Italia haproseguito i suoi stage forma-tivi presso cucine sempre piùimportanti, all’Open Colonna diAntonello Colonna una stellaMichelin, al Pipero al Rex (chefLuciano Monisilio) una stella

Michelin, entrambe a Roma;poi ancora a La Torre del Sa-racino (chef Gennaro Esposito)due stelle Michelin a VicoEquense.

Negli ultimi anni si è distintaper i riconoscimenti ricevuti alSignum: Cronache digusto. Be-st in Sicily 2013 Miglior Ri-storante. Giornale di Sicilia. Ri-storanti di Sicilia Guida 2013 –2014. Premio i Nuovi Talenti.Ristoranti d’Italia 2014 delGambero Rosso. Gli Emergenticon 84 punti due forchette. IR i s t o r a n t i d ’ I t a l i a 2 014dell’Espresso. 15 punti un cap-pello. La Guida Michelin Italia2014, Ristoranti d’Italia 2015del Gambero Rosso. Il Signumè presente sia come hotel checome ristorante nell’asso cia-zione Le Soste di Ulisse.

t«Il primo ricordo del

riso? Il classico riso inbianco cui si aggiungeva

un po’ di pomodoro.Lo preparavano in casaper me i miei genitori».

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I preferitiQuali sono le va-

rietà di riso preferiteda Martina Caruso?

«Uso il Carnaroli,sia per i risotti cheper gli arancini - ri-sponde - per tre or-dini di motivi: man-tiene la cottura, con-serva una bella gem-ma, è un prodottoitaliano. Non uso in-vece molto i risi co-lorati ad eccezionedel Venere che, so-prattutto d’est ate,propongo in insalataf r e d d a ».

La veranda giardino del Signumcircondata di limoni aperta d’in-verno. A sinistra, Martina Caruso

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RU BR I C H E FEBBRAIO 2016 15

Agricoltura conservativa con il PSRNel prossimo futuro, cioè oggi, l’agri-

coltura dovrà essere sempre di più in-novativa, il che significa conservativa e diprecisione.

L’innovazione dovrebbe andare di paripasso con la competitività; e se non lo ègià naturalmente, ecco arrivare gli aiuti delPsr. Praticamente tutti i Piani regionalidedicano una misura all’agricoltura con-servativa; è il caso del Piemonte, il cui Psrprevede un contributo per ettaro a chisceglie la minima lavorazione o la seminasu sodo, o ancora, l’arricchimento del ter-reno con materiale organico (compost),con un impegno per cinque anni.

E qui entra in gioco anche la Misura 4,dedicata all’ammodernamento delleaziende agricole, che finanzia l’acquistoanche di macchine e attrezzature. C’è dascegliere tra seminatrici da sodo, erpiciportati, spandiconcime e irroratrici a di-stribuzione variabile, ecc.; per la Misura 4sono stati attivati due azioni, la misura4.1.1 e la 4.1.2, mentre si attendono neiprossimi mesi quelli per la Misura 10.1.3sul l’agricoltura conservativa, nonché ilbando per l’insediamento giovani (buro-craticamente conosciuto come la Misura6).

PAC al via per il 2016:il Greening da rispettare

A partire dal 2015 c’è, per le aziendeagricole, un vincolo in più nella scelta delpiano colturale: il greening, detto più pre-cisamente “pagamento per le praticheagricole benefiche per il clima e l’am-b i e n t e”, e che vale il 50 % dell’aiuto di

base.La norma (Reg. 1307/2013) prevede

che per accedere al premio ecologico,l’agricoltore deve rispettare sugli ettariammissibili a seminativo tre pratiche agri-cole, benefiche per il clima e l’ambiente:

1) diversificazione delle colture;2) mantenimento dei prati permanenti;3) presenza di un’area di interesse eco-

logico (EFA);Senza entrare nel dettaglio, citiamo due

casi limite che evitano di impegolarsi nelcalcolo complesso delle superfici da se-minare e a quale coltura, per obbedire algreening: coltivare riso o lasciare a riposoil terreno, per almeno il 75% della su-perficie, a condizione che la restante partedel seminativo non sia superiore a 30ettari. Insomma, come riconosciutodall’Unione europea, la risaia e il set-asidesono pienamente compatibili con l’am-biente e il clima.

Patentini fitofarmaci, partono i corsiper il rinnovo e il conseguimento

Lo ha scritto anche il Ministero con lacircolare del 26 novembre 2015 dettandoalcuni chiarimenti sull’obbligo della abi-litazione certificata all’acquisto dei fito-farmaci classificati per l’utilizzo profes-sionale. Così sono partiti nelle sedi deglienti formatori riconosciuti, i corsi per ilrinnovo o il conseguimento del “paten-t i n o”, con una particolarità, spiacevole pergli aspiranti utilizzatori. Nelle more dell’ap-plicazione del Psr e della Misura 01, sullaformazione, si parla di corsi “autofinan-ziati”, ovvero con i relativi costi a caricodegli allievi.

COMMISSIONE UE Ritirata la proposta per il rigetto definitivo della richiesta di autorizzazione della sostanza attiva

Il triciclazolo è salvo. Per oraLa fine dei trattamenti anti-brusone potrebbe costare ai risicoltori italiani ben 125 milioni di euro

Il triciclazolo è salvo, perora. A fine gennaio la com-missione europea ha pro-vato - senza successo - amettere ai voti nel comitatopermanente per le piante,gli animali, gli alimenti e imangimi (cosiddetto PAFF)la sua proposta per il rigettodefinitivo della richiesta diautorizzazione della sostan-za attiva triciclazolo. La boz-za di regolamento era statapresentata nell'ottobre2015 e aveva causato la mo-bilitazione di tutta la filieraproduttiva - dai risicoltori al-l'industria - e delle loro rap-presentanze nei Paesi eu-ropei in cui il riso è unfattore importante dell'out-put agricolo, Italia in testa.Perché il triciclazolo è in-grediente fondamentale difungicidi che vengono ra-pidamente assorbiti all'in-terno dei tessuti vegetalidel riso per diventare unadifesa efficace, e al mo-mento senza alternative intermini di impatto econo-mico, contro il brusone.Una volta che la Commis-sione aveva inserito nell'a-genda del PAFF la discus-sione sulla bozza regola-mento di esecuzione il 31gennaio, molti osservatorisi attendevano una sua ap-provazione da parte degliStati. I comitati permanentidell'Unione Europea sonocomposti da esperti della

commissione e dei ventot-to Paesi membri e appro-vano o respingono le pro-poste dell'Esecutivo UEcon maggioranze qualifica-te, cioè dei due terzi. Sonodavvero poche le cose chenell'UE sono decise esclu-sivamente dalla Commis-sione: in molti casi contanodi più le alleanze tra Paesisu dossier specifici. A quan-to si apprende, nel caso deltriciclazolo, la Commissio-ne ha ritirato l'atto una voltaapparso chiaro che non c'e-

ra una maggioranza quali-ficata di Stati né a favore nécontro. Non è chiaro qualisaranno i prossimi passi.Probabilmente, i tecnici del-l'Esecutivo ripresenteran-no la bozza di regolamentosolo quando saranno sicuridi poter incassare il via li-bera dei due terzi dei Pae-si.

La questione è tutt'altroche chiusa. Attualmente, iltriciclazolo è autorizzato perl'uso in emergenza, ma se-condo l'agenzia per la si-

curezza alimentare (EFSA)e la Commissione europeala richiesta di autorizzazionedefinitiva deve essere re-spinta. Il parere dell'EFSA èdel 2013 e, secondo quantoricostruisce una lettera delcoordinamento Agrinsiemeinviata a Bruxelles in ot-tobre, «non si pronunciasull'entità del LMR (il limitemassimo residuo, ndr) delTriciclazolo nel riso impor-

tato, non avendo dati suf-ficienti per accertarne tuttigli effetti sull’uomo e sul-l'ambiente, come richiestodal Reg. 1107/2009. Peral-tro - concludevano le or-gan izzazi oniagricole - dal-la lettura delparere in que-stione non sicomp rendeperché l'EF-SA ritenga in-sufficienti i ri-sultati delleprove effet-tu a t e ».

S e c o n d ouna r icercapresentata daNomisma allaCommissione europea, ol-tre il 90% delle varietà col-tivate in Italia può essereattaccato dal brusone, cheprovoca danni alle rese finoal 40% oltre che alla qualitàdel prodotto. Il 75% dellesuperfici è trattato contro la

patologia, essenzialmentecon due sostanze, tricicla-zolo e azoxystrobin. Que-st'ultima è, però, classifi-cata come principio ad altorischio di sviluppare resi-

stenza, men-tre non esi-stono eviden-ze di questotipo per il tri-ciclazolo. Se-condo la stes-sa indagine,la fine dei trat-tamenti an-ti-brusone po-trebbe costa-re ai risicoltoriqualcosa co-me 125 milio-ni di euro. In

Italia sono in corso diversericerche per un approcciointegrato e di lotta soste-nibile a questa patologiacon alcuni risultati incorag-gianti ma ancora non ef-ficacemente trasferiti in ri-saia.

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Un “cruscotto” da migliorareLa sua utilità dipenderà dalla tempistica di aggiornamento dei dati

Un "cruscotto" per le principali com-modity agricole europee, riso incluso. Sitratta del dashboard (letteralmente "cru-scotto", appunto), il nuovo strumento divisualizzazione delle statistiche che ladirezione generale agricoltura della Com-missione europea ha messo su internet adisposizione di chiunque voglia avere uncolpo d'occhio comprensivo sui mercatiagricoli dell'UE, compresi indicatori perenergia e fertilizzanti. L'iniziativa fa partedello sforzo che l'Esecutivo dell'Ue stafacendo per rendere più trasparenti imercati agricoli, secondo quanto richie-sto dai Paesi membri dell'Ue. Alcuni diquesti, come la Francia, immaginano daticosì aggiornati da poter "prevedere" lecrisi. Ecco perché, con l'Osservatorio sul

mercato del latte, la Commissione eu-ropea ha iniziato a pubblicare dati con unapproccio il più possibile vicino agli uten-ti. Unico, ma vistoso, limite è propriol'aggiornamento la cui tempistica dipen-de largamente dalle informazioni che gliStati membri danno alla Commissione.L'ultimo dashboard con dati sul riso èdatato novembre 2015, e sempre perquanto riguarda il riso, non è ancoradisponibile la visualizzazione delle in-formazioni principali con il "colpo d'oc-chio" che consente di avere tutte i prezzidelle commodities in una sola pagina.Insomma, iniziativa lodevole, ma c'è an-cora molto da fare perché il cruscottodiventi uno strumento davvero utile agliagricoltori.

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Pubblicato il testo dell'accordo col VietnamE' stato finalizzato e reso pubblico il testo dell'accordo commerciale tra Unione

europea e Vietnam. Il documento, con capitoli e appendici, è disponibile al linkseguente: http://trade.ec.europa.eu/doclib/press/index.cfm?id=1437. Il trattamen-to riservato al riso è nel capitolo 2, appendice 2C.

Come originariamente annunciato a inizio agosto, l'accordo apre le porte dell'Uealla produzione risicola vietnamita che potrà fruire di dazio zero su 30.000 tonnellatedi riso ordinario lavorato, 20.000 di semigreggio, 30.000 tonnellate di aromatizzatoe liberalizzazione totale per le rotture di riso. Non si tratta del testo definitivo ma,specifica il preambolo della Commissione, di quello raggiunto alla fine delnegoziato, che «sarà soggetto a revisione legale al fine di verificarne la coerenzainterna e di garantire che le formulazioni dei risultati negoziali siano giuridicamentecorrette. Sarà quindi trasmesso al Consiglio dell'Unione europea e al Parlamentoeuropeo per la ratifica». Ma solo alla fine della "revisione legale" si saprà se anchei parlamenti nazionali saranno chiamati a contribuire al processo di ratifica.

tSi era mobilitata tutta

la filiera produttiva - dairisicoltori all'industria -

e le loro rappresentanzenei Paesi europei

in cui il riso è un fattoreimportante dell'outputagricolo, Italia in testa

Bloc notesA cura della Confagricoltura Vercelli Biella

di Paolo Guttardi

Page 16: Il Risicoltore (Febbraio 2016)

LO STATO DEL RISO16 FEBBRAIO 2 016

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OUTLOOK/1 Per il 2015/16 si stima possa toccare i 470,1 milioni di tonnellate, 0,8 milioni di tonnellate in più rispetto alle proiezioni di dicembre

Produzione, le previsioni rivedono il segno piùTrend in rialzo anche per il consumo globale, così come per importazioni ed esp ortazioni

Dopo diversi mesi di ca-lo, la produzione mondialedi riso torna, seppur non dimolto, a crescere. Il rap-porto Rice Outlook di gen-naio stima, infatti, che laproduzione globale di risoper il 2015/16 possa toc-care i 470,1 milioni di ton-nellate, 0,8 milioni di ton-nellate in più rispetto alleproiezioni del mese scor-so. Rispetto allo scorso an-no, comunque, si tratta diuna previsione di quasi duepunti percentuali in meno.

Attestandosi a 158,9 mi-lioni di ettari, l’area globalesi valuta scenda di 1,1 mi-lioni di ettari rispetto al2014/15. I campi destinatial riso si stimano in calorispetto all’anno passato inAustralia, Birmania, Cam-bogia, Nigeria, Filippine,Tanzania e Stati Uniti. Alcontrario, si calcola sianoin rialzo in Bangladesh,Egitto, Indonesia e Sri Lan-ka.

Il dipartimento dell’Ag r i-coltura statunitense valutache la produzione di risodella Cina per il 2015/16 siain rialzo di 0,27 milioni ditonnellate per un totale di145,7 milioni di tonnellate.

Segno positivo anche perla produzione delle Filip-pine: per il 2015/16 si cal-cola un aumento di 0,25milioni di tonnellate per untotale di 11,5 milioni ditonnellate.

Consumo, chi crescee chi cala

Trend in rialzo anche peril consumo globale di riso:per il 2015/16 si stima toc-chi il dato di 484,3 milionidi tonnellate, 0,4 milioni ditonnellate in meno rispettoalle precedenti stime, ma2,4 milioni in più rispetto

all’anno passato. Il con-sumo si stima sia più altonel 2015/16 rispetto all’a n-no passato in Bangladesh,Brasile, India, Filippine eVietnam. Al contrario sicalcola sia in calo nellaCorea del Sud e negli StatiUniti.

Per quanto riguarda lescorte globali finali, per il2015/16 si calcola siano incalo del 14% rispettoall’anno passato e tocchi-no quota 89,7 milioni, 1,3milioni di tonnellate in piùrispetto alle proiezioni delmese scorso. Si tratta del

più basso quantitativo discorte dal 2007/08.

Import ed exportin crescita

Segno positivo nel 2016per le esportazioni: si va-luta siano in rialzo in par-ticolare quelle del Paki-stan, della Thailandia e delVietnam. Quelle della Thai-landia per il 2016 si calcolasiano in rialzo di 0,3 milionidi tonnellate per un totaledi 10,3 milioni di tonnel-

late; il rialzo di quelle delVietnam dovrebbe, invece,essere di 0,2 milioni ditonnellate, per un totale di7,3 milioni di tonnellate, il12% in più rispetto all’annopassato, il volume più altoin assoluto. L’incrementodelle esportazioni del Pa-kistan dovrebbe essere di0,1 milioni di tonnellate perun totale di 4,6 milioni ditonnellate.

Passando alle importa-zioni, quelle dell’Indonesia

per il 2016 si calcola sianoin aumento di 0,4 milioni ditonnellate per un totale di2 milioni di tonnellate,mentre l’incremento delleFilippine si stima possa es-sere di 200 mila tonnellateil che gli consentirà di ar-rivare a quota 2 milioni. Leimportazioni del Sud Africasi stima siano in rialzo di0,1 milioni di tonnellate perun totale di 1,05 milioni, il7% in più rispetto allo scor-so anno.

OUTLOOK/2 Per questa campagna si prevede un incremento superiore di poco all’1% per un totale di 192,3 milioni di cwt

Usa, si calcola un raccolto più consistenteSegnali positivi arrivano anche

dall’altra parte dell’Oceano Atlan-tico. Infatti, il 2015/16 il rapportoRice Outlook di gennaio segnalaun trend positivo per la produ-zione di riso statunitense: si trattadi un rialzo superiore di pocoall’1% per un totale di 192,3milioni di cwt. In particolare, laproduzione di riso a grana lungaper il 2015/16 si stima sia in rialzodi 0,7 milioni di cwt per un totaledi 133 milioni, comunque il 18%in meno rispetto all’anno passato.Quella di riso a grana medio pic-

cola si valuta sia in rialzo di 0,9milioni di cwt e raggiunga quota59,3 milioni di cwt, dato quasiinvariato rispetto all’anno passa-to.

Secondo i l d ipar t imentod e ll ’Agricoltura statunitense,l’area coltivata a riso a granamedio piccola si stima tocchi i 740mila acri, quasi tremila acri inmeno rispetto all’anno passato. Inparticolare, la produzione dellaLouisiana per il 2015/16 con 28,8milioni di cwt si stima sia in calodel 13% rispetto all’anno passato.

Nel Mississippi, la produzione peril 2015/16 si valuta tocchi quota10,6 milioni di cwt. Quella delMissouri per il 2015/16 con 12,2milioni di cwt si calcola sia in calodel 16% rispetto all’anno pas-sato.

Per quanto riguarda le fornituredi riso statunitense, per il 2015/16si stima siano in rialzo di 1,1milioni di cwt e raggiungano quo-ta 264,9 milioni di cwt, il 5% inmeno rispetto all’anno passato.

Segno meno, invece, per leimportazioni di riso: per il 2015/16si calcola tocchino quota 24 mi-lioni di cwt, 0,5 milioni di cwt inmeno rispetto alle proiezioni delloscorso mese e il 3% in meno

rispetto all’anno passato. In par-ticolare, le importazioni di risostatunitense a granalunga per il 2015/16si calcola tocchino i20,5 milioni di cwt,0,5 milioni di cwt inmento rispetto alleprecedenti proiezio-ni (-3% annuale). Leimportazioni di risostatunitense per il2015/16 a grana me-dio-piccola si valuta,invece, tocchi i 3,5milioni (+1%).

Trend in calo perl’utilizzo totale di riso statuniten-se: nel 2015/16 si calcola tocchi i

223 milioni di cwt, 2 milioni di cwtin meno rispetto alle precedentistime e il 3% in meno rispettoall’anno passato. L’utilizzo di riso agrana lunga si stima tocchi i 157milioni di cwt, 2 milioni di cwt inmeno rispetto alle proiezioni delloscorso mese (-9% annuale). L’uti-lizzo di riso a grana medio piccolanel 2015/16 si valuta resti invariatoa 66 milioni di cwt, il 17% in piùrispetto all’anno passato e il datopiù alto dal 2011/12. L’utilizzo do-mestico e residuo si calcola tocchii 121 milioni di cwt, 6 milioni dicwt in meno rispetto alle pre-cedenti stime.

Per quanto riguarda le espor-tazioni, nel 2015/16 si stima toc-chino i 102 milioni di cwt, 4 milionidi cwt in più rispetto alle stimeprecedenti, il 2% in più rispettoall’anno passato. In particolare, leesportazioni di riso grezzo si sti-

ma tocchino i 35 mi-lioni di cwt, 2 mi-lioni di cwt in piùrispetto alle prece-dent i proiez ioni(-3% annuale). Leesportazioni di risostatunitense nel2015/16 a grana lun-ga si valuta tocchi-no i 69 milioni dicwt, 4 milioni di cwtin più rispetto allestime del mese pre-cedente ma il 2,5%

in meno rispetto all’anno pas-sato.

Arkansas, trend negativoSecondo il Dipartimento

d el l’Agricoltura statunitense,la produzione di riso dell’Ar-kansas per il 2015 si stima siain diminuzione. Come riporta ilsito stuttgartdailyleader.com,il calo per i coltivatori si tra-duce in un minor numero diacri coltivati, una diminuzionedella resa media e della pro-duzione totale di riso a granalunga. Mentre invece nel2014, la tendenza era in rialzo

e con rendimenti e numeri darecord. Nel complesso, la pro-duzione di riso dell’Arkansas sistima scenda del 16% rispettoal 2014 per un totale di 94,3milioni di quintali. Il volume diriso a grana media si stima siain rialzo da 214 mila acri del2014 a 240 mila acri. Il riso agrana lunga si calcola, invece,in rialzo del 20% da circa 1,27milioni di acri a circa 1 milionedi acri nel 2015.

tSi prevede

che le esportazioninel 2015/16 tocchinoi 102 milioni di cwt,

4 milioni di cwt in piùrispetto alle stime

precedenti e il 2% in piùrispetto all’anno passato

.

Nigeria, si punta sull’aumento delle coltivazioniSecondo il presidente dell’Ifad (Inter-

national Fund for Agricultural Develop-ment), Kanayo Nwanze, se si realizzas-sero le infrastrutture necessarie la Nigeriaavrebbe il potenziale necessario per pro-durre 10 milioni di tonnellate di riso al-l'anno. Durante una visita a Omor eAnaku, aree di produzione risicola nellostato di Anambra, Nwanze, come riportail sito allafrica.com, ha spiegato che ilPaese produce attualmente tre milioni ditonnellate di riso e consuma circa seimilioni di tonnellate, mentre con le in-frastrutture adeguate per la produzione diriso in molte parti del Paese si potrebberoraggiungere ben 10 milioni di tonnellate di

riso, permettendo così alla Nigeria didiventare un esportatore netto di riso.Nwanze ha poi fatto sapere che l’Ifad èdeterminato ad assistere il Paese perchéraggiunga questo obiettivo. Nnamdi Ag-wuncha coordinatore dell’Ifad, riferisceancora il sito allafrica.com, ha spiegatoche il programma di sviluppo e sostegnoper la coltivazione del riso fa parte dellastrategia del governo federale studiataper il rafforzamento del settore agricolo,per garantire la sicurezza alimentare, au-mentare la produzione, espandere e mi-gliorare l'economia rurale, l'occupazionee la produzione di reddito, e per l’au-mento delle esportazioni.

Page 17: Il Risicoltore (Febbraio 2016)

LO STATO DEL RISO FEBBRAIO 2016 17

.

. .

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Filippine, necessarie nuove importazioniLe Filippine si preparano a im-

portare 400 mila tonnellate di riso,ma potrebbe essere necessario unulteriore quantitativo di 800 milatonnellate per coprire il fabbisognodi quest'anno. Lo riporta il sitob wo r l d o n l i n e . c o m .

Renan B. Dalisay, del NationalFood Authority (Nfa), ha fatto sa-pere che il Paese potrebbe averebisogno di importare ulteriori 800mila tonnellate di riso per coprirecompletamente il divario stimato

quest'anno tra il raccolto e il con-sumo locale. Le Filippine potreb-bero dare una spinta all’aumentodel prezzo del riso in Vietnam e inThailandia, i due principali fornitoridel Paese e rispettivamente terzo esecondo più grandi esportatori alivello mondiale. Per questo, il Nfasta lavorando a un possibile accordocon i governi del Vietnam, dellaThailandia, e della Cambogia per unulteriore lotto di 400 mila tonnellatedi riso nel secondo trimestre di

quest’anno.«Stiamo cercando di far fronte a

un divario annuale di 1,7 milioni ditonnellate, di cui 1 milione di ton-nellate di scorte», ha sottolineatoD a l i s ay.

Il clima secco e i cicloni hannoavuto effetti dannosi sul raccolto delriso locale lo scorso anno, con unaproduzione totale stimata a 18,3milioni di tonnellate, molto inferiorerispetto all'obiettivo del governo di20 milioni di tonnellate.

Area coltivata 4,800 4,705 4,350Scorte iniziali 1,487 1,695 2,210Produzione lavorato 11,858 11,915 11,250Produzione grezzo 18,822 18,913 17,857Importazioni 1,200 1,800 1,900Forniture totali 14,545 15,410 15,360Esportazioni 0 0 0Consumo e residuo 12,850 13,200 13,250Scorte finali 1,695 2,210 2,110Distribuzione totale 14,545 15,410 15,360

Unità di misura: 1000 HA, 1000 MT, MT/HA - Fonte: U FAS

2013/14 2014/15 2015/16

2015/16, PRODUZIONE IN CALO

ASIA I Paesi di quest’area, che sono stati i principali acquirenti, coprono il 74,5% delle esportazioni, seguiti da Africa (13,77%) e Stati Uniti (6,72%)

L’export del Vietnam si conferma stabileLe esportazioni di riso del

Vietnam quest'anno dovreb-bero rimanere invariate ri-spetto al livello raggiunto loscorso anno di 6,5 milioni ditonnellate. Come riporta il si-to vietnamnews.vn, secon-do Huynh Minh Hue, segre-tario del Vietnam Food As-sociation, le esportazioni del-lo scorso anno hanno rag-giunto 2,68 bilioni di dollari, incalo del 3,94% in valore, no-nostante un aumento mar-ginale dei volumi. I Paesi asia-tici, che sono stati i principaliacquirenti, coprono il 74,5%delle esportazioni, seguiti daAfrica (13,77%) e Stati Uniti(6,72%). Lo scorso anno leesportazioni di riso si stimasiano aumentate notevol-mente grazie alla forte richie-sta di riso da parte di Cuba,Filippine, Malesia, Indonesiae Cina. «In generale - ha spie-

gato Huynh Minh Hue - i Pae-si che in precedenza hannoimportato riso a bassa e me-dia qualità hanno spostato larichiesta su quello di alta qua-lità». La produzione mondialedi riso nel 2015/16, secondole stime del dipartimento del-l'Agricoltura degli Stati Uniti,a livello globale dovrebbe es-sere diminuito del 1,9% perun totale di 469,3 milioni ditonnellate, in calo per il se-condo anno consecutivo. ElNino è stato un fattore de-terminante, visto che ha cau-sato il calo della produzionein molti Paesi. Huynh Il Nang,presidente dell'associazio-ne, ha sottolineato che le

scorte delle riserie vietnami-te alla fine dello scorso annodovrebbero toccare circa 400mila tonnellate, un volumemolto più basso rispetto alla

media di 700 mila tonnellateraggiunto nello stesso perio-do dell’anno precedente. «Ingenerale - ha proseguito - ilconsumo di riso quest'anno

dovrebbe essere migliore».Secondo Hue quest'annol'associazione si concentreràsul potenziamento delleesportazioni verso i mercati

vicini e tradizionali in Asia, tracui Cina e Sud-Est asiatico, eaumenterà le esportazioni diriso a Hong Kong e Singa-pore.

Il ministero dell’Agricoltura viet-namita ha in programma di dimi-nuire le risaie di riso di 100 mila ettarinel 2016 per far spazio alla col-tivazione di altri cereali utili pernutrire gli animali. Il ministro del-l'agricoltura e dello sviluppo ruraleCao Duc Phat, riferisce il sito in-diainfoline.com, ha fatto sapere che

circa 7,6-7,7milioni di ettari di terrasaranno utilizzati per la coltivazionedi riso con una resa totale di 44,5milioni di tonnellate. Il settore mi-gliorerà la qualità riducendo i costi diproduzione di riso e utilizzando va-rietà di alta qualità e ad alto valoregrazie all'applicazione di metodi dicoltivazione specifici. I tecnici del

governo dovranno elaborare pianispecifici per sostituire alla coltiva-zione del riso non redditizia la pro-duzione di mais.

Nel 2015, circa 157 mila ettari diterreno sono stati colpiti dalla sic-cità, 5 mila ettari dei quali hannoavuto una perdita enorme nella col-tura. Nel corso dell'anno, sono staticonvertiti 34.600 ettari di risaie im-produttive in coltivazioni di altri ce-reali.

Il riso cede il posto ad altre colture

Cambogia, serve una strategia unitariaLa Cambodia Rice Federation (Crf) sta

cercando di creare maggiore compat-tezza tra tutte le aziende del settore.Secondo la Crf, infatti, come riporta ilsito phnompenhpost.com, la mancanzadi cooperazione tra i vari membri sa-rebbe una delle cause principali del calo,l’anno scorso, di 1 milione di tonnellatedi riso lavorato destinato all’esport a-zione.

«C'è una mancanza di cooperazione edi fiducia: alcuni membri non seguono lestrategie del Crf, e questo resta unasfida per raggiungere il nostro obiettivoper l’esportazione», ha detto il vicepresidente Hun Lak, secondo il quale unapproccio comune potrebbe contribuire

a rinsaldare la fiducia tra gli agricoltori,mantenere gli standard di qualità emigliorare le esportazioni del riso cam-bogiano.

«Se siamo in grado di superare questiostacoli - ha aggiunto - si raggiungerà ilnostro obiettivo nei prossimi cinqueanni». La Cambodia Rice Federation èstata fondata a maggio del 2014 ecomprende attualmente 230 membri.Ha un budget di 700 mila dollari per dueanni, coperto in parte da una quota delministero dell'Economia, e da adesionee contributi da parte dei suoi 17 membridel consiglio. Inoltre, la federazione ri-ceve dai suoi membri 1 dollaro per ognitonnellata di riso esportato.

India, aumenta il volume di riso disponibileL’approvvigionamento di riso da par-

te del governo indiano potrebbe su-perare il livello dell'anno scorso di 32milioni di tonnellate, nonostante si sti-mi un calo della produzione a causadelle condizioni climatiche non favo-r evo l i .

Come riporta il sito business-stan-dard.com, secondo gli ultimi dati, l'ap-provvigionamento di riso si calcola siain aumento del 31%. La Food Cor-poration of India (Fci) e le agenzie diproprietà del governo hanno dunquepianificato di acquistare lotti di riso. Perquest’anno è stato mantenuto un tar-get di approvvigionamento di riso di 30tonnellate metriche. «Nonostante una

prima stima della produzione inferioreda parte del ministero dell'Agricoltura -ha spiegato un funzionario - l'approv-vigionamento di riso è stato più elevatofinora nella maggior parte degli Stati.Se l'attuale tendenza dovesse con-tinuare, l'acquisto di riso nel 2015-16potrebbe superare il livello dello scorsoanno». A fine gennaio, l'approvvigio-namento è stato completato nel Punjabe in Haryana, mentre le operazioni infase di completamento riguardano l’U t-tar Pradesh, Chattisgarh, Andhra Pra-desh e Telangana. Nella stagione in-vernale il riso sarà disponibile nellerisaie dell’Andhra Pradesh, Bengala Oc-cidentale, Telangana e Odisha.

Of� cine RAVARO Strada per Vespolate, 628060 Granozzo (No) - Italy

Tel. 0321/55146 r.a. Fax 0321/55181 www.ravaro.it e-mail: [email protected]

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Page 18: Il Risicoltore (Febbraio 2016)

LO STATO DEL RISO18 FEBBRAIO 2 016

IL BILANCIO Vendite di risone, rimane invariato il gap con il dato dell’anno scorso

Quotazioni molto vivaciPMA, nei primi quattro mesi di campagna import cresciuto del 42%

IMPORT & EXPORT UECERTIFICATI RILASCIATI AL 19/1/2016

(Dati espressi in tonnellate base di riso lavorato)

Regno Unito 105.407

Francia 78.689

Paesi Bassi 49.535

Germania 33.480

Italia 31.397

Polonia 31.047

Portogallo 20.295

Belgio 16.834

Rep. Ceca 14.101

Svezia 12.271

Spagna 10.650

Altri Ue 38.099

TOTALE 441.805

Rotture di riso 125.915

Italia 47.973

Spagna 10.711

Grecia 9.668

Portogallo 5.632

Regno Unito 2.816

Francia 2.637

Bulgaria 2.601

Romania 781

Paesi Bassi 778

Belgio 648

Rep. Ceca 647

Altri Ue 1.800

TOTALE 86.692

- -

Paesi Import Paesi Export

IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI

Nelle ultime quattro set-timane le quotazioni dei ri-soni hanno mostrato una cer-ta vivacità, sia in negativo chein positivo.

Ad esempio, sulla piazza diVercelli solo le quotazioni diBalilla e Loto sono rimaste inequilibrio, mentre le quota-zioni degli altri risi Tondi,dell’Arborio, del Carnaroli edel Roma, hanno evidenziatoaumenti di varia portata,compresi tra i 10 euro delSole CL e i 96 euro dell’Ar -borio.

Al contrario, le quotazionidi S. Andrea, Baldo, Augusto,Thaibonnet e Tipo Ribe han-no fatto segnare cali com-presi tra 5 euro (Tipo Ribe) e40 euro (S. Andrea).

Per quanto riguarda le ven-dite di risone, il gap con il datodell’anno scorso (-37.234 t) èrimasto praticamente inva-riato rispetto al gap registratoun mese fa (-36.312 t).

Considerato che la dispo-nibilità vendibile della cam-pagna attuale risulta più am-pia di quella della campagnapassata, nel l ’ordine di60.000 tonnellate, è neces-sario che nei prossimi mesi siintensifichi il ritmo delle tran-sazioni.

Intanto, continuano a cre-scere le importazioni che,ora, risultano in aumentodell’82% (+14.200 t) rispettoa un anno fa, soprattutto gra-zie all’aumento delle impor-tazioni da India (+5.200 t),Cambogia (+4.900 t) e Gu-yana (+4.800 t). L’incremen -to totale non tiene conto del-le importazioni di risone che,non essendo accompagnateda un titolo di importazione,sono monitorate da Eurostatin base all’effettivo sdogana-to, ma con un ritardo di circatre mesi; a questo propositosi segnala che l’import di ri-sone dei primi due mesi dicampagna ha riguardato piùdi 7.000 tonnellate di prodot-to, mentre non erano risul-tate importazioni nello stes-so periodo della campagnaprecedente.

L’export continua a risen-tire della ridotta domanda daparte della Turchia. Il datocomplessivo della campagnaevidenzia un calo di circa11.900 tonnellate (-20%),con una riduzione di quasi17.000 tonnellate dell’ex p o r tverso la Turchia e un aumen-to di circa 5.300 tonnellatedell’export verso il Libano.

Unione europeaIn base alle informazioni

fornite dalla Commissioneeuropea, dall’inizio dellacampagna al 19 gennaio2016, gli operatori comunitari

hanno richiesto titoli di im-portazione per circa 73.000tonnellate in più (+37%) re-lativamente al riso semigreg-gio, di cui 45.000 tonnellate

per il riso basmati e 28.000tonnellate per il riso conven-zionale, e per circa 46.000tonnellate in più (+22%) per ilriso lavorato.

Se consideriamo le impor-tazioni in equivalente riso la-vorato risulta un incrementodi circa 96.000 tonnellate(+28%).

Per quanto riguarda il fe-nomeno delle importazionicomunitarie di riso lavoratodai PMA, si rileva che nei pri-mi quattro mesi di campagnail flusso di importazione si èattestato a quasi 117.000 ton-nellate, facendo segnare unaumento del 42% rispetto al-lo stesso periodo della cam-pagna precedente.

I n f i n e , s u l f r o n t edell’export comunitario si re-gistra un calo di circa 15.000tonnellate (-14%) rispetto aun anno fa.

VENDITE E RIMANENZE DEI PRODUTTORI AL 19/1/2016Gruppi

varietaliDisponibilità

vendibileVenduto % rispetto

al disponibileRimanenze

TOTALE TONDO 405.993 187.067 46,08% 218.926Lido-Alpe 8.639 5.053 58,49% 3.586Padano-Argo 4.931 776 15,74% 4.155Vialone nano 28.389 10.810 38,08% 17.579Varie Medio 6.300 3.167 50,27% 3.133TOTALE MEDIO 48.259 19.806 41,04% 28.453Loto-Ariete 318.394 124.990 39,26% 193.404S. Andrea 68.115 21.758 31,94% 46.357Roma 63.071 26.497 42,01% 36.574Baldo 88.105 27.086 30,74% 61.019Arborio-Volano 96.466 55.403 57,43% 41.063Carnaroli 79.746 43.947 55,11% 35.799Varie Lungo A 79.377 29.452 37,10% 49.925TOTALE LUNGO A 793.274 329.133 41,49% 464.141TOTALE LUNGO B 262.382 128.442 48,95% 133.940TOTALE GENERALE 1.509.908 664.448 44,01% 845.460

VENDITE ATTUALI E CONFRONTO CON LA CAMPAGNA PRECEDENTE

Dati espressi in tonnellate di riso greggio

CAMPAGNE PRECEDENTI

Tondo 372.944 175.911 47,17%

Medio 31.804 15.922 50,06%

Lungo A 621.394 308.519 49,65%

Lungo B 424.237 201.330 47,46%

TOTALE 1.450.379 701.682 48,38%

2014/2015 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

Tondo 395.435 146.390 37,02%

Medio 26.797 13.582 50,68%

Lungo A 556.655 273.065 49,05%

Lungo B 493.847 183.247 37,11%

TOTALE 1.472.734 616.284 41,85%

2013/2014 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

Tondo 394.346 170.289 43,18%

Medio 42.644 18.584 43,58%

Lungo A 778.241 290.709 37,35%

Lungo B 437.874 199.080 45,47%

TOTALE 1.653.105 678.662 41,05%

2012/2013 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

116.697

82.477

0

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

Sett - Dic 2015 Sett - Dic 2014

Import Ue di riso semi lavorato e lavorato dai PMA (dati in tonnellate)

500

450

400

350

300

250

200

150

100

50

0

Tondo Medio Lungo A Lungo B

Vendite totali ('000 t)

Vendite totali annoprecedente

Rimanenza

Import UE

2015/16 2014/15 2013/14 2012/13

500.000

450.000

400.000

350.000

300.000

250.000

200.000

150.000

100.000

50.000

0

44

1.8

05

34

5.1

63

33

1.6

86

31

2.3

09

120.000

100.000

80.000

60.000

40.000

20.000

0

2015/16 2014/15 2013/14 2012/13

86

.69

2 10

1.9

58

70

.46

8

57

.99

3

Page 19: Il Risicoltore (Febbraio 2016)

LO STATO DEL RISO FEBBRAIO 2016 19

Esportazioni Italia

Liban

o

Turch

ia

Siria

Usa

Gior

dania

Austr

alia

Svizz

era

Serb

ia

Norve

gia

Bosn

ia E.

Rest

o de

lM

ondo

15.000

12.500

10.000

7.500

5.000

2.500

0

1.241

13.61

3

8.441

6.690

3.02

9

Bras

ile

4.96

7

Alba

nia86

9

850

840

2.76

2

1.80

9

1.44

0

1.42

2

DATI ESPRESSI IN TONNELLATE BASE RISO LAVORATO

Importazioni Italia Esportazioni Italia

BORSA DI NOVARA

Balilla-Centauro 345 380 350 385

Selenio 335 385 345 395

Lido-Flipper 290 315 285 310

Loto 330 370 320 360

Augusto 335 365 325 355

Dardo-Luna CL e sim. 295 320 290 315

S. Andrea 390 420 360 390

Baldo 340 370 340 370

Roma 400 440 410 450

Arborio-Volano 680 720 710 750

Carnaroli 660 690 680 710

Thaibonnet-Gladio 300 320 300 320

PER TUTTE LE BORSE, PREZZI ESPRESSI IN EURO PER TONNELLATA

28/12/2015Min Max

4/1/2016Min Max

11/1/2015Min Max

18/1/2016Min MaxRisoni

BORSA DI VERCELLI

Balilla, Centauro e similari 372 384 372 384 372 384Sole CL 337 355 347 365 347 365Selenio e similari 342 384 342 384 353 395Tipo Ribe 302 320 302 320 297 315Loto e similari 356 384 (*) 356 384 (*) 356 384 (*)Augusto 355 363 355 363 345 353S. Andrea e similari 397 432 387 422 357 392Roma e similari 402 450 (**) 432 480 (**) 432 480 (**)Baldo e similari 345 380 330 365 320 355Arborio-Volano 633 673 713 753 729 769Carnaroli e similari 655 695 660 700 681 721Thaibonnet e similari 307 327 307 327 297 317

*Prezzo massimo riferito alla varietà Loto - ** prezzo massimo riferito alla varietà Roma

29/12/2015Min Max

5/1/2016Min Max

12/1/2016Min Max

19/1/2016Min MaxRisoni

BORSA DI PAVIARisoni 30/12/2015

Min Max6/1/2016Min Max

13/1/2016Min Max

20/1/2016Min Max

Balilla (originario) 360 385 360 385

Selenio 355 395 365 405

Lido-Flipper e sim. 290 315 285 310

Padano-Argo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Vialone Nano 560 590 520 550

S. Andrea 360 390 355 385

Loto e Nembo 325 365 315 355

Dardo-Luna CL e sim. 280 315 275 310

Augusto 330 360 325 355

Roma 450 480 450 480

Baldo 325 355 320 350

Arborio-Volano 735 765 735 765

Carnaroli 705 735 705 735

Thai.-Gladio e sim. 318 328 310 320

BORSA DI MORTARARisoni 1/1/2016

Min Max8/1/2016Min Max

15/1/2016Min Max

22/1/2016Min Max

Balilla 360 385 360 385 360 385

Selenio 345 395 355 405 355 405

Flipper-Alpe-Lido 295 320 295 320 285 310

Vialone Nano 610 630 560 580 540 560

S. Andrea 390 420 380 410 370 400

Loto 345 370 345 370 340 365

Dardo-Luna CL e sim. 295 320 295 320 285 310

Augusto 335 365 335 365 335 365

Roma 430 450 460 480 460 480

Baldo 325 365 315 355 310 350

Arborio-Volano 690 720 740 770 740 770

Carnaroli 660 690 700 730 700 730

Thaibonnet 310 330 310 330 300 320

Altre indica 310 330 310 330 300 320

BORSA DI MILANOLavorati 29/12/2015

Min Max5/1/2016Min Max

12/1/2016Min Max

19/1/2016Min Max

Arborio-Volano 1540 1590 1540 1590 1650 1700 1650 1700

Roma 1065 1115 1065 1115 1095 1145 1095 1145

Baldo 1040 1090 1040 1090 1020 1070 1020 1070

Ribe/Loto e sim. 765 795 765 795 765 795 765 795

S. Andrea 1050 1100 1050 1100 1030 1080 1030 1080

Thaibonnet e sim. 685 725 685 725 685 725 685 725

Vialone Nano 1460 1510 1460 1510 1440 1490 1440 1490

Padano-Argo 1030 1130 1030 1130 1030 1130 1030 1130

Lido e similari 730 760 730 760 730 760 730 760

Originario e sim. 800 830 800 830 800 830 800 830

Carnaroli 1560 1640 1560 1640 1610 1690 1610 1690

Parboiled Ribe 865 895 865 895 865 895 865 895

Parboiled Thaib. 785 825 785 825 785 825 785 825

Parboiled Baldo 1160 1190 1160 1190 1140 1170 1140 1170

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I L TROVAUFF IC IO

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Te l e fo n o Te c n i c o Sede di lavoro

320 43 25 357 Simone Boattin Codigoro

320 43 25 358 Alessandra Bogliolo N ova r a

320 43 25 359 Paola Castagna Pav i a

320 43 25 360 Massimo Zini Pav i a

320 43 25 361 Bruna Marcato Mort ara

320 43 25 362 Cesare Rocca Ve r c e l l i

320 43 25 363 Carlotta Caresana Ve r c e l l i

320 43 25 364 Lucio Zerminiani Isola della Scala

320 43 25 365 Sandro Stara Orist ano

320 43 25 367 Massimo Giubertoni N ova r a

320 43 25 368 Franco Sciorati Pav i a

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Page 20: Il Risicoltore (Febbraio 2016)

20 FEBBRAIO 2 016

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