risicoltore ( gennaio 2015)

20
MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI www.enterisi.it - @EnteRisi Anno LVIII - n. 1 Gennaio 2015 . Paolo Carrà Il 2014 è stato un anno che probabilmente molti vorranno dimenticare. Molte sono state le vi- cende che hanno agito negativamente sul no- stro settore, ancor più enfatizzate da questo cli- ma di sfiducia che la crisi ha portato. Definizione difficoltosa e non del tutto sod- disfacente dell’aiuto accoppiato per il riso, prezzi in caduta libera dell’indica da metà campagna, andamento climatico sfavorevole che ha de- terminato cali di produzione, resistenze da parte della Commissione Europea sul problema delle importazioni a dazio zero dalla Cambogia, au- mento esponenziale del livello di burocrazia - non solo nazionale ma soprattutto europea - sono tra i principali fattori che hanno disegnato un vero e proprio percorso ad ostacoli per la nostra filiera . Gli ultimi mesi del 2014 ci hanno riservato qualche soddisfazione in più sotto il profilo delle quotazioni con vendite settimanali da parte dei produttori molto sostenute per permettere alle industrie di soddisfare una do- manda importante soprattutto sul fronte del- l’esportazione. Tutto fa quindi ben sperare se pensiamo che la nuova campagna si apre con una disponibilità vendibile nazionale inferiore rispetto alla cam- pagna di commercializzazione precedente. Come ogni fine anno si impone un momento di riflessione per fare un attento esame della situazione. Siamo di fronte ad un aumento notevole delle esportazioni verso la Turchia, ad una quotazione del dollaro che agevola le nostre esportazioni e che dovrebbe rendere meno convenienti le importazioni, e abbiamo rilevato nella scorsa campagna di commercializzazione un interessante aumento del consumo interno. Tutti fattori congiunturali che onestamente ab- biamo già vissuto in altri periodi e che pro- babilmente daranno impulsi positivi a questa campagna di commercializzazione . Non dob- biamo, però, dimenticare che la nostra filiera continua a subire un mercato volatile; condizione non adatta a soddisfare lo sviluppo del mercato. Le prime valutazioni sulle prossime semine parlano di un probabile aumento della superficie con un ulteriore calo dell’indica (complice la perdita di preferenza comunitaria derivante dalle importazioni di riso lavorato a dazio zero dai PMA) e un aumento notevole delle varietà da interno. La programmazione delle semine e le di- scussioni per redigere un bilancio di collo- camento sono un valido strumento di analisi per tutta la filiera, un momento di incontro im- portante per permettere al nostro settore di crescere superando individualismi che non gio- vano a uno sano sviluppo del mercato. La situazione di volatilità, senza uno sforzo comune nello spirito di individuare e condividere so- luzioni efficaci, è destinata a permanere nel tempo, mettendo sotto pressione l’intero com- parto. Individuare soluzioni concrete che abbiano come obiettivo il mantenimento di prezzi di equilibrio significa attribuire solidità alle filiera, dare adeguata remunerazione dei fattori pro- duttivi e permettere la possibilità di pianificare degli investimenti. Il proposito della filiera per il nuovo anno dovrebbe allora essere quello di creare maggiore unità tralasciando inutili polemiche per far convergere tutti gli sforzi verso uno sviluppo sano del mercato pretendendo dalle istituzioni il giusto riconoscimento del ruolo della risicoltura italiana. N N e e l l l l e e r r i i s s a a i i e e t t a a n n t t e e n n u u o o v v e e v v a a r r i i e e t t à à CASTELLO D’AGOGNA Il 12 gennaio appuntamento per raccogliere le manifestazioni di interesse Expo, se ne parla al Centro Ricerche A A u u m me e n n t t a a n n o o l l e e a a r r e e e e c c o o l l t t i i v v a a t t e e a a r r i i s s o o BILANCIO DI COLLOCAMENTO - ALLE PAG. 4-5 2014 da dimenticare, 2015 da costruire, uniti Il Progetto dell’Ente Nazionale Riso per l’Expo 2015 verrà presentato presso il Centro Ricerche sul Riso di Castello d’Agogna (Pv) il 12 gennaio 2015 alle ore 10,30. Parteciperà un rappresentante di Federalimentare che spiegherà come si potrà essere presenti all’evento mediante la presentazione della propria azienda. All’interno dell’Area dedicata al riso, infatti, sarà predisposto un totem interattivo contenente i marchi delle aziende che intendono manifestare il proprio interesse alla presente pro- posta. Cliccando sul logo si aprirà una finestra nella quale l’azienda racconterà il proprio business e presenterà i propri prodotti. Sarà organizzato un programma d’incoming inte- ramente dedicato a buyer ed operatori business del mondo food, selezionati tra top retailer, importatori, ho.re.ca, produttori e trasformatori dei mercati internazionali più rappresentativi per il settore alimentare italiano. Alle aziende aderenti sarà data la possibilità di partecipare alle vendite dei propri prodotti me- diante un portale predisposto da Federalimentare. L’Ente Nazionale Risi chiede quindi alle aziende, tenute al pagamento dei diritti di contratto in base alla Legge Istitutiva, di manifestare il proprio interesse a partecipare allo spazio espo- sitivo dell’Ente presso il padiglione “Cibus è Italia” . La manifestazione di interesse, da compilarsi secondo lo specifico modello, dovrà pervenire via PEC all’indirizzo en- [email protected] inderogabilmente entro il 31 gennaio 2015. Una apposita commissione valuterà le ma- nifestazioni di interesse pervenute entro il 10 febbraio 2015. A pag. 12 Ridurre l’impatto degli agrofarmaci sulla salute dei consumatori, degli operatori e di ogni soggetto che ne viene a contatto, sulla biodiversità e sull’ambiente, e quindi di promuovere le pratiche di difesa integrata e biologica. E' questo l'obiettivo del PAN (Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari) che, nel 2015, dopo praticamente un anno dall’entrata in vigore, si arricchirà di un ulteriore tassello: le Linee guida di indirizzo per la tutela dell'ambiente acquatico e dell'acqua potabile e per la riduzione dell'uso di prodotti fitosanitari e dei relativi rischi nei Siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette. Queste Linee Guida si qualificano per essere state concepite come un vero e proprio "vademecum" per le Amministrazioni Regionali circoscrivendo gli ambiti territoriali nei quali intervenire, nonché le misure più idonee al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Le norme riguardano sia misure di mitigazione del rischio derivante dal fenomeno della deriva, del ruscella- mento e della lisciviazione dei prodotti fitosanitari, sia misure di limitazione/sostituzione/eliminazione dei prodotti fitosanitari in presenza di specifiche criticità. A pag. 10 Il PAN per la tutela delle acque La minima lavorazione piace sempre di più ATTENZIONE Come di consueto, l’Ente Na- zionale Risi ha attivato un son- daggio finalizzato a delineare in anticipo il trend della superficie complessiva, nonché gli orien- tamenti varietali. Pertanto, al- cuni risicoltori riceveranno, in- sieme a questo numero del giornale, un modello per il son- daggio relativo alle superfici per l’anno 2015 che dovrà es- sere restituito entro il 30 gen- naio 2015, via internet oppure consegnato presso Sezioni e Uffici dell’Ente Nazionale Risi. In risaia è sempre più richiesta la minima lavorazione. Complici una serie di fattori sia tecnici che gestionali, questa pratica si sta diffondendo sempre di più. Tra i fattori che stanno contribuendo alla sua diffusione, il principale è sicuramente la grande capacità operativa messa in campo dagli attrezzi per la minima lavorazio- ne, molto maggiore rispetto al- l’aratura. . Inoltre, una pratica che sembra trovare largo impiego, visti i mi- gliori risultati finali ottenuti nella preparazione del letto di semina, è quella del doppio passaggio: una prima lavorazione viene compiuta durante il periodo au- tunnale, per ottenere un primo interramento dei residui colturali al fine di favorirne la degrada- zione ad opera dei microorga- nismi del suolo e l’altra seconda lavorazione in primavera. Vista la veloce diffusione della tecnica di minima lavorazione dei terreni di risaia e vista la non completa conoscenza degli ef- fetti che questa tecnica ha sulla coltura, l’Ente Nazionale Risi si è sentito in dovere di mettere in piedi una rete di prove in merito: ora è in corso la fase di ela- borazione statistica dei risultati che saranno interamente pub- blicati sulla Relazione Annuale. Alle pag. 8-9

Upload: ente-nazionale-risi

Post on 07-Apr-2016

216 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

Anno LVIII n. 1 Mensile di informazioni agricole industriali e commerciali sul RISO dell'Ente Nazionale Risi

TRANSCRIPT

Page 1: Risicoltore ( Gennaio 2015)

MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI

www.enterisi.it - @EnteRisi

Anno LVIII - n. 1 Gennaio 2015

.

.

Paolo Carrà

Il 2014 è stato un annoche probabilmente moltivorranno dimenticare.Molte sono state le vi-cende che hanno agitonegativamente sul no-stro settore, ancor piùenfatizzate da questo cli-ma di sfiducia che la crisiha portato.

Definizione difficoltosa e non del tutto sod-disfacente dell’aiuto accoppiato per il riso, prezziin caduta libera dell’indica da metà campagna,andamento climatico sfavorevole che ha de-terminato cali di produzione, resistenze da partedella Commissione Europea sul problema delleimportazioni a dazio zero dalla Cambogia, au-mento esponenziale del livello di burocrazia -non solo nazionale ma soprattutto europea -sono tra i principali fattori che hanno disegnatoun vero e proprio percorso ad ostacoli per lanostra filiera . Gli ultimi mesi del 2014 ci hannoriservato qualche soddisfazione in più sotto ilprofilo delle quotazioni con vendite settimanalida parte dei produttori molto sostenute perpermettere alle industrie di soddisfare una do-manda importante soprattutto sul fronte del-l’esportazione.

Tutto fa quindi ben sperare se pensiamo che lanuova campagna si apre con una disponibilitàvendibile nazionale inferiore rispetto alla cam-pagna di commercializzazione precedente.

Come ogni fine anno si impone un momentodi riflessione per fare un attento esame dellasituazione. Siamo di fronte ad un aumentonotevole delle esportazioni verso la Turchia, aduna quotazione del dollaro che agevola le nostreesportazioni e che dovrebbe rendere menoconvenienti le importazioni, e abbiamo rilevatonella scorsa campagna di commercializzazioneun interessante aumento del consumo interno.Tutti fattori congiunturali che onestamente ab-biamo già vissuto in altri periodi e che pro-babilmente daranno impulsi positivi a questacampagna di commercializzazione . Non dob-biamo, però, dimenticare che la nostra filieracontinua a subire unmercato volatile; condizionenon adatta a soddisfare lo sviluppo del mercato.Le prime valutazioni sulle prossime semineparlano di un probabile aumento della superficiecon un ulteriore calo dell’indica (complice laperdita di preferenza comunitaria derivante dalleimportazioni di riso lavorato a dazio zero daiPMA) e un aumento notevole delle varietà dainterno.

La programmazione delle semine e le di-scussioni per redigere un bilancio di collo-camento sono un valido strumento di analisi pertutta la filiera, un momento di incontro im-portante per permettere al nostro settore dicrescere superando individualismi che non gio-vano a uno sano sviluppo del mercato. Lasituazione di volatilità, senza uno sforzo comunenello spirito di individuare e condividere so-luzioni efficaci, è destinata a permanere neltempo, mettendo sotto pressione l’intero com-parto.

Individuare soluzioni concrete che abbianocome obiettivo il mantenimento di prezzi diequilibrio significa attribuire solidità alle filiera,dare adeguata remunerazione dei fattori pro-duttivi e permettere la possibilità di pianificaredegli investimenti.

Il proposito della filiera per il nuovo annodovrebbe allora essere quello di creare

maggiore unità tralasciando inutili polemicheper far convergere tutti gli sforzi verso unosviluppo sano del mercato pretendendo dalleistituzioni il giusto riconoscimento del ruolo dellarisicoltura italiana.

NNNNeeeelllllllleeee rrrriiiissssaaaaiiiieeee ttttaaaannnntttteeee nnnnuuuuoooovvvveeee vvvvaaaarrrriiiieeeettttàààà

CASTELLO D’AGOGNA Il 12 gennaio appuntamento per raccogliere le manifestazioni di interesse

Expo, se ne parla al Centro Ricerche

AAAAuuuummmmeeeennnnttttaaaannnnoooo lllleeee aaaarrrreeeeeeee ccccoooollllttttiiiivvvvaaaatttteeee aaaa rrrriiiissssoooo

BILANCIO DI COLLOCAMENTO - ALLE PAG. 4-5

2014 da dimenticare,2015 da costruire, uniti

Il Progetto dell’Ente Nazionale Riso per l’Expo 2015 verràpresentato presso il Centro Ricerche sul Riso di Castellod’Agogna (Pv) il 12 gennaio 2015 alle ore 10,30. Parteciperà unrappresentante di Federalimentare che spiegherà come sipotrà essere presenti all’evento mediante la presentazionedella propria azienda.

All’interno dell’Area dedicata al riso, infatti, sarà predispostoun totem interattivo contenente i marchi delle aziende cheintendono manifestare il proprio interesse alla presente pro-posta. Cliccando sul logo si aprirà una finestra nella qualel’azienda racconterà il proprio business e presenterà i propriprodotti. Sarà organizzato un programma d’incoming inte-ramente dedicato a buyer ed operatori business del mondofood, selezionati tra top retailer, importatori, ho.re.ca, produttorie trasformatori deimercati internazionali più rappresentativi peril settore alimentare italiano. Alle aziende aderenti sarà data lapossibilità di partecipare alle vendite dei propri prodotti me-diante un portale predisposto da Federalimentare.

L’Ente Nazionale Risi chiede quindi alle aziende, tenute alpagamento dei diritti di contratto in base alla Legge Istitutiva, dimanifestare il proprio interesse a partecipare allo spazio espo-sitivo dell’Ente presso il padiglione “Cibus è Italia”.

La manifestazione di interesse, da compilarsi secondo lospecifico modello, dovrà pervenire via PEC all’indirizzo [email protected] inderogabilmente entro il 31gennaio 2015. Una apposita commissione valuterà le ma-nifestazioni di interesse pervenute entro il 10 febbraio 2015.

A pag. 12

.

Ridurre l’impatto degli agrofarmaci sulla salute deiconsumatori, degli operatori e di ogni soggetto che neviene a contatto, sulla biodiversità e sull’ambiente, equindi di promuovere le pratiche di difesa integrata ebiologica. E' questo l'obiettivo del PAN (Piano d’azionenazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari)che, nel 2015, dopo praticamente un anno dall’entratain vigore, si arricchirà di un ulteriore tassello: le Lineeguida di indirizzo per la tutela dell'ambiente acquaticoe dell'acqua potabile e per la riduzione dell'uso diprodotti fitosanitari e dei relativi rischi nei Siti Natura2000 e nelle aree naturali protette.

Queste Linee Guida si qualificano per essere stateconcepite come un vero e proprio "vademecum" per leAmministrazioni Regionali circoscrivendo gli ambititerritoriali nei quali intervenire, nonché le misure piùidonee al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Lenorme riguardano siamisure di mitigazione del rischioderivante dal fenomeno della deriva, del ruscella-mento e della lisciviazione dei prodotti fitosanitari, siamisure di limitazione/sostituzione/eliminazione deiprodotti fitosanitari in presenza di specifiche criticità.

A pag. 10

Il PANper la tutela delle acque

Laminima lavorazionepiace sempredi più ATTENZIONECome di consueto, l’Ente Na-

zionale Risi ha attivato un son-daggio finalizzato a delineare inanticipo il trend della superficiecomplessiva, nonché gli orien-tamenti varietali. Pertanto, al-cuni risicoltori riceveranno, in-sieme a questo numero delgiornale, un modello per il son-daggio relativo alle superficiper l’anno 2015 che dovrà es-sere restituito entro il 30 gen-naio 2015, via internet oppureconsegnato presso Sezioni eUffici dell’Ente Nazionale Risi.

In risaia è sempre più richiestala minima lavorazione. Compliciuna serie di fattori sia tecnici chegestionali, questa pratica si stadiffondendo sempre di più. Tra ifattori che stanno contribuendoalla sua diffusione, il principale èsicuramente la grande capacitàoperativa messa in campo dagliattrezzi per la minima lavorazio-ne, molto maggiore rispetto al-l’aratura. .

Inoltre, una pratica che sembratrovare largo impiego, visti i mi-gliori risultati finali ottenuti nellapreparazione del letto di semina,è quella del doppio passaggio:una prima lavorazione vienecompiuta durante il periodo au-

tunnale, per ottenere un primointerramento dei residui colturalial fine di favorirne la degrada-zione ad opera dei microorga-nismi del suolo e l’altra secondalavorazione in primavera.

Vista la veloce diffusione dellatecnica di minima lavorazione deiterreni di risaia e vista la noncompleta conoscenza degli ef-fetti che questa tecnica ha sullacoltura, l’Ente Nazionale Risi si èsentito in dovere di mettere inpiedi una rete di prove in merito:ora è in corso la fase di ela-borazione statistica dei risultatiche saranno interamente pub-blicati sulla Relazione Annuale.

Alle pag. 8-9

Page 2: Risicoltore ( Gennaio 2015)

2 GENNAIO 2015

almo s.p.a.

via R. Sanzio 20, 27036 Mortara (PV) - ItalyT +39 0384 99024 F +39 0384 99033www.almosementi.eu /// [email protected]

Centauro®

Crono®

Poseidone®

Gladio®

Il Re dei tondi–Produttività elevata, ottimaresistenza alla macchia, Pyriculariaed Helmintosporium.

Il medio Almo dal granellocristallino–Elevata produttività, straordinariaresa, ciclo precoce, alta resistenzaall’allettamento, Piriculariosie Elmintosporiosi.

Il precoce da risotto–La varietà da interno a tagliabassa, il miglior precoce nel gruppodel Carnaroli.

Il n.1 per eccellenza–Alta produttività e adattabilitàad ogni ambiente di coltivazione.

Teti®Il Lungo A dal granellocristallino–Ottima produttività, taglia bassae straordinaria resistenza all’allettamento.Granello eccezionale con ottima resaalla lavorazione industriale.

Dardo®

Fedra®

Proteo®

Elettra®

Il nuovo lungo A–Il lungo A di nuova generazione,robusto e affidabile come da tradizioneAlmo. Eccezionale produttività,elevata resa, ottima resistenza allamacchia e alle principali malattie.

La novità nei superfini–Dopo 10 anni di ricerche ecco Fedra,varietà con granello tipo Roma. Taglia bassae ciclo precoce. La grande novitàAlmo.

Il nuovo Baldo–Taglia bassa, ciclo precoce estraordinaria resa alla lavorazione.

L’aromatico moderno–Il nuovo aromatico dall’eccezionaleproduttività, con ottima resistenzaall’allettamento e alle principali malattie.

il vostrofuturoè il nostropresente

Page 3: Risicoltore ( Gennaio 2015)

ECONOMIA GENNAIO 2015 3

.

NOVITÀ La filiera risicola si è incontrata presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, poco prima di Natale

Legge sulmercato interno, traguardo vicinoQuestioni da approfondire: miscele di risi aventi il pericarpo di diverso colore, parametri qualitativi per i risi fuori griglia

L’ABC DELLA FILIERA

Il certificato di trasferimento del risoneA cura dell’Area Mercati

Continuiamo ad illustrare le prin-cipali caratteristiche dei certificati ditrasferimento risone/buoni di con-segna di uso più comune.

Ci occupiamo questo mese del

documento che deve accompagna-re il conferimento nella pileria azien-dale del risone prodotto nelle pro-prie risaie. In questo caso nonavviene una vendita o un cambio diproprietà, in quanto il risicoltore e iltrasformatore sono lo stesso sog-

getto, tuttavia l’emissione di questotipo di “certificato di trasferimentorisone” avviene previo pagamentodel diritto di contratto, comeespressamente previsto nella leg-ge istitutiva dell’Ente Nazionale Ri-si.

Anna Callegarin

In un incontro tenutosi aRoma, presso il Ministerodelle Politiche Agricole Ali-mentari e Forestali, pocoprima della pausa natalizia,la filiera risicola si è espres-sa favorevolmente sul te-sto elaborato da Ente Na-zionale Risi, che ha rac-colto le legittime esigenzedi tutti gli attori presenti altavolo.

In questoambito l’EnteNazionale Ri-si ha cercatodi svolgereun lavoro dimediazione edi supportotecnico pertradurre in un testo legi-slativo condiviso le diverseistanze presentate.

Anche se restano ancoraalcune questioni da appro-fondire (miscele di risiaventi il pericarpo di di-verso colore, parametriqualitativi per i risi fuorigriglia), il testo condivisovuole rispondere alle esi-genze di innovazione, tra-

sparenza e tutela del con-sumatore, sulla base inestrema sintesi dei se-guenti criteri:

• salvaguardia delle va-rietà tipiche italiane;

• tutela del consuma-tore, con particolare atten-zione alla trasparenza delleinformazioni e alle deno-minazioni di vendita del ri-so.

La proposta, che verràufficialmentep resen t a t anei primi me-si dell’anno,tiene contoda un latodelle consoli-date peculia-rità del mer-cato italiano,

dove il riso viene commer-cializzato in funzione dellavarietà (da qui la “repu-tazione” che alcune deno-minazioni come il Carnarolihanno potuto assumerenel tempo presso il con-sumatore), dall’altro dell’e-sigenza di dettare regoleanche per la vendita di pro-dotti di più recente dif-fusione. Si tratta di seg-

menti di mercato che stan-no assumendo man manosempre più importanza co-me sboccoper il colloca-mento del ri-so prodottone l nos t roPaese: risocommercia-lizzato in ba-se alla desti-nazione d’u-so (“riso perrisotti”, “riso per insalate”);risi colorati, mix di risi in-tegrali e parboiled, ecc. de-stinati alla gamma alta delmercato (consumatori alla

ricerca di prodotti consi-derati più naturali, saluti-stici); riso destinato ai con-

sumatori ori-ginari di altriPaesi che ri-chiedono ca-ratteristiches p e c i f i ch edel granello eprezzo conte-nuto.

Nel testodella propo-

sta è anche previsto digarantire, con l’adozione diun protocollo di tracciabi-lità, l’identificazione varie-tale del prodotto, che potrà

quindi fregiarsi del termine“classico”, e di consentire illibero utilizzo sulle confe-zioni di mar-chi collettivi,come il mar-ch io “R isoitaliano” de-tenuto da En-te NazionaleRisi, al fine diincentivarnela diffusione.Inoltre, in so-stituzione dell’attuale de-creto ministeriale annuale,è prevista l’istituzione di unregistro per la classifica-zione merceologica delle

nuove varietà. Il registrosarà detenuto e gestito daEnte Nazionale Risi.

S iamo fi-duciosi checon un picco-lo ulterioresforzo da par-te di tutti, iltraguardo sa-r à r a p i d a-mente rag-giunto. L’EnteNazionale Ri-

si, come sempre, si ado-pererà per trovare soluzio-ni tecnicamente corretteda condividere con tutta lafiliera.

tLa filiera risicola

si è espressafavorevolmente

su un testo condiviso

tFatto un lavoro di

mediazione per tradurrein un testo legislativocondiviso le diverseistanze presentate

tDue i criteri seguiti:

la salvaguardia dellevarietà tipiche italiane

e la tuteladel consumatore

.

CRR, nuova analisi disponibileal LaboratorioChimicoMerceologico

Dal mese di dicembre 2014, il La-boratorio Chimico Merceologico hamesso a punto una nuova analisi chi-mico-fisica da proporre aipropri clienti. Tale analisitrova la sua utilità nella de-finizione di alcuni parametrifondamentali per definire ilcomportamento in cotturadelle diverse varietà di riso,sia sottoposte al trattamen-to parboiled che non.

Si tratta del test “ami-lografia” (nella foto il mac-chinario usato), condottocon lo strumento micro-vi-scoamilografo Brabender,sulla farina di riso. Con que-sto test, essenzialmente, viene misu-rata la viscosità della farina di riso insospensione acquosa, al variare della

temperatura (range 50-95 C°). Dalla re-gistrazione dei valori di viscosità, espres-si in BU (unità Brabender), si ottiene un

tracciato grafico, caratteri-stico per ogni varietà otipologia di riso, dal quale èpossibile ricavare le se-guenti informazioni anali-tiche: temperatura di iniziogelatinizzazione, picco diviscosità, temperatura alpicco, breakdown e set-back.

Informazioni sulla quan-tità necessaria di riso perl’esecuzione dell’analisi, ilmetodo utilizzato e la tariffaapplicata sono riportate nel

Listino Analisi, presente nell’area ricercaal link Laboratorio Chimico Merceolo-gico del sito web dell’Ente.

Buono di consegna per lavorazione in tenutaCOS’È è il documento che deve accompagnare il passaggio in lavorazione in

pileria del risone di propria produzione

CHI l’emissione del documento deve essere richiesta dal risicoltore che èanche titolare della pileria

PERCHÉ ogni trasferimento di risone deve essere accompagnato da appositocertificato rilasciato dall’Ente Risi

COME SI FA l’operatore che vuole ottenere il rilascio del buono di consegna deve:

1. pagare il diritto di contratto

2. inoltrare apposita richiesta ad Ente Risi

3. ritirare il documento stampato da Ente Risi oppure stamparlodirettamente presso la propria sede

Ideale e costantel’erogazionedell’azoto

Pe piùresistenti

iante più saneCalcio preziosoper le pianteed il terreno

www.calciocianamide.com

Page 4: Risicoltore ( Gennaio 2015)

ECONOMIA4 GENNAIO 2015

BILANCIO DI COLLOCAMENTO Nel 2014 si registra un incremento di superficie di 3.500 ha: aum

Le risaie crescono, ma le varieDal punto di vista della ripartizione per tipologia, si ampliano le aree destinate alla coltivazione

Tondo Medio eLungo A Lungo B TOTALE TOTALE

Superficie (ettari) 56.189 88.384 71.446 216.019 235.052Rend. unit. (t/ha) 6,87 6,18 6,92 6,60 6,81

Produzione lorda 386.243 546.266 494.280 1.426.789 1.601.478reimpieghi aziendali (-) 10.533 22.313 11.060 43.906 43.204Produzione netta 375.710 523.953 483.220 1.382.883 1.558.274Rendim. trasformaz. 0,66 0,60 0,63 0,63 0,61

- tonnellate di riso lavorato -

Produzione netta 247.969 314.221 304.429 866.619 949.890stocks iniziali:produttori (+) 12.291 34.522 3.442 50.255 55.305industriali (+) 29.961 68.771 49.002 147.734 112.646Totale stocks iniziali (+) 42.252 103.293 52.444 197.989 167.951

Disponibilità iniziale 290.221 417.514 356.873 1.064.608 1.117.841

Stocks finali:

produttori (-) 7.768 13.417 24.007 45.192 50.255

industriali (-) 24.558 46.064 48.259 118.881 147.734

Totale stocks finali (-) 32.326 59.481 72.266 164.073 197.989

Disponibilità nazionale 257.895 358.033 284.607 900.535 919.852

Importazioni:

da Paesi UE (+) 8.514 10.996 13.035 32.545 22.914

da Paesi terzi (+) 1.071 1.487 71.139 73.697 59.563

Disponibilità totale 267.480 370.516 368.781 1.006.777 1.002.329

Mercato italiano 62.711 218.062 88.149 368.922 322.096

Mercato Unione europea 177.645 84.890 266.994 529.529 560.723

Esportazioneverso Paesi Terzi 27.124 67.564 13.638 108.326 119.510

Campagna2012/13

- tonnellate di riso greggio -

CAMPAGNA COMMERCIALE 2013-2014

BILANCIO DI COLLOCAMENTO

(Consuntivo provvisorio)

A cura dell’Area Mercati

Bilancio di collocamento2014/2015

Nel 2014 si è registrato unincremento di superficie dicirca 3.500 ettari (+1,63%)rispetto al 2013, anche se sisono verificate importantivariazioni nei comparti va-rietali a causa della concor-renza esercitata dai PMA .

In Piemonte la superficieè calata di circa 1.300 ettari(-1,1%), ma tale riduzione èstata controbilanciata dal-l’incremento di circa 4.400ettari della superficie colti-vata a riso in Lombardia(+5%).

Dal punto di vista dellaripartizione per tipologia, gliinvestimenti sono contrad-distinti da una riduzione del-le aree destinate alla col-tivazione dei Tondi (-6%) edei Lunghi B (-23%), e da unaumento della superficie siaper i Medi (+33%) sia per iLunghi A (+26%). I risultatirispecchiano l’andamentodel mercato nell’ambito del-la campagna 2013/2014.

Nel comparto dei risi ditipo Tondo diminuiscono gliettarati delle principali varie-tà, quali Selenio (-17%) eCentauro (-38%), mentre la

varietà Sole CL, di più re-cente costituzione, raggiun-ge i 15.370 ettari, diventan-do la varietà più coltivata perquesta tipologia.

Nel comparto dei risi Me-di, si segnala l’incrementoditutti i gruppi, in particolaredella varietà Vialone Nanoche raggiunge i 5.000 ettari,con un aumento del 32,5%rispetto alla scorsa campa-gna.

L’ettarato complessivodelle varietà destinate allaproduzione di riso Lungo Aparboiled aumenta del 9%e, a fronte di una riduzionedelle superfici di Loto (-15%)e Dardo (-6%), si rileva l’in-cremento delle aree colti-vate con le varietà Augusto(+14%), Ronaldo (+18%) eLuna CL (+49%) che rag-giunge i 12.000 ettari.

Tutti i gruppi delle varietàLunghe A da mercato in-terno evidenziano un au-mento rispetto al 2013. Il

gruppo “Roma” è più cheraddoppiato (+125%) e sfio-ra i 5.000 ettari. Il gruppo“Arborio” è aumentato del12%, portandosi a circa14.800 ettari. Il gruppo “Bal-do” è aumentato del 9%,arrivando a circa 12.300 et-tari. Il gruppo “Carnaroli” è

passato da circa 9.900 ettaridella campagna scorsa agliattuali 12.400 circa. Non faeccezione la varietà S. An-drea che, dopo il dimezza-mento dello scorso anno, èrisultata in aumento del28%, attestandosi su unasuperficie di circa 7.500 et-

tari.Il comparto dei Lunghi B,

soggetto alla concorrenzadel riso proveniente daiPMA, è passato dai 71.450ettari circadello scorsoannoagli attuali 55.300 circa, conuna riduzione del 23%. Al-l’internodi questogruppo, sisegnalano le riduzioni dellevarietà CL71 (-54%), Gladio(-20%), Sirio CL (-17%) eCL26 (-17%).

La stagione di coltivazio-ne 2014 è stata una delle piùanomale degli ultimi decen-ni dal punto di vista clima-tico, caratterizzata da un’e-statemeteorologica pratica-mente assente, con tem-perature sotto le medie econ abbondanti, continue ediffuse precipitazioni.

Le abbondanti piogge, ve-rificatesi nel mese di mag-gio, hanno ostacolato le se-mine ma, pur in presenza diuna germinazione difficolto-sa, si è raggiunto un inve-stimento accettabile.

Il contenimento delle in-festanti è stato anch’essocondizionatod a l l ’ a n d a-mento stagio-nale; le conti-nue pioggehanno causa-to non pochiproblemi e ina l cun i cas inon è statopossibile rag-giungere lacompleta distruzione dellemalerbe. Sono stati riscon-trati anche danni provocatida diffusi attacchi di bruso-ne, favoriti dall’elevata umi-dità e dalla pioggia, e danniderivanti dalla sterilità atipi-ca.

La fioritura si è protrattaper tempi insolitamente lun-ghi, a causa della scalaritàdelle semine e delle tem-perature, insolitamentebas-se, del mese di agosto. Unaparte delle coltivazioni hasubito aborti fiorali, ancherilevanti.

I ritardi vegetativi e le con-dizioni climatiche hanno ral-lentato le operazioni di rac-colta che si sono protrattefino al mese di novembre.

Le condizioni atmosferi-che sfavorevoli hanno ridot-to significativamente le rese

in campo, determinandouna produzione inferiore ri-spetto allo scorso anno, manon hanno influito sulla qua-lità dei grani. Dal punto divista merceologico, la qua-lità è buona, con rese allalavorazione alte e difettimerceologici nella norma.

Il volume del raccolto èstimato in circa 1.386.000tonnellate di risone, con uncalo di circa il 3% rispettoalla campagna precedente,per effetto del calo delle re-se agronomiche (-4,4%) cheè risultato superiore all’in-cremento della superficie(+1,6%).

Le rese alla lavorazionesono medio-alte, con un da-to medio che si attesta al63,5%, superiore al valoreregistrato l’anno scorso(62,7%); inoltre, la non ec-cessiva presenza di granimacchiati in talune varietàcomporterà unminor scartoper ottenere un prodotto diqualità.

La produzione netta in ri-so lavorato è stimata in850.500 tonnellate circa,conuna diminuzionedel 2%rispetto allo scorso anno,corrispondente ad un minorvolume di circa 16.000 ton-nellate.

Le scorte di riporto dallascorsa campagna sono ri-s u l t a t e n e l l a n o rm a(164.000 tonnellate, base la-vorato), mentre si stimanostock finali per 125.000 ton-nellate di base lavorato, parial 24% in meno rispetto allescorte finali della campagnaprecedente, in ragione dellaminor disponibilità di pro-dotto e del favorevole an-damento del mercato neiprimi tre mesi della cam-

pagna.Le importa-

zioni dai Paesidel l ’Unioneeuropea sonos t im a t e i n26.000 ton-nellate, in leg-gero calo ri-spetto al volu-me registratol’anno scorso

che è risultato più alto ri-spetto alla norma, e si stimaun volume di 63.000 ton-nellate per le importazionidai Paesi terzi, in conside-razione dell’indebolimentodell’euro rispetto al dollarostatunitense.

Il bilancio preventivo, fon-dato sugli elementi sopracitati, porta la disponibilitàvendibile ad un totale di cir-ca 979.000 tonnellate di risolavorato, con un calo del2,8% rispetto al volume col-locato nella precedentecampagna di commercializ-zazione.

Per quanto riguarda il col-locamento della disponibi-lità vendibile, si stima chel’export verso i Paesi extraUe assorbirà un quantitativodi circa 130.000 tonnellate,in considerazione dell’inde-

tIl volume del raccolto

è stimato in circa1.386.000 t di risone,con un calo di circail 3% rispetto alla

campagna precedente

Page 5: Risicoltore ( Gennaio 2015)

ECONOMIA GENNAIO 2015 5

menta la Lombardia, ma cala il Piemonte

età cambianoe dei Medi (+33%) e dei Lunghi A (+26%)

Tondo Medio eLungo A

Lungo B TOTALE TOTALE

Superficie (ettari) 52.667 111.567 55.298 219.532 216.019Rend. unit. (t/ha) 6,80 5,89 6,70 6,31 6,60

Produzione lorda 358.132 657.462 370.498 1.386.092 1.426.789reimpieghi aziendali (-) 11.000 25.000 10.000 46.000 43.906Produzione netta 347.132 632.462 360.498 1.340.092 1.382.883Rendim. trasformaz. 0,66 0,61 0,65 0,635 0,627

- tonnellate di riso lavorato -

Produzione netta 229.107 387.047 234.324 850.478 866.619stocks iniziali:produttori (+) 7.768 13.417 24.007 45.192 50.255industriali (+) 24.558 46.064 48.259 118.881 147.734Totale stocks iniziali (+) 32.326 59.481 72.266 164.073 197.989

Disponibilità iniziale 261.433 446.528 306.590 1.014.551 1.064.608

Stocks finali:

produttori (-) 4.000 7.000 4.000 15.000 45.192

industriali (-) 30.000 50.000 30.000 110.000 118.881

Totale stocks finali (-) 34.000 57.000 34.000 125.000 164.073

Disponibilità nazionale 227.433 389.528 272.590 889.551 900.535

Importazioni:

da Paesi UE (+) 8.000 10.000 8.000 26.000 32.545

da Paesi terzi (+) 1.000 2.000 60.000 63.000 73.697

Disponibilità totale 236.433 401.528 340.590 978.551 1.006.777

Mercato interno(Unione europea, Italiacompresa)

216.433 301.528 330.590 848.551 898.451

Esportazioneverso Paesi Terzi 20.000 100.000 10.000 130.000 108.326

Campagna2013/14

- tonnellate di riso greggio -

CAMPAGNA COMMERCIALE 2014-2015

BILANCIO DI COLLOCAMENTO

(preventivo)

bolimento dell’euro rispettoal dollaro, della maggior di-sponibilità di riso Lungo A,generalmente avviato all’e-xport extra-UE, e delle ven-dite già effettuate che risul-tano in aumento del 75%rispetto ad un anno fa.

Pertanto, le restanti848.551 tonnellate dovran-no trovare collocamento sulmercato interno (Ital ia+Ue).

Quello che risulta difficiledeterminare, in questo mo-mento, sono i posiziona-menti sul mercato italiano equello dell’Unione europea.Occorrerà, infatti, verificarese le condizioni di concor-renzialità in ambito comu-nitario saran-no ripristina-te, risolvendola questionedelle importa-zioni a daziozero dai PMAattraverso lemisure di sal-vaguardia ri-ch ieste da lGoverno ita-liano. La soluzione dellaquestione potrà determina-re un diverso collocamentodella disponibilità sul mer-cato interno (Italia + Ue) epotrà arrestare il fenomenodella riduzione della super-ficie di riso Lungo B, attesaanche per il 2015.

Bilancio di collocamento2013/2014

La produzione del 2013 siè attestata a 1.426.789 ton-nellate, facendo registrareun calo dell’11% rispetto al2012, dovuto sia al calo dellasuperficie (-8%) sia alla ri-duzione della resa agrono-mica (-3%).

Nonostante la minor di-sponibilità di risone, è statocollocato un quantitativocomplessivo di 1.006.777tonnellate di riso lavoratoche è risultato addirittura su-periore a quello collocatonella campagna 2012/2013(1.002.329).

Ciò è stato reso possibileda due fattori:

• due punti percentuali inpiù di resa alla lavorazionehanno permesso di com-pensare la minor resa agro-nomica;

• il saldo tra stock iniziali efinali (+33.916 t) che ha au-mentato la disponibilità di

riso lavorato, mentre il saldodegli stock della campagna2012/2013 aveva determina-to una riduzione importantedella disponibilità (-30.038t).

Sul mercato italiano sonostate collocate 368.922 ton-nellate di riso lavorato, conun incremento complessivodel 14,5% rispetto alla cam-pagna precedente.

Si tratta di un livello re-cord, apparentemente incontrasto con il periodo dicrisi che sta attraversandol’Italia, che evidenzia un in-cremento importante deiconsumi di riso Tondo e diriso Lungo B e un calo deiconsumi di riso Medio e

Lungo A, pe-nal izzat i dauna ridotta di-sponibilità diprodotto. L’in-cremento deiconsumi di ri-so Tondo eLungo B è daascrivere aiseguenti fat-tori:

• l’aumento della popo-lazione immigrata, passatada 4,4 milioni nel 2013 a 4,9milioni nel 2014 (fonte Istat),per i quali il riso è un ali-mento tradizionale;

• la maggiore parboiliz-zazione del riso lungo B percompensare la minore di-sponibilità di riso lungo A daparboiled;

• il cambiamento delleabitudini dei consumatoriche potrebbero aver optatoper i risi Tondi eLunghiB, piùeconomici dei risi Lunghi A,a scapito di prodotti più co-stosi come la carne;

• il maggior impiego delriso nella produzione di fa-rine edi prodotti trasformati,non necessariamente legatiall’alimentazione umana.

Sul mercato dell’Unioneeuropea sono state collo-cate 529.529 tonnellate diriso, base lavorato, facendoregistrare un calo del 5,6%(-31.194 t) rispetto alla scor-sa campagna (560.723 ton-nellate).

Il dettaglio per tipologiaevidenzia un calo generaleper tutte le tipologie, in par-ticolare per il riso Lungo Bche evidenzia un calo di22.126 tonnellate (-7,7%), acausa della concorrenza delriso cambogiano che entra

nell’Unione europea senzapagare il dazio. Si rileva chele riduzioni più consistenti,fatta eccezione per quellarelativa alla Repubblica Ce-ca, riguardano le venditeversoquei Paesi dell’Unioneeuropea che figurano tra iprincipali importatori di risocambogiano (Francia: -9.248t, Polonia: -5.084 t e PaesiBassi: -3.100 t).

Infine, l’export verso iPaesi terzi ha riguardato108.326 tonnellate di riso,base lavorato e al 5% dirottura, con una riduzione di11.184 tonnellate (-9,4%) ri-spetto a l la campagna2012/2013.

Si registra un calo impor-tante dell’export verso laTurchia (-17.251 t), a causadella ridotta disponibilità diriso Lungo A, ma anche au-menti significativi verso il Li-bano (+4.358 t), la Serbia(+2.882 t), l’Albania (+2.576t) e la Svizzera (+2.427 t).

tLe rese alla lavorazione

sono medio-alte,con un dato medio

che si attesta al 63,5%,superiore all’annoscorso (62,7%)

Per informazioni tecniche: Agreko - Lana/BZTel +39 0473 550 634 - [email protected]

Migliora lafertilità naturaledel terreno

Elevata resaallalavorazione

Produzionicostantementead alto livello

Page 6: Risicoltore ( Gennaio 2015)

6 GENNAIO 2015

Concimi con azoto stabilizzatodall’inibitore della nitrificazione3,4 DMPP

Concimi composti NKcon azoto Entec®e potassio da cloruro

Flexammon®

Entec® 26

Entec® 46

Entec® 13-10-20

Flexammon® 19-0-35

Flexammon® 24-0-29

Flexammon® 32-0-18

The Fertilizer Experts.Via Marconato 8

I-20811 Cesano Maderno MBTel. +39 0362 607 100 - Fax +39 0362 607 822

[email protected]

Page 7: Risicoltore ( Gennaio 2015)

TECNICA GENNAIO 2015 7

SPECIALE ANALISI E’ la determinazione che permette di avere un’idea diretta del comportamento in cottura

Il tempo di gelatinizzazione del risoSi è rilevato, per le varietà italiane, un gel time compreso in un range dai 14 ai 24 minutiC. Simonelli* - M. Cormegna*

In questo numero vienepresa in esame un’analisimolto significativa per il risoe per le sue proprietà dicottura: il tempo di gela-tinizzazione (o gel-time).

In cosa consiste?Il fenomeno della gela-

tinizzazione dell’amido inambiente acquoso a caldoè descritto come una sortadi reazione chimica in cui igranuli di amido dallo statonon gelatinizzato si trasfor-mano in gel. Esso è in-fluenzato da diversi fattori,come il tempo, la tempe-ratura e altre componenti(umidità, sale, zuccheri, li-pidi, …).

Fisicamente, l’amido delriso è costituito da strutturein parte amorfe e in partecristalline: la gelatinizzazio-ne inizia proprio nelle pri-me, per poi estendersi atutto il resto del granello.

Il tempo di gelatinizza-zione è definito come iltempo neces-sario affinchéi l 90% deigranelli passida l lo statooriginario aquello di gel.La gelatiniz-zazione è unprocesso fisi-co di idrata-z i o n e ch ec on fe r i s c euno stato simile alla ge-latina, tipico dei colloidicoagulati, che viene appun-to chiamato “gel”. Lo statodi gel è la condizione rag-giunta come conseguenzadella gelatinizzazione: visi-vamente il granello risultacompletamente trasparen-te e non persistono piùgranuli bianchi o opachi. Iltest si svolge tramite l’os-servazione, a diversi tempidi cottura, di 10 granelli di

riso, attraverso due lastrinedi vetro, tra le quali ven-gono schiacciati con forza.(Si vedano le figure 1 e 2).

Il tempo di gelatinizza-zione è correlato con il pro-cesso di idratazione del-l’amido quando il riso vienecotto in acqua a tempe-

ratura eleva-t a . Questop r o c e s s o ,dapprima len-to e poi ve-loce, induceun cambia-mento irre-versibile nellastruttura fisi-ca dell’amido.I suoi granulicristallini di-

ventano colloidali, perden-do completamente ogni ca-rattere di cristallinità.

Perché si determina?L’analisi relativa alla de-

terminazione del tempo digelatinizzazione è una delledeterminazioni “tradiziona-li” effettuate su riso che nefornisce un’idea diretta delcomportamento in cottura.Il tempo di gelatinizzazioneè, infatti, correlato al tempo

di cottura.

Come si determina?Il LCM applica il metodo

normato accreditato UNIISO 14864:2004 per la de-terminazione analitica. Allabase di tale metodica uf-ficiale vi è il metodo Ran-ghino, messo a punto pres-so l’Ente Nazionale Risi epubblicato nel 1966.

Allo scopo di determi-nare il tempo necessarioper ottenere la gelatiniz-zazione dell’amido median-te cottura, i grani di riso

interi sono versati nell’ac-qua al momento dell’ebol-lizione. Dopo 10 minuti e diminuto in minuto, 10 granidi riso sono prelevati eschiacciati tra due vetriniper l’osservazione. Il tem-po di gelatinizzazione è,pertanto, misurato e de-finito quando scompareogni traccia opaca della bi-rifrangenza dei granuli diamido nel 90% dei grani diriso. E’ determinato me-diante estrapolazione gra-fica effettuata sulla curvacostruita mettendo in cor-

relazione il tempo di cotturae la percentuale dei granelligelatinizzati.

…alcuni risultatiAl fine di valutare l’e-

sistenza di correlazione trail tempo di gelatinizzazionee il tempo di cottura dellesingole varietà di riso, si èeffettuato un lavoro di con-fronto. Per ogni varietà èstato determinato il gel-ti-me secondo il metodo nor-mato e il tempo di cottura(CT) tramite panel di as-saggiatori in due laboratori

distinti (ENR e ERSAF). Irisultati, in forma grafica,sono riportati in Figura 3. E’possibile notare che il geltime è sempre più elevatorispetto al tempo di cotturaritenuto “ottimale”; la dif-ferenza va da un minimo di2 minuti (Carnaroli) fino aun massimo di circa 8 mi-nuti (Aiace). Un’idea indi-cativa del tempo di cotturadel riso “al dente” può es-sere data dal “gel time me-no il 20%” (CT 20%). Soloper la varietà Baldo, traquelle considerate nellostudio, si ha un’elevata de-viazione tra il CT sperimen-tale da panel e quello cal-colato (CT 20%).

Si è rilevato, per le va-rietà italiane, un gel timecompreso in un range dai14 ai 24 minuti.

…per approfondirel’argomento

- ERSAF, Regione Lom-bardia, in collaborazionecon Ente Nazionale Risi(2012) “Caratterizzazionesensoriale e chimico-mer-ceologica di riso”, Subpro-getto “Grandi Colture e Re-ti Dimostrative Cerealicole.Riso 2012 (parte II)”.

- C. Simonelli, M. Cor-megna, L. Galassi, P. Bian-chi (2013) “Cooking timeand gelatinization time ofrice Italian varieties”, la Ri-vista di Scienza dell’Alimen-tazione, numero 2, anno 42(37-43).

- AA.VV. (2008) “Il Riso”.Collana Coltura & Cultura,Bayer CropScience. Ed.Script, Bologna.

- F. Ranghino (1966) “Va-lutazione della resistenzadel riso alla cottura in baseal tempo di gelatinizzazionedei granelli” – Il Riso AnnoXV n. 2.

*Ente Nazionale Risi -Laboratorio Chimico

Merceologico (CentroRicerche sul Riso)

FIGURA 1Granelli non ancora completamente gelatinizzati

FIGURA 2Granelli completamente gelatinizzati

Aiac

e

Arbo

rio

Baldo

Carnaroli

Gang

e

Loto

S.An

drea

Selenio

Thaibo

nnet

Vialon

eNan

o

05

10152025

Colonna D Colonna G Colonna J Colonna M

varietà

tempo

[minuti]

Figura3 –Confronto tempodigelatinizzazioneedi cottura

tIl tempo di

gelatinizzazione èdefinito come il temponecessario affinché

il 90% dei granelli passidallo stato originario

a quello di gel

Gel-time CT lab 1 CT lab 2 CT 20%

Viale Forlanini, 40 - BALZOLA (AL) - Tel. 0142.80.41.55 - Fax 0142.80.39.35www.biani.it - [email protected]

BIANI F.LLIs.n.c.COSTRUZIONI MECCANICHE ED AGRICOLE

IMPIANTI ESSICAZIONE,MOVIMENTAZIONE,

PULITURA ESTOCCAGGIO CEREALI

Page 8: Risicoltore ( Gennaio 2015)

TECNICA8 GENNAIO 2015

Minima lavorazione sempre piùLe caratteristiche degli attrezzi, il loro utilizzo e gli effetti di rimescolamento, decompattamento,

Gli aspetti agronomici ancora da definire con adeguate prove in campo e la speriment

Gianluca Bertone

Dalla metà degli anni’90 nacquero, o meglioiniziarono a venire impie-gati, i primi attrezzi per laminima lavorazione dellarisaia. Da principio veni-vano utilizzati erpici di tipofinlandese, in grado solodi rimescolare le paglie, oripuntatori destinati ad al-tre colture con qualchepiccolo adattamento.

A seguito di questi primitentativi, che non riscos-sero molto successo, vi fuun periodo di stallo in cuisi considerava valida per lapreparazione del terrenodi risaia solamente l’ara-tura seguita da un pas-saggio di erpice rotante ocomunque animato dallapdp della trattrice.

Da qualche anno a que-sta parte, complici una se-rie di fattori sia tecnici chegestionali, si sta diffon-dendo anche nell’ambitorisicolo la pratica della mi-nima lavorazione.

Tra i fattori che stannocontribuendo alla diffusio-ne della tecnica, il prin-cipale è sicuramente lagrande capacità operativamessa in campo dagli at-trezzi per la minima la-vorazione, molto maggio-re rispetto all’aratura. Con-siderando per i lavori diaratura una velocità mediadi 5-6 km/h e una lar-ghezza media di 1,70 m siha una capacità operativadi circa 0,85 ettari/ora.Passando alla minima la-vorazione la velocità sale a

10-12 km/h con attrezzidalla larghezza di 3 m e piùsi ottiene, pur consideran-do i valori minimi, una ca-pacità operativa di 3 et-tari/ora: più che tripla ri-spetto all’aratura.

Da tener presente, pe-rò, che le trattrici impie-gate per la minima lavo-razione devono fornire po-tenze medio alte (almeno100 kW) visto che gli at-trezzi impiegati per questatecnica assorbono unamaggior potenza, proprioper lemaggiori dimensioni

e soprattutto per la ne-cessità che hanno di ope-rare a velocità molto mag-giori, rispetto all’aratro.

Stato dell’arteContrariamente all’ara-

tro che, seppur con qual-che piccola variante nellaforma di vomeri e versoi,presenta una conforma-zione ben precisa e stan-dardizzata, lo schema co-struttivo degli attrezzi perla minima lavorazione nonrispetta canoni rigorosi.L’unica caratteristica che

accomuna tutti gli organilavoranti impiegabili per lacostruzione di un attrezzoper la minima lavorazioneè l’azione che questi nondevono compiere sul ter-reno: il ribaltamento dellafetta.

Per essere consideratotale, un attrezzo per mi-nima lavorazione può ave-re sul terreno effetti dirimescolamento, decom-pattamento, interramentodi residui, ecc. ma nondeve compiere il ribalta-mento della fetta che per

definizione è imputato so-lamente all’aratro. Dettoquesto la grande variabi-lità di organi lavoranti di-sponibili va a vantaggiodell’agricoltore che puòscegliere l’attrezzo piùadatto al le necessitàaziendali. L’attrezzo da im-piegare va scelto in basealla tessitura del terrenosu cui si intende operare,al tipo e alla quantità diresidui colturali presenti,alla trattrice a disposizionee soprattutto al tipo di ri-sultato che si intende ot-tenere.

Una conformazione pa-recchio diffusa, visti i buo-

ni risultati che si otten-gono in gran parte dei ter-reni risicoli, prevede dueranghi di ancore (fisse o amolle), meglio se conesplosori, due file di dischid i d imension i medie(40-50 cm di diametro) e inultimo uno o due rulli agabbia o due file ravvi-cinate di dischi ondulatiper concludere l’opera.Questa conformazioneconsente di avere un ef-fetto completo sul terre-no: decompattamento erimescolamento deglistrati più profondi a operadelle ancore, interramen-to dei residui e rimesco-

Nelle varieimmagini del-le due paginevengono pre-sentate alcu-ne fasi dellaminima lavo-razione in ri-saia. In bassoa destra, laprofonditàdella minimalavorazione

Page 9: Risicoltore ( Gennaio 2015)

TECNICA GENNAIO 2015 9

ù richiesta in risaiainterramento di residui... I vantaggi economico-gestionali.tazione in corso da parte dell’Ente Nazionale Risi

lamento dello strato su-perficiale compiuto dai di-schi e un ultimo affina-mento e sistemazione del-la superficie del terreno daparte del singolo o deldoppio rullo a gabbia odella coppiadi dischi on-dulati.

Una prati-ca che sem-bra trovarelargo impie-go, visti i mi-gliori risultatifinali ottenutinella prepa-razione delletto di semi-na, è quella del doppiopassaggio. Una prima la-vorazione viene compiutadurante il periodo autun-nale, per ottenere un pri-mo interramento dei re-sidui colturali al fine difavorirne la degradazionead opera dei microorga-nismi del suolo. Una se-conda lavorazione in pri-mavera, che oltre ad af-finare ulteriormente il ter-reno in modo da creare unletto di semina ideale,svolge diverse funzioniquali diserbo meccanico(anche se in modo limi-tato) e incorporamentodei prodotti distribuiti perla concimazione di prese-mina. A questo punto ilterreno è pronto e si puòprocedere sia con la se-mina interrata, sia con lasemina in acqua anche se-guita da un normale di-serbo per la lotta al risocrodo.

Aspetti agronomiciConsiderando gli aspetti

agronomici dovuti a que-sto tipo di lavorazione delterreno per quanto riguar-da il mondo risicolo, cheviste le condizioni di som-mersione del terreno ri-sulta essere a sé stante

rispetto alle altre coltiva-zioni, al momento sonoancora da definire suffra-gando la teoria con provein campo.

Partendo dalle cono-scenze consolidate nel-

l’ambito del-le altre coltu-re, anche peril riso sicura-mente si puòpresupporre,con buonaapprossima-zione, che ot-tenendo unterreno de-compattato eareato in ma-

niera più blanda rispettoall’aratura la pianta abbiaun apparato radicalemenoapprofondito e più svilup-pato lateralmente con tut-te le conseguenze chequesto porta in termini diassorbimento degli ele-menti nutriti-vi.

Altra con-siderazioneriguarda le in-festanti chetenderannoad avere unap r e s s i o n emaggiore inun terrenotrattato conminima lavo-razione rispetto a uno ara-to. Spesso non viene te-nuto in considerazione,ma l’aratura è in grado didare un buon effetto dicontrollo delle infestantisoprattutto per quelle chesi propagano per seme. Isemi delle infestanti con laminima lavorazione nonvengono rivoltati sottouno strato di terreno marimangono tendenzial-mente più in superficie equindi sono in grado digerminare in tempi piùbrevi.

Questi due fattori re-

lativi a elementi nutritivied erbe infestanti non so-no da vedere come unalimitazione della praticadella minima lavorazione,piuttosto come dati di fat-to da tenere ben presentie da cui partire nella ste-sura di una strategia azien-dale di concimazione e di-serbo. Se si vuole usu-fruire dei vantaggi econo-mico-gestionali che la mi-nima lavorazione può por-tare non si può pensare dimantenere il resto dellepratiche colturali pensatee affinate per terreni sog-getti ad aratura ed erpi-catura. E’ proprio per que-sti motivi che la sperimen-tazione in campo deveproseguire studiando me-todi per affinare questatecnica di lavorazione deiterreni di risaia.

Sperimentazionedell’EnteNazionaleRisi

Vista la ve-loce diffusio-ne della tec-nica di mini-ma lavorazio-ne dei terrenidi risaia e vi-sta la noncompleta co-noscenza de-

gli effetti che questa tec-nica ha sulla coltura, l’EnteNazionale Risi si è sentitoin dovere di mettere inpiedi una rete di prove inmerito. Queste prove con-sistono nel confrontarel’emergente tecnica di mi-nima lavorazione con laconsolidata aratura, segui-ta da erpicatura, mante-nendo identiche per le duetesi le successive opera-zioni colturali. Questosembra in contraddizionecon quanto sostenuto inprecedenza dicendo chele tecniche impiegate per

un terreno arato devonoessere adattate; in effettilo è, ma per prima cosa,essendo al primo anno diprove, si è voluto capirequali possono essere iproblemi contingenti, inmodo da sapere innanzi-tutto a cosa si va incon-tro.

A livello operativo leprove, dislocate nelle pro-vince di Vercelli, Novara ePavia, sono state organiz-zate nel modo seguente:all’interno di un appezza-mento sono state iden-tificate e delimitate consolchi, tralasciando le ca-pezzagne, sei parcelle didimensioni il più possibile

similari, sulle quali in mo-do alternato sono stati ap-plicati i due metodi di pre-parazione del terreno. Treparcelle sono state arateed erpicate e tre sonostate trattate con un at-trezzo da minima lavora-zione; successivamentesull’intero appezzamentosi sono svolte le normalioperazioni colturali, senzadistinzione tra le due tesidi lavorazioni del terreno.

Durante tutto il cicloproduttivo sono stati fattidiversi rilievi in cui i tecnicidel servizio assistenza, ol-tre alla conta degli inve-stimenti iniziali e finali,hanno registrato ogni dif-

ferenza presente tra le te-si come ad esempio vi-gore vegetativo, date difioritura e maturazione,presenza di malattie fun-gine. Al momento del rac-colto le produzioni di cia-scuna parcella sono statepesate, caratterizzate peril contenuto di umidità econfrontate sia a livelloquantitativo (produzioneper ettaro) sia a livello qua-litativo (resa alla lavora-zione e presenza di di-fetti).

E’ in corso la fase dielaborazione statistica deirisultati che saranno in-teramente pubblicati sullaRelazione Annuale.

tTra i fattori che stanno

contribuendo alladiffusione della tecnica,il principale è la grande

capacità operativa,nettamente maggiore

rispetto all’aratura

tUna pratica che sembra

trovare largo impiegonella preparazione delletto di semina, visti i

migliori risultati, è quelladel doppio passaggio, inautunno e in primavera

Minima lavorazione Aratura

lumivia(TM)

superseed(R)

rootrice(R)

da chiedere al momentodell’ordine

Page 10: Risicoltore ( Gennaio 2015)

TECNICA10 GENNAIO 2015

NORMATIVE Tra gli obiettivi anche la riduzione dell'uso di prodotti fitosanitari

PAN,ecco il vademecumper leAmministrazioniregionali per garantire la tutela delle acque

Simone Silvestri

Nel sistema colturale al-tamente intensivo della ri-saia, i prodotti fitosanitarirappresentano uno stru-mento irrinunciabile per ot-tenere un livello produttivoadeguato al raggiungimentodella sostenibilità economi-ca. L’utilizzo dei prodotti fi-tosanitari, per le loro carat-teristiche intrinseche, deveessere fatto con la massimaattenzione onde evitare ef-fetti indesiderati sulla salutedell’uomo e sulla qualità del-l’ambiente. E’ con questoscopo che la dirett iva2009/128/CE del Parlamen-to Europeo e del Consiglio,recepita con il decreto le-g i s l a t i v o 14 a g o s t o2012, n. 150, in vigore da fi-ne gennaio 2014 ha istituitoun quadro per l'azione co-munitaria ai fini dell'utilizzosostenibile dei prodotti fito-sanitari.

Questa direttiva, denomi-nata dagli addetti ai lavorisemplicemente PAN (Pianod’azione nazionale per l’usosostenibile dei prodotti fito-sanitari), ha l’obbiettivo dellariduzione dell’impatto degliagrofarmaci sulla salute deiconsumatori, degli operatori

e di ogni soggetto che neviene a contatto, sulla bio-diversità e sull’ambiente, equindi di promuovere le pra-tiche di difesa integrata ebiologica. Scendendo in am-bito pratico, il PAN interessachiunque realizzi una qual-siasi produzione vegetale oabbia un’attività legata aiprodotti fitosanitari a partiredal loro sviluppo, dalla lorovendita e infine dall’utilizzoin campo.

Le nuove Linee GuidaNel2015, il PAN,dopopra-

ticamente un anno dall’en-

trata in vigore, si arricchirà diunulteriore tassello: leLineeguida di indirizzo per la tuteladell'ambiente acquatico edell'acqua potabile e per lariduzione dell'uso di prodottifitosanitari e dei relativi rischinei Siti Natura 2000 e nellearee naturali protette.

Queste Linee Guida di in-dirizzo, almomento in fasedicompletamento, sono stateelaborate e proposte al Mi-nistero delle politiche agri-cole, dal Consiglio tecni-co-scientifico, di cui fannoparte rappresentanti dei Mi-nisteri (Mipaaf, Mattm, Sa-

lute e Sviluppo Economico)edelleRegioni, nominati dal-la Conferenza permanentetra lo Stato, le Regioni e leProvince autonome. Le Li-nee Guida costituiranno unsupporto per Regioni e Pro-vince autonome, al fine dipoter individuare le misurepiù idonee per la tutela delleacque, in coerenza con ledisposizioni previste dalla di-rettiva acque (2000/60/CE) edal decreto legislativo 3 apri-le 2006, n. 152, e degli ha-bitat e specie di interessecomunitario da inserire neipiani di gestione e nelle mi-

sure di conservazione dei Si-ti Natura 2000 e delle areenaturali protette. Le LineeGuida si qualificano per es-sere state concepite comeun vero e proprio "vademe-cum" per leAmministra-zioni Regionalicircoscriven-do gli ambititerritoriali neiquali interve-nire, nonchéle misure piùidonee al rag-giungimentodegli obiettiviprefissati.

Cosa riguardanoLe norme riguardano sia

misure di mitigazione del ri-schio derivante dal fenome-no della deriva, del ruscel-lamento e della lisciviazionedei prodotti fitosanitari, siamisure di limitazione/sosti-tuzione/eliminazione deiprodotti fitosanitari in pre-senza di specifiche criticità.Sarà disciplinato l’impiegodelle molecole chimiche inprossimità dei corpi idrici su-perficiali e nelle aree desi-gnate per la protezione dispecie acquatiche significa-tive e inoltre saranno indi-

viduate prescrizioni specifi-che degli agro-farmaci clas-sificati come pericolosi perl’ambiente acquatico. Lascelta delle misure dovreb-be seguire un criterio di gra-dualità del livello di interven-to, commisurato alle criticitàriscontrate, rispetto al ri-schio per la salute umana eper l'ambiente. A tal fine ilprocesso di valutazione escelta delle misure da partedelle Regioni e delle Pro-vince autonome dovrebbecoinvolgere tutti i soggetti

ch e h a n n ocompetenzain materia didisciplina del-l'uso dei pro-dotti fitosani-tari, di tuteladell'ambientee della salutenonché degliEnti gestoridei Siti Natura

2000 e delle aree naturaliprotette e delle Autorità diBacino/Distretto Idrograficononchè la consultazione deiportatori di interesse.

Data l’importanza dellematerie trattate per il com-parto riso, è auspicabile inol-tre, che la stesura di tali mi-sure prenda in considerazio-ne l'impatto socio economi-co che queste potrebberoportare e le specifiche con-dizioni esistenti a livello re-gionale e locale della risi-coltura italiana, affinché l'ap-plicazione dellemisure stes-se non comprometta la red-ditività e la competitività del-le imprese agricole.

tIl PAN interessa

chiunque realizzi unaqualsiasi produzione

vegetale o abbiaun’attività legata aiprodotti fitosanitari

Page 11: Risicoltore ( Gennaio 2015)

VARIE GENNAIO 2015 11

TANTI APPUNTAMENTI Sono stati programmati diversi incontri in tutte le province risicole del Paese

Aggiornamento con i tecnici dell’Ente RisiBilancio delle coltivazioni dell’annata appena conclusa, le novità, le strategie e le tendenze

La “pausa” invernale deirisicoltori diventa l'occasio-ne per approfondire, cono-scere, scoprire novità cheinteressano la risaia: insom-ma è il momento dell'ag-giornamento. Ecco perché itecnici dell'Ente NazionaleRisi ne appro-fittano per or-ganizzare de-gli incontri perinformare tut-ti gli operatoridel settoresulle novità esulle tenden-ze del mondorisicolo. Moltigli appuntamenti che ven-gono proposti nelle varieparti d'Italia. Eccovi date,orari e temi affrontati.

Gli appuntamentiin provincia di Novara

La sezione locale dell'En-te Risi ne ha programmateun paio: il 14 gennaio, nel-l'aula magna dell'Istituto G.Bonfantini di Novara (F.neVignale - C.so Risorgimento

n. 405) e il 16 gennaio aTornaco (No), nella sala con-ferenze di Villa Marzoni (viaSan Carlo n. 14), semprealle ore 9,30. In entrambe leoccasioni, gli argomenti af-frontati saranno i seguenti:la coltivazione del riso 2014

in provincia diNovara e la si-tuaz ione dimercato; laVarietà ReteDimostrativaR i so 2014 ;agrofarmaci estrategie di di-fesa del riso;prove difesa

riso 2014; le malattie di ori-gine virale nella coltivazionedel riso. Nell'incontro del 14gennaio si parlerà anchedelle nuove conoscenze dalmondo sul brusone del risoe dei i pagamenti diretti del-la PAC 2015-2020. Interver-ranno i seguenti relatori:Alessandra Bogliolo (EnteNazionale Risi Sezione diNovara), Carlotta Caresana(Ente Nazionale Risi Sezio-

ne di Vercelli), Giandome-nico Polenghi (Centro Ri-cerche sul Riso Ente Na-zionale Risi di Castello D'A-gogna) e Massimo Giuber-toni (EnteNazionaleRisi Se-zione di Novara). Nell'incon-tro del 14 gennaio, sarannopresenti anche MarinellaRodolfi (Università degliStudi Pavia) ed Enrico Losi(Ente Nazionale Risi sedeMilano).

Per informazioni telef.0321/629895.

Gli appuntamentiin provincia di Vercelli

Tre le riunioni previstenell'area vercellese: marte-dì 20 gennaio presso la SalaConsigliare del Comune diBuronzo (piazza Municipio,4), giovedì 22 gennaio pres-so la Sala S.O.M.S. (viaFrancesco Borgogna, 34) aVercelli e venerdì 23 gen-naio presso il salone po-lifunzionale di Ronsecco(via Duca d’Aosta, 7), tutti apartire dalle ore 14. Questi

gli argomenti affrontati e ilrelatore che li svilupperà:andamento climatico 2014e considerazioni (CesareRocca - Servizio AssistenzaTecnica); minima lavorazio-ne, effetti su terreno e col-tura (Gianluca Bertone -Servizio Assistenza Tecni-ca); strategie di diserbo del-la risaia (Carlotta Caresana -Servizio Assistenza Tecni-ca); PAC 2015-2020 e pa-gamenti diretti (Enrico Losi -Area Mercati).

Gli appuntamentiin provincia di Pavia(e Milano-Lodi)

Per i risicoltori pavesi so-no in programma ben seiincontri: martedì 13 gen-naio presso la sede comu-nale (Piazza Delucca, 49) diGravellona lomellina, giove-dì 15 gennaio presso la Saladell’EX C.A.P. di Pavia (Stra-da Bellingera 451) a Pavia,martedì 20 gennaio nellaSala comunale Walter Da-miani (PiazzaG. Bonacossa)di Dorno Lomellina, giovedì

22 gennaio nella Sala Po-lifunzionale (Via Scuole) diCastelnovetto, martedì 27gennaio nella Sala Parroc-chiale San Marziano (viaDante) diMede e giovedì 29gennaio nella Sala dellaCooperativa CerealicoltoriBasso Pavese (C.na Cam-pobello 1) di Torre Dei Ne-gri. Tutti gli incontri inizie-ranno alle 14 tranne l'ultimodi Torre Dei Negri che pren-derà il via alle 15.

Un incontro specifico an-che per i risicoltori delle pro-vince di Milano e Lodi lu-nedì 26 gennaio all'OratorioSan Luigi (Largo Loriga, 3) diBinasco (Mi).

Sia nel Pavese che a Bi-nasco si parlerà, con i tec-nici dell'Ente Nazionale Ri-si, di: novità normative estatistiche per il 2015 (conFranco Sciorati), novità incampo malerbologico e didiserbo (conMassimo Zini),la concimazione in risaia(con Bruna Marcato) e leavversità del riso nel 2014(con Paola Castagna).

LA FESTA L’Ente Nazionale Risi ha premiato il “suo” presidente al compimento dei cent’anni

Onorevole Franzo, buon compleannoGianfranco Quaglia

Cent’anni e non sentirli. Anzi,sentire la voglia di essere ancora incampo, come quel giorno (1948)quando fu chiamato per la primavolta in Parlamento, a 33 anni,votato a grandemaggioranza daglielettori, poi per altretre legislature pienee un altro periodo,sempre nelle filedel la Dc. RenzoFranzo è il decanodei parlamentari ita-liani, ma soprattuttoè un patriarca dellarisicoltura. Il suo«ruolino» è esplicito: oltre quaran-t’anni alla guida di Coldiretti Ver-celli, dal 1979 al 1989 presidentedell’Ente Nazionale Risi, presiden-te onorario del Consorzio di Bo-nifica della Baraggia vercellese dal1959, presidente nazionale dell'U-ma (Utenti motori agricoli). Unaincessante, inarrestabile passioneper il mondo dell’agricoltura, che

esprime tuttora, al giro di boa delsecolo di vita. E proprio il 16 di-cembre, giorno del suo complean-no, è stato premiato dai verticidell’Ente Nazionale Risi. Il presi-dente Paolo Carrà e il direttoregenerale Roberto Magnaghi gli

hanno consegnatouna medaglia cele-brativa per tutto l’im-pegno profuso nellasua lunga vita a fa-vore del mondo delriso.

Nato a Palestro(Pavia), teatro dellaSeconda Guerrad’Indipendenza, do-ve i piemontesi al-

lagarono le risaie per fermare l’a-vanzata degli austriaci, Franzo èlaureato in lingua e letteratura stra-niera, con specializzazione in in-glese: «Siamo negli anni Trenta -racconta - e allora non avrei maipensato di dedicarmi all’agricoltu-ra. Attraverso i rosminiani andai unanno in Inghiltera per specializzar-mi nella madre lingua, poi insegnai

nelle scuole di Robbio Lomellina eMortara». Scoppia la secondaguerra, è capitano dei bersaglieri(nel portafogli custodisce gelosa-mente il tesserino rosso di ap-partenenza ai fanti piumati), vienecatturato dai tedeschi; liberato, di-venta presidente del Comitato diLiberazioneNazionale del suo pae-se natale.

Ma è nell’immediato dopoguer-ra che Franzo esprime in pieno lavocazioneper quelmondoagricoloche diventerà una ragione di vita:sono gli anni di Paolo Bonomi e lui,accanto al fondatore della Coldi-retti è fra i protagonisti del riscattodel mondo rurale. Da quel mo-mento la risaia che lo ha vistonascere diventa parte di sé e luisarà sempre in prima fila a di-fendere i risicoltori, in campo e inParlamento, dove è relatore di leg-gi e provvedimenti che tendono amigliorare le condizioni e di vitanelle campagne. Ancora oggi amadefinirsi, con orgoglio, «un uma-nista prestato all’agricoltura».Combattivo, senza compromessi,

da 67 anni sposato con la signoraPinuccia, che condivide con lui bat-taglie e passione. I suoi interventialla Camera dei Deputati, così co-me faceva Bonomi, rimangonostorici nella forza e nell'impeto«per assicurare - sono parole sue -un migliore compenso alle faticherurali e una perequazione del red-dito dell’agricoltura con quello dialtre categorie». E così è prota-gonista con Bonomi di molte con-quiste, a cominciare dalla previ-denza per i suoi coltivatori.

Il mondo della risaia è, da sem-pre, il suohabitat piùnaturale.E iericome oggi ripete ai giovani pro-duttori: «Lanostra risicoltura nonsi

difende soltanto in via XX Settem-bre a Roma, sede del ministerodelle Politiche Agricole, ma soprat-tutto aStrasburgoeBruxelles.Nonabbiate paura, andate là a battere ipugni per fermare la valanga delriso asiatico che entra nell’Ue».Invita a non arrendersi, a spendersiin prima persona per promuovere iconsumi anche sul mercato inter-no. E a questo proposito ricorda isuoi trascorsi, quando l’Ente Na-zionaleRisi lanciò la campagnanel-le scuole: «Incominciammo a Mi-lano, nellemense delle elementariveniva servito il riso allo zafferanocon l'ossobuco, fu un successo».Parola di centenario.

L’onorevoleRenzo Franzoè stato pre-miato dai ver-tici dell’EnteNazionale Ri-si. Il presiden-te Paolo Carràe il direttoregenerale Ro-berto Magna-ghi gli hannoconsegnatouna medagliacelebrativat

E’ stato ai verticidell’Ente Nazionale Risi

per ben dieci anni,dal 1979 al 1989,e parlamentare

per cinque legislature

tPer gli operatori delsettore è anche un

momento di formazionee un’occasioneper confrontarsi

.

Chiccoriso torna protagonistaChiccoriso, lo storicopersonaggio creato quasisessant’anni fa dall’EnteRisi in collaborazione con il“Corriere dei Piccoli” tor-na protagonista. Infatti,sulla copertina del Bilanciodi collocamento 2014/15,presentato prima di Nataleal Ministero delle PoliticheAgricole, campeggia un ri-quadro della strisca chepresentava la storia di Ro-bin Hood.

Chiccoriso era stato l’at-tore principale di alcunestrisce a fumetti create

per una specifica campa-gna promozionale in cui il“nostro” andava in aiuto a

personaggi storici o natidalla penna di famosi scrit-tori: appunto da Robin

Hood a Don Chisciotte, daPenna Nera a TrebisondoPapparella.

ANALISITERRENO!

PRODUZIONE BASSA?VEGETAZIONE STENTATA?

PRELIEVO SU APPUNTAMENTOCONSIGLIO DI

CONCIMAZIONE PROFESSIONALE

BIODIS s.r.l. – dott. NOBILE Enzo - 335 53 60 [email protected] – pro forma a richiesta.

PRENOTATE SUBITO! COSTO MINIMO

Page 12: Risicoltore ( Gennaio 2015)

EXPO12 GENNAIO 2015

PRESENTATO A ROMA Qui troverà spazio il meglio della produzione risicola italiana

Ecco “Cibus è Italia”, il Padiglionea Expo 2015 di Federalimentare

E’ stato presentato a Ro-ma, poco prima di Natale,“Cibus è Italia - Il padiglioneExpo Federalimentare” do-ve troverà spazio il megliodella produzione risicola ita-liana. In uno spazio di 5.000metri quadri sono circa1.000 i marchi del Made inItaly alimentare che acco-glierannomilioni di visitatorie oltre 2.000 operatori pro-fessionali esteri.

Il padiglione è collocato difronte all’ingresso Est diExpo, a pochi metri dal par-cheggio pertinenziale del-l’Esposizione dove arrive-ranno taxi e navette, di fron-te al parco della BioDiver-sità, sul viale che porta alvicino Padiglione Italia. E’una delle strutture più gran-di dell’Esposizione e si svi-luppa su due piani espositivipiù una terrazza per incontriedeventi. Il padiglioneèsta-to realizzato da Federali-mentare (l’Associazioneconfindustriale compostada oltre 6.000 imprese ali-mentari) e da Fiere di Parmacon il decisivo contributodel Ministero delle politicheagricole.

Il padiglione “Cibus è Ita-lia - Il padiglione Expo Fe-deralimentare” è suddivisoin 15 zone tematiche rap-presentative delle filiere edell’eccellenze italiane: ol-tre al riso, latte e formaggi,filiera della carne bovina, pa-sta, dolci & snack, pomo-doro e vegetali, design&co-municazione, carni suine esalumi, aceti e condimenti,olio, tecnologie di produzio-ne sostenibili, bere italiano,filiera avicola, nutriceutica,territori.

La scenografia prevedemacro architetture organi-che, che suddivideranno lospazio, creando i percorsi divisita e aree integrate sulpiano visivo e tassonomicodove il visitatore sarà im-merso grazie alle tecnichedi proiezione interattive e3D live.

La terrazza, invece, èpensata come lounge per i

business meeting degliespositori e come spazioper eventi organizzati dalleaziende di Federalimentare,riservato a un pubblico pro-fessionale.

L’ENR intende offrire aglioperatori la possibilità di es-sere presenti all’eventome-diante la presentazione del-la propria azienda. All’inter-no dell’area dedicata al riso,

infatti, sarà predisposto untotem interattivo contenen-te imarchi delle aziende cheintendono manifestare ilproprio interesse a questaproposta. Cliccando sul lo-

go si aprirà una finestra nellaquale l’azienda racconterà ilproprio business e presen-terà i propri prodotti.

Sarà organizzato un pro-gramma d’incoming intera-mente dedicato a buyer eoperatori business delmon-do food, selezionati tra topr e t a i l e r, impo r t a t o r i ,

ho.re.ca, produttori e tra-sformatori dei mercati in-ternazionali più rappresen-tativi per il settore alimen-tare italiano. Alle aziendeaderenti sarà data la pos-sibilità di partecipare allevendite dei propri prodottimediante un portale predi-sposto da Federalimentare.

IL PADIGLIONE “CIBUS E’ ITALIA”Sopra il rendering dell’esterno, a fianco, un’immagine di come sipresenteranno le stanze del pianterreno con proiezioni interattiveche guideranno i visitatori alla scoperta dei nostri prodotti

.

Il Progetto dell’Ente Nazionale Risi coinvolgequattro Province e cinque Camere di Commercio

Una convenzione per partecipare aENR4Expo, il progetto dell’Ente Nazionale Risial “Padiglione dell’Agroalimentare italiano or-ganizzato da Federalimentare per valorizzare ilriso italiano e i territori dove si coltiva. E’ quellasiglata prima di Natale tra ENR, le Camere diCommercio di Alessandria, Novara, Oristano,Pavia e Vercelli e le Province di Mantova, Pavia,Verona e Vercelli.

«La Camera di Commercio di Alessandria,pur non essendo rappresen-tativa di un territorio a pre-valente vocazione risicola -spiega Roberto Livraghi, segre-tario generale della Cciaa diAlessandria - ha accolto congrande favore la proposta del-l'Ente Nazionale Risi. La pos-sibilità di essere presenti in unostand per l'intera durata dellamanifestazione è un'opportu-nità che sta a noi utilizzare almeglio. Il presidente della nostra Camera, GianPaolo Coscia, ha particolarmente apprezzato lapossibilità di raccontare in modo efficace lepeculiarità della nostra terra: in questo senso lagestione degli eventi compartecipati dalle sin-gole realtà provinciali sarà un banco di provaper dimostrare che il nostro Paese, al primoposto nella classifica qualitativa di tanti pro-dotti, ha molte carte da giocare a livello mon-diale anche in relazione all'offerta del proprioriso. La straordinaria cucina italiana farà cer-

tamente il resto. Ci attendiamo dunque unbuon riscontro da questo investimento co-mune e contiamo sul fatto che la collabo-razione ora attivata possa continuare anche nel“dopo Expo”».

La Camera di Commercio di Novara par-teciperà al progetto secondo varie modalità.innanzitutto realizzando la pagina dedicata allaprovincia di Novara nella strutturamultimedialedi promozione dei territori del riso, nella quale

verrà fornita una breve descri-zione turistica del Novarese,corredata da fotografie e da unvideo in grado di rappresentarein modo sintetico, ma efficace,al visitatore alcune eccellenzedi questo territorio, fornendospunti e motivazioni per visi-tarlo in occasione di Expo 2015o in caso di un ritorno in Italia;verranno anche presentati al-cuni degli eventi organizzati a

Novara nel semestre di Expo 2015, in par-ticolare la manifestazione “Expo Rice”, in pro-gramma dal 12 al 14 giugno, e la “Vetrinadell’Eccellenza Artigiana”, che si svolgerà il 24 e25 ottobre. Poi verrà organizzata una serata interrazza, durante la quale saranno presentati atrecento tra buyer, giornalisti e rappresentantidi delegazioni presenti a Expo 2015, i sapori delNovarese, con una cena a base dei prodotti(riso, gorgonzola, salumi, dolci) e dei vini (ladocg Ghemme e le doc delle Colline Novaresi)

del territorio, corredata da momenti di pre-sentazione delle attrattive del Novarese. Infine,verranno sensibilizzate le aziende risicole delNovarese affinché partecipino al progetto, ri-spondendo all’avviso pubblicato da Ente Na-zionale Risi. «Il nostro Ente - afferma CristinaD’Ercole, segretario generale della Camera diCommercio di Novara - si prefigge, da un lato,di promuovere a livello nazionale e interna-zionale il riso italiano, in particolare quello delNovarese, in un’ottica sia B2C sia B2B, dal-l’altro di valorizzare turisticamente il Novarese,specie sotto il profilo del turismo enogastro-nomico, visto il tema di Expo 2015, favorendoricadute tanto nell’immediato (con visitatori diExpo che vengono portati in visita sul territorio,grazie a pacchetti mirati di visita) quanto nelmedio periodo, grazie alla conoscenza che sigenera del territorio.

Grandi aspettative anche sul fronte delleProvince. «Ci aspettiamo che possa essere unmomento di conoscenza del prodotto riso e diquello vercellese in particolare - sostiene Ga-briele Varalda, dirigente del settore agricolturadella Provincia di Alessandria - Il nostro veicoloper farlo conoscere sarà senz’altro la Stradadel Riso: per questo abbiamo predispostopacchetti turistici specifici che verranno pre-sentati a breve. A questo proposito stiamomettendo a punto anche una collaborazionecon la “Strada del Barolo” per organizzarealcuni eventi anche in altri Paesi come Svizzerae Danimarca».

.

INNOVAZIONE Presentati i più recenti lavori relativi alla caratterizzazione sensoriale per innovare le produzioni vegetali

IlCRRalConvegnodellaSocietàdiScienzeSensorialiIl 26-27-28 novembre 2014 si è

tenuto a San Michele all’Adige(Trento) il V Convegno Nazionaledella Società Italiana di ScienzeSensoriali. I ricercatori coinvoltihanno presentato i più recentilavori relativi alla caratterizzazio-ne sensoriale, al fine di innovaree valorizzare le produzioni ve-getali, capire il comportamentodei consumatori, valutare nuovefrontiere per lo studio della per-cezione sensoriale e coniugarepiacere e benessere. Sono statioltre 100 i partecipanti, prove-nienti da università ed enti diricerca, ma anche da aziende e

società di consulenza del settorealimentare, con 26 presentazioniorali e 61 poster.

Accanto alle più classiche va-lutazioni sensoriali (vini, formag-gi, …) hanno trovato spazio an-che prodotti più peculiari (sal-siccia lucana, mela, bacche digoji, …). Nella sessione dedicataai Poster è stato presentato an-che un lavoro del LaboratorioChimico Merceologico, intitolato“Analisi chimico-merceologichee sensoriali su riso” (autori: L.Galassi, C. Simonelli, M. Cor-megna, P. Bianchi) relativo airisultati sperimentali, ottenuti

nell’ambito del Progetto GrandiColture e Reti Dimostrative Ce-realicole, in collaborazione conERSAF. Il Poster è consultabilesul sito www.enterisi.it, alla se-zione: “Ricerca”: si riporta diseguito l’introduzione del lavoroscientifico che sarà compresanegli Atti del Convegno.

Analisi chimico-merceologichee sensoriali su riso

La caratterizzazione del riso èstata finora effettuata tramiteanalisi chimiche e merceologi-che che presuppongono l’utilizzodi apparecchiature più o meno

sofisticate e tecnici formati al-l’applicazione delle metodicheanalitiche. L’analisi descrittiva èun’esper ienzanuova nella valu-tazione del risoche consente did e s c r i v e r e equantificare leproprietà senso-riali delle diversevarietà. Così co-me per le analisitradizionali è fon-damentale la taratura strumen-tale e la scelta dell’idoneo me-todo analitico, oltre che dell’ap-

parecchiatura, per le analisi sen-soriali è basilare la scelta degliassaggiatori che faranno partedel panel e il loro addestramen-to.

Individuate le varietà italianecaratterizzate da eterogeneità; sivogliono caratterizzare sia da unpunto di vista tradizionale, ov-

v e r o , c h i m i-co-merceologico(biometrie, gel-ti-me, consistenza,collosità, amilo-sio), che senso-riale, coinvolgen-do un panel di as-saggiatori sele-zionati, scelti eaddestrati. I dati

analitici saranno quindi confron-tati per farne emergere analogiee discordanze.

tEsposto il lavoro “Analisichimico-merceologiche

e sensoriali su riso”del Laboratorio Chimico

Merceologico

tHanno aderito gli Enti

camerali di Alessandria,Novara, Oristano, Paviae Vercelli e le Province

di Mantova, Pavia,Vercelli e Verona

Page 13: Risicoltore ( Gennaio 2015)

IL RISO IN CUCINA GENNAIO 2015 13

L’INTERVISTA Lo chef veronese Giancarlo Perbellini è cresciuto nella cultura del vialone nano

ACasa Perbellini il risotto nonmancamaiNel suo menu un mantecato bianco leggermente affumicato e un mantecato con scalogno e bottarga affumicata

.

La ricetta

Chi

è

Il percorso nell’alta ristorazione che ha contraddistinto la visione e ilmodo di interpretare la cucina di Giancarlo Perbellini è sempre statoricco di sfide. Nato a Bovolone (VR) nel 1964, muove i primi passi alMarconi e al 12 Apostoli di Verona, per poi spiccare il volo al SanDomenico di Imola. Le atmosfere francesizzanti della grande maison diMorini lo portano ai grandi ristoranti d’Oltralpe: dal Taillevent al-l’Ambroisie, fino al Terrasse di Juan Les Pins e allo Chateau d’Esclimont.Al rientro in patria fonda il ristorante eponimo di Isola Rizza nel 1989 e treanni dopo, nel 1992, riceve il premio Chef Europeen du poisson. Nel1996 conquista la prima stella Michelin e viene proclamato Chefemergente dalla guida dell’Espresso nel 1998. La seconda stella arrivanel 2002 alla quale si aggiungono le tre forchette per la guida delGambero Rosso nel 2005. Alla fine del 2014, arriva l’apertura di CasaPerbellini: nel cuore di Verona, in piazza San Zeno, lo chef è alle redini diun nuovo e del tutto originale concept restaurant.

La cucina: luogo dove il cuoco si riprende il suo palcoscenico naturale;spariscono le barriere e al centro rimangono lo chef e il suo lavoro in unaspettacolare cucina a vista dove i clienti possono ammirare l’arte dellapreparazione dei piatti. Il tutto in un’atmosfera intima con pochi tavoli,circa 24 coperti e un legame unico tra cuoco e pubblico. In estate, loscorcio imperdibile di una delle piazze più storiche di Verona fa dacornice ai tavoli all’aperto.

Paoletta Picco

Non chiamatelo chef masemplicemente cuoco. Co-sì è scritto sulla carta diidentità, ci spiega al te-lefono in occasione dell’in-tervista che arriva a distan-za di una settimana dal-l’apertura del suo nuovolocale, Casa Perbellini a Ve-rona. Un’apertura pensata,meditata, attesa dagli av-ventori affezionati e final-mente concretizzatasi loscorso 16 dicembre. Risul-tato? Tutto esaurito a pran-zo e a cena per giorni egiorni, e presenze di amicivecchi e nuovi, dei colleghidella Nazionale Ristoratoricol loro presidente, Re-nato Besenzoni.

Insomma, quella diGiancarlo Perbellini aVerona è un’entratatrionfale che si meritaper la sua genialità, perla sua cortesia, per lasua semplicità.

E propr io

sulla semplicità è giocato ilnuovo concept di Casa Per-bellini:

Nuovo concept? - glichiediamo.

«Sì, quellodi una cucinagourmet chesi coniuga ap r o p o s t esemplici. Leproposte chei nostri clientiamano e chesono venuti aricercare anche nel nuovolocale».

L’apertura a Verona è og-gi il punto di arrivo di un’av-

ventura che ini-z i a t a n t otempo fa aIsola Riz-za. Là, lafamig l i aPerbellinicon Gian-carlo, vero-nese doc,ha portato in

provincia diVerona bendue ste l leMichel in.

Dopo ventanni la scissio-ne: Giancarlo Perbelliniapre Casa Perbellini in piaz-za San Zeno, la moglie Pao-

la Secchi ria-pre il «Risto-rante Perbel-lini» di IsolaR i z z a . L estrade dellacoppia spo-satasi nell’an-no di apertur-ta del locale,il 1989, si di-

vidono. Separati da tempo,fino alla scorsa primaverahanno continuato a lavo-rare insieme, poi il bistel-lato Giancarlo ha lasciato lacucina di padre e zio perVerona. Con lui a Veronauno staff di otto cuochi chelavoravano già a Isola Rizzapiù due stager. In praticauna decina di persone cheruotano intorno a Giancarloche risponde alle nostredomande ancora sull’ondadell’emozione della nuovaapertura.

Parliamo di riso, me-glio del risotto che le ri-corda l’infanzia e che hanel cuore.

«Senza dubbio il ri-sotto al tastasal», ri-sponde di getto, ri-cordando il risotto diVialone nano man-tecato con il sala-me veronese cui siaggiungono Par-migiano e cannel-

la che gustava a ca-sa la do-

menica con ifamigliari.

E il primogrande risot-to che ha cu-cinato?

«B isognaandare indie-tro di venti-cinque anni,ed è il risottomantecato con umido dispugnole e coniglio. L’hocucinato appena aperto ilristorante di Isola Rizza e

non homai smesso di farlo.(E’ il risotto che apparesulla copertina dell’ultimovolume-biografia su Gian-carlo Perbellini intitolatoappunto “Casa Perbelli-ni”)».

A Casa Perbellini il ri-sotto è sempre nel me-nu?

«Sì, ci sono sempre al-meno due risotti. Uno de-cisamente nuovo e moltomoderno: è il mantecatobianco leggermente affu-micato con macedonia dicavolfiori croccante, saba epolvere di sarde essiccate;l’altro è mantecato conscalogno, bottarga affumi-

cata, riduzio-ne di sottobo-sco (acqua difunghi moltor ist retta) epane c roc-cante. Que-st’ultimo è unr isotto chesta riscuoten-do un grandes u c c e s s o .Non è mai

stato in carta a Isola Rizza equindi viene apprezzato an-che come la novità del nuo-vo corso aperto a Casa

Perbellini».

Si capisce subito che,parlando di risi e risotti siappassiona. Ma non famai cenno ai risi colo-rati...

«E’ vero. Non ne parlo enon li uso. Irisi coloratifanno parte diuna cultura edi una cucinadiverse dallan o s t r a . I oamo gli ingre-dienti e i pro-dotti della no-stra tradizio-ne su cui, cer-tamente. la-voro e speri-mento».

Proprio la sperimenta-zione e la prova vengonoincentivate dallo stessoPerbellini tra i suoi com-mensali. Una delle propo-ste del nuovo locale è in-fatti quella che si intitola“Scegli e prova” e si de-clina attorno a quattro in-gredienti: uovo, verza,branzino e parmigiano. Eattorno a quest’ultimo lasperimentazione riportaproprio ai risotti mantecaticon il parmigiano.

E’ un lavoro spettacolarequello che fa Perbellini sulpiatto. Colori, sapori, sfu-mature: tutto è pensato,calibrato, giocato ma allafine i sapori sono netti,distinti, importanti.

Ci avviciniamo a Expo2015. Vi andrà?

«Sicuramente, anche seper ora ci sono stati solopiccoli e timidi contatti.Certo andrò a Identità Go-lose a Milano il 10 febbraio.Quella sarà già una bellavetrina».

Ma quando gli chiedia-mo cosa pensa della so-vraesposizione mediaticadi chef e cuochi è tran-chante.

«Media e tv hanno datospazio alla cucina e quindi

avvicinato un pubblicosempre più ampio a ter-minologie e tecnologie pri-ma solo appannaggio di ad-detti ai lavori. Tuttavia noncredo che per la cucinaquesto si sia tradotto sem-pre positivamente. Credo,

infatti, che lasovraesposi-zione dei me-dia in materiadi cucina ab-bia contribui-to a far pas-sare un lavo-ro faticoso,artigianale edifficile comequello che sifa in cucinaper un’attivitàfacile, disin-

vol ta esageratamentecreativa in cui tutti o quasipossono cimentarsi. La cu-cina, invece, se è vera cu-cina, non può essere solospettacolarizzazione. E’studio, fatica, passione,creazione e anche cultu-ra».

Una più approfonditacultura gastronomicaservirebbe anche ad unamaggiore e più capillarepromozione del riso e delrisotto sia in Italia cheall’estero?

«Sicuramente. Non tuttisanno cuocere il riso. Nontutti lo conoscono comeingrediente che ha ragioni,tempi e risvolti tutti suoilegati a un territorio, a unacultura particolare».

Di questomedia e tv nonparlano. ma se è per que-sto media e tv non sa-prebbero rendere mai nep-pure per un momento ra-gione a quella “riduzione disottobosco” che fa impaz-zire gli amanti del risottoche capitano a Casa Per-bellini e che è il frutto dellavoro, della esperienza,della passione e della cul-tura non di uno chef ma diun cuoco, come Giancarlocontinua a voler esserechiamato.

tA metà dicembre

ha aperto il suo nuovolocale, Casa Perbellini,

nella storica piazzasan Zeno a Verona

tRicorda il risotto al

tastasal, fatto in famigliacol Vialone nano

mantecato con il salameveronese cui si

aggiungono Parmigianoe cannella

t«Non tutti sanno

cuocere il riso. Non tuttilo conoscono comeingrediente che ha

ragioni, tempi e risvoltitutti suoi legati

a un territorio, a unacultura particolare»

Lo chef Gian-carlo Perbelli-ni, 50 anni, afine 2014 haaperto CasaPerbellini nelcuore di Vero-na, in piazzaSan Zeno

Risotto mantecato al leggeroprofumo di cannella emaialino dalatte cotto allo spiedo

Ingredienti per 4 persone2 costicine di maialino da latte

(peso massimo inetro, hg 4,5)280 g di Vialone Nano30 g di carote20 g di porri30 g di coste di sedano80 g di Parmigiano grattuggiato1 litro di brodo di gallinademi-glace neutra di vitello q.b.40 g di burrocannella q.b.vino bianco q.b.rosamarino, aglio, alloro q.b.sale e pepe q.b.

EsecuzioneMarinate per due giorni le co-

sticine del maialino con olio extra-vergine d'oliva e vi-no bianco, rosma-rino, aglio e alloro.Levatele dalla ma-rinatura, salate, pe-pate, mettete sot-tovuoto con un filod'olio extraverginrd'oliva e cuocete abagnomaria per 10ore a 70°. Poi raf-freddate in acqua eghiaccio. Tagliate abrunoise le carote, iporri e il sedano, quindi tostatelileggermente nel burro. Prima di pre-parare il riso ponete le costicine sullo

spiedo per 40minuti. Tostate il riso asecco, bagnate con il brodo, lasciatecuocere per 10minuti sistemando di

sale, poi aggiungetele verdure. A cotturaultimata, manteca-te con il burro e ilparmigiano e un po-co di cannella. Le-vate le costicine dal-lo speido, disossa-tele e tagliatele adadi.

FinituraDisponete il riso

nel piatto e sistema-tevi il maialino tagliato a dadi ac-compagnandolo con una demi-glaceridotta di vitello.

Page 14: Risicoltore ( Gennaio 2015)

RUBRICHE14 GENNAIO 2015

.

A cura della Confagricoltura Vercelli Biella

di Paolo Guttardi

Bloc notes

Restrizioni alla vendita direttaCon una nota del Ministero dello Svi-

luppo Economico è stata data la correttainterpretazione all’art. 4 del D.Lgs n.228/01, così come modificato dal D.L.69/2013 (c.d. Decreto del fare), laddoveprevede la necessità della comunicazioneal comune ove ha sede l’azienda di pro-duzione, per la vendita diretta da partedegli imprenditori agricoli in forma itine-rante o in aree private all’esterno del-l’azienda agricola dei propri prodotti.

Resta comunque confermata la pos-sibilità, per gli imprenditori agricoli, di ven-dere i propri prodotti su superfici all’apertonell’ambito dell’azienda agricola e in oc-casione di sagre, fiere, manifestazioni acarattere religioso, benefico o politico o dipromozionedei prodotti tipici o locali senzaalcuna comunicazione.

Diminuisce il saggio di interesse legaleIl crollo del costo del denaro ha avuto

ripercussioni anche sul saggio di interesselegale. Il Ministero dell’Economia e delleFinanzeha ridotto il tassodall’1%del 2014,allo 0,5% per il 2015.

Anticipato il pagamentodell’assicurazione grandine

AGEA Coordinamento, con la notaACIU.2014,813 del 16 dicembre 2014, haanticipato il termine entro il quale i pro-duttori agricoli devono rimborsare ai Con-sorzi di difesa il premio assicurativo age-volato - ex art. 68 del Reg. CE 73/2009 –campagna assicurativa 2014, dal 31 ot-tobre 2015 al 17 aprile 2015. Tale modifica,spiega AGEA, si è resa necessaria sia al

fine di razionalizzare la gestione della mi-sura sia per dare positivo riscontro ai Ser-vizi della Commissione e della Corte deiConti europea che hanno più volte criticatola fissazione di un termine successivo aquello di scadenza dei pagamenti per l’e-secuzione del rimborso in questione.

In pratica fino a ieri i Condifesa, i qualianticipano il pagamento del premio as-sicurativo alle Compagnie di assicurazio-ne, richiedevano ai Soci il suo rimborso, indue rate, la prima in acconto al novembredell’anno interessato, e, il saldo, a giugnodell’anno successivo, a seguito del pa-gamento da parte degli organismi pagatoridel contributo sull’assicurazione ai sensidell’art. 68 del Reg. CE 73/2009.

La misura, giunta inaspettata, ha de-stato un’ulteriore preoccupazione presso iproduttori agricoli, i quali hanno visto lie-vitare i tassi di premio a seguito dell’in-troduzione obbligatoria delle polizze as-sicurative pluririschio a copertura di al-meno tre rischi, come prevede il PAAN2014. A tal fine la Regione Piemonte,raccogliendo le istanze dei produttori agri-coli, ha chiesto al Mipaaf di ritornare allapluririschio che copre due soli rischi.

Riso biologico: la Regione Piemonteripristina l’obbligo della rotazione

Con una nuova delibera del 2 novembrescorso la Regione Piemonte ha ripristinatol’obbligo della rotazione per i produttori diriso biologico. In precedenza, infatti, lastessa Regione aveva autorizzato i pro-duttori di riso biologico a non effettuare larotazione delle colture, pratica prevista pertutti i produttori di cereali bio.

.

Il clima del mese

L’andamento delle temperature per alcune stazioni di riferimento

In generale nel mese di gennaio si registrano sulleregioni settentrionali le temperature più basse del-l’anno, con valori minimi in pianuramediamente inferioriagli 0°C e massimi attorno, o inferiori, ai 5°/6°C. Conquesto regime termico le gelate e le brinate sonopressoché una costante nei giorni di calma di vento e dicielo sereno, quando l’irraggiamento notturno raggiun-ge “al massimo” il suo potenziale. In Piemonte, e sullearee occidentali della Lombardia, frequenti sono anchei fenomeni di foehn (in genere non meno 2/4 giorni almese) dovuti a veloci correnti settentrionali che im-pattando contro l’arco alpino rilasciano al di là delle Alpitutta l’umidità in essa contenute, con piogge o nevicateanche abbondanti sulle Alpi svizzere e francesi. Unvento caldo e secco si genera, invece, sul versante

alpino meridionale, quindi sulle regioni nord-occidentaliitaliane, capace di innalzare rapidamente le temperatureanche di diversi gradi garantendo però cielo sereno o alpiù poco nuvoloso. Altro carattere tipico di questomeseè la scarsità di precipitazioni, che in pianura sonomediamente comprese tra i 50 e i 70 mm in 5/9 giorni eche possono risultare nevose anche a basse quote.Recentemente diffuse nevicate nel mese di gennaiosono da ricordare nel 2006 e nel 2009. Nella nevicata del26-27 gennaio 2006, su alcune aree di pianura al confinetra Piemonte e Lombardia, si sono registrati accumulianche di 40/45 cm. Anche nella nevicata del 6-7 gennaio2009 gli accumuli nevosi raggiunsero, o localmentesuperarono, i 35/40 cm sulla pianura centrale Lom-barda.

Il confrontotra le pioggedi novembre2014 e quellemedie (mm)

BILANCIO Le precipitazioni hanno toccati livelli che non si vedevano da anni

Novembre, più piovosodi così!

Tabella dati meteorologici dal 1 al 31 ottobre 2014

Novembre 2014 è stato, per diversearee del Nord Italia, il mese più piovoso damolti anni e, su queste stesse aree,paragonabile al mese di novembre 2002.Questa situazione si è creata per la pre-senza quasi costante sull’Italia Nordoc-cidentale di un flusso perturbato di cor-renti meridionali che ha avuto la sua fasepiù attiva tra il 3 e il 17 del mese. In alcunearee del lago Maggiore, tra le province diVarese e Verbania-Cusio-Ossola, si sonoraggiunti gli 800/900 mm di precipitazionemensile (803 mm a Cuveglio-VA, 989 aPallanza-VB). Sul resto dellaPianura centrale e occiden-tale le precipitazioni sonostate abbondanti, ma nonconfrontabili ai valori rag-giunti nella zona del LagoMaggiore (316 mm a Vige-vano-PV, 306 mm a MottaVisconti-MI, 291 mm a Ver-celli). In alcune aree al con-fine tra le provincia di Man-tova, Rovigo e Verona le pre-cipitazioni mensili sono sta-te, invece, paragonabili alle medie attese eanche inferiori ai 90/100 mm (77 mm aSermide-MN, 82 mm a Castelnovo Ba-riano-RO, 99 mm a Legnago-VR). Comegià accennato, le precipitazioni mensili sisono al più concentrate tra il 3 e il 17novembre quando in genere sono cadutitra il 75% e il 90% delle precipitazionitotali mensili. I giorni di pioggia nel mesesono stati compresi tra i 12 e i 19 controuna media che ne prevede 10/12. Legiornate più perturbate sono state quelletra il 4 e il 6, il 12, il 15 e localmente il 17.Qualche pioggia si è avuta anche tra il 25 eil 30 ma senza valori giornalieri parti-

colarmente significativi.Le precipitazioni appena descritte han-

no provocato allagamenti diffusi nelle cam-pagne, in particolare in Lombardia e Pie-monte, e ogni attività di campagna si èinterrotta tra il 3 e il 5 di novembre. Lecondizioni meteorologiche sopradescrittehanno avuto un’influenza diretta, e si-gnificativa, anche sull’andamento delletemperature. Nel complesso le tempe-rature massime sono state leggermentesuperiori alle medie, mentre le minimesono state significativamente superiori

alle medie attese. Partico-larmente elevate (e nel com-plesso superiori ai 10°/12°C)le minime del 4, 5, tra il 10 eil 12 e poi nuovamente il 29 e30 (segnaliamo a tale pro-posito i 15.9°C a Villado-se-RO il 5, 13.8°C a Mantovail 10, 11.5°C a Castello d’A-gogna-PV il 30, 11.1°C a Ca-meri-NO l’11). Qualche mi-nima più contenuta si è re-gistrata tra il 19 e il 21 con

valori localmente vicino a 0°C (0.9°C aCameri-NO il 19, 1°C a Salizzole-VR il 21,1.6°C a Castello d’Agogna-PV il 20). Letemperature massime sono state più mitinella prima parte del mese, leggermentepiù contenute nella seconda. Le tem-perature più elevate si sono in genereraggiunte nei primi giorni del mese convalori fino a 20/21°C (22°C a Villadose-ROil 4, 20°C a Vigevano-PV il 2). Le massimepiù contenute si sono raggiunte tra il 26 eil 28 con massime diffusamente sotto i10°C (8.1°C a Vercelli il 27, 8.7°C a Sor-gà-VR il 27, 9.5°C a Motta Visconti-MI il28).

tLe piogge hanno

provocato allagamenti,in particolare in

Lombardia e Piemonte,e ogni attività di

campagna si è interrottatra il 3 e il 5 novembre

PR. STAZIONE TEMPERATURA ARIA (°C) PIOGGIA (MM)Media Valori estremi del periodo

TotaleGiornipiovosi

Max gg Min gg

VC Vercelli 9.5 19.5 02.11 0.2 20.11 291.2 18

NO Cameri 9.9 19.7 01.11 0.9 19.11 405.8 18

LO Cavenago d’Adda 11.5 19.4 02.11 1.1 20.11 285.2 18

MI Arconate 10.5 20.3 02.11 0.2 19.11 350.2 18

MN Sermide 11.5 19.3 04.11 2.6 21.11 77 12

PV Castello d’Agogna 10.6 20.3 02.11 1.6 20.11 255.6 16

RO Rosolina Po 11.9 20.3 04.11 3.2 21.11 151.2 14

VR Sorgà 11.2 20.7 02.11 1.3 21.11 112.0 14

Page 15: Risicoltore ( Gennaio 2015)

LO STATO DEL RISO GENNAIO 2015 15

RICE OUTLOOK/1 Secondo il rapporto di dicembre, il volume globale prodotto dovrebbe toccare quota 475,2 milioni di tonnellate

Niente di nuovo, il trend è sempre negativoAnche l’area destinata al riso nel 2014/15 risulta in diminuzione rispetto al record dell’anno precedente

.

Guyana, raccolto record

Trend instabile per la pro-duzione globale di riso per il2014/15. Secondo il rap-porto Rice Outlook delloscorso dicembre, il volumeglobale prodotto dovrebbetoccare quota 475,2 milionidi tonnellate, 0,2 milioni ditonnellate in più rispettoalle stime del mese pre-cedente, ma ancora 1,6 mi-lioni di tonnellate in menorispetto al record toccatonel 2013/14. Si tratta delprimo calo della produzioneglobale dal 2009/10.

Attestandosi a 160,6 mi-lioni di ettari, anche l’areaglobale destinata al riso nel2014/15 risulta in diminu-zione rispetto al record rag-giunto l’anno precedente.

I dati produttivi di alcuniPaesi

Il dipartimento dell’Agri-coltura statunitense calcolache la produzione della Ci-na per il 2014/15 dovrebbeaumentare di 0,5 milioni ditonnellate, per un totale di144,5 milioni di tonnellate.La produzione del Vietnamper il 2014/15 si stima sia inrialzo di 50mila tonnellate earrivi a quota 28,25 milionidi tonnellate. La produzio-ne dell’Afghanistan per il2014/15 si valuta in rialzo di29mila tonnellate per un

totale di 500mila tonnel-late. Anche quella della Gu-yana per il 2014/15 si cal-cola sia in aumento di50mila tonnellate per untotale di 620mila tonnel-late.

Consumi da recordPer quanto riguarda il

consumo globale e l’uti-lizzo residuo di riso nel2014/15, si stima tocchi ilvolume record di 482,9 mi-lioni di tonnellate, dato in-variato rispetto alle proie-zioni del mese precedente,ma 2,7 milioni di tonnellatein più rispetto al 2013.

Trend in rialzo per le scor-

te finali globali che per il2014/15 si calcola tocchino i99,1 milioni di tonnellate,0,6 milioni di tonnellate inpiù rispetto alle stime delmese precedente, ma il 7per cento in meno rispettoal 2013 e il dato più bassodal 2009/10. Attestandosi a16,8 milioni di tonnellate, le

scorte finali dell’India per il2014/15 si stima scendanodi 5,7 milioni di tonnellaterispetto al 2013. Si tratta delvolume più basso dal2007/08.

Export, c’è chi cresceSegno positivo per le

esportazioni della Thailan-

dia che per il 2015 si stimasiano in aumento di 200mi-la tonnellate per un totaledi 11 milioni di tonnellate,con un incremento del 7per cento rispetto al 2013. IlPaese si riconferma il piùgrande esportatore per il2014 e il 2015. Le espor-tazioni della Birmania per il2015 si calco-la siano in au-mento di 0,1milioni di ton-nellate per untotale di 1,4milioni di ton-nellate. An-che que l l edella Cina sivaluta sianoin rialzo di50mila ton-nellate e raggiungano cosìquota 0,4 milioni di ton-nellate.

Import, chi aumenta e chidiminuisce

Per quanto riguarda le

importazioni, quelle dell’In-donesia si calcola siano inaumento di 0,3 milioni ditonnellate per un totale di1,3 milioni. L’Indonesia è ilterzo più grande Paese pro-duttore e consumatore diriso. Le importazioni dellaCina nel 2014 si stima sianoin aumento di 0,1 milioni di

t o n n e l l a t eper un totaledi 3,9 milionidi tonnellate.Segno menoper le impor-tazioni del-l ’ Indonesia:per il 2014 sistima siano incalo di 0,2 mi-lioni di tonnel-late per un to-

tale di 1,23 milioni di ton-nellate. Quelle dello SriLanka, invece, per il 2014 sistima siano in aumento di40 mila tonnellate per untotale di 170mila tonnel-late.

La produzione di riso della Guyana del 2014dovrebbe toccare il volume record di 633milatonnellate. Secondo quanto riporta il sito gu-yanachronicle.com, la produzione del raccolto fi-nale dell’anno scorso ha infatti superato quello delprimo raccolto, che ha registrato poco più di300mila tonnellate. La produzione per il 2013 èstata di 535.212 tonnellate, volume di gran lungasuperiore rispetto all'obiettivo iniziale di 413 milatonnellate, e quindi con un rialzo del 27 per centorispetto alla produzione del 2012. La produzionemedia per ettaro è stata di circa cinque tonnellate.La Guyana ha attualmente accordi per l’espor-tazione con diversi Paesi dei Caraibi, Venezuela ePanama. E sta per chiudersi l’accordo per leesportazioni di riso verso i Paesi dell'Africa oc-cidentale.

tIl consumo globale

e l’utilizzo residuo di risonel 2014/15 si stima

tocchi il volume recorddi 482,9 milioni

di tonnellate

Si conferma un andamento positivoper la produzione di riso statunitense. Ilrapporto Rice Outlook di dicembre pro-pone numeri simili a quello precedente.Infatti, riafferma che il volume prodottodovrebbe toccare i 221,1 milioni di cwt,16 per cento in più rispetto all’annopassato. In particolare, la produzione diriso a grana lunga si riconferma a quota160,3 milioni di cwt, 22 per cento in piùrispetto all’anno precedente.

Secondo le proiezioni del dipartimen-to dell’Agricoltura statunitense, l’areacoltivata a riso si dovrebbe attestareancora a 2,93 milioni di acri, il 18 percento in più rispetto all’anno prece-dente. Ribadito anche il rialzo della resamedia che si calcola tocchi i 7.597 poun-ds per acro, l’1 per cento in menorispetto all’anno passato, ma ancora ilsecondo dato più alto in assoluto. Lescorte per il 2014-15 si riconfermano aquota31,8milioni di cwt, 13per cento inmeno rispetto all’annoprecedente.

Per quanto riguarda leimportazioni di riso sta-tunitense nel 2014/15 sistima si riconfermino aquota 21 milioni di cwt, il9 per cento in meno ri-spetto all’anno passato.Le importazioni di riso agrana lunga si calcola toc-chino i 18,5 milioni di cwt, il 5 per centoin meno rispetto al record toccato nel2013. Per quanto riguarda l’utilizzo to-tale di riso statunitense nel 2014/15, ilrapportoRiceOutlook stima tocchi i 234milioni di cwt, 1 milione di cwt in piùrispetto al mese precedente e l’8 percento in più rispetto al 2013. Sia l’utilizzo

totale che le esportazioni si valuta chenel 2014/15 tocchino valori alti rispettoall’anno precedente. L’utilizzo di riso agrana lunga nel 2014/15, in particolare,si calcola tocchi i 168 milioni di cwt, 1

milione di cwt in più ri-spetto alle stime del me-se precedente e il 7 percento in confronto al2013. Segno positivo perl’utilizzo domestico e re-siduo nel 2014/15: si sti-ma tocchi i 131 milioni dicwt, il 5 per cento in piùrispetto al 2013; si trattadel dato più alto in as-

soluto. L’utilizzo domestico e residuo diriso a grana lunga si valuta tocchi i 99milioni di cwt, il 4 per cento in piùrispetto al 2013. Quello a grana mediopiccola si calcola tocchi i 32 milioni dicwt, l’8 per cento in più rispetto all’annoscorso.

Segno positivo per le esportazioni

totali che nel 2014/15 si stima tocchino i103milioni di cwt, 1milione di cwt in piùrispetto alle proiezioni del mese pre-cedente (+11%). In particolare, leesportazioni di riso grezzo restano sta-bili a quota 35milioni di cwt (+22%). Leesportazioni statunitensi di riso a granalunganel 2014/15 si calcola tocchino i 69milioni di cwt, 1 milione in più rispettoalle proiezioni del mese preceden-te(+12%). Per quanto riguarda le scortefinali di riso, nel 2014/15 si stima toc-chino i 39,9 milioni di cwt, 1 milione dicwt in meno rispetto alle proiezioni delmese precedente, ma il 25 per cento inpiù rispetto al 2013. In rialzo, poi, leforniture totali statunitensi di riso: nel2014/15 si valuta tocchino quota 273,9milioni di cwt (+10%) il dato più alto dal2010/11. Le fornituredi risoagrana lungasi calcola arrivino a 195 milioni di cwt(+13%). Quelle a grana medio piccolanel 2014/15 si calcola tocchino i 76,6milioni di cwt (+4%).

tL’area coltivata a riso si

dovrebbe attestarea 2,93 milioni di acri,il 18% in più rispettoall’anno precedente

RICE OUTLOOK/2 Si riafferma che il volume prodotto dovrebbe toccare i 221,1 milioni di cwt

Gli Usa si confermano in crescita

Page 16: Risicoltore ( Gennaio 2015)

LO STATO DEL RISO16 GENNAIO 2015

.

Ghana, in arrivo nuove varietàWilson Dogbe, responsabile del

programma risicolo del Sari (Sa-vannah Agricultural Research In-stitute) a Nyankpala nel nord delGhana, ha dichiarato che l'istitutointrodurrà dieci nuove varietà diriso per migliorare la produzione diriso locale. Secondo quanto riportail sito ghanaweb.com, il Sari, isti-tuto di ricerca che fa capo al Centroper la Ricerca Scientifica e In-dustriale (Csir), stima che le nuovevarietà contribuiranno ad aumen-

tare le rese agricole, e questoporterà a una riduzione delle im-portazioni. Gli obiettivi del Sari siaggiungono all’impegno del CropResearch Institute (Cri) a Fumesuanella regione di Ashanti, dove iricercatori stanno sviluppandonuove varietà di riso con qualitàestremamente favorevoli alla si-tuazione climatica, all’ottenimentodi colture ad alto rendimento eresistenti ai parassiti e alle malattiecomuni.

Attualmente, la cifra spesa perle importazioni di riso del Ghana èpari a circa 500 milioni di dollari;l’importo potrebbe più che rad-doppiare stando alle recenti proie-zioni sulle importazioni di riso. Ilconsumo dovrebbe infatti raggiun-gere circa 1,6 milioni di tonnellateentro i prossimi cinque anni. IlPaese produce oggi circa il 30 percento del consumo totale annuo diriso, pari a 800mila tonnellate me-triche.

Area coltivata 190 220 200Scorte iniziali 168 172 149Produzione lavorato 289 352 330Produzione grezzo 482 587 550Importazioni 665 600 620Forniture totali 1,122 1,124 1,099Esportazioni 0 0 0Consumo e residuo 950 975 1,000Scorte finali 172 149 99Distribuzione totale 1,122 1,124 1,099

2012/13

Unità di misura: 1000 HA, 1000 MT, MT/HA - Fonte: UFAS

2013/14 2014/15

SCORTE IN CALO

ASIA Le agenzie governative hanno immagazzinato più di 11,4 milioni di tonnellate di riso nella stagione in corso (2014-15)

India, le scorte accumulate inferiori alla scorsa annata

.

In calo l’export verso l’IranL’India rischia di dover ridurre le espor-

tazioni di riso verso l’Iran. Il Paese me-diorientale, secondo quanto riferisce ilsito dnaindia.com, garantiva circa il 38per cento del totale delle esportazioni diriso basmati indiano. Nello scorso anno,l’India ha esportato 3,7 milioni di ton-nellate di basmati. Nel periodo apri-le-settembre del 2014, il volume è scesodel 30 per cento rispetto al totale delleesportazioni basmati in Iran nell’annoprecedente. Secondo la Fao, le espor-tazioni di riso dell'India nel 2014-15 do-vrebbero diminuire di circa il 20 percento. Il calo maggiore dovrebbe in-

teressare il riso basmati e proprio in unmercato chiave come è appunto quellodell'Iran. Le esportazioni di riso versol'Iran sono destinate a ridursi ulterior-mente soprattutto a causa delle nuoveregole fitosanitarie. Nel mese di lugliodel 2014, l'Iran ha aumentato il livelloconsentito di arsenico nel riso da 80 ppb(parti per bilione) a 120 ppb. L'impatto sifa già sentire in Punjab, Haryana, Ut-tarankhand e Uttar Pradesh. La pro-duzione basmati nel 2014 dovrebbe toc-care 12 milioni di tonnellate, dunque inrialzo rispetto alle 8,5 tonnellate del2013-14.

Le agenzie governativeindiane hanno immagazzi-nato più di 11,4 milioni ditonnellate di riso nella sta-gione in corso (2014-15), unvolume leggermente infe-riore rispettoalla quantitàdi riso acqui-s t a t a ne l lostesso perio-do dell'annoscorso. Se-condo quantoriferisce il sitob l a c k s e a-g r a i n . n e t ,l’acquisto del volume di risoda parte del Fci (Food Cor-poration of India) in colla-borazione con le agenzie diproprietà del governo è sta-to completato nel Punjab e

nell’Haryana, le due piùgrandi aree che fornisconogrossi quantitativi di riso. Ilgoverno ha l’obiettivo diprocurare 30 milioni di ton-nellate di riso durante la

stagione otto-bre-settem-bre 2015. NelPunjab, gli ap-palti di riso nel2014 hannotoccato quota7,7 milioni dit o n n e l l a t econtro gli 8,1milioni di ton-

nellate ottenuti nella cam-pagna 2013-14. In Haryana,le agenzie hanno acquistatodue milioni di tonnellate diriso, un volume di poco in-feriore rispetto ai 2,4milioni

di tonnellate procurate nelcorso dello stesso periodo

dell’anno precedente.Un funzionario del mini-

stero ha fatto sapere che gliappalti per l’approvvigiona-

mento di riso sono iniziati anovembre dello scorso an-no in Telangana e Odisha.Tuttavia, in Chhattisgarh,che ha contribuito con più diquattro milioni di tonnellatedi riso nel 2013, le agenziehanno iniziato ad acquistaresolo a partire dal 1° dicem-bre scorso. Secondo gli ul-timi dati, 7,6 lakh tonnellatedi riso sono state acqui-state dagli agricoltori in Te-langana, mentre appena62mila tonnellate sono sta-te fornite dall’Andhra Pra-desh. In Odisha e MadhyPradesh a fine dicembre ri-spettivamente solo 1,2 lakhtonnellate e 2 lakh tonnel-late sono state acquistatedalle agenzie. La Fci e leagenzie statali si impegna-no per l’approvvigionamen-to di riso per far sì che gliagricoltori ottengano unprezzo minimo di sostegnoe per garantire scorte suf-ficienti di riso.

tLa Fci e le agenzie

statali si impegnano afar sì che gli agricoltoriottengano un prezzominimo di sostegno

La tradizione di potenza e affidabilità del marchio DEUTZ -FAHR incontra lo stile raffinato “by Giugiaro” nella nuova Serie C9000, caratteristichedistintive per la massima produttività e polivalenza su grandi superfici.

• Motore DEUTZTCD L6T4i da 7.8 lt. da 334 a 395 CV: prestazioni e affidabilità senza compromessi• Innovativo sistema extrafeeding, con rullo a dita sul canale elevatore e nuova barra di taglio a 9 metri: elevata capacità di raccolta• Sistema trebbiante Maxicrop conTurboseparatore e Sistema DGR di doppio recupero sul piano preparatore: trebbiatura sempre ottimale• Grandi portelloni laterali ad ala di gabbiano e posteriori a scorrimento: massima accessibilità per operazioni di manutenzione e rifornimento• Nuova cabina ergonomica: miglior comfort anche nelle lunghe giornate di lavoroSerie C9000, tecnologia e innovazione al servizio del tuo lavoro.

PRODUTTIVITÀAL VERTICE DELLA CATEGORIA.

Nuova Serie C9000 DEUTZ-FAHR.Potenza e affidabilità incontrano lo stile.

DEUTZ-FAHR è un marchio di

DEUTZ-FAHRLUBRICANTS

Si raccomanda l’utilizzo di lubrificanti e refrigeranti originali.

Modelli disponibili: C9205 TS - C9205 TSB - C9206 TS - C9206 TSB

deutz-fahr.com

Page 17: Risicoltore ( Gennaio 2015)

LO STATO DEL RISO GENNAIO 2015 17

ASIA/2 Il Paese sta riconquistando gran parte della quota di mercato persa nel corso degli ultimi due anni

Thailandia, esportazioni da recordSecondo le proiezioni della Fao, nel 2014 sono aumentate del 54% toccando i 10,2 milioni di tonnellate

.

Cambogia, si punta sulMedioOrienteKen Ratha (ministero del Commercio): «In passato abbiamo un po’ trascurato quest’area»

Le esportazioni di risodella Thailandia l’annoprossimo dovrebbero toc-care livelli record. La finedel programma di soste-gno dei prezzi dovrebbe,infatti, consentire al Paesedi mantenere una posi-zione preminente a livelloglobale. Secondo le proie-zioni della Fao (Food &Agriculture Organization),come riporta il sito bloom-berg.com, le esportazioninel 2014 sono aumentatedel 54 per cento toccandoi 10,2 milioni di tonnellate,e contribuendo a far sì cheper il 2014 la Thailandiasostituisca l'India come ilpiù grande esportatore.Nel 2015, le esportazionithailandesi dovrebberoraggiungere 11 milioni ditonnellate, mentre leesportazioni in India pro-babilmente dovrebberoscendere a quota 8,2 mi-lioni di tonnellate, in calodunque rispetto ai 10 mi-lioni di tonnellate del2014.

La Thailandia starebbe,dunque, riconquistando

gran parte della quota dimercato persa nel corsodegli ultimi due anni. Ilgoverno thailandese haconcluso il programma disostegno dei prezzi nelmese di febbraio dell’annoscorso e questa decisioneaveva provocato un accu-mulo di scorte record vi-sto che le esportazioni

erano diminuite. Di con-seguenza, l'India è diven-tata il più grande fornitoredi riso a livello mondiale.

Il trend positivo dovreb-be essere assicurato no-nostante una probabile ri-duzione della produzionealla fine del 2014, in quan-to le potenziali carenze diriso dovrebbero essere

compensate dalle ancoragrandi scorte di riso a di-sposizione del governo.

Il ministro del Commer-cio Chatchai Sarikulya ha,comunque, fatto sapereche la Thailandia entro il2016 dovrebbe riuscire avendere alla non lontanaCina due milioni di ton-nellate di riso. .

Indonesia, obiettivoautosufficienza

Il vice presidente dell’Indonesia Jusuf Kalla so-stiene che il suo Paese, non dovrebbe continuare aimportare riso, ma dovrebbe raggiungere l'au-tosufficienza alimentare, invece di dipendere dalleimportazioni di altri Paesi. Lo riporta il sito an-taranews.com. «Ho chiesto al ministro dell'Agri-coltura di impegnarsi per realizzare l'obiettivo del-l’autosufficienza, tanto più che il ministero ha 15ettari di terreno, che potrebbero essere utilizzatimeglio», ha dichiarato Kalla.

Secondo il vice presidente, dunque, l'Indonesiadovrebbe preoccuparsi del fatto che continua adimportare circa tre milioni di tonnellate di risoall'anno, nonostante l'ampia disponibilità di campidi cui dispone. «Dobbiamo essere autosufficientiper quanto riguarda il riso – ha rimarcato - Dobbiamocercare di raggiungere l'autosufficienza nella pro-duzione del riso, zucchero, mais e soia entro iprossimi due o tre anni, o forse anche un anno».

Jalla ha, inoltre, rilevato che, riferisce ancora ilsito antaranews, per raggiungere l'autosufficienza,devono essere, però, soddisfatti alcuni requisiti,compresa la fornitura di sementi di buona qualità,così come la disponibilità di un quantitativo suf-ficiente di fertilizzanti e una buona rete di ir-rigazione.

Nei primi undici mesi del2014, la Cambogia ha espor-tato 335.925 tonnellate di riso,segnando così un lieve incre-mento rispetto alle 332.009tonnellate vendute nello stes-so periodo dell’anno prece-dente. E ora il governo, comeriporta il sito fareasternagri-culture.com, punta ad aumen-tare ancora di più il volume diriso esportato. «Dobbiamoesportare il nostro riso al di làdel mercato europeo, per po-ter migliorare le condizioni divita dei nostri agricoltori», han-

no dichiarato i responsabili delgoverno.

«Vogliamo aprire il nuovomercato in Medio Oriente,perché in passato non ci siamoconcentrati troppo su questaarea. E vogliamo ampliare lenostre destinazioni per l’e-sportazione», ha fatto sapereKen Ratha, portavoce del mi-nistero del Commercio. «An-che per aprire la strada per ilnostro settore privato - ha poiaggiunto -, il ministero delCommercio ha, inoltre, isti-tuito un dipartimento per la

gestione delle questioni re-lative al Medio Oriente. Lastruttura faciliterà i rapporticommerciali e sarà simile aquella dedicata all’Unione eu-ropea».

Khaled Al-Khaled, membrodella Camera di Commercio eIndustria del Kuwait, ha os-servato che la strategia cam-bogiana di promuovere inve-stimenti esteri ha avuto effettipositivi sugli investitori del Ku-wait e li sta spingendo a rea-lizzare progetti proprio in Cam-bogia.

Officine RAVAROStrada per Vespolate, 6

28060 Granozzo (No) - ItalyTel. 0321/55146 r.a. Fax 0321/55181 -www.ravaro.it e-mail: [email protected]

ISO 9001:2008ISO 3834-4:2005

Page 18: Risicoltore ( Gennaio 2015)

LO STATO DEL RISO18 GENNAIO 2015

IMPORT & EXPORT UE

Paesi Import

Regno Unito 66.104

Francia 50.159

Paesi Bassi 37.160

Germania 18.650

Polonia 18.125

Italia 13.702

Belgio 12.678

Portogallo 9.883

Svezia 7.514

Spagna 7.318

Rep. Ceca 5.601

Altri Ue 14.712

TOTALE 261.606

Rotture di riso 124.759

Paesi Export

Italia 48.806

Spagna 10.315

Grecia 6.400

Bulgaria 5.641

Portogallo 3.727

Romani 2.606

Francia 1.512

Regno Unito 1.250

Rep. Ceca 630

Paesi Bassi 496

Polonia 449

Altri Ue 1.183

TOTALE 83.015

- -

IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI

CERTIFICATI RILASCIATI AL 16/12/2014(Dati espressi in tonnellate base di riso lavorato)

IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI

TOTALE TONDO 358.901 148.383 41,34% 210.518Lido-Alpe 4.210 1.497 35,56% 2.713Padano-Argo 2.608 1.036 39,72% 1.572Vialone nano 21.830 9.418 43,14% 12.412Varie Medio 4.118 1.001 24,31% 3.117TOTALE MEDIO 32.766 12.952 39,53% 19.814Loto-Ariete 265.858 84.218 31,68% 181.640S. Andrea 42.090 20.535 48,79% 21.555Roma 29.284 18.008 61,49% 11.276Baldo 69.602 39.279 56,43% 30.323Arborio-Volano 84.097 37.978 45,16% 46.119Carnaroli 65.214 30.239 46,37% 34.975Varie Lungo A 65.912 27.802 42,18% 38.110TOTALE LUNGO A 622.057 258.059 41,48% 363.998TOTALE LUNGO B 398.605 163.045 40,90% 235.560TOTALE GENERALE 1.412.329 582.439 41,24% 829.890

VENDITE E RIMANENZE DEI PRODUTTORI AL 16/12/2014Gruppi varietali Disponibilità

vendibileVenduto % rispetto

al disponibileRimanenze

Dati espressi in tonnellate di riso greggio

Tondo 395.220 118.734 30,04%

Medio 26.787 10.770 40,21%

Lungo A 555.678 214.969 38,69%

Lungo B 488.727 144.861 29,64%

TOTALE 1.466.412 489.334 33,37%

CAMPAGNE PRECEDENTI2013/2014 Disponibilità

vendibileVenduto % rispetto

al disponibile

Tondo 394.346 132.959 33,72%

Medio 42.644 15.620 36,63%

Lungo A 778.241 238.547 30,65%

Lungo B 437.874 158.436 36,18%

TOTALE 1.653.105 545.562 33,00%

Tondo 383.363 125.583 32,76%

Medio 53.359 16.053 30,08%

Lungo A 711.960 220.482 30,97%

Lungo B 447.006 149.947 33,54%

TOTALE 1.595.688 512.065 32,09%

2012/2013 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

2011/2012 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

VENDITE ATTUALI E CONFRONTO CON LA CAMPAGNA PRECEDENTE

Nell’ultimo mese le ven-dite di risone sono rallentate,ma era inevitabile, conside-rato che la disponibilità ven-dibile complessiva risulta in-feriore (-4%) a quella dell’an-no scorso.

Finora, le transazioni han-no riguardato circa 582.000t, coprendo il 41% della di-sponibilità vendibile. Un an-no fa le vendite avevano in-teressato circa 489.000 t cherappresentavano il 33%delladisponibilità. Il confronto trale due annate evidenzia unaumento di circa 93.000 t(+19%), di cui 43.000 rela-tive ai Lunghi A, 30.000 ri-guardanti i Tondi, 18.000 re-lative ai Lunghi B e 2.000 triguardanti i Medi.

Tutte le tipologie fanno re-gistrare una percentuale dicollocamento molto vicina aquella generale (41%). All’in-terno della tipologia Lunga Asi riscontra che le vendite delgruppo “Loto-Ariete” vannoa rilento, poiché il colloca-mento rispetto alla relativadisponibilità risulta inferioreal dato generale (31,7% con-tro il 41%), mentre tutti glialtri gruppi evidenziano uncollocamento superiore al li-vello generale, in particolare igruppi “Roma” (61,5%) e“Baldo” (56,4%).

Per quanto concerne lequotazioni, si rileva che è sta-to raggiuntounpuntodi equi-librio tra domanda e offerta;infatti, i listini risultano stabilida diverse settimane, conpiccoli aggiustamenti per ilgruppo “Baldo” a Vercelli(+€10) e per i gruppi “Pa-dano-Argo” (+€30) e “Via-lone Nano” (+€20) a Pavia.

Rallentano anche le espor-tazioni che nelle ultime tresettimane hanno fatto se-gnare volumi interessanti,ma inferiori a quelli registratinei mesi di ottobre e novem-bre. L’export complessivo siattesta a 48.806 t, con unaumento di 19.000 t (+64%)rispetto all’anno scorso.

Al contrario, l’attività di im-portazione ha avuto un’ac-celerazione che ha determi-nato un’inversionedi tenden-za rispetto all’ultimo aggior-namento; ora, con 13.702 t,l’import risulta in crescita del2% rispetto ad un anno fa.

Unione europeaNell’ultimo periodo l’im-

port di riso dell’Ue è risultatocostante e, nel complesso,ha mantenuto inalterato ilvantaggio nei confronti deldato della campagna prece-dente (+2%). Anche il det-taglio per grado di lavorazio-ne non evidenzia differenzesostanziali rispetto all’ultimo

aggiornamento: le importa-zioni di riso semilavorato elavorato risultano ancora incalo del 2% e l’import di risosemigreggio si mantiene suun aumento di circa il 10%.

Invece, si riscontra che,

all’interno delriso semigreg-gio, il flusso inentrata di risoBasmati è increscita del13% rispetto aun anno fa,quando nel-l ’u l t imo ag-giornamentoev idenz iavaun aumentode l 37, 5% ,

mentre l’import di riso di-versodal Basmati, in crescitadel 6% rispetto all’anno scor-so, fa segnare un’inversionedi tendenza, considerato chea novembre era in calo del10%. Per quanto riguarda

l’import di riso lavorato daiPMA, dal 1° settembre al 30novembre 2014 si sono re-gistrate importazioni per65.280 t, facendo segnareun incrementodel 5%rispet-to al dato dell’anno scorso.Con 53.632 t, la Cambogiacopre l’82% del volume to-tale importato dai PMA, se-guito dal Myanmar che, con10.378 t (16% del totale), stadiventando un importantefornitore dell'Unione euro-peanonsolo di rotture di riso,ma anche di riso lavorato.

Relativamente all’export,si registra un volume di83.015 t, base lavorato, conun incremento del 59% ri-spetto a un anno fa.

65.280 62.253

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

70.000

Settembre-Novembre 2014 Settembre-Novembre 2013

Import Ue di riso semilavorato e lavoratodai PMA

(dati espressi in tonnellate)

BILANCIO La disponibilità vendibile è inferiore (-4%) a quella dell’anno scorso

Rallentano le vendite di risoneQuotazioni, è stato raggiunto un punto di equilibrio tra domanda e offerta

2014/15 2013/14 2012/13 2011/12

83.015

52.336

45.266 57.846

90.000

80.000

70.000

60.000

50.000

40.000

30.000

20.000

10.000

0

Import UE

2013/14 2012/13 2011/122014/15

300.000

250.000

200.000

150.000

100.000

50.000

0

261.606

256.583

243.915

259.991

400

350

300

250

200

150

100

50

0Tondo Medio Lungo A Lungo B

Vendite totali ('000 t)

Vendite totali anno precedente

Rimanenza

Page 19: Risicoltore ( Gennaio 2015)

LO STATO DEL RISO GENNAIO 2015 19

BORSA DI MORTARABORSA DI PAVIARisoni 26/11/2014

Min Max

Balilla 290 310 290 310 290 310 290 310

Selenio 315 335 315 335 315 335 315 335

Flipper-Alpe-Lido 315 335 315 335 315 335 315 335

Padano-Argo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Vialone Nano 855 900 855 900 855 900 855 900

S. Andrea 500 530 500 530 500 530 500 530

Loto 345 375 345 375 345 375 345 375

Dardo-Luna CL e sim. 315 335 315 335 315 335 315 335

Augusto 350 375 350 375 350 375 350 375

Roma 495 530 495 530 495 530 495 530

Baldo 565 600 565 600 565 600 565 600

Arborio-Volano 590 630 590 630 590 630 590 630

Carnaroli 590 630 590 630 590 630 590 630

Thaibonnet 245 265 245 265 245 265 245 265

Altre indica 245 265 245 265 245 265 245 265

Balilla (originario) 295 310 295 310 295 310 295 310

Selenio 315 335 315 335 315 335 315 335

Lido-Flipper e sim. 320 335 320 335 320 335 320 335

Padano-Argo 580 650 610 680 610 680 610 680

Vialone Nano 830 880 860 910 860 910 850 900

S. Andrea 490 530 490 530 490 530 490 530

Loto e Nembo 365 385 365 385 365 385 365 385

Dardo-Luna CL e sim. 320 335 320 335 320 335 320 335

Augusto 365 385 365 385 365 385 365 385

Roma 510 530 510 530 510 530 510 530

Baldo 565 600 565 600 565 600 565 600

Arborio-Volano 590 625 590 625 590 625 590 625

Carnaroli 595 625 595 625 595 625 595 625

Thai.-Gladio e sim. 255 265 255 265 255 265 255 265

BORSA DI MILANO3/12/2014Min Max

10/12/2014Min Max

17/12/2014Min Max Risoni 28/11/2014

Min Max5/12/2014Min Max

12/12/2014Min Max

19/12/2014Min Max Lavorati 2/12/2014

Min Max9/12/2014Min Max

16/12/2014Min Max

25/11/2014Min Max

Arborio-Volano 1405 1455 1405 1455 1405 1455 1405 1455

Roma 1235 1285 1235 1285 1235 1285 1235 1285

Baldo 1285 1335 1285 1335 1285 1335 1285 1335

Ribe/Loto e sim. 720 760 720 760 720 760 720 760

S. Andrea 1240 1280 1240 1280 1240 1280 1240 1280

Thaibonnet e sim. 460 510 460 510 460 510 460 510

Vialone Nano 1970 2020 1970 2020 1970 2020 1970 2020

Padano-Argo 1380 1530 1380 1530 1380 1530 1380 1530

Lido e similari 670 710 670 710 670 710 670 710

Originario e sim. 630 680 630 680 630 680 630 680

Carnaroli 1385 1435 1385 1435 1385 1435 1385 1435

Parboiled Ribe 820 860 820 860 820 860 820 860

Parboiled Thaib. 590 610 590 610 590 610 590 610

Parboiled Baldo 1405 1435 1405 1435 1405 1435 1405 1435

DATI ESPRESSI IN TONNELLATE BASE RISO LAVORATO

24/11/2014Min Max

15/12/2014Min Max

8/12/2014Min Max

24/11/2014Min Max

BORSA DI NOVARA

Balilla, Centauro e similari 298 308 298 308 298 308 298 308

Selenio e similari 327 337 327 337 327 337 327 337

Tipo Ribe 327 (*) 337 (*) 327 337 327 337 327 337

Loto e similari 374 384 374 384 374 384 374 384

Augusto 374 384 374 384 374 384 374 384

S. Andrea e similari 510 530 510 530 510 530 510 530

Roma e similari 500 530 500 530 500 530 500 530

Baldo e similari 590 600 600 610 600 610 600 610

Arborio-Volano 600 625 600 625 600 625 600 625

Carnaroli e similari 590 620 590 620 590 620 590 620

Thaibonnet e similari 255 265 255 265 255 265 255 265

BORSA DI VERCELLI25/11/2014Min Max

2/12/2014Min Max

9/12/2014Min Max

PER TUTTE LE BORSE, PREZZI ESPRESSI IN EURO PER TONNELLATA

Risoni Risoni

Balilla-Centauro 290 310 290 310 290 310Selenio 315 335 315 335 315 335Lido-Flipper 310 330 310 330 310 330Loto 355 385 355 385 355 385Augusto 355 385 355 385 355 385Dardo-Luna Cl e similari 305 335 305 335 305 335S. Andrea 495 525 495 525 495 525Baldo 560 600 560 600 560 600Roma 490 530 490 530 490 530Arborio-Volano 580 620 580 620 580 620Carnaroli 580 620 580 620 580 620Thaibonnet-Gladio 255 265 255 265 255 265

16/12/2014Min Max

(*) = quotazione nominale

Esportazioni Italia

Svizzera

Turchia

BosnaErz.

Libano

Montenegro

Serbia

Albania

Brasile

Kosovo

Restodelmondo

30.000

27.000

24.000

21.000

18.000

15.000

12.000

9.000

6.000

3.000

0

Giordania

Australia

24.489

4.954

3.699

2.251

StatiUniti

2.115

3.6001.700

1.492

1.226

1.035

929

684

632

Esportazioni ItaliaImportazioni Italia

Cambogia

India

Pakistan

Thailandia

SriLanka

421

Uruguay

RestodelMondo

352

5.000

4.500

4.000

3.500

3.000

2.500

2.000

1.500

1.000

500

0

214

102

4.517

3.532

1.091

3.209

Bangladesh

Argentina

264

Importazioni Italia

FEST

IVITA’

Direzione - Redazione - Amministrazionec/o Dmedia Group SpA

Merate (LC) - via Campi 29/Ltel 039.99.89.1 - fax 039.99.08.028

Direttore responsabile: Giuseppe PozziTel. 039.99.89.240 Email: [email protected]. Tribunale di Milano: n. 4365 del 25/6/1957

Editore: Dmedia Group SpAProprietà: Ente Nazionale Risi

Direttore Generale: Roberto Magnaghi

Pubblicità:Publi(iN) srl

Merate (LC) - via Campi 29/Ltel 039.99.89.1 - fax 039.99.08.028

[email protected]

Stampa e DistribuzioneRDS Webprinting srlVia Belvedere, 4220862 Arcore (MB)

Questo numero è stato chiuso in tipografia il 30 dicembre 2014.Ogni eventuale ritardo nella distribuzione è indipendente

dalla volontà dell’Editore e della redazione.Informativa ai sensi dell’art. 7 D.Lgs. 196/2003.

I dati personali acquisiti sono trattati e utilizzati esclusivamente dall’EnteNazionale Risi allo scopo di inviare la presente pubblicazione. In ogni

momento è possibile avere accesso ai propri dati chiedendonel’aggiornamento o la cancellazione.

I L TROVAUFF IC IO

Servizio di Assistenza Tecnica

Telefono Tecnico Sede di lavoro

320 43 25 357 Simone Boattin Codigoro

320 43 25 358 Alessandra Bogliolo Novara

320 43 25 359 Paola Castagna Pavia

320 43 25 360 Massimo Zini Pavia

320 43 25 361 Bruna Marcato Mortara

320 43 25 362 Cesare Rocca Vercelli

320 43 25 363 Carlotta Caresana Vercelli

320 43 25 364 Lucio Zerminiani Isola della Scala

320 43 25 365 Sandro Stara Oristano

320 43 25 367 Massimo Giubertoni Novara

320 43 25 368 Franco Sciorati Pavia

Page 20: Risicoltore ( Gennaio 2015)

20 GENNAIO 2015

SE L’AXIAL-FLOW® È COSÌ ALL’AVANGUARDIA,COME MAI HA COSÌ POCHE PARTI INMOVIMENTO?Tecnicamente all’avanguardia non sempre significa complicata. Prendete il sistema Axial-Flow®,sviluppato da CASE IH nel corso di oltre 35 anni. L’efficiente design rotativo trebbia e separa al tempostesso. Non solo è più delicato con il vostro raccolto rispetto alla tradizionale tecnologia a battitore escuotipaglia, ma garantisce anche prestazioni superiori. Meno parti in movimento significa meno rischidi usura, minore manutenzione, meno costi di esercizio. Semplice.

www.caseih.comLANUOVAAXIAL-FLOW® 140E240. SEMPLICEMENTEALL’AVANGUARDIA