il risicoltore (luglio 2014)

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MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI www.enterisi.it - @EnteRisi Anno LVII - n. 7 Luglio 2014 2015 Presentazione ufficiale a Roma con il ministro delle Politiche agricole, forestali e alimentari Maurizio Martina Expo, il riso nel padiglione di Federalimentare L’Ente Risi con le Camere di Commercio dei territori risicoli (Alessandria, Novara, Pavia, Vercelli e Oristano) e alcune Province . PMA, riso accoppiato e Psr, le scelte compiute Paolo Carrà Il momento di profonda incertezza che stiamo vi- vendo penso che avvalori definitivamente quanto so- stenevo alcuni mesi fa. Siamo di fronte a un cam- biamento strutturale e non congiunturale della nostra risicoltura. Come sempre avviene in momenti come quello attuale, c'è chi sostiene che non si sta facendo nulla e che non ci siano informazioni. Prende il so- pravvento la spinta emotiva. Storia vecchia quanto il mondo, quando le cose vanno bene è un caso, quando non vanno come si vorrebbe è colpa degli altri. Forse è il caso di soffermarsi sui tre temi di attualità. 1) Importazioni a dazio zero da PMA. A lanciare per primo l'allarme importazioni dai Paesi Meno Avanzati è stato l’Ente Nazionale Risi ad agosto dello scorso anno. Da quel momento in avanti, grazie alle insistenze delle nostre istituzioni, è iniziato un continuo monitoraggio delle importazioni da parte della Commissione del- l’Unione europea allertata dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. A Bruxelles la filiera ha incontrato i dirigenti degli uffici competenti della Di- rezione generale Agricoltura e della Direzione generale Trade e il presidente della Commissione Agricoltura Paolo De Castro. Anche il Copa - Cogeca (associazione europea delle organizzazioni agricole) ha prodotto un proprio documento a difesa della produzione risicola europea. Certo non è scontato che l’Unione Europea concederà la clausola di salvaguardia, come le autorità italiane stanno richiedendo, oppure fisserà un con- tingentamento delle importazioni per fermare la grande voragine di traffici a dazio zero, ma è certo che il documento predisposto per denunciare la situazione in atto è il frutto di una attenta e puntuale raccolta e analisi dei dati che, se saranno verificati dai servizi della Commissione, non potranno fare altro che mettere in luce la situazione difficile in cui si trova il mercato dell’indica. Dobbiamo considerare che la Commissione europea nell’esame del dossier terrà conto anche del contesto politico europeo in cui stiamo vivendo. I Paesi PMA godono di una protezione politica e vengono considerati destinatari di misure di sostegno alle loro economie e per di più ci troviamo, a elezioni europee appena concluse, con l’esecutivo non ancora definito. Tutto questo non scoraggia l’Ente Nazionale Risi, il Mise, il Mipaaf e le organizzazioni di categoria. Dopo la presentazione del dossier per la clausola di salvaguardia sarà necessario un forte sostegno politico a Bruxelles al fine di correggere la miope visione dei servizi della Commissione sul tema. 2) Aiuto accoppiato. L’Ente Nazionale Risi si sta adoperando da tempo per far comprendere la pe- culiarità della risicoltura nazionale e il ruolo importante che la stessa riveste a favore dell’equilibrio idrico e ambientale del territorio; ciò ha dato risultati positivi. Ricordo che la prima proposta sui sostegni accoppiati del Ministero delle politiche agricole alimentari e fo- restali, ad aprile, prevedeva di destinare al riso un plafond di 36 milioni di euro, il che avrebbe significato circa 160 €/ha. Purtroppo questa posizione, al momento del confronto con le Regioni, non ha retto. Ogni Regione ha guardato ai propri interessi e le colture destinatarie di un sostegno accoppiato sono aumentate. Sembrava essere addirittura arrivati anche al punto di escludere il riso dai sostegni accoppiati previlegiando solo la zoo- tecnia e l’olio di oliva. E’ stata solo la presa di posizione della Lombardia e del Piemonte (ricordo le dichiarazioni degli assessori Gianni Fava e Claudio Sacchetto al convegno organizzato il 18 febbraio 2014 dall’Ente Nazionale Risi), con la consapevolezza degli uffici del La filiera del riso si pre- para a essere protagonista all'Expo 2015. Al ministero delle Poli- tiche agricole, lo scorso 10 giugno, l’Ente Nazionale Ri- si ha ufficializzato la sua partecipazione all’evento milanese: esporrà il meglio della produzione risicola ita- liana all’interno del padiglio- ne di Federalimentare in- sieme alle Camere di Com- mercio dei territori risicoli (Alessandria, Novara, Pavia, Vercelli e Oristano) e alle Province di Novara, Pavia e Vercelli. Alla conferenza stampa sono intervenuti il ministro Maurizio Martina, il presi- dente dell'Ente Nazionale Risi, Paolo Carrà, e il di- rettore generale dell’Ente, Roberto Magnaghi. «La collaborazione che si concretizza oggi con la fi- liera del riso è segno di quello che stiamo facendo in vista di Expo - ha di- chiarato il ministro - Il riso italiano ha una storia e una tradizione che l'hanno reso protagonista nel mondo. E così sarà all’Expo». «Abbiamo deciso di scommettere su Expo per far maggiormente cono- scere nel mondo la nostra singolare produzione - ha spiegato Carrà - Vogliamo illustrare cos’è la risicoltura e la nostra storia». Però non sarà solo una vetrina. «Tra i nostri obiettivi c’è una maggiore interna- zionalizzazione delle nostre imprese - ha continuato - Per questo riserveremo lo- ro degli spazi specifici dove potranno mostrare quello che fanno e organizzeremo degli incontri con buyer in- ternazionali». Grande spazio verrà dato anche alla ricerca con i lavori in corso al Centro Ricerche sul Riso di Castello d’Ago- gna dove ha sede la banca del germoplasma che cu- stodisce ben 1.300 varietà storiche di riso, dall’Unità d’Italia ad oggi. «Puntiamo anche - ha dichiarato Carrà - a portare all’Expo il con- vegno internazionale sul ri- so che si tiene ogni anno a ottobre». Senza dimenticare l’a- spetto gastronomico. «Su questo fronte cercheremo collaborazioni con altre pro- duzioni - ha assicurato il presidente dell'Ente Risi - in particolare la viticoltura». Perché, tutti lo sanno, “il riso nasce nell'acqua e muore nel vino” . LA PRESENTAZIONE A ROMA Il presidente dell’Ente Nazionale Risi, Paolo Carrà, con il ministro delle Politiche agricole, forestali e alimentari Maurizio Martina CONTINUA A PAG. 9 L’Ente Nazionale Risi intende cedere a mezzo di asta pubblica i seguenti immobili: • lotto 1 – magazzino di Palestro (PV), v. per Robbio n. 25, prezzo a base d’asta € 254.830,00 • lotto 2 – magazzino di Desana (VC), c.so Garibaldi n. 54, prezzo a base d’asta € 480.000,00 • lotto 3 – magazzino di Casalvolone (NO), v. Roma n. 128, prezzo a base d’asta € 740.000,00 • lotto 4 – magazzino di Codigoro (FE), località Mez- zogoro, prezzo a base d’asta € 220.000,00 Le offerte dovranno pervenire entro le h 12,30 del giorno 14/07/2014. Gli interessati potranno richiedere copia del capitolato d’asta e di tutta la documentazione riguardante gli immobili in vendita (CDU, perizie di stima, dati catastali etc) presso la Sede centrale dell’Ente Nazionale Risi in v. San Vittore n. 40 – 20123 Milano, entenazionaleri- [email protected] o al nr di fax 02.865503. Il capitolato d’asta è altresì scaricabile dal sito web dell’Ente en- terisi.it, sezione bandi e avvisi. Per informazioni, contattare l’Ufficio Affari Generali dell’Ente, [email protected] o tel. 02 88 55 111. AVVISO DI VENDITA IMMOBILI IL CONVEGNO Se n’è parlato all’Istituto Tecnico Agrario di Vercelli La tecnologia in risaia Qual è il futuro del riso sotto l’aspetto tecnologico? Se n’è parlato all’Istituto Tec- nico Agrario Galileo Ferraris di Vercelli in un convegno organizzato dall’Ordine dei dot- tori agronomi e Forestali di Vercelli e Biella. Oltre a fare un excursus storico su com’è cambiato il lavoro in risaia grazie all’avvento di straordinarie invenzioni (dai navigatori satellitari a barra luminosa alla fertilizza- zione modulata...), si è fatto il punto su quali sono le modifiche avvenute nei nostri ter- ritori e sulle novità che il mercato sta introducendo nelle risaie, a cominciare dai droni. Alle pag. 2-3 La situazione nei campi secondo i tecnici di ENR Novità nelle risaie. Saranno le esigenze dei mercati o, soprattutto, le condizioni meteorologiche, sta di fatto che i tecnici dell’Ente Nazionale Risi stanno riscontrando non pochi cambiamenti nella coltiva- zione. Secondo il Servizio di Assistenza Tecnica, infatti, si sta rilevando, ad esempio, la diffusione della semina a file interrate nella provincia di Novara che ha raggiunto superfici da vero record per quell’areale. Così come si è registrato anche nel Vercellese un forte incremento della semina in asciutta che ha riguardato principalmente le varietà Clearfield con i cicli vegetativi più lunghi. Tra le problematiche evi- denziate, la più rilevante è stata la scalarità di germinazione ed in alcuni casi la bassa germinabilità delle sementi. Per approfondire questi temi sono in programma diverse visite in campo tra fine agosto e settembre. A pag. 4 . Varietà,l’scrizione al Registro nazionale Lo scorso aprile sono stati pub- blicati in Gazzetta Ufficiale i nuovi criteri per l’iscrizione al Registro na- zionale delle varietà di riso, applicabili a partire dal 2015. Dopo 12 anni dall’ultima revisione, sono state ag- giornate le procedure tecniche da seguire, la documentazione da pre- sentare e le tariffe applicate. Alla stesura del nuovo protocollo ha con- tribuito anche l’Ente Risi. Nell’ar- ticolo si spiegano le procedure da seguire. A pag. 5

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Anno LVII n. 7 Mensile di informazioni agricole industriali e commerciali sul RISO dell'Ente Nazionale Risi

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Page 1: Il Risicoltore (Luglio 2014)

MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI

www.enterisi.it - @EnteRisi

Anno LVII - n. 7 Luglio 2014

2015 Presentazione ufficiale a Roma con il ministro delle Politiche agricole, forestali e alimentari Maurizio Martina

Expo, il riso nel padiglionedi FederalimentareL’Ente Risi con le Camere di Commercio dei territori risicoli (Alessandria, Novara, Pavia, Vercelli e Oristano) e alcune Province

.

PMA, riso accoppiatoe Psr, le scelte compiutePaolo Carrà

Il momento di profonda incertezza che stiamo vi-vendo penso che avvalori definitivamente quanto so-stenevo alcuni mesi fa. Siamo di fronte a un cam-biamento strutturale e non congiunturale della nostrarisicoltura. Come sempre avviene in momenti comequello attuale, c'è chi sostiene che non si sta facendonulla e che non ci siano informazioni. Prende il so-pravvento la spinta emotiva. Storia vecchia quanto ilmondo, quando le cose vanno bene è un caso, quandonon vanno come si vorrebbe è colpa degli altri.

Forse è il caso di soffermarsi sui tre temi di attualità.1) Importazioni a dazio zero da PMA. A lanciare per

primo l'allarme importazioni dai Paesi Meno Avanzati èstato l’Ente Nazionale Risi ad agosto dello scorso anno.Da quel momento in avanti, grazie alle insistenze dellenostre istituzioni, è iniziato un continuo monitoraggiodelle importazioni da parte della Commissione del-l’Unione europea allertata dal Ministero delle Politicheagricole, alimentari e forestali. A Bruxelles la filiera haincontrato i dirigenti degli uffici competenti della Di-rezione generale Agricoltura e della Direzione generaleTrade e il presidente della Commissione AgricolturaPaolo De Castro. Anche il Copa - Cogeca (associazioneeuropea delle organizzazioni agricole) ha prodotto unproprio documento a difesa della produzione risicolaeuropea. Certo non è scontato che l’Unione Europeaconcederà la clausola di salvaguardia, come le autoritàitaliane stanno richiedendo, oppure fisserà un con-tingentamento delle importazioni per fermare la grandevoragine di traffici a dazio zero, ma è certo che ildocumento predisposto per denunciare la situazione inatto è il frutto di una attenta e puntuale raccolta e analisidei dati che, se saranno verificati dai servizi dellaCommissione, non potranno fare altro che mettere inluce la situazione difficile in cui si trova il mercatodell’indica. Dobbiamo considerare che la Commissioneeuropea nell’esame del dossier terrà conto anche delcontesto politico europeo in cui stiamo vivendo. I PaesiPMA godono di una protezione politica e vengonoconsiderati destinatari di misure di sostegno alle loroeconomie e per di più ci troviamo, a elezioni europeeappena concluse, con l’esecutivo non ancora definito.Tutto questo non scoraggia l’Ente Nazionale Risi, ilMise, il Mipaaf e le organizzazioni di categoria. Dopo lapresentazionedel dossier per la clausola di salvaguardiasarà necessario un forte sostegno politico a Bruxelles alfine di correggere la miope visione dei servizi dellaCommissione sul tema.

2) Aiuto accoppiato. L’Ente Nazionale Risi si staadoperando da tempo per far comprendere la pe-culiarità della risicoltura nazionale e il ruolo importanteche la stessa riveste a favore dell’equilibrio idrico eambientale del territorio; ciò ha dato risultati positivi.Ricordo che la prima proposta sui sostegni accoppiatidel Ministero delle politiche agricole alimentari e fo-restali, ad aprile, prevedeva di destinare al riso unplafond di 36 milioni di euro, il che avrebbe significatocirca 160€/ha. Purtroppoquesta posizione, almomentodel confronto con leRegioni, nonha retto.OgniRegioneha guardato ai propri interessi e le colture destinatarie diun sostegno accoppiato sono aumentate. Sembravaessere addirittura arrivati anche al punto di escludere ilriso dai sostegni accoppiati previlegiando solo la zoo-tecnia e l’olio di oliva. E’ stata solo la presa di posizionedella Lombardia e del Piemonte (ricordo le dichiarazionidegli assessori Gianni Fava e Claudio Sacchetto alconvegno organizzato il 18 febbraio 2014 dall’EnteNazionale Risi), con la consapevolezza degli uffici del

La filiera del riso si pre-para a essere protagonistaall'Expo 2015.

Al ministero delle Poli-tiche agricole, lo scorso 10giugno, l’Ente Nazionale Ri-si ha ufficializzato la suapartecipazione all’eventomilanese: esporrà il megliodella produzione risicola ita-liana all’interno del padiglio-ne di Federalimentare in-sieme alle Camere di Com-mercio dei territori risicoli(Alessandria, Novara, Pavia,Vercelli e Oristano) e alleProvince di Novara, Pavia eVercelli.

Alla conferenza stampasono intervenuti il ministroMaurizio Martina, il presi-dente dell'Ente NazionaleRisi, Paolo Carrà, e il di-rettore generale dell’Ente,Roberto Magnaghi.

«La collaborazione che siconcretizza oggi con la fi-liera del riso è segno diquello che stiamo facendoin vista di Expo - ha di-

chiarato il ministro - Il risoitaliano ha una storia e unatradizione che l'hanno resoprotagonista nel mondo. Ecosì sarà all’Expo».

«Abbiamo deciso discommettere su Expo perfar maggiormente cono-scere nel mondo la nostra

singolare produzione - haspiegato Carrà - Vogliamoillustrare cos’è la risicolturae la nostra storia».

Però non sarà solo unavetrina. «Tra i nostri obiettivic’è una maggiore interna-zionalizzazione delle nostreimprese - ha continuato -

Per questo riserveremo lo-ro degli spazi specifici dovepotranno mostrare quelloche fanno e organizzeremodegli incontri con buyer in-ternazionali».

Grande spazio verrà datoanche alla ricerca con i lavoriin corso al Centro Ricerchesul Riso di Castello d’Ago-gna dove ha sede la bancadel germoplasma che cu-stodisce ben 1.300 varietàstoriche di riso, dall’Unitàd’Italia ad oggi. «Puntiamoanche - ha dichiarato Carrà -a portare all’Expo il con-vegno internazionale sul ri-so che si tiene ogni anno aottobre».

Senza dimenticare l’a-spetto gastronomico. «Suquesto fronte cercheremocollaborazioni con altre pro-duzioni - ha assicurato ilpresidente dell'Ente Risi - inparticolare la viticoltura».Perché, tutti lo sanno, “ilriso nasce nell'acqua emuore nel vino”.

LA PRESENTAZIONE A ROMAIl presidente dell’Ente Nazionale Risi, Paolo Carrà, con il ministrodelle Politiche agricole, forestali e alimentari Maurizio Martina

CONTINUA A PAG. 9

L’Ente Nazionale Risi intende cedere a mezzo di astapubblica i seguenti immobili:

• lotto 1 – magazzino di Palestro (PV), v. per Robbio n.25, prezzo a base d’asta € 254.830,00

• lotto 2 – magazzino di Desana (VC), c.so Garibaldi n.54, prezzo a base d’asta € 480.000,00

• lotto 3 – magazzino di Casalvolone (NO), v. Roma n.128, prezzo a base d’asta € 740.000,00

• lotto 4 – magazzino di Codigoro (FE), località Mez-zogoro, prezzo a base d’asta € 220.000,00

Le offerte dovranno pervenire entro le h 12,30 delgiorno 14/07/2014.

Gli interessati potranno richiedere copia del capitolatod’asta e di tutta la documentazione riguardante gliimmobili in vendita (CDU, perizie di stima, dati catastalietc) presso la Sede centrale dell’EnteNazionale Risi in v.San Vittore n. 40 – 20123 Milano, [email protected] o al nr di fax 02.865503. Il capitolatod’asta è altresì scaricabile dal sito web dell’Ente en-terisi.it, sezione bandi e avvisi.

Per informazioni, contattare l’Ufficio Affari Generalidell’Ente, [email protected] o tel. 02 88 55 111.

AVVISO DI VENDITA IMMOBILI

IL CONVEGNO Se n’è parlato all’Istituto Tecnico Agrario di Vercelli

La tecnologia in risaiaQual è il futuro del riso sotto l’aspetto

tecnologico? Se n’è parlato all’Istituto Tec-nico Agrario Galileo Ferraris di Vercelli in unconvegno organizzato dall’Ordine dei dot-tori agronomi e Forestali di Vercelli e Biella.Oltre a fare un excursus storico su com’ècambiato il lavoro in risaia grazie all’avventodi straordinarie invenzioni (dai navigatorisatellitari a barra luminosa alla fertilizza-zionemodulata...), si è fatto il punto su qualisono le modifiche avvenute nei nostri ter-ritori e sulle novità che il mercato staintroducendo nelle risaie, a cominciare daidroni.

Alle pag. 2-3

.

La situazione nei campisecondo i tecnici di ENR

Novità nelle risaie. Saranno le esigenze dei mercatio, soprattutto, le condizioni meteorologiche, sta difatto che i tecnici dell’Ente Nazionale Risi stannoriscontrando non pochi cambiamenti nella coltiva-zione. Secondo il Servizio di Assistenza Tecnica,infatti, si sta rilevando, ad esempio, la diffusione dellasemina a file interrate nella provincia di Novara che haraggiunto superfici da vero record per quell’areale.Così come si è registrato anche nel Vercellese unforte incremento della semina in asciutta che hariguardato principalmente le varietà Clearfield con icicli vegetativi più lunghi. Tra le problematiche evi-denziate, la più rilevante è stata la scalarità digerminazione ed in alcuni casi la bassa germinabilitàdelle sementi.

Per approfondire questi temi sono in programmadiverse visite in campo tra fine agosto e settembre.

A pag. 4

.

Varietà, l’scrizioneal Registro nazionale

Lo scorso aprile sono stati pub-blicati in Gazzetta Ufficiale i nuovicriteri per l’iscrizione al Registro na-zionale delle varietà di riso, applicabilia partire dal 2015. Dopo 12 annidall’ultima revisione, sono state ag-giornate le procedure tecniche daseguire, la documentazione da pre-sentare e le tariffe applicate. Allastesura del nuovo protocollo ha con-tribuito anche l’Ente Risi. Nell’ar-ticolo si spiegano le procedure daseguire.

A pag. 5

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TECNICA2 LUGLIO 2014

VERCELLI Il convegno organizzato dall’Ordine dei dottori agronomi e forestali di Vercelli e Biella

La tecnologia che fa bene al risoTutte le novità dell’agricoltura di precisione, i vantaggi ottenuti e le problematiche da risolvere

Giuseppe Sarasso*

L’evoluzione dell’agricol-tura, verificatasi tra il 1950 ei giorni nostri, ha visto unadrastica riduzione degli ad-detti, e per contro l’amplia-mento delle aziende, delladimensione degli appezza-menti, e della superficie do-minata da un singolo ope-ratore.

I grandi vantaggi ottenutiin termini di produttività dellavoro sono stati tuttavia at-tenuati da alcuni problemi.Gli ampi appezzamenti ven-gono trattati come se fos-sero uniformi, nonostantesiano costituiti da un collagedi piccole superfici aventistoria e condizioni diverse.Macchine che viaggiano ve-loci e lavorano strisce di ter-reno sempre più larghe han-no ridotto la percezione daparte degli agricoltori dellecondizioni del raccolto, edelle sue esigenze. Una mi-nima distra-zione causaerrori di distri-buzione deifattori tecnicisu superficiimportanti.

I progressidell’elettroni-ca stanno ul-t imamen temettendo a disposizione de-gli agricoltori una serie diaiuti per minimizzare, senon superare, i problemi ri-scontrati.

Il convegnoSu questo tema, l’Ordine

dei dottori agronomi e Fo-restali di Vercelli e Biella haorganizzato unamattinata diaggiornamento per gli iscrit-ti, aperta al pubblico, e ospi-tata dall’Istituto TecnicoAgrario Galileo Ferraris diVercelli.

Massimo Lazzari, dell’U-niversità di Milano, ha aper-to i lavori indicando i fon-damenti teorici della tecno-logia: il lavoratore agricolo,che nel lavoro manuale ese-guiva i compiti di raccolta edelaborazione dati, prendevale decisioni conseguenti e leattuava manualmente, conla meccanizzazione tradizio-nale è stato sollevato dallafatica attuativa, ma il com-pito comporta comunqueancora un moderato lavorofisico, ad esempio girare ilvolante della trattrice.

I vari livelli di applicazionetecnologica hanno sollevatogradualmente il lavoratoredialcuni compiti.

L’avvento dei navigatorisatellitari a barra luminosa,che sono ormai molto po-polari in risicoltura, sono unaiuto nella raccolta dei datidi posizione, e fornisconoinformazioni utili al processodecisionale in modo damuovere opportunamente ilvolante. Il passaggio ai si-stemi di guida automaticaha sollevato l’operatore an-che dal compito attuativo,limitandolo alla decisionedella distanza tra le passateealla gestionedelle svoltedifine passata. I sistemi diapertura/chiusura automati-ca dell’erogazione posti sul-

le irroratrici esugli spandi-conc ime losollevano an-che dal deci-dere i l mo-me n t o p i ùa d a tt o pe reseguire que-ste operazio-ni, e di ese-

guirle con tempestività.

Cambia il ruolodell’operatore

A questo livello di auto-mazione, cosa fa ancora l’o-peratore? Controlla il corret-to funzionamento del siste-ma, e può più agevolmenteconcentrarsi sulle condizio-ni della coltivazione, ed ese-guire le variazioni sulle re-golazioni degli attrezzi even-tualmente ritenute neces-sarie. Sollevato dalle ope-razioni ripetitive di esecu-zione, ha più tempo e at-tenzione da dedicare al pro-cesso decisionale, a pattoche non si distragga consms, tweet e altre amenitàofferte dagli smartphones...

Alla base di tutte le de-cisioni, vi è una fase di rac-colta dati, che tradizional-mente veniva eseguita “avista”: ad esempio, il coloredelle foglie, il loro portamen-to, la densità della vegeta-zione sono indizi che pos-sono suggerire un diversofabbisogno di fertilizzante,che comporta una variazio-ne della regolazione dellospandiconcime.

Anche in questo caso visono delle possibilità di au-

tomazione: sensori di vigo-re, in grado di valutare lostato nutrizionale del riso,che aiutano l’operatore aprendere decisioni in me-rito. Data la velocità con lequali avvengono le variazionidi vigore, conviene predi-sporre una tabella precom-pilata di comportamento, inmodo che il sistema riesca avariare direttamente le dosidi fertilizzante, in funzionedel vigore letto.

Per monitorare i successie gli insuccessi di tutte leoperazioni colturali, una in-sostituibile e preziosa atti-vità è la mappatura median-te apposita attrezzaturamontata sulla mietitrebbia-trice, in grado di indicare laproduzione ottenuta nellediverse aree dell’appezza-mento.

Queste informazioni so-no necessarie a valutare labontà del lavoro eseguito, eutili a ricavarei nd i c a z i on isulle azioni daintraprendereper rimediarea eventua l iproblemi ri-scontrati. An-che qui la rac-colta e me-morizzazionedei dati trami-te strumentazione elettroni-ca è un aiuto all’operatore.Un esperto guidatore dimietitrebbiatrice è in gradodi fare una valutazione ap-prossimativa della produtti-vità delle diverse aree del-l’appezzamento, ma, dopo

aver mietuto due o trecentoettari, dovrebbe avere uncervello più efficiente diquello famoso di Pico dellaMirandola, per ricordare afine stagione e poi anche laprimavera successiva, tuttele informazioni che ha rac-colto.

Il sistema GPSSavio Landonio, della dit-

ta Arvatec, ha ricordato cheil sistema GPS è la base perpoter raccogliere l’informa-zione fondamentale dellaposizione precisa nella qua-le si sta operando in campo.L’errore nel determinare laposizione può avere diversilivelli, da una decina di metria un paio di centimetri, aseconda della tecnologiausata e della spesa soste-nuta. Dopo aver puntual-mente elencato le causede-gli errori e rispettivi rimedi, abeneficio degli agronomi

presenti im-pegnati nellaviticoltura, ilLandonio haillustrato i van-taggi ottenutigeoreferen-ziando le os-servazioni dima tu r i t à ec o n t e n u t ozucche r i no

dell’uva ottenute tramitesensori a infrarossi, non di-struttivi. Percorrendo il vi-gneto conun“quad”èstataricavata una mappa del vi-gneto con i diversi livelli dimaturazione. Gestendo lavendemmia in funzione del-le informazioni raccolte, sisono raggruppate le uve inlotti omogenei, da vinificarein modo differenziato, otte-nendo così un importantemiglioramento della qualità

del vino, oltre a ridurre leperdite di tempo dovute auna cernita manuale delleuve palesemente differentitra loro.

L’esperienza sul campoL’estensore di questo ar-

ticolo ha, invece, illustratol’esperienza pratica derivatada una ormai più che de-cennale esperienza di ap-plicazione della tecnologia.Partendo dall’enunciato del-la prima legge dell’informa-tica: “Garba-ge in - garba-ge out”, chetradotto in ita-liano vuol direche se in unsistema infor-matico si in-troducono da-ti fasulli (gar-bage=spazza-tura), questo lielaborerà co-me se fossero buoni, e pro-durrà dei risultati ancora piùfasulli. Per questo sono sta-te fatte molte sperimenta-zioni, a partire dal controllodei dati di mappatura delleproduzioni, per finire conquelli dei sensori di vigore,testati grazie al progettoASTRIS, condotto insiemeall’Accademia di Agricolturae all’Università di Torino. Neè risultato che, facendo at-tenzione alla taratura e allacorretta manutenzione delsistema, i dati di mappaturadelle rese presentano erroriinferiori al 5%. Più difficile ilcontrollo dei sensori di vi-gore, impiegati sul riso inprima mondiale, per i qualisono serviti tre anni e oltre400 campioni di vegetazio-ne pesati e analizzati per ilcontenuto di azoto, per ot-teneredati attendibili. E’ sta-

to identificato il tipo di sen-sore giusto, che analizza lefrequenze luminose più ap-propriate, e chedeveesserefissato al suo supporto conla giusta inclinazione rispet-to al piano di campagna.

Anche il Centro Ricerchedell’Ente Risi sta sperimen-tando, in collaborazione conl’Università di Torino, diversitipi di sensore: da una primaanalisi i risultati ottenuti so-no in accordo e anzi raf-forzano quelli del progettoASTRIS.

Fertilizzazione modulatacoi sensori di vigore

FrancescoVidotto, dell’U-niversità di Torino, ha illu-strato i risultati delle primeprove di fertilizzazione mo-dulata in funzione della ri-sposta dei sensori di vigo-re.

Il lavoro svolto nel 2013,su 20 ha di Centauro e al-trettanti di Ronaldo, hannoindicato la possibilità di ri-sparmiare dal 10 al 15% del-la dose di fertilizzante azo-tato, senza ridurre la pro-duzione. Per ora non si è

acquisito l’au-spicato obiet-tivo di aumen-tare la produ-zione; biso-gna, però, ri-cordare che lac a m p a g n a2013 ha avutodeficit impor-tanti di sole etemperatura,specialmente

durante la primavera, coninvestimenti e accestimentinon sempre ottimali. Ci siaugura una campagna favo-revole per perseguire anchequesto obiettivo.

I risultati delle prove con-trollate dall’Università di To-rino sono stati confermatidalle ulteriori proveeseguitedall’azienda agricola Pale-stro, su altri 150 ha di risaie,che hanno consentito un ri-sparmiomedio di fertilizzan-te pari al 15%, come habrevemente riportato Ro-bertino Sarasso, contitolaredell’azienda.

L’avvento dei droniVidotto ha anche relazio-

nato su due anni di spe-rimentazione di droni al finedi ottenere mappe di vigoresu appezzamenti di riso. So-no state messe a punto le

Investimento aziendale in tecnologia (€) 2.000-4.000 17.500-35.000 27.500-40.000

Superficie minima riso 10 ha 50 ha 50 ha

Superficie minima mais 15 ha 60 ha 80 ha

Superficie minima erba medica 25 ha 150 ha <200

Livello di applicazione 1) Guida manuale2) Guida

automatica +gestione

capezzagne

3) Automazionetotale + mappe

produzione + VRTcon sensori

QUANDO L’AGRICOLTURA DI PRECISIONE CONVIENE

Dimensione minima perché una azienda abbia la convenienza ad acquistarel’attrezzatura necessaria a praticare i diversi livelli di agricoltura di precisione

tI vari livelli

di applicazionetecnologica hanno

sollevato il lavoratoreda alcuni compiti

tSollevato dalle

operazioni ripetitivedi esecuzione,

l’operatore ha più tempoe attenzione da dedicareal processo decisionale

tCon la fertilizzazionemodulata in funzione

della risposta dei sensoridi vigore si può

risparmiare dal 10al 15% della dose

di fertilizzante azotato

I DRONIVengono uti-lizzati in par-ticolare perottenere map-pe di vigoresu appezza-menti di riso.Le nuove nor-me, però, nehanno un po’limitato l’uso

Page 3: Il Risicoltore (Luglio 2014)

TECNICA LUGLIO 2014 3

modalità operative, e si so-no riscontrati i limiti delleprestazioni delle macchinefotografiche utilizzate; ser-virebbero attrezzature piùcomplesse, di alto costo,non previste dal finanzia-mento ottenuto per la ricer-ca. L’approvazione delle re-centi norme (30 aprile 2014)sul volo dei droni, che nelimita l’altezza a 70 metri,previa autorizzazione dell’E-NAV, ha portato a ripensarele strategie operative. Perfotografareuna intera came-ra, in modo da avere deipunti noti per georeferen-ziarla, occorre volare molto

più in alto, oltre 150 metri, oaltrimenti porre a terra unastretta griglia di segnali geo-referenziati. Pertanto, per il2014 è prevista una speri-mentazione utilizzando undrone dotato di GPS, al qua-le verranno applicati gli stes-si sensori utilizzati sulla trat-trice, che passerà sul rac-colto a volo radente. Questisensori hannounemettitoreautonomo di luce e presen-tano, quindi, il vantaggio diraccogliere dati svincolatidalle condizioni di lumino-sità del cielo, e dall’inclina-zione del sole nelle diverseore del giorno.

I vantaggi dell’agricolturadi precisione

Massimo Lazzari ha ripre-so la parola per illustrare icalcoli da lui eseguiti riguar-do alla convenienza econo-mica dei vari livelli di ap-plicazione dell’agricoltura diprecisione: 1) guida manua-le assistita da GPS, 2) guidaautomatica con gestione ca-pezzagne, 3) guida automa-tica con gestione capezza-gne, mappe di produzione,fertilizzazione a tasso varia-bile (VRT) con l’uso di sen-sori di vigore.

Le stime per il riso sonobasate sui costi di produ-

zione elaborati dall’Associa-zione dei Laureati in ScienzeAgrarie di Vercelli, e pub-blicati dalla Camera di Com-mercio di Vercelli. Un som-mario riassunto del com-plesso lavoro è esposto nel-la tabella.

Antonio Finassi, modera-tore dell’incontro, ha con-cluso ricordando che l’agri-coltura attuale, al di là deisogni nostalgici, ha un’unicastrada da percorrere:miglio-rare la propria efficienza ap-plicando al meglio le tec-nologie disponibili.

*Accademiadi Agricoltura di Torino

Progetto GreenRice: il contributo del Centro Ricerchesul Riso nella ricerca scientifica internazionale

i.p.

NOVITA’ Da oggi è ancor più facile con il Cereal-San® Air portatile

Proteggiilriso,evitacostoseperditediprodotto!Perché trattare in emergenza quando si èormai perso molto prodotto e le larve diinsetti sono già presenti all’interno ed ester-nodelle cariossidi?E’ bennotoecomprovatoche gli insetti sono responsabili delle piùimportanti perdite qualitative e quantitativedel riso immagazzinato. Forti attacchi pos-sono causare innalzamenti della temperaturae dell’umidità causando la possi-bilità di attacchi fungini e muffe.Quale soluzione è consigliabile in-traprendere? E’ importante prepa-rare l’ambiente di stoccaggio conuna semplice sanificazione/debiotiz-zazione e trattare preventivamente ilriso in entrata. A conti fatti il ri-sparmio con questi interventi è dav-vero notevole.Il progetto Newpharm propone lesoluzione più complete, metodi ap-plicativi sicuri senza il bisogno dipermessi speciali o di blocchi del-l’attività del deposito.

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E. Miniotti, M. Romani, G. Beltarre,D. Tenni., A. Saviolo

I cambiamenti climatici rappresentanouna questione cruciale che deve essereaffrontata attraverso un approccio inter-nazionale. Per tale motivo la Joint Pro-gramming Initiative on Agriculture, FoodSecurity and Climate Change (FACCE – JPIParigi- Francia), in collaborazione con Ame-rican National Institute of Food and Agri-culture (US Department of Agriculture),con il Ministry for Primary Industries (NewZeland) e con la Agriculture and Agri-Food(Canada), ha promosso dei progetti diricerca internazionali che mirano a rendereil sistema agricolo più efficiente e so-stenibile attraverso la diffusione di nuovepratiche e tecnologie di mitigazione percontribuire a ridurre le emissioni di gasserra e favorire il sequestro di carbonio,raggiungendo contemporaneamente gliobiettivi della food security (garanzia del-l’approvvigionamento alimentare). Nel-l’ambito di tale iniziativa poi, i singoligoverni nazionali hanno la facoltà di fi-nanziare o meno attività sperimentali.

Nato dall’ormai consolidato rapporto dicollaborazione con l’Università degli Studidi Torino, l’Ente Risi è statocoinvolto nella realizzazionedi un progetto europeo chevede la partecipazione di nu-merosi gruppi di lavoro ita-liani e internazionali dal titolo“GreenRice: Greenhousegas emissions from paddyrice soils under alternativeirrigation management”.

Si tratta di un progettoambizioso e complesso, in cui l’Ente Risi siconfigura, insieme a CRA e Universitàdegli Studi di Milano, come partner del-l’Università degli Studi di Torino, capofilaitaliano del progetto. Il Ministero dellePolitiche Agricole, Alimentari e Forestali(Mipaaf) non finanzierà direttamente laricerca, ma metterà a disposizione unasomma di denaro sufficiente a coprire i

costi relativi alle spese per gli scambi dicomunicazioni tra i partner.

Capofila europeo è, invece, l’Universitàdi Ghent, coordinatore di tutto il lavoro diricerca svolto in collaborazione con le dueUniversità partner del progetto: la già citataUniversità degli Studi di Torino e l’E-TH-Swiss Federal Institute of Technology

di Zurigo.Tale ricerca dovrà con-

tribuire a migliorare le tec-niche di misurazione delleemissioni di gas serra e disequestro del carbonionel suolo in diversi si-stemi agricoli, testare everificare nuove pratiche,strategie e soluzioni peraumentare in modo so-

stenibile il potenziale sequestro di car-bonio nei diversi suoli agricoli, nonchétrasferire, in modo efficace, agli agricoltorile conoscenze acquisite per fornire loro glistrumenti adeguati a ridurre direttamente,durante la pratica agricola, le emissioni digas serra.

Per quanto riguarda il contributo del-l’Ente Risi, il Centro Ricerche sul Riso ha

messo e metterà a disposizione del pro-getto i risultati già acquisiti da precedentiattività di ricerca, ottenuti nella piattaformasperimentale di Castello d’Agogna. Oltre aciò, nel 2014 tale campo sperimentaleospiterà l’attività dei ricercatori dell’ETH diZurigo e dell’Università di Ghent. Sud-diviso in 6 camere idrologicamente se-

parate e indipendenti, il campo speri-mentale del Centro Ricerche sarà utilizzatoper stabilire l’influenza sull’emissione digas a effetto serra (GHG) e sulla soluzionecircolante di tre tecniche alternative digestione dell’acqua: semina in acqua esommersione continua, semina interrata esommersione posticipata in 3-4ª foglia,semina interrata e irrigazioni turnate. Dopoun primo sopralluogo in aprile e una primaturnata di campionamenti e rilievi svoltanel corso del mese di maggio, due ri-cercatrici dell’ETH di Zurigo e dell’Uni-versità di Ghent sono tornate nel corsodell’ultima settimana di giugno presso ilCRR per proseguire l’attività sperimentale.Durante il loro periodo di permanenza aCastello d’Agogna, le ricercatrici hannoprelevato campioni di suolo, soluzionecircolante e gas emessi dalla risaia uti-lizzando le strumentazioni collocate al-l’interno di ciascuna camera del camposperimentale.

Tale lavoro di campionamento avrà al-tresì lo scopo di incrementare le co-noscenze sui processi biogeochimici tipicidei suoli di risaia, sintetizzandoli succes-sivamente mediante modelli meccanici-stici.

tSono progetti di ricerca

internazionali che miranoa ridurre le emissioni

di gas serra e a favorireil sequestro di carbonio

Page 4: Il Risicoltore (Luglio 2014)

TECNICA4 LUGLIO 2014

BILANCIO L’analisi del Servizio Assistenza Tecnica dell’Ente Nazionale Risi sull’andamento delle coltivazioni

Boomdella semina a file interrate e in asciuttaSi segnala un po’ ovunque scalarità di germinazione e in alcuni casi bassa germinabilità delle sementi

.

.

Le prossime “Visite in campo”

La lotta al brusone in Piemonte

A tal proposito sono già state programmate le“Visite in campo” per il periodo pre-raccolta. Infatti,anche quest’anno si farà, come da oltre venticinqueanni, la consueta visita in campo a San Pietro Mo-sezzo (Novara) presso la Cascina Motta, giovedì 4settembre nel pomeriggio. Durante l’incontro sarannopresentati i campi della Rete Varietale Riso 2014effettuati in collaborazione tra l’EnteNazionale Risi e laProvincia di Novara Settore Agricoltura; alla mani-festazione, inoltre, partecipano anche l’ANGA di No-vara (AssociazioneNazionaleGiovani Agricoltori) con ilpatrocinio di diversi operatori del settore risicolo eassociazioni di categoria.Moltissime le novità varietaliconvenzionali e a tecnologia Clearfield presentate daitecnici di settore ENR e dai rispettivi sementieri ocostitutori nei diversi gruppi merceologici: Tondi,Medi, Lunghi A, Lunghi B e Aromatici. Per verificarel’adattamento varietale alle diverse condizioni pe-doclimatiche della provincia, oltre alla Cascina Motta,si è voluto testare quindi anche in altri due ambientidiversi, a nord del territorio risicolo Novarese: Nibbia eCaltignaga F.ne Sologno. Il ritrovo è stato program-mato quindi alle ore 15.00 presso l’Azienda Giarda F.llidi Caltignaga F.ne Sologno, per poi proseguire alle ore15.45 alla F.ne Nibbia di San Pietro M. nell’AziendaPieropan F.lli e infine, alle ore 16.30, si concluderàpresso l’Azienda Battioli Paola C.na Motta sempre nelcomune di San Pietro Mosezzo. In questa sedesaranno presenti alcuni espositori del settore conmacchinari, prodotti e quant’altro inerente alla ri-sicoltura con un incontro tecnico e un dibattito ine-rente la situazione attuale risicola e in conclusione unrinfresco offerto a tutti, nel quale non potràmancare laclassica “paniscia alla Novarese”.

Il 28 e il 30 agosto verranno realizzati i tradizionaliincontri presso la cascina Salsiccia di Vigevano (Pv) incollaborazione con il Settore Agricoltura di RegioneLombardia, Provincia di Pavia ed ERSAF Lombardia.Come per le scorse edizioni verranno presentate leprincipali novità del settore risicolo e non, in col-laborazione con numerose ditte private.

Per la zona di Vercelli la data fissata è il 9 settembreper la ormai consueta visita ai campi della ReteVarietale Riso 2014 organizzata in collaborazione conla Provincia di Vercelli Settore Agricoltura. Il ritrovo èprevisto nel pomeriggio e prevede la visita ai campivetrina realizzati presso il CRA di Vercelli dove sonopresenti le novità varietali sia tradizionali sia l’intero“pacchetto” di varietà Clearfield con semina in acqua;la seconda visita è in programma a Villata con levarietà in semina interrata. Al termine sono previsti isaluti delle autorità, aggiornamenti tecnici e il rin-fresco offerto dalla Provincia di Vercelli.

Tutti i dettagli o eventuali variazioni verranno pron-tamente segnalate sul sito dell’Ente e nelle sediopportune.

Da segnalare, infine, che un evento di questogenere si è già svolto: il 18 giugno i tecnici dellaSezione di Pavia in collaborazione con la RegioneLombardia hanno realizzato un incontro presso leCascine Orsine di Bereguardo (Pv), che da annieffettuano la coltivazione del riso con la certificazionedi “riso biodinamico”, per avvicinare i risicoltori tra-dizionali ai metodi di agricoltura biologica.

a cura del ServizioAssistenza Tecnica

Gli imprenditori agricolidevono fare i conti nel lorolavoro con diversi fattorinon sempre dipendentidalla loro volontà, in primiscon l’andamento climatico.La variabile che può faredelle differenze è la ca-pacità di adattarsi alle con-dizioni esistenti, dimo-strando elasticità mentalee capacità imprenditoriali.

Le principali novitàQuest’anno molti hanno

fatto scelte nuove, ancheper affrontare i problemi indiffusione nella coltivazio-ne del riso. Il caso piùevidente è la diffusione del-la semina a file interratenella provincia di Novarache ha raggiunto superficida vero record per quel-l’areale. La primavera 2014è stata sicuramente moltodiversa da quella del 2013,consentendo questo tipodi semine an-che in zonecon terreninon partico-l a r m e n t eadatti a que-sta tecnicaagronomica.

Anche nelVercellese siè registratoun forte in-c r e m e n t odella semina in asciutta cheha riguardato principal-mente le varietà Clearfieldcon i cicli vegetativi piùlunghi. L’utilizzo della tec-nologia Clearfield, infatti,permette di superare unadelle principali problema-tiche della semina inter-rata, relativa alla maggiorpressione del riso crodo.La malerba, in condizioni di“asciutta” riesce a germi-nare anche dagli strati piùprofondi del terreno. Inol-tre, il dovuto anticipo disemina rispetto a quella inacqua riduce la possibilitàdi successo di eventualitrattamenti presemina fat-tibili solo con prodotti adassorbimento fogliare enon residuali.

L’andamento climaticoprimaverile però non sem-

pre ha aiutato: in diversezone risicole della Lombar-dia, infatti, le semine in-terrate eseguite nel perio-do di assoluta mancanza diprecipitazioni hanno avutola necessità di bagnature,mentre quelle troppo pre-coci in alcuni casi hannosubìto qualche diradamen-

to a causa deiristagni di ac-qua: ciò rap-presenta unadelle condi-zioni di mag-giore rischionel raggiungi-mento di unadeguato in-vest imentonelle seminea file interra-

te. Riprendendo il concettodella variabilità di condi-zioni in agricoltura, da se-gnalare che, nelle provincedi Ferrara e Rovigo, in di-verse aziende si sono ve-rificate situazioni critiche discarso investimento inizia-le: in queste zone la se-mina avviene in risaie insommersione e alcuni in-convenienti legati alla nonottimale preparazione deiletti di semina nonché aforti venti hanno causatoun interramento della se-mente con conseguentiscarsi investimenti iniziali.Nelle zone risicole dellaSardegna, un periodo diabbondanti piogge prima-verili ha rallentato le ope-razioni di preparazione deiterreni per cui le operazionidi semina sono terminate a

metà del mese di giugno.“Zona che vai, problemiche trovi”: quella che po-trebbe sembrare una cu-riosità per i risicoltori dellearee più a nord, è invece undato di fatto in Sardegna,dove i fenicotteri sono staticausa di risemine per i dan-ni procurati alle coltivazio-ni.

Le problematicheriscontrate

Nella grande variabilitàdel territorio risicolo nazio-nale la segnalazione comu-ne dei tecnici dell’Ente,presenti sull’intero territo-rio, è stata la scalarità digerminazione ed in alcunicasi la bassa germinabilitàdelle sementi. L’effettivap o s s i b i l i t àche ciò acca-desse era giàstata prean-nunciata nelcorso dell’in-verno duran-te i numerosiincontri tecni-ci che l’Enteor ganizza peril settore, incui era stato spiegato chele sementi in genere ave-vano germinabilità inferioririspetto ad altri anni a cau-sa dell’andamento clima-tico in fase di maturazionenei raccolti 2013.

Ma il maggiore proble-ma che riunisce l’interoareale risicolo è quello del-le infestanti resistenti chesono in continua e pro-gressiva diffusione, diven-

tando sempre più com-plesse da gestire e, se nonda controllare, almeno dacontenere. E’ anche perquesto motivo che nellazona di Novara molti agri-coltori sono passati alla se-mina interrata: in questezone il problema delle ali-sme resistenti è sicura-mente il più grave, e conquesta tecnica si ha già unaforte riduzione iniziale dellenascite, consentendo poiinterventi idonei tempesti-vi e con il riso in vantaggiodi ciclo rispetto all’infestan-te.

I giavoni resistenti sonosenza dubbio il problemapiù sentito nell’intero area-le risicolo evidenziandouna grande variabilità di ca-

si. E’ propriosu questi te-mi che l’EnteNazionale Ri-si sta concen-trando le pro-ve, con spe-rimentazioniche compren-dono s ia it ra tt ament ichimici che le

soluzioni agronomiche checoncorrono al contenimen-to delle infestanti resisten-ti. Il servizio assistenza tec-nica porta avanti anche pro-ve agronomiche di conci-mazione, sovescio e mi-nima lavorazione, nonchégli ormai tradizionali campivetrina varietali che verran-no visitati nel corso degliincontri in campo organiz-zati nelle diverse province.

tLa primavera 2014

ha consentito questotipo di semine anchein zone con terreni

non particolarmenteadatti a questa

tecnica agronomica

tIl maggiore problemache riunisce l’intero

areale risicolo è quellodelle infestanti resistenti

che sono in continuae progressiva diffusione

Il brusone è da sempre uno deipiù importanti “nemici” dei colti-vatori di riso. E la lotta contro questagrave patologia è altrettanto acer-rima da parte degli operatori delsettore e anche delle istituzioni per-ché, là dove si riscontra, rischia dideterminare un calo produttivo chepuò arrivare a toccare anche il50%.

Da qui il “Progetto Brusone” pro-mosso dalla Fondazione Agraria No-varese che ha coinvolto diverse isti-tuzioni e associazioni, le Province di

Novara e Vercelli, la Coldiretti, la Cia,la Confagricoltura, il Consorzio deiComuni di Vercelli, Regione Pie-monte, il Dipartimento di Micologiadell’Università di Pavia, l’Associa-zione Laureati in Scienze Agrarie e laFondazione Banca Popolare di No-vara per il Territorio.

In cosa consiste? In alcune azien-de “sentinella” sono state collocatesei “capta spore” che monitoranol’aria per raccogliere tracce dell’e-ventuale presenza di spore di bru-sone che può colpire la pianta di

risone durante tutti gli stadi ve-getativi, dalla fase di germinello allamaturazione. Questi dati concorro-no poi ad alimentare, tramite unospeciale sistema informatico, unmodello matematico in grado dielaborare previsioni sulle giornate amaggior rischio di infezione a di-stanza di una settimana. E vienequindi diramato il conseguente bol-lettino epidemiologico per consen-tire ai risicoltori, dopo attenta va-lutazione, di eseguire o meno itrattamenti fungicidi. Un esempio di pianta di riso colpita dal brusone

Page 5: Il Risicoltore (Luglio 2014)

TECNICA LUGLIO 2014 5

NOVITÀ Sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale lo scorso aprile. Applicabili dal 2015

I criteri per l’iscrizione delle varietàdi riso al Registro nazionale

.

La Strada del Riso vercellese di qualità diventa associazione

Anna Callegarin

Lo scorso aprile sonostati pubblicati in GazzettaUfficiale i nuovi criteri perl’iscrizione al Registro na-zionale delle varietà di riso,applicabili a partire dal2015.

Dopo 12 anni dall’ultimarevisione, sono state ag-giornate le procedure tec-niche da seguire, la do-cumentazione da presen-tare e le tariffe applicate.Alla stesura del nuovo pro-tocollo ha contribuito an-che l’Ente Risi. La gestio-ne delle prove è semprea ff i da t a a l CRA -SCS(ex-ENSE), nella veste diCentro di coordinamentonominato dalM i n i s t e r odelle Politi-che Agricole,Alimentari eForestali.

Vediamo disegu i t o l eprincipali no-vità introdot-te.

Innanzitut-to le procedure sono staterese uniformi con quelle dialtre specie per le quali illavoro di revisione era giàstato concluso, tenendoconto anche delle dispo-sizioni previste a livello co-munitario dal CPVO, l’Uf-ficio Comunitario delle Va-rietà Vegetali. E’ quindistata aggiornata la docu-mentazione che il costi-tutore deve presentare almomento dell’inoltro delladomanda di iscrizione, co-

stituita principalmente dauna scheda descrittiva deicaratteri morfologici dellanuova varietà e da un que-stionario tecnico dove è tral’altro richiesto di fornireinformazioni sulla denomi-nazione proposta, sulla ge-nealogia e sullemodalità diselezione della varietà, sul-l’areale di coltivazione sug-gerito e sull’eventuale mi-

gliore desti-nazione d’u-so del pro-dotto.

Anche lametodologiaper l’effettua-zione dei ri-lievi e delleprove agro-nomiche èstata aggior-

nata: in particolare è statamodificata la proceduraper l’iscrizione con un soloanno di prove ufficiali, pre-ceduto da un anno di provasotto sorveglianza ufficia-le, effettuata a cura delcostitutore.

Oltre all’inserimento diparticolari disposizioni perl’iscrizione delle varietàibride, in precedenza nonpreviste per il riso, è of-ferta al costitutore la pos-sibilità di richiedere che

vengano presi in conside-razione caratteri aggiunti-vi, oltre a quelli normal-mente rilevati, sulla basedei quali accertare la di-stinguibilità della nuova va-rietà rispetto a quelle giàiscritte nel Registro. Sitratta, ad esempio, di ca-ratteri come la resistenza aun erbicida, che non pos-sono evidentemente es-sere rilevati solo su basemorfologica.

Degna di nota, infine, lasostanziale innovazionedei rapporti tra Centro dicoordinamento e costitu-tore: quest’ultimo dovrà

essere tempestivamentemesso a conoscenza diproblematiche insorte nelcorso dello svolgimentodelle prove e potrà visio-nare i dati provvisori ot-tenuti dopo il primo annodi prove ufficiali, mentre idati definitivi gli sarannoforniti dopo che lo spe-cifico gruppo tecnico disettore avrà espresso lesue valutazioni finali.

tLe procedure sono staterese uniformi con quelle

di altre specieper le quali il lavorodi revisione era già

stato concluso

RISI VARIAlcune varietà presentate

all’ultimo Open Daydel Centro Ricerche sul Riso

di Castello d’Agogna

La presidente Alice Cerutti

“La Strada del riso vercellese di qua-lità” è diventata Associazione. A darnecomunicazione è stato il presidentedella Provincia di Vercelli Carlo RivaVercellotti, anche presidente del Co-mitato Promotore della Strada.

«Il Comitato Promotore - ha spiegatoVercellotti - ha raggiunto l’obiettivo sta-tutario di porre in essere tutte le azioniutili per la costituzione dell’Associazio-ne, ed ora è automaticamente sciolto.Al suo posto, l’Associazione opererà perlo sviluppo della piana risicola vercel-lese, per farne conoscere ed esprimere

tutte le potenzialità e per proporre,anche ai visitatori di EXPO2015, unarete di territorio che fa del riso e dellaciviltà risicola il proprio prodotto tu-ristico».

Il Consiglio direttivo dell’Associazio-ne, espressione dell’Assemblea degliassociati del disciolto Comitato Pro-motore in rappresentanza di tutti i sog-getti iscritti, ha individuato il propriopresidente, l’imprenditrice agricola Ali-ce Cerutti, e il vicepresidente, CinziaLacchia, conservatore Museo Borgo-gna.

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Page 6: Il Risicoltore (Luglio 2014)

ECONOMIA6 LUGLIO 2014

NORMATIVE La riduzione media nel periodo 2015-2020 potrebbe attestarsi al 16%

Pac, ecco quanto si prevedepotranno incassare i risicoltori

.

Studenti texani all’Ente Risi

Dal Texas a Castello d’Agogna per scoprire le bontàdel nostro riso. e in generale delle eccellenze del-l’agroalimentare italiano. Un gruppo di studenti di unascuola agraria texanaèstato accolto alCentroRicerchedell’Ente Nazionale Risi dove i tecnici dell’Ente, FrancoSciorati e Paola Castagna, hanno illustrato le qualità diArborio e Carnaroli che hanno poi gustato a pranzo.

.

L’ABC DELLA FILIERA

Focus sulle giacenzeLa denuncia di rimanenza

Cos’è

Chi

Perché

Come si fa

E’ la comunicazione che deve essere inviata ad Ente Risi, entro il30 settembre di ogni anno, con l’indicazione delle scorte di risonee di riso lavorato. La dichiarazione è richiesta anche dalla Com-missione europea e viene trasmessa da Ente Risi sulla base delledenunce presentate da risicoltori, riserie, pilerie e commercianti dirisone.

Deve presentare la denuncia chi coltiva riso, chi lo lavora e chicommercializza risone nel territorio nazionale.

E’ un dato che serve a completare il bilancio risicolo dellacampagna appena conclusa e a fare previsioni sulle scorte diprodotto disponibili nella nuova campagna.

Due sono le modalità per presentare la denuncia:1. compilare il modulo che sarà allegato al numero di settembre

de “Il Risicoltore” e consegnarlo o inviarlo agli uffici dell’Ente con lemodalità indicate sul modulo stesso;

2. compilare la denuncia on-line, collegandosi al sito www.en-terisi.it e accedendo all‘Area Riservata Agli Operatori Registrati,utilizzando le proprie credenziali (username e password). Chi non èancora registrato, può chiedere di registrarsi inviando una mail alCentro Operativo dell’Ente ([email protected]).

Quando si compila la denuncia, ricordarsi di specificare:1. la varietà e/o la tipologia di prodotto;2. la resa a grani interi (dove viene richiesta).

A cura dell’Area Mercati

La denuncia di rimanenza è il do-cumento che serve a tirare le sommedella campagna di commercializzazio-ne, mettendo in evidenza quanto pro-dotto è stato oggetto di scambi equanto ne è rimasto in giacenza pres-so gli operatori della filiera. Grazie aidati raccolti dall’Ente Risi fin dalla suacostituzione, nel nostro Paese sonosempre state disponibili dettagliateinformazioni sulle giacenze di riso erisone. Questo dato oggi è consi-derato strategico per tutte le derratealimentari e l’Italia ha sottoscritto l’im-pegno di comunicarlo all’Organismodenominato AMIS (Agricultural MarketInformation System), richiedendo atutti i detentori di cereali di segnalare le

loro giacenze utilizzando un portalepredisposto dal MIPAAF. I detentori diriso e risone sono esentati da taleobbligo, che viene assolto presen-tando all’Ente Risi la denuncia di ri-manenza.

Sottolineiamo, inoltre, che non sonotenuti a presentare neanche la de-nuncia di rimanenza i soli risicoltori chefanno pervenire all’Ente la comuni-cazione di “fine vendita”, compilandol’elenco riassuntivo dei certificati ditrasferimento utilizzati nel corso dellacampagna. La comunicazione può es-sere compilata on-line, con le stessemodalità indicate per la presentazionedella denuncia di rimanenza, oppureutilizzando il modulo allegato alla de-nuncia di produzione dello scorso an-no.

Enrico Losi

In base a quanto trape-lato finora relativamente al-l’accordo politico sui paga-menti direttidella nuovaPAC, possia-mo fare unapprofond i-mento cheandrà presocon beneficiod’inventario,consideratoche non esi-ste ancora un testo nor-mativo; il provvedimentodovrebbe essere pubblica-to entro il 1° agosto, al finedi rispettare la scadenzaprevista dalla regolamenta-zione dell’Unione europea.

Innanzitutto, non sonostati scelti né il pagamentoridistributivo per i primi et-tari, né il pagamento allearee svantaggiate, mentreil pagamento per i giovani

agricoltori potrà contaresull’1% del budget nazio-nale, quindi, consideratoche il pagamento per le pra-tiche benefiche per il clima

e l’ambiente(“greening”)assorbirà i l30% delle ri-sorse e che isostegni ac-coppiat i neassorbirannol’11%, il paga-mento di ba-se potrà con-

tare sul 58% del budget,una percentuale più alta ri-spetto a quanto preventi-vato inizialmente.

Nel 2015 le aziende ri-sicole percepiranno l’87%del regime di pagamentounico del 2014, in termini dipagamento di base e di pa-gamento per il “greening”,considerato che quest’ulti-mo verrà calcolato a livelloindividuale. Negli anni suc-

cessivi, per effetto dell’ap-plicazione del modello ir-landese sia per il pagamen-to di base sia per paga-mento per il “greening”, idue pagamenti caleranno inmodo graduale e, per glianni 2019 e 2020, arrive-ranno a rappresentare, in-sieme, il 61% del regime dipagamento unico del 2014.

Nell’arco del periodo2015-2020, i risicoltori po-tranno conta-r e m e d i a-me n t e s u l72% del regi-me di paga-mento unicodel 2014; indefinitiva, èprevista unariduzione me-dia del 28%rispetto al 2014, a cui vaaggiunta la perdita dovutaall’inflazione.

Si tratta di una riduzioneimportante, tuttavia, scelte

diverse avrebbero determi-nato scenari molto più ne-gativi.

Inoltre, va consideratoche il riso beneficerà di unsostegno accoppiato, per-tanto, la riduzione medianel periodo 2015-2020 po-trebbe attestarsi al 16%, acondizione che il sostegnoaccoppiato a favore del risovenga mantenuto fino al2020. Infatti, nel 2016 i so-

stegni accop-piati verrannorivisti in toto ele nuove scel-te nazionaliva r r anno apartire dallesemine del2017.

Per le se-mine del 2015

e del 2016 il riso potrà av-valersi di un budget di 22,6milioni di euro che rappre-senta poco più del 5% dellerisorse destinate ai soste-

gni accoppiati (427 milionidi euro); pertanto, auspi-cando un mantenimentodell’ettarato registrato nel2013 (216.000 ettari), risul-terebbe un sostegno all’et-taro di circa 105 euro. Sitratta di un importo, infe-riore alle attese, che ha il

pregio di non essere ap-petibile per le aziende agri-cole che, al momento, nonsono attrezzate per la col-tivazione del riso, ma haanche il grosso difetto dinon mettere il riso al riparodalla concorrenza del maise della soia.

tNel 2015 le azienderisicole percepiranno

l’87% del regimedi pagamentounico del 2014

tSostegno accoppiato:per le semine del 2015e del 2016 il riso potràavvalersi di un budgetdi 22,6 milioni di euro

L’EVENTO Siamo giunti alla 48esima edizione, in programma dal 17 settembre al 12 ottobre

A Isola della Scala si prepara la FieraE’ in fase di definizione la

nuova edizione della Fieradel Riso di Isola della Scala(Vr), pronta a spegnere la sua48esima candelina. La ras-segna, che è arrivata a ospi-tare più di 500.000 personeogni anno, si svolgerà dal 17settembre al 12 ottobre nel-l’area fieristica di Isola dellaScala. E’ la prima edizionedel nuovo presidente LuigiMirandola.

La caratteristica principaledi questamanifestazioneè lapossibilità di gustare i risottidella tradizione, le ricettemoderne e tanti piatti a basedi riso, accompagnati da unbuon bicchiere di vino. Lafiera ospita tutte le riserieisolane più rinomate e qui ilrisotto viene cucinato con il

VialoneNanoVeronese Igp, ilprimo in Europa a ottenere ilprestigioso marchio di Indi-cazione Geografica Protetta.

La Fiera del Riso si snodaper il paese d'Isola della Sca-la, il centro nevralgico è ilnuovissimo Palariso, unastruttura architettonica che ri-chiama la forma del chicco,vero tempio del risotto ita-liano.Oltre alla degustazionedei prodotti tipici del terri-torio veronese, il visitatoreattraversa un percorso riccodi stand che presentano va-rie proposte gastronomiche.Diverse decine sono glieventi paralleli: ogni giornosono in programma show,degustazioni, mostre, con-vegni e concorsi per grandi ebambini.

Page 7: Il Risicoltore (Luglio 2014)

ECONOMIA LUGLIO 2014 7

L’INCONTRO Organizzato dall’Accademia italiana di cucina nella cornice di Villa Sant’Espedito a Mortara (Pv)

Una dichiarazione d’amore per il risoSi è parlato di tutto l’iter del prezioso cereale, dai campi all’industria fino ai piatti di risotto

.

“Bimbi in cucina” con l’Ente Risi

Simona Marchetti

Una lunga dichiarazioned’amore per il riso italiano,per i suoi piatti e le suecaratteristiche uniche: l’Ac-cademia italiana di cucinal’ha proposta in occasionedella giornata dedicata alla“Cucina del riso”. L’incontrosi è tenuto sabato 28 giu-gno nella cornice di VillaSant’Espedito a Mortara, apoche centinaia di metri dalCentro ricerche sul riso diCastello d’Agogna. «L’in-contro avrebbe dovuto te-nersi in quella sede, dovec’è il cosiddetto “caveau”del riso - ha spiegato il pre-sidente dell’EnteRisi, PaoloCarrà - ma essendo di sa-bato, è stato spostato inquesta location».

Gli accademici hanno se-guito con interesse le di-verse relazioni, a partire daisaluti di Giovanni Canelli,delegato Aic, che ha intro-dotto i lavori. Lo stesso Car-rà ha sottolineato il ruolodell’Enr, dopol’intervento diClaudia Barat-ti dell’Est Se-sia che ha, in-vece, illustra-to il lavoro digest ione emanutenzio-ne del patri-monio di circa10 mila chilometri di canaliche il consorzio irriguo e dibonifica con sede a Novarasvolge da sempre nelle zo-ne risicole. «La risicoltura -ha confermato Baratti - svol-ge un ruolo di protezionedel territorio e dell’ambien-te».

La storia e i compiti del-l’Ente Risi sono stati poi iltema della relazione di Car-rà: «La nostra forza - hasottolineato - deriva anchedal fatto che siamo presenticon i nostri tecnici nelleaziende agricole e risiere:

siamo in grado di compren-dere le esigenze di tutte levoci che compongono la no-stra filiera». Il presidenteCarrà ha poi messo in evi-denza la capacità di sintesidell’Ente: «Siamo l’unicoorganismo di questo tipo;,nessun altro cereale si puòavvalere di competenze co-me le nostre. Ogni annoscattiamo una “fotografia”del settore, chiamata “bi-

lancio di col-locamento”,collaboriamocon le Regioniper la stesuradel Psr, ci oc-cupiamo direpressionedelle frodi e ditutelare il no-stro marchio,

Riso Italiano, e le nostreDop e Igp». Ha confermatoanche la superficie risicola2014, pari a 218 mila ettari:«E’ un dato superiore alleprevisioni, anche se moltopiù basso rispetto al mas-simo storico di 247 milaettari di qualche tempo fa.Ma è destinato a diminuirenei prossimi anni». Ha poievidenziato, come ha riba-dito in seguito anche Ro-berto Carriere dell’Airi, le di-namiche drammatiche del-l’aumento esponenzialedelle importazioni dai Paesi

Eba, «Everything but Ar-ms», ovvero Cambogia eMyanmar. Di fronte a unpubblico particolarmenteattento ai temi gastrono-mici, ha poi illustrato le ca-ratteristiche organolettichedel cereale, e le differenzedi varietà in varietà. «Ab-biamo in essere con la Fon-dazione Veronesi anche unprogetto sulla valenza sa-lutistica del riso, su cui usci-rà un volumetto».

Carriere, direttore dell’As-sociazione delle industrie ri-siere italiane, che rappre-senta 35 delle maggioriaziende di trasformazione,ha scelto di definire l’ef-fettiva portata del settore

italiano rispetto alla produ-zionemondiale, evidenzian-do anche la difficoltà delmomento rispetto ai prezzie alle importazioni: «In 34anni di attività non ho maivisto una situazione cosìgrave - ha affermato - siamoin balia di interessi econo-mici molto più grandi di noi,per questo la risicoltura ita-liana ed europea si trova avivere questa congiuntura».Ha anche aggiunto, riba-dendo la validità del pro-dotto nazionale: «Le nostrevarietà da risotto hannoun’esclusività qualitativache va loro riconosciuta: so-no state sviluppate inmodoparticolare, perché siamo al

limite settentrionale dell’a-rea di produzione». Ha con-fermato che è in espansio-ne il consumo di parboileda c c a n t o aquello di risot-ti pronti, so-prattutto all’e-stero.

Luigi Colla-rini, primariodell’ospedaleFatebenefra-telli di Erba,ha ribadito lavalenza del ri-so dal punto di vista sa-nitario, mentre Natalia Bob-ba, presidente di Donne eriso, ha invece proposto unbreve excursus sulla cucina

nei secoli, quando il cerealeera associato a prodotti po-veri e quasi di recupero co-me le frattaglie, i legumi, iresti della lavorazione delmaiale. Una sapienza anticache resiste ancora oggi,grazie al ruolo della donna incucina. Alessandro Mazzo-li, direttore dell’Ast Vigeva-no, l’Azienda di sviluppo delterritorio, ha ricordato «Ri-ce, i sapori del riso», ma-nifestazione dedicata cheogni anno aggrega intorno asé circa 30 mila visitatori.«E’ un’operazione di naturaculturale», ha aggiunto. In-fine il segretario generaledell’Accademia della cuci-na, Paolo Petroni, ha fattoemergere le contraddizioni

che spesso sitrovano nellaristorazione:«Vo g l i am oche si capiscache deve es-sere propo-sto un piattodegno dellagrande tradi-z ione del lacucina italia-

na: non esiste cucina tra-dizionale o innovativa, masolo buona. Bisogna pre-miare l’innovazione che por-ta miglioramento».

tCarrà (Enr) e Carriere

(Airi) hanno evidenziatole difficoltà del settore,in particolare rispetto

a prezzi e importazioni

L’INCONTRO DI MORTARAA sinistra, il pubblico intervenuto a Villa Sant’Espedito. Sopra,l’intervento del segretario generale dell’Accademia della cucina

tPetroni: «Vogliamosi capisca che deve

essere propostoun piatto degno

della grande tradizionedella cucina italiana»

Un appuntamento di “Bimbi in cucina”

Ente Nazionale Risi ha deciso diaderire a un importante progetto dieducazione alimentaredella FondazioneUmbertoVeronesi: “Bimbi in cuci-na, mamme in classe”.

Si tratta di un’occasionein cui bambini e mamme,per una volta, si scambia-no di ruolo: i bambini cu-cinanomerende e colazio-ni salutari insieme a uncuoco d’eccezione, il divulgatorescientifico della Fondazione Marco

Bianchi. E lemamme imparano tantesemplici regole per mettere in tavola

piatti gustosissimi ma chefanno bene a tutti. “Bimbiin cucina, mamme in clas-se” è la testimonianzaconcreta dell’impegnodella Fondazione nell’edu-cazione alla salute, a tuttele età: scegliere una sanaalimentazione fin da bam-bini significaprevenirema-

lattie anche molto gravi come quellecardiovascolari o gli stessi tumori.

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Page 8: Il Risicoltore (Luglio 2014)

ECONOMIA8 LUGLIO 2014

NOVARA Il convegno organizzato dall’Università del Piemonte Orientale in collaborazione con “Agrinsieme”

Oltre la Politica agricola comune dell’UeLa filiera del riso si interroga sul suo futuroGianfranco Quaglia

C’è chi recrimina e chiguarda oltre. Chi vede ilbicchiere mezzo pieno oviceversa. Un fatto è certo:la Pac non sarà l’unica chia-ve di volta per risolvere iproblemi che agitano la ri-sicoltura, a cominciare dal-le importazioni massicce eincontrollate dai Paesiasiatici. E allora occorreavere il coraggio di gettarelo sguardo al di là dellescadenze e del presente.

Questo il messaggioche arriva dal convegno“La risicoltura italiana oltrela Pac, verso un’impresaagricola competitiva red-ditizia e sostenibile”, orga-nizzato a Novara a finegiugno dal Dipartimento distudi per l’Economia el’Impresa dell’Universitàdel Piemonte Orientale incollaborazione con “Agrin-sieme”. Un confronto a tut-to campo, con la parte-cipazione del viceministroalle Politiche Agricole, An-drea Olivero: «E’ arrivato ilmomento di costruire ilconsenso in Europa - hadetto il viceministro - perconvincere a elevare unabarriera di salvaguardia:non vogliamo fare guerra

ai Paesi proveri, ma ot-tenere misure che garan-tiscano la nostra produ-zione. E per raggiungerequesto risul-t a to ser vel’unità dellafiliera».

I l r i f e r i-mento alla ri-chiesta di ap-p l i c a z i o n edella clausoladi salvaguar-dia è esplici-to e Roberto Magnaghi,direttore generale dell’En-te Nazionale Risi, ha lan-ciato un accorato appello:«Mancano strumenti permettere al riparo dalla vo-

latilità dei prezzi. La po-litica comunitaria ha lascia-to il nostro mercato allaberlina, non esiste nep-

pure il mec-canismo del-lo stoccaggioe le importa-zioni dai PMAsono impres-sionanti: 240mila tonnella-te dalla Cam-bogia più 40m i l a d a l

Myanmar. E ci preoccupa ilfuturo per gli accordi dilibero scambio con India,Vietnam, Thailandia, Usa,Giappone».

Mario Guidi, presidente

di Confagricoltura e Agrin-sieme: «Deve cambiare lanostra visione, dobbiamoessere più competitivi. Oc-cupiamoci di azioni pro-positive, il sostegnomediodi cento euro a ettaro rap-presenta una presa in gi-ro». Ma la compattezzadella filiera - come ha sot-tolineato Paolo Carrà, pre-sidente dell’Ente Naziona-le Risi - in fase di trattativadelle ripartizioni dei fondiPac, ha portato a casa irisultati dell’aiuto accop-piato: «E pensare che al-l’inizio tutti gli sforzi eranosoltanto concentrati suzootecnia e olio d’oliva.Siamo riusciti a far capire

che cosa significa la ri-sicoltura».

In mezzo a queste cer-tezze, ai malumori e allosconforto dovuto alla ca-duta dei prezzi, si fa avantila proposta dell’Universitàche vuole legare econo-mia-ricerca-produzione inuna unica rete. Si chiama“Foodlink”, e il direttore delDipartimento di studi perl’economia e l’impresa,Eliana Baici, ne ha spie-gato i contenuti: «Stiamodando vita a un centroservizi in collaborazionecon i Dipartimenti di Scien-ze del farmaco e Tecno-logie per metterci a di-sposizione del settore agri-

colo: vogliamo trasferire esviluppare l’attività di ri-cerca». Le ha fatto ecoCinzia Mainini, stretta col-laboratrice: «Le impresenon devono demandareunicamente alle istituzionila risoluzione dei problemi,ma agire coordinandosi traloro. Noi siamo qui perdare una mano in questosenso». La collega Car-men Aina: «Il nostro pro-getto si rivolge ai produt-tori proprio nel momentoin cui le soluzioni sem-brano sconfortare. Non sipuò aspettare che il mer-cato decida per noi perchéle conseguenze sarebberocatastrofiche, occorre dif-fondere una cultura più im-prenditoriale».

Nella prima parte del-l’incontro e nella tavola ro-tonda si sono alternatiTommaso Mario Abrate(coordinatore AgrinsiemePiemonte), Manrico Bru-stia (presidente Cia NovaraVc-Vco), Andrea Massari(Regione Lombardia), Gau-denzio De Paoli (RegionePiemonte), Giovanni Chiò(presidente Giovani agri-coltori Novara), la sena-trice Elena Ferrara, MarcoArlorio (Università), PaoloRovellotti (presidente Agri-qualità) e Domenico DeAngelis (condirettore ge-nerale Banco Popolare).Sono intervenuti anche ildirettore generale dell’U-niversità Piemonte Orien-tale, Giorgio Donna e Giu-seppe Ferraris, responsa-bile settore riso Confagri-coltura.

IL CONVEGNO NOVARESEDue immagini dell’incontro “La risicoltura italiana oltre la Pac” cheha visto una grande partecipazione (foto di Marcello Leonardi)

tEspressa da moltila preoccupazione

per la continua crescitadelle importazionidai Paesi orientali

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Page 9: Il Risicoltore (Luglio 2014)

ECONOMIA LUGLIO 2014 9

VERCELLI La cerimonia di premiazione del 103° concorso nazionale per i moltiplicatori di sementi di riso

Seme certificato, quantitativi confermatiNella campagna 2012-2013 i quintali venduti erano stati 431 mila, quest’anno 427 milaAnna Callegarin

Domenica 8 giugno 2014,presso il CRA-RIS di Vercelli,si è svolta la cerimonia dipremiazione del 103° con-corso nazionale per i mol-tiplicatori di sementi di riso,organizzata dalla Fondazio-neConteGianGiacomoMo-rando Bolognini, dal CRA(SCS e RIS) e dall’Ente Na-zionale Risi.

Giampiero Valè, direttoredell’Unità di ricerca per larisicoltura, ha fatto gli onoridi casa dando il benvenuto aipartecipanti e comunicandoche entro l’anno la storicasede della Stazione speri-mentale di risicoltura diven-terà anche la base operativadella sezione di Vercelli delCRA-SCS (ex Ense), che dasempre è il punto di rife-rimento in Italia per le se-menti di riso.

Valè ha an-che presenta-to una delle ri-cerche in cor-so presso ilCRA-RIS, unprogetto f i-nanziato da diverse fonda-zioni bancarie,finalizzato a caratterizzare levecchie varietà di riso, peridentificare eventuali carat-teri utili da impiegare nel-l’attività di breeding. La bio-diversità presente in circa300 varietà, che fanno partedel patrimonio storico della

risicoltura italiana, può es-sere catalogata con l’analisidi associazione per cercareuna corrispondenza tra i ca-ratteri fenotipici espressidalle piante e i geni che licodificano. Si renderannocosì disponibili nuove infor-

mazioni pere f f e t t u a r eun’attività dibreeding mi-rata, con l’uti-lizzo dei mar-catorimoleco-lari, per otte-nere varietàcon caratteri-stiche specifi-

che.A seguire è intervenuto

Luigi Tamborini, responsa-bile della sede di Vercelli delCRA-SCS, che ha presen-tato i dati, ancora provvisorima indicativi, relativi allacampagna di certificazione

de l le sement i d i r i so2013-2014.

I quantitativi di seme cer-tificato sono analoghi all’an-nata precedente: 427 milaquintali, rispetto a 431 milanella campagna 2012-2013.Pur tenendo conto della leg-gera riduzione dei quantita-tivi esportati e della super-ficie seminata, negli ultimidue anni si conferma in so-stanza la tendenza a unacontrazione dell’impiego disemente certificata (vedigrafico), con un balzo indie-tro alla situazione di vent’an-ni fa.

Se si analizzano i dati pergruppo varietale, si rilevanole seguenti variazioni tra ledue ultime campagne:

• tondo: 94.873 q certi-ficati, circa l’11% in menorispetto allo scorso anno. At-tualmente rappresentano il22% delle sementi certifi-

cate e le varietà con il mag-gior numero di quintali cer-tificati sono Sole CL (26.057q), Selenio (19.710 q) e Cen-tauro (18.786 q).

• medio: 7.768 q certifi-cati, circa il 15% in menorispetto allo scorso anno. Il70% del seme certificatoappartiene alla varietà Via-lone nano (5.484 q). Solo il2%delle sementi certificateappartengono a questogruppo.

• lungo A da parboiled:91.860 q certificati, quasi il20% in più rispetto al2012-2013. Le varietà prin-cipali sono Luna CL (19.539

q) eDardo (13.030q). Il grup-po rappresenta il 21% delseme certificato.

• lungo A da consumointerno: 109.671 q certifica-ti, con un incremento del35% rispetto allo scorso an-no. Galileo è la varietà mag-g io rmente ce r t i f i ca t a(18.854 q), seguita da S. An-drea (14.325 q) e Baldo(13.304 q). Inoltre, i quan-titativi di sementi certificatedi Carnaroli e Karnak sonorispettivamente 9.202 q e5.833 q. Il gruppo costitui-sce il 26% dei quintali cer-tificati.

• lungo B: 123.257 q cer-

tificati, 22% in meno dellacampagna 2012-2013; nono-stante il deciso calo, il grup-po è sempre quello percen-tualmente più importante ecostituisce il 29% del totalecertificato. CL26 è la varietàcon ilmaggiorquantitativodisementi certificate (42.204q), seguita da Gladio (27.752q) e Sirio CL (22.510 q).

Al termine della mattina-ta, come di consueto, si èsvolta la cerimonia di pre-miazione del concorso, conla distribuzione dei premi edei diplomi di benemerenzaai migliori moltiplicatori disementi di riso.

L’impiego di sementi certificate

tPur tenendo, negli ultimi

due anni si confermala tendenza a una

contrazione dell’impiegodi semente certificata

I relatori intervenuti alla premiazione dei sementieri

PMA, riso accoppiato e Psr, le scelte dell’ENR

SEGUE DA PAG. 1

Mipaaf dell’importanza della misura, che hapermesso che l’asse piemontese/lombardotenesse e, seppur con una riduzione delbudget, il riso è rientrato tra le colture am-messe al sostegno accoppiato con 22,4milioni di euro, vale a dire un valore prossimoai 100 €/ha.

3) P.S.R. Sulle nuove misure dei P.S.R.ritengo, senza essere smentito, che l'EnteNazionale Risi abbia svolto un egregio lavorocon le Regioni e con le organizzazioni agri-cole per la definizione delle misure. Le dueprincipali Regioni, Piemonte e Lombardia,hanno ritenuto necessario costruire, nell’in-teresse unitario del settore, Piani di SviluppoRurale omogenei sia in termini di contenutiche di misure finanziarie. L’Ente NazionaleRisi ha messo a disposizione i propri ri-cercatori per dare un supporto tecnico al finedi costruire misure semplici e non troppoonerose, in grado di dare al settore i beneficiattesi.

Se questi sono i temi caldi, dobbiamo, consenso di responsabilità, comprendere che ilmondosta cambiandoeche la risicoltura nonè esente da problemi e minacce. Quindibasta con il dare la colpa agli altri e sostenereche le cose non si conoscono. Diventiamoprotagonisti del mercato!

Oggi più chemai la nostra filiera disponediuna serie infinita di informazioni dall’EnteNazionale Risi (sito, comunicati settimanali,mensile “Il Risicoltore”, newsletter e con-vegni). Oltre a ciò, la disponibilità personaledi quanti lavorano all’Ente penso che nonpossa essere messa in discussione. Dob-

biamo fare sistema, studiare i problemi ma-turando la consapevolezza che l’individua-lismo e le polemiche non potranno risolverele questioni che rendono fragile il nostrosettore.

La risicoltura come l’abbiamo vissuta inquesti ultimi 10 anni non esiste più. Le parolequali “concorrenza” e “rischio di impresa”sono nuove per la nostra agricoltura e ciaccompagneranno da qui in avanti. Soste-nere chequandovabeneai risicoltori vamaleall’industria e viceversa è un modo di pen-sare a mio avviso perdente. Altri compartihanno già affrontato tale crisi, si sono ade-guati al mercato con soluzioni coraggiose.Non abbiamo forse ancora capito che lapolitica comunitaria di sostegno conosciutafino ad oggi scomparirà lentamente per la-sciare spazio a scelte imprenditoriali cheguardino più al mercato; internalizzazione,rete, modernità del sistema mercato, con-centrazione dell’offerta, promozione del risoitaliano. Questi devono essere i nostri ob-biettivi.

Lancio una proposta. L’industria considerastrategico “connotare il prodotto italiano”.Bene! Abbiamo un mercato domestico di320.000 tonnellate di riso lavorato e unmercato europeo che riconosce un certovalore alle nostre varietà da risotto. Partiamodaquestodatoper costruireunveroprogettodi filiera caratterizzando le nostre varietà edevitando quelle spinte speculative che da unanno all’altro vedono i prezzi contrarsi oaumentare a dismisura. Diversamente lavolatilità dei prezzi continuerà a schiacciarcidimostrando l’incapacitàdella nostra filieradigovernare il mercato. Fino a quando?

Ris

oN

ews

Ente Risi alla Sagra del mangiarsano di Mortara

C’era anche uno stand dell’EnteNazionale Risi alla Sagra del man-giar sano di Mortara, svoltasi loscorso 14 giugno. Molti i visitatori,alcuni provenienti da grandi cittàcome Milano e Genova (e perfinoanche da Roma) che si sono fermatie hanno chiesto informazioni. Dasottolineare la presenza di nume-rosi vegani, coloro che oltre a nonnutrirsi di carne e pe-sce, come i vegetaria-ni, escludono anchelatte ederivati dalla lorodieta, interessati inparticolare agli aspettilegati al biologico e al-l’ambiente.

Nuove nomineLa Federazione pie-

montese dei produttoridi riso di Confagricol-tura ha proceduto alrinnovo delle carichesociali. Presidente è stato nominatoil vercellese Alessandro Quaglia,conduttore di un’azienda risicola aLignana, e alla vicepresidenza LuigiNegri, di Novara. L’importanza dellariunione è determinata anche dalnuovo ruolo che Confagricoltura havoluto dare alle Sezioni Regionali diProdotto, quali espressione delleistanze e delle problematiche delcomparto specifico che riferirannodirettamente alla Giunta Confede-rale. Prossimamente quindi si riu-nirà la Sezione Regionale Riso per

l’elezione del presidente che su-bentrerà a Giuseppe Ferraris, di No-vara.

I giovani di Confagricolturapuntano al “riso preciso”

I ragazzi di Anga Novara nel po-meriggio di giovedì 3 Luglio hannoapprofondito il tema della soste-nibilità aziendale, intesa come in-sieme di sostenibilità ambientale,sociale ed economica, organizzan-

douneventodimostra-tivo in campo rivolto adevidenziare i vantaggidella precision far-ming. L’incontro, tenu-tosi presso CascinaMotta a SanPietroMo-sezzo, Novara, ha vistola partecipazione di ol-tre un centinaio di agri-coltori, fortemente in-teressati alle tecnichedi coltivazione control-late e precise. La pre-cisione con cui ogni

operazione colturale può essere ef-fettuata e soprattutto la possibilità diconoscere dettagliatamente i propricampi per aree produttive permet-tono una perfetta e puntuale ca-librazione di nutrienti, prodotti fi-tosanitari, semine sulla base dellareale esigenza colturale. Il tutto de-termina un risparmio in termini eco-nomici e di tempo all’imprenditoreagricolo che diventa reale strategadel proprio bilancio aziendale nel-l’ottica di una migliore ed efficientegestione agro-ambientale.

Quintali di sementi di riso certificate a partire dagli anni ‘90.

Page 10: Il Risicoltore (Luglio 2014)

IL RISO IN CUCINA10 LUGLIO 2014

Chi

è

L’INTERVISTA Ciccio Sultano da oltre dieci anni è lo chef del ristorante Duomo di Ragusa Ibla, due stelle Michelin

«Le arancine, il mio primo amore»Innovazione e tradizione sono i principali “ingredienti” dei suoi piatti e della sua cucina

.

La ricetta

Lasc

uola

Paoletta Picco

Di Ciccio Sultano si è det-to tutto e il contrario di tutto.A cominciare dal carattere.Per alcuni è loquace, per altririgoroso e poco ciarliero. Daoltre dieci anni chef al ri-storante Duomo di RagusaIbla, due stelleMichelin, Sul-tano è sicuramente uno de-gli chef più conosciuti in Ita-lia e nelmondoe lo chef che,con pochi altri, connotano inmodo radicalemavirtuoso laSicilia e i suoi piatti. Piatti che- come ama dire - oscillanotra innovazione e tradizione.Un binomio inscindibile per-ché per Sultano la cucina èentrambe le cose e, perdi-più, le due cose non sempresi miscelano in egual modo.

Ealloraèproprioveroquelchedicequan-do assimila ilsuo lavoro allamusica jazz.«Cucinare -spiega, infattiSultano - è co-me improvvi-sare in musi-ca. Puoi rifareun pezzomillevolte. Il piatto,però, rispec-chierà sempreesolo leemo-zioni e gli umori di quel mo-mento».

Quanto alla sua filosofia,Sultano ama dire che spe-

rimenta purrestando nelsolco della tra-d iz ione. Lastoria sicilianasi fonde con lecaratteristichedel territorio.R i s u l t a t o ?Piatti nuovi edi qualità coning red i en t iche racconta-

no il passato. Come le aran-cine già cucinate in Sicilia altempodegli Arabi che le ave-

vano definite “palle dorate”.

Il suo primo ricordo delriso mangiato o cucina-to…

«Per me il ricordo asso-luto è l’arancino».

Le varietà di riso usatein cucina.

«Utilizziamo riso superfi-no extra Carnaroli».

Usa anche i risi coloratie se sì per quali piatti?

«Al r is to-rante il risoche le ho in-dicato, ma acasa mi piaceutilizzare an-che il riso ba-smati che haunbel sentored i ge lsomi-no».

Risotto osartù: il suocuore batteper…

«Le arancine»

La cucina del riso trovaantiche radici nella tradi-zione siciliana. Riproponele antiche ricette a base diriso o le innova?

«L’antico esercita sempreun fascino su di me, perchéfa rima con esperienza ma

anche con originarie intuizio-ni. Però, come dico sempreai miei ragazzi, l’antico vanobilitato con le tecnichemoderne che preservanograzie alla tecnologia dellascienza della cucina la ma-teria prima mantenendonela naturale bontà».

E’ assoda-to: la “fama”della pastabatte quelladel riso, nonsolo in Italiama anche nelmondo. Leiavrebbe unaricetta perlanc ia re i lprodotto-ri-so come ec-cellenza del

made in Italy non secondaalla pasta?

«Ovviamente penserei al-l’arancino. E’ versatile, alle-gro, si mangia per strada, fasubito festa, è comodo datrasportare veramente in li-nea con il fast- trend della

nostra società. E’ un pastounico».

Cucina e media: la so-vraesposizione mediaticadi molti chef fa discutere.Lei crede nello chef chegalvanizza l’attenzione dibambini, giovani e adultiin tv?

«Credo nello chef che co-munica che mangiare benee rispettare lamateria prima,è amare se stessi».

Parlano della sua scuoladi cucina come di unascuola neo-artigianale.Quandoèna-ta e con chespirito?

« E ’ n a t agrazie a Kit-chenAid chemi ha propo-sto di collabo-rare. Poichétrovo eccezio-nale la lorotecnologia hoaccettato. Lospirito è co-

municare a chi partecipa aimiei corsi che anche a casasi possono realizzare grandipiatti».

Storia, tradizione, inno-vazione... Si possono co-niugare? Come e in chepiatti?

«La risposta è sì. E’ quelloche dimostro con i miei piat-ti».

I suoi progetti a breve emedio termine... In Italia oanche all’estero?

«Ilmio progetto è di aprireun ristorante sul mare».

Ciccio Sultano nasce, “per er-rore”, a Torino il 16/02/1970.

Cresciuto dall’età di 5 anni inSicilia, dal 1983 inizia giovanis-simo la sua carriera lavorandonella pasticceria Sweet a Vit-toria. Il suo primo amore? Ilvolume “L’arte della cucina mo-derna” di Henry Paul Pellapratsu cui affinerà il suo innato ta-lento.

Nel maggio 2000 apre conl’amico Angelo Di Stefano il ri-storante Duomo a Ragusa Iblache rappresenta per Ciccio unritorno alla terra madre dopoalcune esperienze in alcuni ri-storanti fuori Italia. Numerosis-simi i riconoscimenti nazionalied esteri che hanno incoronatolo chef siciliano: primo tra tutti le2 stelle Michelin ottenute nel2006.

Di lui hanno parlato New YorkTimes, New Yorker, Los Angeles

Times, San Francisco Chronicle,Vogue Japan, La Repubblica, So-le 24 Ore, Corriere Della Sera, IlGiornale, Class, Vanity Fair, Do-ve, L’espresso, Touring Club, IlGolosario di Massobrio, DerFeinshmaker, Wall Street Jour-nal, Crea Traveller, Free Time,Fantastic Man…

Sultano è poi docente in di-versi master di cucina ed èmembro dei Cavalieri della cu-cina italiana nonché membrodell’associazione di ristoratoriprestigiosi Le Soste e di LeSoste di Ulisse. E’ infine autoredi diverse pubblicazioni tra cui“La mia cucina siciliana” e “LaVariante Sultano” e… è anche ilpersonaggio letterario “Chiaro-monte” del libro “Il corvo dipietra” edito dalla Sellerio nel2014: a scriverlo Marco Steinerche racconta le avventure diCorto Maltese in Sicilia.

Arancine o “palle dorate”

IngredientiPer 15-20 arancine palle da

80-100 grammi di riso e 40-60 diripienoPer le arancine1 kg di riso vialone nano o

carnaroli / 2/2,5 l di acqua / 2 gzafferano / 200 gr di burro / 12-18gr sale (da mettere a metà cot-tura assaggiare dopo qualcheminuto e regolare a piacere) /pepe nero q.b / 300 g di ra-gusano dop semistagionato ta-gliato a piccoli dadini (chi ama lamozzarella, può sostituirla al ra-gusano, facendola asciugare ilgiorno prima in frigo) / 500 g dipangrattato di pane di granoduro.Per la pastella0,3 l di acqua / 250 g farina di

grano tenero “00”. Mettere in-sieme e amalgamare con unaforchetta.Per il ragù (preparato il giorno

prima)1,5 kg di carne di manzo (o

maiale magro) tritata / 300 g diconcentrato di pomodoro (ustrattu) / 500 g di pomodorofresco (passata) / 200 g di cipollatritata / 2 spicchi di aglio / 1rametto di rosmarino, 2 foglie dialloro, e timo, sale, noce mo-scata e pepe nero q.b.

ProcedimentoIl risoCuocere il riso come un ri-

sotto, dunque tostare con burroe cuocere con l’acqua bollente

che verrà assorbita totalmente ametà cottura, aggiungere lo zaf-ferano e mescolare per bene iltutto (si può aggiungere, invecedello zafferano, 200 gr di ragùfrullato con acqua).

Varianti. Versare il riso su untavolo preferibilmente di mar-mo, aggiungere un po’ di pepenero di mulinello e lavorare iltutto “impastandolo” per tre mi-nuti, quindi lasciare intiepidire eriposare (le arancine vanno con-fezionate tra calde e tiepide): NBnon fredde altrimenti il riso sisgranerà e sarà un delirio fare lepalle dorate.Il ragùMettere a soffriggere la ci-

polla, l’aglio e il rosmarino, ag-

giungere la carne tritata,quindi il concentrato sciol-to in acqua e il pomodorofresco. Salare, lasciarecuocere 2 ore a fuoco bas-so fino a ottenere un ragù den-so, lasciare raffreddare fino ache risulti un impasto plasma-bile.La pastellaStemperare la farina nell’ac-

qua fino ad avere un compostofluido e omogeneo( girare moltoper non far diventare gommo-so).Le arancineMettere nel palmo della mano

una pallina di riso di circa 80 g eallargarla con l’altra mano a for-mare un incavo in cui sistemareun po’ di ragù (40/50 gr) e qual-che dadino di ragusano, richiu-dere il tutto e formare una sfera,

far riposare in frigo 40 minuti. Inseguito passarla nella pastella diacqua e farina e quindi nel pan-grattato di grano duro.

Lasciare riposare in frigo peruna mezz’ora per far rassodare ilriso, quindi friggere in olio disemi di arachidi per circa 10minuti a 170° fino a raggiungereuna colorazione dorata intensa.

Per fare un ottimo ragù bi-sogna iniziare da un minimo dikg 1.5 altrimenti avrete difficoltàad avere un buon ragù… delresto è buono pure con la pa-sta... nel caso dimezzate a vo-stro rischio!

LE ARANCINEEcco il risultato della ricetta dello chef Ciccio Sultano

t«Cucinare è come

improvvisare in musica.Puoi rifare un pezzo

mille volte, marispecchierà sempre

e solo emozionie umori del momento»

tSultano ama direche sperimenta

pur restando nel solcodella tradizione. In lui

la storia sicilianasi fonde con

le caratteristichedel territorio

I corsi si svolgono a casa dello chef ehanno una durata di 3 ore circa. Nellelezioni frontali, Sultano e il suo staff dàdimostrazioni pratiche su come rea-lizzare le ricette, visualizzabili passopasso. Le lezioni sono corredate dadispense cui i corsisti potranno fareriferimento sia durante le lezioni che acasa. Finalità del corso è quella di farconoscere l’alta cucina e i suoi segretie di affinare le capacità organizzative.

Il prossimo corso sarà in programmasabato 2 agosto e avrà per tema”Pesce crudo e cotto – Mare No-strum”.

Informazioni e iscrizioni al numero:Duomo – Via Capitano Bocchieri, 31,97100 Ragusa - Località Ragusa Ibla(tel. 0932 651265 - email: [email protected]).

Page 11: Il Risicoltore (Luglio 2014)

RUBRICHE LUGLIO 2014 11

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A cura della Confagricoltura Vercelli Biella

di Paolo Guttardi

Bloc notes

Approvate tutte le domande di prestitodi conduzione Piano Verde

Con la determinazione dirigenziale del-la Regione Piemonte n. 549 del23/06/2014, sono stati approvati gli elen-chi delle domande ammissibili per ot-tenere il contributo in conto interessi sulprestito di conduzione “Piano Verde2014”. La spesa regionale è di circa 400mila euro.

Detassazione per incrementi diproduttività

Le parti firmatarie della contrattazionecollettiva per gli operai agricoli e floro-vivaisti (Confagricoltura, Coldiretti, CIA,Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil) hanno con-venuto di adottare uno schemadi accordoterritoriale utilizzabile come modello perfavorire l’applicazione del regime fiscaleagevolato, laddove la contrattazione ter-ritoriale attualmente in vigore non pos-sieda in tutto o in parte le caratteristichepreviste dalle vigenti disposizioni legisla-tive e amministrative per l’anno 2014. Loschema concordato non vincola le partiterritoriali alla sua sottoscrizione, ma rap-presenta solo uno strumento tecnico fi-nalizzato ad agevolare il raggiungimentodi un’intesa territoriale laddove se ne rav-visi l’opportunità e la necessità.

Agroenergie, nuove regole ditassazione. 2014 anno transitorio.

Il Parlamento ha definitivamente con-vertito in legge il DL 66/2014 stabilendonuove regole per quanto riguarda la tas-sazionedei proventi ottenuti dagli impiantiper la produzione di energie rinnovabili. In

particolare l’articolo 22 stabilisce che leattività di produzione di energia elettrica ecalorica da parte delle aziende agricolenon rientrano più nel reddito agrario e ilreddito è determinato forfettariamentenella misura del 25% dei corrispettivisoggetti a registrazione ai fini dell’Iva. Taledisposizione entrerà in vigore dal periododi imposta successivo a quello in corso al31 dicembre 2014. Per il periodo di im-posta 2014un apposito emendamento haalleggerito, introducendo una franchigia,un carico fiscale che avrebbe comportatoeffetti deleteri per il settore.

Condizionalità 2014Sul Bollettino Ufficiale della Regione

Piemonte del 5 giugno è stata pubblicatala delibera dellaGiuntaRegionale 26mag-gio 2014, n. 12-7700, che disciplina ilregime di condizionalità per l’anno 2014.

I beneficiari di aiuti diretti sono tenuti arispettare il regimedi condizionalità, chesiarticola in criteri di gestione obbligatori ein norme per il mantenimento dei terreniin buone condizioni agronomiche e am-bientali.

I criteri di gestione obbligatori costi-tuiscono requisiti fondamentali inmateriaambientale, di sicurezza alimentare, dibenessere e salute degli animali, stabilitida direttive e regolamenti comunitari vi-genti nell’ordinamento nazionale. Le nor-me per il mantenimento dei terreni inbuone condizioni agronomiche e ambien-tali richiedono l'adozione di pratiche atte agarantire un uso sostenibile dei terrenicoltivati e a evitare i rischi di degrado deiterreni ritirati dalla produzione.

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Il clima del mese

L’andamento delle temperature per alcune stazioni di riferimento

Con temperature elevate e precipitazioni irregolari, lu-glio, sulle pianure del Nord-Italia, è di norma il mese “piùestivo” dell’anno. L’anticiclone Atlantico, negli ultimi annispesso accompagnato da aria calda africana, diventa il“padrone” dello scenariometeorologico sulMediterraneodando luogo a condizioni di tempo prevalentemente sta-bili. Di conseguenza le perturbazioni atlantiche scorrono anord dell’arco alpino, interessando solo marginalmente lenostre regioni con infiltrazioni d’aria più fredda in quota.Queste possono innescare fenomeni temporaleschi an-chedi forte intensità, accompagnati dagrandine, raffichedivento e, seppur raramente, da trombe d’aria. La causa deitemporali è il forte riscaldamento diurno e l’elevato tenoredi umidità degli strati bassi dell’atmosfera.

Nell’area di produzione del riso del Nord-Italia la pio-

vosità delmeseèmediamente compresa fra 50 e 100mmdistribuiti su 5/9 giorni di precipitazione. Precipitazioni che,comedetto, sono al più sottoformadi temporali e rovesci esono più frequenti nelle aree più vicine ai rilievi. Letemperature subiscono un graduale rialzo, con valori dellemassime in pianura che passano dai 29/30°C della primadecade ai 31/32 °C della terza, mentre le minime gior-naliere superano frequentemente i 20°C. Inoltre la scarsaventilazione e le umidità relative elevate rendono assaisensibile l’afa. L’abbondanza delle risorse termiche de-termina un’intensa attività vegetativa delle colture. Per ilriso, nelle fasi che precedono la fioritura, mentre sonoottimali le elevate temperature, sono invece assai pe-ricolosi i ritorni di freddo e particolarmente dannose sonole temperature inferiori ai 10°C.

Il confrontotra le pioggedi maggio2014 e quellemedie (mm)

BILANCIO Piogge inferiori alle attese e minori che nei mesi precedenti

Maggio favorevole per le risaie

Tabella dati meteorologici dal 1 al 31 maggio 2014

Maggio 2014 è risultato meno piovosodei mesi precedenti e, in generale, leprecipitazioni sono risultate inferiori allemedie attese. Le temperature sono statenella norma anche se, localmente, letemperature minime sono risultate piùfresche delle attese. Il flusso occidentaleche aveva caratterizzato i mesi primaverilidi marzo e aprile è stato meno vivace eper questo le fasi perturbate del mesesono state assai esigue. I primi giorni delmese hanno visto il passaggio sull’Italia diuna profonda depressione che ha peròfatto sentire i suoi maggiorieffetti sul centro e sul suddella Penisola. Le fasi piùperturbate del mese si sonoavute, quindi, tra l’1 (sera) eil 3 (mattina) e poi, con fasialterne ed effetti variabili, trail 26 e il 31. Complessi-vamente il mese di maggioha registrato precipitazionitra scarse e moderate e alpiù comprese tra i 20 e i 30mm di diverse zone dellapianura lombarda centro occidentale(20.8 mm a Vigevano-PV, 22.2 mm aS.Angelo Lodigiano-LO) e i 70/80 mm dialcune aree della provincia di Mantova eVerona (89.4 mm a Bigarello-MN, 73.6mm a Sorgà-VR). Le giornate di pioggiasono state inferiori alla media e compresetra le 3-4 (aree centro occidentali) e le 7-8(aree orientali). Come detto le tempe-rature minime medie sono state abba-stanza fresche e al più comprese tra 9.5°e 13°C. Sebbene non si siano mai rag-giunti valori prossimi a 0°C, va rilevato chetra il 12 e il 15 del mese, per l’ingresso diaria fresca da nord e per l’ottimo ir-

raggiamento, si sono localmente rag-giunti valori prossimi, o inferiori, a 5°C,nelle aree occidentali del Nord-Italia(5.8°C ad Albano Vercellese-VC il 14, 4°Cad Arconate-MI il 12, 3.6°C a Cameri-NO il12). Rispetto alla climatologia recente(1990-2013) le temperature minime me-die sono state nel complesso legger-mente inferiori alla media di 1°/2°C. Letemperature massime medie sono state“perfettamente” in linea con le attese e sisono collocate, nel complesso, tra 23° e25°C. Il giorno “più fresco” (con le mas-

sime più contenute) è statoper gran parte del Nord-Italiail 2 maggio, giornata piovosae coperta, con valori mas-simi non oltre i 15°/17°C(15°C a Vercelli, 15.6°C aSorgà-VR, 15.8°C a Bigarel-lo-MN). Le giornate più cal-de (con le massime più si-gnificative) si sono avute ingenere nell’ultima decadedel mese quando diffusa-mente si sono superati i

27°/28°C (29.3°C a Bigarello-MN il 21,27.5°C a Villadose-RO, 28.2°C ad AlbanoVercellese-VC il 30, 27.1°C a Corsico-MI il30). Valori non dissimili a quelli sopracitatisi sono raggiunti anche tra il 9 e il 10maggio grazie alla presenza di un pro-montorio anticiclonico afro-mediterraneoproteso dal Nord-Africa verso l’EuropaCentrale (29.3°C a Cavenago d’Adda-LO il10, 28.7°C a Mantova il 10, 27.6°C aCastello d’Agogna-PV sempre il 10). Nelsuo insieme il mese appena trascorso èstato favorevole per le ultime semine, leemergenze, e le prime fasi di sviluppovegetativo del riso.

tLe fasi più perturbate

si sono registrateall’inizio e alla fine

del mese.Le temperature mediesono state abbastanza

fresche

Page 12: Il Risicoltore (Luglio 2014)

LO STATO DEL RISO12 LUGLIO 2014

RICE OUTLOOK/1 Le previsioni per la campagna 2014/2015 stimano una produzione globale di 480,7 tonnellate

I dati di giugno confermano i valori da recordL’area coltivata a riso si attesta a 161,6 milioni di ettari, con un incremento di 0,8 milioni di ettari

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Cambogia, domanda in caloLa domanda di riso cambogiano è in calo.

Secondo Sok Puthyvuth, presidente della Cam-bodia Rice Federation (Crf), finora i più grandirisicoltori del Paese sono stati in grado di venderesolo il 20 per cento del volume di riso prodottodurante l’ultima stagione.

Negli ultimi tempi, riferisce il sito phnompe-nhpost.com, gli ordini sono infatti diminuiti dra-sticamente. «Le esportazioni di quest’anno - haspiegato Puthyvuth - si stanno rivelando moltodifficili per i nostri associati». L’anno scorso, inquesto periodo, almeno il 70 per cento dei lotti erastato venduto dalle grandi aziende per l’espor-tazione. Il crollo degli ordinativi di riso cambogiano,secondo il presidente della Crf, è dovuto al fortecalo dei prezzi sia in Vietnam che in Thailandia. Ilriso cambogiano a fine giugno era venduto a 440dollari per tonnellata. Mentre in Thailandia e Viet-nam viene acquistato rispettivamente a 385 e 405dollari per tonnellata.

In vista del raccolto della prossima stagione, chedovrebbe iniziare a breve, secondo Lim Bun Heng,presidente della Loran Group, società che si occupadi esportazioni, i risicoltori stanno facendo pres-sione perché la loro azienda trovi acquirenti per ilriso cambogiano.

Mississippi, raccolto a rischioGrossi ritardi nella semina a causa delle condizioni climatiche non

favorevoli e i risicoltori del Mississippi ora rischiano di non poterottenere un buon raccolto. Lo riporta il sito msbusiness.com. Ildipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha stimato che il 92%delriso è stato piantato a partire dal 1 giugno.

Bobby Golden, agronomo del Mississippi Agricultural and ForestryExperiment Station, ha spiegato che il ritardo della semina e le fortipiogge a fine maggio stanno creando grossi problemi nella col-tivazione. La conseguenza più probabile è che possa, però, diminuirela resa. Ai primi di giugno, i coltivatori stavano ancora aspettando chei campi di riso si asciugassero dopo le piogge tardive di maggio perpoter utilizzare erbicidi e fertilizzanti.

Cambia il mese di analisi,ma non cambiano le pre-visioni da record. Il rapportoRice Outlook di giugno, in-fatti, conferma i valori delmese precedente: la pro-duzione globale di riso per il2014/15 si stima tocchi i480,7 milioni di tonnellate,ossia l’1 per cento in piùrispetto allo scorso anno,risultato dell’incrementodell’area coltivata a riso chesi attesta a 161,6 milioni diettari, con un incremento di0,8 milioni di ettari rispettoall’annata precedente. Lastima della resa media glo-bale si conferma, quindi,che toccherà le 4,44 ton-nellate per ettaro.

Si ribadisce il trend po-sitivo per la Cina che do-vrebbe raggiungere il datorecord di 144 milioni di ton-nellate di riso nel 2014/15.Si tratta dell’undicesimo an-no consecutivo di aumentodella produzione di riso perla Cina. Ancora in aumentoanche la produzione dell’In-dia, che si calcola possaattestarsi a quota 106,3 mi-lioni di tonnellate. Trend lie-vemente in calo, invece,per la produzione di altripaesi asiatici come Afgha-nistan, Bangladesh e Pa-kistan.

Il consumo globale e l’u-tilizzo residuo nel 2014/15 sivaluta tocchi il dato recorddi 482,2 milioni di tonnel-late, dato invariato rispettoallo scorso mese, ma an-cora più dell’1% in più ri-spetto all’anno passato. Ildipartimento dell’Agricoltu-ra statunitense calcola poiche le scorte finali globaliper il 2014/15 dovrebberotoccare quota 110,7 milionidi tonnellate, 0,9 milioni ditonnellate in più rispetto al-le proiezioni dello scorsomese, ma oltre l’1% in me-no rispetto all’anno passa-to. Al contrario, le scortefinali degli Stati Uniti si sti-ma siano in aumento del15%. La Thailandia dovreb-be tornare a essere il piùgrosso esportatore di risonel 2015, con un volumeesportato stimato di 10 mi-lioni di tonnellate, 1 milionein più rispetto a quest’annoe il dato più alto rispetto aldato record di 10,6milioni ditonnellate esportate nel2011. Stabilità confermataper il 2015 anche per leesportazioni di Vietnam (6,7milioni di tonnellate, il 3% inpiù rispetto allo scorso an-no) e Pakistan (3,9milioni ditonnellate, dato invariato ri-spetto all’anno passato).Per quanto riguarda il SudAmerica, l’Uruguay si cal-

cola esporti ancora 950milatonnellate di riso nel 2015,l’Argentina 600mila tonnel-late, dato invariato rispettoal 2014, mentre il Paraguay260mila tonnellate.

Sul fronte delle impor-

tazioni, per quanto riguardal’Asia sono confermati, nel2015, i 3,7 milioni di ton-nellate di riso della Cina, 0,5milioni di tonnellate in piùrispetto al 2014. In calo, in-vece, quelle dell’Indonesia

(-0,5 milioni di tonnellate), edelle Filippine (-0,2 milionidi tonnellate). Invariate ri-spetto al 2014 le importa-zioni della Malesia che siattestano al volume recorddi 1,1 milioni di tonnellate.

Trend positivo confermato ancheper la produzione di riso statuni-tense per il 2014/15: il rapporto RiceOutlook di giugno stima, infatti, cheresti stabile a quota 213 milioni dicwt, il 12% in più rispetto allo scor-so anno, e 3 milioni in più rispetto amaggio. L’aumento èdovuto all’espansio-ne dell’area coltivataa riso, il 16% in più,per un totale di 2,89milioni di acri.

In particolare, laproduzione di riso agrana lunga per il2014/15 si riconfermaa quota 161 milioni dicwt, con un incremento del 22%rispetto allo scorso anno; anche inquesto caso si tratta del valore piùalto dal volume record toccato nel2010/11. La produzione di riso agrana medio piccola nel 2014/15 sistima resti stabile a quota 52milionidi cwt, con un calo del 10% rispettoall’anno passato.

Le forniture totali di riso statu-nitense nel 2014/15 si stima toc-chino i 267,3milioni di cwt, 3milionidi cwt in più rispetto alle stime delloscorso mese e l’8% in più rispettoall’anno passato. Si tratta delle for-niture totali più elevate dal 2010/11.In particolare, secondo le proiezionidel dipartimento dell’Agricolturastatunitense, le forniture totali diriso a grana lunga si valuta tocchinoi 199,3 milioni di cwt, 2 milioni dicwt in più rispetto alle proiezionidello scorso mese e il 16% in piùrispetto all’anno passato. Le for-

niture totali di riso a grana mediopiccola si calcola raggiungano quo-ta 65,7 milioni di cwt, con un in-cremento di 1 milione di cwt ri-spetto alle proiezioni dello scorsomese, ma ancora l’11% in menorispetto allo scorso annoe il dato più

basso dal 2008/09.Segno più per le scor-te iniziali che per il2014/15 si stima sianoin aumento di 3 mi-lioni di cwt per un to-tale di 32,3milioni, an-cora l’11% in menorispetto all’anno scor-so e il dato più bassodal 2009/10.

Le importazioni totali di riso sta-tunitense nel 2014/015 si confer-mano, invece, a quota 22 milioni dicwt, dato invariato rispetto all’annopassato, di cui quelle a grana lungatoccano quota 19 mil ioni di

cwt(+3%). Ferme a 3 milioni di cwt(-14%) le importazioni di riso a gra-na medio piccola. Resta invariato

anche l’utilizzo totale di riso sta-tunitense: nel 2014/15 tocca quota230 milioni di cwt, circa il 7% in piùrispetto alle proiezioni dello scorsoanno. L’utilizzo totale di riso a granalunga per il 2014/15 si calcola arrivi a173 milioni di cwt, con un incre-mento del 13%. L’utilizzo di risototale a grana medio piccola do-vrebbe toccare i 57 milioni di cwt,con un calo di quasi il 10% rispettoallo scorso anno.

Per quanto riguarda le esporta-zioni totali, nel 2014/15 si valutatocchino i 102 milioni di cwt, quasil’11% in più rispetto allo scorsoanno: quelle a grana lunga arrive-ranno a 72 milioni di cwt (+16%),mentre quelle a grana medio pic-cola resteranno stabili a 30 milionidi cwt.

RICE OUTLOOK/2 Si prevede una raccolta di 213 milioni di cwt, con un incremento del 12% rispetto all’annata precedente

Rimane positivo il trend degli Stati Uniti

tL’aumento è dovuto

all’espansione dell’areacoltivata a riso, il 16%in più, per un totaledi 2,89 milioni di acri

Page 13: Il Risicoltore (Luglio 2014)

LO STATO DEL RISO LUGLIO 2014 13

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Area coltivata 10,837 10,900Scorte iniziali 9,330 12,808Produzione lavorato 20,200 20,500Produzione grezzo 30,606 31,061Importazioni 600 600Forniture totali 30,130 33,908Esportazioni 6,722 9,000Consumo e residuo 10,600 10,800Scorte finali 12,808 14,108Distribuzione totale 30,130 33,908

2012/13

Unità di misura: 1000 HA, 1000 MT, MT/HA - Fonte: UFAS

2013/14, ESPORTAZIONI IN AUMENTOLa Thailandia potrebbe incrementare l’exportLa Food and Agriculture Orga-

nization delle Nazioni Unite (Fao) hastimato che la produzione mondialedi riso quest’anno potrebbe leg-germente salire a causa di unamaggiore domanda, e questo po-trebbe spingere la Thailandia aesportare più riso nella secondametà di quest'anno. Lo riporta il sitopattayamail.com.

Anan Lila, segretario generaledell’ufficio thailandese di EconomiaAgraria (Oae), ha fatto sapere che

secondo le proiezioni della Fao, laproduzione di riso mondiale totaleper il 2014/2015 si potrebbe ag-girare intorno a 501,1 milioni ditonnellate, con un aumento dello0,8 per cento rispetto all’anno pre-cedente, visto che i principali pro-duttori di riso della Cina, India,Bangladesh e Vietnam sarebbero ingrado di produrre maggiori quan-titativi di riso.

La Thailandia, nel frattempo, haregistrato però un calo della pro-

duzione di riso a causa della gravesiccità che l’ha colpita. Tuttavia,secondo gli analisti, la domandapotrebbe aumentare, spingendol’export mondiale di riso a que-st’anno a toccare circa 39,3 milionidi tonnellate, con un aumento ri-spetto allo scorso anno di circa il 5per cento. Secondo le stime dellaFao la domanda di riso a livellomondiale potrebbe far sì che ilPaese si riconfermi il maggioreesportatore di riso al mondo.

2013/14

ASIA L’export è salito a 600mila tonnellate, con un aumento di circa il 50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

La Cina punta sempre di più sul riso vietnamitaLa maggior parte delle

esportazioni vietnamite ver-so la Cina, sia attraverso icanali ufficiali sia tramite ilconfine, stanno incontrandoostacoli, fatta eccezione peril riso.

Truong Thanh Phong, con-sigliere del VietnamFoodAs-sociation (Vfa), riferisce il sitoenglish.vietnamnet.vn, hafatto sapere che i cinesi direcente stanno intensifican-do le importazioni di riso dalVietnam. Questo ha portatoa un rapido aumento nelleultime settimane del prezzodel riso nazionale. In effetti,secondo gli analisti vietna-miti, i commercianti cinesi

starebbero cercando di com-prare grossi quantitativi di ri-so acausadella tensionecre-scente con gli altri confinicinesi. Tuttavia, nessuno può

dire con certezza quali siano iveri motivi. Fatto sta che daun rapporto del Vfa è emersoche il volume di riso viet-namita esportato attraverso

il confinecon laCinaèsalito a600mila tonnellate, con unaumento di circa il 50% ri-spetto allo stesso periododello scorso anno. «Il prezzo

interno sta subendo una ra-pida escalation, e la tenden-za al rialzo continuerà», hadichiarato Phong.

Il Vietnam nei primi quat-

tro mesi dell’anno ha assi-stito a un forte calo pari acirca il 20% di esportazioni.Pertanto, la crescente do-manda da parte della Cinadovrebbe essere considera-ta una buona notizia per gliesportatori vietnamiti, ched’altronde potrebbero doveraffrontare gravi perdite se icinesi smettessero improv-visamente di importare risodal Vietnam. La Cina è di-ventata inaspettatamente ilpiù grande importatore di ri-so vietnamita un anno fa. Nel2013, riporta il sito engli-sh.vietnamnet.vn, il Vietnamha venduto 2,2milioni di ton-nellate di riso attraverso i ca-nali ufficiali in Cina, per unvolume pari al 33% su untotale di 6,6 milioni di ton-nellate di riso esportati versoil Paese che conta circa 1,4miliardi di consumatori.

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E piace tanto anche a SingaporeUn significativo numero di azien-

de di Singapore punta all’acquisto diriso vietnamita, soprattutto quelloJasmine. Lo riporta il sito vietnam-news.vn. Secondo il presidente delSingapore Rice General ImportersAssociation, Andrew Tan, il volumedi riso vietnamita importato da Sin-gapore è salito quattro volte durante

il periodo 2008-13. Il riso vietnamitarappresenta attualmente il 28% del-la quota di mercato di importazioneda parte di Singapore. Tan ha notatoche negli ultimi anni il prezzo del risovietnamita è stato competitivo e lasua qualità è migliorata in modosignificativo grazie all’applicazionedella tecnologia moderna. Secondo

il vice ministro dell’Industria e delCommercio Tran Tuan Anh, Singa-pore è considerato un mercato im-portante per il riso vietnamita. Ineffetti la città-Stato del Sud est asia-tico è soprattutto uno dei principalipartner commerciali del Vietnam,con un commercio bilaterale che loscorso anno ha toccato i 8,4 bilioni didollari, 2,7 bilioni dei quali è statoottenuto grazie alle esportazioni dalVietnam a Singapore.

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Indonesia, importazioni in forte rialzo Birmania, vendite all’estero da potenziareL'Indonesia quest’anno potrebbe più

che raddoppiare le sue importazioni diriso per mantenere stabili i prezzi ali-mentari sui mercati interni. L’ammini-strazione uscente del presidente SusiloBambang Yudhoyono, riferisce il sitothejakartaglobe.com, ha accantonatoper ora l’obiettivo di raggiungere l’au-tosufficienza. Autorizzando l’importazio-ne di ben 1,5 milioni di tonnellate di risosta cercando, infatti, di evitare un rialzoeccessivo dei prezzi alimentari con laconseguenza di possibili disordini so-ciali.

La notizia di enormi importazioni daparte del quinto più grande acquirente almondo di cereali non può che creare

grandi aspettative per i produttori che ingenere riforniscono Paesi come la Thai-landia e il Vietnam. «E’ probabile chel’Indonesia importerà grandi volumi diriso», ha sottolineato David Dawe, eco-nomista della Fao di Bangkok. Scarsità dipioggia alla fine dello scorso anno einondazioni nei primi raccolti del 2014hanno danneggiato la maggior parte del-le aree dedicate al riso. Il dipartimentodell'Agricoltura degli Stati Uniti calcolache l’Indonesia quest’anno importerà cir-ca 1,5milioni di tonnellate di riso,mentresecondo un funzionario dell’InternationalRice Research Institute (Irri), la cifra siaggirerebbe intorno a 500mila tonnel-late.

La Birmania ha tutte le potenzialità perpoter raddoppiare le esportazioni di risodiversificando e aumentando la produzio-ne, aprendo il suo settore risicolo agliinvestimenti diretti esteri, riducendo i costiper l’esportazione, e contribuendo in talmodo a ridurre lo stato di povertà in cuiversano molti agricoltori. E’ quanto emer-ge da un rapporto realizzato dalla WorldBank e dalla Lift (Livelihoods and FoodSecurity Trust Fund) della Birmania. Mi-gliorare la produttività agricola e promuo-vere le esportazioni di riso, come riporta ilsito worldbank.org, sono infatti le prioritàper il governo del Paese. Nonostante ilpiano che stabilisce di esportare quattromilioni di tonnellate entro il 2020, negli

ultimi anni l’attuale esportazione di risoannuale ha raggiunto solo 1,3 milioni ditonnellate. Questa strategia sta favorendola produzione di riso di bassa qualità, ven-duto in gran parte in Africa e in Cina. Diconseguenza, gli agricoltori hanno gua-dagnato profitti minimi. Ma secondo ilrapporto della Lift, sul mercato ci sonobuoneprospettiveper aumentare leespor-tazioni di riso dalla Birmania nel corso deiprossimi 10-15 anni, in particolare nell’U-nione europea e nei Paesi asiatici, e cosìottenere redditi più elevati. Ma prima oc-corre eliminare gli ostacoli, ossia la bassaproduttività, la scarsa qualità del riso, oltreche l’utilizzodi riserie inefficienti, e costoseinfrastrutture per l’esportazione.

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Stand Fiera AgricolaVercelli 2014

Page 14: Il Risicoltore (Luglio 2014)

LO STATO DEL RISO14 LUGLIO 2014

IMPORT & EXPORT UE

Paesi Import

Regno Unito 198.951

Francia 140.146

Paesi Bassi 105.746

Polonia 59.425

Italia 59.416

Germania 59.309

Portogallo 47.487

Belgio 46.701

Spagna 42.341

Rep. Ceca 28.904

Svezia 19.986

Altri Ue 39.618

TOTALE 845.030

Rotture di riso 243.737

Paesi Export

Italia 102.491

Spagna 23.592

Portogallo 10.988

Bulgaria 5.976

Grecia 4.986

Lituania 4.218

Regno Unito 3.044

Romania 2.813

Rep. Ceca 1.429

Francia 1.421

Germania 981

Altri Ue 3.513

TOTALE 165.452

- -

IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI

CERTIFICATI RILASCIATI AL 24/6/2014(Dati espressi in tonnellate base di riso lavorato)

IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI

TOTALE TONDO 394.480 337.751 85,62% 56.729Lido-Alpe 2.522 2.434 96,51% 88Padano-Argo 2.010 2.068 102,89% 0Vialone nano 19.536 16.356 83,72% 3.180Varie Medio 4.647 2.939 63,25% 1.708TOTALE MEDIO 28.715 23.797 82,87% 4.976Loto-Ariete 257.364 232.940 90,51% 24.424S. Andrea 36.194 36.075 99,67% 119Roma-Elba 13.329 11.561 86,74% 1.768Baldo 63.121 62.473 98,97% 648Arborio-Volano 78.799 77.032 97,76% 1.767Carnaroli 68.944 63.712 92,41% 5.232Varie Lungo A 15.584 11.325 72,67% 4.259TOTALE LUNGO A 533.335 495.118 92,83% 38.217TOTALE LUNGO B 491.253 379.997 77,35% 111.256TOTALE GENERALE 1.447.783 1.236.663 85,42% 211.178

VENDITE E RIMANENZE DEI PRODUTTORI AL 24/6/2014

Gruppi varietali Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

Rimanenze

Dati espressi in tonnellate di riso greggio

Tondo 394.346 327.347 83,01%

Medio 42.644 35.957 84,32%

Lungo A 778.241 9.078 82,12%

Lungo B 437.874 376.438 85,97%

TOTALE 1.653.105 1.378.820 83,41%

CAMPAGNE PRECEDENTI2012/2013 Disponibilità

vendibileVenduto % rispetto

al disponibile

Tondo 383.363 318.676 83,13%

Medio 53.359 40.458 75,82%

Lungo A 711.960 556.887 78,22%

Lungo B 447.006 397.270 88,87%

TOTALE 1.595.688 1.313.291 82,30%

Tondo 386.683 332.989 86,11%

Medio 53.052 43.158 81,35%

Lungo A 646.177 557.198 86,23%

Lungo B 541.416 476.976 88,10%

TOTALE 1.627.328 1.410.321 86,66%

2011/2012 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

2010/2011 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

VENDITE ATTUALI E CONFRONTO CON LA CAMPAGNA PRECEDENTE

Le quotazioni dei risoni ri-sultano tutte in calo, fattaeccezione per la quotazionedel Vialone Nano, rilevata aMortara e a Pavia, che è ri-mastastabile. Lediminuzionipiù consistenti riguardano levarietà da mercato interno,ma è la riduzione della quo-tazione del riso Lungo B chedeve maggiormente preoc-cupare, considerato che si èarrivati a un livello così bassodanonconsentireneanche lacopertura dei costi di pro-duzione e che rimangono an-cora da collocare ben111.256tonnellate.

L’anno scorso le quotazio-ni dei risoni erano aumentatenel corso del mese di giugnoper effetto anche della pub-blicazione del bando di garaper la fornitura di riso agliindigenti che quest’anno tar-da ad arrivare. A questo pro-posito si tenga presente che,nell’ambito della politica dicoesione sociale e non piùdella PAC, l’Unione europeaha stanziato fondi annui percirca 500 milioni di euro apartire dal 2014 fino al 2020per un totale di circa 3,5 mi-liardi di euro, di cui 595 mi-lioni a favore dell’Italia.

Per quanto riguarda l’an-damento delle vendite deiproduttori, si segnala un ral-lentamento dovuto principal-mente alla penuria di pro-dotto di tipo Lungo A che èstato collocato per il 93%della disponibilità a frontedell’82% di un anno fa, alcontrario, il collocamento deilunghi B risulta al 77%, illivello più basso delle ultimequattro campagne, ben lon-tano dall’86% dell’annoscorso.

Relativamente agli scambicommerciali, l’export si at-testa a circa 102.500 ton-nellate, in equivalente risolavorato, in aumento del-l’1,5% rispetto al risultato diun anno fa (circa 101.000 t);più consistente, invece, l’au-mentodelle importazioni chesi collocano a circa 59.500tonnellate (+29%).

L’export verso la Turchiarisulta in calo di circa 9.800tonnellate e viene controbi-lanciato dalle maggioriesportazioni verso il Libano(+5.900 t), l’Albania (+3.100t), la Serbia (+1.950 t) e laSvizzera (+1.400 t).

Sul lato delle importazioni,i maggiori aumenti riguarda-no il prodotto proveniente dalPakistan (+6.300 t), in granparte rappresentato da risosemigreggio Basmati, dallaCambogia (+4.400 t) e dalMyanmar (+1.600 t).

L’ultimo aggiornamentodelle importazioni comunita-

rie di riso lavorato dai PMA,che tiene conto del prodottosdoganato dal 1° settembre2013 al 31 maggio 2014, evi-denzia un volume comples-sivo di circa 214.000 t, inaumento di ben 84.000 t(+65%) rispetto al livello re-

gistrato nellascorsa campa-gna; con que-sto trend dic r e s c i t a l acampagna sichiuderebbecon un livellor e c o r d d i285.000 t, inaumento di95.000 t ri-s pe tt o a l l ac a m p a g n a

2012/2013.In generale, in base ai titoli

di importazione rilasciati nel-l’Unione europea dal 1° set-tembre 2013 al 24 giugno2014, le importazioni di riso,in equivalente lavorato, si at-testano a circa 845.000 ton-

nellate, con un aumento dicirca il 18% rispetto a unanno fa. Come il mese scor-so, le importazioni di riso la-vorato risultano in aumentodel 30%,mentre per l’importdi riso semigreggio si regi-stra un’inversione di tenden-za: infatti, dopo nove mesicaratterizzati da un calo, ri-sulta un incremento del3,5%.

Infine, si registra un ral-lentamento dell’attività diesportazione nel corso delleultime settimane, tuttavia, ilvolume complessivo (circa165.500 t) continua a man-tenersi al di sopra del livelloregistrato un anno fa (circa139.000 t), con un incremen-to del 19%.

Set 2013 - Mag 2014 Set 2012 - Mag 20130

20.00040.000

60.00080.000

100.000

120.000140.000160.000

180.000200.000220.000 213.662

129.675

Import Ue di riso lavorato dai PMA(dati in tonnellate)

BILANCIO Rimangono da collocare ancora 111.256 tonnellate di riso Lungo B

Quotazioni quasi tutte in caloLe diminuzioni più consistenti riguardano le varietà da mercato interno

2013/14 2012/13 2011/12 2010/11

165.452

138.781

147.532

150.250

180.000

160.000

140.000

120.000

100.000

80.000

60.000

40.000

20.000

0

Import UE

2013/14 2012/13 2011/12 2010/11

900.000

800.000

700.000

600.000

500.000

400.000

300.000

200.000

100.000

0

845.030

718.504

691.200

709.246

700

600

500

400

300

200

100

0Tondo Medio Lungo A Lungo B

Vendite totali ('000 t)

Vendite totali annoprecedente

Rimanenza

Page 15: Il Risicoltore (Luglio 2014)

LO STATO DEL RISO LUGLIO 2014 15

BORSA DI MORTARA

2/6/2014Min Max

9/6/2014Min Max

16/6/2014Min Max

23/6/2014Min Max

BORSA DI NOVARA

BORSA DI PAVIARisoni 4/6/2014

Min Max

Balilla 260 270 255 265 250 260

Selenio 270 285 265 280 260 275

Flipper-Alpe-Lido N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Padano-Argo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Vialone Nano 930 950 930 950 930 950

S. Andrea N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Loto 395 410 385 400 365 380

Dardo-Luna CL e sim. 355 370 345 360 325 340

Augusto N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Roma N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Baldo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Arborio-Volano N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Carnaroli 530 580 490 540 N.Q. N.Q.

Thaibonnet 215 235 210 230 205 225

Altre indica 215 235 210 230 205 225

Balilla, Centauro e similari 265 (1) 270 (1) 265 270 260 265 260 (1) 265 (1)

Selenio e similari 280 (1) 290 (1) 280 290 270 280 270 (1) 280 (1)

Flipper e similari N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Loto, Nembo e similari 365 (1) 435 (1) 355 (1) 435 (1) 345 425 N.Q. N.Q.

Augusto 425 (1) 435 (1) 425 (1) 435 (1) 375 385 N.Q. N.Q.

S. Andrea N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Roma N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Baldo e similari N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Arborio-Volano N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Carnaroli e Karnak 540 (1) 580 (1) 500 540 460 500 N.Q. N.Q.

Thaibon., Sirio, Gladio e sim. 220 (1) 230 (1) 215 225 210 220 210 220

BORSA DI VERCELLI

Balilla (originario) 260 270 255 265 250 260 245 255

Selenio 260 280 255 275 250 270 250 270

Lido-Flipper e sim. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Padano-Argo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Vialone Nano 925 960 925 960 925 960 925 960

S. Andrea N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Loto e Nembo 385 400 375 390 365 380 350 365

Dardo-Luna CL e sim. 355 370 345 360 335 350 325 340

Augusto 400 415 390 405 380 395 360 375

Roma 565 580 535 550 505 520 485 500

Baldo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Arborio-Volano N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Carnaroli 550 570 520 540 480 500 480 500

Thai.-Gladio e sim. 225 235 220 230 215 225 210 220

BORSA DI MILANO11/6/2014Min Max

18/6/2014Min Max

25/6/2014Min Max Risoni 6/6/2014

Min Max13/6/2014Min Max

20/6/2014Min Max

27/6/2014Min Max Lavorati 10/6/2014

Min Max17/6/2014Min Max

24/6/2014Min Max

3/6/2014Min Max

10/6/2014Min Max

17/6/2014Min Max

PER TUTTE LE BORSE, PREZZI ESPRESSI IN EURO PER TONNELLATA

3/6/2014Min Max

Risoni Risoni

Balilla-Centauro 255 265 255 265 250 260Selenio 265 280 265 280 255 270Lido-Flipper N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.Loto, Nembo e Similari* 370 405 360 395 350 385Augusto N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.S. Andrea N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.Baldo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.Roma 570 590 550 570 510 530Arborio-Volano N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.Carnaroli 570 590 550 570 510 530Thaibonnet-Gladio 225 235 215 225 210 220

Arborio-Volano 1310 1360 1280 1330 1230 1280 1220 1270

Roma 1195 1245 1195 1245 1115 1165 1085 1135

Baldo 1195 1245 1195 1245 1115 1165 1085 1135

Ribe/Loto e sim. 780 820 760 800 740 780 720 760

S. Andrea 1300 1340 1280 1320 1235 1275 1205 1245

Thaibonnet e sim. 470 520 460 510 450 500 440 490

Vialone Nano 1950 2000 1950 2000 1950 2000 1950 2000

Padano-Argo 1180 1460 1180 1460 1180 1460 1180 1460

Lido e similari 710 750 690 730 670 710 650 690

Originario e sim. 570 620 570 620 560 610 560 610

Carnaroli 1340 1390 1290 1340 1210 1260 1200 1250

Parboiled Ribe 890 930 870 910 840 880 820 860

Parboiled Thaib. 600 620 590 610 580 600 570 590

Parboiled Baldo 1305 1335 1305 1335 1225 1255 1195 1225

DATI ESPRESSI IN TONNELLATE BASE RISO LAVORATO

24/6/2014Min Max

*Prezzo massimo riferito alla varietà Loto - (1) nominale*Prezzo massimo riferito alla varietà Loto

FEST

IVITA’

Importazioni Italia

Cambogia

India

Pakistan

Thailandia

Myanmar

1.674

Vietnam

RestodelMondo

1.396

36.000

32.000

28.000

24.000

20.000

16.000

12.000

8.000

4.000

0

500

239

31.389

9.364

7.569

6.404

Bangladesh

Argentina

881

Esportazioni Italia

Svizzera

Turchia

BosnaErz.

Siria

Australia

Serbia

Albania

Russia

Kosovo

Restodelmondo

1.609

33.000

30.000

27.000

24.000

21.000

18.000

15.000

12.000

9.000

6.000

3.000

0

3.634

4.037

1.880

2.079

1.693

2.002

Libano

Brasile

31.458

14.921

14.850

9.749

StatiUniti

4.726

9.853

NON

RILEVA

TI

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I L TROVAUFF IC IO

Servizio di Assistenza Tecnica

Telefono Tecnico Sede di lavoro

320 43 25 357 Simone Boattin Codigoro

320 43 25 358 Alessandra Bogliolo Novara

320 43 25 359 Paola Castagna Pavia

320 43 25 360 Massimo Zini Pavia

320 43 25 361 Bruna Marcato Mortara

320 43 25 362 Cesare Rocca Vercelli

320 43 25 363 Carlotta Caresana Vercelli

320 43 25 364 Lucio Zerminiani Isola della Scala

320 43 25 365 Sandro Stara Oristano

320 43 25 367 Massimo Giubertoni Novara

320 43 25 368 Franco Sciorati Pavia

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16 LUGLIO 2014