il reporter-fiesole-luglio-2011

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LUGLIO 2011 Q uando leggo un giornale spes- so sono attratto da quelle notizie pic- cole, che per leggerle bisogna farci attenzione altrimenti nemmeno le vedi. Secondo me sono le news che più di altre ti danno il vero termome- tro della situazione. Oggi ho trovato questa: “A Roma cattedre, lavagne e attaccapanni li comprano gli spon- sor”. Che la situazione nelle scuole non fosse così felice me ne ero ac- corto anche da solo! Ma gli sponsor nella scuola? Già m’immagino come saranno le lezioni. La maestra entra in classe e dice “L’interrogazione di storia è offerta dalla pasticceria Gen- naroni, dolci e diabete dal 1860!”. Per colpa dello sponsor alcune ma- terie subiranno una drastica trasfor- mazione. Immaginatevi come cam- bierebbe la religione se lo sponsor fosse la Vodafone: “Cosa disse Gesù a Lazzaro? Lazzaro alzati… Life is Now!”. Tutti i ministri dell’Istru- zione, la prima cosa che fanno è la riforma della scuola. Si divertono a fare a gara a chi fa più riforme: “Io ho fatto 7 riforme”, “Io 8”, “Sì però io ne ho fatte 7 ma tutte nel solito giorno”, “Allora vinci tu!”. Prima di riformare ci potete dire cosa c’è che non va nella scuola? Non si ca- pisce. Io a scuola ci andavo malvo- lentieri, avevo una maestra che mi tirava sempre gli schiaffi. Oggi una scuola così la rimpiango. Infatti, alla mia maestra ho detto: “Per cortesia, nel tempo libero può venire a tirare qualche schiaffo a mio figlio?”. *Comico Andrea Muzzi* Lo sponsor? Ti interroga Anche quest’anno in molti potrebbero rimanere fuori dalle liste per i nidi. Novità anche a scuola ISTRUZIONE ASILI, CACCIA AL POSTO PAGG.10-11 Mentre Corvino è al lavoro per preparare la nuova Fiorentina, Il Reporter fa un salto indietro negli anni SPORT È TEMPO DI MERCATO PAG.31 Non solo mare, la movida è anche qui e state PAGG.24-25 L’ora del “tutti a piedi” C hi di cartine e mappe ci capisce poco, la rivoluzione pedonale scattata per San Giovanni deve ancora digerirla. Questione di tempo, niente paura, anche se specialmente per gli scooteristi la viabilità in piazza Pitti e dintorni (e non solo) è davvero cam- biata radicalmente. Ma, del resto, Fi- renze alle aree pedonali ci è abbastan- za abituata, e sono molte, anche fuori dal centro, le zone dove le auto sono bandite: vedi il lungarno Vespucci, vedi certi tratti delle Cascine. Eppu- re, appena al di là dei nostri confini, di tutto questo non c’è quasi traccia: Sesto, ad esempio, di limitazioni al traffico ne conosce assai poche. Ma basta allargare lo sguardo per vedere che la politica del “tutti a piedi” è in- vece diffusissima: a Fez, in Marocco, c’è l’area più estesa al mondo, men- tre a Friburgo c’è un intero quartiere assolutamente bandito alle auto. E la lista continua... PAGG.8-9 di Wiedenstritt - Zarrilli Daniele Silvestri racconta “Scotch” l’ intervista PAG.29 PAGG.4-5 Bilancio: niente tagli a welfare e cultura PRIMO PIANO La danza come sport, benessere e filosofia di vita. Così è entrata nel cuore di tutti PASSIONE SULLE PUNTE PAG.33 Il Comune sta decidendo quando rendere operativa la decisione di applicare l’imposta ai turisti TASSA DI SOGGIORNO PAG.2 Periodico d’informazione locale. Anno V n.59 del 1 luglio 2011. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10 EDIZIONE DI FIESOLE • 7.724 COPIE DISTRIBUITE DA Il Giornale nel tuo Comune 1182160 Firenze - Via Masaccio, 3/Rc tel. 055 244054 www.casadelmaterassodilupi.it “UN LETTO è indubbiamente lussuoso ma non è un lusso. Un’esperienza che vi cambierà la vita” 1185668 1187009 • Macchine per manutenzione giardini • Macchine per potature • Macchine per l’agricoltura ASSISTENZA • RIPARAZIONI NOLEGGIO Tutte le Marche Via F. D’Antiochia, 3 - 50126 Firenze Cell. 339 68.70.296 - [email protected] Quelli dell’OFFICINA

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Il reporter-Fiesole-luglio-2011

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Page 1: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

LUGLIO 2011

Quando leggo un giornale spes-

so sono attratto da quelle notizie pic-cole, che per leggerle bisogna farci attenzione altrimenti nemmeno le vedi. Secondo me sono le news che più di altre ti danno il vero termome-tro della situazione. Oggi ho trovato questa: “A Roma cattedre, lavagne e attaccapanni li comprano gli spon-sor”. Che la situazione nelle scuole non fosse così felice me ne ero ac-corto anche da solo! Ma gli sponsor nella scuola? Già m’immagino come saranno le lezioni. La maestra entra in classe e dice “L’interrogazione di storia è offerta dalla pasticceria Gen-naroni, dolci e diabete dal 1860!”. Per colpa dello sponsor alcune ma-terie subiranno una drastica trasfor-mazione. Immaginatevi come cam-bierebbe la religione se lo sponsor fosse la Vodafone: “Cosa disse Gesù a Lazzaro? Lazzaro alzati… Life is Now!”. Tutti i ministri dell’Istru-zione, la prima cosa che fanno è la riforma della scuola. Si divertono a fare a gara a chi fa più riforme: “Io ho fatto 7 riforme”, “Io 8”, “Sì però io ne ho fatte 7 ma tutte nel solito giorno”, “Allora vinci tu!”. Prima di riformare ci potete dire cosa c’è che non va nella scuola? Non si ca-pisce. Io a scuola ci andavo malvo-lentieri, avevo una maestra che mi tirava sempre gli schiaffi. Oggi una scuola così la rimpiango. Infatti, alla mia maestra ho detto: “Per cortesia, nel tempo libero può venire a tirare qualche schiaffo a mio figlio?”.

*Comico

Andrea Muzzi*

Lo sponsor? Ti interroga

Anche quest’anno in molti potrebbero

rimanere fuori dalle liste per i nidi.

Novità anche a scuola

IstruZIone

AsIlI, CACCIA Al POstO

PAGG.10-11

Mentre Corvino è al lavoro per preparare

la nuova Fiorentina, Il Reporter

fa un salto indietro negli anni

sPort

È teMPO dI MeRCAtO

PAG.31

Non solo mare, lamovida è anche qui

estate

PAGG.24-25

L’ora del “tutti a piedi”

Chi di cartine e mappe ci capisce poco, la rivoluzione pedonale

scattata per San Giovanni deve ancora digerirla. Questione di tempo, niente paura, anche se specialmente per gli scooteristi la viabilità in piazza Pitti e dintorni (e non solo) è davvero cam-biata radicalmente. Ma, del resto, Fi-renze alle aree pedonali ci è abbastan-za abituata, e sono molte, anche fuori dal centro, le zone dove le auto sono bandite: vedi il lungarno Vespucci,

vedi certi tratti delle Cascine. Eppu-re, appena al di là dei nostri confini, di tutto questo non c’è quasi traccia: Sesto, ad esempio, di limitazioni al traffico ne conosce assai poche. Ma basta allargare lo sguardo per vedere che la politica del “tutti a piedi” è in-vece diffusissima: a Fez, in Marocco, c’è l’area più estesa al mondo, men-tre a Friburgo c’è un intero quartiere assolutamente bandito alle auto. E la lista continua... PAGG.8-9

di Wiedenstritt - Zarrilli

Daniele Silvestriracconta “Scotch”

l’intervista

PAG.29

PAGG.4-5

Bilancio: niente tagli a welfare e cultura

PRIMO PIANO

La danza come sport, benessere

e filosofia di vita. Così è entrata

nel cuore di tutti

PAssIONe sulle PuNte

PAG.33

Il Comune sta decidendo quando

rendere operativa la decisione

di applicare l’imposta ai turisti

tAssA dI sOggIORNO

PAG.2

Periodico d’informazione locale. Anno V n.59 del 1 luglio 2011.N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10

EdizionE di FiEsolE • 7.724 copiE distribuitE da

Il Giornale nel tuo Comune1182160

Firenze - Via Masaccio, 3/Rctel. 055 244054

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“UN LETTO

è

indubbiamente

lussuoso ma

non è un lusso. Un’esperienza che vi cambierà la vita”

1185668

1187009

• Macchine per manutenzione giardini

• Macchine per potature

• Macchine per l’agricoltura

ASSISTENZA • RIPARAZIONI NOLEGGIO

Tutte le Marche

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Quelli dell’OFFICINA

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Il reporterè un periodico di 10 edizioniche mensilmenteviene distribuito da in 216.486 copie

tuRIsMO. Aperto un tavolo di concertazione con i rappresentanti di categoria

La tassa di soggiorno fa capolino an-che sul colle lunato, dove da qualche tempo a questa parte si discute della possibilità di applicare l’imposta,

come previsto dalla legge sul federalismo fi-scale municipale approvata pochi mesi fa dal Parlamento. A Firenze la decisione è già stata presa, mentre in collina si sta cercando di ca-pire come e quando passare dalla teoria alla pratica. “Siamo pronti per partire con la tassa di soggiorno, ma vogliamo innanzitutto far ca-pire come questo strumento, applicato da anni in tutti i Paesi europei, costituisca un’importan-te risorsa per Fiesole – spiega il sindaco Fabio Incatasciato – Gli introiti verranno, infatti, uti-lizzati solo per promuovere meglio la città. Pro-prio per questo nel nostro Bilancio di previsione non era prevista alcuna entrata. Il budget che si creerà verrà utilizzato esclusivamente per pro-getti culturali e turistici”. Ma cos’è esattamente la tassa di soggiorno? Niente di più semplice: si tratta dell’imposta che ogni visitatore andrebbe a pagare per ogni notte passata sul colle etru-sco (la percentuale di imposta sarebbe inclusa nel prezzo del pernottamento), una somma - si parla di cifre che si aggirano tra 0,50 e i 5 euro, a secondo delle stelle dell’albergo - permetten-do alle casse del Comune di tirare un sospiro di sollievo. “I numeri che abbiamo presentato alle categorie parlano chiaro - continua Incatasciato -, il 2010 in termini di presenze turistiche è stato fra i migliori degli ultimi anni. L’anno appena passato ha registrato, infatti, 110mila presenze nelle strutture alberghiere: numeri confortanti rispetto al 2009 e 2008. Crediamo molto nella concertazione e abbiamo già convocato ulterio-ri incontri coi rappresentanti di categoria. Così come abbiamo già previsto di illustrare alle commissioni consiliari, che si riuniscono nelle prossime settimane, il progetto su cui stiamo lavorando”. Il primo incontro tra amministra-zione e categorie ha dato il via ad una fase pre-liminare, per trovare punti di accordo non solo sulle cifre da applicare, ma soprattutto sull’uso delle risorse economiche che l’imposta porterà al Comune. Volontà dell’amministrazione è co-munque quella di investire le risorse su progetti

culturali o legati alla promozione del territorio. Forse dopo l’estate, forse a partire dai primi mesi del 2012, ancora non si sa di preciso quan-do scatterà il nuovo provvedimento, ma di si-curo a breve qualcosa cambierà. D’accordo con l’introduzione della tassa di soggiorno ma de-diderosa di mettere qualche puntino sulle “i” la capogruppo del Pdl Stefania Fuscagni, che in-sieme ai consiglieri Alessandro Monnetti e Fa-brizio Stegagnini, ha fatto un paio di richieste in merito. “Innanzitutto desideremmo che questa

imposta cominciasse a venire applicata non da subito ma dalla prossima stagione, ovvero dalla fine del 2011, perchè mi sembrerebbe scorretto applicare dei rincari a chi ha già prenotato, ad un determinato prezzo, il suo soggiorno a Fie-sole - spiega Fuscagni -. E la seconda richie-sta è quella di far sapere con precisione come saranno investiti gli introiti provenienti dalla tassa. Perché non possono diventare una voce di bilancio senza poi essere reinvestiti in del-le migliorie”. Il sindaco un’idea sembrerebbe

avercela: Incatasciato ha parlato di investimenti in cultura e turismo. “Turismo e cultura vanno benissimo purchè si faccia qualcosa di concreto - chiosa Stefania Fuscagni -. A noi piacerebbe, ad esempio, che la sala del basolato si trasfor-masse in un salotto per i visitatori, un ufficio turistico efficiente al centro del paese e non un luogo usato solo per qualche mostra affacciato su una piazza bellissima, lo dico con tristezza, che sembra il regno dei morti. Qui servono pro-getti concreti, non parole”.

Sul colle è in arrivo la tassa di soggiorno

Caterina Gentileschi

L’introduzione

dell’imposta

permetterebbe

alle casse del Comune

di tirare un sospiro

di sollievo e di destinare

nuovi introiti

a cultura e servizi

IL progetto

Un’unione tra i comuni di Fiesole e Vaglia. Sì, i cittadini che si sono mostrati incre-

duli alla notizia, dovranno ricredersi. Non è una certezza, sia ben chiaro. Ma le due am-ministrazioni stanno valutando la possibilità di cominciare a condividere alcuni servizi. “È allo studio una possibile condivisione di ser-vizi tra i due Comuni - spiega il sindaco Fabio Incatasciato -. Con l’avvento del federalismo fiscale le casse del nostro Comune perderan-no di liquidità, andando ad aggravare una già difficile situazione dei bilanci comunali”. E’ da questo presupposto che nasce l’idea di condividere alcuni servizi con Vaglia, servizi

che secondo gli ultimi studi, potrebbero esse-re suddivisi senza disagio.“L’Unione fra que-ste due realtà porterebbe a un maggiore respi-ro. In particolare stiamo vagliando l’ipotesi di una condivisione di servizi come quelli forniti dalla polizia municipale, dai servizi scolasti-ci, dalla protezione civile e della gestione del personale”. Ma i fiesolani non sembrano mol-to convinti e basta fare un giro per il centro del capoluogo per ascoltare voci discordanti in proposito. “Penso che se si dividessero i servizi verrebbero depauperati da entram-be le parti - dice Lucia, 55 anni -. In questo caso penso che sia meglio che ognuno si lavi

i panni in casa, come si suol dire”. Stessi dub-bi quelli che attanagliano Giovanni, 67 anni. “Siamo sicuri che ci sarebbe un risparmio? Secondo me si farebbe solo una gran confu-sione”. Differente l’idea di Nanni, 70 anni, di Pian di San Bartolo, che a Vaglia è molto più vicino. “Perchè no? - dice-. Siamo così vicini che spesso mi sembra di far parte più del Co-mune di Vaglia che non di Fiesole, molto più distante per chi sta qui”. “In futuro - chiosa Incatasciato -. Sarà sempre più indispensabile instaurare sinergie coi comuni vicini proprio a causa delle sempre minori risorse a loro di-sposizione”.

Polizia, protezione civile, gestione del personale: questi i punti cruciali su cui si sta discutendo

Unione Fiesole-Vaglia: insieme per condividere servizi

/C.G.

2 Luglio 2011 il giornale nel tuo Comune

Anno V n.59 del 1 luglio 2011

Il Reporter di Fiesole raggiunge 7724 famiglie nel Comune di Fiesole.

Page 3: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

gIRONe. L’Arci della frazione chiede sostegno ai soci. Per cercare di tenerlo vivo

Un appello per il circolo “fotovoltaico”

Un impianto a risparmio energetico che permette di dimezzare

il costo della bolletta e di diminuire le emissioni di Co2.

Ma, nonostante i buoni propositi, l’associazione non naviga

in ottime acque. “Aiutateci a salvare il cinema”

È la più grande struttura a fruizione pubblica del territorio fiesolano ad aver deciso di in-stallare un impianto fotovoltaico per produr-re energia verde e non inquinare. La struttura

virtuosa in questione è il circolo Arci del Girone, che da novembre 2010 ha messo in funzione un grosso impianto col quale produrre circa il 50% dell’energia necessaria a tenere aperta la struttura a pieno ritmo. Peccato però che il circolo non navighi in ottime acque, le presenze dimi-nuiscono e nonostante i buoni propositi l’assemblea dei soci ha deciso di chiedere un piccolo aiuto a chi il circolo lo frequenta con assiduità. “L’idea dell’impianto è nata perché da qualche anno a questa parte è sorta l’esigenza di coprire la terrazza (con vista panoramica sulle colline circostanti, ndr) che sovrasta il cinema per via di una serie di infiltrazioni - spiega il presidente del circolo, Fabrizio Pezzuoli -. E’ stato un incontro di esigenze, quella di ri-solvere il problema della copertura e quello di risprmiare energia. Così è venuta l’idea di realizzare questo impian-to”. Il circolo del Girone è uno dei punti di ritrovo storici della zona, intorno al quale gravitano oltre mille associati e rappresenta un punto di riferimento per la popolazione della frazione ma non solo; il cinema, l’unico di Fiesole, che oltre alla normale programmazione, organizza rasse-gne di lungometraggi d’essay e manifestazioni extra-cine-matografiche come Girone Jazz, (lo scorso mese ha accol-to nel piccolo borgo in riva all’Arno un numero copioso di ospiti straordinari, da muscisti di fama internazionale a attori conosciutissimi, come Alessandro Benvenuti) ha vi-sto staccare più di 13mila biglietti nel corso del 2010. “La situazione economica non è delle più semplici - continua Pezzuoli -, solo per mantenere il cinema servono 93mila euro, per non parlare del mutuo che abbiamo acceso per tamponare il costo dell’impianto fotovoltaico sul tetto. Nonostante i contribuiti per le energie rinnovabili, il costo si è aggirato intorno ai 190mila euro e con la produzione di energia elettrica riusciamo a pagare circa metà della

rata mensile”. Ma lo staff del circolo gironese non si ar-rende di certo. “E’ stata una scelta importante - continua il presidente - ed è un impegno notevole, ma se tutto va bene in quindici anni avremo saldato i nostri conti con la banca e l’impianto sarà a tutti gli effetti un investimen-to sul futuro”. Un monitor che indica minuto per minuto quale è il risparmio di anidride carbonica e quanta energia è stata prodotta dal sole, oltre a un sistema computerizzato grazie al quale l’impianto viene costantemente monitorato e se c’è un problema o un guasto lo segnala direttamente alla centrale operativa, che manda un tecnico sul posto il prima possibile. “Spendevamo 12mila euro l’anno di bol-letta, mentre con il fotovoltaico ne spenderemo all’incir-ca la metà”. Ma se da una parte fanno capolino le buone notizie (e le buone intenzioni) dello staff dell’associazio-ne ricreativa, dall’altra si affacciano anche i problemi di sopravvivenza per un luogo che in una frazione piccola

come il Girone fa da punto di riferimento per tanto perso-ne ma allo stesso tempo deve sostenere costi spesso eso-si per le casse del circolo. “Abbiamo lanciato un appello ai nostri soci, residenti del posto ma anche persone che vengono dagli immediati dintorni. Avremmo bisogno di raccogliere soldi per portare avanti le attività del circo-lo, in primis quella del cinema, che è la più importante e che costa molto ogni anno. Abbiamo affisso un avviso in bacheca e inviato una lettera personale a ogni socio, spe-riamo di riuscire a suscitare un po’ di interesse da parte dei frequentatori e di continuare con le attività che rendono questo posto un posto speciale”.

Ludovica V. Zarrilli

la terrazza del circolo arci sopra la quale è installato l’impianto

Percorsi segreti, luoghi scono-sciuti. Se ci si ferma un attimo

e si lascia andare lo sguardo oltre i luoghi simbolo del colle etrusco, si scopre un universo fatto di picco-li gioielli e angoli poco battuti. Lo sanno bene Daniela Giovannetti e Claudia Paterna, - giornalista la pri-ma e archeologa la senda, entrambe profonde conoscitrici del territorio fiesonano - che hanno appena dato alle stampe “Fiesole. Itinerari per scoprire le bellezze note e segrete del colle lunato” (Edizioni Emme-bi, 86 pagg, euro 12,90). Un libretto che nello spazio di poche decine di pagine raccoglie il meglio dei per-corsi di collina, tra castelli ritrovati, chiese dagli affreschi di meraviglio-sa fattura, ville mirabolanti e giar-dini che si affacciano su Firenze e sulla campagna circostante. Diviso in sei itineari che dividono a spic-chi il territorio comunale , il libro ha il pregio di approfondire anche il racconto di luoghi che generalmen-te si darebbero per scontati, come il Teatro Romano o la Basilica di Sant’Alessandro. Perfetto per un visitatore di passaggio, il volume piccolo e pratico, si rivela un ottimo strumento anche per chi conosce (o pensa di conoscere) come le sue ta-sche il comune e la sua storia. Aned-doti, racconti e salti all’indietro nel tempo, corredati da fotografie, sono il valore aggiunto del prodotto delle due autrici, che hanno fatto appro-fondite ricerche prima di buttare giù la guida turistica. I sei itinerari, cin-

que da fare a piedi e uno in automo-bile, sono corredati di lunghezza del percorso, elenco delle tappe prin-cipali, durata del percorso, e brevi descrizioni dei luoghi che vengono toccati. I primi tre itinerari sono studiati appositamente per toccare tutte le differenti realtà storiche e ar-tistiche del centro cittadino. I luoghi indicati in questi percorsi, ad ecce-zione dell’area archeologica e dei musei, sono a ingresso gratuito. Il quarto itinerario propone una sug-gestiva passeggiata fra le ville di via Vecchia Fiesolana fino al convento di San Domenico, dove visse il fa-moso pittore rinascimentale Beato Angelico. Il quinto percorso è una bella e agevole escursione alle an-tiche cave di pietra serena del Parco

di Montececeri, mentre il sesto per-mette di scoprire il “sogno del Me-dioevo”, realizzato dal nobiluomo inglese Temple Leader sulle colline intorno a Fiesole. In fondo, proprio a mo’ di guida turistica, una serie di informazioni di servizio che vanno dall’apertura dei musei, ai parcheggi più pratici del territo-rio. Per avere tutta Fiesole in pu-gno. Anzi, in un libro.

I segreti del territorio nelle pagine di un libro

lA guIdA. Sei itinerari per conoscere la città

/B.B.

È uno dei punti di ritrovostorici della zona, intorno a cuigravitano più di mille persone

Alla scoperta dei luoghi del colle etrusco

3Fiesole

Page 4: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

Isabella VaccIrca

“Lavoro qui da 11 anni è ho visto il paese peggiorare. Quan-to a parcheggi, ce ne sono sempre stati pochissimi ma ora con le multe stanno esagerando. È un disincentivo a venire in paese, soprattutto ora che hanno spostato la fermata del 7 in piazza San Marco, impedendo ai turisti di avere un colle-gamento diretto da Santa Maria Novella”

“Il paese è peggiorato negli anni”

MonIca ceccarellI

“Siamo abbastanza contenti vivendo e lavorando a Fiesole. Bisognerebbe facessero più posti auto ma è un problema vecchio. Certo ci vorrebbero idee nuove per attirare perso-ne e magari per permettere un miglioramento della qualità della vita dei residenti, magari realizzando nuovi giardini pubblici e aree verdi”

“Mancano solo delle aree verdi”

nancy cannella

“Abito qui da poco e non mi posso lamentare, c’è davvero tutto. Anche i servizi funzionano, il paese è collegato bene con la città, ci sono sempre eventi e manifestazioni che lo rendono vivo. Forse manca qualcosa per i bambini, maga-ri una ludoteca: è l’unica cosa di cui avrei bisogno ora da mamma”

“Serve una ludoteca per i piccini”

l’INCHIestA. L’amministrazione ha fatto il possibile per salvaguardare welfare e attività formative

Bilancio: il Comune “tira la cinghia”,niente tagli a servizi sociali e cultura

Affiancare collaborazioni esterne alle poche risorse disponibili per salvaguardare i settori prioritari per i cittadini. È questa la principale politica segui-ta dal Comune di Fiesole per ottimizzare i fondi

disponibili e per combattere i tagli imposti dall’alto, ancora più gravosi dello scorso anno e in grado di minare l’efficace funzionamento dei servizi fondamentali alla persona, come dimostra il bilancio di previsione 2011 recentemente appro-vato. A spiegarcelo è proprio l’assessore comunale al Bilancio Letizia Tinti che commenta in questo modo l’operato della giunta. “Abbiamo cercato di mantenere l’assistenza ai citta-dini, i servizi sociali, turistici e culturali grazie anche a bandi e collaborazioni esterne con società e aziende che gentilmen-te hanno fatto la loro parte per aiutarci”. Quello compiuto dall’amministrazione è stato insomma uno sforzo enorme per salvaguardare soprattutto i settori del welfare e della cultura, notoriamente più colpiti dalla falce governativa. “I tagli hanno inciso pesantemente, ancor di più che nel 2010: sono mancati circa 700.000 euro al Comune di Fiesole.- aggiunge la Tin-ti- Per arginare la difficile situazione, abbiamo utilizzato un piccolo tesoretto che avevamo da parte e nello stesso tempo abbiamo realizzato bandi per aiuti esterni. Crediamo di essere riusciti a mantenere attivi i servizi culturali e sociali, entrambi basilari dal nostro punto di vista per i nostri cittadini”. In tutto

Sara Camaiora

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4 Luglio 2011 il giornale nel tuo Comune

Page 5: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

Affiancare alle poche risorse

utilizzabili alcune collaborazioni

esterne: questa la strategia

messa in atto per

tutelare i settori prioritari

per i cittadini, ottimizzando

i fondi disponibili dopo

i tagli imposti dal governo.

praticamente invariate

le cifre destinate all’assistenza,

alle iniziative legate

al turismo e ad altre aree

il Comune si è trovato a poter utilizzare 13.708.000 euro di cui 4.500.000 prove-nienti da imposte tributarie, 3.520.000 da entrate extratributarie, come le con-travvenzioni, 3.600.000 da trasferimenti correnti e 905.000 da permessi di co-struire. Anche da un punto di vista del-le entrate extratributarie, comprendenti contravvenzioni, servizi a domanda e Cosap, il reperimento di fondi è stato più problematico e difficile rispetto allo scorso anno. Per le spese correnti sono stati utilizzati in tutto oltre 11. 800.000 euro, di cui 1.221.000 spesi per la cul-tura e i musei e 1.266.000 per i servizi sociali. Ammonta invece a 15.044.000 la somma destinata agli investimenti

strutturali da effettuarsi da qui al 2013. Per il solo 2011 si spenderanno più di 3 milioni di euro per operazioni impor-tanti: un milione verrà usato solamente per la realizzazione della strada parco nell’area di Montececeri, somma eleva-ta che verrà però superata dal milione e 700.000 euro che servirà al Comune per realizzare l’adeguamento del sistema di fognatura e depurazione previsto nel 2012. Cifre che per quanto grandi non bastano a sopperire a quelli che sono i bisogni di una popolazione ormai diven-tata composita ed esigente. La percezio-ne della crisi in atto e della necessità di “stringere la cinghia” esiste tra i resi-denti e in molti segnalano alcuni servizi

da migliorare. C’è chi sostiene manchi-no strutture per gli anziani, come una signora con una madre con problemi. “Manca un centro diurno, ci sono solo quelli a pagamento”, avverte. Tra i gio-vani invece le lamentele si concentrano maggiormente su cultura e sport anche se, secondo molti, l’emergenza è stata arginata. Tasto dolente per tutti invece i lavori rimasti a metà, soprattutto quelli per il rifacimento dell’Auditorium. Sono tutti concordi anche per quanto riguarda le multe, eccessive soprattutto in tempi di bilanci magri. “L’afflusso di gente da Firenze è limitato proprio dai pochi posti auto e dal rischio altissimo di multe”, fa presente una commerciante.

alIce InnocentI

“Ora i servizi a Fiesole funzionano abbastanza bene. Il peggio è stato 4 anni fa quando chiuse il centro gio-vani a Pian del Mugnone: ci fu una moria di luoghi e manifestazioni per i giovani. Ora va decisamente meglio anche se aspettiamo di vedere cosa succederà con l’au-ditorium”

“Servizi ok, ma vogliamo l’auditorium”

aMIna PelluccI

“Insegno danza e quanto a servizi e strutture sportive sono soddisfatta anche se mi piacerebbe avere più spazi. Pur-troppo è un dato di fatto, mancano i fondi. Speravamo nell’auditorium ma bisogna ancora aspettare: è da vedere poi cosa hanno intenzione di fare con la struttura una volta pronta”

“Più spazi per lo sport e la danza”

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5Fiesole

Page 6: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

vorrà avventurarsi per i dintorni di Fiesole, sono in arrivo le miglio-rie approvate dal Comune lungo il sentiero degli scalpellini, la strada panoramica percorsa dagli operai che lavoravano nelle cave di Ma-iano da cui, fino alla prima metà del secolo scorso si estraeva pietra

forte e pietra serena. Tre panchine di legno di castagno, oltre a sei segnali indicatori e otto direzio-nali (con impresso il numero del sentiero Cai), che segneranno la strada a chi vorrà scoprire uno de-gli ititnerari tra i più belli e sug-gestivi delle colline fiesolane. “È importante – ha detto l’assessore all’Ambiente del Comune di Fie-sole Luciano Orsecci – valoriz-zare questo territorio che è stato inserito nel catalogo nazionale dei paesaggi rurali storici promosso dal Ministero delle Politiche Agri-cole come iniziativa per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Si tratta di un territorio storico modi-ficato e creato dall’uomo, un’area bellissima, un paesaggio che deve essere conservato affinché le nuo-ve generazioni abbiano a cuore l’identità culturale del luogo; dob-biamo quindi promuovere e porre maggiore attenzione alla conser-vazione del paesaggio anche at-traverso un progetto come questo che qualifica il territorio acqui-stando sempre più valore”. Inse-rito nell’elenco Anpil (area natu-

Un percorso nei meandri della storia fiesolana, tra le storie di vecchi operai che hanno la-

vorato una vita intera, a contatto con una natura selvaggia e pre-potente. Per rendere ancora più confortevole la passeggiata di chi

Il PROgettO. Più di trecentomila euro per ripristinare il percorso un tempo usato dagli scalpellini

Lungo il sentiero della pietra serena

Barbara Biondi

Nuova segnaletica e una serie di panchine saranno posizionate

nei punti più panoramici e strategici del cammino, che attraversa

il parco di Montececeri, nei pressi del torrente Mensola

rale protetta di interesse locale), il sentiero degli Scalpellini è uno dei più suggestivi percorsi della valle del torrente Mensola e per riqua-lificarlo e renderlo più attrezzato possibile, sono stati preventivati 310mila euro messi a disposizione in parte da fondi europei e in par-te dai comuni di Fiesole e Firen-ze, a cavallo dei quali si sviluppa il percorso. L’area del Mensola si estende su 297 ettari, divisi equa-mente sui due territori comunali che stanno tra Montececeri - luogo di grande suggestione, noto alle cronache perchè è da qui che Leo-nardo da Vinci provò per la prima

volta la sua macchina volante - e Guarlone. Il percorso segna una continuità territoriale tra Fiesole, dove hanno sede le cave, e la vi-cinissima Settignano, creando un intreccio di ramificazioni e itinera-ri speciali che invogliano a un giro tra gli alberi anche i meni avvezzi al trekking. “La realizzazione di questo progetto – continua l’asses-sore – offre maggiori opportunità per effettuare escursioni in luoghi suggestivi e storici che ci conduco-no nei territori etruschi, nei castelli medievali, nelle ville storiche, nei parchi, nei giardini romantici e nel paesaggio rurale storico”.

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6 Luglio 2011 il giornale nel tuo Comune

Page 7: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

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Page 8: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

Pedonale è bello, è salutare ed è ecologico. Cammina-re fa bene e senza traffico è sicuramente più piacevole.

E proprio “pedonalizzare” è il neo-logismo più in voga nell’ultimo pe-riodo. Sul dizionario è spiegato come “riservare una zona cittadina al solo transito pedonale”, anche se spesso deroghe e deroghine invalidano anche

A piedi è bello, ma solo a FirenzedOssIeR/1. Con le novità da poco introdotte la superficie off-limits arriva a toccare i sei ettari

Serena Wiedenstritt

attualità

Nel capoluogo sono tante le zone vietate alle auto: prima del

Duomo era toccato a piazza ognissanti, arco di San pierino, San

Niccolò, una parte delle Cascine. Ma fuori dal perimetro cittadino

le cose cambiano: a Sesto, ad esempio, i divieti sono pochissimi

una Veduta di piazza oGnissanti (foto di Giuseppe della maria)

le migliori intenzioni. Ma va detto che a Firenze e dintorni molte zone vie-tate al traffico esistevano già prima dei recentissimi interventi in piazza Pitti e via Tornabuoni: se la data che tutti ricordano è quella del 25 ottobre 2009, quando piazza del Duomo ven-ne “liberata” dal passaggio dei taxi e degli oltre duemila autobus al giorno per tornare a essere calpestata solo da passi di fiorentini e turisti, ci sono, da ancora prima, diversi angoli della città dove il traffico è bandito. Fra questi la parte centrale di piazza Ognissanti, lungarno Vespucci nei pressi del con-solato americano, il tanto discusso (soprattutto per la sua dubbia frequen-tazione) arco di San Pierino, parte di piazza Stazione, ovviamente il Ponte Vecchio e parte di piazza San Lorenzo, fino a salire al piazzale Michelangelo passando per la zona di San Niccolò. Sono inoltre pedonali le Cascine, nel vialone che costeggia l’Arno e che è frequentato per lo più da skater, roller, ciclisti, runner e altri sportivi. Inoltre, già prima della seconda data storica (il 24 giugno scorso), quando Firenze si è conquistata i suoi 6 ettari di pedo-nalizzazione, era già possibile arrivare da piazza Beccaria al cuore del cen-tro – piazza del Duomo, piazza della Repubblica e piazza Signoria – senza passare da zone con libero accesso alle macchine, né respirare smog, a parte quello di rari residenti, e accompagna-ti solo dal bip bip dei bussini elettrici. Ci sono poi le zone pedonali a tempo, tutte quelle che in mattinata si chiudo-no alle macchine per aprirsi ai mercati rionali e all’incontro delle persone del quartiere. Ma sulla pedonalizza-zione i pareri sono vari e diversificati anche soltanto uscendo (di poco) dal confine del comune di Firenze. Pochi chilometri più in là, alle porte della città, ad esempio c’è Sesto Fiorenti-no, dove non esistono in pratica aree pedonali. L’unica strada pedonalizzata di recente, dopo una riqualificazione complessiva, è via Cavallotti, la princi-pale strada “commerciale” del centro. C’è poi anche una piccola parte di via Verdi, all’incrocio con via Gramsci, sempre nel cuore del centro, che per qualche centinaio di metri è vietata ai veicoli a motore, ma in generale si può dire che a Sesto una vera politica di pedonalizzazione non sia mai stata intrapresa, “anche perché la conforma-zione urbanistica non lo richiede né lo renderebbe granché utile”, fanno sape-re dal Comune. Diversa la politica di Campi Bisenzio, che limita il traffico nella sua arteria principale, e quella di Scandicci, che ha il suo centro com-merciale dove si entra esclusivamente a piedi e dove si sta lavorando per la nuova piazza del Comune, disegnata da Rogers e assolutamente smog-free.

Ci sono anche spazi interdetti ai motori, ma solo a tempo

Sei è il numero magico di que-sta nuova, recentissima tappa

della pedonalizzazione di Firen-ze, che porta, appunto, a sei ettari la superficie di strade e piazze off-limits per il traffico. Via Tor-nabuoni, piazza Pitti e via Por Santa Maria sono i nodi al centro della rivoluzione che il sindaco Renzi ha attuato per “recuperare la bellezza e la vivibilità della città”. Rivoluzione che riguarda sia le abitudini dei cittadini che lavorano o vivono nel centro sto-rico, sia tutta la viabilità cittadina, fino alla rete di taxi e bus. Dopo le polemiche in consiglio comu-nale, i sondaggi dei quotidiani e il battage per informare sulle novi-tà (solo i sensi di marcia invertiti ammontano quasi a una cinquan-tina) il tutti a piedi-fase due è par-tito. E la vita cambia anche, o for-se soprattutto, per il popolo degli scooteristi, che sono stati invitati a utilizzare maggiormente i viali e meno le scorciatoie in ztl, oltre ad aver visto sparire alcuni dei parcheggi più “comodi” e centra-li. Erano infatti le due ruote a far registrare il maggior numero di passaggi nelle aree che sono state soggette al provvedimento entra-to in vigore il 24 giugno scorso: seimila transitavano ogni giorno sul lungarno Acciaiuoli, 5.400 utilizzavano la direttrice via Guicciardini-piazza Pitti. Quanto a chi già utilizzava i mezzi pub-blici per avvicinarsi alle zone in-teressate dalla pedonalizzazione di San Giovanni, i provvedimenti di circolazione hanno comporta-to una riorganizzazione di cinque linee Ataf: 6, 11, 22 e 36/37, che transitavano in via Tornabuoni, e i bussini elettrici C3 e D, che passavano da via Guicciardini e piazza Pitti. La logica, chiara-mente dichiarata dall’ammini-strazione, è quella di attuare un cambio di passo della città e di ricondurla a una dimensione più umana, anche sull’esempio di al-tre grandi città europee.

Ecco tutte le modifiche

Per gli scooter è una rivoluzione

DAL 24 gIUgNo

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8 Luglio 2011

Page 9: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

Il giro del mondo... a passo d’uomodOssIeR/2. Alla scoperta delle aree pedonali più curiose del globo: dalla più antica alla più grande

Ludovica V. Zarrilli

Aree pedonali nascono (e crescono). E se a Firen-ze si fa un gran parlare di quanto e se la nuova rivoluzione delle strade del centro servirà, ecco qualche curioso (e funzionante) esempio di aree

pedonali sparse al di fuori dei confini di casa nostra. Prima di prendere il largo è meglio parlare del Bel Paese, dove le aree pedonali più famose hanno cominciato a spuntare nel 1980, quando l’allora sindaco della capitale Giulio Carlo Argan decise di restituire ai pedoni l’area intorno al Co-losseo, monumento usato fino ad allora come un’enorme rotatoria. Dopo Roma, seguirono a ruota piazza del Plebi-scito a Napoli e, udite udite, piazza della Signoria a Firen-ze, che - ai più giovani sembrerà assurdo - veniva utilizzata dai fiorentini a mo’ di parcheggio. E se le pedonalizzazioni dello Stivale sembrano ormai cosa nota e non fanno più no-tizia, basta allontanarsi di poco dai confini italiani per tro-vare subito qualche città più virtuosa delle nostre. Partiamo dal podio: la metropoli europea che vanta il primato della prima area senza auto è Rotterdam, in Olanda, che già nel 1953 decise di restituire ai cittadini la centrale e modernis-sima Lijinbaan. Subito dopo toccò a Stevenage, nel Regno Unito, che diede vita al primo shopping center a prova di bipede nel lontano 1959. Terza in classifica è Copenaghen: nella capitale danese, dalla strada di Strogen comincia un dedalo di vie che compongono una delle aree pedonali più vaste d’Europa. Per andare a recuperare lo scettro dell’area pedonale più vasta al mondo bisogna però attraversare il mar Mediterraneo e arrivare fino a Fez, in Marocco. La me-dina, al centro della città, con i suoi 5.900 vicoli strettissimi rappresenta in assoluto l’area “car free” più grande al mon-

do. Ma anche Tangeri, Il Cairo e Casablanca si difendono bene. Un discorso a parte lo merita Vauban, quartiere di Fri-burgo, in Germania, costruito rispettando criteri di ecologia e sostenibilità: case di legno, biciclette dappertutto, verde pubblico a non finire e, ovviamente, nessuna automobile all’orizzonte. Il trucco per realizzare un’isola felice del ge-nere è molto semplice: innanzitutto i mezzi pubblici sono super efficienti, in secondo luogo non sono stati realizzati parcheggi all’interno del quartiere, quindi è letteralmente impossibile posteggiare la propria macchina. Gli unici po-sti auto sono dei grossi e funzionali parcheggi alle porte del quartiere, che hanno però lo svantaggio di avere costi di affitto esorbitanti, in modo da disincentivare gli abitan-ti (circa cinquemila residenti) all’uso delle quattro ruote.

Negli Stati Uniti le aree pedonali sono meno diffuse, ma qualche esempio curioso non manca neanche oltreoceano: è il caso di Supai, in Arizona, una comunità interamente car-free all’interno di una riserva indiana. Dista otto miglia dalla strada più vicina e l’unico moda per raggiungerla è a piedi, oppure a cavallo o in elicottero. E’ l’unica località degli States in cui la posta viene ancora consegnata da un postino che viaggia a dorso di mulo. una strada della medina di fez, marocco

La più estesa è a Fez, in Marocco. A Friburgo c’è un intero

quartiere dove i mezzi non possono entrare, mentre a Supai,

in Arizona, si arriva solo a piedi, a cavallo o in elicottero

La prima della storia è quella realizzata a Rotterdam,in Olanda, nel lontano 1953

attualità

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Page 10: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

Giocare, conoscersi, iniziare a interagire. Sono sempre più numerose le mamme che scelgono il nido d’infanzia come soluzione per i piccoli, mentre loro

sono al lavoro, o semplicemente come esperienza perché i propri figli inizino a familiarizzare con i giovanissimi coetanei prima della materna. E l’Eu-ropa parla chiaro in merito, visto che entro il 2010 l’obiettivo fissato dalla “strategia di Lisbona” in-dicava come minimo il 33% di copertura del ser-vizio di asili nido, indicandolo come un servizio essenziale. Ma a Firenze come va? Si sono chiuse il 3 giugno le iscrizioni per i nidi d’infanzia comu-nali, che sono 52 spalmati sui cinque quartieri. Le domande arrivate sono state 2.670 e il Comune sti-ma che, se per circa 1.500 bambini non ci saranno problemi, ne resteranno almeno 1.000-1.100 in li-sta d’attesa, anche se i dati potrebbero essere falsa-ti dalla questione dei voucher regionali, che richie-dono l’iscrizione ai nidi comunali anche per avere diritto alla partecipazione alla retta dei nidi privati. Per chi non rientra nei posti a disposizione nelle graduatorie regionali, infatti, la Regione Toscana, che comunque vanta un posto ogni tre richieste

per l’offerta di asili nido, ha stanziato fondi che verranno ridistribuiti alle famiglie che sono dovute ricorrere a strutture private accreditate. In questo caso, però, si tratta di rimborsi, che vengono ero-gati dopo aver pagato e usufruito del servizio. Ma l’offerta dei nidi fiorentini è destinata ad aumenta-re, anche grazie all’apertura di asili aziendali in cui alcuni posti sono riservati alle graduatorie generi-che. Proprio in questo ambito arriverà a breve il nido aziendale del Comune nell’ex Meyer. L’ok ai lavori, per un totale di un milione e 165mila euro, è arrivato a inizio giugno e, già fra un anno, a lu-glio 2012, la struttura dovrebbe essere pronta e in grado di ospitare i piccoli dei dipendenti comunali dal settembre successivo. Non mancheranno aree gioco, pranzo, riposo, cambio e servizi igienici, ol-

tre a locali connessi al funzionamento del servizio educativo e per i servizi tecnici, insieme a un am-pio spazio all’aperto per giardino e giochi. Quanto alle tariffe delle strutture del Comune, i costi men-sili dipendono dall’orario scelto per il bambino e dalla fascia di reddito di appartenenza. Si va quin-di da un minimo di 59 euro al mese per una fami-glia con valore Isee di 5.500 euro e per un tempo corto con uscita alle 13.30 o 14.30 fino a 532 euro mensili per chi ha valore Isee uguale o maggiore a 32.500 euro e desidera – o piuttosto deve – lasciare il piccolo al nido fino alle 18. Il Comune, invece, spende annualmente circa 23 milioni di euro per garantire questo servizio, anno dopo anno sempre più indispensabile. Ma, a fronte di queste spese, la soddisfazione dei genitori è alta, come testimo-niano i dati della ricerca promossa dall’assessorato alla pubblica istruzione del Comune a fine 2010, che ha promosso, e con voti alti, i nidi comunali. Qualità delle strutture, efficacia dei percorsi edu-cativi ed efficienza nell’organizzazione sono i fiori all’occhiello di un sistema che mette al primo po-sto i piccoli e le loro famiglie, le cui esigenze ri-sultano alla base dell’organizzazione del servizio.

FORMAZIONe/1. In città sono state presentate più di 2.600 domande: circa mille bambini in “bilico”

Asili nido, tutti in cerca di un posto

Serena Wiedenstritt

A Firenze le strutture comunali sono cinquantadue, spalmate sui cinque quartieri.

per chi non rientra in graduatoria la regione mette a disposizione alcuni voucher,

per rimborsare i genitori che sono dovuti ricorrere ai privati accreditati

CUrIoSItÀ

La scelta del nido è un momento importante, e per molte mam-me – tranne le poche fortunate i cui piccoli si innamorano fin

dal primo momento del nuovo ambiente e della nuova compa-gnia – i giorni dell’inserimento sono i più difficili da affrontare, con ansia da distacco e pianti al seguito. Salvo che, dopo qualche settimana, il bambino inizia ad ambientarsi così bene che il sa-bato mattina, quando si sveglia, quasi reclama l’appuntamento con educatrici e giovanissimi compagni di giochi. Per affrontare tutto questo può essere utile un’occhiata alle novità fiorentine e alle ultime tendenze. Per prenderla con filosofia e tanta consa-

pevolezza. C’è ad esempio “Canadian Island”, che si propone di avvicinare i bambini dai 12 ai 36 mesi ai suoni della lingua inglese attraverso “attività che hanno lo scopo di favorire espe-rienze significative per la crescita cognitiva ed emozionale dei bambini”, e che vanta uno staff di operatori madrelingua inglesi. C’è poi il “Klabkids” in via del Ferrone: è accanto al centro Klab con i suoi molteplici servizi, comodo per la mamma che, andan-do a portare o a prendere il piccolo, ne approfitta per un’oretta in palestra o dall’estetista. Propone fra le diverse attività anche musica, piscina e massaggio pediatrico. E ancora, c’è l’universo

dei nidi domiciliari: a Firenze sono dodici e si definiscono come un servizio educativo che si svolge presso il domicilio di un edu-catore, che mette a disposizione uno spazio idoneo, rivolto a un gruppo di cinque bambini di età compresa tra i 12 e i 36 mesi. Infine c’è, ma solo in teoria, l’agriasilo. L’idea, che renderebbe felici tante mamme e tanti babbi, è quella di un luogo immerso nel verde, a stretto contatto con la natura, all’aria aperta, lontano dai ritmi del traffico e della città, dove far crescere i propri figli. L’esperienza, che è già partita in altre zone del Paese, non ha ancora trovato attuazione in provincia di Firenze.

Tante le proposte alternative riservate alla primissima infanzia. Ma manca ancora “l’agriasilo”

Le lingue straniere si imparano da piccoli. E l’educatore ospita a casa sua

istruzione

L’offerta è destinataad aumentaregrazie all’apertura dei locali “aziendali”

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Page 11: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

Tra i banchi di scuola, il prossimo anno, i giovani fiorentini si preparano a trovare qualche novità. Buone, a dire la verità. Una riguarda le famiglie numerose: recentemente, infatti, il consiglio co-

munale ha dato il via libera a una delibera che prevede, per questo tipo di nuclei, un abbattimento delle tariffe per tutti quei servizi come la refezione, il trasporto scolastico, il pre e post scuola. “A partire dal prossimo anno scolastico – ha spiegato l’assessore comunale all’educazione Rosa Maria Di Giorgi – anche alle famiglie numerose con atte-stazione Isee pari a 32.500 euro si applica un abbattimento percentuale sulle tariffe, calcolando lo ‘sconto’ sul nume-ro totale dei figli anziché solo su quelli che frequentano i servizi”. Più nel dettaglio: gli sconti saranno proporzionali al numero di bambini e ragazzi in famiglia. “Ad esempio – ha proseguito l’assessore all’educazione – per una fa-miglia con tre figli l’abbattimento è del 30 per cento, con quattro del 40 per cento, con 5 o più figli del 50 per cento. I figli considerati nel computo, e che non usufruiscono dei servizi, dovranno avere un’età inferiore a 26 anni e non dovranno avere propri redditi alla data dell’attestazione Isee”. Fino ad oggi le cose funzionavano invece in manie-ra diversa e gli sconti erano riservati a redditi Isee fino a 22.500 euro. Altra novità è l’inasprimento delle sanzioni

per chi paga i servizi scolastici meno di quanto dovrebbe: “Chi truffa l’amministrazione – ha spiegato ancora l’as-sessore – pagando meno del dovuto sia il servizio nido che quelli di supporto alla scuola o usufruendo di borse di studio e contributi sui libri senza averne diritto, dovrà sborsare il triplo del beneficio economico conseguito con la dichiarazione falsa, oltre a versare la somma che non ha pagato o che ha percepito indebitamente”. Nel frattempo, chiusi i battenti dell’anno scolastico 2010/11, negli asili e nelle scuole fiorentine hanno preso il via i consueti la-vori estivi. Si tratta di interventi di vario tipo, per i quali sono stati stanziati dal Comune 3 milioni e mezzo di euro complessivi: consolidamenti di solai e coperture, adegua-mento alle normative sulla sicurezza di centri cottura, re-fettori e zone lavaggio, manutenzione delle cucine degli asili nido, lavori alle facciate nel caso delle scuole Collo-di e Poliziano, sostituzione degli infissi negli istituti del quartiere 4 e, infine, il completamento dell’adeguamento alle norme sulla prevenzione degli incendi. Per quanto riguarda le superiori, invece, la Provincia investirà quasi 600mila euro in interventi funzionali: quelli maggiori, a Firenze, riguarderanno il consolidamento di due solai al liceo Pascoli (60mila euro) e la sistemazione delle aule al liceo Rodolico di via del Podestà (53mila euro).

Agevolazioni sulle tariffe del trasporto, della refezione e non solo.

Inasprite, invece, le pene per chi dichiara il falso e paga meno.

Intanto via al restyling di molti edifi ci: interventi per quattro milioni

FORMAZIONe/2. Da settembre sconti sui servizi scolastici proporzionali al totale dei figli

Famiglie numerose, risparmi in arrivo

Benedetta Strappi

AteNeo

Due parleranno solo in inglese, altri da ora in poi richiederanno un test di ingresso. Sono queste le novità principali per l’ateneo

fiorentino dall’anno accademico 2011-2012. I corsi interamente in inglese saranno quello di laurea magistrale in Economia dello svilup-po avanzata (Development Economics) e il curriculum Architectural design del corso di laurea magistrale in Architettura. I corsi per cui verrà introdotto il test d’ingresso, invece, saranno quelli in Disegno industriale, Scienze farmaceutiche applicate, Scienze biologiche, Biotecnologie, Scienze motorie, sport e salute, Scienze e tecniche psicologiche; il corso di laurea magistrale in Psicologia, i corsi di lau-

rea a ciclo unico in Farmacia e Chimica e tecnologia farmaceutiche. “Il numero degli accessi previsti (1.112) per tre dei corsi di laurea della facoltà di Farmacia (i cicli unici di Farmacia e Chimica e tecno-logia farmaceutiche e la triennale in Scienze farmaceutiche applicate) e per le due triennali in Scienze biologiche e Biotecnologie - spiega il prorettore Nozzoli - non si discosta di molto dal numero degli iscritti ai cinque percorsi formativi nell’ultimo anno accademico. Abbiamo anche deciso che la prova di selezione per questi cinque corsi sia uni-ca: gli studenti, prenotandosi, potranno indicare la priorità di prefe-renza nella scelta del corso. Inoltre la facoltà di Medicina, per il pros-

simo anno accademico, ha richiesto al Ministero 80 accessi in più”. Ai corsi a numero chiuso decisi su base locale si aggiungono quelli stabiliti su base nazionale: la laurea triennale in Scienze dell’archi-tettura, le lauree triennali e magistrali nelle professioni sanitarie e le lauree magistrali a ciclo unico in Architettura, Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, Scienze della formazione primaria. Le scadenze: dal 24 agosto al 13 settembre sono in programma i test di autovalutazione, mentre le immatricolazioni online ai corsi non a numero chiuso saranno aperte dal 13 settembre al 17 ottobre. Per le scadenze di quelli col test è bene consultare i singoli bandi.

Dal prossimo anno accademico saranno introdotte prove di ammissione per alcuni percorsi

Corsi di laurea in inglese e più test d’ingresso: novità all’università

istruzione

/B.S.

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Page 12: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

Dalle condizioni meteo in arrivo alla presenza di te-lecamere accese che im-pediscono l’ingresso nella

ztl, dalla dislocazione delle postazioni autovelox alla presenza di rallentamen-ti causati da lavori o incidenti. Tutte le informazioni utili per gli automobilisti sono ora a portata di mano. Anzi, a por-tata di palmare. Si chiama ToGo!, ed è il nuovo servizio sulla mobilità fioren-tina raggiungibile via pc e smartpho-ne. Implementato da Linea Comune s.p.a. raccoglie, sulla base di Google Maps, molte informazioni riguardanti il traffico e la viabilità cittadina. L’uso di questo strumento è semplicissimo: basta scaricare l’applicazione o col-legarsi all’indirizzo internet http://togo.055055.it ed è subito visibile una mappa di Firenze con tutte le informa-zioni relative alla viabilità. Con un solo click è davvero possibile avere un’idea immediata sulle zone della città che in quel preciso momento risultano più cri-tiche per il traffico. Queste notizie utili, addirittura indispensabili per evitare le code in caso di congestione della viabi-lità, sono usufruibili da qualsiasi zona dell’area cittadina normalmente coper-ta dalla tradizionale rete della telefonia mobile. Ma come si utilizza questa nuova applicazione? In realtà la “na-vigazione” è molto diretta e permette di ottenere molteplici informazioni con pochissimi passaggi. Un menù sulla sinistra permette di attivare o disatti-vare sulla mappa ulteriori indicazioni, anche molto specifiche come le aree interdette al traffico, il divieto di acces-so o di svolta in una strada, la presenza di incidenti, le zone con parcheggi, gli autovelox, le stazioni car sharing, le paline per la ricarica dei mezzi elettri-ci, le condizioni del manto stradale. E ancora: i distributori di carburante, il noleggio bici, il restringimento di car-reggiata, le stazioni taxi o la presenza di rallentamenti sulle strade. Esistono anche alcuni menù preimpostati che aiutano a capire in quali zone è prefe-ribile spostarsi in auto o in moto, piut-tosto che a piedi o in bicicletta. Infine, un campo permette di inserire l’indi-rizzo preciso di una zona della città per monitorare in tempo reale cosa sta succedendo in quella strada, evitando così di rimanere imbottigliati nel traffi-co. Il servizio sembra particolarmente vincente se usato in mobilità su smar-tphone, ma l’applicazione scaricata su iPhone 4 risulta ancora macchinosa e

Con questo strumento si può monitorare la congestione di strade e viali in tempo

reale, ma anche avere la mappa esatta dei temuti autovelox, quella dei parcheggi,

dei restringimenti di carreggiata e persino dei distributori di benzina

ClICK. Si tratta di ToGo!, neonato servizio sulla mobilità fiorentina consultabile da computer e palmari

C’è traffi co? te lo dice il telefonino

Ginevra Donnici

lenta. ToGo! è una costola di 055055, multicanale integrato di Provincia, Comune di Firenze e 24 enti locali del territorio. Ma l’auspicio è quello di in-tegrarlo con tutta l’area metropolitana che da Firenze arriva fino a Pistoia, magari aggiungendo i dettagli delle linee autoferrotranviarie. Insomma, un sistema integrato di informazioni grazie al quale gli utenti potranno non trovarsi più impreparati o imbottigliati nel traffico cittadino.

Non poteva che chiamarsi “Nottetempo”. È il nuovo

servizio di trasporto pubblico a chiamata attivo durante le ore notturne. Fino al prossimo 31 agosto, infatti, è in azione una linea serale che collega la peri-feria fiorentina con il centro. Il servizio è ancora in fase speri-mentale ed è attivo nei settori della zona a sud-ovest di Firen-ze, Scandicci e via Senese, dove sono rimaste comunque attive le linee 6, 36 e 37, oltre alla linea T1 della tramvia. In un momen-to di difficoltà economica per il trasporto pubblico locale, a fron-te dei tagli decisi dal Governo, “Nottetempo permette di coprire le richieste dell’utenza, anche in fascia notturna. Modulando il servizio sulle prenotazioni è possibile anche registrare un piccolo risparmio sull’attuale spesa del servizio”, spiega l’as-sessore provinciale ai trasporti Stefano Giorgetti. “La nuova li-nea agevola gli spostamenti da e per il centro di Firenze in modo assolutamente compatibile con la nuova zona a traffico limita-to estiva – continua Giogetti – aggiungendo la flessibilità del servizio e la sicurezza di avere fermate vicine a casa dei richie-denti”. Dalle 22 alle 2 è infatti possibile avere a disposizione i bus sulla tratta desiderata, con la creazione di eventuali ferma-te adibite solo al passaggio di “Nottetempo”. Il biglietto ha un costo di quattro euro, deve essere acquistato a bordo, con validità dalle 20 alle 3 di notte, sulle li-nee Ataf. Non è previsto nessun costo per chi già possiede titoli plurigiornalieri o abbonamenti mensili. Il servizio di prenota-zione è attivo quotidianamen-te dalle 17 alle 24 (è possibile prenotare Nottetempo anche per più giorni). Per tutte le informa-zioni si può contattare il numero 055.5650555, attivo dalle 13 alle 19.30. Unica raccomandazione: le prenotazioni dovranno essere effettuate almeno 30 minuti pri-ma della corsa.

Nell’area sud ovest

E di notte via al “bus a chiamata”

LA NoVItÀ

C’è una funzione per scegliere il mezzo migliore per una data zona

tecnologie

/G.D.

12 Luglio 2011

Page 13: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

sPeCIAle. Parte da questo mese il nuovo progetto della Web&Press Edizioni

Il Reporter e l’associazione Guarnieriinsieme contro la “violenza stradale”La tragedia è avvenuta ormai più di un anno fa, nel-

la maledetta notte tra il 1° e il 2 giugno 2010, alle Cascine. Ed è una tragedia che Firenze ormai co-nosce bene. Lorenzo Guarnieri, 17 anni e mezzo,

avviato alla conclusione del quarto anno di liceo scientifico, viene travolto mentre si trova in sella al suo scooter, da un altro scooter guidato da uomo poi risultato positivo all’alcol e alla cannabis. Per Lorenzo non c’è niente da fare: muore sul colpo. Firenze viene a conoscenza della tragedia, Firenze piange, Firenze s’indigna. Come sempre, davanti a una morte ingiusta, tanto più se la vittima è un giovane, neppure mag-giorenne, come in questo caso. Firenze non vuol dimenticare. La famiglia di Lorenzo semplicemente non può, dimenticare. E allora decide di dar vita a un’associazione, l’associazione Lorenzo Guarnieri, per ricordarlo e per salvare altre vite uma-ne. Un’associazione che si batte fin da subito perché “la mor-te di Lorenzo non può e non deve essere vana”. Ci sono dei numeri, sul sito dell’associazione, che fanno paura. In Italia muoiono ogni anno cinquemila persone sulle strade, e la pri-ma causa di morte per i ragazzi tra 13 e 29 anni è la violenza stradale. Sì, proprio così: violenza. Perché “non è il destino che uccide i nostri ragazzi sulla strada. Sono delle scelte e dei comportamenti sbagliati che possono essere modificati con un intervento integrato, continuo e persistente da parte di chi governa”. Insomma, si deve cambiare. Anche per Loren-zo. Nasce così, lo scorso febbraio, il “progetto David”, che si pone un obiettivo tanto semplice quanto importante: salvare vite umane. Ma non solo. Perché proprio da Firenze, e proprio dall’associazione Guarnieri, insieme a Comune, Asaps (asso-

ciazione sostenitori e amici della polizia stradale) e associa-zione Gabriele Borgogni, parte la campagna per la proposta di legge sull’omicidio stradale, per inasprire le pene per chi provoca incidenti guidando sotto l’effetto di alcol e droga. E parte anche una raccolta di firme per sostenerla: fino ad ora sono state circa 20mila le adesioni dei cittadini, l’obiettivo è arrivare a 50mila. Per firmare basta andare sul sito www.omicidiostradale.it. Nasce anche un altro sito, www.occhioal-lastrada.it, che un’altra volta presenta dei numeri. Che ancora una volta fanno riflettere. Nel comune di Firenze, negli ultimi dieci anni, il 30% degli incidenti gravi è riconducibile all’al-col, e oltre l’80% di morti e feriti sono pedoni e motociclisti. Tra questi c’è anche Lorenzo. Firenze non vuole dimenticare, dicevamo, ma capita spesso che, con il passare del tempo, i ricordi si affievoliscano e tutto si faccia più lontano, più confu-so. Anche le tragedie. Per fare in modo che questo, questa vol-ta, non accada, Il Reporter e la Web&Press Edizioni voglio-no dare il loro supporto all’associazione Lorenzo Guarnieri. Iniziando da questo mese, con questa pagina, un percorso insieme. Un percorso che porterà, ogni mese, a dedicare uno spazio sul nostro giornale all’associazione, alle sue attività, ai risultati raggiunti. Con un obiettivo: non scordare una tragedia avvenuta un anno fa, di notte, alle Cascine, non spegnere i riflettori sulle tante, troppe tragedie simili che si ripetono a Fi-renze e non solo, non abbassare la guardia su un tema, quello della sicurezza stradale, su cui semplicemente la guardia non deve essere abbassata. Perché Firenze non vuole, e non deve, dimenticare. E anche Il Reporter, insieme all’associazione Guarnieri, proverà a fare in modo che questo non avvenga. patrizio donnini, amministratore unico di Web&press, e stefano Guarnieri

ogni mese, sulle pagine del nostro giornale, sarà dato spazio alle iniziative e alle attività portate avanti

dall’associazione. per non dimenticare le vittime degli incidenti e per salvare vite umane

055 200.13.26Il primo taxi tutto al femminile

www.intaxifirenze.it

L’amica che ti accompagna

la campagna 13

Page 14: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

lAVORO/1. Giovanni D’Andria, fiorentino d’adozione, è nel settore da quattordici anni

Crisi, un “consigliere” per gli investimentiAnche in Italia stanno

nascendo i consulenti

fi nanziari indipendenti:

lui è uno di questi.

“Così si evitano

condizionamenti

esterni”. e annuncia

un nuovo servizio

C’è chi lavora spalla a spalla con la crisi economica e ogni giorno fa i conti con mercati finanziari turbo-lenti e quotazioni schizofreniche.

In una situazione imprevedibile, la necessità è quella di un consigliere fidato in fatto di investi-menti. Anche in Italia stanno facendo capolino i primi consulenti finanziari indipendenti non lega-ti a banche o istituti di credito. In inglese vengono definiti “financial advisor”. Giovanni D’Andria, 35 anni, da 14 anni nel mondo degli investimenti, originario di Taranto ma fiorentino d’adozione, si appresta a diventare un consulente indipendente.Da promotore finanziario a consulente. Perché questa scelta e quali sono le differenze?Il consulente finanziario è una nuova figura profes-sionale che si affaccia in questi mesi sul mercato italiano. Finora i consigli in fatto di investimenti erano strettamente legati ai promotori delle ban-che, i quali si occupano di collocamento di pro-dotti. Questo comportava anche un conflitto di interesse: si era più propensi a consigliare prodotti di un determinato istituto di credito. Un consulente assicura invece indipendenza da condizionamenti “esterni” e un’attività totalmente incentrata sui bi-sogni del cliente.Come è cambiato il suo lavoro con la crisi?La situazione è molto difficile. Siamo dentro una crisi molto simile alla “grande depressione” del 1929. C’è malumore tra gli investitori, ma non c’è sfiducia nel mercato. I clienti si sono abituati a momenti di ristrettezze economiche. È necessaria però una pianificazione di medio-lungo periodo.

Qui entra in gioco il consulente finanziario.Come muoversi in un momento così particola-re? I soldi vanno lasciati “sotto il materasso”?La crisi economica ha dimostrato che anche gli stati e gli istituti di credito possono “fallire”, allo stesso tempo immobilizzando il capitale nella pro-pria banca si perdono delle opportunità di profitto. Quindi, qual è il suo consiglio?La parola d’ordine è prudenza: l’investimento va fatto con oculatezza, capendo bene i rischi che si corrono. La maggior parte di chi vuol mettere a frutto il proprio denaro non è consapevole di quel-lo che sta facendo. Bisogna conoscere non solo il prodotto che si acquista, ma anche il grado di rischio che comporta. Proprio per questo sto pen-

sando di attivare sul mio sito internet un podcast audiovideo per tutti i clienti, in cui vengono dati tutti gli strumenti per capire in modo semplice le scelte finanziarie.Spesso, a complicare le cose, ci sono le banche, non sempre chiare. Come comportarsi?Di frequente i clienti si interrogano se i prodotti finanziari acquistati in banca stiano portando ef-fettivamente ai guadagni desiderati. Per questo sto mettendo a punto un nuovo sevizio: un consulto ad hoc, in totale privacy, per verificare se le scelte effettuate con il proprio istituto di credito corri-spondono all’effettiva scelta del cliente. Una sorta di servizio “controlla-investimenti”. Il tutto con la garanzia di una figura indipendente.

GioVanni d’andria

Luca Squarcialupi

società

Come è bello fare spese da Trieste in giù. Lo scorso maggio la giunta regio-

nale toscana ha approvato la delibera che stipula la data di inizio dei saldi, per la pri-ma volta unificata in tutta Italia. Il provve-dimento di quest’anno è stato assunto con lo scopo di evitare lo smarrimento dei con-sumatori e soprattutto le competizioni “sle-ali” dei punti vendita tra i settori coinvolti. Dal primo sabato di questo mese, ovvero dal 2 luglio, i commercianti di tutta la pe-nisola hanno quindi attuato gli attesissimi sconti sul prezzo di cartellino di abbiglia-mento e calzature che si protrarranno per 60 giorni. Come di consueto, durante le prime settimane i punti vendita attueranno i saldi a partire dal 20-30 per cento, percen-tuali che andranno aumentando progressi-vamente raggiungendo, negli ultimissimi giorni, anche il 70 per cento. Il presidente della commissione per lo sviluppo econo-mico del Quartiere 1, Roberto Nativi, dice a proposito: “Lo spettro della crisi econo-mica non è ancora esorcizzato e per mol-ti commercianti il periodo dei saldi, una ‘moda’ ormai consolidata, rappresenta una possibilità per rientrare con le spese soste-nute durante l’anno, oltre che un’attrattiva per i turisti”. Se la svendita incontra le ne-cessità dei proprietari di negozi, senz’altro il discorso vale anche per gli acquirenti, tra cui si possono distinguere diverse “specie”: ci sono quelli più attenti che hanno comin-ciato a risparmiare qualche settimana pri-ma per avere più liquidità e poter fare gli acquisti migliori, mentre altri hanno tenuto a mente i capi d’abbigliamento e le calza-ture più costose prima dei saldi e si sono poi precipitati nel punto vendita per com-prarli a prezzo ribassato. Altri ancora, più semplicemente, si lasciano attrarre dalle percentuali di sconto esposte nelle vetrine e fanno qualche acquisto vantaggioso più per divertimento che per reale necessità, prima di partire per le vacanze.

Sono cominciati il 2 luglio

Saldi, via a due mesi di attesissimi sconti

/G.G.

AL rISpArMIo

14 Luglio 2011

Page 15: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

CUrIoSItÀ

Scordatevi Alfred, il fedele custode della casa di Batman, dimenticate il Lurch del-la Famiglia Addams, oggi il maggiordo-mo lascia la livrea in valigia, gira con lo

smartphone e parla tre o quattro lingue diverse. E il maggiordomo moderno è sempre più richiesto. Sono sempre di più coloro che si reinventano il mestiere, eppure non bastano a coprire una do-manda in costante ascesa. Anche se, c’è da dirlo, il precariato si è fatto largo anche all’interno di una professione che un tempo si poteva ben dire per la vita. Adesso, infatti, gli “Ambrogio” di tutta Italia lavorano sempre più spesso come freelance. C’è chi li assume esclusivamente per una serata, chi per un viaggio di lavoro, chi per organizzare e assistere i preparativi di un matrimonio. E chi “noleggia” il prezioso assistente per offrirlo in dono a madre, sorella, fidanzata. Insomma, dopo il “marito in affitto” arriva anche il maggiordomo a ore: un pomeriggio per fare il cambio degli ar-madi, qualche ora per rivoluzionare la gestione della casa, una serata per preparare una cena o una settimana per coordinare l’organizzazione di una cerimonia. “La professione si è evoluta – spie-

ga Elisa Dal Bosco, presidente dell’Associazione Italiana Maggiordomi – per rispondere ad esigen-ze diverse. Il maggiordomo di oggi è più simile a un personal assistant che al capo della servitù”. E anche la clientela si è diversificata. “Anche perché – continua Dal Bosco – le tariffe giornaliere sono accessibili a tutti: si parte da 150 euro in su”. E la domanda è talmente alta che stanno proliferando anche in Toscana i corsi di formazione. Il primo è stato organizzato dalla Provincia di Grosseto: dieci posti egualmente divisi tra uomini e donne. Le ore di lezione sono 450 in tutto, di cui 280 in aula, tra insegnamenti di geografia turistica, storia dell’arte, materie enogastronomiche e galateo, e le altre in strutture alberghiere e agriturismi. “La se-lezione è stata molto dura – spiega Fabrizio San-dri, direttore di Multimedia Group, la società che ha messo in piedi il corso in collaborazione con l’Aim – si richiedeva la conoscenza di almeno due lingue, gradita la laurea e l’esperienza pregressa”. Ma chi esce da questi corsi “nel 90% dei casi trova un lavoro – precisa – che sia su una nave da cro-ciera, in albergo o da un privato”. Le più richieste sono le donne, probabilmente per l’attitudine a

occuparsi della gestione di una casa a 360 gra-di. Ma coloro che partecipano ai corsi (non solo quello grossetano) sono persone di ogni genere ed età: dai ragazzi appena usciti dall’alberghiero ai quaranta-cinquantenni in cerca di una seconda

chance. L’iniziativa della Provincia di Grosseto (finanziata con fondi europei) ha avuto così tanto successo che Sandri pensa di replicarla a Firenze, tra il prossimo autunno e l’inizio del nuovo anno. Questa volta, però, sarà a pagamento.

C’è chi li assume solo per una serata o per preparare

un matrimonio: “Le tariffe sono accessibili a tutti”.

e anche in toscana proliferano i corsi di formazione

Credevate che il mestiere di precettore appartenesse al passato? Vi sbagliavate di grosso, perché qualcuno se lo

è reinventato e ha anche un discreto successo. Quel qualcuno è Marco Rinaldi, classe 1976, originario di Ferrara. Una lau-rea alla Normale di Pisa in tasca e diversi anni di esperienza alle spalle, Rinaldi reperisce i suoi clienti tramite internet o, più spesso, grazie al passaparola. Per lo più si tratta di famiglie nobili, residenti nel Nord e Centro Italia. Come un precettore d’altri tempi, Rinaldi va ad abitare con loro, o li segue negli spostamenti e impartisce lezioni praticamente

di tutto, dalla fisica alle buone maniere. Non ci sono limiti di età per diventare suoi alunni, pardon, allievi. Sull’identità dei clienti, però, il precettore mantiene il più assoluto riser-bo, requisito fondamentale per svolgere un incarico come questo. Sul suo sito web si può al massimo leggere la sto-ria di alcuni casi che ha “preso in cura” e conoscere metodi e progressi fatti. Niente nomi, però, e niente informazioni rilasciate per telefono, sempre meglio incontrarsi di perso-na. Rinaldi tiene anche dei seminari per futuri precettori e collabora anche ai corsi per maggiordomi. La sua materia?

“Galateo della conversazione”. Già, perché un maggiordo-mo che si rispetti deve sapere quando è opportuno intrapren-dere una conversazione e, in tal caso, di che cosa parlare, quali argomenti toccare e quali invece è meglio evitare, per non dare adito a polemiche o non scadere nella banalità. Una capacità che in realtà si rivela utile in molti altri ambiti e professioni differenti, a partire da quelle che portano a stare a contatto con un pubblico diverso o magari “da trattare con cura”. Perché la buona educazione non passa mai di moda. Parola di uno che parla ancora latino.

Marco Rinaldi, laureato alla Normale di Pisa, dà lezioni a domicilio. Oltre a tenere seminari per futuri “educatori”

Il precettore esiste ancora. E insegna di tutto, dalla fi sica alle buone maniere

Ambrogio? Va di moda, ma è “precario”

Francesca Puliti

lAVORO/2. Niente posto fisso, pure i maggiordomi sono freelance. Anche se sempre più richiesti

/F.P.

società

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Page 16: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

Il trionfo dei quattro sì alla consultazione di giugno

avrà conseguenze anche in città: il sindaco ha già

annunciato di voler verifi care se ci sono le condizioni

per riassorbire il 40 per cento di publiacqua a suo

tempo privatizzata, forse entro la fi ne dell’anno

politica

Matteo Renzi rilancia. Dopo il risultato referendario che ha bloccato il tentativo di li-beralizzare l’acqua e ha cancellato la norma che garantiva ai privati il 7 per cento di interesse sul capitale investito, il sindaco punta in alto e, per nulla scoraggiato dalla vittoria del “sì” sul secondo quesito (nonostante fosse un sostenitore del

“no”), “accetta il responso” e, con un coup de theatre, propone di ripubblicizzare Pu-bliacqua (composta da aziende pubbliche e private) riacquistando le quote vendute ai privati. “Il referendum – ha dichiarato – ha dato dei risul-tati concreti e credo che sia giusto verificare se ci sono le condizioni tecniche ed economiche per rientrare il possesso del 40 per cento di Publiacqua: per questo ho dato mandato ai nostri tecnici di fare una ve-rifica, perché ci credo e perché ho l’obbligo morale di dare una risposta agli elettori fiorentini che con il referendum si sono espressi’’. Il primo cittadino di Firenze ha dettato anche la tabella di marcia, spiegando che il progetto potrebbe realizzarsi ‘’da qui alla fine dell’anno’’. Nel 2006, al momento dell’ingresso dei privati, la valutazione del 40 per cento fu di 60 milioni, e tenuto conto degli investimenti fatti, l’operazione di riacquisto non dovrebbe superare 100 milioni. Il 40 per cento di

Antonio Passanese

Il PuNtO. Per lo stop al nucleare può tirare un sospiro di sollievo Scarlino, nel grossetano

Referendum, cosa cambia a FirenzePubliacqua (aperta ai privati con gara pubblica nel 2006) è in mano alla

società Acque Blu Fiorentine, detenuta, tra gli altri, per il 68,99 per cento da Acea, per il 22,83 per cento da Suez Environne-

ment e per l’8 per cento da Mps Investments. Il Comu-ne di Firenze è il secondo azionista con il 21,67 per

cento, dopo Consiag (24,94 per cento). Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana,

forte della vittoria dei “sì” propone l’azionariato popolare o la creazione di cooperative. Ma cosa cambia adesso? Nell’immediato bisognerà capire come si farà fronte agli ingenti investimenti già stanziati che le imprese si erano det-te disponibili a coprire contando, per il recupero, sulle tariffe. Un bel problema, dunque, soprattutto per quelle socie-tà con forte carattere pubblico, proprio

come Publiacqua. L’altro argomento refe-rendario che ha riscosso grande successo tra gli italiani ottenendo un profluvio di “sì” era quello sul nucleare. Cosa dobbia-

mo aspettarci ora? Il governo dovrà definire il programma per l’energia verde e bloccare

il progetto per la costruzione di nuove centrali nucleari. Molti, a questo punto, auspicano che ci

sia una maggiore considerazione, e dunque più in-vestimenti, per le cosiddette rinnovabili: vento, sole

e acqua. Gli abitanti di Scarlino, nel grossetano, sede individuata da un’apposita commissione per

ospitare entro il 2020 una centrale, possono tirare un sospiro di sollievo.

L’INterVIStA

Erasmo D’Angelis è il presidente di Publiacqua, l’azienda che ge-stisce il servizio idrico e di depurazione in 49 comuni toscani. Gli

abbiamo rivolto alcune domande per capire cosa accade ora. “Intanto c’è un aspetto sorprendente in questo post-referendum. Sono le tele-fonate che arrivano a Publiacqua da parte di chi ha votato due sì. C’è chi chiede: ‘L’acqua non si paga più?’. Molti invece ci spiegano che il loro voto era necessario ‘per non far vendere l’azienda alle multina-zionali’. Publiacqua, ovviamente, non era all’asta e resta saldamente nelle mani di 49 Comuni, ma questa piccola onda affettiva dimostra, oltre a qualche equivoco, che la campagna referendaria ha fatto leva su un principio sano, giusto e indiscutibile: l’acqua è un diritto uni-versale e un bene comune. E il sentimento dell’opinione pubblica si è aggrappato al potente brand dell’acqua pubblica (e gratuita) come a un

salvagente etico di fronte a un mondo che cambia velocemente, alla crisi, a una politica nazionale mai caduta così in basso e a una società debilitata dalla frammentazione di mondi, blocchi sociali, sistemi di valori un tempo solidi”. Lei ha affermato che c’era il rischio di sospendere l’emissione del-le bollette. In che modo si è evoluta la vicenda? Diciamo che siamo ancora in piena evoluzione. Abrogata la remunera-zione del capitale del 7 per cento lordo si è infatti aperto un pericoloso vuoto legislativo che crea incertezza. Purtroppo, come spesso accade in Italia, eliminata una norma non c’è l’alternativa e si apre il caos. Noi vogliamo rispettare il voto e anche evitare di essere sepolti da class action e contenziosi. Siamo in attesa di un decreto del Ministero e di indicazioni della nostra autorità di ambito a cui spetta l’esclusiva

decisione sulla tariffa, sono loro gli unici autorizzati a decidere quali costi inserire nella bolletta. Ma a Roma si discute persino di una tassa di scopo comunale sull’acqua almeno equivalente alla bolletta. Lei crede che ci saranno aumenti? Penso e spero di no. I nostri sindaci hanno pianificato una bolletta sostenibile a 240 euro l’anno iva inclusa, prevedendo sostegni per fa-sce in difficoltà, nuovi poveri, famiglie in emergenza. Sanno, prima di chiunque altro, che non è possibile superare questa cifra, legata ai grandi investimenti per la depurazione e alla qualità della nostra acqua. Il sindaco Renzi propone di ripubbliccizzare Publiacqua acqui-stando la quota privata del 40 per cento. Cosa ne pensa? Che Renzi non solo è coerente, ma ha l’indubbia capacità di saper ascoltare i suoi cittadini. Se ci saranno le condizioni lo farà.

Parla Erasmo D’Angelis, presidente della società che gestisce il servizio idrico in 49 comuni toscani

“Nessun aumento in bolletta, ora aspettiamo le decisioni ministeriali”

/A.P.

1189174

16 Luglio 2011

Page 17: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

Dopo la discussione e la votazio-ne di trentacinque emendamenti,

Palazzo Vecchio approva il bilancio di previsione per il 2011. Un conto economico da 930 milioni di euro, dei quali 440 milioni per gli investimenti. La maggioranza, con i ventisette voti favorevoli del Partito democratico, Idv, Sel e gruppo misto, supera l’ulti-mo scoglio amministrativo prima delle vacanze estive. Due gli astenuti, Lega e Fli, e otto i contrari: Pdl, Per un’altra città, Udc e Tommaso Grassi del grup-po Spini. “Gli obiettivi che l’ammini-strazione comunale si era prefissa per il bilancio preventivo 2011 sono stati tutti raggiunti: l’equilibrio di bilancio, il rispetto del patto di stabilità, il con-tenimento della spesa per il personale. E questo a fronte di un taglio di 19 milioni di euro dei trasferimenti dal-lo stato e di 2,5 milioni di euro per il trasporto pubblico locale da parte della

Regione”. Lo ha detto il vicesindaco Dario Nardella illustrando i dati della manovra: “Questo bilancio nasce in un contesto economico nazionale di vera e propria emergenza - ha sottolineato il vicesindaco - ed è un atto politico di co-raggio e responsabilità, che non grava sui contribuenti fiorentini e punta a più risparmi ed efficienza nella macchina amministrativa’’. Critica, invece, l’op-posizione, che non risparmia stilettate al governo Renzi. “In questo bilancio vi sono luci e ombre sia nell’ambito delle uscite che delle entrate – ha ac-cusato il capogruppo di Lega Nord Toscana Mario Razzanelli - la caratte-ristica più importante di un bilancio di una città, che non differisce poi molto da quello di un’azienda, è rappresen-

tata dalla certezza delle entrate. Sen-za questo dato i conti non tornano. E oggi, in un momento in cui il mercato immobiliare è in profonda crisi, mette-re la mano sul fuoco che verranno re-alizzati i proventi delle alienazioni dei beni immobili francamente mi lascia molto perplesso”. Gli fa eco il consi-gliere pidiellino Marco Stella: “Renzi, dopo gli slogan da campagna elettorale e un paio di spot durante questi primi due anni, con questo bilancio di previ-sione si conferma, come molti di noi sostenevano, un sindaco qualunque.Non brilla certo per innovazione il bi-lancio di previsione 2011, Renzi usa gli stessi mezzi di qualunque sindaco per varare il suo bilancio”. La replica di Matteo Renzi non si è fatta attendere: “Non solo non si mettono le mani in ta-sca ai cittadini - ha sottolineato il sinda-co - ma manteniamo lo stesso standard di servizi nel sociale e nella pubblica istruzione e investiamo in cultura”.Anche l’assessore Angelo Falchetti fa quadrato attorno alla maggioranza e sottolinea come “lo scorso anno siamo riusciti a risparmiare 4 milioni e mez-zo di euro. Proseguendo su questa stra-da, per il 2011 ne risparmieremo 11,5. Abbiamo fatto ‘di necessità virtù’ e, a fronte delle minori entrate statali, sono state ridotte le spese della macchina comunale”.

politica

“Tornerei ad Arcore anche domani mat-tina”, aveva detto scherzando Matteo Renzi durante la discussione in con-siglio comunale sull’imposta di sog-

giorno. E, proprio parlando della tassa, il sindaco ha ricordato l’incontro di Arcore con il premier Silvio Berlusconi, incontro “contestato” a sinistra, ma dal quale il sindaco ottenne, appunto, il contributo di scopo per il turismo. Nel 2010 Firenze ha registrato presen-ze record di turisti: sette milioni e mezzo. Se Palazzo Vecchio, è il pensiero di molti, avesse deciso di appli-care la “tassa di soggiorno” quando Matteo Renzi la lanciò, probabilmente le casse del Comune ne avreb-bero tratto giovamento. Ma con i se e con i ma non si fa la storia, recita un vecchio adagio. Oggi fa notizia, finalmente, l’adozione di questa imposta, votata dalla maggioranza compatta con il sì anche di Mario Raz-zanelli della Lega Nord Toscana. La tassa di scopo è applicata dal primo luglio e, come recita la nota dira-mata da Palazzo Vecchio, “servirà ad aiutare il Comune a garantire i livelli di qualità dei servizi, in particolare quelli relativi all’ambito turistico, culturale, ambientale e del trasporto pubblico. È un modo per far trovare ai nostri turisti una città accogliente, pulita ed efficiente”. Insomma, di questo piccolo balzello ne beneficeranno la città e il salotto buono di Firenze, ovvero ciò che ci contraddistingue in tutto il mondo per la sua bellezza e la sua unicità: il centro storico. La tassa varia da 1 a 5 euro, in base alle stelle dell’hotel, del b&b, degli ostelli o degli affittacamere. Tra gli interventi previsti

anche la realizzazione di fontanelli di acqua potabile nelle piazze (come quello inaugurato a fine giugno in piazza della Signoria) e un servizio di bike sharing usufruibile sia dai residenti che dai turisti ospiti nelle strutture ricettive. L’amministrazione comunale conta di ricavare dalla tassa di soggiorno circa dieci milioni di euro per il 2011 e 20 milioni a regime, a partire dal 2012. “Abbiamo approvato una regola che già c’è in altre città - ha detto il sindaco - i turisti che vengono a dormire a Firenze danno un contributo per tenerla più

pulita e più viva culturalmente. I denari andranno per tante iniziative legate ai beni culturali, ma anche alla lotta al degrado”. “Con la tassa di soggiorno - ha ag-giunto il sindaco - potremo inoltre evitare di mettere tasse ai fiorentini: non aumenteranno imposte o tarif-fe’’. Fuoco di fila del Pdl sull’amministrazione, rea di aver reintrodotto una vecchia tassa. “Abbiamo lavorato perché il testo finale limitasse la discrezionalità dei sin-daci nell’utilizzo delle risorse – hanno detto il parla-mentare Gabriele Toccafondi e il capogruppo Giovanni Galli – e ora vigileremo e ci impegneremo perché i soldi non finiscano nel calderone del bilancio comuna-le, ma portino benefici concreti per tutti i cittadini. Dai nostri calcoli potrebbe arrivare in città un ‘tesoretto’ di oltre 30 milioni di euro: Renzi non avrà più alibi, do-vrà smettere di lamentarsi per le risorse che mancano e sarà messo davvero alla prova. Noi abbiamo le nostre idee, vedremo cosa sarà capace di fare lui”. La maggio-ranza bolla la querelle come “strumentale” e, a levare gli scudi, ci pensa il consigliere Pd Andrea Pugliese. “L’imposta di soggiorno approvata dal consiglio comu-nale – dice – permetterà di spalmare i costi di gestione dei flussi turistici non soltanto sui fiorentini ma anche sugli stessi turisti, che usufruiscono dei servizi messi a disposizione dalla città, e sugli albergatori, che ricava-no risorse dalla presenza dei turisti a Firenze”.

una turista

Antonio Passanese

Via alla tassa di soggiorno, in arrivo un “tesoretto” da 20 milioni l’anno

lA NOVItÀ. Dal primo luglio è scattata l’imposta per i turisti

Il Comune fa i conti,approvato il bilancio

/A.P.

Il VOtO. Con 27 favorevoli. Otto i contrari

Varierà da uno a cinque euro in base al numero di stelle della struttura ricettiva

In totale 930 milioni, di cui440 per gliinvestimenti

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Page 18: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

Sole, mare e una formazione da fare sot-to l’ombrellone. Se non ne potete più di arrostire in spiaggia (quelli che tra voi si stanno già godendo le ferie) o se, anco-

ra in città, volete prendervi una pausa dal lavoro, ecco un “gioco” che Il Reporter ha pensato per voi. Che poi un gioco non è, perché stiamo parlan-do una cosa seria, serissima: il calcio. O, meglio, la Fiorentina. Come alcuni di voi hanno già inizia-to a fare, dopo “l’appello” che avevamo lanciato qualche tempo fa sul nostro sito www.ilreporter.it, quello che vi chiediamo è di mandare alla re-dazione del nostro giornale, all’indirizzo e-mail [email protected], la Fiorentina che vorreste veder scendere in campo la prossima stagione. Di trasformarvi, insomma, in direttori sportivi per un giorno, di mettervi nei panni di Corvino e di dar prova di tutta la vostra abilità e fantasia in materia di pallone, perché – si sa – gli italiani, tra le altre cose, sono anche un popolo di tecnici. Nelle for-

mazioni che ci avete già inviato, in cima alla lista dei desideri “possibili” c’è lui, Fantantonio da Bari, al secolo Antonio Cassano. E poi ci sono gli altri sogni, quelli “impossibili”, ma – parlando di sogni e di calcio – di impossibile non c’è niente: c’è chi vedrebbe bene il Principe (in crisi?) Milito al cen-tro dell’attacco viola, chi vorrebbe veder arrivare Aguero sulle rive dell’Arno e chi preferirebbe una coppia tutta azzurra Cassano-Borriello. Qualun-que sia la vostra formazione dei sogni inviatecela: noi la pubblicheremo sul nostro sito. E chissà che anche Corvino non decida di dare un’occhiata e, perché no, prenda spunto dalle vostre idee.

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CALCIOMERCATO, AGGIORNAMENTIE TRATTATIVE SU

UN’ESTATE TUTTADA VIVERE: EVENTI

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PEDONALIZZAZIONE,LE NOVITÀ

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ON lINe. Mandateci la formazione che vorreste in campo il prossimo anno, sarà pubblicata sul sito

Un giorno da Corvino: la vostra Fiorentina

internet

Giornale di informazione del ComuneN.7 - Luglio 2011 www.comune.fi esole.fi .it

informazioni 055/055

64°ESTATEFIESOLANAEPREMIOMAESTRIDELCINEMAEntra nel vivo il programma dell’EstateFiesolananel mese di luglio, con l’atteso PremioFiesoleaiMaestridelCinema, che quest’anno sarà conferito a Jean-PierreeLucDardennei quali l’8luglioincontreranno il pubblico alle 19.15 nella terrazza del Teatro Romano, mentre alle ore 21.15 riceveranno il premio: un evento ad ingresso libero che proseguirà con la proiezione del loro ultimo � lm Le Gamin au vélo (2011) e di Rosetta (1999) e che vedrà sul palco del Teatro Romano CéciledeFrance,NanniMorettiegeorgetteRanucci.

vivereJazzFestival parte il 6 luglio dall’An� teatro delle Cascine con Mike Stern - che si esibisce con il francese DidierLockwood al violino - e prosegue nel Teatro Romano di Fiesole, il 18 luglio, con CassandraWilson. Altri gli interpreti internazionali, come la formazione di CharlesLloyd con JasonMoran,EricharlandeReubenRogers, tutti straordinari interpreti del loro strumento (23/7). Intenso poi il programma dedicato agli artisti italiani. Primo appuntamento con il nuovo progetto del poliedrico gianlucaPetrella, favorito dall’Associazione Nazionale I-Jazz, che insie-me ad un gruppo di giovani interpreti si cimenterà nelle musiche di NinoRota(11/7). Il 20 luglio sarà la volta dell’omaggio a JohnColtrane, ideato da uno dei più appassionati esecutori dell’ope-ra del maestro statunitense, StefanoCantini,che a Fiesole sarà conAresTavolazzi,FrancescoMacciantiePieroBorri (20/7). Non ultimo uno degli artisti rivelazione della nuova generazione di cantanti jazz & swing, Raphaelgualazzi, di ritorno da Sanremo dove è stato premiato nella categoria giovani dalla critica e dalla stampa (14/7).

Novità di questa edizione dell’Estate Fiesolana un teatro che parla di attualità con Beppegrillo, il quale, di ritorno dai suoi successi a Londra e Parigi, viene a parlare della rivoluzione della rete e di altri temi in uno spettacolo sempre work in progress (16/7); e ancora attualità con MarcoTra-vaglioche, dopo aver registrato il tutto esaurito nei teatri d’Italia con “Promemoria”, presenta il suo nuovo show con la partecipazione diIsabellaFerrari: “Anestesia totale”, fra disinformazione e politica (22/7).

Altrieventi in cartellone: il concerto per piano solo di giovanniAllevi, alieno della musica clas-sica contemporanea, che si tiene il 12 luglio e i. JubileeShouters in Summer Edition il 9 luglio. In chiusura sarà protagonista l’oriente con, direttamente dalla provincia cinese di Jiangsu, l’Ope-raKun durante la quale saranno rappresentate scene madri delle varie opere cinesi tradizionali (2/8).

INFORMAzIONIEPREvENDITETEATRO ROMANO, via Portigiani 1, Fiesole, tel. 055 5961293 (ore 10.00 -19.00)www.estatefiesolana.itCircuitoregionaleboxofficewww.boxol.itIbigliettiperlarassegnaviverejazzsonoinvenditaanchesuwww.ticketone.it-www.eventimusicpool.itvendita dei biglietti alla cassa del Teatro Romano la sera stessa dello spettacolo (dalle ore 20.30)

PROgRAMMA

6luglio - ore 21.30 – Firenze - An� teatro delle CascineVivere JazzIn collaborazione con il Comune di Firenze – Assessorato alla CulturaMikeSternBandconDidierLockwoodMike Stern – chitarra, Didier Lockwood – violino, Tom Kennedy – basso elettrico, Dave Weckl – batteria

CINEMAingressolibero8luglio,Teatro RomanoRegione Toscana – Fondazione Sistema Toscana-Mediateca Regionalee Sindacato Nazionale Critici Cinematogra� ci Italiani

PREMIOFIESOLEAIMAESTRIDELCINEMA2011JEAN-PIERREeLUCDARDENNEore 19.30Teatro Romano – Terrazza barincontro-aperitivo con i Fratelli Dardenneore 21.15consegna del Premio a Jean-Pierre e Luc Dardenneintervengono: Cécile de France, Nanni Moretti, Georgette Ranucciproiezioni: Le Gamin au vélo (2011) – v.o. sott. it. Rosetta (1999)

9 luglio – ore 21.30 – Teatro RomanoJubileeShoutersSummer Edition

11luglio– ore 21.30 – Teatro RomanoVivere JazzRotaProjectGianluca Petrella – trombone, Giovanni Guidi – piano, John de Leo – voce, Beppe Scardino – sax, Andrea Sartoni – elettronica, Joe Rehmer – basso, Cristiano Calcagnile – batteria.

12luglio– ore 21.30 – Teatro RomanogiovanniAllevi–Alienworldtour

13luglio– ore 21.30 – Teatro RomanoOrchestragiovanileItaliana

Pavel Vernikov, violinoAndrea Lucchesini, pianoforteDirige Nicola Paszkowski

14luglio– ore 21.30 – Teatro RomanoVivere JazzRaphaelgualazziRaphael Gualazzi – voce e pianoforte, Christian Chicco Marin – batteria e percussioni, Manuele Montanari – contrabbasso, Luigi Faggi Grigioni – tromba e ª icorno, Max Valentini – sax, Giuseppe Conte – chitarra.

16luglio– ore 21.30 – Teatro RomanoBeppegrillo–Beppegrilloisback

17luglio– ore 21.30 – Teatro Romano AccademiadiBelCanto–ArieeCanzonidelrepertoriodiBelCanto

18luglio – ore 21.30 – Teatro RomanoVivere Jazzin collaborazione con il Comune di Firenze – Assessorato alla CulturaCassandraWilsonCassandra Wilson – voce, Marvin Sewell – chitarra, Herlin Reily – batteria, Regiona Vella – basso, Jonathan Batiste – piano.

19luglio – ore 21.30 – Teatro RomanoVivere JazzgrupoCompaySegundoGuajiro Mirabal – tromba, Cachaíto López – contrabbasso, Manuel Galbán – chitarra/tastiere, Aguaje Ramos – trombone, Barbarito Torres – laud, Amadito Valdés – timbal, Idania Valdés – voce/percussioni, Rolando Luna – piano, Filiberto Sanchéz – bongos, Angel Terry – congas, Carlos Calunga – voce, Luis Alemany – tromba, Raúl Nacianceno – clarinetto/ª auto/sax

20luglio – ore 21.30 – Teatro RomanoVivere JazzLivingColtraneStefano Cantini – sax, Francesco Macciantini – piano, Ares Tavolazzi – basso, Piro Borri – batteria

22luglio – ore 21.30 – Teatro RomanoAnestesiaTotaledi e con MarcoTravagliocon la partecipazione di IsabellaFerrarimusiche dal vivodivalentinoCorvino–viola elettronica

23luglio – ore 21.30 – Teatro RomanoVivere JazzCharlesLloydnewquartetCharles Lloyd – ª auto e sax, Jason Moran – piano, Eric Hurland – batteria, Reuben Rogers – con-trabbasso2agosto-ore 21.30 – Teatro RomanoOperaKun

64°ESTATEFIESOLANA-ANNULLATOILPROgETTO“BOCCACCIO,RIvEDUTOESCORRETTO”CONDARIOFOEFRANCARAMEPer motividisaluteDarioFoèstatocostrettoadannullareilsuoprogettosuBoccaccio, previsto al Teatro Romano di Fiesole nell’ambito dell’Estate Fiesolana il 26 e 27 luglio.I possessori del biglietto potranno chiederneilrimborsopressoilpuntovenditad’acquistoentrosabato31luglio.Per informazioni: 055/362067  

gIULIANAFRESCO:MNEMOSINEODELLAMEMORIAÈ ospitata finoal31agosto negli spazi del MuseoArcheologico (via Portigiani, 1 - Fiesole) la personale di giulianaFresco, “MnemosineodellaMemoria”, a cura di Martina CorgnatiLa mostra, la primamaiallestitainToscana, propone una serie di opere (in buona parte esegui-te appositamente per l’occasione) dedicatealtemaaff ascinantedellamemoria che ispira da sempre il lavoro pittorico dell’artista. Formatasi fra Londra e Milano, Giuliana Fresco infatti realizza opere, dipinti e carte che collegano l’osservazione delle cose, in particolare del paesaggio, con la visionarietà di frammenti tratti dalla storia dell’arte come dal passato remoto della storia indivi-duale. L’immagine che ne risulta ha così, spesso, un carattere dolcemente visionario, sospeso fra narrazione intima, quasi cronaca di un particolare vissuto, e l’astrazione pura.Leopereultime,realizzateperlopiùsutelelibere,priveditelaio e appese direttamente alla parete, guardano in particolare al paesaggio toscano, e nello speci� co a quello di Fiesole, inserendovi però frammenti di un’archeologia del profondo che rendono le sue atmosfere parti-colarmente suggestive. Scrive Martina Corgnati nel catalogo della rassegna: “per il lavoro di Giuliana Fresco, nel corso degli anni, la memoria è diventata sempre più importante, anzi fondamentale. Contemporane-amente la sua pittura, che inizialmente presentava emergenze, per così dire, espressioniste, si è progressivamente spogliata dalle componenti emotive, dall’impulsività della pennellata, per riappropriarsi di una qualità descrittiva, ma non naturalistica, sempre più spiccata e sempre più personale. Questa qualità, squisitamente pittorica si sposa, spesso, con un bisogno di ricordare

18 Luglio 2011

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Giornale di informazione del ComuneN.7 - Luglio 2011 www.comune.fi esole.fi .it

informazioni 055/055

64°ESTATEFIESOLANAEPREMIOMAESTRIDELCINEMAEntra nel vivo il programma dell’EstateFiesolananel mese di luglio, con l’atteso PremioFiesoleaiMaestridelCinema, che quest’anno sarà conferito a Jean-PierreeLucDardennei quali l’8luglioincontreranno il pubblico alle 19.15 nella terrazza del Teatro Romano, mentre alle ore 21.15 riceveranno il premio: un evento ad ingresso libero che proseguirà con la proiezione del loro ultimo � lm Le Gamin au vélo (2011) e di Rosetta (1999) e che vedrà sul palco del Teatro Romano CéciledeFrance,NanniMorettiegeorgetteRanucci.

vivereJazzFestival parte il 6 luglio dall’An� teatro delle Cascine con Mike Stern - che si esibisce con il francese DidierLockwood al violino - e prosegue nel Teatro Romano di Fiesole, il 18 luglio, con CassandraWilson. Altri gli interpreti internazionali, come la formazione di CharlesLloyd con JasonMoran,EricharlandeReubenRogers, tutti straordinari interpreti del loro strumento (23/7). Intenso poi il programma dedicato agli artisti italiani. Primo appuntamento con il nuovo progetto del poliedrico gianlucaPetrella, favorito dall’Associazione Nazionale I-Jazz, che insie-me ad un gruppo di giovani interpreti si cimenterà nelle musiche di NinoRota(11/7). Il 20 luglio sarà la volta dell’omaggio a JohnColtrane, ideato da uno dei più appassionati esecutori dell’ope-ra del maestro statunitense, StefanoCantini,che a Fiesole sarà conAresTavolazzi,FrancescoMacciantiePieroBorri (20/7). Non ultimo uno degli artisti rivelazione della nuova generazione di cantanti jazz & swing, Raphaelgualazzi, di ritorno da Sanremo dove è stato premiato nella categoria giovani dalla critica e dalla stampa (14/7).

Novità di questa edizione dell’Estate Fiesolana un teatro che parla di attualità con Beppegrillo, il quale, di ritorno dai suoi successi a Londra e Parigi, viene a parlare della rivoluzione della rete e di altri temi in uno spettacolo sempre work in progress (16/7); e ancora attualità con MarcoTra-vaglioche, dopo aver registrato il tutto esaurito nei teatri d’Italia con “Promemoria”, presenta il suo nuovo show con la partecipazione diIsabellaFerrari: “Anestesia totale”, fra disinformazione e politica (22/7).

Altrieventi in cartellone: il concerto per piano solo di giovanniAllevi, alieno della musica clas-sica contemporanea, che si tiene il 12 luglio e i. JubileeShouters in Summer Edition il 9 luglio. In chiusura sarà protagonista l’oriente con, direttamente dalla provincia cinese di Jiangsu, l’Ope-raKun durante la quale saranno rappresentate scene madri delle varie opere cinesi tradizionali (2/8).

INFORMAzIONIEPREvENDITETEATRO ROMANO, via Portigiani 1, Fiesole, tel. 055 5961293 (ore 10.00 -19.00)www.estatefiesolana.itCircuitoregionaleboxofficewww.boxol.itIbigliettiperlarassegnaviverejazzsonoinvenditaanchesuwww.ticketone.it-www.eventimusicpool.itvendita dei biglietti alla cassa del Teatro Romano la sera stessa dello spettacolo (dalle ore 20.30)

PROgRAMMA

6luglio - ore 21.30 – Firenze - An� teatro delle CascineVivere JazzIn collaborazione con il Comune di Firenze – Assessorato alla CulturaMikeSternBandconDidierLockwoodMike Stern – chitarra, Didier Lockwood – violino, Tom Kennedy – basso elettrico, Dave Weckl – batteria

CINEMAingressolibero8luglio,Teatro RomanoRegione Toscana – Fondazione Sistema Toscana-Mediateca Regionalee Sindacato Nazionale Critici Cinematogra� ci Italiani

PREMIOFIESOLEAIMAESTRIDELCINEMA2011JEAN-PIERREeLUCDARDENNEore 19.30Teatro Romano – Terrazza barincontro-aperitivo con i Fratelli Dardenneore 21.15consegna del Premio a Jean-Pierre e Luc Dardenneintervengono: Cécile de France, Nanni Moretti, Georgette Ranucciproiezioni: Le Gamin au vélo (2011) – v.o. sott. it. Rosetta (1999)

9 luglio – ore 21.30 – Teatro RomanoJubileeShoutersSummer Edition

11luglio– ore 21.30 – Teatro RomanoVivere JazzRotaProjectGianluca Petrella – trombone, Giovanni Guidi – piano, John de Leo – voce, Beppe Scardino – sax, Andrea Sartoni – elettronica, Joe Rehmer – basso, Cristiano Calcagnile – batteria.

12luglio– ore 21.30 – Teatro RomanogiovanniAllevi–Alienworldtour

13luglio– ore 21.30 – Teatro RomanoOrchestragiovanileItaliana

Pavel Vernikov, violinoAndrea Lucchesini, pianoforteDirige Nicola Paszkowski

14luglio– ore 21.30 – Teatro RomanoVivere JazzRaphaelgualazziRaphael Gualazzi – voce e pianoforte, Christian Chicco Marin – batteria e percussioni, Manuele Montanari – contrabbasso, Luigi Faggi Grigioni – tromba e ª icorno, Max Valentini – sax, Giuseppe Conte – chitarra.

16luglio– ore 21.30 – Teatro RomanoBeppegrillo–Beppegrilloisback

17luglio– ore 21.30 – Teatro Romano AccademiadiBelCanto–ArieeCanzonidelrepertoriodiBelCanto

18luglio – ore 21.30 – Teatro RomanoVivere Jazzin collaborazione con il Comune di Firenze – Assessorato alla CulturaCassandraWilsonCassandra Wilson – voce, Marvin Sewell – chitarra, Herlin Reily – batteria, Regiona Vella – basso, Jonathan Batiste – piano.

19luglio – ore 21.30 – Teatro RomanoVivere JazzgrupoCompaySegundoGuajiro Mirabal – tromba, Cachaíto López – contrabbasso, Manuel Galbán – chitarra/tastiere, Aguaje Ramos – trombone, Barbarito Torres – laud, Amadito Valdés – timbal, Idania Valdés – voce/percussioni, Rolando Luna – piano, Filiberto Sanchéz – bongos, Angel Terry – congas, Carlos Calunga – voce, Luis Alemany – tromba, Raúl Nacianceno – clarinetto/ª auto/sax

20luglio – ore 21.30 – Teatro RomanoVivere JazzLivingColtraneStefano Cantini – sax, Francesco Macciantini – piano, Ares Tavolazzi – basso, Piro Borri – batteria

22luglio – ore 21.30 – Teatro RomanoAnestesiaTotaledi e con MarcoTravagliocon la partecipazione di IsabellaFerrarimusiche dal vivodivalentinoCorvino–viola elettronica

23luglio – ore 21.30 – Teatro RomanoVivere JazzCharlesLloydnewquartetCharles Lloyd – ª auto e sax, Jason Moran – piano, Eric Hurland – batteria, Reuben Rogers – con-trabbasso2agosto-ore 21.30 – Teatro RomanoOperaKun

64°ESTATEFIESOLANA-ANNULLATOILPROgETTO“BOCCACCIO,RIvEDUTOESCORRETTO”CONDARIOFOEFRANCARAMEPer motividisaluteDarioFoèstatocostrettoadannullareilsuoprogettosuBoccaccio, previsto al Teatro Romano di Fiesole nell’ambito dell’Estate Fiesolana il 26 e 27 luglio.I possessori del biglietto potranno chiederneilrimborsopressoilpuntovenditad’acquistoentrosabato31luglio.Per informazioni: 055/362067  

gIULIANAFRESCO:MNEMOSINEODELLAMEMORIAÈ ospitata finoal31agosto negli spazi del MuseoArcheologico (via Portigiani, 1 - Fiesole) la personale di giulianaFresco, “MnemosineodellaMemoria”, a cura di Martina CorgnatiLa mostra, la primamaiallestitainToscana, propone una serie di opere (in buona parte esegui-te appositamente per l’occasione) dedicatealtemaaff ascinantedellamemoria che ispira da sempre il lavoro pittorico dell’artista. Formatasi fra Londra e Milano, Giuliana Fresco infatti realizza opere, dipinti e carte che collegano l’osservazione delle cose, in particolare del paesaggio, con la visionarietà di frammenti tratti dalla storia dell’arte come dal passato remoto della storia indivi-duale. L’immagine che ne risulta ha così, spesso, un carattere dolcemente visionario, sospeso fra narrazione intima, quasi cronaca di un particolare vissuto, e l’astrazione pura.Leopereultime,realizzateperlopiùsutelelibere,priveditelaio e appese direttamente alla parete, guardano in particolare al paesaggio toscano, e nello speci� co a quello di Fiesole, inserendovi però frammenti di un’archeologia del profondo che rendono le sue atmosfere parti-colarmente suggestive. Scrive Martina Corgnati nel catalogo della rassegna: “per il lavoro di Giuliana Fresco, nel corso degli anni, la memoria è diventata sempre più importante, anzi fondamentale. Contemporane-amente la sua pittura, che inizialmente presentava emergenze, per così dire, espressioniste, si è progressivamente spogliata dalle componenti emotive, dall’impulsività della pennellata, per riappropriarsi di una qualità descrittiva, ma non naturalistica, sempre più spiccata e sempre più personale. Questa qualità, squisitamente pittorica si sposa, spesso, con un bisogno di ricordare

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sempre più intenso che ha qualcosa dell’evocazione antica (quella degli aruspici), della storia e dell’autobiogra� a. Per riprendere il confronto: come il pittore cinese che dispone liberamente nel morbido spazio ª uttuante e indistinto il prezioso particolare che lascia trasparire il senso, Giulia-na Fresco oggi sottrae quello speciale ricordo al nulla e lo immerge in uno spazio altro, visionario e però descritto, raccontato in base a suggestioni che, di volta in volta, le vengono suggerite dal contesto.” Lamostrapresentaunatrentina di opere recenti, teleequalche carta, collocate nella Sala Costantini e distribuite come una punteggiatura strategica negli spazi del museo. L’esposizione è accompagnata da un catalogo con testi di Martina Corgnati e Victor De Circasia.

Giuliana Fresco nasce a Milano e dopo aver vissuto a Genova, Parigi e Roma si trasferisce a Londra dove vive dal 1977 al 2005. Ritorna a Milano de� nitivamente nel 2006.La sua formazione artistica è condotta da autodidatta, anche se l’artista ha frequentato diverse scuo-le d’arte, fra cui, a Roma l’Accademia via Ripetta e a Londra la Royal Academy.L’avere vissuto in tanti paesi e città diverse ha spogliato il suo lavoro di qualsiasi connotazione locali-stica, conferendogli invece piuttosto un’impronta internazionale.Tuttavia Londra ha rivestito per lei un’importanza speciale, perché è lì che ha individuato de� nitiva-mente la sua strada e l’impegno per l’arte è diventato per lei centro di vita. Nella capitale inglese ha assorbito la cultura pittorica britannica, dai classici a Bacon e Freud, pur conservando radici fortemen-te “classiche” e italiane che spiegano per esempio il suo rapporto con l’antico e il riferimento, di tipo concettuale e non citazionistico, a grandi maestri che hanno caratterizzato il suo lavoro � no ad oggi.Fra le principali mostre pubbliche degli ultimi anni si segnalano le personali a Spoleto, Palazzo Racani-Arroni (2000), Londra, Estorick Collection (2003), Torino, Palazzo Bricherasio (2003). Orvieto, Palazzo dei Sette (2004), Milano, Palazzo delle Stelline (2007), Rivoli, Palazzo del Piozzo (2009).

FILIPPODOBRILLA,LUIgIDONI:LAMEMORIADELLEFORMEScorci di formemonumentali e grandiimmaginidellanatura nel suo aspetto metamor� co. E’ l’emozionante percorso creato da FilippoDobrillaeLuigiDoni per la mostra “Lamemoriadel-leforme”, curata da Andrea Mello e Nicola Nuti, che si inaugureràil14luglioalle18,30nellaBasilicadiS.AlessandroaFiesole.Unoscultoreeunpittore, entrambi impegnati in un dialogo con la materia, alla ricerca di forme che appartengono all’intima natura dell’uomo, alla sua memoria ancestrale: ecco un incontro sul piano poetico che annulla con� ni di impostazioni tecniche e classi� cazioni teoriche. Signi� cati-vo e importante, in questo senso, che le opere vengano accolte e mostrate a Fiesole, prezioso scrigno di memoria storica, dove si custodiscono alcune delle più antiche e a¶ ascinanti tracce artistiche dell’umanità.LeoperediDobrilla (Firenze, 1968) attingonoalpassato, all’antica arte statuaria, ma presen-tano sempre dei particolari inattesi, elementiricondottidalcontemporaneo che creano uno spiazzamento emotivo in chi guarda. Alla � ne degli anni Novanta, l’artista è stato segnalato dallo storico dell’arte Anna Maria Amonaci a Vittorio Sgarbi, che lo ha inserito in alcune rassegne da lui curate. Attualmente una sua opera di grandi dimensioni, Virgultum Iuvene, è esposta alla Biennale di Venezia, nel padiglione Arsenale.L’immaginario pittorico di Luigi Doni (Palaia di Pisa, 1947) è sempre stato caratterizzato da un’atmosferadisospensione, come se la scena fosse situata in un non-tempo, ovvero, come se lefigureelecosevivesseroinun’attesasenzafine. Con queste opere recenti, Doni espri-me l’interiore moto metamor� co del paesaggio, esplora le forme nel loro farsi memoria sotto un’apparenza immota: ovvero l’impercettibile e illusorio moto di trasformazione della realtà. As-sai nutrito di eventi, il percorso espositivo di Doni: l’artista ha iniziato a dipingere dal 1971, ma ha raggiunto la notorietà negli anni Ottanta e di lui si sono occupati, tra gli altri, Claudia Gianferrari, Luigi Baldacci, Italo Mussa, Nicola Nuti, Franco Solmi e Vittorio Sgarbi.Lamostra,chesiconcluderàil14settembre, avrà il seguente orario: da venerdì 15 luglio a ve-nerdì 5 agosto, 10 – 12 e 17.30 – 20.30. Chiusura dal 6 al 21 agosto. Dal 22 agosto al 14 settembre: 16 – 20.

LE“SUggESTIONIDANTESChE”DILUCIANOBONUCCELLIFinoal23lugliolaSaladelBasolato del Comune di Fiesole (piazza Mino) ospita lamostra“Suggestionidantesche”delmedico/fotografoLucianoBonuccelli. L’esposizione, curata da Gigliola Melani Paciscopi e con testo critico di Giovanni Faccenda, è una rassegnadiimmaginiscattatedaBonuccelliispirateallaDivinaCommedia. Si tratta di un tema che Bonuccelli ha già a¶ rontato nel 2010 nella sua seconda mostra brasiliana a Niteroi, dopo quella del 2002 allestita a Rio de Janeiro sotto l’egida dell’Istituto Italiano di Cultu-ra. Nell’occasione � esolana l’esposizione si gioverà di lavori recentissimi e inediti. Come scrisse Cesare Garboli, nel 2002, presentandolo nella Galleria Il Bisonte di Maria Luigia Guaita, Bonuccelli alla sua tastiera di soggetti � gurativi molto diversi fra loro “a· anca un forte interesse verso quella che si potrebbe de� nire la meta� sica della materia”. E “Suggestioni dan-tesche” viene a dimostrarlo, nell’ordine voluto da chi ha ideato e disposto le immagini: dram-matiche e talvolta angosciantiquelleispirateall’Inferno, ottenute con particolari tecniche di utilizzo della fotocamera, sospeseesofisticatenellaloroimpostazioneinformale,quelledelPurgatorio e, in� ne, raffinate,etereeediimpiantonaturalisticoquellededicataalParadiso.Contemporaneamente alla mostra nella Sala del Basolato, laFondazionePrimoContidiFiesole ospita, nelle sale del Museo di via Duprè (civico 18), unagalleriafotograficadiartistieletteratidelventesimoSecolochelostessoBonuccelli ha realizzato nel corso della sua duplice attività - quella di medico e quella di fotografo - che lo ha portato a contatto e a rapporti di amicizia con molti protagonisti della cultura italiana: artisti, critici e letterati. L’esposizione “Ritratti” vede pro-tagoniste le foto di Manlio Cancogni, Carlo Bo, Mario Luzi, Maria Luigia Guaita, Ra¶ aele Carrieri, Leopoldo Paciscopi, Venturino Venturi, Pier Carlo Santini, Luigi Cavallo, Federico Zeri, Enzo Carli e Achille Benito Oliva.In una nota critica pubblicata sulla rivista svizzera “Pagine d’Arte”, in seguito all’esposizione nella Galleria Il Bisonte, Leopoldo Paciscopi sottolineava come Bonuccelli“neiritrattipenetraaldilàdellesuperfici, scruta l’animo di chi si illude di starsene in posa a mostrare il volto dell’u· cialità, mentre lui è lì ad attendere l’attimo della rivelazione per lo scatto”. Con questa doppia mostra, il Comune di Fiesole prosegue nell’impiego, volto a alti livelli, del nuovo spazio espositivo della Sala del Basolato e nell’impegno a rivolgere la propria attenzione, in occasioni appropriate come la o¶ rono ora le opere di Bonuccelli, anche alle istituzioni che sono il vanto del territorio � esolano. E Gloria Manghetti, presidente della Fondazione Primo Conti, ha accolto e fatta propria la proposta del sindaco di Fiesole Fabio Incatasciato e dell’assessore alla Cultura del Comune di Fiesole Paolo Becattini, aprendo le sale del Museo ai ritratti di Bonuccelli che si rivelano documenti visivi di quel secolo che vide emergere l’arte del grande Primo Conti.Nella Sala del Basolato la mostra è aperta al pubblico (ingresso libero) il giovedì e il venerdì dalle 16 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Per la Fondazione Primo Conti saranno rispettate le regole e gli orari consueti (dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13).

LANOTTEROSSADIFIESOLESi colora di rosso la notte a Fiesole. Una serata di iniziative,fralettureespettacoli, è in pro-gramma per venerdì15luglioinoccasionedellamanifestazione“LanotteRossa”. Alle ore

21nellaTerrazzadelMunicipiosi terranno letture a cura del professor PierFrancescoListri, a seguire andrà in scena lo spettacoloteatrale“garibaldi” di Marcozannoni. All’iniziativa si esibirà anche “Coro Novecento” di Fiesole.

“GARIBALDI”di Marco Zannoni849 Roma è persa.Le truppe papaline e l’esercito di Napoleone III, hanno decretato la � ne della Repubblica Romana. Ga-ribaldi in fuga, al suo � anco Anita e pochi � dati.Inseguito e braccato, è imprendibile. Truppe austriache e francesi gli danno la caccia lungo la costa adriatica.Garibaldi è l’eroe di ogni frazione di ogni città.1859. Dieci anni dopo. Furio Cataldi, ricco proprietario terriero, nella sua villa nei dintorni di Ferrara, si prepara con festeggiamenti solenni all’imminente arrivo a Comacchio di Giuseppe Garibaldi, che dopo dieci anni dai tragici fatti del 1849, è ora di passaggio per quegli stessi luoghi. Si dice che Gari-baldi, dopo un solenne omaggio alla sepoltura di sua moglie Anita, presso Fattoria Le Mandriole, egli prosegua il suo viaggio diretto a Torino.Due attori, Ermete Ribotti e Palma Pei, ovvero ciò che resta della “Regia Compagnia dell’Arte, si trove-ranno, loro malgrado, a recitare uno spettacolo in onore dell’Eroe.E’ un Risorgimento minore quello a cui assisteremo, un Risorgimento raccontato da due governanti costrette a “ tirare sessanta chili di agnolotti” per gli invitati, è un Risorgimento nostalgico quello di Emma Cataldi, animo nobile e consorte del terrigno padrone di casa Furio. E’ un Risorgimento suda-tissimo quello della Banda musicale che prova da tre giorni sotto il sole l’inno di Garibaldi.Un insolito ritratto di un Personaggio storico di così grande rilievo, raccontato per la prima volta nella sua intimità e fragilità di essere umano.Marco Zannoni, unico attore in scena darà vita ad una continua alternanza di personaggi che popo-larono quel caldo pomeriggio del 1859. Lo spettacolo è adatto ad un pubblico eterogeneo e sicura-mente indicato per gli studenti delle scuole superiori.Lo spettacolo GARIBALDI ha debuttato al Festival di Radicondoli ed è stato segnalato dal critico tea-trale Masolino D’Amico sulla Rivista Il Patalogo, come esempio vincente di nuova drammaturgia in forma di storia-monologo.

“ILvERSODELTEMPO”SCOLPITODAANTONIOCRIvELLIÈ ospitata al TeatroRomanodiFiesolefinoal30agosto la mostradiAntonioCrivelli intitolata “Ilversodeltempo”. Le opere di scultura sono state allestite in occasione della rappresentazio-ne teatrale della tragedia “Edipo Re” di Sofocle, che si è tenuta per il centenario dell’inaugurazione risalente al 1911del Teatro romano. Le sculture di Crivelli, realizzate con diversi materiali (pietra, bronzo, marmi ecc.), instaurano undialogoprofondosiaconlevestigiadell’AreaArcheologicasiaconiversideltestosofocleo, delineando un percorso tra passato (i resti del Tempio etrusco) e futuro (l’area delle Terme roma-ne) e trovando così nel presente della tragedia di Sofocle, nell’emiciclo del Teatro, il punto di una doppia convergenza che trova in� ne un’alta rappresentazione nella grande scultura “FugadalTempo” inserita nella Piazza Mino da Fiesole. Comescrivel’artistastesso: “Figure vaghe, uscenti dall’ombra del nulla, si aggirano nelle rovine informi del Tempio etrusco. Figure evanescenti, immerse nella informe terra del futuro, si dis-solvono sotto gli archi delle Terme romane. Stele evocanti e invocanti rappresentano il Coro nel frontescena del Teatro, dove l’attuale è rappresentato dalla Porta del Palazzo di Tebe, composta di dodici formelle ra· guranti la duplicità dell’essere umano, sia nelle componenti ambigue della sua mente sia nella ingannevole specularità delle ambizioni rispetto al destino ancestrale, allor-quando riemerge ineluttabile il Fato a sconvolgere improvvisamente ogni prospettiva costruita dall’uomo”.

Antonio Crivelli nasce nel 1947, figlio di Renzo Crivelli, pittore, e di Caterina Lester, scultrice. Si dedica dal 1990 alla scultura, dopo iniziali esperienze di pittura e di mosaico. Autodidatta, scolpisce materiali lapidei di ogni genere (pietra serena, marmo di Carrara, travertini e marmi colorati di varia prove-nienza), scegliendoli per il loro contenuto implicito, direttamente in cava o fra i ritagli delle segherie di Carrara e lavorandoli personalmente con strumentazione tradizionale manuale (mazzuolo, subbia, gradina e scalpello piano).Si è impegnato anche nella modellatura di crete e argille, producendo � gure in terracotta e ceramiche di vario tipo, nonché nella produzione di bronzi, alcuni dei quali acquisiti da enti pubblici.

Antonio Crivelli, Il verso del tempo Fiesole, Area ArcheologicaFino al 30 agosto 2011Orario: dal lunedì alla domenica 10 -19

NOTTIDELL’ARChEOLOgIAAll’interno de “LeNottidell’Archeologia”, l’iniziativa organizzata dalla Regione Toscana anche per questo 2011, i MuseidiFiesole organizzano per il 10luglio una serie di iniziative presso il Museo e l’Area Archeologica. Si parte alle 18 con un incontro sul tema “vied’acquaeviediterranell’Etruriasettentrionale:unnuovodistrettoculturaletral’ArnoeilMugello” (ingres-so gratuito) e si prosegue alle 19 con “Cultidelleacque,santuarieMadonnetraAntichitàeMedioevo”convisita guidata dell’Area Archeologica, del Museo Civico Archeologico e del Mu-seo Bandini (ingresso gratuito). Alle 21 segue la Cenaetrusca con bevande e pietanze tipiche dell’antica Etruria. Durante la cena si terranno alcune letture su “LevirtùdellaFiesoleetruscaneimanoscrittifiorentini:alcuneletture” (ingresso riservato ai partecipanti alla cena).

MUSEOCIvICOARChEOLOgICO–AREAARChEOLOgICAVia Portigiani, 1Info: tel. 055 5961293infomusei@comune.� esole.� .it

“vISITEAIgIARDINIDELLEvILLEFIESOLANE”Dopo la pausa estiva torna a settembre l’appuntamento con le “visiteaigiardinidellevilleFie-solane”. Finoaottobre è possibile, infatti, visitare luoghi di grande fascino solitamente chiusi al pubblico. Un itinerario che porta alla scopertadigiardiniepaesaggi in cui emerge il rapporto fra l’uomo e la terra, in un equilibrio che ha reso Fiesole celebre per le sue forme ed i suoi colori. Le visite guidate ai giardini delle ville � esolane sono organizzatedalComunediFiesole incol-laborazionecon Aiapp (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio). I visitatori saranno accompagnati di volta in volta da un architetto paesaggista che spiegherà le caratteristiche e i segreti dei luoghi. Durante la visita dell’8 settembre a Villa Rinuccino sono in programma anche letture a cura dell’Associazione Culturale Ascarè.Per partecipare occorre prenotarsi il lunedì antecedente la visita prescelta chiamando lo 055.5961293 dalle ore 10 alle ore 14. Il costo del biglietto per le visite è di 5 euro l’intero e 3 euro il

ridotto (da 7 a 25 anni e oltre 65 anni). L’ingresso è gratuito per i bambini � no a 6 anni.

Di seguito il calendariodellevisite:

SettembreGiovedì 8 Ore 16.00 Villa Rinuccino Giovedì 15 Ore 15.00 Villa Le Balze Mercoledì 21 Ore 15.00 Villa Peyron Giovedì 29 Ore 16.00 Villa S. Michele OttobreGiovedì 6 Ore 16.00 Villa Medici Giovedì 13 Ore 16.00 Villa Schifanoia

ALLASCOPERTADIFIESOLEIl piacerediscoprireFiesoleapiedi. Un’occasione unica per godersi le bellezze della natura, ma anche per incontrare l’arte,laculturaelastoria del territorio. È quanto il ComunediFiesole, con la collaborazione della RegioneToscana, o¶ re ai partecipanti alle escursioni che organizza e che rientrano nelle attività del Progetto Regionale “Osservatori Turistici di Destinazione”.Finoaottobre è possibile, infatti, andare alla scoperta del Colle Lunato grazie all’iniziativa Fieso-lefranaturaecultura che propone numerosi itinerari.Tutte le passeggiate si svolgono la domenica mattina e non durano più di tre ore, dalle 9 alle 12. Sono condotte da esperti gruppi escursionistici che, oltre a illustrare il percorso, fanno conoscere i siti più importanti che via via si presentano lungo il cammino. Tutte le iniziative sono gratuite, ma devonoessereprenotate entro le ore 12 di ogni venerdì precedente il singolo tour, telefo-nando ai seguenti numeri telefonici: 055.5961311, 055.5961323, 055.5961256.

Calendario escursioni:

Fiesoleescursionifranaturaecultura11settembre2011LA SUGGESTIONE DELLA CAMPAGNA LUNGO LA VALLE DEL MUGNONEPartenza ore 9.00 da Pian del Mugnone. Ritrovo Stazione Ferroviaria18settembre–9ottobre2011FIESOLE CHE GUARDA L’ARNOPartenza ore 9.00 da Girone P.zza S. Pertini. Ritrovo fermata Ataf25settembre2011GLI SCONOSCIUTI DINTORNI DELLE CALDINEPartenza ore 9.00 dalla Querciola. Ritrovo capolinea bus n° 21 (davanti Ristorante Mario)2ottobre2011IL PARCO DI MONTECECERI E LE SUE CAVEPartenza ore 9.00 da Fiesole. Ritrovo davanti Palazzo Comunale16ottobre2011IL BOSCO DI FONTELUCENTEPartenza ore 9.00 da Fiesole. Ritrovo davanti Palazzo Comunale23ottobre2011LA VIA VECCHIA FIESOLANA TRA IL FASCINO DELLA STORIA E DELL’ARTEPartenza ore 9.00 da Fiesole. Ritrovo davanti Palazzo Comunale

ECCOIvINCITORIDEL“PREMIOABBIATIPERLASCUOLA”Si è tenuta martedì 21 giugno alla Basilica di Sant’Alessandro a Fiesole la premiazionedeivinci-toridellanonaedizionedel “PremioAbbiatiperlascuola”. L’Associazione Nazionale Critici Musicali, con il sostegno del Comune di Fiesole e in collaborazio-ne con il Comitato Musica Cultura di Fiesole, la Scuola di Musica di Fiesole, il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo ed, inoltre, con il patrocinio della Siem (Società Italiana per l’Educazione Musicale) e l’adesione di Scuola Musicafestival e di Aslico/Opera hanno assegnato il premio a quattro diversi progetti.Ecco i quattro progetti vincitori:“vocecanto” del PrimoLiceoArtisticoStatale di Torino: si tratta di un progetto di sensibilizza-zione ludica attraverso musica, canto e movimento di allievi diversamente abili provenienti da diversi licei, impegnati nel canto e nell’uso di strumenti armonici e delle percussioni.“Pezzettino” della Scuolaprimaria“D.Alighieri”diMirandola(MO): un simpatico percorso in-terdisciplinare, tra musica proposta con gli strumentari scolastici, semplici giochi poetici, piccole tecniche d’arte e di teatro, alla scoperta della narratività del ritmo e delle rime.“MaledettoSiaCopernico” dell’IstitutoComprensivodiCalsalgrande(RE): un so� sticato iti-nerario poetico-letterario alla scoperta dell’attualità del pensiero scienti� co, corredata dall’esplo-razione del repertorio musicale rinascimentale sia attraverso l’indagine storica sia attraverso l’esecuzione di alcuni brani adattati all’ordinario strumentario didattico.“Orchestragiovani” della ScuolaMediaStatale“LuigiPietrobono”diFrosinone: si tratta di un ampio “accordo di rete a indirizzo musicale” che ha coinvolto scuole primarie e secondarie nell’istruzione e costituzione di orchestre e cori, tra cui è stato selezionato un complesso giova-nile stabile, frutto di un progetto pluriennale destinato a integrare l’o¶ erta musicale pubblica sul territorio.La premiazione si è tenuta in occasione della FestadellaMusicadellaScuoladiFiesole che ha visto esibirsi in concerto l’Orchestra dei ragazzi diretta da Edoardo Rosadini.

BREVI“CAFÉgUERBOIS”:INMOSTRAIgIOvANIARTISTINovegiovaniartistidelterritoriofiorentino protagonisti a Fiesole negli spazi della SaladelBasolato (Municipio, piazza Mino). Dal 29al31luglio è in programma l’iniziativa “Cafèguer-bois” che vede protagoniste le opereeleperformance di: Adriana Rasi (pittrice), Claudia Meini (pittrice), Jonathan Tegelaars (pittrice), Brayab Monaco (fotografo), Factory Studio (studio foto-gra� co), Ludovico Fededegni (attore), Giorgio Moretti (sceneggiatore), Marco Panconesi (stilista) e Alessandra Giancecchi (musicista).

67°ANNIvERSARIODELLALIBERAzIONEDIFIESOLEÈ un programma ricco di iniziative quello organizzato dal ComunediFiesole per il 1°settembre2011 per celebrare il 67°AnniversariodellaLiberazionedellacittà.

Le cerimonie iniziano alle ore 10 con la Messainricordodeicaduti in guerra e nella lotta di Liberazione nella Chiesa di Santa Maria Primerana a Fiesole.Alle 10.30 è prevista la partenza dal Municipio del corteoversoilparcodellaRimembranza e l’apposizione della corona, mentre a Montebeni verrà reso omaggio ai caduti alle ore 11. A Compiobbi, in Piazza Mazzini, alle 11.30, verrà apposta una corona al Monumento ai Caduti.La giornata del ricordo proseguirà anche nel pomeriggio. Alle ore 17.30 a Casa Marchini Carrozza a Fiesole (via Portigiani, 3) verrà presentato il quaderno “Ex Archivio: Memorie ritrovate - Quattro

colpi in Canna – Storie di Gostino il ragazzo di Fiesole che diventò Partigiano” (Ed. “Libri Liberi”). Alle ore 19.30 al Teatro Romano si terrà il Concerto della Filarmonica di Fiesole e del Coro di Canto Sociale “Novecento” di Fiesole. Ospite d’onore della Giornata della Liberazione Marghe-rita Hack. A conclusione degli eventi sarà possibile osservare le stelle al Tetro Romano con il supporto di telescopi.

“MAIDIREvECChIO”NONvAINvACANzA…Continua anche a luglio, tutti i venerdìalleore21, l’appuntamento con il Burraco, iniziativa organizzata da “MaiDireVecchio” e della Misericordia di Compiobbi.Inoltre,giovedì7luglio (ore 21) primo appuntamento con la manifestazione “CinemasottoleStelle”. Per i mesi di luglio e agosto la Misericordia di Compiobi, infatti, all’interno del progetto “Arcobaleno d’Argento” (Società della Salute – MaiDireVecchio - Comune di Fiesole) propone un ricco calendario � lm. Ecco il programma: giovedì 7 luglio “Benvenuti al Sud”, giovedì 14 luglio “La prima cosa Bella”, giovedì 21 luglio “Mine Vaganti”, giovedì 28 luglio “Il Concerto”, giovedì 4 agosto “Io, loro e Lara”, giovedì 11 agosto “E’ complicato”, giovedì 18 agosto “Che bella giornata” e giovedì 25 agosto “Prince of Persia”.Per info: Misericordia di Compiobi - Piazza Etrusca. Tel. 055.6593011.

TESSERINIvENATORIDalla finedelmesedi luglio è possibile ritirareitesserinivenatoripressol’UfficioPoliziaMunicipaledelComunediFiesole (via Portigiani, 24). L’u· cio è a disposizione per la consegna dei tesserini il martedì dalle ore 8 alle ore 13 e il giovedì dalle ore 8 alle ore 13 e anche dalle ore 14 � no alle ore 18.30.

ARTIgIANATOEANTIQUARIATOINPIAzzADomenica17luglio torna in piazza Mino a Fiesole lamostra–mercato“Artigianiinpiazza”. Dalla 9 della mattina � no alla sera alle 20.30 i maestriartigianiespongonolelorocreazioni e si cimentano in dimostrazionidalvivo. Negli stand è possibile ammirare e acquistare dipinti, manufatti in legno, creazioni con � ori secchi, creta e tanti altri oggetti creati dalla sapiente crea-tività degli artigiani. Domenica4settembre, sempre in piazza Mino, l’appuntamento è conil MercatodelPiccoloAntiquariato. Dalle 8 e per tutta la giornata, la piazza si riempie di standche richiamano l’inte-resse del pubblico per la particolarità e la dovizia degli oggetti esposti.

ASETTEMBRERIPRENDONOLEATTIvITÁALLAPOLISPORTIvAvALLEDELMUgNONEDopo la pausa estiva il 5settembreriprendonoleattivitàallaPolisportivavalledelMugno-ne. Tante le attività in programma per il nuovo anno sportivo e nuoviinsegnamentieorari. Tra le novità una nuovasezionededicataalleartimarzialie si arricchisce,inoltre,l’off ertadel“centrospaziomovimento”edell’A.F.A. (attività � sica adattata).Di seguito l’elenco delle attività in programma:A.F.A (attività � sica adattata), Basket, Balli Caraibici, Centro Fitness, Personal training, Ballo liscio (da sala e standard), Yoga, Zan Shin Do, Aikido, Feldenkais e Danze egiziane.Permaggioriinformazioni: segreteria della PVM 055.541290 o www.pvm.it.

TURNIFARMACIEEcco l’elenco dei turni di alcune farmacie del territorio � esolano per il mese di luglioeagosto: • FarmaciaPerna, Fiesole, Piazza Mino 15, Tel. 055.59214 – LUGLIO: Sabato 16, domenica 17,

sabato 30 e domenica 31. AGOSTO: sabato 13 e domenica 14. La farmacia, inoltre, e¶ ettua orario continuato dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 20.

• FarmaciaMagonio, Girone, via Aretina 10, Tel. 055.6594233 – LUGLIO: sabato 9, domenica 17, sabato 23 e domenica 31. AGOSTO: sabato 6, sabato 13, domenica 14, lunedì 15, sabato 20 e domenica 21.

• FarmaciaBenvenuti, Compiobbi, via Aretina 194, Tel. 055.6594878 – LUGLIO: domenica 10, sabato 16, domenica 24 e sabato 30. AGOSTO: .domenica 7, domenica 21 e sabato 27.

• Farmacia S. Bernardino, Fiesole, via Colzi, 8/B, Tel. 055.599262 – LUGLIO: domenica 10. AGOSTO: domenica 7 e domenica 28.

• FarmaciadelleCaldine, Caldine, piazza dei Mezzadri, Tel. 055.5040028 – AGOSTO: lunedì 15 e domenica 21.

SCUOLAMUSICADIFIESOLEMercoledì 13 luglio ore 21.30 – TEATRO ROMANO •FiesoleORCHESTRA GIOVANILE ITALIANAPavelvernikov, violinoAndreaLucchesini, pianoforteNicolaPaszkowski,direttoremusiche di F. M. Bartholdy, P.I. TchaikovskyIngresso10euro,7euroridotti,2euroridottoallieviScuoladiMusicadiFiesole

DIFENSORECIvICO:SOSPENSIONEESTIvAIl DifensoreCivicosospenderàgliappuntamentinelmesediagosto per riprendere a set-tembre.

ARTISTIFIESOLANI:UN“LIBRONE”PERIL150°DELL’UNITÁD’ITALIAventotto opere, fra disegni, foto e scritti, realizzate da artisti � esolani e raccolte in un “li-brone”. È questo l’omaggio che l’AssociazioneArtistiFiesolani ha fatto per celebrare i 150°dell’Unitàd’Italia.Il “librone” (70 x 50 cm), rilegato dall’artigiano � orentino Enrico Giannini e con la prefazione di Ugo Barlozzetti, raccoglie le seguenti opere: “Bagnata di storia” Enrico Bandelli, “Immagini di storia” Francesco Beccastrini, “Questa nostra unità d’Italia” Mariella Bettarini, “150° Unità d’Italia” Stefania Biagioni, “I colori d’Italia nello spazio…” Franco Bulletti, “150 anni Italia” Barbara Cascini, “Generale Diaz” Paolo Catelani, “Italia nel segno di Aleph unita” Andrea Chiarantini, “Sorelle e fra-telli d’Italia” Alessandro Ciappi, “Mandala verde bianco e rosso” Arianna D’Angelo, “17 Marzo 2011” Roberto D’Angelo, “Liberi insieme: Grazie padri…” Kiki Franceschi, “150° per l’unità d’Italia” Aldo Frangioni, “La Piovra italiana” Alessandro Goggioli, “Nell’amore degli opposti sta la…” Flora Gran-dis, “1861/2011” Luana Lapi, “Fiesole nel verde, bianco e rosso” Riccardo Luchi, “Un puzzle una Bandiera” Alba Gloria Nanni, “Obbedisco” Leonardo Nozzoli, “Uniti” Gabriella Maleti, “Unisci i punti da 1 a 150” Valerio Mirannalti, “Italo, una storia vera” Maria Pia Moschini, “Altare tricolore” Giovanni Ottantini, “Fucilazione 28/7/1861” Marina Pacini Alberghini, “Incontro” Francesco Perna, “150° ita-lia unita” Italo Tassi, “Risorgimento” Cristina Travelli e “Fiesole per l’unità d’Italia” Vittorio Vannini.Il “librone” è stato esposto in piazza Mino durante l’iniziativa del 2 giugno “mostra mercato del libro e del fumetto usato” nello stand degli Artisti Fiesolani. Il “librone” sarà esposto nuovamente durante l’analoga manifestazione che si terrà nel mese di settembre.

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sempre più intenso che ha qualcosa dell’evocazione antica (quella degli aruspici), della storia e dell’autobiogra� a. Per riprendere il confronto: come il pittore cinese che dispone liberamente nel morbido spazio ª uttuante e indistinto il prezioso particolare che lascia trasparire il senso, Giulia-na Fresco oggi sottrae quello speciale ricordo al nulla e lo immerge in uno spazio altro, visionario e però descritto, raccontato in base a suggestioni che, di volta in volta, le vengono suggerite dal contesto.” Lamostrapresentaunatrentina di opere recenti, teleequalche carta, collocate nella Sala Costantini e distribuite come una punteggiatura strategica negli spazi del museo. L’esposizione è accompagnata da un catalogo con testi di Martina Corgnati e Victor De Circasia.

Giuliana Fresco nasce a Milano e dopo aver vissuto a Genova, Parigi e Roma si trasferisce a Londra dove vive dal 1977 al 2005. Ritorna a Milano de� nitivamente nel 2006.La sua formazione artistica è condotta da autodidatta, anche se l’artista ha frequentato diverse scuo-le d’arte, fra cui, a Roma l’Accademia via Ripetta e a Londra la Royal Academy.L’avere vissuto in tanti paesi e città diverse ha spogliato il suo lavoro di qualsiasi connotazione locali-stica, conferendogli invece piuttosto un’impronta internazionale.Tuttavia Londra ha rivestito per lei un’importanza speciale, perché è lì che ha individuato de� nitiva-mente la sua strada e l’impegno per l’arte è diventato per lei centro di vita. Nella capitale inglese ha assorbito la cultura pittorica britannica, dai classici a Bacon e Freud, pur conservando radici fortemen-te “classiche” e italiane che spiegano per esempio il suo rapporto con l’antico e il riferimento, di tipo concettuale e non citazionistico, a grandi maestri che hanno caratterizzato il suo lavoro � no ad oggi.Fra le principali mostre pubbliche degli ultimi anni si segnalano le personali a Spoleto, Palazzo Racani-Arroni (2000), Londra, Estorick Collection (2003), Torino, Palazzo Bricherasio (2003). Orvieto, Palazzo dei Sette (2004), Milano, Palazzo delle Stelline (2007), Rivoli, Palazzo del Piozzo (2009).

FILIPPODOBRILLA,LUIgIDONI:LAMEMORIADELLEFORMEScorci di formemonumentali e grandiimmaginidellanatura nel suo aspetto metamor� co. E’ l’emozionante percorso creato da FilippoDobrillaeLuigiDoni per la mostra “Lamemoriadel-leforme”, curata da Andrea Mello e Nicola Nuti, che si inaugureràil14luglioalle18,30nellaBasilicadiS.AlessandroaFiesole.Unoscultoreeunpittore, entrambi impegnati in un dialogo con la materia, alla ricerca di forme che appartengono all’intima natura dell’uomo, alla sua memoria ancestrale: ecco un incontro sul piano poetico che annulla con� ni di impostazioni tecniche e classi� cazioni teoriche. Signi� cati-vo e importante, in questo senso, che le opere vengano accolte e mostrate a Fiesole, prezioso scrigno di memoria storica, dove si custodiscono alcune delle più antiche e a¶ ascinanti tracce artistiche dell’umanità.LeoperediDobrilla (Firenze, 1968) attingonoalpassato, all’antica arte statuaria, ma presen-tano sempre dei particolari inattesi, elementiricondottidalcontemporaneo che creano uno spiazzamento emotivo in chi guarda. Alla � ne degli anni Novanta, l’artista è stato segnalato dallo storico dell’arte Anna Maria Amonaci a Vittorio Sgarbi, che lo ha inserito in alcune rassegne da lui curate. Attualmente una sua opera di grandi dimensioni, Virgultum Iuvene, è esposta alla Biennale di Venezia, nel padiglione Arsenale.L’immaginario pittorico di Luigi Doni (Palaia di Pisa, 1947) è sempre stato caratterizzato da un’atmosferadisospensione, come se la scena fosse situata in un non-tempo, ovvero, come se lefigureelecosevivesseroinun’attesasenzafine. Con queste opere recenti, Doni espri-me l’interiore moto metamor� co del paesaggio, esplora le forme nel loro farsi memoria sotto un’apparenza immota: ovvero l’impercettibile e illusorio moto di trasformazione della realtà. As-sai nutrito di eventi, il percorso espositivo di Doni: l’artista ha iniziato a dipingere dal 1971, ma ha raggiunto la notorietà negli anni Ottanta e di lui si sono occupati, tra gli altri, Claudia Gianferrari, Luigi Baldacci, Italo Mussa, Nicola Nuti, Franco Solmi e Vittorio Sgarbi.Lamostra,chesiconcluderàil14settembre, avrà il seguente orario: da venerdì 15 luglio a ve-nerdì 5 agosto, 10 – 12 e 17.30 – 20.30. Chiusura dal 6 al 21 agosto. Dal 22 agosto al 14 settembre: 16 – 20.

LE“SUggESTIONIDANTESChE”DILUCIANOBONUCCELLIFinoal23lugliolaSaladelBasolato del Comune di Fiesole (piazza Mino) ospita lamostra“Suggestionidantesche”delmedico/fotografoLucianoBonuccelli. L’esposizione, curata da Gigliola Melani Paciscopi e con testo critico di Giovanni Faccenda, è una rassegnadiimmaginiscattatedaBonuccelliispirateallaDivinaCommedia. Si tratta di un tema che Bonuccelli ha già a¶ rontato nel 2010 nella sua seconda mostra brasiliana a Niteroi, dopo quella del 2002 allestita a Rio de Janeiro sotto l’egida dell’Istituto Italiano di Cultu-ra. Nell’occasione � esolana l’esposizione si gioverà di lavori recentissimi e inediti. Come scrisse Cesare Garboli, nel 2002, presentandolo nella Galleria Il Bisonte di Maria Luigia Guaita, Bonuccelli alla sua tastiera di soggetti � gurativi molto diversi fra loro “a· anca un forte interesse verso quella che si potrebbe de� nire la meta� sica della materia”. E “Suggestioni dan-tesche” viene a dimostrarlo, nell’ordine voluto da chi ha ideato e disposto le immagini: dram-matiche e talvolta angosciantiquelleispirateall’Inferno, ottenute con particolari tecniche di utilizzo della fotocamera, sospeseesofisticatenellaloroimpostazioneinformale,quelledelPurgatorio e, in� ne, raffinate,etereeediimpiantonaturalisticoquellededicataalParadiso.Contemporaneamente alla mostra nella Sala del Basolato, laFondazionePrimoContidiFiesole ospita, nelle sale del Museo di via Duprè (civico 18), unagalleriafotograficadiartistieletteratidelventesimoSecolochelostessoBonuccelli ha realizzato nel corso della sua duplice attività - quella di medico e quella di fotografo - che lo ha portato a contatto e a rapporti di amicizia con molti protagonisti della cultura italiana: artisti, critici e letterati. L’esposizione “Ritratti” vede pro-tagoniste le foto di Manlio Cancogni, Carlo Bo, Mario Luzi, Maria Luigia Guaita, Ra¶ aele Carrieri, Leopoldo Paciscopi, Venturino Venturi, Pier Carlo Santini, Luigi Cavallo, Federico Zeri, Enzo Carli e Achille Benito Oliva.In una nota critica pubblicata sulla rivista svizzera “Pagine d’Arte”, in seguito all’esposizione nella Galleria Il Bisonte, Leopoldo Paciscopi sottolineava come Bonuccelli“neiritrattipenetraaldilàdellesuperfici, scruta l’animo di chi si illude di starsene in posa a mostrare il volto dell’u· cialità, mentre lui è lì ad attendere l’attimo della rivelazione per lo scatto”. Con questa doppia mostra, il Comune di Fiesole prosegue nell’impiego, volto a alti livelli, del nuovo spazio espositivo della Sala del Basolato e nell’impegno a rivolgere la propria attenzione, in occasioni appropriate come la o¶ rono ora le opere di Bonuccelli, anche alle istituzioni che sono il vanto del territorio � esolano. E Gloria Manghetti, presidente della Fondazione Primo Conti, ha accolto e fatta propria la proposta del sindaco di Fiesole Fabio Incatasciato e dell’assessore alla Cultura del Comune di Fiesole Paolo Becattini, aprendo le sale del Museo ai ritratti di Bonuccelli che si rivelano documenti visivi di quel secolo che vide emergere l’arte del grande Primo Conti.Nella Sala del Basolato la mostra è aperta al pubblico (ingresso libero) il giovedì e il venerdì dalle 16 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Per la Fondazione Primo Conti saranno rispettate le regole e gli orari consueti (dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13).

LANOTTEROSSADIFIESOLESi colora di rosso la notte a Fiesole. Una serata di iniziative,fralettureespettacoli, è in pro-gramma per venerdì15luglioinoccasionedellamanifestazione“LanotteRossa”. Alle ore

21nellaTerrazzadelMunicipiosi terranno letture a cura del professor PierFrancescoListri, a seguire andrà in scena lo spettacoloteatrale“garibaldi” di Marcozannoni. All’iniziativa si esibirà anche “Coro Novecento” di Fiesole.

“GARIBALDI”di Marco Zannoni849 Roma è persa.Le truppe papaline e l’esercito di Napoleone III, hanno decretato la � ne della Repubblica Romana. Ga-ribaldi in fuga, al suo � anco Anita e pochi � dati.Inseguito e braccato, è imprendibile. Truppe austriache e francesi gli danno la caccia lungo la costa adriatica.Garibaldi è l’eroe di ogni frazione di ogni città.1859. Dieci anni dopo. Furio Cataldi, ricco proprietario terriero, nella sua villa nei dintorni di Ferrara, si prepara con festeggiamenti solenni all’imminente arrivo a Comacchio di Giuseppe Garibaldi, che dopo dieci anni dai tragici fatti del 1849, è ora di passaggio per quegli stessi luoghi. Si dice che Gari-baldi, dopo un solenne omaggio alla sepoltura di sua moglie Anita, presso Fattoria Le Mandriole, egli prosegua il suo viaggio diretto a Torino.Due attori, Ermete Ribotti e Palma Pei, ovvero ciò che resta della “Regia Compagnia dell’Arte, si trove-ranno, loro malgrado, a recitare uno spettacolo in onore dell’Eroe.E’ un Risorgimento minore quello a cui assisteremo, un Risorgimento raccontato da due governanti costrette a “ tirare sessanta chili di agnolotti” per gli invitati, è un Risorgimento nostalgico quello di Emma Cataldi, animo nobile e consorte del terrigno padrone di casa Furio. E’ un Risorgimento suda-tissimo quello della Banda musicale che prova da tre giorni sotto il sole l’inno di Garibaldi.Un insolito ritratto di un Personaggio storico di così grande rilievo, raccontato per la prima volta nella sua intimità e fragilità di essere umano.Marco Zannoni, unico attore in scena darà vita ad una continua alternanza di personaggi che popo-larono quel caldo pomeriggio del 1859. Lo spettacolo è adatto ad un pubblico eterogeneo e sicura-mente indicato per gli studenti delle scuole superiori.Lo spettacolo GARIBALDI ha debuttato al Festival di Radicondoli ed è stato segnalato dal critico tea-trale Masolino D’Amico sulla Rivista Il Patalogo, come esempio vincente di nuova drammaturgia in forma di storia-monologo.

“ILvERSODELTEMPO”SCOLPITODAANTONIOCRIvELLIÈ ospitata al TeatroRomanodiFiesolefinoal30agosto la mostradiAntonioCrivelli intitolata “Ilversodeltempo”. Le opere di scultura sono state allestite in occasione della rappresentazio-ne teatrale della tragedia “Edipo Re” di Sofocle, che si è tenuta per il centenario dell’inaugurazione risalente al 1911del Teatro romano. Le sculture di Crivelli, realizzate con diversi materiali (pietra, bronzo, marmi ecc.), instaurano undialogoprofondosiaconlevestigiadell’AreaArcheologicasiaconiversideltestosofocleo, delineando un percorso tra passato (i resti del Tempio etrusco) e futuro (l’area delle Terme roma-ne) e trovando così nel presente della tragedia di Sofocle, nell’emiciclo del Teatro, il punto di una doppia convergenza che trova in� ne un’alta rappresentazione nella grande scultura “FugadalTempo” inserita nella Piazza Mino da Fiesole. Comescrivel’artistastesso: “Figure vaghe, uscenti dall’ombra del nulla, si aggirano nelle rovine informi del Tempio etrusco. Figure evanescenti, immerse nella informe terra del futuro, si dis-solvono sotto gli archi delle Terme romane. Stele evocanti e invocanti rappresentano il Coro nel frontescena del Teatro, dove l’attuale è rappresentato dalla Porta del Palazzo di Tebe, composta di dodici formelle ra· guranti la duplicità dell’essere umano, sia nelle componenti ambigue della sua mente sia nella ingannevole specularità delle ambizioni rispetto al destino ancestrale, allor-quando riemerge ineluttabile il Fato a sconvolgere improvvisamente ogni prospettiva costruita dall’uomo”.

Antonio Crivelli nasce nel 1947, figlio di Renzo Crivelli, pittore, e di Caterina Lester, scultrice. Si dedica dal 1990 alla scultura, dopo iniziali esperienze di pittura e di mosaico. Autodidatta, scolpisce materiali lapidei di ogni genere (pietra serena, marmo di Carrara, travertini e marmi colorati di varia prove-nienza), scegliendoli per il loro contenuto implicito, direttamente in cava o fra i ritagli delle segherie di Carrara e lavorandoli personalmente con strumentazione tradizionale manuale (mazzuolo, subbia, gradina e scalpello piano).Si è impegnato anche nella modellatura di crete e argille, producendo � gure in terracotta e ceramiche di vario tipo, nonché nella produzione di bronzi, alcuni dei quali acquisiti da enti pubblici.

Antonio Crivelli, Il verso del tempo Fiesole, Area ArcheologicaFino al 30 agosto 2011Orario: dal lunedì alla domenica 10 -19

NOTTIDELL’ARChEOLOgIAAll’interno de “LeNottidell’Archeologia”, l’iniziativa organizzata dalla Regione Toscana anche per questo 2011, i MuseidiFiesole organizzano per il 10luglio una serie di iniziative presso il Museo e l’Area Archeologica. Si parte alle 18 con un incontro sul tema “vied’acquaeviediterranell’Etruriasettentrionale:unnuovodistrettoculturaletral’ArnoeilMugello” (ingres-so gratuito) e si prosegue alle 19 con “Cultidelleacque,santuarieMadonnetraAntichitàeMedioevo”convisita guidata dell’Area Archeologica, del Museo Civico Archeologico e del Mu-seo Bandini (ingresso gratuito). Alle 21 segue la Cenaetrusca con bevande e pietanze tipiche dell’antica Etruria. Durante la cena si terranno alcune letture su “LevirtùdellaFiesoleetruscaneimanoscrittifiorentini:alcuneletture” (ingresso riservato ai partecipanti alla cena).

MUSEOCIvICOARChEOLOgICO–AREAARChEOLOgICAVia Portigiani, 1Info: tel. 055 5961293infomusei@comune.� esole.� .it

“vISITEAIgIARDINIDELLEvILLEFIESOLANE”Dopo la pausa estiva torna a settembre l’appuntamento con le “visiteaigiardinidellevilleFie-solane”. Finoaottobre è possibile, infatti, visitare luoghi di grande fascino solitamente chiusi al pubblico. Un itinerario che porta alla scopertadigiardiniepaesaggi in cui emerge il rapporto fra l’uomo e la terra, in un equilibrio che ha reso Fiesole celebre per le sue forme ed i suoi colori. Le visite guidate ai giardini delle ville � esolane sono organizzatedalComunediFiesole incol-laborazionecon Aiapp (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio). I visitatori saranno accompagnati di volta in volta da un architetto paesaggista che spiegherà le caratteristiche e i segreti dei luoghi. Durante la visita dell’8 settembre a Villa Rinuccino sono in programma anche letture a cura dell’Associazione Culturale Ascarè.Per partecipare occorre prenotarsi il lunedì antecedente la visita prescelta chiamando lo 055.5961293 dalle ore 10 alle ore 14. Il costo del biglietto per le visite è di 5 euro l’intero e 3 euro il

ridotto (da 7 a 25 anni e oltre 65 anni). L’ingresso è gratuito per i bambini � no a 6 anni.

Di seguito il calendariodellevisite:

SettembreGiovedì 8 Ore 16.00 Villa Rinuccino Giovedì 15 Ore 15.00 Villa Le Balze Mercoledì 21 Ore 15.00 Villa Peyron Giovedì 29 Ore 16.00 Villa S. Michele OttobreGiovedì 6 Ore 16.00 Villa Medici Giovedì 13 Ore 16.00 Villa Schifanoia

ALLASCOPERTADIFIESOLEIl piacerediscoprireFiesoleapiedi. Un’occasione unica per godersi le bellezze della natura, ma anche per incontrare l’arte,laculturaelastoria del territorio. È quanto il ComunediFiesole, con la collaborazione della RegioneToscana, o¶ re ai partecipanti alle escursioni che organizza e che rientrano nelle attività del Progetto Regionale “Osservatori Turistici di Destinazione”.Finoaottobre è possibile, infatti, andare alla scoperta del Colle Lunato grazie all’iniziativa Fieso-lefranaturaecultura che propone numerosi itinerari.Tutte le passeggiate si svolgono la domenica mattina e non durano più di tre ore, dalle 9 alle 12. Sono condotte da esperti gruppi escursionistici che, oltre a illustrare il percorso, fanno conoscere i siti più importanti che via via si presentano lungo il cammino. Tutte le iniziative sono gratuite, ma devonoessereprenotate entro le ore 12 di ogni venerdì precedente il singolo tour, telefo-nando ai seguenti numeri telefonici: 055.5961311, 055.5961323, 055.5961256.

Calendario escursioni:

Fiesoleescursionifranaturaecultura11settembre2011LA SUGGESTIONE DELLA CAMPAGNA LUNGO LA VALLE DEL MUGNONEPartenza ore 9.00 da Pian del Mugnone. Ritrovo Stazione Ferroviaria18settembre–9ottobre2011FIESOLE CHE GUARDA L’ARNOPartenza ore 9.00 da Girone P.zza S. Pertini. Ritrovo fermata Ataf25settembre2011GLI SCONOSCIUTI DINTORNI DELLE CALDINEPartenza ore 9.00 dalla Querciola. Ritrovo capolinea bus n° 21 (davanti Ristorante Mario)2ottobre2011IL PARCO DI MONTECECERI E LE SUE CAVEPartenza ore 9.00 da Fiesole. Ritrovo davanti Palazzo Comunale16ottobre2011IL BOSCO DI FONTELUCENTEPartenza ore 9.00 da Fiesole. Ritrovo davanti Palazzo Comunale23ottobre2011LA VIA VECCHIA FIESOLANA TRA IL FASCINO DELLA STORIA E DELL’ARTEPartenza ore 9.00 da Fiesole. Ritrovo davanti Palazzo Comunale

ECCOIvINCITORIDEL“PREMIOABBIATIPERLASCUOLA”Si è tenuta martedì 21 giugno alla Basilica di Sant’Alessandro a Fiesole la premiazionedeivinci-toridellanonaedizionedel “PremioAbbiatiperlascuola”. L’Associazione Nazionale Critici Musicali, con il sostegno del Comune di Fiesole e in collaborazio-ne con il Comitato Musica Cultura di Fiesole, la Scuola di Musica di Fiesole, il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo ed, inoltre, con il patrocinio della Siem (Società Italiana per l’Educazione Musicale) e l’adesione di Scuola Musicafestival e di Aslico/Opera hanno assegnato il premio a quattro diversi progetti.Ecco i quattro progetti vincitori:“vocecanto” del PrimoLiceoArtisticoStatale di Torino: si tratta di un progetto di sensibilizza-zione ludica attraverso musica, canto e movimento di allievi diversamente abili provenienti da diversi licei, impegnati nel canto e nell’uso di strumenti armonici e delle percussioni.“Pezzettino” della Scuolaprimaria“D.Alighieri”diMirandola(MO): un simpatico percorso in-terdisciplinare, tra musica proposta con gli strumentari scolastici, semplici giochi poetici, piccole tecniche d’arte e di teatro, alla scoperta della narratività del ritmo e delle rime.“MaledettoSiaCopernico” dell’IstitutoComprensivodiCalsalgrande(RE): un so� sticato iti-nerario poetico-letterario alla scoperta dell’attualità del pensiero scienti� co, corredata dall’esplo-razione del repertorio musicale rinascimentale sia attraverso l’indagine storica sia attraverso l’esecuzione di alcuni brani adattati all’ordinario strumentario didattico.“Orchestragiovani” della ScuolaMediaStatale“LuigiPietrobono”diFrosinone: si tratta di un ampio “accordo di rete a indirizzo musicale” che ha coinvolto scuole primarie e secondarie nell’istruzione e costituzione di orchestre e cori, tra cui è stato selezionato un complesso giova-nile stabile, frutto di un progetto pluriennale destinato a integrare l’o¶ erta musicale pubblica sul territorio.La premiazione si è tenuta in occasione della FestadellaMusicadellaScuoladiFiesole che ha visto esibirsi in concerto l’Orchestra dei ragazzi diretta da Edoardo Rosadini.

BREVI“CAFÉgUERBOIS”:INMOSTRAIgIOvANIARTISTINovegiovaniartistidelterritoriofiorentino protagonisti a Fiesole negli spazi della SaladelBasolato (Municipio, piazza Mino). Dal 29al31luglio è in programma l’iniziativa “Cafèguer-bois” che vede protagoniste le opereeleperformance di: Adriana Rasi (pittrice), Claudia Meini (pittrice), Jonathan Tegelaars (pittrice), Brayab Monaco (fotografo), Factory Studio (studio foto-gra� co), Ludovico Fededegni (attore), Giorgio Moretti (sceneggiatore), Marco Panconesi (stilista) e Alessandra Giancecchi (musicista).

67°ANNIvERSARIODELLALIBERAzIONEDIFIESOLEÈ un programma ricco di iniziative quello organizzato dal ComunediFiesole per il 1°settembre2011 per celebrare il 67°AnniversariodellaLiberazionedellacittà.

Le cerimonie iniziano alle ore 10 con la Messainricordodeicaduti in guerra e nella lotta di Liberazione nella Chiesa di Santa Maria Primerana a Fiesole.Alle 10.30 è prevista la partenza dal Municipio del corteoversoilparcodellaRimembranza e l’apposizione della corona, mentre a Montebeni verrà reso omaggio ai caduti alle ore 11. A Compiobbi, in Piazza Mazzini, alle 11.30, verrà apposta una corona al Monumento ai Caduti.La giornata del ricordo proseguirà anche nel pomeriggio. Alle ore 17.30 a Casa Marchini Carrozza a Fiesole (via Portigiani, 3) verrà presentato il quaderno “Ex Archivio: Memorie ritrovate - Quattro

colpi in Canna – Storie di Gostino il ragazzo di Fiesole che diventò Partigiano” (Ed. “Libri Liberi”). Alle ore 19.30 al Teatro Romano si terrà il Concerto della Filarmonica di Fiesole e del Coro di Canto Sociale “Novecento” di Fiesole. Ospite d’onore della Giornata della Liberazione Marghe-rita Hack. A conclusione degli eventi sarà possibile osservare le stelle al Tetro Romano con il supporto di telescopi.

“MAIDIREvECChIO”NONvAINvACANzA…Continua anche a luglio, tutti i venerdìalleore21, l’appuntamento con il Burraco, iniziativa organizzata da “MaiDireVecchio” e della Misericordia di Compiobbi.Inoltre,giovedì7luglio (ore 21) primo appuntamento con la manifestazione “CinemasottoleStelle”. Per i mesi di luglio e agosto la Misericordia di Compiobi, infatti, all’interno del progetto “Arcobaleno d’Argento” (Società della Salute – MaiDireVecchio - Comune di Fiesole) propone un ricco calendario � lm. Ecco il programma: giovedì 7 luglio “Benvenuti al Sud”, giovedì 14 luglio “La prima cosa Bella”, giovedì 21 luglio “Mine Vaganti”, giovedì 28 luglio “Il Concerto”, giovedì 4 agosto “Io, loro e Lara”, giovedì 11 agosto “E’ complicato”, giovedì 18 agosto “Che bella giornata” e giovedì 25 agosto “Prince of Persia”.Per info: Misericordia di Compiobi - Piazza Etrusca. Tel. 055.6593011.

TESSERINIvENATORIDalla finedelmesedi luglio è possibile ritirareitesserinivenatoripressol’UfficioPoliziaMunicipaledelComunediFiesole (via Portigiani, 24). L’u· cio è a disposizione per la consegna dei tesserini il martedì dalle ore 8 alle ore 13 e il giovedì dalle ore 8 alle ore 13 e anche dalle ore 14 � no alle ore 18.30.

ARTIgIANATOEANTIQUARIATOINPIAzzADomenica17luglio torna in piazza Mino a Fiesole lamostra–mercato“Artigianiinpiazza”. Dalla 9 della mattina � no alla sera alle 20.30 i maestriartigianiespongonolelorocreazioni e si cimentano in dimostrazionidalvivo. Negli stand è possibile ammirare e acquistare dipinti, manufatti in legno, creazioni con � ori secchi, creta e tanti altri oggetti creati dalla sapiente crea-tività degli artigiani. Domenica4settembre, sempre in piazza Mino, l’appuntamento è conil MercatodelPiccoloAntiquariato. Dalle 8 e per tutta la giornata, la piazza si riempie di standche richiamano l’inte-resse del pubblico per la particolarità e la dovizia degli oggetti esposti.

ASETTEMBRERIPRENDONOLEATTIvITÁALLAPOLISPORTIvAvALLEDELMUgNONEDopo la pausa estiva il 5settembreriprendonoleattivitàallaPolisportivavalledelMugno-ne. Tante le attività in programma per il nuovo anno sportivo e nuoviinsegnamentieorari. Tra le novità una nuovasezionededicataalleartimarzialie si arricchisce,inoltre,l’off ertadel“centrospaziomovimento”edell’A.F.A. (attività � sica adattata).Di seguito l’elenco delle attività in programma:A.F.A (attività � sica adattata), Basket, Balli Caraibici, Centro Fitness, Personal training, Ballo liscio (da sala e standard), Yoga, Zan Shin Do, Aikido, Feldenkais e Danze egiziane.Permaggioriinformazioni: segreteria della PVM 055.541290 o www.pvm.it.

TURNIFARMACIEEcco l’elenco dei turni di alcune farmacie del territorio � esolano per il mese di luglioeagosto: • FarmaciaPerna, Fiesole, Piazza Mino 15, Tel. 055.59214 – LUGLIO: Sabato 16, domenica 17,

sabato 30 e domenica 31. AGOSTO: sabato 13 e domenica 14. La farmacia, inoltre, e¶ ettua orario continuato dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 20.

• FarmaciaMagonio, Girone, via Aretina 10, Tel. 055.6594233 – LUGLIO: sabato 9, domenica 17, sabato 23 e domenica 31. AGOSTO: sabato 6, sabato 13, domenica 14, lunedì 15, sabato 20 e domenica 21.

• FarmaciaBenvenuti, Compiobbi, via Aretina 194, Tel. 055.6594878 – LUGLIO: domenica 10, sabato 16, domenica 24 e sabato 30. AGOSTO: .domenica 7, domenica 21 e sabato 27.

• Farmacia S. Bernardino, Fiesole, via Colzi, 8/B, Tel. 055.599262 – LUGLIO: domenica 10. AGOSTO: domenica 7 e domenica 28.

• FarmaciadelleCaldine, Caldine, piazza dei Mezzadri, Tel. 055.5040028 – AGOSTO: lunedì 15 e domenica 21.

SCUOLAMUSICADIFIESOLEMercoledì 13 luglio ore 21.30 – TEATRO ROMANO •FiesoleORCHESTRA GIOVANILE ITALIANAPavelvernikov, violinoAndreaLucchesini, pianoforteNicolaPaszkowski,direttoremusiche di F. M. Bartholdy, P.I. TchaikovskyIngresso10euro,7euroridotti,2euroridottoallieviScuoladiMusicadiFiesole

DIFENSORECIvICO:SOSPENSIONEESTIvAIl DifensoreCivicosospenderàgliappuntamentinelmesediagosto per riprendere a set-tembre.

ARTISTIFIESOLANI:UN“LIBRONE”PERIL150°DELL’UNITÁD’ITALIAventotto opere, fra disegni, foto e scritti, realizzate da artisti � esolani e raccolte in un “li-brone”. È questo l’omaggio che l’AssociazioneArtistiFiesolani ha fatto per celebrare i 150°dell’Unitàd’Italia.Il “librone” (70 x 50 cm), rilegato dall’artigiano � orentino Enrico Giannini e con la prefazione di Ugo Barlozzetti, raccoglie le seguenti opere: “Bagnata di storia” Enrico Bandelli, “Immagini di storia” Francesco Beccastrini, “Questa nostra unità d’Italia” Mariella Bettarini, “150° Unità d’Italia” Stefania Biagioni, “I colori d’Italia nello spazio…” Franco Bulletti, “150 anni Italia” Barbara Cascini, “Generale Diaz” Paolo Catelani, “Italia nel segno di Aleph unita” Andrea Chiarantini, “Sorelle e fra-telli d’Italia” Alessandro Ciappi, “Mandala verde bianco e rosso” Arianna D’Angelo, “17 Marzo 2011” Roberto D’Angelo, “Liberi insieme: Grazie padri…” Kiki Franceschi, “150° per l’unità d’Italia” Aldo Frangioni, “La Piovra italiana” Alessandro Goggioli, “Nell’amore degli opposti sta la…” Flora Gran-dis, “1861/2011” Luana Lapi, “Fiesole nel verde, bianco e rosso” Riccardo Luchi, “Un puzzle una Bandiera” Alba Gloria Nanni, “Obbedisco” Leonardo Nozzoli, “Uniti” Gabriella Maleti, “Unisci i punti da 1 a 150” Valerio Mirannalti, “Italo, una storia vera” Maria Pia Moschini, “Altare tricolore” Giovanni Ottantini, “Fucilazione 28/7/1861” Marina Pacini Alberghini, “Incontro” Francesco Perna, “150° ita-lia unita” Italo Tassi, “Risorgimento” Cristina Travelli e “Fiesole per l’unità d’Italia” Vittorio Vannini.Il “librone” è stato esposto in piazza Mino durante l’iniziativa del 2 giugno “mostra mercato del libro e del fumetto usato” nello stand degli Artisti Fiesolani. Il “librone” sarà esposto nuovamente durante l’analoga manifestazione che si terrà nel mese di settembre.

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CENTROSINISTRAPERFIESOLESANITA’:L’OBIETTIvONONCAMBIAAbbiamo preso un impegno: Fiesole deve essere solidale. In una pa-rola avevamo cercato di racchiudere l’idea per una città attenta ai bisogni, che ascolti le esigenze e che si misuri giorno per giorno con le richieste dei cittadini. Ed è per questo che nell’ambito della sanità avevamo a¶ ermato di adoperarsi per “togliere burocrazia, investire direttamente sui bisogni, studiare le necessità sul territorio con un nuovo metodo che avvicini i cittadini ai servizi”. Il nostro obiettivo non è cambiato, ma non siamo gli unici attori sul palco. Le vicende a livello nazionale, le scelte regionali e la situazione della ASL � orenti-na hanno reso la strada più tortuosa del previsto. Il quadro generale in materia sanitaria e sociale è profondamente mutato: il progetto del distretto sanitario unico e multifunzionale sostenuto e voluto da questa Amministrazione, e che sembrava ad un passo dalla re-alizzazione, ha incontrato di· coltà e ostacoli che non dipendono direttamente dalla nostra volontà. Il contenzioso burocratico tra la ASL e il consorzio di cooperative che avrebbe dovuto seguire i lavo-ri, la situazione economica della stessa Azienda Sanitaria, le scelte economiche del Governo e della Regione Toscana hanno pesato e non poco. In tutto ciò l’Amministrazione continua a rimboccarsi le maniche e il nostro obiettivo non è cambiato. Stiamo cercando di fare il possibile per realizzarlo. Riteniamo necessario, anche a segui-to delle ultime vicende, so¶ ermarsi a riª ettere e condividere con voi la questione di Sant’Antonino. Per capire dove siamo oggi ci è necessario fare un quadro generale della situazione: nel 1995 la struttura è stata chiusa in quanto i servizi e l’assistenza o¶ erta non rispondevano più a criteri di qualità che invece ospedali di eccellen-za (Careggi, Meyer, Ponte a Niccheri) avrebbero potuto garantire. La Regione Toscana scelse: investire prevalentemente in grandi centri socio sanitari di qualità e di eccellenza. Da qui la chiusura. Pur rico-noscendo il valore e i frutti di quella scelta, l’Amministrazione ha sempre continuato a sostenere che la struttura fosse la risorsa in-torno alla quale dovessero ruotare le scelte politiche in tema socio sanitario. E in questi venti anni si è sempre adoperata per rendere possibile la realizzazione di un unico distretto sanitario. Il nostro re-golamento urbanistico del 2009 lo testimonia: confermando che la struttura potesse essere adibita solo a scopi socio sanitari. Ormai dal 2003 il Comune di Fiesole e la ASL � orentina hanno avviato le procedure necessarie per individuare un soggetto che realizzasse un nuovo distretto e una residenza per anziani. Nonostante il nostro impegno, i contrasti prettamente economici hanno bloccato i lavori. Alla luce delle vicende politiche ed economiche del territorio regio-nale, l’Amministrazione comunale si è adoperata con la ASL � orenti-na (che ricordiamo è l’unica proprietaria della struttura dell’ex ospe-dale) per sbloccare la situazione e rendere possibile la realizzazione di un nuovo distretto che potesse accogliere tutti i servizi di base. Consapevole delle necessità e delle esigenze dei cittadini, l’Ammi-nistrazione si è mossa a· nché tutti i servizi fossero ugualmente garantiti e scegliendo di investire sulla crescita del terzo settore. I protagonisti di questa scelta sono state le associazioni: la Misericor-dia di Fiesole, la Croce Azzurra del Girone, la Fratellanza Popolare Valle del Mugnone. Grazie al loro indispensabile lavoro sono stati mantenuti i servizi alla persona, i laboratori, le analisi, il CUP (Centro Unico di Prenotazione), i prelevi di sangue, e anche servizi a valenza sociale quali “Casa Caldine” e lo sportello “Mai Dire Vecchio”. E sono le associazioni che, assieme alle strutture pubbliche già attive e pre-senti sul territorio (dipartimento della ASL a Compiobbi), già oggi potrebbero accogliere anche altre attività sanitarie � no ad ora svol-te nell’Ospedale di Camerata. La discussione sulla situazione sani-taria del Comune non si esaurisce infatti con Sant’Antonino; anche la struttura di Camerata ha un ruolo decisivo in questa partita. Il distretto di Camerata è, ad oggi, sempre più distante dalle esigenze dei � esolani. Lo dimostrano le statistiche sui dati di utilizzo della struttura, che rilevano una prevalenza di cittadini � orentini più che � esolani. Non dimentichiamo che la struttura di Camerata è rimasta aperta grazie al decisivo impegno dell’assessore Margherita Taras, e lo rimarrà almeno � no a quando non verrà individuata la struttura per realizzare un unico distretto socio sanitario.L’argomento è delicato, il quadro nel quale governare non è sempli-ce, ma nonostante tutto il nostro obiettivo resta lo stesso.

Gruppo Consiliare Centrosinistra per [email protected]

CITTADINIPERFIESOLEMISTERIFIESOLANIPrimo mistero. Nel pieno centro di Fiesole, in Piazza del Mercato, fa ancora bella mostra di sé una imponente gru che, a detta del Vice Sindaco doveva essere rimossa già qualche mese fa, così come dovevano partire i lavori del secondo lotto dell’Auditorium. I lavori sono ancora fermi, i turisti si ritrovano ancora nelle loro foto una bella gru in primo piano e le strutture si arruggi-niscono. C’è qualcuno che vorrà dare spiegazioni?

Secondomistero. Se un giorno o l’al-tro (!?) l’Auditorium verrà completato, chi gestirà i locali? Verrà fatto un rego-lare bando? E quali prospettive potrà avere la Società Filarmonica che era proprietaria della struttura precedente e ha ceduto al Comune il diritto di su-per� cie per un buon numero di anni?

Terzomistero.In Piazza Mino c’era un bello spazio pubblico, nella zona anti-stante i negozi, con due panchine dove i � esolani si ritrovavano a far due chiac-chiere e i turisti a riposarsi un po’ e dove era presente l’unico cestino di ri� uti di quel lato della piazza. Con un blitz pre-festivo lo spazio fra le due panchine si è molto ridotto, il cestino è sparito e i fori dove era prima posta la panchina spostata sono stati ricoperti con una bruttatoppadicemento e …. è stata bucatanuovamentela costosissimapietra per ricollocare la stessa panchi-na. Perchétuttoquesto? A cosa serve e soprattutto a chi serve?

Il quartomistero ci fa insistere sulla vi-cenda dell’Unione dei Comuni di Fieso-le e Vaglia. Con una delibera di Giunta dell’8 giugno, è stata approvata, di fat-to, l’unione, anche inmancanzadellaLegge Regionale destinata a rego-lareiltutto.Le funzioni che Sindaco e Giunta hanno deciso di gestire insieme al Comune di Vaglia, sono, fra le altre, la Polizia Municipale, lo sviluppo econo-mico, la scuola, la cultura e il turismo. Qualcuno può spiegarci cosa hanno in comune Fiesole e Vaglia dal punto di vi-sta culturale, commerciale e turistico? E le scuole di Fiesole come possono lavo-rare con quelle di Vaglia, che, oltretutto, fanno capo all’Istituto comprensivo di San Piero a Sieve?E i vigili, che sono già pochi adesso, per coprire tutto il nostro territorio, come potranno gestire anche il territorio di Vaglia? Sulla delibera di Giunta, si dà mandatoaidueComandanti (quindi anche Va-glia ha un suo Comandante, anche se il Sindaco ha a¶ ermato pubblicamente di no!!) di attivare le necessarie pratiche “per poter svolgere un eventuale ser-vizio in entrambi gli ambiti territoriali”. Ma il Sindaco non aveva detto in Con-siglio Comunale e riportato sui giornali, che il servizio non sarebbe cambiato e ogni Comune avrebbe mantenuto i suoi Vigili?Aqualiparolecredere? A quelle dette o a quelle scritte sulla delibera?

Per contattarci: telefono 331.5339367fax 055.541189 e-mail: [email protected]

LABORATORIOPERLASINISTRARIFONDAzIONECOMUNISTAREFERENDUM:ACQUAESERvIzILOCALITORNANOPUBBLICIFinalmente! Il 12-13 giugno gli italiani hanno par-lato chiaro: la gESTIONE di Acqua eservizi pubblici locali torna definiti-vamenteinmanopubblica.

BASTAPRIvATIzzAzIONI!:Punto fondamentale del programma del Laboratorio della Sinistra è tornare ad una gestione pubblica (cioèdiTUT-TI!!!) dei servizi erogati dal Comune (si risparmia e si ha un servizio migliore!): • acqua, • mense, • biblioteche, • asili, • musei • e tutti gli altri servizi pubblici.

Questo si chiama: processo di INTER-NALIzzAzIONEdeiservizi e lo stanno già praticando i comuni più avanzati d’Italia e le maggiori capitali europee (Parigi, Berlino..).

TASSADISOggIORNO:Per quanto riguarda il modo con cui applicare questa imposta: la tassa va le-gata alle “stelle” delle strutture ricettive e non al prezzo delle camere, altrimenti si rischia il caos.

Però vorremmo che la stragrande mag-gioranza degli introitiditalebalzello andassero al sociale e ai servizi pubblici locali: mense, scuole, affitti, casepo-polari, disabili, anzianinonautosuf-ficienti,trasportopubblicolocale..

I problemi pratici dei cittadini sonoalcentrodellanostraazione.

La crisi economica e i tagli del governo ci impongono un impegno assoluto sul sociale e i servizi pubblici. Ilrestopuòancheattendere.

Ricordiamo in� ne che siamo presenti ogni primo lunedì del mese dalle16:00 alle 19:00 a Caldine nella nos-tra sede presso il Circolo ARCI in via Faentina.

CapogruppoFrancesco Trecci

[email protected] i vostri suggerimenti

(sempre firmati, ovviamente!)

POPOLODELLALIBERTÀSTRADAPARCO:LAPRO-POSTADELPDL,SIFACCIAEBENE.La Strada Parco facciamola, ma faccia-mola bene. E’ questo quello che pensa il PDL in merito alla necessità di dare avvio ad un collegamento viario tra Ma-iano e la zona est del comprensorio fie-solano. Un’idea che urge concretizzare anche tenuto conto che la tangenziale che va da Firenze alla Faentina e da Fiesole all’Aretina (e viceversa) non ha potuto- e non poteva che essere così- liberare il centro dal traffico e al tempo stesso potenziare l’offerta viaria del Co-mune. Finalmente anche la Giunta si è accorta che oggi la Strada Parco va re-alizzata. Il punto è che la proposta della Giunta rischia di essere una mezza so-luzione perché prevede che la carreg-giata sia di soli 4 metri. A sostegno della scelta di una mini carreggiata l’Ammini-strazione porta due tesi: ragioni di tute-la ambientale e ragioni economiche. A nostro avviso la Strada Parco deve esse-re, al contrario, non un viottolo, ma una strada vera e propria. Una strada con una carreggiata di 6 metri. Alle “ragio-ni” dell’Amministrazione rispondiamo che: 1) si possono rispettare le esigenze ambientali e paesaggistiche realizzan-do una carreggiata di 6 metri perché queste caratteristiche ha la Strada Par-co che collega la Marsica con il Parco Nazionale dell’Abruzzo, quella dello Stelvio, quella del Pollino e quella del Matese. Strade Parco di pregio che si incastonano con armonia su paesaggi straordinari come quello fiesolano, ma che sanno anche rispondere alle esi-genze di viabilità; 2) i costi per portare la carreggiata da 4 a 6 metri non sono eccessivi perché il costo vero e più co-spicuo è dare avvio alla realizzazione del percorso viario non allargarlo una volta che è stato previsto. In ogni caso questi sono costi che l’Amministrazio-ne deve mettere in conto se vuol dare un futuro a Fiesole. Forse era meglio risparmiare su altre opere o avere un atteggiamento finanziariamente meno stravagante in altre vicende.In sostanza: la Strada Parco si faccia, si faccia subito, si faccia con una carreg-giata di 6 metri prendendo spunto ed esempio dalle tante realtà italiane dove si è saputo coniugare la tutela dell’am-biente, la sua valorizzazione e le esigen-ze della quotidianità di tutti i cittadini.Il PDL ha chiesto una Commissione ap-posita per sciogliere definitivamente il nodo della questione nella certezza che la viabilità è un tema centrale per lo sviluppo del nostro Comune. Speria-mo che almeno su questo punto il Co-mune abbia il coraggio e la capacità di fare scelte vere e non interventi timidi e modesti che davvero non servono a nessuno. Il PDL ha dimostrato che far bene si può, ora l’Amministrazione fac-cia. E subito.

Il gruppo consiliarePopolo della Libertà

Stefania FuscagniAlessandro Monnetti

Sergio BaccariFabrizio Stegagnini

Voci dal Consiglio

Page 23: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

tidolorofici, antibiotici ad ampio spettro, una crema antistaminica o cortisonica, collirio e gocce per i disturbi alle orecchie, disinfettan-ti per uso esterno e sostanze per potabilizzare l’acqua. Una volta giunti a destinazione, in-vece, arriva il momento di mettere in pratica le misure di prevenzione consigliate per i viaggi nei paesi a rischio: è importantissimo bere solo da bottiglie sigillate (o dopo bolli-tura), evitare il ghiaccio e gli ortaggi crudi, preferire il consumo di cibi cotti e mangiati caldi. Tutto questo vale anche se si mangia in hotel o villaggi turistici “quotati”: la pru-denza non è mai troppa. Una volta rientrati, invece, non bisogna attenersi a misure parti-colari, a meno che non compaiano disturbi come febbre, diarrea, disturbi respiratori, le-sioni alla cute o altro. E bisogna ricordarsi di portare a termine la profilassi antimalarica. Per chi volesse documentarsi meglio, ci sono una serie di siti internet istituzionali: quello della Società italiana di medicina dei viaggi e delle migrazioni (www.simvim.it), quello del Ministero della Salute (www.salute.gov.it) e quello del Ministero degli Affari Esteri (www.viaggiaresicuri.it). E se si viaggia in paesi a rischio, buona norma è registrarsi sul portale www.dovesiamonelmondo.it, in modo da poter essere rintracciati in caso di emergenze.

Pronti, partenza, via. Evviva, anche. L’estate è tornata e con lei il baule di piacevo-lezze di stagione: come ad

esempio l’idea di starsene sdraiati al sole, davanti il mare, sopra un bel cielo azzurro. Ma con il tempo del-la tintarella torna, giocoforza, anche quello delle raccomandazioni, per-ché è ormai un’evidenza scientifica che un’esposizione sregolata ai raggi solari possa aumentare il rischio di tumori alla pelle (ogni anno in Ita-lia vengono diagnosticati settemila melanomi), oltre a favorire l’invec-chiamento cutaneo e la comparsa di macchie. E allora è bene ripassare le regole fondamentali. Intanto: occor-re esporsi gradualmente al sole, per evitare le scottature, che oltre a esse-re fastidiose sono molto pericolose. La fascia oraria tra mezzogiorno e le quattro va sempre evitata: i primi giorni più che mai, tanto vale farsi una bella pennichella altrove. Un passaggio molto importante è rap-presentato, poi, dalla scelta della cre-ma protettiva. L’indice di protezione, specialmente nei primi giorni, deve essere alto e adatto al cosiddetto “fo-totipo”. Inizialmente (e questo vale più che mai per chi ha pelle e capelli chiari) occorre usare una protezione alta (tra 30 e 50) e aspettare qualche giorno prima di scendere a un indice di protezione più basso (tra 15 e 25, quello medio). La crema deve esse-re applicata almeno mezz’ora prima

di esporsi al sole, e la dose minima raccomandata è di circa 36 grammi che, per farsi un’idea, equivalgono a circa 6 cucchiaini da tè. Sempre per farsi un’idea, si stima che normal-mente gli europei ne usino solo la metà: dunque raddoppiamo la dose, su questo è meglio non risparmiare. Così come è meglio sostituire i so-lari di anno in anno: anche se tec-nicamente la loro durata di conser-vazione è di dodici mesi, sappiamo tutti che è molto difficile conservarli in condizioni ottimali, senza che si sciupino sotto il solleone. Ed è im-portante ricordarsi che il “giochino” di spalmarsela addosso deve essere ripetuto spesso, per evitare che i ba-

gni in mare o la semplice sudorazio-ne la lavino via. Attenzione: bisogna proteggersi anche quando si diventa “neri”, perché la pelle va difesa co-munque. Altre accortezze: è bene te-ner presente che parei e caftani non proteggono dai raggi e che le giorna-te ventilate e nuvolose sono quelle in cui è più facile scottarsi. Ancora: gli occhiali da sole sono un ingrediente fondamentale per proteggere anche gli occhi, ed è utilissimo indossare un cappello a tesa larga. Non biso-gna, infine, dimenticarsi che i bam-bini sono più che mai vulnerabili, e che quando si va in spiaggia con loro le raccomandazioni per la tintarella intelligente valgono il doppio.

estAte/1. I consigli per abbronzarsi senza mettere in pericolo la pelle

Tintarella sì, ma con tanti maGiulia Righi

Anziani e afa, le regole d’oro per evitare rischi

E se a tutti quanti fa molto piacere che il calendario abbia superato la metà della corsa e sia attualmente piazzato sui mesi del sole e del caldo, è vero anche che

questo è proprio il periodo in cui è bene alzare la guardia. Perché l’estate sa essere anche molto difficoltosa, specie per i soggetti cosiddetti “fragili”. Come gli anziani, bersaglio facile dei colpi di calore e di tutte le beghe che la calura estiva porta con sé. E allora, per quanto banali possano sembrare, ripetere le regole d’oro può essere d’aiuto. La più d’oro di tutte: è fondamentale bere tanta acqua. Senza aspettare di avere sete, però: anche se non si avverte lo stimolo (che nelle persone anziane è tra l’altro rarefatto) è bene rivolgersi alla bottiglia d’acqua come a una vecchia amica, e bere almeno due litri d’acqua al giorno. Banditi, invece, alcool, caffeina e gli eccessi di bevande zuccherate: sono sì liquidi, ma inducono la perdita di fluidi corporei e dunque non vanno bene. In presenza di particolari patologie, poi, è bene rivolgersi al proprio medico di famiglia, per capire, ad esempio, se sia il caso di integrare i sali minerali. Altra raccomandazione, una delle più famose: nelle ore di solleone forte (11-15) è bene che gli anziani stiano in casa, in ambienti ombreggiati e freschi. Gli ambienti condizionati e ventilati possono essere una soluzione: parola di Ministe-ro della Salute, che invita anche a utilizzare luoghi pubblici (centri commerciali, biblioteche) in caso di ondate di calore anomale per ristorarsi al fresco dell’aria condizionata per qualche ora e riportare l’organismo a una temperatura normale. Tutto con criterio: la situazione climatica degli ambienti condizionati deve essere più bassa di quella esterna al massimo di sei o sette gradi, per evitare escursioni termiche dannose. Esercizi fisici e sforzi inutili vanno poi evitati, e se proprio biso-gna farli è bene relegarli alle prime ore mattutine, più fresche, e ricordarsi di bere dai due ai quattro bicchieri d’acqua per compensare. Ancora: i vestiti devono essere leggeri, chiari, non aderenti, e i pasti molto leggeri, dunque frutta e verdura sono le benvenute, in questi mesi più che mai. E poi valgono le regole del buonsenso: evi-tare di sostare in auto al sole, proteggersi la testa con un cappello, e in caso di forte malessere contattare il proprio medico o, se la situazione lo richiede, il 118. /G.R.

estAte/2. Occhi e naso sono i più colpiti

speciale salute

/G.R.

Estate, si è detto. E per qualcuno è arrivato il tempo del viaggio serio, quello per cui si è risparmiato tutto l’anno, quello per cui da tempo era

iniziato il conto alla rovescia sul calendario. Ma quando si tratta di fare le valigie per un paese extraeuropeo è bene prestare un’atten-zione particolare alla salute. Già prima di par-tire: informandosi innanzitutto (sarebbe bene farlo almeno un mese prima) sulle eventuali vaccinazioni/terapie farmacologiche da fare preventivamente. Per queste faccende può essere molto utile rivolgersi al Centro per la medicina dei viaggi e delle migrazioni della nostra Asl 10 (055/6263756, accesso tele-fonico per informazioni generali mercoledì e venerdì ore 8:30/10:30), in modo tale da partire ben documentati. Al momento di pre-parare i bagagli, poi, è bene mettere nel be-auty-case una piccola farmacia del minimo e dell’indispensabile: a parte eventuali farmaci antimalarici in caso di mete tropicali, è bene attrezzarsi con antidiarroici, antipiretici, an-

In valigia? Non va dimenticata la saluteestAte/3. Chi si sposta verso mete lontane può rivolgersi al Centro per la medicina dei viaggi della Asl 10

prima di partire verso paesi esotici è buona regola raccogliere informazioni

e preparare un piccolo kit di pronta medicazione. Una volta giunti a destinazione

vanno invece evitati i cibi crudi, il ghiaccio e le bevande in bottiglie non sigillate

LA NoVItÀ

Un “servizio di qualità” alla portata di tutti i cittadini: è quanto offre il primo studio dentistico “low cost” nato in Toscana, inaugurato alla Misericordia di Se-sto Fiorentino (p.za S. Francesco 38, 055/7950111), un “ambulatorio a portata di tutte le tasche, in grado di rispondere a ogni tipo di problema odontoiatrico”. Il progetto è promosso da Co&So Salute attraverso il marchio di Welfare Italia.

È arrivato il dentista “low cost”

CENTROSINISTRAPERFIESOLESANITA’:L’OBIETTIvONONCAMBIAAbbiamo preso un impegno: Fiesole deve essere solidale. In una pa-rola avevamo cercato di racchiudere l’idea per una città attenta ai bisogni, che ascolti le esigenze e che si misuri giorno per giorno con le richieste dei cittadini. Ed è per questo che nell’ambito della sanità avevamo a¶ ermato di adoperarsi per “togliere burocrazia, investire direttamente sui bisogni, studiare le necessità sul territorio con un nuovo metodo che avvicini i cittadini ai servizi”. Il nostro obiettivo non è cambiato, ma non siamo gli unici attori sul palco. Le vicende a livello nazionale, le scelte regionali e la situazione della ASL � orenti-na hanno reso la strada più tortuosa del previsto. Il quadro generale in materia sanitaria e sociale è profondamente mutato: il progetto del distretto sanitario unico e multifunzionale sostenuto e voluto da questa Amministrazione, e che sembrava ad un passo dalla re-alizzazione, ha incontrato di· coltà e ostacoli che non dipendono direttamente dalla nostra volontà. Il contenzioso burocratico tra la ASL e il consorzio di cooperative che avrebbe dovuto seguire i lavo-ri, la situazione economica della stessa Azienda Sanitaria, le scelte economiche del Governo e della Regione Toscana hanno pesato e non poco. In tutto ciò l’Amministrazione continua a rimboccarsi le maniche e il nostro obiettivo non è cambiato. Stiamo cercando di fare il possibile per realizzarlo. Riteniamo necessario, anche a segui-to delle ultime vicende, so¶ ermarsi a riª ettere e condividere con voi la questione di Sant’Antonino. Per capire dove siamo oggi ci è necessario fare un quadro generale della situazione: nel 1995 la struttura è stata chiusa in quanto i servizi e l’assistenza o¶ erta non rispondevano più a criteri di qualità che invece ospedali di eccellen-za (Careggi, Meyer, Ponte a Niccheri) avrebbero potuto garantire. La Regione Toscana scelse: investire prevalentemente in grandi centri socio sanitari di qualità e di eccellenza. Da qui la chiusura. Pur rico-noscendo il valore e i frutti di quella scelta, l’Amministrazione ha sempre continuato a sostenere che la struttura fosse la risorsa in-torno alla quale dovessero ruotare le scelte politiche in tema socio sanitario. E in questi venti anni si è sempre adoperata per rendere possibile la realizzazione di un unico distretto sanitario. Il nostro re-golamento urbanistico del 2009 lo testimonia: confermando che la struttura potesse essere adibita solo a scopi socio sanitari. Ormai dal 2003 il Comune di Fiesole e la ASL � orentina hanno avviato le procedure necessarie per individuare un soggetto che realizzasse un nuovo distretto e una residenza per anziani. Nonostante il nostro impegno, i contrasti prettamente economici hanno bloccato i lavori. Alla luce delle vicende politiche ed economiche del territorio regio-nale, l’Amministrazione comunale si è adoperata con la ASL � orenti-na (che ricordiamo è l’unica proprietaria della struttura dell’ex ospe-dale) per sbloccare la situazione e rendere possibile la realizzazione di un nuovo distretto che potesse accogliere tutti i servizi di base. Consapevole delle necessità e delle esigenze dei cittadini, l’Ammi-nistrazione si è mossa a· nché tutti i servizi fossero ugualmente garantiti e scegliendo di investire sulla crescita del terzo settore. I protagonisti di questa scelta sono state le associazioni: la Misericor-dia di Fiesole, la Croce Azzurra del Girone, la Fratellanza Popolare Valle del Mugnone. Grazie al loro indispensabile lavoro sono stati mantenuti i servizi alla persona, i laboratori, le analisi, il CUP (Centro Unico di Prenotazione), i prelevi di sangue, e anche servizi a valenza sociale quali “Casa Caldine” e lo sportello “Mai Dire Vecchio”. E sono le associazioni che, assieme alle strutture pubbliche già attive e pre-senti sul territorio (dipartimento della ASL a Compiobbi), già oggi potrebbero accogliere anche altre attività sanitarie � no ad ora svol-te nell’Ospedale di Camerata. La discussione sulla situazione sani-taria del Comune non si esaurisce infatti con Sant’Antonino; anche la struttura di Camerata ha un ruolo decisivo in questa partita. Il distretto di Camerata è, ad oggi, sempre più distante dalle esigenze dei � esolani. Lo dimostrano le statistiche sui dati di utilizzo della struttura, che rilevano una prevalenza di cittadini � orentini più che � esolani. Non dimentichiamo che la struttura di Camerata è rimasta aperta grazie al decisivo impegno dell’assessore Margherita Taras, e lo rimarrà almeno � no a quando non verrà individuata la struttura per realizzare un unico distretto socio sanitario.L’argomento è delicato, il quadro nel quale governare non è sempli-ce, ma nonostante tutto il nostro obiettivo resta lo stesso.

Gruppo Consiliare Centrosinistra per [email protected]

CITTADINIPERFIESOLEMISTERIFIESOLANIPrimo mistero. Nel pieno centro di Fiesole, in Piazza del Mercato, fa ancora bella mostra di sé una imponente gru che, a detta del Vice Sindaco doveva essere rimossa già qualche mese fa, così come dovevano partire i lavori del secondo lotto dell’Auditorium. I lavori sono ancora fermi, i turisti si ritrovano ancora nelle loro foto una bella gru in primo piano e le strutture si arruggi-niscono. C’è qualcuno che vorrà dare spiegazioni?

Secondomistero. Se un giorno o l’al-tro (!?) l’Auditorium verrà completato, chi gestirà i locali? Verrà fatto un rego-lare bando? E quali prospettive potrà avere la Società Filarmonica che era proprietaria della struttura precedente e ha ceduto al Comune il diritto di su-per� cie per un buon numero di anni?

Terzomistero.In Piazza Mino c’era un bello spazio pubblico, nella zona anti-stante i negozi, con due panchine dove i � esolani si ritrovavano a far due chiac-chiere e i turisti a riposarsi un po’ e dove era presente l’unico cestino di ri� uti di quel lato della piazza. Con un blitz pre-festivo lo spazio fra le due panchine si è molto ridotto, il cestino è sparito e i fori dove era prima posta la panchina spostata sono stati ricoperti con una bruttatoppadicemento e …. è stata bucatanuovamentela costosissimapietra per ricollocare la stessa panchi-na. Perchétuttoquesto? A cosa serve e soprattutto a chi serve?

Il quartomistero ci fa insistere sulla vi-cenda dell’Unione dei Comuni di Fieso-le e Vaglia. Con una delibera di Giunta dell’8 giugno, è stata approvata, di fat-to, l’unione, anche inmancanzadellaLegge Regionale destinata a rego-lareiltutto.Le funzioni che Sindaco e Giunta hanno deciso di gestire insieme al Comune di Vaglia, sono, fra le altre, la Polizia Municipale, lo sviluppo econo-mico, la scuola, la cultura e il turismo. Qualcuno può spiegarci cosa hanno in comune Fiesole e Vaglia dal punto di vi-sta culturale, commerciale e turistico? E le scuole di Fiesole come possono lavo-rare con quelle di Vaglia, che, oltretutto, fanno capo all’Istituto comprensivo di San Piero a Sieve?E i vigili, che sono già pochi adesso, per coprire tutto il nostro territorio, come potranno gestire anche il territorio di Vaglia? Sulla delibera di Giunta, si dà mandatoaidueComandanti (quindi anche Va-glia ha un suo Comandante, anche se il Sindaco ha a¶ ermato pubblicamente di no!!) di attivare le necessarie pratiche “per poter svolgere un eventuale ser-vizio in entrambi gli ambiti territoriali”. Ma il Sindaco non aveva detto in Con-siglio Comunale e riportato sui giornali, che il servizio non sarebbe cambiato e ogni Comune avrebbe mantenuto i suoi Vigili?Aqualiparolecredere? A quelle dette o a quelle scritte sulla delibera?

Per contattarci: telefono 331.5339367fax 055.541189 e-mail: [email protected]

LABORATORIOPERLASINISTRARIFONDAzIONECOMUNISTAREFERENDUM:ACQUAESERvIzILOCALITORNANOPUBBLICIFinalmente! Il 12-13 giugno gli italiani hanno par-lato chiaro: la gESTIONE di Acqua eservizi pubblici locali torna definiti-vamenteinmanopubblica.

BASTAPRIvATIzzAzIONI!:Punto fondamentale del programma del Laboratorio della Sinistra è tornare ad una gestione pubblica (cioèdiTUT-TI!!!) dei servizi erogati dal Comune (si risparmia e si ha un servizio migliore!): • acqua, • mense, • biblioteche, • asili, • musei • e tutti gli altri servizi pubblici.

Questo si chiama: processo di INTER-NALIzzAzIONEdeiservizi e lo stanno già praticando i comuni più avanzati d’Italia e le maggiori capitali europee (Parigi, Berlino..).

TASSADISOggIORNO:Per quanto riguarda il modo con cui applicare questa imposta: la tassa va le-gata alle “stelle” delle strutture ricettive e non al prezzo delle camere, altrimenti si rischia il caos.

Però vorremmo che la stragrande mag-gioranza degli introitiditalebalzello andassero al sociale e ai servizi pubblici locali: mense, scuole, affitti, casepo-polari, disabili, anzianinonautosuf-ficienti,trasportopubblicolocale..

I problemi pratici dei cittadini sonoalcentrodellanostraazione.

La crisi economica e i tagli del governo ci impongono un impegno assoluto sul sociale e i servizi pubblici. Ilrestopuòancheattendere.

Ricordiamo in� ne che siamo presenti ogni primo lunedì del mese dalle16:00 alle 19:00 a Caldine nella nos-tra sede presso il Circolo ARCI in via Faentina.

CapogruppoFrancesco Trecci

[email protected] i vostri suggerimenti

(sempre firmati, ovviamente!)

POPOLODELLALIBERTÀSTRADAPARCO:LAPRO-POSTADELPDL,SIFACCIAEBENE.La Strada Parco facciamola, ma faccia-mola bene. E’ questo quello che pensa il PDL in merito alla necessità di dare avvio ad un collegamento viario tra Ma-iano e la zona est del comprensorio fie-solano. Un’idea che urge concretizzare anche tenuto conto che la tangenziale che va da Firenze alla Faentina e da Fiesole all’Aretina (e viceversa) non ha potuto- e non poteva che essere così- liberare il centro dal traffico e al tempo stesso potenziare l’offerta viaria del Co-mune. Finalmente anche la Giunta si è accorta che oggi la Strada Parco va re-alizzata. Il punto è che la proposta della Giunta rischia di essere una mezza so-luzione perché prevede che la carreg-giata sia di soli 4 metri. A sostegno della scelta di una mini carreggiata l’Ammini-strazione porta due tesi: ragioni di tute-la ambientale e ragioni economiche. A nostro avviso la Strada Parco deve esse-re, al contrario, non un viottolo, ma una strada vera e propria. Una strada con una carreggiata di 6 metri. Alle “ragio-ni” dell’Amministrazione rispondiamo che: 1) si possono rispettare le esigenze ambientali e paesaggistiche realizzan-do una carreggiata di 6 metri perché queste caratteristiche ha la Strada Par-co che collega la Marsica con il Parco Nazionale dell’Abruzzo, quella dello Stelvio, quella del Pollino e quella del Matese. Strade Parco di pregio che si incastonano con armonia su paesaggi straordinari come quello fiesolano, ma che sanno anche rispondere alle esi-genze di viabilità; 2) i costi per portare la carreggiata da 4 a 6 metri non sono eccessivi perché il costo vero e più co-spicuo è dare avvio alla realizzazione del percorso viario non allargarlo una volta che è stato previsto. In ogni caso questi sono costi che l’Amministrazio-ne deve mettere in conto se vuol dare un futuro a Fiesole. Forse era meglio risparmiare su altre opere o avere un atteggiamento finanziariamente meno stravagante in altre vicende.In sostanza: la Strada Parco si faccia, si faccia subito, si faccia con una carreg-giata di 6 metri prendendo spunto ed esempio dalle tante realtà italiane dove si è saputo coniugare la tutela dell’am-biente, la sua valorizzazione e le esigen-ze della quotidianità di tutti i cittadini.Il PDL ha chiesto una Commissione ap-posita per sciogliere definitivamente il nodo della questione nella certezza che la viabilità è un tema centrale per lo sviluppo del nostro Comune. Speria-mo che almeno su questo punto il Co-mune abbia il coraggio e la capacità di fare scelte vere e non interventi timidi e modesti che davvero non servono a nessuno. Il PDL ha dimostrato che far bene si può, ora l’Amministrazione fac-cia. E subito.

Il gruppo consiliarePopolo della Libertà

Stefania FuscagniAlessandro Monnetti

Sergio BaccariFabrizio Stegagnini

Voci dal Consiglio 23

Page 24: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

bella stagione

Dai renai a Bilancino, ecco la mappa delle discoteche sotto le stelle fuori

dalle mura: quasi sempre gratis e quasi tutte le sere. In alternativa spettacoli

teatrali, karaoke e burattini per chi si muove in comitiva con bimbi al seguito

NIgHtlIFe/1. Istruzioni per l’uso per chi non ha tempo (o voglia) di raggiungere la costa

Non solo mare, la movidaquest’anno sceglie il lago

Anche la movida va in vacanza. Dove? Per lo più in Versilia, tra i locali vip del For-te, le discoteche più matte di Torre del Lago e la Darsena di Viareggio. Ma per

chi non avesse tempo o voglia di andarla a cercare fin laggiù c’è una “costa” più a portata di mano: quella dei laghi. A partire dal più vicino, quello dei Renai, a cinque minuti dalla città. Il parco è anima-to praticamente ogni sera: a seconda dell’umore del momento si può scegliere se indossare pantaloni a zampa e parruccona e infilarsi alla festa anni ’80 in piscina oppure optare per le esibizioni live di band locali. Quel che è certo è che ogni sera qui si balla gratis, ma ci sono anche periodiche mostre (appe-na conclusa quella di Clet, l’artista francese che ha trasformato i cartelli stradali in divertenti omini) e spettacoli teatrali. E quasi tutti gli eventi sono a in-gresso libero, al massimo si paga la consumazione.

Apericena in piscina, con bagno incluso, anche al ristorante Terzo Tempo di Tavarnuzze, all’interno del centro sportivo Zodiac. L’appuntamento si re-plica ogni martedì e giovedì fino a settembre, alter-nato a serate a tema (come il prossimo Pareo Par-ty). Altro lago, altra riva. A Bilancino ha riaperto il Rivasud: quest’anno, però, niente più discoteca, il locale rimane solo ristorante. Ampio giardino per cene all’aperto vista lago, parco giochi per bambi-ni, karaoke il mercoledì sera e pianobar la domeni-ca: insomma, l’ideale per chi si muove in famiglia e in generale per tutti gli amanti delle specialità mu-gellane, dai famosi tortelli ai salumi. Poco lontano c’è il Bahia Cafè, per chi desidera una serata un po’ più movimentata. Da quest’anno anche l’Omi Music Club, storico locale dell’Osmannoro, apre una succursale in riva al lago, al posto di quello che fu il Settestelle. Ma resta in funzione per tut-ta l’estate anche il “chioscone” tra Firenze e Sesto Fiorentino. Qui si continuerà a ballare fino al 10 settembre praticamente ogni sera (latinoamericano

il lunedì e il venerdì, tango il martedì, dj set dome-nica e giovedì) e rigorosamente gratis. In riva al fiume, invece, a Pontassieve c’è un nuovo spazio all’aperto dove andare a mangiare un boccone e ad ascoltare buona musica. Preso in gestione quest’an-no da un gruppo di poco più che trentenni, il Parco De André offre ogni sera una programmazione di-versa, fino ai primi di settembre. “Finora – spiega Leonardo Canestrelli, uno dei responsabili della struttura – questo era uno spazio poco vissuto dalla città. Stiamo cercando di farlo diventare un centro di aggregazione per ogni fascia di età”. La ricetta consiste nell’offrire ogni volta un’attrattiva diversa a prezzi contenutissimi. E così, se il martedì sera è dedicato al cinema sotto le stelle e il mercoledì agli spettacoli di marionette per gli spettatori più piccoli, il venerdì arriva My Generation, music contest tra giovani gruppi di Firenze e dintorni. In palio strumentazione musicale e ore di registrazio-ne in studio. Abbastanza da attirare decine di band emergenti o in attesa di emergere.

Paola Ferri

una cena al piazzale del Gusto, nato al posto dell’eX boloGna

GIanluca

“Bisognerebbe intensificare il servizio di bus notturni nelle zone della ‘movida’, per evitare che i ragazzi si mettano alla guida dopo avere bevuto qualche bicchiere in più, e sappia-mo che questo succede. Ogni tanto i residenti si lamentano per il rumore, ho visto anche qualche secchiata d’acqua dal-le finestre! Ma li capisco...”

“Ogni tanto secchiate d’acqua”

elIsa

“Ho notato che i locali di Firenze, specie quelli del centro, si stanno orientando sempre più verso un target di turisti stranieri. Questo influisce anche sullo ‘stile’ delle serate e sui prezzi, che tendono ad aumentare. Potenziare il sistema di trasporto pubblico notturno aiuterebbe i giovani a vivere meglio la città”

“Trasporto notturno da potenziare”

GIulIo

“C’è un’ampia scelta di luoghi per il divertimento, ma mi dispiace che stiano diminuendo i locali dove si suona dal vivo. I prezzi sono abbastanza alti e allora c’è chi preferisce servirsi nei minimarket che, ad ogni ora, vendono alcolici nelle bottiglie di vetro, creando spesso qualche problema per la sicurezza”

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Page 25: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

bella stagione

Metti un tavolo all’aperto, una birra insieme agli amici e una calda serata fiorentina di mezza estate. Alzi la mano chi, nei giorni in cui la canicola estiva si fa sentire forte e sprezzan-

te, togliendo l’energia per fare qualsiasi cosa, non aspetta trepidante le ore più fresche della sera per mettere il naso fuori di casa o dall’ufficio e dedicarsi a un po’ di sano e me-ritato svago. I posti ideali per farlo sono senza dubbio quel-li all’aperto. Come ad esempio il Piazzale del Gusto, sorto sulle ceneri dell’ex Bologna, impianto sportivo con annessa pista di pattinaggio e ristorante dove generazioni di fiorenti-ni si sono dati appuntamento. Il locale offre, nella splendida cornice del piazzale Michelangelo, la stessa atmosfera di una sagra di paese, con tanto di musica dal vivo, lezioni di ballo liscio e un menù che cambia ogni due settimane offren-do di tutto, dai tortelli al pesce passando per il cinghiale e i funghi. Alternativa interessante può essere Easy Living, in piazza Poggi, di giorno spiaggia sull’Arno e di sera location provilegiata per assistere a eventi speciali, performance e vi-deo installazioni. Un consiglio è quello di tenere d’occhio il chiosco anche durante il giorno perché, se durante una pas-seggiata o nella pausa pranzo volete concedervi uno strappo alla regola, Easy Living offre pranzetti espressi a base di prodotti freschi e rimane aperto initerrottamente dalla tar-da mattinata, per chi fa colazione con calma, fino all’una

di notte. Altra tappa imperdibile per chi vive Firenze nelle sere d’estate è Las Palmas, in piazza Annigoni, dove tra un concerto dal vivo e qualche video d’atmosfera si gusta un aperitivo molto ricco (e adatto a tutte le tasche) e dove, vo-lendo, ci si può anche fermare a cena, per assaggiare la spe-cialità della casa, una saporita frittura di pesce, o per sfidare gli amici al gettonatissimo “calcino”. Più o meno la stessa formula quella che viene proposta da Off Bar, localino che dallo scorso anno ha cominciato a rendere vivo il giardino della Fortezza, angolo di verde con tanto di fontana abitata da anatre e tartarughe a due passi dal caos dei viali. Un po’ più nascosto, ma molto frequentato, è il B-side, che ha il merito di aver ridato vita a un tratto di lungarno molto poco conosciuto, quello a due passi dal torrino di Santa Rosa. Da non dimenticare, poi, oltre ai locali che aprono a giugno e, per forza di cose, chiudono i battenti appena l’aria comincia a rinfrescarsi, quelli muniti di dehor che solitamente, quando comincia la bella stagione, diventano sovraffollati, ma pur sempre open air. Sul podio dei più frequentati c’è sicura-mente il Volume di piazza Santo Spirito, l’evergreen Zoe in via dei Renai e il delizioso Caffè degli Artigiani, che raduna in piazza della Passera gente proveniente dai quattro angoli del centro, creando un melting pot che ha un vago sapore bohemien.

Ludovica V. Zarrilli

una cena al piazzale del Gusto, nato al posto dell’eX boloGna

GIaMPaolo

“Andrebbero installati più servizi igienici pubblici, attivi anche la sera. Anche questo rappresenta un segno di civiltà. Altrimenti succede che i viottoli, i muri e i portoni si tra-sformino in wc d’emergenza, e questo purtroppo succede spesso. Per i residenti è un gran disagio, oltre al rumore che a volte dura fino alle quattro del mattino”

“Servono più bagni pubblici”

lorenZa

“Ci vuole equilibrio: per noi residenti gli schiamazzi not-turni sono un fastidio, ma non si può ‘blindare’ una città! Basterebbe il buon senso da parte dei ragazzi. Una presen-za discreta delle forze dell’ordine potrebbe aiutare a tenere basso il volume. Sulla sicurezza a me sembra che non ci sia nessun problema”

“Basterebbe un po’ di buon senso”

GIusePPe

“Quando ho deciso di trasferirmi in centro ero consapevole dei pro e dei contro: qui si ha tutto a portata di mano, ma è una zona particolarmente movimentata di notte. La ‘mo-vida’ non è un problema, ma è la normalità del quartiere. A pensarci bene creano più disagi le strade rotte, le troppe auto e i pochi parcheggi”

“Creano più disagi le strade rotte”

NIgHtlIFe/2. I luoghi dove i fiorentini possono andare a frescheggiare al calar del sole

Un’estate open airnei locali della città

guarda le foto su

L’unica donna che non ti fa aspettare

www.intaxifirenze.it

055 200.13.26Il primo taxi tutto al femminile

25

Page 26: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

sce la provenienza – spiega Lorenzo Marchionni, presidente di Mukki – il nostro marchio non solo garantisce la qualità del latte e la sua tracciabilità, ma assicura il benessere degli anima-li e una corretta gestione ambientale. C’è poi il valore aggiunto: comprare Mukki vuol dire sostenere un territo-rio, dare lavoro agli allevatori toscani e mantenere i livelli occupazionali”. Intorno a Mukki gravitano circa 170 lavoratori, a cui si aggiungono 180 agenti. Se si prende in considerazione l’intero indotto, comprendendo anche le stalle e i vari lavoratori coinvolti nella filiera toscana, si supera il mi-gliaio di persone occupate. E Mukki continua a puntare sulla produzione locale, lanciando un patto di filiera, un accordo con le stalle toscane per mi-gliorare la qualità del latte e dare un nuovo impulso a questo settore. “In un momento di stagnazione dei consumi, anche di quelli alimentari – continua Marchionni – diamo un segnale con-creto agli allevatori. Andiamo a punta-re sulla filiera regionale del latte, dia-mo delle prospettive di sviluppo per chi alleva, con una maggiore richiesta di materia prima, ma anche con un maggiore investimento sulla qualità del latte. Una filiera che è e vuole es-sere virtuosa”. L’accordo è stato prima siglato con le tre cooperative che riuni-scono i vari allevatori, e ora si passerà alla seconda fase, con il coinvolgimen-to delle camere di commercio e della grande distribuzione, per una valoriz-zazione delle produzioni locali, oltre che della Regione Toscana.

da 70 stalle toscane, distribuite tra Fi-renze, Pisa, Grosseto e Siena, e che si va ad affiancare a un’altra eccellenza, la selezione Mugello (proveniente in-vece da una cerchia ancora più ristret-ta, trenta stalle). Un prodotto che ora vuole diventare sempre migliore, gra-zie a un patto di ferro tra il gigante to-scano del latte, un’azienda storica che controlla il 45 per cento del mercato regionale con ottomila punti vendita riforniti ogni giorno, e gli allevatori: da una parte si “alza l’asticella”, fis-sando obiettivi qualitativi sempre più ambiziosi (come il miglioramento dei valori nutrizionali), dall’altra si dà la possibilità alle stalle di aumentare la produzione. Provenienza garantita e qualità assicurata: queste le due armi che Mukki mette in campo contro un’agguerrita concorrenza. In tempi di crisi sugli scaffali dei supermerca-ti è comparso il latte “low cost”, un prodotto dal prezzo più basso ma di provenienza estera e con valori nutri-zionali ben diversi da quelli del latte “autoctono”. “Siamo convinti che il consumatore sia sempre più orientato verso i prodotti locali, di cui cono-

Un “patto di ferro” per tute-lare il lavoro “made in To-scana” e aumentare la sicu-rezza a tavola, in tempi in

cui - tra crisi economica e allarmi più o meno fondati - non sempre è possibile dormire sonni tranquilli. Mukki lan-cia un nuovo prodotto cento per cento toscano e di alta qualità: una sorta di “latte doc” che arriva esclusivamente

In tempi di crisi, merce low cost e allarmi alimentari, c’è chi va controcorrente: arriva

il latte toscano “doc”. “I consumatori sono sempre più orientati verso i prodotti locali”.

Accordo con le stalle “indigene” per migliorare la qualità e dare nuovo impulso al settore

Il PuNtO. La ricetta di Lorenzo Marchionni, presidente di Mukki: “Una filiera regionale del latte”

Allevatori, “patto di ferro” per il lavoroGianni Carpini

muccHe al pascolo

Da Firenze fino in Mon-golia a bordo di un’am-

bulanza: partirà il 23 luglio il viaggio di solidarietà di quat-tro fiorentini che percorreran-no quindicimila chilometri attraversando undici stati e due deserti per portare sostegno alle associazioni che operano nel paese asiatico. L’impresa fa parte della manifestazione benefica internazionale “Mon-gol Rally”, ideata dall’orga-nizzazione inglese “The Ad-venturists”. Ogni anno circa cinquecento team da tutto il mondo si sfidano in una gara di solidarietà: l’obiettivo del rally non è quello di arrivare per primi, ma raccogliere fon-di, medicinali e altre risorse per dare sostegno alle popola-zioni povere della Mongolia. La spedizione fiorentina, il cui “equipaggio” è composto da tre ragazzi e una ragazza, partirà dal capoluogo tosca-no e farà tappa in Repubblica Ceca, Romania, Grecia, Tur-chia, Armenia, Iran, Turkme-nistan, Uzbekistan, Kazakistan e Russia, per raggiungere dopo circa trenta giorni la capitale della Mongolia, UlaanBaatar. Il viaggio sarà raccontato via internet, con diari e fotogra-fie. L’ideatore e coordinatore dell’impresa è Riccardo Mi-niati, quarantenne fiorentino con la passione dei viaggi. “Abbiamo deciso di partire in ambulanza – spiega Riccardo – per poi donarla alle autorità sa-nitarie locali”. Il mezzo, dona-to dalla Croce Verde di Baggio (Milano), sarà una risorsa pre-ziosa per un territorio dove “il livello delle prestazioni sanita-rie è molto basso – continua il coordinatore dell’impresa - e poter usufruire di un’ambulan-za per le emergenze è una vera fortuna”. Miniati conclude ricordando che “chi vuole so-stenere l’impresa può donare un contributo, ce n’è davvero bisogno”. Il sito è www.mon-golrally2011.it.

Da Firenze alla Mongolia

Un rally solidale. In ambulanza

L’IMpreSA

zoom

/A.R.

26 Luglio 2011

Page 27: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

Il tuo cane farebbe dI tuttoper non lascIartI solo.

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Page 28: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

Rai 3, 5 aprile scorso. Ospite di Serena Dandini, sul divano rosso di Parla con me si siede il sindaco di Firenze Mat-teo Renzi. Ma non “l’originale”, bensì

la “copia” firmata da Ubaldo Pantani, comico to-scano con un lungo curriculum alle spalle, in cui spiccano le imitazioni di personaggi del calibro di Gigi Buffon, Lapo Elkann, Massimo Giletti e molti partecipanti del Grande Fratello, fatte in trasmissioni come Mai dire... con la Gialappa’s e Quelli che il calcio con Simona Ventura.Ubaldo, sei nato a Cecina e cresciuto a Pontegi-nori (piccolo centro in provincia di Pisa, ndr): come si arriva a Mediaset e Rai partendo da così “lontano”?Mah... Giosuè Carducci è nato a Valdicastello, Giorgio Albertazzi a San Martino a Mensola, Le-onardo a Vinci... cos’ha in meno Ponteginori di questi paesi? Non conta da dove vieni ma, come si dice, dove hai parcheggiato.Sei stato il primo comico a imitare Renzi: per-ché l’hai scelto come “vittima”?Come tutti gli ex arbitri è coraggioso e vanitoso. Mi piace quello che sta facendo per Firenze e mi piacerebbe vederlo all’opera alla “sede” di Roma. Dopo la tua imitazione hai avuto modo di co-noscerlo?Non si è fatto sentire. Forse perché l’ho fatto solo una volta e non ha capito chi sono e come mi chia-mo. Da uno così attento alla comunicazione come lui non mi aspettavo che si dimenticasse di citarmi per nome (il riferimento è al post pubblicato su Facebook all’indomani del doppio attacco satirico di Crozza a Ballarò e, appunto, di Pantani a Par-la con me, ndr). Non è stato carino. È come se io dicessi: voto Pd, mi piace Bersani e anche al Comune di Firenze fanno delle cose interessanti.Per fare la sua imitazione hai dovuto “studiar-lo” attentamente: c’è qualcosa che ti sentiresti di consigliargli, magari per migliorare la sua immagine?Rimettersi i nei che ha fatto togliere dalla coperti-na del libro. Dovrebbe decidersi se li toglie defi-nitivamente o impara a conviverci. Del resto, un difetto può caratterizzare un personaggio, penso

al Naso di Pippo Franco. Tuttavia, ricorrere alla chirurgia estetica è sempre pericoloso: la Zanic-chi dopo essersi rifatta il naso ha perso la testa per Berlusconi.Hai imitato molti personaggi, da Buffon a Lapo Elkann e ai concorrenti del Grande Fra-tello: come li scegli? I personaggi devono sorprenderti per una caratte-ristica. Spesso la molla scatta quando immagino che un personaggio abbia un profilo pubblico con-trastante con quella che io presumo sia la sua vera natura. Con Lapo mi sento semestralmente e devo dire che mi è molto simpatico. Raccontaci un aneddoto della tua carriera che ti è rimasto impresso.Sono tifoso della Spal e ho fatto un collegamen-to con un mio personaggio, il “fanta” calciatore Mark Pettinato, dallo stadio di Ferrara. Abbiamo

perso ed emotivamente-sportivamente non mi sono ancora ripreso. Quali consigli ti senti di dare a chi volesse in-traprendere la strada di comico/imitatore?Di cercare una strada sua e di non imitare gli altri imitatori.Raccontaci i tuoi progetti per il futuro.Nei dizionari, alla voce “progetti per il futuro”, dovrebbe corrispondere “quell’idea che svanisce nel momento stesso in cui ne parli”. Dunque tac-cio per scaramanzia.Per concludere: fai ai nostri lettori un saluto “alla Renzi”…In questo 150° anniversario dell’Unità d’Italia, alla Lega che vorrebbe sostituire l’Inno di Mameli con Va, pensiero, noi vorremmo rispondere con un Cha cha cha che, a mio avviso, anche foneti-camente si sposa bene con un linguaggio giovane.

ubaldo pantani è stato il primo a imitare renzi in tV

Matteo Francini

l’INteRVIstA/1. Ubaldo Pantani, comico toscano, è stato il primo a imitare Renzi: ora parla di sé a Il Reporter

“Un cha cha cha come inno d’Italia”Da giorgio Albertazzi alla gialappa’s e Quelli che il calcio, fi no al cinema

con Manuale d’amore 3: l’imitatore ripercorre la sua carriera, dalla provincia

di pisa ai palcoscenici di Mediaset e rai. “Non conta da dove vieni, ma dove

hai parcheggiato”. Il sindaco? “Come tutti gli ex arbitri è coraggioso e vanitoso” L’estate dei grandi eventi non va in sce-na solo a Firenze. Basta spostarsi un

po’ per trovare un menù decisamente sfizio-so. E se Pistoia e Lucca fanno della musi-ca il loro ingrediente principale, la Versilia offre anche chicche di teatro e spettacoli di danza. Sono tre, infatti, i festival da segnare sul calendario: si parte il 1 luglio quando, nella pineta cara a D’Annunzio tra Forte dei Marmi e Marina di Pietrasanta, va in scena la 32esima edizione della Versiliana, l’or-mai storico festival che accende l’estate del-la costa coniugando musica, teatro, prosa e danza. Dando un’occhiata al programma, la rassegna non delude neanche quest’anno: per gli amanti del teatro imperdibile l’Ar-lecchino (col volto del fiorentino Ferruccio Soleri) firmato da Giorgio Strehler (8-9/7) che fa rivivere una delle commedie dell’arte più famose di Carlo Goldoni; da non dimen-ticare poi la Carmen vista con gli occhi di Antonio Gades (13/7), un classico tra danza e teatro che ha riscritto la storia del flamen-co. Per gli spettacoli in prosa, invece, i due ospiti d’onore sono Marco Travaglio con “Anastesia totale” (21/7) e Maurizio Crozza che con “Fenomeni” (31/7) porta sul palco la sua impareggiabile verve comica (e i suoi riuscitissimi travestimenti). Alla Versiliana, infine, la musica italiana non può mancare: Daniele Silvestri (vedi intervista pag. 29) presenta il suo ultimo album S.c.o.t.c.h. con una performance a metà tra un concerto e una rappresentazione teatrale. Ma se di mu-sica si tratta non c’è posto migliore di piaz-za Duomo a Pistoia: tre giorni di musica no-stop con “Pistoia Blues 2011” che apre a tutto rock con il concerto degli Skunk Anan-sie (8/7), prosegue la sera successiva con i due superstiti dei Doors Ray Manzarek e Robbie Krieger (9/7) nel mese dei 40 anni dalla scomparsa del leader Jim Morrison. E poi gran finale con il ritorno in Italia dopo 11 anni di Lou Reed (10/7). Ma dire luglio è come dire Lucca Summer Festival: nomi come Elton John (14/7), Ben Harper (18/7) o Jamiroquai (24/7) hanno forse bisogno di presentazioni? Oltre a Guccini, che ha lo spessore artistico per sostenere il concerto d’apertura (1/7), da cerchiare sul calenda-rio il 16/7 perché sarà l’unica data italiana di Amy Whinehouse e il 15/7 che vedrà sul palco di piazza Napoleone un duetto di rara bellezza con Joe Cocker e B.B. King. Una scorpacciata, insomma. Non resta che sce-gliere. A ciascuno la sua estate, il suo even-to, la sua musica.

le estAtI tOsCANe

La Versiliana e non solo,un mese di grandi eventi

maurizio crozza alla Versiliana

Anche il grande Hans Christian Andersen passando da Firenze nel 1834 indugiò incantato davanti alla scultura del Tacca. E

decise di scrivere una fiaba, Il Porcellino, in cui immaginava che per magia l’animale riuscisse a volare con in groppa un piccolo men-dicante fiorentino. E’ solo una delle tante curiosità che troverete nel libro curato da Antonella Nesi “Il Porcellino di Pietro Tacca, le sue basi, la sua storia” (Polistampa, Firenze, pp. 80, euro 12). Nesi, cu-ratrice del museo Bardini dal 2004 - ha curato il riallestimento e l’apertura del museo nel 2009, dopo dieci anni di restauri – svela tutti i segreti del cinghiale portafortuna e racconta i particolari del recente restauro. Il Porcellino – chi può dire di non avergli accarezzato il naso, lasciandoci qualche centesimo? - è un simbolo fiorentino da quando l’originale marmoreo, venuto da Roma, fu incorporato nel-la rassegna di prestigiose antichità del duca Cosimo e diede spunto a varie rielaborazioni artistiche e memoriali. La statua rappresenta, insieme al leone Marzocco, un autentico “totem” della città di Fi-

renze. Lo testimonia anche il restauro, nel 2010, del gemello esposto nella testata del terzo corridoio degli Uffizi: ben modellato in marmo greco e finemente scolpito nelle setole del pelame ispido, il “por-co cignale” (così usava definirlo il Vasari) ispiratore di tutti gli altri viene considerato dagli esperti un scultura greca autentica, risalente al II-I secolo a.C. I saggi contenuti nel libro, esaurienti e brillanti, e le presentazioni di Franco Scaramuzzi, Cristina Acidini e Elena Pianea valorizzano anche il lavoro recentemente svolto dall’Opificio delle Pietre Dure sui due basamenti, seicentesco e ottocentesco, che sono ognuno un’opera d’arte: quello di Pietro Tacca, che aveva nella corte medicea uno scenario privilegiato, e quello di Giovanni Benelli che, vedendo male l’originale incrostato e consunto, si sentì libero di completarlo e arricchirlo con una miriade di erbe di campo prima-verili intorno ad una pozza d’acqua, aggiungendo altre piante e altri animali alle rane, ai rospi, alle lucertole e alle bisce già presenti, tra cui una tartaruga e un’ape.

In un saggio, la storia del PorcellinoIl lIBRO. Antonella Nesi è l’autrice di un volume sulla scultura del Tacca

/C.B.

/P.M.

Page 29: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

Nel frattempo, dalle pareti dell’ex Gambrinus, che è aperto al pubblico già dalla metà di giugno, occhieg-giano sbrilluccicanti una serie di cimeli messi a di-sposizione dai re del rock mondiale. A Firenze han-no trovato “casa” la giacca di John Lennon indossata nel film “How I Won the War”; la maglietta che Jimi Hendrix aveva addosso durante la performance all’Imperial College a Londra nel 1967 e ancora, fa-cendo spazio alle stardi casa nostra, i pantaloni sca-mosciati di Piero Pelù dei Litfiba indossati durante il tour di “El Diablo”. Da settembre poi è previsto un ricco calendario dedicato alla musica dal vivo con concerti di band locali pescate soprattutto tra i giova-ni talenti emergenti. Che dire, non saranno più i fasti del vecchio Gambrinus, ma almeno lo spazio storico continuerà a vivere. Sì, di rock and roll.

Vabbè, chi lo ama lo ama. Punto. E poi è sempre lui, anche sette al-bum, un po’ di pancetta (così so-stiene, ridendo) e diciassette anni

dopo. Daniele Silvestri a fine marzo è tornato con un nuovo album, S.C.O.T.C.H, e non lo ha fatto per niente in punta di piedi: il disco si è piazzato in cima alle classifiche, con i suoi quindici brani freschi freschi di gestazione. In questo album, più di sempre, gli intimi-smi “alla danielino” e lo sguardo politico che punge se ne vanno a braccetto, con l’acume scanzonato di cui il cantautore romano è mae-stro. E il 23 di luglio arriva dalle nostre parti, con la prima data toscana del suo nuovo tour: l’appuntamento è a Marina di Pietrasanta, al festival “La Versiliana”. Con un evento tutto particolare. Che fra qualche riga ci racconta lui. Noi, intanto, partiamo dal titolo.Daniele, il disco si chiama S.C.O.T.C.H, tutto puntato, come un acronimo. Sul tuo blog i fan si sono scatenati a scioglierlo: tu fai un po’ il reticente invece sul suo signifi-cato...(Risata) Diciamo che faccio il deficiente, piut-tosto. Per me è un po’ un gioco non averne scelto uno in particolare, mi sono divertito a lasciare il rebus aperto per le mie devianze sul fronte enigmistico. Questa parola si pre-stava ad essere utilizzata come titolo per tanti motivi: è di uso comune, è una di quelle che pronunci un sacco di volte ma magari non sai come si scrive. E con tutti quei puntini ho vo-luto darle una vita un po’ più lunga, stuzzican-do l’immaginazione di chi ha provato a dare la sua lettura. Stai portando in tour uno spettacolo, più che un semplice concerto. Ce lo racconti?Lo spettacolo è venuto in modo molto natu-rale, perché il disco nuovo si prestava a dare forma a una cosa del genere, anche perché è stato registrato in presa diretta. È idealmente diviso in tre parti. La prima gli dà il ritmo, e S.C.O.T.C.H fa da collante. A un certo punto, poi, con la band usciamo, ci cambiamo e ci trasformiamo, un po’ come fossimo il gruppo spalla di noi stessi. Per mezz’ora sul palco re-gna un’atmosfera dance, con musica tamarra, coatta, chiamiamola come vogliamo. La terza parte è quella più elastica, quella che cambia

da data a data: gioco con le mie canzoni più conosciute, come se riprendessi un racconto finito per riparlarne tutti insieme. Com’è stata la genesi di quest’album?Uh, lunga. È durata tre anni, e fino all’ultimo, quando già eravamo a mixarli in studio, avevo una quarantina di brani e non sapevo quali alla fine ci sarebbero entrati. Questo fa parte della mia cronica e preoccupante tendenza a non chiudere mai niente. Un momento determi-nante, in questo senso, è stata la partecipazio-ne a “Che tempo che fa” con Fazio e Saviano (in quell’occasione c’è stata la presentazione dell’inedito ‘Precario è il mondo’, talmente

inedito che ancora non aveva neppure un ti-tolo, ndr): lì le cose si sono come ‘stappate’ e hanno preso una direzione.In uno dei tuoi pezzi, Monito®, fotografi il presidente della Repubblica che, chiuso nella sua stanza, medita “sul ruolo che oggi ha/in mano un’arma scarica/la penna che ratifica”...Tra le tante anomalie che ha inanellato la no-stra democrazia, diciamo che negli ultimi due anni il ruolo del presidente della Repubblica è stato come minimo messo a dura prova. Di-pendiamo dall’inchiostro della sua penna, e mai come adesso il suo ruolo è diventato quel-

lo di baluardo della democrazia: è come se fossimo entrati tutti nelle stanze quirinalizie, e negli ultimi tempi quello del Presidente finisce sempre per diventare un “monito”, mai come ora questa parola è stata ripetuta tante volte.Ma questo successo te lo aspettavi?(Voce molto sincera) No, onestamente no. Ero già felice di essere riuscito a finire il disco, e mai come in questo avevo deciso di non met-tere pezzi studiati per acchiappare il pubbli-co furbescamente. Invece dalle risposte e dai commnenti che ho ricevuto, anche sul blog, sembra davvero che questo album abbia in-contrato i gusti più vari.

Daniele, lo Scotch e quel monito urlatoGiulia Righi

l’INteRVIstA/2. Silvestri ci racconta il suo nuovo, fortunatissimo album e lo spettacolo che sta portando in tour

daniele silVestri

C’è chi proprio non ce lo voleva e chi invece aveva gli occhi che brillavano di gioca anco-

ra prima che cominciassero i lavori, fatto sta che lo storico cinema Gambrinus, baluardo della Firenze di inizio Nocevento, ha ceduto il posto al neonato Hard Rock Cafè, catena di locali e shop made in England dediti a pasti, musica e memorabilia rock. Vincolato dalla soprintendenza, il locale non è stato stravolto nelle sue forme liberty dai nuovi inquilini che, d’al-trocanto, lo hanno attrezzato e arredato come un vero e proprio punto vendita della catena, con tanto di bar super attrezzato, t-shirt e accessori vari con impresso il logo famoso nei quattro angoli del globo. Per festeggiare come si deve l’apertura ufficiale, il 4 luglio - giorno in cui negli Stati Uniti si celebra l’In-dipendence day - in piazza dell Repubblica è stato organizzato un enorme concerto gratuito durante il quale si sono esibiti dal vivo i Simple Mind, band scozzese famosa in tutto il mondo che nel corso della fulgida carriera ha venduto oltre 32 milioni di dischi.

Cinema addio, benvenuti hamburger e rock and rolllA NOVItÀ. Ha appena aperto i battenti la vetrina fiorentina del locale famoso per i suoi cimeli musicali

/B.B.

l’esterno dell’Hard rocK cafè

cultura

Il cantautore romano è tornato con un disco dal titolo enigmatico, in cui intimismi

e sguardo politico si fondono più di sempre. In una canzone si rivolge addirittura

al presidente della repubblica: “Mai come ora fa da baluardo della democrazia”.

Il 23 luglio sarà a Marina di pietrasanta con un evento tutto particolare

guarda le foto su

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Page 30: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

La lunga estate calda della FiorentinaIl PuNtO. Corvino e i Della Valle non saranno alle prese soltanto con i problemi di rosa

andrea della Valle

Nessuna pace, o se preferite la spiacevole com-pagnia di cui spesso si circondano le cattive notizie. In altri termini, per la Fiorentina che prova a stilare i primi progetti di rinascita,

sembra proprio che la strada possa essere in salita. In effetti, a giudicare dalla chiusura di una stagione che definire deludente è dir poco, c’era anche da aspettarsi un’estate per niente semplice, soprattutto sotto il profilo del mercato e del rinnovamento di una rosa al termine del suo ciclo tecnico (non è un caso che, allora, fino ad oggi siano stati più i nomi dati in partenza che non i presunti obiettivi da inseguire per rinforzare la nuova Fiorentina), ma attendersi ulteriori fastidi non richiesti era del tutto improbabile. Eppure, fra le millanterie piovute da Cre-

mona, dove è partita l’inchiesta su “Scommessopoli”, e le deposizioni che si susseguono al tribunale di Napoli, dove va avanti il processo relativo a “Calciopoli”, anche le stanze dirigenziali hanno di che ascoltare e leggere. Prima un pareggio (il 2-2 con la Roma del marzo scorso) tirato in ballo come presunta combine, seppure venisse imputato ai giocatori giallorossi il riferimento all’over in questione, poi le deposizioni in aula dell’ex vicepresiden-te della Figc Innocenzo Mazzini, e la memoria difensiva dell’avvocato Picca che ha ricostruito l’intera vicenda (senza dimenticare le pesantissime richieste di risarci-mento avviate da Bologna e Brescia rispettivamente per 48 e 35 milioni di euro) hanno inevitabilmente smosso le sensibilità gigliate. A cominciare da quella proprietà che, pur non essendo più esposta come un tempo, resta comunque il primo marchio del momento gigliato. Ed essere tirati in ballo nella vicenda scommesse non può

essere definito per niente piacevole, così come quanto emerso dalle richieste dei pm di Calciopoli che, per Diego Della Valle, hanno chiesto due anni, mentre per il fratello Andrea un anno e 8 mesi. Vicenda, quest’ultima, anco-ra ben lungi dal vedere un esito finale, e soprattutto una ricostruzione chiara delle responsabilità generali, nella quale la Fiorentina tutt’oggi rischia di pagare un secondo, paradossale, dazio dopo le già pesanti penalizzazioni che influenzarono la stagione 2006/2007 dell’allora tecnico viola Cesare Prandelli. In attesa che, dunque, queste vi-cende tornino a regalare aggiornamenti (o che al contrario si sgonfino) ai tifosi non resta che attendere contromosse a dir poco dovute. Da parte del direttore sportivo Pantaleo Corvino, certo, sul mercato e sul ricambio della squadra, ma - evidentemente - anche da parte dei Della Valle, o di chi per loro, in ambito di vicende lontane dal rettangolo verde.

Tommaso Loreto

Nel suo progetto di rinascita, la proprietà viola deve fare i conti con “partite” spiacevoli. Da “Calciopoli”

alla più recente “Scommessopoli”, tutto sembra rallentare il processo di rinnovamento della squadra

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Page 31: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

sport

I giocatori passano ma la maglia rimane. L’as-sunto a proposito di bandiere e protagonisti del mondo del calcio è tanto diffuso quanto veritiero, ma se nel flusso continuo i nomi

lasciano un segno importante negli occhi e nella memoria dei tifosi è decisamente meglio. In 85 anni di storia della Fiorentina, oltre 850 calciatori hanno vestito la maglia viola con alterne fortu-ne: per tutti il momento dell’acquisto si associa a diverse sensazioni dall’aurea di campione sicuro, passando per “il ragazzo che ci farà comodo” fino al brocco annunciato. Gamma di sentimenti che i tifosi viola hanno ripassato rapidamente negli ultimi venti anni di calciomercato. In principio fu Vittorio Cecchi Gori e un pallone che stava sa-lendo sull’ottovolante dei diritti televisivi, da cui scaturirono fiumi di soldi tradotti in acquisti quali Branca, Maiellaro, Mannini, Mazinho e Batistuta. In una decina di anni la Fiorentina comincia, con qualche caduta, a scalare la classifica e a trasfor-marsi spesso nella mina vagante del campionato. Il mix piace ai tifosi, che vedono arrivare all’om-bra del Duomo la classe operaia del nostro calcio (leggi Carnasciali, Luppi, Cois, Sottil, Padalino, Amoruso, Adani) ma anche vere eccellenze ita-liane, da Baggio a Toldo, da Baiano a Robbiati, da Chiesa a Di Livio. Salvo casi particolari, però, l’immaginazione si accende (talvolta solo quella, come per Marcio Santos, Kanchelskis e Brian Laudrup) con i grandi calibri stranieri: sono i vari Effenberg , Schwarz, Rui Costa, Repka, Heinrich, Mijatovic, Edmundo e Nuno Gomes. Peccato che poi tocchi svegliarsi all’improvviso con i conti in rosso e la serie C come punizione. Così, da Cec-chi Gori ai Della Valle anche il mercato cambia volto, l’esaltazione fa rima con Riganò, Ivan, Longo e Maspero (oltre alle “meteore” Quaglia-rella e Diamanti) insieme a tanti oscuri protago-nisti delle serie minori a cui si chiede il compito dell’immediata risalita. Più o meno azzeccate, le spese non mancano: in serie B la Fiorentina, tra estate e inverno, acquista venti giocatori e ne rivende la metà. Pochi sogni: è il mercato baby,

Una stagione da incorniciare, anche se terminata con una sconfitta, quella in

semifinale con il Varese, che non ha per-messo alla Fiorentina Primavera di giocarsi la terza finale della stagione, quella dello scudetto, vinto poi dalla Roma (avversaria della Fiorentina in Coppa Italia). Sono 49 le partite ufficiali disputate in questa anna-ta, coronata con la vittoria della Tim Cup e, come già detto, con un’altra finale nel Torneo di Viareggio, giocata e persa contro l’Inter. Sono loro, i ragazzi della Primave-ra, insieme a tutto il settore giovanile vio-la, a tenere alto il nome della Fiorentina. Nonostante le strutture che, per parola del responsabile del settore giovanile Pantaleo Corvino, continuano a latitare. “Sono ram-maricato - aveva detto Corvino - perché con-tinuiamo a fare i salti mortali, ci mancano le strutture. Tra i grandi club siamo gli unici che dobbiamo girare città e provincia, da un campo all’altro, per far lavorare 11 squadre.

Spendiamo una cifra alta (400mila euro, ndr) all’anno solo di trasporti, abbiamo una convenzione con un noto vettore. L’an-no prossimo? Non credo che cambieranno molto le cose, ma ripeto, non è possibile stare in queste condizioni”. Intanto, molti dei giovani talenti della Primavera potreb-bero entrare a far parte della prima squadra. O essere girati in prestito. Le richieste, in-fatti, non mancano. Molte squadre di Lega Pro, ma anche di serie B, starebbero moni-torando chi si è reso protagonista di questa spendida annata. E sono proprio i risultati raccolti dalle varie categorie del settore giovanile a far pensare a un futuro sempre più roseo per la Fiorentina. La ciliegina per il settore giovanile, nella stagione da poco conclusa, è arrivata grazie ai Giovanissimi, che hanno conquistato il tricolore battendo 3 a 0 il Napoli: complimenti ragazzi, il fu-turo è vostro. Lo avete dimostrato sul cam-po.

Verso una nuova Primavera gigliataVIVAIO. Dopo la Coppa Italia sfiorato lo scudetto. La “ciliegina” dai Giovanissimi

la presentazione di Gilardino

Andrea Capretti

Così a Firenze è cambiato il mercatoIeRI e OggI. Uno sguardo indietro per ripercorrere gli ultimi vent’anni di colpi e trattative

/C.G.

ma basta un guizzante Fantini a far innamorare il Franchi. Ritrovata la serie A, le ambizioni sem-brano crescere a dismisura, e di conseguenza i trasferimenti, con Bojinov, Toni, Mutu, Pazzini, Miccoli, Ujfalusi, Jorgensen e Frey solo per citar-ne alcuni in ordine sparso, fino alla celebre estate da 50 milioni. Nel 2008 arriva la Champions, i tifosi perdono la voce durante la presentazione di Gilardino, Vargas e Felipe Melo, senza sapere che presto le cose cambieranno. Da quel momento inizia “l’autofinanziamento”. Sembra finita l’era dei sogni: come nella vita reale.

Nel corso della storia del club oltre 850 calciatori

hanno indossato la casacca gigliata, con alterne

fortune. ora è arrivato “l’autofi nanziamento”

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Page 32: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

Il sipario sulla stagione 2010/11 dell’ovale fioren-tino si era alzato scoprendo sogni, speranze e la voglia di aprire un ciclo. Uno sponsor importan-te, una dirigenza in parte rinnovata e in panchina,

come sempre, l’eterno coach “ciafo” Ghelardi. Avere nei quindici Mossa, Wynne, Rios e il fiorentino Tino Paoletti, un gruppo di veterani di altissimo livello co-adiuvati dall’energia di giovani con il rugby nel Dna, poteva permettere di sbilanciarsi. E così è stato fatto. In programma , inoltre, c’era anche il progetto di am-pliare il Padovani, per farlo diventare un impianto da quasi 8.000 posti, per poi andare a giocare in Europa. Al momento le cose sembrano in fase di stallo, ma in estate tutto può ancora accadere. Tornando al campo, è stato qui che sono arrivate le maggiori soddisfazio-ni. A inizio stagione Tino Paoletti, sanfredianino doc, aveva fatto capire che, nonostante una partenza diesel, tutto sarebbe potuto accadere, e che una trasformazio-

ne “mentale” era in atto nella squadra. “Giocavamo in serie B, eravamo una ‘banda’ di amici, ora si sta cercando di arrivare al professionismo. Direi che il rugby – dichiarava il pilone - è cambiato radicalmente. Come me. Sono molto più vecchio e sportivamente ho più esperienza: giocare con dei Campioni del Mondo ti arricchisce e ti dà ancora più sicurezza nei tuoi mez-zi. All’inizio - continuava - facevo arrabbiare i miei compagni perché, quando sono in campo, mi si ‘tap-pa la vena’, poi ho imparato a stare più calmo e loro hanno capito che abbaio ma non mordo”. Ma Tino Paoletti è stato anche un profeta: “Sono ottimista per il futuro - dichiarava in tempi ancora non sospetti - al Padovani abbiamo trovato sempre una spinta in più, e quella spinta ci porterà in alto”. Niente di più vero: all’ultima giornata di campionato è arrivata la straor-dinaria vittoria contro Calvisano (promossa successi-vamente nella Top Ten). Firenze ha acciuffato i play-off promozione con un solo punto di vantaggio sulle Fiamme Oro Roma, squadra attrezzata per il salto di categoria. E, da quel momento, Firenze ha iniziato a

Lo sport in città parla sempre più ovale

Lorenzo Mossani

RugBY. Il Reporter ripercorre l’incredibile cavalcata del quindici di Ghelardi, arrivato fino alla finale

Si prospetta un’estate particolar-mente movimentata per la pal-

lanuoto fiorentina. La Rari Nantes Florentia cambia l’allenatore. Dopo la parentesi Riccardo Tempestini, che aveva sostituito in corsa Dusan Popo-vic e che andrà ad allenare il Rapal-lo/Pro Recco femminile, arriva sulla panchina dei biancorossi Leonardo Sottani che, prima di attaccare de-finitivamente la calottina al chiodo, scenderà ancora una volta (o forse qualcuna in più) in vasca per centrare un grande traguardo: segnare un gol per arrivare a quota 1.000 in serie A. “Ho accettato le proposte della socie-tà e per me arriva a compimento un percorso iniziato molti anni fa, quan-do ho cominciato a nuotare proprio nella piscina di lungarno Ferrucci. So bene che mi attende un compi-to difficile – spiega Sottani – ma ho grandi motivazioni e voglia di fare. Proseguendo nella politica intrapresa dalla società, lavoreremo sui nostri giovani per farli crescere e arrivare, in uno spazio di tempo ragionevole, ad allestire una formazione competitiva, come nelle tradizioni e nelle aspettati-ve della Rari Nantes Florentia e della città”. Sottani ha sposato un progetto lungo tre anni, che punta a riportare la Rari a lottare per lo scudetto. “Si cambia nella continuità – aggiunge il presidente Pieri – anche perché quan-do ritornai al timone della società, fra i tanti obiettivi, avevo quello di riporta-re i nostri gioielli in biancorosso. Oggi posso dire di aver quasi completato l’opera con Sottani, che prima è torna-

to con noi come giocatore, e ora come allenatore. Lo stesso abbiamo fatto con Riccardo Tempestini, con Gianni Bruschini, che dopo aver chiuso con la carriera agonistica è diventato il no-stro direttore sportivo, e con Riccardo Vannini, valente tecnico delle forma-zioni giovanili. Sottani ha accettato il nostro programma e sovrintenderà anche l’attività giovanile, che resta il serbatoio più importante per la prima squadra”. Da decidere, ora, il mercato. Rientra Coppoli, ma quasi certamente se ne andranno i due stranieri Radu e Boris Popovic, oltre al difensore Nin-fa.Anche sul fronte Menarini Fiorentina Waterpolo non mancheranno le no-vità. Lasciano la squadra allenata da Gianni De Magistris le due centroboa: Elisa Casanova e Medea Verde e, mol-to probabilmente, anche la figlia del “DeMa”, Mila. Un altro addio eccel-lente è quello del team manager An-tonio Radogna, che lascia il sodalizio biancazzurro dopo sette anni. In arri-vo dal Bologna Settonce e Tortora e, dal Nervi, Irene Parma. Molto proba-bile anche l’approdo in riva all’Arno di Sonia Criscuolo e Caterina D’Amico dal Rapallo. Con Karina Harache, che dovrebbe ottenere la nazionalità italia-na nel giro di pochi mesi, si libererà anche un posto per una straniera. Ri-dotta, infine, la squalifica di Lucia Re-cupero (condannata per l’aggressione in allenamento a Giulia Bartolini del-la Ngm Firenze pallanuoto), che però potrà tornare a disposizione solo dal 1° gennaio 2012.

PAllANuOtO. Novità per Rari Nantes e Waterpolo

Un’estate con le acque “mosse”

/Sim.Spa.

sport

crederci. La semifinale promozione e scudetto Serie A è contro Catania. Al Padovani i ragazzi di Ghelardi sono sempre stati in vantaggio, fino a cinque minuti dalla fine, poi (forse) la paura di vincere ha dato la spinta ai siciliani: 19-20. Tutto perduto? Per molti sì, ma non per questo gruppo, che è andato a strappare la finale nel campo fino ad allora inviolato de-gli etnei. Un’impresa storica. L’appuntamento si sposta così alla finale di Reggio Emilia, proprio contro San Gregorio, battuto nell’ultimo match di campionato. Da Firenze partono centinaia di tifosi, l’emozione cresce e un’intera autostrada si tinge di biancorosso. Reggio Emilia si trasforma in una succursale del Padovani. Nei primi minuti Firenze domina l’incontro, ma per due volte Wynne non trova i pali. È ancora la paura di vincere a tirare un brutto scherzo ai gladiatori fiorentini. San Gregorio, squadra più esperta, è Campione d’Italia Serie A. Ma i ragazzi biancorossi sono stati esemplari. Il sorriso, dopo la finale, di Leone Ippolito chiarisce ogni dub-bio. Al 99% Firenze sarà chiamata in Top Ten, ma per motivi di budget e per un processo graduale di crescita è possibile che la società non accetti. Comunque vada, sarà un successo.

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32 Luglio 2011

Page 33: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

sport nel comune

“La danza è poesia perché il suo fine ultimo è esprimere senti-menti, anche se attraverso una rigida tecnica. Il nostro compito è

quello di far passare la parola attraverso il gesto”. Queste parole sono della più famosa ballerina ita-liana: Carla Fracci. Sicuramente d’accordo con la dichiarazione della ballerina è Amina Pellucci, responsabile della sezione danza della polispor-tiva Valle del Mugnone con la quale abbiamo scambiato qualche battuta.Amina, cosa ci può dire a riguardo della stagio-ne appena conclusa del ‘Centro danza Fiesole’ ?Il nostro centro offre la possibilità, ai bambini di età compresa tra i 4 e i 15 anni, di conoscere e stu-diare la disciplina della danza classica, moderna e hip hop. Fino all’anno scorso ero sola ad occupar-mi di tutte le discipline, adesso sono coadiuvata da Marina Maddii. Marina, si occupa dei corsi propedeutici seguendo il metodo RAD che preve-de la preparazione alla tecnica classica mediante esercizi allegri e giocosi.Molto importante è stato l’inserimento dei cor-si di hip-hop nei vostri calendari.Senza dubbio, l’inserimento di questa disciplina ha fornito una marcia in più alla scuola, dando la possibilità alle ragazze che studiano la danza classica di bilanciare il lavoro con qualcosa di più divertente e meno impegnativo dal punto di vista tecnico.Rispetto all’inizio degli anni duemila, si può dire che il ballo sia tornato di gran moda. La danza che vediamo in tv o al cinema è quella vera o soltanto una mera mercificazione?Al cinema qualcosa di carino è stato fatto, Billy

Il primo passo di danza il 19 settembresulle PuNte. Questa disciplina? “È poesia perché il suo fine ultimo è esprimere sentimenti con gesti”

Carlo Marrone

Elliot su tutti. Per quanto riguarda la tv, il discorso è semplice: quello che si vede nel piccolo schermo non è la vera danza. Tutto qua. Molte ragazze cre-dono di poter diventare prima ballerina con poche ore di lezione alla settimana mentre ai miei tempi ci si allenava anche sei ore al giorno. Il problema è che la società, non solo l’ambito sportivo, ha fat-to dimenticare che per arrivare ad un traguardo ci vogliono i sacrifici.Anche per gestire una scuola di danza serve passione, come sei arrivata alla Polisportiva Val del Mugnone?Ho cominciato per caso, coprendo un corso di moderna lasciato vacante. Dopo un anno a Milano sono tornata e il ruolo di responsabile era libero, così il Presidente Casucci ha deciso di puntare su di me e adesso sono sei anni che mandiamo avanti questo progetto.In questi anni come si sono evolute le cose?In questo periodo ci siamo organizzati sempre me-glio, tanto che nella stagione appena conclusa sia-mo riusciti a creare un corso presso la Parrocchia di Borgunto. Guardando i numeri delle iscrizioni non possiamo che essere felici, sei anni fa erava-mo venti adesso ottantacinque. Un bel risultato, basato soprattutto sul passaparola tra i genitori.La pausa estiva è cominciata, quando ripren-deranno le attività del ‘Centro danza Fiesole’?La prima lezione è fissata per il 19 settembre e chi volesse partecipare è invitato a contattarci in se-greteria dal primo del mese. La danza è uno sport adatto a tutti e fa bene a qualsiasi tipo di carattere.

La polisportiva Valle del Mugnone offre la possibilità ai bambini

di età compresa tra gli otto e i quindici anni di studiare e scoprire i vari

settori di questa “arte”, da quello classico al moderno e fino all’hip-hop

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Page 34: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

potrebbe anche richiedere di prendere in considerazione all’interno del progetto generale della riorganizzazione della Piaz-za di Tavarnuzze, uno spazio a vocazione culturale. Spero di esserle stata utile per chiarire alcuni aspetti del problema che Lei aveva evidenziato. non mancherò di tenerla informata sugli eventuali sviluppi della situazione e la ringrazio per le sue osservazioni, che denotano interesse, pas-sione e attenzione alle criticità del nostro Comune. ritengo che il dibattito con i cit-tadini sulle cose da fare sia indispensabile alla democrazia di questo Paese.Cordialmente

l’Assessore alle Politiche dellaFormazione - Comune di Impruneta

Francesca Buccioni

PEDONIECICLISTI,ILDIBATTITOCONTINUA/1mi riferisco al botta e risposta in merito a “pedoni ciclisti e convivenza” per rimarca-re un aspetto assai diffuso in molte zone della città e che è stato trascurato nell’ar-ticolo: l’arroganza crescente dei ciclisti, anche indotta dalla assoluta mancanza di controlli (oltreché, naturalmente, del senso civico e della più elementare educazione). e’ mai possibile dover stare continuamen-te allertati nell’uscire dal portone di casa e nel camminare sui marciapiedi per non essere travolti dalle sempre più numero-se bici che sfrecciano nelle zone riservate ai pedoni, anche le più affollate?! e come reagiscono minacciosi se ti permetti di protestare! Il massimo si verifica quotidia-namente in via di novoli dove le bici (ma anche le moto) circolano liberamente sui marciapiedi, malgrado che - dall’altro lato della strada - vi sia una bella pista ciclabile (che credo sia costata qualcosa), pratica-mente deserta. Possibile che non si faccia niente per ristabilire un po’ di decenza e di sicurezza?

Massimo Cecchi

PEDONIECICLISTI,ILDIBATTITOCONTINUA/2In riferimento alla lettera di protesta per il comportamento di moltissimi ciclisti, voglio aggiungere anche il mio disappun-to per la “libertà” male espressa che per-mette ai ciclisti di parcheggiare sui mar-ciapiedi, andare controsenso, senza luci, telefonando, senza regole. diventa così difficile convivere con chi cammina, è ma-gari anziano, in carrozzina o guida un altro tipo di mezzo e rischia continuamente di investirli (ribadisco la totale mancanza di luci). Perché non riusciamo a fare transita-re le bici solo sulle piste ciclabili? Qualche passo a piedi non farà male, o no?!

PEDONIECICLISTI,ILDIBATTITOCONTINUA/3Gentile Sig. direttore,Ho osservato che molti cittadini in questi ultimi tempi si lamentano - con ragione – perché ciclisti indisciplinati transitano in modo pericoloso sul marciapiede, vor-rei dire anch’io la mia, una buona dose di responsabilità ce l’ha l’amministrazione cittadina, o chi per essa, che ha avuto la cervellotica idea di far piste ciclabili sui marciapiedi cittadini, in contrasto a ciò che recita il codice della strada, che lo chiama marciapiede come indica la paro-la medesima, perché è riservato il transito unicamente ai pedoni che “ marciano” su di esso e non altrimenti. Specialmente nel centro cittadino e lungarno vespucci, non era necessaria la ciclabile sul marciapiede

essendo in tale zona, il traffico veicolare interdetto, quindi condizione favorevole ai ciclisti. mi chiedo, in caso di controversia che coinvolge pedone e ciclista, chi paga i danni tra questi soggetti? A mio parere, chi ha voluto la ciclabile sul marciapiedi! rimanendo in tema, si faccia un sopral-luogo in via massa e limitrofe, strada un tempo bella e lineare, oggi antiestetica, rovinata da quei “ferracci orribili” che de-limitano la pista ciclabile dalla strada che è così di conseguenza più stretta, spesso su detti “ferracci” ci sbatte qualche veico-lo, perché dotati di scarsa segnaletica e ne consegue che sono quasi tutti piegati. Le piste poi, sono spesso impraticabili da auto che sostano a ridosso. mai una sor-veglianza.Con l’occasione di ringrazia per una even-tuale pubblicazione e invio cordiali saluti.

Severiano Bergamo

LEBICICLETTEEILPARChEggIOINvIADESANCTISSpett. “Il reporter”,grazie per la considerazione che dimo-strate per le mie lettere, che pubblicate regolarmente; spero che anche questa volta risulti interessante ciò che voglio co-municare. All’inizio di maggio ho assistito ad un intervento dei vigili urbani in via de Sanctis. Questi, con l’aiuto di due operai del Comune, hanno provveduto a seque-strare un gran numero di biciclette legate ai pali della strada, facendole trasferire su un camion che, come la macchina dei vi-gili, aspettava in seconda fila.vorrei fare alcune considerazioni a questo proposito:1) la maggior parte di tali bici servono alla gente per andare al lavoro,2) le rastrelliere sono praticamente inesi-stenti,3) le poche sono piene di rottami e impra-ticabili per la sosta selvaggia di motorini e auto.era proprio necessario cominciare dalle bici per migliorare la qualità della vita di chi abita nella zona e deve fare i conti tut-ti i giorni con macchine parcheggiate in seconda fila e con gente che si attacca ai clacson per poter praticare passi carrabili o parcheggi? Sono una rompiscatole e ho domandato ai vigili quale soluzione con-sigliavano per poter parcheggiare le bici. risposta: “non compratele!”. Aspetto infor-mazioni da chi di dovere.Grazie per l’attenzione.

E. Ciardetti

“BENEIFONTANELLI,MAACAMPODIMARTE?”Leggo su “il reporter” relativo al quartiere 2, pervenutomi oggi, che è in program-ma l’installazione di 14 nuovi fontanelli nei comuni limitrofi. Si tratta senza dub-bio di notevoli iniziative; nel contempo mi viene da chiedere che fine ha fatto la promessa di alcuni mesi fa di installare un fontanello in zona Campo di marte, e più precisamente nei giardini di viale m. Fanti. Infatti non ritengo giusto che gli abitan-ti di un quartiere così grande debbano, chiaramente in auto, andare al fontanello dell’Anconella per avere un po’ di buona acqua.In attesa di vostre notizie cordiali saluti,

Andrea Becattini

LAzTLELECONSEgNEADOMICILIOSpett.le redazione,devo dire che le iniziative adottate dall’Amministrazione cittadina non man-

cano di stupirmi, sia in senso negativo che in senso positivo. Appena ripresomi dalla rivoluzione della circolazione del traffico e dei mezzi pubblici, mi sono imbattuto in un’incongruenza a cui questi cambiamen-ti possono dar luogo. Poiché sono anzia-no, invalido, e abito al quarto piano di uno stabile in piena ZTL, quando vado a fare la spesa usufruisco del servizio “spesa a do-micilio” messo a disposizione dalla catena di vendita di alimentari a cui mi rivolgo. Questo servizio, che è a pagamento per chi è sano e vegeto, e se lo può permette-re, diventa via via un “servizio sociale”, fino a non costare niente, a seconda dell’età e del grado d’ invalidità dell’utente. ultima-mente, dovuto agli orari di transito entrati in vigore nella ZTL, questo servizio a do-micilio, per gli abitanti della ZTL, può es-sere effettuato unicamente dalle ore 19.00 alle 22.30, con il rischio di vedersi recapita-re a casa le provviste proprio alle 22.30 e di dover andare a dormire poco prima del-la mezzanotte, dopo averle riposte. oltre ad essere discriminatorio e penalizzante, questo provvedimento non tiene conto del fatto che il centro di Firenze, soggetto a ZTL, è in gran parte abitato da anziani, e rendere loro la vita difficile per inadegua-tezza dei servizi equivarrebbe ad indurli a lasciare la città, rendendo il centro di Fi-renze ancora meno abitato di quello che è. non mi sembra che, per migliorare la viabilità a Firenze, sia prioritario limitare la consegna degli alimentari a domicilio.Cordiali saluti

Mario Capizzani

ISOLOTTO,IPROBLEMIDELgIARDINODIvIAMASSASalve, vivo all’Isolotto e vorrei far presente che in via massa, all’altezza dei numeri civici 47-49 dove io vivo, esiste un piccolo giar-dino comunale. In questo giardino non vengono mai potate le siepi di confine col condominio. oltre al problema delle siepi nel giardino si trova anche una fontana inutilizzata che oltre ad essere sporca è di-ventata un covo di zanzare. vorrei chiede-re al Quartiere 4 di interessarsi sia alla ma-nutenzione della fontana sia alla potatura delle siepi. Quest’ultime se non verranno potate fra poco mi impediranno l’apertura automatica del cancello condominiale ed essendo io invalida ho bisogno di aprire e chiudere il cancello agevolmente. Già due volte nel settembre dell’anno scorso mi sono rivolta al Quartiere ma tutt’oggi non ho ricevuto risposte. distinti saluti,

Margherita Di Gregorio

LATRAMvIAEILTRAFFICOAFIRENzEGentile matteo Francini, purtroppo per vari motivi solo ora pos-so scrivere alla sua risposta del mese di maggio riguardo alla tramvia. Chi al re-ferendum ha votato no alla tramvia, cioè la maggioranza (il sindaco ha governato con meno voti), è perché volevano un mezzo più ecologico e meno devastan-te per la città. La micrometropolitana o metropolitana, come hanno fatto a Bari città piccola come Firenze, oltre ad avere tutti i vantaggi della tramvia (i viaggiatori sarebbero stati gli stessi, che al di là delle chiacchiere chiunque la può vedere sem-pre vuota escluso vari momenti), aveva anche quello di collegare tutta la città, sia l’oltrarno, Campo di marte, ecc. ecc., perché passando sottoterra come l’alta velocità (e come sembra vuol fare il sin-

Inviaci le tue lettere [email protected] e segnalazioni:tutto su www.ilreporter.itLettere, segnalazioni, proposte, ma anche veri e propri articoli scritti dai lettori. Tutto questo ed altro ancora sul portale www.ilreporter.it. Tutte le lettere che non trovano spazio in queste pagine saranno pubblicate sul sito. E poi spazio ai commenti e alle vostre opinioni

lettere

“BIBLIOTECAMANCANTEATAvARNUzzE”,LARISPOSTADELL’ASSESSOREBuongiorno, sig.ra daniela,ho letto con molta attenzione la sua “let-tera alla redazione” apparsa sul giornale reporter di giugno circa la mancanza di una biblioteca comunale a Tavarnuzze. Intanto la ringrazio per gli apprezzamenti sulla programmazione e sulle attività della Biblioteca nonché sulla tanto battagliata e conquistata riapertura del sabato matti-na, ma mi permetta delle considerazioni, che non mettono in discussione la sua richiesta, ma che credo possano chiarire alcuni aspetti fondamentali del proble-ma. La Biblioteca Comunale di Impruneta dista da Tavarnuzze circa 5-6 chilome-tri, percorso molto inferiore rispetto alle lunghe distanze che devono percorrere i nostri giovani per raggiungere le lon-tane e caotiche biblioteche universitarie fiorentine, e ben inferiori alle distanze che si hanno in altri territori limitrofi tra la frazione e la biblioteca pubblica, penso a Greve in Chianti con Panzano e Strada in Chianti, a Bagno a ripoli con Grassina, a San Casciano con Cerbaia... Pensare di duplicare il servizio e una sede comunale con relative spese di personale, utenze e pulizie, in questo momento di difficoltà che tutti i Comuni attraversano, la ritengo una operazione non fattibile e tecnica-mente non virtuosa. Per quanto riguarda un punto-lettura dislocato nella frazione, la Giunta Comunale aveva già affrontato il problema alcuni anni indietro, coinvol-gendo in una fase sperimentale la scuola secondaria di primo grado di via Primo maggio e poi il circolo mCL...; esperienze che non è possibile ripetere per i ben noti problemi di riduzione della spesa pubbli-ca e per la mancanza di personale negli enti Pubblici, non integrabile dall’attuale normativa nazionale vigente. Tra l’altro, la linea urbana ed extraurbana CAP che collega Tavarnuzze al capoluogo è sì non molto frequente, ma disponibile 7 giorni su 7. Siamo inoltre in attesa di una legge statale che dia in concessione agli enti Locali i beni demaniali, quindi la sede at-tuale della Pubblica Assistenza, potrebbe essere rivista in futuro prevedendovi de-gli spazi di pertinenza comunale, e ideare, magari, uno spazio lettura. Così come si

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Page 35: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

daco renzi, interrare la tramvia per attra-versare il centro) e non dovendo seguire il percorso delle strade quindi seguire del-le direttrici, la facevi passare dove volevi

anche in piazza duomo, magari lì (penso io) ad una velocità un po’ ridotta. Aveva il vantaggio di inquinare meno, perché i fili dell’alimentazione passavano sottoterra,

invia la tua segnalazionealla nostra redazione

[email protected]

Caro Sergio,proprio nei giorni scorsi, sul nostro sito www.ilreporter.it abbiamo affrontato più volte la questione della vivibilità e della sicurezza nella zona di via Palazzuolo. E lo abbiamo fatto dopo che, in seguito a una rissa scoppiata fuori da un bar una domenica di giugno, un abitante della zona aveva preso carta e penna e descritto al sindaco Renzi – oltre che alla stampa locale – quanto fosse diventato difficile e spiacevole vivere in una strada in cui certi episodi si ripetono troppo spesso. “Siamo sconvolti e meditiamo seriamente di lasciare questo posto dove non si può più vive-re, nemmeno in un tranquillo pomeriggio di domenica”, recitava uno dei passaggi più amari della missiva indirizzata al primo cittadino. Nel numero de Il Reporter di maggio scorso avevamo invece pubblicato la lettera di una residente “storica” di via Palazzuolo (nel senso che ci abita da sessant’anni, come da lei stessa spiegato), la quale sosteneva che “la strada ha proprio bisogno di questo: di fiorentini e italia-ni coraggiosi che, magari appoggiati da seri e concreti provvedimenti delle pubbli-che istituzioni, decidono di tornare a vivere qui”. Ora la sua lettera. In cui esprime tutto il suo (comprensibilissimo) disagio per la situazione che lei e gli altri abitanti di quel condominio siete costretti ad affrontare ogni giorno. Situazione – quella degli scalini che lei definisce “maledetti”, e che anche in questo caso si trovano proprio a due passi da via Palazzuolo - ben conosciuta da chi frequenta la zona. E in effetti non capita di rado – anzi – di vedere persone lì sedute a “banchettare” in molte ore del giorno e della notte. E il problema, come la sua lettera riesce a spiegare molto bene, riguarda vari aspetti, che vanno dalla sicurezza al degrado e alla sporcizia, fino al fastidio che (seppur pochi, ma questo non ha alcuna importanza) abitanti sanno già di dover affrontare ogni volta che escono o tornano a casa. E questo non è un disagio di poco conto, soprattutto se va ad aggiungersi ai tanti altri problemi che quella zona già presenta. La risposta ai quali, ovviamente, non dovrebbe certo essere quella di andare a vivere da altre parti, reazione però (purtroppo) compren-sibile in assenza della sensazione di un interesse reale a migliorare le cose. Riguardo alla sua proposta di installare alcune panchine nella vicina rotonda, questo potreb-be forse riuscire a far spostare di qualche metro alcune delle persone che solitamen-te occupano gli scalini del suo condominio, ma non penso che - da sola - questa sia un’operazione in grado di risolvere il problema. Che è più ampio, così come più am-pie, articolate e incisive devono essere le risposte. Ritengo invece molto importante il suo invito al sindaco, e in generale a tutta l’amministrazione, di non dimenticarsi di alcuna parte della città, a partire da quelle alle prese con i maggiori problemi. Ed è (anche) per questo che pubblichiamo con piacere la sua lettera.

Matteo Francini

QUEI“MALEDETTISCALINI”DIvIAILPRATOGentile direttore,Quei maledetti scalini!!! Sì!!! Tre scalini che per noi che abitiamo in via il Prato 18 ser-vono ad arrivare al portone del palazzo, purtroppo per molti sono un ottimo posto per sedersi a bere e mangiare. Troppo spesso quando torno a casa o esco devo chiedere il permesso e farli alzare e qualche volta mi devo anche arrabbiare, perché o fanno finta di non capire o sono talmente ubriachi che non capiscono. La matti-na quando esco devo togliere bottiglie, cartacce, bucce di semi di zucca, cicche e spesso devo lavarli perché pieni di macchie untuose. Purtroppo, avendo a che fare con persone completamente ubriache, non posso prevedere quale possa essere la loro reazione ma essendo una situazione che si ripete continuamente non sempre riesco a controllarmi, per fortuna fino ad oggi è andata bene. ora domando cosa devo fare per risolvere il problema? Chiamare la Polizia municipale? e’ stato fatto ma arrivano mandano via gli intrusi e dopo un’ora siamo daccapo, anzi una volta una gentile vigilessa è andata, perfino, a prendere dell’acqua e ha pulito gli scalini, ma non posso certamente chiamarli tre, quattro, cinque volte al giorno. oppure devo sperare nella pioggia che bagna gli scalini? noi lo facciamo spesso ma purtroppo il caldo li asciuga rapidamente. vorrei fare una proposta, mettere delle panchine nel-le aiuole della rotonda Barbetti per far accomodare tutti quei “signori” e poi vorrei chiedere a chi amministra la nostra città – come è possibile che in questo angolo della città (via Palazzuolo – via il Prato) ci sia un tale concentramento di rivendite di alcolici mimetizzati da negozi etnici o bar? – nel raggio di venti metri ce ne sono di tutti i tipi. Sig. Sindaco so che è molto occupato a creare il “salotto buono” della città ma non Si dimentichi dell’altra parte altrimenti si rischia di fare come la ZTL, dove ci sono le porte elettroniche viene rispettata ma dove non ci sono nessuno la rispetta e nessuno la fa rispettare. da via maso Finiguerra a Porta al Prato tutti quei cartelli della ZTL servono solo a deturpare le facciate dei palazzi, non certo a fermare il traffico. Finiremo per aver un centro storico di serie “A” e uno di serie “B”? La ringrazio per la cortese attenzione e Le invio i miei più Cordiali Saluti.

Sergio

lettere

così come il rumore acustico, basta an-dare nel piazzale v. veneto per sentire lo sferragliamento, gli utenti aspetterebbero riparati dalle intemperie, perché quelle piccole tettoie non riparano a sufficienza non rimarrebbe bloccata dalla neve come è successo ad un punto della giornata nel dicembre scorso. Il presidente della regione ha multato le ferrovie perché gli scambi non erano riscaldati, la tramvia che era in servizio da meno di un anno quindi di ultima generazione, c’erano persone al capolinea della stazione che a mano ma-novravano gli scambi perché erano gelati: “vede - gli dissi - se avevano fatto la me-tropolitana, non dovevate far così”. “Sì così ci volevano vent’anni”, mi risponde. “Ha ra-gione se per fare la prima linea ce ne avete messi dieci”. Tutti sappiamo che le strade di Firenze non sono le strade delle capitali europee o di roma, milano, basta che suc-ceda un incidente o venga interrotta una strada per vari motivi (vuoi per incidenti, rottura di tubi, ecc) che si blocca tutta la città. Poi il vantaggio che se i pendolari seguitassero ad adoperare l’auto, le stra-de e le piazze sarebbero rimaste le stes-se, non peggiorando la situazione come è successo, basta andare anche in via Alamanni per vedere che la situazione è peggiorata, anzi a volte ho visto la tramvia bloccata per via del traffico che prima non c’era. Purtroppo a Firenze vengono scelte le cose peggiori, vedi il Palazzo di giustizia, le persone a cui piace le posso contare su due mani sapendo che di sicuro non sono di più, che ha distrutto uno dei panorami fra i più belli del mondo, non si poteva fare più piccolo? o in un altro posto dove non si vedeva? Io non posso più andare al piazzale michelangelo perché mi viene la depressione nel vedere le guglie di que-sto palazzo su orsanmichele, dunque ne ho avuto anche un danno biologico oltre che economico che serve per mantenere questo gigante. La pensilina (fortunata-mente ora abbattuta), le pietre di piazza Signoria, ecc. Purtroppo si vive in una dit-tatura mascherata da democrazia, infatti la nostra democrazia finisce con il voto, perché fra le varie leggi fatte apposta, la burocrazia, ecc. si fa il volere del potere e non del cittadino. Cordialmente

INCISA,“vIACOSTERELLA?ÈUN’AUTOSTRADA”via Costerella ad Incisa val d’Arno dovrà essere riclassificata, mi spiego meglio, non è come dovrebbe essere una strada comunale in zona residenziale, bensì una autostrada con una salita del 14%, dove transitano oltre che le auto grossi au-tocarri a pieno carico. Lascio pensare le emissioni di carburante che questi mezzi rilasciano sulle nostre abitazioni e giardi-ni. Quando poi la percorrono in senso di-scendente i muri delle abitazioni tremano. Le auto invece sfrecciano a folle velocità, i conducenti sono convinti che con l’Abs l’eventuale ostacolo si possa evitare. ri-sultati, fino ad oggi, investimento con decesso di numerosi gatti e cani. L’asfalto è un percorso di guerra, tombini divelti, buche profonde oltre venti centimetri, grate di acqua pluviale divelte e rumorose con il passaggio dei veicoli. oggi abbiamo raggiunto il top: un autotreno, quindi con rimorchio, è rimasto incastrato nella parte più stretta, traffico bloccato e deviato per circa due ore. Come cittadini residenti ab-biamo avvertito tutti a voce e per scritto. nulla è cambiato. Ah, dimenticavo: sulla

strada vige segnaletica di divieto di tran-sito ai veicoli superiori a 25 q. Se potete darci una mano ve ne saremo molto grati. Scrive per i residenti della nuova bretella autostradale

Paolo Passerini

“LAPRIMAvOLTADIUN’ORChIDEANELMIOgIARDINO”

Gentile redazione,innanzitutto vorrei farvi tanti complimenti per il vs. giornale... è un piacere leggere in-formazioni utili e piacevoli (e non)... senza le beghe della politica. mi ha fatto parti-colarmente piacere leggere l’articolo sulle orchidee, perché quest’anno per la prima volta nel mio giardino é spuntata la orchis purpurea... una vera sorpresa. e non abito alle Caldine ma a Compiobbi.Cordiali saluti

Uli Winkler

vIAvOLTERRANAEL’INTERRUzIONEPERFRANASpett.le redazionesono un cittadino residente al Galluzzo che per motivi di lavoro percorre alme-no quattro volte al giorno via volterrana, rischiando incidenti stradali innumerevoli volte. da oltre due anni e mezzo è pre-sente una interruzione per frana del ciglio stradale con relativo posizionamento di transenne a protezione del tratto cedevo-le che comporta un restringimento della carreggiata. Si sottolinea che la strada di cui parliamo è una delle vie di comunica-zione sia con la zona di San Casciano che Scandicci ad elevata densità di traffico non soltanto automobilistico, ma anche pesante. Il tratto interessato dai dissesti, chilometro 2, rientra nel territorio comu-nale di Firenze. nonostante numerose se-gnalazioni del pericolo inoltrate all’ufficio Tecnico del Comune di Firenze, il quale ha sempre risposto che non poteva essere effettuato un intervento per mancanza di fondi, ed altre comunicazioni scritte pres-so il distaccamento dei vigili urbani al Gal-luzzo, i quali hanno confermato che il trat-to di strada è di competenza comunale, ad oggi non è stato preso alcun provve-dimento. mi chiedo quando mi verrà data una risposta ai quesiti inoltrati e soprattut-to quando verrà effettuato un intervento di ripristino vista l’elevata pericolosità del tratto stradale in questione.vi prego di voler sostenere questa mia se-gnalazione con un vostro intervento.Con i migliori saluti

Lettera firmata

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Page 36: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

Concerti

giovanni Allevi12 luglioteatro Romano - Fiesole

Si intitola “Alien World Tour” la tournee del cantante marchi-giano che il 12 luglio fa tappa a Fiesole. Il compositore e pianista eseguirà, oltre ai suoi più grandi successi, i brani di “Alien”, ultimo disco di inediti di pianoforte solo (Bizart/Sony Music) uscito lo scorso 28 set-tembre e attualmente i vertici delle classifi che di vendita. La carriera artistica di Giovanni Allevi è costellata da successi di pubblico e discografi ci (con oltre 500.000 copie vendute dal 2005 a oggi). Dopo i due dischi di pianoforte solo “No concept” (2005 - disco d’oro e disco di platino), con cui Giovanni Allevi si è fatto co-noscere al grande pubblico ,e “Joy” (2006), tre volte disco di platino, il pianista e composi-tore marchigiano ha pubbli-cato l’album registrato con orchestra sinfonica “Evolution” (2008 - disco d’oro e disco di platino).

Franco Battiato18 luglioPrato - Piazza duomo

Dopo la partecipazione al Festival di Sanremo Battiato sta girando l’Italia con il nuovo tour intitolato, come la storica canzone del 1980, “Up Patriots to arms”.

goran Bregovic20 luglioMarina di Pietrasanta

Con le radici nei Balcani, di cui è originario, e la mente nel XXI secolo, le composizioni di Goran Bregovic mescolano le sonorità di una fanfara tzigana, le polifonie tradizionali bulgare, una chitarra elettrica e per-cussioni tradizionali con delle accentuazioni rock, dando vita ad una musica che ci sembra istintivamente di riconoscere e alla quale il nostro corpo diffi -cilmente sa resistere.

danilo Rea26 luglioAnfi teatro del museo Pecci - Prato

Danilo Rea, uno dei più apprez-zati pianisti in ambito jazz (e non solo) propone il suo tributo alla carriera di un grande della musica italiana, Fabrizio De An-dré. Il suo personale omaggio al Faber è iniziato discografi ca-mente con un album intera-mente dedicato al cantautore genovese scomparso nel 1999. Dal vivo presenta un concerto per pianoforte solo, durante il quale vengono proposti tutti i brani scelti per questa nuova avventura discografi ca (coinci-de con il passaggio di Rea alla prestigiosa etichetta tedesca Act): da “Bocca di Rosa” a “Caro Amore”, dal trattamento free jazz di “Girotondo” fi no alla malinconia de “La Canzone di Marinella”.

Mostre

Il tesoro del CremlinoFino all’11 settembre Museo degli argenti - Palazzo Pitti

Una ricca selezione del tesoro russo viene presentata al Museo degli Argenti in occasione delle celebrazioni

dell’Anno Italia – Russia. Altri oggetti del XII – XIII secolo in mostra provengono dalla Cattedrale dell’Annunciazione del Cremlino, cui appartiene il prezioso corredo dell’icona nota come la ‘Madonna Bogoljubskaja’ e una straordinaria collezione di gemme bizantine, giunte a Mosca grazie ai rapporti, stretti e costanti, con Costantinopoli, considerandosi la corte di Mosca legittima erede dell’Impero bizantino.

lorenzo Bartolini: scultore del bello naturaleFino al 6 novembre galleria dell’Accademia

L‘esposizione, prendendo spunto dallo straordinario nu-cleo di modelli in gesso custo-diti nella suggestiva Gipsoteca della Galleria dell’Accademia, farà fi nalmente emergere l’altissimo livello qualitativo della sua produzione e ne met-terà in luce la ricchezza degli interessi artistici, che spaziano sui grandi temi portanti della sensibilità ottocentesca, quali il sentimento, la memoria, i valori etici e civili.

l’acqua, la pietra, il fuoco. Bartolomeo Ammannati scultoreFino al 18 settembreMuseo del Bargello

In mostra la ricostruzione, nel cortile del Bargello, della fontana marmorea progettata per il Salone dei Cinquecento

in Palazzo Vecchio (e perciò detta “di Sala Grande”), com-posta di sei grandi statue. Tra le opere esposte (quaranta), anche l’Ercole e Anteo dalla fontana del giardino di Ca-stello, oltre a bronzi, marmi, disegni, progetti provenienti da musei italiani e stranieri. In mostra anche il ritratto di Laura Battiferri, moglie di Ammannati, capolavoro del Bronzino.

Vasari, gli uffi zi e il duca Fino al 30 ottobregalleria degli uffi zi

Una mostra che celebra, nel quinto centenario della nascita di Giorgio Vasari (1511-1574), la fondazione degli Uffi zi (1559-1560): più che un edifi cio, un sistema architettonico a scala urbana, risultato di una stretta colla-borazione tra il Duca, Cosimo I de’ Medici, e Vasari, il suo artista prediletto. Il comples-so edilizio sorge nel cuore della città dove, rispecchian-do la politica assolutistica e accentratrice di Cosimo I, accorpa le istituzioni am-ministrative di governo, le cosiddette Magistrature o Arti, sottomettendole, logisti-camente e simbolicamente, al dominio diretto del giovane Duca. A memoria di questa destinazione originaria resta la denominazione di Uffi zi, cioè Uffi ci.

Spettacoli

giorgio Panariello19 luglioPrato - Piazza duomo

Giorgio torna a casa, portando a Prato nella piazza del Duomo il suo fortunato spettacolo “Pa-nariello non esiste” (nove sold out a Firenze lo scorso inverno). Uno show che ha rappresentato un momento importante per la carriera di un artista che non ha mai smesso di essere amato, passando dalla TV al cinema, dal palcoscenico alla radio, con la sicurezza e la leggerezza che solo il talento può concedere.Lo spettacolo “Panariello non esiste” è un divertito sguar-do sull’attualità, con ampio spazio all’improvvisazione, ma non mancheranno i cavalli di battaglia, i celebri personaggi che diventano una voce satirica che scuote dalle risate la società italiana.

elio in gian Burrasca1 agostoMarina di Pietrasanta

“Elio è il Gian Burrasca del nuovo millennio!” così Lina Wermuller, che fi rma di questa nuova produ-zione di Parmaconcerti il testo e la regia (e fu anche la sceneggia-trice e la regista del celeberrimo sceneggiato televisivo della metà degli anni ’60) defi nisce l’eclettico ed istrionico Stefano Belisari (in arte Elio). Sarà proprio lui, infatti, che vestirà i panni dello scatenato Giannino Stop-pani (alias Gian Burrasca), per raccontare i momenti salienti del romanzo di Vamba (1907), oltre ad interpretare le indimenticabili canzoni di Nino Rota, di cui pro-prio nel 2011 ricorre il centenario della nascita, accompagnato da uno straordinario quintetto di musicisti “in scena” (clarinetto, fi sarmonica, chitarra, contrab-basso e percussioni).

segnalazioni a [email protected]

La limonaia di Villa Strozzi apre le sue porte al sol levante per un’edizione

speciale del festival Giapponese, in pro-gramma il 31 luglio e il primo agosto in uno degli spazi verdi più belli della cit-tà, un’edizione che avrà come fine ulti-mo quello di raccogliere fondi per il Pa-ese colpito dal terremoto e dallo tsunami nel marzo di quest’anno. Torneranno per questa speciale edizione “Pro Giappone” il gruppo di suonatori di tamburi giappo-nesi che nel 2005 partecipò ai festeggia-menti del 40° Anniversario del gemellag-gio tra Firenze e Kyoto con uno spettacolo commovente e toccante: i Wadaiko Shien, gruppo di taiko dell’Università Zoukei Geijutsu di Kyoto. Due serate in cui sen-tiremo vibrare nel Parco del Boschetto i

toccanti suoni dei taiko che sono consi-derati gli strumenti che esprimono attra-verso il proprio suono il cuore dei nostri più profondi sentimenti, una vera e since-ra voce che parla alle divinità del cielo. A fare da corollario agli spettacoli, una serie di stend che proporranno ai visita-tori prodotti tipici e oggettistica made in Japan, riservata a tutti gli appassionati di cultura orientale. Per i più piccini, verrà realizzata anche una piccola area dedicata al gioco, mentre gli adulti potranno unirsi al divertente progetto “In kimono per il Giappone” facendosi fotografare con ad-dosso l’abito tradizionale. Danza, canzo-ni, musica e tante curiosità, per una due giorni all’insegna della solidarietà e degli scambi culturali.

L’INIZIAtIVA

Due giorni di eventiper aiutare il Giappone

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Catenacci, Anna Maria Palma e Isabella Venturi, “La buona Me-diazione. Strumenti e tecniche per una conciliazione efficace” (Edizioni Milano Conference, 25 euro), è un breve manuale rivolto in primo luogo ai futuri mediatori. Le quattro autrici af-frontano, attraverso l’analisi del conciliatore, tematiche socio-antropologiche che si allonta-nano da un discorso puramente indirizzato agli addetti ai lavori. Nel libro vengono analizzati i requisiti necessari a entrare a far parte di nuova realtà profes-sionale, descritta tra le pagine come “costruttore di ponti” e “scavalcatore di muri”. Se pen-siamo all’immagine di un ponte, visualizziamo una struttura che unisce due parti divise tra loro: analogamente, il conciliatore si configura proprio come il terzo elemento non equidistante ma “equivicino” tra le parti, che ha il compito di gestire un conflit-to in atto. Nella nostra società contemporanea, come indica il testo, il conflitto viene ancora percepito come un tabù: il solo pensare alla parola conflitto ri-porta il nostro immaginario a situazioni violente, visioni con cui siamo abituati a confrontar-ci con troppa frequenza attra-verso, ad esempio, la cronaca e le immagini televisive, e che tendiamo a rimuovere in modo spontaneo. Il lavoro di un buon mediatore si valuta invece sulla capacità di saper accettare e ge-stire un conflitto, in primo luogo personale (poiché ognuno si mi-sura con la propria emotività), sospendere ogni eventuale giu-dizio sull’altro da sé e preparar-si all’ascolto, predisponendosi a una forma di partecipazione ed empatia.

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Page 37: Il reporter-Fiesole-luglio-2011

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38 Luglio 2011

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VALDISIEVE

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BIVIGLIANO/ BORGO , meravigliosa porzione dicolonica, libera s 3 lati, in posizione panoramicavista mozzafiato con 2000mq di giardino, com-posta da : grande cucina, salone doppio concamino, 3 camere, 2 bagni, lavanderia, legnaia.Curatissima ristrutturazione, oggetto di gran fa-scino € 750.000,00

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VALDISIEVE

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