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PIER ANGELO ARGENTERO TORINO 17 GENNAIO 2009 Sorveglianza delle Infezioni nelle Strutture Sanitarie Prospettive Internazionali

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PIER ANGELO ARGENTERO

TORINO 17 GENNAIO 2009

Sorveglianza delle Infezioni nelle Strutture Sanitarie

Prospettive Internazionali

Sorveglianza

Motivi per effettuarla

Evoluzione dei modelli di sorveglianza

Impatto sulle attività preventive

Modelli prevalenti attualmente

Principali reti

Problemi aperti e conclusioni

Perché fare sorveglianza?

Così scriveva ormai 20 anni Wenzel e l’osservazione sembra tuttora valida:

“ ci può essere controllo delle infezioni senza sorveglianza ma coloro che agiscono senza misurare sembrano i componenti di un equipaggio di una stazione orbitante che attraversa lo spazio senza strumenti, incapaci di identificare la loro posizione, la probabilità di pericoli, la loro direzione o il percorso compiuto”

“There may be infection control without surveillance, but those who practice without measurement…will be like the crew of an orbiting ship traveling through space without instruments, unable to identify their current bearings, the probability of hazards, their direction or their rate of travel”

Richard Wenzel, 1988

Evoluzione dei modelli

I principali modelli si sono sviluppati negli Stati Uniti, a partire dagli anni ‘70 mentre in larga parte del mondo solo negli ultimi 10-15 anni si sono sviluppate reti strutturate.

Nel 1970 i CDC implementano un Hospital Infection Branch raccomandando un sistema nazionale di sorveglianza con definizioni standard comuni.

Prospettica

Metodologicamente corretta

Con un periodico uso dei dati a fini programmatori

Con il supporto di personale specificamente addestrato

La sorveglianzaEvoluzioneNegli anni ‘80 si estende l’attenzione per la salute dei lavoratori anche in relazione alle preoccupazioni per l’epidemia di infezioni da HIV

Il progetto SENIC evidenzia un impatto positivo delle attività di sorveglianza mentre alcuni organismi di accreditamento come la JCAHO richiedono agli ospedali di dimostrare di avere in atto sistemi di raccolta sistematica dei dati.

Il NNIS nasce nel 1970

Negli anni ‘90 l’attenzione si allarga agli eventi di natura non infettiva

Anni ‘80 Hiv, TB, malattie esantematiche sono oggetto

di attenzione circa l’impatto sulla salute dei lavoratori.

Anni ‘90 Designing surveillance for noninfectious

outcomes of medical care.We present basic information that a hospital epidemiologistneeds when designing a surveillance system for noninfectious adverse outcomes of care. Specific topics reflect key characteristics of such a surveillance system: the purpose, rationale, priorities, definitions, data collection tools, data collection, analysis and reporting, and validation.

Massanari et al. Infect Control Hosp Epidemiol. 1995 Jul;16(7):419-26

Progetto SENIC

Conclusioni

Riduzione dei tassi di infezione oltre al 32% se erano presenti 4 componenti:

Sorveglianza in atto delle infezioni

Attive politiche di controllo

Qualificato gruppo di intervento

Per le infezioni del sito chirurgico: ritorno ai chirurghi dei tassi di infezione osservati

L’impatto delle singole misure sui diversi tipi di infezione variava secondo il tipo di infezione.

Mary Andrus, BA, RN, CIC , Surveillance Branch, Division of Healthcare Quality Promotion, CDC

Wenzel, Prevention and Control of Nosocomial Infections, 1997

SENIC Conclusioni

Riduzione dei tassi di infezione oltre al 32% se erano presenti 4 componenti:

1. Sorveglianza in atto delle infezioni2. Attive politiche di controllo3. Qualificato gruppo di intervento4. Per le infezioni del sito chirurgico: ritorno ai chirurghi dei

tassi di infezione osservati

L’impatto delle singole misure sui diversi tipi di infezione variava secondo il tipo di infezione.

Mary Andrus, BA, RN, CIC , Surveillance Branch, Division of Healthcare Quality Promotion, CDC

Prima del 1986, NNIS sorveglianza interessava tutto l’ospedale 1986-1999 diventa una opzione

1999 viene eliminata la sorveglianza su tutto l’ospedale

NNIS Componenti della sorveglianza NNIS

AUR ICU HRNPazienti

Chirurgici

Uso Antibiotici e Resistenza

Cure Intensive (adulti e

pediatriche)

Neonatologie Alto Rischio(Level II/III

and III NICUs)

Evoluzione della sorveglianza NNIS U.S:

NNIS

300 ospedali con più di 100 letti pari al 5% del totale

Arruolamento volontario

Sorveglianza ampia poi ristretta a infezioni specifiche con introduzione di sistemi di stratificazione (Risk Index)

I dati riescono a evidenziare negli anni ‘90 una calo nelle Terapie Intensive di una serie di infezioni (UTI, Polmoniti, batteriemie)

Stratificazione secondo fattori di rischioHelics, Europa

La diapositiva evidenzia come la stratificazione secondo fattori di rischio , pur sintetici, come ASA score, durata dell’intervento e classe di rischio infettivo comporti rilevanti differenze di rischio all’interno di omogenee, apparentemente popolazioni di pazienti.

In questo caso èevidenziata la variabilitàdella frequenza attesa di complicazioni all’interno di popolazioni di pazienti sottoposte al medesimo intervento chirurgico.

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1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004

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Central Line-associated BSI Rates,By ICU Type,1990-2004

Source: NNIS System, incomplete for 2004

NNIS National Nosocomial Infections Surveillance SystemNaSH National Surveillance System for Healthcare WorkersDSN Dialysis Surveillance Network

NHSN include diversi tipi di sorveglianza, mantiene gli obiettivi dei sistemi precedenti, minimizza la raccolta dei dati,accresce

l’uso dei dati informatici , è basato sul web.

NHSN

The National Healthcare Safety Network (NHSN) is a secure, internet-based surveillance system that integrates patient and healthcare personnel safety surveillance systems managed by the Division of Healthcare Quality Promotion (DHQP) at CDC.The purposes of NHSN are to:Collect data from a sample of healthcare facilities in the United States to permit valid estimation of the magnitude of adverse events among patients and healthcare personnel. Collect data from a sample of healthcare facilities in the United States to permit valid estimation of the adherence to practices known to be associated with prevention of healthcare-associated infections (HAI). Analyze and report collected data to permit recognition of trends. Provide facilities with risk-adjusted data that can be used for interfacility comparisons and local quality improvement activities. Assist facilities in developing surveillance and analysis methods that permit timely recognition of patient and healthcare personnel safety problems and prompt intervention with appropriate measures. Conduct collaborative research studies with NHSN member facilities (e.g., describe the epidemiology of emerging HAI and pathogens, assess the importance of potential risk factors, further characterize HAI pathogens and their mechanisms of resistance, and evaluate alternative surveillance and prevention strategies). CDC U.S

Inghilterrra

Gruppo di coordinamento centrale. Ruolo PHLS.Già da alcuni anni sono presenti 15 Requisiti all’interno del tema del controllo degli ospedali.(Control Assurance): I Trust (ospedali) devono dimostrare di soddisfare i requisiti .Tra questi 15 requisiti (sovrapponibili ai Piemontesi) ve ne uno che chiede di attivare indicatori che mostrino una crescita nelle attività di prevenzione.Sono organizzati in 3 livelli: struttura, processo, esito. Per indicatore viene inteso, in forma estensiva, un mezzo per valutare l’efficienza, l’efficacia, l’affidabilità e la completezza del sistema di gestione.Viene suggerito un processo di scelta degli indicatori che consideri l’analisi del rischio interno all’ospedale.In forma partecipata

Inghilterrra

Gruppo multiprofessionale e multidisciplinare per il coordinamento (numeroso, circa 20 persone) che si riunisce almeno 3-4 volte anno e pubblica verbali. Esiste un Project Group con compiti di valutazione del management del processo negli ospedali, supporto tecnico,controllo applicazione misure di isolamento, formazione ed audit

InghilterraSorveglianza obbligatoria per alcune Infezioni correlate all’assistenza.

Molti ospedali avevano partecipato a progetti su base volontaria di sorveglianza, per alcuni anni. Tuttavia, come conseguenza di una crescente attenzione per la prevenzione delle infezioni, la sorveglianza di alcune infezioni è stata resa obbligatoria.

Si è iniziato con le batteriemia da S. aureus (incluse da MRSA) nell’aprile 2001, più tardi estesa alla batteriemie da enterococchi resistenti ai glicopeptidi nell’ottobre 2003 , alla malattie da C difficile nel gennaio 2004 e alle infezioni del sito chirurgico in Ortopedia nel l’aprile 2004.CSono previsti reports semestrali per le batteriemie da MRSA ed annuali per le altre infezioni

Health protection Agency/www.hpa.org.uk

Inghilterra 2008

Il modello scelto integra le attività di sorveglianza alcune volontarie, altre obbligatorie con uno sforzo di stimolare le iniziative a livello regionale, lo sviluppo di programmi di controllo ed una serie di iniziative in comune con altri paesi.

:

- participation in and development of surveillance systems in the HELICS* and EARSS* *networks (Improving Patient Safety in Europe (IPSE) Work Packages).

- assessment of the current stage of development of individual countries in infection control, such as “Antimicrobial Resistance in Mediterranean Countries” which showed that progress in development of infection control on a national level varied significantly throughout the region

- development of guidelines and programmes, (for instance in the first Global Patient Safety Alliance Challenge (Hand Hygiene), the most successful WHO campaign in numbers of countries participating and

- development of infection control indicators for ECDC and WHO and the competencies required for infection control professionals (in “Improving Patient Safety in Europe (IPSE)”, a DG SANCO project.

*HELICS - Hospital in Europe Link for Infection Control through Surveillance – a European network for surveillance of healthcare-associated infections.

**EARRS - European Antimicrobial Resistance Surveillance System.

Inghilterrra

“A key aim of the surveillance is to encourage trusts to use the data to evaluate local practice and institute changes where the results indicate this may be necessary.

At the end of each surveillance period, participating trusts receive an individual report that contains their results compared to the data aggregated from all participating hospitals. They use this data to monitor local practice and initiate further investigation and action should the results indicate that rates are unusual.

Some additional analyses are undertaken by SSISS for those trusts with a rate of SSI in the highest ten percent and these trusts are contacted to ensure that they are aware of the potential problem.”

Health protection Agency/www.hpa.org.uk

What is required19

To meet national objectives, current surveillance activities must now be simplified and decentralised.

• Move away from centralised paper-based system- For SSI surveillance, develop software to support data entry

and analysis by participating hospitals

• Simplify HAB surveillance- focus on local surveillance of potentially preventable

infections, e.g. central vascular catheters in ICU.

• Integrate local alert organism/condition and untoward incident monitoring into national system.

Galles

Dal 2005 viene chiesto la stesura di un programma di attività per ogni ospedaleForte attività ispettiva. Gli ospedali sono invitati a pubblicare sul proprio sito web i programmi di attività. Presenti attività di supporto: consulenze, pacchetti di formazione, linee guida. Il modello di piano di attività contiene obiettivi, responsabilità, indicatori di verifica

Australia

In primo luogo le attività di prevenzione del rischio infettivo sono parte integrale delle attività di qualitàe risk management.Componenti fondamentali della strategia sono:presenza di programmi negli ospedalisviluppo di progetti per il lavaggio mani (alcool etc)crescita dell’adesione alle linee guida proposte dall’autorità sanitariamonitoraggio e riduzione delle resistenze microbichecrescita della sorveglianza ambientale e relativa agli standard di puliziaNon viene più richiesto (2006) di comunicare il piano di azione strategico dell’ospedale.

Australia, Victoria.Il modello australiano risente molto dell’esempio statunitense e britannico.

L’attività di sorveglianza èproposta agli ospedali pubblici, con una adesione del 98% nel 2007.

La sorveglianza è incentrata su esiti e processi.

Il monitoraggio dei processi assistenziali, per esempio la profilassi chirurgica, èparticolarmente consigliato per ospedali con meno di 100 pl, in cui cioè il volume di attività ètroppo piccolo per essere vantaggiosamente monitorato con una sorveglianza delle infezioni

Tipo 1 Ospedali con più di 100 letti

Sorveglianza del sito chirurgico (gli ospedali sono invitati ad attivare la sorveglianza in due o più procedure chirurgiche).

Sorveglianza in Terapia Intensiva: gli ospedali con ICU sono invitati ad attivare la sorveglianza su:

- batteriemie associate a cateteri centrali

- polmoniti associate a ventilazione assistita (VAP)

Terapie intensive neonatali– gli ospedali con queste unitàsono invitati ad attivare la sorveglianza su:

- batteriemie associate a cateteri venosi centrali

- infezioni associate a cateteri venosi periferici

Tipo 2 Ospedali con meno di 100 letti

Profilassi antibiotica in chirurgia

Lavoratori sanitari e vaccinazione per parotite, rosolia e morbillo

Lavoratori sanitari e vaccinazione contro epatite B

Uso dei cateteri venosi periferici

Organismi multiresistenti e Batteriemie

Dialisi

Occupational exposure e infezioni sito chirugico

La FranciaQuesto paese ha notevolmente sviluppato, in forma molto centralizzata, negli ultimi 15 anni le attività di prevenzione.

Esistono, secondo disposizioni di legge, standard operativi di riferimento, strutture di coordinamento (CLIN) ed equipe dedicate a livello ospedaliero (EOHH) e grandi centri di riferimento a livello di macroregioni (5 nel paese con compiti differenziati) oltre ad una nazionale (CTIN)

Ricca è la produzione di indicazioni tecniche per gli ospedali e sistematica l’attività di valutazione delle performance degli stessi.

A fianco un elenco di reti di sorveglianza in atto: ISO (infez chirurgiche) REA: infez in Rianimazione BN: batteriemie MATER: infez in Ostetricia, AES Esposizioni accidentali BMR: germi multiresistenti

Réseau 2001 2002 HELICS

ISO sud-Est 130 serv. 142 serv. + REA Sud-Est 78 serv. 75 serv. + BN Sud-Est 52 établ. 54 établ. MATER Sud-Est 59 serv. 57 serv. AES Sud-Est 103 établ. 115 établ. BMR Sud-Est 181 établ. 227 établ.

Germania164 ospedali nel 2001

KISS .....

AMBU‐KISS Infezioni ferita                     ambulatoriale

CDAD‐KISS Clostridium difficile

DEVICE‐KISS catetere correlate

HAND‐KISS .....

ITS‐KISS Terapie Intensive

MRSA‐KISS MRSA

NEO‐KISS neonatologia

ONKO‐KISS trapianti.

OP‐KISS SARI SIR1

ICU surveillance component (= "ITS-KISS")Questa componente è mirata alle infezioni delle basse vie aeree (polmoniti e bronchiti), infezioni urinarie, batteriemie nelle Terapie Intensive.I dati sono elaborati in rapporto all’esposizione ai principali presidi fattori di rischio (devices associated).Surgical patient surveillance component (= "OP-KISS")La sorveglianza delle infezioni del sito chirurgico interessa circa 20 categorie di procedure. I dipartimenti chirurgici, su base volontaria , selezionano le procedure da sorvegliare secondo la procedura comune.Neonatal ICU component (= "NEO-KISS")la sorveglianza interessa i neonati di peso particolarmente basso alla nascita (meno di 1500 gr.) e comprende le polmoniti, le batteriemie, l’enterocolite necrotizzante:Per ogni paziente sono registrati il numero di gg di esposizione a cateteri vascolari centrali o periferici, ventilazione meccanica ed i gg di trattamento antibiotico.

Esposizioni professionaliReti Internazionali

Negli Stati Uniti non erano disponibili, sino al 1991, metodi di reporting per le esposizioni professionali quando l’OSHA produsse standard in proposito. Dal 1992 inizia la rete EpiNet la cui metodologia si estende in altri Paesi tra cui Italia e Francia.La sorveglianza non è generalmente obbligatoria ma fornisce strumenti per comprendere l’epidemiologia delle esposizioni ed attivare, secondo priorità, interventi di miglioramento.

L’uso dei DPI, le campagne vaccinali ed, oggi, la diffusione dei presidi di sicurezza sono comuni oggetto di intervento.

In Piemonte, dal 1999, la rete ospedaliera partecipa alla sorveglianza, in intesa con la rete SIROH italiana.

Le esposizioni professionaliContenuti sorveglianza.

Sostanzialmente il sistema raccoglie una serie dettagliata di informazioni, come a lato dettagliato, sulle circostanze dell’esposizioni sia in seguito ad esposizioni percutanee che mucocutanee.

Le informazioni riguardano le modalità di contatto, il luogo, il presidio, le manovre compiute, le misure preventive.

I dati raccolti han permesso di descrivere il rischio di esposizione e di attivare programmi correttivi di intervento.

In Piemonte la frequenza di esposizioni risulta in consistente calo (dati 2007)

The Exposure Prevention Information Network (EPINet™*) fu sviluppato da Janine Jagger, nel 1991 per fornire metodi standardizzati per registrare esposizioni percutanee e a fluidi organici . Dalla sua introduzione, nel 1992, più di 1500 ospedali in USA hanno adottato EpiNetT.E’ stato pure adottato in altri paesi come Canada, Spagna, Italia, Giappone e U.K.

The Needlestick Safety and Prevention Act del 2000 ed il Bloodborne Pathogens Standard del 2001 impongono la registrazione delle esposizioni per tutte le strutture sanitarie.I dati raccolti devono al minimo comprendere tipo e marca del presidio coinvolto nell’esposizione, il reparto in cui l’incidente èavvenuto e le modalità di accadimento.

.

Raccolta dati ed analisi.La resistenza antimicrobica in Europa è monitorata da

una rete di centri nazionali di 31 paesi.EARSS raccoglie I test di suscettibilità antimicrobica

relativi a infezioni invasive (emocolture e liquor per S pneumoniae) da Streptococco pneumoniae, Stafilococco aureo, Enterococco faecalis, e faecium, Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae e Pseudomonas aeruginosa.

Sono usati come markers dello sviluppo di antibiotico resistenza.Vengono sistematicamente raccolti I dati di da laboratori clinici di ogni paese partecipante.

Ogni centro nazionale di riferimento invia i dati al EARSS Management Team at RIVM (Olanda) il quale revisiona i dati e pubblica rapporti periodici sul proprio sito web.

I dati descrivono la situazione epidemiologica e sono di supporto a programmi di contenimento della diffusione delle resistenze microbiche.

A lato sono riportati i centri partecipanti e la diffusione di MRSA.

Reti sovranazionali

ECDC, 2005

Thursday 26 May 2005The European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) Management Board confirmed today that the Centre will be locatedin the Tomteboda Skola on the Karolinska campus in Solna.

WHO Raccomandazioni

Pittet D.,Infect the Lancet,5,april , 2005

WHO Strategie Europa 2005

Pittet D.,Infect the Lancet,5,april , 2005

Confronto tra due sistemi di sorveglianzaIl problema dei paesi in via di sviluppo

Rosenthal et al. Am J Infec Control 2008; 36:627-636

Confronto tra due sistemi di sorveglianza

CLAB central line associated primary bloodstream infections, CAUTI catheter associated unrinary tract infections, VAP ventilatory associated pneumonia,

Rosenthal et al. Am J Infec Control 2008; 36:627-636

Conclusioni

I programmi di sorveglianza hanno livelli diversi di sviluppo

Limitate risorse disponibili, scarsa consapevolezza, insufficiente formazione comportano rischi importanti nei paesi in via di sviluppo. Ciò comporta anche un’insufficienza dei programmi di sorveglianza.

Nei paesi con maggiori risorse la necessità di reti di sorveglianza è un dato acquisito :

Standardizzazione dei metodi, obbligatorietàdenuncia, processi ed esiti

Uso dai dati informatici

Integrazione coi programmi di controllo, di accreditamento con tempestivo ritorno dei dati

Interesse verso le strutture extraospedaliere

Crescente interesse per l’analisi dei fattori di rischio che permettano una confronto dei dati

Sviluppo di reti sovranazionali che,in particolare in Europa, incontrano difficoltà connesse alle differenze tra i diversi sistemi sanitari

Interesse per il coinvolgimento crescente dell’utente

Direzione Sanitaria Rivoli 1999

Organisation of Hospital Infection Control in France Organisation of Hospital Infection Control in France Organisation of Hospital Infection Control in France

C.T.I.N.

C.CLINSud-Est

C.CLINEst

C.CLINParis-Nord

C.CLINSud-Ouest

C.CLINOuest

National level

Regional level

Hospital (or inter-hospital) level

HOSPITALSCLIN

Activities:• Surveillance• Nosobase• Training• Epidemic investigation

• Guidelines• Online service

1970 - 2004

Quale è oggi il modello prevalente?

Sorveglianza di esiti e di processi assistenziali

Stratificazione secondo i fattori di rischio

Standardizzazione degli strumenti (p.es definizione di caso)

Uso di dati su base informatica

Uso dei dati a fini di miglioramento delle performances.

Interesse per le sedi extra ospedaliere

Reti ampie super nazionali

Legame con l’accreditamento

Discussione sull’obbligatorietà

Francia

Una recente circolare definisce gli obiettivi e gli strumenti per il 2005-2008.5 aree di intervento prioritarieAdattare le strutture organizzative (in particolare les equipes operationelle)Migliorare le pratiche preventiveOttimizzare l’uso dei dati di sorveglianzaSviluppare una informazione ai pazienti circa il rischio infettivo in ospedalePromuovere l’attività di ricerca

Andamento popolazione e ricoveri: Italia

Anni 1955 1975 1990 1992 1994 1995 2000 2001Abitanti 49.190 56.014 57.268(x1000)>65 aa 8,6% 12,3% 16,4%Letti 380,6 588,1 388,1 365,3 351,1 330,5(x1000)Ricoveri 3091 9714 9167 9854 9887 9851 9299 9158*(x1000)Gg degenza 104.2 163.8 99.9 99.0 97.3 89.9 64.4(x1000)Deg. Media 31 16 9,1 6,9 6,8*DH/D Ordinaria 5,7** 11,8 13,4Ministero della Sanità e * Sole 24 ore 21.7.2003**

Francia

Lo strumento operativo è una circolare del 13.12.2004 in cui si chiede ai Responsabili di Ospedale1. Attivare indicatori di struttura, di processo, di esito2. consolidare le strutture organizzative di appoggio ai programmi3. aprire le politiche preventive ai settori extra ospedalieri4. unire le risorse disponibili ai diversi livelli organizzativi

Francia

ottenere il 100% degli ospedali con un attiva struttura operativa di igiene ospedalieraottener un raddoppio del consumo di soluzioni idroalcoliche nel 75% degli ospedali75% degli ospedali realizzano formali audit di rispetto delle misure preventiveriduzione del 25% del tasso di MRSA nel 75% degli ospedali francesi entro il 2008100% degli ospedali con attività chirurgica effettua una sorveglianza per disciplina di una pratica chirurgica tracciante100% di compliance alla notifica delle infezioni ospedaliere sentinella (non ben precisate nel documento)100% degli ospedali ha una Commissione per gli agenti antimicrobici, ha protocolli per il loro uso ed una sistematica elaborazione dei dati di consumo100% informa sul rischio infettivo nella guida di ammissione e pubblicizza gli indicatori per i pazienti100% degli ospedali presenta nella brochure d’accoglienza il programma di lotta contro le infezioni.100% degli ospedali pubblicizza i 5 indicatori

Francia

In dettaglio le azioni richieste riguardano, tra l’altro

vigilanza sul permanere di requisiti organizzativi (equipe etc)

assicurare la cooperazione tra ospedalicostruzione un nuovo Comitato nazionalepromozione di raccomandazioni e

valutazione applicazionesviluppare a livello locale, regionale,

nazionale un programma di auditassicurare la formazione

Modello controllo infezioni

I. C.OSPEDALE

AMBULATORIO

LUNGODEGENZA

A D I

RIABILITAZIONE

Jarvis-CDC-4th International Conference,

Atlanta 2000

HAB report

Copies of the Hospital-Acquired Bacteraemia report for the period 1997-2001 can be downloaded from the PHLS website.

The 1997-2002 report is available as a hard copy, but will be available via the website shortly.

http://www.phls.co.uk/publications/ninss.htm

44

45

Review of surgical site infection (SSI)

Surgical site infection by category of procedure (1997-2001)

46

Category of surgicalprocedure*

No. ofhospitals

No. ofoperations

No. ofSSIs

%infected

Limb amputation 33 1284 190 14.8Large bowel surgery 55 7111 691 9.7Vascular surgery 45 4056 318 7.8Open reduction of fracture 23 2975 123 4.1Coronary artery bypass graft 19 10936 456 4.2Hip prosthesis 114 26781 830 3.1Abdominal hysterectomy 65 7127 172 2.4Knee prosthesis 94 13352 259 1.9

*Clinically similar procedures that are: - commonly performed- have at least several days of postoperative stay- have a high risk of SSI

SSI report

Copies of the Hospital-Acquired Surgical Site Infection report for the period 1997-2001 can be downloaded from the PHLS website.

The 1997-2002 report is in preparation and will be available via the website by the Spring of this year.

http://www.phls.co.uk/publications/ninss.htm

47

Summary48

• NINSS used by 199 acute English hospitals.

• National reference databases established.

• Inter-hospital variation in rates of HAI suggest potential for improvement.

evidence to show some hospitals are using surveillance data to reduce rates

more emphasis on local action to investigate high rates to improve the quality of patient care.

National alert organism surveillance49

Organisms of public health significance to be included are:• Staphylococcus aureus, including MRSA

• Clostridium difficile

• Vancomycin resistant enterococci (VRE)

Collection, analysis, and distribution of data to be undertaken at each hospital

→ Results sent to regional surveillance offices→ Forwarded to national centre for aggregation.

The system will be designed to allow individual hospitals to also collect information on additional conditions if they wish.

Alert organism surveillance50

Mandatory system for S. aureus hospital-acquired bacteraemia surveillance introduced in 2001.Meets national needs, and responds to Ministerial, Parliamentary, media and public concern.

– Increasing prevalence of MRSA over last decade.

– Common problem across UK.

– Over 90% of laboratories in England & Wales already report HAB isolates to PHLS.

– Uses system (Co-Surv) operated from PHLS for many years.

Conclusion51

More initiatives planned to establish cohesive national framework that:

• extends and builds on success of existing national surveillance.

• links local and regional initiatives to national system.

• has the flexibility to allow future developments that would help inform quality assurance and audit

locally, as well as providing a national assessment of the public health burden of HAI.

Inghilterra

Surveillance of Healthcare Associated Infections Report: 2008

Il sistema di sorveglianza nazionale interessa tre aeree principali

Le batteriemie, in particolare da germi multiresistenti

Le infezioni del sito chirurgico

Infezioni da germi di rilevante interesse epidemiologico

Key Points 61. Bloodstream Infections 91.1. Introduction 91.2. Trends in bloodstream infections in England, 2003 to 2007 91.3. National trends in MRSA bloodstream infections 101.4. Regional and Trust trends in MRSA bloodstream infections since 2001 111.5. Enhanced surveillance of bloodstream infections 12 1.6. MRSA bloodstream infections in children 161.7. Glycopeptide-Resistant Enterococcal (GRE) Bloodstream Infections 162. Gastrointestinal Infections 182.1. Norovirus infections 182.2. Clostridium difficile infection 193. Surveillance of Surgical Site Infections 29 3.1. Introduction 293.2. Summary of SSI surveillance data 293.3. Cumulative incidence and incidence rates by surgical category and time period 31 3.4. Five-year trends in incidence density of SSI by category of surgery 323.5. Risk factors for SSI 323.6. Micro-organisms reported as causing SSI 355. Key Issues for the future 40

surveillance of infections in special units, such as critical care, renal and haematology/oncology

improved reporting of outbreaks

surveillance of surgical site infection after discharge from hospital

establishing routine monitoring of case fatality rates in patients with HCAI, notably C. difficile in the first instance

improving the surveillance of the pathogens causing common infections such as urinary tract infections (UTIs) through the automatic capture of antimicrobial data from hospital laboratory systems

developments to the current mandatory system for S. aureus surveillance to improve our knowledge of (i) MRSA risk factors

• surveillance of antimicrobial prescribing in hospitals

improving surveillance of PVL-positive S. aureus

• enhancements to the existing mandatory system for C difficile to identify whether the epidemiology

Inghilterra 2008

Since the surveillance of SSIs in orthopaedic surgery became mandatory in 2004, the number of participating hospitals has doubled in each of the four orthopaedic categories to a total of 73 000 in 2007. Hospital participation in the non-mandatory SSI surveillance has remained stable over the five year period at around 8500 to 9500 operations per year. This surpassed 10 000 in 2007, possibly heralding an expansion of non-mandatory surgical site infection surveillance by Trusts.

Inghilterra 2008

Surgical category Total no. hospitals No. of procedures No. SSI Median length of stay (days)Abdominal hysterectomy Hip prosthesis* Knee prosthesis* ORLBF* 32 3,846 34 9Hip hemiarthroplasty* 83 6,388 166 13CABG 12 4,188 117 7 Vascular surgery 19 1,681 36 7Limb amputation 11 612 39 15Small bowel surgery 5 431 32 8Large bowel surgery

STRENGTHENING HEALTHCARE EPIDEMIOLOGY

FOR THE INVESTIGATION OF NOSOCOMIAL INFECTIONS

IN THE MEDITERRANEAN AREA

A EURO-MEDITERRANEAN EU PROGRAMME

NosoMed

EARSS

National Healthcare Safety Network (NHSN) Report, data summary for 2006, issued June 2007 Jonathan R. Edwards,MS, Kelly D. Peterson,BBA,MaryL.Andrus, BA, RN, CIC, James S.Tolson, BS,Joy S. Goulding, Margaret A. Dudeck, MPH, Randy B. Mincey, BA, Daniel A. Pollock, MD, Teresa C. Horan, MPH, and the NHSN Facilities Atlanta, Georgia

SSI Rates* by Operation and Risk Index Category, NNIS Surgical Patient Component, 1/92-6/04

Risk Index

Duration Cut Point

0 1 2 3

Abdominal hysterectomy 2 hr 1.4 2.3 5.7 **

Knee arthroplasty 2 hr 0.9 1.3 2.3 **

Exploratory laparotomy 2 hr 1.7 3.1 4.8 7.2

CABG – Chest & donor site 5 hr 1.2 3.4 5.4 9.8

Cesarean section 1 hr 2.7 4.1 7.5 **

NNIS Report 2004; AJIC 32:470-85.