aggiornamenti dal bmj - resistenza antibiotica

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 Aggiornamenti dal BMJ: Antibiotico Resistenza Evento FAD ECM in Autoapprendimento – 5 Crediti ECM

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In tutto il mondo, l’antibiotico resistenza rappresenta una vera e propria emergenza sia dal punto di vista clinico (elevata mortalità ed associazione con numerose complicanze) che epidemiologico (alta incidenza). Nei Paesi della Unione Europea, circa 25.000 pazienti muoiono annualmente come conseguenza di infezioni da germi resistenti, con un costo associato di 1,5 miliardi di euro (ECDC/EMEA Joint Working Group) e in Italia sono stimati 5.000-7.000 decessi annui riconducibili ad infezioni nosocomiali, con un costo annuo superiore a 100 milioni di euro (dati SIMIT). A conferma di tutto ciò, il rapporto annuale dell’European Antimicrobial Resistance Surveillance Network (EARS-Net) per l’anno 2013, pubblicato a fine 2014, designa al nostro Paese il non invidiabile primato di essere nella fascia con la più alta percentuale di batteri multi-resistenti. Le cause che sono alla base dell’antibioticoresistenza sono molteplici, ma un ruolo fondamentale è rappresentato dall’utilizzo non corretto ed eccessivo degli antibiotici, ad esempio somministrazione in corso di infezione virale e non batterica, inappropriatezza del regime posologico (dosi troppo basse o per periodi di tempo troppo limitati).

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  • Aggiornamenti dal BMJ: Antibiotico Resistenza

    Evento FAD ECM in Autoapprendimento 5 Crediti ECM

  • Aggiornamenti dal BMJ: Antibiotico Resistenza

    INDICE

    - ABSTRACT ITALIANO

    - BMJ NEWS: ANTIMICROBIAL RESISTANCE IS NOW WIDESPREAD, WARNS WHO

    - BMJ NEWS: UK SPEARHEADS EFFORTS TO COMBAT RISING THREAT OF ANTIBIOTIC RESISTANCE

    - BMJ NEWS: URGENT STEPS TO TACKLE ANTIBIOTIC RESISTANCE ARE NEEDED DESPITE GOVERNMENT REVIEW, SAY MPs

    - BMJ NEWS: GP BASHING NOT THE ANSWER TO ANTIBIOTIC OVERPRESCRIBING, PROFESSOR TELLS SUMMIT

    - BMJ NEWS: GOVERNMENT PROMISES NEW STEPSTO DEAL WITH ANTIMICROBIAL RESISTANCE

    - BMJ OPEN: CONTINUED HIGH RATES OF ANTIBIOTIC PRESCRIBING TO ADULTS WITH RESPIRATORY TRACT INFECTION: SURVEY OF 568 UK GENERAL PRACTICES

    - BMJ LEARNING: ANTIMICROBIAL RESISTANCE

    - BIBLIOGRAFIA

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    ABSTRACT ITALIANO

    Aggiornamenti dal BMJ: Antibiotico Resistenza

    In tutto il mondo, lantibiotico resistenza rappresenta una vera e propria emergenza sia dal punto di vista clinico (elevata mortalit ed associazione con numerose complicanze) che epidemiologico (alta incidenza). Nei Paesi della Unione Europea, circa 25.000 pazienti muoiono annualmente come conseguenza di infezioni da germi resistenti, con un costo associato di 1,5 miliardi di euro (ECDC/EMEA Joint Working Group) e in Italia sono stimati 5.000-7.000 decessi annui riconducibili ad infezioni nosocomiali, con un costo annuo superiore a 100 milioni di euro (dati SIMIT).

    A conferma di tutto ci, il rapporto annuale dellEuropean Antimicrobial Resistance Surveillance Network (EARS-Net) per lanno 2013, pubblicato a fine 2014, designa al nostro Paese il non invidiabile primato di essere nella fascia con la pi alta percentuale di batteri multi-resistenti.

    Le cause che sono alla base dellantibiotico-resistenza sono molteplici, ma un ruolo fondamentale rappresentato dallutilizzo non corretto ed eccessivo degli antibiotici, ad esempio somministrazione in corso di infezione virale e non batterica, inappropriatezza del regime posologico (dosi troppo basse o per periodi di tempo troppo limitati). Le infezioni da batteri multi-resistenti, un tempo relegate allambiente ospedaliero e alle strutture residenziali per anziani o di lungo-degenza, ormai sono sempre pi frequentemente riscontrabili anche in ambito comunitario. Per di

    pi, oltre allutilizzo non corretto in ambito umano, si aggiunge anche il largo impiego di antibiotici in medicina veterinaria, in zootecnia e persino nellagricoltura, tutti questi fattori hanno esercitato e continuano a esercitare, unimportante pressione selettiva nei confronti dei batteri che per sopravvivere, mettono in atto tutta una serie di meccanismi di difesa che li portano a mutare e a divenire resistenti ai farmaci impiegati.

    A complicare questa situazione, si aggiunge il fatto che dagli anni 80 non si registrano nuove classi di antibiotici, per cui essenziale preservare lefficacia dei farmaci esistenti mediante misure volte a minimizzare lo sviluppo e la trasmissione di ceppi batterici resistenti, mentre continuano gli sforzi della ricerca di nuove opzioni terapeutiche (come sostenuto anche nellAntimicobial Resistance Global Report on Surveillance 2014 della WHO). Attualmente la pipeline di nuove molecole antibatteriche, soprattutto per batteri enterici Gram-negativi (Escherichia coli, Klebsiella, e opportunisti ambientali come Pseudomonas e Acinetobacter), scarsa, se non nulla.

    Nello stesso report del WHO indicato lalto tasso di resistenza di batteri comuni come Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae, Staphylococcus aureus che causano patologie comuni come infezioni delle vie urinarie, infezioni neonatali, diarrea e infezioni delle ferite. Le infezioni da germi multiresistenti possono colpire qualsiasi individuo, anche se i soggetti defedati sono pi a rischio di contrarre patologie sostenute da questi germi.

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    ABSTRAC ITALIANO

    In particolar modo sono pi a rischio i soggetti anziani, immunodepressi, quelli sottoposti ad intervento chirurgico e i bambini prematuri. Il WHO pone anche lattenzione sulla resistenza antimicrobica in specifiche patologie, ad esempio, si stima che a livello mondiale, il 3.2% dei nuovi casi di tubercolosi e il 20.2% dei casi conosciuti siano multi-resistenti ai farmaci (MDR), con picchi di MDR nellEst-Europa e in Asia centrale; circa 84.000 casi di tubercolosi MDR sono stati riportati nel 2012 (allincirca un quinto del numero totale dei casi). Inoltre, si segnalano casi di malaria resistenti allartemisina. E sul fronte HIV, circa il 10-17% dei pazienti che contraggono linfezione e mai sottoposti a terapia antiretrovirale (nave) presentano infezione da virus resistente ad almeno un farmaco antiretrovirale. Sono segnalati anche casi di infezioni fungine resistenti al fluconazolo e alle echinocandine, ma limpatto globale di questi resta al momento sconosciuto.

    Il Rapporto di Ottobre 2014 del Public Health England, English surveillance programme antimicrobial utilisation and resistance (ESPAUR) report, ha rilevato che nonostante le continue comunicazioni e gli avvertimenti del Dipartimento della Salute indirizzati ai cittadini su questa tematica, le prescrizioni di antibiotici e i casi di antibioticoresistenza sono continuati ad aumentare. In particolare nel periodo 2010-2013, si verificato un aumento del 6% nella prescrizione di antibiotici tra medici di medicina generale e ospedali, con un incremento pi marcato dellantibiotico-resistenza nelle aree geografiche in cui la prescrizione antibiotica era maggiore.

    Circa il 79% delle prescrizioni di antibiotici era effettuata dai Medici di Famiglia, mentre le prescrizioni ospedaliere contavano circa un 15%, il restante 6% risultava a carico di altre figure comunitarie (es. dentisti). In questo triennio, la prescrizione di antibiotici da parte dei Medici di Famiglia era aumentata del 4%, in ambito ospedaliero del 12% e le prescrizioni comunitarie, come quelle effettuate dai dentisti, erano aumentate del 32%.

    Questi dati hanno poi evidenziato un aumento del 12% nel numero di infezioni ematiche causate da Escherichia coli con livelli di resistenza ai comuni antibiotici impiegati per questa infezione tra il 10-12% per le cefalosporine di III generazione e il 17-19% per la ciprofloxacina.

    In Italia, lultimo rapporto dellOsservatorio nazionale sullimpiego dei Medicinali (OsMed) Luso dei farmaci in Italia 2013, ha evidenziato come limpiego inappropriato degli antibiotici supera il 20% in tutte le condizioni cliniche, fino a raggiungere il raggiungere il 49,3% nella laringotracheite e il 36,3% nella cistite non complicata. Questi dati hanno poi indicato che la medicina generale artefice di circa l80-90% delle prescrizioni di antibiotici e, per tale motivo, essa costituisce il punto fondamentale per il monitoraggio del consumo di questa classe di farmaci, nonch il punto su cui importante agire per migliorare lappropriatezza prescrittiva. Ci di fondamentale importanza sia per ridurre i rischi connessi alla salute, sia per il controllo della spesa sanitaria.

    Come visto, le condizioni cliniche per le quali si osserva un impiego di antibiotici pi frequentemente inappropriato nel nostro Paese, sono le infezioni acute delle vie respiratorie (in cui oltre l80% riconosce uneziologia virale) e le infezioni acute non complicate delle basse vie urinarie (IVU), esse sono nella maggior parte dei casi rappresentate da cistiti semplici, che nel 75-95% dei casi causata da E. coli e richiedono come trattamento di prima linea un breve ciclo terapeutico con nitrofurantoina, fosfomicina e co-trimossazolo. Pertanto, nella cistite semplice da considerarsi inappropriato luso di fluorochinoloni in prima linea; essi andrebbero impiegati solo qualora il trattamento di prima linea dovesse risultare inefficace, o dovessero sussistere condizioni che non ne consentano lutilizzo.

    Per quel che concerne la distribuzione geografica, le regioni del Centro Italia mostrano i livelli pi alti di trattamento inappropriato con antibiotico-terapia dellinfluenza (33.3%), di raffreddore comune (25.8%) e di cistite non complicata (38,3%). I casi di bronchite in assenza di BPCO e di laringotracheite mostrano, invece, livelli pi alti di inappropraiatezza di prescrizione antibiotica al Sud e nelle Isole (45,4% e 56,2%, rispettivamente).

    Inoltre, i consumi maggiori di antibiotici si sono registrati nelle regioni del Sud Italia (in particolare Campania, Puglia, Calabria e Sicilia), mentre i consumi pi bassi si registrano nella P.A. di Bolzano, in Liguria, in Friuli Venezia Giulia e nel Veneto, senza che nelle regioni con utilizzi pi elevati vi siano mutamenti epidemiologici che

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    ABSTRAC ITALIANO

    possano giustificare il differente ricorso a questa categoria di farmaci. Ci prefigura un gap informativo che porta a una percezione delluso dellantibiotico difforme dalle sue reali indicazioni e a una prescrizione per la cura di patologie, come raffreddori o influenze, per le quali non efficace.

    Nel corso degli anni in Italia si assistito, dopo una leggera flessione nel consumo di antibiotici nel 2010 in ambito territoriale, ad un nuovo incremento nel 2013 (+5,2%) e ad aggiungersi a questo dato anche il fatto che lItalia fra i pi alti consumatori in Europa di antibiotici in ambito veterinario. Questuso poco oculato degli antibiotici si tradotto, ad esempio, con lo sviluppo di ceppi di Klebsiella pneumoniae, il cui tasso di resistenza ai carbapenemi passato fra il 2009 ed il 2012 dall1,7% al 29%, rispettivamente. Si osservata anche sempre di pi la diffusione di numerosi germi multiresistenti, quali Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA), Acinetobacter baumanni e Pseudomonas aeruginosa multiresistente anche in ambiente extraospedaliero.

    Infine, come sostenuto da John Watson, capo dellufficio medico del il Dipartimento della Salute Inglese, una delle lezioni pi importanti impartite da Ebola stata che se non si prendono provvedimenti precocemente, ci si trover di fronte a un problema molto pi grande. Quindi c bisogno della consapevolezza e della volont in tutti gli ambiti di cambiare il modo di prescrivere lantibiotico-terapia.

    MATERIALE DI APPROFONDIMENTO

    Rapporto annuale European AntimicrobialResistance Surveillance Network (EARS-Net),2013 http://ecdc.europa.eu/en/publications/Publications/antimicrobial-resistance-surveillance-europe-2013.pdf; ultimo accesso 23/04/2015

    Antimicobial Resistance Global Report onSurveillance 2014, WHO;http://www.who.int/drugresistance/documents/surveillancereport/en/ ultimo accesso 23/04/2015

    Public Health England, English surveillanceprogramme antimicrobial utilisation andresistance (ESPAUR) report, Ottobre 2014,https://www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/362374/ESP,AUR_Report_2014__3_.pdf, ultimo accesso23/04/2015

    Antimicrobial Resistance, March 2015http://bmaopac.hosted.exlibrisgroup.com/exlibris/aleph/a21_1/apache_media/8VUFNJELSU54UB2DIQMEX9MDV9KJSB.pdf, ultimo accesso23/04/2015

    Luso dei farmaci in Italia 2013, RapportoOsMed,http://www.agenziafarmaco.gov.it/sites/default/files/Rapporto_OsMed_genset2013.pdf, ultimoaccesso 23/04/2015

  • BIBLIOGRAFIA

    ABSTRACT ITALIANO E CURATELA

    Federica Pavan, Responsabile Scientifico ECM e Curatore ECM

    BIBLIOGRAFIA

    BMJ News - Antimicrobial resistance is now widespread, warns WHO

    Anne Gulland

    BMJ News - UK spearheads efforts to combat rising threat of antibiotic resistance

    Ingrid Torjesen

    BMJ News - Urgent steps to tackle antibiotic resistance are needed despite government review, say

    MPs

    Adrian ODowd

    BMJ News - Government promises new steps to deal with antimicrobial resistance

    Adrian ODowd

    BMJ News - GP bashing not the answer to antibiotic overprescribing, professor tells summit

    Matthew Limb

    BMJ Open - Continued high rates of antibiotic prescribing to adults with respiratory tract

    infection: survey of 568 UK general practices

    Martin C Gulliford, Kings College London, Primary Care and Public Health Sciences, London, UK

    Alex Dregan, Kings College London, Primary Care and Public Health Sciences, London, UK

    Michael V Moore, Department of Primary Care and Population Sciences, University Southampton, UK

    Mark Ashworth, Kings College London, Primary Care and Public Health Sciences, London, UK

    Tjeerd van Staa, Clinical Practice Research Datalink (CPRD) Division, Medicines and Healthcare

    Products Regulatory Agency, London, UK and Health eResearch Centre, Farr Institute for Health

    Informatics Research, University of Manchester, London, UK

    Aggiornamenti dal BMJ: Antibiotico Resistenza

  • BIBLIOGRAFIA

    Aggiornamenti dal BMJ: Antibiotico Resistenza

    BMJ Open - Continued high rates of antibiotic prescribing to adults with respiratory tract

    infection: survey of 568 UK general practices

    Gerard McCann, Clinical Practice Research Datalink (CPRD) Division, Medicines and Healthcare

    Products Regulatory Agency, London, UK

    Judith Charlton, Kings College London, Primary Care and Public Health Sciences, London, UK

    Lucy Yardley, Department of Primary Care and Population Sciences, University Southampton, UK

    Paul Little, Department of Primary Care and Population Sciences, University Southampton, UK

    Lisa McDermott, Kings College London, Primary Care and Public Health Sciences, London, UK

    BMJ Learning - Antimicrobial resistance

    Graham Easton, GP in Ealing and Senior Clinical Teaching Fellow, Imperial College London

    Robert Masterton, executive medical director and consultant microbiologist NHS Ayrshire and

    Arran, Scotland

    PDF 07A - Aggiornamenti dal BMJ - Resistenza Antibiotica - EBOOKECM editing 30_08_2015PDF 01A - Aggiornamenti dal BMJ - Depressione negli Adulti - EBOOKECM editing 27_04_20151 Abstract - Aggiornamenti dal BMJ - Malattia da Virus Ebola

    04 BIBLIOGRAFIA - Aggiornamenti dal BMJ - Depressione negli AdultiBibliografia

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    PDF 07B - Aggiornamenti dal BMJ - Resistenza Antibiotica - BMJ editing 30_08_2015NEWS bmj.warns WHO MAY 14NEWS bmj.UK spearheads JUL 14 3NEWS bmj.Urgent steps JUL 14 7BMJ Open-2014-Gulliford-Antimicrobial resistance _ Page 1Antimicrobial resistance _ Page 3

    PDF 07B - Aggiornamenti dal BMJ - Resistenza Antibiotica - BMJ editing 30_08_2015.pdfNEWS bmj.warns WHO MAY 14NEWS bmj.UK spearheads JUL 14 3NEWS bmj.Urgent steps JUL 14 7BMJ Open-2014-Gulliford-NEWS bmj.GP NOV 14 3pagNEWS bmj.Government promises new steps SEP 14 2pagAntimicrobial resistance _ Page 1Antimicrobial resistance _ Page 2Antimicrobial resistance _ Page 3