psicologia della personalità. le teorie. · 2018. 10. 3. · thomas e chess (bottom up) progetto...
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Bibliografa S.M. Andersen & J.S. Thorpe (2009). An IF-THEN theory of personality: Signifcant others
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A. Caspi, B.W. Roberts , & R. L. Shiner (2005). Personality development: Stability and change. Annual Review of Psychology, 56, 453-484.
D. Cervone (2005) Personality architecture: Within person structure and processes. Annual Review of Psychology, 56, 423-452.
C.S. Dweck (2017). From needs to goals and representations: foundations for a unifed theory of motivation, personality, and development. Psychological Review, 124, 689-719.
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122. Slide messe a disposizione su Moodle
Che cos’è la personalità?
Personalità come costrutto teoricoche si lega a una visione della natura umana, ad es.
meccanicistacontestualista
e privilegia lo studio di determinati fenomenicomportamenti osservabilirappresentazioni personali e vissuto interioreaspetti psicofsiciprocessi mentali, consapevoli e non
il cui studio integrato è complesso ma rappresenta il fne ultimo
Che cos’è la personalità?
Questioni dominanti e TRASVERSALI alle teorie della personalità
aspetti stabili o strutture della personalità aspetti dinamici o processi o meccanismi di funzionamento
intra-personaliinter-personali
ruolo della genetica ruolo dell’ambiente ruolo del tempo
stabilità e cambiamentopassato, presente e futuro
personality consistency leggi generali e leggi idiografche
Le teorie dei tratti o delle disposizioni
Le strutture della personalità: Modelli tassonomici o di classifcazione dei tratti disposizionali
Teorie dei tratti o disposizionali
Il costrutto di personalità si articola intorno a queste idee principali:
la personalità è defnita come un insieme di tratti o disposizioni (STRUTTURE)i tratti si manifestano direttamente attraverso i nostri
comportamenti, cognizioni, emozionihanno una base biologica (ruolo della GENETICA)sono relativamente coerenti e stabili attraverso
i contesti (ruolo AMBIENTE) il tempo (storicismo lineare)
si privilegiano gli aspetti stabili o strutturali della personalità rispetto alle componenti DINAMICHE
si privilegiano LEGGI GENERALI per descrivere e spiegare la personalità
consistency intra-individuale = consistency inter-individuale
Teorie dei tratti o disposizionali
Tratti sono le strutture della personalità, ne sono pertanto gli elementi portanti
e sono pensati come (pre)disposizioni a manifestare alcuni comportamenti (cognizioni ed emozioni) in
modo più regolare di altri: il comportamento dipende dai tratti
Teorie dei tratti: il modello base e lo studiodelle costanti comportamentali
TRATTO (elemento latente) COMPORTAMENTO
biologia
TRATTO COGNIZIONE/AFFETTI COMPORTAMENTO
Teorie dei tratti: la classifcazione delle costanti comportamentali
Tratti come categorie sovraordinate di un sistema che organizza comportamenti (cognizioni, afetti) osservabili: le tassonomie
Assunzione le categorie che emergono da un indagine between people rivelano categorie valide
within-person la distinzione between-people e within-person è complessa e verrà ripresa oltre
Obiettivo classifcazione sistematica delle diferenze individuali indagando come in generale ci si comporta, si sente, … al di là del contesto e del tempo
Metodi osservazione, questionari, produzione libera, … self- report, peer report, TR, …
Tecniche di analisi validazione psicometrica riduzione dei dati via ACP e AFC (validazione interna) correlati esterni e sperimentali (validazione esterna)
Teorie dei tratti: la classifcazione delle costanti comportamentali
Tratti come costrutti psicologici e categorie sovraordinate di un sistema che organizza comportamenti (cognizioni,
afetti) osservabili: le tassonomieEstroversione Benevolenza Coscienziosità Stabilità Emotva Immaginazione
otmismo energia altruismo ubbidienza ordine perseveranza
ansia sicurezza creatvità curiosità
Attraverso le tecniche di riduzione dei dati si organizzano comportamenti, emozioni, cognizioni in categorie più generali che svelano così le
diferenze individuali più rilevanti mediante un approccio BETWEEN PEOPLE
ACP: relazione di indicazione
Teorie “deboli” o descrittive dei
dati, la componente classifca e riassume,
senza obiettivi esplicativi
AFC: relazione di dipendenza
Teorie “forti” dei tratti che assumono una disposizione
latente,che descrive e spiega i correlati
(coerenze) comportamentali
X Y
X Y
Teorie dei tratti: le costanti comportamentali
… al contempo pertanto il comportamento rivela i tratti
TRATTO (elemento latente) COMPORTAMENTO
biologia
TRATTO COGNIZIONE/AFFETTI COMPORTAMENTO
Teorie dei tratti: categorie temperamentali e della personalità
TEMPERAMENTO“… quei fenomeni che caratterizzano la natura emozionale di un individuo e che includono la sua
suscettibilità alla stimolazione sensoriale, la qualità del suo stato umorale prevalente, nonché le
futtuazioni e l’intensità del suo stato umorale; questi fenomeni vengono considerati come
dipendenti da elementi costituzionali e dunque in origine ampiamente ereditari” (Allport, 1937)
Teorie dei tratti: categorie temperamentali e della personalità
PERSONALITÀSi riferisce in modo più inclusivo alle tendenze relativamente
stabili e coerenti che le persone hanno di comportarsi, pensare e sentire,
si sviluppa in interazione con l’ambiente e le esperienze.
Distinguiamo, per entrambe i costrutti, tra modellibottom up: puramente esplorativi e descrittivitop down: utilizzano espliciti criteri di defnizione e selezioni
delle disposizioni di base, fondati sulla biologia della personalità
Teorie dei tratti: categorie temperamentali
Elementi di accordoBasi biologicheStabilità temporale: Il substrato temperamentale rimane
costante, si modifcano le sue espressioni comportamentaliLegame diretto temperamento-comportamento solo nella
prima infanzia oppure in condizioni ambientali nuoveForte componente afettiva
Elementi di disaccordoQuali e quante dimensioniPeso dell’ereditarietàCentralità dell’emozionalità
Teorie dei tratti: categorie temperamentali
Thomas e Chess (bottom up) Progetto NYLS base biologica, non
necessariamente genetica il come o stile del
comportamento in 9 categorie1. ritmicità delle funzioni
biologiche 2. livello di attività 3. approccio / evitamento
4. qualità predominante umore
5. soglia sensorio-percettiva 6. adattabilità 7. intensità reazioni (emotive) 8. distraibilità9. perseveranza
9 categorie ridotte poi a 4-7, tra cui:
Inibizione socialeEmozionalità negativaAdattabilitàAttività Perseveranza
Teorie dei tratti: categorie temperamentali e della personalità nell’infanzia
Big Five: Hierachical Personality Inventory for Children (bottom up)
approccio bottom-up, descrittivo, non assume basi biologiche: Estroversione (Ottimismo, Espressività, Timidezza, Energia) Benevolenza (Egocentrismo, Altruismo, Ubbidienza, Dominanza,
Irritabilità) Coscienziosità (Ordine, Concentrazione, Perseveranza,
Motivazione alla riuscita) Stabilità emotiva (Ansia, Sicurezza) Immaginazione (Creatività, Intelletto, Curiosità)
Teorie dei tratti: categorie temperamentali
Rothbart (top down)Le diferenze comportamentali dipendono da diferenze di natura
biologica, a base genetica ed ereditaria, riconducibili aReattività intesa proprio come risposta biologica di attivazione ed
eccitabilità che coinvolge il sistema endocrino, neurovegetativo e nervoso centrale
Auto-regolazione intesa come funzione di regolazione mediante approccio, ritiro, inibizione, attacco e attenzione
Le diferenze biologiche generano diferenze legate a 3 macro-sistemi, ciascuno dei quali rappresenta diferenze costituzionali
nei livelli di reattività (afettiva e comportamentale) e di modulazione della reattività:
Reattività negativa, reattività positiva, sistema attentivo
Teorie dei tratti: categorie temperamentali
Rothbart: Reattività negativa o Sistema dell’ansia (BIS), la cui attivazione genera
stati afettivi negativi, inibizione del comportamento, sensibilità alle minacce
Reattività positiva o Sistema d’approccio (BAS), la cui attivazione genera afetto positivo, approccio all’ambiente e alle novità, sensibilità alle ricompense
Sistema attentivo o efortful control (volontarietà del controllo) che coinvolge controllo inibitorio (sopprimere risposte inappropriate), direzione e mantenimento dell’attenzione, sensibilità a stimoli a bassa intensità
Buss e Plomin (top down) base biologica, si all’ereditarietà metodo dei gemelli modello EASI: Emozionalità (negativa), Attività, Socievolezza,
Impulsività
Teorie dei tratti: categorie temperamentali
Per un sistema tassonomico unitario nell’infanzia (Casper, Roberts, & Shiner, 2005)
Estroversione e Afettività positiva Inibizione sociale (verso il nuovo) Timidezza (verso il conosciuto) Socievolezza Dominanza Energia-Livelli di attivitàNevroticismo e Afettività negativa Irritabilità e rabbia Ansia e PauraCoscienziosità e Constraint Attenzione e persistenza nel compito (vs. impulsività cognitiva) Controllo inibitorio (vs. impulsività comportamentale) Motivazione alla riuscitaAmabilità Antagonismo e Aggressività Prosocialità (empatia e altruismo)
Categorie concettualmente legate attraverso le fasce d’età sono un pre-requisito per lo studio della continuità delle differenze individuali nel tempo
Teorie dei tratti: le categorie della personalità
Big Five psicolessicali e il modello a 5 fattori (FFM) ipotesi di sedimentazioneprimi studi anni ’40 ma forisce anni ‘80/’90 liste di aggettivi classifcati in macro-categoriedenominate poi Big Five (BF)e in parallelo si aferma il Five Factor Model (FFM—che diventa anche
modello esplicativo secondo Costa e McCrae)BF e FFM sono ancora modelli dominanti
correlati esternicontinuità attraverso il tempo (cfr tassonomie temperamentali)basi biologiche
seppure complessa la questione della loro tenuta trans-culturaleapproccio etic-imposed (FFM)approccio emic per dimensioni psicolessicali
Molti modelli, tra questi BF (bottom up) e PEN (top-down)
Teorie dei tratti: categorie della personalità
Il modello sperimentale di H. Eysenckvisione critica di un approccio prettamente correlazionale
come quello dei BF e del FFM (“costellazioni di parole”)necessario lo sviluppo di una teoria causale e di un
metodo d’indagine ipotetico-deduttivoche prevede come la personalità debba essere studiata
tenendo conto difattori causalitratti fenotipiciconseguenze comportamentali
Teorie dei tratti: la personalità
IL MODELLOSPERIMENTALE DI H. EYSENCKfattori causali
deteminanti genetichestrutture fsiologiche
tratti fenotipicimodello PEN
conseguenze comportamentali, rilevabili incontesti sociali laboratorio
Genotipo: il livello di una qualità
individuale così come risulterebbe unicamente determinata dal nostro DNA
Fenotipo:una combinazione digeneticaambientestrumento di
osservazione/misurazione
Teorie dei tratti: la personalità
Eysenck: La teoria dell’attivazione diferenzialele persone hanno diversi livelli di attività corticalevi è una relazione tra attività corticale e
Estroversione/Introversioneestroversi livelli minoriintroversi livelli maggiori
questa è una correlazione !per afermare che l’Estroversione ha basi biologiche è
necessario trovare che vi sono precise conseguenze comportamentali:per innalzare i loro livelli di attività della corteccia gli
estroversi cercano stimolazioni vs. gli introversi
Le teorie dei tratti o delle disposizioni
La personalità attraverso il tempo: la stabilità dei tratti disposizionali.
Lo studio della continuità dei tratti disposizionali
Disposizioni temperamentali e disposizioni di personalità sono così diverse tra loro?
No, a livello tassonomico le similitudini sono prevalentiNo, personalità e temperamento hanno comparabili livelli di
ereditarietàNo, personalità e temperamento risentono entrambi dell’impatto
dell’ambiente e delle esperienze
E allora i tratti disposizionali sono stabili attraverso il tempo,dall’infanzia all’età adulta?
E come si indaga la stabilità dei tratti nel tempo? E il loro cambiamento?
Lo studio della continuità dei tratti disposizionali
L’approccio è quantitativo e indaga diverse forme di continuità psicometrica attraverso il tempo, tra le quali
1. Continuità diferenziale o gerarchica: stabilità degli ordini di rango (test-retest)
2. Continuità assoluta: andamento dei livelli medi nel tempo (studi trasversali e studi
longitudinali) gap maturazionali
3. Continuità individuale stabilità di una singola variabile a livello individuale (RCI)
Premessa: Continuità concettuale delle categorie disposizionali indagate
Continuità diferenziale
verifca la stabilità degli ordini di rango e si misura mediante coefciente di correlazione
(test-retest)
Qual è la relazione tra età e stabilità dei tratti?A quale età si osserva il picco della stabilità?Qual è il livello di questo picco? Sufcientemente elevato per
dire che non si cambia più?
Continuità diferenziale
Continuità assoluta
verifca la stabilità dei livelli medi di una caratteristica individuale
e si indaga mediante studi trasversali e studi longitudinaliQuale l’andamento dei livelli medi?Vi è un picco vs un livello minimo ? A quale età?Vi sono gap maturazionali?
Continuità assoluta: self-esteem
Continuità assoluta: gap maturazionali(studio trasversale; strumento:NEO-FFI, campione scandinavo; Allik et al., 2004)
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C
A
O
E
N
Gap maturazionali
Continuità individuale
verifca la stabilità del livello di una caratteristica
individuale nel singolo individuo attraverso il tempoe indaga se vi sia variazione o cambiamento afdabile da un
tempo all’altro