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www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO Sport & Spettacolo sabato 14 maggio 2016 anno 6 numero 23 ULTIMA CHIAMATA PER L’EUROPA Milan Roma

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www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIOSport & Spettacolosabato 14 maggio 2016 anno 6 numero 23

ULTIMA CHIAMATAPER L’EUROPA

M i l a nR o m a

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sabato 14 maggio 2016 www.stadio5.it2

MILAN

Arbitro: Nicola Rizzoli di Bologna

M i l a n

Allenatore A

llena

tore

ROMADonnarumma

Abate, Mexes, Romagnoli, De Sciglio;Kucka, Montolivo, Mauri;

Honda;Bacca, Balotelli

SzczesnyFlorenzi, Manolas, Rudiger, Digne;

Pjanic, De Rossi, Nainggolan;Salah, Dzeko, El Shaarawy

(4-3-1-2) (4-3-3)

A San Siro questa sera ci divertiremo

Sandro Mazzola

STADIO MEAZZA ORE 20.45

CristianBrocchi

M i l a nM i l a n

R o m a

Riflettori puntati anche a Reggio Emilia

LucianoSpalletti

Tutto come l’anno scorso di questi tempi. Juventus campione d’Italia e, so-

prattutto, Inter e Milan ancora fuori dalla Champions League. E se le cose dovessero rimane-re così, il club rossonero è fuori anche dall’Europa League. Pro-prio come nel 2014-2015. Se l’Inter riuscirà a giocare in Eu-ropa League, il Milan dovrà bat-tere la Roma per superare il Sas-suolo (che domenica incontrerà in casa l’Inter). I neroverdi sono padroni del proprio destino, ma anche arrivare sesti in classifica potrebbe non bastare per en-trare in Europa, poiché se i ros-soneri riusciranno a vincere la Coppa Italia andranno di diritto a giocarsi il trofeo continentale. L’anno scorso l’Inter finì il cam-pionato all’8° posto, mentre il Milan al 10°. In virtù di queste cifre entrambe le squadre mi-lanesi hanno migliorato la loro posizione nelle gerarchie del calcio, ma ancora non basta. Gli uomini di Mancini hanno get-tato alle ortiche la possibilità di entrare in Champions per due mesi storti, mentre i rossoneri devono questo ennesimo cam-pionato cupo a operazioni so-cietarie abbastanza discutibili. L’allontanamento di Mihajlovic non è stato digerito da alcun ti-foso, nonostante il tecnico serbo non abbia sciorinato il “calcio champagne”, ma chi ha segui-to la sua carriera da allenatore sapeva benissimo che non era la persona giusta per impartire pennellate di tecnica sopraffina. Chi lo pensava ha sbagliato, chi l’ha esonerato la pagherà cara. Sono convinto, infatti, che il Milan non riuscirà ad arrivare sesto ma se dovesse farcela, sarà un Calvario affrontare i prelimi-nari di Europa League a luglio. Domenica, il Milan affronterà la Roma che è ancora a caccia del secondo posto, mentre l’Inter sarà ospite a Reggio Emilia con-tro gli uomini di Di Francesco, i quali sono davvero a un passo dal “miracolo”. L’ultima giorna-ta sarà pieno di pathos: ben sei squadre sono ancora alla ricerca del colpo di coda. La Roma pro-verà a scavalcare il Napoli, il Mi-lan proverà a fare la stessa cosa col Sassuolo, mentre in zona retrocessione Carpi e Palermo si giocheranno fino all’ultima stilla di sudore la permanenza in Serie A. Non lamentiamoci: quest’anno ci siamo veramente divertiti! Alla prossima stagio-ne.

La sfida tra Milan e Roma è sicuramente la più importante dell’ultima giornata. Per i rossoneri

si tratta di staccare il biglietto per l’Europa, mentre per i giallorossi è determinante fare il risultato pieno sperando in un miracolo del Frosinone impegnato al San Paolo col il Napoli.

I cugini non avranno vita facile perchè la Roma è la squadra più in forma del campionato.Abbiamo visto con quanta facili-tà si è sbarazzata domenica scor-sa del Chievo, che non è sicura-mente l’ultima ruota del torneo, dal momento che ha acquisito la salvezza con diverse settimane di anticipo. La Roma, comun-que, non tanto per tradizione, quanto per le sue qualità, penso possa avere la meglio sul Milan, che attualmente è alle prese con l’accordo con i cinesi. Giocare in

Europa per i cugini è molto im-portante, però dovranno fare i conti col Sassuolo che difenderà a denti stretti contro l’Inter il se-sto posto in classifica, che li vede davanti di un punto dal Milan.Personalmente mi auguro che l’Inter chiuda in maniera posi-tiva questa stagione, battendo questa sera il Sassuolo a Reggio Emilia.Il Frosinone già condannato, sarà a Napoli, ma potrebbe stac-care la sorpresa perchè l’undici di Stellone, pur uscendo sconfit-

to nel match con il Sassuolo ha dimostrato di saper lottare con grinta e determinazione fino al fischio di chiusura. Un bel caos per la Sampdoria, dopo lo 0-3 di Marassi col Genoa. Per il licen-ziamento di Cassano e con lo stesso Montella nell’occhio del ciclone con i tifosi che hanno ag-gredito il pullman della squadra a fine partita. La Juventus non starà a guardare perchè vorrà riscattare il 2-1 in-cassato col Verona. Un occhio al Palermo chiamato a conquistare

i tre punti in casa col Verona, quest’ultimo deciso a lottare fino alla fine. E’ un discorso salvezza che riguarda anche il Carpi che tenterà il colpaccio a Udine re-stando sintonizzato su Palermo sperando in un regalo grandioso del Verona a proprio favore.

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3sabato 14 maggio 2016 www.stadio5.it

VInCERE E sPERAREla partita

Severa Bisceglia

Carlos Bacca

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ssif

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rcatori

LA C

LASS

IFIC

A

61

41 31

88 54

39 28

13

67

40

77 4657

42

79

36

4958

33

45 43 35

1317

Éder Citadin MartinsGonzalo Higuain Josip IlicicPaulo Dybala

17

Mauro Icardi

16

Le ultime fatiche del Diavolo

Per avere la meglio, nell’anticipo di saba-to scorso, contro il Bologna il Milan ha

dovuto puntare tutto sul ri-gore trasformato da Bacca e sull’uomo in meno degli av-versari. Neppure la superiorità numerica per quasi l’intera gara ha consentito ai rossoneri un gioco convincente che avrebbe dovuto ripagare i tifosi con una goleada. Contro quel Bologna l’incolpevole Brocchi sarebbe

potuto tranquillamente rientrare alla base con una sconfitta so-nora, ma, almeno questa volta, la dea bendata ci ha visto bene, negato un rigore ai padroni di casa nel contatto in area Roma-gnoli-Floccari e grazie alla rete annullata giustamente per fuo-rigioco a Masina. Bruttissima partita al Dall’Ara, ma servivano i tre punti per tenere accesa la fiamma che illumina il cammino per l’ultimo posto disponibile in Europa League. Rossoneri poco incisivi, privi di idee e con un gioco che latita da inizio sta-gione. Berlusconi ha promesso miglioramenti e cambiamenti, questo Milan ne ha davvero bi-sogno. Questa sera fuochi d’ar-tificio a San Siro. Il sipario del Meazza chiude la stagione con una partitissima a cui è affidato il destino dei rossoneri in E. L. e quello della Roma che ci pro-va fino all’ultimo minuto ad ac-ciuffare il fatidico secondo posto che le consentirebbe di giocare la Champions League senza pas-

sare dai preliminari. Torniamo ai nostri paladini. La rosa del Diavolo sulla carta direbbe di più ma in campo lascia sempre tanta amarezza. Calabria, ine-sperto ok, incapace di concen-trarsi e sfruttare occasioni come quella avuta contro gli emiliani per mettere in mostra le proprie capacità, ma poco ha da mostra-re se non la totale imprecisione e l’incapacità di coordinarsi con i compagni. De Sciglio non me-rita altro spreco d’inchiostro. Impreciso anche Mauri, non è riuscito, sempre contro il Bolo-gna, ad indovinare un solo tem-po d’intervento. Se Mauri è tanta pochezza, meglio Bertolacci che

nella sua inadeguatezza farebbe meglio, forse. Promosso, insie-me a Bacca che ha sprecato l’oc-casione di mettere a segno il se-condo gol, con la sufficienza Luiz Adriano costretto a giocare lon-tano dalla porta. Promosso an-che Donnarumma, Mexes, Ro-magnoli e Montolivo, tutti con appena la sufficienza. Rimandati a settembre De Sciglio, Calabria, Kucka e Poli. Torniamo alla gara di oggi per sottolineare, ancora una volta, l’importanza affidata al risultato finale. Milan contro la Roma di Francesco Totti. Il ca-pitano giallorosso, alla sua terza giovinezza calcistica, è sempre più leader di questa formazione.

Marcature decisive portano la sua firma in questo campiona-to, come nei precedenti, e sem-pre più assist targati Pupone. La Roma arriva al Meazza decisa a fare sua la partita, il 3-0 inflitto all’incolpevole Chievo dome-nica scorsa all’Olimpico la dice tutta su questa squadra che ha trovato con l’arrivo di Luciano Spalletti la quadratura dei gio-chi. Dall’altra parte del campo, ad attendere i capitoli, la squa-dra rossonera che, al contrario, non è riuscita a fare quadre i conti per tutta la stagione. I tre punti del Dall’Ara non impensie-riscono la Lupa che sa far girare la palla e con cinismo punire al

momento opportuno. Tutto si gioca in quest’ultimo match e i cugini nerazzurri, che incon-treranno proprio quel Sassuolo, avanti di un punto, che cerca di fargli le scarpe, potrebbero dare una mano ai brocchi-boys battendo i neroverdi. Ma pen-sando all’Inter, più incerta che mai, non ci spererei troppo. Il Milan non ha altra possibilità che vincere e sperare, una volta tanto, nella vittoria dei cugini. Ma la Roma non può mollare e proverà a sfilare quel secondo posto ai partenopei che se la giocano in contemporanea al San Paolo contro il retrocesso Frosinone.

Luigi Rubino

Saranno le ultime fatiche del campionato. In pochi giorni, il Milan ha la possibilità di salvare il salvabile, alleviare sofferen-ze e delusioni, vincere qualco-sa giocando, per poi costruire un futuro migliore. Si aspetta la newentry della cordata ci-nese rappresentata dall’advisor italo-americano Sal Galatioto, interessata ad acquistare il 70% della società. Nel frattempo, il primo ostacolo, i rossoneri lo

affronteranno questa sera a San Siro, dove sarà di scena la Roma, che sicuramente ce la metterà tutta per conquistare i tre punti che in caso di eventuale sorpre-sa proveniente dal S. Paolo con mancata vittoria del Napoli con-tro il già condannato Frosinone, consentirebbe alla squadra gial-lorossa di centrare il secondo posto e il matematico accesso in Champions League, senza dispu-tare i preliminari. La sfida tra il

Diavolo e la Lupa si preannuncia quindi avvincente, anche perchè i tre punti del big match di S. Siro fanno infatti gola anche al Milan, che in caso di sconfitta in fina-le di Coppa Italia da parte della Juve, potrebbe entrare in Europa League, qualora il Sassuolo, at-tualmente in sesta posizione ed avanti di un punto in classifica, venisse fermato in casa dai cugi-ni nerazzurri. Ben più sostanzio-so e prestigioso invece sarà l’im-

pegno dei rossoneri il 21 maggio prossimo, quando la squadra di Brocchi, all’Olimpico di Roma, avrà la possibilità di contende-re alla Juve la Coppa Italia; tro-feo che nella bacheca rossonera manca dalla stagione 2002/2003, quando i rossoneri riuscirono ad alzare la Coppa nazionale a termine di una doppia finale di-sputata contro la Roma (4-1 in trasferta, 2-2 in casa). La vitto-ria risicata a Bologna, contro i felsinei, grazie ad un rigore tra-sformato da Bacca, al suo 17esi-

mo centro in campionato, non è stata esaltante. I rossoneri in superiorità numerica per 80 mi-nuti, per l’espulsione di Diawara e malgrado un lento e continuo possesso palla, non sono riusciti a chiudere la gara, di fronte ad un avversario che, nonostante la tranquilla situazione in classifi-ca, ha onorato l’impegno senza mai risparmiarsi. Nel frattempo è tornato ad allenarsi Niang. L’at-taccante francese potrebbe esse-re in panchina questa sera con-tro la Roma per poi presentarsi

pronto per la finale di Coppa Ita-lia contro la Juventus. Un’arma in più per mister Brocchi che, se rinnovo non dovesse esserci, sogna perlomeno di entrare nella storia del calcio; conquistare in pochi mesi un trofeo che il Milan non vince da ben 12 anni.

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sabato 14 maggio 2016 www.stadio5.it4

...Siamo su youtube

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5sabato 14 maggio 2016 www.stadio5.it

Rodrigo Ely

G Bonaventura

ANTONELLIMbaye Niang

Lesione legamenti ca-viglia, rientro metà maggio.

Distorsione alla cavaglia, stagione finita anzitempo.

Lesione alla coscia, ri-entro metà maggio.

Indisponibili

Lesione parziale soleo, stagione finita prima del previsto.

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sabato 14 maggio 2016 www.stadio5.it6

Marjlja Bisceglia

I Cugini

Parliamone

Il quarto posto è conquista-to, l’Inter torna in Europa, anche se in quella che conta meno, da qualche parte bi-

sognerà pure iniziare. Una squa-dra da rifare e Roberto Mancini avrà poche scusanti per la pros-sima stagione, in realtà non ne ha avute neppure in questo fal-limentare 2015-2016. Nell’antici-po di sabato scorso ha evitato ai

Pronti a voltare pagina e dare una mano ai cugini Perchè no!suoi tifosi di tornare ancora una volta affranti da San Siro. Davan-ti al suo pubblico ha conquistato i tre punti che la confermano al quarto posto. Hanno rischiato molto Icardi e compagni contro quell’Empoli che avrebbe meri-tato il 2-2 sul finire del match. L’Inter, nella sua ultima gara sta-gionale al Meazza non si è fatta mancare nulla, Mauro Icardi in-fortunato, discussione plateale tra Mancini e Juan Jesus. Contro i toscani i nerazzurri sono tor-nati per un attimo gli stessi di inizio campionato: azioni create quanto basta per concretizza-re, al minimo dello sforzo, con cinismo quanto basta, il mini-

mo sindacale che vale tre pun-ti. Squadra sciupona, Perisic da salvare a tutti i costi, giocatore di categoria che imbecca Maurito per il gol del primo vantaggio e si toglie anche la soddisfazione della marcatura che vale l’Eu-ropa League senza passare dai preliminari. Fuori nella prossi-ma stagione sicuramente Eder, la panchina nerazzurra è già ab-bondantemente popolata anche senza di lui, salvo anche Brozo-vic che corre in lungo e largo per tutto il terreno di gioco. Solita difesa colabrodo, contro l’Em-poli sia Miranda che Melo e Juan Jesus hanno giocato alle belle sta-tuine sul gol di Pucciarelli per il momentaneo pareggio toscano. Nagatomo resta l’uomo utile per tutte le occasioni, riesce sempre a mettere in difficoltà le retro-guardie avversarie. Peccato per

Mauro Icardi che nel rincorrere un pallone rimedia un fastidio muscolare, da valutare i flessori della coscia destra. Spettatore il-lustre il presidente Thohir che ha potuto godere della luce delle sue due stelle: Mauro Icardi, al sedi-cesimo gol stagionale, e Perisic al 7° gol e che potrà dare molto alla squadra nella prossima stagione, 27 anni, piena maturità calcisti-ca e tanta voglia di mettersi in mostra sul palcoscenico euro-peo tinto di nerazzurro. Oggi l’ostacolo si chiama Sassuolo. I neroverdi non hanno nessuna intenzione di lasciare l’ultimo posto europeo al Milan che do-vrà vedersela in contemporanea con La Roma a San Siro. La palla è rotonda e il popolo milanista spera nel regalo dell’ultima ora di un parente a caso.

Luigi Rubino

Sarà un’Inter diversa, pri-va di molti titolari quella che vedremo questa sera al Mapei Stadium affron-

tare il Sassuolo nell’ultima gara di campionato. Nell’undici che Mancini manderà in campo non ci sarà il bomber Icardi, infor-tunatosi nell’ultima gara con-tro l’Empoli. L’argentino che ha riportato una lesione di primo grado alla coscia destra, chiude così con una giornata di anticipo il suo campionato, con un botti-no di 16 gol realizzati; non pochi considerato anche che Maurito

L’InTER gUARdA AL fUTUROContro il Sassuolo spazio ai giovani

cini, senza l’assillo della vittoria, sfrutti l’occasione per premiare e far debuttare in prima squadra qualche giovane della Primave-ra, che si è qualificata alla grande

sfida di campionato soprattutto per i neroverdi che tenteranno la qualificazione in Europa League. Sonante invece è stata la vittoria casalinga dell’Inter l’anno prece-dente (7-0) con Icardi mattator ed autore di ben tre gol. Al Ma-pei Stadium, l’Inter ha disputato finora due partite, vincendo la prima per 7-0 nel 2013 e per-dendo la seconda 3-1 lo scorso anno. Nel frattempo, la dirigen-za nerazzurra è già all’opera per cercare di potenziare la squa-dra. Non sarà facile. Serviranno scelte oculate per monitorare nel migliore dei modi i nomi che il mercato offrirà a parame-tro zero, come richiesto dal fair play finanziario dell’Uefa, che sta andando avanti come nelle pre-visioni. Obiettivo della società sarà quello di chiudere il bilan-cio 2015/2016 con un passivo di 30 milioni di euro. Il merca-to nerazzurro comunque non si

non sempre è stato schierato con una certa continuità dal tecnico Mancini. Altri assenti del match saranno Handanovic e Perisic, che dovranno scontare un turno di squalifica. Non è escluso an-che lo stop per Miranda e Medel, che accusano problemi musco-lari. Raggiunta la matematica qualificazione in Europa Lea-gue, con la conquista del quarto posto dopo la vittoria casalinga della settimana scorsa contro l’Empoli, questa sera contro il Sassuolo che, per la prima vol-ta nella storia, lotta con il Milan per entrare in Europa League, si spera di non assistere all’enne-simo film di un Inter svogliata e demotivata e con il pensiero dei protagonisti già rivolto alle spensierate vacanze. Proprio per questo, non è escluso che Man-

alle finali Eight per la conquista del titolo nazionale di categoria. Da quando il Sassuolo è in se-rie A ha affrontato cinque volte l’Inter. Nelle tre sfide disputate a San Siro, gli emiliani hanno perso due volte e vinto la sfida di quest’anno, quella dell’andata con il punteggio di 1-0 con un rigore di Berardi, che sarà però assente, per squalifica, questa sera nell’ultima ed importante

fermerà. Banega, in scadenza di contratto con il Siviglia, malgra-do le smentite del Siviglia, club di appartenenza del centrocam-pista argentino, è già pronto e nella prossima stagione indosse-rà la maglia nerazzurra. Con lui arriverà anche il 27enne difenso-re turco del Fenerbahce, Caner Erkin che dovrebbe firmare un triennale da 5 milioni lordi a stagione, circa 2,5 netti all’anno.

Cala il sipario sul cam-pionato con la sfida principe di San Siro fra Milan e Roma, con

i giallorossi alla caccia dei tre punti per la Champions diretta. La squadra di Spalletti spera in un miracolo del San Paolo, col Frosinone vittorioso sul Napoli. E’ pura utopia se si pensa che ilNapoli, soprattutto al San Pao-lo è una autentica macchina da gol, capace di trasformare in oro ogni pallone toccato da Gonzalo Gerardo Higuaín. Ma il calcio ogni tanto regala sorprese, vedi il successo del Verona con la Juve, partita che ormai contava poco per l’undici di Allegri, vista l’ipo-teca messa sullo scudetto più di

RIfLETTORI sU MILAn-ROMAJuventus in passerellaSassuolo pronto al colpaccio

un mese fa. Il Frosinone, è vero, vorrebbe salutare la serie A con un’impresa storica, ecco perchè la Roma è decisa ad aggiudicarsi i tre punti con il Milan, quest’ul-timo tra l’altro ancora sotto choc fino all’arrivo di Brocchi. L’Inter, che ha blindato il quarto posto con la vittoria con l’Em-poli, andrà a Reggio Emilia per incrociare le armi con il lancia-tissimo Sassuolo che ha condan-nato alla retrocessione il Fro-sinone e che punta addirittura al quinto posto se la Fiorentina dovesse perdere domani sera con la Lazio all’Olimpico. Pas-serella oggi alle 17 a Torino per la Juventus chiamata a festeggia-re con un’imbufalita Sampdoria

il quinto scudetto consecutivo, nell’ormai appuntamento spez-zatino della serie A, il Bologna sfiderà il Chievo al Bentegodi, il Torino sarà di scena al Castellani con l’Empoli, mentre l’Atalan-ta scenderà in campo a Marassi contro il Genoa che si sta ancora leccando i baffi, dopo il 3-0 in-flitto alla Sampdoria, nel derby della Lanterna.In serata, in campo anche il Car-pi, ad Udine con le radioline sintonizzate su Palermo, dove i rosanero ospiteranno il Verona, ormai retrocesso, ma pronto a sferrare un altro colpo di coda, come è successo la scorsa setti-mana con la Juventus.

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7sabato 14 maggio 2016 www.stadio5.it

Giovanni Labanca

Vita di CLUB MILAn CLUb OMAnNon si direbbe che il Mi-

lan Club dell’Omano abbia solo tre mesi di

vita, a giudicare l’enorme lavoro che svolge e che mira sempre più ad accrescere il numero dei tifosi

verso la squadra milanese.Naturalmente la Società ne va fiera anche in considerazione della sua attuale situazione che, secondo Berlusconi andrà sicu-ramente a migliore. Le autorità

dell’Oman hanno salutato con molto favore l’iniziativa sportiva e promesso ogni tipo di appog-gio nelle attività che esso andrà ad intraprendere. I migliori au-guri a tutti i soci del sodalizio.

Arriva il ‘Mito’:  Gianni Rivera  fa visita al  Milan Club di Benevento. Il

glorioso calciatore delMilan,  al suo arrivo è stato accolto da una folla numerosissima, compo-sta da tifosi, ma anche da gente comune e appassionati di sport, uno sport fatto di correttezza, classe e signorilità; tutte quelle qualità che il grande  Campio-ne  milanista ha rappresentato e rappresenta a pieno titolo.

Milan Club BENEVENTORivera,  qundi, ha fatto tappa anche in quel di  Benevento per la presentazione del suo libro intitolato:  “Autobiografia di un Campione”. Un libro interessan-tissimo, composto da circa  500 pagine  che raccontano emo-zioni che vanno dall’Alessan-dria  al  Milan, alle  Olimpiadi, al Pallone d’Oro, fino ad arrivare ai giorni d’oggi. Sono articoli fatti di immagini e racconti che Rive-ra ha voluto condividere con tut-

ti i tifosi rossoneri e non solo. Il libro è suddiviso in vari capitoli, che parlano del  Rivera  ragazzi-no, delRivera calciatore e del Ri-vera    Campione. C’è anche una sezione dedicata ai giorni d’oggi, che parla del Rivera  “Uomo di Governo”. In questa sezione, l’ex bandiera del Milan, attraverso il calcio cerca di lanciare messaggi e valori destinati allo sport e alle famiglie.Al termine della visita al  Milan

club Benevento, Rivera si è trat-tenuto a firmare autografi e de-diche. La sua giornata continue-rà al Teatro De Simone, dove la presentazione del suo libro avrà una veste “ufficiale” attaverso la presenza di Tv e carta stampata.Nel pomeriggio Rivera sarà anche allo stadio Vigorito per assistere alla gara tra  Beneven-to eLecce, che dovrebbe assegna-re una storica serie B che la città sannita attende dalla sua nascita.

6 aprile 2016 cena sociale per festeggiare il traguar-

do del 32° anno di fondazio-ne e serata dedicata al nostro indimenticabile presidente e fondatore ZANDARIN AL-FIERI e al grande campione rossonero  ANGELO AN-QUILLETTI  prematuramen-te scomparsi. La serata si è svolta al ristorante “il Brian-teo” di Burago Molgora con una nutrita presenza di soci

Milan Club ORNAGOe finalmente anche di  tifose rossonere. Ospite della serata il figlio di Angelo Anquilletti e il figlio del nostro presidente al quale il Milan Club Ornago è dedicato Walter Zandarin. Taglio della torta l’onore è toccato all’attuale presidente del Milan club Ornago Alfie-ri Zandarin Bassani Adriano, Zandarin Walter e Billy An-quilletti.

Milan Club in Tribuna

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sabato 14 maggio 2016 www.stadio5.it8

Ospiti

Giovanni Labanca

Se le strisce sono bianconere

P. C. Fantini Forneris

da Torino

Il campionato volge al ter-mine con un match in casa Juve dal sapore di festa. La Torino bianconera attende

questo scudetto, ancora una vol-ta firmato Allegri, con ansia per-ché dopo l’era Conte, e’il secondo consecutivo del Mister di origine Toscana. La famiglia Agnelli, ma in particolare modo il presiden-te Andrea Agnelli lo hanno vo-luto con impegno, sacrificando anche pezzi pregiati come Vidal ma la Juventus c’è! Una squadra di campioni che sul campo ha di-mostrato di essere la prima della

Ultima giornataallo Stadiumcon la Sampdoria

La Festa può iniziare

classe, e la città non manchera di stringersi festosa all’appunta-mento ormai “consueto” da alcu-ni anni a questa parte, nel centro città con caroselli di auto e cortei

improvvisati che da Piazza xx Dicembre, cioè Porta Susa, se-guiranno il pulman a due piani scoperto con i giocatori esultanti fino a Piazza Vittorio Veneto. La serata proseguirà strettamente a inviti in un locale mondano (for-se il Cacao) per brindare senza sosta fino al mattino. I giorni che precedono Juve Samp di sabato, trascorrono lenti, ci dice Giovan-ni C. che lavora senza sosta come barman in un Bar del centro, ma sabato “sarò libero”ci dice, e con la sua fidanzata in scooter segui-rà la parata di “Stelle”. Un saluto,

un abbraccio e via con un im-mancabile “FORZA JUVE”. Ma tornando al calcio giocato, tra poche ore Buffon rinnoverà il contratto fino al 2018, l’inossi-

dabile portierone ormai 39enne è da sempre un baluardo della difesa. Questa giornata, oltre alle premiazioni, offre la possibili-tà ai tifosi dalle 9.30 alle 17 un tour dello stadio e visita al mu-

seo, occasione da non perdere. Dal lato Sampdoria, protesta del tifo organizzato, e quindi niente trasferta da Genova. Il Torino invece affronta allo Stadio Carlo Castellani un Empoli in cerca di

una vittoria di prestigio. Il Toro è avvertito, non sarà una ami-chevole ma un match vero, con una squadra a fine stagione in crescita.

Stasera i riflettori di San Siro illumineranno, come accade nella Scale del calcio, sopratutto sulla

Roma. E’ una squadra che ha sorpreso tutti dopo il cambio del timoniere, a dimostrazione che sono a volte gli stessi calciatori a non essere in grado di dare il massimo, come si è visto con il povero Garcia. Spalletti non è che fosse il traumaturgo venuto dall’oriente con mille alambicchi, ma comunque, con quel poco che ha a disposizione ha rimos-so tanto fango dalle ruote dei capitolini, cominciando a fare a meno di Totti il Furioso, metten-dolo in squadra, salvo poi pen-tirsene quando il vecchio capi-

Lupa realeper un piccolo

Diavolo

tano gli ha dimostrato, cose che noi sapevamo già come i tifosi giallorossi, che sarebbero basta-ti due prove di alta magia cal-cistica per far guadagnare assai punti preziosi. Lo ha fato però peccando anche di presunzione, fino a quando non ha dovuto ce-dere alla folla del Circo che stava gridando il nome del Massimo il Gladiatore contro l’imbelle imperatore che ha dovuto, alla fine cedere. Resa di Spalletti e vittoria di Francesco che, fresco padre per la terza volta, gli piace tanto anche l’altra porta a quan-to pare, ci ha messo poco a fare scintille. Stasera sarà partita vera che può valere anche il secondo posto, se dalla città di Partenope lo zefiro gentile facesse arrivare

fino nel lucente cielo di Milano, la bella notizia di un miracolo a Napoli, proprio sotto gli occhi di San Gennaro. La palla è tonda ed anche quella del Frosinone può scivolare nella rete azzurra. Sarà spettacolo contro un Diavolo che più che umiliazioni non ha avuto nel catino della storia del calcio, dove i capitolini hanno sempre dato dimostrazione di gare bel-lissime, se pensiamo anche a quelle disputate contro l’Inter, ai tempi degli scudetti. L’ambiente è in fermento e lo si vede ogni qualvolta salgono dal Tevere con i classici barconi di tifosi non sempre calmi e tranquilli. “Per noi contano i tre punti, - dice un Totti tutto cacio e pepe

- un altro risultato non ci servi-rebbe. La mia con Spalletti è sta-ta come la pazienza di Giobbe, ma alla fine la classe vince”.Il Diavolo che ora dovrà impa-rare anche il cinese e saranno guai, se appena appena conosce l’italiano e dovrà pure dimostra-re alla nuova dirigenza di ave-re almeno la voglia di giocare. Brocchi e brocchi sulla stessa linea: vincere o comunque non perdere con la Roma per salva-re la faccia di un fallimento che nemmeno le traumatologie del Berlusca ha saputo mascherare. Ne vedremo delle belle, soprat-tutto perchè i figli della Caput mundi (speriamo che ci diven-ti davvero) hanno passato una settimana intera ad allattarsi di-

rettamente dalla mammelle di Mamma Lupa, che è energetico come una bomba. Fuochi di ar-tificio ne vedremo dalle parti di San Siro, accompagnati pure da qualche bel botto. Sarebbe bello concludere il campionato con l’o-nore delle grandi squadre, quelle di vecchio stampo. Forza Lupi, Forza “Maggica” Roma, gridano già i tifosi dal terzo anello, con qualche sfottò di troppo. Quel tanto che ci vuole, come il sale in cucina, ma il tifo deve levarsi alto dal catino dei campioni, che giusto qualche settimana dopo sarà teatro della finale della Cop-pa con le grandi orecchie. A voi le armi.

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9sabato 14 maggio 2016 www.stadio5.it

Una stagione da incorniciare la sua, perfetta, unica nota stonata le giornate di squa-lifica rimediate. Peccato

non aver coronato queste prestazioni con la conquista dello scudetto. Patron De Laurentiis può ritenersi soddisfatto, l’argentino l’ha ripagato di ogni euro speso tre anni fa. Gonzalo Gerardo Higuaín, nato il 10 dicembre 1987 a

Pipita d’oroR

ECO

Rd

MA

nBrest -Francia-. arrivato al Napoli per non far rimpiangere Cavani, è il vero uomo dei record di questa stagione che si presta a calare il sipario, e non è ancora finita… questa sera contro il Frosinone, ormai retrocesso in Serie B ma pur sempre una squadra osti-ca, potrebbe far vedere ancora delle belle. 33 reti, ben nove doppiette, che eguagliano il record di Angelillo, 33 reti con la maglia dell’Inter nella sta-gione 1958-59. Il record di Luca Toni,

31 gol con la maglia della Fiorentina, è ormai superato e a rischio c’è anche il record italia-no assoluto di marcature: Gino Rossetti con la maglia del Torino di reti ne realizzo ben 36 nella stagione 1928-29. Ma nel mirino del bomber argentino c’è il record di reti realiz-zate nei campionati a 20 squadre che porta la firma, anzi il piede, dello svedese Gunnar Nordahl che nella stagione 1949/50 realizzò 35 reti. Questa sera, a chiusura di campio-nato, il Pipita potrebbe scrivere a caratteri cubitali il suo nome nella storia del calcio.

Contro la squadra laziale deve assolutamente realizzare una doppietta, sarebbe la decima, e ancor meglio se realizzasse una tripletta che al cannonie-re del Napoli manca in que-sta stagione. Tutti a tifare per Gonzalo Higuain, per entrare nella storia c’è ancora quest’ul-tima giornata.

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PhilippeMexès

Philippe Mexès, difensore centrale dal fisico agile ed imponente al tempo stes-

so, arriva nel Bel Paese accasan-dosi alla Roma, correva l’anno 2004. Con i giallorossi giocherà fino al 2011 segnando 11 reti in 183 presene. Nel 2011, in sca-denza di contratto con la Roma, si trasferisce al Milan a parame-tro zero con un contratto qua-driennale. In rossonero ha tota-lizzato 85 presenze e 6 gol.

StepanEl Shaarawy

Stephan El Shaarawy arriva al Milan con cui esordisce in Serie A, a 18 anni, il 18 settem-bre 2011 allo stadio San Paolo, in sostituzione di Aquilani, nella partita persa per 3-1 contro il Napoli. Il primo gol in rossonero arriva tre giorni dopo, il 21 settembre a San

Siro contro l’Udinese segna il gol del definitivo pareggio. Resterà al Milan fino al 2015 colle-zionando 83 presenze e 21 gol. Dopo una esperienza in terra di Monegasca, prestito oneroso per 3 milioni di euro con obbligo di riscatto per altri 13, passa alla Roma il 26 gennaio di quest’anno a titolo temporaneo per 1,4 milioni con diritto di riscatto definitivo a favore della società giallorossa per 13 milioni di euro. L’esordio in giallorosso, anche quello del gol di tacco, è all’Olimpico contro il Frosinone, gara vinta per 3-1. Con la squadra capitolina ha realizzato sette reti in 15 presenze.

Alessio Romagnoli, difensore centrale, all’occorrenza anche terzino sinistro, cresce calcisticamente nelle giovanili della Roma con cui esordisce anche in prima squadra, gara di Coppa Italia contro l’A-

talanta (3-0) l’11 dicembre 2012 sotto la guida di Zdenek Zeman. Il succes-sivo 22 dicembre, a 17 anni, fa il suo esordio in Serie A nella gara vincente dell’Olimpico contro il Milan (4-2). Il suo primo gol nella massima serie lo realizza il 3 marzo 2013 nella gara caliga vinta 3-1 contro il Genoa. Dopo una parentesi alla Sampdoria, si trasferisce a Milano, sponda rossonera, l’11 agosto 2015 a titolo definitivo per 25 milioni di euro. Con il Milan firma un contratto di cinque anni con scadenza giugno 2020.

AlessioRomagnoli

Andrea Bertolacci

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11sabato 14 maggio 2016 www.stadio5.it

Gioco, partita, record, gol, e papera di Pepe Reina, tutto come da copione. A una

giornata dal termine del torneo 2015-2016 lo score del Napoli re-cita così: 31 vittorie su 47 partite stagionali, 102 gol fatti, 39 subiti (a 2 reti dal record stagionale di Rafa Benitez). 79 punti in Serie A: battuto il precedente record di Benitez e Mazzarri (78). 35º

E’ qUI LA fEsTA!Contro il Torino il Napoli porta a 24 le vittorie in campionato

E’ RECORd

gol stagionale per Gonzalo Hi-guain, sempre più capocanno-niere in campionato con 33 reti, eguagliato il record di Anton Valentin Angelillo che resisteva dalla stagione ‘58/’59, quando Angelillo segnò 33 reti con la maglia dell’Inter. Ora ha l’ultima partita, in casa con il Frosinone, per battere lo storico record dei 35 gol di Nordahl. Per ritrovare numeri di questo genere biso-

gna tornare indietro di oltre 60 anni. Higuain in questa stagione ha segnato 33 gol giocando 34 partite (3 saltate per squalifica), ha colpito 5 pali (recordman in Serie A). Delle 33 reti, 3 sono arrivate dal dischetto. Angelillo, nella stagione 1958-1959, segnò 33 gol in 33 partite (campionato a 18 squadre), con 4 rigori: l’In-ter arrivò terza, dietro a Milan e Fiorentina. Ora Higuain ha l’oc-casione, contro il Frosinone già retrocesso nell’ultima giornata al San Paolo, di dare l’assalto al record di Gunnar Nordahl, l’at-taccante svedese che nel Milan 1949-1950 segnò 35 gol in 37 presenze (record per la Serie A col campionato a 20 squadre), solo uno su rigore. I rossoneri arrivarono secondi dietro alla Juventus. Servirà una doppietta ad Higuain, per eguagliare un record che dura da 66 anni. Il Napoli con la vittoria sul To-rino stabilisce il suo nuovo re-cord in campionato: 24. E’ qui la festa! Ora si chiude al San Pa-olo per festeggiare l’ingresso in Champions. Maurizio Sarri commenta così la vittoria contro il Torino che ha permesso di stabilire il record di successi e punti in campionato nella storia azzurra: “Questa vit-

toria è un passo importantissimo verso la Champions, ma dobbia-mo rimanere assolutamente con-centrati perché sabato ci aspetta la partita col Frosinone e bisogna superare l’ultimo ostacolo per raggiungere un traguardo im-portante. Come abbiamo visto

stasera a Verona, non esistono gare facili in Serie A, ecco per-ché dobbiamo avere la massima concentrazione, una distrazione adesso sarebbe imperdonabile. I ragazzi dopo il gol di Bruno Pe-res hanno dimostrato carattere.

Siamo al primo anno e bisognerà maturare, ma sono molto sod-disfatto della nostra stagione e del rendimento che ha avuto la squadra. Higuain? Gonzalo è un fenomeno e io l’ho detto in tempi non sospetti. I suoi 33 gol ci riem-piono di gioia e allo stesso modo c’è grande soddisfazione per aver battuto il record di punti della storia del Napoli perché vuol dire che l’intera squadra ha fatto cose eccezionali. Il contratto? Io e il Presidente ci siamo visti un mese fa e ci siamo dati appuntamento alla fine del campionato perché volevamo concentrarci sul cam-pionato che non è ancora finito. L’appuntamento è per il 15 o il 16. Io sono entrato in un campo di calcio nel ’72 e domenica mi gioco la Champions, che cacchio me ne

frega del contratto in questo mo-mento?. Adesso il mio pensiero è solo alla partita di sabato. C’è da vincere l’ultima sfida per conqui-stare, anche con la spinta del San Paolo, un obiettivo che è per noi straordinario”. Un pensiero alla fine per la sua presenza a Super-

ga: “Un dovere andare a Superga e rendere onore a un mito della storia dello sport: il Grande Tori-no è patrimonio di tutti”.Per cuore e grinta, Allan è stato il migliore in campo della gara To-rino-Napoli. Il brasiliano è stato

un muro invalicabile e un recu-pera palloni di grande efficien-za, ritornando ai livelli di inizio stagione. Ha cucito con mae-stria i vari reparti della squadra di Sarri. Un vero leone che nel momento più importante della stagione ha mostrato tutto il suo attaccamento alla maglia azzur-ra. Onore a lui. Nel prepartita c’è stato spazio anche per i classici striscioni esposti dai tifosi. Uno in particolare, dei tifosi parte-nopei, ha attirato l’attenzione. Come mostrato in una foto pub-blicata nel gruppo Facebook “Il Regno delle due Sicilie”, i tifosi hanno esposto un’eloquente stri-scione contro l’Unità d’Italia, in occasione proprio del match con il Torino. Ecco cosa recita lo stri-scione: “Sull’unità solo falsità, il

vero motivo dell’unione saccheg-giare il meridione!”. Un pesante messaggio di critica contro una parte della storia troppo spesso dimenticata e mal raccontata sui libri di scuola e non solo.Da amante del calcio ringra-

zio il Napoli per avere offerto quest’anno, il prodotto più vi-cino al “bello del calcio”, per raggiungere l’obiettivo scudetto, per la prossima stagione, serve un portiere che sappia parare, un paio di esterni di ricambio e soprattutto centrocampisti di “peso” e personalità.Contro il Frosinone potrebbe essere l’ultima partita di Chri-stian Maggio col Napoli, è stato un giocatore utile, una bandiera, Christian buona fortuna.In questi giorni, e precisamente il 10 maggio 1987, cade il gior-no del primo storico scudetto azzurro.Grazie mamma per avermi fatto nascere napoletano.

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Finisce qui la bella av-ventura in Serie A per il Frosinone, a cui augu-riamo un pronto ritorno

nella massima serie. Domenica scorsa ci ha pensato il Sassuolo

Il Sassuolo sogna l’Europa LeagueIl Crotone alla sua prima in Serie A

timane, dal campo, la retroces-sione dell’Hellas Verona, anche ai veneti auguriamo una grande stagione nella serie cadetta con un pronto ritorno in A. Tutto da decidere, invece, per la terza

punticino, il Carpi. I rosanero sulla carta hanno la sfida più fa-cile contro il Verona che, però, potrebbe giocare per l’onore e quindi vincere. La squadra emi-liana ha subito in casa un pesante

di sconfitta, di essere preso dal Palermo ora a quota 36. Le sor-prese non sono mancate neppu-re in Serie B. Il Crotone si presta a vivere la sua storica prima sta-gione in Serie A, certo il ritorno

nella massima serie anche per il Cagliari. Resta ancora aperta, in-vece, la terza promozione. I pun-ti in palio sono ancora sei e le possibilità sono aperte al Pesca-

ciano a 39 punti, Latina a 42 in compagnia della Salernitana e del Modena. Non ha la matema-tica certezza di restare in serie B la prossima stagione neppure la

a firmare la sua retrocessione al 40’ di gioco. La squadra laziale saluta la Serie A con tutta la di-gnità possibile, la stessa del suo tecnico Stellone. Decisa da set-

retrocessione. In lotta per restare nella massima serie sono Paler-mo, che grazie al pareggio di do-menica scorsa con la Fiorentina ha superato, seppur di un solo

1-3 dalla Lazio e domani dovrà incrociare le armi con l’Udinese che non vorrà rischiare nulla. La classifica parla chiaro: 39 pinti per l’Udinese che rischia, in caso

Roberto Stellone

ra, che coman-da la cordata con 68 punti, al Trapani, ad una sola lunghezza dagli abruzzesi, Bari a 65 punti e chiudono la cordata Spezia, Novara e Ce-sena, tutte a 62 punti. Retroces-sione matemati-ca per il Como, il Livorno con un piede già fuori a 38 punti ma non ancora condannata dal-la matematica. In lotta per non retrocedere sono anche il Lan-

Pro Vercelli. Ora tuffiamoci nelle finali di Coppa Italia e Cham-pions League

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13sabato 14 maggio 2016 www.stadio5.it

Mancano esatta-mente cinquanta giorni all’avvio degli Europei di

Calcio in Francia e Panini lancia “UEFA Euro 2016”, la nuovissi-ma collezione di figurine sulle 24 Nazionali che si contenderanno il trofeo europeo. Questa rac-colta, appena uscita in edicola, è articolata in 680 figurine ade-

BUFFON TESTIMONIAL: “DA COLLEZIONISTA, UNA VERA GRATIFICAZIONE”

ESCE LA NUOVA COLLEZIONE DI FIGURINE “UEFA EURO 2016”

sive (di cui 200 speciali), da rac-cogliere nell’apposito album da 96 pagine. Ben in anticipo sulle convocazioni ufficiali del CT Antonio Conte, dunque, l’azien-da di Modena ha puntato su 20 calciatori per comporre l’Italia che giocherà sui campi d’oltral-pe. Nella collezione sono presen-ti infatti le figurine di Gianluigi Buffon, Andrea Barzagli, Leo-

nardo Bonucci, Giorgio Chiel-lini, Matteo Darmian, Mattia De Sciglio, Alessandro Florenzi, Daniele De Rossi, Andrea Pirlo, Claudio Marchisio (purtroppo recentemente infortunatosi), Marco Verratti, Marco Parolo, Roberto Soriano, Giacomo Bo-naventura, Antonio Candreva, Stephan El Shaarawy, Lorenzo Insigne, Ciro Immobile, Éder, Graziano Pellè. Testimonial d’ec-cezione per il lancio di questa collezione è Gianluigi Buffon, protagonista di uno spot in onda nei prossimi giorni: “E’ stato un grande piacere, una vera gratifi-

porre una sorta di ”11 ideale” di quella Nazionale. Nell’album, ognuno dei 6 Gruppi di Nazio-nali si apre con una doppia pa-gina di presentazione delle squa-dre del Gruppo, a cui seguono le doppie pagine dedicate a ciascu-na Nazionale con i relativi gioca-tori e infine le doppie pagine che contengono le figurine in azione dell’undici tipo di ogni compagi-ne, risultante dalle qualificazio-ni. Vi è poi la sezione istituzio-nale, con 8 figurine sulla coppa, il simbolo della competizione, la locandina, il pallone ufficiale, la mascotte “Super Victor” e anche

cazione”, ha detto il portiere del-la Nazionale. “Sono stato e sono tutt’ora un collezionista di figu-rine Panini, una delle mie più grandi passioni sin da bambino”.Nella collezione “UEFA Euro 2016”, ogni Nazionale ha 28 figu-rine, di cui 2 speciali, con il logo della Federazione e un’immagine di esultanza del team, 20 mezzo-busto sui calciatori e 5 fustellate ognuna con 2 giocatori in azione che, insieme alla figurina specia-le del Top Player, vanno a com-

il “calciatore in rovesciata” Pani-ni. In questa sezione sono anche riportati l’albo d’oro, il program-ma della manifestazione, le città e gli stadi francesi che ospiteran-no le partite del torneo a partire dal prossimo 10 giugno. E infine vi sono la sezione storica con i dati relativi alle finali dal 1960 al 2012 e la sezione che presenta tutti i record della competizione.“Arriviamo puntuali all’’appun-tamento con la manifestazio-ne europea con questa grande

collezione, che contiene molti profili di novità ma è sempre in linea con la tradizione di com-pletezza e attendibilità propria della Panini”, ha dichiarato An-tonio Allegra, direttore Mercato Italia di Panini, “I nostri esperti redattori, infatti, lavorano per mesi, “anticipando” le convoca-zioni di tutti i CT al fine di offrire a collezionisti e appassionati un quadro completo delle compa-gini nazionali che si sfideranno in Francia nel prossimo giugno. E per il lancio di un prodotto di

questo valore Panini ha scelto per l’Italia addirittura il capitano della Nazionale, Gigi Buffon, da sempre appassionato di figuri-ne Panini come ha confessato lui stesso”. La collezione “UEFA Euro 2016”, realizzata su licenza ufficiale UEFA, è già in vendita in tutte le edicole. L’album ha un costo di 2 euro, mentre una bu-stina contenente 5 figurine costa 0,70 euro. Oltre che in tutta Eu-ropa, questa raccolta viene anche distribuita da Panini in più di 80 Paesi di tutto il mondo.

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Il calcio come èma nuje

‘nce credimmo ancora

Arrivare secondi die-tro la Fiat e davanti alla Banca Unicredit è stato epico, da not-

te dei miracoli, visto che questo periodo storico è dominato dal dio denaro, dove non vince più

degli ultimi, i media dicono che noi come società e condizioni di vita siamo tra le peggiori realtà italiche, questa posizione di clas-sifica calcistica è soddisfacente come minimo, arrivare secondi nella città dove si vive peggio,

cazione ha radici lontane, e ben radicate nel dna di questa specie di nazione, da Garibaldi in poi, tutto è regolare, anche l’imbro-glio, anzi soprattutto l’imbroglio.Siamo talmente abituati a tutto questo marciume che per esem-pio ti capita di sentire assurdità come il paragone che taluni opi-nionisti della domenica durante un talk show sportivo, hanno messo in atto tra Maurizio Sarri e Roberto Mancini per esempio, viene fuori che da una parte il tecnico partenopeo deve: mi-gliorare l’approccio delle confe-renze stampa, deve migliorare l’approccio alle gare fuori casa (82 punti se realizza la vittoria contro il Frosinone, distribuiti in 41 punti all’andata e 41 al ritor-no), mentre Mancini  è stato ca-pace di fare il quarto posto dopo 4 anni.. capace? Spendendo una barca di soldi e con un parco giocatori a mio parere superiore anche a quello della Juve? Non un fallimento ma un successo. Assurdo! Termina un torneo che finalmente per lunghi tratti ha visto due antagonisti confron-tarsi, da un lato la prepotenza di “palazzo”, lo strapotere econo-mico, la coercizione fatta sport, dall’altro lato una città, uno sta-to d’animo, la passione fatta so-gno e i sogni rimangono spesso tali, e così è stato, onore ai vinti. Eppure in altri lidi, il sogno si è

Fiore Marro

Io...ci credo

deve essere stato uno smacco terribile per chi ha fatto queste ripartizioni, che ancora comun-que non capisco su quali basi si fondano. Eppure Napoli poteva arrivare addirittura anche prima della Fiat, se non fosse stato per i dipendenti della holding pie-montese, gli arbitri, è risaputo da tutti che appunto gli Agnelli sono lo sponsor ufficiale dell’Aia ( associazione italiana arbitri), dicevo che se gli arbitri non aves-sero applicato il senso “azienda-le” e fatto di tutto per acconten-tare il padrone, il campionato sarebbe andato diversamente, ma non è stato così e questo in gergo si chiama “falsificazione”, ma siccome in Italia la falsifi-

trasformato materializzandosi in realtà, in Inghilterra, che è da sempre a mio sommesso avviso, il posto dove attraverso una falsa educazione e finta democrazia, ha da secoli monopolizzato il mondo, trasformandolo in quel-lo che è oggi chiamiamo società di consumi più volgarmente det-to: liberismo sfrenato. Eppure proprio loro, i maledetti figli di Albione, almeno per quel che concerne lo sfogatoio nazionale, il gioco del calcio, hanno lascia-to il beneficio del divertimento puro, del sogno, della possibilità che tutti indistintamente “se la possono giocare”, speriamo che questa lezione sia di buon au-spicio anche in Italia, che però ha fatto della sua storia tutto il contrario degli inglesi, vile all’e-stero (i marò, Calipari,  Battisti, i sorrisini di Sarkozy e Merkel, per dirne alcuni) e imbrogliona

nel calcio, dove a vincere non è sempre il più forte ma quello che riesce a intricare meglio. Certo a questo punto la domanda del lettore sarebbe: ma allora se è tutto marcio, di cosa ti magnifi-chi? Del fatto che rimane dentro ognuno di noi, quel bambino che ha scoperto il campo di gioco, la corsa, la sfida, il pallone, la ma-glietta, la voglia di vincere, “un giorno all’improvviso …” poi quando si cresce, si diventa adul-ti, si diventa “grandi”, rimane co-munque in ognuno di noi qual-cosa di quel primo vagito, puro, limpido, senza macchia, senza imbroglio, senza caste, senza di-stinguo e nonostante tutto, quel ragazzino che è ancora da qual-che parte, dentro ognuno di noi, vuole continuare a confidare che almeno il gioco sia una cosa in cui credere. Si può arrivare se-condi anche senza che chi vince

deve necessariamente imbroglia-re, si possono battere record an-che senza vincere uno scudetto, d’altronde siamo stati sempre in seconda linea come Napoli, il sud si sa non ha mai contato granché nella storia di questo paese, quindi arrivare secondi o terzi oppure come nell’era De Laurentiis presenti sempre in Europa ora con la Champions ora con l’Europa League già sa-rebbe da magnificare e esaltarsi, certo sarebbe meglio vincere e soprattutto sarebbe meglio vin-cere un gioco senza barare. E questo non è l’augurio che faccio solo ai tifosi del Napoli, il mio augurio, la mia speranza è che sia così per tutti un giorno non lontano. … Nino non aver paura di tirare un calcio di rigore, un giocatore si vede dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia…Forza e onore.

Davide, deve essere accaduto qualcosa di anomalo, forse qual-che distrazione del Grande Oc-chio, che ha consentito questa singolarità in termini. Arrivare secondi essendo tra l’altro parte

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15sabato 14 maggio 2016 www.stadio5.it

pagine 284 - ill. - prezzo € 16,00isbn 978-88-6218-242-3

Nell’ottobre del 1908, cu-riosamente a Chiasso, si

disputava il primo Inter-Milan, la sfida che sarebbe diventata il derby italiano per eccellenza, il più giocato, il più prestigioso. Il derby della Madonnina ne ce-lebra la storia ripercorrendo in sessantuno storie la sua gloriosa epopea attraverso partite famose e incontri che pochi conoscono. Un lungo, intenso e vivace rac-conto, ricchissimo di aneddoti, interviste, personaggi: dai fratelli Cevenini all’immenso Meazza che segnò con entrambe le ma-glie, dai fuoriclasse come Nyers e il Gre-No-Li, Rivera e Mazzola, Matthaeus e van Basten, Ibra e Kaká, a giocatori magari meno celebri ma che un’impronta, nel-la stracittadina, l’hanno lasciata: Smerzi, Bonizzoni, Cappellini, Belli, De Vecchi, Minaudo e tan-ti altri. Calcio, dunque, ma non solo. Poesia, musica, fatti di cro-naca si inseriscono spesso e vo-lentieri nei racconti, al pari delle vicende di una città fortunata a possedere il derby. Perché la stracittadina, oltre a essere emo-zione allo stato puro, è anche de-mocrazia: una sorta di bipolari-

Alberto Figliolia, Davide Grassi, Mauro RaimondiIL DERBY DELLA MADONNINA

smo calcistico, l’esaltazione della dialettica, della libertà. Questo libro rappresenta un sincero, ap-passionato atto d’amore nei suoi confronti.Alberto Figliolia è giornali-sta pubblicista. Collabora con il «Gazetin», periodico indi-pendente di cronaca civile, e «tellusfolio», rivista telematica “glocal”. Allenatore di basket, ha provato a coniugare la passione dell’insegnamento con i concetti di agonismo, democrazia e soli-darietà. Collabora con Silvana Ceruti alla conduzione del Labo-ratorio di Scrittura creativa nella Casa di Reclusione di Milano-Opera. Ha scritto numerosi libri navigando fra poesia e sport. Condivide con Çlirim Muça la vocazione alla divulgazione del-lo haiku e crede con fermezza nel martello libertario e gandhiano della poesia.Davide Grassi, giornalista pub-blicista, ha collaborato con diver-si quotidiani nazionali – tra cui il «Corriere della Sera» – prima di approdare agli uffici stampa. Ha pubblicato Inter? No, grazie! (Li-mina, 2002), Rossoneri comun-que (Limina, 2003) – antologia curata con Andrea Scanzi –, La palla è rotonda? (Limina, 2003), Rossoneri. Il manuale del perfet-

to casciavit (Fratelli Frilli Editori, 2008). Nel 2013, ha curato il Dia-rio della mia guerra (Segni e Pa-role), scritto da suo padre Paolo, e nel 2014 ha partecipato all’an-tologia 33 Racconti rock (QuiE-dit). Il suo sito è www.davideg.it, il blog www.fuorigiocoblog.com. Mauro Raimondi, milanese, ha esordito nel 2003 con Invasione di campo. Una vita in rossonero (Limina), partecipando all’an-tologia Rossoneri comunque (Limina, 2003). Insegnante di Storia di Milano, ha curato la biografia del poeta Franco Loi in Da bambino il cielo (Garzanti, 2010). Della sua città ha raccon-tato il cinema in Milano Films 1896/2009 (Frilli, 2009, coautore M. Palazzini), le testimonianze dei viaggiatori stranieri in Dal tetto del Duomo (Touring Club, 2007) e i libri in CentoMilano (Frilli, 2006). I tre autori hanno pubblicato insieme Centonovan-tesimi (Sep, 2005), Eravamo in centomila (Frilli, 2008) e Portieri d’Italia (A.Car, 2010). Nel 2010, Figliolia e Grassi hanno inol-tre scritto La sua Africa. Storia di Samuel Eto’o (Limina), e nel 2012 Grassi e Raimondi hanno pubblicato Milano è rossonera (Bradipolibri).

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Giro d’Italia 2016

Parla tedesco l’inizio del Giro

Giovanni Labanca

Il Giro d’Italia, dopo otto giorni, regala emozioni a non finire. Prima gli sprint vincenti di Kittel, poi di

Greipel, quindi la zampata ma-

A Roccaraso si rivede anche PozzovivoTOM dUMOULIn sEMPRE PIù ROsA

Tom Dumoulin, sempre più leader del Giro

gnifica di Ulissi. A Roccaraso la sesta tappa ha premiato il belga Wellens, però c’è stata una bella prova di Domenico Pozzovivo che ha risposto immediatamente

all’allungo della maglia Rosa Do-moulin, partito all’attacco dopo il tentativo di Nibali. Il Lucano non ha mollato la ruota del le-ader olandese, piazzandosi al sesto posto nel tappone di Roc-caraso.“Non era sicuramente la mia cor-sa questa sesta tappa -ha confes-sato il capitano della Ag2R - io ci ho provato. Quando ho visto partire Nibali quasi per reazio-ne ho pigiato sui pedali, quando Vincenzo ha rallentato ed è par-tito Domoulin, non ho fatto al-tro che aumentare la forza” Per Pozzovivo si è trattato del sesto posto che gli è valso il tredicesi-mo in classifica generale con un ritardo di 56’ dal capolista Du-

moulin. “Il mio obiettivo è quello di arrivare a Torino tra i primi 5. Non sarà facile perchè non sono ancora al meglio della condizio-

ne fisica dopo l’incidente che ho avuto lo scorso anno” Pozzovivo in questi giorni è seguito tappa dopo tappa dalla moglie Valen-

tina, nonostante qualche critica che non sta nè in terra nè in cie-lo. Stesso discorso per Vincenzo Nibali che al suo seguito ha papà e mamma. Lo squalo dello stret-to nel tappone di Roccaraso ha provato a saggiare i suoi muscoli, tentando di staccare Domoulin. Ma l’olandese ha risposto alla grande staccando addirittura il corridore dell’Astana infliggen-dogli 21’ di distacco.“Ho visto partire forte Nibali - ha detto Dumoulin - e la prima cosa che ho fatto è stata quella di bloccarlo. Poi ho visto che era in leggera difficoltà e sono partito per staccarlo. Mi è andata bene e ringrazio anche i miei compagni di squadra”

Tim Wellens, vincitore della 6° e 7° tappa

A Roccaraso trionfa invece Wellens

Il giro sta risalendo la peni-sola con Dumoulin in Rosa, dopo la parentesi in Olan-da, dove il leader della corsa

Kittel, tedesco con una doppiet-ta, hanno firmato le prime tre tappe del Giro. Kittel è arrivato in maglia rosa a Catanzaro dove il giro è ripartito verso il Nord con Ulissi che ha messo a segno un allungo solitario la zampata

Luigi Sada

vincente sul traguardo di Praia a Mare. Il giorno successivo a fe-steggiare la vittoria a Benevento è stato il tedesco Greipel, che ha messo in fila il francese Dema-re, vincitore della Sanremo, il nostro Colbrelli, approfittando dell’assenza di Kittel, tagliato fuori nel tratto conclusivo per una caduta di diversi corridori. Nella terza frazione, che porta-va i corridori a Roccaraso con la prima salita del Giro, si è im-posto alla grande Tim Wellens. Il corridore ha promosso la sua azione raggiungendo il quintetto dei fuggitivi, partito dopo pochi chilometri dal via. Il gruppetto si è ridotto a tre elementi, cioè l’al-banese Zhupa, il nostro Bisolti ed il russo Kolobnev. In cima al GPM di Bocca della Selva Bisolti transita primo ed terzetto porta a quattro minuti il vantaggio sul

André Greipel, 33 anni, primo sul traguardo di Foligno

gruppo. In discesa, i tre vengono agganciati da Didier, Bellens e Ligthar in breve il quintetto ac-cumula minuti di vantaggio por-tandolo addirittura a otto minuti a venti chilometri da Roccaraso. Nel primo passaggio della cit-tadina abruzzese, Bellens fa il vuoto, mentre progressivamente rientrano il danese Fuglsans e il russo Siutscu, i due assolvono e staccano Didier e Bisolti, mentre dal gruppo, dopo uno scatto sen-za successo di Nibali, esce alla grande la maglia rosa Dumoulin, tallonato da Pozzovivo, che ter-mina sesto, primo degli italiani. Per Bellens un trionfo. Ieri arrivo a Foligno, partenza da Sulmona, con la settima tappa vinta anco-ra, dopo la volata di Benevento, da André Greipel, il 33enne della Lotto-Soudal ha bruciato Gia-como Nizzolo (Trek-Segafredo) costretto alla seconda piazza e Sacha Modolo che arriva terzo al traguardo. Oggi si va ad Arezzo, con asperità dell’Alpe di Poti, a venti chilometri dall’arrivo.

La gioia di André Gripel sul podio di Foligno

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17sabato 14 maggio 2016 www.stadio5.it

buco NERO

Luigi Sada

finestra sul mondo e dintorni

Giovanni Labanca

Attualità

Corruzione e abusivismo, come sempre impuniti

L’America deve cambiareSe togliamo il successo del-

la Seconda Guerra Mon-diale, l’America, cioè gli USA, dal 1945 in avanti

ha combinato solo pasticci. Gra-zie grandissimo per aver battu-to il nazifascismo, ma poi solo errori, cominciando dai colpi di stato finanziati dalla Cia con la sponsorizzazione dei gover-ni fantocci del Centro America, vedi Cile, per finire alle armi se-grete nascoste da Saddam poco dopo l’attentato alle Torri dell’11 settembre 2001 e mai trovate. La guerra in Corea è stata una mos-sa criticata, però giusta, quella in

Vietnam un vero disastro, non solo politico, con troppi morti da un a parte e l’altra, accompagna-te da alcune vigliaccate USA nei confronti della popolazione lo-cale etichettata terrorista, con i Viet Cong che colpirono le trup-pe americane senza pietà con ag-guati e conseguenti rappresaglie.Alla fine, gli Stati Uniti hanno dovuto abbandonare il Vietnam fuggendo da Saigon nel caos generale. Allora il nemico da combattere era il comunismo, il virus che aveva contagiato metà Europa e buona parte dell’Asia. Il Bolscevismo era il male per-

chè costruiva muri a Berlino e ai confini dell’URRS. Però alla fine con l’avvento di Gorbachov il Soviet si è sciolto come neve al sole. Ma dal nostro punto di vista, anche prima della caduta del comunismo, l’URSS era stata messa sotto accusa dall’America per l’invasione dell’Afganistan. Giusta perchè Mosca combat-teva i famigerati talebani che a loro volta arrivati al potere han-no trasformato il paese in una dittatura oscurantista la vittoria su Mosca. Cosa ci ha guada-gnato l’America con la sconfitta dell’URSS? Niente. Si è trovata

con una polpetta avvelenata in mano con gente che lapidava e giustiziava negli stadi le donne colpevoli solo di essere del sesso opposto agli uomini. Poi cosa è successo? Gli USA hanno avuto l’11 settembre e Bush ha pensato prima di invadere l’Afganistan, poi a far crollare il regime di Saddām Husayn facendo guerra ad una Nazione ormai alla canna del gas dopo i bombardamenti di Bush con la scusa delle armi segrete. Quando sono scoppiate le Primavere Arabe, con l’assas-sinio di Mu’ammar Gheddafi, la cacciata di Mubarak e la guerra

civile in Siria, dove Assad è stato attaccato dai ribelli, col risultato di creare potenziali jihadisti e possibili combattenti dell’ISIS. L’ISIS che tanto per cambiare è tornata alla ribalta a Monaco di Baviera dove è stata uccisa una persona e feriti tra i giovani da un atto terroristico individuale. Il governo tedesco ha poi smen-tito gli indizi che porterebbero allo Stato Islamico contro l’ag-gressore è infatti un giovane non islamico, ma i testimoni hanno sottolineato che al momento dell’attacco la persona ha urlato alle vittime Allah Akbar.

Ormai è una bella abi-tudine, sempre nel nostro Bel Paese, fare due cose di cui si è

sicuri di rimanere impuniti: cor-ruzione e abusivismo.La colpa principale come al so-lito non è mai di nessuno, ma si riversa sempre su gli altri.La corruzione fa da corollario a tutta la vita del Paese ed investe politici di ogni risma, il cui ca-pofila sembra essere in questo periodo quello di maggioranza se ogni giorno assistiamo ad ar-resti in tutte le direzioni. Ma or-mai non ci fa più caso nessuno e sembra che la cosa non interessi più di tanto, grande com’è anche l’assuefazione ad un fenomeno molto diffuso. Quando vengono

arrestati, si dichiarano innocenti o al massimo che hanno fidu-cia nella magistratura, salvo poi vedere la magistratura prendere altre strade.L’abusivismo ha origini lonta-nissime ed anche qui, la politica ci ha messo una buona mano, essendo sempre stata tra le pri-me ad “abusarne”. Ora vogliono abbattere tutto in nome di chi sa quale legge e staremo a vedere quello che succederà. Case co-struite sulle spiagge ed in bella mostra di cui ora si pretende l’ab-battimento, ma in nome di che logica si fa una cosa del genere se la legge ha sempre permesso tutto? Non ci dobbiamo meravi-gliare affatto, tanto è il solito sca-rica barile o tira e molla, anche se qualche villetta viene tirata giù per la dimostrazione di una forza che per forza lo stato deve dimostrare di avere, comunque e sempre, ciò di cui siamo lieti, a ben vedere.Ora è tempo di elezioni e non dovrebbero mancare le promes-se che fanno allentare la morsa per poi riprendere subito dopo il voto. Perchè della campagna elettorale non ne fanno un punto fermo? E’ quello che chiediamo a tutti i candidati, con la spe-ranza che il monito dei cittadini possa essere ascoltato una buona volta, ma ci sarà ragione di cre-dere che se ne farà ben poco. Staremo a vedere come andran-no le cose.

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sabato 14 maggio 2016 www.stadio5.it18

n o n s o l o c a l c i o

Suoni eSapori

Presentato alla Feltrinelli di Napoli alla scoperta dei segreti delle tavole dei Borbone Fra ragù,

cannoli, un caciocavallo che fu un pegno d’amore e maccheroni Perché i palermitani prepararo-no l’arrosto panato per saluta-re gli ebrei cacciati nel 1492? E perché i napoletani chiamavano il riso sciacquapanza? Qual è la vera storia della cassata o dei cannoli? Quando sono stati in-ventati gli struffoli? E perché è cambiata la forchetta? E i mac-cheroni: sono lunghi o corti? E il ragù? Perché è legato alla regi-na Maria Carolina, così come la pizza alla regina Margherita? E quanti sanno che il caciocavallo

Un RICETTARIO fAVOLOsO E sAPORITOALLA sCOPERTA dEL REgnO dELLE dUE sICILIEfu il pegno d’amore tra Ferdi-nando I e quella che diventerà la sua moglie morganatica, donna Lucia Migliaccio? Tra «munnez-zaglia» e bruschette garibaldine, ecco srotolarsi la cucina del Sud, del Regno delle due Sicilie, di due regioni strettamente legate tra loro per temi, tempi, ricet-te, ingredienti. Una storia che diventa alla portata dei più pic-coli, spinti non solo a provare le ricette, ma anche a scoprire una cucina sana. La sfida di mettere insieme storia del Mezzogiorno, tradizioni culinarie e conqui-stare i più giovani è di una inse-gnante e scrittrice palermitana, Lietta Valvo Grimaldi che, dopo aver già tentato di spiegare ai ragazzi la storia di Palermo e di Catania, della Sicilia, della Villa del Casale e del Serpotta, prova

ad instradarli sulla via della cu-cina. Il suo «Favoloso ricettario del Regno delle Due Sicilie per ragazzi molto golosi», pubblica-to da Pietro Vittorietti editore, sarà presentato venerdì alle 18 alla libreria La Feltrinelli in piaz-za Santa Caterina, al suo fianco lo chef Antonello Colonna, l’av-vocato Anton Emilio Krogh e la giornalista del Corriere del Mez-zogiorno Anna Paola Merone.Un libro leggero leggero, agevole e prelibato, zuccherino come la pastiera e succulento come una pizza: a corredo dei racconti, delle ricette e delle favole ci sono anche le illustrazioni ironiche e colorate di Bianca Martorana Tusa, al fianco della scrittrice già guide precedenti. Uno stra-ordinario viaggio attraverso i sapori delle tavole dei Borbone.

Un libro dove viene raccontata la storia del regno delle Due Sicilie attraverso una galleria di perso-naggi. Le sorti del babà, per fare un esempio, si intrecciano con quelle di un nostalgico sovrano polacco defraudato del suo re-gno, e poi ecco Federico II Totò, Garibaldi: tutti legati ad una pie-tanza di cui erano terribilmente golosi.Un volume dedicato al «buon mangiare», in senso mediter-raneo, che permetterà agli in-segnanti di scuole elementari e medie di portare avanti in ma-niera creativa un progetto di educazione alla salute alimenta-re in modo efficace e divertente. Una idea creativa per grandi e piccini, per un antico slow food salutistico ed innovativo nel se-gno della tradizione.

Termina con la fine del campio-nato, per quest’anno, anche que-sto nuovo esperimento, una ru-brica dedicata ai suoni e ai sapori del Mediterraneo, mi auguro di avere fatto cosa gradita ai lettori di Stadio5, ripromettendomi di proseguire il progetto anche per

gli anni a venire, perché sono certo che il cibo, la musica, la tradizione, la cultura meridiana sia luogo di incontro e amicizia fra i popoli.Un saluto affettuoso a tutti e a ri-leggersi al più presto.Forza e onore

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19sabato 14 maggio 2016 www.stadio5.it

Anastasia Mazzia

Unico film italiano in concorso al Festival di Cannes 2016, nella sezione “un Certain

Regard”, “Pericle Il Nero” arriva nelle nostre sale dal 12 maggio. Adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Giu-seppe Ferrandino, il film diretto da Stefano Mordini (“Provincia Meccanica”, “Acciaio”) vede Ric-cardo Scamarcio nei panni del protagonista e del co-produttore.

Scamarcio diventa un camorrista

PERICLE IL nEROboss camorrista della zona, emi-grato pure lui in Belgio. Il suo compito è fare il “culo alla gente”, cioè punire i debitori ed i detrat-tori umiliandoli nel modo più turpe. Durante una spedizione punitiva però Pericle commette un grave errore e così scatta la sua condanna a morte. In una rocambolesca fuga che lo porte-rà fino in Francia, Pericle incon-trerà Anastasia (Marina Foïs), che gli mostrerà la possibilità di

tico. Il regista, infatti, sceglie di raccontare non una storia di camorra, ma di redenzione, di presa di coscienza. Pericle è un criminale, un peccatore ma grazie all’amore, nel senso più romantico del termine, scopre come potersi riscattare. La regia risulta essere lineare ed attenta, lo sviluppo narrativo invece è altalenante. Buona è l’interpre-tazione del cast, in particolare quella del protagonista Riccardo

Belgio, Liegi, camorra napole-tana.  Pericle Scalzone, detto “il nero”, è un giovane al servizio di Don Luigi (Gigio Morra), noto

una nuova vita. “Pericle il nero” è un noir esistenzialista. Violen-to e crudele il film di Mordimi è anche un film d’amore roman-

Scamarcio. “Pericle il Nero” è un prodotto cinematografico ben confezionato che riflette sulla solitudine e sulla miseria umana.

Dal 18 maggio arriva nelle nostre sale l’ul-timo film di Stefano Calvagna “Si Vis Pa-

cem para Bellum”. Stefano (Ste-

Si Vis Pacem Para Bellum

La criminalità romana

fano Calvagna) è un uomo solitario che lavora come buttafuori in una discoteca. E’ anche un killer alle di-pendenze di alcuni loschi individui e la sua terra di caccia sono le strade di Roma. Un giorno incontra e s’in-namora di Lee Ang (Francesca Fiu-me), una ragazza che lavora come cameriera nel ristorante di famiglia. Stefano così propone a Lee Ang di lasciare Roma e partire per la Cina per iniziare una nuova vita. Prima della partenza però scopre che il pa-dre di lei è coinvolto in pericolosi e loschi giri. Il giovane regista Calva-gna (“In Nomine Satan”, “Non esclu-

do il ritorno”) ritorna al cinema con un thriller che vanta un budget irrisorio (ap-pena 17 mila euro) e tempi di lavorazione minimi (due settimane).  Prendendo in prestito la nota locuzione latina usata per affermare che uno dei mezzi più efficaci al fine di assicurare la pace è quello di essere armati e in grado di difendersi, Ricorda nel plot diversi modelli cinematografici appartenenti alla cinematografia interna-zionale, ma questa volta ambientata nel-la metropoli romana. Il protagonista è in realtà un piccolo eroe: uccide per denaro ma allo stesso tempo ha una sua moralità, è sempre pronto a difendere i più deboli.Con un buon ritmo ed una sempre at-

tenta regia, però non vanta nè originalità nè alcuna aspirazione artistica. Infatti la pellicola sembra essere più adatta al pic-colo schermo a causa delle sue numero-se ingenuità narrative. Nota sicuramente positiva della pellicola è il sottile velo di romanticismo. Tra sesso e violenza, il vero amore è quello sottaciuto, accarezzato, di-feso. Buone sono le interpretazioni: Stefa-no Calcagna ha sempre il suo accattivante appeal romanesco, brava risulta essere an-che Francesca Fiume.“Si Vis Pacem para Bellum” è un piccolo prodotto cinematografico, ben confezio-nato ma senza molte aspirazioni.

Cinema

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sabato 14 maggio 2016 www.stadio5.it20

Musica

Riccardo Sada

La techno di Ch’Ab, ov-vero del dj Alessandro Martino, viene rivista in tre remix curati ri-

spettivamente dal turco Emir Hazir (“Mediterraneo”), da Nikola Carusso (“Basic Info”) e da Earth Control Room (“Besik-tas”). Il tutto esce l’11 giugno su Underground, label techno del gruppo Media Records. Classe 1982, il dj producer è noto per la traccia “Polymeric” (Labrynth) e si muove nell’ambiente della un-derground dal 2009. Cofonda-

La techno di Ch’Ab

Le sue tracce techno sono influenzate da suoni mentali, psichedelici, ipnotici e sperimentali

tore del progetto Loungesquatt Organization, ha lavorato in fe-ste tra Milano e Berlino. Negli ultimi anni Ch’Ab ha suonato al fianco di vari artisti euro-pei e internazionali nella scena underground e non, come Len Faki, Gary Beck, Rebekah, Laura Jones, Neverdogs, Chris Libera-tor, Henry Cullen aka Dave the Drummer, Lawrie Immersion, Rachel Rackitt, Jerome Hill, Rob Stow, Dj Zebedee, Francesco Zappalà, Mad Alba e tanti altri.Media Records, in qualche modo ha cambiato o arricchito la tua vita come produttore?“La mia avventura con Media Re-cords è appena iniziata. Ma credo che cambierà evolvendosi in qual-cosa di ancora più particolare. Sono molto felice e per me è un onore lavora con Media: si tratta

di una sorpresa inaspettata, non pensavo che in realtà potesse ac-cadere”.Hai nuove produzioni in can-tiere?“Sì ma ora sono concentrato sul mio nuovo e.p, fuori a brevissi-mo”.Pensi che il tuo stile musicale può essere identificato con un uno specifico?“Sì, io lo chiamo sicuramente techno: suoni mentali, psichedeli-ci, ipnotici e sperimentali”.Come sarà il suono del futuro?“Credo che il suono sia sempre in evoluzione, sono però le persone che devono apprezzarlo: si tratta di andare avanti in modo costan-te nello sviluppo. Altrimenti si continueranno a sentire le stesse cose”.

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21sabato 14 maggio 2016 www.stadio5.it

WECAndAnCE fEsTIVAL 2016Dixon, DJ Tennis, Jamie Jones, Pachanga Boys, Recondite, Roy Davis Jr and Young Marco amongst the first names announced for WECANDAN-CE festival on Belgium’s Zeebrugge Beach 13-14 August 2016

Zeebrugge Beach, Belgium

Introducing WECANDANCE. Taking place from 13-14 August 2016, on the sun-kissed golden sands of Zeebrugge Beach in Belgium, WE-CANDANCE festival showcases an exceptional line-up of quality un-derground music across 4 main stages.

Alongside headline sets from acts including Innervisions co-founder Dixon, Life And Death label head DJ Tennis and Hot Creations/Pa-radise main man Jamie Jones, the stunning beach location will also play host to house and techno’s finest, including Recondite, Pachanga Boys, Vaal, Woo York, Roy Davis Jr, Young Marco, Goldffinch and Maribou State. The acts announced so far include:

DIXON / JAMIE JONES / RECONDITE / DJ TENNIS / PACHAN-GA BOYS / VAAL / WOO YORKEDUARDO CASTILLO / OCEANVS ORIENTALIS / GOLDF-FINCH / MILO HÄFLIGER / JULIOYOUNG MARCO / TROYBOI / ROY DAVIS JR / VIC CREZEE & MC LYRICAL TIE / LIDOMARIBOU STATE dj set / ERAN AVINER / MILO HÄFLIGER / SAM TIBA / HAMZAPAOLO FRANCESCO / KAPIBARA / BONNIE BANANE / LOVE-FINGERS

Amelie Lens / Bafana / Bart Ricardo / Bibi Seck / Bleu Bleu / Charlotte DC / DiscoVery / EaglEmily Jeanne / Faisal / Gus & Sense / Hits & Tits / Jean Le Rouge / Kaiserr / Kong / KoodooL. Bossa / Maté / Mickey / Monsieur Moustache / Mr Jay / Mr Wonder & I.Z. Mc / Neon / NosedripRick Shiver / Ritchie Santos / Sheridan / Simon Le Saint / Sixsixsixties

/ Smith Davis Vs CdriqueSurvivor Tag Team / Thang / The Lizzies / Zoey Hasselbank

+MORE TO BE ANNOUNCED

WECANDANCE fuses together the very best in music, food, art and style for a one-of-a-kind festival experience. The theme for the fourth edition of WECANDANCE is SPACE.

#WECANTASTEFood is a big part of the #WCD16 experience, with an exceptional level of quality food available at the on-site Food Market. Visitors will be able to choose from a wide and international range of signature dishes developed by premium restaurants and chefs, inspired by this year’s festival theme of Space.

For those who want to opt for that little extra, WECANDANCE are delighted to welcome revered restauranteurs The Jane, where the lu-cky few can savour a tastebud-tingling meal, prepared by celebrated chefs Sergio Herman and Nick Bril. For this occasion Sergio Herman and Nick Bril will close their doors in Antwerp and move their entire staff to WECANDANCE for two entire days. Drinks specialists and master mixologists Pure C will also be providing spacey cocktails.

#WECANCAMPSubmerge into the complete WECANDANCE experience with a camping ticket. The camping zone, which offers space to bring your own tent and the option of luxury cabins, will be opened on 12th of August with a barbecue, all soundtracked with a guest DJ, to ensure a laid back vibe to get people in the festival mood. More information

about the different packages can be found on www.WECANDANCE.be.

#WECANDRESSThe festival theme for this year’s edition of WECANDANCE is SPACE! In terms of festival decoration, you can expect a futuristic freshness of raw constructions and monochrome simplicity. On the style side, think sheer materials, sleek metallics, futuristic textiles with splashes of eye-blinding white and silver.

KEEP THE BEACH CLEANLast year we had a great and especially clean edition, collaborating with the Surfrider Foundation Europe to protect and enjoy the Bel-gian coast. We also teamed up with CO2LOGIC to reduce our eco-logical footprint by making an effort for a clean environment and by compensating the remaining climate impact. This year we can proudly say that we are a CO2 Neutral Festival thanks to this partnership.

Book your place at #WCD16 now at www.WECANDANCE.be.

TICKETSWCD Weekend Ticket €79.00WCD Saturday Ticket €49.00WCD Sunday Ticket €49.00The Jane Saturday €175.00The Jane Sunday €175.00Book now at wecandance.be/tickets

CAMPINGWECANCAMP Easy €40.00(1 person, bring your own tent, excl breakfast & entrance)WECANCAMP Easy Relax €205.00(2 persons, incl. WCD tent, excl breakfast & entrance)WECANCAMP All inc. €410.00(2 persons,includes luxe-cabin, 50€ drinkvoucher, excl breakfast & entrance)Book now at wecandance.be/tickets

VIPTHE OBSERVATORY: KITSCH CLUB X MAGIC€2500 / 10 people (10x entrance + €1700 spending budget)€1500 / 10 people (10x entrance + €700 spending budget)HYPER GALAXY: BLOODY LOUIS€2500 / 10 people (10x entrance + €1700 spending budget)€1500 / 10 people (10x entrance + €700 spending budget)For more information about the different packages, contact [email protected]

WECANDANCE 2015 AFTERMOVIEhttps://youtu.be/denmzX_xDQ0

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Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011

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