n 37 2015 milan chievoweb

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www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO Sport & Spettacolo mercoledì 28 ottobre 2015 anno 5 numero 37 Milan Chievo “Ragassi se oggi non corremo tutti lo ciapemo nel cul… (Nereo Rocco)

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www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIOSport & Spettacolomercoledì 28 ottobre 2015 anno 5 numero 37

Milan

Chievo

“Ragassise oggi non corremo tuttilo ciapemo nel cul…”(Nereo Rocco)

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mercoledì 28 ottobre 2015 Stadio5.it2

MILAN Arbitro: Piero Giacomelli di Trieste

M i l a n Chievo

Allenatore A

llena

tore

CHIEVO

DonnarummaAbate, Alex, Romagnoli, Antonelli;Kucka, Montolivo, Bertolacci;Cerci, Bacca, Bonaventura

BizzarriCacciatore, Gamberini, Cesar, Gobbi;

Castro, Rigoni, Pinzi;Pepe;

Paloschi, Meggiorini

(4-3-3) (4-3-1-2)

PER UNA NOTTE SIAMO IN CIMA ALLA CLASSIFICASa

ndro

Maz

zola

Ai cugini dico occhio al Chievo

STADIO MEAZZA ORE 20.45

SinisaMihajlovic

RolandoMaran

Questo campionato è ‘nu babbà’ direbbe-

ro a Napoli. Una squadra davanti, è la Roma, poi una grande ammucchiata: Fiorentina, Inter, Lazio e Napoli, appunto, distan-ziate di soli due punti. Il Milan è dietro, la Juven-tus gli fa ombra. Prima di loro c’è il Sassuolo, che ha perso con i rossoneri, an-che se il rigore non c’era. A proposito dei rossoneri, ora c’è il Chievo. Contro il Napoli gli uomini di Maran si sono compor-tati molto bene, quindi Mihajlovic, che ha visto la partita, è avvisato. Un’al-tra vittoria e il tecnico serbo avrebbe inchiodata la panchina, ma guai dare qualcosa di scontato. In questo campionato è mol-to pericoloso. Dopo nove giornate, tutte le squadre hanno subito sconfitte, la Juventus già tre, il Mi-lan addirittura quattro. I Mihajlovic-boys hanno rosicchiato qualche pun-ticino là dietro, ma sono attesi da prestazioni molto più convincenti. Il 4-3-3 è il modulo che funziona di più e Bacca con Luiz Adriano sembrano gli at-taccanti più affidabili. E’ comunque risaputo che il Milan non può che vin-cere con “mussi volanti”, perché qualsiasi risultato diverso sarebbe un pas-so indietro nella crescita della squadra. Dal punto di vista morale, più che della classifica. I tifosi ros-soneri sono ben lungi dal perdonare una dirigen-za che non riesce a essere chiara fino in fondo sulle strategie del club. Mister Bee aleggia come se fos-se un’entità mistica, c’è, si vede, ma nessuno sa cos’è. Silvio Berlusconi professa sicurezza, Adriano Gal-liani distribuisce mes-saggi di tranquillità, la realtà in verità non abita certo in Via Aldo Rossi. La scelta di far giocare Donnarumma al posto di Diego Lopez la dice lunga sulla situazione buffa che sta vivendo la squadra. Un portiere così giovane, un bambino, (classe ’99) buttato in mezzo alle or-tiche di San Siro contro il Sassuolo, subendo un gol non irresistibile. Avesse perso contro gli emiliani, probabilmente staremmo qui a parlare di Mihajlo-vic all’esilio, come ennesi-mo fallimento di Galliani e compagni. Il serbo per il momento resiste. Galliani sorride. Noblesse oblige.

Un po’ di for-tuna ci voleva anche per l’In-ter. Ho temuto

per qualche attimo che finis-se male la gara col Bologna dopo l’espulsione di Melo. E’ andata bene e ci intaschia-mo i tre punti sorpassando la Roma in classifica. Non sembra vero di vedere l’Inter al comando delle operazioni alla decima giornata. Ma fi-nalmente la cosa si è avverata. Auguriamoci che questa sera l’Udinese metta un bavaglio alla Roma, anche se i giallo-

rossi visti a Firenze mi sono sembrati in gran spolvero ed in ottima forma. In testa alla classifica, sempre che la Roma non batta l’Udinese, questa notte assieme a noi potreb-bero esserci anche Lazio, Fio-rentina e Napoli. Più Napoli,

ovviamente, perché la squa-dra di Sarri giocherà al San Paolo col Palermo che non mi è sembrato affatto irresistibi-le qualche giorno fa con l’In-ter. Comunque, avrà vita più dura sicuramente la Lazio a Bergamo con l’Atalanta men-

tre la Fiorentina col Verona al Bentegodi potrebbe trovare la strada leggermente in disce-sa rispetto alla formazione di Pioli. Tirando in ballo i cugini direi che il match col Chievo dovrebbe farli salire in clas-sifica superando il momento delicato dei rossoneri. Però, attenzione perché il Chievo ha il dente avvelenato per le

sconfitte con il Genoa e col Napoli. Non avrà vita facile neppure la Juventus col Sas-suolo perché la squadra di Di Francesco, pur perdendo col Milan, ha confermato tutte le sue qualità meritando l’attua-le posizione in classifica.

Tempi andati!

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3mercoledì 28 ottobre 2015 Stadio5.it

Rimandato a settembrela partita

*

*

cla

ssif

ica

ma

rcatori

LA CLASSIFICA

18

6712

18

11 5

Éder Citadin Martins

7

21 1420

10

131418

1112

15

Gonzalo Higuain

7

14

Nikola Kalinic

5

Lorenzo Insigne

6

1 partita in più

10 5

*

Ci sono voluti 86 minuti al Milan per avere la meglio sul Sassuolo rima-

sto in dieci per oltre 1 ora di gara. Nulla di eccezionale, una vittoria poco convincen-te, ma contano i tre punti e sono arrivati, dopo oltre un mese di astinenza. I tre punti conquistati domenica scor-sa non metto al sicuro Sini-sa Mihajlovic ma lo aiutano a preparare la gara di oggi con meno tensione. Contro il Sassuolo qualcosa di buo-

no si è visto e soprattutto si è rivista la testata vincente di Luiz Adriano, ma vincere una partita in casa in superiorità numerica per oltre 1 ora non promette nulla di buono. Toc-ca sempre a Bacca sbloccare il risultato, pronto all’appello e ci riesce alla mezz’ora grazie al rigore che è costata l’ingiu-sta espulsione del portiere neroverde Consigli. Come da copione, a Di Francesco è toccato sacrificare Floro Flo-res per Pegolo, alla ripresa arriva puntuale il pareggio di Berardi che su punizione sorprende il sedicenne debut-tante Donnarumma preferito a Lopez. Lo schieramento più consono a Mihajlovic resta il 4-3-3, utilissimo oggi alla se-conda prestazione da dentro o fuori. La curva Sud prote-sta lascino nell’area solo stri-scioni di protesta, in questo momento il Milan è ingiu-stamente solo. Troppo facile riempire gli spalti se la squa-dra del cuore vince. I tifosi rossoneri non risparmiano nessuno, proprio come recita uno degli striscioni in curva:

“Da questa situazione imba-razzante non salviamo nes-suno”, neppure il tecnico che si vede uno striscione dedi-cato solo a lui: “Un allenatore che a parole si è dimostrato un grande Sergente ma nello spogliatoio e sul campo non ha cambiato niente”. Momen-ti difficili per l’intero abbien-te rossonero. Nota positiva dell’incontro Milan-Sassuolo è quella sul portierino rosso-nero Donnarumma, spiccata personalità, buona scelta di tempo nelle uscite su pal-le alte e basse, bravo ma con

qualche responsabilità sul pa-reggio di Berardi. Oggi altra partita e altro giro di giostra. Sulla carta il Milan porterà a casa gli altri 3 punti utili al tecnico per disfare la valigia, ma guai a dare per sconta-ta la vittoria, soprattutto con l’ottimo Chievo che domeni-ca scorsa ha subito un vero e proprio scippo. Di certo i cli-vensi renderanno la vita diffi-cile ai rossoneri. Il passato dà ragione al Diavolo: 26 fin qui le gare disputate dalle due for-mazioni, 19 vittorie rossonere contro le due dei gialloblu,

cinque i pareggi. Al Meazza le vittorie del Milan sono 11 e due pareggi. I gialloblu a San Siro non hanno mai vinto contro i rossoneri. Il Chievo questa sera proverà a vincere la prima partita sotto gli oc-chi attenti della Madonnina. Maran potrebbe schierare il 4-3-1-2 con Bizzarri; Cac-ciatore, Gamberini, Cesar, Gobbi; Castro, Rigoni, Pinzi; Pepe; Paloschi, Meggiorini. Mihajlovic risponderà con il modulo più consono al gio-co rossonero, il 4-3-3 con il

giovanissimo, alla sua secon-da partita in Serie A, Donna-rumma tra i legni con Abate, Alex, Romagnoli e Antonelli a proteggerlo; a Kucka, Mon-tolivo e Bertolacci il compito di macinare gioco e servire il tridente incaricato al gol Cerci (sicuramente preferito a Luiz Adriano, almeno nella prima frazione di gioco), Bac-ca e Bonaventura. Il dubbio in casa rossonera è sempre lo stesso: Abate o De Sciglio come trezino destro?

Mohamed Salah Carlos Bacca

5 5

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Massimo Gobbi nasce a Milano il 31 ottobre 1980.

Cresce nel Cormano, squadra della periferia del capoluogo lombardo ma supportato dall’a-grgazione alle giovanili del Mi-lan, e nella stagione 1999-2000 inizia il suo girovagare in Serie C. Nel 2004 con il Cagliari gio-

Alberto Paloschi, nato a Chiari in pro-vincia di Brescia, si forma nelle giovanili

del Milan dal 2002 al 2008. L’esordio in prima squadra è vincente pur perdendo l’incontro, a 17 anni, contro il Catania, gara di Coppa Italia persa in casa per 1-2, suo il gol partita. Anche alla seconda uscita ufficiale con la prima squa-dra segna ancora il gol partita, 1-1 sempre con-tro il Catania nella partita di ritorno di Coppa Italia. In Serie A debutta in casa contro il Siena il 10 febbraio 2008 (1-0). Dopo l’esperienza a Parma in Serie B e la conquistata promozione in Serie A l’anno successivo, Alberto Paloschi passa al Genoa. Il Milan ha provveduto intan-to a riscattare l’altra metà del suo cartellino dal Parma e gioca con i rossoblu che ne detengono la comproprietà con la società rossonera. L’8 agosto 2011 è passato in prestito con diritto di riscatto della comproprietà al Chievo. L’esordio in gialloblu è contro il Parma il 18 settembre 2011, gara persa per 2-1. Dal 2011 con il Chievo ha totalizzato 130 presenze e realizzato 38 reti.

Alberto Paloschi

Valter Birsa, classe 1986, è un centro-

campista sloveno arrivato in Italia il 2 febbraio 2011 per indossare la maglia del Genoa grazie ad un con-tratto quadriennale. L’anno successivo passa al Torino neopromosso in Serie A. Il 31 agosto 2013 passa a ti-tolo definitivo al Milan con un contratto triennale e con scadenza 30 giugno 2016. La maglia rossonera la in-dossa per la prima volta il 14 settembre all’Olimpico di

Valter BirsaTorino contro i suoi ex compa-gni granata (2-2). In rossonero segnerà 2 reti in 37 presenze. Il 9 luglio 2014 passa al Chievo in prestito per un anno. Con i gialloblu esordisce nella partita di Coppa Italia persa 1-0 con-

tro il Pescara. In campionato, invece, esordisce contro la Juventus. Il 2 luglio 2015 il Chievo acquista definitiva-mente il centrocampista slo-veno per 1.500.000 di euro della durata di tre anni. Ad oggi con i clivensi ha realiz-zato due reti in 37 presenze.

Massimo Gobbi

cherà la sua prima partita in Se-rie A. Nel giugno del 2006 passa alla Fiorentina per 3,8 milioni di euro. L’esordio in viola è contro l’Inter il 9 settembre 2006 e la prima rete, invece, arriva con-tro la Juventus il 2 marzo 2008. Nel 2010 passa al Parma e il 30 giugno si accasa finalmente a Verona indossando i colori del Chievo con cui firma un con-tratto biennale. Con i clivensi ha giocato sette partite senza anco-ra andare in gol.

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I Cugini

Luigi Rubino

Severa Bisceglia

Inter sempre meno convinta

Parliamone

Il passo è breve. Mihajlo-

vic non fa nemmeno

in tempo a godersi la

vittoria conquistata

domenica scorsa contro il

Sassuolo che già deve pensare

all’imminente sfida di questa

sera contro il Chievo. In altri

tempi la gara casalinga contro

i clivensi non avrebbe rap-

presentato un problema, ma

il Milan attuale è un malato

ancora in convalescenza, al-

meno in parte, e la guarigione

completa potrà essere annun-

ciata non solo con l’arrivo di

altre vittorie, ma con presta-

zioni migliori, da qui fino a

Natale. Poi ci sarà il mercato

invernale, quello di riparazio-

ne e non crediamo che Berlu-

sconi, al di là dei suoi impegni

quotidiani in politica, voglia

rimanere fuori dai giochi del

IL MILAN è gUARITO? AI CLIvENSI L’ONERE dELLA PROvA

campionato, dello scudetto

e lontano dalla gloria. In so-

cietà, intanto, già lavorano

per rinforzare la squadra.

Sicuro per ora il ritorno del

centrocampista Kevin Prin-

ce Boateng dallo Schalke 04;

squadra tedesca attualmente

proprietaria del cartellino del

giocatore, poi si opererà sul

mercato, non solo in base alle

reali potenzialità economiche

della società, che sono ancora

da decifrare, ma anche sulle

risposte che arriveranno dal

campo e dal suo allenatore,

spesso “messo alla berlina” da

tutti e al quale non viene dato

il tempo di lavorare in una

squadra in cui, purtroppo,

l’obbligo è quello di puntare

in alto e perlomeno ripren-

dersi un posto in Europa. In

difesa, contro il Sassuolo, il

tecnico serbo ha riproposto la

coppia centrale Alex-Roma-

gnoli che, come già accennato

nel numero scorso, ha dato

maggiore sicurezza e stabili-

tà ad una squadra in cerca di

una precisa identità tecnica e

tattica in tutti i reparti. Con-

tro il Chievo, invece, Mihajlo-

vic potrebbe far riposare Alex

e schierare Zapata, ripropo-

nendo contro i clivensi per

l’ultima volta il modulo 4 - 3 –

3. A centrocampo la gestione

del gioco è migliorata anche

grazie all’ennesima prestazio-

ne positiva di Bonaventura

sempre pericoloso con le sue

incursioni da lontano e del

ritrovato Bertolacci che, sep-

pur impiegato negli ultimi

minuti al posto di Kucka, si è

dimostrato utilissimo in più

occasioni alla squadra, grazie

al suo continuo movimento e

smarcamento di fronte ad un

avversario tenace e ridotto

in dieci dopo l’espulsione di

Consigli decretata dall’arbitro

nel primo tempo per fallo da

rigore commesso su Bacca.

Note positive provengono

anche dal reparto offensivo

composto da Bacca ed Adria-

no e soprattutto da Cerci, cri-

ticato fino a pochi giorni fa

e che ora sembra recuperato,

pronto a riportare il Milan in

alto in classifica.

Anche ieri sera l’Inter ha af-frontato il miglior Barcello-

na di sempre, con tutto il rispet-to per il Bologna. I nerazzurri, nell’anticipo di questa 10° gior-nata, al Dall’Ara hanno faticato

quanto in una finale di Cham-pions League per racimolare i tre punti in una gara che sembrava riservare l’ennesimo pareggio. Tre punti che non danno infamia né lode. Imbarazzante vederli in campo senza nessun senso, né gioco, né fortuna. Sembrerà un controsenso ma il gioco lento dei nerazzurri, a tratti, dava la sensazione che fosse ben orga-nizzato e con a capo una regia ben precisa. Dopo il Barcellona incontrato al Barbera in quel di Palermo e ancora il Barcellona di ieri sera al Dall’Arra, i nerazzurri sono sempre meno convinti di

vincere. Il copione è sempre lo stesso. Grande fatica a trovare la strada del gol e grandissima fati-ca a riuscire a chiudere la partita in undici, dopo Palermo anche a Bologna l’ennesima espulsio-ne ha fatto temere il peggio. Fe-lipe Melo, due gialli rimediati e conseguente espulsione, ha la-sciato i suoi in grande difficol-tà, l’affanno dell’Inter è sempre più vistoso. Sabato al Meazza ci sarà la Roma che oggi ospita all’Olimpico l’Udinese, si salvi chi può. Difficile pensare ad un Inter capace di contenere la fu-ria giallorossa che miete vittime

con un bel gioco e soprattutto concreto, escludendo il buio ca-lato nei minuti finali della gara di Europa League. Garcia contro Mancini, un bel match con un fi-nale quasi scontato salvo sorpre-se dell’ultimo minuto. I tre punti conquistati ieri sera, faranno dormire, almeno per una notte, sonni tranquilli all’intera banda nerazzurra. Inter prima in classi-fica in attesa di capire chi le terrà compagnia fra Lazio, Napoli e Fiorentina, probabilmente tutte e tre per poi tornare seconde se la Roma batterà l’Udinese.

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Antonelli e Bertolacci, invece, sono sulla via del pieno re-

cupero. Nè il difensore né il cen-trocampista sono ancora scesi sui campi di Milanello ad allenarsi con i compagni, ma potrebbero farvi ritorno già la prossima settimana. L’auspicio del tecnico rossonero è di averli in rosa almeno per la trasfer-ta ligure contro il Genoa.

Mbaye Niang

Difficile ipotizzare oggi il ri-torno in campo di Niang. I

tempi di recupero per lui sono purtroppo lunghi.

Jeremy MenezContinuano i problemi per Jeremy Me-

nez legati alla schiena. Non è basta-to un periodo di riposo e recupero di due mesi dopo l’ultimo intervento. L’incontro in Coppa Italia disputato dai rossoneri contro il Perugia ha risvegliato i vecchi dolori costringendo ancora una volta il francese al riposo forzato. La speranza di Sinisa Mihajlovic è di riaverlo a Milanel-lo almeno fra una decina di giorni. L’at-taccante, ancora a Montecarlo, sta termi-nando il periodo di riabilitazione. Presto per ipotizzare quando Menez potrà scen-dere in campo ad allenarsi con i compagni ma allenamenti individuali sono ipotiz-zabili già fra dieci giorni come anzidetto.

Luca Antonelli

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mercoledì 28 ottobre 2015 Stadio5.it8 amarcord

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9mercoledì 28 ottobre 2015 Stadio5.it

S e rg i o P e l l i s s i e rl’Ospite

Marjlja Bisceglia

Il capitano del Chievo Verona Sergio Pellis-sier, nato ad Aosta il 12 aprile 1979, ha indos-sato poche casacche nella sua vita professionale. Inizia dal Torino con cui esordisce in Serie B il 9

marzo 1977 nella partita persa contro la Salernitana in esterna. Non scenderà più in campo con i colori del Toro nelle stagioni ’96-’98 tranne una comparsa-ta in Coppa Italia nell’agosto del 1998. A settembre dello stesso anno passa al Varese che milita in Serie C1 e si pone subito determinate nei successi della sua squadra. Col Varese totalizza 53 presenze e 9 reti. Nel 2000 viene acquistato dal Chievo che a gennaio lo spedisce alla Spal per due anni a farsi “le ossa” (44 presenze e 17 gol). Nel 2002 torna al Chievo che lo considera subito pedina inamovibile della rosa che scenderà in campo. Il primo gol con i clivensi arriva contro il Parma mentre la prima doppietta la realizza l’anno successivo contro il Siena alla nona giornata di campionato. Ad oggi con la maglia del Chievo ha to-talizzato, comprese le partite di Coppa, 410 presenze e 116 gol realizzati. Sergio Pellissier è stato convocato nell’Under-17 cinque volte e il 16 giugno 2009 l’allora tecnico Marcello Lippi lo convocò anche in Nazio-nale maggiore esordendo nell’amichevole, giocata a Pisa, Italia-Irlanda del Nord vinta per 3-0.. Il debutto in Azzurro è stato festeggiato dalla prima rete perso-nale con la Nazionale mettendo a segno il primo dei tre gol fatti dai nostri dopo pochissimi minuti dal suo ingresso in campo. Questa resterà l’unica sua presen-za in nazionale. Nella militanza tra le giovanili ha conquistato 1 Trofeo di Viareggio con il Torino e con il Chievo Verona, nella stagione 2007-2008, vince il campionato di Serie B.

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Fiore Marro

1 pensiero a... Johan Cruijff...Per quelle maledette sigarette…

Johan Cruijff ha un cancro ai polmoni. Lo riferisce Radio Catalunya, con una notizia-shock che fa preoc-

cupare l’intero mondo del calcio (e non solo). Un cancro ai pol-moni sarebbe stato diagnosti-cato all’ex fuoriclasse olandese, stella dell’Ajax, del Barcellona e della nazionale oranje, martedì scorso nella città catalana. Fonti vicine al tre volte Pallone d’Oro assicurano che l’olandese volan-

te avrebbe “accolto con serenità la notizia e  si preparerebbe ad affrontare, con speranzosa fidu-cia, questa nuova battaglia ”. Il 68enne ex tecnico del Barça si starebbe sottoponendo in questi giorni ad ulteriori accertamen-ti per verificare a fondo le sue condizioni. Cruijff è stato un ac-canito tabagista fino al 1991 fino a quando un’insufficienza coro-narica l’ha costretto ad un in-tervento a cuore aperto, che co-munque non gli ha impedito di sedere sulla panchina blaugrana fino al 1996. Dopo l’intervento, l’olandese non solo ha abban-donato le sigarette, ma si è reso anche protagonista di una popo-lare campagna contro l’uso della nicotina. Johan Cruijff è l’uomo

simbolo del calcio totale pro-fessato dall’allenatore olandese Rinus Michels. Cruijff  ha vinto tre Coppe Campioni con l’Ajax, da giocatore, e una con il Bar-cellona, nella finale di Wembley del 1992 contro la Sampdoria di Vialli e Mancini, da allenatore. Per chi come me ha scoperto il calcio, ai tempi della TV in bian-co e nero, attraverso l’osservazio-ne dei suoi dribbling, dei suoi gol impossibili, delle sue corse ner-vose verso la porta avversaria, del suo incidere da capopopolo assoluto, venire a conoscenza del  malanno che  ha aggredito l’ idolo della propria fanciullezza, è stato di sicuro un bruttissimo colpo, un dispiacere di quelli che, di solito, si provano quan-

do si viene a conoscenza che un parente prossimo, un amico d’infanzia, viene colpito da que-ste brutte malattie. Johan Cruijff rimane un punto di riferimento, non solo calcistico, un modello di vita come lo sono stati Franz Beckenbauer,  Ruud Krol e Kevin Keegan. Questi grandi giocatori, grandi uomini, sono stati per me esempi di vita, riferimenti esistenziali  che mi hanno for-giato, che mi hanno fatto deci-dere da che parte stare e che mi accompagneranno fino alla fine dei miei giorni. Il grande Johan è stato un buon modello se non fosse stato per quelle maledette sigarette…Ti sono vicino grande Oranje, forza e onore!

L’Inter per una notte torna a sognare. Rin-grazia Icardi, ma so-prattutto Ljajic per il

perfetto assist all’argentino. Ha rotto il ghiaccio Icardi ma so-prattutto ha spezzato la serie di pareggi l’Inter, tra l’altro in dieci uomini col Bologna per il dop-pio giallo di Felipe Melo rime-diati nella ripresa. Ma oggi all’O-limpico la Roma con l’Udinese può effettuare il controsorpasso ai nerazzurri, soprattutto se Ger-vinio e compagni ripeteranno la bella prova di Firenze. La Viola, dal canto suo, andrà a Verona af-

INTER IN TESTA PER UNA NOTTE gRAzIE AL SUCCESSO COL BOLOgNAOggi possibile sorpasso della Roma impegnata con l’Udinese

frontando una squadra col dente avvelenato per la serie di risulta-ti negativi di questa stagione. A far corsa con la Fiorentina c’è il Napoli che al San Paolo Ospiterà il Palermo, reduce dal bel pareg-gio contro l’Inter di tre giorni fa. Senza dimenticare la Lazio, altra squadra attualmente a 18 punti, pronta all’impresa con l’Atalanta sul difficile terreno di Bergamo. Il Milan, rigenerato, si fa per dire, dal successo casalingo con il Sassuolo, proverà a ripeter-si col Chievo. I veronesi hanno infilato una serie negativa nelle ultime giornate, però rimango-

no sempre un avversario ostico per qualsiasi squadra. Da segui-re con curiosità la trasferta del-la Juventus a Reggio Emilia col Sassuolo. I campioni d’Italia tre giorni fa hanno superato agevol-mente la pratica Atalanta ma col Sassuolo sicuramente sarà un’al-tra musica perché la formazione di Di Francesco è senz’altro un osso duro per tutti gli avversari. Da seguire la sfida di Frosinone dove al Matusa i padroni di casa riceveranno il Carpi, altra matri-cola della Serie A decisa a risalire la corrente in classifica.

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PANINI: ESCE IN EdICOLA “CALCIATORI AdRENALYN XL 2015-2016”

E’ uscito in edicola “Calciatori Adre-nalyn XL 2015-2016”, la raccolta

di card Panini dedicata ai grandi protagonisti della nuova stagione calcistica. La collezione è composta da 369 bellissime card (di cui ben 209 in materiali speciali: fluo, acetato, len-ticolari) su tutte le squadre della Serie A TIM. Oltre ad essere un collezionabi-le, nella migliore tradizio-ne Panini, questa raccolta è anche un appassionante gioco che si ispira alle par-tite di calcio e che consente a chiunque di cimentarsi con la propria formazione preferita. Le partite posso-

no essere disputate sia sul campo di gioco, contenuto nello Starter Pack od ab-binato alla Guida Ufficia-le, oppure online sul sito www.paniniadrenalyn.com. La nuova collezione è stata presentata oggi alla

stampa a Milano presso la sede della Lega Serie A, alla presenza di rappresentanti del mondo del calcio italia-no.La collezione “Calciatori Adrenalyn XL 2015-2016” dedica più di 13 card ad ogni squadra di Serie A TIM, alle quali si aggiun-

gono la card dedicata al Mister e quella con il logo del club. La raccolta si ca-ratterizza per un numero elevato di card speciali: tra queste, le novità assolu-

te dedicate alle 3 squadre promosse in Serie A TIM, le card dei due capocanno-nieri della passata stagione Luca Toni e Mauro Icardi, la card del portiere meno battuto della stagione 2014-2015 Gianluigi Buf-fon, oltre che quelle dedica-te alle nuove sezioni “Moto Perpetuo”, “Duo Meravi-glia” e “Giocatore Chiave”. Per poter rappresentare in

maniera più completa la stagione calcistica appena iniziata quest’anno, oltre allo Starter Pack è prevista anche la Guida Ufficiale, pubblicazione che verrà di-stribuita con 10 card “Last Change” con alcuni dei più

rilevanti colpi di mercato. Numerose anche le limited edition a tiratura limitata, tra cui le quelle raffiguran-ti i 3 principali trofei del calcio italiano e quelle de-

dicate ad alcuni giocatori di primo piano. Per gioca-re online e sfidare migliaia di altri tifosi in tutta Italia, è sufficiente registrarsi su www.paniniadrenalyn.it e sbloccare le card con il co-dice posizionato sul retro di ognuna di esse.“Siamo orgogliosi di parte-cipare al lancio della nuova collezione Calciatori Adre-

nalyn XL 2015-2016, un prodotto sempre più inno-vativo, una collezione che avvicina molti appassionati al nostro campionato”, ha affermato il direttore ge-nerale della Lega Serie A, Marco Brunelli. “Grazie a Panini, i campioni della Serie A TIM saranno pro-tagonisti anche durante la settimana, diventando og-

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369 CARd ESCLUSIvE NELLA NUOvA COLLEzIONE dEdICATA ALLA SERIE A TIM

getto ludico per i tifosi di tutte le età”.

“La collezione Calciatori Adrenalyn XL 2015-2016, giunta alla settima edi-zione, inaugura come di consueto la stagione dei collezionabili dedicati alla Serie A TIM”, ha dichiarato Antonio Allegra, direttore Mercato Italia di Panini. “Una raccolta che si ar-ricchisce di anno in anno come materiali speciali uti-

lizzati, soluzioni grafiche e in termini di giocabilità. Inoltre, la possibilità di di-sputare incontri online e sbloccare preziosi bonus per la propria squadra ren-

de le partite a Calciatori Adrenalyn XL vera-mente uniche ed emozionanti”.La collezione “Calciatori Adrenalyn XL 2015-2016” è già in vendita in tutte le edicole. Una bustina contenente 6 card è in vendita a 1,50 euro, mentre lo Starter Pack (con raccoglitore, campo da gioco, 4 bustine, regole del gioco, 1 card limited edition) è in vendita a 6,90 euro. Disponibile anche la Guida Ufficiale con gli aggiornamenti (comprendente guida maga-zine, campo da gioco, 10 card Last Change, 2 card limited edition di Juan Cuadrado e Adem Ljajic) al prezzo di 4,90 euro. Sul sito ufficiale www.paniniadrenalyn.com, gli ap-passionati potranno trovare suggerimenti, news, curiosità e tutte le informazioni neces-sarie per ottenere le card limited edition.

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E’ stata battuta anche la cabala, nonostante ci si-ano voluti 17 tiri in por-ta per fare un solo goal.

Una sola rete che vale, però, il secondo posto in classifica! Sia-mo riusciti ad ottenere tale posi-zione dopo un inizio di stagione stentato e fiacco. Mi auguro che la voglia matta dell’allenatore Maurizio Sarri di giocare con un trequartista,  responsabile della perdita,di molti punti, non risulti poi, alla fine, l’errore madornale

CON IL ChIEvO UNA vITTORIA dA SqUAdRA vERA IN UN CAMPO SPESSO OSTICO PER IL NAPOLINon lo dite a Romeo peròche ci farà perdere il campionato. La Fatal Verona non sarà più, per almeno quest’anno e per almeno quel che riguarda il Chievo, un tabù. Esorcizzata, così, la bestia nera che in questi anni è stata davvero una maledizione divina, manco fossimo stati noi napo-letani a far morire Giulietta! Se si vince pure contro il Chievo, prendendo due pali e fallendo altre tre occasioni, allora è dav-vero l’anno buono. Ma da buon terrone incrocio le dita. Come ha detto Sarri abbiamo fatto una vittoria importante contro una squadra tosta, dura a morire. I loro numeri parlano chiaro:

è una formazione che concede poco.  I ragazzi sono stati bravi. Ma per continuare a  dirla alla Sarri:” Per lo scudetto è anco-ra troppo presto”. Come dargli torto? Coloro che ci ritengono già pronti per vincere il cam-pionato, non vogliono bene al Napoli. Non dimentichiamo che davanti c’è la Roma, e a par punti con noi l’Inter, la Fiorentina e c’è la Juventus che sta recuperando. Troppe squadre, troppa con-correnza, rendono la situazione complessa e poco comprensibi-le. A mio sommesso avviso tut-to sarà più chiaro dopo marzo 2016. Aggiungo, inoltre, che la scaramanzia è stata sempre il no-stro forte. Al termine della gara vinta contro il Chievo Verona, ai microfoni di Premium Calcio, ha parlato Gonzalo Higuain. “Sono contento per aver vinto col Na-poli una partita molto difficile. L’anno scorso è andata male, per questo siamo doppiamente contenti. E’ stata una gara con-tro una squadra forte, che però siamo riusciti a contenere, per questo oltre alla vittoria diamo a noi stessi un messaggio impor-tante, non al campionato, visto che siamo ancora all’inizio. Sarri il segreto del Napoli? Si, è un al-lenatore che trasmette molto, se quest’anno stiamo dimostrando la nostra forza è merito nostro. Che campionato è? Equilibrato in alto per il momento, ma man-ca tantissimo”. Della serie ho detto tutto. Al San Paolo arriva, per la gara infrasettimanale di mercoledì 28 ottobre, il Palermo, l’altra squadra che rappresenta il sud italico in questo torneo, for-mato da quasi tutte compagini nordiche. Il Palermo è una squa-dra gestita dal doge Maurizio

Zamparini, a cui va riconosciu-to il merito di avere creato una struttura seria, consistente, una grande merito a lui che si è sa-puto integrare nel nostro tessu-to territoriale, portando in dote le sue peculiarità di magnate e di grande esperto di mercato. L’anno scorso, anche contro il Palermo subimmo una delle tan-te rimonte, perdendo quei punti preziosi  che ci hanno,per l’enne-sima volta, lasciato indietro nella corsa per  il trofeo Champions. Se non ricordo male, anche quel-la gara si fece durante un turno infrasettimanale e quel giorno in molti capimmo che non era l’anno buono. Mercoledì in molti capiremo fin dove potremo spin-gerci. Non si può parlare di que-sto match senza dire due parole su Edilson Cavani, che proprio

a Palermo mosse i primi passi.In questi giorni il bomber uru-guagio del PSG,  che ci ha fatto gioire per tre stagioni realizzan-do la bellezza si 104 reti in 138 partite, ha rilasciato un’intervi-sta al Corriere Del Mezzogiorno, dove non esclude un suo ritorno nel club azzurro: “Tornare in azzurro? Perché no. Mi piace-rebbe tornare dove ho passato tre anni meravigliosi, il destino dei calciatori è imprevedibile. E’ vero, ora sono qui, ma in futuro chissà. Qui a Parigi ho sempre seguito il Napoli in televisione quando ero libero dagli allena-menti e dagli impegni settima-nali. Confesso che mi sto ap-passionando molto alla squadra, perché diverte e gioca un calcio meraviglioso, il più bello di Serie A. Sono convinto che, in questa

stagione, il Napoli possa arrivare in alto e puntare allo Scudetto. A Napoli ho ancora tanti ami-ci, è una città che mi è rimasta nel cuore. Provo un piacere im-menso”. Cavani ha concluso la chiacchierata con i giornalisti dicendo: “I fischi quando sono tornato al San Paolo? Sono stati fischi d’amore”.  Su Higuain: “Io e Higuain siamo due giocatori diversi e non si possono fare dei paragoni. Posso dire che si tratta di un fuoriclasse e i tifosi azzurri devono essere felici di averlo nel-la loro squadra del cuore”. E’ vero quei fischi furono ingenerosi ma il suo comportamento da merce-nario fece tanto male a chi ama il calcio e Napoli non ha mai ama-to i mercenari. Nonostante Sarri sia partito con la 500, siamo già a buon punto.

Higuian se fatta a giulietta, non ditelo a Romeo però!

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Tre piloti brasilia-ni, Frank Thoma Brown, Marcelo Prieto e Donizete

Baldessar Lemos hanno stabi-lito il nuovo record mondiale di distanza di volo in para-pendio, ben 514 chilometri. Il precedente, 503 chilometri toccati in Sud Africa da Ne-vil Hulett, resisteva dal 2008. Teatro dell’impresa il nord est del Brasile, esattamente dove si trova la punta più orienta-le delle Americhe, con le città

NUOvO RECORd dEL MONdO dI vOLO IN PARAPENdIO: 514 ChILOMETRI!

di Natal e Fortaleza affaccia-te sull’Atlantico. Parapendio e deltaplani per reggersi in aria sfruttano le masse d’aria ascensionali scaturite dall’ir-raggiamento solare del terri-torio e le correnti dinamiche provocate dall’azione del ven-to sui rilievi montani. Seguen-do queste leggi inviolabili del volo libero, cioè senza moto-re, i tre piloti sono decollati uno dopo l’altro alle 7 e 45 da Tacima, un paesino nell’en-troterra dello stato di Paraìba,

circa 100 km da Natal, per di-rigersi verso nord ovest. Han-no toccato terra nei pressi di Lagoa do Mato nello stato del Cearà dopo undici ore di volo. Il terzetto era equipag-giato con ali perforanti che sfiorano i 70 km/h di veloci-tà massima, sellette integrali, GPS ed altra strumentazio-ne. Due auto li seguivano da terra ed un elicottero era in allerta nel caso di atterrag-gi in zone non raggiunte da strade. Infatti, nel volo libero

può accadere che il pilota non trovi condizioni favorevoli per guadagnare quota e, con essa, proseguire il volo. In tal caso sarà obbligato ad atter-rare dove si trova, suo mal-grado. Se il record mondiale maschile di distanza in para-

giorni, visto che è tornata con questo intento nel paese sud americano, a Quixadà. Nel frattempo, anche loro con il proposito di battere il nuovo record, il 30 ottobre altri sette italiani attraverseranno l’oce-ano. L’avventura passa sotto

pendio passa ai piloti verde-oro, resiste in azzurro quello femminile, 377 chilometri, stabilito dalla friulana Nicole Fedele nel 2013, ancora una volta in Brasile, salvo che ri-esca a migliorarlo in questi

il nome di Project +500 ed è nata dalla mente di Moreno Palmesan, pilota trentino che ha coinvolto i compagni Lu-igi Grandi, Giulio Michelin, Paolo Grigoletto di Vicenza, Lorenzo Zamprogno e Clau-

dio Mancino di Treviso e Eric Galas anch’egli di Trento. An-che loro hanno scelto Tacima come base di partenza per poi seguire i rilievi verso nord ovest. Oltre ad attrezzatura adeguata, per il successo sono fondamentali preparazione

fisica e mentale, alimenta-zione appropriata, i liquidi in particolare, ampiamente consumati durante le lunghe permanenze in volo, ed infine il favore della meteo.

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buco NERO

Luigi Sada

finestra sul mondo e dintorni

Suoni e sapori del Mediterraneo

non solo calcio

“Io che sò l’ultimo emigran-te….”, cantava Mario

Merola, profetizzando ciò che sarebbe avvenuto. Infatti l’o-pera di questo grande artista  e tutto l’archivio storico della canzone napoletana vanno via, partono, migrano all’om-bra del Dom de Milan.Come al solito i lamentosi napoletani si sono permessi di porre obiezione al trasfe-rimento, affermando che non si comprende come Milano possa essere considerata  la sede più opportuna per  l’ar-chivio della canzone storica napoletana, espressione dell’i-dentità culturale partenopea (duosiciliana)  e non mene-ghina.Qualcun altro degli appar-tenenti alla genia terronica, inoltre, asserisce e divulga l’idea che sia in atto un fare colonialista del nord verso il

Lucia Di Mauro

NON SONO SOLO CANzONETTEsud: “Il meridione – dicono – ha subito un’invasione da parte dello stato savoiardo ed oggi ne subisce le conse-guenze. Come tutti gli stati colonia, anche il sud Itaglia, è progressivamente sfruttato e spogliato da un altro stato invasore. Eravamo un paese florido, con poche tasse, con una ricchissima banca nazio-nale, all’avanguardia in tanti settori ed oggi siamo la pat-tumiera d’Italia. Ora ci hanno tolto ciò che nel mondo viene riconosciuto come la mani-festazione più bella dell’arte napoletana. L’arte napoletana la si vuol far diventare arte italiana e la napoletanità colta deve essere cancellata”.Per fortuna la ragione da op-porre a tali insulse obiezioni è inoppugnabile: il trasferi-mento si è reso necessario in quanto l’archivio sarebbe pro-

gressivamente andato in de-grado per un grave problema esistente a Napoli. Quale pro-blema? L’umidità. Infatti Na-poli è città di mare, dunque è umida per definizione. Si sa che tra i napoletani l’artrosi è diffusissima.Certo è evidente che con tale ragionamento il leone di San Marco a Venezia, ad esempio, dovrebbe erodersi un po’ alla volta per l’umidità, perché la splendida città che lo ospi-ta è città sul mare, più che di mare. Ma anche il castello sforzesco, a Milano, dovrebbe ammuffire per l’umidità della nebbia del territorio. Perché ciò non accade? Perché quelle sono nebbia ed umidità pada-ne ed in quanto tali rispettose dell’ambiente e della cultura, mica come l’umidità camorri-stica napoletana.Tuttavia, attraverso indagini

effettuate da capacissimi gior-nalisti padani, è emerso che la richiesta di collocare una par-te della storia di Napoli nel capoluogo lombardo, provie-ne da molto in alto.  Sembra, infatti, che la stessa Maduni-na de Milan abbia, più volte, richiesto d’ascoltare canzoni napoletane. S’era stufata della solita lagna: O mia bela Madu-nina che te brilet de luntan….”Facciamo sentire la nostra voce: firmate la petizione!

Non si ferma l’onda di im-migranti ver-so l’Europa. I

bombardamenti Russi sulla Siria e l’Irak contro l’Isis mettono in allarme la po-polazione civile delle due Nazioni confinanti, anche perché i Mig di Putin pa-recchie volte colpiscono senza “volere” i ribelli che

EMIgRANTI IN CERCA dELLA TERRA PROMESSAL’UE: si rischia la catastrofe

combattono Assad. Con-clusione: la fuga continua verso l’Europa di questa povera gente. E’ bene ricor-dare che il Libano ospita già un milione di rifugiati, 1/3 rispetto alla popolazione del Paese. Anche Kobane, cittadina di frontiera con la Turchia, sta scoppiando per quanto concerne i campi profughi. Il presidente del Parlamento europeo Mar-tin Schulz, nel mini vertice UE di domenica dedicato all’emergenza emigranti ha fatto rimarcare che “Con l’inverno rischiamo la ca-tastrofe umanitaria”. Schulz

si è detto molto preoccu-pato perché il clima è sta-to a tratti spettrale: spesso i governi fanno proclami che non vengono rispettati. “La crisi dei profughi -ha proseguito Schulz- può di-struggere conquiste come la libera circolazione del trattato di Schengen”. Del-la stessa opinione anche il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. In-tanto Barack Obama sta valutando la possibilità di spostare le truppe ameri-cane vicino alla linea del fronte nella lotta all’Isis in Irak e Siria.

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Musica

Ricc

ardo

Sad

a

Jade And The Freeways “There Is A Light”

Jade And The Freeways nasce-ono dalla collaborazione di

musicisti le cui esperienze in-dividuali si incontrano nella di-mensione live che crea una forte energia con il pubblico.permet-tendo al gruppo di esprimersi completamente. Da qui l’album “There Is A Light”, su Funky Jui-ce Records.Le temeatiche fondamentali del lavoro discografico vertono in due direzioni: la donna e la sua emancipazione, attraverso i rapporti d’’amore in tutti i suoi aspetti. L’essenza della natura da

I musicisti: Piera “Jade” Pizzi: Lead and background vocalsSilvano Melgiovanni: Fender Rhodes, Hhmmond, KeyboardsAlessandro Marzi: Drums and percussionStefano Nencha: Electric Gui-tarsStefano Nunzi: Electric Bass

difendere e preservare per una ricongiunzione con il nostro essere piu profondo, i brani rac-contano attimi di vita di donne indipendenti e libere che non credono più nelle favole e mosse dal loro orgoglio e dalla loro sag-gezza camminano a testa alta.

Dopo molte relazioni sbagliate ed esperienze negative, la donna viene fuori più forte e rinnovata pronta ad andare avanti con otti-mismo e fiducia.L’amore ritrovato e la passione che ci fa superare ogni cosa e ci fa volare è uno dei temi princi-

pali dell’album insieme alla na-tura, grande fonte inestimabile di benessere, la quale mostra i suoi colori brillanti e il suo per-fetto equilibrio e ha bisogno di essere salvaguardata, soprattut-to per le generazioni future. Il disco rispecchia molto le caratte-ristiche intime dell’artista, della sua volontà e determinazione nell’andare avanti, con la musi-ca e nella vita malgrado le tante difficoltà comuni. La sensibilità verso certe atmosfere musicali retrò e la passione per le grandi cantanti della scena black-soul hanno guidato Jade per tutta la vita e speriamo che l’autenticità della sua musica vi raggiunga nel profondo dell’anima.

Le serate dell’Amnesia Milano sono sempre un po’ speciali. Se ad Halloween tutti i

locali e gli eventi si focalizza-no su allestimenti, costumi e make up più o meno conven-zionali, il club milanese sfor-na una maratona musicale dura e pura, senza trucchi e senza inganni. Sabato 31 ot-tobre 2015 l’Amnesia Milano ospita Darius Syrossian, Ralf e B.Converso. L’anglo-irania-

SYROSSIAN E RALF PER L’AMNESIA

no Darius Syrossian va con-siderato uno dei re indiscussi dell’estate appena trascorsa; merito della sua one-night Do Not Sleep, che ha rappresen-tato una delle più belle sor-prese di quest’anno a Ibiza. La miglior conferma dopo tante stagioni con il party Tribal Sessions e la relativa compila-tion che festeggiava i vent’an-ni del Sankeys, senza dimen-ticare la sua vittoria nel 2014 ai Best of British della rivista

inglese Dj Mag, quale Best Dj Resident. Ralf non smette mai di stupire, basti pensare alla sua label Laterra Records, alla sua one-night Bella Ciao e alle sue serate in giro per il mondo. B.Converso, Amne-sia Milano resident, propone una selezione musica che spa-zia dalla house alla techno, senza mai trascurare una pa-lese matrice funk.

MILANO IN VERSIONE HALLOWEEN Sabato 31 ottobre

(dalle ore 20) oltre

50 artisti italiani e inter-

nazionali sono pronti ad

esibirsi a Monsterland,

il più importante Hal-

loween Festival italia-

no, in programma all’

Estathé Market Sound

di Milano. Sette gli stage

in tutto, quattro indo-

or e tre outdoor, spal-

mati su un’area di oltre

30mila metri quadrati.

Monsterland deve essere

una festa per tutti quan-

ti; per questo motivo la

Paul Ritch

sua proposta musicale è

all’insegna della trasver-

salità più assoluta, con

una serie di deejay e per-

former assolutamente di

livello. Qualche nome e

i rispettivi generi? Don

Joe dei Club Dogo (hip-

hop), Lush&Simon,

Merk&Kremont, Mar-

nik e Blasterz (EDM);

Eiffel 65 e Datura (We

Love 90’s); Max Brigante

e Andrea Pellizzari (one-

night Mamacita), Reset

(electro), Paul Ritch e

Sossa (techno). E per i

veri appassionati del ge-

nere, Monsterland rega-

la a tutti i presenti una

vera chicca: la proiezio-

ne in anteprima assolu-

ta dei primi due episodi

di iZombie, la serie che

rilegge con ironia il ge-

nere dei morti viventi,

che Premium Action tra-

smetterà in esclusiva dal

4 novembre, ogni merco-

ledì in prima serata. Un

motivo per vivere con

Monsterland un Hallo-

ween indimenticabile.

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Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011