liberadelfia novembre 2012

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Fotocopiato in proprio Numero unico - Novembre 2012 LiberAdelfia pensare globale, agire locale L’ALBERO È VITA Nell’area verde annessa all’ex Gil in via Conte Sabini sono stati abbattuti 13 alberi di specie varie e di varie dimensioni. Tutto ciò è avvenuto in seguito alla Determina del settore assetto del ter- ritorio n. 1103 del 10.10.2012 che per bonificare e sistemare l’area di cui sopra si rivolge ad un tenico agronomo (compenso di € 250), il quale in data 12.10.2012 consegna la sua relazione tecnica nella quale specifica i problemi di ciascun albero e ne consiglia il relativo abbattimento, cosa che avviene al 17.10.2012. Non si conosce il nome della ditta che ha ese- guito il lavoro di abbattimento e tantomeno il costo di tutta l’operazione. Alla richiesta di spiegazioni, si apprende che tutto ciò è finalizzato alla trasformazione di tutta l’area verde a parcheggio auto ad uso principale degli abitanti del centro storico del rione Canneto. Tale decisione è stata presa in totale autonomia dal sindaco e da qualche tecnico e/o appartenente a qualche partito o lista della coalizione di cen- tro-sinistra, ad esclusione di Sinistra Ecologia Libertà e dei suoi rappre- sentanti in consiglio ed in giunta. Non ci risulta che la Palazzina ex-Gil e l’intera area a verde all’atto del passaggio dalla Regione Puglia al Comune di Adelfia avesse come de- stinazione d’uso la trasformazione a parcheggio, né ci risulta ci sia stato in seguito un cambio di destinazione d’uso. Ci si accorge solo adesso che gli alberi sono malati? Al contrario, gli alberi sono fra i pochi amici ad aiutarci nella nostra lotta contro l’inquinamento, dato che assorbono anidride carbonica nelle ore notturne e producono ossigeno durante il giorno. Possiamo avere un idea di quanto sono per noi importanti gli alberi, ri- cordandoci che una persona ha bisogno di 14 chili di ossigeno per so- pravvivere e un albero di grandezza media produce circa 4 chili e mezzo di ossigeno in un giorno; purtroppo, un litro di benzina che usiamo per la nostra auto, ne consuma ben 16 chili. Sinistra Ecologia Libertà di Adelfia chiede fin da ora che i 13 alberi tagliati vengano immediatamenta sostituiti con altrettanti al- beri (o di più), da piantare in zona. La Redazione che fine hanno fatto le due spazzatrici? ci siamo rivolti a chi l ha visto?” e subito dopo una è rientrata a mezzo servizio, dell altra si son perse le tracce. Kud Ked Mr. White Durante la Conferenza cit- tadina del 25 oobre circa la ex-Sapa abbiamo appreso, con dovizia di parcolari, che: 1) alla gara per la bonifica del sito una sola dia ha presentato l’offerta e che se in regola con la documentazione i lavori avranno inizio nella semana dal 29/10 al 4/11; 2) la bonifica totale del sito si con- cluderà in 4 mesi; 3) il Comune aprirà un’azione ri- sarcitoria nei confron della peo- prietà dell’ex Sapa. Se volete approfondire andate sul sito ufficiale del Comune e in alto a destra digitate “mise ex sapa” all’apertura della pagina cliccate su “mise-pro- geo”; potrete visionare gli elabora e il Disciplinare Gara LiberAdelfia E-mail: [email protected] P.za Galtieri, 51 - Adelfia Progetto 10:Layout 1 31/10/2012 11.43 Pagina 1

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Fotocopiato in proprio Numero unico - Novembre 2012

Lib e rAde l f i apensare globale, agire locale

L’ALBERO È VITA

Nell’area verde annessa all’ex Gil in via Conte Sabini sono stati abbattuti13 alberi di specie varie e di varie dimensioni.Tutto ciò è avvenuto in seguito alla Determina del settore assetto del ter-ritorio n. 1103 del 10.10.2012 che per bonificare e sistemare l’area dicui sopra si rivolge ad un tenico agronomo (compenso di € 250), il qualein data 12.10.2012 consegna la sua relazione tecnica nella quale specificai problemi di ciascun albero e ne consiglia il relativo abbattimento, cosache avviene al 17.10.2012. Non si conosce il nome della ditta che ha ese-guito il lavoro di abbattimento e tantomeno il costo di tutta l’operazione. Alla richiesta di spiegazioni, si apprende che tutto ciò è finalizzato allatrasformazione di tutta l’area verde a parcheggio auto ad uso principaledegli abitanti del centro storico del rione Canneto. Tale decisione è stata presa in totale autonomia dal sindaco e da qualchetecnico e/o appartenente a qualche partito o lista della coalizione di cen-tro-sinistra, ad esclusione di Sinistra Ecologia Libertà e dei suoi rappre-sentanti in consiglio ed in giunta.Non ci risulta che la Palazzina ex-Gil e l’intera area a verde all’atto delpassaggio dalla Regione Puglia al Comune di Adelfia avesse come de-stinazione d’uso la trasformazione a parcheggio, né ci risulta ci sia statoin seguito un cambio di destinazione d’uso.Ci si accorge solo adesso che gli alberi sono malati?Al contrario, gli alberi sono fra i pochi amici ad aiutarci nella nostra lottacontro l’inquinamento, dato che assorbono anidride carbonica nelle orenotturne e producono ossigeno durante il giorno.Possiamo avere un idea di quanto sono per noi importanti gli alberi, ri-cordandoci che una persona ha bisogno di 14 chili di ossigeno per so-pravvivere e un albero di grandezza media produce circa 4 chili e

mezzo di ossigeno in un giorno; purtroppo, un litro di benzina cheusiamo per la nostra auto, ne consuma ben 16 chili.

Sinistra Ecologia Libertà di Adelfia chiede fin da ora che i 13

alberi tagliati vengano immediatamenta sostituiti con altrettanti al-

beri (o di più), da piantare in zona. La Redazione

che finehanno fatto

le duespazzatrici?

ci siamo rivolti a“chi l’ha visto?” esubito dopo una èrientrata a mezzo

servizio, dell’altra sison perse le tracce.

KudKed

Mr. White

Durante laConferenza cit-tadina del 25

ottobre circa laex-Sapa

abbiamo appreso, con dovizia diparticolari, che:

1) alla gara per la bonifica del sito unasola ditta ha presentato l’offerta e chese in regola con la documentazione ilavori avranno inizio nella settimana

dal 29/10 al 4/11;2) la bonifica totale del sito si con-

cluderà in 4 mesi;3) il Comune aprirà un’azione ri-sarcitoria nei confronti della peo-

prietà dell’ex Sapa.

Se volete approfondire andate sul sitoufficiale del Comune e in alto a destra

digitate “mise ex sapa” all’aperturadella pagina cliccate su “mise-pro-

getto”; potrete visionare gli elaborati eil Disciplinare Gara

LiberAdelfia

E-mail: [email protected]

P.za Galtieri, 51 - Adelfia

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Politica - Società - Inchieste

2 LiberAdelfia Novembre 2012

di metallo poste a sostegno dellapensilina con evidenti infiltrazionidi acqua. Telecamere messe senza criterio,visto che due di esse sono state col-locate a distanza di pochi centime-tri una dall’altra ed un’altra è statacollocata in un posto che riesce avedere ben poco: infatti non si rie-sce a vedere che ci sono degli inci-vili che nelle rampe di accesso allastazione addirittura defecano o pi-sciano. È possibile che ciò accadaperché i servizi igienici sono sem-pre chiusi. Come spesso è chiusa lasala d’aspetto. E poi - cosa ancora più grave - la“nuova” stazione è preclusa ai di-sabili.

Ragazzi che di sera si divertono alanciare sassi, presi dai binari, con-tro i pannelli antirumore causando,oltre al danno economico, disagioper chi abita nelle immediate vici-nanze della tratta ferroviaria. Pernon parlare poi dei piccoli spazi unpo’ più nascosti, che vengono usatidai tossicodipendenti per farsi ladose giornaliera.

Controlli? Vigilanza? Prevenzione?Deterrenza? Zero!!!!

C’è chi dice che è compito del-l’esercizio ferroviario (FSE) pu-lire, migliorare la biglietteria,arredare una sala d’aspetto o met-tere in funzione gli ascensori … ep-pure dalla progettazione allainaugurazione della “meravigliosaopera” c’era chi non perdeva occa-sione per mettersi il fiore all’oc-chiello.

Le immagini che seguono sono piùeloquenti e descrivono meglio delleparole lo stato in cui versa la nuova- e già vecchia - stazione.

Michele Labianca

Per quanto riguarda lanuova stazione FSE, si può dire cheè stata costruita una cattedrale neldeserto?

Perché si è costruita unastazione lontana dal centro citta-dino creando disagi per i viaggia-tori, dal momento che anche ipullman non passano più per il cen-tro ma la loro circolazione avvienesoltanto sulla cintura periferica? Achi è giovata la costruzione di que-sta nuova stazione? Si può accettare l’eliminazione delpassaggio a livello, l’interramentodei binari, ma non lo spostamentodella stazione da un posto centralead uno periferico.Quale è, in definitiva, il rapportocosto-benefici? Di certo sono statispesi milioni di euro e si sono creatidisagi per i viaggiatori: chi abitalontano dalla stazione è costretto afarsi accompagnare o a prenderel’auto e lasciarla al parcheggiodella stazione.Una stazione nuova fuori e sporcae vecchia dentro, tanto da richie-dere già lavori di manutenzionestraordinaria: vedi la pavimenta-zione che si gonfia con la conse-guenza evidente di mattonelle che si spaccano, i solai con presenza dimetallo già arrugginito e le colonne

La nuova stazione FSE: bella fuori, ma sporca ed inefficiente dentro

Mr. White

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Politica - Società - Inchieste

Novembre 2012 LiberAdelfia 3

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Politica - Società - Inchieste

4 LiberAdelfia Novembre 2012

I Post-itdi Mr. White

Ma perché deve essere “Panta-lone” ad accollarsi le spese,

non solo di consumi d’acqua ad usoprivato degli agricoltori, ma addi-rittura pagarne anche i danni con-seguenti a tale uso? Per esempio:sperpero continuo di acqua inuscita dai tubi e rubinetti, mantostradale da rifare ogni tanto a causastagnazione acqua ed infine, cosaancor più grave, il danno ambien-tale a causa dei prodotti chimici,con relativi involucri, versati perterra che inquinano il suolo e diconseguenza la falda acquifera.

Il progetto “Lavori di adegua-mento e sistemazione presidio

territoriale di Adelfia (BA)” che ri-guarda il Poliambulatorio, stante la

Tabella di cantiere, porta come datadi inizio lavori il 16.12.2010 e difine lavori il 16.10.2011, per un im-porto di € 700.000,00.Siamo a fine ottobre 2012 e di finelavori non si vede la luce. Intantole impalcature arrugginiscono, c’èassenza completa di tecnici ed ope-rai al lavoro e, per finire, c’è gravedisagio per i cittadini soprattuttoper il fatto che per alcune visite chesi effettuavano presso il Poliambu-latorio ora sono costretti a spostarsiin altre strutture con ulteriore disa-gio per le persone che non possie-dono un auto.Inoltre, l’impalcatura su via Ros-sini crea difficoltà nel traffico vei-colare.

Si potrebbe conoscere la data,

anche se approssimata, della fine

lavori e della relativa entrata in

funzione della struttura?

C’è chi si ostina a chiamarla an-cora fontana, quella di p.za

Cimmarrusti, quando sarebbe giu-sto chiamarla pattumiera, visto ilcontenuto della sua vasca. Più voltesi è intervenuti per ripararla e ripu-lirla; ma, visto l’andazzo, ripropo-niamo di trasformarla in fioriera:così, oltre a far bene alle casse cit-tadine, farà bene anche alla vistadei passanti e di chi nella piazza sitrattiene.

In piena emergenza SAPA c’èstato un amministratore che ha

ribadito, parlando di diossina, cheanche usando la brace per cuocerecarne o pesce si sprigiona diossinae che anche accendendo una siga-retta si sprigiona diossina. Va bene.Ma che addirittura il servizio ci-vico, sembrerebbe (v.foto) sotto ladirezione del comando di poliziamunicipale, debba dare fuoco allesterpaglie del piccolo fazzolettoverde che si trova sulla rampa allato di via Card. Brancaccio, pro-ducendo diossina e facendola respi-rare ai cittadini che abitano nelleimmediate vicinanze, è troppo.Probabilmente, a causa del forte ca-lore, alcuni alberi potrebbero sec-carsi.

S.C. Piscina Nuova

S.C. Fieno

Posti rifornimento

acqua per agricoltori

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Politica - Società - Inchieste

Novembre 2012 LiberAdelfia 5

Visto che fra non molto arrivala stagione invernale, con le

conseguenti piogge, bisognerebbeintervenire sulla pulizia generaledell’alveo e sulle basi-piattaformedei ponti, infossate rispetto al lettodell’alveo, che sono causa di for-mazione di laghetti e relativi accu-muli di detriti che ostacolano ilregolare deflusso delle acque. Pre-venire è meglio che curare.

Strano ma vero

Ma in Parlamento sono

ancora mille

Deputati e senatori taglieranno ilnumero dei consiglieri regionalisenza aver fatto lo stesso per le loropoltrone. Eppure tutti i partiti ave-vano promesso assemblee piùsnelle. Salvo poi usare i soliti truc-chi.

Legge anticorruzione

La legge anticorruzione che ci chie-deva l’Europa è stata definita dalFinancial Times “brodino”.Per Piercamillo Davigo, consiglieredella Corte di Cassazione “Certi

reati li scopriremo solo se il colpe-

vole confessa”; nella legge“l’elenco di quello che manca è in-

finito”; “l’Italia è ancora molto in-

dietro rispetto agli altri Paesi

europei. Se solo ci fosse la volontà,

basterebbe procedere in modo

molto più semplice, copiando le

convenzioni internazionali. Così

saremmo conformi di sicuro.”

Diffamazione: norma

“anti-Gabanelli”

Un emendamento del Pdl chiedeche i giornalisti paghino le con-danne di tasca loro.La conduttrice di Report risponde:“Allora voglio proporre un emen-damento anch’io: questa classe po-litica, che ha ridotto così il Paese,esborsi il 50% dello stipendio agliesodati”.

Chiaro tentativo di censurare l’in-

formazione libera.

L’Italia non è in guerra

Ma un ragazzo italiano di 24 anni èmorto nella cosiddetta missione dipace in Afghanistan e feriti altri tresoldati.Sono 52 i caduti italiani dal 2004ad oggi.

Quando finirà la strage?

Droga di Stato

Le slot fanno il loro gioco e lo Statoha incassato 4 miliardi in sei mesi:i Tecnici(Governo) si sono arresialle macchinette e la criminalitàringrazia.

De Agostini che ha inse-gnato la geografia agli italiani oggicontrolla, con una quota di maggio-ranza assoluta, Lottomatica Group.

Mondadori, re dell’editoria,è entrata nel gioco sul web con unanuova società che si chiama Gla-ming.

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Politica - Società - Inchieste

6 LiberAdelfia Novembre 2012

AdElFiA è uNPAEsE civilE?

L’elimina-zione dellebarriere ar-chitettoni-che nondovrebberocostituire un

obbligo per tutte le amministra-zioni pubbliche?

D.P.R. n. 503 del 24 luglio 1996. Disciplina l’eliminazione delle

barriere architettoniche negli edi-

fici pubblici, con particolare riferi-

mento all’accessibilità diretta ai

servizi. Regolamenta anche le so-

luzioni che la pubblica amministra-

zione deve adottare per garantire

comunque l’accesso ai servizi ero-

gati alla popolazione;

Legge n. 104 del 5 febbraio 1992

(legge quadro sull’handicap). Alcuni commi della legge si occu-

pano nello specifico delle barriere

architettoniche, introducendo tu-

tele in diversi campi (sanità, assi-

stenza, scuola, formazione, lavoro,

trasporti, giustizia, ecc.). In ogni

caso se ne evince che le persone

con disabilità in nessun caso pos-

sono essere escluse dal godimento

di servizi, prestazioni e opportunità

ordinariamente goduti da ogni cit-

tadino.

Nell’intervista pubblicata su Libe-rAdelfia Feb-Mar 2011, alla do-manda sulla possibilità di eliminarele barriere architettoniche sugge-rendo l’installazione di un ascen-sore nella zona retrostante i l

palazzo comunale adibita a par-cheggio, il Commissario Prefettiziodott. Lapolla così rispondeva: “…tenuto conto dei livelli sfalsati dei

piani del palazzo comunale, ab-

biamo previsto la realizzazione di

due ascensori. Per il primo ab-

biamo già impegnato i fondi e rea-

lizzato il progetto. La sua

realizzazione però, al momento,

non si rende possibile perché sacri-

ficherebbe spazi e superfici degli

uffici comunali di cui al momento

non possiamo fare a meno. Stiamo

aspettando perciò il trasferimento

del Comando Stazione dei Carabi-

nieri presso la nuova sede per spo-

stare nella ex Caserma alcuni

Uffici e creare quindi le condi-

zioni per la realizzazione, nell’im-

mediato, di almeno uno dei due

ascensori programmati.”

Orbene, il Comando Carabinierigià da tempo si è trasferito pressola nuova sede. Il Comune, invece,con Del.G.C.n.116 del 4.10.2012,mediante il Progetto denominato“Fratelli di Adelfia”, si impegnaper i 5 anni successivi alla conclu-sione del progetto di ristruttura-zione dell’edificio in questione (exCaserma CC.) a destinarlo a bene-ficio di Associazioni, sostenendo icosti di manutenzione e gestione.Ciò vuol dire che si deve dire addioa quanto affermato dal dott. La-polla?

Allora ci piacerebbe sa-

pere se, come e quando questa

Amministrazione intende risol-

vere il problema delle barriere

architettoniche per l’accesso di

tutti alla Casa Comunale.

Michele Labianca

Articoli, commenti, segnalazioni

possono essere inviati all’indirizzo

e-mail: [email protected]

Daremo ospitalità a tutti escluso

agli scritti anonimi.

Per la precisione, chi scrive può

chiederci di non pubblicare le

proprie generalità, ma la

redazione le deve comunque

conoscere.

La Redazione

Le vignettedi

Pedro

I numeri arretrati e a colori di

LiberAdelfia puoi trovarli sul sito:

http://issuu.com/liberadelfia

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Politica - Società - Inchieste

Novembre 2012 LiberAdelfia 7

scenti “schizzinosi”.Ciascuno di noi, adolescenti, avevadurante l’arco della giornata inca-richi precisi, oltre alla scuola e altempo libero per il gioco; portare lapecora o la capra al pastore (Nicolao Giuseppe) in alcuni periodi del-l’anno nel pomeriggio e andare a ri-prenderle il mattino successivo,prima di andare a scuola elemen-tare e media; recarci, inoltre, nelpiccolo fondo, alla periferia delpaese, per l’erba dei conigli e le fo-glie per la capra e la pecora, chesono per lo più erbivori.La cultura del vicinato, poi, tipicadella civiltà contadina, col sensospiccato della laboriosità e della so-lidarietà, faceva sì che le famigliesi aiutassero reciprocamente, nelcaso che mancasse qualche beneindispensabile.Non che tutto fosse idilliaco, maera sconosciuta l’infinita cattiveriadella “civiltà” post-moderna, pro-piziata dall’”auri sacra fames” =dalla “maledetta fame del denaro”.Le tangenti e la diffusa corruzione,quasi un “diritto” (?), l’evasione fi-scale, l’iniquità della povertà edella smodata ricchezza, l’ingiusti-zia sociale, credo non esistessero,neppure concettualmente, in quantoi denari erano pochi e le famiglie siscambiavano prodotti in natura, an-ziché comprarli coi soldi.E, poi, i bisogni erano assai pochi,di fronte ai bisogni smodati di oggi!I bambini e gli adolescenti di oggivivono secondo un tenore di vitacompletamente diverso.Se bambini piccoli, sono accompa-gnati nei carrozzini dalle mamme,le quali sono costrette a fare conti-nui slalom, per evitare le macchineparcheggiate su uno dei due latidella strada o per evitare quelle chesopraggiungono di fronte o allespalle, con le relative conseguenze

di dover respirare aria inquinata daossido di carbonio e da … diossina.Sono accompagnati a scuola inmacchina o in scuolabus, checreano ingorghi persino fastidiosinel traffico, in certe ore del giorno.C’è, è vero, più ricchezza mate-riale, ma non mancano gli sprechi,che sono un’offesa al cospetto diDio e degli uomini di buona vo-lontà.I nostri campetti di calcio o di cal-cetto erano le piazzette; oggi non cisono campetti di calcetto a portatadi mano e neppure nei cortili dicerti palazzi-condominii è per-messo sgranchirsi le gambe, per cuigli adolescenti trascorrono, oggi, iltempo o con le play station o coicomputer o davanti alla televisioneo a ‘certa’ televisione spesso vio-lenta, spesso rissosa, insomma aloro inidonea.Raramente fanno passeggiate al-l’aria aperta! Le periferie sono circondate da di-scariche abusive, tollerate dalle au-torità, che non sanno piùcontrollare, o non vogliono..“Saremo sommersi da montagne dirifiuti”, diceva 40 anni fa il prof.Giorgio Nebbia, docente pressol’Università degli Studi di Bari; ela profezia si sta realizzando, ancheper nostro demerito, dall’Ilva di Ta-ranto coi suoi fumi micidiali, lepolveri sottili, l’aumento delle ma-lattie tumorali e vascolari alla exSapa, sulla via principale Adelfia-Acquaviva, con gli inquinanti e lediossine, diventate nostro inevita-bile pane quotidiano.Io non capisco come mai, per de-cenni, non si sono preoccupati i ge-nitori dei loro figli! Ora pare sistiano svegliando dal lungo tor-pore. Meno male!Adelfia, novembre 2012

Rocco Labellarte

IERI, oGGI, FoRSE

DoMAnI

Uno dei vantaggi dell’allunga-mento degli anni di vita, grazie allatecnologia, alla medicina ed ai suoicultori, è quello di poter confron-tare la nostra infanzia e prima ado-lescenza e quelle dei tempi chestiamo vivendo.Noi (1930-40) bambini-adole-scenti, per esempio, eravamo pa-droni delle strade, sgombre delleinsopportabili macchine, che carat-terizzano, a guisa di uno o due tor-renti, le strade di oggi, che sonolarghe o strette, tracciate più di unoo due secoli fa, tranne qualchestrada di periferia, un po’ più largadel solito.Noi eravamo i dominatori incontra-stati delle vie, per le quali, ognitanto, all’alba o al tramonto transi-tava un traino guidato da un ca-vallo, mulo, o asino, col suoconducente-contadino.Eravamo liberi, materialmente epsicologicamente, dalla presenzaoppressiva delle macchine. Cresce-vamo sereni senza le paure reali oimmaginarie di oggi.Le porte delle case, durante ilgiorno, rimanevano socchiuse,senza bisogno di chiavistelli, anziquasi tutte le case, generalmente apiano terra, avevano un giardino-orto, con una modesta costruzioni,ove si allevava una pecora per ilformaggio casalingo, una capra peril latte quotidiano, i conigli per lacarne della domenica e/o le gallineper le uova della settimana.La famiglia contadina, in tal modo,era una piccola impresa autosuffi-ciente, e noi, i figli, crescevamocon un senso precoce di responsa-bilità, rispetto agli attuali adole-

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Politica - Società - Inchieste

Stagione nuova

Le elezioni politiche devono aprire la strada a un’alternativa. Dob-

biamo seppellire la lunga stagione del berlusconismo, rimettere al

centro i diritti delle persone e del mondo del lavoro. Monti ha rap-

presentato per il Pd una condizione necessaria per portare via da

palazzo Chigi Berlusconi. Purtroppo Monti non ha prodotto ciò che

il Pd sperava, cioè una correzione in termini di giustizia sociale. Ab-

biamo quindi bisogno di metterci alle spalle quell’esperienza di go-

verno: le politiche di austerity rischiano solo di farci avvitare in una

spirale recessiva.

Dobbiamo aprire una nuova stagione.

A chi invita il Pd a non “schiacciarsi su Vendola” mi viene da dire

che l’unica cosa che mi preme ora è schiacciarci sul mondo del la-

voro e dei giovani e sui diritti massacrati. La disoccupazione cresce

e la povertà bussa anche alle porte del ceto medio. Siamo in grado

di ingranare la marcia del cambiamento? Questa è la domanda im-

portante, tutto il resto è talk show e gossip giornalistico. Stiamo

definendo il centrosinistra e la qualità della coalizione e se qual-

cuno pensa di essere il leader deve cercarsi un altro accampa-

mento. Invito Renzi e Bersani a non aver paura e a consentire la

più larga partecipazione nei due turni. Sono convinto che la gente

per bene schifata da quello che ha visto in questi giorni ci chiede

una svolta radicale.

La conquista parte dal rimettere al centro il lavoro come diritto e

non come merce. C’è un modo per conquistare la gente che ha vo-

tato destra: contestare il modello Marchionne. Non giriamo intorno

al problema: un conto è conquistare il popolo, altra cosa è conqui-

stare Santanchè, Briatore e Lele Mora.

Chi ha impedito la modernizzazione dell’Italia non può essere con-

vocato tra i protagonisti di una stagione di cambiamento.

Nichi Vendola

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