liberadelfia(10) nov-dic 2011

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Fotocopiato in proprio Numero unico - Novembre-Dicembre 2011 Distribuzione gratuita il riciclaggio dei rifiut fa bene all’ambiente e giova alla salute e all’economia. (mr.White) Aiutiamo la città ad essere più pulita LiberAdelfia E-mail: [email protected] P.za Galtieri, 51 - Adelfia LiberAdelfia pensare globale, agire locale Giovanna Guantario – Delega alla Trasparenza Non abbandonare i rifiuti. Contattaci e ci pensiamo noi… GRATIS Hai cambiato la cucina o il tuo salotto e devi buttare i vecchi mobili? Il tuo frigo si è rotto e non sai cosa farne? Pensi che abbandonarli nelle nostre campagne sia il sistema più sem- plice e meno dispendioso? Niente di più stupido e rischioso penalmente. L’amministrazione comunale offre il servizio di ritiro gratuito dei rifiuti ingombranti. Basta contattare il numero 080/4593533 (il lunedì e il giovedì) e degli incaricati provve- deranno a ritirare GRATUITAMENTE direttamente presso la vostra abitazione i rifiuti ingombranti (mobili, frigoriferi ecc). Voi non dovrete far altro che lasciare nel giorno stabilito i vo- stri rifiuti ingombranti all’esterno della vostra abitazione. Nulla di più semplice. Conviene a voi e all’ambiente. Ked ma non dicono che la pensione di accorcia dicono che la vita si allunga Mr.White Kud LiberAdelfia INFORMA alle pagine 2 e 3 ACCERTAMENTI TARSU

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Giovanna Guantario – Delega alla Trasparenza LiberAdelfiaINFORMA alle pagine 2 e 3 ACCERTAMENTI TARSU E-mail: [email protected] P.za Galtieri, 51 - Adelfia Hai cambiato la cucina o il tuo salotto e devi buttare i vecchi mobili? Il tuo frigo si è rotto e non sai cosa farne? Pensi che abbandonarli nelle nostre campagne sia il sistema più sem- plice e meno dispendioso? Niente di più stupido e rischioso penalmente. Kud Ked Mr.White Distribuzione gratuita e all’economia. (mr.White)

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Fotocopiato in proprio Numero unico - Novembre-Dicembre 2011Distribuzione gratuita

il riciclaggio dei rifiuti fa bene

all’ambiente e giova alla salute

e all’economia. (mr.White)

Aiutiamo la città ad

essere più pulita

LiberAdelfia

E-mail: [email protected]

P.za Galtieri, 51 - Adelfia

Lib e rAde l f i apensare globale, agire locale

Giovanna Guantario – Delega alla Trasparenza

Non abbandonare i rifiuti.

Contattaci e ci pensiamo noi…

GRATIS

Hai cambiato la cucina o il tuo salotto e devi buttare ivecchi mobili? Il tuo frigo si è rotto e non sai cosa farne? Pensiche abbandonarli nelle nostre campagne sia il sistema più sem-plice e meno dispendioso? Niente di più stupido e rischiosopenalmente.

L’amministrazione comunale offre il servizio di ritirogratuito dei rifiuti ingombranti. Basta contattare il numero080/4593533 (il lunedì e il giovedì) e degli incaricati provve-deranno a ritirare GRATUITAMENTE direttamente presso lavostra abitazione i rifiuti ingombranti (mobili, frigoriferi ecc).Voi non dovrete far altro che lasciare nel giorno stabilito i vo-stri rifiuti ingombranti all’esterno della vostra abitazione. Nulladi più semplice. Conviene a voi e all’ambiente.

Ked

ma non diconoche la pensione

di accorcia

dicono che

la vita si

allunga

Mr.White

Kud

LiberAdelfia INFORMA

alle pagine 2 e 3

ACCERTAMENTI TARSU

Politica - Società - Inchieste

2 LiberAdelfia Novembre-Dicembre 2011

ACCERTAMENTI TARSU… ma non col trucco !

In vista degli accertamenti TARSU che verranno notificati entro il 31 Dicembre 2011, relativamente aglianni 2006-2007, riteniamo necessario ed urgente che l’Amministrazione Comunale, fondata sui valori dellatrasparenza e della legalità, intervenga perché questa volta venga rispettata la legge.

I problemi riguardano innanzitutto la modalità di calcolo delle superfici accertate.

Come è noto, questi accertamenti scaturiscono dall’entrata in vigore della legge 311/2004, art. 1, comma 340

che recita “ Al comma 3 dell’articolo 70 del decreto legislativo 15 novembre 1993, n. 507, sono aggiunti i se-guenti periodi:“A decorrere dal 1° gennaio 2005, per le unità immobiliari di proprietà privata a destinazione ordinaria censite

nel catasto edilizio urbano, la superficie di riferimento non può in ogni caso essere inferiore all’80% della su-

perficie catastale, determinata secondo i criteri stabiliti dal regolamento di cui al D.P.R. 23 marzo 1998 n.

138; per gli immobili già denunciati i Comuni modificano d’ufficio, dandone comunicazione agli interessati,

le superfici che risultano inferiori alla predetta percentuale a seguito di incrocio dei dati comunali… con quelli

dell’Agenzia del Territorio, secondo modalità di interscambio stabilite con provvedimento del direttore della

predetta Agenzia, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali…”.

In attuazione dell’art. 1, comma 340, cit., è stata emanata la Determinazione del Direttore dell’Agen-

zia del Territorio del 9 agosto 2005, approvata dalla Conferenza Stato-Città, con cui sono state disciplinatele modalità di interscambio, incrocio e allineamento dei dati, allo scopo di fornire ai Comuni i dati e gli elementinecessari per il calcolo della superficie catastale ai fini TARSU. In proposito, all’art. 1 è precisato che “ Per

quanto concerne i dati metrici, essi riguardano la superficie dei singoli ambienti, ad esclusione delle aree sco-

perte delle unità immobiliari a destinazione residenziale; dette superfici sono calcolate senza tener conto dei

coefficienti di ragguaglio previsti dal citato decreto del Presidente della Repubblica” (DPR 138/98). Nell’Al-legato B alla citata Determinazione, in cui si tratta delle specifiche tecniche per la trasmissione dei dati è ul-teriormente precisato che “ L’elemento Ambiente identifica la tipologia di vano per il quale sono forniti i dati

metrici,… Superficie A contiene la superficie del singolo ambiente, principale o accessorio, al lordo dei co-

efficienti di ragguaglio se relativa a vani accessori a servizio indiretto…”

Nel paragrafo conclusivo è presentata la tabella del campo ambiente che, per le unità abitative, è la se-guente:A. Vani o locali aventi funzione principale … e vani o locali accessori a diretto servizio dei principali B. Vani o locali accessori a indiretto servizio di quelli identificati nella precedente tipologia A qualora comu-nicanti con gli stessi C. Vani o locali accessori a indiretto servizio di quelli identificati nella precedente tipologia A qualora non co-municanti con gli stessi anche attraverso scale interneTraducendo, A sono i vani dell’abitazione, B e C sono garage, cantine, soffitte, tettoie.

Dov’è il trucco? Nel calcolo della superficie catastale, in fase di controllo, si è pensato bene di sommaresemplicemente le superfici lorde dei vari ambienti e calcolare l’80% di detta somma. Il risultato rappresentala superficie accertata per la quale i contribuenti sono stati chiamati a pagare. Senza tener conto nemmenodella successiva Circolare dell’Agenzia del Territorio, n.13T del 7 dicembre 2005 che, nel ribadire, all’art.1, che l’obiettivo è quello della “fornitura ai Comuni dei dati e degli elementi necessari a consentire il calcolo

della superficie catastale ai fini dell’applicazione della TARSU”, fornisce, nell’Allegato C, un prospetto diausilio al calcolo delle superfici ai fini TARSU con esempi di calcolo in base alle planimetrie.

SEGUE A PAGINA 3

Politica - Società - Inchieste

Novembre-Dicembre 2011 LiberAdelfia 3

In conclusione, i dati metrici forniti dal Catasto ai Comuni non rappresentano sic et simpliciter la su-perficie catastale, ma consentono ( a chi, se non ai Comuni ) di calcolare la superficie catastale, come? appli-cando, secondo la legge 311/2004, i criteri stabiliti dal DPR 138/98. Quali sono questi criteri? Semplice. Allesuperfici lorde vanno applicati dei coefficienti: Ambiente A = 1, ambiente B = 0,50, ambiente C = 0,25. Nonapplicando questi coefficienti le superfici accertate aumentano, anche di molto e il contribuente è costretto apagare più di quanto prevede la legge, non solo per il 2005, ma anche per tutti gli anni successivi, dal 2009 inpoi. Già dalla cartella di quest’anno è scattato l’aumento. Ora non è possibile che questa violazione e falsa

applicazione della legge verificatasi per il 2005 possa continuare per gli anni successivi all’unico scopo

di far cassa.

Si propone pertanto:

> per i prossimi accertamenti, impartire istruzioni precise per il calcolo corretto delle superfici nel ri-

spetto della legge;

> approvare le modifiche al vigente regolamento TARSU, in merito alla determinazione della superficie

TARSU, in applicazione della legge 311/2004;

> dare la massima informazione, con manifesti, sulle modalità, le fonti normative, e il metodo di calcolo

adottato per gli accertamenti, pubblicando l’allegato “C” alla Circolare dell’Agenzia del Territorio n.

13T/2005 del 7 dicembre 2005;

> corredare gli avvisi di accertamento delle motivazioni e della documentazione relativa: planimetria e

prospetto di calcolo delle superfici con l’indicazione dei criteri adottati (art. 7 dello Statuto dei diritti

del contribuente e Legge 269/2006);

> utilizzare il personale dell’Ufficio Tributi per l’attività di informazione e chiarimenti al pubblico nel

merito degli accertamenti.

SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’

Adelfia

trombati, pagati con soldi pubblici.I benefici per la collettività

non sono sempre certificabili, so-prattutto in relazione ai costi.

Per esempio, è difficile ca-pire perché accanto ad un organi-smo statale ad hoc spuntapuntualmente un sotto-ente a li-vello locale con le stesse funzioni elo stesso scopo.

Tutte le Regioni italianehanno istituito per legge propri entistrumentali con uffici, dipendenti ,dirigenti, presidenti ecc.

Alcuni di questi enti (Bim–Bacini imbriferi montani, Ato–Ambiti territoriali ottimaliacqua/rifiuti, Cvb–Consorzi per lavigilanza boschiva) erano stati sop-pressi dalla manovra finanziaria delgoverno nel 2010. Ma il provvedi-mento è stato rinviato al 31 dicem-

bre 2011, con un aggravio di altri240 milioni di euro.

Michele Labianca

I numeri arretrati e a colori di

LiberAdelfia

puoi trovarli sul sito:

http://issuu.com.liberadelfia

(segue dalla seconda pagina)

L’altra casta

Lo sapevate che esisteun’altra casta? L’altra casta è quelladegli Enti inutili, che costa più delParlamento e che riguarda un eser-cito di 24.000 persone piazzatedalla politica. Questa casta ci costaoltre 7 miliardi di euro.

Detta casta è composta di7.000 enti, aziende, consorzi, so-cietà, organi collegiali, uffici,24.000 consiglieri di amministra-zione, presidenti, direttori con sti-pendi, compensi e spese dirappresentanza per circa 2 miliardie mezzo di euro all’anno. I rappre-sentanti di questi enti di secondolivello sono nominati dai politicie spesso sono scelti tra i politici

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4 LiberAdelfia Novembre-Dicembre 2011

I Post-itdi Mr. White

Tra il dire e il fare

c’è di mezzo . . .

Nei pressi dell’Ufficio postaledel rione Montone, ed esatta-

mente in via Piscina Di Filippo, sulmuro di una proprietà privata, cisono scritte e simboli fascisti. Sipossono cancellare?

Il cordolo per marciapiede delgiardinetto di L.go Giulio Cesare

nei pressi dell’Ufficio postale delrione Canneto è rotto già da parec-chio tempo. A quando la sua ri-messa a posto?

Aproposito di lavori che cam-biano il volto della città.

Ritengo, che l’ascolto dellasocietà civile e l’incontro con i cit-tadini che vivono i problemi delterritorio sia fondamentale per rea-lizzare un importante momento divicinanza e partecipazione da partedelle istituzioni; insomma si do-vrebbe iniziare a parlare di ammi-nistrazione partecipata, e apraticarla.

La trasparenza degli attiamministrativi è parte della demo-crazia.

zona PIP via Valenzano

c/o Isola Ecologica

via Chiancaro

S.C. Mercatante

S.C. Fieno

S.C. Piscina Nuova

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La cattiva notizia

Ci piacerebbe fissare negliocchi, per qualche istante,

l’imbecille che il 3.11.2011 si èreso responsabile di un grave dis-servizio presso la Guardia medica,inserendo nella serratura della portad’ingresso un nichelino di due cen-tesimi di euro, causando un enormeritardo nell’inizio delle visite agliammalati, da parte del medico diservizio. La paziente è stata tra-sportata presso il Pronto soccorsodell’Ospedale Di Venere di Carbo-nara con un ritardo che poteva es-serle fatale e solo perchél’imbecille quel giorno non avevadi meglio da fare. La paziente è stata dimessa il14.11.2011 dopo essere stata curataper una grave crisi cardiorespirato-ria e fortunatamente, anche se len-tamente, si sta riprendendo.All’imbecille diciamo: prima difare un’altra fesseria, pensaci!

Le buone notizie

Abbiamo ricevuto e volentieripubblichiamo la seguente pre-

cisazione:“In relazione all’ articolo apparso

a pag. 4 della Vs pubblicazione nu-

mero ottobre-novembre 2011 in cui

appare una fotografia riportante

una macchina in sosta sulle strisce

pedonali Vi informo che la stessa

non risulta essere di mia proprietà.

Mi pare doveroso chiederVi code-

sta precisazione in quanto proprie-

tario di auto dello stesso modello

e colore.

Condividendo con Voi la necessità

del rispetto delle regole e di un

maggiore buonsenso da parte

degli automobilisti distintamente Vi

saluto.

Novembre-Dicembre 2011 LiberAdelfia 5

Biagio Cistulli

consigliere comunale”

Detta precisazione è riferita a:

auto in divieto di sosta su striscepedonali e davanti a scivoli per

disabili e carrozzine per bambini.Arroganza degli automobilisti, me-nefreghismo di alcuni vigili, vistoche tutto ciò accade anche nelle im-mediate vicinanze del comando dipolizia municipale. . . . . .

questa l’immagine:

Ci sono dei cittadini adelfiesiche in modo del tutto volonta-

rio dedicano il proprio tempo liberoalleviando le pene delle personeammalate ricoverate negli Ospedalie a persone diversamente abili indifficoltà. Abiamo visto questi vo-lontari, donne e uomini, giovani emeno giovani, operare in Ospedalee in aeroporto e ne siamo rimastipositivamente colpiti. A questi vo-lontari va il nostro ammirato gra-zie.

Ci congratuliamo con l’inqui-lino delle case comunali di via

Conella che si prende cura delverde del bel giardinetto adiacentele abitazioni.

Strano va vero

Fobia da vitalizio. Quei 350 par-lamentari in attesa di vitalizio

Oltre un terzo dei parlamentari ita-liani potrebbe avere anche un inte-resse personale nell’evitare leelezioni anticipate. Sono quei 350,tra senatori e deputati, che incasse-ranno il vitalizio soltanto se si ar-riva alla fine della legislatura.

Sono 84 i rappresentanti del po-polo che hanno questioni aperte

con la giustizia. Tra i reati ci sonoquelli tipici della politica (corru-zione, concussione ecc.), ma cre-scono quelli da legami conorganizzazioni mafiose. Alcuni, in-vece, si portano dietro condanne le-gate agli anni di piombo.Tra Montecitorio e Palazzo Ma-dama siedono deputati e senatoricon sentenze di condanna sullespalle, in attesa di processo, oppurerinviati a giudizio. E tra questi, ben34 risultano condannati per reatiche vanno dalla diffamazione finoall’associazione mafiosa o per unacattiva gestione di fondi pubblici dicui ora devono rispondere di tascapropria. Altri nove legislatori sonostati beneficiati dalla prescrizionedei reati.E non è finita qui.

[Notizia ansa Firenze 17 ottobre

– Inchiesta G8: Banca Credito

Cooperativo Fiorentino, 55 inda-

gati. Ci sono anche Verdini e Del-

l’Utri]

[Altra notizia ansa Roma 25 ot-

tobre – Finanziamenti giornale,

Verdini indagato. L’inchiesta ri-

guarda complessivamente 19

persone]

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6 LiberAdelfia Novembre-Dicembre 2011

norme stanno impattando sui red-diti fissi e sui ceti medi che si im-poveriscono sempre più. Di colpireseriamente le rendite finanziarie eimmobiliari non se ne parla. Stiamoparlando di gente che, grazie a for-tune pregresse o ereditate, vivonodi rendita, e lo stato li premia contassazioni che nelle migliori delleipotesi non superano il 12,5% o il20%. Ricordo che i lavoratori, perogni euro guadagnato (dal primofino all’ultimo), sono tassati a nonmeno del 23%.Non solo. Nel corso degli ultimi 3anni sono stati attaccati ripetuta-mente, complice un’opposizioneparlamentare in stato comatoso eincapace, i diritti del lavoro che siritenevano ormai acquisiti.E’ bastato il Marchionne di turnoper mettere in discussione mecca-nismi di licenziamento, contrattinazionali di lavoro, sciopero, ferie,malattie e maternità. Ricordo per ipiù disattenti che i conti Fiat sonoancora in rosso e le quote di mer-cato dell’ azienda pseudo-italianadi auto continuano a diminuire.Insomma, le carte sono state sco-perte. Quei partiti che per anni sonostati tacciati come i colpevoli del-l’arretratezza italica, in realtà nonerano il problema. I fatti ci stannodando ragione. Non solo. La loroesclusione ha portato al crollodell’ultimo argine a un sistema eco-nomico che crede al profitto a di-scapito delle persone e deilavoratori.

Antonio Di Gilio

ASpETTANDO NATALE

Rispettando la tradizionecome gli anni scorsi, anche que-st’anno i tre artisti presepai: Angelo

Nicassio, Vito Carlucci e SaverioPanzarini allestiranno un presepe,ispirandosi al 250° Anniversariodella nostra Chiesa Madre, su indi-cazione degli organizzatori dellaMostra.

A differenza dalle altre oc-casioni quest’anno il manufattoverrà costruito interamente in pietraosservando tutti i minimi partico-lari.

L’impegno dei tre artisticonsiste nel trasmettere alle nuovegenerazioni la cultura del presepioe nello stesso tempo valorizzare ilnostro patrimonio artistico e cultu-rale.

Gli artisti ringraziano il Co-mitato feste patronali, il Melo-grano, l’insegnante NellaCantacessi, il presidente Nino Gar-gano e la dott.ssa Nicassio per lagentile collaborazione.

E IL PROBLEMA ERA LA

SINISTRA RADICALE

Le elezioni del 2008 passe-ranno alla storia a pieno ti-tolo come quelle che hanno

dato vita alla Terza Repubblica.Tutti i maggiori partiti, esclusiLega, Udc e IDV sono stati sop-piantati da partiti nuovi o addirit-tura sono stati esclusi dalparlamento. E’ il caso della “Sini-stra Radicale” che dalle ultime ele-zioni politiche è uscita con le ossarotte raggiungendo (considerandotutte le sigle insieme) un misero3,14%. Una disfatta e un falli-mento.Senza voler riaprire la solita litaniasul voto utile del PD, i veri colpe-voli sono le classi dirigenti, inca-paci di perseguire una reale stradariformatrice.Tuttavia ricordo le frasi trionfalisti-che di tanti (dalla Lega, al PD, pas-sando per l’IDV) che vedevanol’uscita di scena dal panorama par-lamentare dei partiti di sinistra eambientalisti come un buon segnoper una nuova legislatura di grandecambiamento. La “Sinistra Radi-cale” era, a loro dire, la vera pallaal piede alla crescita dell’Italia fattada tanti partiti del NO.Dopo 3 anni e mezzo è giunto ilmomento di tirare la linea, tirare lesomme e toglierci qualche sasso-lino dalla scarpa.Sono bastati 3 anni e mezzo perportare l’Italia al fallimento econo-mico e finanziario e non esiste go-verno Monti che tenga. Per 3 annisi è pensato di poter tirare a cam-pare continuando a tirare il sangueai lavoratori e ai pensionati senzarealmente colpire i poteri forti. Dal-l’aumento dell’IVA, al tagliosulle detrazioni, tutte queste

Le  vignette

di 

Pedro

Politica - Società - Inchieste

Novembre-Dicembre 2011 LiberAdelfia 7

IL GOVERNO MONTI:parole nuove e fatti vecchi?

Diciamo la verità: siamo tutti più sollevati a non avere più un Presidente del Consiglio che durante i funeralidelle donne morte a Barletta il 3 ottobre annuncia la nascita del nuovo partito “Forza gnocca”; che mentreescono i dati ISTAT sulle nuove povertà parla dei ristoranti pieni e dell’Italia che va alla grande; che fa lecorna nella foto di gruppo dei premier europei, e così via.Il governo Berlusconi era già finito, tante donne e tanti uomini avevano squarciato il velo del conflitto di inte-ressi e del governo populista e indecente. L’avevano fatto in tutti i modi consentiti dalla democrazia: con lepiazze piene, con le parole, con i cortei, con l’ironia e la satira, con il buon senso e con la determinazione.Certo, i mercati hanno accelerato il crollo, ma sarebbe veramente sbagliato oscurare la grande riscossa civicadell’Italia, la domanda di cambiamento, di discontinuità etica, politica ed economica, che conteneva e che con-tiene. Le donne e gli uomini italiani - soprattutto loro - hanno svelato quello che c’era dietro l’immagine patinatadi un governo screditato e iniquo.

Il governo di emergenza nazionale che è nato, presieduto dal prof. Monti, un “tecnico” di alto livello e

prestigio, incontra il favore dell’80% degli italiani. Al di là dei sondaggi, si percepisce un diffuso senso co-mune sulla necessità, che c’era, di un ancoraggio solido a cui legare il Paese per evitare che fosse travolto dallaspeculazione.

Tuttavia, la domanda è: un governo d’emergenza per fare quali scelte? Per rispondere a questa domandanon ci si può limitare a dire che le sole scelte possibili erano quelle imposte dall’Europa all’Italia in virtùdella vacuità del governo Berlusconi.D’altra parte, la direzione di marcia indicata nei 39 punti di Bruxelles non corrisponde certo alla visione del“modello sociale europeo”, di tutela dei ceti meno abbienti; arriva da un’Europa in cui prevalgono governi didestra e in cui per quel modello sociale europeo non c’è più posto. L’unica voce di dimensione europea cheha proposto vie diverse è stata la Confederazione europea dei Sindacati.

Ebbene, le prime dichiarazioni del presidente Monti non sono tranquillizzanti: appare sicura la reintro-duzione dell’ICI sulla prima casa, come la revisione del sistema pensionistico in senso restrittivo (provvedi-menti che colpiscono i ceti più deboli), ma non si parla di patrimoniale, di tassazione sulle transazionifinanziarie, di tassazione delle grandi successioni, di lotta seria all’evasione fiscale (provvedimenti che colpi-rebbero i ceti più abbienti).

Vogliamo dirlo con chiarezza: se avremo un Governo eticamente più presentabile, ma determinato a realizzarele stesse politiche di Berlusconi, SEL – che, a differenza del PD, non ha votato per questo Governo, anche per-ché non ha suoi rappresentanti in Parlamento - non potrà restare in silenzio, anzi dovrà parlare chiaro all’opi-nione pubblica.SEL ringrazia la CGIL per aver tenuto limpidamente questa posizione in rappresentanza di lavoratrici e lavo-ratori che da soli finora hanno pagato e pagano il prezzo della crisi, perdendo il lavoro, perdendo diritti graziead una serie di provvedimenti che dal 2008 a oggi sono stati gli unici presi e offerti alle imprese al posto dellescelte politica industriale, politica energetica, ricerca e innovazione.Per quanto ci riguarda, il cantiere del Nuovo Ulivo non chiude, potrebbe solo rompersi sotto i colpi di sceltesbagliate condivise dal Parlamento, come sarebbero, lo diciamo per paradosso, i licenziamenti facili invecedella patrimoniale.

Carlo De Santis

8 LiberAdelfia Novembre-Dicembre 2011

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repetita iuvant

EMERGENZA AMBIENTALE

Èdal 2007 che scrivo sulla questione ambientale di Adelfia. Prima lo facevo attraverso le pagine diREDazione, supplemento di “RIFONDAZIONE INFORMA”; adesso, attraverso le pagine diLiberAdelfia. Tempo fa, grazie ad un carissimo amico che lavora presso l’emittente televisiva Telebari, e grazie alla

sensibilità degli operatori di Verde di Rabbia, abbiamo realizzato e mandato in onda un servizio sulle principaliemergenze ecologiche, quali: la discarica di “Lama di Fosca”, l’Alveo torrentizio e la ditta SApA (i fil-mati sono visibili su Youtube, digitando MrBaroneRosso).

Che si tratti di uno stato di vera emergenza risulta, ormai con chiarezza, dalle frequenti denunce fatte daparte del WWF regionale e dai Carabinieri del NOE che hanno operato vari sequestri: nel dicembre 2003 ladiscarica abusiva in “Lama di fosca”, nel giugno 2005 il cantiere per lavori abusivi eseguiti nell’Alveo tor-rentizio e nel mese di ottobre 2005 la ditta SApA con il relativo arresto di due imprenditori, perché in quelladitta trasformavano i rifiuti pericolosi in fertilizzanti.

Ci sono poi diverse discariche abusive che, invece di essere bonificate, crescono a dismisura. Tra i rifiutinon mancano l’eternit-amianto, apparecchi elettronici, enormi teli per tendoni impregnati di prodotti chimici,vernici, gomme auto ed altro. Le discariche sono ubicate nelle immediate vicinanze dell’isola ecologica della

zona p.i.p. di via Valenzano, in Via Chiancaro, sulla S.C. Mercatante, sulla S.C. piscina Nuova, sulla S.C.

palmentiello, sulla S.C. Fieno, sulla S.C. Vecchia Canneto-Valenzano(dietro al “muro”), sulla S.C. Annetta,sulla via di Ceglie, 2^ strada a sinistra dopo il Cimitero di Canneto, su Via della Resistenza e chissà in quantialtri luoghi che meglio di me conoscono quanti in campagna ci lavorano.

C’è, infine, il problema dell’inquinamento atmosferico, drammaticamente insidioso. Se ne parla poco:talora si è discusso vagamente dei ripetitori per telefonini, piantati qua e là in tutto il paese, ma mai si è discussoseriamente dell’inquinamento dovuto alle auto, per le quali occorrerebbe ricorrere a zone pedonali, almenoper quanto riguarda P.za Roma, C.so Umberto I e parte di Via V. Veneto.

Diventa urgente una programmazione di interventi strutturali per difendere la salute, abbattere l’inqui-namento e salvaguardare l’ambiente. Urgente perché, nonostante il finanziamento di 570 mila euro da parte

della Regione per la bonifica della Ditta SApA, parlando con il responsabile dell’Ufficio Tecnico, ho appresoche il progetto definitivo ed esecutivo dell’intervento di bonifica dell’area interessata difficilmente sarà prontoentro quest’anno.

Nelle more, sarebbe auspicabile che da subito si programmi la bonifica della “Lama di fosca” e il

ripristino dello stato dei luoghi dell’Alveo torrentizio.

Ritengo altresì importante che l’attuale Amministrazione comunale si esprima ufficialmente sull’emer-

genza ambientale in atto, con indicazioni chiare e concrete circa gli impegni necessari per affrontarla ed av-viarla a soluzione. Impegni e iniziative che consentano finalmente di risollevare e fare uscire il nostro territoriodall’attuale degrado ambientale, che mina la salute di migliaia di persone, nonché l’economia stessa diAdelfia.

Michele Labianca