liberadelfia(5) mag-giu 2011

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Fotocopiato in proprio Numero unico - Maggio-Giugno 2011 Distribuzione gratuita Continua il tesseramento 2011 di Sinistra Ecologia Libertà La “Politica” ha bisogno di te ISCRIVITI Sel ha bisogno di te I numeri arretrati e a colori di LiberAdelfia puoi trovarli sul sito: http://issuu.com/liberadelfia LiberAdelfia P.za Galtieri, 51 - Adelfia E-mail: [email protected] o [email protected] LiberAdelfia pensare globale, agire locale IL 15 E 16 MAGGIO AL COMUNE DI ADELFIA VOTA S.E.L. ... PER UN’ADELFIA MIGLIORE ... DAI LA TUA FIDUCIA AD UNA/UNO DEI SEDICI CANDIDATI

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LiberAdelfia LiberAdelfia Numero unico - Maggio-Giugno 2011 Fotocopiato in proprio Continua il tesseramento 2011 di Sinistra Ecologia Libertà I numeri arretrati e a colori di ISCRIVITI puoi trovarli sul sito: http://issuu.com/liberadelfia Distribuzione gratuita La “Politica” ha bisogno di te La nomina degLi scrutatori: una porcata aLL’adeLfiese UN MINIMO DI LEGALITA’ AD ADELFIA: UN SOGNO? Santo De Vinci Francesco Ferrante immagine di repertorio

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Fotocopiato in proprio Numero unico - Maggio-Giugno 2011Distribuzione gratuita

Continua il tesseramento2011 di

Sinistra Ecologia Libertà La “Politica” ha bisogno di te

ISCRIVITI

Sel ha bisogno di te

I numeri arretratie a colori di

LiberAdelfiapuoi trovarli sul sito:

http://issuu.com/liberadelfia

LiberAdelfia

P.za Galtieri, 51 - Adelfia

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o

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Lib e rAde l f i apensare globale, agire locale

IL 15 E 16 MAGGIO AL COMUNE DIADELFIA VOTA S.E.L.

... PER UN’ADELFIA MIGLIORE ... DAI LA TUA FIDUCIA AD UNA/UNO DEI

SEDICI CANDIDATI

Politica - Società - Inchieste

2 LiberAdelfia Maggio-Giugno 2011

La nomina degLi

scrutatori:

una porcata

aLL’adeLfiese

Il giorno 20 Aprile 2011 nel-

l’aula consiliare del Comune di

Adelfia, in assemblea pubblica,

si è riunita la commissione eletto-

rale per la nomina degli scrutatori

in occasione delle prossime comu-

nali.

Dopo un breve discorso di apertura

del sub commissario, dott. Tisci, il

quale ha invitato tutti gli schiera-

menti politici ad una campagna

elettorale nel rispetto reciproco,

sono iniziate le procedure di no-

mina.

I signori Lanera (candidato di FLI)

e Caringella (candidato della Puglia

prima di tutto) si sono limitati alla

lettura degli elenchi che avevano

con sé già pronti, fatti evidente-

mente di persone che avevano chie-

sto loro questo “favore”, mentre sia

il sub commissario sia la signora

Valletti (ex consigliere del PD)

hanno optato per il sorteggio.

Il peggio, però, è avvenuto durante

la nomina dei supplenti: avendo

terminato la lista redatta a casa,

ecco che il sig. Lanera, comincia a

chiedere aiuto ad alcuni esponenti

seduti tra i banchi dell’aula, susci-

tando mugugni tra qualche signora

venuta lì per assistere alle pera-

zioni. Coup de théâtre: Caringella

si alza e decide di nominare la si-

gnora che aveva espresso indigna-

zione per quello che stava

accadendo.

Preciso che il tutto è permesso dalla

legge (art. 6 della legge n. 95/1989,

come sostituito dall’art. 9, comma

4, della legge n. 270/2005, ulterior-

mente modificato dalla legge n.

22/2006), ma mi chiedo che fine

abbia fatto il senso di responsabilità

degli esponenti del centro-destra

manifestato durante le regionali

2010. Ricordo che in quella occa-

sione sia il centro-destra, tranne il

solito Lanera, sia il centro-sinistra

furono concordi con l’iniziativa

lanciata da Antonio Di Gilio, pro-

prio dalle pagine di LiberAdelfia,

sul ricorso al sorteggio.

Ma soprattutto ci induce a riflettere

la rassegnazione di molti giovani

adelfiesi ad un sistema clientelare,

lecito o non lecito che sia.

Francesco Ferrante

UN MINIMO DILEGALITA’ AD ADELFIA:

UN SOGNO?

La destra al governo dell’Ita-

lia sa fare leggi ad personam

che, per salvare Berlusconi

dai suoi processi, salva migliaia di

delinquenti. La più recente è la

legge sul processo breve, che ri-

duce i tempi di prescrizione dei

reati, cioè riduce il tempo utile per

fare i processi. In questo modo Ber-

lusconi si salverà dal processo

Mills, che è quello a suo carico che

dura da più a lungo, grazie a ricorsi,

legittimi impedimenti e sotterfugi

vari inventati dagli avvocati del

premier, che lui ha premiato met-

tendoli pure in parlamento.

La destra al governo sta diffon-

dendo la cultura dell’illegalità.

Come sempre, anche la destra no-

strana non è da meno. Dopo 10

anni di amministrazione Cellino il

paese è terra di nessuno. La prosti-

tuzione dilaga per le strade, il par-

cheggio in doppia fila è la regola,

qualcuno inizia a parcheggiare di-

rettamente a centro strada (chi

scrive è stato testimone di un epi-

sodio del genere nel centro storico).

Non pretendiamo che la nuova am-

ministrazione faccia miracoli, ma

che dia almeno qualche segnale

forte e chiaro su alcuni punti sim-

bolici. Per esempio, qualcuno si

prenderà l’incarico di ricordare che

lungo il tratto iniziale di via Santa

Maria della Stella, andando da

piazza Roma a piazza Cimmarrusti

c’è divieto di sosta sulla destra? E’

davvero impossibile far capire che,

in via Vittorio Veneto, dato l’ele-

vato volume di traffico, non si par-

cheggia in doppia fila? Invitiamo la

nuova amministrazione a inventarsi

un modo per impedire questi due

soprusi quotidiani: con i dissuasori,

con la videosorveglianza, con

nuovi vigili urbani. Si trovi lei il

modo, ma lo si faccia!!

Santo De Vinci

immagine di repertorio

Politica - Società - Inchieste

Maggio-Giugno 2011 LiberAdelfia 3

LA QUESTIONEMORALE

“… La questione morale,

nell’Italia d’oggi, fa tutt’uno con

l’occupazione dello stato da parte

dei partiti governativi e delle loro

correnti, fa tutt’uno con la guerra

per bande, fa tutt’uno con la con-

cezione della politica e con i me-

todi di governo di costoro, che

vanno semplicemente abbandonati

e superati. Ecco perché dico che la

questione morale è il centro del

problema italiano. Ecco perché gli

altri partiti possono provare d’es-

sere forze di serio rinnovamento

soltanto se aggrediscono in pieno

la questione morale andando alle

sue cause politiche. [...] Quel che

deve interessare veramente è la

sorte del paese. Se si continua in

questo modo, in Italia la democra-

zia rischia di restringersi, non di

allargarsi e svilupparsi; rischia di

soffocare in una palude.” (enrico

Berlinguer, 1981)

Si è molto parlato, e si parla

molto, della questione morale. Tutti

hanno convenuto che quanto affer-

mato da Enrico Berlinguer nella

sua ormai famosa intervista ad Eu-

genio Scalfari nell’81 fosse l’unica

strada da seguire per il bene di que-

sto Paese.

Ciò nonostante, ad ogni tor-

nata elettorale (sia che si tratti di

elezioni politiche, che di regionali

o provinciali o comunali), pur di

conquistare il potere si fa di tutto.

Non importa la moralità e l’ideolo-

gia dell’eventuale candidato; non

importa se è indagato per riciclag-

gio, per corruzione, rinviato a giu-

dizio per reati che vanno dall’abuso

d’ufficio all’omissione di atti d’uf-

ficio, sospeso per aver preso tan-

genti in cambio di appalti, ecc.

Quel che conta sono i voti che egli

può portare.

I cittadini sanno benissimo

del mercimonio che questi signori

fanno delle istituzioni; ma la mag-

gior parte di loro è sotto ricatto per-

ché spera di ricevere qualche

vantaggio o perché teme di non ri-

ceverne più (posti di lavoro, prati-

che di invalidità, locali in

comodato d’uso gratuito con an-

nessi pagamenti per luce e acqua,

ecc.), anche se in alcuni casi sono

dovuti.

I cittadini coscienti e demo-

cratici, che hanno veramente a

cuore il bene comune, dovrebbero

dare il loro consenso a quei partiti

che dimostrano di saper fare poli-

tica e che assicurano di attuare un

programma di concreto e profondo

cambiamento, insomma la vera al-

ternativa rispetto al passato ed al

presente.

Il 15 e 16 maggio votiamo

per l’alternativa, votiamo il

cambiamento.

Michele Labianca

BOLLETTAELETTRICA CARA?

ECCO DOVE FINISCONO INOSTRI SOLDI

cip 6 è una delibera del Co-

mitato Interministeriale Prezzi adottata

il 29 aprile 1992, con cui sono stati

stabiliti i prezzi incentivati per

l’energia elettrica prodotta con im-

pianti alimentati da fonti rinnovabili o

assimilate.

La dizione “assimilate” fu

aggiunta alla previsione originaria,

in sede di approvazione del prov-

vedimento, per includere fonti di

vario tipo, non previste espressa-

mente dalla normativa europea in

materia.

Ai sensi della delibera cip 6,

chi produce energia elettrica da

fonti rinnovabili o “assimilate” ha

diritto a rivenderla al Gestore dei Ser-

vizi Energetici a un prezzo superiore

a quello di mercato. Per capire

quanto ognuno di noi contribuisce

economicamente a questo incen-

tivo alle imprese ”rinnovabili”

basta cercare nella vostra bolletta

elettrica la voce A3. E’ facile da

trovare, è quella con il valore più

alto, mediamente 7 - 8 euro a fami-

glia per bolletta.

La parola “assimilate”, inse-

rita all’ultimo minuto alla Camera,

individua tra le attività da fonti rin-

novabili non solo quelle classiche:

eolica, geotermica, solare ecc., ma

anche i termovalorizzatori e - dul-

cis in fundo - quella derivante dal

petrolio, che è francamente difficile

classificare come rinnovabile.

Come si arriva a questa inter-

pretazione abnorme? L’Italia, come

è noto, è il Paese degli “azzecca-

garbugli”. Così viene fuori questo

ragionamento: l’unico modo per ri-

ciclare l’olio combustibile è quello

di riutilizzarlo sotto forma di ben-

zina e gasolio; alla fine del pro-

cesso di riutilizzo si può quindi

affermare che esso è stato “trasfor-

mato”, “riciclato”… “rinnovato”,

appunto, e perciò può essere “assi-

milato” alle fonti rinnovabili.

Un inganno, dunque, che è

durato 18 anni: dal 1992, solo nel

2010 si è arrivati, dopo una tirata di

SEGUE A PAGINA 4

Politica - Società - Inchieste

4 LiberAdelfia Maggio-Giugno 2011

orecchi dall’UE, a eliminare lenta-

mente dalla norma queste finte

energie rinnovabili. Nel frattempo,

gli italiani hanno regalato la fetta

più grossa di questa allucinante in-

terpretazione della delibera cip 6

(miliardi di euro) a imprese che con

le energie rinnovabili avevano e

hanno poco da spartire.

Ma non è tutto. Alla voce A2, no-

nostante le centrali nucleari italiane

siano chiuse, in ogni bolletta pa-

ghiamo la tassa per lo stoccaggio

dell’uranio. Questo come ulteriore

monito ai tanti che credono che il

nucleare sia la panacea di tutti i

mali perché costa meno. In realtà è

un artificio contabile: infatti, nel

costo totale del nucleare non viene

mai calcolato il costo dello stoccag-

gio delle scorie, a carico delle ge-

nerazioni future.

Forse è bene ricordare che

questo pianeta lo abbiamo avuto in

prestito dai nostri avi, ma dob-

biamo lasciarlo in eredità ai nostri

figli.

La Redazione

FINANZIARIA 2011LA STANGATA

NASCOSTA PER GLIITALIANI

Sul sito internet di Sinistra

Ecologia e Libertà Adelfia,

qualche mese fa abbiamo

pubblicato la tabella, presa diretta-

mente dal sito del Ministero del-

l’Interno, dove si riportano,

comune per comune, tutti i tagli ai

trasferimenti statali decisi dal mi-

nistro Tremonti a causa – si dice -

della crisi.

Dove vogliono loro, però, i

soldi si trovano. Li hanno trovati

Insomma, la morale è che

Berlusconi non mette di persona le

mani nelle tasche degli italiani, ma

obbliga altri a mettercele.

Santo De Vinci

Articoli, commenti,

segnalazioni possono essere

inviati all’indirizzo e-mail:

[email protected] portati direttamente alla

nostra sede in

P.za Galtieri, 51.Saranno pubblicati, nei limiti

di spazio disponibile,

sul nostro giornale.

La Redazione

Il riciclaggio dei rifiuti fabene all’ambiente e giovaalla salute e all’economia.

Mr. White

per esempio

per far pagare

allo stato le

multe che

l’Unione Euro-

pea ha inflitto

agli allevatori

(leghisti) del

Nord. La stessa

Lega, che era

contraria alle

celebrazione

dei 150 anni

d e l l ’ u n i t à

d’Italia per evi-

tare gli sprechi,

poi ha votato

contro l’election day che, accor-

pando insieme amministrative e re-

ferendum, avrebbe fatto

risparmiare agli italiani 300 mi-

lioni, che così invece sono andati

sprecati.

I soldi li hanno trovati pure

per far pagare allo stato italiano,

cioè a tutti noi, i contributi alla

scuola privata, ivi compresa quella

della moglie di Bossi (dove si inse-

gna la lingua padana).

La finanziaria 2011 ha toc-

cato pesantemente anche il comune

di Adelfia. Dalla tabella dei tagli,

che qui riportiamo, risulta che

Adelfia per il solo 2011 avrà dallo

Stato 358.000 euro in meno. Potete

verificarlo di persona copiando

sulla barra di internet il seguente

indirizzo del MINISTERO DEL-

L’INTERNO:http://finanzalocale.

interno.it/ser/riduzioni/puglia.html

I pesanti tagli a comuni, pro-

vince e regioni stanno causando

due tipi di conseguenze. O i co-

muni tagliano molti servizi, oppure

ne aumentano i costi. E così av-

viene che i costi dei trasporti urbani

aumentano, aumentano le rette di

scuole, asili e mense, chiudono le

case protette per anziani.

Politica - Società - Inchieste

I Post-itdi Mr. White

speciaLe eLeZioni

2011

CAMPAGNA DIPROPAGANDA E

ATTACCHINAGGIOSELVAGGIO

Attraverso le pagine di que-

sto giornale, esattamente

con LiberAdelfia Maggio-

Giugno 2010, con il “Manifesto per

campagne elettorali pulite”, lan-

ciammo l’invito ai nostri alleati e

agli avversari politici a fare una

scelta di campo per dimostrare che

la politica fosse in grado di auto-

rinnovarsi ma, ahinoi, a giudicare

da quanto sta succedendo con que-

ste elezioni amministrative c’è da

dire che la politica si va sempre più

degradando per colpa di alcuni can-

didati.

Il consenso si costruisce la-

vorando per 365 giorni l’anno e

non per i pochi giorni che prece-

dono le votazioni imbrattando

qualsiasi muro e/o superficie,

anche al di fuori degli spazi con-

sentiti, con manifesti.

Addirittura c’è chi ha occu-

pato anche gli spazi riservati agli

annunci mortuari mostrando di

avere scarso senso civico e igno-

ranza per non avere rispetto verso i

morti.

In tutto questo ovviamente

latitano coloro che dovrebbero con-

trollare e che da sempre chiudono

gli occhi davanti a questo scempio,

dimenticando pertanto di multare

Maggio-Giugno 2011 LiberAdelfia 5

coloro che abusivamente sporcano

il nostro territorio.

Poi c’è da valutare un

aspetto economico. Quanto hanno

speso questi signori(?) per la

stampa e l’attacchinaggio selvag-

gio fatto nelle ore notturne? Si pre-

sume che l’investimento possa

portare utili se risulteranno eletti.

Cari cittadini ma voi vi fi-

date di chi usa questi mezzi per

conquistare il consenso? Questi si-

gnori (?), che pensano di comprare

tutto e tutti con i soldi e i favori,

sono degni allievi del loro maestro

s/b.

Politica - Società - Inchieste

6 LiberAdelfia Maggio-Giugno 2011

Il primo anello dell’anomalia

italiana, nella conduzione politica, è

l’insolita alleanza tra PDL e Lega

Nord, sebbene spesse volte si sia ri-

schiata la rottura.

Ancora oggi i politici della

Lega Nord ripetono che essi vogliono

fare le riforme, che la gente comune

(del Nord!) chiede; la gente comune

del Nord, che vota per la lega nord,

non anche la gente comune del centro

e del sud d’Italia!

Quale è stato il progetto poli-

tico accarezzato dalla Lega Nord? La

secessione del Nord ricco di industrie,

di infrastrutture, di autostrade, dal Su

povero, considerato intriso di spiriti

mafiosi e ritenuto una palla di piombo,

che frenerebbe lo slancio del Pie-

monte, della Lombardia, del Veneto.

I dirigenti della Lega Nord

hanno una memoria storica corta, per-

ché non vogliono riconoscere che lo

sviluppo del Nord è stato possibile, in

quanto dal 1861, senza soluzione di

continuità, resiste purtroppo, la poli-

tica nazionale della spoliazione delle

regioni meridionali da parte delle re-

gioni privilegiate del Nord.

Qualche esempio illuminante:

l’iniqua e discriminatoria tassa sul ma-

cinato, introdotta dopo l’unità d’Italia,

che colpiva l’agricoltura italiana, so-

prattutto meridionale, vero preleva-

mento alla fonte, nel momento in cui

il contadino portava il grano al mulino

per la trasformazione del grano in fa-

rina.

L’imposta sul macinato col-

piva la cerealicoltura, unica fonte di

reddito delle regioni più svantaggiate,

per sanare la voragine del debito pub-

blico, in parte conseguenza dell’Unità

d’Italia.

Eppure i contadini-cafoni del

Sud hanno combattuto alla pari con gli

operai del Nord nelle trincee del Carso

durante la guerra del 1915-18, dimo-

strando di non essere inferiori per ca-

pacità di resistenza, di ardimento, di

slancio combattivo!

E nel secondo conflitto mon-

diale (1939-45) nelle lande delle

steppe russe, come anche nell’im-

menso deserto sahariano, in Somalia,

in Eritrea, in Etiopia, non pochi sono i

nomi dei giovani meridionali plagiati

dalla propaganda fascista. Basti leg-

gete i nomi nella gigantesca stele (co-

lonna) del surreale cimitero di El

Alamein (Egitto)!

Dal mio paese Adelfia (pr. Di

Bari) partirono molti giovani per la

guerra in Etiopia del 1935-36: uno di

quei giovani, Vittoriano Cimmarrusti,

morto sull’altipiano di Amba Alagi, è

tornato nel suo paese in quattro assi di

legno, insignito però di medaglia d’oro

al valore militare.

Dopo il secondo conflitto

mondiale è continuata la vecchia poli-

tica, pur essendo cambiato lo scenario

politico, dopo il crollo del Fascismo,

nonostante la Resistenza Nazionale.

I governi dal 1946 in poi, con

l’asse portante della D.C. con il con-

forto dei partiti minori, vararono la na-

scita della Banca del Mezzogiorno con

lo scopo formale di aiutare e incorag-

giare la ripresa economica nelle re-

gioni meridionali, in realtà per favorire

le industrie del Nord, che ne ricava-

rono i benefici maggiori.

A Taranto, per fare fronte al-

l’immensa disoccupazione e frenare

l’emoraggia dell’emigrazione verso il

triangolo Genova, Torino, Milano, fu

insediata l’Italsider per la produzione

di acciaio, industria parastatale, oggi

industria privata, Ilva.

L’industria sorge a Taranto

probabilmente per un errore strategico

senza una visione di lungimiranza,

ignorando il ruolo che Taranto aveva

già i cantieri navali militari; era, inol-

SEGUE A PAGINA 7

La vera anomaLia

deLLa poLitica taLiana:iL meridione d’itaLia

sempre suLLa Bocca dei

poLitici, ma difatto

umiLiato, sempre.

“I ricchi diventano sempre più

ricchi, i poveri sempre più poveri”.

L’affermazione è di papa Paolo VI,

nell’enciclica “Populorum progres-

sio”, durante gli anni cruciali della

contestazione studentesca (1966-69),

e mi è rimasta impressa profonda-

mente insieme col discorso-omelia

pronunziato, dallo stesso pontefice,

nella notte di Natale, a Taranto agli

operai dell’Italsider, oggi Ilva, durante

il rito eucaristico.

Quanta strada si sarebbe po-

tuta percorrere … nel cammino verso

la solidarietà nel villaggio globale!

Oggi, forse, avremmo superato meglio

la tremenda crisi, dalla quale non riu-

sciamo a riprenderci, sebbene la mag-

gioranza di governo (PDL e Lega

Nord) abbia dichiaratamente ripetuto,

sino alla noia, che la situazione econo-

mica europea non sia migliore della

nostra. La verità, invece, è che la Ger-

mania ha ripreso a volare, seguita dalla

Francia (direttorio franco-tedesco!),

mentre la nostra ripresa è solo una ri-

presina (all1%), anzi l’inflazione è tor-

nata a correre (al 2,5%), il costo di un

barile di petrolio raggiunge picchi ver-

tiginosi, e già si mormora che la pros-

sima stangata fiscale sarà nei prossimi

due anni di decine di miliardi di euro

(altro che riduzione fiscale!), con una

guerra non guerra (?) contro la Libia,

con le rivoluzioni nei paesi del Nord

Africa e il conseguente crollo dei re-

gimi politici in Algeria, in Tunisia, in

Egitto, con gli sbarchi irrefrenabili di

profughi e di clandestini a Lampedusa!

Politica - Società - Inchieste

Maggio-Giugno 2011 LiberAdelfia 7

tre, un territorio ad alta vocazione tu-

ristica e, infine, un museo a cielo

aperto di beni culturali.

Ora i campi confinanti, e non

solo del rione Tamburi, sono inquinati

dalla diossina, che fuoriesce dai ca-

mini dell’industria dell’acciaio, consi-

derata la più grande di Europa, coi

bambini che dal seno materno suc-

chiano latte e diossina, e con un’ac-

centuata percentuale di tumori, che

continuano a colpire gli abitanti di Ta-

ranto e città confinanti.

Gli errori a distanza si scon-

tano!

La Banca del Mezzogiorno ha

favorito gli imprenditori del Nord che

o hanno venduto macchinari alle im-

prese nascenti con finanziamenti sta-

tali, salvo poi, cambiato lo scenario

politico, preferire la delocalizzazione

nel vicino territorio balcanico appro-

fittando dello sfaldamento della Iugo-

slavia, per l’incremento degli utili e

dei dividendi!

Oggi si ritenta la strada della

Banca del Sud, cambiando quasi nulla;

se ieri gli appetiti del sottogoverno de-

mocristiano e socialista erano più o

meno contenuti, oggi gli appetiti dei

nuovi gruppi dirigenti, compresi i le-

ghisti del Nord, pretendono con arro-

ganza posti chiave nei consigli di

amministrazioni, dimenticando che i

più qualificati gruppi bancari italiano

sono dislocati nel Nord, diffusi però e

radicati anche nelle regioni meridio-

nali, attraverso le filiali che hanno lo

specifico compito di drenare (racco-

gliere) denaro privato meridionale e

trasferirlo verso la sede bancaria di

origine, col grave svantaggio, per le

regioni meridionali, che le imposte

(irpef, irap, iva) sul denaro raccolto

sono pagate non nei luoghi in cui il

gruppo filiale agisce, ma nella sede di

provenienza, con l’ineluttabile, perciò,

conseguenza che il Sud continua ad es-

sere depredata …, per cui i ricchi di-

ventano sempre più ricchi e i poveri…

Cambiano i governi nazionali,

ma la politica verso il Mezzogiorno

d’Italia non si modifica più di tanto,

anche perché i rappresentanti del Sud

nel Parlamento Nazionale si eserci-

tano, preferibilmente, in esternazioni

di giaculatorie rimasticate, piuttosto

che fare intensamente il proprio do-

vere per il quale sono stati eletti.

Che dire del Federalismo Fi-

scale, che la Lega Nord ha imposto a

tutti i costi?

Che dire del Federalismo, che

non può essere equo e solidale, giac-

ché un federalismo tra diseguali non

ha senso.

Se le posizioni di partenza

sono diverse, che senso ha parlare di

regioni virtuose, che avranno senz’al-

tro una fetta maggiore di contributi

statali, se a tutti è noto che le regioni

del Meridione, tranne qualche lode-

vole eccezione sono fatalmente con-

dannate ad una condizione di

inferiorità, che è destinata a durare an-

cora per decenni?

E, poi, col federalismo dema-

niale, municipale, provinciale, regio-

nale si dà ampio spazio a forme di

criminalità organizzate dalle sigle più

svariate, in modo che possano paraliz-

zare, infiltrarsi più facilmente nei Con-

sigli Comunali, Provinciali e

Regionali, onde dirottare finanzia-

menti pubblici verso imprese colluse

con le Mafie!

Ma la ragione della mia indi-

gnazione è che si deve cominciare

sempre dalle regioni del Nord, quando

si tratta di adottare una tecnologia

avanzata nel campo della Sanità, dei

trasporti (alta velocità ferroviaria), au-

tostrade di respiro europeo, digitale

terrestre a banda larga nelle telecomu-

nicazioni; al Sud il modello di auto-

strada, che non si potrà esportare

altrove è la proverbiale Salerno-Reg-

gio Calabria, della quale si sa quando

sono cominciati i lavori, non si saprà

mai quando saranno ultimati.

E non si scarichi la responsa-

bilità sull’incapacità delle classi diri-

genti meridionali, slle invasive

infiltrazioni malavitose, talvolta inco-

raggiate da lobby pubbliche.

La verità è che alle criticità

del Sud tutti i politici dicono di prov-

vedere in campagna elettorale, nes-

suno però in seguito agisce per realiz-

zare le promesse.

Meno male che il Presidente

della Repubblica Italiana, l’on. Gior-

gio Napolitano, non perde occasione

per richiamare, dal Premier al più

umile parlamentare, ai magistrati, ai

rappresentanti delle istituzioni comu-

nali, provinciali, regionali, al senso

della misura, della responsabilità,

dell’impegno operoso per il bene della

Comunità!

Aprile 2011 Rocco Labellarte

Devolvi il tuo 5 per mille aEMERGENCY o LIBERA:

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8 LiberAdelfia Maggio-Giugno 2011

Politica - Società - Inchieste

Ade l f i a

REFERENDUM 12 e 13 GIUGNO 2011

2 Sì PERCHè L’ACqUA SIA PUBBLICASOTTRATTA AL PROFITTO E AI PRIVATI

CHE SPECULANO SU UNBENE PRIMARIO E VITALE

1 Sì PER RESPINGERE IL PIANO

NUCLEAREPER CANCELLARLO DEFINITIVAMENTE

1 SìPER ABOLIRE LA LEGGE CHEPREVEDE IL COSIDDETTO

“LEGITTIMO IMPEDIMENTO”PERCHé LA LEGGE TORNI AD ESSERE

UGUALE PER TUTTI

VOTIAMO E FACCIAMO VOTARE 4 SÌ