il novarello, marzo 2011

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stagione sportiva 2010/2011, numero 7 ~ marzo 2011 L’intervista a Giorgio Fortina “Imparai ad amare il Novara quando ero solo un bimbo” All’interno La storia del difensore Giuseppe Gemiti Vizi e virtù di Raffaele Rubino La Nazionale Artisti Tv sfida gli Azzurri per solidarietà Vecchie glorie in bianco e nero In questo numero 7 nr. Il poster di Giuseppe Gemiti

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numero di marzo

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stagione sportiva 2010/2011, numero 7 ~ marzo 2011

L’intervista a Giorgio Fortina“Imparai ad amare il Novara quando ero solo un bimbo”All’interno La storia del difensore Giuseppe Gemiti Vizi e virtù di Raffaele Rubino

La Nazionale Artisti Tv sfida gli Azzurri per solidarietà Vecchie glorie in bianco e neroIn q

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7nr.

Il poster di Giuseppe Gemiti

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Bertani in un contrasto aereo durante lo scontro con il Sassuolo al “Silvio Piola”. In basso a sinistra l’ex Azzurro Tiziano Polenghi.

In copertina

Sommario

Realizzazione a cura di Staff Millennium Srl. Direttore Responsabile Francesca GiustiHanno collaborato Massimo Barbero, Carlo Magretti, Darwin Pastorin, Umberto VolpatiFoto Agenzia F4 Stampa Novarello Servizi Redazione Novarello - Villaggio Azzurro. Via Dante Graziosi, 1. 28060 Granozzo con Monticello. Telefono +(39) 0321 55 50 302 Fax +(39) 0321 55 50 312.

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20

paginaL’intervista al medico Giorgio Fortina04Il Film del Campionato07Il poster di Giuseppe Gemiti18Intervista tecnica a Giuseppe Gemiti20La Rubrica delle Vecchie Glorie22Al “Piola” ci si rifà anche il look24Nazionale Artisti Tv e Novara Calcio26Gli Azzurri visti da vicino: Raffaele Rubino28Novara è Sport30Conosciamoli meglio: il Team manager32

In questo numero

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IN FOTO - Il medico azzurro Giorgio Fortina

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“Ho iniziato ad amare il Novara da bambino, grazie a mio padre”

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Giorgio Fortina

Il Novara ha già vinto la Champions League del

gruppo unito, speciale, uni-co e originale; non solo: simpatico, disponibile, pre-parato. Nella mia carriera difficilmente ho incontrato un collettivo così compatto, unito dagli stessi ideali, do-ve si recupera il buon calcio di una volta: quando tutto era passione, divertimen-to, pane in tavola, voglia di stare insieme. Si respira, in questo club antico e moder-no, sospeso tra mito e mo-dernità, un’aria pura: che fa bene al cuore e allo spirito. Prendete il medico socia-le Giorgio Fortina: un pro-fessionista preparato, una persona che sa subito darti il segno di un’amichevole disponibilità, novarese nel cuore, ma “figlio” di tutto il mondo. Parlare con Giorgio

mi ha portato indietro nel tem-po, quando le persone del pal-lone possedevano conoscenza e semplicità, sapevano di uma-nità e di scienza: questo dot-tore, specializzato in fisiatria, cresciuto alla scuola del nonno Giuseppe (arbitro di A e medico sportivo), del padre Giacomo (consulente sanitario e consi-gliere della società azzurra) e del maestro Di Fonzo, va preso d’esempio per la sua capacità di comunicare, al primo impat-to, esperienza e partecipazione. Finita l’università, allo scoccare del 2000, è entrato nello staff del Novara, occupandosi del settore giovanile. Due anni do-po, con Di Chiara allenatore, ha cominciato a dedicarsi alla pri-ma squadra: e i giocatori, sotto le sue cure, sono decisamente in buone mani.“è una felicità per me esse-re qui - ci dice Fortina - anche

perché sono, da sempre, un ti-fosissimo degli azzurri. Papà Giacomo era un sostenitore acceso, non perdeva una par-tita, con il sole o con la neve, con la pioggia o con il caldo. La domenica pomeriggio diceva a mia madre: porto Giorgio e suo fratello Andrea a passeggio. Inevitabilmente, finivamo allo stadio e, offrendoci cocacola e panini, ci imponeva di gridare “Forza Novara!”. Da lì è nato il mio amore infinito per questa squadra. Sono anche un ap-passionato del Milan, dai tem-pi di Sacchi e degli olandesi, quell’undici, insomma, che ri-voluzionò il football, proponen-do spettacolo allo stato puro”.Giorgio Fortina, da ragazzino, ha provato a giocare a palla: “Alle medie, nelle formazioni di quartiere. Ma io e il calcio giocato non avevamo un gran-dissimo rapporto. Giocavo di-

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5Il personaggio del mese

fensore, ma presto mi sono arreso per manifesta incapa-cità”. Ricorda i suoi idoli della giovinezza, con affetto: “Del Novara, mi piaceva Dolcet-ti: tecnica superba, quando mancava lui la luce del gioco si spegneva, inesorabilmen-te. Del Milan, potrei citare il magistero di Van Basten, ma anche campioni italiani come Franco Baresi, Roberto Dona-doni e Paolo Maldini”.Il match della memoria? E’ recente: naturalmente Milan-Novara di Coppa Italia della passata stagione. Il trentase-ienne dottor Fortina, ancora oggi, si commuove: “L’emo-zione di calcare il prato di San Siro. Vedere i nostri dodicimila e più sostenitori in festa, cre-dimi: mi viene ancora la pel-le d’oca. Quell’urlo continuo: Forza vecchio cuore azzurro! I tifosi rossoneri non riuscivano a contrastare i nostri: erano,

a casa loro, in uno degli stadi-mito del football mondiale, in inferiorità numerica. Poi, tutti quei bambini sugli spalti: una lezione di civiltà e sportività ai violenti. Ricordo un altro episodio edificante, agli Eu-ropei in Austria e in Svizzera. Dopo la partita con la Spagna, noi italiani uscivamo al fianco degli spagnoli, che ci avevano battuto: qualche presa in giro, ma, soprattutto, molte, mol-tissime risate. Il Novara è un esempio di sportività. Il suo è un pubblico competente e ac-cogliente. E la curva sa come incitare i giocatori, soprattutto nei momenti difficili, quando le cose non girano per il verso giusto”.In un calcio sempre più fisico e sempre meno tecnico, il ruo-lo del medico sociale è fonda-mentale: “In special modo per quando concerne la preven-zione. Noi non abbandoniamo

i nostri calciatori nemmeno per un minuto, sono sempre sotto controllo. Accadeva an-che quando eravamo in C2, e non avevano nemmeno i soldi per comprare i cerotti! Adesso siamo un club, anche sotto il profilo della medicina, all’a-vanguardia. La sintonia tra noi e lo staff tecnico è perfetta, e questo in virtù della preziosa collaborazione del direttore sportivo Pasquale Sensibile. Ma tutto ciò è possibile, va sottolineato più volte, gra-zie alla famiglia De Salvo e al presidente Accornero: gente proiettata perennemente al futuro. Novarello, poi, è un gioiello”. Parola del dottor Giorgio Fortina, uno che ha il Novara cucito nella pelle e nella mente.

di Darwin Pastorin

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27a giornata, 19 febbraio 2011

IN FOTO - I tifosi Azzurri presenti a Livorno

ATALANTA NOVARA SIENA VARESEREGGINALIVORNOPESCARATORINOVICENzAEMPOLIPADOVA GROSSETOALBINOLEFFE SASSUOLOPIACENzAMODENACROTONE CITTADELLAPORTOGRUARO ASCOLITRIESTINAFROSINONE

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IN FOTO - Motta prova la fuga

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LIVoRNo 1De Lucia 1

Bernardini 4Miglionico 17

Knezevic 13Pieri 26Luci 21Iori 6

(10 Tavano 28’st) Schiattarella 28(16 Autunes 16’st) D’Alessandro 12

(5 Parravicini 20’st) Belingheri 7Dionisi 8

A DISPOSIzIONE19 Mazzoni, 77 Salviato

14 Lambrughi, 9 Danilevicius

ALLENATOREWalter Novellino

1 Ujkani 3 Gemiti 4 Lisuzzo 5 Ludi 8 Motta (9 Rubino 12’st) 10 Rigoni 11 Bertani 14 Morganella (2 Gheller 19’st) 17 Porcari 18 Marianini 19 Gonzalez (23 Scavone 30’st)

A DISPOSIzIONE31 Fontana, 6 Drascek 7 Shala, 30 Centurioni ALLENATOREAttilio Tesser

0 NoVARA

ALBINOLEFFEASCOLI

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TRIESTINAVARESE

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IN FOTO - Bertani in lotta con Knezevic

IN FOTO - La grinta di tesser

Marcatori18’pt Belingheri (L)

Ammonti ed espulsi 8’pt Iori (L), 46’pt Miglionico (L)

35’pt Bertani (N)

Note (L) 7 (N) 1 4.502 spettatori

IN FOTO - Morganella in contrasto con Pieri

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9Risultati e classifiche

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28a giornata, 26 febbraio 2011

IN FOTO - Pinardi e Carrozza a dialogo con l’arbitro

ATALANTA NOVARASIENAVARESEREGGINAPESCARATORINOEMPOLILIVORNOVICENzAPADOVAGROSSETOALBINOLEFFE CROTONE PIACENzASASSUOLOMODENAASCOLICITTADELLAPORTOGRUARO TRIESTINAFROSINONE

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NoVARA 1Ujkani 1

Gheller 2Gemiti 3

Lisuzzo 4(30 Centurioni 41’st) Ludi 5(19 Gonzalez 10’st) Motta 8

(9 Rubino 38’st) Rigoni 10Bertani 11Porcari 17

Marianini 18Pinardi 20

A DISPOSIzIONE31 Fontana, 23 Scavone

27 Parola, 32 Coubronne

ALLENATOREAttilio Tesser

81 Zappino 2 Pesoli 3 Dos Santos 7 Carrozza 8 Corti 10 Pereira Neto (77 Tripoli 16’st) 21 Ebagua (6 Camisa 37’st) 24 Concas 31 Pisano 33 Pugliese 84 Correa (20 Osuji 24’st)

A DISPOSIzIONE27 Moreau, 9 Alemao Tofolo 18 Pinto Perurena, 35 Armenise

ALLENATOREGiuseppe Sannino

1 VAReSe

ATALANTACROTONE

EMPOLIFROSINONE

LIVORNOMODENAPADOVA

PESCARAPORTOGRUARO

VICENzA

1220100200

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IN FOTO - Ludi lancia dalle retrovie

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IN FOTO - Rubino tra la morsa della difesa del Varese

IN FOTO - Bertani festeggia con Pinardi dopo il gol

Marcatori30’pt Bertani (N), 7’st Pisano (V)

Ammonti ed espulsi 30’st Lisuzzo (N), 33’st Gheller (N)

35’st Ludi (N), 31’pt Ebagua (V)12’st Pisano (V), 33’st Pisano (V)

33’st Pisano (V)

Note (N) 2 (V) 7 7.500 spettatori

circa, di cui circa 4.200 paganti e 2.273 abbonati

IN FOTO - Contrasto aereo tra Rigoni e Tripoli

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11Risultati e classifiche

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29a giornata, 1 marzo 2011

IN FOTO - Bertani tra i difensori ospiti

ATALANTA SIENANOVARAVARESEREGGINAPESCARATORINOEMPOLILIVORNOVICENzAGROSSETOPADOVA PIACENzAALBINOLEFFE SASSUOLOCROTONEMODENACITTADELLAPORTOGRUARO ASCOLITRIESTINAFROSINONE

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ALBINOLEFFEASCOLI

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IN FOTO - Gonzalez porta avanti la palla di petto

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NoVARA 0Ujkani 1Gemiti 3

Lisuzzo 4Rigoni 10

Bertani 11(23 Scavone 1’st) Marianini 18

Gonzalez 19(8 Motta 14’st) Pinardi 20

(6 Drascek 19’st) Parola 27Centurioni 30Coubronne 32

A DISPOSIzIONE

31 Fontana, 7 Shala 9 Rubino, 34 Gigliotti

ALLENATOREAttilio Tesser

1 Rossi 4 Cristante 8 Mattielig 11 Scarpa 20 Esposito 26 Franceschini (6 Madaschi 41’st) 27 Cibocchi 33 Tarana 80 Schiavon 88 Memushaj (92 Giacobbe 30’st) 99 Gerardi

A DISPOSIzIONE79 Furlan, 2 Lanzoni 22 Scapuzzi, 56 Cardin, 61 Bottoni

ALLENATOREAndrea Agostinelli

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IN FOTO - Rigoni conclude da fuori area

IN FOTO - Contrasto tra Scavone e Scarpa

Ammonti ed espulsi 14’pt Parola (N), 9’st Memushaj (P)

Note

(N) 7 (P) 7 4.400 spettatori circa di cui 1.473 paganti e 2.273 abbo-nati

IN FOTO - Parola prova il cross da metà campo

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13Risultati e classifiche

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30a giornata, 7 marzo 2011

IN FOTO - Rubino dopo il gol del pareggio

ATALANTA SIENANOVARAVARESEREGGINAPESCARATORINOVICENzALIVORNOEMPOLIGROSSETOPIACENzAPADOVASASSUOLOMODENAALBINOLEFFE CROTONECITTADELLAPORTOGRUARO FROSINONEASCOLITRIESTINA

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CROTONEEMPOLI

FROSINONELIVORNOPADOVA

PESCARAPORTOGRUARO

SASSUOLOTRIESTINA

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IN FOTO - Rigoni sfugge a Barreto

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ATALANTA 1Consigli 47Capelli 4Bellini 6

Barreto 8Peluso 13Padoin 22

Carmona 26(18 Bjelanovic 22’st) Ruopolo 28

Ferri 32(90 Tiribocchi 33’st) Marilungo 66

(40 Delvecchio 38’st) Bonaventura 89

A DISPOSIzIONE78 Frezzolini, 5 Manfredini

70 Ceravolo, 79 Ferreira Pinto

ALLENATOREStefano Colantuono

1 Ujkani 2 Gheller 3 Gemiti 4 Lisuzzo 5 Ludi 8 Motta (30 Centurioni 45’st) 10 Rigoni 11 Bertani 17 Porcari 18 Marianini (23 Scavone 31’st) 19 Gonzalez (9 Rubino 17’st) A DISPOSIzIONE31 Fontana, 7 Shala 27 Parola, 32 Coubronne ALLENATOREAttilio Tesser

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IN FOTO - Rubino non perdona e segna la rete del pareggio

IN FOTO - Gonzalez in un aggancio magistrale

Marcatori7’st Padoin (A), 43’st Rubino (N)

Ammonti ed espulsi 36’st Consigli (A)

Note (A) 3 (N) 6 21.000 spettatori

circa di cui circa 4.658 paganti e 16.195 abbonati

IN FOTO - Duro contrasto di Peluso su Bertani

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15Risultati e classifiche

Page 16: il novarello, marzo 2011

31a giornata, 12 marzo 2011

IN FOTO - Gli Azzurri schierati con la maglia celebrativa per i 150 anni dell’Unità d’Italia

ATALANTASIENA NOVARAVARESEREGGINALIVORNOPESCARAVICENzAGROSSETOPIACENzATORINOEMPOLIMODENAPADOVASASSUOLOALBINOLEFFE CITTADELLACROTONEPORTOGRUARO ASCOLIFROSINONETRIESTINA

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CITTADELLAGROSSETO

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SIENATORINOVARESE

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ATALANTACROTONEPADOVAPESCARAFROSINONECROTONETRIESTINAEMPOLILIVORNOPORTOGRUARO

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IN FOTO - Rubino svetta sul difensore emiliano

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NoVARA 0Ujkani 1

(34 Gigliotti 35’st) Gheller 2Gemiti 3

Lisuzzo 4Ludi 5

(19 Gonzalez 10’st) Motta 8Rubino 9Rigoni 10

Bertani 11Porcari 17

(23 Scavone 1’st) Parola 27

A DISPOSIzIONE31 Fontana, 6 Drascek 7 Shala, 30 Centurioni

ALLENATOREAttilio Tesser

17 Pomini 3 Donazzan (30 Vignali 39’st) 8 Riccio 9 Bruno 16 Valeri 19 Rea 20 Fusani 21 Quadrini (2 De Falco 22’st) 22 Bianco 25 Bocchetti 26 Polenghi (27 Consolini 30’st)

A DISPOSIzIONE32 Bressan, 14 Vaccari 31 Lodovisi, 92 Barbuti

ALLENATOREAngelo Gregucci

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IN FOTO - Gigliotti in fuga sulla sinistra

IN FOTO - contrasto aereo tra Bertani e Rea

Ammonti ed espulsi 7’st Porcari (N), 35’pt Valeri (S)

15’st Bianco (S), 38’ Riccio (S)

Note (N) 6 (S) 3 4.450 spettatori

circa di cui 1.400 paganti e 2.273 abbo-nati

IN FOTO - La grinta di Ludi sull’attaccante Valeri

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17Risultati e classifiche

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Giuseppe Gemiti

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Giuseppe Gemiti

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IN FOTO - Giuseppe Gemiti

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Giuseppe Gemiti

Si può migliorare una squa-dra già imbattibile? Questo

era il dilemma che divideva i ti-fosi azzurri durante le vacanze di Natale 2009, con il Novara in testa alla prima divisione grazie ad un ruolino straordinario (42 punti in 18 gare) ed il mercato di riparazione alle porte. La ri-sposta è arrivata con l’ingaggio di Giuseppe Gemiti. Un giocato-re svincolato che rappresentava un rinforzo già in ottica serie B. Ha debuttato subito a Sorrento, ma poi si è rimesso a lavorare per ritrovare la piena condizio-ne. La vittoria di Perugia del 14 marzo ha segnato la sua consa-crazione a titolare inamovibile. Fino all’attuale campionato nel-la serie cadetta nel quale si è confermato giocatore degno dei

massimi palcoscenici. D’altron-de già prima dell’inizio di que-sta stagione poteva vantare ol-tre 200 presenze tra serie A e B

Giuseppe, possiamo dire che Novara ha rappresentato l’ini-zio della tua seconda carriera?“In un certo senso si. Arrivavo da sei mesi di inattività e ave-vo bisogno di ripartire. L’ho fat-to scrivendo subito una storia sportiva molto bella; dando il mio contributo alla promozione in un’annata decisamente posi-tiva”.Hai avuto qualche remora ad accettare l’offerta del Novara che ti proponeva di scendere in Lega Pro?“Nemmeno per sogno! Non ci ho pensato due volte. Ho preso

Giuseppe GeMITI

ruolo: difensore nazionalità: tedescanato il: 03.05.1981a: Francofortealtezza: 176 cmpeso forma: 70 Kg

La carriera2009-10 Novara2008-09 Modena2006-08 Piacenza2006 Chievo2005 Modena2003-05 Genoa2002-03 Udinese2000-02 Eintracht F.

“Se entri nel nostro spogliatoio, ti accorgi subito che l’aria è speciale”

pg.

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21La carriera in azzurrosubito in grande considerazio-ne l’offerta della società azzur-ra. La voglia di ricominciare a giocare era davvero tanta”.Quando hai capito che sta-vi entrando a far parte di un gruppo straordinario?“Te ne accorgi subito, appe-na entri nello spogliatoio. C’è “Jimmy” Fontana che ti acco-glie in un certo modo. Vedi un ambiente molto particolare. Sin dai primi minuti ti rendi conto che c’è nell’aria qualco-sa di speciale”Quindi questo campionato di serie B al vertice non rappre-senta una sorpresa per te?“Tutt’altro! Sono sempre sta-to convinto di far parte di un gruppo forte e di una squadra molto competitiva. Pensavo che saremmo stati in grado di disputare un buon campiona-to, ma sinceramente nemme-no io osavo immaginare una stagione del genere”.Tra i tuoi compagni sei uno di quelli che conosce meglio la serie B. Qual è l’aspetto che rende faticoso questo campionato? La stanchezza fisica o lo stress mentale?“Entrambe le componenti. La A è più difficile per il valore delle avversarie. Ma questo è il torneo più impegnativo. 42 giornate sono davvero tante, tutte le squadre hanno biso-gno di rifiatare nel corso della stagione. Non è un caso che nel girone di ritorno i valori si

compattano. Le formazioni di testa rallentano sempre un po’ e chi sta in basso vende cara la pelle”.Sei stato più volte ad un pas-so dal grande calcio: ripenso a quella promozione in A con il Genoa del 2005, vanificata da una vicenda extrasporti-va…“Conservo comunque ottimi ri-cordi dell’anno e mezzo in ma-glia rossoblu. Disputammo un campionato bellissimo, con un sostegno straordinario da par-te dei tifosi. Purtroppo la man-cata promozione rappresenta un po’una macchia per quello che avevamo fatto”.un anno dopo hai portato addirittura il Chievo in Cham-pions, ma non c’è stata la ri-conferma…“Ero arrivato a Verona a gen-naio, dopo qualche mese nelle file del Modena. Ho dato il mio contributo all’ottimo campio-nato gialloblu. Avevamo con-quistato la Coppa Uefa, ma i verdetti di Calciopoli ci proiet-tarono addirittura in Chaim-pions. Fu davvero un peccato non rimanere, ma accettai l’of-ferta di una squadra ambizio-sa come il Piacenza”.Con i biancorossi hai vissuto un’altra esperienza anomala: da quarti non giocaste i play off per la A perché c’erano i fatidici dieci punti di distac-co dal Genoa. Cosa ricordi di quella sfida con la Triestina

nella quale eravate arbitri del destino di più squadre?“Disputammo la partita deci-siva molto rimaneggiati. Ave-vamo due infortunati e diversi squalificati. Vi fu una situazio-ne molto strana. A Piacenza la gara si concluse molto pri-ma rispetto allo scontro di-retto tra Genoa e Napoli che ebbero così la possibilità di regolarsi di conseguenza”.Hai giocato per diversi anni nell’udinese e per qualche mese nel Chievo. Vedi delle analogie tra queste società considerate “modello” e il Novara Calcio? “Sicuramente ci sono dei punti in comune. Soprattutto l’organizzazione e le strutture. Anche questi club hanno nu-merosi campi dove lavorare. Penso a Veronello che ricorda un po’ il nostro centro sporti-vo”.Chiudiamo con un bel foto-gramma. Qual è il ricordo di questo anno e mezzo a No-vara che ti è rimasto più in mente?“Senz’altro il giorno della pro-mozione. Tutta quella gente allo stadio contro la Cremo-nese. E poi i tifosi che festeg-giavano e ti fermavano per strada fino a tarda sera. Spe-ro di rivedere presto scene del genere”.

di Massimo Barbero

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IN FOTO - 13 dicembre 1964. Il Novara ha appena superato il Legnano per 1-0

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Ho disputato la mia pri-ma partita come titolare

(centrocampista) del Novara, allenato dall’ungherese Imre Senkey, il 3 marzo 1963 (due giorni dopo avere compiuto 20 anni) a Casale in serie C e fu un esordio felice, carat-terizzato da una vittoria per 1-0. La mia militanza nella squadra azzurra si protras-se fino al termine del cam-pionato di serie B 1971/72, con l’eccezione del biennio 1967/69, quando fui presta-to al Pavia, che giocava in serie C. Il momentaneo di-stacco dalla squadra della città in cui ho praticamente sempre abitato fu motivato soprattutto dai miei impegni scolastici, poiché proprio a Pavia frequentavo la facol-tà di ingegneria. Le presenze da titolare con la maglia az-zurra, tra serie B e C, furono

complessivamente 157 (salvo errori) e, tra i campionati di-sputati, vi furono le due pro-mozioni in serie B del 1965 e del 1970. Al termine del campionato conclusosi con la prima promozione – nel quale fui trasformato in terzino flu-idificante, ossia con licenza di attaccare –, fui richiesto dal Napoli, che concordò con il Novara il mio acquisto per 75 milioni di lire (una bella cifra per quei tempi): su consiglio di mio padre, chiesi però di differire all’anno successivo quel trasferimento che avreb-be intralciato i miei piani scolastici. Le due società sot-toscrissero allora un accordo che prevedeva il mio passag-gio al Napoli nel 1966. Tutta-via nel marzo del 1966 subii un infortunio di gioco che mi bloccò per diversi mesi e il Napoli optò allora per l’ac-

quisizione, anch’essa differita di un anno, ossia al 1967, del mio compagno Pogliana. Po-gliana era un terzino davvero bravo, che avrebbe militato per diversi anni nella squa-dra partenopea, giocando ac-canto a campioni come zoff, Juliano, Sivori, Altafini, Bari-son, e al suo primo anno con quella squadra si classificò al 2° posto nel massimo cam-pionato. Quando ripenso alla mia scelta di privilegiare gli studi rispetto al calcio metro-politano e a quella successiva di lasciare l’attività agonistica a soli 29 anni per affrontare la professione di ingegnere, concludo di avere agito cor-rettamente, anche se me ne manca la controprova. Negli anni successivi al mio man-cato passaggio al Napoli fui richiesto da altre squadre di categoria superiore rispetto

A cura di Umberto Volpati

Io e il Novara Calcio

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La pagina dei ricordipg.

23al Novara, ma scelsi ancora di continuare a difendere i colori della squadra della mia città.Per capire queste scelte, oc-corre anche tenere presente che il Novara di quei tempi schierava prevalentemente giocatori del nostro territo-rio (con i quali era più facile stabilire un rapporto di ami-cizia fuori dal campo), salvo qualcuno che proveniva da altre zone, ma quasi sempre limitrofe. Tra i miei compagni, che ricordo con piacere, cito i novaresi Lena, Udovicich, Te-sta, Giannini, Mascheroni, Ga-vinelli, zeno, Canto, Veschetti, Radaelli; i lombardi Pereni, Milanesi, Bramati, Mentani, Vittorino e Giampiero Callo-ni; nonchè zaccarelli, Felice Pulici, Gabetto, Carrera e Vi-vian. A mio parere il Novara di quegli anni, se sostenuto da una preparazione atletica più adeguata, avrebbe potu-to lottare per la serie A. Non credo di eccedere in spirito di amicizia se affermo che, oltre a Pulici, zaccarelli, Maschero-ni (che vi giocarono a lungo), almeno Gavinelli, Giannini, Udovicich e Vivian avrebbero tranquillamente meritato di affrontare il massimo cam-pionato. Numerosi sono i per-sonaggi eccellenti che la mia lunga militanza nel Novara mi ha permesso di conoscere e frequentare. Mi limito qui a ricordare quelli cui mi sento più legato, ossia Santino Ta-rantola, Adriano Bossetti, Car-lo Parola e Luciano Marmo, ricordando qualche simpatico aneddoto che li riguarda e di cui fui spettatore. Il geom. Tarantola fu per circa 20 anni un grande presidente, sempre presente alle trasfer-te della squadra, con la quale era solito viaggiare a prescin-

dere dal mezzo di trasporto utilizzato. Di lui ricordo un episodio, verificatosi al ter-mine di una gara persa sfor-tunatamente per 2-1 a Paler-mo nel gennaio del 1972. In quell’occasione, il cardinale di Palermo, mons. Pappalar-do, si presentò irritualmente al nostro spogliatoio per con-gratularsi con la squadra che aveva validamente affronta-to quella della sua città. Ma l’arrabbiatura del nostro pre-sidente per la sconfitta era tale che egli fece attendere a lungo l’illustre ospite, finché riuscì a controllarsi. Sono per-sonalmente convinto che l’in-tercessione dell’arcivescovo sia riuscita a perdonare San-tino per le imprecazioni, che in qualche modo giunsero al suo orecchio! L’ing. Bossetti fu un grande uomo di sport ed un grande imprenditore, al quale sono stato legato per più di 30 anni, prima nel cal-cio e poi nel lavoro. Per molti anni, dopo ogni nostra vitto-ria mantenne l’abitudine di elargirci un premio extra in denaro, che il nostro capitano Lena ritirava il martedì. Sono personalmente convinto che tale comportamento fosse ispirato unicamente dall’affet-to che nutriva per la squadra in cui aveva militato in gio-ventù. L’ing. Bossetti aveva un neo: quello di non tollerare gli errori degli arbitri. Una volta, nell’intervallo di una parti-ta in cui ero stato ammonito per una frase sopra le righe rivolta ad un arbitro, mi rim-proverò, spiegandomi che con gli arbitri o si tace o si passa a vie di fatto!Tra gli allenatori che ho avu-to, Carletto Parola, che allenò il Novara per cinque anni (una promozione in B e quattro ot-

timi campionati di B), mi ha lasciato un ricordo indelebile. Già fuoriclasse della Juven-tus e della nazionale azzurra, celebre per la sua rovesciata (logo delle figurine Panini), coetaneo e amico dell’avv. Agnelli, con cui si sentiva spesso, era un grande alle-natore ed un personaggio di simpatia unica. Una domeni-ca mattina, mi informò della mia esclusione dalla squadra, offrendomi una gauloise, ben-ché io non fumassi. Racconta-va di una sua rovesciata, per evitare un goal nei mondiali del 1950 in Brasile, in cui ri-mase impigliato nella parte superiore della rete. Al nostro scetticismo rispondeva che ci avrebbe portato la docu-mentazione fotografica, che però nessuno di noi vide mai. Il comm. Marmo, imprendi-tore cinematografico, già di-rettore tecnico delle squadre nazionali, fu legato al Novara dal suo arrivo nella nostra città fino alla fine dei suoi giorni; con lui avevo un rap-porto quasi filiale. Assisteva a tutte le partite del Novara, comprese quelle delle squa-dre giovanili. Aveva un suo modo di elargire premi extra, che consisteva nel distribuire “lasciapassare” di accesso al-le sue sale cinematografiche, compilando a mano le car-tine contenute nei pacchetti delle sigarette che fumava. La consegna avveniva spesso nel corso di accanite partite di carte, che disputava in un bar cittadino. In queste partite era impegnato anche Santino Tarantola, che divenne diri-gente del Novara proprio sul-la spinta di Luciano Marmo, che aveva individuato in lui la persona che avrebbe seguito le sue orme.

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IN FOTO - Per novanta minuti il Piola diventa centro estetico con FF beauy advisor club

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Curiosa iniziativa di sponsorship azzurraAl “Piola” ci si rifà anche il look

è stata un’iniziativa ori-

ginale che ha suscitato

grande curiosità quella or-

ganizzata all’interno dello

Sky Box numero 7 in occa-

sione della gara Novara-Por-

togruaro. Durante la partita

infatti, uno dei palchetti ri-

servati del “Silvio Piola” si è

trasformato per novanta minu-

ti in un piccolo centro estetico

dove, visagista e parrucchiere

di FF BEAUTY ADVISOR CLUB

supporter del Club novarese,

si sono dilettati nel make up

per signora e nello “scolpire”

sui capelli di tifosissimi azzur-

ri il logo del Novara Calcio con

tanto di colori. L’iniziativa, nata

anche grazie alla collaborazio-

ne della Società azzurra con la

concessionaria di marketing

e pubblicità Gsport arrivata a

Novarello ormai circa un anno

fa, è rimbalzata a livello nazio-

nale tramite le riprese di Sky e

così FF BEAUTY ADVISOR CLUB

ha deciso di riproporsi nuo-

vamente, prima della fine del

Campionato, con un altro ap-

puntamento. Un’idea alterna-

tiva in grado di rendere ancora

più sfaccettato l’appuntamento

della partita e fare dello stadio

un luogo di aggregazione sem-

pre più accogliente e originale.

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IN FOTO - Un dettaglio del manifesto promozionale

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In campo per “Noi come Voi” il 20 aprile

Publ

ireda

zion

ale

La Nazionale Artisti Tv sfida gli Azzurri

La Nazionale Italiana Ar-

tisti e gli Azzurri in sfida

per solidarietà. Accadrà allo

stadio “Silvio Piola”, merco-

ledì 20 aprile a partire dal-

le 20.30. I proventi raccolti

durante la serata (10 Euro

il biglietto di ingresso), ver-

ranno devoluti a “Noi come

Voi” onlus.

L’Associazione novarese,

nata nel 1988 con sede ope-

rativa a Galliate, è un vero

e proprio centro diurno di

aggregazione socio cultura-

le e sportiva che, specialmente

negli ultimi anni, ha intrapre-

so una progettualità intitolata

“Una Nuova Cultura dell’han-

dicap” che mira a promuovere

l’attività svolta, non solo sul

territorio novarese ma a livello

nazionale.

“Noi come Voi” onlus è un’asso-

ciazione di volontariato che ac-

coglie tutti i giorni ragazzi con

disabilità differenti e a rischio

di emarginazione. Ogni giorno

vengono proposte attività che

stimolano le molte capacità

nascoste, dando a loro la possi-

bilità di vivere esperienze signi-

ficative e gratificanti attraverso

l’aiuto di educatori, volontari e

dei molti giovani studenti che

hanno voglia di sperimentare

quanto è bello donarsi a chi è

in difficoltà.

“Noi come Voi” invita tutti a

supportare l’impegno parteci-

pando a questo evento che per-

metterà di raccogliere fondi per

il mantenimento dell’Associa-

zione che opera sul territorio

da 25 anni.

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Curiosità, gesti e scaramanzie dei calciatori azzurri

Visti da vicinoRaffaele Rubino, attaccanteData di nascita: 09/01/1978Luogo di nascita: Bari

L’ultimo libro letto“Il simbolo perduto” di Dean BrownIl mio piatto preferitoLa parmigiana di melanzaneIl viaggio piu’ bello aCubaMai in trasferta senzaIl mio beautyMai in trasferta conTroppa cioccolataPrima della partita maiSentire troppo l’incontroPrima della partita sempreEsprimere un desiderioIl mio pregioL’altruismoIl mio difetto

La testardaggineCiò che ami di più èMio figlio tommasoCiò che odio di più èVivere nell’ipocrisiaRido quandoVedo i gesti scaramantici dei miei compagniMi commuovo quandoVedo mio figlio feliceIl calciatore azzurro più simile a meMarco Rigoni (per la visione del-la vita)Il calciatore azzurro più diver-so da meGuillaume Gigliotti (è un po’ passivo)Il Novara Calcio èOrmai, uno stile di vita.

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IN FOTO - L’Assessore Comunale allo Sport Daniele Andretta

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L’intervista all’Assessore Comunale Daniele Andretta

Publ

ireda

zion

ale

Grandi numeri per Novara è Sport

è nato nel 2008 l’ambizio-so progetto “Novara è

Sport” i cui numeri, a con-clusione del 2010 anno in cui Novara è stata ricono-sciuta dall’Aces Città euro-pea dello Sport, dimostrano i ragguardevoli risultati rag-giunti. In dodici mesi sono stati realizzati 75 eventi sportivi, di cui 63 interregio-nali e 5 eventi internazio-nali. Si sono contati 14.400 atleti partecipanti alle di-verse manifestazioni, 1900 società totali, 2900 accom-pagnatori tecnici, 3815 ca-mere d’albergo prenotate e la prospettiva di crescere ul-teriormente. “Con Novara è Sport l’am-ministrazione si impegna a sostenere il lavoro dei grup-pi sportivi che operano in città – spiega l’Assessore co-

munale allo Sport, Daniele An-dretta - offendo un aiuto con-creto alle famiglie, lavorando per l’abbandono della pratica sportiva e per una sensibiliz-zazione sempre più profonda dei giovani nei confronti del mondo dello sport”. Un esem-pio concreto sono le 25 borse di studio, stanziate nel 2010, rivolte agli studenti meritevoli impegnati nella pratica di una disciplina sportiva dell’ambi-to delle società novaresi ed un apposito contributo economico alle famiglie in difficoltà. “Un input e un aiuto alle famiglie – continua Andretta – perché possano continuare a sostenere il percorso sportivo dei propri figli”. Ma quel che c’è ancora di positivo è che grazie agli eventi sportivi portati in città da “No-vara è Sport”, i giovani novare-si hanno potuto avvicinarsi a

quelle discipline sportive meno popolari di altre come il nuoto sincronizzato, il pattinaggio ar-tistico e la pallanuoto. Si parla di un incremento del 20% degli iscritti a questi sport a cui si aggiungono il tennis, la palla-nuoto e la pallavolo. L’Assesso-re Andretta ha sempre creduto fortemente in questo progetto, da ex sportivo crede davvero nell’importanza dell’attività fi-sica per i giovani e lo dimostra il fatto che i suoi due figli non fanno certo eccezione. “Elisa-betta di 9 anni gioca a palla-volo con il suo metro e cin-quantadue di altezza, mentre Gabriele di 5 anni si diletta con la pallacanestro. E’ importante che i ragazzi trovino nello sport un punto di riferimento, anche disciplinare oltre ovviamente di divertimento e di sfogo”.

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Comune di Novara

ITALGRAFICA - NOVARA

CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTITROFEO AAMS

NOVARA - SPORTING VILLAGE - P.le Olimpico, 2

Con il patrocinio:

JUDO2-3 Aprile 2011

Ingresso gratuito

JUDO2-3 Aprile 2011

Ingresso gratuito

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IN FOTO - Mattia Venturini con il cugino Pietro, piccolo tifoso azzurro

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Conosciamoli meglio...Mattia Venturini Team Manager della Prima squadra

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è nato a Novara il Team ma-nager con l’azzurro nel

cuore. Per lui, alla terza stagio-ne in questo ruolo, il Novara Calcio rappresenta molto di più di una semplice professio-ne.Allora Mattia, lavoro o pas-sione?“Definirlo lavoro mi sembra incredibile per il semplice fat-to che sono sempre stato un tifoso azzurro. Poter far parte di questa società e di questo gruppo di lavoro è qualcosa

di meraviglioso. Mai mi sarei aspettato di poter ricoprire l’incarico di team manager del Novara Calcio per lo più a que-sti livelli”Come sei stato accolto all’in-terno del Novara Calcio? “Ho avuto la fortuna di essere aiutato da un gruppo di perso-ne fantastiche. Dal primo gior-no di ritiro a San Christophe sono stato accolto dai gioca-tori e dallo staff in maniera eccezionale, per me hanno rappresentato un riferimento

importante che mi ha permes-so di svolgere il mio lavoro nel miglior modo possibile. Anche all’interno di Novarello ho tro-vato persone sempre disponi-bili con le quali ho istaurato un ottimo rapporto non solo lavorativo”.Raccontaci qualche aneddoto simpatico legato alle tue tra-sferte? “La prima cosa che mi viene in mente è che da quest’an-no, avendo la divisa ufficiale e non andando più in panchina con la tuta di rappresentanza, grazie all’aiuto di Lorenzo De Mani e Giorgio Fortina sono diventato un vero professioni-sta del nodo alla cravatta e poi con il cappotto, grazie alla mia “prestanza fisica”, faccio una gran figura!”.Mai in trasferta senza…“Purtroppo il computer e il te-lefono…”

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All'Azienda Agricola Biologica Bianchi facciamo tutto nel

modo più naturale. A cominciare dal vino: 200 anni di

produzione vitivinicola tradizionale di pregio, più ormai 20

di scelta biologica. Grandi vini e ottima cucina vi aspettano

in questo agriturismo davvero speciale, immerso nel verde

delle colline novaresi, che ha fatto della genuinità la sua bandiera. Venite a degustare la

nostra ottima selezione di vini tipici dell'alto Piemonte, quali il Nebbiolo, il Ghemme, il

Sizzano e l'Erbaluce, e a visitare le nostre cantine.

Poi, sedetevi a tavola e godetevi una cucina sana, saporita e

di grande qualità, alla riscoperta dei piatti tipici rurali

della tradizione. Il tutto rigorosamente prodotto nelle

terre e negli allevamenti di proprietà e cucinato in casa

seguendo antiche ricette. Venite a trovarci: vi tratteremo con i guanti!

Via Roma 37 Sizzano (No) Per prenotazioni: tel. +39 0321 810004 . fax +39 0321 820382 .

e-mail: [email protected] . www.cantinabianchi.it

Vi presentiamo la produzione Ufficiale Novara Calcio

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