il giullare - marzo 2015

43
IL GIULLARE EDITORE SRL - ANNO 5 - Numero 44 - Aprile 2015 - trimestrale - Iscrizione al tribunale di Pistoia n°9 /2009 del 14 gennaio 2009 (Prezzo 1.00) per te C’è LAVORO 10 domande a.. Mario Boni La storia di “Al design ho preferito la terra” Simone Venti aziende assumono LA MAPPA DI TUTTE LE OFFERTE Come scrivere il curriculum Lorenzo cura il Il dottore che Livi cancro SOLO 1

Upload: il-giullare-magazine

Post on 22-Jul-2016

237 views

Category:

Documents


15 download

DESCRIPTION

La seconda edizione del trimenstrale della Provincia di Pistoia

TRANSCRIPT

Page 1: Il Giullare - Marzo 2015

IL G

IULL

AR

E E

DIT

OR

E S

RL

- A

NN

O 5

- N

umer

o 44

- A

prile

201

5 -

trim

estr

ale

- Is

criz

ione

al t

ribun

ale

di P

isto

ia n

°9 /

2009

del

14

genn

aio

2009

(Pre

zzo

1.00

)

per teC’è

LAVORO

10 domande a..MarioBoni

La storia di

“Al designho preferitola terra”

Simone

Venti aziende assumonoLA MAPPA DI TUTTE LE OFFERTE

Come scrivere il curriculum

Lorenzo

cura ilIl dottore cheLivi

cancro

SOLO

1€

Page 2: Il Giullare - Marzo 2015

32

Page 3: Il Giullare - Marzo 2015

44

LA FOTOGRAFIA

Un disastro naturale che si è abbattuto su tutta la Toscana, accanendosi specialmente su Pistoia e sulla sua provincia. Nella notte tra il 4 e il 5 marzo raffiche di vento fino a 209 km/h hanno provocato danni per svariate decine di milioni di euro. Alberi sradicati dal suolo, automobili distrutte, case e scuole gravemente danneggiate, abitazioni rimaste senza luce elettrica per oltre una settimane. Situazioni degne di uno scenario post apocalittico, che hanno portato il presidente della regione Enrico Rossi a definirlo il “Katrina italiano”, prendendo in prestito il nome dell’uragano che nel 2005 mise in ginocchio buona parte degli Stati Uniti. Tra i luoghi della Valdinievole a essere stati maggiormente colpiti c’è il comune di Massa e Cozzile e in particolar modo il centro sportivo di Margine Coperta “Renzo Brizzi”. Il vento ha fatto crollare l’intera copertura delle tribune e ha distrutto altre zone dell’impianto.La sola cosa buona che ha portato con sé questa sciagura è stata la voglia, mostrata dalla comunità, di rimboccarsi le maniche e mettersi a lavoro per riparare i danni. Insieme si riparte più forti di prima.

CI RIALZEREMOOgni tre mesi, nella tua attività commerciale o nel tuo studio professionale, riceverai tre copie del magazine. La tua azienda comprarirà nella mappa sul nostro sito internet, nella sezione “dove trovi Il Giullare”. Il nome dell’azienda è un link del vostro sito internet.

ALL’ANNO

Ogni tre mesi, nella tua attività commerciale o nel tuo studio professionale, riceverai tre copie del magazine. La tua azienda comparirà sulla home del nostro sito internet con un banner pubblicitario e con il nome linkabile nella sezione “dove trovi Il Giullare”.

ALL’ANNO

Ogni tre mesi, nella tua attività commerciale o nel tuo studio professionale, riceverai cinque copie del Giullare Magazine. La tua azienda comparirà sulla home del nostro sito internet con un banner pubblicitario e con il nome linkabile nella sezione “dove trovi Il Giullare”. La tua attività sarà anche raccontata sul nostro sito internet (www.ilgiullaremagazine.com) con uno speciale redazionale e servizio fotografico. In più sarà inserita nei progetti commerciali del magazine.

ALL’ANNO

Oggi puoi farlo sotto forma di abbonamento, con una quota minima annua che garantisce una visibilità all’interno del nostro network.

www.ilgiullaremagazine.com - [email protected] - Tel. 3342251974

© m

ydig

italp

hoto

s

Page 4: Il Giullare - Marzo 2015

6

LIBRIdi CLAUDIO DAVINI

‘’Che [Dio] giochi a dadi è qualcosa a cui non posso credere nemmeno per un attimo.’’ Così Einstein a Max Born, così Rediger

– rettore della nuova università mussulmana di Parigi – a François, protagonista dell’ultimo romanzo di Michel Houellebecq: ‘’Sottomissione’’,

edito da Bompiani.E’ una Francia dal volto inedito quella che si presenta a seguito delle elezioni dell’anno 2022: la Fratellanza Islamica ha trionfato, e Mohammed Ben Abbes

si appresta a divenire ‘président de la République’. L’ateismo nichilista – alla Kirillov, come lo definisce lo stesso autore –, che tanto aveva fatto per

mettere l’uomo al posto di Dio, è stato sconfitto una volta per tutte. E François non troverebbe certo la libertà nella sottomissione – ‘’idea sconvolgente e

semplice, mai espressa con tanta forza prima [della pubblicazione d’Histoire d’O]’’ – se, come ha sostenuto Antonio Scurati su La Stampa, egli fosse

davvero un nichilista. Fra i più grandi esperti di Huysmans, l’eroe malaticcio di Houellebecq rispecchia piuttosto quel particolare tipo d’individuo in cui coesistono il fascino timoroso del suicidio e l’avversità verso l’idea stessa di uomo: ‘’Gli esseri umani non mi interessavano. Anzi, mi facevano quasi

schifo […]’’. Lo scrittore di Réunion dà qui prova di uno stile non aulico ma comunque colto a sufficienza, che ben controbilancia le forse troppe espressioni volgari presenti all’interno dello scritto. E inoltre, ci regala un libro che non si riduce affatto allo svolgimento della trama: vi sono spunti

riguardanti la letteratura – esemplare in tal senso nient’altro che l’ambito di studio di François –, l’arte e la filosofia – si veda a proposito la riflessione

sull’umanesimo europeo. Un libro che merita insomma d’esser letto, senza che se ne diano tuttavia previe interpretazioni ideologiche.

Quattro opere in cerca di lettore. La rubrica che ti accompagna in libreria, i consigli per una primavera di buone letture.

Nell’immaginario nove-centesco, l’aria della dissennatezza s’accolla il gravame della rifles-sione di Freud per ritrar-re il male di vivere della civiltà metropolitana. Ciò accade ad esempio nel racconto “I vagoni rossi” di Stig Dagerman, edito da Via del Vento. Prota-gonista dello scritto un

omiciattolo dalle spalle strette e striminzite, Helge Samson: quale sarà la sua sorte, in una città in cui neri fantasmi […] frugano nella pance arroventate delle locomotive lanciate a pazza corsa?

Scritto nel 1920, il romanzo “Noi” di Evgenij Zamjatin (edito da Lupetti) si presenta come un’aspra critica alla progressiva diffusio-ne del taylorismo nella società sovietica. Nella città dello Stato Unico, gli individui sono ridotti a numeri e vivono in un

estatico rispetto verso l’autorità del Benefattore, garante di una felicità matematicamente calcolata. Ogni attività umana è scandita da severi e rigorosi ticchettii d’orologio, quando un bel giorno… Anti-cipatore delle distopie di Orwell ed Huxley, questo lavoro ebbe un grande influsso sulla generazione narrativa russa degli anni Venti.

Edito da Mondadori, La verità del momento raccoglie i più importan-ti articoli che il giorna-lista Bernardo Valli ha firmato tra il 1956 e il 2014. Mentre alcuni degli scritti presenti all’interno del volume sono dedicati all’analisi dello stato di cose in Italia, altri riguardano

l’Africa, il Medio Oriente, l’Asia e le Americhe. Un libro che restituisce la consapevole e sottilmente ironica umiltà di Valli, e che, al contempo, mostra l’ossatura di un giornalismo serio e ben fatto.

Page 5: Il Giullare - Marzo 2015

98

LA REDAZIONE

IN PIEDI (da sinistra verso destra): Carlo Alberto Pazienza, Redattore - Christian Cecchi, Commerciale e marketing - Davide Lemmi, Redattore - Lorenzo Benedetti, Caporedattore - Caterina Lazzeretti, Collaboratrice - Thomas Bottaini, Video-maker - Alessandro Moschi, Esperto di cinema. SEDUTI (da sinistra verso destra): Andrea Spadoni, Direttore - Tanita Toci,

Commerciale e marketing - Ilaria Pinochi, Fashion stylist - Anthea Bartoletti, Fotografa - Isabella Minghi, Fotografa - Davide Paolini, Web assistant. E ANCORA... Iacopo Zucconi, Amministrazione - Giulia Nannini, Blogger - Eva Bugiani, Graphic Designer - Federico Guidi, Sport - Claudio Davini, Collaboratore

Page 6: Il Giullare - Marzo 2015

10

Rottamare la nostalgia e guardare al futuro. Ecco quello che dovrebbe fare Montecatini Terme, i suoi commercianti, gli albergatori, gli industriali, i cittadini, la sua gente. Perché di

nostalgie e di passato si muore ed in un anno così cruciale per l’Italia - con l’Expo in arrivo, il Giubileo indetto da Papa Francesco, l’economia che riparte, seppur lentamente - non è tempo di morire bensì di lanciare nuove sfide. Per pri-mi dovrebbero farlo i politici che amministrano la città, il sindaco Bellandi e la sua giunta, ma anche le opposizioni. Ed invece si ha l’impressione che la città vada avanti si, ma senza grandi ambizioni, un po’ alla giornata. Accade in quei luoghi che hanno avuto un grande passato, splendido e in-ternazionale, ricco e poi, lentamente, han finito con il confi-narsi dentro ai ricordi, come un vecchio seduttore che passa il proprio tempo a raccontare le conquiste di una volta. Sveglia signori, i tempi sono cambiati. Questa è l’era della velocità, non della lentezza, dell’audacia e non del conformi-smo. Montecatini cominci dunque a lavorare su sé stessa. Alla svelta. Ripensi radicalmente il termalismo e la propria offer-ta, coinvolga operatori, tour operator, la politica nazionale ed apra un grande confronto su come cambiare, facendo

seguire però i fatti alle parole. Diventi protagonista. C’è stata una stagione d’oro delle Terme, c’è stata l’era della Rai e dei suoi programmi da Montecatini, c’è stato il periodo dei con-gressi politici che avevano ricasco e attenzioni nazionali. C’è stato e non c’è più. Inseguire la ripetizione di vecchi modelli, o un evento X piuttosto che uno Y, senza dargli continuità, oggi non avrebbe senso alcuno. Occorre altro. Un esempio, tanto per capirsi. Perché Montecatini, logisticamente ben collegata al resto d’Italia da treni, autostrade e tutto il resto, non ha un proprio Festival nazionale, un evento che leghi il suo nome alla città e che ogni anno si ripeta, rafforzandosi e attirando interesse, pubblico ed economia positiva?Modelli ce ne sarebbero diversi, dalla Versiliana a Sanremo pas-sando per Mantova (dove il Festival della Letteratura è un successo ormai da anni), basterebbe avere un’idea, magari legata alla tradizione della città, e saperla realizzare. Con il contributo di tutti, commercianti, imprenditori, albergato-ri, cittadini e persone comuni ma soprattutto con la sveglia della politica. Per questo l’invito a tutti è: proponete, gente, proponete. Per Montecatini. Per voi stessi. Che di anni alla nostalgia ne avete regalati già abbastanza.

Giornalista professionista ed autore televisivo di alcuni tra i talk show Politici italiani di maggior successo: Annozero, Otto e mezzo, In Onda e Servizio Pubblico. E’ editorialista de La Stampa e collabora con Il Foglio, il Secolo XIX e l’Unione Sarda.

EDITORIALE

MASSIMILIANO LENZI

MONTECATINI SVEGLIATI.NON È TEMPOPER MORIRE.

www.officnamarina.it - Via della Torretta, 9 (presso Palazzo dei Congressi) - Tel. 0572 031348 - Cell. 392 0128607

Page 7: Il Giullare - Marzo 2015

1312

La Fotografia

Libri

La Redazione

Editoriale di Massimiliano Lenzi

Cooltura

Volti

Faccia a faccia con Lorenzo Livi

MODECADENTI – Il basket e Pistoia

La mitraglia – Mario Boni

SOMMARIOAPRILE 2015

468

101718222634

4

26

People – Aleandro Roncarà

Lyfestyle

Nightlife – I segreti di Antonio Velasquez

Vita da barman

36394849

36

SOCIETÀ EDITORIALE Il Giullare Editore SrlVia Franchetti, 11 Pistoia

AMMINISTRATORE UNICOMaurizio Carrara DIRETTORE RESPONSABILEAndrea Spadoni CAPOREDATTORELorenzo Benedetti REDAZIONEDavide Lemmi, Carlo Alberto Pazienza([email protected]) FOTOGRAFIAIsabella MinghiAnthea Bartoletti (fotografia dress code)Nicolò Begliomini MODELLI DRESS CODEElena LumiAlice PellegriniCarolina BiaginiGuido Cecchini PROGETTO GRAFICOEva Bugiani ADVERTISINGTanita Toci, Christian Cecchi([email protected]) AMMINISTRAZIONEIacopo ZucconiCONSULENZA LEGALEGiuseppe Vanità

42

Page 8: Il Giullare - Marzo 2015

1514

SOMMARIOAPRILE 2015

Rossetto e Cioccolato

Dress Code

Moda – Jo Style: il nuovo store

L’inchiesta – 20 aziende assumono

Parola al giuslavorista – Jobs Act

Innovazione

Vita tra i campi – Dal design alla terra

Mollo tutto

Lavori estremi

Il sogno di Mirko

Il Giullare al Liceo

Medicina

Il Giullare Extra

Amarcord

5153586065676870717274788082

53

60

74

72

HANNO COLLABORATO Giulia Nannini, Claudio Davini, Massimiliano Lenzi,Ranieri Romani, Marco Buongiorno, Alessio Berti

IL GIULLARE MAGAZINEIscrizione al tribunale di Pistoian° 9/2009 del 14 maggio 2009.Iscrizione al ROC (Registro Operatoridi Comunicazione) n° 25030.Sede Legale: Via Franchetti, 11 - 51100 PistoiaTelefono 3342251974PEC: [email protected]: [email protected]@ilgiullaremagazine.com STAMPACartografica Toscana SrlVia Luccio, 15 – Ponte BuggianeseDISTRIBUZIONE: Martini Dumas SpaVia Venturi 1/E – Pistoia WEB & SOCIALilgiullaremagazine.comFacebook: Il GiullareTwitter: @ilgiullare_freeInstagram: @ilgiullare_magazine IL GIULLARE LO ACQUISTI IN EDICOLAO IN ABBONAMENTOCONTATTA LA NOSTRA [email protected] FOTO DI COPERTINAModella: Arbina DikaFotografia: Anthea Bartoletti

Page 9: Il Giullare - Marzo 2015

17

Vendita orologi Rolex, Cartier, Bulgarie altri brand di lusso e gioielli

con diamante nuovi d'occasione e da collezione

OROMANIA

Valutazione oro usatoGrandi occasioni

Via Ugo Bassi, 42 - 51016 Montecatini TermeTel: 0572 913067 - www.oromania.eu

COOLTURA

“Ho voglia di vivere”: in Valdinievoleil ciak del film su Salvatore CrisafulliIl nome di Salvatore Crisafulli ha fatto il giro del mondo, perché la sua è una di quelle storie impossibili da dimenticare. Salvatore entrò in coma vegetativo l’11 settembre 2003 a seguito di un incidente, ma riuscì incredibilmente a risvegliarsi. Fino al giorno della sua scomparsa, il 21 febbraio 2013, ha por-tato avanti la battaglia contro l’eutanasia, spiegando come fosse in grado di

sentire e vedere tutto anche nel suo stato vegetativo. Il film, che si intitola “Ho voglia di vivere”, trae ispi-

razione dal libro sulla vita di Salvatore, “Con gli occhi sbarrati”, e sarà prodotto dall’associazio-ne “Sicilia Risvegli Onlus”, fondata dallo stesso Salvatore insieme al fratello Pietro. Alcune sce-

ne saranno girate in Valdinievole, terra che lo ha adottato e supportato nei momenti difficili.

A Pistoia è nata una nuova Associazione, chiamata DeSidera Onlus, formata da quindici giovani, tutti Under 35, accomunati dall’amore per l’arte e per lo spettacolo. L’obiettivo dell’associa-zione è quella di sostenere, attraverso parte dei ricavati di ogni produzione, la costruzione del nuovo centro della fondazione Maria Assunta in Cielo Onlus di Pistoia che da oltre 50 anni si prende cura dei disabili. Così DeSidera si impegnerà, a parti-re dalla direttrice artistica Giulia Nannini, a realizzare spettacoli, eventi culturali, trasmissioni radiofoniche e televisive e opere te-atrali. La prima di queste è già andata in scena al teatro Bolo-gnini di Pistoia il 26, 27 e 28 marzo, dal titolo “I sospetti che non ti aspetti”, sotto la direzione della stessa Giulia, già regista del musical natalizio di successo “Non puoi lasciarmi così”. I com-ponenti dell’associazione sono: Laura Gamberi, Diletta Severi, Arianna Bini, Camilla Gai, Francesca Pieraccini, Giulia Nannini, Luisa Arcieri, Emanuele Durante, Nicola Messinas, Gianmarco Canonaco, Marco Catacchini, Luca Floridi, Luca Gori, Vincenzo Pellegrino, Matteo Lazzeri.

Nasce l’associazione “DeSidera onlus”:15 ragazzi con la vogliadi fare spettacolo

Gli Harlem a Pistoia“Lo spettacolo piùbello del mondo”Uno spettacolo per grandi e piccini. L’ar-rivo a Pistoia degli Harlem Globetrotters, il 5 maggio al PalaCarrara, sarà uno degli eventi più divertenti di tutto l’anno per lo sport regionale. Per quei pochi che non co-noscessero questo gruppo di pazzi giramondo, si tratta di giocatori di pallacanestro capaci di fare giochi di prestigio straordinari con la palla a spicchi, alternandoli a sim-patiche gag con il pubblico. Un’occasione imperdibile per una città come quella di Pistoia, innamorata del basket, che potrà ospitare “Lo spettacolo più bello del mondo”, come è stato definito lo show dei magici Harlem Globetrotters.

IL RITORNO DI AL BANO A MONTECATINIUn grande amico di Montecatini fa ritorno in città. Il prossimo 11 aprile al Teatro Verdi si terrà il concer-to del grande cantautore italiano Al Bano Carrisi. Da sempre affezionato ai suoi numerosi fan mon-tecatinesi, Al Bano non perde mai occasione per rinforzare il legame molto stretto che con loro si è creato. Per questo ha deciso di andare oltre al “semplice” concerto, offrendo un’apericena a chi si

presenterà la sera seguente allo spettacolo alla Villa Maria di Montecatini. Per essere ospiti di Al Bano è

sufficiente presentarsi con il biglietto del concer-to e con l’apposito tagliando inserito sulla pagina Facebook dell’evento. La generosità di un grande artista e il suo affetto per i fan: ecco alcuni dei tan-

ti motivi per cui il suo successo non si sgonfia col passare degli anni.

di LORENZO BENEDETTI

Page 10: Il Giullare - Marzo 2015

1918

Dubsmash è stata l’app

dell’inverno, quella che

permette di creare mini

video aggiungendo

alle immagini un audio

particolarmente famoso,

magari preso da un film o da

una canzone. Basta inquadrarsi,

muovere a tempo la bocca e il resto

sono “mi piacini” e visualizzazioni.

Le istruzioni per l’uso chiedetele

a Alessandra Negro, la ragazza

montecatinese che col suo video ha

sfiorato il milione di visualizzazioni.

VOLTIdi LORENZO BENEDETTI

sessoUn evento che ha fatto e che continuerà a far discutere la città anche in futuro. Al Teatro Verdi di Montecatini è arrivata Afrodi-siaka, la kermesse sul sesso fatta di spettacoli, stand di settore e spazi dedicati ai locali per il divertimento maschile e femminile. L’evento non è stato solo eros, infatti si sono svolti talk show e dibattiti su temi quali violenza sulle donne, omofobia e il sesso dei disabili. Una fiera che ha diviso la città, con la maggior parte dei politici montecatinesi che l’hanno criticata con comunicati e post sui social network di fuoco. Il pornodivo Franco Trentalance, direttore artistico dell’evento, ha provato a placare gli animi: “Tutto questo è stato organizzato per far divertire Montecatini”. Sul nostro sito internet, www.ilgiullaremagazine.com l’intervi-sta esclusiva completa.

NON È STATO SOLO

FENOMENODUBSMASH

Giambene: “Al parquet ho preferito la scrivania”Claudio Giambene è stato un giocatore di basket professioni-

sta. Nella sua carriera ha vestito le maglie di Montecatini e Pisto-

ia, squadra della quale è poi diventato capitano a 23 anni. Ma

un serie di infortuni e una passione sfrenata per il giornalismo

lo hanno convinto a cambiare idea. Così Claudio ha avuto una

borsa di studio alla LUISS, è tornato sui libri e a laurea ottenuta

ha collaborato con Sky Tg24 e

con Mediaset. Ha pubblicato il

suo primo ebook intitolato “Tut-

ti gli uomini del Quirinale” in cui

ripercorre la storia dei Presi-

denti della Repubblica italiana,

e ha vinto il premio il premio

di giornalismo sportivo Sergio

Pannocchia raccontando la

storia di Roland Ratzenber-

ger, pilota di F1 rimasto vittima

di un incidente ad Imola nel

1994.

“Ciao Antonio”Una notizia tragica, che ha scosso

tutta la provincia di Pistoia e che

lascia un vuoto incolmabile. La

sera del 4 marzo è morto il sin-

daco di Larciano Antonio Pappa-

lardo all’età di 46 anni. A portarlo

via un tumore che non gli ha lasciato

scampo. Una grande perdita per tutta la

comunità pistoiese, che vede così andarsene un ammini-

stratore capace, con grande voglia di lavorare e sempre al

servizio della sua cittadinanza. Il ricordo del direttore Andrea

Spadoni sul nostro sito internet: “La morte è imprevedibile e

porta dolore e ingiustizia. Perché è sempre una ingiustizia.

Stavolta, però, ha esagerato e ci ha portato via troppo presto

una persona splendida, intelligente e pacata”.

Alla biblioteca San Giorgio di Pi-stoia è stato inaugurato a gennaio il fondo intitolato al nostro Marco Mungai, collaboratore de “Il Giulla-re” scomparso lo scorso 11 maggio in un incidente stradale. Qui, grazie al lavoro di amici e familiari coordinati dal professor Fran-cesco Gaiffi, sono raccolte le opere degli autori che Marco adorava. Un regalo alla città, qualcosa di con-creto, un impronta culturale nel nome di un ragazzo che ci ha lasciato troppo presto.

Gregorio a Pistoia non ci vuole andareCi sono cose che a volte non si riescono a spiegare. Come

è possibile che un gatto si faccia una trentina di chilometri

per tornare a casa? Eppure questo è quello che è accadu-

to a Gregorio, un bel micio nero. La sua

famiglia aveva concluso tutti lavori

ed era pronta a trasferirsi nella

nuova casa a Serravalle,

lasciando quella di Pescia

alla quale il gattone era

molto affe- zionato. A traslo-

co concluso però di Gregorio

nemmeno l’om- bra. Col passare

delle ore la padrona aveva perso ogni spe-

ranza di rivederlo. Ma nel corso di un sopralluogo all’abitazione

pesciatina, per ripulirla delle ultime cianfrusaglie, ecco Grego-

rio, accovacciato sul cuscino di sempre. Sembrava dire: “Pas-

satelo voi il Serravalle, io me ne sto nella mia casa”.

“THE VOICE” a casa nostra

Il talent show in onda su Rai 2 The Voice è diventato un

affare della Valdinievole. Sono due i partecipanti alla gara

canora che arrivano dalle nostre parti: Alberto Slitti e Luca

Gagliano. Il primo, Alberto, 22 anni, originario di Monsum-

mano Terme, fa parte della famiglia di noti imprenditori

nel mondo del cioccolato. Lui ha scelto di inseguire il suo

sogno, percorrendo la strada della musica. Vive a Milano,

ha passato un anno in Australia e a colpi di Hip Hop si è

meritato il palcoscenico nazionale. Il secondo, Luca, 27

anni, si è trasferito a Pescia per amore di Raissa. Una vita

in giro per il mondo come musicista nei villaggi turistici,

ha conosciuto la sua compagna in Madagascar. Adesso,

dopo una vita di dura gavetta, ha colto al volo l’occasione

di “The Voice”. Il coach di Alberto è il “Team Fach” com-

posto da Roby e Francesco Facchinetti, quello di Luca

invece è Piero Pelù.

Nasce il fondoMarco Mungai

Page 11: Il Giullare - Marzo 2015

21

“Gran Galà MilanoCharity”: tanti vipper la piccola Giorgia

Grande evento Charity il 20 aprile al Westin Palace Hotel di Milano, organizzato da Silvia Slitti Luxury Events. Si chiama “Gran Galà Milano Charity” ed è realizzato in favore della Onlus STELLINA DI BER-

DON. La serata sarà presentata da Francesca De Andrè e vedrà Francesco Facchinetti mattatore dell’asta benefica a lui affidata. Sporitivi di fama mondiale hanno donato dieci pezzi unici, oltre a premi esclusivi firmati da aziende di altissimo livello. Ad esempio ci saranno le maglie di Cristiano Ronaldo e Messi autografate, una bicicletta placcata in oro, una Vespa Piaggio, un cimelio di Roberto Baggio autografato e tanti altri oggetti e regali veramente esclusivi. Sul palco dell’evento anche il comico di Zelig Massimo Bagnato e una performance musicale di Noemi. L’evento GRAN GALÀ MILANO CHARITY desidera aiutare la onlus a favore di

Giorgia, una bambina affetta da una rarissima malattia (dal 1976

ad oggi 250 casi al mondo) la sindrome di Berdon, che necessita

di un trapianto di otto organi che deve esser fatto negli Stati Uniti

da un chirurgo luminare di Pittsburgh.L’intervento ha un costo

elevatissimo e il sogno degli organizzatori è darle una possibilità

concreta di vivere. Il parterre di ospiti conterà sui più importanti

calciatori di Milan, Inter, Sampdoria, Fiorentina,Chievo, Verona,

Bologna, Torino, Sassuolo, Lazio, imprenditori tra I più rinomati

d’Italia che ci hanno appoggiato e tanti personaggi dello spet-

tacolo: Elena Santarelli, Federica Fontana, Cristiana Capotondi,

Elenoire Casalegno, Alessia Reato, Costanza Caracciolo e tante

altre sorprese in arrivo.

Per info: [email protected]

Trattamento professionale anti crespo, arricchito con il Brazilian

Super Nutrient Complex, per lisciare, levigare, nutrire e

ricostruire ogni tipo di capelli

Pura. Provata clinicamente. Professionale. Lusso e natura, insieme per la tua bellezza.

Piazza San Francesco, 21a - Pistoia - Tel: 0573 20078 - [email protected]

Centro ricostruzione unghie

Accessori bigiotteriadi lusso

Page 12: Il Giullare - Marzo 2015

2322

IL PROFESSORE

Lorenzo Livi“UNA VITA DEDICATA ALLO STUDIO E ALLA SCIENZA”

A 43 ANNI E’ PRIMARIO DEL REPARTO DI RADIOTERAPIA ONCOLOGICA A CAREGGI E PROFESSORE ORDINARIO ALL’ UNIVERSITA’ DI FIRENZE. UNA CARRIERA BRILLANTE NELLA

SANITA’, SENZA TRALASCIARE LA PASSIONE PER LO SPORT, IN PARTICOLARE PER IL CALCIO. “PER FARE QUESTO LAVORO E’ IMPORTANTE CAPIRE E ASCOLTARE LE PERSONE E METTERSI

SUL LORO STESSO PIANO. IN ITALIA I MIGLIORI MEDICI”.

Ci parli come con l’amico di scuola o il vicino di casa che incontri la mattina al bar a fare colazione. Semplice, brillante e interessato a tutto, anche alle cose semplici della vita. Pi-stoiese dalla nascita e innamorato della sua città, Lorenzo Livi, 43 anni a ottobre, è uno dei medici più qualificati in Italia nel suo settore.

Attualmente, nonostante la giovane età, oltre che una cattedra di professore ordinario di radioterapia oncologica all’università di Firenze, ricopre la carica di direttore di scuola di specializza-zione di radioterapia oncologica ed è direttore, quindi primario, della Sod Complessa (reparto) di radioterapia oncologica dell’o-spedale di Careggi di Firenze. Una vita, la sua, passata tra libri e corridoi di ospedale, senza però rinunciare alle passioni. Una delle più ricorrenti, il calcio. Quello giocato in campo, fatto di sudore e tante battaglie.Sappiamo che, un po’ a tutti i livelli, nei campionati dilettan-ti ha calcato terreni di gioco di tutta la Toscana…“Ho vestito numerose maglie di società gloriose della nostra pro-vincia, dalla seconda categoria, fino all’Eccellenza. Aglianese, Pistoiacalcio, Pescia, Casalguidi e altre. Facevo il difensore cen-trale. Ero uno di quelli che non dava tregua agli attaccanti che dovevo marcare. Fare sport mi aiutava a vivere meglio. Erano quelle ore che dedicavo a me stesso. Stavo sui libri tutto il giorno, la sera andavo al campo e aspettavo la partita della domenica. Ero felice così e con un po’ di sacrificio sono riuscito a far com-baciare tutto con i miei impegni universitari”.Poi, a un certo punto, la sua carriera di medico è cambiata ed è arrivata la grande occasione di dirigere un reparto di responsabilità all’ospedale di Careggi, considerato uno dei migliori in Europa. Aveva poco più di 40 anni.

“Ho avuto la fortuna di avere avuto un grandissimo maestro, il pro-fessor Giampaolo Biti. Ha sempre cercato di valorizzare i giovani e ha creduto in me. Così, nel novembre 2013, per sua volontà e per quella della dottoressa Monica Calamai, direttore generale dell’azienda ospedaliero universitaria di Careggi, l’ho sostituito. E’ un ruolo di grande responsabilità, ma anche per questo ogni giorno mi impegno al massimo per studiare e alimentare sempre le mie conoscenze al servizio dei nostri pazienti”.In Italia ci si lamenta spesso che i servizi non funzionano. Però, anche secondo le statistiche mondiali, la sanità è un settore in cui il nostro paese è all’eccellenza europea.“In Italia la sanità funziona bene. Stiamo facendo passi da gigan-te nella ricerca e nell’organizzazione. I medici che abbiamo nel nostro paese ce li invidiano in molti. Infatti, nonostante non una ottimale organizzazione delle risorse e quindi mezzi limitati, si sono raggiunti risultati impensabili. Straordinari”.Ha lavorato anche un anno al Royal Marsden Hospital a Londra. Qual è la differenza che ha trovato con l’Italia?“In Inghilterra c’è più chiarezza sulla “mission” che si deve rag-giungere. Cioè, lo stato indirizza le risorse in modo preciso sulla base di progetti e obiettivi. Poi, una volta che ti ha fornito gli stru-menti per fare il massimo, non puoi sbagliare. Quello che ti viene chiesto di fare, lo devi fare. In italia si dà un po’ a tutti e non c’è quasi mai un controllo sui risultati. Nel modello inglese, infatti, si sfruttano meglio le risorse economiche e mentali. Detto questo, nel nostro paese lavoriamo tanto e bene e, ad esempio, l’azienda ospedaliero universitaria di Careggi a Firenze è ai vertici europei. Attualmente siamo in grado di realizzare protocolli di ricerca cli-nici e pre-clinici e proporli a livello internazionale”.Il reparto che lei dirige è molto delicato. Ogni giorno si con-fronta con il dolore vero delle persone e, tavolta, con la

FACCIA A FACCIAdi ANDREA SPADONI

Lorenzo Livi, 42 anni. E’ nato a Pistoia e vive a Pistoia. Ha due figli di 9 e 7 anni, Margherita ed Eleonora. Attualmente è

direttore della Sod Complessa di Radio-terapia Oncologica dell’azienda ospe-

daliero universitaria di Careggi a Firenze. E’ professore ordinario e direttore della

scuola di specializzazione in Radioterapia oncologica a Careggi.

Ph. I

sabe

lla M

ingh

i

Page 13: Il Giullare - Marzo 2015

2524

morte. Può apparire difficile.“Per fare questo lavoro, innanzitutto ti deve piacere. In più devi essere socievo-le, saper stare con le persone, ascoltare i pazienti e prendersi la responsabilità di dire le cose come stanno. Oggi i pazien-ti sono cambiati: si informano su internet, fanno ricerche approfondite, hanno mag-giore cultura. Non è più come in passato che quando si diceva qualcosa andava sempre bene perché, appunto, l’aveva detto il dottore”.Il suo è un caso molto particolare: a poco più di 40 anni, ancora giovane, ricopre un ruolo di prestigio e dirigen-ziale nella sanità. Molte volte (sempre più spesso) invece si vedono ragazzi, neolaureati, che fanno le valige e la-sciano l’Italia. Che ne pensa?“L’Italia, secondo me, è uno dei paesi più belli del mondo e si può ancora lavorare. E’ vero che tanti ragazzi vanno via, ma quanti si affermano? Non credo molto alla cosiddetta “Fuga di cervelli”. Questo accade perché all’estero si trova più facil-

mente lavoro, non perché le cose si fanno meglio”.Oltre al lavoro, ha due figlie (Margheri-ta 9 anni ed Eleonora 7) ed è molto pre-sente anche nelle attività della città di Pistoia. Ha un legame molto forte con la sua terra?“Per me Pistoia è caput mundi. Qua ho tutto: gli affetti, gli amici più cari. Non la lascerei mai, anche se il lavoro, oltre che a Firenze ogni giorno, mi porta spesso all’e-stero per congressi e progetti di ricerca”.Pistoia, tra le altre cose, è la città del basket. E’ un tifoso dei biancorossi della Giorgio Tesi?“Io vedo arancione, cioè la Pistoiese. Pur-troppo, nonostante la profonda amicizia che mi lega a Maurizio Carrara e Fabrizio Tesi, approfitto di questa intervista per dire loro che non mi vedranno mai al pa-lazzetto. Preferisco il calcio. Chissà se un giorno decideranno di investire anche in quello sport. Magari leggono queste righe e ci fanno bel regalo…”

FACCIA A FACCIAdi ANDREA SPADONI

LA FONDAZIONE A SOSTEGNO DELLARICERCA E DELLA TERAPIA DEL TUMORE

Il 2 settembre 1988, con riconoscimento della Regione Toscana (D.R. n.151 del 02.07.1990) è nata a Firenze, su sollecitazione di alcuni pazienti e su iniziativa di alcuni dottori/professori, una Fondazione rivolta al settore della lotta ai tumori. “Firenze Radioterapia Oncologi-

ca” si è costituita in onlus il 18.04.2000. La denominazione ha voluto su-bito identificare il campo specifico a cui si rivolge: terapia dei tumori me-diante l’uso di radiazioni ionizzanti e i farmaci antitumorali che a queste si possono o meno associare. Proprio per le problematiche che carat-terizzano la malattia oncologica, le terapie dovrebbero essere eseguite con un livello di comfort ambientale che tenga conto della lunga durata delle cure e della necessità di consentire ai pazienti il mantenimento di rapporti familiari e sociali adeguati anche durante questo periodo. Inoltre, le terapie oncologiche necessitano di competenze specifiche, apparecchiature e procedure complesse che richiedono aggiornamenti ed investimenti costanti al fine di garantire sempre risultati migliori. Per questi motivi la Fondazione ha da sempre contribuito al miglioramento del comfort ambientale per i pazienti ed i loro familiari, all’aggiornamento delle strutture e delle competenze e allo sviluppo della ricerca scientifi-ca. Tra gli interventi più significativi realizzati negli ultimi anni ricordiamo il potenziamento delle attività ambulatoriali e di Day hospital, l’acquisizio-ne di condizionatori, poltroncine, letti articolati, il miglioramento dell’infor-mazione per i pazienti e per il pubblico in generale nei riguardi della ra-dioterapia e della chemioterapia (le migliori conoscenze contribuiscono a capire la propria malattia e ad averne meno paura), il miglioramento del raccordo con le necessità domiciliari del paziente durante e dopo la terapia ed infine, per quanto possibile, il miglioramento delle dotazioni strumentali della Radioterapia. Pur mantenendo come prioritaria la scel-ta orientata verso una miglior cura (ambientale e strutturale) dei pazienti, la Fondazione ha perseguito anche il supporto per l’attività di coloro che desiderano dedicarsi o già si dedicano ad attività di ricerca scientifica in campo oncologico.La fondazione aiuta le attività di ricerca, sponsorizzando anche impor-tanti studi a livello internazionale. E’ stato finanziato poi il progetto di mu-sicoterapia e il progetto SAFE riservato alle pazienti in chemioterapia per tumore alla mammella. Presidente: Bruno Gori. Segretario generale: Lorenzo Gori. Consiglieri: Giampaolo Biti. Pierluigi Bonomo. Maurizio Carrara. Icro Meattini. Fabiola Paiar. Gabriele Simontacchi. Fabrizio Tesi

www.ffro.it

IL CANCRO SI PUÒ CURARE.Prevenzione, Terapia, Controlli

Non ascoltare la tv. Campagna senza validità scientifica.“Il tumore è una alterazione genetica non

ereditaria (solo in rari casi si può parlare

di legame ereditario della malattia). Non è

direttamente legato all’alimentazione. E’ suf-

ficiente mantenere una vita equilibrata. L’u-

nico consiglio concreto che si può dare alle

persone, in chiave di prevenzione, è quello

di non fumare. Purtroppo, ancora oggi, no-

nostante i grandi passi in avanti della ricerca

e della medicina, in molti casi l’insorgenza

del cancro, come è stato scritto anche sul

New England Journal of Medicine, la più im-

portante rivista di medicina al mondo, la no-

stra Bibbia, è da considerarsi bad luck, cioè

cattiva sorte. L’importante è non ascoltare

le campagne dei programmi televisivi che

hanno una validità scientifica pari allo zero”.

Molti tumori si possono guarire.“Oggi, grazie alla ricerca scientifica e a tanti

nuovi studi, numerosi tumori si possono cu-

rare bene e guarire (l’85 – 90 per cento dei

tumori al seno hanno un esito positivo), sia

con le terapie biomolecolari, sia con la radio-

terapia e la chemioterapia”.

Sottoporsi ai controlli“Per le donne è necessario seguire i proto-

colli sanitari e sottoporsi regolarmente a Pap

Test e Mammografia. Gli uomini (anche le

donne) invece devono fare l’esame del san-

gue occulto nelle feci. Importante è anche

vaccinare le adolescenti al Papilloma Virus”.

Page 14: Il Giullare - Marzo 2015

2726

Il basket e Pistoia. UNA LUNGA STORIA DI AMORE E SUCCESSI. Lacrime e gioia. Gloriosi giocatori

in una città in delirio, ogni settimana al palazzetto. Ma il

basket non è solo sul parquet. È nella vita di tutti i giorni. I vivai,

una nostra eccellenza, Giorgio Tesi, l’immagine felice della pallacanestro

2.0. Il sociale, con tanti bambini che sognano con il pallone a

spicchi. Il territorio, i nostri scorci, la montagna. Il basket come forma

di promozione turistica, di voce sparsa. Tutto lo raccontiamo in tre istantanee. MOMENTI FERMATI

DAL NOSTRO OCCHIO. DAL NOSTRO CUORE.

MODECADENTI

FOTO: NICOLO’ BEGLIOMINI - ISABELLA MINGHIPROGETTO: ANDREA SPADONI

Giorgio Tesi Group da quattro anni è il main sponsor del Pistoia Basket 2000. Il matrimonio con una delle aziende vivaistiche più importanti del territorio pistoiese, oltre ad aver riportato la squadra nella massima serie, ha fatto conoscere ancora di più a tutta Italia e nel mondo, una vera eccellenza economica di Pistoia. Nella foto Gek Galanda, monumento del basket italiano e dirigente di Pistoia, indossa la felpa del “Gek Galanda Group”, associazione benefica, nata in provincia di Pistoia, che sta facendo tanta solidarietà.

BASKET, VIVAI E SOLIDARIETÀ

27

Page 15: Il Giullare - Marzo 2015

292828

MODECADENTI

Il basket e i bambini. Sport,sociale e ambiente. Il Gek Galanda group e uno dei tanti progetti che ruotano attorno alla

pallacanestro a Pistoia. Per due stagioni consecutive, l’iniziativa che vede protagonista uno dei più grandi campioni del basket italiano (215 presenze e 1420 punti) ha coinvolto centinaia di piccolo cestisti che hanno vissuto la montagna e il loro sport

preferito accanto ai loro beniamini.

GEK GALANDA CAMP

29

© A

S Pi

stoi

a B

aske

t 200

0

Page 16: Il Giullare - Marzo 2015

3130

MODECADENTI

30

Si chiama “Inseparabili” ed è stata la campagna pubblicitaria che ha visto protagonisti i giocatori della Giorgio Tesi Group

e l’ appennino pistoiese. Da un parte i giganti dello sport, dall’altra il suggestivo paesaggio della nostra montagna.

Sport, campioni e promozione del territorio.

GIGANTI PERLA MONTAGNA

31

© A

S Pi

stoi

a B

aske

t 200

0

Page 17: Il Giullare - Marzo 2015

3332

UNA COPPAPER LEO:“IL NOSTRO MAESTRODI TENNIS”

Il Tennis Club Pistoia, centro sportivo ai vertici del mondo tennistico toscano e nazionale, ha ottenuto negli anni rico-noscimenti e certificazioni nell’ambito dell’insegnamento a bambini e ragazzi.

Dal 9 al 19 aprile il TC organizzerà il primo Trofeo dedicato a Leo Bargellini, maestro di tennis scomparso a 74 anni il 15 set-tembre scorso, che in Via delle Olimpiadi ha insegnato per qua-si 40 anni. Negli anni ‘70, sotto lo sguardo vigile del “Primario della racchetta”, come Leo veniva soprannominato, con l’aiuto dei suoi più stetti collaboratori, come il caro amico Fernando, fece partire un progetto rivolto all’insegnamento del meraviglio-so sport del Tennis ai bambini pistoiesi. In poco tempo quanto desiderato si realizzò. L’inizio di ogni stagione agonistica ne era la conferma, e le iscrizioni in massa, di bambini e bambine tra i sei e i dodici anni, ne erano la prova.Le strutture all’avanguardia e lo straordinario affetto che Leo nutriva per i suoi ragazzi portarono, nel giro di pochi anni, a risultati impensabili. Gli allievi ottennero successi in tutte le

competizioni, in singolo, in doppio e a squadre, suscitando la felicità e l’entusiasmo dei genitori e, soprattutto, di Leo. Nell’an-no 2000 però la sua salute ha iniziato a minare alle fondamenta il proseguimento del progetto. Solo le assidue cure mediche e i continui controlli riescono a tenere a bada la malattia. Pur-troppo nel marzo 2014 le sue condizioni si sono aggravate, fino all’ultima fatale crisi il 15 settembre. ‘’Parlare di Leo al passato mi riempie di tristezza’’ - dice il presidente del Tennis Club Pi-stoia Luigi Brunetti - ‘’preferisco pensarlo mentre assiste ad un match sui nostri campi ricostruiti in tempo record dopo la tem-pesta di vento. Dedicargli un torneo così prestigioso, con un trofeo destinato a durare nel tempo, penso sia il miglior modo per onorare la sua memoria e continuare a farlo vivere con noi.’’ Il torneo avrà un montepremi particolarmente sostanzioso, la cifra si aggira sui 2000 euro. Le iscrizioni sono aperte e an-dranno effettuate direttamente sul sito della FIT, Federazione Italiana Tennis.

di CHRISTIAN CECCHI

Page 18: Il Giullare - Marzo 2015

3534

LA MITRAGLIAdi CARLO ALBERTO PAZIENZA

BOTTA E RISPOSTA CON SUPER MARIO, IL GIOCATORE CHE HA FATTO LA STORIA DEL BASKET DI MONTECATINI: “SONO INNAMORATO DI QUESTA CITTÀ, L’UNICA AMAREZZA È IL PALATERME. NON HO RIMPIANTI, MA ADESSO IN NBACI SAREI POTUTO ARRIVARE”

10 DOMANDE A... MarioBoni

Ciao Mario, nel 2015 celebri trent’anni da montecatinese adottato, tanto è passato dalla prima volta che hai messo piede in città. Nonostante tu abbia girato in lungo e in largo, questa rimane una terra a cui sei particolarmente legato. Cos’ha in più degli altri posti in cui sei stato?

1Partiamo dal presupposto che la Toscana è una regione bellissima in cui vivere e a cui non manca niente. Montecatini per me è una grande storia d’amore: in questa città, che mi ha accolto e trattato come un figlio per la pallacanestro, ho trovato l’ambiente ideale per crescere e diventare da ragazzo a uomo.

Montecatini comunque nel 2017 tornerà un importante polo della pallacanestro con il mondiale

di MaxiBasketball, manifestazione alla quale tu hai partecipato nel 2013 diventando campione del mondo con la categoria over50. Sappiamo che hai

avuto un ruolo decisivo in questa operazione, come hai fatto a strappare l’assegnazione a città come

Rio e Monaco di Baviera?

6Ho creduto fortemente sin da subito che questa

manifestazione potesse arrivare in Italia e a Montecatini Terme. C’era molto scetticismo all’inizio, infatti la città

non era conosciuta né dal presidente della federazione mondiale né da quello europeo. Io però ho insistito

molto, il comune mi è venuto dietro e in questo senso gli va dato grande merito per il lavoro svolto dal sindaco

Bellandi, Stefano Pucci, Alessandra de Paola e tutti gli altri. La realtà è che quando qualcuno viene a

Montecatini capisce subito che ha tutto per fare qualsiasi cosa. Per me è un grande sogno che si realizza.

Ad ogni modo sono stati proprio i colori rossoblù e lanciarti e a maturarti come giocatore e come uomo. Una storia che te hai vissuto in più decenni, ’80, ’90 e qualcosa negli anni 2000. Qual è la soddisfazione più grande che ti sei tolto e qual è invece il rammarico più grande?

Nonostante oltre a Montecatini tu abbia giocato in grandi piazze, nel tuo palmarès ci sono soltanto una Coppa Korac e una Coppa di Grecia, entrambe vinte durante l’esperienza all’Aris di Salonicco. Anche con la Nazionale non hai avuto un grande rapporto, visto che hai collezionato una sola presenza. In questo senso, visto il giocatore che sei stato, non pensi di aver raccolto meno di quello che effettivamente meritavi?

4 5

A proposito di Montecatini: la città, tra Casa di Babbo Natale, Afrodisiaka, caso Terme, nel bene o nel male non perde mai occasione per far parlare di sé. Come vedi la situazione generale?2Per me Montecatini è un punto di riferimento e sto talmente bene qui che ho difficoltà a trovare troppi difetti. Ciò non toglie che ci siano alcune situazioni critiche, ma quando si parla di iniziative che portano persone in città si parla di business, quindi certe polemiche non le capisco. Poi ognuno ha la sua sensibilità, ma se le cose vengono fatte nei modi e nei luoghi giusti possono solo giovare e portare benefici a tutta la comunità.

Sono da sempre legato a questi colori e agli uomini che hanno contribuito a farne grande la storia: Vito Panati, Gino Natali, Ezio Tonfoni, Massimo Masini. Lo Sporting Club è parte di me. La cosa che più mi rende orgoglioso è aver vissuto insieme a Montecatini l’epopea gloriosa della pallacanestro e di aver fatto innamorare la città di questo sport. Rammarichi sinceramente non ne ho: Montecatini era il luogo ideale per me e le persone che ho trovato sono state perfette.

È vero i trofei mancano dalla mia bacheca, ma vado fiero delle 10 promozioni che ho ottenuto nelle varie squadre in cui ho giocato. L’aver vinto poco è dovuto anche dal tipo di giocatore che ero: io ero uno che monopolizzava il gioco. Pur essendo più forte di tanti altri non ho vinto molto, ma mi sono sicuramente divertito di più. Ho vissuto la vita che volevo vivere e l’ho fatto da protagonista.

Un altro tasto dolente riguarda senza dubbio il basket, per anni in difficoltà e adesso sparito letteralmente dalla mappa cittadina. Quanto ti dispiace vedere una piazza appassionata come questa senza squadra? E quanto fa male, sportivamente parlando, che Pistoia proprio in questo periodo viva momenti particolarmente felici?

3Pistoia, proprio come quando arrivai io nell’85, sta vivendo una luna di miele con la pallacanestro. Mi dispiace vedere che un posto come Montecatini, tradizionalmente legato a questo sport, non abbia una squadra, ma forse sono più amareggiato dal fatto che una struttura come il PalaTerme sia stata un po’ abbandonata. In questo senso credo che la priorità sia rendere nuovamente interessante fare business al Palazzetto. Bisogna mettersi in testa che grandi investitori come Vito Panati non esistono più, per cui, se vogliamo far ripartire il movimento e attrarre nuovi investitori, è necessario creare un nuovo modello di business che vada anche oltre lo sport.

Sei mai stato vicino all’Nba?7In realtà no, ma erano altri tempi. Il giocatore europeo in passato veniva visto in maniera completamente diversa e non essendoci il web non c’era molta informazione nè

riscontro da ambo le parti. Credo che sia un problema di generazioni e di mode, perché dopo l’avvento di

Schrempf e Nowitzki gli americani si sono resi conto quanto tecnicamente gli europei fossero più preparati.

L’Nba è più che altro un mettere in mostra grandi capacità atletiche, ma la pallacanestro è un’altra cosa.

Se fossi nato in un’altra generazione, credo che non avrei avuto meno chance dei vari Belinelli o Gallinari che

giocano ora in Nba.

Chi è secondo te il giocatore italiano che ti somiglia di più?8A me piace tanto Alessandro Gentile, anche per la faccia a culo che ha. È uno che ha il coraggio di prendersi rischi e di monopolizzare il gioco, per questo è molto fischiato nei palazzetti. Mi ci rivedo. Andra in Nba? Credo proprio di sì.

Cos’è la Pallacanestro per Mario Boni superata la soglia dei 50 anni?9È stata ed è tutt’ora la mia vita, la cosa che mi ha creato

e maturato come persona. Mi ha dato sicurezza, soldi e soddisfazioni. Adesso rimane una passione incredibile

dalla quale non mi separerò mai.

Poche settimane fa è scomparso Gianluca Cardelli, figlio di Giampiero, presidente del Monsummano

Basket a cui tu sei particolarmente legato. Che ricordo hai di lui? 10

Lo conoscevo da tanti anni, non eravamo amici ma negli ultimi anni soprattutto e nella mia esperienza a Monsummano ho avuto modo di parlarci spesso. Lo ricordo come una persona sorridente sempre con la battuta pronta. Il percorso della sua malattia è stato uno strazio, sia per la sua famiglia che per amici e

conoscenti, la sua è stata una grave perdita.

Page 19: Il Giullare - Marzo 2015

3736

NELLA MENTE DELL’ARTISTAAleandro Roncarà

L’INTERVISTA AL POLIEDRICO PITTORE MONTECATINESE CHE INAUGURERÀ A BREVE UNA SUA PERSONALISSIMA RUBRICA SU IL GIULLARE MAGAZINE. UN FOCUS A 360°

SULLE IDEE, LE PASSIONI ED IL FUTURO DEL SUO LAVORO TRA COLORI INTENSI E FAVOLE.

Esplosioni di colori, mondi inventati, mondi reali, passione, gioia, il sorriso dietro ogni opera, ispirazione e comunicazione: que-sto è Roncarà.“Leggevo fumetti da quando ero alle su-periori. Leggevo e collezionavo i vari Dy-lan Dog e Topolino comprando le prime 5

copie di ogni nuova uscita. Sono cresciuto con le penne più famose … accanto, sul comodino. Il primo disegno lo feci ad un mio compagno di classe. Da quel momento non avrei più smesso. Da hobby e passione si è trasformato veramente in un lavoro quando mia figlia, Carlotta, mi propose di mettere i quadri già realizzati nella sale di Egisto (il ristorante di Alean-dro a Montecatini n.d.r). Era un bel salto. Inizialmente mentivo, celando la mia identità dietro un pseudonimo tipo “Bob”, un americano che viveva a Montecatini. Forse la paura di essere travisato, forse l’impatto diretto con un “pubblico”, mi portarono a nascondere la firma. Cambiai pensiero quando sempre più clienti si interessarono ai miei lavori. Decisi quindi di svelarmi e cominciai realmente a credere che il frutto della mia passione potesse diventare un lavoro ”.

“Esposi ad una fiera in Emilia: altra importante svolta della mia carriera. Compresi che il mio lavoro non aveva solo un interesse locale, ma stava diventando un progetto in continua espansio-ne. C’era interesse. Qualcuno era attratto dalle mie creazioni. Inizialmente la cosa mi sorprese, ma passato il primo empasse questo “successo”è servito da carica positiva per continuare”. Roncarà è un fiume: parla ed è costantemente in movimento. Longanesi diceva:“un’idea che non trova posto a sedere è ca-pace di fare la rivoluzione”, e nei movimenti, nelle parole, nella creatività senza filtri di Aleandro ho riconosciuto questo assunto.“Disegno pop art, ma dietro c’è sempre una storia, un rac-conto”, il mondo del pittore montecatinese è popolato di perso-naggi sempre nuovi: hanno un carattere, un’anima, vivono nei quadri e crescono nella mente di coloro che sanno guardare oltre. “Mia figlia – continua Roncarà - è stata, ed è, una delle mie ispirazioni più importanti. Mi aiuta nel trovare nuove idee e creare nuovi attori”. Il presente ha nuovi, e sempre più forti, connotati. Cavalcando la regola del “mai adagiarsi, ma fare della propria arte uno sti-molo costante a reinventarsi”, Aleandro Roncarà comincia ad esporre sempre più frequentemente al di là dei confini tosca-ni. Il pubblico accetta, anzi ne è entusiasta. “Cerco sempre di esporre con artisti più famosi di me. – continua Roncarà – L’es-sere outsider è un vantaggio ed un modo per confrontarsi con appassionati sempre più esigenti”. Ma il mondo di Roncarà, prima accennato, ha un nome, “Mon-dorondo”, ed una storia che lui spiega così:” I personaggi delle mie opere sono entrati a far parte della mia quotidianità. Giac-chetti, magliette, “giocattoli”, è una rincorsa a ripensare l’opera nel suo senso più reale e concreto. Il tutto contornato da una favola. I soggetti nascono da coloro che mi circondano e vivo-no una loro esistenza”. E’ l’immaginario che si espande dalla mente alla mano fino al quadro, o a qualsiasi supporto possa imbrigliarlo.

PEOPLE

36

di DAVIDE LEMMI

Nasce ad Orbetello (GR) il primo febbraio di 47 primavere fa. Ex giocatore di Basket professionista. Eclettico e fantasioso per natura nel ‘92 apre uno studio grafico. Gestisce da 19 anni il ristorante di famiglia. Disegna fumetti da sempre e su tutto (diari, pareti, treni e gessi da ospedale!)…ed è proprio questa passione e la spinta dei tre figli che lo portano nel 2005 ad impugnare un pennello.

Page 20: Il Giullare - Marzo 2015

3938

Lifestyle

LA MODA E LE NUOVE COLLEZIONI PER ESSERE FASHION A PRIMAVERA ESTATE. L’ABITO DA CERIMONIA E GLI ACCESSORI.MA LIFESTYLE È ANCHE BEAUTY, CAPELLIE CURA DEL CORPO.

ABBIAMO SCOPERTO CHE IN VALDINIEVOLE C’È UN SOLARIUM CHE SFRUTTA LE ENERGIE RINNOVABILI, MA ANCHE UN BELLISSIMO CENTRO BENESSERE NEL CENTRO DI MONTECATINI.

Lifestyle è anche food: ottimi ristoranti, novità sul territorio e paesaggi incantevoli. Vini pregiati, champagne e le uova di Pasqua. Lifestyle è anche notte, clubbing, party esclusivi.e in più

Page 21: Il Giullare - Marzo 2015

4140

IL TUO RISTORANTE A MONTECATINI ALTO

Villa Patrizia non è solo la location da favola per il tuo matrimonio o per festeggiare un’occasione speciale,

ma è anche un ottimo ristorante. Perfetta per una cena romantica davanti a una vista mozzafiato, ideale per una cena aziendale che unisca qualità del cibo ad un’ottima carta dei vini, o più semplicemente per una serata tra amici all’insegna della buona cucina e dell’allegria. Dai classici della tradizione Toscana

a piatti di mare insoliti e speciali, fino a creazioni più estrose e fantasiose, senza rinunciare a materie

di prima scelta accuratamente ricercate. Il tutto accompagnato da una selezione dei migliori vini del territorio. Nel cuore di Montecatini Alto, il ristorante di Villa Patrizia vi aspetta con una location magica ed un menù esclusivo. Proprio la serata che stavi cercando. 

Villa Patrizia - Via del Crinale, 8 - 51016, Montecatini Alto (Pt)Tel. 0572 67186 - Mail: [email protected] - Facebook: Villapatriziamontecatini - Instagram: Villa.patrizia

www.ristorantevillapatrizia.it

LIFESTYLE FOOD

Ristoranti indimenticabiliMontaione

via del Montaione, 7Pescia (PT) Tel. 0572 407032 Cell. 346 7815185 email: [email protected]

Il ristorante è situato in una zona molto caratteristica, il percorso attraverso il bosco ci introduce all’atmosfera casereccia tipica toscana che c’è all’interno; sembra veramente di tornare indietro nel tempo. Il menù è fisso, la spesa è veramente contenuta rispetto alla quantità delle porzioni ed alla qualità delle materie prime . Solitamente si può mangiare antipasto toscano, ravioli fatti in casa al ragù o al pomodoro e tagliatelle ai funghi, arrosto, roast-beef e cinghiale, fagioli di Sorana e patate arrosto, pecorino fatto in casa e dolce con limoncello,vin santo o grappa. Tutte cose semplici, ma cucinate con alti standard qualitativi.

Casa Gala

B&B – Osteria – Wine Bar – Concept Space Via Talenti 2 Montecatini Alto (PT)Tel. 0572 766130

Casa Gala è situato a nella piazzetta principale di Montecatini Alto, borgo medievale che domina Montecatini Terme, facilmente raggiungibile sia in macchina che con la caratteristica funicolare. L’attività offre, oltre al ristorante, un servizio di Bed and Breakfast munito di otto camere doppie con bagno privato, arredate e costruite tutte con stili differenti. Salumi, formaggi e specialità toscane selezionate da un occhio esperto, pasta fresca, torte e dolci fatti in casa. Pane, schiacciata e pizza cotte nel forno a legna e piatti cucinati con una ricerca moderna e prodotti di primissima qualità. Dalla cantina vengono serviti vini e bollicine d’eccellenza.

MiBar

Via I Maggio, 144 Margine Coperta (PT)

Aperto tutti i giorni dal martedì al sabato per pranzi e cene. Ottimi piatti concepiti con una cucina semplice di tradizione italiana, ma con l’utilizzo di prodotti naturali e di primissima scelta. Ottimi e richiestissimi i dolci fatti in casa. Il ristorante riscuote particolare successo anche per la gestione familiare, molto efficiente e cordiale. Per info e prenotazioni contatta i numeri 0572 772534 - 328 2956045. Cercaci su Facebook e clicca Mi Piace alla nostra pagina MiBar.

La Favola Mia

Via C.B. Conte di Cavour 75 Chiesina Uzzanese (PT)Tel. 0572 480168

Il ristorante è situato a Chiesina Uzzanese: centrale, caldo e accogliente. Unisce i canoni della cucina tradizionale toscana ai valori della famiglia. Qui si possono mangiare sia ottime specialità di carne che di pesce e piatti ricercati. ‘’La ‘’Favola Mia’’ è rinomata anche per la fantastica pizza. Lo chef Leonello, soprannominato Leo Zero per la passione che nutre verso Renato, tanto da chiamare il ristorante come un brano del noto cantante, vanta sulle spalle anni e anni di esperienza in cucina e nel mondo della ristorazione.

Page 22: Il Giullare - Marzo 2015

4342

LIFESTYLE WINEdi ANDREA SPADONI

PANFILOVINI: ETICHETTE PREGIATI E BOLLICINEDA PISTOIA ALLE CANTINE PIU’ PRESTIGIOSE L’AZIENDA NATA NELLE STRADE DI NEW YORK

L’ARCHITETTO ANDREA DI NUNZIO E IL SOCIO ANTONIO BUGELLI, DALL’AMICIZIA AL LAVORO. OGGI SONO AMMINISTRATORI DI QUESTA GIOVANE SOCIETÀ CHE GIÀ SI È AFFACCIATA NEL MERCATO EUROPEO E DISTRIBUISCE I PRODOTTI VINICOLI

DELLE PIÙ IMPORTANTI CANTINE ITALIANE. “LA NOSTRA MISSION? ECCELLENZA, COMUNICAZIONE E MARKETING”.

New York, quartiere di me-atpacking district. Ambiente stimolante, dai colori irrego-lari con il classico stile stre-

et, tra graffiti e grattacieli. Due amici si ritrovano a cena al ristorante, nel cuo-re dell’archeologia industriale di Chel-sea. Da qui nasce l’idea di fondare una azienda e lanciarsi in un’avventura che non è più solo amicizia, ma anche lavo-ro. E’ la storia di Andrea Di Nunzio, 30 anni, architetto pistoiese, specializzato in illuminazioni e scenografie di cantine (tra le altre, ha illuminato la cantina An-tinori) e Antonio Bugelli, 35 anni. Insie-me hanno dato vita a una giovane real-tà che ha sede a Pistoia, ma che è già una eccellenza nel settore della distri-buzione di prodotti del settore vinicolo, oltre che nella consulenza enologica e d’immagine. Si chiama Panfilovini e ha già l’ambizione di imporsi sia sul mer-

cato italiano, ma anche votata all’export con prossime aperture in Repubblica Ceca e a New York. “La miccia che ha acceso questa nostra impresa – spiega Andrea Di Nunzio – è la passione per i vini pregiati e le bollicine. In più, lavo-rando già nel settore come architetto, conosco le dinamiche del mercato che è in espansione e il prodotto italiano è apprezzato e richiesto in tutto il mon-do”. Panfilovini è un esempio di come oggi l’imprenditoria giovane porti nuo-ve idee di business e freschezza nella comunicazione. “La nostra missione – aggiunge Di Nunzio – è mettere passio-ne e competenza al servizio dei clienti, offrendo prodotti eccellenti, professio-nalità ed efficienza”. Dinamicità, mar-keting e immagine sono i punti di forza di questa impresa pistoiese. “La nostra attività infatti non si ferma alla commer-cializzazione dei prodotti, ma vogliamo

realizzare eventi, degustazioni a tema e sfruttare anche la nostra nuova sede che sarà inaugurata prima dell’estate, proprio all’ingresso della città di Pisto-ia. Abbiamo già avviato collaborazioni nel mondo dell’hospitality con mai-son di moda, retail con Yacht club, ri-storanti stellati. Ci sono tante idee da mettere in campo”. Panfilovini sorgerà in una struttura di mille metri quadra-ti dove all’interno si troveranno tutte le etichette pregiate commercializzate e prodotte dall’azienda, ma anche zone riservate ad esposizioni e, appunto, presentazioni, degustazioni ed even-ti legati al mondo dell’enologia e del fashion. L’azienda distribuisce cantine in esclusiva regionale e nazionale, tra le quali Palazzo del Vignola, cantina della Tonino Lamborghini Lounge, Ane-stasia e I Blanc, prodotto da Panfilovini.

PANFILOVINIVia Manzoni, 31 – Pistoia

[email protected]

I BLANC CUVÈEspumante extra dry

uve: 100% glerazona di produzione: Veneto

SPUMANTIZZAZIONE: Metodo charmatPERLAGE: Sottile e persistente

COLORE: Giallo paglierinoPROFUMO: Fine ed elegante con sentori di

frutta di mela golden, banana e fiori bianchi che ricordano il biancospino ed il glicine

SAPORE: AsciuttoGRADAZIONE: 11% Vol.

TEMPERATURA DI SERVIZIO: 6-10 °CABBINAMENTI: Ottimo in abbinamento con

aperitivi, antipasti a base di pesce

Ph. I

sabe

lla M

ingh

i

Page 23: Il Giullare - Marzo 2015

45

HOTEL MANZONI - WELLNESS SPAViale Manzoni 28 - Montecatini Terme

Tel. 0572 70175 - [email protected] - www.hotelmanzoni.info

OASI DI BENESSERENEL CENTRO DI MONTECATINI

L’hotel è situato nella zona centrale di Montecatini.E’ dotato di un centro benesseretra i più belli e attrezzati della città, dotato di sauna svedese, bagno turco,

bagno Rasul, doccia emozionale e sensoriale e cromoterapia, area relax dove potersi dissetare e rinfrescare ed infine, un’area priveé allestita per la coppia con vasca con

idromassaggio a forma di cuore, nonché piscine con acqua dolce e salataper Thalassoterapia. La beauty farm offre ogni tipo di trattamento rilassante

e rigenerante per viso e corpo.

LIFESTYLE WELLNESS

50 SFUMATURE DI ROSSOUova di Pasqua fatto con cioccolato

fondente e burro di cacao rosso che crea le sfumature

di quel particolare colore.

TORTE PER NOZZE E COMPLEANNILe deliziose creazioni

del pasticcere Daniele Grieco, pronto a soddisfare le vostre richieste

per occasioni speciali.

SweetP A S T I C C E R I A

Pasticceria SweetViale Balducci, 9 Montecatini Terme

Telefono 338 5691169

Descrivere questa azienda senza entrare nei luoghi comuni e svin-

colarci dai condizionamenti del marketing. È questo il nostro obietti-

vo. La grandezza, l’importanza, la validità sono prerogative che os-

servate ad una distanza troppo ravvicinata perdono di oggettività. È

il motivo per cui, piuttosto che elencare i nostri successi, preferiamo

condividere la storia di questa Azienda.

CitySafe è una società di primissimo livello nell’ambito dell’investi-

gazione e della sicurezza sussidiaria che nasce dalla passione e

dalla volontà di un gruppo di appassionati di scienze investigative e

da esperti provenienti da una ventennale permanenza nelle Forze di

Polizia. Munita di autorizzazione per l’espletazione di tutti i servizi di

sicurezza per cui sia prevista licenza prefettizia, CitySafe è specializ-

zata in servizi di investigazione privata e aziendale, portierato diurno

e notturno, parking service, security e molto altro ancora, nonché

una solida realtà aziendale.

Le sedi, a copertura di tutto il territorio nazionale, ci garantiscono

la possibilità di rispondere a qualunque esigenza. Infatti, CitySafe

fornisce soluzioni per piccoli operatori economici e privati, enti pub-

blici, grandi complessi industriali, commerciali ed ospedalieri, etc.

Le competenze e la professionalità che ci distinguono consentono

di fornire una pluralità di servizi a 360° in modo da poter soddisfare

tutti i bisogni. In particolare offriamo una giusta opera di consulenza.

Cura del Cliente

Prima di instaurare un rapporto lavorativo, è per noi di primaria im-

portanza conoscere il cliente, comprenderne le esigenze ed orien-

tarci alla soddisfazione delle sue reali necessità.

Progetti su misura

In base alle richieste del cliente, delle problematiche esposte e dei ri-

sultati da conseguire, CitySafe, discutendo i dettagli e coinvolgendo

i diretti interessati, formula un progetto ad hoc.

Concentrazione e dedizione

CitySafe tiene costantemente aggiornato il cliente sui risultati conse-

guiti e continuando a prestare attenzione alle sue esigenze, favori-

sce una costante personalizzazione del servizio.

Per maggiori informazioni www.citysafe.eu oppure chiamare il numero verde 800 684478

Page 24: Il Giullare - Marzo 2015

46

Un centro benessere dove

puoi fare il solarium rispet-

tando l’ambiente e te stesso.

Una rivoluzione del settore

che inizia da Pieve a Nievole, all’interno

di “SoleLuna”, salone di via Arno a Pieve

a Nievole. In pratica i raggi ultravioletti (e

raggi UVA) vengono generati da impianti

che sfruttano le energie rinnovabili, cioè

CENTRO ESTETICO SOLELUNAIl primo salone in Valdinievole all’insegna delle energie rinnovabili

energia “verde”. Infatti, il centro benes-

sere della Valdinievole di Matteo D’Ange-

lo, ha il certificato “TUV SUD” (marchio

accreditato a livello internazionale) sino-

nimo di qualità e rispetto dell’ambiente.

Il sistema è quello fornito da REPOWER

(www.repower.com) azienda che da

molti anni investe in energie rinnovabili

con prodotti e servizi innovativi a basso

impatto ambientale.

Il salto di qualità è notevole. Oltre a uti-

lizzare energia verde, con Repower si

conosce con certezza l’impianto dal

quale proviene tutta l’energia elettrica

consumata nell’esercizio commerciale e

la fonte utilizzata tra vento, acqua e sole

e questa è la garanzia di usufruire di rin-

novabile al cento per cento.

Al centro “SoleLuna” a Pieve a Nievole,

con Repower c’è la garanzia di una azien-

da che opera nel campo dell’energia elet-

trica da oltre cento anni, con la messa in

esercizio della più potente centrale idro-

elettrica d’Europa. Una vera eccellenza

per la salute dell’aria e del corpo.

LIFESTYLE BEAUTYdi ANDREA SPADONI

www.repower.com

SoleLuna – Salone di benessere

Via Arno, 29

51018 – Pieve a Nievole (Pistoia)

Telefono 0572 - 520173

Nella foto: Maurizio Cirocco ([email protected]), consulente territoriale Repower e Matteo D'Angelo, titolare centro este-tico SoleLuna

Page 25: Il Giullare - Marzo 2015

4948

NIGHTLIFE

Una vita passata dietro al bancone. Una passione, prima ancora che una professione, per i cocktail ereditata dal padre Gaetano, ex direttore del Kur-saal. Parliamo di Tiziano Zanobini, 41 anni, bar

manager del Gambrinus, lo storico locale di Montecatini. Ini-zia la sua esperienza giovanissimo, all’inizio degli anni ‘90, tra alberghi e locali della provincia di Pistoia. Il Grand Hotel Tamerici & Principe, il primo Irish Pub della zona (quello a Pieve a Nievole), la stagione ‘98-’99 passata al Commonwelth Club di Londra. E poi ancora Le Panteraie fino al 2005 per poi arrivare al Gambrinus dopo aver lavorato, sempre come bar manger, all’Hotel Savoy di Firenze. “Si pensa sempre – ci dice – che lavorare nel bar di un albergo sia molto più noioso piuttosto che ritrovarsi in un locale, ma dopo anni di esperien-za vi posso garantire che non è assolutamente così”. Tiziano, nella sua carriera, ha ottenuto anche riconoscimenti prestigio-si, diventando campione italiano di miscelazione, grazie a un concorso organizzato dalla rivista Bargiornale, nel 1992, ed europeo nel 2000 a Cipro. Quindi chi miglio di lui, che ormai da oltre venti anni è all’interno delle dinamiche del mestiere, può spiegarci come stiano cambiando le cose: “Prima si la-vorava per pagarsi gli studi – spiega –. Adesso per lavorare

bisogna aver studiato. In Italia non c’è una vera e propria uni-

versità per barman, tuttavia ci sono tantissimi corsi, forse fin

troppi, che si possono seguire per imparare la professione”.

Specializzato nei cocktail Martini, non ha dubbi su quale sia la

bibita più richiesta per confezionare un drink: “Dico Red Bull.

È una di quelle bevande che bevi volentieri anche “da sola”. Io

ad esempio ne porto una lattina sempre con me quando devo

fare lunghi viaggi in auto. Immaginatevi quanto possa essere

piacevole metterla in un cocktail la sera con gli amici. Non

mi stupisce che sia in continua espansione. Almeno un terzo

dei drink che prepariamo ogni sera al Gambrinus contiene

una parte di Red Bull. Per di più adesso sta tornando la bella

stagione e vogliamo offrire dei drink inediti ai nostri clienti.

Stiamo studiando qualche novità anche con questa bevanda

energetica”. Un locale il Gambrinus che, nonostante il periodo

di crisi, continua a tenersi stretta la sua fedele clientela: “In-

travediamo segnali di miglioramenti – conclude –. Speriamo

siano di buon auspicio per il futuro perché, nonostante il mio

lavoro adesso preveda anche l’organizzazione dello staff e ri-

solvere questioni ‘da scrivania’, adoro stare dietro al bancone,

e da lì non voglio spostarmi”.

VITA DA BARMANdi LORENZO BENEDETTI

Tra cocktail ed energy drink, parola al bar manager Tiziano: “Nato per stare al bancone”

MONNALISA

Ingredienti:Lime fresco

Zucchero di canna grezzoBitter CAMPARI

Falernum BITTER TRUTHRed Bull

Antonio Velasquezil mito del clubbingfa rivivere al Lido’il mito Insomnia

GRANDE EVENTO IL 24 APRILE A MONTECATINIIN CONSOLLE LE STAR DELLA PROGRESSIVE ANNI ‘90: MICKY, FRANCESCO FARFA, MARIO PIÙ E KIGHINE. LO SCORSO ANNO ARRIVARONO 4000 PERSONE.

Discoacropoli d’Italia”. Da lì iniziò la storia di una discoteca mito. Pullman che arrivavano da tutta Italia. Migliaia di giovani volevano ascoltare i dj set di Farfa, Mario Più, Ricky Le Roi, Micky (e molti altri). Impazzivano per le storie di Franchino. Poi c’era l’area Techno con Paolo Kighine, Francesco Zappa-là, Sandro Vibot. Quindi il privée hou-se, dove è iniziata la carriera di Alex Neri, insieme a Luca Masini, Gianrico Leoni. Ma i nomi sono ancora tanti e non basta lo spazio di questa intervi-sta per citarli tutti. L’Insomnia è la sto-ria di qualcosa di straordinario. E, per questo, Antonio Velasquez vuol conti-nuare a raccontarla con grandi eventi.Il 24 aprile, infatti, al Lidò Le Pante-raie di Montecatini Terme, presenti un importante happening per la club culture: Insomnia 2.0. Ci puoi anticipare qualcosa?“Insomnia 2.0 sarà diverso dal “clas-

Riassumere la storia di Antonio Velasquez in una intervi-sta è impossibile. Lui è l’anima della tendenza musicale e del clubbing italiano. E’ la storia. E’ l’icona di un’ epo-ca: gli anni ’90. Era il 1992 quando inventò l’Insomnia Discoacropoli d’Italia. Non solo una discoteca, ma uno stile di vita per i giovani di tutta Italia, con quelle sonorità che dalla Toscana, conquistarono il mondo. Quel mon-do ribattezzato “progressivo”.E’ inutile dire che la tua impresa l’Insomnia è assi-milabile a quella di un genio del mondo della notte. Un Andy Warhol italiano. Come hai fatto?“Niente sarebbe stato possibile se non avessi avuto artisti e collaboratori di grande livello. Negli anni ‘90 la concorrenza era tanta e dovevo creare qualcosa di ve-ramente straordinario. Ero sempre in giro per il mondo a cercare di capire cosa potevo importare in Italia, ma non avevo trovato niente nemmeno a Ibiza o a Londra che mi facesse scattare una scintilla. Poi una mi trovai al carnevale di Venezia e conobbi il Principe Maurice, la settimana dopo andai ad ascoltare un set di Miki all’iso-la d’Elba. Capii che avevo la soluzione sotto gli occhi. In Toscana, con Miki, Farfa, Mario Più e Roby J, stava nascendo un nuovo movimento musicale chiamato Pro-gressive. L’Insomnia di Ponsacco era un locale con due anni di vita, ma purtroppo frequentato da poche cen-tinaia di persone. Io già organizzavo eventi, avevo 20 anni. I proprietari mi chiamarono per la stagione 1992. Non c’era budget per fare investimenti, così trovai degli sponsor, feci un restyling del locale e lanciai l’Insomnia

sico” Insomnia discoacropoli d’Italia che si terrà, come ogni anno, l’11 agosto al Beach Club a Forte dei Marmi. Avrà contenuti nuovi e una consolle chiamata Divine Stage e Patchwork Place, dove si suonerà musica Progressive anni 90, con mo-stri sacri come Miki, Francesco Farfa, Mario Più e Paolo Kighine, supportati da altri due nomi importanti che han-no contribuito al successo Insomnia come Sandro Vibot e Tomas T. Le Performance saranno coordinate dall’inesauribile Principe Maurice e la voce per tutta la notte sarà’ quella del sottoscritto. Sì, tornerò in consolle. Una grandissima passione, ma so-pita. In più, a Insomnia 2.0 presente-remo due nuove consolle: Penelope 2.0 con sonorità house moderne con artisti come Uovo aka Memoryman dei Pasta Boys, Mario Scalambrin, Konplott, Emiliano Marchini e molti altri. Quindi avremo la Noise Park 2.0 con musica Tecno d’avanguardia con Fabio MC e Giacomo Loff. Oltre che nei diversi generi musicali la grande novità sarà’ nel sound system: tre ser-vice da 80000 watt per tre consolle, scenografia importante e animazione futuristica che ormai purtroppo non si vede più nei locali di oggi”.

Ph. I

sabe

lla M

ingh

i

Mirko Ryva trionfaal Festival Cittàdi Caltanissetta

Dal 19 al 21 marzo Mirko Ryva ha partecipato al “24°

Festival Città di Caltanissetta, concorso musicale riservato

ad artisti emergenti. Il suo brano “Grido di libertà” ha

convinto la giuria che gli assegnato il primo premio. Nella

foto Mirko Ryva con Federico Zampaglione.

Page 26: Il Giullare - Marzo 2015

51

Via Puccini, 1051019 - Ponte Buggianese (Pistoia)

Tel: 0572 634678 - Cell.+39 [email protected]

VINTAGE E’ MEGLIOOVVERO PERCHÉ CI PIACCIONO COSÌ TANTO DAI 40 IN SU

Rughette d’espressione, volto maturo, capello legger-mente brizzolato, sguardo consapevole e sicuro: ecco il prototipo medio dell’uomo sui 40 che va tanto di moda. Perché nel terzo mistero si contempla che la donna dai

35 in poi invecchia, l’uomo diventa solo più affascinante. Perché se una donna a 40 è single è una sfigata, se un uomo a 40 è single è appetibile. Perché l’uomo a 40 si sente solo più fico. E non ha tutti i torti. Diciamoci la verità, c’è un’ innegabile aurea di vissuto misto a sicurezza misto a maturazione misto a espressione più intelligente che circonda l’uomo quarantenne. E se pure tantissime celebri fi-ghe atomiche del momento se la fanno con un tizio che ha almeno vent’anni più di loro, un motivo ci sarà. Anzi, più di uno. Di seguito dunque, dieci motivi per cui uscire con un uomo vintage è meglio.10) Non necessitano di avervi sempre al loro fianco. Hanno una vita propria già ampiamente consolidata e amicizie coltivate negli anni. Vi lasceranno i vostri spazi senza chiedervi con chi e perché uscite la sera.9) Sono economicamente indipendenti. Dio benedica l’indi-pendenza economica degli uomini! Non si parla di ricchezza, si parla di indipendenza. Che è un concetto diverso. E presuppone che l’uomo sia in grado di badare a se stesso e quindi più predi-sposto a prendersi cura di qualcun altro...8) Hanno una propria casa. Il che facilita moltissimo la situazio-ne dopo-cena, evita l’imbarazzo del non avere un posto dove an-dare e soprattutto il dover ricorrere alla macchina come unica so-luzione. La macchina deve essere una scelta, non una costrizione.7) Hanno una propria casa. No, non è un refuso. Perchè adesso voglio dire che se hanno una loro casa, avranno anche imparato che la cartaigienica non ci arriva da sola nel portacartaigienica e dopo che hai mangiato non spunta Cenerentola a lavare i piatti. Il che porta a due meravigliosi sviluppi: visto che avranno imparato che a tenere ordinata una casa ci vuole un po’ di fatica, o apprez-zaranno molto di più la loro futura donna quando sarà lei a pren-dersi cura della casa, o addirittura daranno una mano nelle pulizie. Che meraviglia.

6) Sono più consapevoli di se stessi. Questo è un punto fon-damentale. Segnatevelo e sottolineatelo. Superati i 35 l’uomo inizia ad avere più coscienza di chi è, e cosa vuole nella vita, avrà già avuto altre relazioni e questo significa che quando sceglierà la sua donna la sceglierà con il cervello e non con... l’istinto...5) Hanno più esperienza con le donne. Ce la sanno più fare, oserei dire hanno quasi imparato a conoscerci, sono più permeabi-li alle nostre scenate, sanno inventarsi scuse migliori per non stare con noi, hanno capito cosa ci fa più arrabbiare e a cosa possiamo soprassedere... sanno che Stasera non posso vederti, gioca la Fio-rentinaî suona peggio di Amore, ti dispiace se stasera riguardo il busness plan dell’azienda, così abbiamo pi˘ tempo nel week-end. Piccoli accorgimenti che fanno la differenza.4) Hanno imparato a corteggiare nell’epoca in cui non esi-steva whatsapp. Ok, questo punto dovrebbe slittare forse diretta-mente al primo posto. Un uomo di quarant’anni ha all’attivo almeno 25 anni di esperienza con esemplari dell’altro sesso. Questo vuol dire che ha imparato a conquistare una donna prima ancora che inventassero i messaggi vocali. Indi, se non altro, è a conoscenza di metodi di avvicinamento al mondo femminile che non prevedo-no Facebook/Twitter/Instagram/Trillinidiwhatsapp/ Tinder/Diocene-scampieliberi.3) Iniziano a sviluppare un umano senso di paternità. L’oro-logio biologico non è una questione solo femminile, anzi. Solo che scatta in momenti diversi. Test clinici dimostrano che a quarant’an-ni anche l’uomo inizia ad avere voglia di un figlio, è un dato di fatto. Il che lo rende ancora più interessante per una donna...2) Sono capaci di parlarvi guardandovi negli occhi. Con de-terminazione. Sicurezza. Ricorrono meno a giochetti stupidi da ventenni per nascondersi e se c’è un problema hanno imparato ad affrontarlo. A parlarne. A confrontarsi.1) Hanno più cose da raccontare. A tavola, e a letto.Passo... e chiudo.

rossetto eCIOCCOLATO

ROSSETTO E CIOCCOLATOdi GIULIA NANNINI

ALIMENTAZIONEE INTEGRAZIONE PER LO SPORT

E LA VITA QUOTIDIANASCONTI E PROMOZIONI

PER LE SOCIETÀ CICLISTICHE

Page 27: Il Giullare - Marzo 2015

53

SVENDITA PROMOZIONALE

Showroom e pellicceriaVia dei Colombi 26, 51016

Montecatini Terme (PT) tel +39 0572904014 - +39 0572911055

www.missardi.com

DRESS CODEdi DAVIDE LEMMI

Progetto: Il Giullare, Responsabile: Davide LemmiFotografa: Anthea Bartoletti, Modelle/o: Elena Lumi, Alice Pellegrini, Carolina Biagini, Guido Cecchini

Hairstyle&Make-up artist Cardelli Group, Via Pratovecchio 35, Pieve a Nievole (PT) - Tel.0572 51827 - Cell. 339 2528614Location: Altopascio - Un ringraziamento al Comune per la disponibilità data

PER RINNOVO LOCALI DAL 6 APRILE

COLLEZIONI DONNA • 5 PREVIEW • AGLINI • ALTEA • BARK • BEAYUKMUI • BRUNELLO CUCINELLI

• CAILAN’D • CYCLE • D EXTERIOR • DIADORA • HERITAGE • DONDUP • FABIANA FILIPPI • FORTE_

FORTE • GAELLE BONHEUR • GEOSPIRIT • GOSSIP • HOSS INTROPIA • JACOB COHEN • JEFFREY

CAMPBELL • JUCCA • KANGRA CASHMERE • KI WHO ARE YOU • MIAF • MONCLER • NIKE LIMITED

• ORCIANI • PEOPLE (+) • PERSICO • PEUTEREY • SAVE THE DUCK • SEVENTY 1970 • SPACE

STYLE CONCEPT • STEVE MADDEN • TESSA • WALTER VOULAZ • WINDSORSMITH • WOOLRICH

COLLEZIONI UOMO • AGLINI • ALTEA • ARMANI COLLEZIONI • BARACUTA • BARBA • BARK • BAGLIOLI • BRUNELLO CUCINELLI • CRUCIANI • DIADORA HERITAGE • DONDUP • DRUMOHR • EDWIN • ELEVENTY • JACOB COHEN • KANGRA CASHMERE • LARDINI • MAJESTIC • MESSAGERIE • MONCLER • MOORER • NIKE LIMITED • ORCIANI • ORTIGNI • PAOLO PECORA MILANO • PEOPLE (+) • PEUTEREY • PT01 – PT05 • RE-HASH • SAVE THE DUCK • STEWART • SUN 68 • TAGLIATORE • THE GIGI •WOOLRICH • XACUS

Via delle Industrie 2 - Altopascio (Lucca) - Tel. 0583 216454 - [email protected] & STORE: Via Ponte di Canneto 6 - San Salvatore (Lucca) - Tel. 0583 22060

APERTO DOMENICA POMERIGGIO

Page 28: Il Giullare - Marzo 2015

5554

DRESS CODEdi DAVIDE LEMMI

55

Guido veste abito Tagliatore “Pino Lerario”, camicia Armani, cravatta in maglia Fiorio, scarpe Ortigni

Carolina veste abito cerimonia Hoss Intropia, accessori e pochette Hoss Intropia

Da sx verso dx, Elena veste abito e gilet Dondup, zeppa Jeffrey Campbell. Guido veste giacca Eleventy, camicia denim Aglini, t-shirt e pantaloni Dondup, sciarpa En Avance, calza Alto, scarpe Diadora. Alice veste giacca e t-shirt

Dondup, jeans People (+), sandalo Steve Madden, pochette Moncler Occhiali Spektre sunglasses

Page 29: Il Giullare - Marzo 2015

5756

DRESS CODEdi DAVIDE LEMMI

1 - Camice Aglini donna, 2 - Scarpe Windsorsmith, 3 - Scarpe Jeffrey Campbell, 4 - Scarpe Save the duck & Stefania, 5 - Occhiali Spektre, 6 - Gioielli collezione Ruedesmille, 7 - Secchiello Orciani

8 - Scarpe Jeffrey Campbell, 9 - Pochette Orciani, 10 - Piumino Moncler, 11 - Borsone viaggio e sneakers Moncler, 12 - Giubbotto Moncler

Elena veste felpa, t-shirt, pantaloni e borsa 5preView, sneackers Jeffrey Campbel. Guido veste chiodo pelle “Jack”, t-shirt Paolo Pecora Milano, jeans Edwin, scarpe Diadora

57

1 2

3

4

5

6

7

8

910

11

12

Page 30: Il Giullare - Marzo 2015

5958

MODAdi ANDREA SPADONI

JO STYLE, IL NUOVO STORE A PESCIAESSERE ALLA MODA SENZA ECCESSI

“VESTIAMO TUTTA LA FAMIGLIA”

SAMUELE RUGGIRELLO, TITOLARE DEL NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO CHE A MONSUMMANOE’ PUNTO DI RIFERIMENTO PER GIOVANI DI TUTTE LE ETA’, HA APERTO UN NUOVO STORE NELLA CITTA’ DEI FIORI.

“IL PRIMO TASSELLO DI UN GRANDE PROGETTO IN CUI CREDIAMO MOLTO”

Un brand veloce, brillante e giovane. Come il target di per-sone al quale si rivolge. E’ il caso di Jo – Style, punto ven-

dita di abbigliamento che è già una re-altà molto conosciuta a Monsummano e da poche settimane, si è allargato anche a Pescia. L’idea è tutta del giovane im-prenditore Samuele Ruggirello, 34 anni, che ha voluto rafforzare la sua presenza sul territorio della Valdinievole. Jo Style è una nome che si lega a stretto filo con le cose contano davvero nella sua vita, con gli affetti. Infatti, quando è iniziata questa avventura nel mondo del fashion, pen-sando a un nome da dare al primo ne-gozio, subito il pensiero è caduto sui figli: Josef e Jonas, così si chiamano. Quindi quale miglior cappello? “Mi sono detto – racconta Samuele Ruggirello - Jo come Josef e Jonas. Cosa c’è di meglio? Nien-te”. Infatti, Jo – style, a Monsummano, in poco tempo è diventato non solo un ne-gozio, ma un vero e proprio punto di rife-rimento per più di una generazione. Teen

agers, ma non solo, anche ragazzi più grandi e uomini che amano un abbiglia-mento fresco e brillante. “Se mi sono tolte tante soddisfazioni – aggiunge Samue-le – il merito non è solo mio, ma anche delle tante persone che ho incontrato in questi anni e che hanno collaborato con me, credendo nei miei stessi progetti. Il nostro intento è quello di accontentare qualsiasi fascia di clientele e vestire tutta la famiglia. Dal bambino, fino ai genitori. C’è la possibilità di un outfit sportivo, più al passo come le tendenze del momen-to, ma anche elegante per i più adulti. La filosofia Jo Style è quella di proporre un prodotto di qualità, ma accessibile”.E di persone, clienti affezionati e amici, che gravitano attorno a Jo Style, ce ne sono tanti. All’inaugurazione del nuovo store a Pescia (via Sismondi, 2), si è regi-strato il tutto esaurito per l’intera giornata.Il negozio, rispetto al primo punto ven-dita di Monsummano, ha più spazi e si presenta con uno stile innovative, ma es-senziale con un’area dedicata all’uomo

e un’altra alla donna. Tra i brand che si possono trovare da Jo Style, spiccano Fred Mello ed Antony Morato. Ma anche molti altri. “L’apertura del negozio a Pe-scia – conclude Ruggirello – è il primo tassello di un lungo percorso. Il nostro sogno è quello di avere tanti punti vendi-ta in modo da fidelizzare maggiormente i clienti in ogni punto del territorio. Abbia-mo scelto Pescia perché è una cittadina interessante, dove c’è spirito di iniziativa e tante realta importanti. Inoltre già ave-vamo molti clienti che venivano fino a Monsummano. Ora hanno il negozio in casa”.Una storia, quella di Samuele Ruggirello, che non ha iniziato questo lavoro a caso, ma cresce e si forma in una famiglia di commercianti del settore abbigliamento pelletterie e scarpe, che fa ben sperare in un momento in cui si parla solo di cri-si. “La crisi si combatte con le idee, la voglia di fare e la qualità. Se credi in un progetto, puoi avere successo. E noi ci crediamo”.

Jo Style AbbigliamentoVia Matteotti 106 – Monsummano Terme

Via Sismondi 2 - Pescia

Page 31: Il Giullare - Marzo 2015

6160

L’INCHIESTA

20AZIENDEASSUMONONEL TURISMOE NEL TERZIARIO

“IO SO FARE QUESTO...MI ASSUMI?”L’IDEA CREATA SU FACEBOOK

SEMPRE PIU’ ADESIONI PER IL GRUPPO FACEBOOK CHE HA CAMBIATO IL MODO DI RELAZIONARSI TRA CHI CERCA LAVORO E CHI LO OFFRE.

E’ Paolo Galli l’ideatore del gruppo Facebook “Io so fare questo…MI ASSUMI?”. L’attività, ben chiara anche solo dal nome, ha come obiettivo la connessione diretta tra datori di lavoro ed aspiranti lavoratori. “Non è certo mia intenzione sostituirmi all’indispensabile attività dei centri per l’impiego e delle agenzie interinali”, ci spiega Paolo durante l’intervista. “Facebook è un’istituzione sempre più presente nella vita di tutti i giorni – continua il gestore del gruppo - ed è grazie a questa sua specificità che ho deciso di creare un sistema dinamico e potenzialmente utile alla comunità”. Sono già diversi i casi di successi per “io so fare questo…MI ASSUMI?”, un ottimo attestato che certifica la bontà del gruppo. “Operai, estetiste, meccani-ci e parrucchieri hanno intuito che il social è una soluzione in più per cercare il proprio obiettivo”, con queste parole Paolo ribadisce l’importanza di creare una connessione dal basso. Giovani e meno giovani hanno trovato lavoro. Gli oltre 3200 membri stanno crescendo ed il mutuo soc-corso sembra essere veramente la forza di questa spon-tanea aggregazione. “Ma lo scopo finale è dare ancora una speranza, anche a chi le ha perse da tempo. La di-soccupazione purtroppo ti trascina giù”, conclude Paolo sull’argomento.

Page 32: Il Giullare - Marzo 2015

6362

L’INCHIESTA

CAMERIERE SALA E PIANIStruttura ricettiva in Montecatini ricerca un cameriere sala e piani con maturata esperienza nella mansione.

CUOCORistorante di Quarrata ricerca cuoco. Si richiede esperienza nella mansione.

PASTICCEREPer pasticceria in Montale si ricerca un pasticcere. Età mas-sima 29 anni.

DIRETTORE RISTORANTERistorante in Valdinievole ricerca un direttore. Fondamenta-le precedente esperienza documentata di gestione, risorse umane, strategie di marketing e comunicazione.

CUOCORistorante/Gastronomia di prossima apertura in Pistoia ri-cerca un cuoco. Si richiede esperienza documentata nella mansione.

AIUTO CUOCORistorante di Pistoia ricerca un aiuto cuoco. Necessaria espe-rienza pregressa nella mansione richiesta.

CUOCOPer albergo di Montecatini Terme si ricerca un cuoco. Pre-feribile diploma Istituto alberghiero e esperienza pluriennale nella mansione.

RECEPTIONISTPer albergo di Montecatini Terme si ricerca un addetto alla reception con ottima conoscenza della lingua inglese e tede-sca. Disponibilità immediata, preferibile pregressa esperien-za nella mansione.

RECEPTIONISTPer albergo di Montecatini Terme si ricerca un addetto al rice-vimento. Preferibile esperienza nella mansione. Conoscenza lingua inglese e almeno un’altra lingua straniera.

MAITREPer albergo di Montecatini Terme si ricerca un responsabile di sala con esperienza. Conoscenza lingua inglese e tede-sco. Disponibilità immediata. No vitto e alloggio.

CUOCO CAPO PARTITARistorante di Serravalle Pistoiese ricerca cuoco capo partita. Si richiede esperienza nella mansione.

CAMERIERE SALAAlbergo 4 stelle di Montecatini Terme ricerca un cameriere sala. Si richiede conoscenza lingua inglese. Età massima 29 anni. Si offre contratto apprendistato.

PASTICCERERistorante di Quarrata ricerca pasticcere. Si richiede espe-rienza documentata nella mansione.

L’ENTE BILATERALE DEL TURISMO TOSCANO, accreditato dalla Regione

Toscana per lo svolgimento dei servizi al lavoro, raccoglie le candidature da

inserire nella propria Banca Dati e le invia direttamente alle aziende interessa-

te per la preselezione. Il servizio è completamente GRATUITO.

TURISMO

FORNAIOPer panificio in zona Larciano si rierca un fornaio con minima esperienza nel settore. Orario di lavoro notturno. Richiesta patente B.

IMPIEGATO COMMERCIALEPer azienda in Pistoia si ricerca un im-piegato commerciale per area vendi-ta. Necessaria partita iva e preceden-te esperienza in analoghe mansioni.

PARRUCCHIERAPer negozio in Pistoia si ricerca una parrucchiera. Richiesta minima espe-rienza nel settore oppure ottima predi-sposizione all’apprendimento. Si richiede anche ottima capacità di relazione con il cliente e disponibilità a partecipare a corsi di formazione.

PERSONALE ADDETTOALLA VENDITASocietà di consulenza e servizi in materia di igiene, ambiente, qualità e sicurezza sui luoghi di lavoro ricerca personale per attività di vendita e pro-mozione dei propri servizi sul territorio di Pistoia, Firenze e Lucca. Si richie-de ottima predisposizione ai rapporti interpersonali, attitudine alla vendita, patente di guida B.

TERZIARIO

L’ENTE BILATERALE DEL TERZIARIO DELLA

PROVINCIA DI PISTOIA, accreditato dalla Pro-

vincia di Pistoia e dal Ministero del Lavoro per

lo svolgimento dei servizi al lavoro, raccoglie le

candidature da inserire nella propria Banca Dati

e le invia direttamente alle aziende interessate

per la preselezione. Il servizio è completamente

GRATUITO.

per candidarsi inviare il curriculum vitae al Fax 0573 099919 alla c.a. Centro Servizi di Pistoia oppure e-mail [email protected] o [email protected]

per candidarsi inviare il curriculum vitae al Fax 0573 099919 alla c.a. Ente Bilaterale oppure e-mail [email protected]

da sapere Le offerte che trovate disponibili

in queste pagine sono riferite alla data di pubblicazione del giornale, per offerte

sempre aggiornate i lettori possono contattare telefonicamente gli uffici o consulare la pagina FACEBOOK:

Domandaoffertalavoro

PROGRAMMATOREProquadra cerca un programmatore con esperienza e attitudini in campo sistemistico (gestione server lamp).Proquadra è un’agenzia di comunica-zione, con sede a Lucca. Progetta e sviluppa soluzioni di comunicazione con l’intento di trasformare i marchi e crescere le imprese, coltivandoli come partner, attraverso l’implemen-tazione di strategie sia on che off line.

La figura che cerchiamo riporta di-rettamente al responsabile dell’area Web e dovrebbe avere conoscenza dei seguenti linguaggi/frame work/piattaforme:PHPMYSQLHTML5CSS3Framework JavaScript avanzati (JQuery, Angular, Node)SymfonyDrupal, Joomla, WordpressCordova – PhonegapPerl – Python

La sede di lavoro è Lucca.

Si richiede principalmente disponibili-tà full time. Contratto e retribuzione in linea con capacità e esperienze.

per candidarsi 

inviare il curriculum vitae [email protected]

COS’E’ IL TIROCINIO FORMATIVOIl tirocinio formativo è un’e-sperienza di lavoro che offre la possibilità di acquisire co-noscenze specifiche tali da agevolare le scelte professio-nali attraverso un reale inseri-mento nel mondo del lavoro. Il tirocinio formativo permette di fare esperienza diretta nel mondo del lavoro, misurarsi con le proprie capacità pro-fessionali, farsi conoscere da un potenziale datore di lavoro e arricchire il curriculum.

ADDETTO VENDITETabaccheria di Montecatini Terme offre l’opportunità di un percorso di tirocinio formativo finalizzato all’acquisizione di competenze nella vendita e gestione pratiche attraverso l’utlizzo di appositi strumenti tecnologici. Richieste buone conoscenze informatiche e ottime capacità relazionali.

IMPIEGATOAzienda di servizi alle imprese in Pistoia offre l’opportunità di percorsi di tirocini formativi in aree impiegatizie. Richiesto il diploma di scuola superiore o laurea in materie economiche, buone capacità comunicative e doti organizzative, cono-scenza del pacchetto Office, Internet e posta elettronica.

OFFERTEDI TIROCINIO

GIOVANI SI - Le suddette azien-de aderiscono al progetto Gio-vanisì, pertanto il/la candidato/a ideale ha un’età compresa tra i 18 e i 29 anni e non ha avuto prece-denti rapporti di lavoro nel ruolo della qualifica richiesta. Il tirocinio avrà una durata di 6 mesi e pre-vede un rimborso spese mensile pari a € 500.00

per candidarsi inviare il curriculum vitae al Fax 0573 099919 oppure e-mail [email protected]

Sia nella presentazione grafica che nei contenuti que-sta mini-biografia deve rappresentare le caratteristiche dell’autore ed esporre i suoi obbiettivi. Un buon curricu-lum si personalizza soprattutto a seconda del ruolo per il quale ci si candida e solitamente si struttura in blocchi: DATI ANAGRAFICI, nome e cognome, contatti princi-pali, residenza/domicilio ed etàESPERIENZE FORMATIVE, diploma, laurea ed altri attestati.ESPERIENZE PROFESSIONALI, è importante spe-cificare eventuali conoscenze e competenze acquisite inerenti a determinati campi, metodologie e trasferibilità nei vari settori. CONOSCENZE INFORMATICHE E LINGUISTI-CHE, è opportuno indicare il livello di padronanza sia dei linguaggi di programmazione sia delle capacità di utilizzo dei principali pacchetti software.HOBBY E ASPIRAZIONI, progetti per il futuro, ambi-zioni lavorative e motivazioniE’ fondamentale dunque che il curriculum vitae sia bre-ve, scorrevole e agevolmente leggibile, semplice ma non arido di contenuti, dettagliato ma non dispersivo. Riuscire a dare un’immagine brillante ed essere traspa-renti sono gli obbiettivi principale.

IL CV PERFETTO

Page 33: Il Giullare - Marzo 2015

6564

L’INCHIESTA

TECNICHE DI PREPARAZIONE DI PERCORSI ALI-MENTARI FRESCHI PER LA MACELLERIAObiettivo: formare una professionalità in grado di lavora-re i prodotti alimentari freschi a base di carne nel rispetto della normativa igienico sanitaria, la quale potrà trovare occupazione nel reparto macelleria delle piccole e medie imprese e nella grande distribuzione.Durata: 225 ore suddivise in 115 di formazione e 110 di stage.Svolgimento: Aprile e Giugno 2015.Domanda d’iscrizione: le domande di iscrizione – re-datte su appositi moduli e accompagnate da Curriculum vitae in formato europeo firmato, fotocopia documento d’identità e permesso di soggiorno in corso di validità – dovranno essere presentate presso gli uffici di Ascom Servizi entro e non oltre le ore 12:00 del 20 Aprile 2015.Selezione: tutti gli iscritti al corso dovranno poi presen-tarsi presso la sede di Ascom Servizi – Vale Adua 128, Pistoia – per un’eventuale selezione il giorno 23 Aprile alle ore 9:00.Info: Ascom Servizi Tel. 0573/991557.

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SEGRETERIA CON IL SUPPORTO DELLE TECNOLOGIE INFORMATI-CHEObiettivo: formare una professionalità che sia in grado di assicurare la trasmissione dell’informazione attraverso il colloquio diretto con l’utenza per fornire consulenza, orientamento e assistenza e con il supporto delle tecno-logie informatiche. I partecipanti potranno trovare occu-pazione nel front-office di un’azienda del commercio, del turismo e dei servizi.Durata: 335 ore complessive, di cui 193 saranno dedica-te alle teoria e 142 allo stage.Svolgimento: Aprile-Giugno 2015.Domande d’iscrizione: domande d’iscrizione – redatte su appositi moduli e accompagnate da Curriculum vitae in formato europeo firmato, fotocopia documento d’iden-tità e permesso di soggiorno in corso di validità – dovran-no essere presentate entro e non oltre le ore 12:00 del 16 Aprile 2015 presso gli uffici di Ascom Servizi.Selezione: tutti gli iscritti al corso dovranno poi presen-tarsi presso la sede di Ascom Servizi – Vale Adua 128, Pistoia – per la selezione il giorno 21 Aprile 2015 alle ore 9:00.Info: Ascom Servizi Tel. 0573/991557.

CORSI PER DISOCCUPATI Start-up:i 5 passi per creare un’impresa di successo

Spirito d’iniziativa, senso pratico ma anche un’adeguata strategia aziendale: sono questi i requisiti necessari per chi vuole intraprendere la strada dell’auto-imprenditoria e aprire una nuova attività. Il mondo delle start-up d’impresa è affascinante e pieno di possibilità per chi ha voglia di mettersi in gioco trasformando in realtà le proprie idee. Ma una buona idea non basta per una start-up di successo. Avviare una nuova attività è un’operazione tanto delicata quanto complessa che deve essere affrontata con le competenze necessarie. Come? Attraverso un business plan che segua 5 importantissime regole:1 – Formazione Requisiti formativi, certificazioni e autorizzazioni sono elementi imprescindibili una volta individuato il tipo di attività che si vuole andare ad intraprendere. Non basta una buona pre-disposizione al lavoro, spesso sono richiesti percorsi formativi che possano preparare il soggetto alla mansione e alla conoscenza delle normative in materia.2 – Localizzazione La via, il quartiere, la città in cui si intende svilup-pare il proprio progetto sono fattori fondamentali per l’attività. Ci sono luoghi che hanno particolari tipicità e attinenze da poter sfruttare, altri invece si presentano saturi di imprese appartenenti al settore d’inte-resse: ogni attività ha un suo habitat preferenziale ed è importante saperlo ricercare.3 – Immobile Trovare un fondo che abbia gli spazi adatti e che sia abilitato ad accogliere il tipo di attività scelto non è semplice, ma è determinante al fine di poter raggiungere una buona organizzazione interna del lavoro e soddisfare le esigenze dei clienti.4 – Sostenibilità economica Il bilancio del progetto è un aspetto delicato e fondamentale per un business plan vincente. Dopo aver definito il budget e averlo suddiviso fra le varie spese, i soggetti ve-rificheranno l’esistenza e la possibilità di accesso ad agevolazioni finanziare in grado di sostenere le start-up nei suoi primi anni di vita.5 – Verifica della fattibilità dell’operazione Ultimo passo per un business plan vincente, è la verifica della sussistenza dei precedenti requisiti e la conseguente stesura di un piano d’azione che vada ad intervenire dove si trovano delle lacune, determinando tempi e pre-fissando obiettivi.Soltanto dopo aver messo in atto tutti e 5 i punti della strategia azien-dale, la start-up potrà guardare al mercato locale con intraprenden-za, scegliendo per la propria attività un nome attraente e, magari, inserendo al proprio interno elementi innovativi in grado di caratteriz-zarla e di incuriosire i clienti.Cos’è una start-up d’impresa?  Con il termine start-up si identifica-no le nuove imprese nelle quali sono in corso i processi organizzativi sui quali si fonderà lo sviluppo dell’intero processo imprenditoriale. La start-up è lo scheletro sul quale si andrà ad appoggiare la struttu-ra futura di un’impresa.Per informazioni sulle start-up è possibile contattare il numero 0573/991553.

PAROLA AL GIUSLAVORISTA

JOBS ACT: IL CONTRATTOA TUTELE CRESCENTI

RANIERI ROMANI

Il primo decreto attuativo del Jobs Act, quello sul «contratto a tutele crescenti», che chiude anni di polemiche e di contrasti sugli effetti – per il mercato del lavoro e per il sistema industria-le – dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori (legge 300/1970), è

entrato in vigore lo scorso 7 marzo. Sebbene sia ancora presto per una valutazione complessiva della portata e degli effetti del Jobs Act, e’ evidente che i principi a cui esso si ispira siano diversi (se non opposti) a quelli delle altre riforme del lavoro dell’ultimo decen-nio. Fino alla “Legge Fornero” del 2012, infatti, la flessibilità del la-voro e il contenimento dei costi venivano perseguiti dal Legislatore attraverso contratti di lavoro diversi da quello subordinato a tempo indeterminato, che costavano meno o che, comunque, avevano una durata prestabilita. Ciò, anche perché il regime sanzionatorio del licenziamento illegittimo era molto rigido e dai costi incerti, non quantificabili cioè dal datore di lavoro al momento del recesso (si consideri che il “vecchio” art. 18 prevedeva, quale unica sanzione, la reintegrazione nel posto di lavoro oltre al pagamento di tutte le retribuzioni maturate dal licenziamento sino alla reintegra, la quale poteva essere disposta dal giudice molti anni dopo il licenziamen-to). Con la nuova riforma, invece, si vuole incentivare le imprese ad assumere stabilmente i dipendenti, riducendo il costo del lavoro del (solo) contratto a tempo indeterminato, abolendo alcune for-me contrattuali (es. contratto a progetto) e prevedendo un regime sanzionatorio del licenziamento illegittimo meno rigido, che renda certi i costi in capo alle imprese ed escluda (salvo eccezioni) la reintegrazione.Cos’è il «contratto a tutele crescenti»?Non è un nuovo tipo di contratto di lavoro, ma è la nuova disciplina sanzionatoria per i licenziamenti illegittimi (cioè privi di giusta cau-sa o giustificato motivo).A chi si applica?A tutti i dipendenti, esclusi i dirigenti, assunti con contratto a tempo indeterminato dopo il 7 marzo 2015 nonché a quelli assunti (anche prima di tale data) con contratto a tempo determinato o di appren-distato il cui contratto, dopo tale data, sia stato convertito a tempo indeterminato.Nel caso in cui i datori di lavoro, a seguito di assunzioni a tempo indeterminato avvenute successivamente al 7 marzo 2015, integri-no il requisito occupazionale di cui all’art. 18 (più di 15 dipendenti nell’unita’ produttiva o in più unita’ produttive all’interno dello stesso

Comune o, comunque, più di 60 dipendenti nell’intera azienda), il contratto a tutele crescenti si applica a tutti i dipendenti, anche se assunti precedentemente alla data di entrata in vigore del decreto.Cosa prevede?Il pagamento in favore del dipendente, in caso di licenziamento illegittimo, di un’indennità economica (non assoggettata a contri-buzione) pari a:- 2 mesi dell’ultima retribuzione per ogni anno di servizio, con un minimo di 4 e un massimo di 24, nelle aziende/unità produttive che integrano il requisito occupazionale di cui all’art. 18 (se vi è, però, solo una violazione del requisito della motivazione del licenziamen-to - motivato, invece, nella sostanza - o della procedura disciplina-re ex art. 7, l.n. 300/1970, l’indennità e’ pari ad un mese dell’ultima retribuzione per ogni anno di servizio, con un minimo di 2 ed un massimo di 12);- un mese dell’ultima retribuzione per ogni anno di servizio fino a un massimo di 6, nelle altre aziende/unità produttive;Ma la reintegrazione, quindi, non esiste più?Esiste ancora, ma è diventata un’eccezione. Resta solo in caso di:a) licenziamento nullo perché discriminatorio o perché riconduci-bile agli altri casi di nullità espressamente previsti dalla legge, indi-pendentemente dal motivo formalmente addotto; b) licenziamento inefficace perché intimato in forma orale; c) difetto di giustificazione del licenziamento motivato da disabilità fisica o psichica del lavoratore;d) insussistenza del fatto materiale posto alla base del licenzia-mento disciplinare (cioè per giusta causa e giustificato motivo sog-gettivo), per i soli datori di lavoro che integrano il requisito occupa-zionale di cui all’art. 18.Ci sono agevolazioni in caso di conciliazione?Sì. Il datore di lavoro può offrire al dipendente licenziato, entro 60 giorni dal licenziamento, un importo pari a una mensilità dell’ultima retribuzione per ogni anno di servizio, con un minimo di 2 e un massimo di 18 (le mensilità vanno da una a 6 nelle imprese che non integrano il requisito occupazionale di cui all’art. 18). Tale im-porto è esente da tasse e contributi e deve essere corrisposto al dipendente con assegno circolare in una delle sedi cd. “protette” (DTL, sede sindacale, commissioni di certificazione, ecc.).

Avvocato, Toffoletto De Luca Tamajo e Soci - Milano

Page 34: Il Giullare - Marzo 2015

67

L’idea di business per la creatività

Teeser è il primo social network in app che ti permette di creare, condividere e vendere t-shirt personalizzate. Un team di giovani provenienti da differenti situazioni la-vorative ed universitarie pre- gresse, che si è unito per

dimostrare con forza che nel nostro Paese anche gli under 30 pos-sono fare business con le proprie idee. Teeser non è solo un social network in app, è un progetto frutto della passione, l’ambizione, lo spirito di sacrificio e la voglia di rivalsa del nostro team. Il fattore umano, non inteso come pura forza lavoro, ma come amore per quello si fa e stimolo continuo al miglioramento personale ed in chiave di team, è l’input che ci spinge ogni giorno a dare il massi-mo. Ma che cos’è Te- eser?Teeser è un progetto che nasce nel 2013 da un’ intuizione di Raffaele Gori ver so il mondo del customi-ze, integrato dall’in-tervento di Tommaso Lenzi che vedendo la possibile connessio-ne tra il mondo della moda e la comuni-cazione in chiave social, non ha perso tempo per unirli. L’in-tervento di Federico Montagni e Andrea Manetti ha fatto il re-sto. Qui nasce Teeser la prima app di social teesharing in Italia: al centro c’è la creatività dei suoi utenti e la voglia di comunicare al mondo pensieri ed emozioni attraverso testi, frasi, foto grafiche ed immagini. Teeser si propone di trasformare il concetto di so-cial network attraverso lo strumento di comunicazione più diffuso al mondo: le t-shirt. Il tuo profilo si trasforma così in una vetrina per le creazioni che parlano di te, del tuo stile della tua personalità. Tutto ciò che pubblichi è in vendita su Teeser: è la prima volta che ciò che dici e fai prende vita in un prodotto dal quale potrai anche

guadagnare. Si rivolge anche a tutti i creativi, grafici, designer con un bacino di creazioni ed idee da poter monetizzare attraverso una t-shirt rivolgendosi ad un pubblico profilato ed altamente ricettivo. Devi solo creare, a tutto il resto ci pensiamo noi. Un progetto B2C con aspirazioni anche nel B2B. Il team di Teeser è formato da 8 persone, ognuno dei quali respon-sabile di un’area specifica, ma il confronto continuo permette ai ragazzi di scegliere per il meglio. I fondatori sono Tommaso Lenzi che ricopre il ruolo di Ceo e Raffaele Gori, direttore artistico, Federi-co Montagni si occupa della comunicazione grafica e Andrea Ma-netti per le Pr e amministrazione. Tra i collaboratori, Filippo Gruni si

occupa della gestio-ne generale dell’area web, Irene Matteini della comunicazio-ne online, dei social network e dell’ufficio stampa, Veronica Pe-tri della realizzazione dei contenuti grafici e Giovanni Sergi dello sviluppo dell’app su piattaforma iOS. L’e-vento di “Accademia dei giovani Stronsì” tenutosi, a Febbraio presso la biblioteca San Giorgio a Pistoia, è stato il primo sul ter-ritorio. L’ottima rispo-

sta del pubblico ha permesso che si creasse un dialogo sul mondo del lavoro, ma soprattutto sullo spirito di iniziativa e di rivalsa che i giovani dovrebbero possedere per farsi strada. In questa occasio-ne abbiamo presentato la nostra società GetApp ed il suo primo progetto, Teeser. Siamo stati selezionati per entrare in H-Farm, il più grande acceleratore di start-up in Italia. Da Aprile inizia la grande avventura.L’app sarà messa online a Maggio. Seguiteci su facebook: Te-eser Visitate il nostro sito www.teeser.it

TEESER L’INCHIESTA INNOVAZIONE

Page 35: Il Giullare - Marzo 2015

6968

L’INCHIESTA VITA TRA I CAMPIdi LORENZO BENEDETTI

LA SCELTA DIVERSA DI SIMONE“AL DESIGN HO PREFERITO LA TERRA”

LA STORIA DI SIMONE PASTORI, RAGAZZO DI BORGO A BUGGIANO, CHE DOPO LA LAUREA ALLA LIBERA ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI DI FIRENZE HA CAMBIATO VITA. “LA MIA FAMIGLIA HA ACQUISTATO SETTE ETTARI DI TERRENO A PITEGLIO. MI SONO OFFERTO DI CURARLO E COLTIVARLO. TRE ANNI DOPO SONO SEMPRE PIÙ CONVINTO DELLA MIA SCELTA. PER ADESSO FACCIO LAVORI DI GIARDINAGGIO PART-TIME, MA NON VEDO L’ORA DI TRASFERIRMI QUI, IN MEZZO AL NULLA. LA SOLITUDINE? È IL BELLO DI QUESTO POSTO”.

Diplomato al liceo linguistico di Pescia, laureato in de-sign, imprenditore agricolo di mestiere. A prima vista tre

controsensi, nella realtà tutto si unifica in un’unica, lucida e intelligente persona. Questa è la storia di Simone Pastori, 26 anni da compiere a settembre, di Borgo a Buggiano. Da tre anni a questa parte ha scelto di cambiare vita, scegliendo un lavoro alla “vecchia maniera”: è diventato coltivatore diretto. Una decisione rischio-sa, difficile da prendere, ma della quale Simone non si è mai pentito, alla faccia di internet e dei social network: “Erano pas-sati due mesi dalla mia laurea – ci rac-conta Simone –. Avevo appena concluso il mio percorso di studio al LABA (Libe-ra Accademia di Belle Arti) a Firenze, quando mio padre ricevette una propo-sta: acquistare un ampio terreno, 7 ettari in tutto, nella zona di Piteglio. Avremmo potuto completare l’acquisto con una tassazione molto favorevole solamente se un “coltivatore diretto” avesse gestito l’area. Saputo questo cavillo non ho avu-to dubbi. Non mi era piaciuto per niente il tirocinio che avevo svolto, così mi sono offerto. I miei genitori sono rimasti stupiti, mi hanno chiesto più volte se fossi vera-mente sicuro di quello che stavo facen-do. Lo ero come non mai”. Dopo le pro-cedure burocratiche del caso, Simone ha aperto un’azienda agricola, è diventato imprenditore e ha iniziato il suo lavoro sul campo. “Non nascondo che inizialmente ho avuto diverse problematiche perché non ho avevo mai svolto quel tipo di at-

tività. Col tempo, con l’esperienza diretta e dopo aver frequentato alcuni corsi, ho imparato il mestiere. Purtroppo per ades-so non posso permettermi di spendere tutte le ore lavorative nel mio terreno. Faccio lavori di giardinaggio part-time, ma appena ho un attimo di tempo corro qui, nel mio posto”. A cosa ti stai dedi-cando adesso? “Sto piantando meli, peri, susini e ciliegi. In più conto di riuscire a vendere anche diverse patate e piano piano aumentare il mio giro di affari. Ci vuole pazienza per riuscire a farsi uno sti-pendio con questo lavoro, ma io non ho nessuna fretta. Sto anche costruendo la mia futura casa proprio qui, a due passi dal campo. Quando riuscirò ad abitarci in pianta stabile allora le cose cambie-ranno”. Sì perché Simone, per quei pochi che ancora non lo avessero capito, ha preso una decisione così radicale che fa-tichi a credere alla naturalezza e lucidità delle sue parole: “Non ho assolutamente paura. La solitudine? Per me è il pregio di questa area, non un difetto. Sono felice, convinto della mia scelta, e inseguo il mio obiettivo: avere un’azienda funzionate e produttiva. Sto compiendo i primi passi per entrare nel mondo del mercato. Su tutti ho ricevuto la certificazione di azien-da biologica e questo mi aiuterà anche in futuro. Sogno di ampliare il mio terreno, coltivare più frutti possibili, allevare ani-mali, possibilmente maiali di cinta sene-se, e rendere la mia futura casa un bed and breakfast per i turisti. È dura, ma non ho dubbi: alla fine ce la farò”.

Di storie come quella di Simone se ne potrebbero ascoltare sempre più spes-so. Infatti, in un’Italia preda da anni di una tremenda crisi economica, il settore agricolo sembra essere uno dei pochi a reggere, da un punto di vista economico e di occupazione. A confermare il trend positivo è Paolo Giorgi, pistoiese, Presi-dente regionale di Coldiretti Giovani Im-presa (alla quale anche Simone è asso-ciato): “Non è più una cosa rara vedere giovani – afferma Giorgi –, persino lau-reati, abbandonare il settore lavorativo collegato ai propri studi per “sposare” la causa agricola. È un settore in continua crescita e noi siamo a disposizione per andare in aiuto alle persone che ci chie-dono assistenza”.

“IL SETTORE AGRICOLO È IN CRESCITA ECONOMICA E OCCUPAZIONALE”

Paolo GiorgiPresidente regionale di Coldiretti Giovani Impresa

Page 36: Il Giullare - Marzo 2015

7170

Da Chiesina Uzzanese ai cieli di mezzo mondo il pas-so è lungo. Cresciuto con il mito di “top gun”, gli step per raggiungere un obiettivo come questo sono difficili e ad alto contenuto di impegno. Giacomo Michelotti

è un esempio di quel misto tra forza di volontà e passione che muove l’essere umano a realizzare i propri sogni. Questa è la sua storia…Com’è nata l’idea di diventare pilota?La prospettiva di dovermi alzare ogni mattina e andare al lavoro sempre nello sesso posto non mi stimolava. Non esiste un vero e proprio punto di svolta, nessuna folgorazione sulla via di Dama-sco. “Volere è potere” disse una volta la mia professoressa delle medie. Questa frase mi è rimasta in testa ed è stato il “life motive” che mi ha spinto in tutti questi anni.Quando hai avuto il primo assaggio di “volo”?Un salto temporale di circa 5 anni. Finito il liceo sostenni il concor-so per l’Accademia. Prima di entrare in Accademia c’è un perio-do di 3 mesi. Pronti, partenza, via, ti piazzano come passeggero su un aero biposto. In quel momento l’istruttore si diverte un po’, mettendo alla prova la tua predisposizione. Che sensazione hai provato?Non puoi descriverla tanto è intensa. Tutti i passi compiuti fino al primo volo in solitaria sono emozionanti ed indimenticabili. L’aero-nautica ti insegna a mettere da parte il lato sensoriale e a mante-nere la freddezza necessaria per affrontare qualsiasi operazione. Quando siamo in cielo la concentrazione è massima e rispondere agli stimoli con reattività è la “normalità”. Altra cosa fondamentale è l’irripetibilità delle occasioni: il margine di errore è veramente sottile quando intraprendi questo tipo di strada.Ora sei un Tenente, la formazione è più o meno finita e sei operativo, come hai gestito mentalmente l’idea di poter en-trare in guerra?Non riesco a soprassedere sulle ingiustizie e sui drammi che ci circondano. Rimanere impassibile davanti ad una violenza contro una persona più debole mi è impossibile. Ciò che realizzo quoti-dianamente è un contributo, una goccia, per rendere il mondo un posto migliore. Ad esempio in Afganistan abbiamo reso “inoffen-sivo” un gruppo terroristico: è un risultato. Sono sicuro che quei kalashnikov e quelle bombe non arrecheranno più dolore.Vuoi dare un messaggio ai giovani?Cercate di capire prima voi stessi. Per intraprendere con determi-nazione gli obiettivi, i sogni e le passioni che avete dovete cono-scervi. Non abbiate paura di provarci.

Volare è potere

L’INCHIESTA LAVORI ESTREMIdi DAVIDE LEMMI

Giacomo Michelotti nasce l’8 Dicembre 1986. Vive i primi anni a Chiesina Uzzanese con la famiglia, studiando al Liceo Navale di Viareggio. Già durante questa fase il sogno di diventare pilota è ben impresso nella sua mente. Finite le scuole superiori entra in Accademia a Pozzuoli, Napoli. Il percorso di 5 anni lo porterà , prima a laurearsi, poi a svolgere la scuola di volo a Sheppard, Stati Uniti. Ora Giacomo è attualmente tenente dell’aereonautica militare italiana.

GIACOMO MICHELOTTI CRESCE NELLA PROVINCIA PISTO-IESE CON UN SOGNO IN TESTA: VOLARE. FARE IL PILOTA ERA CIÒ CHE DESIDERAVA FIN DALL’ETÀ DI 13 ANNI…

L’INCHIESTA MOLLO TUTTOdi CARLO ALBERTO PAZIENZA

“NELLECAMPAGNEINGLESIHO TROVATO IL MIOPOSTICINO”

La stra grande maggioranza dei ragazzi italiani che tra i 18 e i 25 anni decide di “mollare tutto” per cercare for-tuna all’estero, spesso lo fa con l’intenzione di vivere un’esperienza limitata nel tempo, destinata solitamente

ad imparare una lingua straniera, lavorare, fare un po’ di soldi e tornare a casa dopo un paio d’anni con qualche certezza in più, non solo economica. Ma tra le tante storie simili di chi ha visto in Londra la meta ideale per fare una breve esperienza lontano da casa, c’è qualcuno che invece nella City, o meglio nelle vicinanze, ha deciso di piantarci definitivamente le radici. È quello che sta succedendo a Jerry Cogotti, 37enne di Ponte Buggianese che da quasi vent’anni vive stabilmente al di là della Manica.“Come han-no fatto tanti altri giovani, finita la scuola sono partito per Londra con l’intento di imparare l’inglese e trovare lavoro. La mia idea era quella di fare una breve esperienza, un anno o due al massimo, e tornare a casa. Mai avrei immaginato che da allora a casa non sa-rei più tornato”. E’ il lontano 1997 infatti quando Jerry, neodiplomato cuoco alla scuola alberghiera di Montecatini, parte per la capitale inglese senza pensarci più di tanto. Dopo un anno di lavoro in un ristorante italiano di South Kensington, nel cuore della città, Jerry è pronto per rifare le valigie e salutare l’Inghilterra, quando un’op-portunità inaspettata gli fa cambiare idea: “Un amico italiano che lavorava un ristorante di Petts Wood, poco fuori la capitale, aveva

deciso di tornare a casa. Io mi proposi per prendere il suo posto e mi venne offerto subito un contratto come primo cuoco: era la giusta occasione per allontanarmi dalla vita frenetica di Londra e prendermi nuove responsabilità. Col senno di poi posso affermare che quella scelta ha fatto decisamente la differenza”. Al Da Vinci Jerry trova un ambiente familiare che lo accoglie e lo tratta come un figlio. E da lì decide di non muoversi più: nel 2008 acquista casa e qualche anno più tardi conosce la sua attuale fidanzata Cristina, anche lei italiana ed originaria della Basilicata. Le cose si fanno se-rie e Jerry inizia a pensare di potersi sistemare per contro proprio. Ecco quindi che nasce nella testa della coppia l’idea di aprire un locale e di mettersi in gioco come imprenditori, un sogno che si realizza all’inizio di quest’anno: “Il 12 gennaio abbiamo aperto a Canterbury Il Posticino, un ristorante in stile rustico che propone cucina tipica toscana e lucana. È una sfida dura e rischiosa, ma siamo felici e fiduciosi che riusciremo a superarla”. La vita di Jerry e Cristina dunque continua lontano dall’Italia, senza tentennamenti né ripensamenti: “Al momento non ci sono i presupposti per tor-nare, qui stiamo davvero bene. Consiglio a tutti i giovani under25 di fare questo tipo di esperienza e di spostarsi da Londra dopo un uno-due anni: fuori è più facile imparare l’inglese e ci sono più opportunità per chi vuole stabilirsi per un lungo periodo”.

Page 37: Il Giullare - Marzo 2015

7372

IL SOGNO DI MIRKOdi CARLO ALBERTO PAZIENZA

PROFESSIONE MUSICISTA

Mirko Ryva

I n una società come quella di oggi, in cui non c’è spazio per chi vive ancora di sogni e fantasie, pensare di poter trasformare le proprie passioni in solide sicurezze è forse un lusso che soli in pochi si possono permettere. Eppure c’è qual-cuno che, tra mille difficoltà e sacrifici, trova la

forza di sognare e di mettersi in gioco. Qualcuno che, pur di vedersi realizzato senza compromessi, è dispo-sto a rischiare tutto. E quando la strada che si decide di intraprendere si chiama musica, allora tutte queste considerazione assumono una valenza ancor più si-gnificativa. Per Mirko Ryva però, all’anagrafe Mirko Tumminel-li (Caltanissetta, 31/3/1991), la paura di fallire è stata negli anni sostituita dalla costanza e dalla determina-zione di voler arrivare, di volersi affermare nel difficile e affascinante mondo della musica. “E’ lunga la strada per il successo, se vuoi fare rock’n’roll”, cantavano gli AC/DC, e di strada Mirko ne deve ancora percorrere parecchia. Le basi per far bene però, a soli 24 anni, le ha già gettate, e volontà, sicurezza nei propri mezzi e un pizzico di sana presunzione sono qualità che certa-mente non gli mancano.La sua relazione con la musica è paragonabile ad una storia d’amore: intensa, passionale e ricca di tira e mol-la. Siciliano-nisseno di nascita ma valdinievolino d’a-dozione, il primo approccio con questa magnifica arte Mirko lo ha avuto a scuola, suonando il flauto nelle ore di musica: “Le maestre si accorsero subito che avevo un feeling particolare con lo strumento e con la mate-ria, ecco perchè, in accordo con i miei genitori, decisi di puntare su questo mio talento scegliendo un indiriz-zo musicale per la scuola media. Dopo tre anni di viola e violoncello però questa mia passione si trasformò in sdegno e insofferenza”. Ed è qui che avviene la prima separazione: il periodo adolescenziale fa emergere in lui dubbi e insicurezze su quale fosse la giusta strada da intraprendere. Questo periodo di blocco artistico dura comunque poco: all’età di 15 anni Mirko si ritrova per le mani, quasi per caso, una chitarra, strumento quale non riesce più a staccarsi e a cui dedica anni di

studio ‘matto e disperatissimo’, per dirla alla Leopar-di. Solo a 19 anni però capisce di poter fare qualcosa per farsi notare, sopratutto attraverso il web: partecipa infatti ad alcun provini per musicisti, ma i risultati che ottiene non lo soddisfano abbastanza La terza e decisiva svolta nella carriera di Mirko arriva però poco dopo i vent’anni, quando decide di passare dal plettro al microfono iniziando a prendere lezioni di canto dal Vocal Coach Marco Delfreo. “Non so spie-garla se non come un altro improvviso colpo di fulmine, la folgorazione che ho avuto per il canto. Da un gior-no all’altro ho letteralmente abbandonato la chitarra per dedicare anima e corpo all’allenamento della mia voce. In questo percorso ho anche cambiato genere, passando dal rock al pop, stile decisamente più adat-to al mio timbro vocale”. A 23 anni decide quindi di riprovarci con il web presentando cover di brani da lui interpretati, ottenendo, questa volta, eccellenti numeri in termini di visualizzazioni. Arriviamo quindi ai giorni nostri: nell’ottobre del 2014 Mirko viene notato dal maestro Corrado Sillitti che, af-fascinato dal suo talento, decide di seguirlo nella co-struzione di un progetto musicale inedito. Ed ecco che nasce “Il migliore”, primo singolo che spiana la strada verso “Anima Doppia”, l’album che segna il debutto di Mirko Ryva nella discografia italiana: “Anima doppia è il riassunto della mia vita. Racconta il mio percorso artistico, a due facce appunto, da chitarrista rock a cantante pop. Spiega la mia voglia di arrivare e vuol trasmettere un messaggio di incoraggiamento a chi, come me, insegue con passione e dedizione i proprio sogni”. L’album, disponibile da prossimo maggio, è stato registrato in Sicilia in soli due mesi, grazie alla preziosa collaborazione di Corrado Sillitti e Giacomo D’Agostini. “Pubblicare questo album sarà per me un’immensa soddisfazione, ma è solo il primo passo: so che è un mondo difficile, ma vorrei che la musica mi restituisca quello che gli ho dato. Il mio sogno è lavo-rare in questo ambiente, e se non sarà come cantante sarà in altre vesti. Ma sempre e solo nella musica”.

Mirko Tumminelli, in arte Mirko Ryva, ha compiuto 24 anni lo scorso 31

marzo. Originario di Caltanissetta, si è trasferito in Toscana con i genitori in

tenerissima età. Dopo essere transitato da Borgo San Lorenzo e San Marcello Pistoiese, poco più che dodicenne si è stabilito con la famiglia in Valdinievole. Lo pseudonimo “Ryva” vuol’essere un

tributo ai due artisti chi più lo hanno ispirato: Freddy Mercury (Ry) per la

voce e Steve Vai (Va) per la chitarra.

Page 38: Il Giullare - Marzo 2015

7574

IL GIULLARE AL LICEOdi LORENZO BENEDETTI

TRA I BANCHIDI SCUOLA

IL NOSTRO CORSO SUL “GIORNALISMO 2.0” INSIEME AI RAGAZZI DEL LICEO LORENZINI DI PESCIA

Probabilmente, se stai leggendo questo giornale, ti sarà già capitato di finire sul nostro sito internet, www.ilgiullaremagazine.com. Da qualche mese a questa parte sulla nostra homepage, nello spazio dedicato ai blog, ce n’è uno che è totalmente diverso rispetto agli altri: stiamo parlando dello spazio dedicato al corso tenuto dalla nostra redazione insieme ai ragazzi del Liceo Lorenzini di Pescia. Nell’ultimo anno abbiamo creato tanti nuovi progetti per completare la rifondazione de “Il Giullare”, ma probabilmente questo è stato quello che ci ha dato maggiori soddisfazioni. Argomento principale delle lezioni è stato il “Giornalismo 2.0”, con il nostro direttore Andrea Spadoni che ha spiegato ai ragazzi l’evoluzione della professione con l’avvento di internet, parlando della creazione di un titolo, del rapporto con i social network, dello studio del linguaggio, delle peculiarità dei blog rispetto ai canonici portali di informazione. A questi argomenti si sono aggiunte le dirette testimonianze di chi ogni giorno deve confrontarsi con questo nuovo mondo della comunicazione, tanto veloce quanto complesso. Così a portare la propria esperienza lavorativa si sono alternati Gianluca Borgna (social media manager), Valeria Zasa (fashion blogger) e Giulia Nannini (presentatrice televisiva e blogger de “Il Giullare”). Otto lezioni insieme agli alunni, che alla fine del loro percorso hanno realizzato gli articoli che potete leggere in queste pagine, ideando anche le relative immagini. A loro non possiamo che dire bravi.

CRONACA DI UNA FUGA DAL MONDO

DEI SOGNI

Casa della nonna - 14 febbraio 2015Cappuccetto rosso scompare nel boscoCappuccetto rosso, dopo essersi avventurata nel bosco infe-stato, non è più stata vista. La povera nonnina, la mamma, il buon cacciatore e anche il lupo cattivo si sono adoperati, ormai da ore, forse giorni, nel tentativo di trovarla ma di lei nessuna traccia né odore.

Trentino - 14 febbraio 2015Presunto stuproLa scena davanti alla quale si è trovata la guardia forestale è stata alquanto insolita. Una ragazza, ritrovata morta, coperta da un mantello rosso . Si ipotizza uno stupro da parte di un co-noscente: la poveretta sembrava pronta a un pic-nic romantico, con tanto di paniere colmo di cioccolatini e focacce. La fanciul-la, priva di documenti, è stata rinominata Cappuccetto rosso, per via del mantello, dai media che hanno trasmesso la notizia. Accanto a lei una cartuccera, il cacciatore, invece di salvarla dal lupo cattivo, l’avrà forse condotta nel bosco con l’inganno?

Paese delle meraviglie - 31 febbraio 2015 Si ipotizza il rapimento della piccola alice.Alice è ormai scomparsa da giorni, di lei nessuna traccia. Il Bianconiglio oltre ad aver perduto il senso del tempo ha smar-rito il proprio orologio tentando di ritrovarla. Brucaliffo e Cappel-laio hanno abbandonato dipendenze e non-compleanni avven-turandosi per l’intero paese. Niente è più come prima.

New York – 3 marzo 2015 Ragazza ritrovata in Central ParkAlice (così soprannominata per le somiglianze dell’omoni-ma protagonista della favola), è stata ritrovata in overdose in

Central Park, senza documenti o effetti personali. Svegliatasi in ospedale ha iniziato a delirare chiedendo ripetutamente di vedere i suoi amici bruchi, conigli e gatti. I medici suppongono che la fanciulla abbia fatto un uso prolungato di sostanze stu-pefacenti. Appena si riprenderà verrà trasferita in un centro di recupero per tossico dipendenti, con affiancamento psichiatri-co, a tempo indeterminato.

Catai - 7gennaio2015Fuga da AgrabahIl sultano ha dato l’allarme: la principessa Jasmine è scompar-sa. Aveva un’innata propensione alla fuga, che nemmeno il matrimonio è riuscito a sopire. Aladin, Jafar e il genio (ormai non più della lampada) hanno unito le forze alla ricerca della bellezza reale, ma di lei nemmeno più un capello. Oltre che sua regalità è sparita anche un’ingente somma, parte del patrimo-nio familiare; sua maestà sarà scappata per una vacanza con le amiche coronate d’Europa?

Islam - 11settembre 2015L’isis è donnaScoperta la fonte finanziaria dell’Isis. A capo del foreign fighters ci sarebbe una ragazza la cui identità è sconosciuta, chiamata, dai suoi seguaci “principessa Jasmine”. Sarebbero stati piani-ficati da lei tutti gli attentanti, anche culturali, verificati durante quest’anno. Esiste solo una foto della sospettata che conferma la versione di fonti anonime: i suoi occhi sono magnetici, sarà questa la sua arma migliore?

SILVIA INNOCENTI, CATERINA TRINCI, CRISTINA BONADIO, GEMMA MONARI

Page 39: Il Giullare - Marzo 2015

7776

“Mi rivolgo a lei, Remo Mori” disse la professoressa con fare minaccioso. “Mi spieghi, per favore, il rapporto che sussiste tra il teorema di Pitagora e la teoria del

superomismo nicciano”. Non riesco nemmeno a capire la domanda, anzi, non c’è nemmeno il punto interrogativo, per la miseria. Lampo di genio, facciamo così: “Aspetti che vado un minuto in bagno”, “Si ma faccia presto che non siamo qui per lei”. Eccome se faccio presto. Chiudo la porta mentre tiro un sospiro di sollievo, per ora sono in salvo. Per ora. Saluto il pinguino - un po’ ingrassato, per la verità - che come ogni giorno gioca con le stalagmiti che vengono su come pomodori lì accanto al termosifone: “Lasciale stare, se le spezzi dopo ti fai male”. Ma tanto lui non capisce, mi guarda con la faccia inclinata e le sopracciglia contratte, la bocca appena aperta: ah, ecco come si sente quello di filosofia. Sarà meglio trovare un modo per passarla liscia: fammi un po’ cercare su internet, magari qualcuno su Yahoo ha avuto lo stesso problema. Nessun segnale... Ah, già: qui ci sono dozzine di lavagne elettroniche ma “Wifi” non sanno neanche cosa voglia dire. Vado in bagno a disperarmi, anche perché tutta la mattina in corridoio non posso starci. Scarico la tensione liberandomi della Sacher mattutina, realizzo con gioia e tripudio che il rotolo della carta igienica aveva avuto senz’altro glorie migliori in passato. Ma me l’aspettavo. Rimedio alla buona e mi fiondo giù per le scale: esco, è l’unica soluzione. La porta di uscita è lì che mi aspetta, mi guarda e dice “Vieni che oggi ti salvo la pelle”. Forse ce l’ho fatta, e invece no: arriva il bidello che mi tiene per un braccio e col tono di chi situazioni come queste ne ha vissute parecchie fa “Ciccio guarda che c’è il registro elettronico: manduvai che ti beccano!”

DIS-ISTRUZIONE 2.0MATTEO ROSELLINI, TOMMASO BARSOTTI,

MATTEO BRIZZI, FILIPPO BALDI, REBECCA DEL CARLO

Avete presente quel momento della mattina nel quale dopo esservi alzati, vestiti e aver preso tutto ciò che vi occorre per la giornata, quel momento esatto prima di aprire la porta ed uscire di casa?

Vi fermate, e per un quarto di millesimo di secondo fate mente locale su chi avrete davanti una volta usciti di lì, e pensate molto attentamente a cosa volete che questo o questa veda di voi.È sorprendente come a volte le persone vedano solo ciò che hanno bisogno di vedere. Taglia 40 e jeans attillati? abbordabile. Giubbottone coprente e scarpe da ginnastica? Non avrà ancora dato il suo primo bacio. Avere 19 anni non è poi così semplice come dicono e questo forse non è davvero il secolo della libertà. Mangia di meno, tingiti i capelli. Prova, tutto. Impliciti comandi impartiti dagli sguardi circostanti, vige la legge del “sii diverso come gli altri” perché alla fine ciò che conta davvero è che sia qualcun altro a notarlo. È davvero così importante distinguersi? Quando sei un adolescente lo è. L’unica cosa che ha davvero importanza è avere la certezza di lasciare un segno indelebile del proprio passaggio. Segno che però non va oltre l’apparenza. Essere diversi o non conformi a ciò che ci circonda, è forse in realtà solo un aforisma. La conseguenza di un circuito infinito che porta all’obbligo morale, mentale, fisico e psichico di essere ciò che non sei, in nome di una definizione che qualcun altro ha scelto per te.

Sviluppare un accentuato senso critico porta a prendere decisioni libere. Non tener conto di ciò che la collettività ci presenta come “strada ovvia da intraprendere a tutti i costi”. Il pensare a ciò che si vuole fare della propria vita. Scegliere la felicità senza farsela imporre. Mettere in discussione tutto e tutti e avere la consapevolezza dei pregi e dei limiti della società. Tutto questo costa fatica ma è vivere pienamente perché è vivere consapevolmente. Vivere liberamente. Liberi dalla disturbante consapevolezza che essere normali è anche più difficile che essere alternativi. Liberi da quell’ossessione che ci spinge a rifiutare noi stessi in nome dell’ANTICONFORMISMO. Un famoso giornalista una volta ha detto “È nell’armonia fra le diversità che il mondo si regge, si riproduce, sta in tensione, vive.” Siamo parte di un armonico sistema che consente ad ognuno di noi di esprimere le proprie tendenze e le proprie attitudini e al tempo stesso di incastrarsi perfettamente con gli individui che ci circondano. Avete presente quel momento della mattina nel quale dopo esservi alzati, vestiti e aver preso tutto ciò che vi occorre per la giornata, quel momento esatto prima di aprire la porta ed uscire di casa? Vi fermate, e per un quarto di millesimo di secondo fate mente locale su chi avrete davanti una volta usciti di lì, e pensate: VAFFANCULO! Vaffanculo ai pregiudizi ed anche ai giudizi.Ora posso aprire la porta.

LIBERI DI ESSERE SIMILIALESSIA SPINELLI, SILVIA MARINI,

IRENE SASSELLI, MARIAGIULIA CECCHI

IL GIULLARE AL LICEOdi LORENZO BENEDETTI

Page 40: Il Giullare - Marzo 2015

7978

L’APPARECCHIO C’E’ MA NON SI VEDE

DOTT. MARCO BUONGIORNO

ACCETTERESTI UN APPARECCHIO DENTALE COL METALLO A VISTA OPPURE MASCHERINE SPACCIATE PER INVISIBILI MA CHE IN REALTA’ INGIALLISCONO DOPO DUE O TRE GIORNI?

Oggi è possibile ottenere il sorriso desiderato senza che gli altri se ne accorgano. Finora l’allineamento dei denti si poteva ottenere solo mediante vistosi apparecchi metallici incollati

esternamente ai denti.

I recenti progressi nella ricerca scientifica hanno reso possibile

quello che fino a poco tempo fa era considerato un sogno: un

apparecchio dentale veramente invisibile.

Piccolissimi bottoncini vengono posizionati sulla superficie

interna dei denti e, nascosti alla vista, guidano segretamente

un filo elastico che in poco tempo fa allineare i denti.

I bottoncini hanno superfici arrotondate e minimo ingombro

per la lingua, per un comfort assicurato per tutta la durata del

trattamento.

L’unica cosa che si noterà guardandosi allo specchio o che gli

altri noteranno vedendoci sorridere sarà solo un progressivo

miglioramento del sorriso.

Indicato per qualunque età, ma è ovvio che risulta

particolarmente gradito a coloro che, lavorando al pubblico,

non vogliono alterare il proprio aspetto estetico con gli

apparecchi tradizionali che sono spesso causa di imbarazzo.

La durata di un trattamento mediante apparecchio invisibile

varia in base alla gravità del caso e oscilla da quattro mesi a

un anno circa.

Le alternative in commercio che sono vendute come invisibili,

come ad esempio le famose mascherine trasparenti, di

“invisibile” hanno solo il nome. Il materiale che le compone

infatti, essendo poroso, tende a trattenere le macchie dei cibi e

delle bevande che si assumono.

Medico Odontoiatra Specialista in Ortodonzia Università di Roma “Tor Vergata”

MEDICINA

DOPOPRIMA

Page 41: Il Giullare - Marzo 2015

8180

IL GIULLARE EVENTI

“Vestitobene” è nato da un’ intuizione di noi de Il Giullare che una sera, bevendo un aperitivo a base di Red Bull Red Edition al bancone del Syrah Wine Cafè, abbiamo pensato: perché non costruire un party solo per belli? Ecco, uno spunto, che sembra quasi un’espressione scomoda e criticabile, è stata la miccia per portare un nuovo concetto di intrattenimento nella nightlife di Montecatini e della Valdinievole. L’idea è stata quella di creare un privée, uno spazio ristretto dove costruire una festa solo a invito e con un requisito: per partecipare dovevi fare due cose: vestirti bene, con stile, gusto ed eleganza e bere Red Bull. La provo-cazione ha funzionato ed è stato il primo evento da noi prodotto che, tra l’altro, ha riscosso un notevole successo. IL GIULLARE ADV infatti non è soltanto una testata giornalistica, ma vogliamo affermarci anche come struttura di servizi ed eventi. Vuoi che IL GIULLARE organizzi il tuo evento?Contattaci: [email protected] - 3342251974

La prima volta de IL GIULLARE in edicola

è stato un successo. Ma, più di tutte, la sto-

rica libreria ed edicola Vezzani che si trova

nel centro di Montecatini, ha battuto già un

record. Pochi giorni dopo la distribuzione,

tutte le copie della nostra rivista erano esau-

rite. Ci fa piacere sottolineare l’entusiasmo

che abbiamo condiviso con i titolari e il per-

sonale del punto vendita di libri e giornali

che da sempre è un punto di riferimento a

Montecatini, segno che la collaborazione tra

noi e gli operatori a quali ci rivolgiamo ci fa

raggiungere sempre ottimi risultati.

Lo storico “Barrino” di Chiesina Uzzanese ha cambiato gestione. Da febbraio di

quest’anno, dietro al banco del locale, ci sono Giada De Angelis e Gerardo Ca-

stellano, conosciuto da tutti come “Gera”, marito e moglie di Ponte Buggianese.

Un sogno che si realizza per Giada: “Amo questo lavoro e ho sempre sognato di

avere una mia attività, dopo aver lavorato tanti anni come dipendente. Qua spero

di sfruttare lo spazio del banco, incrementare i valori bollati”. Il Barrino di Chiesina

Uzzanese, tra l’altro, per questa giovane coppia ha anche un significato particola-

re: “Ci venivamo negli anni ’90 con il gruppo di amici. Eravamo ancora fidanzati”.

Sposati da 18 anni, Giada e Gerardo, hanno anche un figlio che si chiama Andrea:

“Il nostro obiettivo è che con questo locale possiamo costruire una base solida per

nostro figlio”.

Il Barrino di Chiesina Uzzanese – via Cavour 154/A

E di nuovo il sole che scalda la sabbia amorecielo azzurro e nuvole a forma di cuore

Orsetti e ghiri escono dalla tanaodor di mimosa già da una settimana

Ciliegi, natura, aria e saporitutto ritorna e ne sento gli odori

Tutto ritorna e non c’era da mesitutto era fermo in giorni dal freddo sospesi

Torna il piacere antico e di nuovo modernodi madre natura un bacio materno

Solo te amore sei rimasta a rompere il cazzotutto l’inverno

DI ALESSIO BERTI

Vestitobene The ClubPerchè Il Giullare non è sologiornalismo ma anche eventi

“Primavera tempo d’amare, le cose belle si allontananoper poterle riabbracciare”

L’edicolaDEI RECORD

IL NUOVO ABBONATOIL BARRINO

L’ALLEGATO

Page 42: Il Giullare - Marzo 2015

82

Uno spazio dedicato a un ricordo. Un tuffo negli anni passati per rivivere momenti che hanno segnato la propria esistenza e che, in parte, hanno contribuito a farci diventare quello che siamo adesso. Un esempio concreto? Gli anni passati tra i corridoi e le aule di una scuola, da rivivere attraverso una foto scattata in quei giorni. Lo spazio “Amarcord” vuol essere proprio questo, un angolo per tornare con la mente a un periodo che è sempre bello ricordare, proprio come testimoniano le due immagini riportate qui sopra. Da una parte la foto di classe con gli studenti, della V A del liceo Coluccio Salutati di Montecatini Terme nell’anno scolastico 1976-1977, vestiti da contadini nel giorno di carnevale. Nella seconda istantanea invece gli “alunni” festeggiano il trentennale dalla maturità.

I RAGAZZI DELLA V A DEL 1977 NEL GIORNO DI CARNEVALE

AMARCORD

In alto (da sx a dx): Donella Meucci,

Silvia Ghilardi, Antonella Matteoni,

Antonella Orsi, Marusca Bellandi,

Cristina Bernardini, Nicoletta Gheser,

Marta Vannelli, Claudia Ieri,

Silvia Nannini.

In basso (da sx a dx): Gino Citi,

Paolo Brogi, Marzio Landini,

Michele Giacomelli.

In piedi (da sx a dx): Paolo Brogi, Nicoletta Gheser, Silvia Nannini, Marta Pirastru, Silvia Ghilardi, Antonella Matteoni, Marta Vannelli, Donella Meucci, Riccardo Bini, Cristina Bernardini, Gino Citi.

In basso (da sx a dx): Michele Giacomelli, Marusca Bellandi, Antonella Orsi, Marzio Landini, Claudia Ieri, Barbara Genovesi.

A Marzio

di LORENZO BENEDETTI

IERI

OGGI

Page 43: Il Giullare - Marzo 2015

84