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Direttore UOC di Medicina Interna
P.O. Gravina di Caltagirone – ASP Catania
Caterina Trischitta
“Valutazione clinica del rischio tromboembolico”
Il tromboembolismo venoso (TEV) Definizione
La malattia tromboembolica venosa è costituita da due manifestazioni cliniche: la trombosi venosa profonda (TVP) e l’embolia polmonare (EP)
Trombosi venosa profonda (TVP) Ostruzione, parziale o completa, di una o più
vene del circolo profondo degli arti inferiori, e /o
delle vene della pelvi. Si distingue in:
Distale
Prossimale
Embolia polmonare (EP) Migrazione nel circolo arterioso polmonare di un
trombo venoso profondo (o di suoi frammenti)
• Il tromboembolismo venoso è la terza più comune malattia cardiovascolare dopo le Sindromi ischemiche acute e lo Stroke(1)
• Ogni anno nei paesi occidentali si verificano episodi di TVE con una frequenza di 1:1000(2) ma l’incidenza è sicuramente maggiore perché molti sono asintomatici(3)
• Approssimativamente l’80% dei casi di TVP rimane clinicamente silente e meno della metà di tutti i casi di EP fatale sono diagnosticati prima della morte(4)
(1) Giuntini C et al. Pulmonary embolism: epidemiology. Chest 1995; 107 1 Suppl: 3S-9S
(2) Hansonn PO et al. Recurrent venous thromboembolism after deep vein thrombosis: incidernce and risk factor. Arch Intern Med 2000: 769-74
(3) Girard P et al. High prevalence of detectable deep venous thrombosis in patients with acute pulmonary embolism. CHEST 1999; 116: 903-8
(4) Goldhaber SZ et al. Factors associated with correst antemortem diagnosis of major pulmonary embolism Am J Med 1982; 73: 822-6
Dati epidemiologici
Popolazione generale
TVP 1.0-2.0 /1000 /anno
EP 0.7-1 /1000 / anno
Incidenza di TEV
Popolazione generale rispetto all’età
età % paziente/anno
<15 0.01% 1 ogni 10.000
15-30 0.04%
30-45 0.11%
45-60 0.35%
>60 0.80% 8 ogni 1.000
Incidenza di TEV
• L’Embolia polmonare fatale si verifica nel 4-11% di tutti i casi di mortalità intraospedaliera
• Solo 1 su 4 casi di EP fatale si verifica nei pazienti chirurgici
Lindblad et al. BMJ 1991
Sandler et al. J R Soc Med 1989
Il TEV nei pazienti ospedalizzati
Malattia tromboembolica venosa
Rappresenta un problema clinico di notevole interesse perché in grado di provocare un ampio spettro di manifestazioni
cliniche di elevato impatto sulla salute dei cittadini
Morte immediata Ipertensione polmonare (da eventi tromboembolici ripetuti)
Sequele (sindrome post-trombotica) con influenze negative sulla QoL
Fattori di rischio TEV
• Intervento chirurgico
• Fattori medici
• Trombofilia congenita e acquisita
• Neoplasie
Fattori di rischio per TEV
-75 anni -60-75 anni -40-60 anni
-Pregresso TEV -Familiarità per TEV -Sesso maschile
-Pregressa tromboflebite -Fumo (>15 sig/die) -Viaggi (>6 ore)
-Trombofilia -Gravidanza -Gruppo non 0
-Puerperio -Abortività -Arteriopatia
-Chirurgia maggiore -Estroprogestinici -Diabete
-Chirurgia ortopedica -Obesità -BPCO
-Traumi -Sepsi -TIA (in terapia)
-M. Autoimunitarie -IRC -Antipsicotici
-Infarto miocardico -Iperomocisteinemia
-Scompenso (III-IV NYHA) -S. mieloproliferative
-Ictus -Scompenso (I-II NYHA)
-Paralisi -TIA (non in terapia)
-Immobilizzazione -Broncopatia acuta
-Ricovero in UTI -Recente ricovero (>10 gg)
- Insufficienza respiratoria - Malattie infiammatorie intestinali
Alto Intermedio Basso
• Chirurgia
• Trauma (maggiore o estremità distali)
• Immobilità, paresi
• Neoplasie
• Terapie per neoplasie (ormonali, chemioterapie o radioterapie)
• Precedenti tromboembolismi venosi
• Età avanzata
• Gravidanza e periodo postpartum
• Contraccezione orale contenente estrogeni o terapia ormonale sostitutiva
• Modulatori selettivi per i recettori degli estrogeni
Seventh ACCP Conference on Antithrombotic and Thrombolytic Therapy 2004
Fattori di rischio per TVP
1951-1976: 998 pazienti morti 392 autopsie
EP causa di morte 15.6%
EP in pazienti chirurgici 18%
EP in pazienti non chirurgici 82%
Prima della morte EP
sospettata EP non
sospettata
Pazienti chirurgici 64% 34%
Pazienti medici 26% 74%
TOTALE 33% 67%
Goldhaber S et al. Am Med J 1983
Studio Heart di Framingham sull’emobolia polmonare
Frequenza della trombosi venosa profonda (TVP) in assenza di profilassi
• Pazienti medici generali
• Stroke
• Infarto cardiaco (MI)
• Danno del midollo spinale
• Insufficienza cardiaca congestizia
• Cure mediche intensive
10-26%
11-75%
17-34%
6-100%
20-40%
25-42%
Embolia polmonare nel paziente di pertinenza medica
In assenza di profilassi, un paziente ospedalizzato
di pertinenza medica ogni 20 potrebbe sviluppare
una EP fatale
Stato di ipercoagulabilità
Fattori di rischio clinici generali
•Età avanzata
•Chirurgia
•Sepsi
•Stasi vascolare
•TEV precedente
•Ospedalizzazione
•Immobilità
Triade di Virchow (+ alterazioni funzionali e numeriche delle piastrine e dei leucociti)
Disordini tromboembolici e cancro PATOGENESI
•Stato di ipercoagulabilità di base
Attivazione della coagulazione in associazione alla crescita tumorale
•Proprietà protrombotiche delle cellule tumorali
Le cellule neoplastiche attivano la cascata coagulativa con meccanismo diretto attraverso la produzione di
1) “tissue factor” o tromboplastina tissutale 2) “cancer procoagulant” che attiva il fattore X
Disordini tromboembolici e cancro
PATOGENESI
Anche meccanismi indiretti: attivazione di monociti, piastrine e cellule endoteliali inducendo così l’espressione di un fenotipo
procoagulante in queste cellule
Infine, le cellule neoplastiche con molecole di adesione di superficie legano e attivano leuco-monociti, piastrine, favorendo
la produzione di fibrina
Fattori aggiunti: stasi da compressione tumorale, infiammazione, disprotidemia, infezioni, allettamento
Disordini tromboembolici e cancro PATOGENESI
Stato di ipercoagulabilità
Ipercoagulabilità e cancro
patogenesi
ATTIVITA’ PROCOAGULANTE
DELLE CELLULE TUMORALI
• Tissue factor
• Cancer procoagulant
• Coagulant cancer
antigen-1
• Citochine (TNF, IL-1)
RISPOSTA INFIAMMATORIA
DELL’OSPITE
• Rilascio di citochine
(TNF, IL-1)
• Espressione del tissue
factor
• Down-regulation del
sistema di Proteina C
• Attivazione piastrinica
Ovaio 120 Cervello 117
Pancreas 110 Linfoma 98
Stomaco 85 Rene 84
Leucemia 81 Colon 76
Fegato 69 Rectum 62
Polmone 61 Prostata 55
Utero 44 Esofago 43
Mammella 22
Levitan N. Medicine 1999
Frequenza di VTE in diverse malattie tumorali
Localizzazione Incidenza di VTE/10.000 pazienti
pazienti
In accordo con i criteri esplicitati per una tromboprofilassi appropriata:
il 44,9% dei pazienti non è stato trattato
il 41,3% è stato trattato ma non era necessario
Il “Disease Management” mira a coordinare e ottimizzare le risorse del
sistema sanitario e a migliorare il rapporto costo/beneficio delle cure
Il TEV richiede il DISEASE MANAGMENT
Disease Management
• Identificazione della popolazione di pazienti target
• Linee guida evidence based che indichino l’assistenza da fornire
• Modalità di distribuzione dell’assistenza
• Definizione degli strumenti e dei modi di comunicazione interattiva
tra gli attori coinvolti nell’assistenza (rapporti ospedale/territorio)
• Educazione del paziente e dei familiari all’autogestione della malattia,
alla prevenzione e all’adesione alle cure
• Indicatori di processo e di risultato, per la valutazione di qualità
Faxon DP et al. Circulation 2004
Conclusioni
FDR modificabili e non
Stile di vita Assunzione di farmaci
Età Trombofilia ereditaria
Screening TEV non solo in chirurgia TEV in medicina interna
TEV e neoplasie