10 luglio 2014

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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Tom- maso Valentinetti. Da buon Vescovo e pre- sidente della Conferenza Episcopale abruzzese molisana, ha parlato della terra che viene divorata invece di essere curata e custodita per le generazioni fu- ture. Parla di uno sviluppo che non tiene conto dell'ambiente e del paesaggio, cioè del ritratto del territorio che ci circonda, che, quanto più è ricco di biodiversità e delle cura dell'uomo, tanto più è bello. Un documento che serve a dare energie ne- cessarie e fiducia a chi partecipa e si ri- bella ai "disastri necessari". L’Oscar del giorno a Tommaso Valentinetti Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. L'assessore questa volta viene bacchettato dal comitato San Timoteo sulla questione sanità perchè non si ren- derebbe conto di quello che rischia di ac- cadere con la sua proposta di portare tutto in Consiglio. Così come non si è reso conto di quanto sta accadendo nel mondo del lavoro da tempo immemore e per i problemi in agenda è diventato im- possibile continuare a convocare tavoli su tavoli. Non sarebbe il caso che l'as- sessore procedesse secondo un minimo di programmazione? GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 143 - GIOVEDÌ 10 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO di Tommaso Di Domenico Molti "addetti ai lavori" di Campobasso e non, mi hanno insistentemente chiesto come mai non ho voluto farmi carico di una lista che si ponesse come alternativa a quella del Sindaco uscente Micaela Fanelli. Ho rispo- sto che chi nel 2009 aveva agito in modo da contrastare la lista di opposizione, offrendo candidati e voti alla lista di Micaela, mi riferi- sco a Gianfranco Vitagliano, Angela Fusco, Rosario De Matteis, Antonino Molinaro etc. avrebbero dovuto provvedere. Usare e but- tare nel bidone dei rifiuti Enrico Fanelli, da parte loro, è stata una vigliaccata che non ha nessuna giustificazione, se non il timore del consenso elettorale di Enrico che avrebbe ri- spedito uno di quelli sopracitati a casa. Adesso toccava a loro organizzare una lista di opposizione al candidato sindaco di sini- stra, come ampiamente dimostrato dalla candidatura al Senato in Calabria, dall'ele- zione a Segretario Regionale del Partito De- mocratico. Perché avrei dovuto farlo io? La Politica non è una categoria del senti- mento, ma del raziocinio. Occorre avere una giusta ambizione e Micaela c'è l'ha. Dopo due "incidenti di percorso", candidatura al Senato ed a Presidente della Provincia di Campobasso, obiettivi entrambi non rag- giunti, si è rimboccata le maniche ed ha ri- cominciato la scalata. D'altra parte mentre il vuoto a perdere Vitagliano perdeva tempo e con il suo atteggiamento narcisistico andava in giro a presentare la Verità, Micaela, da lui incaricata a partecipare alla Conferenza Stato Regioni e ad altri incontri romani, co- struiva una sua personale rete di relazioni con chi conta fino arrivare ad essere lei la vera anfitrione per i politici molisani. Il ricono- scimento è arrivato con la nomina nel Comi- tato delle Regioni. Quei matti avrebbero voluto che si costruisse una lista di opposi- zione. Perché proprio io è un mistero. La- sciatela lavorare in pace, altro che rinnovamento farà un "repulisti". Chi ha orec- chie per intendere, intenda. Anche la scelta di Maglieri per l'incontro con Papà France- sco è stata azzeccata. L'intervento mi è pia- ciuto. Chapeu, Micaela. La scalata

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Molise Acque finisce in procura

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Page 1: 10 luglio 2014

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Tom-maso Valentinetti. Da buon Vescovo e pre-sidente della Conferenza Episcopaleabruzzese molisana, ha parlato dellaterra che viene divorata invece di esserecurata e custodita per le generazioni fu-ture. Parla di uno sviluppo che non tieneconto dell'ambiente e del paesaggio, cioèdel ritratto del territorio che ci circonda,che, quanto più è ricco di biodiversità edelle cura dell'uomo, tanto più è bello. Undocumento che serve a dare energie ne-cessarie e fiducia a chi partecipa e si ri-bella ai "disastri necessari".

L’Oscar del giornoa Tommaso Valentinetti

Il Tapiro del giornoa Michele Petraroia

Il Tapiro del giorno lo diamo a MichelePetraroia. L'assessore questa volta vienebacchettato dal comitato San Timoteosulla questione sanità perchè non si ren-derebbe conto di quello che rischia di ac-cadere con la sua proposta di portaretutto in Consiglio. Così come non si èreso conto di quanto sta accadendo nelmondo del lavoro da tempo immemore eper i problemi in agenda è diventato im-possibile continuare a convocare tavolisu tavoli. Non sarebbe il caso che l'as-sessore procedesse secondo un minimodi programmazione?

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggioQuotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 143 - GIOVEDÌ 10 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK

TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

di Tommaso Di Domenico

Molti "addetti ai lavori" di Campobasso enon, mi hanno insistentemente chiesto comemai non ho voluto farmi carico di una listache si ponesse come alternativa a quella delSindaco uscente Micaela Fanelli. Ho rispo-sto che chi nel 2009 aveva agito in modo dacontrastare la lista di opposizione, offrendocandidati e voti alla lista di Micaela, mi riferi-sco a Gianfranco Vitagliano, Angela Fusco,Rosario De Matteis, Antonino Molinaro etc.avrebbero dovuto provvedere. Usare e but-tare nel bidone dei rifiuti Enrico Fanelli, daparte loro, è stata una vigliaccata che non hanessuna giustificazione, se non il timore delconsenso elettorale di Enrico che avrebbe ri-spedito uno di quelli sopracitati a casa.

Adesso toccava a loro organizzare una listadi opposizione al candidato sindaco di sini-stra, come ampiamente dimostrato dallacandidatura al Senato in Calabria, dall'ele-zione a Segretario Regionale del Partito De-mocratico. Perché avrei dovuto farlo io?La Politica non è una categoria del senti-

mento, ma del raziocinio. Occorre avere unagiusta ambizione e Micaela c'è l'ha. Dopodue "incidenti di percorso", candidatura alSenato ed a Presidente della Provincia diCampobasso, obiettivi entrambi non rag-giunti, si è rimboccata le maniche ed ha ri-cominciato la scalata. D'altra parte mentre ilvuoto a perdere Vitagliano perdeva tempo e

con il suo atteggiamento narcisistico andavain giro a presentare la Verità, Micaela, da luiincaricata a partecipare alla ConferenzaStato Regioni e ad altri incontri romani, co-struiva una sua personale rete di relazionicon chi conta fino arrivare ad essere lei lavera anfitrione per i politici molisani. Il ricono-scimento è arrivato con la nomina nel Comi-tato delle Regioni. Quei matti avrebberovoluto che si costruisse una lista di opposi-zione. Perché proprio io è un mistero. La-sciatela lavorare in pace, altro cherinnovamento farà un "repulisti". Chi ha orec-chie per intendere, intenda. Anche la sceltadi Maglieri per l'incontro con Papà France-sco è stata azzeccata. L'intervento mi è pia-ciuto.Chapeu, Micaela.

La scalata

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Girano finanziamenti europei. Riguardano ilFondo europeo di sviluppo regionale, in parti-colare l’approvazione del programma degli in-terventi da inserire a rendicontazionenell’accordo di programma quadro “rafforzato”2007/2013. A definire il lungo elenco delleoperazioni retrospettive ha provveduto lagiunta regionale il 30 giugno con la delibera-zione 284. A leggere l’elenco viene il mal ditesta tante e diverse sono le opere poste a ren-dicontazione per un importo di oltre 15 milionidi euro. Ed è estremamente educativo capire che

l’enorme parcellizzazione delle risorse non hacreato alcun elemento di crescita e di svi-luppo. E come potevano, ad esempio, la siste-mazione della piazza nella Frazione Vallecupadi Venafro, o i muri di contenimento e la pavi-mentazione dei vicoli di Venafro, oppure il babypark a Chiauci e gli interventi di messa in sicu-rezza del costone roccioso in località Portelladi Busso? Il problema si pone a caratteri cubitali con la

programmazione dei fondi europei 2014/2020.Continuare a parcellizzare, ad accontentare a

destra e a manca, a fare clientela, oppure de-cidere di concentrare le risorse su obiettivi de-finiti, a sostegno della crescita economica edell’occupazione? Qui si parrà la nobiltà politica e culturale del

governo regionale in carica che intanto sta per-dendo il 2014 senza aver messo a puntoniente di veramente concreto, anche se, comeriportano a tratti le cronache locali, pare siastata avviata una forma di consultazione con ilpartenariato economico. Il quale, diciamolo,dovrebbe essere il primo a schierarsi dallaparte di una utilizzazione e programmazionedelle risorse europee in cui, non scordiamolo,pesano anche le risorse proprie del Molise, fi-nalizzate a centrare obiettivi di rilievo, ossia ca-paci poi di sviluppare virtuosamente effettipositivi sull’economia regionale. D’altronde che questo sia l’orientamento

degli orgasmi europei, cioè invogliare le Re-gioni a concentrare le risorse e non a disper-derle in mille rivoli, come è stato fatto per ilpassato con esiti miserevoli, serviti unicamentea fare clientela politica e arricchimento circo-scritto in favore di talune categorie professio-

nali, lo può, anzi è tenuto a ribadirlo il respon-sabile regionale del Plurifondo Fse – Fers2014-2020 Massimo Pillarella, di ritorno dalviaggio a Bruxelles dove alla Commissione Eu-ropea ha illustrato, in via preventiva, il Pro-gramma operativo regionale, ricavando lanetta impressione ch’è necessario rimetterlo insesto, redigerlo su basi, concetti e interventi diforte concentrazione in ambiti e settori definiti:industria, agricoltura, innovazione e ricerca,senza cadere nella tentazione di servire e diaccontentare la pletora delle associazioni,delle organizzazioni e delle clientele politicheche infestano il sottobosco economico, in fun-zione di carta assorbente. Un modo come unaltro per dire che sarebbe ora di smetterla dimungere la vacca della Formazione. La sfida è aperta a tutto campo per verificare

cosa abbiano prodotto, quale indice di occupa-zione, i milioni e milioni di euro destinati allaFormazione. Ciò vale nel Molise come in ognialtra Regione italiana. La crisi globale, le analisi nazionali ed euro-

pee sui vettori della ripresa, hanno decretatoin maniera netta, senza fronzoli, che le risorse

finanziarie reperibili devono andare a coglierei migliori e i maggiori risultati possibili in modomirato programmaticamente. La giunta regionale che ha approvato il pro-

gramma degli interventi da inserire a rendicon-tazione nell’accordo di programma quadro“rafforzato” 2007/2013, ha elementi sufficientiper cambiare strada e il modo concreto di farlo.

Dardo

210 luglio 2014

Continuare a parcellizzare, ad accontentare a destra e a manca, a fare clientela, oppure decidere di concentrare le risorse finanziarie su obiettivi definiti, a sostegno della crescita economica e dell’occupazione?

TAagliolto

Con stupore abbiamo appreso dalla stampa la notizia inerentela pubblicazione della determina dirigenziale n. 309 del 30 Giu-gno 2014 con la quale, senza un preventivo confronto con il con-sigliere regionale delegato alla Protezione Civile e con leOrganizzazioni Sindacali, è stata esteso il monte ore, portato da18 a 30, in favore di sette dipendenti con contratto determinatopart-time in forza alle attività di ricostruzione post-sisma. Unascelta questa che penalizza ulteriormente i 100 professionisti chedal 31 Gennaio scorso sono senza lavoro, pur avendo superatocon successo una procedura concorsuale. Sarebbe stata infatti una soluzione più logica e di buon senso

l’assunzione di altre persone attingendo dalla graduatoria scatu-rita dal concorso. E invece si continuano ad adottare scelte in

modo arbitrario e senza tenere conto del contesto di crisi deva-stante che interessa il Molise. Evidentemente non è bastata la dimostrazione di forza di oltre

5 mila persone che, in occasione della Marcia per il Lavoro pro-mossa da CGIL, CISL e UIL, sono scese in piazza per chiedereche il governo regionale si assuma la responsabilità di trovaresoluzioni concrete per sostenere le politiche attive del lavoro; cosìcome non è stato compreso il duro monito lanciato da Papa Fran-cesco per la tutela della dignità del lavoro e la centralità della per-sona. Vorremmo sapere cosa pensano in proposito ilGovernatore Frattura, l’Assessore regionale al Lavoro Petraroia,i componenti della giunta e del consiglio regionale, così come iparlamentari molisani. Non è più possibile tollerare il silenzio ge-

nerale dinanzi a scelte arbitrarie e discriminatorie adottate tenereconto delle parti sociali e degli stessi lavoratori precari. Se peròqualcuno pensa di annientare il dissenso si sbaglia di grosso.Continueremo a batterci affinché, quanto prima, si reindirizzi lanostra vertenza su binari reali e soprattutto su fatti concreti. Noicrediamo fermamente che si debba ripartire dal metodo dellaconcertazione e dal verbale di intesa firmato a Febbraio scorsodinanzi al Prefetto di Campobasso, allo scopo di trovare la solu-zione migliore finalizzata alla riassunzione di 100 professionistivincitori di concorso che da troppi mesi sono in attesa di rispostedalla Regione. Coordinamento Precari Agenzia Regionale di Protezione Civile

del Molise

Ex lavoratori protezione civile ancora danneggiati

Da Bruxelles un primo avvertimento a Frattura:il plurifondo fse-fers 2014-2020 va rimesso in sesto

L'intervento

Un modo come un altro per dire che sarebbe ora di smetterla di mungere la vacca della Formazione

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CAMPOBASSO. L’ingegnere ex direttore gene-rale di Molise Acque va in Procura. Con un atto de-positato il 23 maggio 2014, il dottor Maronedenuncia otto amministratori tra cui il presidentedella Giunta regionale pro tempore, Paolo di LauraFrattura. A questo si aggiungono il presidente diMolise Acque, nominato da Frattura ad ottobre del2013, e i tre membri del Consiglio di amministra-zione Gianpiero Cesario, Francesco Petraroia, An-gelo Simonelli, nominati dal Consiglio regionale adagosto del 2013. A loro si affiancano i due compo-nenti del collegio dei revisori dei conti GiuseppeChiappini e Antonio Palazzo con il presidente An-

tonio Digati. Quest’ultimo, tra l’altro, ex cognato del quere-

lante. Secondo quanto si apprende i personaggi chepotrebbero finire nel mirino della Procura potreb-bero anche aumentare, perché il dottor Marone siriserva di presentare nuovi esposti, sia alla Procuradella Repubblica che a quella della Corte dei Conti,“di tutti coloro per i quali dovessero emergere re-sponsabilità penali per ogni ipotesi di reato chepossa accertarsi o ritenersi commessa dagli stessiin mio danno, ed ancor più in danno dell’A.S.R. “Mo-lise Acque”, chiedendo la loro punizione come perlegge, con riserva di ogni azione, compresa la co-

stituzione di parte civile in giudizio per il risarci-mento di tutti i danni, morali e patrimoniali”. Tutto risale all’operato “illegittimo” del collegio

dei revisori dei conti che il governo regionaleavrebbe dovuto rinnovare, come prescritto dallalegge, entro il 3 luglio 2013. Ad oggi, invece, continuaad operare il vecchio collegio pur senza poteri. Unatteggiamento continuato anche dopo che l’inge-gnere, all’epoca direttore generale dell’azienda cheeroga l’acqua ai molisani, aveva sollevato il pro-blema. Anzi. Secondo Marone il presidente del Col-legio dei revisori il dottor Digati, anche dopo averricevuto comunicazione della denuncia già deposi-tata ai carabinieri di Campobasso il 13 maggio, nellastessa data aveva proceduto a convocare, comun-que, il collegio per il 21 dello stesso mese. “Incu-rante – si legge sulla denuncia – che l’intero collegiosindacale ha cessato ogni funzione statutaria sin dalgiorno 3 luglio 2013”. La domanda sorge spontanea: come mai il go-

verno regionale non provvede a nominare i nuovimembri del collegio sindacale? Secondo voci di corridoio a monte ci sarebbe il

tentativo di far rimanere lo status quo per via dellapresenza nel collegio di persone legate allo stessopresidente di Giunta regionale. Procedere con nuove nomine determinerebbe la

mancata sicurezza di arrivare ad accordi politici per

preservare quei nomi su quelle poltrone. Per farecosa? Anche solo, semplicemente, per avere per-sone di fiducia all’interno di un ente che, per sta-tuto, non è controllato dalla Regione Molise. Molise Acque infatti è un’azienda speciale, con

proprio bilancio, e autonomia patrimoniale. Se-condo qualcun altro l’azione legale di Marone sa-rebbe una sorta di vendetta dovuta al mancatorinnovo del contratto approvata all’unanimità dal-l’intero Cda rinnovato e dal collegio sindacale “ille-gittimo”. Al di là delle motivazioni, resta il fatto che Ma-

rone denuncia una illegittimità persistente al co-spetto di leggi esistenti. Intanto all’ente aspettano lanomina del nuovo dg. Si fa il nome del già fu MatteoPasquale che, negli anni della sua direzione, si è piùvolte scontrato con l’allora consigliere di ammini-strazione Salvatore Ciocca, attuale consigliere re-gionale in quota Comunisti italiani. Tant’è che fuquest’ultimo a denunciare alla Procura della Repub-blica e alla Corte dei Conti l’ingegnere Matteo Pa-squale per gravi irregolarità. Una denuncia che portò alla condanna dell’ammi-

nistrazione contabile con la restituzione di un mi-lione di euro per il danno causato all’ente e dovutoalla gestione della gara d’appalto riguardante loschema idrico Molisano centrale, del Basso Molise.

Red.pol.

310 luglio 2014TA

agliolto

CAMPOBASSO. In un recente intervento il Vice Presidentedella Giunta Regionale Michele Petraroia, evidenziava chela responsabilità della programmazione sanitaria: definizionedella rete ospedaliera, assegnazione dei posti letto alle variestrutture pubbliche e private, ecc… che il Presidente-Com-missario Frattura sta attuando, ricade esclusivamente sull’exCommissario ad acta Dr. Filippo Basso avendo approvatocon il DCA n° 8 del 20 marzo 2013 il P.S.R. 2013-2015. Accertato che le criticità che affliggono il servizio sanitario

regionale non è certamente imputabile all’attuale PresidenteFrattura, responsabile al più del solo ultimo anno di guidadella Regione, risalgono da oltre un decennio e che sonopeggiorate dal 2007, accumulando un deficit di oltre 210 mi-lioni di euro. Nello stesso tempo però mi lascia perplessoquanto affermato dallo stesso Il Vice presidente, quindi peravere chiarezza pongo qualche punto di domanda.Vice Pre-sidente Michele Petraroia le risulta che:La Regione Molise, a seguito del mancato rientro dal defi-

cit, sottoscritto con il patto nel marzo 2008 dal PresidenteIorio, dall’anno 2009 è commissariata e quindi esautorata daogni programmazione sanitaria?· Il Piano Sanitario Regio-

nale (P.S.R.) redatto dal Dr. Filippo Basso (Commissario) edal Dr. Nicola Rosato (sub Commissario) è stato solo appro-vato con DCA n° 8 del 23/03/2013 ma mai pubblicato sulBUR Molise, quindi non efficace?· Il P.O. 2013-2015 redattodal Presidente-Commissario Frattura e dal Dr. Nicola Rosato(sub Commissario) è stato approvato con DCA n° 21 del4/06/2014 e pubblicato sul BUR Molise n° 18 del 5/06/2014,rispecchia per la quasi totalità il sopra citato P.S.R. del Dr.Basso?Lo stesso DCA n° 21 del Presidente Frattura è sub iudice,

attualmente sospeso dal TAR Molise, con la discussione dimerito fissata per il 26 febbraio 2015?Vice Presidente Mi-chele Petraroia, accertata la sua indiscussa esperienza po-litica ed amministrativa, è sicuramente consapevole che:La proposta di legge n° 70 “ Piano Sanitario Regionale per

il triennio 2013-2015” approvata dalla Giunta ed inviata alConsiglio per l’approvazione, contempla la documentazioneche nella quasi totalità altro non è che quella del citato P.S.R.del Dr. Basso e del citato P.O. 2013-2015 approvato dal DCAN° 21 del Presidente Frattura.La stessa proposta di legge se approvata sicuramente

sarà dichiarata incostituzionale, su richiesta del Governo, es-sendo la Regione commissariata, quindi non legittimata aprogrammare sulla sanità.· L’iniziativa legislativa è palese-mente non conforme poiché con essa si intende dare valoredi legge ad un atto sub iudice al solo fine di neutralizzare unainiziativa legale già sospesa dal TAR Molise, ed altri nuoviricorsi da parte di Comitati, Sindaci, ecc….fino a sentenza diincostituzionalità, per la quale ci vorrà oltre un anno, nel frat-tempo la legge è pienamente efficace.Concorderà AssessorePetraroia che il Consiglio Regionale con l’approvazione dellaproposta di legge in esame altro non fa che assumersi tuttele responsabilità che Lei ha assegnato all’ex CommissarioFilippo Basso, con l’aggravante di “sterilizzare” ogni altraazione da parte dei cittadini che intendono far valere le pro-prie idee e proposte sul servizio sanitario regionale.E’ questa la ragione che ci porta a chiedere, con fermezza,

a Lei e a tutti i consiglieri regionali di non approvare la leggema solo un atto deliberativo di indirizzo al Presidente-Com-missario Frattura che contempla anche le indicazioniespresse dai vari soggetti che hanno partecipato alle audi-zioni alla IV Commissione permanente.

Il Molise naviga nel torbido

"Sanità dal Consiglio nuovi danni"

Si va in Procura per la gestione dell’ente speciale che eroga l’acqua ai cittadini: denunciati otto amministratori per diffamazione, abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio

Il Comitato San Timoteo denuncia le responsabilità programmatiche della Regione

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CAMPOBASSO. L’ACEM (Associazione CostruttoriEdili del Molise) ritiene non più sopportabile la situazionedi lentezza cronica inerente i pagamenti dei lavori dellaricostruzione in Molise. Secondo l’Associazione, che an-novera tra i propri iscritti numerose imprese impegnatenei cantieri del terremoto, si sta perdendo tempo pre-zioso ma le aziende hanno tempistiche molto differentida quelle della politica, per cui reputa necessario con lamassima urgenza uno scossone non più rinviabile, inquanto non si può più assistere impassibili al declino diun settore trainante dell’economia regionale. Ritenuto non più tollerabile quanto sta accadendo, il

Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro convocherà neiprossimi giorni un’Assemblea “straordinaria” dei soci perdecidere le iniziative da intraprendere a sostegno delle

aziende impegnate nella ricostruzione.“Siamo seria-mente preoccupati per le pieghe che sta assumendoquesta vicenda, si assiste ad un lento rinvio degli impe-gni e quindi sostanzialmente dei pagamenti del dovutoalle imprese – spiega il Presidente Di Niro – ora però oc-corre uno scossone perché le aziende non possono piùattendere, per questo nei prossimi giorni ci riuniremo inassemblea straordinaria e monotematica per decidere ilda farsi senza escludere iniziative eclatanti”.“Siamo altresì preoccupati sui lavori da iniziare e sulla

loro copertura finanziaria – conclude il Presidente DiNiro – anche perché diventa molto realistico il rischio dinon essere in grado di spendere le risorse previste entroil 2018 e comunque in ogni caso sulla ricostruzione nonsi può più andare avanti così, per il bene di tutti. ”

410 luglio 2014

L'Acem torna a denunciare il mancato pagamento dei lavori alle imprese

TAagliolto

di Massimo Dalla Torre

Con interesse abbiamo letto e appreso la notizia della stra-ordinaria scoperta fatta dai paleontologi dell’Università di Fer-rara diretti dal prof. Carlo Peretto che ha riportato alla luce unincisivo da latte di circa 7 mm appartenente a bambino vissutoseicentomila anni fa nell’insediamento preistorico della Pinetadi Isernia. Reperto di straordinaria importanza in quanto, sitratta di un raro resto umano di quell’era, specialmente nellanostra Nazione, terra da sempre oggetto di scavi, tant’è chescuole di archopaleontologia annualmente sono presenti nelleregioni Italiane, culla della cultura. Scoperta che ha visto l’in-tervento tra l’altro del numero uno della regione che ha plau-dito al ritrovamento fatto dagli studiosi Ferraresi.Esternazione più che condividibile perché il Molise è avaro inmateria preistorica, anche se non privo di tracce del passato. Tuttavia, con tutto il rispetto e la considerazione sia per il

ruolo sia per i contenuti delle esternazioni, corre l’obbligo farealcune considerazioni. Le quali, nascono dalla constatazioneche la desertificazione materiale, parola che usiamo spessonei nostri interventi, in Molise è quanto mai pressante. Desertificazione che porta inequivocabilmente ad assistere

all’esodo dei giovani, come quello degli animali preistorici,che appena possono vanno via per la non possibilità di tro-vare lo sbocco lavorativo. Desertificazione favorita essenzialmente dalla mancanza

assoluta di opportunità nei riguardi di chi una volta terminatoil ciclo di studi si guarda attorno e sconcertato per la “pre-senza del nulla”, si vede costretto a lasciare il proprio paese,la casa, gli affetti e quant’altro appartiene a questo “Jurrasikworld”, tanto per rimanere nel tema ispiratore di questo arti-colo. Desertificazione parola costante finanche nelle iniziativee nei dibattiti proposti dalle varie compagini politiche che, pur-troppo, servono a poco o nulla, se non ad aggravare lo statodi assoluta stasi che domina nel territorio, dove pochi anzi po-chissimi sono gli “Homo Protectus”. Desertificazione che non si coniuga, con chi chiede cer-

tezze e non promesse che si sa non saranno mantenute. De-sertificazione che ci precipita ancora di più in un baratro dacui è difficile venire fuori, per carenza sia di mezzi sia di vo-lontà, cosa che provoca inequivocabilmente distonie al si-stema Molise. Il quale, nonostante ci si affanni a farlo apparireun “laboratorio dove poter sperimentare nuove frontiere”;chissà poi quali saranno queste frontiere lo si deve ancoracapire, è paragonabile alla terra di Scizia, dove le aquile inquesto caso gli avvoltoi, ve ne sono molti che volteggiano, ro-dono il fegato che ricresce senza possibilità che il suppliziotermini, leggasi il Prometeo incatenato, a chi attende segnalidi ripresa.

I quali, se non si corre ai ripari fra pochi anni, senza aspet-tare i paleontologi del futuro, nei vari campi scavo rinveni-ranno solo e unicamente non “denti da latte” ma “protesi”appartenenti a chi è rimasto a testimoniare il passato. Generazione che resterà tale se le cose non cambiano;

anche se cambiamento senza futuro equivale a non cresceree svilupparsi cose che i giovani chiedono per non abbando-nare il Molise dove un tempo, visse, ma soprattutto morì intenerissima età chi oggi è oggetto di studio.

Molise: causala desertificazionei paleontologitroveranno

solo denti di anziani

"Frattura e i soldidella ricostruzione?"

"Violenza sulle donne, pochi i fondi"La consigliera di parità, Giuditta Lembo, contestai provvedimenti adottati dal governo RenziCampobasso. Leggo perplessa e rammaricata- af-

ferma in una nota la Consigliera di Parità della RegioneMolise Giuditta Lembo- la comunicazione trasmessa allaConferenza delle Regioni dal Dipartimento per le PariOpportunità in cui è descritta la proposta di riparto deifondi contro la violenza sulle donne stanziati dal Dl93/2013 (cosiddetto Decreto femminicido) e che saràall’esame di una delle prossime riunioni della Confe-renza : quasi sei milioni di euro per nuovi centri antivio-lenza, nove milioni di euro per gli interventi regionali giàin essere per il sostegno alle vittime e ai loro figli e 1,1milioni di euro rispettivamente per i centri antiviolenza ele case rifugio esistenti, per un totale di circa17 milionidi euro. E’ prevista l’apertura di 79 nuove strutture, dicui 23 in Lombardia, 18 nel Lazio, 17 in Campania, 12 inSicilia e in Veneto; in base al documento ci sarebberoregioni con un esubero di centri (Sardegna,Toscana,Molise, Bolzano, Puglia) ed altre “a posto” in rapportoalla popolazione, come Abruzzo, Basilicata, Calabria,Friuli, Liguria e Piemonte. Secondo questa mappatura (è legittimo chiedersi quali criteri siano mai stati utilizzati

per condurla !) in Italia sarebbero presenti 188 Centriantiviolenza e 164 Case rifugio, dalle tabelle elaboratedal Ministero a corredo del decreto di ripartizione deifondi qualcosa non torna: risultano 52 case rifugio in Si-cilia, nel Lazio 8, mentre la realtà, secondo le associa-zioni che si interessano di tale fenomeno, è ben diversa,le strutture di ospitalità di stampo cattolico sono stateequiparate alle case rifugio laiche, un errore metodolo-gico e di sostanza.

E’ evidente – continua la Lembo- come un tale ripartodei fondi penalizzerebbe grandemente i Centri antivio-lenza autonomi rispetto a quelli istituzionali, in contrastocon le raccomandazioni europee e quanto sostenutodalla stessa Convenzione di Istanbul (che entrerà in vi-gore il prossimo 1° agosto), e cioè che i governi devonoprivilegiare le azioni dei centri antiviolenza privati gestitida donne in quanto servizi indipendenti. Tre mila eurol’anno per due anni: è quanto il Governo intende asse-gnare ai Centri antiviolenza e alle Case Rifugio che ope-rano con efficacia da decenni e in regime divolontariato".

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Suona strano che il Coordinamento Regionale Eco.Dem Mo-lise(Anna Pellecchia, Roberto Quercio, Mariantonietta Conti eRossella Petrecca) che fiancheggia l’operato politico e legisla-tivo del vice presidente della Regione Molise, Michele Petraroia,non sia stato informato che, finalmente, presso l’esecutivo diPalazzo Vitale giace da qualche settimana una articolata, sop-pesata, studiata proposta di legge urbanistica. Probabilmente, se avessero posto attenzione anche alla no-

stra testata avrebbero potuto prendere nota della notizia. Matant’è. Avranno modo e tempo per farsi aggiornare e per ag-giornarsi (volendo). Ciò in rapporto al documento con cui lamentano, con tono

preoccupato, che “Non aiuta il Molise non avere una legge qua-dro in materia urbanistica e non avere una legge regionale piùpuntuale sugli impianti di produzione energetica da fonti rinno-vabili”.Sulla prima notazione gli abbiamo fornito lo stato di fatto, ov-

vero la giacenza in giunta regionale di una proposta di leggeregionale in materia urbanistica per rispondere in modo coe-rente e concreto alla necessità, per dirla con Papa Francesco,di rispettare il creato, di tutelare l’agricoltura, di non devastarel’ambiente e il paesaggio da attività “impattanti e invasive”; sullaseconda notazione gli Eco.Dem, dobbiamo credere, siano in-

vece aggiornati e informati e, forse, anche imbeccati. Se, come scrivono, “Sarebbe auspicabile richiamare statuta-

riamente il Consiglio Regionale ad adottare la procedura d’ur-genza per esaminare la proposta, ascoltare le parti e modificareparte dell’articolato eventualmente sia necessario, prima del-l’approvazione in aula”. A leggerla sembra proprio una valuta-zione pilotata soprattutto nella parte in cui fa appello alConsiglio regionale, alla procedura d’urgenza e alla modificadell’articolato laddove “sia necessario”. Della proposta di leggeregionale sugli impianti di produzione energetica da fonti rinno-vabili (pale eoliche e pannelli solari) gli Eco.Dem sanno tutto,ma preferiscono alludere, tenersi sul vago. Sanno, per dire, chefintanto nell’ultimo capoverso dell’articolo 3 della proposta dilegge sugli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabilirimane integra la frase “Fino all’approvazione da parte del Con-siglio regionale, è sospeso l’iter autorizzativo per impianti foto-voltaici in zona agricola, eolici e per centrali a biomasse dipotenza superiore ad 1 MW”, non si muoverà foglia. Quella parte va modificata se non addirittura cancellata. Avendo motivo per procurare l’orticaria al presidente Frattura

dove indica le centrali a biomasse di potenza superiore a 1 MW,e all’assessore Facciolla, checché si dica e si pensi, dove fa ri-ferimento agli impianti fotovoltaici in zona agricola ed eolici.

L’assessore, da sindaco di San Martino In Pensilis, ha inon-dato il territorio (soprattutto agricolo) di pali eolici e probabil-mente non ritiene ancora soddisfatta la sua propensione adinondare. Difatti, ben due parchi eolici pendono su quel territorio, tut-

t’ora in predicato. Sul punto, la proposta di legge di cui, con Petraroia, è confir-

matario, l’abbiamo già ampiamente commentata e non vo-gliamo ripeterci. Intanto, in modo felpato,velato, in chiaroscuro,e senza darla a vedere, si fanno portavoce della necessità chela proposta di legge vada rapidamente avanti e “Se occorronomodifiche si facciano quelle modifiche, ma alla nostra regioneservono norme di salvaguardia del territorio e di tutela ambien-tale di carattere generale in cui siano definite le aree sensibili incui non si possono installare impianti industriali impattanti”. In-telligenti pauca: a chi capisce (basta) poco.

Dardo

510 luglio 2014TA

agliolto

L'onorevole Danilo Leva presenta un'interrogazione sui tagli al settore in Molise

CAMPOBASSO. L’onorevole Danilo Leva, dopo averportato all’attenzione del Governo la questione dei lavo-ratori delle Poste con una interrogazione parlamentare aiMinistri del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell’Econo-mia e delle Finanze ha scritto ai Prefetti di Isernia e Cam-pobasso per chiedere la convocazione di un Tavolointeristituzionale attraverso il quale affrontare la questionedella riorganizzazione di Poste s.p.a. «Siamo molto pre-occupati – esordisce - che questo processo di razionaliz-

zazione che Poste ha avviato già da qualche anno sull’in-tero territorio nazionale e che coinvolge direttamenteanche la nostra Regione, possa avere conseguenze ne-gative sia in termini occupazionali che di qualità dei serviziai cittadini.

Ecco perché ritengo sia opportuno convocare un tavolointeristituzionale tra i Sindaci, i Presidenti della Provinciadi Isernia e Campobasso, la Regione, i Direttori Provin-ciali di Poste, i sindacati del comparto, i Presidenti delle

Camere di Commercio e l’Università». L’intento del depu-tato PD è quello di fare un’analisi congiunta sulla criticitàdel piano di riorganizzazione di Poste, solo effettuandouna mappatura dei bisogni si potrà avere un quadro com-pleto della situazione per poi avviare una essenziale inter-locuzione vera con il governo. In conclusione ilparlamentare afferma che la soluzione a tali fenomeni sipuò trovare indicando prospettive sostenibili e non rincor-rendo esclusivamente le emergenza.

"Poste, troppe chiusure"

Rimane l’ostacolo (da rimuovere) della sospensione dell’iter autorizzativo per impianti fotovoltaici in zona agricola, eolici e per centrali a biomasse di potenza superiore ad 1 MWGli Eco.Dem (alias Petraroia) hanno chiestola corsia preferenziale per la proposta di legge sugli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabiliStrano però che non siano informati che presso l’esecutivo di Palazzo Vitale giace da qualche settimana una articolata,soppesata, studiata proposta di legge urbanistica

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610 luglio 2014 Campobasso

Parola dei Vescovi:“Chi inquina è tenuto a riparare”

Questo che segue è un documento importante, che merita di essere letto con attenzione.Parla di Bussi sul Tirino e, non solo, dei tanti Bussi che sono ancor più vicino a noi o lon-tano. Parla della terra che viene divorata invece di essere curata e custodita per le gene-razioni future. Parla di uno sviluppo che non tiene conto dell'ambiente e del paesaggio, cioèdel ritratto del territorio che ci circonda, che, quanto più è ricco di biodiversità e delle curadell'uomo, tanto più è bello. Un documento che serve a dare energie necessarie e fiduciaa chi partecipa e si ribella ai "disastri necessari" ed a chi non ha ancora riflettuto sui disastriche vengono proposti e programmati da una classe politica e dirigente che pensa solo alprofitto e non sa che esso è la negazione del domani.----------È a tutti nota la situazione dell’area industriale di Bussi sul Tirino in provincia di Pescara

e la contaminazione delle matrici ambientali nei pressi degli impianti e nelle aree limitrofe,tanto da essere definita “la più grande discarica di rifiuti chimici di tutta Europa”.Come Pastori della Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana, per amore alla nostra

gente e alle future generazioni, non possiamo restare indifferenti rispetto ai problemi cheriguardano strettamente la parte di terra che ci è stata affidata: “Davvero il pianeta è casache ci è stata donata, perché l’ abitiamo responsabilmente, custodendone la visibilità ancheper le prossime generazioni” (Una nuova sobrietà per abitare la terra, Ufficio Nazionale perl’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana, 2 febbraio2008). L’inquinamento in Val Pescara ha provocato gravi danni all’ambiente e a molte per-sone e continuerà a provocarne se non si pone riparo con una bonifica integrale, che risani

l’ambiente. Noi vescovi, con un documento del mese di luglio del 2008, Una nuova sobrietàper abitare la terra, abbiamo già fatto sentire la nostra voce riguardo alla nostra terra sem-pre più minacciata da uno sviluppo che di fatto non tiene conto del “peso” che ha sull’am-biente in cui viviamo. Anche Papa Francesco nella catechesi del 21 maggio 2014 ha sottolineato la necessità

di custodire il creato: “Dobbiamo custodire il creato perché è un dono che il Signore ci hadato, è il regalo di Dio a noi; noi siamo custodi del creato. Quando noi sfruttiamo il creato,distruggiamo il segno dell’amore di Dio. Distruggere il creato è dire a Dio: “non mi piace. …Equesto non è buono: ecco il peccato…Dio perdona sempre, noi uomini perdoniamo alcunevolte, ma il creato non perdona mai e se tu non lo custodisci lui ti distruggerà”.Queste parole chiare e profonde richiamano la responsabilità morale di tutti, in particolare

chi ha inquinato ed è tenuto a riparare, ecco perché facendoci portavoce delle popolazioniche continuamente si rivolgono a noi, chiediamo che il male fatto, in modo particolare quellodella Val Pescara, venga riparato. Dove è stata accumulata la ferita dell’inquinamento, ci siala riparazione con una bonifica integrale. Questa sarà il segno che è dovuto come giustiziae apertura di speranza. Il Signore, risvegli i cuori al senso di responsabilità e conceda unfuturo alla nostra terra perché essa possa restare per tutti casa abitabile, spazio di vita perle generazioni presenti e future.

Tommaso ValentinettiPresidente della Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana

Arcivescovi e Vescovi della Ceam

L’Ambito Territoriale Sociale con Comune capofila Campobasso,comprendente 24 amministrazioni comunali dell’area, ha aderito alprogetto nazionale denominato “ Home Care Premium” propostodall’Inps – Gestione ex Inpdap, che prevede interventi in favore disoggetti non autosufficienti e fragili, nonché azioni di prevenzionedella non autosufficienza e del decadimento cognitivo, attraversoprogetti innovativi e sperimentali di Assistenza Domiciliare. Il progetto, diretto ai dipendenti e pensionati pubblici utenti della

gestione Ex Inpdap, loro coniugi conviventi e loro familiari di primogrado non autosufficienti residenti nei Comuni dell’Ambito Sociale,

ad oggi sono 153 i beneficiari, è articolato in "prestazioni socio as-sistenziali prevalenti" a cura di “Family Care Givers” e “prestazionisocio assistenziali integrative” a cura dell’Ambito Sociale attraversoil Raggruppamento temporaneo d’imprese AWA, affidatario del pro-getto. L’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso e il Raggrup-pamento AWA hanno organizzato un corso di formazione a titologratuito, che si articola in due giornate 11/16 luglio 2014, per ope-ratori (Assistenti Familiari, Colf, Badanti, Volontari) e familiari coin-volti nelle attività di Assistenza domiciliare. Il corso sarà presentatodomani alle 11 il presso il Palazzo ex GIL .

Assistenti familiari, domani la presentazione

del corso

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Il sindaco nomina i componentidella Giunta, tra cui un vicesindaco,e ne dà comunicazione al Consiglionella prima seduta successiva allaelezione. Così recita il secondocomma dell’articolo 46 del Tuel(Testo unico degli enti locali) maBattista ha disatteso la disposi-zione. Nel corso del primo Consi-glio comunale che si è tenutolunedì 7 luglio, infatti, il neo sindacodi Campobasso ha comunicato al-l’assemblea i componenti dell’Ese-cutivo ma non ha fatto alcun

riferimento al vicesindaco. Anche se tutti sanno che molto

probabilmente il ruolo spetterà a Bi-biana Chierchia, non c’è stata la no-mina e la comunicazione ufficiale alConsiglio. L’argomento non è statotrattato e non è stato inserito nel-l’ordine del giorno a conferma dellamancata applicazione dell’articolo46 del Tuel. Nessuno degli esponenti dell’op-

posizione, alcuni dei quali vantanoanche anni di esperienza ammini-strativa , ha fatto notare all’aula

l’anomalia che non può essere con-siderata di poco conto. L’immediatadesignazione del vicesindaco, in-fatti, serve a garantire all’ammini-strazione e alla città la continuitàdell’azione del primo cittadino nelcaso in cui quest’ultimo dovesseavere un impedimento. Il mancatorispetto della norma, dunque, nonpuò passare come una semplice di-strazione. E’ opportuno, dunque, che Batti-

sta ripristini al più presto la legalitànominando il suo vice.

710 luglio 2014Campobasso

Palazzo San Giorgio, Battista “dimentica” di nominare il suo vice

Le organizzazioni sindacali Cisl Fp e Ugl comunicano che il per-sonale dipendente della Società Fisiomedica è da ormai 7 men-silità senza stipendio e che restano ancora nella incertezza delloro futuro sia dal punto di vista economico e sia, ancora piùgrave, da quello occupazionale.Infatti non pare si sia dissoltal’ombra della mobilità poiché risulta che la proprietà, nonostantegli accordi di sospensione, voglia riprenderla.Tale soluzione ricadrebbe non solo sul personale ma sopratuttosull’utenza in termini anche di qualità di prestazioni e di sicu-rezza sulla salute dei malati. La proprietà si pone davanti al pa-ventato problema di difficoltà finanziaria con metodi dirisoluzione che fanno riflettere: come fa a parlare di mobilità, eforse anche di futuri licenziamenti, quando organizza turni di la-voro con solo personale ausiliario –OSS, OSSS- senza preve-dere la presenza di una figura infermieristica?Quali garanzie riesce a dare a chi ha bisogno di cure ed assi-stenza?Questo è quanto i sindacati denunciano pubblicamente e rap-presenta anche l’occasione per rinnovare la richiesta di tavolitecnici presso la Regione, Asrem ed a tutte le Autorità ed Istitu-zioni che sono disposte ad aiutarci per la garanzia del Lavoroe dei Servizi erogati alla collettività.Le organizzazioni sindacali sono in attesa dell’incontro che ilPrefetto di Campobasso vorrà fissare per il tentativo di concilia-zione a seguito delle iniziative vertenziali in essere, il cui esitosarà determinante per eventuali ulteriori azioni a difesa dei la-voratori e dei servizi.

Dipendenti Fisiomedica da sette mesi senza stipendio, la denuncia dei sindacati

Disattesa la norma secondo cui il primo cittadino deve designare chi lo sostituisce e comunicarlo al Consiglio nella prima seduta successiva all’elezione

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TERMOLI - Circa 79.000euro da destinare al sociale ein particolar modo alla costi-tuzione di un fondo per af-frontare l’emergenzaabitativa e la difficoltà dimolte famiglie nel far frontealle utenze domestiche e allespese mediche. Il fondo potràessere realizzato da un latocon il risparmio dei gettoni di

presenza dovuto alla ridu-zione del numero dei consi-glieri e riportando lecommissioni consiliari al nu-mero di 5 e non 6, come sonoattualmente, e dall’altro ga-rantendo il pagamento delgettone di presenza ai solimembri effettivi delle com-missioni consiliari, con esclu-sione dei capigruppo.

È questo il senso della pro-posta di delibera protocollatain Municipio e firmata daiConsiglieri Paolo Marinucci eDaniele Paradisi. Vista la grande valenza so-

ciale dell’iniziativa, la propo-sta rimarrà all’ufficio dipresidenza a disposizione ditutti i Consiglieri comunaliche vorranno sottoscriverla.

1010 luglio 2014 Termoli

San Basso, prossimoil sorteggio delle barche per processione a mare

TERMOLI - I consiglieri Paolo Marinucci e DanieleParadisi hanno presentato una interrogazione al Sin-daco sull’iter autorizzativo per la costruzione di unacentrale a biomasse nel Nucleo Industriale di Termoli,in prossimità di un area in cui, secondo i dati del-l’Arpa, sono stati già rilevati parametri fuori dalla

norma. Chiedono inoltre al Sindaco la posizione del-l’amministrazione in merito alla costruzione e gliadempimenti che metterà in atto; Come si pensa diindividuare il soggetto responsabile per la realizza-zione del piano di caratterizzazione e soprattutto qualii tempi.

Aiutare le famiglie in difficoltà con l’economiadei gettoni di presenza

TERMOLI – Sabato 19 luglio ci sarà la consueta estrazione deibiglietti con i nomi delle barche che usciranno in mare il prossimo3 agosto e, tra queste, quella che avrà l’onore di portare in proces-sione il patrono San Basso, e le altre due che trasborderanno le au-torità e la banda, seguite a distanza dagli altri natanti dellamarineria. L’estrazione avverrà alle ore 21 nella piazza antistantela Cattedrale nel borgo antico e sarà presieduta dal Vescovo delladiocesi, monsignor Gianfranco De Luca e dal sindaco AngeloSbrocca. Un rituale quello dell’estrazione che raccoglie tutta la marineria

termolese e le loro famiglie in attesa di sapere quale l’imbarcazioneche porterà il Santo in processione anche se, per questa edizione,potrebbe avvenire un fatto mai avvenuto in precedenza per spon-tanea volontà. Visto che lo scorso anno molti pescherecci sonostati multati dalla Capitaneria di Porto per aver imbarcato personein più del consentito, gli armatori stanno seriamente pensando dinon prendere parte alla processione a mare. Comunque i parerisono contrastanti ma alla fine varrà la ragionevolezza e la devo-zione nei confronti del Patrono e tutto procederà regolarmente.

TERMOLI - Si continua a discu-tere sui tagli alla sanità e oggi alleore 17 nella sala consiliare del Mu-nicipio si terrà una conferenzastampa da parte dei Consiglieri diopposizione. Verrà illustrato l’or-

dine del giorno con la richiesta diConsiglio comunale monotematicoaperto sulla sanità e sul futurodell’ospedale San Timoteo. Inter-verranno all’incontro con i rappre-sentanti della stampa i sette

consiglieri di opposizione MicheleMarone, Antonio Di Brino, France-sco Roberti, Francesco Rinaldi, Ni-colino Di Michele, Remo DiGiandomenico ed Annibale Ciar-niello.

Tagli alla sanità, presentato ordine del giorno

Opposizione chiede informazionisulla centrale a biomasse

TERMOLI - La Capitaneria di Porto di Termoli ha dira-mato la chiamata per un marittimo con qualifica di mari-naio da imbarcare a bordo del motopeschereccio“Fenicia” iscritto al registro di Termoli che esercita lapesca costiera locale. Gli interessati dovranno presen-tarsi l’11 luglio entro le ore 11 negli uffici della Capitaneria

di Termoli muniti di: libretto di navigazione o foglio di ri-cognizione di 1^ CTC, tesserino che attesti l’iscrizionenei registro pescatori e certificato medico di visita pre-ventiva d’imbarco per i soli marittimi muniti di libretto dinavigazione ( 1 CTG della Gente di mare), visita bien-nale in corso di validità.

Chiamata d’imbarco per marinaio

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BASSO MOLISE – Non è andatotroppo per il sottile il Vescovo delladiocesi Termoli – Larino monsignorGianfranco De Luca in un incontrodurante il quale ha chiesto a fortevoce lavoro per i giovani. “Ma può essere che in questa

terra così bella, così intrapren-dente e così ricca di tradizioni nonsia anche un luogo dove possanoesserci giovani che fanno ’e-e’,che studiano e lavorano? – hadetto il Vescovo –“. Poi non ha di-sdegnato di ripetere le frasi dettedal Papa nella sua recente visita inMolise: “Quel né - né vorremmotradurlo in è – è” e poi anche inmerito al “’Piano Garanzia Gio-vani” e alla “Programmazione eu-ropea” dei prossimi anni ha dettoche “manca che il programma delGoverno nazionale per i giovanitrovi una collocazione giusta sulnostro territorio. Mi sembra che siamo ancora un

po’ in ritardo nella nostra regione e

auspico che non nasca un progettocon copia incolla presi da altre re-gioni ma nasca un accordarsianche se può essere faticoso puòessere più lungo ma è importanteraccordarsi con quello che accadenel nostro territorio e nelle aree piùinterne. Tutto questo va fatto in un modo

serio e tempestivamente perchénon possiamo arrivare sempredopo”. Durante l’incontro sono state

presentate le attività del Progettodi accompagnamento lavorativoPolicoro, del Microcredito Senapae l’esperienza del corso “CulturalManager”. Monsignor De Luca èanche presidente onorario dell’as-sociazione “Un Paese per giovani”che ha organizzato l’incontro ed èstato il responsabile a illustrarne lefinalità. “Si tratta di un’associazione che

accoglie i giovani per seguirli in unpercorso di accompagnamento alle

aziende, far superare deficit che sihanno quando si esce dalla scuolae collocandoli in tirocini formativiper permettere l’esperienza praticache nella scuola manca. 370 per-sone sono venute allo sportello, 60hanno già svolto un tirocinio forma-

tivo e il 10 per cento si è trasfor-mato in contratti di lavoro nei set-tori meccanica e carpenteria, inaziende che producono fermentilattici, pizzerie, ristorazione in ge-nere, saloni per acconciatori conun’età che va dai diciotto anni in su

ma – conclude il presidente del-l’associazione - non mancano gliultraquarantenni tanto che unpaese per giovani sta diventandoanche uno sportello per le personeadulte del Basso Molise e del restodella provincia di Campobasso”.

1110 luglio 2014Termoli

Il vescovo De Luca, bisogna favorire l’occupazione dei giovani

CAMPOBASSO - Durante la seduta dell’ultimo Consiglio regionale ilcapogruppo di Sel, Domenico Ioffredi, ha presentato un ordine del giornosulla sospensione degli sfratti per morosità incolpevole autorizzati dal-l’Istituto Autonomo Case Popolari nei confronti di 176 nuclei familiari edi questi molti in Basso Molise. “In questo contesto – scrive Ioffredi –, nonsi può infatti non tener conto della grave crisi economica che da anni at-tanaglia il nostro Paese e, in particolare, la nostra regione. Una situazioneche sta producendo disoccupazione ed erosione del potere di acquistodelle famiglie. Da qui, la sempre crescente morosità imputabile alla difficile situazione

finanziaria dei nuclei familiari, non ascrivibile a profili di volontarietà e,anzi, destinata alla moltiplicazione. Con l’ordine del giorno ho chiesto diavviare tutte le possibili procedure volte al contenimento della situazionedi disagio e, in particolare, di implementare un provvedimento, straordi-nario e d’urgenza, per la sospensione immediata degli sfratti. L’aula ha de-ciso di rinviare l’ordine del giorno alla prossima seduta come primo punto.Nel frattempo – conclude il capogruppo di Sel -, si provvederà ad iden-tificare le situazioni effettivamente bisognose di intervento”.

IACP, Ioffredi presenta ordine del giorno per bloccare gli sfratti

BASSO MOLISE – L’onorevole del Pd Laura Venittelli tempo ad-dietro presentò una interrogazione al Governo nazionale sulla cri-minalità in basso Molise ritenendo che “da un’estate all’altracriminalità e banditismo non mollano la presa sul territorio delbasso Molise e la rapina della notte scorsa sulla statale 16 ne è lachiara prova. Ma la preoccupazione profonda risiede più sulle infil-trazioni di una malavita di diverso lignaggio, che di episodi a se stanti,come evidenziato nell’interrogazione discussa la scorsa settimanaa Montecitorio”. La deputata poi si addentra sulla risposta avuta al-l’interrogazione da parte del sottosegretario di Stato del Ministerodell’Interno Domenico Manzione presso la Commissione Affari co-stituzionali, della presidenza del Consiglio e Interni. “Nell’interro-gazione, risalente al settembre scorso e proposta sulla scorta dellasequela di rapine a banche e uffici postali che crearono allarme so-ciale nella popolazione, chiedemmo se il Viminale fosse a cono-scenza di questa recrudescenza, quale fosse il grado dicoordinamento e di interazione delle forze dell’ordine e accen-demmo i riflettori sulle possibili contaminazioni di natura criminalecon la presenza di esponenti affiliati alla criminalità organizzata, po-nendo l’accento sulla possibilità di finanziare un sistema di video-sorveglianza sulla costa molisana e a Termoli”. Nella risposta ilsottosegretario riferisce che dal 2011 al 2013 il numero dei criminisia addirittura sceso, tranne che sul numero delle rapine. “La situa-zione della pubblica sicurezza nel basso Molise, in particolare a Ter-moli e negli altri comuni costieri, è costantemente monitorata dallaprefettura di Campobasso. L’analisi dei dati non evidenzia segnali di un deterioramento del

quadro complessivo, anche perché non risultano radicate nel ter-ritorio consorterie criminali strutturate sul modello mafioso, comeemerge dalle azioni info-investigative e di monitoraggio nei settoridegli appalti pubblici, delle cessioni e acquisizioni di immobili e delleattività commerciali di possibile interesse. L’andamento complessivodei reati nel capoluogo non presenta situazioni di particolari criti-cità, in quanto l’indice complessivo della delittuosità, a partire dal2011 e sino al 2013, mostra una tendenziale diminuzione. Tale datotrova conferma anche nei primi mesi dell’anno corrente. Analogasituazione è riscontrabile nei comuni di Termoli – ad eccezione deldato sulle rapine – e di Petacciato, mentre in quello di Campoma-rino si evidenzia un incremento generale dei delitti. Anche alla lucedi tali dati, assicuro che l’attenzione delle forze dell’ordine rimanealta e che nessun segnale di allarme, ancorché minimo, viene trascu-rato. Ciò è attestato dalla ferma risposta repressiva concretizzatasiin diverse operazioni di polizia giudiziaria, che hanno portato all’ar-resto degli autori di una serie di furti e rapine verificatisi nel bassoMolise. Tali operazioni hanno evidenziato il carattere di “importa-zione” dei fenomeni delittuosi nell’area molisana, in quanto gli ar-restati sono risultati di provenienza pugliese e campana. In merito

alla organizzazione del sistema della sicurezza sul territorio, le pia-nificazioni generali e i dispositivi straordinari di controllo, anchenelle località adriatiche a più elevata esposizione al rischio di attivitàcriminali, hanno garantito e garantiscono adeguati livelli di efficaciadell’azione di prevenzione e contrasto. I relativi interventi sono statipiù volte esaminati, sia nel corso di riunioni di coordinamento delleForze di polizia, sia in sede di comitato provinciale per l’ordine e lasicurezza pubblica, con il coinvolgimento anche degli amministratorilocali. Nell’ultima riunione di tale comitato, tenutasi la scorsa setti-mana, sono state messe a punto, per il periodo estivo, iniziative spe-cifiche volte all’intensificazione dei servizi di prevenzione e controllodel territorio, di polizia stradale sui principali itinerari turistici, non-ché di quelli di ispezione e verifica sull’esercizio delle attività com-merciali, di intrattenimento e svago. Per quanto attiene alladotazione organica del personale operativo della polizia di Stato,presso la questura di Campobasso e il commissariato distaccato diTermoli, si registra un decremento di sole 9 unità rispetto all’orga-nico previsto di 191 unità.Tale carenza risulta parzialmente bilan-ciata dalla presenza di 15 operatori tecnici della polizia di Stato che,nell’espletamento delle loro mansioni, contribuiscono alla funziona-lità delle strutture. Sottolineo – continua la risposta del sottosegre-tario - che nello scorso mese di ottobre sono stati già assegnati 3appartenenti al ruolo degli agenti ed assistenti per le esigenze e, inoccasione della prossima immissione in ruolo di agenti della poliziadi Stato, prevista per il secondo semestre del corrente anno, sonostate avviate procedure per l’eventuale assegnazione di ulteriori ri-sorse, compatibilmente con le esigenze dei diversi uffici e repartidel territorio nazionale. Voglio dunque assicurare che, nonostantele limitazioni imposte dalla “spending review”, questa Amministra-zione riserva la massima attenzione possibile alla situazione dei pre-sidi di polizia, al fine di garantire sempre adeguati livelli dei servizidi sicurezza. Con specifico riferimento alla videosorveglianza, ricordo che il

Molise non rientra tra le regioni ricomprese nell’area d’interventodel Programma Operativo Nazionale “Sicurezza per lo SviluppoObiettivo Convergenza 2007-2013”, che costituisce il serbatoioper i finanziamenti anche di tali sistemi di controllo del territorio.A Termoli, peraltro, è attivo un sistema di videosorveglianza a ge-stione comunale, di sicuro ausilio alle attività di prevenzione e con-trasto dei fenomeni di microcriminalità e vandalismo. In ogni caso,la prefettura continuerà a riservare la massima attenzione ai temidel controllo del territorio e quindi anche alla possibilità di imple-mentare i sistemi di videosorveglianza con il coinvolgimento ditutti i soggetti interessati”. “ Ringraziando il sottosegretario – con-clude l’onorevole Venittelli - abbiamo voluto ribadire la richiestache il Molise, considerabile ancora isola felice nel Centrosud, ri-manga tale e che ci si dovrà impegnare affinché rimanga tale”.

Sicurezza sul territorio, il Governorisponde all’onirevole Venittelli

CAMPOMARINO – L’amministrazione comunale, considerato che ilComune ha un vasto territorio rurale che gravita su Nuova Cliternia,nonché Campomarino Paese e i residenti sono costretti a spostarsi in autoo con mezzi pubblici per poter raggiungere la spiaggia, ha deciso di agevo-lare la mobilità dei cittadini, soprattutto quelli sprovvisti di auto propria ocon difficoltà economiche, verso Campomarino Lido al fine di consentirea tutti la fruizione dei benefici del mare. Pertanto ha istituito un servizionavetta per il trasporto dei residenti da e per Campomarino Lido nei mesiestivi, con corse giornaliere da Campomarino Centro e Nuova Cliterniaper Campomarino Lido fino al 30 agosto, domenica e festivi esclusi; corseserali con decorrenza dal 22/luglio al 30 agosto, domenica e festivi inclusi.Gli utenti che usufruiranno della navetta verseranno 50 centesimi per ognicorsa, a titolo di compartecipazione al costo del servizio.

Istituito servizio navetta per il lido

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