27 luglio 2014

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L'Oscar del giorno lo assegniamo al No al- l'eolico. I componenti di diverse associa- zioni ambientaliste e non hanno manifestato dinanzi al tribunale di Larino contro l'eolico selvaggio. Proprio l'area del basso Molise è stata particolarmente inte- ressata dal proliferare di pale eoliche e, per questo, le associazioni hanno inteso portare in piazza lo sdegno delle popola- zioni anche per richiamare la magistra- tura, particolarmente vigile sull'argomento, a tenere alta la guardia su quanto già re- gistrato e sulle azioni che si intendono an- cora mettere a segno. L’Oscar del giorno al No all’eolico Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. L'ineffabile assessore ha in- cocciato nella decisione del Tar in merito al piano di dimensionamento scolastico registrano la correzione di alcune, speci- fiche, parti del provvedimento adottato. La bocciatura si affianca alla denuncia dei giovani universitari circa l'aumento delle tasse universitarie e la mancata predisposizione, da parte del suo asses- sorato, di interventi pure garantiti. Se a questo si aggiungono le critiche sulla questione lavoro la 'frittata' politica è fatta. GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 158 - DOMENICA 27 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

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Autostrada, il dietro front di Frattura

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Page 1: 27 luglio 2014

L'Oscar del giorno lo assegniamo al No al-l'eolico. I componenti di diverse associa-zioni ambientaliste e non hannomanifestato dinanzi al tribunale di Larinocontro l'eolico selvaggio. Proprio l'area delbasso Molise è stata particolarmente inte-ressata dal proliferare di pale eoliche e,per questo, le associazioni hanno intesoportare in piazza lo sdegno delle popola-zioni anche per richiamare la magistra-tura, particolarmente vigile sull'argomento,a tenere alta la guardia su quanto già re-gistrato e sulle azioni che si intendono an-cora mettere a segno.

L’Oscar del giornoal No all’eolico

Il Tapiro del giornoa Michele Petraroia

Il Tapiro del giorno lo diamo a MichelePetraroia. L'ineffabile assessore ha in-cocciato nella decisione del Tar in meritoal piano di dimensionamento scolasticoregistrano la correzione di alcune, speci-fiche, parti del provvedimento adottato.La bocciatura si affianca alla denunciadei giovani universitari circa l'aumentodelle tasse universitarie e la mancatapredisposizione, da parte del suo asses-sorato, di interventi pure garantiti. Se aquesto si aggiungono le critiche sullaquestione lavoro la 'frittata' politica èfatta.

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggioQuotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 158 - DOMENICA 27 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

Page 2: 27 luglio 2014

E’ un duro colpo quello subitodal vicepresidente della RegioneMolise Michele Petraroia a conclu-sione dell’ultima ConferenzaStato/Regioni (il coordinatore degliassessori regionali al Lavoro,Gianfranco Simoncini, ha inoltratoal Presidente del Consiglio dei mi-nistri una nota in cui si rimettonole deleghe delle Regioni in materiadi ammortizzatori sociali in de-roga). Gli è franato sotto i piedi ilterreno su cui, da quando è al go-verno del Molise, ha potuto cele-brare non già e non tantol’obiettivo di mantenere e dare la-voro, quanto, invece, il trionfodella cassa integrazione in de-roga. Ne hanno beneficiato in 3.813

lavoratori per i quali da oggi il fu-turo sarà più fosco, come lo saràper la politica del tampone prati-cata dal Nostro, costretto ora, im-periosamente, a cambiaredirezione, marcia e registro. Saràil caso infatti si dedichi al Pluri-fondo Fse – Fers 2014-2020 pertrovare le risorse da convogliare acopertura dei meccanismi assi-stenziali degli ammortizzatori so-ciali e, maggiormente, agliinvestimenti che possono gene-rare sviluppo e lavoro, mettendoda parte la inveterata propensionea distribuire risorse a pioggia purdi raccattare consensi elettorali. Binario obbligato, questo, di una

politica ferrea di programmazione,

con scelte mirate e risorse con-centrate. Binario obbligato peruna classe dirigente che non haavuto la capacità e nemmeno lasensibilità di assumere un attoamministrativo conclusivo sulladannata questione della crisi in cuisono finite la maggiori industrie lo-cali (molte della quali partecipatedalla Regione: Gam e Zuccherifi-cio), né un provvedimento legisla-tivo per traguardare un orizzontemeno fosco di quello cui siamo

ormai abituati a vedere. A Palazzo Vitale, sede della

giunta regionale, sono letteral-mente paralizzati dagli eventi edalla incombenze; si muovono allacieca, a tentoni; fanno appelli; in-vocano il Papa; invocano il Go-verno di Roma affinché riconoscala validità di un Patto per il Lavoroin cui siano incluse le aree di mag-gior crisi, corrispondenti ai Nucleiindustriali di Campobasso-Boianoe di Isernia- Venafro. Invocazioni,

suppliche, ma niente di parteci-pato, di programmato, di avviato.Un governo regionale claudicante,che pelosamente fa appello al-l’unità di intenti mentre imperter-rito continua nella politica divisiva,di pura contrapposizione. Per chi avesse dei dubbi può ac-

cedere (seppure a fatica) all’homepage della Regione Molise perrendersi conto della quantità edella qualità degli atti deliberatividella giunta e del consiglio, delle

leggi approvate e delle proposte dilegge in esame. Avrà chiaro il qua-dro della povertà d’idee e delle ini-ziative. E capire perché mai siastata raggiunta la soglia di 3.813lavoratori in cassa integrazione (inderoga); perché ristagnano nelpantano dell’inedia e della incon-cludenza le questioni relative allaGam di Boiano, all’Ittierre di Petto-ranello e allo Zuccherificio di Gu-glionesi, cui potremmo aggiungerei lavoratori del Korai, della FinMo-lise e di Molise Dati che sono filia-zioni dirette della Regione Molise.Perché enti strumentali quali gliEnti provinciali per il turismo,l’Azienda autonoma di soggiornodi Termoli, l’ex Ersam, MoliseAcque e quant’altre realtà costi-tuiscono il substrato dei servizi ter-ritoriali, siano costretti asopravvivere a se stessi e a nonessere rilanciati. Perché la rico-struzione post-terremoto del 31 ot-tobre 2002 sia stata ridotta ad unarappresentazione di meriti inesi-stenti (leggasi Salvatore Ciocca)e di colpe inconsistenti (il governodi Michele Iorio), ancorché a unasorta di giostra su cui far salire escendere personaggi che devonofar carriera (ultima della serie ladottoressa Scaralatelli) o l’hannogià fatta (Riccardo Tamburro), pri-vando di lavoro le imprese, di se-renità le famiglie danneggiate dalsisma, e di futuro i precari dellaProtezione civile.

227 luglio 2014

Con la rottura sulla cassa integrazione in deroga nel corso della Conferenza Stato/Regioni

TAagliolto

CAMPOBASSO. A seguito delleiniziative sindacali condotte nellescorse settimane, in particolare lamarcia per il lavoro del 28 giugno,e a fronte dell’incalzare delle di-verse crisi aziendali e di situazionipreoccupanti dal punto di vista oc-cupazionale, si è tenuto palazzoVitale l’incontro tra il presidentedella Regione Molise, Paolo diLaura Frattura, il vicepresidenteMichele Petraroia, e i segretari ge-nerali di Cgil, Cisl, Uil, Del Fattore,Notaro, Sasso. Nel corso dell’in-

contro si è sottolineata la neces-sità di rilanciare l’impegno con-giunto della Regione, delleorganizzazioni sindacali e dellealtre forze sociali per il riconosci-mento dell’area di crisi per Vena-fro-Isernia-Bojano in modo che

possa essere attivato al più prestoil tavolo di confronto in sede mini-steriale. Tale impegno vedrà prota-goniste le organizzazioni sindacaliai vari livelli, regionali e nazionali,anche con iniziative che porte-ranno delegazioni di lavoratrici e

lavoratori a Roma sotto il Ministerodello sviluppo. Per ciò che riguardalo Zuccherificio, evidenziata la po-sitività dell’apertura dell’impiantogià dalla giornata di ieri, i sindacatihanno affermato la necessità diesercitare una forte pressione sul

Governo nazionale e la Unione eu-ropea per dare una solida prospet-tiva alla filierabieticolo-saccarifera. Nel corsodell’incontro le organizzazioni sin-dacali hanno sottolineato l’esi-genza ormai improcrastinabile didare risposte concrete e tempe-stive a tutte le vertenze aperte sulterritorio. Proprio a questo fine siterranno incontro specifici a partiredalla prossima settimana.

Lavoro, occorre un pianoI sindacati hanno incontrato il presidente della Regione per affrontare i temi sul tappeto

A Petraroia gli è franatoil terreno sotto i piedi

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LARINO. Tre associazioni e unpartito uniti da un pensiero unico:territorio è legalità. Con EmilioIzzo, Nicola Frenza, Romano DeLuca e il sostegno di Tiiziano DiClemente, il comitato Molise,Abruzzo, Lazio e Campania controle Camorre, l’osservatorio moli-sano della legalità e l’associazioneCaponnetto, insieme al Partito deicomunisti lavoratori, hanno mani-festato simbolicamente davanti altribunale di Larino.Intorno a loro polizia e carabi-

nieri per assicurarsi che tutto fi-lasse liscio, mentre i promotorispiegavano a stampa e cittadi-

nanza la ragione di una iniziativache ha voluto evidenziare i meritidi un tribunale come quello fren-tano, che a loro dire tutela la legge

maggiormente rispetto ad altre epiù blasonate realtà. Ma l’appunta-mento non era solo limitato a que-sto, poiché è stato presentato un

esposto alla Procura locale controil proliferare dell’Eolico selvaggio.Striscioni, bandiere e manifesti

con cui rafforzare la cultura della

legalità e a dar loro man forte èsceso anche il presidente dellacommissione anticorruzione Vin-cenzo Musacchio.

CAMPOBASSO. Torna l’insurrezione dei “no”all’autostrada del Molise. Un’opera che da anni è

al centro di un battito che ha visto, da sem-pre, destra e sinistra contrapposte. Il “si”dei primi contro il “no” dei secondi.Anche gli attuali governanti regionalicapeggiati da Paolo di Laura Fratturahanno condotto una campagna eletto-rale all’insegna della ribellione all’infra-struttura. Tra i nomi illustri cheosteggiano l’autostrada del Molise c’èquello l’architetto Franco Valente, can-didato a sostegno di Paolo Frattura alleultime regionali in quota Sel. Il profes-

sionista venafrano, seppur indignato (aragione) per la nuova propensione frattu-riana dovuta al cambio di idea post eletto-rale, si ritrova a fronteggiare una replica delgovernatore. Stavolta però Frattura tuonaavendo ragione: i fondi dell’autostrada non

possono essere impegnati per altri progetti, néper superstrade né per treni elettrici. Lo ha dovutocapire sulla sua pelle, rifilando una serie di bruttefigure già all’indomani della sua elezione, quandoanche Frattura seguiva la linea delle associazioniribelli. Salvo fare, responsabilmente, un passo in-dietro. Forse grazie anche alle pressioni dell’Idvche, al contrario del resto della coalizione di cen-trosinistra, ha sempre puntato sull’opera. Il fattoche però Frattura abbia ragione nell’andare avanticon l’autostrada che, in caso contrario, comporte-

rebbe non solo la perdita di milioni di euro maanche il pagamento di una penale per i molisani,non da al governatore il “diritto” di replicare conparole come: “Ma questi signori lo sanno cosa si-gnifica riprogrammare le risorse e far saltare deicontratti?”. Perché, forse, proprio Frattura questeparole dovrebbe pronunciarle davanti ad unospecchio guardandosi dritto negli occhi. “Pare chenon ci sia consapevolezza di ciò di cui si parla”dice. Quandanche fosse, il governatore dovrebbericordare che lui per primo ha parlato ai molisanisenza avere la consapevolezza che egli stesso re-clama oggi, ma agli altri. Paolo Frattura, con il suodietrofront responsabile, ha preso in giro migliaiadi cittadini molisani. Perché altrimenti la domandache il governatore rivolge alle associazioni la po-niamo noi al governatore stesso: quando lei, presidente, ha chiesto i voti per la

sua elezione sbandierando di non realizzare l’au-tostrada, sapeva cosa significa riprogrammare lerisorse e far saltare dei contratti? Aveva la consapevolezza di ciò di cui parlava? Ricorda, signor presidente, le sue dichiarazioni

del 1 marzo 2013 rilasciate alle agenzie di stampanazionale che titolavano: “Frattura comincia bene:no all’autostrada Termoli San Vittore”? Eppure lei è stato il primo a mettere a rischio

l’opera visto che quelle dichiarazioni cadevano aridosso dell’incontro del Cipe che doveva apporrel’ultima firma. E’ nel suo costume non gradire lecritiche, soprattutto se arrivano da cittadini che

l’hanno appoggiata candidandosi al suo fianco. Ma lei per una volta riesce a calarsi nei panni di

quanti le hanno dato fiducia, schierandosi in primapersona, ed oggi si ritrovano un presidente che fail contrario di quanto programmato? In una competizione alla pari, con la serietà pro-

pria di un uomo delle istituzioni che si candida agovernare una Regione, secondo lei se nonavesse contrapposto l’opera, i ribelli di oggi avreb-bero votato per lei, per Massimo Romano, perIorio o per il Movimento 5 stelle? Con quale risultato per la sua persona? Per tutte le altre domande che le pongono i so-

stenitori del “no all’autostrada”, le consigliamo distudiare bene lo status quo. Si informi bene comemai il primo tronco finanziato è quello centrale. Ilsuo predecessore Iorio glielo ha già spiegato inuna intervista del 2013, quando le ha tirato leorecchie per la sua contrapposizione “inco-sciente”, dicendo che si era deciso di finanziare iltratto centrale perché era l’unico modo per otte-nere successivi finanziamenti per far collegarequella parte dell’opera con le due autostrade ai li-miti (San Vittore da un lato Termoli dall’altro). E si riveda bene anche la questione appalti. Altrimenti corre il rischio, come spesso le capita,

di fare affermazioni puntualmente smentite ilgiorno successivo dai suoi stessi atti. Detto in altritermini, per una volta nella storia, parli e si com-porti da presidente.

Giovanna Ruggiero

327 luglio 2014

Esponenti di diverse associazionihanno manifestato a Larino

TAagliolto

Il presidente della Regione replicaalle associazioni contrarie all’opera: i soldi non si possonoutilizzare altrove

Eolico, la protesta in tribunale

Autostrada, stavolta Frattura ha ragione

Paolo Frattura

Page 4: 27 luglio 2014

CAMPOBASSO. "Siamo molto soddisfattiper la grande condivisione, attenzione e se-rietà con cui si è lavorato in commissioneAgricoltura per approvare all'unanimità il pac-chetto di emendamenti al Dl Competitività. Inquesto modo abbiamo aumentato di molto ilpeso delle misure di Campolibero confluitenel Decreto. Tutto il lavoro svolto nelle ultime

settimane è stato possibile grazie anche allacollaborazione del ministro Martina e del vi-ceministro Olivero che hanno agevolato e la-sciato piena autonomia alla commissionenelle scelte che sono state adottate". Lo di-chiara il capogruppo del Pd in commissioneAgricoltura Roberto Ruta al Senato, interve-nendo alla conferenza stampa organizzata

questa mattina a Palazzo Madama alla pre-senza del ministro Maurizio Martina. "Ab-biamo finanziato l'estensione dei creditid'imposta per innovazione, reti d'impresa ede-commerce sia nell'Agricoltura che nel set-tore della Pesca e dell'Acquacoltura. Ilmondo ha "fame" di prodotti italiani e noi vo-gliamo agevolare le filiere agoalimentari ita-

liane favorendo la creazione di reti d'impresaper essere più forti sui mercati internazionali.Per questo bisogna puntare con decisionesulla qualità dei prodotti favorendo l'aggrega-zione e agevolando l'internazionalizzazionedelle nostre aziende".

"Il decreto contiene anche un pianod'azione importantissimo a sostegno dell'in-serimento dei giovani nell'attività agricola conla possibilità di usufruire dei mutui decennalia tasso zero. Naturalmente - continua Ruta -sappiamo che questo è solo il primo tempoper una vera riforma del settore agricolo, ilsecondo sarà l'approvazione del collegatoAgricoltura alla legge di Stabilità attualmentein discussione in commissione al Senato". "Ci siamo confrontati - conclude Ruta- con

tutti i soggetti coinvolti nella filiera agroali-mentare, dalla produzione alla commercializ-zazione dei prodotti, abbiamo raccoltoistanze, registrato le criticità, così come ab-biamo condiviso la necessità di compiere unagrande scommessa collettiva e nazionale inagricoltura, utile a rilanciare il sistema Paeserafforzando l'export del Made in Italy: in que-sto senso l'appuntamento con Expo 2015rappresenta un' occasione da non perdere, acui prepararsi in modo ineccepibile, utiliz-zando tutti gli strumenti di collaborazione isti-tuzionale".

Il 22 luglio scorso il Sole24ore hapubblicato “La nuova Agricolturadell’Italia”, un interessante articolodi Fabrizio Barca, che inizia conuna mezza verità quando dice“Negli anni recenti molti, tra i qualichi scrive, hanno dovuto rivalutareil ruolo dell'agricoltura nello svi-luppo del Paese”. Mezza e non sa-crosanta verità, visto che questasua rivalutazione, frutto di onestàintellettuale, che io sappia, non ri-guarda molti, ma pochi altri. E’ co-munque un fatto significativo cheuna personalità come Barca, cheha avuto un ruolo importante comedirigente del Ministero dell’econo-mia e come sottosegretario delGoverno Letta, prenda atto dellasottovalutazione, se non dimenti-canza, del ruolo dell’agricoltura daparte della cultura e della classepolitica e dirigente del NostroPaese. E’ da augurarsi che anche altri,

che, non solo nel passato maanche nel presente, si sono dimen-ticati dell’agricoltura, seguanoBarca in questa sua riflessione,alla quale va il merito di riportareal centro l’agricoltura e, con essa,il territorio che, insieme con altrerisorse e valori, spiega e rappre-senta. Al centro dello sviluppo,visto che è proprio il suo sposta-mento da perno dell’economia aun ruolo del tutto marginale unadelle ragioni importanti di quel ral-lentamento dello sviluppo econo-mico che, nel 2008, va in blocco erende la crisi del Paese ancor piùpesante che in altri.Un tipo di sviluppo che all’agri-

coltura ha rubato pianure e i terrenimigliori di questo nostro Paese conla cementificazione spietata ven-duta, ancora oggi, come segno dibenessere e di civiltà.Lo dimostrano i dati della dra-

stica diminuzione della superficieagricola, del numero di imprese edi addetti, a partire dall’abbandonodelle aree, considerate, all’iniziodel boom economico, “arretrate”,poi “sottosviluppate” e, solo ultima-mente, “marginali” e – lo voglio

credere - con il suo significato di“poste ai margini”, che, ultima-mente, stanno cogliendo un inte-resse sproporzionato, per meallarmante. L’agricoltura, una voltamessa ai margini della cultura edello sviluppo, ha, non a caso, pa-gato per prima il prezzo di questaesclusione, anticipando di quattroanni la pesante crisi causata dalfallimento di un sistema che sitenta di rianimare con tante respi-razioni bocca a bocca, che, però,non fanno altro che aggravare lasituazione invece che risolverla.Tant’è che neanche le risorse

considerevoli dei vari programmicomunitari sono servite a dareforza a un’agricoltura posta ai mar-gini e svuotata di programmi e di

progetti, soprattutto di una strate-gia di marketing fondamentale percompetere e vincere sul mercatoglobale. Risorse comunitarie che,con la loro distribuzione a pioggia,sono servite, però, ad alimentare ilsottogoverno, indebitare leaziende e ad arricchire solo i forni-tori di trattori, concimi e antiparas-sitari. In questo modo l’agricoltura,soprattutto con la sua zootecnia in-dustrializzata, ha contribuito all’in-quinamento di vaste aree e iproduttori agricoli sono stati resiservi inconsapevoli delle multina-zionali. Certo, non sono mancate politi-

che che hanno inciso profonda-mente e positivamente comequelle della qualità, soprattutto

quando questo elemento, fonda-mentale in un mercato globaledove il consumatore si vuole sen-tire garantito, trova nel territorio lasua origine.Un aspetto che, a partire dagli

anni ’60 con i vini Doc e Docg e,poi, dagli anni ’90, con le indica-zioni geografiche Dop e Igp, riser-vate alle restanti categorie diprodotti riconosciuti con un mar-chio a carattere europeo, ha por-tato l’Italia a vivere primati con lesue 262 eccellenze dop e Igp, parial 23% delle eccellenze comples-sive prodotte (1186) dai restantipaesi europei, di cui 15 di originedei paesi extra Ue. Un elementoquesto ben ripreso nel Piano stra-tegico per l'innovazione e la ri-

cerca nel settore agricolo, alimen-tare e forestale presentato dal mi-nistro Maurizio Martina nei giorniscorsi per la discussione pubblica.Un documento interessante, chemerita l’attenzione non solo delmondo agricolo o degli addetti ailavori, ma anche di chi vuole dav-vero contribuire a dare una pro-spettiva di futuro alle nuovegenerazioni. Un documento posi-tivo per i tanti temi trattati, tutti digrande interesse, che, a mio mo-desto parere, manca di una pre-messa quanto mai necessariaoggi, il territorio. Un bene finito sulquale riflettere attentamente, cosìcome ha fatto Fabrizio Barca sul-l’agricoltura, se si vuole ridare cen-tralità al settore primario erenderlo, così, perno di quel nuovotipo di sviluppo improntato tuttosulla sostenibilità e compatibilità, ilsolo di cui ha bisogno il nostroPaese e il mondo intero per usciredalla pesante crisi percorrendouna strada nuova, del tutto diversadal passato, prima che sia troppotardi. Ecco perché il territorio di-venta una priorità, una premessaindispensabile per una correttaprogrammazione dell’agricoltura e,con essa, dello sviluppo econo-mico dell’Italia. Tutto diventa credibile se il primo

atto è quello che porta a bloccare ilfurto di questo bene primario, il ter-ritorio, a partire proprio dalle areeinterne, quelle marginali, fra lequali sono da comprendere nonsolo l’Appennino, ma, l’insiemedelle regioni meridionali ed insu-lari, le più esposte a invasioni di at-tività che limitano le risorse e ivalori propri del territorio. In primoluogo l’agricoltura con il furto diterreno fertile e, come tale, neces-sario per il cibo che, in queste areepiù che altrove, ha potenzialitàenormi per esprimere qualità, maanche storia, cultura, paesaggi,biodiversità, ambienti e tradizioni.Una miniera d’oro che il Paese nonsi può permettere di regalare al-l’avidità e alla stupidità.

Pasquale Di Lena

427 luglio 2014 TA

agliolto

Se la politica…

“Competitività, i primi passi”Il senatore Ruta ritiene positivi gli interventi per investire nell'agroalimentare

Page 5: 27 luglio 2014

CAMPOBASSO. Tar Molise si èpronunciato sul piano di dimensiona-mento scolastico, accogliendo il ri-corso proposto dalla Provincia diCampobasso, respingendo invecetutti gli altri. In sostanza, nel ricorsoaccolto e proposto, per l’ente provin-ciale, dall’avvocato Matteo Iacovelli,sono state annullate sia la delibera diGiunta regionale numero 251 del 17dicembre 2013 (con cui il Consiglioregionale ha approvato il Piano Re-gionale di dimensionamento dellarete scolastica per il periodo2014/2016, con variazioni rispetto aipiani provinciali) nella parte in cuiprevede la conservazione dell’Istitutoomnicomprensivo di Vinchiaturo, siala delibera della giunta Regionale delMolise numero 20 del 21 gennaio2014 nella parte in cui attiva il nuovoindirizzo didattico di Liceo sportivoper l’anno scolastico 2014/2015,presso il Liceo Scientifico “D’Ovidio”di Larino, in luogo del Liceo Scienti-fico “Alfano” di Termoli.In sostanza l’Istituto Professionale

Servizi Enogastronomici e OspitalitàAlberghiera (l’Alberghiero) resta ag-gregato, come nei piani della Provin-cia di Campobasso, all’I.I.S. diBojano; mentre, il Liceo Sportivo na-scerà a Termoli. Ha avuto, dunque,ragione il presidente della Provincia,Rosario De Matteis, che lo scorsofebbraio, quando il ricorso è statoinoltrato, affermò in una nota stampa,quello che è stato confermato dal TarMolise, ovvero che “la norma pre-vede che l’organizzazione della retescolastica sia delegata alle Regionisulla base dei piani provinciali, spe-cie per le scuole secondarie di se-condo grado. In particolare laProvincia contesta alcune difformitàalla Regione: in primo luogo la loca-lizzazione del liceo sportivo in Larino,mentre noi avevamo indicato il liceoscientifico “Alfano” di Termoli, città esede più idonea per ospitare tale ti-pologia di scuola. Il ragionamento vaallargato anche tenendo in conside-razione i collegamenti, la vicinanzacon altre e due regioni, la popola-

zione e le prospettive, nonché la di-sponibilità di strutture sportive (pi-scina, campi da tennis, palestre,piste di atletica, polo velico e cam-petti in erba sintetica, di proprietàdella Provincia o esterne senzaoneri). In secondo luogo, un’altrascelta non condivisibile è stata quellaillogica e illegittima tesa al manteni-mento della configurazione dell’Isti-tuto omnicomprensivo di Vinchiaturo.Noi avevamo aggregato l’istituto al-berghiero di Vinchiaturo – spiegò DeMatteis – all’I.I.S. di Boiano perché lanorma tende alla eliminazione degliomnicomprensivi e per risolvere lacriticità numerica dell’istituto boia-nese che, in virtù di una proiezionefutura, rischia di scomparire. Quindialla base del nostro ricorso ci sonoviolazioni di leggi, di linee guida, ec-cesso di potere per irragionevolezza,illogicità manifesta e contradditto-rietà”. Respinti, invece, gli altri ri-corsi, proposti dai Comuni diMontefalcone nel Sannio, Montero-duni, Cerro al Volturno e Palata

527 luglio 2014TA

agliolto

L'intervento

Il Tar ha dato ragione alla Provincia di Campobasso sul piano di riordino delle scuole

Dimensionamento scolastico, Regione battuta

di Michele PetraroiaIn base ad un Decreto della Presidenza del Consi-

glio dei Ministri il 29 luglio andranno in scadenza gli in-carichi dirigenziali presso gli Uffici Scolastici Regionalied il Ministero dell’istruzione entro tale termine ha l’ob-bligo di nominare i nuovi Provveditori agli Studi nellesingole regioni. La novità del decreto è che il Molisenon risulterà più aggregato all’Abruzzo con una diri-genza interregionale ma avrà un proprio dirigenteanche se di seconda fascia che si rapporterà diretta-mente col Ministero sulla falsariga di ciò che sarà at-tuato anche in Umbria e Basilicata. Riprendendo unanota di sollecito dello scorso anno ho inoltrato istanzaal Ministro Giannini ed ai Capi-Dipartimento del

M.I.U.R. per chiedere l’assegnazione tempestiva siadel nuovo Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionaleche quella degli altri incarichi dirigenziali vacanti cherendono problematica la gestione dell’organizzazionescolastica sulle due province e sul territorio. Conte-stualmente ho puntualizzato che necessita sbloccarecon massima urgenza l’immissione in ruolo degli undicivincitori di concorso alla dirigenza delle istituzioni sco-lastiche in modo tale che le n.54 strutture regionali ap-provate con il Piano di Dimensionamento possanoavere tutte un dirigente titolare superando reggenzeanacronistiche e penalizzanti per gli studenti e per lafunzionalità didattica. Fermo restando il pronuncia-mento del TAR che da indiscrezioni pare che abbia

confermato la riduzione da n. 82 a n. 54 istituzioni sco-lastiche autonome, anche se con qualche piccola mo-difica riferita a singole aggregazioni locali, èindispensabile che il Molise venga messo in condi-zione dal Ministero dell’istruzione di poter disporre diuna struttura dirigenziale in grado di pianificare gliadempimenti dell’anno scolastico 2014-2015 in tempoutile e a salvaguardia dei diritti degli studenti e delleloro famiglie. A tal fine i preposti uffici dell’AssessoratoRegionale all’istruzione stanno predisponendo unprovvedimento di riordino in materia di scuola, forma-zione e conoscenza, teso a recepire le innovazioni le-gislative nazionali e migliorare la funzionalità delsistema scolastico molisano.

Organizzazione del sistema scolastico regionale,sollecito il ministero della pubblica istruzione

CAMPOBASSO. Si è riunito aCampobasso il nuovo consigliodi amministrazione dell’Enteper il Diritto allo Studio del Mo-lise, composto dal presidenteCandido Paglione e dai compo-nenti Claudio Russo, AlfonsoCantone, Angelo Giannini eMassimo Barbato.Una riunione a 360 gradi, nel

corso della quale è stato appro-vato il nuovo bando per leborse di studio e per le provvi-denze economiche per il pros-simo anno accademico2014/15, più semplice rispettoall’anno precedente, e che pre-senta diverse novità come adesempio la possibilità di rettifi-care eventuali errori da partedegli studenti e la precedenzain graduatoria, a parità di pun-teggio, ai candidati che aves-sero genitori costretti aricorrere agli ammortizzatori so-

ciali.Il termine ultimo per la pre-

sentazione delle domande è fis-sato per il 25 settembre 2014 enelle prossime ore il bandosarà online sul sito dell’ente(www.esu.molise.it).Tra gli altri argomenti affron-

tati, l’intenzione di trasferirel’Ente per il diritto allo studiouniversitario dalla storica sededi via Zurlo ad una più vicinaalle facoltà dell’ateneo, che siaaccessibile anche ai diversa-mente abili, e la possibilità diallargamento dell’offerta dellamensa per gli studenti dellasede di Isernia. “Si apre unnuovo corso – dichiara il presi-dente Candido Paglione – e noisiamo al fianco degli studenti,con l’intento di migliorare e diampliare l’offerta dei servizi,compatibilmente con le disponi-bilità economiche dell’ente”

Insediati i nuovi amministratoriApprovato il bando per le borse di studio

Esu Molise, il nuovo consiglio

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Un primo sopralluogo al terrenocomunale (16mila metri quadri inleggero declivio) in agro della Fra-zione di S. Stefano per verificarela possibilità di realizzarvi un im-pianto sportivo da destinare priori-tariamente al rugby. Che, come sisa, fino alla venuta del Papa, pergli allenamenti e per le partite dicampionato ha utilizzato il terrenodel “Romagnoli”. Pensare di tor-navi, rimettendo in sesto la recin-zione, è un azzardo chel’amministrazione comunale nonvuole correre e tantomeno la Re-gione che del “Romagnoli” è pro-prietaria. Quel sito oramai èsacrale e ogni ipotesi laica non hacittadinanza. Finanche l’idea diutilizzarlo parzialmente per la co-struzione della sede regionale ri-schia di andare definitivamente aramengo e con essa il diritto/do-vere della Regione di razionaliz-zare la spesa pubblica, sapendoche tra le prime voci c’è quella cheriguarda i fitti passivi: oltre tre mi-lioni all’anno. Interessa a qual-cuno? Certo non a coloro che inmassa perorano di vedere il “Ro-magnoli” trasformato in una sortadi Eden popolato di bambini chegiocano, di mamme coi bebè incarrozzino, di anziani dediti allalettura e/o alla contemplazione, digiovani a crocchi (magari disoccu-pati o in cassa integrazione, comepiacerebbe all’assessore al LavoroMichele Petraroia) che socializ-zano e si scambiano suggerimentie pareri sul senso della vita (!).

Ignari che di fianco scorre la mag-giore corrente di traffico in città, eche le condizioni climatiche localisono tali che in quel punto concen-trano le peggiori manifestazioniper molti mesi dell’anno. Ignari del-l’esistenza a qualche centinaio dimetri del più bel giardino all’ita-liana (la Villa De Capoa, ricca diverde, di viali alberati e di spaziper le attività ludiche) che per de-cenni ha funto da luogo d’incontroe, come piace oggi esprimersi, per

“socializaree”. Non sappiamoquale sarà la soluzione tecnica eamministrativa che consentirà allaRegione di mettere a disposizionel’area del “Romagnoli” (indubitabil-mente gratis) per farne un’area disvago e/o da dedicare in ricordodella visita di Papa Francesco. Ac-quistata dal Comune di Campo-basso nel 1985 per 6 miliardi di lirecon la precipua destinazione asede regionale. Se in questo no-stro Paese le leggi, le norme e i re-

golamenti contano ancora qual-cosa (di cui dubitiamo fortemente),e non prevalgono qualunquisticimoti dell’animo e della fede, nonvediamo semplice né facilmenterealizzabile per la Regione Molisedisfarsi di un bene pubblico in fa-vore di iniziative ed opere che nonle competono. Comunque, che del“Romagnoli” sia al momento pre-clusa la destinazione sportiva sene sono convinti alfine anche i re-sponsabili della società di rugby

che ieri l’altro insieme al sindacoBattista e all’assessore ai lavoripubblici Pietro Maio e ad alcunirappresentanti del Coni, hannopreso parte al sopralluogo al ter-reno comunale di S. Stefano, rica-vando l’impressione che possafare al caso, ovvero ad essere si-stemato e attrezzato come areasportiva, quindi per l’attività rugbi-sta campobassana. Un approccio;una prima valutazione; un primogiro d’orizzonte con prospettive piùche soddisfacenti che però devonotrovare l’assenso e la partecipa-zione finanziaria del Coni (Creditosportivo). Il sindaco e l’assessoresi sono detti fiduciosi che tutto svi-lupperà per il meglio, mettendo asegno due obiettivi: un nuovo im-pianto sportivo e la “salvezza” del“Romagnoli”. Il terreno di cuistiamo parlando si trova a qualchecentinaio di metri dalla strada ascorrimento veloce “Rivolo”, chein quel punto lambisce il territoriodi S. Stefano e potrebbe realizzareil sogno degli abitanti della Fra-zione di collegarsi rapidamente alcapoluogo. Ma un inghippo buro-cratico sollevato da un tecnicodella Provincia pare stia bloccandoil finanziamento e la realizzazionedell’innesto. La possibilità di ag-giungere l’impianto sportivo ai mo-tivi per cui è necessario collegarsial “Rivolo” dovrebbe aiutare a ri-muovere l’ostacolo burocratico el’ostinazione di chi lo ha sollevato.Almeno si spera.

Dardo

In giro per il Molise con le autod’epoca. Gara di eccellenza, nelfine settimana, organizzata dalClassic car club Molise di Campo-basso, sabato 26 e domenica 27luglio, con la settima edizione della"Targa del Matese - TrofeoEduardo D'Ermes", manifestazionedi regolarità classica, con rileva-menti di passaggio. L'evento, vale-vole per il Campionato nazionaleAsi di auto storiche, si articolerà su

due tappe, con circa 150 chilometridi percorso complessivo e 45prove speciali. A Isernia la partenza e l’arrivo

della due giorni. Ma la competi-

zione toccherà anche i diversi cen-tri dell’Alto Molise, tra cui Agnone,snodandosi tra paesaggi naturali-stici di grande pregio e sugge-stione. “Anche per il 2014 – ha

spiegato il presidente del Classiccar club Molise, Pietro Gabrieli –abbiamo voluto riproporre unagara storica, la Targa del Matese,che si svolse a Campobasso negli

anni ’31, ’32, ’33. Uno sforzo orga-nizzativo notevole per il nostroclub, che però ci proietta in unoscenario nazionale di grande pre-stigio”.

727 luglio 2014Campobasso

A proposito del “Romagnoli” e delle possibili alternative La Regione Molise vorrebbe disfarsi di un bene pubblico in favore di iniziative ed opere che non le competono

Auto d’epoca; classic car club Molise diCampobassi organizza La settima targadel Matese-trofeo Eduardo D’Ermes”

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In questi giorni la FLC CGIL Mo-lise è tornata a denunciare il gravestato di abbandono in cui versanole scuole pubbliche della regione.Ha promosso assemblee con i pre-cari, un presidio davanti alla Prefet-tura di Campobasso ed ha chiestoun incontro alla delegazione parla-mentare molisana. Al Prefetto diCampobasso è stato consegnatoun documento che riassume le dif-ficoltà in cui si trovano le scuolemolisane, per effetto dei tagli agliorganici, per le riduzioni delle ri-sorse e per la contrazione deltempo scuola. E’ in attesa di poterincontrare la delegazione parla-mentare per condividere proposteconcrete sulle iniziative, anche le-

gislative, che essa potrebbe assu-mere in merito alla garanzia di unascuola pubblica adeguata per glistudenti molisani. Intanto anchel’Ufficio Scolastico Regionale hacomunicato di aver chiesto al MIUR70 posti in più, tra docenti e perso-nale ATA, perché gli organici asse-gnati non consentono di coprire lerichieste fatte dalle scuole. Anzi,sono necessari ulteriori posti di so-stegno per garantire ai ragazzi di-sabili il diritto all’integrazionescolastica ed a un’istruzione indivi-dualizzata. Questa disposizioneconferma quanto denunciato in piùoccasioni dalla FLC CGIL Molise:con i numeri assegnati non è possi-bile fare scuola in regione. Viene

messo in discussione il diritto costi-tuzionale all’istruzione. Gli ulterioritagli di 40 posti, previsti dal MIURper il prossimo anno scolastico, do-cumentano la scelta dell’Ammini-strazione di ridurre gli organici aprescindere. Infatti, il provvedi-mento di richiesta di nuovi organiciavanzato dall’USR Molise, dimo-stra, inequivocabilmente, che dauna parte si riduce e dall’altra sichiedono altri posti per consentirealle scuole di poter funzionare. Bi-sogna smetterla con una politicache non si interessa del futuro dellenuove generazioni. Un futuro chepassa, inizialmente, attraversoun’istruzione adeguata. Le disfun-zioni ed i problemi derivanti da

queste riduzioni sono sotto gliocchi di tutti: classi pollaio, au-mento del numero di ore d’insegna-mento, mancanza di risorse per ilrecupero e per l’integrazione, im-possibilità di tenere aperte lescuole per le iniziative program-mate, compensi non percepiti perle attività svolte, segreterie ridotteall’osso con disservizi amministra-tivi conseguenti. In questi ultimianni le scuole sono state costrettea vivere nell’emergenza. La politicadei tagli e quella delle riduzioni lehanno stremate. Occorre unanuova stagione nella quale siponga al centro dell’attenzione l’im-portanza di investire in istruzione eformazione. Sono questi, infatti, gli

ambiti entro i quali far ripartire unaprospettiva di crescita e di sviluppoin Molise. La certificazione delle diverse

crisi aziendali, che viene fatta quo-tidianamente in regione, potrà es-sere superata solo da interventirisolutivi ed investimenti nei settoridella conoscenza. Tutto il restorappresenta un palliativo che puòdare una boccata d’ossigeno nelbreve periodo, ma risulta, com’èevidente, uno strumento inade-guato rispetto alla complessitàdella crisi odierna. Intanto prose-gue la mobilitazione. Per il 30 lu-glio il Coordinamento dei precaridella scuola ha annunciato un’altraassemblea a Campobasso.

827 luglio 2014 Campobasso

Il concerto del primo agosto diElio e le Storie Tese a Sepino nonsi svolgera’ a causa delle possi-bili avverse condizioni del tempo,le quali impedirebbero alle squa-dre ed alla regia di poter girare leimmagini del documentario cheandra’ in onda sulle reti nazionali.In alternativa, con una tempi-

stica molto stretta che non per-mette di organizzare grandieventi a pagamento, la direzionedel WMP in accordo con il Co-mune di Sepino, ha deciso di of-frire il concerto dei 99 Posse informa totalmente gratuita, in data9 agosto. Prima di loro 5 band italiane

mentre a seguire 5 Dj, com’erastato gia’ preventivato per il primoagosto.Tutti coloro che hanno acqui-

stato la Prevendita di Elio pos-sono recuperare l’intero importosemplicemente recandosi con ilbiglietto presso il punto vendita incui hanno acquistato il biglietto.

Scuola, organici insufficienti,anche l’Usr chiede 70 posti in più

World Music Project, salta il concerto di Elio e le Storie Tese

La Flc Cgil ha consegnato al prefetto di Campobasso un documento che riassume le difficoltà del settore

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TERMOLI. Stavolta c’era dav-vero poca fiducia per immaginareun momento simile, ma lo Zucche-rificio del Molise è come un gatto,ha sette vite.Quaranta giorni circa di lavora-

zione, 240mila tonnellate di bietoleattese sui piazzali per produrre32mila tonnellate di zucchero e230 lavoratori impiegati, di cui 80fissi e 150 avventizi.Sono queste le cifre della cam-

pagna saccarifera 2014, inaugu-rata stamani allo Zuccherificio delMolise, alla presenza dei verticidella giunta regionale Frattura eFacciolla, del management dellaNewco Fusco e Baranello, del ve-scovo di Termoli-Larino De Luca edi decine e decine di altre persone,tra cui dipendenti, loro familiari e itrasportatori.Quattro i tir carichi di

barbabietole fermi sin dal mattinoin attesa dell’apertura ufficiale deicancelli, avvenuta a cavallo delle10, con un contenuto cerimonialein cui il presule ha richiamato i va-lori e l’amore per la terra e i suoifrutti e Frattura ha sottolineato il la-voro svolto per far decollare loZuccherificio a dispetto dei tantigufi che avevano già decretato lafine dello stabilimento. Il primo ca-mion si è fermato sulla pesa ed èsaltato anche il tappo dello spu-mante appena il vescovo ha termi-nato la sua benedizione.Momenti intensi anche quando

le bietole sono state trasferite dalnastro fino all’area di stoccaggio.Ma ora la battaglia più compli-

cata sarà quella di salvaguardarenegli anni a venire continuità pro-duttiva e filiera nel Centrosud.

1027 luglio 2014 Termoli

San Basso, più gentesulle barche

Estate termolese al via

TERMOLI. Manca poco più di una settimana alla festività diSan Basso e qualcosa si muove, finalmente.Nella giornata di ieri un tecnico del Rina, il Registro navale

italiano, proveniente da Ortona, si è recato al porto di Termolie ha effettuato delle misurazioni e prove di carico statico percercare di calibrare al meglio la possibilità di portare quantapiù gente possibile sui pescherecci nella processione a maredel 3 agosto, tra due domeniche, sempre nel rispetto dellanormativa e della sicurezza.Insomma, un’operazione che è servita per dare più sostanza

alla forma, e non è un gioco di parole, dove per forma inten-diamo il numero di persone da ospitare in base alla lunghezzadelle imbarcazioni e per sostanza le unità che potranno saliregarantite dalla solidità stessa delle barche.Un’azione di verifica per la cui tempestività le marinerie tutte

ringraziano il comandante della Guardia costiera AntonioNasti, che visto il momento difficile, è riuscito a farla compierecon un risparmio del 70% sul costo che di solito sostengonogli armatori.Tra i beneficiari di questa missione tecnica anche i natanti

della piccola pesca, come i vongolari, anche loro potranno farsalire a bordo più persone e Viva San Basso!

TERMOLI. Non ci saranno eventidi minore o maggiore portata, al dilà di possibili preferenze personali.Il sindaco di Termoli AngeloSbrocca ha esordito ringraziando lastruttura comunale e scusandosiper il ritardo con cui è stato assem-blato e varato il cartellone del-l’estate termolese 2014, ritardoobbligato visti i tempi di insedia-mento della nuova amministra-zione. Un costo di 150mila euro,budget che non vedrà eventi spa-rire dal palinsesto, ma calibrati,dove si è riuscito a risparmiare fi-nanche sui fuochi pirotecnici (6milaeuro). Per il primo cittadino vitale ri-

sparmiare, anche per dare unsenso di austerity in un periodo par-ticolarmente difficile per la popola-zione e la gente nel complesso.Tratto peculiare il voler estendere

gli eventi in tutti i quartieri, a comin-ciare da un trittico teatrale a DifesaGrande, esperimento approcciatodall’ex vice sindaco e assessore alTurismo nella giunta Greco FilippoMonaco ormai 8 anni fa, questo dal18 al 20 agosto.Novità di calendario lo sposta-

mento del festival del Folklore nellaprima decade di agosto e addirit-tura il Premio Termoli in inverno, acavallo delle festività natalizie, de-

stagionalizzazione decisa un po’per necessità e un po’ per scom-messa, per accendere più luminosiriflettori sull’evento di arte contem-poranea.Piatto forte saranno i Manhattan

Transfer il 29 agosto in piazzaDuomo, nell’ambito dell’Eddie LangJazz Festival, e il concerto di Edo-ardo Bennato per San Basso, ilclassico 5 agosto, in piazza delPapa.Capisaldi le tre festività, quella

patronale, i fuochi del 15 agostocon la festa del Mare e la Sagra delPesce.Il 12 agosto ci sarà la festa del

libro in Piazza Monumento.Un gradito ritorno, quello dello

Skamoscio d’argento, per SanRocco e la due giorni della sagradel pesce, il 22 e 23 agosto.Ritorno anche per il jazz, col 26 e

27 agosto, con sul palco SarahJane Morris e Rosalia De SouzaIl cartellone è stato presentato ol-

treché dal primo cittadino, dai presi-denti di commissione Oscar Scurtie Antonio Giuditta, il dirigente Al-fredo dalla Torre e i dipendentidell’ufficio Turismo della TorrettaBelvedere e alcuni tra collaboratoriesterni e organizzatori.Ci saranno eventi a pagamento,

al teatro Verde, con Biagio Izzo l’11agosto, I Mudù il 14 e Dodi Batta-glia il 17.Infine, la Notte blu ci sarà a set-

tembre, affidata alla cura delle as-sociazioni locali.

Da ieri a pieno regime le macchine per la lavorazione delle barbabietole

E' stato presentato il cartellone da un costo di 150mila euro

Zuccherificio, lavoro per 40 giorni

Effettuato il carico statico sulle imbarcazioniper la processione a mare

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BONEFRO. L’evento ormai diventato ap-puntamento per migliaia di persone prove-nienti da tutta la regione e turisti stranieri cheaffolleranno i borghi del piccolo paesino, ar-riva alla sua V Edizione. Anche quest’anno non mancheranno sor-

prese, la notte del 4 agosto nei meravigliosiborghi del centro storico di Bonefro, la musicadal vivo dei sax e altri strumenti allieterà laserata, i colori dei spettacoli pirotecnici da-ranno brio alla serata, non mancheranno iprodotti artigianali delle migliori aziende tracui: Fattoria Rosa con i suoi caseari, Filiermo-lise pasta artigianale, Bio Sapori, Az. AgricolaPaladino con la sua famosa Treccia, delizie diAgnone con il pane casereccio e la mozza-rella di bufala, i frutti di bosco raccolti nei ter-reni di Bonefro dall’Az. Agricola Iarocci“Delizie di Monte Matte”, i dolci per grandi epiccini dell’Azienda Torzi con esperienza dal1977, i profumati tartufi molisani distribuiti daSapori di Bosco e Iorio Tartufi, per soddisfarei palati più fini ci sarà la sovrana tintilia delmolise delle migliori cantine Molisane tra cui,

Angelo D’Uva, Giagnacovo, Masseria Flocco,Salvatore e Di Tullio. Il gustoso miele molisano dell’azienda

Pucci e D’Addario. L’Associazione Macchia-relle riproporrà come la scorsa edizione i gu-stosi arrosticini abruzzesi, non mancherannointrattenimenti anche per i più piccoli con gio-chi e gonfiabili curati dalla palestra midasportdi Bonefro, inoltre ci saranno i lavori artigia-nali fatti a mano con feltro e altre stoffe pre-giate i lavori delle famose ceramiche“D’Addario” di Sant’Elia a pianisi.La mostra fotografica “frammenti del pas-

sato” allestita lungo il percorso da Egidio Ci-coria, dove tuffarsi per rivivere il passato evedere foto di Bonefro ormai rare. Insommasembri che anche quest’anno non manchinulla. Il sindaco Dott. Montagano Giuseppeaugura di trascorrere una liete serata a tutti ivisitatori, ringraziando sin da ora tutte leaziende che prenderanno parte all’evento.Evento realizzato dall’Assessorato alla Cul-tura del Comune di Bonefro.

CAMPOMARINO. Archiviata la fe-stività patronale di Santa Cristina,nell’ultimo fine settimana di lugliotorna aspra la critica della mino-ranza consiliare, che con la voce dasolista di Antonio Saburro (Campo-marino di tutti) sferza la giunta Cam-milleri. “Stiamo giungendo allaconclusione della stagione estiva2014 e a oggi la maggior parte deilotti di terreno non edificati ancora,risultano pieni di canne che oltre-passano le proprietà private persporgere abbondantemente sullestrade pubbliche. Una di queste èsicuramente Via Delle Gardenie(quella più famosa), in effetti, qui lecanne la fanno da padrona.Lungo tutta la via vi è la presenza

costante di canne, che da lotti pri-vati, sporgono abbondantemente.Questo è un problema facilmente ri-solvibile, ma sono anni che nessunamministratore lo affronta con il giu-sto impegno. Eppure, questa è unavia molto frequentata, sia per la pre-senza di numerosi turisti e sia per imolti residenti. Soprattutto questi ul-timi, hanno segnalato più volte l’am-ministrazione negli anni precedenti,

ma nulla è stato fatto. Vicino a ViaDelle Gardenie, troviamo via Al-lende, strada anche questa moltotrafficata. Per chi la percorre dinotte, potrà notare come a metàpercorso, la via è completamentebuia. Questa volta, a differenzadelle altre, la problematica, è ditutt’altra natura. I pali ci sono e sonoanche nuovi, l’unico problema è,che a metà via, almeno in 6-7, risul-tano posizionati in modo diverso ri-spetto a tutti gli altri. La loro cattivaubicazione, non consente di illumi-nare bene la pubblica via. Visto cheil marciapiede ne avrebbe consen-tito il loro posizionamento nellastessa ubicazione di tutti gli altri, misorge il serio dubbio che si sia trat-tato di errore tecnico. La zona, oltreche essere centrale, è anche inforte espansione, pertanto credo siagiusto verificare e risolvere la pro-blematica esistente. Per comple-tare, non potevano mancare certo lebuche come per le altre vie. Anchequi, qualcuno rischia di rimettercigomma e cerchio, se con la propriaauto, percorre Via Allende e svoltasu Via Crispi”.

1127 luglio 2014Termoli

ROMA. C’erano proprio tutti alla pre-sentazione al presidente Renzi a Pa-lazzo Chigi della nuova JeepRenegade realizzata dal gruppo FiatChrysler Automobiles (Fca). Con inprima fila il presidente di Fiat, John El-kann, e l’amministratore delegato delgruppo, Sergio Marchionne, la nuovaautovettura è stata presentata al pre-mier Matteo Renzi, primo modello nellastoria del marchio Jeep costruito in Ita-lia, proprio presso lo stabilimento Satadi Melfi (Basilicata), dove opera l’inge-gnere termolese Ennio Meccia, tra icapo progettisti della vettura che conorgoglio è presentata così: “è la primavolta che in Italia facciamo una Jeep.Siamo carichi di entusiasmo. Parlanoda sole, sono dei gioiellini”. La qualitàdella vettura, sottolinea un altro ope-raio, “l’avete vista. Noi siamo pronti, en-tusiasti e colpiremo il mondo. Ce lafaremo”, ma non solo, per lui, inoltre, “ilrilancio di queste nuove vetture dà una

grossa linfa, una nuova vita e un nuovoentusiasmo a tutti i lavoratori dello sta-bilimento. Parliamo di circa 10 mila la-voratori tra lo stabilimento e i principalifornitori che ruotono a queste vetture.L’impegno sociale che sentiamo è qual-cosa di importante e di forte”.Questa nuova versione della Jeep

Renegade, amplia la gamma Jeep a li-vello globale e rappresenta il debuttoufficialmente del brand ‘off road’ pro-dotto in Italia. La vettura sarà diffusa inpiù di 100 Paesi nel mondo, inclusi gliStati Uniti, ed è dotata di efficienti mo-torizzazioni turbodiesel e benzina, di-sponibili nelle configurazioni a trazioneanteriore e integrale: debutto ufficialenel commercio a partire dalla fine disettembre. Ennio Meccia, nel suo inter-vento, ha “strappato la promessa aRenzi di una visita al proprio stabili-mento lucano. Da parte nostra i compli-menti all’ingegnere meccanicotermolese.

La nuova Jeep firmata da un termolese Bonefro, tutto pronto per la

quinta edizione di “Sapori dei Borghi sotto le stelle”

“Campomarino, solo canne”La minoranza accusa l'amministrazione di scarsa programmazione

E' l'ingegnere Ennio Meccia la matita del fuoristrada Fiat

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