la valutazione di impatto ambientale (v.i.a.) · e’ uno degli strumenti riconosciuti dalla...
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LA VALUTAZIONE DI IMPATTO LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE (V.I.A.) AMBIENTALE (V.I.A.)
IngIng. . Serena ConservaSerena Conserva
Roma, 8-9 marzo 2005
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DefinizioneDefinizione
“La “La Valutazione di Impatto AmbientaleValutazione di Impatto Ambientalerappresenta una procedura tecnicorappresenta una procedura tecnico--amministrativa amministrativa volta alla formulazione di un volta alla formulazione di un giudizio di giudizio di compatibilitàcompatibilità sugli effetti che una determinata sugli effetti che una determinata attività di pianificazione o di progetto di un opera attività di pianificazione o di progetto di un opera avrà sull’ambiente globale inteso come l’insieme avrà sull’ambiente globale inteso come l’insieme delle attività umane e delle risorse naturali”delle attività umane e delle risorse naturali”
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DefinizioneDefinizione
Il termine V.I.A. implica che debba essere formulato un giudizio sugli effetti di una perturbazione (in genere di origine antropica) sull’ambiente
Il termine V.I.A. implica che debba essere formulato un giudizio sugli effetti di una perturbazione (in genere di origine antropica) sull’ambiente
Permette di valutare gli effetti che piani ed opere in progetto possono esercitare sull’ambientePermette di valutare gli effetti che piani ed opere in progetto possono esercitare sull’ambiente
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FinalitàFinalità
– considerare in fase di progettazione gli obiettivi di proteggere la salute e di migliorare la qualità della vita umana, al fine di contribuire con un migliore ambiente alla qualità della vita, provvedere al mantenimento della varietà delle specie e conservare la capacità di riproduzione dell’ecosistema in quanto risorsa essenziale di vita, di garantire l’uso plurimo delle risorse e lo sviluppo sostenibile;
– valutare gli effetti diretti ed indiretti sull’uomo, sulla fauna, sulla flora, sul suolo, sulle acque di superficie e sotterranee, sull’aria, sul clima, sul paesaggio e sull’interazione fra detti fattori, sui beni materiali e sul patrimonio culturale ed ambientale;
– garantire lo scambio di informazioni e la consultazione tra il soggetto el’autorità competente, nonché l’informazione e la partecipazione dei cittadini al procedimento
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FinalitàFinalità
E’ uno degli strumenti riconosciuti dalla politica ambientale della CEE, fondata appunto su principi di azione preventiva
E’ uno degli strumenti riconosciuti dalla politica ambientale della CEE, fondata appunto su principi di azione preventiva
Agire direttamente alla fonte anziché riparare ai danni provocati
Agire direttamente alla fonte anziché riparare ai danni provocati
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Quadro di riferimento normativoQuadro di riferimento normativo
Normativa comunitariaNormativa comunitaria
Direttiva Comunitaria 85/337/CEE
Direttiva Comunitaria 97/11/CE
Direttiva Comunitaria 2001/42/CE
Normativa nazionaleNormativa nazionale
art. 6 della Legge n. 349 dell’ 8 luglio 1986
DPCM n. 377 del 10 agosto 1988
DPCM 27 dicembre 1988
DPR n. 210 12 aprile 1996, successivamente integrato e modificato dal DPCM del 3 settembre 1999 e dal DPCM del 1 settembre 2000
Normativa regionaleNormativa regionale
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Quadro di riferimento normativoQuadro di riferimento normativo
Normativa comunitaria:
La politica ambientale dell’UE si realizza (2001) attraverso due strumenti di V.I.A.:
V.I.A. applicata a singoli progetti
V.I.A. applicata a piani e programmi (non ancora recepita dalla normativa italiana)
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Quadro di riferimento normativoQuadro di riferimento normativo
Normativa comunitaria:
Direttiva Comunitaria 85/337/CEE
Fa riferimento esclusivamente a PROGETTIPROGETTI ed OPEREOPERE pubbliche o private le cui dimensioni o caratteristiche sono tali da poter indurre cambiamenti ambientali o effetti negativi sul benessere della popolazione
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Quadro di riferimento normativoQuadro di riferimento normativo
Normativa comunitaria:
Direttiva Comunitaria 85/337/CEE
L’autorizzazione all’esecuzione di tali progetti viene concessa previa valutazione delle ripercussioni sull’ambiente tenendo in considerazione:
• La necessità di proteggere la salute umana e migliorare la qualità della vita salvaguardando l’ambiente
• La necessità di mantenere le varie specie
• La necessità di conservare la capacità di riproduzione dell’ecosistema
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Quadro di riferimento normativoQuadro di riferimento normativo
Normativa comunitaria:
Direttiva Comunitaria 85/337/CEE
In base all’art. 3 la V.I.A. deve individuare, descrivere e valutare in modo appropriato gli effetti diretti e indiretti di un progetto sui seguenti fattori:
• L’uomo, la fauna, la flora
• Il suolo, l’acqua, l’aria, il clima, il paesaggio
• L’interazione tra i suddetti fattori
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Quadro di riferimento normativoQuadro di riferimento normativo
Normativa comunitaria:
DIR. 85/337/CEEDIR. 85/337/CEEDIR. 85/337/CEE
Allegato I Allegato II
AMBITO NAZIONALEAMBITO NAZIONALE AMBITO REGIONALEAMBITO REGIONALE
Procedura VIA obbligatoria
Progetti più importanti ad elevato rischio ambientale,
sanitario, naturalistico, sociale, ecc.
DIR. 97/11/CE
DIR. 2001/42/CE
Procedura VIA obbligatoria
Progetti più importanti ad elevato rischio ambientale,
sanitario, naturalistico, sociale, ecc.
Procedura VIA non obbligatoria ma possibile
Progetti meno importanti
Procedura VIA non obbligatoria ma possibile
Progetti meno importanti
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Quadro di riferimento normativoQuadro di riferimento normativo
Normativa comunitaria:
Direttiva Comunitaria 91/11/CE
La novità più importante è l’inserimento della FASE DI SCREENINGFASE DI SCREENING o o SELEZIONESELEZIONE (art. 4, paragrafi 2 e 3) applicata solo ai progetti dell’allegato II (V.I.A. non obbligatorio)
Criteri di selezione:
•• Caratteristiche dei progettiCaratteristiche dei progetti (dimensione, produzione rifiuti, rischio incidenti, inquinamento e disturbi ambientali, ecc.)
•• Localizzazione dei progettiLocalizzazione dei progetti (sensibilità ambientale delle aree geografiche: zone costiere, parchi naturali, zone a forte densità demografica, ecc.)
•• Caratteristiche dell’impatto potenzialeCaratteristiche dell’impatto potenziale (la portata dell’impatto, la probabilità dell’impatto, ecc.)
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Quadro di riferimento normativoQuadro di riferimento normativo
Normativa comunitaria:
Direttiva Comunitaria 2001/42/CE
Include la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente (Valutazione Ambientale StrategicaValutazione Ambientale Strategica V.A.S.V.A.S.), non è ancora stata recepita dalla normativa italiana
Per “piani e programmipiani e programmi” si intendono tutti i piani e programmi:
•• Elaborati e/o redatti da un’autorità a livello nazionale, regionElaborati e/o redatti da un’autorità a livello nazionale, regionale o ale o localelocale
•• Previsti da disposizioni legislative, regolamentari o amministraPrevisti da disposizioni legislative, regolamentari o amministrativetive
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Quadro di riferimento normativoQuadro di riferimento normativo
Normativa comunitaria:
Direttiva Comunitaria 2001/42/CE
Per “valutazione ambientalevalutazione ambientale” si intende l’elaborazione di un rapporto di impatto ambientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del “rapporto ambientalerapporto ambientale” e dei risultati delle consultazioni nell’iter decisionale
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Quadro di riferimento normativoQuadro di riferimento normativo
Normativa comunitaria:
Direttiva Comunitaria 2001/42/CE
Per “rapporto ambientalerapporto ambientale” si intende la parte della documentazione del piano o del programma contenente le informazioni prescritte in art. 5 allegato I
•• Illustrazione dei contenuti e degli obiettivi principali del piaIllustrazione dei contenuti e degli obiettivi principali del piano o del no o del programma anche in rapporto con altri piani e programmiprogramma anche in rapporto con altri piani e programmi
•• Aspetti riguardanti lo stato attuale dell’ambiente e la sua probAspetti riguardanti lo stato attuale dell’ambiente e la sua probabile abile evoluzione del piano o del programmaevoluzione del piano o del programma
•• Caratteristiche ambientali delle aree interessateCaratteristiche ambientali delle aree interessate
•• Problemi ambientali esistenti, pertinenti al pano o al programmaProblemi ambientali esistenti, pertinenti al pano o al programma, , soprattutto quelli relativi ad aree di particolare rilevanza ambsoprattutto quelli relativi ad aree di particolare rilevanza ambientaleientale
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Quadro di riferimento normativoQuadro di riferimento normativo
Normativa comunitaria:
Direttiva Comunitaria 2001/42/CE•• Obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello internaziObiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello internazionale, onale,
comunitario o degli stati membri e il modo in cui si è tenuto cocomunitario o degli stati membri e il modo in cui si è tenuto conto di tali nto di tali obiettivi durante la preparazione del piano o del programmaobiettivi durante la preparazione del piano o del programma
•• Possibili aspetti significativi sull’ambiente (Possibili aspetti significativi sull’ambiente (biodiversitàbiodiversità, salute umana, flora , salute umana, flora e fauna, suolo, acqua, aria, fattori climatici, beni culturali…)e fauna, suolo, acqua, aria, fattori climatici, beni culturali…)
•• Misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più Misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più completo possibile gli eventuali effetti negativi sull’attuazioncompleto possibile gli eventuali effetti negativi sull’attuazione del pianoe del piano
•• Sintesi delle ragioni della scelta delle alternative individuatSintesi delle ragioni della scelta delle alternative individuate e descrizione e e descrizione di come è stata effettuata la valutazione, nonché le eventuali ddi come è stata effettuata la valutazione, nonché le eventuali difficoltà ifficoltà incontrate nella raccolta delle informazioniincontrate nella raccolta delle informazioni
• Descrizione delle misure previste in merito al monitoraggio
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Quadro di riferimento normativoQuadro di riferimento normativo
Normativa nazionale:
La procedura di V.I.A. in Italia è organizzata a due livelli:
•• Ambito stataleAmbito statale
•• Ambito regionaleAmbito regionale
L’elemento principale discriminante è l’appartenenza delle tipologie e delle dimensioni dell’opera
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Quadro di riferimento normativoQuadro di riferimento normativo
Normativa nazionale:
art. 6 della Legge n. 349 dell’ 8 luglio 1986
Recepisce la direttiva comunitaria n. 85/337/CEE introducendo la V.I.A. in maniera assai generale ed istituendo il Ministero Ministero dell’Ambientedell’Ambiente
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Quadro di riferimento normativoQuadro di riferimento normativo
Normativa nazionale:
DPCM n. 377 del 10 agosto 1988
DPCM 27 dicembre 1988
Si varano le disposizioni applicative della procedura di V.I.A. , gli aspetti disciplinati sono:
• Il tipo di opere che devono essere sottoposte obbligatoriamente a V.I.A
• La fase di procedura di via relativa alla comunicazione (consegna del progetto preliminare, del progetto esecutivo dell’opera e la redazione di uno studio di impatto ambientale
• La fase della pubblicità del progetto
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Quadro di riferimento normativoQuadro di riferimento normativo
Normativa nazionale:
DPR 12 aprile 1996, successivamente integrato e modificato dal DPCM del 3 settembre 1999 e dal DPCM del 1 settembre 2000
Il SIA deve contenere almeno le seguenti informazioni (allegato C )
• la descrizione del progetto, con l’indicazione dei parametri ubicativi, dimensionali e strutturali, e le finalità dello stesso
• la descrizione dei potenziali effetti sull’ambiente, anche con riferimento a parametri e standard previsti dalla normativa ambientale
• la rassegna delle relazioni esistenti fra l’opera proposta e le norme in materia ambientale, nonché i piani di utilizzazione del territorio
• la descrizione delle misure previste per eliminare o ridurre gli effetti sfavorevoli sull’ambiente
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Quadro di riferimento normativoQuadro di riferimento normativo
Normativa nazionale:OPERE SOTTOPOSTE OBBLIGATORIAMENTE A V.I.A.OPERE SOTTOPOSTE OBBLIGATORIAMENTE A V.I.A.
Artt. 3-4-5 DPCM 27/12/88 DPCM 27/12/88 ; art 1 del DPCM 10/8/88DPCM 10/8/88
• impianti industriali
• centrali termiche e impianti per la produzione dell’energia elettrica
• infrastrutture lineari di trasporto
• aeroporti
• porti e vie navigabili
• impianti tecnologici
• impianti di regolazione delle acque
• elettrodotti aerei esterni per trasporto e distribuzione en. el.
Presentazione progetto opera e studio V.I.A. al Ministero dell’Ambiente
Presentazione progetto opera e studio V.I.A. al Ministero dell’Ambiente
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Quadro di riferimento normativoQuadro di riferimento normativo
Normativa nazionale:OPERE SOTTOPOSTE OBBLIGATORIAMENTE A V.I.A.OPERE SOTTOPOSTE OBBLIGATORIAMENTE A V.I.A.
DPR 12 aprile 1996 DPR 12 aprile 1996 opere allegato A integrate con DPCM 3/9/00, DPCM 1/9/00DPCM 3/9/00, DPCM 1/9/00
• cartiere
• dighe
• industrie chimiche
• concerie
• porti turistici
• discariche rifiuti urbani, e rifiuti speciali
• stoccaggio rifiuti speciali
• impianti depurazione
• cave e torbiere
Presentazione progetto opera e studio VIA alla Regione
Presentazione progetto opera e studio VIA alla Regione
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Quadro di riferimento normativoQuadro di riferimento normativo
Normativa nazionale:OPERE SOTTOPOSTE OBBLIGATORIAMENTE A V.I.A.OPERE SOTTOPOSTE OBBLIGATORIAMENTE A V.I.A.
DPR 12 aprile 1996 DPR 12 aprile 1996 opere allegato B se in aree naturali protette (L. 394/97)(L. 394/97)
• agricoltura
• industrie alimentari
• industrie tessili, cuoio
• lavorazione metalli, carta
• interporti, porti lacuali e fluviali
• strade extraurbane, urbane, ferrovie locali
• acquedotti
• impianti smaltimento RS
• discariche RSU, RSNP
Presentazione progetto opera e studio VIA alla Regione
Presentazione progetto opera e studio VIA alla Regione
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Quadro di riferimento normativoQuadro di riferimento normativo
Normativa nazionale:OPERE SOTTOPOSTE SOLO EVENTUALMENTE A V.I.A.OPERE SOTTOPOSTE SOLO EVENTUALMENTE A V.I.A.
DPR 12 aprile 1996 DPR 12 aprile 1996 opere allegato B non localizzate su aree naturali protette
Presentazione del progetto dell’opera alla Regione per valutare se, per le sue caratteristiche, deve essere
assoggettato a V.I.A.
Presentazione del progetto dell’opera alla Regione per valutare se, per le sue caratteristiche, deve essere
assoggettato a V.I.A.
In caso di giudizio positivo In caso di giudizio negativo
Si prescinde dalla valutazione di impatto
ambientale
Si prescinde dalla valutazione di impatto
ambientale
Presentazione studio S.I.A. alla
Regione
Presentazione studio S.I.A. alla
Regione
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Quadro di riferimento normativoQuadro di riferimento normativo
Normativa regionale:
E’ opportuno distinguere:
Atti normativi che recepiscono, integrano ed attuano le normative nazionali senza nulla aggiungere in termini né di elenchi di opere né di obblighi autorizzativi
Normative che, di fatto, ampliano gli elenchi di opere o introducono nuovi ed aggiuntivi obblighi
La V.I.A. regionaleV.I.A. regionale è quella che propone gli elenchi di opere obbligate ad una V.I.A. la cui autorizzazione non viene data dalMinistero dell’Ambiente ma dall’autorità locale (Giunta Regionale o Provinciale)
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Procedura amministrativaProcedura amministrativa
CO
MP
ET
EN
TE
Progetto di nuova opera
Presentazione per l'approvazione
S.I.A. (Studio di Impatto Ambientale)
Verifiche da parte dell'ufficio tecnico preposto
Verifiche da parte altri uffici competentiAnalisi autorità tecniche (REVISIONE)Vaglio da parte delle forme di partecipazione
Richieste di supplementi di analisi
DECISIONE
COMMITENTE COMMITENTE oo
AUTORITA’ AUTORITA’ PROPONENTEPROPONENTE
AUTORITA’ AUTORITA’ COMPETENTECOMPETENTE
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Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Dal punto di vista tecnico
Lo studio di impatto ambientale (S.I.A.)Lo studio di impatto ambientale (S.I.A.)Lo studio di impatto ambientale (S.I.A.)
V.I.A.V.I.A.V.I.A.C
OM
PE
TE
NT
E
E’ un documento tecnico scientifico che raccoglie la descrizione, la previsione e la
valutazione degli impatti potenziali, prodotti, dal progetto, sull’ambiente circostante.
E’ un documento tecnico scientifico che raccoglie la descrizione, la previsione e la
valutazione degli impatti potenziali, prodotti, dal progetto, sull’ambiente circostante.
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Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Lo Studio di Impatto AmbientaleLo Studio di Impatto AmbientaleQUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICOQUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
–– Descrizione delle relazioni fra il progetto e gli strumenti di pDescrizione delle relazioni fra il progetto e gli strumenti di programmazione rogrammazione e pianificazione vigentie pianificazione vigenti
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALEQUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE–– Descrizione delle caratteristiche fisiche dell’insieme dell’insiDescrizione delle caratteristiche fisiche dell’insieme dell’insieme del eme del
progetto e delle esigenze di utilizzazione del suolo durante le progetto e delle esigenze di utilizzazione del suolo durante le fasi di fasi di costruzione e funzionamentocostruzione e funzionamento
QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALEQUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE–– Analisi della qualità ambientale con riferimento alle componentiAnalisi della qualità ambientale con riferimento alle componenti soggette soggette
al potenziale impatto del progetto proposto (popolazione, flora,al potenziale impatto del progetto proposto (popolazione, flora, fauna, fauna, suolo, acqua, aria, clima, patrimonio architettonico e archeologsuolo, acqua, aria, clima, patrimonio architettonico e archeologico, ico, paesaggio) paesaggio)
VALUTAZIONE DEGLI IMPATTIVALUTAZIONE DEGLI IMPATTI–– Descrizione qualiDescrizione quali--quantitativa degli effetti dovuti all’esistenza del progetto, quantitativa degli effetti dovuti all’esistenza del progetto,
all’utilizzazione delle risorse naturali e all’emissione di inquall’utilizzazione delle risorse naturali e all’emissione di inquinantiinanti
–– Descrizione delle misure di attenuazione degli impattiDescrizione delle misure di attenuazione degli impatti
–– Descrizione delle principali soluzioni alternative possibiliDescrizione delle principali soluzioni alternative possibili
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Procedura amministrativaProcedura amministrativa
L’ambiente nel S.I.A.L’ambiente nel S.I.A.Azioni di progetto “Qualità ed impatto ambientale”, S. Malcevschi
mod
ifich
e
emis
sion
i
ingo
mbr
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richi
amiinterferenze
com
pone
nti a
mbi
enta
li
ECOSISTEMA, PAESAGGIO, TERRITORIOSISTEMA SANITARIO E SOCIALE,
SISTEMA ECONOMICO
ECOSISTEMA, PAESAGGIO, TERRITORIOECOSISTEMA, PAESAGGIO, TERRITORIOSISTEMA SANITARIO E SOCIALE, SISTEMA SANITARIO E SOCIALE,
SISTEMA ECONOMICOSISTEMA ECONOMICO
ARIAACQUE SOTTERRANEESUOLOFLORA E VEGETAZIONEFAUNAPOPOLAZIONEOPERE DELL’UOMO
Sistemi ambientali
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Procedura amministrativaProcedura amministrativa
SORGENTE
Modello grafico di un impatto ambientaleModello grafico di un impatto ambientale“Qualità ed impatto ambientale”, S. Malcevschi
SORGENTESORGENTE
Interferenza diretta
Bersaglio ambientale
primario
Bersaglio ambientale
primario
CC
DD
Processo critico
BB
AA
Sistema ambientaleSistema ambientale
EE
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Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Modello grafico di un impatto ambientaleModello grafico di un impatto ambientale“Qualità ed impatto ambientale”, S. Malcevschi
AA
Sorgente (l’intervento in progetto che può produrre effetti significativi sull’ambiente in cui si inserisce):
• opere fisicamente definibili
• attività antropiche
Sorgente (l’intervento in progetto che può produrre effetti significativi sull’ambiente in cui si inserisce):
• opere fisicamente definibili
• attività antropiche
Azioni elementari (gli elementi dell’intervento):
• scarichi, macchinari, traffico indotto, ecc…..
Generano interferenze sull’ambiente
Azioni elementari (gli elementi dell’intervento):
• scarichi, macchinari, traffico indotto, ecc…..
Generano interferenze sull’ambienteBB
Interferenze dirette (sono le alterazioni dirette che l’intervento produce nella fase iniziale in cui vengono generate dalle azioni di progetto):
• rumori, emissioni in atmosfera o in corpi idrici, ingombro di aree, ecc
Interferenze dirette (sono le alterazioni dirette che l’intervento produce nella fase iniziale in cui vengono generate dalle azioni di progetto):
• rumori, emissioni in atmosfera o in corpi idrici, ingombro di aree, eccCC
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Procedura amministrativaProcedura amministrativa
DD
Bersagli ambientali (sono gli elementi descrivibili in termini di componenti ambientali che possono essere raggiunti e alterati daperturbazioni causate dall’opera):
• ad es. un pozzo per l’approvvigionamento idropotabile• un sito in cui nidificano determinate specie di uccelli• l’agricoltura di una zona
Bersagli ambientali (sono gli elementi descrivibili in termini di componenti ambientali che possono essere raggiunti e alterati daperturbazioni causate dall’opera):
• ad es. un pozzo per l’approvvigionamento idropotabile• un sito in cui nidificano determinate specie di uccelli• l’agricoltura di una zona
Pressione ambientale (esprime il livello di interferenza che un dato bersaglio ambientale subisce nel momento in cui viene raggiunto dalle conseguenze dell’intervento):
• ad es. per le sostanze contaminanti, la pressione è espressa attraverso l’esposizione a cui il soggetto considerato è sottoposto
• diversamente la dose è la quantità di pressione esterna che viene effettivamente assunta dal bersaglio ambientale (un organismo può essere esposto ad un determinato livello di radioattività presente nell’ambiente esterno ma di essa solo una parte raggiunge effettivamente nell’organismo stesso)
Pressione ambientale (esprime il livello di interferenza che un dato bersaglio ambientale subisce nel momento in cui viene raggiunto dalle conseguenze dell’intervento):
• ad es. per le sostanze contaminanti, la pressione è espressa attraverso l’esposizioneesposizione a cui il soggetto considerato è sottoposto
• diversamente la dosedose è la quantità di pressione esterna che viene effettivamente assunta dal bersaglio ambientale (un organismo può essere esposto ad un determinato livello di radioattività presente nell’ambiente esterno ma di essa solo una parte raggiunge effettivamente nell’organismo stesso)
EE
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Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 1 (Valutazione preliminare)Fase 1 (Valutazione preliminare)
–– Costruzione del quadro di riferimento istituzionale e normativoCostruzione del quadro di riferimento istituzionale e normativo
–– Definizione del quadro informativo sulla qualità dell’ambiente fDefinizione del quadro informativo sulla qualità dell’ambiente fisico, isico, sociale ed economico dell’area e degli usi delle risorse esistensociale ed economico dell’area e degli usi delle risorse esistentiti
–– Individuazione dei livelli di sensibilità, criticità e della capIndividuazione dei livelli di sensibilità, criticità e della capacità di acità di carico;carico;
–– Individuazione della procedura, dei parametri e dei livelli di dIndividuazione della procedura, dei parametri e dei livelli di dettaglio ettaglio attraverso lo attraverso lo screeningscreening del progettodel progetto
–– Identificazione delle alternative da considerare nella valutazioIdentificazione delle alternative da considerare nella valutazione di ne di dettaglio e di identificazione delle principali reazioni di impadettaglio e di identificazione delle principali reazioni di impatto tto attraverso loattraverso lo scopingscoping
–– Selezione delle metodologie più idonee di valutazione di dettaglSelezione delle metodologie più idonee di valutazione di dettaglio io degli interventi specificidegli interventi specifici
–– Definizione dei criteri di redazione, valutazione e verifica delDefinizione dei criteri di redazione, valutazione e verifica del bilancio bilancio di impatto ambientaledi impatto ambientale
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Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 1 (Valutazione preliminare)Fase 1 (Valutazione preliminare)
ScreeningScreening
Identificazione delle procedure adeguate e dei livelli di Identificazione delle procedure adeguate e dei livelli di dettaglio in relazione ai diversi livelli di rischio delle attidettaglio in relazione ai diversi livelli di rischio delle attività vità e/o della diversa sensibilità ambientale mediante:e/o della diversa sensibilità ambientale mediante:
•• determinazione delle aree critiche e sensibili determinazione delle aree critiche e sensibili
•• determinazione delle soglie di progettodeterminazione delle soglie di progetto
•• determinazione dei potenziali impattideterminazione dei potenziali impatti
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Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 1 (Valutazione preliminare)Fase 1 (Valutazione preliminare)
ScopingScoping
Identificazione e definizione il quadro di riferimento per Identificazione e definizione il quadro di riferimento per l’applicazione della V.I.A. mediante:l’applicazione della V.I.A. mediante:
•• Identificazione delle parti coinvolte dal progetto Identificazione delle parti coinvolte dal progetto
•• Identificazione delle possibili alternativeIdentificazione delle possibili alternative
•• Identificazione dei problemi significativiIdentificazione dei problemi significativi
•• Definizione dei criteri di valutazione e preparazione Definizione dei criteri di valutazione e preparazione di specifiche linee guida per la redazione del di specifiche linee guida per la redazione del bilancio ambientalebilancio ambientale
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Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 1 (Valutazione preliminare)Fase 1 (Valutazione preliminare)
Selezione delle informazioni, scelta delle metodologie, indicazioni essenziali per l’impostazione e realizzazione dello studio
Selezione delle informazioni, scelta delle metodologie, indicazioni essenziali per l’impostazione e realizzazione dello studio
Uno degli strumenti più
usati
Uno degli Uno degli strumenti più strumenti più
usatiusatiListe di controllo o
“checklist”
Liste di controllo o “checklist” Liste gerarchiche Liste gerarchiche
Contengono indicazioni via via più disaggregate
su settori/qualità/indicatori
Utilizzate nella fase 1 e di tipo qualitativo
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Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 1 (Valutazione preliminare)Fase 1 (Valutazione preliminare)Le checklist sono liste di fattori (naturali, sociali, economici) suscettibili di impatto. Si suddividono principalmente in tre tipi:
checklistschecklists descrittivedescrittive
•• liste di fattori ambientaliliste di fattori ambientali, in cui sono individuati, per , in cui sono individuati, per ciascun fattore considerato, i dati richiesti, le possibili ciascun fattore considerato, i dati richiesti, le possibili informazioni e le tecniche predittive utilizzabili per la informazioni e le tecniche predittive utilizzabili per la valutazione degli impatti valutazione degli impatti
•• questionari, questionari, attraverso i quali è possibile una stima attraverso i quali è possibile una stima sistematica, in fase preliminare, del livello di intensità dei sistematica, in fase preliminare, del livello di intensità dei potenziali impatti di un’attività propostapotenziali impatti di un’attività proposta
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Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 1 (Valutazione preliminare)Fase 1 (Valutazione preliminare)
scaling checklistsscaling checklists, che utilizzano un sistema di , che utilizzano un sistema di classificazione degli impatti basato sull’attribuzione di valoriclassificazione degli impatti basato sull’attribuzione di valoriche indicano la dimensione o l’intensità in rapporto a che indicano la dimensione o l’intensità in rapporto a ciascun fattore ambientale considerato. Particolarmente ciascun fattore ambientale considerato. Particolarmente adatte per la determinazione dei diversi livelli di impatto adatte per la determinazione dei diversi livelli di impatto connessi con diverse ipotesi progettuali e la valutazione connessi con diverse ipotesi progettuali e la valutazione preliminare delle alternative.preliminare delle alternative.
scalingscaling--weighting checklistsweighting checklists, che utilizzano, che utilizzano elenchi di elenchi di parametri ambientali selezionati in relazione ai diversi campi parametri ambientali selezionati in relazione ai diversi campi di attività, ai quali sono attribuiti i valori di importanza di attività, ai quali sono attribuiti i valori di importanza relativa. La quantificazione degli impatti di ciascuna relativa. La quantificazione degli impatti di ciascuna alternativa di progetto considerata è basata sulla alternativa di progetto considerata è basata sulla moltiplicazione dei livelli di qualità ambientale per i pesi moltiplicazione dei livelli di qualità ambientale per i pesi relativi attribuiti ad ogni parametro.relativi attribuiti ad ogni parametro.
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Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 1 (Valutazione preliminare)Fase 1 (Valutazione preliminare)
Generalmente le checkcheck--listlist vengono organizzate sotto forma di schede tecnicheschede tecniche:
Schede tecniche che riassumono le informazioni preliminari generali di interesse ambientale per il progetto considerato
Schede tecniche che riassumono le informazioni preliminari generali di interesse ambientale per il progetto considerato AA
Schede tecniche che riassumono le linee di impatto potenziali data la tipologia dell’intervento e quella dell’ambiente in oggetto
Schede tecniche che riassumono le linee di impatto potenziali data la tipologia dell’intervento e quella dell’ambiente in oggettoBB
Schede tecniche che espongono in modo analitico le caratteristiche del progetto, dell’ambiente potenzialmente coinvolto, delle vie critiche attraverso cui si sviluppano le linee di impatto potenziale
Schede tecniche che espongono in modo analitico le caratteristiche del progetto, dell’ambiente potenzialmente coinvolto, delle vie critiche attraverso cui si sviluppano le linee di impatto potenziale
CC
40
Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 1 (Valutazione preliminare)Fase 1 (Valutazione preliminare)
Un esempio di lista precostituita di domande con risposte a punteggio (sono riportate solo alcune delle tante domande)
1010
0 0
SiSi
No No
Sono previsti rilevanti quantità di reflui Sono previsti rilevanti quantità di reflui riversati in ricettori idrici naturali? riversati in ricettori idrici naturali?
PunteggioPunteggioLivelloLivelloCriteriCriteriN.N.
1010
55
00
AltoAlto
MedioMedio
bassobasso
Quale è il costo approssimato dell’opera?Quale è il costo approssimato dell’opera?11
1010
55
00
AltoAlto
MedioMedio
Basso Basso
Quale sarà l’estensione dell’area su cui si Quale sarà l’estensione dell’area su cui si prevede di realizzare l’opera?prevede di realizzare l’opera?
22
33
41
Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 1 (Valutazione preliminare)Fase 1 (Valutazione preliminare)
A seguito della costruzione dell’opera si A seguito della costruzione dell’opera si genereranno emissioni in atmosfera?genereranno emissioni in atmosfera?
1010
00
44 SiSi
No No
1010
00SiSi
NoNoIl sistema delle infrastrutture locali Il sistema delle infrastrutture locali (viabilità/servizi/sanità/ecc.) sarà in grado di (viabilità/servizi/sanità/ecc.) sarà in grado di reggere la pressione generata dall’opera?reggere la pressione generata dall’opera?
1010
55
00
AltoAlto
MedioMedio
BassoBasso
Quanto è rilevante la quota di popolazione Quanto è rilevante la quota di popolazione interessata all’opera ?interessata all’opera ?
55
PunteggioPunteggioLivelloLivelloCriteriCriteriNN..
6
42
Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 1 (Valutazione preliminare)Fase 1 (Valutazione preliminare)
RisposteRisposte
Il costo di costruzione è inferiore ad 1miliardo (£)Il costo di costruzione è inferiore ad 1miliardo (£)
Il costo di costruzione è inferiore ad 1miliardo ma Il costo di costruzione è inferiore ad 1miliardo ma <20miliardi<20miliardi
Il costo di costruzione è superiore 20 miliardi (£)Il costo di costruzione è superiore 20 miliardi (£)
BassoBasso
MedioMedio
AltoAlto
1.A1.A
1.B1.B
1.C1.C
LivelloLivelloCriteriCriteriN.N.
2.A2.A
2.B2.B
2.C2.C
L’area su cui sorgerà l’opera è inferiore o uguale a 4 haL’area su cui sorgerà l’opera è inferiore o uguale a 4 ha
L’area su cui sorgerà l’opera è compresa fra 4 ha e 20 haL’area su cui sorgerà l’opera è compresa fra 4 ha e 20 ha
L’area su cui sorgerà l’opera è superiora a 20 haL’area su cui sorgerà l’opera è superiora a 20 ha
BassoBasso
MedioMedio
AltoAlto
43
Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 2 (Descrizione)Fase 2 (Descrizione)
Le ragioni dell’iniziativaLe ragioni dell’iniziativa
Inquadramento normativo e proceduraleInquadramento normativo e procedurale, , caratteri tecnici dell’interventocaratteri tecnici dell’intervento
Identificazione e descrizione degli impattiIdentificazione e descrizione degli impatti
•• Identificazione e qualificazione delle possibili fonti di impattIdentificazione e qualificazione delle possibili fonti di impattoo
•• Identificazione e qualificazione degli impatti direttiIdentificazione e qualificazione degli impatti diretti
•• Identificazione degli impatti indottiIdentificazione degli impatti indotti
44
Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 2 (Descrizione)Fase 2 (Descrizione)
Valutazione dell’importanza degli impattiValutazione dell’importanza degli impatti
•• Sulle diverse aree dell’impattoSulle diverse aree dell’impatto
•• Sugli impatti complessiviSugli impatti complessivi
Alternative considerateAlternative considerate
•• Contenuti tecnici significativi(in termini di risorse impiegate,Contenuti tecnici significativi(in termini di risorse impiegate,prodotti da ottenere e loro usoprodotti da ottenere e loro uso
45
Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 2 (Descrizione)Fase 2 (Descrizione)
Alternative considerate nel progettoAlternative considerate nel progetto
alternative strategiche : individuazione di misure per prevenire la domanda e/o misure diverse per realizzare lo stesso obiettivo
alternative di localizzazione in base alla conoscenza dell’ambiente, all’individuazione di potenzialità d’uso dei suoli e ai limiti sulle aree critiche e sensibili
alternative di processo: esaminare differenti tecnologie e processi di materie prime da utilizzare
alternative di compensazione degli effetti negativi: accorgimenti vari per limitare gli impatti negativi sull’ambiente
alternativa zero: consiste nel non realizzare il progetto, definibile nella fase dello studio di fattibilità
46
Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 3 (Individuazione e stima degli impatti)Fase 3 (Individuazione e stima degli impatti)Scopo della fase di analisi degli impatti:
Situazione dell’ambiente
con la realizzazione
dell’opera
Situazione dell’ambiente
con la realizzazione
dell’opera
Situazione dell’ambiente in
assenza di opera
Situazione dell’ambiente in
assenza di opera
Modelli di previsione
Individuare gli impatti delle azioni di progetto ed i settori dell’ambiente su cui ricadono i loro effetti
Liste precostituite
Lista di azioni Lista di indicatori ambientali
Matrice di analisi Matrice di analisi
47
Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 3 (Individuazione e stima degli impatti)Fase 3 (Individuazione e stima degli impatti)Costruzione della matriceCostruzione della matrice
Azioni legate alla realizzazione Azioni legate alla realizzazione dell’operadell’opera
AAijij
Com
ponenti C
omponenti
ambientali
ambientali
Aij = indice dell’impatto
Aij > 0 azione migliorativa
Aij = 0 impatto invariante
Aij < 0 azione peggiorativa
Scala di valutazione Scala di valutazione
Valori di impatto negativo Valori di impatto positivo
-5 -4 -3 -2 -1 1 2 3 4 5
Alto Basso
0
Basso Alto
48
Fase 3 (Individuazione e stima degli impatti)Fase 3 (Individuazione e stima degli impatti)
Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Azioni legate alla realizzazione Azioni legate alla realizzazione dell’operadell’opera
AA1212
….…. ….….
AAijij--11
AAi+1ji+1j--11
….…. ….…. ….….
….…. AAijij AAij+1ij+1
Com
ponenti C
omponenti
ambientali
ambientali
….….
AA1111 ….…. ….…. AA1n1n
AAijij--11….…. ….….AAi+1ji+1j--11
Nell’applicazione di un modello matriciale si possono individuare 4 fasi:
• Costruzione della matrice
• Definizione delle influenze ponderali tra fattori di interferenza e componenti ambientali
• Valutazione degli impatti elementari
• Valutazione dell’impatto complessivo dell’opera
Confrontando le diverse righe si possono identificare ed evidenziare le componenti
ambientali che subiscono un impatto maggiore
Costruzione della matriceCostruzione della matrice
49
Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 3 (Individuazione e stima degli impatti)Fase 3 (Individuazione e stima degli impatti)Considerazioni sulle matriciConsiderazioni sulle matrici
L’utilizzo di matrici consente la L’utilizzo di matrici consente la valutazione qualitativavalutazione qualitativa di un impatto ambientale, che di un impatto ambientale, che può essere giudicato:può essere giudicato:
positivo o negativo, positivo o negativo,
rilevante o non rilevante, rilevante o non rilevante,
reversibile o irreversibile, reversibile o irreversibile,
reversibile a lungo o a medio termine.reversibile a lungo o a medio termine.
Le Le valutazioni quantitativevalutazioni quantitative richiedono l’utilizzo di coefficienti che identifichino la richiedono l’utilizzo di coefficienti che identifichino la diversa importanza data alle singole componenti ambientali attradiversa importanza data alle singole componenti ambientali attraverso verso l’attribuzione di un valore numerico medio ponderale e di valoril’attribuzione di un valore numerico medio ponderale e di valori numerici che numerici che tengano conto dei diversi giudizi qualitativi espressi in precedtengano conto dei diversi giudizi qualitativi espressi in precedenza. La somma ed il enza. La somma ed il successivo prodotto dei diversi valori numerici, da luogo a puntsuccessivo prodotto dei diversi valori numerici, da luogo a punteggi che eggi che quantificano l’impatto contraddistinguendolo anche con il segno quantificano l’impatto contraddistinguendolo anche con il segno positivo o positivo o negativo.negativo.
Per limitarne l’arbitrarietà, i valori di ponderazione sono ricaPer limitarne l’arbitrarietà, i valori di ponderazione sono ricavati attraverso il metodo vati attraverso il metodo ““DelphiDelphi” ovvero facendo la media dei giudizi espressi da personalità au” ovvero facendo la media dei giudizi espressi da personalità autorevoli e torevoli e rappresentative dei vari interessi in gioco.rappresentative dei vari interessi in gioco.
50
Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 3 (Individuazione e stima degli impatti)Fase 3 (Individuazione e stima degli impatti)
Stima di un impattoStima di un impattoStima di un impatto
Misure
effettuate direttamente o recuperate da una banca dati
Modelli
Organizzazione della rappresentazione in maniera
efficiente
Organizzazione della rappresentazione in maniera
efficiente
matricimatricimatrici
networknetworknetwork
cartecartecarte
Connessioni internazionali di rete
51
Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 3 (Individuazione e stima degli impatti)Fase 3 (Individuazione e stima degli impatti)
Stima di un impatto: i modelliStima di un impatto: i modellii modelli
Diverse categorie di modelli:
modelli di generazione delle interferenzemodelli di generazione delle interferenze (ad es. un modello che fornisce il valore di inquinamento atteso a fronte di una lista di azioni di progetto)
modelli di trasferimento delle interferenzemodelli di trasferimento delle interferenze (ad es. i modelli di diffusione dell’inquinamento atmosferico, i modelli che descrivono le modifiche del tenore di ossigeno nel tratto di corso d’acqua successivo ad uno scarico, ecc.)
modelli di stato ambientale,modelli di stato ambientale, consentono simulazioni sull’evoluzione del sistema ambientale (livello di qualità o di degrado) sia in assenza che in presenza di interventi previsti dal progetto
modelli di sensibilità,modelli di sensibilità, descrivono gli impatti prodotti nel momento in cui le interferenze raggiungono bersagli più o meno sensibili.
52
Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 3 (Individuazione e stima degli impatti)Fase 3 (Individuazione e stima degli impatti)
Analisi attraverso networkAnalisi attraverso networknetwork
Il metodo dei Il metodo dei networks networks tenta di mettere in relazione tenta di mettere in relazione causa/effetto non solo degli effetti diretti dell’opera sulle causa/effetto non solo degli effetti diretti dell’opera sulle componenti ambientali, ma anche gli effetti che si possono componenti ambientali, ma anche gli effetti che si possono produrre sulle altre variabili che costituiscono il sistema produrre sulle altre variabili che costituiscono il sistema ambientale considerato, a causa delle relazioni funzionali che ambientale considerato, a causa delle relazioni funzionali che esistono tra tali componenti.esistono tra tali componenti.
In questo modo è possibile correlare tutti gli effetti, sia direIn questo modo è possibile correlare tutti gli effetti, sia diretti tti che indiretti, suscitati dalle azioni di progetto.che indiretti, suscitati dalle azioni di progetto.
53
Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 3 (Individuazione e stima degli impatti)Fase 3 (Individuazione e stima degli impatti)
Analisi attraverso networkAnalisi attraverso networknetwork
Fase di costruzione dell’impianto
(effetti temporanei)
Fase di costruzione dell’impianto
(effetti temporanei)
Sottrazione di areeDiminuzione valore delle aree adiacentiPerdita di attività locale sull’areaGrandi spostamenti di terraInterruzione di stradePassaggio di mezzi da cantiereLavoro da cantiere
Sottrazione di areeDiminuzione valore delle aree adiacentiPerdita di attività locale sull’areaRaccolta di molta fognaturaRichiesta di energia elettricaProduzione di residui semisolidiOperazioni di depurazioneRaccolta di fango da fosse setticheRaccolta e trattamento di effluentiFanghi industrialiProduzione stoccaggio e uso biogas
Perdita di capacità di urbanizzazionePerdite di posti di lavoroGrandi necessità di materiali di riportoGrandi necessità di materiali da smaltirePolveri, rumori, trafficoAumento posti di lavoroEstetica compromessa
AerosolAumento posti di lavoro
Emissioni tossicheRischi di esplosioni
Perdita di capacità di urbanizzazionePerdite di posti di lavoroMiglioramento capacità corsi d’acquaNecessità di tralicciOdori
Rumori
Trasporto di fanghi e residui semisolidiInquinamento di terreno e di falde idriche
54
Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 3 (Individuazione e stima degli impatti)Fase 3 (Individuazione e stima degli impatti)
Sovrapposizione di carte tematiche (overlay mapping)Sovrapposizione di carte tematiche (overlay mappingoverlay mapping)
Questo metodo si basa sulla sovrapposizione di cartografie Questo metodo si basa sulla sovrapposizione di cartografie tematiche di sintesi che, per ogni elemento ambientale tematiche di sintesi che, per ogni elemento ambientale valutato, contengano una legenda di zone più o meno sensibili valutato, contengano una legenda di zone più o meno sensibili o critiche. La sovrapposizione di tutti i o critiche. La sovrapposizione di tutti i tematismitematismi interessanti interessanti per il territorio in questione, costituirà la carta della per il territorio in questione, costituirà la carta della compatibilità/incompatibilità su cui valutare la localizzazione compatibilità/incompatibilità su cui valutare la localizzazione dell’opera o le previsioni nel caso di progetti lineari (opere dell’opera o le previsioni nel caso di progetti lineari (opere viabilistiche o viabilistiche o infrastrutturaliinfrastrutturali viarie) o di piani di viabilità e delle viarie) o di piani di viabilità e delle reti tecnologiche (oleodotti, metanodotti,…)reti tecnologiche (oleodotti, metanodotti,…)
55
Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 4 (Valutazione)Fase 4 (Valutazione)Dalla stima degli impatti previsti sulle componenti ambientali
Valutazione dell’importanza che la variazione assume per quel fattore ambientale in quel particolare contesto
Fase tecnica della valutazioneFase tecnica della valutazione
Definizione di una scala per gli impatti stimati
Definizione di una scala per gli impatti stimati
Definizione dell’importanza delle
risorse impattate
Definizione dell’importanza delle
risorse impattate
Ad es. le risorse possono essere classificate come:Rinnovabili/non rinnovabiliComuni/rareNon strategiche /strategiche
Ad es. in un progetto che modifica la qualità delle acque superficiali, va precisata la scala di qualità del corpo idrico come riferimento
56
Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 4 (Valutazione)Fase 4 (Valutazione)
Definizione di una scala per gli impatti stimati
Definizione di una scala per gli impatti stimati
numeri (tutte le misurazioni effettuate vengono trasformate in numeri riferiti ad una scala convenzionale [0..1] oppure [0..100] o [-1..+1])
valori ordinali (collocando le diverse alternative in ordine di importanza crescente o decrescente)
simboli o valutazioni qualitative, classificando gli impatti con varie modalità (alto-medio-basso, positivo-negativo, ecc..)
57
Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Fase 4 (Valutazione)Fase 4 (Valutazione)
Definizione dell’importanza delle
risorse impattate
Definizione dell’importanza delle
risorse impattate
Le risorse coinvolte non hanno tutte lo stesso grado di importanza per la collettività
Ponderazione degli impatti stimati, una volta omogeneizzati attraverso le scale di giudizio
58
Procedura amministrativaProcedura amministrativa
Metodologie dello S.I.A.Metodologie dello S.I.A.Confronto tra progetto e pianificazione e programmazione esistenConfronto tra progetto e pianificazione e programmazione esistentiti (analisi della compatibilità tra il progetto e la pianificazione)
Inquadramento del progettoInquadramento del progetto (inquadramento del territorio, caratteristiche dell’opera, ecc.)
Descrizione dell’ambienteDescrizione dell’ambiente (ambito territoriale interessato, sistemi ambientali, uomo, fauna, flora…)
Previsione degli effetti dell’operaPrevisione degli effetti dell’opera (stima delle variazioni dello stato dell’ambiente nel corso delle varie fasi previste dal progetto)
Mitigazioni tecnicheMitigazioni tecniche (accorgimenti tecnici in grado di ridurre gli impatti prevedibili)
Misure compensative degli impatti residuiMisure compensative degli impatti residui (interventi tecnici migliorativi dell’ambiente che potranno essere conseguiti attraverso integrazioni del progetto)
Definizione del sistema di monitoraggioDefinizione del sistema di monitoraggio (strumenti di controllo di eventuali sviluppi futuri dell’opera)
GaranzieGaranzie (affinché siano rispettate le condizioni di compatibilità ambientale)
59
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Sistemi Informativi Territoriali (SITA)Sistemi Informativi Territoriali (SITA)
• Raccolta e catalogazione informatica e aggiornamento delle informazioni
Cartografia tematicaCartografia tematica
• Cartacea
• Digitale
Software specificiSoftware specifici
• Implementazione di modelli per lo studio della dispersione degli inquinanti nei diversi comparti ambientali per la quantificazione degli impatti
60
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Modelli per lo studio dell’inquinamento dei corpi idriciModelli per lo studio dell’inquinamento dei corpi idrici
Acque superficiali:Acque superficiali:
–– FiumiFiumi
–– LaghiLaghi
Acque sotterranee:Acque sotterranee:
–– Zona satura (falde acquifere)Zona satura (falde acquifere)
–– Zona non satura o Zona non satura o vadosavadosa
61
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Acque superficiali: fiumiAcque superficiali: fiumi
La diffusione di inquinanti in un asta fluviale può essere considerata un processo monodimensionale: dimensione longitudinale preponderante rispetto a quella trasversale.
Requisiti del modelloRequisiti del modello
Capacità di analisi delle condizioni di non stazionarietà
Semplicità (minimizzazione del numero di elementi da studiare al fine di limitare l’uso di parametri addizionali)
Ragionevole approssimazione matematica delle variazioni fisico-chimiche e biologiche che avvengono nell’ecosistema fluviale
Possibilità di evidenziare gli errori associati alla fase di campionamento, analisi di laboratorio e le approssimazioni impiegate sui processi fisici, chimici e biologici
62
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Acque superficiali: fiumiAcque superficiali: fiumi
IpotesiIpotesi::
Corso d’acqua perenne
Schematizzazione monodimensionale
Rappresentazione del corso d’acqua con una serie di CSFTR
Trascurabilità della diffusione molecolare
Regime idraulico stazionario e noto a priori
63
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Acque superficiali: fiumiAcque superficiali: fiumi
Equazione di bilancio delle portateEquazione di bilancio delle portate
∑∑ −=⎟⎠⎞
⎜⎝⎛
uscingi
qqdxdQ
fischimLONG dt
dcSqxcD
txcU
tc
−
⎟⎠⎞
⎜⎝⎛+−+
∂∂
∂∂
+∂∂
−=∂∂
Assumendo che il regime idraulico sia
stazionario ovvero 0=∂∂
tu
Equazione di bilancio della massa di Equazione di bilancio della massa di inquinanteinquinante
Dove c è la concentrazione della specie, x l’ascissa longitudinale, U la velocità mediata sulla sezione, t è il tempo, DL il coeff. Di dispersione longitudinale, S eventuali sorgenti esterne, q termine che tiene conto delle relazioni con altri costituenti
64
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Acque superficiali: fiumiAcque superficiali: fiumi
Elementi fondamentali del sistemaElementi fondamentali del sistema::
Influenzati dalla concentrazione di OInfluenzati dalla concentrazione di O22::AlgheAzoto (Norg, N-NH3, N-NO2-, N-NO3-)Fosforo (organico, disciolto)BODSedimenti al fondoScambio di O2 con l’atmosferaTemperatura
Non influenzati dalla concentrazione di O:Non influenzati dalla concentrazione di O:
Coliformi
Metalli pesanti
65
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Acque superficiali: fiumiAcque superficiali: fiumi
Relazioni tra costituentiRelazioni tra costituenti:: Atmosfera
OD BOD
Alghe
Norg
NH4+
NO2-
NO3-
Porg
Pdisc
66
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Acque superficiali: laghiAcque superficiali: laghi
Idrodinamica dei laghiIdrodinamica dei laghi::
Moto prettamente tridimensionale dovuto a:
Correnti generate dall’azione del vento
Correnti di densità dovute agli effetti di strtificazione termica verticale
Accelerazione di Coriolis (solo nel caso di laghi di elevate dimensioni superficiali)
67
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Acque superficiali: laghiAcque superficiali: laghi
Idrodinamica dei laghiIdrodinamica dei laghi::
La stratificazione termica influenza l’idrodinamica del lago condizionando il trasferimento della quantità di moto dagli strati superficiali a quelli più profodi
68
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Acque superficiali: laghiAcque superficiali: laghi
Approcci semplificativi per la modellizzazione:Approcci semplificativi per la modellizzazione:
Modelli multistratoModelli multistrato (il lago viene suddiviso in un certo numero di strati in cui le grandezze di interesse possono considerarsi omogenee)
Modelli semplificativiModelli semplificativi (permettono lo sviluppo di equazioni semplificate sotto le ipotesi di lago poco profondo e trascurabilità del trasferimento del trasporto solido sull’orizzontale)
Modelli in termini di funzioni di correnteModelli in termini di funzioni di corrente
yu
∂Ψ∂
=x
v∂Ψ∂
−=
69
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Acque sotterraneeAcque sotterranee
Profilo verticale del suolo:Profilo verticale del suolo:
movim
enti prevalenti
zona di saturazione zona di aerazione
frang ia
cap illa re
zona d i
trans izione
zona di
evapotraspirazione
subs tra to im perm eab ile
zona
subzona
igroscopica
pellicolare
capillaresospesa
cap illa re
cont
inua
gravitica
live llo p iezom etrico
Dal piano campagna andando in profondità si distinguono:
Zona di aerazioneZona di aerazione (non satura) movimento dell’acqua a componente prevalentemente verticale (percolazione)
Zona di saturazioneZona di saturazionemovimento dell’acqua, secondo la Legge di Darcy, a componente prevalentemente orizzontale (filtrazione)
70
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Acque sotterranee: falde acquifereAcque sotterranee: falde acquifere
Modellizzazione del campo fluidodinamico:Modellizzazione del campo fluidodinamico:
Nell’ipotesi di fluido incompressibile e di mezzo omogeneo e isotropo dalla Legge di Darcy si ottiene
WthS
xhT
x jij
i
+∂∂
=⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛
∂∂
∂∂
Con h = carico piezometrico
Tij = trasmissività
W = -Kz(Hs-H)/m fattore di ricarica della falda
Kz = conducibilità idraulica sul fondo del bacino
S = coeff. di immagazzinamento
71
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Acque sotterranee: falde acquifereAcque sotterranee: falde acquifere
Modellizzazione del trasporto di inquinanti (non reattivi):Modellizzazione del trasporto di inquinanti (non reattivi):
( ) ( )nWcbc
xxcbD
xtcb
iij
iji
'−
∂∂
−⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛
∂∂
∂∂
=∂
∂ ν
c’ = concentrazione del contaminante nelle acque immesse in faldac = concentrazione del contaminante in faldab = spessore della falda
νννα nm
ijmnijD =ναLLD =
ναTTD =
Diffusione longitudinaleDiffusione longitudinale
Diffusione trasversaleDiffusione trasversale
αijmn = dispersività nel mezzov = velocità
72
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Acque sotterranee: falde acquifereAcque sotterranee: falde acquifereDispersione idrodinamica:Dispersione idrodinamica:
Si osserva una dispersione non solo in direzione del flusso medio (Legge di Darcy) ma anche in direzione ortogonale
a) Gradienti di velocità nei singoli capillarib) Percorsi tortuosi del fluido che trasporta la sostanza a causa della presenza
dei granic) Diffusione molecolare che tende a diminuire le differenze di concentrazione
dovute ai profili di velocità nei capillari
(a) (b) (c)
73
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Acque sotterranee: la zona non saturaAcque sotterranee: la zona non satura
“La zona non satura costituisce quella parte del profilo del suolo dove l’acqua non riempie completamente le porosità del suolo, o, in senso più formale, dove risulta negativo il potenziale di matrice dell’acqua nel suolo, risultante dalle forze capillari e di adsorbimento dovute alla matrice solida, che attraggono e trattengono l’acqua nel terreno e riducono la sua energia potenziale rispetto a quella dell’acqua “libera””
74
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Acque sotterranee: la zona non saturaAcque sotterranee: la zona non satura
Parametri relativi al moto nella zona non satura:Parametri relativi al moto nella zona non satura:
θθrr < < θ θ < < θθss contenuto d’acqua volumetrico [cmcontenuto d’acqua volumetrico [cm33/cm/cm33]]ΨΨ potenziale di matrice [cm]potenziale di matrice [cm]KKss((θθ) conducibilità idraulica a saturazione [cm/h]) conducibilità idraulica a saturazione [cm/h]
Parametri relativi al trasporto di composti nella zona non Parametri relativi al trasporto di composti nella zona non satura:satura:
D coefficiente di dispersione [cmD coefficiente di dispersione [cm22/h]/h]
Parametri relativi all’interazione tra i composti ed il suolo:Parametri relativi all’interazione tra i composti ed il suolo:
KKdd coefficiente di coefficiente di adsorbimento adsorbimento [cm[cm33/g]/g]
75
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Acque sotterranee: la zona non saturaAcque sotterranee: la zona non satura
La curva caratteristicaLa curva caratteristicaAndamento della curva caratteristica secondo l'equazione di Brooks and Corey per diversi tipi di
terreno
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
3.500
4.000
4.500
0 0.05 0.1 0.15 0.2 0.25 0.3 0.35 0.4 0.45
θ (cm3/cm3)
Ψ (c
m)
BC sand
BC Clay loam
BC clay
76
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Acque sotterranee: la zona non saturaAcque sotterranee: la zona non satura
Andamento della conduttività idraulica per un terreno Andamento della conduttività idraulica per un terreno argilloso al variare di argilloso al variare di KKss::
0
0.0005
0.001
0.0015
0.002
0.0025
0.003
0.0035
0 100 200 300 400 500 600Ψ (cm)
K (c
m/m
in)
"BC (Rawls)"
"BC (C&P)"
77
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Acque sotterranee: la zona non saturaAcque sotterranee: la zona non satura
L’equazione del flusso: equazione di L’equazione del flusso: equazione di RichardsRichards
( ) ( )∂θ∂
∂∂ θ ∂θ
∂∂ θ
∂t z D zK
z= ⎛⎝⎜
⎞⎠⎟ −
dove: D [cm2/h] coefficiente di diffusività idraulica
K (θ) [cm/h] conducibilità idraulica
θ [cm3/cm3] contenuto volumetrico d’acqua
78
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Acque sotterranee: la zona non saturaAcque sotterranee: la zona non satura
Il moto nella zona non satura: l’infiltrazioneIl moto nella zona non satura: l’infiltrazione
θsθi
z (cm)
Zona satura
Zona ditrasmissione
Zona umidafronte umido
θsθr
z
Fronte di umidità a seguito di un evento di pioggia
Contenuto d’acqua durante il processo di redistribuzione interna dell’acqua
accumulata durante l’evento di pioggia
79
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Acque sotterranee: la zona non saturaAcque sotterranee: la zona non satura
Modellizzazione del trasporto e della diffusione di un Modellizzazione del trasporto e della diffusione di un contaminante reattivo in fase liquidacontaminante reattivo in fase liquida
( )ρ ∂∂
∂ θ∂
∂∂
θ ∂θ∂
αθ βρ θ γθSt
ct z
D cz
qc c k cd+ = −⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
− − +
s Kd c= Usando l’isoterma lineare di equilibrio
80
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Acque sotterranee: la zona non saturaAcque sotterranee: la zona non satura
Modellizzazione del trasporto e della diffusione di un Modellizzazione del trasporto e della diffusione di un contaminante reattivo in fase liquidacontaminante reattivo in fase liquida
L’equazione diventa
dove: R [adim] è il fattore di ritardo
kd [cm3/g] è il coefficiente di ripartizione tra la fase solida e quella liquida
ρ [g/cm3] è la densità della fase solida
α [h-1] il coefficiente di scomparsa nella fase liquida
β [h-1] il coefficiente di scomparsa nella fase adsorbita
γ [h-1mg/l] il termine sorgente nella fase liquida
D [cm2/h] è il coefficiente di dispersione
µ [cm] dispersività
τ tortuosità
( ) γθθβραθθθθ +−−⎟⎠⎞
⎜⎝⎛ −
∂∂
∂∂
=∂∂ cKcqc
zcD
zRc
t d
81
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Modelli per lo studio dell’inquinamento atmosfericoModelli per lo studio dell’inquinamento atmosferico
Equazione di bilancio della massa di inquinante:Equazione di bilancio della massa di inquinante:
jjij
ijj x
cDxcK
xxcu
tc
2
2
∂∂
∂∂
∂∂
∂∂
∂∂
+=+
Variazione della concentrazione nel
tempo
Trasporto Diffusione turbolenta
Diffusione molecolare
82
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Modelli per lo studio dell’inquinamento atmosfericoModelli per lo studio dell’inquinamento atmosferico
Modelli KModelli K
Modelli Modelli gaussianigaussiani
Puff modelsPuff models
Box Box modelsmodels
Street canyon Street canyon modelsmodels
83
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Modelli per lo studio dell’inquinamento atmosfericoModelli per lo studio dell’inquinamento atmosferico
Modelli KModelli KUtilizzati prevalentemente per la soluzione dell’equazione della diffusione in atmosfera in presenza di terreno pianeggiante
⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛=
zcK
zxcu z ∂
∂∂∂
∂∂
Ipotesi:
•Flusso nel piano verticale
•Omogeneità lungo la direzione x
•Vento medio diretto lungo x
•Trasporto essenzialmente dovuto a u
•Lungo z diffusione funzione solo della turbolenza
L’equazione può essere risolta solo numericamente ad esempio utilizzando il metodo alle differenze finite, discretizzando il dominio di calcolo tramite una griglia (grid models)
84
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Modelli per lo studio dell’inquinamento atmosfericoModelli per lo studio dell’inquinamento atmosferico
Modelli Modelli gaussianigaussianiSe le diffusività turbolente e le velocità medie sono costanti nello spazio, l’equazione della diffusione è risolvibile per via analitica. L’espressione che si ricava per c è di tipo esponenziale analoga ad una distribuzione gaussiana
Ipotesi:
• Kx, Ky, Kz costanti
• u, v , w costanti nel tempo
• Emissione stazionaria da sorgente puntiforme
• Flusso turbolento omogeneo e stazionario
• Lungo z diffusione funzione solo della turbolenza
H
Sorgenteimmagine
z
σz
σz
x
z
(x)
(x)
s
∆ h
⎥⎦
⎤⎢⎣
⎡⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛ −−⋅⎟
⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛−= 2
2
2
2
2)(exp
2exp
2),,(
z
s
yzy
zzyu
Qzyxcσσσπσ
Soluzione analitica
85
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Modelli per lo studio dell’inquinamento atmosfericoModelli per lo studio dell’inquinamento atmosferico
Puff Puff modelmodelNel caso di campi fluidodinamici non omogenei, quando le componenti medie di velocità del vento e la turbolenza variano in modo non trascurabile nel caso considerato (orografie complesse, circolazioni di brezza, isole di calore) e/o emissione di una sorgente non stazionaria
Box modelBox modelSi assume che il campo delle concentrazione sia costante all’interno di un parallelepipedo di aria (box). Il parallelepipedo deve essere sufficientemente alto da evitare che vi siano flussi di inquinante attraverso la superficie superiore, le sue dimensioni variano a seconda del problema e possono essere grandi quanto un’intera città
86
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Modelli per lo studio dell’impatto acusticoModelli per lo studio dell’impatto acustico
Modelli Modelli previsionali previsionali dell’inquinamento acustico da dell’inquinamento acustico da traffico stradaletraffico stradale
• Basati su dati acustici ( partendo da dati di indagini già effettuate)
• Basati sull’entità del traffico previsto
Modelli di previsione del rumore da traffico ferroviarioModelli di previsione del rumore da traffico ferroviario
87
Supporto tecnicoSupporto tecnico
Altri IMPATTI SETTORIALIAltri IMPATTI SETTORIALI
Impatto sugli ecosistemiImpatto sugli ecosistemi
Impatto sul paesaggioImpatto sul paesaggio
Rischio geologicoRischio geologico
Rischio Rischio idrologicoidrologico
Impatto daImpatto da radiazioni ionizzanti e non ionizzantiradiazioni ionizzanti e non ionizzanti
Rischi antropiciRischi antropici
88
EsempiEsempi
V.I.A. per la realizzazione di una discarica di tipo 2BV.I.A. per la realizzazione di una discarica di tipo 2B
Fase 1Fase 1 Analisi Analisi qualitativaqualitativa degli impattidegli impatti
VValutazione qualitativa del livello di impatto rispetto alla alutazione qualitativa del livello di impatto rispetto alla situazione antesituazione ante--operam giustificanoperam giustificanddo i giudizi espressi o i giudizi espressi e e precisando eventuali accorgimenti ed interventi di mitigazione precisando eventuali accorgimenti ed interventi di mitigazione per contenere gli impatti sulle diverse componenti ambientali.per contenere gli impatti sulle diverse componenti ambientali.
Fase 2Fase 2 Analisi Analisi quantitativaquantitativa degli impattidegli impatti
RelazioneRelazione biunivoca biunivoca tra tra i parametri ambientali i parametri ambientali ee gli elementi di gli elementi di impatto impatto mediante mediante un sistema a matrice con doppio ingressoun sistema a matrice con doppio ingresso in in cui ciascuna interazione cui ciascuna interazione èè rappresentata con un opportuno rappresentata con un opportuno indice numerico.indice numerico.
89
EsempiEsempi
V.I.A. per la realizzazione di una discarica di tipo 2BV.I.A. per la realizzazione di una discarica di tipo 2B
IMPATTO AMBIENTALE POTENZIALE – FASE DI ESERCIZIO ORDINARIO Causa
primaria Causa
secondaria Effetto Componente ambientale Impatto Note
... ... ... ... ... ... Diffusione odori Atmosfera Modesto
Rischi di incendi ed esplosioni Atmosfera e salute
pubblica Modesto
Esalazioni nocive Incidenze negative sulla salute Salute pubblica Modesto
Richiamo di animali randagi Fauna TrascurabileConcentrazione di residui organici Sviluppo di fauna parassita (topi,
insetti, uccelli) Fauna Modesto
Effetti sulla produzione agricola locale Vegetazione Assente Sviluppo fauna
parassita Possibili interazioni negative su fauna esistente Fauna Modesto
Fermentazione di rifiuti
(formazione di biogas)
Proliferazione germi patogeni Rischi di epidemie Salute pubblica Trascurabile
La copertura giornaliera dei rifiuti abbancati garantisce la riduzione di cattivi odori, esalazioni nocive e fauna parassita. A discarica ultimata sarà realizzata una rete di captazione del biogas. Impianto antincendio per far fronte ad eventuali rischi di incendi ed esplosioni. Recinzione completa del sito per evitare richiamo di animali randagi.
... ... ... ... ... ...
90
EsempiEsempi
V.I.A. per la realizzazione di una discarica di tipo 2BV.I.A. per la realizzazione di una discarica di tipo 2B
MATRICE RIEPILOGATIVA PER LA VALUTAZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE
Elementi d’impatto Movimento
mezzi Emissioni di polveri Odori Biogas Totale Media N° parametri
ambientali considerati
Morfologia 3 1.5 3
Acque superficiali -1 -0.5 -1
Vegetazione -1 0 0 0.0 0
Fauna -1 -1 -0.3 -1
Aria -1 -2 -2 -2 -7 -1.2 -7
Para
met
ri a
mbi
enta
li
Totale -4 -3 -3 -2 Media -0.8 -1.0 -0.8 -0.9
N° elementi di impatto considerati 5 4 4 5
LA VALUTAZIONE DI IMPATTO LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE (V.I.A.) AMBIENTALE (V.I.A.)
ESEMPIESEMPI
IngIng. . Serena ConservaSerena Conserva
Roma, 8-9 marzo 2005
2
V.I.A. per la realizzazione di una V.I.A. per la realizzazione di una discarica di tipo 2Bdiscarica di tipo 2B
3
V.I.A. per la realizzazione di una discarica di V.I.A. per la realizzazione di una discarica di tipo 2Btipo 2B
Quadro normativo di riferimentoQuadro normativo di riferimento
Quadro di riferimento programmaticoQuadro di riferimento programmatico
I Piani Territoriali Paesistici, i vincoli ed i Piani Territoriali di Coordinamento, Piani di Gestione dei Rifiuti
Quadro di riferimento progettualeQuadro di riferimento progettuale
Descrizione dell’impianto
Opere di impermeabilizzazione
Gestione e controllo del percolato
Gestione e controllo delle acque esterne
Gestione e controllo del biogas
Piano di coltivazione della discarica
Stabilità e cedimenti
Opere di sistemazione finale
4
V.I.A. per la realizzazione di una discarica di V.I.A. per la realizzazione di una discarica di tipo 2Btipo 2B
Quadro di riferimento ambientaleQuadro di riferimento ambientale
Atmosfera Atmosfera : caratteristiche meteoclimatiche - temperatura dell’aria – regime pluviometrico – regime anemometrico – umidità relativa dell’aria – pressione atmosferica al suolo
Analisi dei rischi d’impatto e misure di contenimento
Ambiente idricoAmbiente idrico: lineamenti idrografici – circolazione delle acque sotterranee
Analisi dei rischi d’impatto e misure di contenimento
Suolo e sottosuoloSuolo e sottosuolo: inquadramento geografico dell’area – risultanze delle indagini
Analisi dei rischi d’impatto e misure di contenimento
Flora, fauna ed ecosistemiFlora, fauna ed ecosistemi
Popolazione e salute pubblicaPopolazione e salute pubblica
Rumore e vibrazioni Rumore e vibrazioni
Analisi dell’impatto ambientaleAnalisi dell’impatto ambientale
5
V.I.A. per la realizzazione di una discarica di V.I.A. per la realizzazione di una discarica di tipo 2Btipo 2B
75.0076.0077.0078.0079.0080.0081.0082.0083.0084.0085.0086.0087.0088.0089.0090.0091.0092.0093.00 Una rappresentazione
tridimensionale del sito in esame ottenuta elaborando i dati ricavati dal rilievo topografico realizzato; in essa è chiaramente visibile la depressione interessata dall’intervento.
Depressione sede di passata attività estrattiva (luglio 2001)
6
V.I.A. per la realizzazione di una discarica di V.I.A. per la realizzazione di una discarica di tipo 2Btipo 2B
Fonte SITAP – Direzione Generale per i beni architettonici e paesaggistici - Ministero per i Beni e le attività culturali
Parchi e Riserve
Vincoli diffusi (1497)
Vincoli puntuali (1497)
Località abitate (ISTAT)
Boschi e foreste
Limiti Comunali
Localizzazione Discarica
Idrografia
Fascia di rispetto (L431/85)
VINCOLI EX LEGGE 1497/39 (Provincia di Frosinone)
- Provincia di Frosinone - - Comune di Roccasecca -
7
V.I.A. per la realizzazione di una discarica di V.I.A. per la realizzazione di una discarica di tipo 2Btipo 2B
8
V.I.A. per la realizzazione di una discarica di V.I.A. per la realizzazione di una discarica di tipo 2Btipo 2B
9
V.I.A. per la realizzazione di una discarica di V.I.A. per la realizzazione di una discarica di tipo 2Btipo 2B
10
V.I.A. per la realizzazione di una discarica di V.I.A. per la realizzazione di una discarica di tipo 2Btipo 2B
Tabella 17 Tabella 17 -- Livelli di naturalitLivelli di naturalitàà delle comunitdelle comunitàà vegetalivegetali
NN°° LivelloLivello DescrizioneDescrizione
11 Aree prive di vegetazioneAree prive di vegetazione Aree urbanizzate, aree industrializzate, cave, linee Aree urbanizzate, aree industrializzate, cave, linee ferroviarie, svincoli stradali e stradeferroviarie, svincoli stradali e strade
22 AgrosistemiAgrosistemi erbaceierbacei Colture intensive irrigue, seminativi, colture ortive, Colture intensive irrigue, seminativi, colture ortive, prati falciati e prati, pascoliprati falciati e prati, pascoli
33 AgrosistemiAgrosistemi arboreiarborei Colture arboreeColture arboree
44 CespuglietiCespuglieti Coltivi abbandonati, incolti, Coltivi abbandonati, incolti, cespuglieticespuglieti
55 Boschi ceduiBoschi cedui Boschi ceduiBoschi cedui
66 Vegetazione Vegetazione igrofilaigrofila Vegetazione Vegetazione igrofilaigrofila lungo i corsi dlungo i corsi d’’acqua e lacustreacqua e lacustre
11
V.I.A. per la realizzazione di una discarica di V.I.A. per la realizzazione di una discarica di tipo 2Btipo 2B
0.4%
24.6%
3.7%
0.5%
2.1%1.0%
49.6%
5.5%
4.4%
1.6%0.0%0.1%0.2%0.3%0.4%1.1%4.6%
Malattie infettive pa ra s s itarie
Tumo ri
Ma lattie de lle ghia ndo leendo c rine , de lla nutrizio ne e delmetabo lis mo e dis turbi immunita riMa lattie de l s angue e degli o rganiema to po ietic i
Ma lattie de l s is te ma ne rvo s o edegli o rga ni dei s e ns i
Dis turbi ps ichic i
Ma lattie de l s is te ma c irco la to rio
Malattie de ll'a ppa ra to res pira to rio
Malattie de ll'a ppa ra to digerente
Malattie de ll'a ppa ra to genito -urinario
Co mplica zio ni de lla gravidanza ,de l pa rto e de l pue rpe rio
Malattie de lla pelle e de l tes s utos o tto cutaneo
Malattie de l s is te ma o s te o -mus c o lare e de l tes s utoco nne ttivoMalfo rmazio ni co ngenite
Alcune co ndizio ni mo rbo s e dio rigine pe rina ta le
S into mi, s e gni e s ta ti mo rbo s i ma lde finiti
Trauma tis mi ed a vve lena menti
12
V.I.A. per la realizzazione di una discarica di V.I.A. per la realizzazione di una discarica di tipo 2Btipo 2B
Tempi di risposta per alcune conseguenze dell’inquinamento atmoTempi di risposta per alcune conseguenze dell’inquinamento atmosferico sferico
Tabella 20 Tabella 20 -- Tempi di risposta per alcune conseguenze dellTempi di risposta per alcune conseguenze dell’’inquinamento atmosfericoinquinamento atmosferico
Tempi di rispostaTempi di risposta
BersagliBersaglisecondi secondi -- minutiminuti ore ore -- giornigiorni mesi mesi -- annoanno
UomoUomo Odori, visibilitOdori, visibilitàà, irritazione , irritazione agli occhi e agli occhi e nasofaringeenasofaringee
Malattie respiratorie Malattie respiratorie acute, cancro polmonareacute, cancro polmonare
Malattie respiratorie Malattie respiratorie cronichecroniche
Animali e vegetaliAnimali e vegetali
Cali di produzione nelle Cali di produzione nelle colture destinate colture destinate allall’’alimentazione e danni alimentazione e danni alle piante ornamentalialle piante ornamentali
FluorosiFluorosi del bestiame, del bestiame, diminuzione del raccoltodiminuzione del raccolto
MaterialiMaterialiCorrosioni puntiformi da Corrosioni puntiformi da acido, distruzione delle acido, distruzione delle calze di nyloncalze di nylon
Rottura gomme, Rottura gomme, appannamento argento, appannamento argento, annerimento delle pittureannerimento delle pitture
Corrosione, Corrosione, imbrattamentoimbrattamento, , deterioramentodeterioramento
13
V.I.A. per la realizzazione di una discarica di V.I.A. per la realizzazione di una discarica di tipo 2Btipo 2B
Fase 1Fase 1 Analisi qualitativa degli impattiAnalisi qualitativa degli impatti
Valutazione qualitativa del livello di impatto rispetto alla situazione ante-operam giustificando i giudizi espressi e precisando eventuali accorgimenti ed interventi di mitigazione per contenere gli impatti sulle diverse componenti ambientali.
Fase 2Fase 2 Analisi quantitativa degli impattiAnalisi quantitativa degli impatti
Relazione biunivoca tra i parametri ambientali e gli elementi di impatto mediante un sistema a matrice con doppio ingresso in cui ciascuna interazione è rappresentata con un opportuno indice numerico.
14
V.I.A. per la realizzazione di una discarica di V.I.A. per la realizzazione di una discarica di tipo 2Btipo 2B
IMPATTO AMBIENTALE POTENZIALE – FASE DI ESERCIZIO ORDINARIO Causa
primaria Causa
secondaria Effetto Componente ambientale Impatto Note
... ... ... ... ... ... Diffusione odori Atmosfera Modesto
Rischi di incendi ed esplosioni Atmosfera e salute
pubblica Modesto
Esalazioni nocive Incidenze negative sulla salute Salute pubblica Modesto
Richiamo di animali randagi Fauna TrascurabileConcentrazione di residui organici Sviluppo di fauna parassita (topi,
insetti, uccelli) Fauna Modesto
Effetti sulla produzione agricola locale Vegetazione Assente Sviluppo fauna
parassita Possibili interazioni negative su fauna esistente Fauna Modesto
Fermentazione di rifiuti
(formazione di biogas)
Proliferazione germi patogeni Rischi di epidemie Salute pubblica Trascurabile
La copertura giornaliera dei rifiuti abbancati garantisce la riduzione di cattivi odori, esalazioni nocive e fauna parassita. A discarica ultimata sarà realizzata una rete di captazione del biogas. Impianto antincendio per far fronte ad eventuali rischi di incendi ed esplosioni. Recinzione completa del sito per evitare richiamo di animali randagi.
... ... ... ... ... ...
15
V.I.A. per la realizzazione di una discarica di V.I.A. per la realizzazione di una discarica di tipo 2Btipo 2B
Rischi di inquinamento di corpi
idrici superficiali e profondi
IdricoTrascurabile
Inquinamento acque
Rischi di epidemie Salute pubblica
Trascurabile
Degradazione delle proprietà dei terreni
Suolo e sottosuolo
Assente
Modifica alla fertilitàdei suoli limitrofi Suolo
Assente
Accumulo di sostanze nocive
Suolo e salute pubblica
Assente
Effetti di fitotossicità Vegetazione e flora
Assente
Accumulo di elementi tossici nelle piante
Vegetazione e flora
Assente
Percolato/terreno
Il percolato costituisce una soluzione-sospensione delle sostanze contenute nell’ammasso dei rifiuti, prodotto dall’infiltrazione di acque meteoriche, superficiali e sotterranee nel corpo della discarica. La quantità di acqua che effettivamente si infiltra nel suolo è ridotta dagli interventi di isolamento idraulico e dai fenomeni di ruscellamento ed evapotraspirazionevegetale, che saranno favoriti.
Contatto dei rifiuti in
fermentazione con le acque meteoriche
(formazione di percolato)
16
V.I.A. per la realizzazione di una discarica di V.I.A. per la realizzazione di una discarica di tipo 2Btipo 2B
MATRICE RIEPILOGATIVA PER LA VALUTAZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE
Elementi d’impatto Movimento
mezzi Emissioni di polveri Odori Biogas Totale Media N° parametri
ambientali considerati
Morfologia 3 1.5 3
Acque superficiali -1 -0.5 -1
Vegetazione -1 0 0 0.0 0
Fauna -1 -1 -0.3 -1
Aria -1 -2 -2 -2 -7 -1.2 -7
Para
met
ri a
mbi
enta
li
Totale -4 -3 -3 -2 Media -0.8 -1.0 -0.8 -0.9
N° elementi di impatto considerati 5 4 4 5
17
V.I.A. per la realizzazione di impianto di V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non
pericolosipericolosi
18
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
Quadro normativo di riferimentoQuadro normativo di riferimento
Quadro di riferimento programmaticoQuadro di riferimento programmatico
I Piani Territoriali Paesistici, i vincoli ed i Piani Territoriali di Coordinamento, gli Strumenti urbanistici Piani di Gestione dei Rifiuti
Quadro di riferimento progettualeQuadro di riferimento progettuale
Descrizione dell’impianto
Caratteristiche dei reflui trattati
Descrizione delle fasi del trattamento (ricevimento reflui, scarico e stoccaggio e reflui da trattare, serbatoio di stoccaggio specifico)
Fase di trattamenti specifici (flottazione chimico – fisica, distillazione con recupero, trattamento biologico e denitrificazione, flottazione biologica, stoccaggio finale e scarico)
Strumentazione critica di controllo (controllo del funzionamento e sistema di automazione)
19
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
Lista delle sostanze utilizzate nel processo di depurazione
Caratteristiche funzionali delle apparecchiature
La sistemazione a verde per preservare il paesaggio
Quadro di riferimento ambientaleQuadro di riferimento ambientale
AtmosferaAtmosfera caratteristiche meteoclimatiche - temperatura dell’aria –regime pluviometrico – regime anemometrico – umidità relattiva dell’aria – pressione atmosferica al suolo Analisi dei rischi d’impatto
Ambiente idricoAmbiente idrico Idrografia, Circolazione delle acque sotterraneeAnalisi dei rischi d’impatto
Suolo e sottosuoloSuolo e sottosuolo inquadramento geografico dell’area Analisi dei rischi d’impatto
20
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
Flora, fauna e vegetazioneFlora, fauna e vegetazione
Popolazione e salute pubblicaPopolazione e salute pubblica
Rumore e vibrazioniRumore e vibrazioni
Misure di prevenzione/mitigazione da adottare in fase di costruzMisure di prevenzione/mitigazione da adottare in fase di costruzione/ gestioneione/ gestione
Analisi dell’impatto ambientaleAnalisi dell’impatto ambientale
21
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
Localizzazione Viabilità GeomorfologiaLocalizzazione Viabilità Geomorfologia Uso del suoloUso del suolo
Bretella Fiano Romano-S.Cesareo
impianto
Autostrada A1
S.P. Colonna-Gallicano
22
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
Fonte SITAP – Direzione Generale per i beni architettonici e paesaggistici - Ministero per i Beni e le attività culturali
VINCOLI EX LEGE 1497/39 (Provincia di Roma)
- Provincia di Roma - - Comune di Zagarolo -
Parchi e Riserve
Vincoli diffusi (1497)
Vincoli puntuali (1497)
Località abitate (ISTAT)
Boschi e foreste
Limiti Comunali
Localizzazione Impianto
Idrografia
Vincoli ex lege 1497/39
Il Piano Territoriale Paesistico Il Piano Territoriale Paesistico –– I vincoli I vincoli –– Il Piano Territoriale di coordinamento Il Piano Territoriale di coordinamento provincialeprovinciale
23
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
Interno del capannone industriale così come appare oggi, in cui è possibile osservare i serbatoi in acciaio che ospiteranno le unità di trattamento
Vista dell’impianto così come appare oggi e come apparirà dopo la sistemazione a verde
24
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
ATMOSFERA ATMOSFERA
Regime pluviometricoRegime pluviometrico
GenFebMarApr
MagGiu
Lug
AgoSetOtt
NovDic
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
Alte
zze
di p
iogg
ia (m
m)
Zagarolo (1985-1993)
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1984
GenFebMarApr
MagGiu
Lug
AgoSetOtt
NovDic
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
Alte
zze
di p
iogg
ia (m
m)
Frascati (1990-1999)
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
25
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
ATMOSFERA ATMOSFERA
Temperatura dell’ariaTemperatura dell’aria
Frascati (Temperature medie)
0
5
10
15
20
25
30
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Tem
pera
ture
(°C
)
1991 1992
1994 1995
1996 1997
1998 1999
Guidonia (Temperature, 1999)
0
5
10
15
20
25
30
35
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Tem
pera
ture
(°C
)
Massime Minime
26
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
Frequenza dei giorni per classe(1) di velocità
ColonnaColonnaColonnaColonnaColonna
FrascatiFrascatiFrascatiFrascatiFrascati
GallicanoGallicanoGallicanoGallicanoGallicano
GrottaferrataGrottaferrataGrottaferrataGrottaferrataGrottaferrata
LabLabLabLabLab
Monte Porzio CatoneMonte Porzio CatoneMonte Porzio CatoneMonte Porzio CatoneMonte Porzio Catone
MontecompatriMontecompatriMontecompatriMontecompatriMontecompatri
Rocca PrioraRocca PrioraRocca PrioraRocca PrioraRocca Priora
San CesareoSan CesareoSan CesareoSan CesareoSan Cesareo
ZagaroloZagaroloZagaroloZagaroloZagarolo
N
NE
E
SE
S
SW
W
NW
Rosa dei venti media negli anni 1998-1999 sovrapposta all’orografia della zona in esame. La rosa dei venti è stata centrata sull’impianto. In rosso è stato evidenziato il fosso di Corzano e della Vetrice dove verrà scaricato l’effluente dall’impianto.
Direzione prevalente
Velocità massima
(m/s) Calma Brezza Vento moderato
Vento forte Burrasca
1998 N 19 0.31 0.66 0.03 0.00 0.00 1999 N 30 0.21 0.73 0.06 0.00 0.00
Regime Regime anemometricoanemometrico
27
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
ATMOSFERA : analisi degli impattiATMOSFERA : analisi degli impatti
Fase di cantiereFase di cantiere
(struttura preesistente per cui solo escavatore per posa in oper(struttura preesistente per cui solo escavatore per posa in opera a tubazioni)tubazioni)
Fase di gestioneFase di gestione
•• emissioni in atmosfera (emissioni in atmosfera (movimentazmovimentaz. liquami nei serbatoi, . liquami nei serbatoi, fughe di composti volatili dai tubi)fughe di composti volatili dai tubi) popolazionepopolazione
•• traffico veicolare indotto sulla viabilità interna traffico veicolare indotto sulla viabilità interna ariaaria
•• rischio incendio (piano emergenza incendi D. rischio incendio (piano emergenza incendi D. Lgs Lgs 626/94)626/94)
28
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
AMBIENTE IDRICO: Idrografia AMBIENTE IDRICO: Idrografia –– Circolazione acque sotterraneeCircolazione acque sotterranee
ColonnaColonnaColonnaColonnaColonna
GallicanoGallicanoGallicanoGallicanoGallicano
San CesareoSan CesareoSan CesareoSan CesareoSan Cesareo
ZagaroloZagaroloZagaroloZagaroloZagarolo
Stralcio della carta idrogeologica relativa all’area in cui si realizzerà l’impianto. In rosso è stato evidenziato il fosso Passerano
Il dislivello fra il fosso e la quota del piano medio dell’impianto e di 17 m, valore in grado di salvaguardare la struttura da possibili esondazioni, poco probabili visto l’esigua portata del fosso.
29
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
AMBIENTE IDRICO: analisi degli impattiAMBIENTE IDRICO: analisi degli impatti
Fase di cantiere Fase di cantiere
Fase di gestioneFase di gestione
•• effluenti liquidi dai trattamenti (scarico e acque di effluenti liquidi dai trattamenti (scarico e acque di raffreddamento del distillatore) raffreddamento del distillatore)
•• dilavamento del piazzale da parte delle acque meteoriche dilavamento del piazzale da parte delle acque meteoriche ricadenti nell’arearicadenti nell’area
30
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
AMBIENTE IDRICO: analisi degli impattiAMBIENTE IDRICO: analisi degli impatti
Area interessata dall’impianto caratterizzata da lave e Area interessata dall’impianto caratterizzata da lave e leucititi leucititi ––permeabilià permeabilià media con media con microfessurazioni microfessurazioni –– falda a profondità > 10 m.falda a profondità > 10 m.
Analisi degli impattiAnalisi degli impatti
•• Eventuale Eventuale sversamento sversamento di rifiuti liquidi all’esterno del capannone di rifiuti liquidi all’esterno del capannone durante le operazioni di accettazione e scarico nel piazzale durante le operazioni di accettazione e scarico nel piazzale antistante l’impiantoantistante l’impianto
•• Accidentale Accidentale sversamento sversamento di rifiuti liquidi all’interno del capannonedi rifiuti liquidi all’interno del capannone
impermeabilizzazione area impermeabilizzazione area
31
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
FLORA, FAUNA ED ECOSISTEMIFLORA, FAUNA ED ECOSISTEMI
Analisi sulle comunità vegetali presenti nella zona di studio attraverso rilievi di campagna e bibliografia relativa a fitocenosi limitrofe all’area in esame
N° Livello Descrizione
1 Aree prive di vegetazione Aree urbanizzate, aree industrializzate, cave, linee ferroviarie, svincoli stradali e strade
2 Agrosistemi erbacei Colture intensive irrigue, seminativi, colture ortive, prati falciati e prati, pascoli
3 Agrosistemi arborei Colture arboree
4 Cespuglieti Coltivi abbandonati, incolti, cespuglieti
5 Boschi cedui Boschi cedui
6 Vegetazione igrofila Vegetazione igrofila lungo i corsi d’acqua e lacustre
32
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
POPOLAZIONE E SALUTE PUBBLICAPOPOLAZIONE E SALUTE PUBBLICA
Morti per settori di causa nella provincia di Roma (dati percentuali ISTAT 1998)
1%
29%
5%
0%
1%
2%41%
5%
7%
1%0%0%0%0%0%1% 5%
Malattie infettive e paras s itarie
Tum o ri
Malattie delle ghiando le endo crine della nutrizio ne e delm etabo lis mo e dis turbi im munitariMalattie del sangue e degli o rgani emato po ietic i
Dis turbi psichici
Malattie del sis tem a nervo s o e degli o rgani dei s ens i
Malattie del sis tem a circo lato rio
Malattie dell'apparato res pirato rio
Malattie dell'apparato digerente
Malattie dell'apparato genito -urinario
C o mplicazio ni della gravidanza del parto e del puerperio
Malattie della pelle e del tes s uto s o tto cutaneo
Malattie del sis tem a o s teo -m us co lare e del tes s utoco nnettivoMalfo rm azio ni co ngenite
Alcune co ndizio ni m o rbo s e di o rigine perinatale
Sinto m i, s egni e s ta ti m o rbo s i mal definiti
Traumatis m i ed avvelenam enti
33
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
POPOLAZIONE E SALUTE PUBBLICAPOPOLAZIONE E SALUTE PUBBLICA
Analisi degli impattiAnalisi degli impatti
•• inalazione di polveriinalazione di polveri
•• inalazione di inquinantiinalazione di inquinanti
•• odoriodori
•• rischio biologico (presenza di microrganismi rischio biologico (presenza di microrganismi patogeni)patogeni)
34
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
RUMORE E VIBRAZIONI (D.P.C.M 14/11/97)RUMORE E VIBRAZIONI (D.P.C.M 14/11/97)T E M P I D I R I F E R I M E N T O L e q in d b ( A )
E M I S S I O N I I M M I S S I O N I C L A S S E D E S C R I Z I O N E D iu r n o
( 6 : 0 0 – 2 2 : 0 0 )
N o t t u r n o
( 2 2 : 0 0 – 6 : 0 0 )
D iu r n o
( 6 : 0 0 – 2 2 : 0 0 )
N o t t u r n o
( 2 2 : 0 0 – 6 : 0 0 )
I
A r e e
p a r t ic o la r m e n t e
p r o t e t t e
A r e e n e l le q u a l i la q u ie te r a p p r e se n ta u n e le m e n to d i b a se
p e r l a lo r o u t i l i z z a z io n e : a r e e o sp e d a l ie r e , s c o la s t ic h e ,
d e s t in a te a l r ip o so e a l lo sv a g o , r e s id e n z e r u r a l i , d i
p a r t ic o la r e in te r e s se u r b a n is t ic o , p a r c h i n a tu r a l i , e c c .
4 5 3 5 5 0 4 0
I I
A r e e d e s t in a t e a d
u s o
p r e v a le n t e m e n t e
r e s id e n z ia le
A r e e u r b a n e in te r e s sa te p r e v a le n te m e n te d a t r a ffic o
v e ic o la r e lo c a le , c o n b a s sa d e n s i tà d i p o p o la z io n e , c o n
l im ita ta p r e se n z a d i a t t iv i tà c o m m e r c ia l i e d a s s e n z a d i
a t t iv i tà in d u s tr ia l i e d a r t ig ia n a l i
5 0 4 0 5 5 4 5
I I I
A r e e d i t ip o
m is t o
A r e e u r b a n e in te r e s sa te d a t r a ff ic o v e ic o la r e lo c a le o d i
a t t r a v e r sa m e n to , c o n m e d ia d e n s i tà d i p o p o la z io n e , c o n
p r e se n z a d i a t t iv i tà c o m m e r c ia l i e u ff ic i , c o n l im i ta ta
p r e se n z a d i a t t iv i tà a r t ig ia n a l i e c o n p r e se n z a d i a t t iv i tà
in d u s tr ia l i ; a r e e r u r a l i in te r e s sa te d a a t t iv i tà c h e im p ie g a n o
m a c c h in e o p e r a t r ic i
5 5 4 5 6 0 5 0
I V
A r e e d i in t e n s a
a t t iv i t à u m a n a
A r e e u r b a n e in te r e s sa te d a in te n s o t r a ffic o v e ic o la r e , c o n
a l ta d e n s i tà d i p o p o la z io n e , c o n e le v a ta p r e se n z a d i a t t iv i tà
a r t ig ia n a l i e c o n p r e s e n z a d i a t t iv i tà in d u s t r ia l i ; a r e e in
p r o s s im ità d i s t r a d e d i g r a n d e c o m u n ic a z io n e e d i l in e e
fe r r o v ia r ie ; a r e e p o r tu a l i ; a r e e c o n l im ita ta p r e s e n z a d i
p ic c o le in d u s tr ie
6 0 5 0 6 5 5 5
V
A r e e
p r e v a le n t e m e n t e
in d u s t r ia l i
A r e e in te r e s sa te d a in se d ia m e n t i in d u s t r ia l i c o n sc a r s i tà d i
a b i ta z io n i 6 5 5 5 7 0 6 0
V I
A r e e
e s c lu s iv a m e n t e
in d u s t r ia l i
A r e e e sc lu s iv a m e n te in te r e s sa te d a a t t iv i tà in d u s tr ia l i e
p r iv e d i in se d ia m e n t i a b i ta t iv i 6 5 6 5 7 0 7 0
35
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
FFaassee
11
Analisi qualitativa degli impattiAnalisi qualitativa degli impatti
Valutazione qualitativa del livello di impatto rispetto alla situazione ante-operam giustificando i giudizi espressi e precisando eventuali accorgimenti ed interventi di mitigazione per contenere gli impatti sulle diverse componenti ambientali.
FFaassee
22
Analisi quantitativa degli impattiAnalisi quantitativa degli impatti
Relazione biunivoca tra i parametri ambientali e gli elementi di impatto mediante un sistema a matrice con doppio ingresso in cui ciascuna interazione è rappresentata con un opportuno indice numerico..
36
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
Fase 1 Fase 1 –– Analisi qualitativa del livello degli impattiAnalisi qualitativa del livello degli impattiC a u s a
p r i m a r i a
C a u s a
s e c o n d a r i a E f f e t t o
C o m p o n e n t e
a m b i e n t a l e
I m p a t t o N o t e
V a r i a z i o n e
d e l l a p o r t a t a
d e l c o r s o
i d r i c o
M o d i f i c a
d e l l ’ e c o s i s t e m a A c q u e s u p e r f i c i a l i M o d e s t o
L a p o r t a t a d e l l ’ e f f l u e n t e d a l l ’ i m p i a n t o r i s u l t a
c o m u n q u e d i p i c c o l a e n t i t à , p e r c i ò t a l e i m p a t t o p u ò
e s s e r e c o n s i d e r a t o t r a s c u r a b i l e .
S c a r i c o
d e l l ’ e f f l u e n t e
n e l f o s s o d i
P a l l a v i c i n a I n e f f i c i e n z a
d e l p r o c e s s o d i
t r a t t a m e n t o
d e l l ’ e f f l u e n t e
I n q u i n a m e n t o
d e l c o r p o i d r i c o
A c q u e s u p e r f i c i a l i
e s o t t e r r a n e e ,
s u o l o e
s o t t o s u o l o ,
v e g e t a z i o n e ,
f a u n a e s a l u t e
p u b b l i c a
A s s e n t e
I r e f l u i i n u s c i t a d a l l ’ i m p i a n t o v e n g o n o
i n v i a t i a d u n s e r b a t o i o d i s t o c c a g g i o , d o v e s a r à
p o s s i b i l e e f f e t t u a r e t u t t i i c o n t r o l l i a n a l i t i c i p e r
s t a b i l i r e l a c o m p a t i b i l i t à d e i d a t i t r o v a t i c o n q u e l l i
p r e v i s t i d a l l a n o r m a t i v a p e r s c a r i c o d i r e f l u i i n d u s t r i a l i i n c o r p i i d r i c i s u p e r f i c i a l i
( t a b e l l a 3 d e l D L g s . n . 1 5 2 d e l 1 9 9 9 e s u c c e s s i v e
m o d i f i c h e a p p o r t a t e d e l D L g s . n . 2 5 8 d e l 2 0 0 0 ) . S e l e v e r i f i c h e c o n f e r m a n o l a r i u s c i t a d e l t r a t t a m e n t o e
q u i n d i i l r i s p e t t o d e i p a r a m e t r i p r e v i s t i d a l l a
n o r m a t i v a , i l r e s p o n s a b i l e d e l l ’ i m p i a n t o a u t o r i z z a l o
s c a r i c o . N e l c a s o i n v e c e c h e i p a r a m e t r i r i s c o n t r a t i n e l r e f l u o s t o c c a t o n o n s i a n o
p e r f e t t a m e n t e a l l i n e a t i c o n q u e l l i p r e v i s t i , l o s c a r i c o
n o n v i e n e a u t o r i z z a t o e d i l r e f l u o v i e n e i n v i a t o n e i
s e r b a t o i d i a l i m e n t a z i o n e a l b i o l o g i c o p e r e s s e r e
n u o v a m e n t e t r a t t a t o . A n c h e i n q u e s t o c a s o l a g r a n d e
c a p a c i t à d i s t o c c a g g i o d i c u i l ’ i m p i a n t o è d o t a t o c o n s e n t e
q u e s t o p o l m o n e d i r i s e r v a l a v o r a t i v o , i l q u a l e l a s c i a
t u t t o i l t e m p o d i a d o t t a r e l e a z i o n i c o r r e t t i v e n e c e s s a r i e
a l s u p e r a m e n t o d e l l e e v e n t u a l i a n o m a l i e .
E m i s s i o n e d i
r u m o r i d a l l e
u n i t à d i
p r o c e s s o
d e l l ’ i m p i a n t o
A u m e n t o d e l
l i v e l l o d i
r u m o r o s i t à
d e l l a z o n a
D i s t u r b o p e r g l i
o p e r a t o r i
d e l l ’ i m p i a n t o e
g l i a b i t a n t i d e l l e
c a s e s p a r s e
v i c i n e
S a l u t e p u b b l i c a T r a s c u r a b i l e
E s s e n d o t u t t e l e u n i t à a l c h i u s o , t a l e i m p a t t o r i s u l t a
d i e n t i t à c o n t e n u t a . L e s o l u z i o n i t e c n i c h e d i m i t i g a z i o n e a d o t t a t e
p r e v e d o n o p a r t i c o l a r i a m b i e n t i i n s o n o r i z z a t i p e r a l l o g g i a r e l e m a c c h i n e p i ù
r u m o r o s e ; a n c h e l a v e l o c i t à d i p a s s a g g i d e l l ’ a r i a n e l l e
t u b a z i o n i è s t a t a c a l c o l a t a i n m o d o d a n e u t r a l i z z a r e
r u m o r i e r i s o n a n z e v i b r a n t i . I n f i n e , l a f a s c i a a r b o r e a c h e c i r c o n d e r à t u t t o i l p e r i m e t r o
d e l l ’ i m p i a n t o c o s t i t u i r à u n u l t e r i o r e e f f e t t o d i
m i t i g a z i o n e , p o i c h è l e p i a n t e h a n n o l a p r o p r i e t à d i
s c h e r m a r e i r u m o r i .
37
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
Fase 2 Fase 2 –– Analisi quantitativa del livello degli impattiAnalisi quantitativa del livello degli impatti
iiN
ii PisI ⋅⋅∑=Valutazione di ciascun impatto:
dove
Si = indice di sensibilità dell’impatto i-esimo
ii = indice di correlazione fra l’impatto e la componente i-esima
Pi = influenza ponderale della componente ambientale considerata sulle altre componenti ambientali
N = numero di colonne della matrice e quindi gli elementi di impatto considerati
Effettuando tale prodotto si ottiene una matrice che raccoglie gli impatti elementari su ciascuna componente ambientale. L’insieme degli impatti elementari costituisce il quadro dell’impatto complessivo dell’opera.
38
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
Pesi attribuiti alle componenti ambientali esaminatePesi attribuiti alle componenti ambientali esaminate
Componente ambientale
Peso in caso di
emergenze
Peso in caso di
esercizio
Suolo e sottosuolo 0.16 0.16 Morfologia 0.04 0.04
Acque superficiali 0.16 0.16 Acque sotterranee 0.16 0.16
Vegetazione 0.04 0.04 Fauna 0.08 0.04 Aria 0.08 0.08
Paesaggio 0.04 0.04 Livello sonoro 0.08 0.08
Vincoli o aree protette 0.08 0.08 Viabilità e traffico 0.04 0.04 Salute e sicurezza 0.08 0.04
39
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
Elementi di impatto IDSLocalizzazione 0.6
Esposizione 0.3Viabilità 0.2
Idrografia superficiale 0.6Vincoli 0.1
Emissione rumori 0.1Emissione odori 0.5
Emissione aerosol 0.1Trattamento fanghi 0.5Occupazione di aree 0.1
Uso energia 0.1Depurazione aria 0.3
Depurazione acque 0.5
Emissioni in atmosfera 0.3Incendio 0.1
Sversamento rifiuti liquidi nel capannone 0.6Sversamento rifiuti liquidi all'esterno 0.5
Sversamento di rifiuti solidi 0.5
Veicolazione di patogeni tramite
animali 0.8Opere di sistemazione
ed impianto 0.2Mavimento mezzi 0
Emissione di polveri 0.3
Elementi di impatto IDSLocalizzazione 0.6
Esposizione 0.3Viabilità 0.2
Idrografia superficiale 0.8Vincoli 0.1
Emissione rumori 0.1Emissione odori 0.5
Emissione aerosol 0.1Trattamento fanghi 0.6Occupazione di aree 0.1
Uso energia 0.1Depurazione aria 0.3
Depurazione acque 0.7
Emissioni in atmosfera 0.3Incendio 0.5
Rottura bacino contenimento nel
capannone 0.7Fuoriuscita dallo sfioro
dei serbatoi 0.6Sversamento di rifiuti
solidi 0.8Veicolazione di patogeni tramite
animali 0.9Opere di sistemazione
ed impianto 0.2Mavimento mezzi 0
Emissione di polveri 0.3
Indici di sensibilità dei diversi elementi di impatto (compreso ad esempio in una prefissata scala da 0 a 1):a) per le normali condizioni di esercizio; b) nel caso di situazione di emergenza dell’impianto
40
V.I.A.V.I.A. per la realizzazione di impianto di trattamento per la realizzazione di impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosirifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi
Componenti ambientali
Indici di impatto (valori
assoluti)
Indici di impatto (valori
percentuali)Suolo e sottosuolo 0.11 97.78
Morfologia 0.00 0.00 Acque superficiali 0.10 95.41 Acque sotterranee 0.11 100.00
Vegetazione 0.02 18.89 Fauna 0.05 50.37 Aria 0.02 19.26
Paesaggio 0.02 18.52 Livello sonoro 0.01 5.93 Vincoli o aree
protette 0.00 0.00 Viabilità e traffico 0.00 0.00
Salute e sicurezza 0.03 28.67
Componenti ambientali
Indici di impatto (valori
assoluti)
Indici di impatto (valori
percentuali) Suolo e sottosuolo 0.00 0.00
Morfologia 0.00 0.00 Acque superficiali 0.09 100.00 Acque sotterranee 0.00 0.00
Vegetazione 0.00 0.00 Fauna 0.03 36.36 Aria 0.01 9.00
Paesaggio 0.00 0.00 Livello sonoro 0.01 7.27 Vincoli o aree
protette 0.00 0.00 Viabilità e traffico 0.00 0.00
Salute e sicurezza 0.02 25.50
Valori assunti dagli indici di impatto nel caso in cui dovessero verificarsi
emergenze nell’impianto
Valori assunti dagli indici di impatto con le mitigazioni e
i sistemi di prevenzione adottati durante il normale
esercizio dell’impianto