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EDITORIALE

IIn questi giorni gli occhi dell’opinione pubblica, dei cittadini e delle imprese sono puntati sui tavoli di concertazione tra ilMinistro del Lavoro e i rappresentanti delle categorie datoriali e sindacali. Sul piatto della bilancia c’è uno dei temi più im-portanti e attuali: la riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali. Certo, il rilancio del nostro paese partesicuramente dall’occupazione. Un tema che riguarda sia i giovani inoccupati sia coloro che usciti dal mercato del lavoronon rimangano troppo tempo a carico della collettività e riescano a trovare un nuovo lavoro. Il tema lo sappiamo è com-plesso e ampio. C’è un bel concetto, molto spesso utilizzato ma di cui non se ne coglie appieno le potenzialità se fosseeffettivamente applicato nel nostro paese, la flexicurity (o flessicurezza). La parola, così come è stata concepita, intendela possibilità di dare ai cittadini comunitari sicurezza occupazionale. Il termine nasce dal binomio tra sicurezza e flessibilità,per cui applicata al mondo del lavoro viene a delineare la condizione per cui ogni cittadino può trovare lavoro in ogni fasedella sua vita lavorativa. L’Italia, infatti, rischia di entrare in un circolo vizioso per cui da una parte si sprecano nuovi talentie il dinamismo dei giovani, dall’altro l’esperienza e il know-how dei 40-50enni. Solo il cambiamento delle attuali regole, mi-gliorandole con un sistema adeguato di protezione sociale, un nuovo welfare, sussidiarietà, equità, solidarietà, che puntinosu politiche attive del lavoro si può avviare un circolo virtuoso che inneschi il meccanismo della crescita. Perchè senza l’oc-cupazione non c’è crescita e senza crescita non c’è occupazione. Un binomio inscindibile.In tutto questo discorso non va dimenticato che gran parte dei problemi occupazionali riguardano il sud del paese. Non sipuò, infatti, prescindere dallo sviluppo del Mezzogiorno, dal cercare di limitare quel divario tra nord e sud del paese chela crisi degli ultimi anni, anche se non ha ulteriormente acuito, ha sicuramente contribuito a radicalizzare quelle difficoltàstrutturali che erano già presenti nel nostro meridione. Come ha sottolineato il Ministro per la coesione territoriale FabrizioBarca in un interessante articolo comparso sul Corriere della Sera del 12 marzo a firma di Dario Di Vico, (che puntava adun approfondimento sul tema delle imprese meridionali) dal titolo particolarmente interessante “Industria, ecco il sudvitale che punta ad esportare. Dalla meccatronica al food, emergono nuovi mini distretti”, ha promosso una “task force dieconomisti e di rappresentanti delle banche, dei sindacati e delle università per studiare la presenza industriale nel sud,separando in fase di analisi, la grande impresa legata alla raffinazione del petrolio, alla siderurgia e alla produzione di au-toveicoli; la piccola impresa simil-distrettuale che ha saputo specializzarsi in una logica di territorio e, infine, l’impresa cheancora oggi pensa a sussidi, zone franche o privilegi di qualsiasi tipo. E ancora: chi è già posizionato sull’export e quindiè in grado di sopperire alla stasi del mercato interno e chi, con un adeguato supporto, sarebbe capace comunque di pren-dere la strada delle vendite all’estero.” Per il Ministro c’è quindi una certa vitalità imprenditoriale nel Mezzogiorno, ma “ènecessario accrescere gli sforzi”. Ritengo che lo studio e l’analisi che il Governo ha messo in campo sia un passo impor-tante da cui partire per promuovere quello sviluppo necessario a fare del sud, non la parte trainata dal resto del paese, maun luogo e un territorio di progresso, un “incubatore di energie” in sinergia con le regioni del Nord e del Centro, che diavita ad un vero “sviluppo armonico del Paese” finalizzato a “rimuovere gli squilibri economici e sociali”. Anche per il Presi-dente del Consiglio Mario Monti “lo sviluppo del Sud è necessario per far crescere l’Europa”. Lo ha detto in un recente in-contro con i Presidenti delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, i sindaci deicapoluoghi di Regione del Sud e un rappresentante dei piccoli comuni meridionali indicato dall’Anci.Ce lo auguriamo. Certo il lavoro da fare non è semplice, per i ben noti mali che gravano nel Mezzogiorno e che spesso sonostati funzionali ad una certa mala politica. Le risorse a disposizione sono note, come le produzioni agricole e agroalimentaritipiche, il turismo, l’artigianato locale e di qualità. Ossia tutte quelle che sono le peculiarità di un’area del nostro Paese chenon sono di certo “da meno” e che devono liberarsi da quella sorta di complesso di inferiorità che ha condizionato ancheuna certa mentalità e approccio al lavoro. I giovani ad esempio sono la nostra più grande risorsa e vanno messi nella mi-gliore condizione per apportare il loro importante contributo allo sviluppo. Perderli significa perdere energie vitali e knowhow. Anche il sud deve puntare sulla cultura, sul sapere e sulla conoscenza per incrementare le opportunità di crescita,senza dimenticare la creazione di adeguate infrastrutture necessarie allo sviluppo delle imprese.

DOMENICO MAMONE - Presidente dell’Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori

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Domenico MMamonePresidente Nazionale UNSIC

Ammortizzatori socialie riforma del mercato del lavoro.La crescita del Paese non può prescinderedallo sviluppo del Mezzogiorno

DOMENICO MAMONE

Presidentedell’UnioneNazionaleSindacaleImprenditorie Coltivatori

Rapporto CCIGe aaltri aammortizzatori ssociali

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Convenzione UUNSIC ee SSynthesisper ii sservizi ffinanziari

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EDITORIALE

IL SISTEMA SERVIZI UNSIC

CAF UUNSIC:Corsi ddi aaggiornamentoper ii CCentri ddi rraccolta

DAL NAZIONALE

MONDO AGRICOLO

Agea: ssul pportale SSian ii sservizi wwebper lla ppresentazionedella DDomanda UUnica

Latte: iil MMinistro CCatania ppresentagli aaspetti ppiù ssalienti ddel nnuovopacchetto aapprovato aa BBruxelles

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12 DAL TERRITORIO

L’Unsic MModicachiede nnuovo bbandoper ii FFondi eex IInsicem

Unsic CConversano:inaugurata lla nnuova ssedee ppresentate lle nnuove aattività

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Mipaaf: bbandi ddi ppromozionedei pprodotti aagricolisul mmercato iinterno

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Enasc:proseguono ssul tterritorioi sseminari fformativiper ggli ooperatori ddi PPatronato

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Ministero ddel LLavoro:orario ddei ssoci ddi ccooperativedi pproduzione ee llavoro

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Ammortizzatori ssocialie rriforma ddel mmercato ddel llavoro.La ccrescita ddel PPaese nnon ppuò pprescinderedallo ssviluppo ddel MMezzogiorno

Apprendistatopiù vvantaggioso pper ii ccontrattistipulati ddal 22012

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20 DALLE REGIONI

JUS JURIS

LAVORO E PREVIDENZA

INPS: ttrasmissione ttelematicadelle ccertificazioni ddi mmalattia

Infedeliregistrazioni ssul LLUL

Contributi llavoratori ddomesticianno 22012

SO

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IO24

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NOVITÀ22

INFOIMPRESAPeriodico

dell’Unione NazionaleSindacale Imprenditori e Coltivatori

Direttore rresponsabileDomenico Mamone

RedazioneMaria Grazia Arceri - Francesca Campanile

Sonia D’Annibale - Francesca GambiniNazareno Insardà - Salvatore Mamone

Fortunata Reggio - Lea Capriotti - Vittorio Piscopo

Progetto GGrafico -- IImpaginazioneFortunata Reggio

Sede llegale ee RRedazione

Via Angelo Bargoni, 78 - 00153 RomaTel. 06 58333803 - Fax 06 5817414

www.unsic.it - [email protected]

Registr. TTribunale ddi RRoma

N° 776/2003 ddel 55/03/2003

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IL SISTEMA SERVIZI UNSIC

UNSIC ha sottoscritto, il 23dicembre 2011, un’appositaconvenzione per la fornitura

di servizi finanziari e assicurativi conla Synthesis SpA iscritta nell’Elencodegli Agenti in Attività Finanziaria aisensi del Provvedimento UIC dell’11luglio 2002 al n. A71550.Specificamente l’UNSIC, sempre pro-iettata a garantire la miglior offertapossibile di servizi ai propri iscritti eassociati, ha stretto tale accordo perassicurare loro un affidabile e pun-tuale supporto consulenziale in am-bito assicurativo e finanziario, a

condizioni di mercato vantaggiose.Infatti, la Synthesis SpA metterà a di-sposizione degli iscritti e dei dipen-denti dell’UNSIC la consulenza dipropri esperti nel settore finanziariofinalizzata all’accesso al credito ed, inparticolare, per quanto concerne ces-sioni del quinto dello stipendio e de-legazioni di pagamento.Ovviamente tutte le prestazioni og-getto della convenzione sarannosvolte nel rispetto delle normative vi-genti in materia di privacy e di tratta-mento dei dati personali. La Synthesis SpA, tra le altre presta-

zioni, garantirà: la raccolta delle ri-chieste e la relativa istruttoria; la tra-sparente informativa sui costi delleoperazioni di finanziamento mediantelo sviluppo di preventivi personalizzatiinformando scupolosamente il con-traente sui propri diritti e doveri; il ne-cessario materiale informativo.Infine si comunica che, a fronte di taliintese, il personale qualificato Syn-thesis, appositamente incaricato,potrà visitare le strutture perifericheUNSIC al fine di promuovere ed ap-profondire i dettagli ed i vantaggi chescaturiscono dall’accordo.

Convenzione UNSIC e Synthesisper i servizi finanziari

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l Caf Unsic ha organizzato ancheper l’anno 2012 i Corsi di aggior-namento rivolti agli operatori dei

Centri di raccolta operanti nelle sediperiferiche. Il calendario degli incontriha date e tappe diverse sul territorionazionale. Si è partito il 2 marzo aRoma; per proseguire poi il 5 marzo aCosenza; il 6 marzo a Lamezia Terme;il 9 marzo a Napoli; il 12 marzo è statala volta di Catania; mentre il 13 marzoPalermo; il 14 marzo Milano, il 15marzo Torino e il 16 marzo Bari. I corsi di aggiornamento sono stati te-nuti da esperti in materia e si sono in-centrati sulle novità di quest’anno perquanto riguarda il modello 730 e tuttii modelli fiscali, ISEE, RED, Unico, In-validità civile ICRIC –ICLAV-ACCAS;

Detrazioni pensionati e dipendenti;Successioni; Contratti di locazione;F24; Visure catastali e camerali; Di-chiarazione Ici, ecc. Sono state, inol-tre, trattate le recenti novità suiprogrammi proposti dalla EFFEQ Zuc-chetti. Presenti agli incontri, l’Ammi-nistratore Unico del Caf UnsicFrancesca Campanile, il Responsabiledell’Assistenza Fiscale Giacomo Flo-

rio, Manlio Maurizio Marra e MarcoAntonio Valenti, Esperti elaborazionedati, Nazareno Insardà, Dirigente Na-zionale Unsic. Ai corsi hanno parteci-pato più di 600 operatori in tutta Italia,che hanno particolarmente apprez-zato le tematiche affrontate nel corsodegli aggiornamenti e la professiona-lità e la competenza dei tecnici chehanno tenuto i corsi.

CAF UNSIC:Corsi di aggiornamento per i Centri di raccolta

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o Sportello UNSICOLF in-forma che il Ministero del la-voro e delle Politiche Sociali

con il messaggio n. 35 del30.12.2011, ha ribadito i principi allabase del Decreto di Programmazionedei Flussi per l’anno 2011 col quale èstato incentivato il rilascio dei nullaosta pluriennali a favore dei lavoratoriche abbiano fatto ingresso in Italiaper prestare lavoro subordinato sta-gionale per almeno due anni conse-cutivi. Il “lavoro” ha reso noto che èstato realizzato il nuovo modello tele-matico che consentirà, per il 2012, ailavoratori stagionali pluriennali che ri-sultano regolarmente presenti ed as-sunti nel corso del 2011, di effettuareun nuovo ingresso. Il predetto mo-dello consentirà al datore di lavoro di

esprimere la volontà di confermarel’assunzione del lavoratore alle sue di-pendenze nel corso del 2011. Taleconferma potrà essere inviata indi-pendentemente dalla pubblicazionedell’annuale decreto flussi per lavorostagionale in quanto la quota risultaessere già stata assegnata sulla basedel decreto flussi 2011. Il modello dicomunicazione di conferma per la-voro stagionale pluriennale (CSP) perle Associazioni di Categoria è disponi-bile sul sito dello sportello immigra-zione presso il Ministero dell’Interno,mentre per i singoli utenti all’indirizzodel nulla osta lavoro sempre dal sitodel Ministero dell’Interno. La comunicazione verrà inviata imme-diatamente con modalità informati-che al Ministero per gli Affari Esteri

per il rilascio del visto e lo stranieropotrà presentare richiesta di vistod’ingresso presso la competente Au-torità consolare dal momento in cuisul portale “Verifica Avanzamento Do-mande online” la pratica sarà visualiz-zata nello stato di “Nulla Osta Invitoall’Autorità Consolare”.Il Dicastero consiglia di facilitare leprocedure di rilascio del visto di in-gresso al lavoratore straniero inviandoallo stesso copia del nulla osta plurien-nale rilasciato dallo sportello unico perl’immigrazione. Successivamente al-l’ingresso nel territorio nazionale il la-voratore dovrà recarsi entro 8 giorniinsieme al proprio datore di lavoropresso lo sportello unico competenteper firmare il contratto di soggiorno erichiedere il permesso di soggiorno.

Notizie dall’UNSICOLF: programmazione flussidi ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali

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Enasc: proseguono sul territorio i seminariformativi per gli operatori di Patronato

unedì 5 marzo, a partire dalle9, si è tenuto, presso la sedeUnsic di via Caloprese a Co-

senza, una Giornata formativa sullenovità apportate a livello nazionale alsistema di assistenza sociale ai citta-dini. Il fine è stato quello di istruire glioperatori Enasc (Ente nazionale di as-sistenza sociale ai cittadini, patronatopromosso dall’Unsic) sugli aggiorna-menti che riguardano, in primo luogo,le nuove procedure informatiche chemodificano il modus attraverso ilquale vengono erogati i servizi agli as-sistiti e poi la legislazione sociale orain vigore, la quale apporterà modifi-che, ad esempio, al sistema pensio-nistico.I partecipanti sono stati introdotti ailavori da Carlo Franzisi, presidentedell’Unsic provinciale di settore di Co-senza. La prima relazione è stata,dunque, affidata a Nazareno Insardà,responsabile nazionale Enasc, il qualeè intervenuto in merito alle nuoveprocedure informatiche introdottedall’Istituto nazionale di previdenzasociale. Grandi novità attendonol’Inps e tutti i suoi utenti nel corso del2012. La struttura, infatti, va verso lacompleta digitalizzazione. Altro im-portante intervento è stato quello af-fidato a Luigi Rosateio, formatoreEnasc nazionale.La nuova finanziaria andrà ad inci-dere, sensibilmente, sul sistema pen-sionistico a partire dall’estensione delsistema contributivo pro rata per tuttii lavoratori e l’immediato innalza-mento della soglia di vecchiaia. Nelcorso della mattinata si è quindi illu-strato agli operatori di patronato lenuove regole.“La giornata formativa – ha commen-tato Carlo Franzisi – è stata un’occa-

sione importante di confronto con ireferenti del patronato Enasc che tuttii giorni devono dare risposte ai citta-dini che necessitano di assistenza.La formazione e l’aggiornamento con-tinuo rappresentano l’impegno co-stante per gli operatori ed unostrumento di lavoro attraverso il qualesi possono erogare prestazioni diqualità e, quindi, svolgere una fun-zione sociale”.Il patronato Enasc, in poco più di unanno e mezzo di attività nel centro diCosenza, ha saputo ritagliarsi unospazio nel complesso mondo del si-stema dell’assistenza e previdenza,contribuendo a diffondere i diritti deilavoratori, dei pensionati, degli inva-lidi, dei disoccupati, dei portatori dihandicap, dei diversamente abili, deilavoratori stranieri, delle colf, delle ba-

danti. Altro seminario formativo si èsvolto per gli operatori del PatronatoEnasc il 23 febbraio a Barletta.Ad essere affrontate anche in questasede le nuove procedure informati-che attraverso le quali vengono ero-gati i servizi agli assistiti e le recentimodifiche alla legislazione in materiapensionistica.Sono intervenuti nel corso dell’incon-tro Nicola Signorile, Presidente Pro-vinciale Unsic BAT, Andrea Azzone,Nazareno Insardà Responsabile na-zionale Enasc, Salvatore Mamone,Presidente nazionale Enasc e LuigiRosateio, Dirigente del Patronato concompetenze di formatore e di tec-nico. Ricordiamo che gli altri incontrisi sono svolti: il 7 febbraio a Palermo,l’8 febbraio a Catania, il 17 febbraio aPadova e l’8 marzo a Napoli.

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l ruolo che l’UNSIC, l’Ente di For-mazione – ENUIP ed il Patronato -ENASC svolgono in tema di Sicu-

rezza sul Lavoro è di giorno in giornopiù significativo, non solo per quantoattiene alla formazione su tale tema-tica, ma anche in termini di assi-stenza globale relativamente agliadempimenti documentali in materiadi Sicurezza sul lavoro.Ci aspettiamo a breve nuovi interventidelle Autorità che chiariscano e inter-vengano sulla valutazione dei rischi esui requisiti dei formatori per la Sicu-rezza. Affrontiamo intanto le novitàportate dall’Accordo Stato Regionidel 21 Dicembre 2011, a seguito dellapubblicazione in Gazzetta Ufficialedegli accordi approvati in ConferenzaStato-Regioni che definiscono i con-tenuti della formazione del datore dilavoro che svolge il ruolo di RSPP equella dei lavoratori.In particolare, gli accordi raggiunti traMinistro del Lavoro e delle PoliticheSociali, Ministro della Salute, Regionie Province autonome di Trento e Bol-zano riprendono gli articoli 34 e 37 delDecreto Legislativo 81/08 in materiadi tutela della salute e della sicurezzadei lavoratori. Per quanto riguarda i corsi di forma-zione per il datore di lavoro che in-tende svolgere la funzione di RSPP,vengono forniti i seguenti chiari-menti: il percorso formativo ha unadurata minima di 16 ore e una mas-sima di 48 ore, in base alla natura deirischi presenti sul luogo di lavoro; èconsentito l’uso di piattaforme e-lear-ning per lo svolgimento del percorsoformativo; l’accordo non riguarda laformazione per lotta antincendio eprimo soccorso; i corsi devono es-sere tenuti da docenti che abbiano al-

meno un’esperienza triennale di inse-gnamento professionale in materia disalute e sicurezza sul lavoro.L’organizzazione dei corsi prevedel’individuazione di un responsabile,spesso nella figura del docente e per-mette un numero massimo di parteci-panti pari a 35 e il 10% di assenze.Dopo aver effettuato la valutazionedel rischio sul luogo di lavoro, il da-tore di lavoro potrà così deciderequale corso seguire: 16 ore per ri-schio basso; 32 ore per rischiomedio; 48 ore per rischio alto. Dopoaver frequentato almeno il 90% delleore di formazione, il datore di lavoropotrà accedere ad una verifica di ap-prendimento, con colloquio o test perverificare le competenze acquisite.Se la verifica avrà esito positivo, verràrilasciata apposita certificazione.È previsto anche un aggiornamentoperiodico (quinquennale) che ha sem-pre una durata in base al livello di ri-schio: basso (6 ore), medio (10 ore) ealto (14 ore). In riferimento alla forma-zione sulla sicurezza per il lavoratoresi definisce, innanzitutto, l’organizza-zione della formazione.Per ogni corso organizzato: ci deveessere un soggetto organizzatore delcorso, che può essere anche il datoredi lavoro; deve essere indicato un re-sponsabile del corso, solitamente ildocente; il numero dei partecipanti

non deve superare le 35 unità; i parte-cipanti hanno l’obbligo di seguire il90% delle ore di formazione; è ne-cessario garantire comprensione ailavoratori stranieri.Per la modalità di fruizione, è per-messo lo svolgimento dei corsi inaula o attraverso apprendimento in e-learning. La formazione deve avereuna durata minima di 4 ore e i conte-nuti obbligatori riguardano i concettidi rischio, di danno, di prevenzione, diprotezione e diritti e doveri delle fi-gure coinvolte. Gli attestati vengonorilasciati sulla base:della frequenza del 90% delle ore diformazione per i lavoratori; della fre-quenza del 90% delle ore di forma-zione insieme al superamento dellaprova finale per i preposti e i dirigenti.Anche per i lavoratori è previsto unaggiornamento quinquennale, conuna durata minima di 6 ore e com-prende approfondimenti giuridico-normativi, aggiornamenti sui rischi acui sono esposti i lavoratori e aggior-namenti sull’organizzazione e la ge-stione della sicurezza in azienda.

La Divisione Lavoro UNSIC è contat-tabile, per approfondimenti in mate-ria, chiarimenti sulla normativa e tuttoquanto possa essere utile per l’ope-ratività, all’indirizzo di posta elettro-nica: [email protected]

Accordi Stato Regioni del 21 Dicembre 2011:Focus Point Sicurezza sul Lavoroa cura della Divisione Lavoro UNSIC

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Rapporto CIGe altri ammortizzatori sociali

l Ministero del Lavoro e delle Po-litiche Sociali con risposta adistanza di interpello n. 48 del

28.12.2011 prt. 37/8381 ha riscon-trato il quesito proposto dalla Confe-derazione Italiana della Piccola emedia Industria che chiedeva chiari-menti in merito ai presupposti perl’attivazione delle procedure di CassaIntegrazione Guadagni in deroga inrapporto alla fruizione di altre tipolo-gie di ammortizzatori sociali.Specificamente, la Confederazioneistante chiedeva se, al termine di unperiodo di godimento di CIG “in de-roga” alla Legge n. 223/1991, sia co-munque necessaria la sussistenza delrequisito occupazionale previsto dallamedesima Legge, per fruire succes-sivamente dell’ammortizzatore so-ciale di cui alla CIGS.Al riguardo il Dicastero ha precisatoche, tra gli altri, il requisito occupazio-nale ex legge n.223/1991 è da consi-derarsi quale “conditio sine qua non”ai fini della presentazione della do-manda per CIGS anche se l’aziendaabbia già goduto di un precedenteperiodo di CIG in deroga. Il Ministero del lavoro ha altresì pre-cisato come possa considerarsi am-missibile la fruizione di un periodo“ponte” di cassa in deroga tra unaCIGS e l’altra purchè si conservino irequisiti per essere ammessi al trat-tamento. Inoltre, ha puntualizzatocome sia possibile ricorrere nuova-mente alla CIGS, anche in ragionedella medesima causale in quantol’art.1, co. V, della L. n.223/1991 stabi-lisce che la durata del programma dicrisi aziendale non può essere supe-riore a dodici mesi. Una nuova eroga-zione per la medesima causale nonpuò essere disposta prima che sia

decorso un periodo pari a due terzi diquello relativo alla precedente con-cessione.Infine, conclude il Dicastero, la disci-plina degli ammortizzatori sociali inderoga trova riscontro normativonell’art. 2, comma 36, della Legge n.203/2008, nell’art. 19 Legge n.2/2009, di conversione del D.L. n.185/2008 e nell’art. 7 ter della Leggen. 33/2009. I trattamenti in esame,mediante i quali il Legislatore ha vo-luto ampliare la platea dei destinatariaventi diritto ai suddetti benefici, ven-gono erogati, nei limiti delle risorse fi-nanziarie stanziate annualmente, neiconfronti di categorie di lavoratori su-bordinati normalmente esclusi dalcampo di applicazione delle misure disostegno del reddito, a causa della ti-pologia di contratto di cui sono tito-lari, dell’appartenenza settorialedell’azienda di cui sono dipendenti odella dimensione aziendale.La Legge n. 220/2010 (Legge di Stabi-lità 2011) all’art. 1 comma 30, noncontempla alcuna specifica causaledi intervento per l’erogazione di talistrumenti di sostegno, limitandosi arichiedere la stipulazione di “accordigovernativi e con riferimento a pe-riodi non superiori a dodici mesi perla concessione, anche senza solu-zione di continuità, di trattamenti dicassa integrazione guadagni, di mo-bilità e di disoccupazione speciale,anche con riferimento a settori pro-duttivi e ad aree regionali”. Si rappre-senta, inoltre, che l’Intesa StatoRegioni 2011 - 2012 sugli ammortiz-zatori sociali in deroga e su politicheattive stabilisce al punto 14), letterad) “che per le imprese cessate o sot-toposte a procedure concorsuali qua-lora si valuti indispensabile il ricorso

alla CIG in deroga, la richiesta dovràessere accompagnata, ove possibile,da piani di gestione delle eccedenzeche pongono particolare attenzione aiprocessi di ricollocazione, ancheverso le altre imprese del territorio econ eventuali processi di riqualifica-zione delle competenze”.Sulla base di tali argomentazioni,nell’ipotesi in cui l’azienda abbia giàfruito di un periodo di CIGS concessoex art. 3, Legge n. 223/1991, potrà ri-chiedere successivamente i beneficidi cui agli ammortizzatori in deroga,anche in assenza dei presuppostisanciti dal Legislatore nel comma 2del medesimo art. 3, ferma restandola sussistenza dei requisiti previstidalle norme in materia di ammortizza-tori sociali in deroga.Da ultimo, in ordine all’ammissibilitàdi un eventuale ricorso alla proceduradi mobilità, durante un periodo di frui-zione di trattamenti integrativi dicassa in deroga, occorre riferirsi al-l’art. 4, Legge n. 223/1991. In forza ditale norma l’azienda, infatti, ha la fa-coltà di avviare le procedure di mobi-lità soltanto qualora, ammessa altrattamento di cui alla CIGS ex art. 1della richiamata Legge, nel corso diattuazione del programma ritenga dinon riuscire a reimpiegare tutti i lavo-ratori sospesi e di non poter utilizzarestrumenti alternativi.Sebbene il dettato normativo appenacitato non sembrerebbe lasciareampi margini, il “Lavoro” ritiene che,in linea generale, non sia preclusa adun’impresa in CIG in deroga la possi-bilità di avviare azioni di gestione nontraumatica degli esuberi strutturali,tenendo comunque in considerazionequanto disposto dagli artt. 4 e 24,Legge n. 223/1991.

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DAL NAZIONALE

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a preso il via il Fondo Nazio-nale per l’Innovazione (FNI),promosso dal Ministero dello

Sviluppo Economico. Uno strumentoper le piccole e medie imprese, asupporto della valorizzazione ed il fi-nanziamento di progetti innovativi ba-sati sullo sfruttamento industriale didisegni e modelli. Come precisa il Mi-nistero sul suo sito, “attraverso ilfondo, mette a disposizione una ga-ranzia che permetterà di favorire laconcessione di finanziamenti da partedelle banche selezionate per circa 75

milioni di euro, favorendo l’accesso alcredito delle imprese e riducendo icosti del finanziamento.I finanziamenti potranno essere con-cessi fino ad un importo massimo di3 milioni di euro, con durata fino a 10anni e nessuna garanzia personale oreale sarà richiesta all’impresa.Mediocredito Italiano del gruppo In-tesa Sanpaolo e Unicredit sono lebanche che attuano questa impor-tante iniziativa mettendo a disposi-zione del sistema industriale le lorocompetenze su un tema particolar-

mente importante per lo sviluppo e lacrescita dell’economia italiana.Per avere maggiori informazioni le im-prese possono fare riferimento allesezioni dedicate al Fondo NazionaleInnovazione dei siti internet di Medio-credito Italiano (Sezione Ricerca e In-novazione) e Unicredit dove sonoanche indicati i punti informativi ap-positamente istituiti dalle due banchesull’intero territorio nazionale e dovesarà possibile avere ulteriori informa-zioni anche per la presentazione delledomande di finanziamento.”

Al via il Fondo Nazionale per l’Innovazioneper l’accesso al credito delle PMI

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n merito al quesito proposto dallaDirezione Territoriale del Lavoro diPiacenza in ordine alla problema-

tica afferente alla riduzione dell’orariodi lavoro disposta unilateralmente daldatore di lavoro nei confronti dei socidi cooperative di produzione e lavorocon evidenti ripercussioni sul pianodella retribuzione, il Ministero del La-voro e delle Politiche Sociali con ri-sposta ad istanza di interpello del14.02.2012 prt. 37/2598 ha fornito al-cuni chiarimenti. In primis, il Dicastero precisa che inmateria di obbligazioni contrattuali lapredisposizione di una qualsivoglia ri-duzione dell’orario di lavoro al di sottodella soglia minima prevista dallacontrattazione collettiva necessitadella stipulazione di un accordo insede sindacale. Va da sé come ridu-

zioni di orario di lavoro operate unila-teralmente da parte datoriale, in as-senza di accordi collettivi checontemplino forme di orario multipe-riodale o ridotto, danno luogo di fattoad una fattispecie impropria di lavoro achiamata al di fuori dei presuppostinormativi previsti con evidenti riper-cussioni negative nei confronti dei la-voratori.Per quanto concerne lo specifico set-tore delle cooperative da un lato lalegge n. 142/2001 chiarisce come ilsocio, oltre al rapporto associativo, in-stauri anche un rapporto di lavoro edall’altro sempre il socio mette a di-sposizione la propria capacità profes-sionale in relazione alla quantità dellavoro necessaria alla realizzazionedegli scopi della cooperativa mede-sima. Pertanto, precisa il Ministero

del Lavoro, il socio dipendente cheoffre la propria prestazione e questanon venga accettata per ragioni impu-tabili all’organizzazione dell’attività, ildatore di lavoro risulta ugualmentetenuto al pagamento della retribu-zione dovuta per l’orario di lavoro pat-tuito in quanto non è consentito aldatore ridurre unilateralmente l’orariodi lavoro e conseguentemente la retri-buzione dei dipendenti. Va da sé, cheuna diversa interpretazione potrebbecomportare il rischio del ricorso ad unsistema volto ad occultare parte delleore effettivamente lavorate e delleconnesse retribuzioni imponibili inquanto la mancanza di un orario nor-male di lavoro rende più ardua la ve-rifica in ordine alla correttezza delladichiarazione circa le ore e le giornatecomplessivamente lavorate.

Ministero del Lavoro: orario dei socidi cooperative di produzione e lavoro

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Apprendistato più vantaggiosoper i contratti stipulati dal 2012

iù vantaggi per i datori di la-voro che assumono con con-tratto di apprendistato dal

2012, grazie alle novità introdotte conla Legge di Stabilità.I datori di lavoro con al massimo 9 di-pendenti che assumeranno giovanicon contratto di apprendistato a par-tire dal 1° gennaio 2012 e fino al 31dicembre 2016, godranno di unosgravio contributivo pari al 100% peri periodi contributivi maturati nei primi3 anni di contratto. Sempre dal 2012,inoltre, verranno stanziate annual-mente dal Ministero del Lavoro edelle politiche sociali risorse fino a200 milioni di euro per le attività diformazione nell’esercizio dell’appren-distato. E’ quanto previsto dallaLegge di Stabilità 2012 (Legge n. 183del 12.11.2011, art. 22, comma 1 ecomma 2).

Le nnovità iintrodottedalla LLegge ddi SStabilità 22012

Il Testo Unico sull’apprendistato appro-vato quest’anno (D.Lgs. n. 167 del14.09.2011) ha riconosciuto sostanzialiagevolazioni contributive per i datori dilavoro che assumono apprendisti e laLegge di Stabilità 2012 recentementeapprovata ha reso ancora più vantag-giosa l’assunzione di giovani con con-tratto di apprendistato da parte delleimprese con al massimo 9 lavoratoridipendenti.Fino al 2011, il contratto di apprendi-stato prevedeva: per le imprese conalmeno 10 dipendenti, un’aliquotacontributiva agevolata pari al 10%della retribuzione imponibile ai finicontributivi; per le imprese con almassimo 9 dipendenti: - un’aliquota contributiva pari all’1,5%

per i periodi contributivi maturati nel1° anno di contratto di apprendistato; - un’aliquota contributiva pari al 3%per i periodi contributivi maturati nel2° anno di contratto di apprendistato; - un’aliquota contributiva pari al 10%per i periodi contributivi maturati suc-cessivamente al 2° anno di contrattodi apprendistato. L’aliquota contributiva in capo all’ap-prendista è, invece, sempre pari al5,84%. La Legge di Stabilità 2012, con l’in-tento di promuovere l’occupazionegiovanile, ha ora stabilito che i datoridi lavoro con al massimo 9 dipen-denti e che decidono di assumere ap-

prendisti dal 1° gennaio 2012 e fino al31 dicembre 2016 godranno di unosgravio contributivo totale (100%) peri periodi contributivi maturati nei primi3 anni di contratto (periodo che coin-cide generalmente con la durata mas-sima del contratto di apprendistatostesso). Per i periodi contributivi ma-turati successivamente al 3° anno dicontratto di apprendistato, si passapoi all’aliquota contributiva ordinariaprevista per l’apprendistato pari al10%. Si precisa che, ai fini del cal-colo del numero dei dipendenti, rile-vano i lavoratori in possesso diqualunque qualifica, inclusi: - dirigenti e lavoratori a domicilio;

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- lavoratori part-time e intermittenti inproporzione alle ore di lavoro effet-tivo; - lavoratori a termine, in proporzionealla durata del contratto. Non rilevano ai fini di detto computo,invece:- gli altri apprendisti;- i lavoratori assunti con contrattod’inserimento; - i lavoratori somministrati; - i lavoratori assenti, se in loro sostitu-zione è stato assunto un altro lavora-tore che rientra nel computodell’organico aziendale. La stessa Legge di Stabilità ha poiprevisto che dal 2012 il Ministero delLavoro e delle politiche sociali stan-zierà annualmente, con proprio de-creto, risorse fino a 200 milioni dieuro per le attività di formazionenell’esercizio dell’apprendistato, dicui il 50% destinato ai contratti di ap-prendistato professionalizzante.Il contratto di apprendistato comportavantaggi sia per il datore di lavoro, cheper l’apprendista. Ricordiamoli inbreve. I vantaggi del contratto di apprendi-stato per il datore di lavoro:- aliquota contributiva ridotta al 10%,o addirittura pari a zero per i primi 3anni di contratto di apprendistato,come previsto in base alle nuovenorme per le imprese fino a 9 dipen-denti; - possibilità di “sotto-inquadra-mento”, cioè di inquadrare l’appren-dista con 2 livelli in meno rispetto ailavoratori ordinari che svolgono lestesse mansioni, con una conse-guente riduzione della retribuzione inbase al minore livello assegnato o, inalternativa, retribuzione in misura per-centuale; - terminato il periodo di formazione -generalmente pari a 3 anni -, possibi-lità di: - continuare il rapporto senza dare al-cuna comunicazione e fruendo an-cora, per l’anno successivo al terminedell’apprendistato, dei benefici con-

tributivi previsti per tale contratto; - recedere dal rapporto senza addurrealcuna motivazione (salvo rispetto deitermini di preavviso stabiliti dal con-tratto); - esclusione degli apprendisti dalcomputo dell’organico richiesto inbase alle norme sul lavoro (gli appren-disti non sono calcolati ai fini della ve-rifica del superamento dei 15dipendenti da parte dell’impresa). I vantaggi del contratto di apprendi-stato per il dipendente apprendista:- possibilità di conseguire qualificheche rendono più semplici i percorsilavorativi; - per i giovani tra i 15 ed i 25 anni,possibilità di conseguire un titolo distudio o una qualifica alternando la-voro e istruzione; - per i giovani tra i 18 ed i 29 anni,possibilità di acquisire una qualificaprofessionale mediante l’apprendi-

stato professionalizzante; - riduzione dell’attrattività di formecontrattuali irregolari.

La fformazione oobbligatoria

Naturalmente, condizione essenzialeper fruire delle agevolazioni dell’ap-prendistato è l’effettivo svolgimentodella formazione prevista dal con-tratto di apprendistato. In caso con-trario, sono previste sanzioni moltopesanti a carico del datore di lavoro: la restituzione dei contributi rispar-miati aumentati al doppio; una san-zione amministrativa da 100 € a 600 €per ogni violazione e in caso di reci-diva, da 300 € a 1.500 €; la possibilitàper l’apprendista di chiedere la tra-sformazione in contratto ordinario, fa-cendo venir meno al datore di lavorola possibilità di recedere dal contrattoalla fine del periodo formativo.

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DAL TERRITORIO

stato deciso nell´ultima se-duta di giunta del 2011, così ilnuovo anno porta buone noti-

zie e certamente maggiore serenitàper i proprietari di aziende agricole ecase rurali. Il canone dei varchi esi-stenti sulle strade extraurbane è statoinfatti modificato.L’Amministrazione comunale di Mo-dica guidata dal Sindaco AntonelloBuscema ha infatti riportato il costodei varchi a 3 euro e 50 centesimi almetro lineare, accogliendo le richie-ste venute da associazioni di catego-ria come Coldiretti ed Unsic, che

avevano sollevato il caso. L’ammini-strazione aveva in un primo tempoapplicato la tariffa vigente per i passicarrai in città, per cui i costi per i resi-denti nelle zone rurali erano pratica-mente raddoppiati non tenendoconto della specificità del contesto esoprattutto della necessità degli agri-coltori in particolare di godere dei var-chi per l’accesso dei mezzi alleproprie aziende e proprietà.Le cartelle precedenti notificate a ini-zio 2012 che sono state al centrodelle proteste saranno annullate enelle prossime settimane saranno in-

viate invece le comunicazioni conte-nenti le nuove disposizioni con l’ali-quota decisa dalla giunta.Per regolamentare tutta la materianon è stato escluso in sede di giuntala redazione di un regolamento chedisciplinerà l’aliquota in base alla tipo-logia di varco. Il caso è stato determi-nato dal passaggio della titolarità dimolte strade prima di competenzaprovinciale al comune con il conse-guente cambiamento nell’applica-zione delle aliquote.

Modica: maggiore serenità per i proprietaridi aziende agricole e case rurali, cala il canonedei varchi sulle strade extraurbane

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espletamento del nuovobando dei Fondi ex-Insicemdell’azione strategica 5, in

particolare quelle riguardanti la capi-talizzazione, la ricapitalizzazione e il ri-pianamento delle passività per leaziende iblee è oggetto di un inter-vento del Dirigente dell’Unsic IgnazioAbbate, che chiama in causa i presi-denti della Provincia e della Cameradi Commercio, visto che ormai damesi si è conclusa l’istruttoria e laquasi totale liquidazione delle aziendeche hanno partecipato al precedentebando, non potendo utilizzare idue/terzi degli otto milioni di euro adisposizione della Misura, è in crisi.“Le aziende iblee – spiega Abbate –

hanno bisogno di liquidità per con-durre le proprie attività, e per rilan-ciarle sia dal lato infrastrutturale chein quello dell’ordinaria conduzione.È importante espletare immediata-mente il bando in modo da eliminarele viziosità che hanno caratterizzato leistruttorie delle pratiche del I° Bandolimitandone l’utilizzo al punto che,delle oltre 200 istanze, solo 89 sonostate ammesse a liquidazione.Come Rappresentante dell’ Organiz-zazione Unsic, ho sempre espressopubblicamente le mie più totali per-plessità sulla farraginosità del regola-mento e ancor più sulla criticità di unBando confusionario, che in modoforzato ha messo insieme tutti i com-

parti produttivi della nostra Provincia,anche se le esigenze e le caratteristi-che dei singoli comparti facevanopresagire ad una impossibile coesi-stenza, nonostante ciò, sono statouno dei pochi che ha cercato di farsfruttare questa possibilità di finanzia-mento al maggior numero di aziendeIblee”.Nell’impossibilità di espletare intempi brevi una rivisitazione del Vec-chio Bando, Abbate invita anche anome delle centinaia di aziende Agri-cole che rappresenta, a mettere a di-sposizione le somme non speseanche con una riproposizione dellavecchia formula, nella speranza chele aziende partecipino al Bando.

L’Unsic Modica chiede nuovo bandoper i Fondi ex Insicem

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a sicurezza è un tema impor-tante dato che il numero degliinfortuni è ancora alto.

Rimane una delle problematiche prio-ritarie sulle quali sensibilizzare ilmondo del lavoro, specialmente inun’ottica di prevenzione.È necessario sviluppare, perciò,un’adeguata formazione in materia disicurezza, in modo che, all’internodegli ambienti di lavoro, si ricono-scano e valutino meglio le condizionidi pericolo. Con le novità introdottedalla Conferenza Stato Regioni in

data 21/12/2011 viene data attua-zione ad alcune disposizioni proprioin materia di formazione già previstenel Testo Unico D. Lgs. 81/08. Si delineano più chiaramente gliadempimenti del sistema formativoche dovrà sempre più seguire criteridi professionalità. Le novità introdottehanno un importante impatto sulleaziende andando ad interessare: da-tori di lavoro, dirigenti, preposti e la-voratori tutti.L’Asic (Agenzia sviluppo imprese Ce-sapi), l’Aifos (Associazione italiana

formatori della sicurezza sul lavoro) diCosenza e l’Unsic, in collaborazionecon la Bcc mediocrati, Fondo profes-sioni, Sts Engineering soc. coop. arl,hanno organizzato un seminario distudio dal titolo “I nuovi accordiStato-regioni: lavoratori, preposti, di-rigenti, datori di lavoro”.Il Consorzio Cesapi, l’Aifos, Fondoprofessioni ed Sts engineering datempo cooperano sinergicamenteper l’erogazione di una formazione diqualità. Il seminario, che si è tenuto il18 febbraio scorso, ha affrontato le

UNSIC Cosenza:meeting sui nuovi accordi Stato-regioni

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i è tenuta giovedì 16 febbraio2012, presso la sala consiliaredel comune di Conversano, in

provincia di Bari, la cerimonia di pre-sentazione delle attività dell’UnioneNazionale Sindacale Imprenditori eColtivatori (UNSIC), organizzazionepresente a Conversano dal 2009 e di-retta dal giovane Francesco Solfrizzi.La nuova sede cittadina è stata inau-gurata in via Di Vagno 26/A alla pre-senza dell’ avv. Giuseppe Lovasciosindaco primo cittadino di Conver-sano, della dott.ssa Francesca Lippo-lis, Assessore ai Servizi Sociali,dell’Avv. Daniela Colucci Responsa-bile Assistenza Legale Unsic Conver-sano, e di Don Giuseppe Goffredovice-parroco della Basilica Cattedrale.Il Sindaco nel suo intervento ha salu-tato il numeroso pubblico presente in

sala Consiliare, ricordando che il Co-mune è sempre la casa di tutti i citta-dini di Conversano e non; inoltre haevidenziato l’importante ruolo che glienti di assistenza sindacale hanno sulterritorio specie in questo particolaremomento. Lo stesso Lovascio ha ri-cordato, inoltre, l’ottimo lavoro svoltodall’Unsic Conversano sino ad oggi eha rinnovato la fiducia e la collabora-zione che la stessa AmministrazioneComunale ripone nei confronti dellaorganizzazione sindacale.Successivamente Francesca Lippolisha portato il proprio saluto, compli-mentandosi per il rinnovato lavoroche l’Unsic si propone di svolgere.L’ultimo saluto è toccato a Don Giu-seppe Goffredo, il quale si è soffer-mato sul buon rapporto esistente frail sindacato diretto da Francesco Sol-

frizzi e la Basilica Cattedrale, la qualein molte occasioni ha ospitato diverseiniziative a scopo sociale. Infine, Fran-cesco Solfrizzi, responsabile dellasede zonale Unsic, ha tracciato il bi-lancio dell’ottima attività svolta sinoad ora dall’Associazione.Ha ringraziato tutti gli iscritti presenti,l’Amministrazione Comunale per la vi-cinanza espressa in tante occasioni.Dopo la cerimonia si è proceduto allabenedizione della sede di via DiVagno 26/A (meglio conosciuta comeCalata Carmine), che sarà aperta dallunedì al venerdì dalle ore 10.00 alleore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore20.00. L’UNSIC Conversano è prontis-simo a ripartire, specie in questo mo-mento in vista della prossimacampagna di Dichiarazioni dei Red-diti, Disoccupazioni Agricole e Imu.

Unsic Conversano: inaugurata la nuovasede e presentate le nuove attività

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più recenti novità normative rappre-sentate dall’accordo sulla formazionedando alle aziende i primi riferimentioperativi per ottimizzare il recepi-mento degli obblighi diminuendo cosìil rischio di sanzioni.La maggior parte dei partecipanti hapreventivamente dichiarato la volontàdi prender parte all’evento. L’eventosi è svolto all’interno della sala “DeCardona” della direzione generaledella Bcc mediocrati in via Alfieri diRende, in provincia di Cosenza. Unastruttura capiente ed ospitale dotatadi supporti audio e video, la costanteattività di vigilanza, servizio hostessper la fornitura gratuita di caffè per ibreak che si sono intervallati duranteil lungo pomeriggio.Una cartella contenente del materialeinformativo ed una scheda di gradi-mento (utile al rilevamento dell’inte-resse suscitato dal seminario) è stataconsegnata dai partecipanti alla finedell’incontro.Nel corso del meeting pomeridiano disabato sono intervenuti: Carlo Fran-zisi, Presidente Unsic Provinciale e di-rettore Cfa Aifos Cosenza, LorenzoFederico, responsabile area sudAifos, Franco Valente, direttore gene-rale Fondo professione, Enzo Rindi-nella, responsabile progettazione Stsengineering, Roberto Raineri, respon-sabile organizzativo di Fondo profes-sioni, Carmine Salamone, consiglierenazionale Aifos ed Emilio Servolino,presidente Cesapi imprese.La relazione sui contenuti dei nuovi ac-cordi Stato-regioni è stata affidata all’ing.Giuseppe Grandinetti, responsabiledell’Unità operativa vigilanza tecnica di-rezione provinciale del lavoro.A sommi capi sono state esplicitatele novità riguardanti la formazione.Docenti qualificati, modalità di eroga-zione più efficaci sono al centro delnuovo modo di istruire alla sicurezza.E’ stata lamentata una mancanza dicultura alla prevenzione ed una cat-tiva o quasi inesistente informazionesugli adempimenti che qualsiasi re-

altà aziendale deve tenere. I lavoratorima, in generale, tutti i soggetti che avario titolo sono impiegati in un si-stema aziendale devono essere infor-mati e formati in maniera adeguataper ridurre i rischi per la salute fisicae mentale sui posti di lavoro.La notizia più importante degli ac-cordi del 21 dicembre riguarda l’indi-viduazione della durata dellaformazione in base al rischio dell’atti-vità aziendale che può essere basso,medio, alto. Inoltre, i corsi possonoessere anche strutturati in modalità e-learning e con sistema misto aula e-learning ma devono seguire deglistandard precisi. Tra le considerazionifatte dai partecipanti, che alla finedella parte seminariale hanno intera-gito con i relatori ponendo dubbi eperplessità, alcune hanno assuntoun’importanza fondamentale perchépossono diventare uno spunto di ri-flessione e di miglioramento nell’ero-gazione della formazione a tema nellasicurezza. Ad esempio una propostainteressante è stata quella fatta da

un’insegnante: fare formazioneanche nelle scuole non solo per tuttiquelli che ci lavorano ma anche pergli alunni, i quali si confrontano quoti-dianamente con ambienti, apparec-chiature e, dunque, “rischi”.Altro problema emerso riguarda ladifficoltà dei Rappresentanti dei lavo-ratori per la sicurezza di confrontarsicon gli imprenditori: si lamenta la ne-cessità di maggiore autonomia e po-tere di incidenza nell’organizzazioneaziendale. Alla fine della parte teoricaricca anche di spunti pratici è stato di-stribuito ai partecipanti un test di ve-rifica di apprendimento sui contenutiche tutti hanno superato positiva-mente. L’attestato consegnato allafine è certificato con ologrammaAifos. Ogni partecipante, dunque, haricevuto una certificazione unica, per-ché ad ognuna corrisponde un nu-mero di codice.La partecipazione alseminario è stata completamentegratuita, con validità di quattro ore diaggiornamento Aspp, Rspp e Rls pertutti i macrosettori Ateco.

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stata inaugurata di recenteuna sede zonale Unsic a SanFerdinando di Puglia, nella

provincia di Barletta-Andria-Trani.Nell’ambito dell’evento sono interve-nuti il Presidente Provinciale UnsicBAT, Nicola Signorile, che ha ricor-dato i servizi e i prodotti che offrel’Associazione, utili strumenti che sidistinguono per garanzia e affidabi-lità, stringendo anche accordi di colla-borazione con strutture leader. Ha,

inoltre, sottolineato che all’Unsic sipossono iscrivere quasi tutte le cate-gorie di lavoratori, poiché, ormai daalcuni anni, l’Associazione rappre-senta a livello nazionale e territorialeed in particolare nella provincia di Bar-letta un punto di riferimento per fami-glie, lavoratori e imprese.L’Unsic, infatti offre servizi di assi-stenza fiscale con i suoi centri di rac-colta territoriali, di patronato e diassistenza agricola. Il neo Presidente

della nuova sede Unsic, Pino Zingaroha tenuto a ringraziare i dirigenti pro-vinciali e regionali dell’associazioneper la fiducia risposta, con l’impegnodi seguire la sede di San Ferdinandodi Puglia raccogliendo un pò quelloche è il motto dell’Associazione “la vi-cinanza al cittadino in ogni sua pra-tica”, al fine di fornire un serviziobasato più sulla qualità che sullaquantità.

Nuova sede UNSICa San Ferdinando di Puglia

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l Presidente Provinciale dell’UnsicLecce, Peppino De Luca, in unanota comunica che sul Bollettino

Ufficiale della Regione Puglia - n. 15del 1° febbraio 2012 è stata pubbli-cata la delibera di Giunta della Re-gione Puglia del 29 dicembre 2011, n.3036 relativa alla approvazione delpercorso formativo per assistente fa-miliare nell’ambito del progettoRO.SA. Il progetto prevede l’eroga-zione, su specifica domanda, di con-tributi economici ai nuclei familiari oai singoli cittadini che hanno in caricopersone non autosufficienti e chehanno assunto un assistente fami-liare iscritto negli elenchi specialipresso i Centri per l’Impiego pugliesi.Tale incentivo consiste in un soste-gno economico di importo pari aicontributi previdenziali versati in rela-zione al rapporto di lavoro instaurato,

fino ad un massimo di euro 5.000,00su due anni consecutivi, pari ad euro2.500,00 all’anno. Il limite di reddito,ai fini ISEE, da non superare è fissatoin euro 30.000,00.Le domande di accesso al contributosaranno finanziate con modalità “asportello”, cioè sino ad esaurimentodelle risorse economiche disponibili.Le persone interessate a lavorarenell’ambito dell’assistenza familiaredomiciliare, potranno iscriversi neglielenchi speciali istituiti presso i Centriper l’Impiego. L’iscrizione a tali elen-chi è subordinata al superamento diun colloquio di valutazione delle com-petenze professionali da parte deglioperatori del Centro per l’Impiego,appositamente formati a questo com-pito. Per ulteriori informazioni ci si puòrivolgere alle sedi del patronato ENASCo dell’UNSIC Provinciale di Lecce.

Unsic Lecce:R.O.S.A. (Rete per l’Occupazione e i Servizi di Assistenza)erogazione di incentivi all’assunzione di Assistenti Familiari

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MONDO AGRICOLO

Agea – Agenzia per le eroga-zioni in agricoltura – ha resonoto in un comunicato il 2

marzo scorso che “a partire da lunedì5 marzo 2012 l’Organismo pagatoreAGEA pubblica sul portale SIAN i ser-vizi web per la presentazione dellaDomanda unica e delle domande asuperfici per lo Sviluppo Rurale del-l’anno 2012. Dalla presentazione delledomande a superficie dello Sviluppo

Rurale, il 5 marzo, sono escluse leaziende ricadenti nelle regioni: FriuliVenezia Giulia, Umbria, Lazio, Campa-nia e Basilicata. Anche per le do-mande uniche 2012 verrà applicatauna limitazione territoriale per la com-pilazione delle domande aventi al-meno una particella ricadente nellezone “refresh 2011”. A partire da lu-nedì 12 marzo 2012, potranno esserecompilate le domande per ambedue

gli aiuti senza più limitazioni territo-riali. Si precisa infine che a seguitodella recente conferma circa l’ammis-sibilità dell’aiuto nazionale a favoredelle superfici interessate dalla fruttaa guscio, la procedura informatica,nell’ambito della Domanda unica, checonsentirà la presentazione di unadomanda comprensiva anche di que-sta richiesta di premio, verrà resa di-sponibile a partire dal 15 marzo”.

Agea: sul portale Sian i servizi webper la presentazione della Domanda Unica

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stata approvata dalla Giuntadella Regione Lazio la pro-posta di legge sulle “Dispo-

sizioni per il sostegno dei sistemi diqualità e tracciabilità dei prodotti agri-coli e agroalimentari”, finalizzata agarantire qualità e sicurezza deiprodotti regionali, con un’attenzioneparticolare a chi produce e a chi com-pra e consuma, quindi su tutta la fi-liera. “Con questo provvedimento -ha detto la Presidente della RegioneRenata Polverini- valorizziamo i pro-dotti provenienti da una filiera tuttaregionale, dalla materia prima al pro-dotto finito, anche attraverso un mar-chio regionale di qualità cheracchiuda sotto lo stesso segno le ec-cellenze agroalimentari del Lazio.Questa legge si inserisce nell’artico-lato percorso che questa giunta hamesso in campo per sostenere ilcomparto agricolo e promuovere iprodotti made in Lazio, asset strate-

gici per un complessivo rilancio del-l’economia regionale in cui l’agricol-tura gioca un ruolo fondamentale”.La legge sulla tracciabilità dei prodottimira a istituire una filiera regionale ingrado di assicurare ai consumatoril’origine e la qualità dei prodotti agri-coli e agroalimentari, e incentivare lavalorizzazione e la promozione dellacultura enogastronomica tipica regio-nale. La normativa prevede l’istitu-zione di un marchio regionalecollettivo di qualità, controlli sull’usodello stesso marchio e sul rispettodei disciplinari di produzione dei pro-dotti, e interventi di educazione ali-mentare e di attività di promozione. L’assessore alle Politiche agricole evalorizzazione dei prodotti locali dellaRegione Lazio, Angela Birindelli, hadichiarato che la legge sulla tracciabi-lità è “una legge importante per in-centivare il miglioramento dellaqualità delle produzioni, il recupero

del rapporto con il territorio e la mas-sima trasparenza in termini di traccia-bilità del prodotto.Un modello di sviluppo innovativoche, nell’ottica di una moderna agri-coltura multifunzionale, rilancia il ter-ritorio come vero valore aggiunto deinostri prodotti agricoli e principale vo-lano di crescita per il turismo ruraleed enogastronomico.”“E’ prevista dalla legge, inoltre, laconcessione di contributi per la costi-tuzione e l’avviamento dei comitatipromotori e delle associazioni di con-trollo dei prodotti agricoli e agroali-mentari certificati.La legge risponde all’esigenza di so-stenere il reddito delle imprese agri-cole; avviare un’azione forte ecostante di promozione e identifica-zione della produzione laziale; facili-tare e incentivare l’accesso deiprodotti certificati nei principali canalidella distribuzione moderna.”

Lazio: approvata legge su tracciabilitàprodotti agricoli e agroalimentari

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a Giunta regionale abruzzeseha approvato il Programmaoperativo della Misura investi-

menti settore vitivinicolo. “Per la cam-pagna 2011-2012 la dotazionefinanziaria assegnata dal Ministerodelle Politiche agricole alla Regione èdi 1.763.818 euro. I beneficiari sonole imprese agricole abruzzesi, singoleo associate, che svolgono le fasi ditrasformazione, conservazione e in-vecchiamento, imbottigliamento econfezionamento e commercializza-zione. Gli investimenti realizzabili de-vono essere finalizzati a migliorare ilrendimento globale delle imprese vi-tivinicole e debbono consistere in in-terventi per l’esposizione dei prodottivitivinicoli, compresa la degusta-zione, per la vendita di prodotti, per

l’e-commerce finalizzati al commercioelettronico, realizzazione di show-room e negozi esperenziali e labora-tori d’analisi per il controllo dellaqualità. Verranno finanziate le speseper l’acquisto di attrezzature ed ele-menti di arredo per il punto vendita,per l’esposizione e la degustazione,spese per l’allestimento di strutturerealizzabili nei canali della grande di-stribuzione. Le imprese devono inol-tre dimostrare che gli investimentimigliorino il rendimento globale del-l’impresa nonchè le aspettative in ter-mini di competitività, attraverso lapresentazione di una relazione detta-gliata del piano di investimento che siintende realizzare. L’importo del con-tributo alle imprese è pari al 40% deltotale del progetto presentato.”

La Regione Abruzzo stanzia quasi 2 mlnper le imprese vitivinicole

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l 16 aprile 2012 è la data ultimaper gli Organismi nazionali delsettore agricolo per chiedere

contributi da impiegare nella promo-zione dei propri prodotti nei paesiterzi e sul mercato interno. “La Direzione generale dello sviluppoagroalimentare e della qualità, del Mi-nistero delle politiche agricole alimen-tari e forestali ha, infatti, pubblicato iseguenti inviti: invito a presentare pro-poste ai sensi del regolamento ce delconsiglio 3/2008 e del regolamento diesecuzione (Ue) n. 1085/2011 della

commissione che modifica il regola-mento (Ce) della Commissione501/2008 azioni di informazione e dipromozione dei prodotti agricoli neimercati dei paesi terzi e azioni di in-formazione e di promozione dei pro-dotti agricoli sul mercato interno. Aifini della valutazione la priorità verrà dataai programmi che mettono in evidenzal’interesse comunitario, in particolare intermini di qualità, valore nutrizionale, si-curezza e rappresentatività della produ-zione agricola e alimentare, e che nonpresentino sovrapposizioni di mercati-

Paese e prodotto con programmi già fi-nanziati ed ancora in corso.Qualsiasi riferimento all’origine delprodotto deve essere secondario ri-spetto al messaggio principale.Le domande vanno inviate al Diparti-mento delle politiche competitive delmondo rurale e della qualità – Dire-zione generale per lo sviluppo agroa-limentare e della qualità – SAQ XI(Promozione e valorizzazione), Mini-stero delle politiche agricole alimen-tari e forestali, via XX Settembre, n.20- 00187 Roma.”

Mipaaf: bandi sulla promozionedei prodotti agricoli sul mercato interno

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fine febbraio l’Europarla-mento ha dato il via liberadefinitivo ad un nuovo pac-

chetto di misure per il settore latte,mettendo a punto una serie di misureanticrisi per il settore.Il progetto di regolamento definito“Pacchetto latte” si configura, sulpiano giuridico, come una modificadel regolamento del Consiglio euro-peo 1234/2007, relativo all’Ocmunica, da adottare secondo la proce-dura di codecisione prevista dal Trat-tato sul funzionamento dell’unioneeuropea. Il ministro Catania ha tenutoa spiegare nell’ambito di una speci-fica conferenza stampa, i punti fonda-mentali del progetto di regolamentocontrattuale dei prodotti lattiero-ca-seari approvato a Bruxelles.Come pubblicato sul sito del Ministerodelle Politiche agricole riportiamo gliaspetti salienti del provvedimento chesono stati così riassunti:1) Riconoscimento delle organizza-zioni professionali e interprofessio-nali. Viene introdotto l’obbligo, per gliStati membri, di riconoscere le orga-nizzazioni professionali di produttoridi latte, costituite su iniziativa dei pro-duttori, che perseguono determinatefinalità definite dal regolamento. 2) Negoziazione del prezzo del latte. Ilruolo innovativo conferito alle organiz-zazioni professionali è costituito dallanegoziazione del prezzo del latte in de-roga alle norme sulla concorrenza.La negoziazione del prezzo può avereluogo indipendentemente dalla pro-prietà del latte da parte delle organiz-zazioni professionali.Ogni organizzazione professionalepuò negoziare un quantitativo di lattenon superiore al 3,5% della produ-zione comunitaria e al 33% della pro-

duzione dello Stato membro in cui av-viene la negoziazione (45% per Statimembri che non producono più500.000 Tonn.). Il rispetto delle per-centuali è monitorato dalla Commis-sione. I quantitativi di latte negoziatonon devono essere coperti da vincolidi conferimento con altre organizza-zioni professionali o cooperative.3) Programmazione della produzionedei formaggi Dop e Igp. Gli Statimembri, su richiesta di un’organizza-zione di produttori riconosciuta o diun’organizzazione interprofessionaleo di un gruppo di operatori, potrannoadottare norme per consentire, perperiodi limitati non superiori a 3 anni,

comunque rinnovabili, la programma-zione della produzione dei formaggiprotetti da denominazione di origineo indicazione geografica.Le regole di programmazione do-vranno essere concordate tra le partiinteressate.L’accordo dovrà coinvolgere almenodue terzi dei produttori di latte o lororappresentanze che esprimono al-meno i due terzi del latte utilizzato perla produzione del formaggio in que-stione e, se del caso, almeno dueterzi dei produttori del formaggio incausa che rappresentino almeno idue terzi della produzione del quelformaggio nella zona di produzione.

Latte: il Ministro Catania presenta gli aspetti piùsalienti del nuovo pacchetto approvato a Bruxelles

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La programmazione non deve preve-dere la fissazione di prezzi, non devecausare penuria del prodotto, nondeve creare discriminazioni, costituirebarriere nel mercato o ledere i piccoliproduttori.4) Clausole di salvaguardia per inter-rompere eventuali distorsioni di con-correnza. La Commissione potràintervenire per intimare allo Statomembro l’abrogazione di norme diprogrammazione non compatibili conil diritto comunitario o che creano di-storsione di concorrenza.5) Deleghe conferite alla Commis-sione. La Commissione adotterà, conatti delegati, norme per il riconosci-mento di organizzazioni professionalie interprofessionali transfrontaliere,le regole per l’assistenza amministra-

tiva e le regole per il calcolo dei vo-lumi di latte coperti da negoziazione.6) Comunicazioni alla Commissionein materia di latte raccolto.A partire dal 1° aprile 2015 sono pre-viste comunicazioni obbligatorie dellequantità di latte raccolto da parte deiprimi acquirenti. Le modalità di comu-nicazione saranno stabilite con attiesecutivi. 7) Obbligo di contratti scritti. Gli Statimembri possono imporre contrattiscritti per le consegne di latte e/o ob-bligare l’acquirente a fare un’offertascritta per i contratti di fornitura.I contratti devono indicare il prezzopattuito, che può essere fisso o indi-cizzato, il volume di latte interessato,la durata, i termini di pagamento, gliaccordi per la raccolta e la consegna

nonché le clausole applicabili incausa di forza maggiore. Per quantoconcerne la durata del contratto gliStati membri possono prevedere unadurata minima del contratto di al-meno 6 mesi o far includere nell’of-ferta scritta da parte dell’acquirentel’indicazione di una durata minima dialmeno 6 mesi.L’allevatore potrà rifiutare la fissa-zione di una durata minima e nego-ziare liberamente questo elementocon l’acquirente ferma restante la li-bera negoziazione di tutti gli altriaspetti. 8) Entrata in vigore. Il regolamentosarà pubblicato probabilmente amarzo 2012 ed entrerà in vigore ilterzo giorno successivo alla pubblica-zione.

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DALLE REGIONI

LOMBARDIA:BANDO INFRASTRUTTURE,PSR –MISURA 125 B

La Direzione Generale Sistemi Verdi ePaesaggio con decreto n. 904 del09/02/2012 ha approvato il nuovobando relativo alla misura 125 B “In-frastrutture di accesso ai terreni agri-coli e forestali, approvvigionamentoenergetico e idrico” del Programmadi Sviluppo Rurale 2007-2013.La Misura 125 B finanzia lo sviluppo el’adeguamento delle infrastrutture diaccesso (strade agro-silvo-pastorali),degli acquedotti e degli elettrodottiper migliorare la competitività delleaziende che operano in montagna.Possono fare domanda, Enti Pubbliciterritoriali, Consorzi forestali, Con-sorzi di irrigazione e di miglioramentofondiario competenti per territorio;Consorzi di bonifica (compresi quellidi II grado); Consorzi di migliora-mento fondiario (compresi quelli di IIgrado), Imprese agricole associate.Sono finanziati interventi di: manu-tenzione straordinaria strade agro-silvo-pastorali di utilizzo collettivo;costruzione di nuove strade agro-silvo-pastorali di utilizzo collettivo;manutenzione straordinaria di acque-dotti rurali e opere irrigue di interessecollettivo con funzione multipla a ser-vizio delle attività agricole; costru-zione nuovi di acquedotti rurali eopere irrigue di interesse collettivocon funzione multipla a servizio delleattività agricole; Costruzione elettro-dotti rurali di interesse collettivo. Gli interventi devono essere realizzatiin Lombardia nelle aree svantaggiatemontane riportate nell’allegato 12 alPSR 2007-2013.La domanda telematica deve essere pre-sentata dal 14/02/2012 al 30/04/2012.

POTENZA:SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO D’INTESA

PER L’AVVIO DI PATTI FORMATIVI LOCALI

“Gli obiettivi della strategia Europa

2020, con i tre pilastri della crescitaintelligente, sostenibile e inclusiva, ri-spetto ai quali è sempre più urgenteun’attualizzazione della normativa re-gionale in materia di formazione, risa-lente al 2003, e la necessità dirifondare un equilibrio tra saper esaper fare, rappresentano il quadroentro cui si inserisce la volontà dicostruire partenariati forti e stabili, ipatti formativi locali, appunto, ingrado di riqualificare la domanda dilavoro, per rispondere e condizionarel’offerta”. È quanto ha dichiarato ilpresidente della Provincia di Potenza,Piero Lacorazza, sottoscrivendo il pro-tocollo d’Intesa per l’avvio e l’attua-zione dei Patti formativi locali (Pfl) inProvincia di Potenza.“Attraverso i Pfl, infatti, ogni area è ac-compagnata, attraverso un processodi animazione promosso dalla Provin-cia, a selezionare un tematismo traquelli strategici per lo sviluppo regio-nale (ambiente e sostenibilità, ener-gia, Ict, turismo e cultura, welfare eterzo settore), ossia un orientamentocapace di modificare significativa-mente le dinamiche di sviluppo del-l’area di riferimento”. “E’ necessario accompagnare questoprocesso con strumenti legislativiadeguati e dunque superare la legge33/2003 sulla formazione. Il presup-posto di partenza è il seguente: più siriesce a dar qualità alla formazione eall’istruzione, maggiori saranno le op-portunità che la Basilicata e i giovanilucani potranno avere per abitare il fu-turo”. “Non a caso, contestualmenteallo schema di indirizzo del Pfl, laGiunta provinciale ha adottato un do-cumento strategico, proprio dal titolo“Abitare il futuro”, nel quale sono con-tenuti strumenti formativi e azioni, daavviare quest’anno in via sperimen-tale. Molti altri sono, poi, gli atti messiin campo a sostegno della qualità delsistema di offerta formativa, dall’av-viso ‘Salvaprecari’ al sistema a quali-fiche triennali dell’Istruzione eformazione professionale (I&fp)“.

“Occorre guardare alla formazionenon come punto di approdo, bensìcome processo di fertilizzazione percambiare profondamente la società.Abbiamo dunque l’esigenza di aggior-nare i nostri moduli di approccio all’in-novazione, e i Pfl, in quest’ottica,sono uno strumento straordinario,che restituisce alla Provincia anchequel ruolo di coordinamento e di ge-stione delle reti della conoscenza chele è naturale”.

SICILIA:27 MILIONI PER IMPRESE

TURISTICO RICETTIVE

E’ stato emanato dal dipartimentoAmbiente della Regione Sicilia ilbando pubblico, relativo all’obiettivodel PO Fesr 2007-2013 “Rafforzare larete ecologica siciliana, favorendo lamessa a sistema e la promozionedelle aree ad alta naturalità e conser-vando la biodiversità in un’ottica disviluppo economico e socialesostenibile e duraturo“. Il bando, cheattiva risorse per 27 milioni di euro, ri-guarda la linea d’intervento 3.2.2.4“azioni congiunte di tutela, svilupposostenibile e promozione imprendito-riale del sistema della Rete ecologicasiciliana“. Destinatari degli interventisono le piccole e medie imprese delsettore della fruizione turistica e turi-stico—alberghiera, che operano neicomuni facenti parte della Rete eco-logica siciliana. Per rafforzare i centriminori saranno ritenuti prioritari gli in-terventi nei comuni inferiori a 5 milaabitanti e quelli nelle isole minori. Saranno finanziati interventi relativi a: 1) attività ricettive alberghiere ed ex-tralberghiere; 2) attività di ristorazione direttamentecorrelate alla gastronomia tradizio-nale e tipica regionale siciliana e aiprodotti naturali e caratteristici; 3) attività rivolte alla promozione turi-stico-ambientale. Per le attività ricet-tive potranno essere ammessiesclusivamente interventi di riconver-

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sione e riqualificazione del patrimonioimmobiliare già esistente di alberghi;motels; villaggi albergo; residenze tu-ristico alberghiere; campeggi; villaggituristici; esercizi di affittacamere;case ed appartamenti per vacanze,case per ferie; ostelli per la gioventù;rifugi alpini; aziende turistico residen-ziali; turismo rurale, ad esclusionedelle attività agrituristiche, perchè de-stinatarie di interventi dell’assesso-rato per le risorse agricole.L’importo complessivo degli aiuti “deminimis” destinati a una impresa nonpuò superare i 200 mila euro e fino al70 per cento della spesa ammissibilee sostenuta. Le domande dovrannoessere inviate all’assessorato Territo-rio e ambiente entro 120 giorni dallapubblicazione in GURS.

LA COMMISSIONE UE ADOTTA L’INIZIATIVA

“OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI”

Per far fronte alla crescente disoccu-pazione giovanile, il cui tasso haormai raggiunto il 21%, la Commis-sione europea ha adottato l’iniziativa“Opportunità per i giovani“, cheesorta gli Stati membri a prevenirel’abbandono scolastico aiutando i gio-vani a sviluppare competenze che ri-spondano alle esigenze del mercatodel lavoro, garantendo la possibilità diesperienze professionali e di forma-zione e agevolando l’ingresso dei gio-vani nel mondo del lavoro.Nonostante tutti gli sforzi messi inatto dall’Ue e dagli Stati membri, leprospettive di occupazione per i gio-vani europei restano fosche. Un gio-vane su cinque sotto i 25 anni e allaricerca di un lavoro non riesce a tro-varlo. Ci sono poi 7,5 milioni di gio-vani tra i 15 e i 24 anni che nonlavorano, non studiano e non se-guono iniziative di formazione profes-sionale. La Commissione sollecitaperciò gli Stati membri a fare un mi-glior uso del Fondo Sociale Europeo,che dispone di 30 miliardi di euro de-stinati a finanziare nuovi progetti non

ancora assegnati, e propone unaserie di iniziative concrete che sa-ranno finanziate direttamente daifondi europei.L’obiettivo finale dell’iniziativa è dauna parte aiutare i giovani disoccu-pati, che hanno abbandonato lascuola o la formazione prima di otte-nere un diploma di scuola secondariasuperiore, a riprendere gli studi o unaformazione professionale che dianoloro le competenze necessarie pertrovare un lavoro; dall’altra permet-tere ai giovani in possesso di un di-ploma, ma che non riescono a trovarelavoro, di avere accesso a una primaesperienza lavorativa. Tra le iniziativepreviste “Il tuo primo posto di lavoroEURES”, grazie alla quale almeno5.000 giovani potranno beneficiaredell’iniziativa pensata per aiutarli a tro-vare un’occupazione in un altro paesedell’Ue; meccanismi per assicurareche, entro quattro mesi dalla fine delloro percorso scolastico, i giovani ab-biano un lavoro, proseguano gli studio seguano un corso di formazione;un quadro per tirocini di alta qualità inmodo da rendere più trasparenti le in-formazioni sulle opportunità disponi-bili a livello europeo, sulle condizionidi accesso e sugli obiettivi perseguiti.Inoltre, nel 2012 si prevede di soste-nere almeno 130.000 tirocini nell’am-bito dei programmi ERASMUS eLeonardo da Vinci, con ampie risorsedestinate ai tirocini in azienda.Infine, la Commissione metterà a di-sposizione fondi per l’assistenza tec-nica, destinati a sostenere gli Statimembri nell’impiego dei fondi euro-pei disponibili, in particolare dalFondo Sociale Europeo che disponeancora di 30 miliardi di euro per finan-ziare nuovi progetti.

LA REGIONE SICILIA STANZIA 11 MILIONI

PER IL SETTORE PESCA

L’assessorato regionale delle risorseagricole e alimentari ha finanziato unbando rivolto alla salvaguardia delle

risorse biologiche e alle innovazionitecnologiche del settore pesca. Ilbando, stanzia complessivamente 11milioni di euro, 7 subito e 4 in se-guito, frutto di risorse comunitarie, adisposizione dei pescatori e dei pro-prietari dei pescherecci. I contributiconcessi serviranno per sostenereiniziative di tutela delle risorse biologi-che e per utilizzare le innovazioni tec-nologiche, quindi tecniche di pescapiù selettive. Nel dettaglio, per le atti-vità di tutela la dotazione ammonta a2 milioni e 400 mila euro. Per l’utilizzodelle nuove tecniche, invece, sonostanziati 5 milioni. I restanti 3 milionie 600 mila euro saranno programmaticon ulteriori bandi per gli anni 2013 e2014, e saranno destinati all’ acquistodi attrezzature per l’ imbarcazione. Intal caso, però, occorre che a richie-dere il contributo, che copre fino adun massimo del 12 per cento totaledelle spese preventivate, anche traprogetto e operazioni bancarie, sia ilproprietario del peschereccio.

LOMBARDIA:STANZIATI 11,5 MILIONI

PER LE AZIENDE AGRICOLE DI MONTAGNA

La Regione Lombardia ha approvatoil Bando 2012 della Misura 211 delProgramma di Sviluppo Rurale (Psr),che riconosce l’indennità compensa-tiva agli agricoltori di montagna. Ladotazione finanziaria disponibile è di11.500.000 di euro. A partire dal 1°marzo fino al 15 maggio, gli agricol-tori, gli allevatori e i viticoltori lom-bardi che operano in montagnapotranno farne richiesta presso i Caa(Centri di Assistenza Agricola) e otte-nere il contributo per le loro attività.“Questo è un vero e proprio contri-buto all’attività produttiva di monta-gna funzionale a compensare gliagricoltori dei costi aggiuntivi che de-rivano dalle condizioni di svantaggioin cui operano e istituito per scongiu-rare il rischio di abbandono delle no-stre montagne”.

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NOVITÀ

MINISTERO DEL LAVORO:TIROCINI FORMATIVI E SANZIONI

Il Ministero del Lavoro e delle Politi-che Sociali con risposta ad istanza diinterpello n.3 del 27.01.2012 prt.37/1573 ha riscontrato il quesito pro-posto dal Consiglio Nazionale dell’Or-dine dei Consulenti del Lavoro chechiedeva se, con riferimentoall’art.9bis, co.II, del D.L. n. 510/1996(conv. da L. n. 608/1996), come mo-dificato dagli artt. 4-5 della Legge n.183/2010 nel caso in cui l’organoispettivo qualifichi diversamente uncontratto di tirocinio comunicato re-golarmente nei termini al Serviziocompetente, siano applicabili o menole sanzioni amministrative previstedall’art.19, co.3, del D.Lgs. n.276/2003. Il Dicastero ha precisatoche se ricorrono tutti gli elementi peruna valutazione di non legittimità deltirocinio, si dovrà procedere a riquali-ficare il rapporto come di natura su-bordinata con relativa applicazionedelle sanzioni amministrative applica-bili in tale ipotesi disponendo il recu-pero dei contributi previdenziali e deipremi assicurativi così omessi cosìcome, tra l’altro, avviene in ogni altraipotesi di riqualificazione del rapportodi lavoro a prescindere dalla tipologia

contrattuale utilizzata ab origine.

I VOUCHER LAVORO SARANNO IN VENDITA

ANCHE NEGLI UFFICI POSTALI

In tutti i 14mila uffici postali d’Italia, èpossibile acquistare e riscuotere ibuoni lavoro, i cosiddetti ‘voucher’,nel valore nominale di 10, 20 e 50euro, e in carnet da 25 pezzi.Lo rende noto l’Inps in un comunicatoprecisando che i voucher sono unostrumento innovativo che facilita laprestazione regolare di lavoratori im-pegnati per un tempo limitato (lavorooccasionale e accessorio).Nella cifra sono previste la coperturaassicurativa Inail e Inps, di conse-guenza i periodi di lavoro sono utili afini pensionistici. Il datore di lavoropuò acquistare i voucher in contantio tramite Postamat, presentando latessera sanitaria per la verifica del co-dice fiscale o comunicando la partitaIva. E’ previsto un limite giornaliero diacquisto di 5.000 euro lordi.Dal giorno successivo all’acquisto, eprima dell’inizio della prestazione dilavoro, il datore di lavoro dovrà comu-nicare all’Inps il proprio codice fi-scale, la tipologia di attività, i dati delprestatore (nome, cognome, codicefiscale), il luogo di lavoro, la data d’ini-

zio e fine della prestazione. La comu-nicazione va fatta tramite ContactCenter al numero 803164, o pressogli sportelli di Sede oppure online dalsito dell’Inps, accedendo alla paginaLavoro occasionale, tramite PIN o di-gitando il codice identificativo di 16caratteri presente sui voucher. I buoni lavoro sono riscuotibili dal se-condo giorno successivo alla finedella prestazione di lavoro occasio-nale. Per riscuotere, il lavoratore devepresentarsi con la propria tessera sa-nitaria per la verifica del codice fi-scale. I prestatori potranno riscuoterei buoni lavoro entro due anni dalgiorno dell’emissione. Il committenteche non utilizza i buoni lavoro acqui-stati potrà chiederne il rimborsopresso le sedi dell’Inps.

FONDO SOCIALE EUROPEO:AL VIA UN PROGETTO PER DIFFONDERE

LE PARI OPPORTUNITÀ NEL SUD

È partito in questi giorni e si conclu-derà a giugno il progetto italiano fi-nanziato dal Fondo Sociale Europeocon l’obiettivo di diffondere una cul-tura moderna e inclusiva del lavoronelle Regioni Obiettivo Convergenza.Il programma, realizzato nell’ambitodell’asse pari opportunità e non di-

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scriminazione del Fondo, sarà com-posto da una serie di attività volte adimplementare e diffondere la Cartadelle Pari Opportunità e l’Uguaglianzasul Lavoro attraverso la costituzionedi una Rete di Tavoli Regionali in Cal-abria, Campania, Puglia e Sicilia.L’Unar, Ufficio Nazionale Antidiscrim-inazioni del Dipartimento per le PariOpportunità della Presidenza del Con-siglio dei Ministri, ha individuato nellaCarta delle Pari Opportunità lo stru-mento più efficace per la valorizza-zione delle risorse umane nelleimprese nel Meridione, affidando aFondazione Sodalitas, promotoredella Carta e da oltre quindici anni im-pegnata nella diffusione di una cul-tura di responsabilità socialeall’interno delle imprese, l’implemen-tazione del progetto. I tavoli regionali costituiti avranno loscopo di sensibilizzare gli attori locali,in particolare del mondo produttivo,sul tema delle pari opportunità, dipromuovere la sottoscrizione dellaCarta da parte di nuove aziende edenti facilitando le PMI nella sottoscri-zione e nell’applicazione della Carta,e di individuare azioni concrete repli-cabili per il suo sviluppo attraverso at-tività di monitoraggio e di diffusionedi pratiche esemplari.Ciascun tavolo sarà composto dairappresentanti locali dei membri delcomitato promotore della Carta e daipartner sostenitori (Pubbliche Ammi-nistrazioni territoriali fra cui, in primis,le Regioni, associazioni datoriali, sin-dacati).

OCCUPAZIONE:ECCO DOVE PUNTARE NEL 2012

L’Osservatorio Excelsior di Union-camere ha reso nota l’analisi dei fab-bisogni occupazionali e le proiezionisui comparti trainanti per il 2012.A partire dall’industria chimica e far-maceutica, che si conferma stabilesotto il profilo dell’occupazione diqualità (non solo per i chimici natural-

mente, ma anche per ingegneri, bio-logi e periti). Si profilano saldi il 60%dei posti creati negli ultimi mesi nelleoltre 6.000 aziende del settore, dellequali il 42% prevede di fare ricorso anuove assunzioni nel prossimo anno.Particolarmente buono è l’andamentodel settore beauty e cosmesi, che hachiuso il 2011 con un fatturato in cre-scita ed un incremento dei livelli oc-cupazionali di circa il 6%.Per il resto, il settore primario dell’in-dustria non pare offrire molti sbocchiulteriori dal punto di vista occupazio-nale. Molti spazi si apriranno però nelterziario, in particolare nel settore ali-mentare e nel turismo, che è quelloche ha registrato in valori assoluti ilmaggior numero di nuovi occupatinel corso del 2011 (166 mila).Nonostante la crisi dei consumi tienebene anche il retail. In programma cisono 1.152 aperture di nuovi negozinel corso del 2012, che daranno vitaad oltre 3mila nuove assunzioni, so-prattutto tra i giovani. Commessi,cuochi e camerieri quindi dovrebberoavere vita facile, sempre che sianoperò all’altezza delle caratteristicheche sempre più spesso vengono ri-chieste per questo genere di man-sioni un tempo considerate pocoqualificate: la conoscenza delle lin-gue (russo e cinese in particolare, per

gli aspiranti lavoratori nei punti ven-dita di alta categoria) o delle nuovetecnologie per chi ambisce a lavorarenei negozi di elettronica.Per l’alimentare crescerà la richiestadi personale qualificato nell’utilizzo dimacchinari specifici come quelli usatinella produzione del vino o dei for-maggi. In costante ascesa è anche ilsettore sanitario e della cura dellapersona, che per il 2012 si confermaun importante bacino occupazionale.Infine, la green economy, dovrebbecontinuare a crescere a ritmi elevatianche in Italia, soprattutto nel settoredell’eolico e del solare e ad offrirespazi occupazionali a ingegneri e pro-fessionisti specializzati.

INPS:126.000 DOMANDE DI DISOCCUPAZIONE A

GENNAIO (+13,5%)

Le domande di disoccupazione presen-tate all’Inps a gennaio sono state126.569, con un incremento del13,48% rispetto al gennaio 2011,quando le domande erano state111.536.Lo ha reso noto l’Istituto nazionale diPrevidenza sociale in una nota. Calanoinvece le domande di mobilità, pas-sate da 16.746 di gennaio 2011 a15.139 di gennaio 2012 (-9,6%).

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LAVORO E PREVIDENZA

INPS con la circolare n. 23del 16.02.2012 ha reso ulte-riori chiarimenti in merito alla

disciplina inerente la trasmissione te-lematica delle certificazioni di malat-tia all’Istituto medesimo.

Servizi pper ggli iintermediari ddelleaziende pprivateL’INPS comunica che è stata estesaagli intermediari la possibilità, già con-cessa ai datori di lavoro di consultaregli attestati di malattia attraverso il:- sistema di invio dell’attestato conPEC. La richiesta di utilizzo del servi-zio deve essere inoltrata all’indirizzodi Posta certificata di una Strutturaterritoriale Inps tra quelle con le qualile Aziende rappresentate dall’inter-mediario si rapportano contributiva-mente. La richiesta, che deve essereinviata utilizzando lo stesso indirizzo diPEC al quale dovranno essere destinatigli attestati di malattia dei lavoratori,deve contenere i dati anagrafici dell’in-termediario, completi di codice fiscale,e l’elenco delle matricole aziendali perle quali si richiede il servizio;- sistema di accesso con PIN. Le atte-stazioni di malattia relative ai certificatitrasmessi dal medico curante, sono di-sponibili mediante accesso con PIN alportale INPS - servizi on-line.I sistemi appena descritti sono resi di-sponibili agli intermediari muniti didelega generale, da parte del datoredi lavoro, allo svolgimento di tutti gliadempimenti in materia di lavoro,previdenza ed assistenza sociale neiconfronti dell’Inps e che abbiano co-municato l’esistenza di tale delegaall’Istituto. Nel caso in cui invece gli intermediarisiano anche titolari di un rapporto dilavoro dipendente, presso un’azienda

diversa da quella rappresentata, evengano delegati dal proprio datoredi lavoro alla consultazione degli atte-stati di malattia dei dipendenti di taleazienda, sarà necessaria, tra gli altriadempimenti, apposita delega perso-nale da parte del suddetto datore dilavoro. I delegati aziendali abilitati allaconsultazione degli attestati di malat-tia e i soggetti abilitati (delegati azien-dali e intermediari) alla ricezionedell’attestato di malattia via PEC deb-bono comunicare tempestivamentela cessazione o sospensione dell’atti-vità in modo che l’Inps possa provve-dere alla revoca dell’abilitazione.

Servizi pper ggli iintermediari ee pper ii dda-tori ddi llavoro ddel ssettore aagricoloAi datori di lavoro agricoli e agli inter-mediari che hanno ottenuto l’autoriz-zazione a svolgere gli adempimenticontributivi per conto delle aziendeagricole che effettuano il versamentodei contributi con il modello DMAGvengono resi disponibili i servizi di cuial punto precedente per consultaregli attestati di malattia degli operaicon rapporto di lavoro a tempo inde-terminato (c.d. OTI).I servizi messi a disposizione (PEC eaccesso al portale con PIN) devonoessere richiesti e nella domanda deveessere indicato il codice fiscale o lapartita iva dell’azienda per la qualeviene effettuato il versamento contri-butivo trimestrale (DMAG).I datori di lavoro e/o l’intermediario inpossesso di PIN e/o di abilitazionealla ricezione dell’attestato di malattiavia PEC sono tenuti a comunicaretempestivamente la cessazione o so-spensione dell’attività in modo chel’Inps possa provvedere alla revocadell’abilitazione.

Servizi pper ggli iintermediari ddelle AAm-ministrazioni PPubblicheGli intermediari delle AmministrazioniPubbliche possono presentare richie-sta di accesso ai servizi tramite PIN edi invio degli attestati con PEC inol-trando richiesta corredata di delega,ad una sede INPS.Tali soggetti sono tenuti a comuni-care tempestivamente la cessazioneo sospensione dell’attività in modoche l’Inps possa provvedere alla re-voca dell’abilitazione.

Servizi pper iil ccittadinoÈ stato reso operativo un nuovo ser-vizio che consente al lavoratore di ri-chiedere che il numero di protocollodei propri certificati di malattia sia in-viato via SMS ad un numero telefo-nico da lui indicato. Tale servizio puòessere attivato:- per i cittadini in possesso di PIN, se-lezionando la nuova funzionalità intro-dotta nel menu della consultazionedei certificati di malattia;- inoltrando richiesta tramite postacertificata rilasciata in base allenorme del Decreto del Presidente delConsiglio dei Ministri del 6 maggio2009.La richiesta deve essere inoltrata al-l’indirizzo di Posta Certificata di unastruttura territoriale Inps indicando ipropri dati anagrafici completi di co-dice fiscale e del numero telefonico.

INPS: trasmissione telematicadelle certificazioni di malattia

L’

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Inps con la circolare n. 20dell’8 febbraio 2012 ha co-municato gli importi massimi

dei trattamenti di integrazione sala-riale, mobilità e disoccupazione edimporto dell’assegno per attività so-cialmente utili relativi all’anno 2012.

L’articolo 1, comma 27, della legge n.247 del 24 dicembre 2007 prevedeche, con effetto dal 1° gennaio di cia-scun anno, gli aumenti di cui all’ul-timo periodo del secondo commadell’art. 1 della legge 13 agosto 1980,n. 427, e successive modificazioni e

integrazioni – c.d. “tetti” dei tratta-menti di integrazione salariale, mobi-lità e disoccupazione, relativi agliimporti mensili massimi dei tratta-menti ed alla retribuzione mensile,comprensiva dei ratei di mensilità ag-giuntive, da prendere a riferimento

INPS: i massimaliper gli ammortizzatori sociali

L’

l Ministero del Lavoro e delle Politi-che Sociali con risposta ad istanzadi interpello n. 2 del 27.01.2012 prt.

37/1572 ha riscontrato il quesito propo-sto dal Consiglio Nazionale dell’Ordinedei Consulenti del Lavoro che chiedevala corretta interpretazione dell’art. 35,co.28, del D.L. n. 223/2006 (conv. da L.n.248/2006) concernente la responsabi-lità solidale dell’appaltatore e deglieventuali subappaltatori per il versa-mento delle ritenute fiscali e dei contri-buti previdenziali ed assicurativi deidipendenti impiegati nell’esecuzionedei lavori.In particolare, l’istante chiedeva se ilregime di solidarietà delineato dallasuccitata norma potesse trovare ap-plicazione anche in riferimento alle ti-pologie contrattuali del nolo a caldoeccedenti il 2% dell’importo com-plessivo delle prestazioni affidate conconseguente responsabilità per l’as-solvimento degli obblighi fiscali econtributivi a carico del committente-noleggiatore.Preliminarmente si precisa come conil termine nolo si identifica un con-tratto di noleggio tra due soggetti,

pubblici o privati, avente ad oggettol’utilizzo di un macchinario e l’even-tuale prestazione lavorativa di un ope-ratore. La Corte di Cassazione inquadraquesto istituto nell’ambito della disci-plina civilistica del contratto di loca-zione distinguendo tra nolo a freddoe nolo a caldo dove il primo individuala fornitura di un bene senza alcunoperatore addetto all’uso.Il nolo a caldo, invece, prevede la for-nitura di un bene e del personale ad-detto al suo impiego.Nel nolo il locatore mette a disposi-zione solo il macchinario ed, even-tualmente, l’addetto al suo utilizzosenza alcuna ingerenza nella attivitàproduttiva e nell’organizzazione azien-dale del noleggiatore.La normativa vigente, in relazione allecategorie di subcontratti aventi ad og-getto attività ovunque espletate cherichiedono l’impiego di manodoperaquali forniture con posa in opera enoli a caldo, prevede l’applicazionedella medesima disciplina autorizza-toria del subappalto laddove ricorranodeterminati presupposti quali: il con-tratto sia di importo superiore al 2%

del valore delle prestazioni affidate oa 100.000 euro; l’incidenza del costodella manodopera e del personale siasuperiore al 50% dell’importo delcontratto da affidare.Pertanto, il Dicastero adito ritiene chela disciplina in materia di responsabi-lità solidale è evidentemente legataalla figura dell’appalto e non a quelladel nolo a caldo sebbene non possaescludere l’estensione quanto piùampia possibile del regime solidari-stico in ragione di una maggior tutelaper i lavoratori interessati.Così come la Suprema Corte pur rico-noscendo che l’affidamento dei lavorida parte del consorzio alle proprieconsorziate non costituisce subap-palto ha tuttavia ribadito la necessitàdi garantire la massima tutela solida-ristica ai lavoratori interessati con-templata nella disciplina civilisticadell’appalto e del subappalto.Pertanto, conclude il Dicastero, la fat-tispecie del nolo a caldo e dell’ap-palto dei servizi possono essereassimilate sussistendo la stessa ratiodi tutela del lavoratore dipendentedell’impresa effettivamente operante.

Ministero del Lavoro:nolo a caldo e responsabilità solidale

I

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quale soglia per l’applicazione del massimale più alto – siano determinati nella misura del 100 per cento dell’aumentoderivante dalla variazione annuale dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati.Trattamenti ddi iintegrazione ssalarialeSi riportano gli importi massimi mensili dei trattamenti di integrazione salariale di cui alla legge 13 agosto 1980, n. 427, comemodificata dall’art. 1, comma 5, della legge 19 luglio 1994, n. 451, e dall’articolo 1, comma 27, della legge 24 dicembre 2007,n. 247, nonché la retribuzione mensile di riferimento, oltre la quale è possibile attribuire il massimale più alto.Gli importi sono indicati rispettivamente al lordo ed al netto della riduzione prevista dall’art. 26 della legge 28 febbraio1986, n. 41 che attualmente è pari al 5,84 per cento

Tali importi massimi devono essere incrementati, in relazione a quanto disposto dall’art. 2, comma 17, della legge 28dicembre 1995, n. 549, nella misura ulteriore del 20 per cento per i trattamenti di integrazione salariale concessi in fa-vore delle imprese del settore edile e lapideo per intemperie stagionali.

Indennità ddi mmobilitàSi riportano gli importi massimi mensili da applicare alla misura iniziale dell’indennità di mobilità spettante per i primidodici mesi, da liquidare in relazione ai licenziamenti successivi al 31 dicembre 2011, nonché la retribuzione mensiledi riferimento, oltre la quale è possibile attribuire il massimale più alto. Gli importi sono indicati rispettivamente al lordoed al netto della riduzione prevista dall’articolo 26 della legge 28 febbraio 1986, n. 41, che attualmente è pari al 5,84per cento.

Trattamenti sspeciali ddi ddisoccupazione pper ll’ediliziaPer i lavoratori che hanno diritto al trattamento speciale di disoccupazione per l’edilizia di cui alla legge 6 agosto 1975,n. 427, l’importo da corrispondere, rivalutato ai sensi dell’art. 2 co. 150 della legge 23 dicembre 2009, n. 191, è fissato,per l’anno 2012, in: euro 608,90 che al netto della riduzione del 5,84 per cento è pari ad euro 573,34.Indennità oordinaria ddi ddisoccupazione nnon aagricolaGli importi massimi mensili dell’indennità ordinaria di disoccupazione non agricola con requisiti normali, per la qualenon opera la riduzione di cui all’art. 26 della legge 41/86, sono pari, per il 2012, ad euro 931,28 e ad euro 1.119,32.Per quanto riguarda l’indennità ordinaria di disoccupazione non agricola con requisiti ridotti e quella agricola con requisitinormali e ridotti, da liquidare con riferimento all’attività svolta nel corso dell’anno 2011, trovano invece applicazione gliimporti euro 906,80 ed euro 1.089,89.Assegno pper aattività ssocialmente uutiliL’importo mensile dell’assegno spettante ai lavoratori che svolgono attività socialmente utili è pari, dal 1° gennaio 2012,ad euro 556,00. Anche a tale prestazione non si applica la riduzione di cui all’art. 26 della legge 41/86. Per quanto ri-guarda i lavori di pubblica utilità di cui al decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 280, si precisa che per tale prestazionenon operano né la rivalutazione annuale né l’aumento di cui all’articolo 45, comma 9, della legge 17 maggio 1999, n.144. Il relativo assegno resta pertanto fissato in euro 413,16 mensili.

Retribuzione (euro) Tetto Importo lordo (euro) Importo netto (euro)

Inferiore o uguale a 2.014,77 Basso 931,28 876,89

Superiore 2.014,77 Alto 1.119,32 1.053,95

Trattamenti di integrazione salariale

Retribuzione (euro) Tetto Importo lordo (euro) Importo netto (euro)

Inferiore o uguale a 2.014,77 Basso 1.117,54 1.052,28

Superiore 2014,77 Alto 1.343,18 1.264,74

Trattamenti di integrazione salariale - settore edile (intemperie stagionali)

Retribuzione (euro) Tetto Importo lordo (euro) Importo netto (euro)

Inferiore o uguale a 2.014,77 Basso 931,28 876,89

Superiore 2.014,77 Alto 1.119,32 1.053,95

Indennità di mobilità

27

Istituto Nazionale della Previ-denza Sociale con la circolaren. 17 del 3 febbraio 2012 ha

comunicato l’importo dei contributidovuti per l’anno 2012 per i lavoratoridomestici. L’ISTAT ha riferito che lavariazione percentuale verificatasinell’indice dei prezzi al consumo, perle famiglie degli operai e degli impie-gati, tra il periodo gennaio 2010-di-cembre 2010 ed il periodo gennaio2011-dicembre 2011 è risultata del2,7%. Di conseguenza sono state de-terminate le nuove fasce di retribu-zione su cui calcolare i contributidovuti per l’anno 2012 per i lavoratoridomestici.L’aliquota contributiva per i datori dilavoro domestico non ha subito mo-

dificazioni rispetto al 2011. Restandoin vigore gli esoneri previsti ex art.120 legge 23 dicembre 2000, n. 388,aventi decorrenza 1/02/2001 e gli eso-neri istituiti ex art. 1 commi 361 e 362legge 23 dicembre 2005, n. 266,aventi decorrenza 1/01/2006 si deter-mina una minore aliquota contributivadovuta per la disoccupazione dai da-tori di lavoro soggetti al contributoCUAF che, ovviamente, incide sull’ali-quota complessiva.Il contributo CUAF (Cassa Unica As-segni Familiari) non è dovuto solo nelcaso di rapporto fra coniugi (am-messo soltanto se il datore di lavoroconiuge è titolare di indennità di ac-compagnamento) e tra parenti o affinientro il terzo grado conviventi, ove ri-

conosciuto ai sensi di legge (art. 1 delDPR 31 dicembre 1971, n. 1403).Ad ogni inizio di anno sono rivalutatein base all’indice Istat di riferimentole retribuzioni su cui sono poi deter-minati i contributi dovuti per l’anno incorso e gli importi sono resi noti conapposita circolare INPS.Nel caso di cessazione del rapportodi lavoro, l’art. 8 del DPR 1403 del1971 prevede che i contributi sianoversati entro 10 giorni dall’evento.Pertanto, limitatamente ai casi in cuila cessazione sia intervenuta tra il 1°gennaio e la pubblicazione della citatacircolare le eventuali sanzioni per ri-tardato pagamento saranno calcolatea partire dal decimo giorno succes-sivo alla data di pubblicazione.

Contributilavoratori domestici anno 2012

L’

l Ministero del Lavoro e delle Po-litiche Sociali con risposta adistanza di interpello n.47 del

12.12.2011 prt. 37/7718 ha riscon-trato il quesito proposto dall’OrdineNazionale dei Consulenti del Lavoroche chiedeva la corretta applicazionedell’art.39, co. VII, del D.L. n.112/2008 (conv. da L. n. 133/2008) inrelazione al concetto di infedeli regi-strazioni sul Libro Unico del Lavorospecificamente laddove in caso di dif-formità tra ore registrate e sommeerogate.L’articolo ed il comma del citato di-sposto prevedono che, salvo i casi di

errore meramente materiale,l’omessa o infedele registrazione deidati che determina differenti tratta-menti retributivi, previdenziali o fiscaliè punita con la sanzione pecuniariaamministrativa da 150 a 1500 euro ese la violazione si riferisce a più di diecilavoratori la sanzione va da 500 a 3000euro. Il “Lavoro” specifica altresì che ilconcetto di omissione è riferibile allescritture complessivamente omesse enon a ciascun singolo dato di cui man-chi la registrazione: infatti affinchèpossa parlarsi di infedele registra-zione dei dati sul LUL è necessarioche tale condotta illecita possa con-

siderarsi realizzata. I dati che il Mini-stero considera rilevanti sono quelliche abbiano un riflesso immediatosugli aspetti legati alla retribuzione oal trattamento fiscale o previdenzialedel rapporto di lavoro e siano consi-derabili “gravemente non veritieri”.Tale illecito si configura ogni qualvoltala quantificazione della durata dellaprestazione o la retribuzione effettiva-mente erogata non corrisponda aquella formalizzata sul libro unico:parliamo quindi dei cosiddetti “fuoribusta” o di una indicazione delle oredi lavoro quantitativamente diverseda quelle effettivamente prestate.

Infedeliregistrazioni sul LUL

I

l DL 201/2011, nel testo introdotto dalla legge di conversione 214/2011, prevede che le aliquote contributive di fi-nanziamento e di computo delle gestioni pensionistiche dei lavoratori artigiani e commercianti iscritti alle gestioniautonome dell’Inps siano incrementate di 1,3 punti percentuali dall’anno 2012 e successivamente di 0,45 punti per-

centuali per ogni anno, fino a raggiungere il livello del 24 per cento. Pertanto, tali aliquote, per l’anno 2012, sono stabilitenella misura del 21,30%. Con la circolare Inps n. 14 del 3 febbraio 2012 vengono rese note le aliquote da utilizzare peril calcolo della contribuzione IVS sul minimale e sul reddito eccedente, il massimale imponibile, nonché termini e mo-dalità di pagamento. Si legge nella circolare: “L’art. 24, comma 22 del D. L. n. 201 del 2011, nel testo introdotto dallalegge di conversione 22 dicembre 2011 n. 214, pubblicato nella GU n. 300 del 27 dicembre 2011, ha previsto che, coneffetto dal 1 gennaio 2012, le aliquote contributive pensionistiche di finanziamento e di computo delle gestioni pen-sionistiche dei lavoratori artigiani e commercianti iscritti alle gestioni autonome dell’INPS sono incrementate di 1,3punti percentuali dall’anno 2012 e successivamente di 0,45 punti percentuali ogni anno fino a raggiungere il livello del24 per cento. Quindi sono previsti contributi più pesanti per artigiani e commercianti con il graduale innalzamento dell’aliquota giàfin dal 2012. Ne risulta che le aliquote contributive per il finanziamento delle gestioni pensionistiche dei lavoratori ar-tigiani e commercianti, per l’anno 2012, sono pari alla misura del 21,30%.Continuano ad applicarsi, anche per l’anno 2012, le disposizioni di cui all’art. 59, comma 15 della legge 27 dicembre1997, n. 449, relative alla riduzione del 50% dei contributi dovuti dagli artigiani e dagli esercenti attività commercialicon più di sessantacinque anni di età, già pensionati presso le gestioni dell’Istituto. Per i coadiuvanti e i coadiutori di età inferiori a ventuno anni, continuano ad applicarsi le agevolazioni stabilite dall’art.1, comma 2, della legge 2 agosto 1990, n. 233. Per i soli iscritti alla gestione degli Esercenti attività commerciali, allapredetta aliquota dovrà essere sommato lo 0,09%, a titolo di aliquota aggiuntiva istituita dall’art. 5 del Decreto legisla-tivo 28 marzo 1996 n. 207, ai fini dell’indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività commerciale.L’obbligo al versamento di tale contributo è stato prorogato, ad opera dell’art. 35, comma 1, della legge n.183 del 2010n. 2), fino al 31 dicembre 2014. Per effetto di quanto disposto dall’articolo 49, comma 1 della legge 23 dicembre 1999,n. 488 e successive modificazioni ed integrazioni, è dovuto inoltre un contributo per le prestazioni di maternità stabilito,per gli iscritti alle gestioni degli artigiani e dei commercianti, nella misura di € 0,62 mensili.Per l’anno 2012, il reddito minimo annuo da prendere in considerazione ai fini del calcolo del contributo IVS dovuto dagliartigiani e dagli esercenti attività commerciali è pari a € 14.930,00. Tale valore è stato ottenuto – in base alle disposizionicontenute nell’art.1, comma 3 della legge 2 agosto 1990, n. 233 - moltiplicando per 312 il minimale giornaliero di re-tribuzione da utilizzare per il calcolo dei contributi in favore degli operai dei settori artigianato e commercio in vigoreal 1° gennaio 2012 (€45,70) ed aggiungendo al prodotto l’importo di € 671,39 così come disposto dall’art. 6 della legge31 dicembre 1991, n. 415.

28

Contribuzione per l’anno 2012di Artigiani e Commercianti

I

Artigiani Commercianti

titolari di qualunque età e coadiuvanti/coadiutori di età superiore ai 21 anni 21,30% 21,39%

coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni 18,30% 18,39%

29

La riduzione contributiva al 18,30% (artigiani) e al 18,39% (commercianti) è applicabile fino a tutto il mese in cui il col-laboratore interessato compie i 21 anni.In conseguenza di quanto sopra, il contributo calcolato sul reddito “minimale” risulta così suddiviso:

Per i periodi inferiori all’anno solare, il contributo sul “minimale” rapportato a mese risulta pari a:

Si ritiene opportuno precisare che il minimale di reddito ed il relativo contributo annuo devono essere riferiti al redditoattribuito ad ogni singolo soggetto operante nell’impresa, il contributo per l’anno 2012 è dovuto sulla totalità dei redditid’impresa (circolare n. 102 del 12 gennaio 2003) prodotti nel 2011 per la quota eccedente il predetto minimale di €14.930,00 annui in base alle citate aliquote e fino al limite della prima fascia di retribuzione annua pensionabile pari,per il corrente anno, all’importo di € 44.204,00.Per i redditi superiori a € 44.204,00 annui resta confermato l’aumento dell’aliquota di un punto percentuale, dispostodall’art. 3-ter della legge 14 novembre 1992, n. 438.Le aliquote contributive, pertanto, risultano determinate come segue:

Il contributo in argomento – denominato contributo a conguaglio – sommato al contributo sul minimale di reddito dicui al precedente punto 1) deve essere considerato come acconto delle somme dovute sulla totalità dei redditi d’im-presa prodotti nel 2012. I contributi devono essere versati, come è noto, tramite i modelli di pagamento unificato F24,alle scadenze che seguono:- 16 maggio, 16 agosto, 16 novembre 2012 e 16 febbraio 2013, per il versamento delle quattro rate dei contributi dovutisul minimale di reddito; - entro i termini previsti per il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche in riferimento ai contributi dovutisulla quota di reddito eccedente il minimale, a titolo di saldo 2011, primo acconto 2012 e secondo acconto 2012.”

Artigiani Commercianti

titolari di qualunque età e coadiuvanti/coadiutoridi età superiore ai 21 anni

3.187,53 (3.180,09 IVS +7,44 maternità)

3.200,96 (3.192,89 IVS +7,44 maternità)

coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni 2.739,63 (2.732,19 IVS +7,44 maternità)

2.753,07 (2.745,63 IVS +7,44 maternità)

Artigiani Commercianti

titolari di qualunque età e coadiuvanti/coadiutoridi età superiore ai 21 anni

265,63(265,01 IVS +0,62 maternità)

266,75(266,13 IVS +0,62 maternità)

coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni228,30 (227,68 IVS +0,62 maternità)

229,42 (228,80 IVS +0,62 maternità)

scaglione di reddito Artigiani Commercianti

titolari di qualunque età e coadiuvanti/coadiutoridi età superiore ai 21 anni

fino a 44.204,00 21,30% 21,39%

da 44.204,01 22,30% 22,39%

coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 annifino a 44.204,00 18,30% 18,39%

da 44.204,01 19,30% 19,39%

30

on la Circolare n. 16 del03.02.2012 l’Inps ha comuni-cato le aliquote contributive,

aliquote di computo, massimale e mi-nimale per l’anno 2012 per gli iscrittialla gestione separata.L’articolo 22, comma 1 della legge distabilità (l. n. 183 del 12 novembre2011) ha previsto che dal 1 gennaio2012 l’aliquota contributiva pensioni-stica per gli iscritti alla Gestione sepa-rata, di cui all’art. 2, comma 26 dellalegge 8 agosto 1995, n. 335, e la rela-tiva aliquota contributiva per il com-puto delle prestazioni pensionistichesono aumentate di un punto percen-tuale. Rimane confermata per gliiscritti che non siano pensionati o chenon risultino già assicurati ad altraforma previdenziale obbligatoria l’ul-teriore aliquota contributiva, istituitadall’articolo 59, comma 16, dellalegge n. 449/1997, per il finanzia-mento dell’onere derivante dall’esten-sione agli stessi della tutela relativaalla maternità, agli assegni per il nu-cleo familiare, alla degenza ospeda-liera, alla malattia ed al congedoparentale. La predetta aliquota contri-butiva aggiuntiva, inizialmente stabi-lita nella misura dello 0,50 per cento,a far data dal 7 novembre 2007 è pariallo 0,72 per cento.Pertanto le aliquote dovute per la con-tribuzione alla Gestione separatanell’anno 2012 e le relative aliquote dicomputo sono complessivamentefissate come segue:per i soggetti non assicurati pressoaltre forme pensionistiche obbligato-rie le aliquote sono 27,72%(27,00%IVS + 0,72 aliquota aggiun-tiva); soggetti titolari di pensione o provvi-sti di altra tutela pensionistica obbli-

gatoria l’aliquota è del 18,00%. La ri-partizione dell’onere contributivo tracollaboratore e committente rimanefissata nella misura rispettivamente diun terzo e due terzi, salvo il caso diassociazione in partecipazione, per ilquale la ripartizione tra associante edassociato avviene in misura pari ri-spettivamente al 55 per cento e al 45per cento dell’onere totale.Il versamento dei contributi deve es-sere eseguito dal titolare del rapportocontributivo (committente o asso-ciante) entro il giorno 16 del mesesuccessivo a quello di correspon-sione del compenso, mediante il mo-dello F24 (telematico nel caso deititolari di partita IVA). Per i professio-nisti iscritti alla Gestione separatal’onere contributivo è tutto a caricodei soggetti stessi ed il versamentodei contributi deve essere eseguito,tramite il modello F24 telematico, allescadenze fiscali previste per il paga-mento delle imposte sui redditi (saldo2011, primo acconto 2012 e secondoacconto 2012).Le aliquote del 27,72 per cento e del18,00 per cento, sono applicabili, coni criteri sopra esposti, facendo riferi-mento ai redditi conseguiti dagliiscritti alla Gestione separata fino alraggiungimento del massimale direddito previsto dall’articolo 2,comma 18, della legge n. 335/1995,che per l’anno 2012 è pari a euro96.149,00.Per il versamento dei contributi in fa-vore dei soggetti, di cui all’articolo 50,comma 1, lett. c-bis, i cui compensi,ai sensi dell’articolo 34 della legge 21novembre 2000, n. 342, sono assimi-lati ai redditi da lavoro dipendente,trova tuttora applicazione il dispostodel primo comma dell’articolo 51 del

T.U.I.R., in base al quale le somme cor-risposte entro il giorno 12 del mese digennaio si considerano percepite nelperiodo d’imposta precedente.Da ciò consegue che i compensi ero-gati ai collaboratori entro la data del12 gennaio 2012 e riferiti a presta-zioni effettuate entro il 31 dicembre2011 sono da calcolare con le ali-quote contributive in vigore nel 2011.Per quanto concerne l’accredito deicontributi, basato sul minimale di red-dito di cui all’articolo 1, comma 3,della legge n. 233/1990, si comunicache per l’anno 2012 detto minimale èpari ad euro 14.930,00. Pertanto gliiscritti per i quali il calcolo della contri-buzione avviene con l’aliquota del 18per cento avranno l’accredito dell’in-tero anno con un contributo annuo dieuro 2.687,40 mentre gli iscritti per iquali il calcolo della contribuzione av-viene con l’aliquota del 27,72 percento avranno l’accredito dell’interoanno con un contributo annuale pariad euro 4.138,60 (di cui 4.031,10 aifini pensionistici).Qualora alla fine dell’anno il predettominimale non fosse stato raggiunto, visarà una contrazione dei mesi accre-ditati in proporzione al contributo ver-sato (v. art. 2, comma29, L. 335/1995).

INPS:contributi gestione separata

C

31

ono stati forniti importanti chia-rimenti in merito alla disciplinadell’Indennità di disoccupa-

zione ordinaria con requisiti normali econ requisiti ridotti ai Lavoratori delloSpettacolo suddivisi per categorie di ap-partenenza. Li ha dati l’Istituto nazionaledi Previdenza sociale con la circolare n.22 del 13.02. 2012. Infatti, alla luce delladisamina effettuata in ordine alle moda-lità con cui si svolge, in determinati am-biti, l’attività lavorativa da parte di alcunecategorie di lavoratori dello spettacolo siè ritenuto di escludere dal novero del“personale artistico, teatrale e cinema-tografico” di cui all’art. 40, n. 5), R.D.L.n. 1827 del 1935, le seguenti categoriedi lavoratori: assistenti e aiuti del coro,suggeritori del coro; aiuti registi teatrali,cinematografici o di audiovisivi, definitianche “assistenti alla regia”; consulentiassistenti musicali; assistenti coreo-grafi. L’Istituto precisa altresì che, nel-l’ambito della categoria professionaledegli “attori”, i lavoratori definiti “gene-rici, figuranti e comparse” non sono daricomprendersi nell’ambito del “perso-nale artistico, teatrale e cinematogra-fico” di cui all’art. 40, n. 5), R.D.L. n.1827 del1935, in quanto le relative pre-stazioni non sono caratterizzate da pre-parazione professionale, culturale eartistica. L’Inps fornisce nella circolarel’elenco riguardante il personale dipen-dente artistico teatrale e cinematogra-fico per il quale è escluso l’obbligoassicurativo contro la disoccupazione in-volontaria. In tale elenco sono state eli-minate le figure professionali individuatecome aiuti registi teatrali, cinematogra-fici o di audiovisivi e consulenti assi-stenti musicali.Relativamente alle figure professionali dicui maestri del coro, attori di prosa,mimi e coreografi, le modifiche sonostate indicate, rispettivamente, nellenote 1, 2 e 3 dell’elenco, contenuto nellacircolare consultabile sul sito Inps. Per

quanto riguarda le istruzioni operative, ilpersonale appartenente alle categorie dicui all’elenco aggiornato suddetto, nonessendo soggetto all’assicurazione con-tro la disoccupazione involontaria dovràessere identificato, nell’ambito delle de-nunce contributive mensili Uniemens,inserendo nell’elemento <TipoContribu-zione> il valore “10”, avente il significatodi “Lavoratori non soggetti al contributoper l’assicurazione contro la Disoccupa-zione (DS)”.Con riferimento ai periodi di contribu-zione passati e non oggetto di succes-siva regolarizzazione, e con riferimentosia alle domande di indennità non an-cora definite anche in ragione delle in-certezze interpretative emerse, sia airicorsi tutt’ora giacenti non ancora decisidal competente Comitato Provinciale leStrutture territoriali INPS avranno cura diriesaminare tali domande e tali ricorsisecondo i criteri illustrati nella circolarein commento.Il termine prescrizionale vigente per laprestazione in argomento è fissato incinque anni. Si precisa inoltre che taleriesame dovrà estendersi anche aglieventuali ricorsi giacenti e relativi adanni precedenti quello in corso purchénon sia decorso il termine previsto perla proposizione dell’azione giudiziaria.Le Strutture territoriali INPS, al fine delladefinizione e del riesame delle domandee dei ricorsi di cui sopra, verificherannol’attività svolta dal lavoratore dello spet-tacolo utilizzando il contratto di lavoro in-dividuale e tutta la documentazionepresentata dall’interessato.Sulla base di tutta la documentazionepredetta si provvederà a determinare sel’azienda fosse o meno tenuta, in baseal nuovo elenco allegato, al versamentodel contributo di disoccupazione per illavoratore interessato.Di conseguenza l’eventuale errata de-nuncia del tipo di rapporto di lavoro nelledichiarazioni contributive (uniEmens e

DM10/Emens), dovrà dare corso ad ap-posita procedura di regolarizzazionedella posizione contributiva del datore dilavoro interessato, fermo restando ilprincipio dell’automaticità della presta-zione.

L’assegno per il nucleo familiare da corri-spondere agli aventi diritto per l’anno2012 è pari, nella misura intera, a Euro135,43. Per le domande relative al mede-simo anno, il valore dell’indicatore della si-tuazione economica, con riferimento ainuclei familiari composti da cinque com-ponenti, di cui almeno tre figli minori, èpari a Euro 24.377,39.Ovviamente, per l’assegno per il nucleofamiliare da erogare per il 2011, per i pro-cedimenti in corso, continuano ad appli-carsi i valori previsti per il medesimo anno2011. A seguito del suddetto incrementoISTAT, l’importo dell’assegno mensile dimaternità, spettante nella misura intera,per le nascite, gli affidamenti preadottivi ele adozioni senza affidamento avvenutidal 1.1.2012 al 31.12.2012 è pari a Euro324,79 per cinque mensilità e quindi acomplessivi Euro 1623,95.Il valore dell’indicatore della situazioneeconomica, con riferimento ai nuclei fa-miliari composti da tre componenti, da te-nere presente per le nascite, gliaffidamenti preadottivi e le adozioni senzaaffidamento avvenuti dal 1.1.2012 al31.12.2012, è pari a Euro 33.857,51.Lo ha comunicato l’INPS con la circolaren. 29 del 1° marzo 2012 nella quale sonoriportati i nuovi importi relativi alle presta-zioni sociali e dei limiti di reddito validi perl’anno 2012.

Indennità di disoccupazioneper i lavoratori dello spettacolo

S

Assegnoal nucleo familiaree maternità

32

JUS JURIS

PREVIDENZA (ASSICURAZIONISOCIALI) – PENSIONE DI VECCHIAIA– REGIME DI FAVOREPER I LAVORATORI DISCONTINUI– ESTENSIONE AI LAVORATORIDOMESTICI CON ORARIO RIDOTTO– ESCLUSIONE(CORTE DEI CASSAZIONE SENTENZA N. 3044DEL 28 FEBBRAIO 2012)

In tema di diritto alla pensione di vec-chiaia, la deroga stabilita dall’art. 2,comma 3, lettera b), del d.lgs. n. 503del 1992 a favore dei lavoratori subor-dinati che, in possesso di un’anzianitàassicurativa di almeno venticinqueanni, siano stati occupati, per almenodieci anni, per periodi inferiori all’in-tero anno solare (“di durata inferiore a52 settimane nell’anno solare”) non èsuscettibile di applicazione analogica,né di interpretazione estensiva, e,pertanto, non opera a favore dei lavo-ratori addetti ai servizi domestici e fa-miliari che, a parità delle altrecondizioni richieste dalla norma, pos-sano far valere una minore contribu-zione per aver lavorato, per circa undecennio, per l’intero anno solare, macon orario inferiore alle ventiquattroore settimanali.

LAVORO SUBORDINATO - QUOTEASSOCIATIVE SINDACALI- CESSIONE - LEGITTIMITA’(CORTE DEI CASSAZIONE SENTENZA N. 2314DEL 17 FEBBRAIO 2012)

“L’art. 52 del d.P.R. 5 gennaio 1950 n.180, come modificato nel 2005, con-ferma la legittimità della riscossionedelle quote associative sindacali deilavoratori dipendenti, pubblici e, dopole menzionate modifiche legislative,anche privati, mediante trattenuta deldatore di lavoro, in quanto escludeche simili cessioni di credito dei lavo-ratori subiscano limitazioni al noverodei cessionari, anche considerandoche una differente interpretazione sa-rebbe incoerente con la finalità legi-slativa antiusura posta a garanzia del

lavoratore stesso che, altrimenti, su-birebbe un’irragionevole restrizionedella sua autonomia e libertà sinda-cale.”

RESPONSABILITÀ CIVILE– RESPONSABILITÀ DELLO STATOPER OMESSO RECEPIMENTODI DIRETTIVE COMUNITARIE– PRESCRIZIONE – DISCIPLINAINTRODOTTA DALLA LEGGEDI STABILITÀ 2012– RETROATTIVITÀ – ESCLUSIONE(CORTE DEI CASSAZIONE SENTENZA N. 1850DEL 8 FEBBRAIO 2012)

In tema di responsabilità dello Statoper mancato recepimento di direttivecomunitarie, la norma introdottadall’art. 4, comma 43, della legge n.183 del 2011, secondo la quale la pre-scrizione del diritto al risarcimento deldanno soggiace al termine quinquen-nale ex art. 2947 cod. civ., vale soltantoper i fatti verificatisi successivamentealla sua entrata in vigore, poiché essanon evidenzia i caratteri della normainterpretativa, idonei a sottrarla al prin-cipio di irretroattività; ne consegueche, per i fatti anteriori alla novella,opera la prescrizione decennale, se-condo la qualificazione giurispruden-ziale nei termini dell’inadempimentocontrattuale.(Principio affermato in fattispecie re-lativa al danno da omesso recepi-mento delle direttive CEE suicompensi dei medici specializzandi).

LAVORO SUBORDINATO- CONTRATTO A TERMINE- CONVERSIONE - RISARCIMENTOAL LAVORATORE - MISURA- DISCIPLINA SOPRAVVENUTA EXART. 32 DEL COLLEGATO LAVORO- APPLICAZIONE NEL GIUDIZIOPENDENTE DI LEGITTIMITÀ- CONDIZIONI - EFFETTI(CORTE DEI CASSAZIONE SENTENZA N. 1409DEL 31 GENNAIO 2012)

In tema di risarcimento del danno nei

casi di conversione del rapporto a ter-mine, la sopravvenuta disciplina del-l’art. 32, commi 5, 6 e 7, della legge n.183 del 2010 (cosiddetto CollegatoLavoro), come interpretata dalla Cortecostituzionale con la sentenza n. 303del 2011, si applica nel giudizio pen-dente in grado di legittimità, qualoratale “ius superveniens” sia pertinentealle questioni dedotte nel ricorso percassazione. (In applicazione del prin-cipio, la S.C., nel ritenere ammissibileil quesito ex art. 366 bis cod. proc.civ., applicabile “ratione temporis”, hacassato la decisione impugnata in or-dine alla misura del risarcimento, e,negata ogni rilevanza all’eccezione di“aliunde perceptum”, non detraibilenella sopravvenuta disciplina, ha rin-viato al giudice territoriale per la de-terminazione dell’indennità in basealla disciplina medesima).

LAVORATORE ASSENTEISTA- LICENZIAMENTO SENZA L’AFFIS-SIONE DEL CODICE DISCIPLINARE(CORTE DEI CASSAZIONE SENTENZA N. 3060DEL 29 FEBBRAIO 2012)

La Cassazione ha affermato che unainterruzione del rapporto è dovuta aduna assenza prolungata ed ingiustifi-cata - nel caso specifico quasi duemesi - il lavoratore non si può appel-lare alla mancata affissione del co-dice disciplinare.La Suprema Corte ha evidenziatocome il requisito della presenza rien-tra “tra i doveri fondamentali e nonaccessori del lavoratore […] e la suainosservanza, per essere sanzionatacon il licenziamento, non abbisognadi essere portata a conoscenza del la-voratore”. Inoltre, l’ipotesi evidenziatanon rientra tra quelle “ipotesi ... diesercizio, da parte del datore [di la-voro], del potere di licenziamento”.