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CASI CLINICI
in Cardiologia InterventisticaNOVENTA DI PIAVE (VE), SABATO 21 GENNAIO 2017
Dr. Giovanni BrisottoU.O.C. di Cardiologia AULSS4
La valvuloplastica aortica:
rinascita di una tecnica
abbandonata
Forme di ostruzione all’efflusso ventricolare sin
STENOSI AORTICA
• Valvulopatia più frequente nei paesi industrializzati (34% in Euro Heart Survey).
• La forma degenerativa è quella maggiormente presente. • Essa rappresenta la forma finale della sclerosi dei lembi
valvolari, che è un processo degenerativo-infiammatorio, presente in un terzo dei soggetti > 65 aa e metà dei > 80 aa.
• Nei diversi studi la prevalenza nella popolazione anziana è del 2-9%.
• In uno studio italiano effettuato nella provincia di Bologna nella fascia di età tra i 75 e 95 anni la prevalenza è risultata del 3.8%
Stenosi aortica da distrofia calcifica
Stenosi aortica secondaria a valvulopatia reumatica cronica
Stenosi valvolare aortica adattamento del ventricolo sx in relazione all’etiologia
Reumatica:
Giovane, spesso stenoinsufficienza, buon adattamento al sovraccarico mantiene buoni volumi ventricolari e una buona gettata
sistolica. Gradienti elevati
Degenerativa:
Anziano in genere stenosi, insorge in un cuore già rigido e poco adattabile con volumi ventricolari ridotti, bassa gettata sistolica.
Bassi gradienti
STENOSI AORTICA: quantificazione del grado
Si pone diagnosi di stenosi aortica severa se:
– Velocità massima transvalvolare > 4 m/sec
– Gradiente medio > 40 mmHg.
Correlazione tra flusso e gradiente
Equazione di continuità
Stenosi lieve 2.0-1.5 cmq Stenosi moderata 1.5-1.0 cmq Stenosi severa < 1.0 cmq(1.2-0.9 cmq/m2) (0.9-0.6 cmq/m2) (< 0.6 cmq/m2)
ESC 2012
AHA 2014
INDICAZIONI SVA
LA VALVULOPLASTICA AORTICA(Balloon Aortic Valvuloplasty: BAV)
• E’ una procedura interventistica percutanea (solitamente per via femorale) che viene eseguita posizionando, a livello dello valvola stenotica, un pallone dilatatore che viene gonfiato manualmente.
• Attraverso la frattura dei depositi calcifici dei lembi valvolari si ottiene una riduzione della severità della stenosi
LA VALVULOPLASTICA AORTICA(Balloon Aortic Valvuloplasty: BAV)
LA VALVULOPLASTICA AORTICA
• Nata negli anni ottanta per le stenosi congenite dei bambini (Labadidi 1984),
• venne successivamente applicata anche negli adulti con SA severa ad alto rischio chirurgico (Cribier 1987) con risultati che sembrarono incoraggianti.
• Gli studi successivi dimostrarono però che le complicanze (prevalentemente vascolari e cerebrali) erano frequenti e che la maggioranza dei pz perdeva il beneficio clinico ed emodinamico a 6 mesi a causa della restenosi.
• Inoltre la mortalità tra i pz trattati con la sola terapia medica e i pz sottoposti a procedura risultava sovrapponibile.
• LA PROCEDURA VENNE ABBANDONATA!!
«Rinascita» della BAV con l’arrivo della TAVI (Cribier 2002)
Studi pre TAVI: 1987-1991Studi post TAVI: 2005-oggi
Indication for BAV in severe symptomatic aortic stenosis
ESC (2012) AHA/ACC (2014)
As bridge therapy for all patients undergoing TAVI or AVR
× ✓
As bridge therapy for haemodynamicallyunstable patients undergoing TAVI or AVR
✓ ✓
For patients requiring urgent non-cardiac surgery
✓ ×
As a palliative procedure for symptomatic benefit
✓ ×
Linee guida europee ed americane:
indicazioni alla BAV
•(AVR, aortic valve replacement; BAV, balloon aortic valvuloplasty; ESC, European Society of
Cardiology; TAVI, transcatheter aortic valve implantation).
Complicanze pre/post TAVI
Mortalità e complicanzeSaia et al. 2013 (Sant’Orsola, BO)
• 415 pz: 23 in shock cardiogeno, • 133 per palliazione, • 259 come bridge alla sostituzione valvolare
• MORTALITA’:• - ospedaliera: 5% (56% nei pz in shock)• - totale a 2 anni: 57%• - nei pz con palliazione a 2 anni: 67%• - nei pz bridge a TAVI a 2 anni: 19%
• COMPLICANZE:• Vascolari maggiori: 2%• Infarto miocardico: 0%• Stroke: 0.5%• Insufficienza aortica: 2.6% (non correggibile: 0.7%)
CASO CLINICO 1 (BAV bridge to TAVI): B. M. femmina nata nel 05/1930
• Ipertensione arteriosa
• Dislipidemia
• Diabete mellito non insulino dipendente
• Dal 2011 in follow-up per stenosi aortica.
• Nel 2014 comparsa di dispnea in concomitanza con sforzi di intensità moderata.
• All’ecocardiogramma, normale funzione ventricolare sin, area 1.1 cm2
• In terapia con: ACEI+HCT, Amlodipina, Metformina 500 mg x 2, ASA 100 mg, Simvastatina 20 mg…
CASO CLINICO 1: B. M. femmina nata nel 05/1930
• A luglio 2015 ricovero per dispnea da sforzo ingravescente e rilievo ecocardiografico di «ventricolo sinistro dilatato (VTD 107 ml/m2, con funzione sistolica ridotta (FE 35%) per ipocinesia diffusa. Stenosi aortica severa (grad max 68, medio 40 mmHg). Insufficienza mitralica moderata»
• Esegue gli accertamenti per valutare l’idoneità all’intervento cardiochirurgico:
• Indagine emodinamica: assenza di coronaropatia, conferma la disfunzione severa ventricolare sin, stenosi aortica severa.
• Ecodoppler TSA: stenosi carotidea bilaterale del 30-40%.
CORONAROGRAFIACoronaria sin Coronaria dx
22 luglio 2015
Cat due lumi
Gradiente di picco: 45 mm Hg
CASO CLINICO 1: B. M. femmina nata nel 05/1930
• Il decorso è stato complicato da una infezione urinaria da Enterococcus faecalis resistente alla terapia antibiotica, segni di scompenso cardiaco, peggioramento clinico generale.
• Introdotti in successione Furosemide e Bisoprololo.
• Il 30/07/2015 dimessa con programma di valutazione cardiochirurgica a breve.
CASO CLINICO 1: B. M. femmina nata nel 05/1930
• Il 05/08/2015 effettuata visita CCH: «intervento tradizionale di sostituzione valvolare gravato da un rischio troppo elevato: la pz verrà chiamata per TAVI»
• Il 07/08/2015 giunge in P.S. per astenia, algie addominale e vomito: viene ricoverata, inizialmente in Medicina e poi trasferita in Cardiologia, per il riscontro di una grave disionemia (Na: 118 mmol/L) con segni di scompenso cardiaco.
• Trattata con NaCl e diuretici ottenendo un parziale miglioramento del compenso e dei dati bioumorali.
• All’ecocardiogramma ulteriore peggioramento della funzione di pompa (FE 22%) con gradiente aortico massimo 42 e medio 22 mmHg, area 0.7 cm2, insufficienza lieve. Insufficienza mitralica moderato-severa.
• Il 27/08/2015 effettuata valvuloplastica aortica con pallone VACS II 18 mm
CATETERISMOIntroduzione dalla radiale
Catetere stimolatore in VD e catetere guida in VS
27 ago 2015
Due cateteri
Grad picco: 17 mm Hg
Pallone VACS II 18 mm
Postvalvuloplastica:Grad picco: 11 mm Hg
CASO CLINICO 1: B. M. femmina nata nel 05/1930
• Ecocardiogramma di controllo: stenosi aortica con gradiente massimo 36 e medio 22 mmHg. Insufficienza aortica invariata. Riduzione della insufficienza mitralica (lieve-moderata).
• Il 2/9/2015 (6 gg dopo la valvuloplastica) la pz viene dimessa in buon compenso, in terapia con: Furosemide 25 mg 1 c x 2, Spironolattone 50 mg 1 c, Bisoprololo 1.25 mg 1 c…
• All’ecocardiogramma di ottobre 2015: lieve recupero della funzione sistolica (FE 30%), con incremento dei gradienti (55/36 mmHg) e ulteriore riduzione della insufficienza mitralica.
• A febbraio 2016: FE 43%, VTD ai limiti superiori della norma, gradiente aortico 59/39 mmHg, area aortica calcolata 0.7 cm2 con lieve insufficienza , insufficienza mitralica lieve.
• A Marzo 2016 sottoposta a TAVI: impianto di bioprotesi StJ Portico 25 mm per via transfemorale dx.
• All’ultimo controllo del Dicembre 2016: pz in buon compenso, sospesi Furosemide e Spironolattone
• All’Ecocardiogramma: FE 44%, a livello aortico non gradienti significativi, moderata insufficienza.
TAVI
CASO CLINICO 2 (BAV per intervento chirurgico non cardiaco)
M.L. maschio nato nel 06/1932
• Ex fumatore. Ipertensione arteriosa. Dislipidemia.• - Nel gennaio 2016 ricovero in Medicina a Jesolo per
TIA in fibrillazione atriale non databile.• - Febbraio 2016: all’Ecocardiogramma presente stenosi
aortica moderata (area 1.1 cm2), lieve insufficienza, VS nei limiti FE 63%, lieve dilatazione atriale sin.
• Posta indicazione a cardioversione elettrica, procedura effettuata dopo quattro settimane di scoagulazioneefficace con ripristino del ritmo sinusale.
CASO CLINICO 2M.L. maschio nato nel 06/1932
• Il 1/10/2016 esegue ecocolordoppler cardiaco di controllo: «stenosi aortica severa con gradiente massimo 151 mmHge medio 94 mmHg, VS con ipertrofia localizzata prevalentemente al setto e funzione sistolica conservata (FE 62%)
• Pz posto in lista per effettuare indagine emodinamica.• Il 23/10/2016 viene ricoverato in Medicina con diagnosi di
rettorragia.• Il 31/10/2016 effettua colonscopia: «adenocarcinoma del
colon-retto ulcerato e sanguinante»• Gli esami di stadiazione della malattia non mostrano
infiltrazioni o sicure ripetizioni a distanza.
CASO CLINICO 2M.L. maschio nato nel 06/1932
• Il 18/11/2016, in assenza di coronaropatia critica, effettuata valvuloplastica aortica con gradiente 20 mm e riduzione del gradiente picco-picco da 83 a 33 mmHg.
• Procedura priva di complicanze.
• Il 29/11/2016 intervento di resezione del rettoconconfezionamento di ileostomia temporanea.
• Il 15/12/16 ricanalizzazione intestinale mediante chiusura della ileostomia.
• Il 23/12/16 dimesso al proprio domicilio
Grazie per
l’attenzione
Arrivederci
CASI CLINICI
in Cardiologia Interventistica
NOVENTA DI PIAVE (VE),
SABATO 21 GENNAIO 2017