la leccia booklet d02

Post on 06-Apr-2016

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la leccia

Q uesto albero, che spande le chiome su tutto il

Mediterraneo, che penetra indolente le radici nella terra Toscana, che vive in silenzio dentro di noi, è la nostra più intima essenza.

Multiforme sotto il caldo rovente d’estate o il vento improvviso autunnale, sempre diverso nelle mille luci del giorno e della notte, ci riconduce alla bellezza del giusto cambiamento.

Simbolo storico di forza e coraggio, ci ricorda il vigore della nostra tradizione che con ostinazione si è formata attraverso i secoli per guidarci verso il futuro.

Se l’uomo lo credeva albero profetico e consacrato al culto di Pan, divinità della Natura Selvaggia, o come allegoria della Redenzione Cristiana, la natura ce lo dona come pianta indistruttibile capace di rigenerarsi dalle proprie radici anche dopo incendi, tagli e malattie.

La nostra ispirazione è questa rinascita continua per migliorarci ad ogni stagione, sempre nuovi, con forza e coraggio. come il frutto che nasce, matura, viene colto e rinasce. Anno dopo anno, sempre più buono.

Il leccio, elemento maschile, albero della vita e della vite.La A, elemento femminile, la madre terra.I rami e le radici si confondono. Lasciano intravedere l ’infinito. Ciò che muore rinasce.

Dall’albero della rinascita continua, rinasce quest’impresa.

la fattoriaL a Leccia è l’azienda agri-

cola della famiglia Bagnoli situata sulle colline della

Val di Botte.Siamo nel cuore della Toscana e del territorio Chiantigiano: dal vicino centro agricolo di Montespertoli, si domina la Val di Pesa e la Val d’Elsa, una vasta area a vocazione viticola secolare dove, per caratter-istiche pedo-climatiche, la coltu-ra della vite è diventata cultura. Qui, munito di antica torre, si tro-vava il feudo della famiglia Machi-

avelli che ne fece dono alla Repub-blica di Firenze nell’anno 1300. La fattoria vanta una storia lun-ga più di cento anni caratterizzata dall’alternarsi di periodi di pros-perità. Con il recupero delle vigne e degli oliveti, il miglioramento della cantina e lo sviluppo delle nuove etichette, è stato posizionato il primo mattone per la rinascita di quest’impresa, creando le basi per affrontare le sfide del futuro.La Leccia si colloca sulla cima di un promontorio a un’altitudine di

circa 200 metri s.l.m. e le terre cir-costanti, protette dal Montalbano sul lato Nord, sono esposte felice-mente alle fertili brezze marine estive. Il territorio collinare è composto da suoli caratterizzati da un generale dinamismo sotto il profilo pedolog-ico con marne plioceniche, argille complesse e frazioni di alberese che permettono, unitamente all’otti-male esposizione, di ottenere una magnifica varietà di espressioni sia di olio che di vino.

... tutto d’intorno un magnifico bosco di lecci

Come le gote dei bambini

quando rincorrono la tramontana.

Come le gote degli ebbri di vino.

Come le gote degli ebbri d ’amore.

I vigneti, orientati prevalen-temente a Sud, si estendono su declini ventilati a un’altitudine di circa 200 metri s.l.m.

Il terreno, franco-argilloso con dotazione media di calcare, e le viti a cordone speronato vengono curate ogni giorno nel rispetto della terra.

Ottenuto in prevalenza da Sangiovese e in piccola parte da Merlot, le uve vengono selezi-onate e raccolte a mano nelle ore più fresche della mattina.

La fermentazione a tem-peratura controllata dura circa una settimana alla quale segue un periodo di macerazione sul-le bucce di indicativamente 10 giorni.

Dopo 12 mesi di riposo in tini di acciaio inox, il vino sub-isce 4 mesi di affinamento in bottiglia prima di essere messo in commercio.

Dal colore rosso rubino in-tenso e luminoso, si riconos-cono riflessi brillanti a tinta porpora.

Il profumo è fresco, fruttato, molto nitido. Si percepiscono note di frutti rossi maturi, lam-pone e prugna nonché delicati sentori speziati come il pepe nero e la liquirizia. In bocca i tannini, consistenti e rotondi, conferiscono bevibilità e per-sistenza.

da servire a 18°c, è l’ideale per antipasti di terra, primi piatti a base di pasta e carne rossa alla griglia. particolarmente interessante associato con formaggi stagionati.

il nostro chianti docg secondo passione

D’estate distesi su un prato.

A guardar le stelle danzare.

Ad ascoltar i grilli cantare.

I v ignet i , c i rcondat i da un bosco centenar io, s i sv i luppano su un r i l ie vo denso di profumi a un’a l-t i tudine di c irc a 200 me-tr i s . l .m.

Impiantata su un terre-no franco-argi l loso con dotazione media di c a l-c are, la v igna a cordone speronato è colt ivata cos-tantemente nel r i spetto del la terra.

L e uve Trebbiano ven-gono raccolte a mano e vengono sottoposte a spremitura soff ice senz a macerazione. I l mosto è mantenuto a 4°C per in-dic at ivamente 3 giorni a l f ine di preser vare g l i odor i par t icolarmente labi l i t ipic i di questa var ietà di uva. La tem-peratura v iene fatta poi innalz are naturalmente a 15°C per age volare la fermentazione che dura c irc a 8 giorni .

Dopo 12 mesi di r iposo in t ini di accia io inox, i l v ino viene imbott igl iato

e distr ibuito sul merc ato.Dal colore gia l lo

pagl ier ino, leggero e lu-minoso, s i rav visano r i f-less i verdognol i .

I l profumo ha uno spic-c ato c arattere minerale su uno sfondo di note fr uttate fresche di mela Golden. S i r iconosce an-che un l ie ve e grade vole sentore di er be off ic ina-l i ed essenz e aromatiche mediterranee che ne completano l ’espress ione ol fatt iva.

Al palato è un t r ionfo di v ivacità e f reschezz a, suppor tata dal la roton-dità del sapore con un f i-nale molto sapido, t ipico del terr i tor io chiant igia-no.

da servire a 10°c, è consigliato per l’aperitivo e per accompagnare piatti di pesce e frutti di mare. é delizioso anche con carni bianche e antipasti leggeri.

il nostro bianco di toscana igtsecondo coscienza

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