la leccia booklet d02

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la leccia

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Q uesto albero, che spande le chiome su tutto il

Mediterraneo, che penetra indolente le radici nella terra Toscana, che vive in silenzio dentro di noi, è la nostra più intima essenza.

Multiforme sotto il caldo rovente d’estate o il vento improvviso autunnale, sempre diverso nelle mille luci del giorno e della notte, ci riconduce alla bellezza del giusto cambiamento.

Simbolo storico di forza e coraggio, ci ricorda il vigore della nostra tradizione che con ostinazione si è formata attraverso i secoli per guidarci verso il futuro.

Se l’uomo lo credeva albero profetico e consacrato al culto di Pan, divinità della Natura Selvaggia, o come allegoria della Redenzione Cristiana, la natura ce lo dona come pianta indistruttibile capace di rigenerarsi dalle proprie radici anche dopo incendi, tagli e malattie.

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La nostra ispirazione è questa rinascita continua per migliorarci ad ogni stagione, sempre nuovi, con forza e coraggio. come il frutto che nasce, matura, viene colto e rinasce. Anno dopo anno, sempre più buono.

Il leccio, elemento maschile, albero della vita e della vite.La A, elemento femminile, la madre terra.I rami e le radici si confondono. Lasciano intravedere l ’infinito. Ciò che muore rinasce.

Dall’albero della rinascita continua, rinasce quest’impresa.

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la fattoriaL a Leccia è l’azienda agri-

cola della famiglia Bagnoli situata sulle colline della

Val di Botte.Siamo nel cuore della Toscana e del territorio Chiantigiano: dal vicino centro agricolo di Montespertoli, si domina la Val di Pesa e la Val d’Elsa, una vasta area a vocazione viticola secolare dove, per caratter-istiche pedo-climatiche, la coltu-ra della vite è diventata cultura. Qui, munito di antica torre, si tro-vava il feudo della famiglia Machi-

avelli che ne fece dono alla Repub-blica di Firenze nell’anno 1300. La fattoria vanta una storia lun-ga più di cento anni caratterizzata dall’alternarsi di periodi di pros-perità. Con il recupero delle vigne e degli oliveti, il miglioramento della cantina e lo sviluppo delle nuove etichette, è stato posizionato il primo mattone per la rinascita di quest’impresa, creando le basi per affrontare le sfide del futuro.La Leccia si colloca sulla cima di un promontorio a un’altitudine di

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circa 200 metri s.l.m. e le terre cir-costanti, protette dal Montalbano sul lato Nord, sono esposte felice-mente alle fertili brezze marine estive. Il territorio collinare è composto da suoli caratterizzati da un generale dinamismo sotto il profilo pedolog-ico con marne plioceniche, argille complesse e frazioni di alberese che permettono, unitamente all’otti-male esposizione, di ottenere una magnifica varietà di espressioni sia di olio che di vino.

... tutto d’intorno un magnifico bosco di lecci

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Come le gote dei bambini

quando rincorrono la tramontana.

Come le gote degli ebbri di vino.

Come le gote degli ebbri d ’amore.

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I vigneti, orientati prevalen-temente a Sud, si estendono su declini ventilati a un’altitudine di circa 200 metri s.l.m.

Il terreno, franco-argilloso con dotazione media di calcare, e le viti a cordone speronato vengono curate ogni giorno nel rispetto della terra.

Ottenuto in prevalenza da Sangiovese e in piccola parte da Merlot, le uve vengono selezi-onate e raccolte a mano nelle ore più fresche della mattina.

La fermentazione a tem-peratura controllata dura circa una settimana alla quale segue un periodo di macerazione sul-le bucce di indicativamente 10 giorni.

Dopo 12 mesi di riposo in tini di acciaio inox, il vino sub-isce 4 mesi di affinamento in bottiglia prima di essere messo in commercio.

Dal colore rosso rubino in-tenso e luminoso, si riconos-cono riflessi brillanti a tinta porpora.

Il profumo è fresco, fruttato, molto nitido. Si percepiscono note di frutti rossi maturi, lam-pone e prugna nonché delicati sentori speziati come il pepe nero e la liquirizia. In bocca i tannini, consistenti e rotondi, conferiscono bevibilità e per-sistenza.

da servire a 18°c, è l’ideale per antipasti di terra, primi piatti a base di pasta e carne rossa alla griglia. particolarmente interessante associato con formaggi stagionati.

il nostro chianti docg secondo passione

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D’estate distesi su un prato.

A guardar le stelle danzare.

Ad ascoltar i grilli cantare.

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I v ignet i , c i rcondat i da un bosco centenar io, s i sv i luppano su un r i l ie vo denso di profumi a un’a l-t i tudine di c irc a 200 me-tr i s . l .m.

Impiantata su un terre-no franco-argi l loso con dotazione media di c a l-c are, la v igna a cordone speronato è colt ivata cos-tantemente nel r i spetto del la terra.

L e uve Trebbiano ven-gono raccolte a mano e vengono sottoposte a spremitura soff ice senz a macerazione. I l mosto è mantenuto a 4°C per in-dic at ivamente 3 giorni a l f ine di preser vare g l i odor i par t icolarmente labi l i t ipic i di questa var ietà di uva. La tem-peratura v iene fatta poi innalz are naturalmente a 15°C per age volare la fermentazione che dura c irc a 8 giorni .

Dopo 12 mesi di r iposo in t ini di accia io inox, i l v ino viene imbott igl iato

e distr ibuito sul merc ato.Dal colore gia l lo

pagl ier ino, leggero e lu-minoso, s i rav visano r i f-less i verdognol i .

I l profumo ha uno spic-c ato c arattere minerale su uno sfondo di note fr uttate fresche di mela Golden. S i r iconosce an-che un l ie ve e grade vole sentore di er be off ic ina-l i ed essenz e aromatiche mediterranee che ne completano l ’espress ione ol fatt iva.

Al palato è un t r ionfo di v ivacità e f reschezz a, suppor tata dal la roton-dità del sapore con un f i-nale molto sapido, t ipico del terr i tor io chiant igia-no.

da servire a 10°c, è consigliato per l’aperitivo e per accompagnare piatti di pesce e frutti di mare. é delizioso anche con carni bianche e antipasti leggeri.

il nostro bianco di toscana igtsecondo coscienza

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