16 ottobre 2013

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L'Oscar del giorno lo assegniamo alle imprese edili. Il settore è in forte crisi ma i titolari delle imprese stanno avendo la pazienza di Giobbe nell'at- tendere i pagamenti da parte della Re- gione per i lavori fatti per il post sisma. E si tratta, ancora, di una piccolissima parte della somma più cospicua da do- vere incassare. Così come chiedono che vena riaperta la borsa per una nuova fase progettuale in grado di rimettere in movimento le ruspe. Problemi che at- tendono soluzioni immediate anche se, fino a questo momento, non si intrave- dono soluzioni. Il Tapiro del giorno lo diamo a Nico Romagnuolo. Ancora ieri a Roma, nel ri- corso presentato da Michele Iorio, av- verso la sua esclusione dal Consiglio re- gionale, ha ribadito con forza le motivazioni che lo hanno spinto a chie- dere il mantenimento in essere di quanto previsto dalla legge Severino. Romagnuolo, ricordiamo, primo dei non eletti dei partiti del centrodestra che, pure, aveva sostenuto in campagna elet- torale come candidato alla presidenza della Regione, ora è il suo principale ac- cusatore per farlo restare fuori dal Con- siglio regionale. L’Oscar del giorno alle imprese edili Il Tapiro del giorno a Nico Romagnuolo GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio ANNO IX - N° 110 - MERCOLEDÌ 16 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico ORATINO Elezioni comunali, è giallo sui 215 elettori fantasma A PAG. 6 REGIONE La Cittadella di Selvapiana abbandonata a se stessa A PAG. 2 REGIONE Caso Udeur, la Lattanzio chiama in causa Frattura A PAG. 2 SANITÀ Molise al terzo posto nazionale come spesa pubblica A PAG. 6

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Manze d'oro

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L'Oscar del giorno lo assegniamo alleimprese edili. Il settore è in forte crisima i titolari delle imprese stannoavendo la pazienza di Giobbe nell'at-tendere i pagamenti da parte della Re-gione per i lavori fatti per il post sisma.E si tratta, ancora, di una piccolissimaparte della somma più cospicua da do-vere incassare. Così come chiedono chevena riaperta la borsa per una nuovafase progettuale in grado di rimetterein movimento le ruspe. Problemi che at-tendono soluzioni immediate anche se,fino a questo momento, non si intrave-dono soluzioni.

Il Tapiro del giorno lo diamo a NicoRomagnuolo. Ancora ieri a Roma, nel ri-corso presentato da Michele Iorio, av-verso la sua esclusione dal Consiglio re-gionale, ha ribadito con forza lemotivazioni che lo hanno spinto a chie-dere il mantenimento in essere diquanto previsto dalla legge Severino.Romagnuolo, ricordiamo, primo dei noneletti dei partiti del centrodestra che,pure, aveva sostenuto in campagna elet-torale come candidato alla presidenzadella Regione, ora è il suo principale ac-cusatore per farlo restare fuori dal Con-siglio regionale.

L’Oscar del giornoalle imprese edili

Il Tapiro del giornoa Nico Romagnuolo

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

ANNO IX - N° 110 - MERCOLEDÌ 16 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012

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Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606

Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)

Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico

ORATINO

Elezioni comunali, ègiallo sui 215elettori fantasma

A PAG. 6

REGIONE

La Cittadelladi Selvapianaabbandonataa se stessa

A PAG. 2

REGIONE

Caso Udeur,la Lattanziochiama in causaFrattura

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SANITÀ

Molise al terzo posto nazionale comespesa pubblica

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Per iniziativa dei presidenti dei Comi-tati interregionale e regionale dei gio-vani imprenditori di ConfindustriaGabriella Megale e Michele Scasserra,col patrocinio della Regione Molise e diUnioncamere Molise, partner la Bancapopolare delle province molisane, qual-che anno fa a Campobasso s’è parlatoapprofonditamente su come valorizzarele ricchezze culturali del Sud, che il go-verno Letta, oggi, con il decreto del fare,ha ripreso con vigore e con una oppor-tuna dotazione finanziaria. Quindi mas-sima attualità allora; massima attualitàora. Con la differenza che allora si sonomosse giovani personalità imprendito-riali quali Scasserra (all’epoca presi-dente dei giovani imprenditori molisani)e Megale; oggi non sappiamo indicareun nome, che uno, essendo l’imprendi-toria giovanile verosimilmente affogatanell’inedia e nelle spire della crisi eco-nomica. L’iniziativa, per l’ampiezza deitemi trattati, le partecipazioni, le analisi,i contributi tecnici e scientifici, le ener-gie coinvolte e le prospettive disegnate,dischiuse uno scenario programmaticosul quale si stagliarono con sufficientenitore molte prerogative economichemolisane da incentivare. Infatti, l’ap-porto tecnico, amministrativo, scientificoe culturale alla discussione ebbe prota-gonisti il presidente della giunta regio-nale, Michele Iorio, e l’attualepresidente della giunta regionale, Paolodi Laura Frattura, allora presidentedella Camera di Commercio di Campo-basso e presidente dell’Unione delle Ca-mere di Commercio del Molise. Il suo èun destino marcatamente presidenziale,diciamolo. Un predestinato. Le preroga-

tive discusse e analizzate nel corso delconvegno furono connesse a valori sto-rici, artistici, culturali, paesaggistici, ga-stronomici e tradizionali di cui è ricco ilMezzogiorno, non di meno il Molise. Per-tanto, fa particolarmente male vedere lapiù sempre fantomatica Cittadella del-l’economia di Selvapiana da teatro diiniziative e incontri di ampia prospet-tiva, ridotta ad un cimitero. In quel con-vegno il Molise, grazie alla volitivadeterminazione di Scasserra, giocò unruolo significativo proponendo modelliinnovativi di sviluppo che raccolseroadesioni e disponibilità autorevoli e par-tecipazioni convinte del mondo politicoe istituzionale. Il mondo politico parlòper bocca degli europarlamentari PinoArlacchi, Andrea Cozzolino ed Enzo Ri-vellini sul tema “ Politiche per la culturae l’impresa“; il mondo istituzionale, con

Angelo Michele Iorio e con il presidentedi Unioncamere Molise, Paolo di LauraFrattura, dibattendo dell’‘Investimentoin cultura come risorsa strategica e levacompetitiva per le imprese“. Interven-nero tra gli altri Paolo Vacca, presidenteAssindustria Molise, e Cristiana Coppola- vicepresidente di Confindustria condelega al Mezzogiorno. Ne venne unquadro variegato di valutazioni sulla“vessata questione meridionale”, con-cluso da Iorio sulle aspettative del Mo-lise cui il suo governo, d’intesa con leforze produttive e sociali, stava dandoun robusto sostegno, e dal presidentenazionale dei giovani imprenditori, Fe-derica Guidi, che benedisse l’iniziativacon parole di fiducia elargite con giusti-ficato ottimismo stante le condizioni diallora. Il chiodo della ripresa economicae dello sviluppo fu battuto con il mar-

tello della volontà e dell’entusiasmodella imprenditoria, delle politiche eu-ropee e della programmazione regio-nale.

Insomma, se ripresa dell’attività poli-tica e amministrativa doveva esserci nelMolise, essa sarebbe dovuta passare peruna imprenditoria e un apparato pub-blico che non ammainassero la bandieradella determinazione, che trovasserol’intesa e insieme operassero per lo svi-luppo dell’economia e della occupa-zione. Una imprenditoria, cioè,svincolata da interessi politici, da suddi-tanza, da convenienze particolaristiche.Sembrò possibile. Ma i fatti hanno datotorto. Tanto è vero che nel gioco delleparti (e degli interessi maturati e matu-randi) Assindustria Molise sta facendoin modo che non se ne parli.

Dardo

TAaglio

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La fantomatica Cittadelladell’economia di Selvapianaridotta a un cimitero

di Nunzia Lattanzio

Poche righe per evitare di disturbareulteriormente l’opinione pubblica, ora-mai devastata dalla mancanza di cer-tezze e di risposte adeguate, nonché de-lusa dall’assenza della tanto auspicatatrasparenza amministrativa.

Non si può che restare esterrefatti dalmodo in cui, con indiscussa abilità dagiocoliere, Vincenzo Niro continui a ma-

nipolare i contenuti della questione dame sollevata, in diverse sedi, e da ultimoin quella pubblica, scelta solo per evitareche il tutto restasse, come qualcuno vo-leva, nelle segrete stanze.

Vedo che al Consigliere Niro piacefare il ‘finto tonto’, continuare a fingeredi non capire, e mescolare le carte in ta-vola; invece di fare l’ecumenico, spieghiai Cittadini come ha speso i soldi delgruppo, e spieghi come ha coordinato da

7 mesi circa 15 persone, come ha svoltoe continua a svolgere contemporanea-mente le funzioni di Presidente del Con-siglio e quelle di capogruppo, spieghi,infine, il perché non mi ha consentito divisionare contratti, curricula, fatture etanta altra documentazione afferentel’attività del gruppo consiliare a cui en-trambi apparteniamo.

Vedo che allo stesso Consigliere-Presi-dente Niro non piace affrontare la que-

stione relativa al cumulo delle cariche,incompatibili tra loro se non per effettodi una norma di legge, ma senza dubbioalcuno, per il profilo funzionale oltre cheetico.

Avverto, a questo punto, forte la ne-cessità di rivolgermi al Presidente Frat-tura: "E' informato di tutto e su tutto. Mistupisce che se ne resti in silenzio fa-cendo finta di non sapere e di non ca-pire. Non sollevo un caso personale menche meno privato, ma denuncio pubbli-camente l'inidoneità di Vincenzo Niro -che non riesce ad essere trasparenteneppure nella gestione del propriogruppo- a svolgere le funzioni di garan-zie proprie del Presidente del consiglio.

Il resto, si rinvia nelle sedi opportune.

Ciò che oggi fa particolarmente male è ricordare come ci siano state situazioni e condizioni che avrebbero potuto essere messe in atto per il bene della collettività

Il chiodo della ripresa economica e dello sviluppo va battuto con il martellodella volontà e dell’entusiasmo della imprenditoria (soprattutto giovanile),delle politiche europee e della programmazione regionale

Niro fa il finto tontoL'intervento

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CAMPOBASSO. Michele Iorio resta fuoridal Consiglio regionale in applicazione dellepiù recenti disposizioni normative dellalegge Severino. Il Consiglio di stato ha con-diviso ieri la tesi degli avvocati difensori diNico Romagnuolo, Pino Ruta e MargheritaZezza in merito alla sospensione dell'espo-nente del Pdl. I giudici hanno confermato lapropria carenza di giurisdizione, respin-gendo nuovamente il ricorso con il qualeMichele Iorio aveva impugnato il provvedi-mento che lo aveva sospeso dalla carica diconsigliere regionale del Molise e dandonuovamente ragione al consigliere Roma-gnuolo. "A nulla sono valse le censure arti-colate anche in merito a profili di presuntaincostituzionalità della legge Severino suiquali si concentra e si divide, attualmente,l'opinione pubblica anche ai fini della risolu-zione di altre questioni promosse pressoaltre istituzioni, inclusa quella facente capoall'esponente del Pdl".

CAMPOBASSO. Il titolo “Affari dimerda” sembra troppo forte da appariresu un giornale, ma descrive perfetta-mente la situazione: con il letame sifanno affari d’oro. O per lo meno questosembra apparire dai retroscena del pro-getto Granmanze proposto dal senatoredel Pd Roberto Ruta e avallato dalla Re-gione Molise guidata dal presidenteFrattura (sempre del Pd) e che vede alladirezione dell’assessorato all’Agricol-tura sempre un esponente piddino con

Vittorio Facciolla, ex sindaco di SanMartino in Pensilis. Quest’ultimo, luogoin cui la nursery delle manze dovrebbeessere installata. Secondo i documenti dicui si è in possesso il senatore del Pdpromotore del progetto e capogruppo Pdpresso la Commissione Agricoltura inSenato, avrebbe coinvolgimenti con in-teressi personali nel settore delle agroe-nergie. Se così fosse, il caso avrebbe unrisvolto da vero e proprio terremoto po-litico. Andiamo con ordine. In data 25

marzo, quindi un mese dopo le elezioniche riportano Roberto Ruta in Parla-mento, viene redatto un contratto di en-gineering tra due aziende pugliesi (la“Ash & Sparks” e la “Mastrapasqua &Martelli”) che assegnano a PierluigiRuta il compito di “acquisizione e sturtup per la realizzazione e lo sviluppo diun sistema agroenergetico per coglieresoluzioni finalizzate a implementare leopportunità offerte dall’agricoltura com-binata con gli e scenari energetici am-bientali”. In particolare il fratello delsenatore Ruta dovrebbe portare a ter-mine una serie di interventi di riqualifi-cazione agricola con integrazioneenergetica a Casacalenda con l’installa-zione di un impianto a biogas di una po-tenza media di circa 99kWp. Più inparticolare, nel sistema zootecnico, do-vrebbe occuparsi della “costruzione o ri-strutturazione di stalle e strutture attealla raccolta e stoccaggio temporaneo diliquami zootecnici realizzando un im-pianto per la produzione di biogas econversione in energia elettrica e ter-mica”. Il tutto, sembrerebbe, per la mo-dica cifra di 239mila euro all’anno per 25anni. Se così fosse, l’importo ammonte-rebbe a 5milioni 975mila euro. Saràanche questa una pura causalità ma,quando si parla di Granmanze, gliaspetti peculiari su cui si pongono gli in-terrogativi riguardano le stalle e lo stoc-caggio di liquami.

Nel caso di specie, infatti, si parla di

12.000 vitelli e manze con l’unica produ-zione di circa 120.000 tonnellate/anno(330.000 Kg/giorno) di rifiuti organici dadover smaltire nel rispetto delle norma-tive europee, nazionali e regionali vi-genti in materia. Le domande chevengono in mente sono tante. Visti gli in-teressi energetici anche del presidentedella Regione Paolo Frattura, tra bio-masse e biogas, ci si chiede: ma il Pdenergetico di Frattura è concorrente oalleato del Pd energetico di Ruta? Pos-sibile che nel partito i maggiori interessieconomici di tutti hanno a che fare conla produzione di energia da fare in terramolisana senza che ci sia per i cittadiniun tornaconto a livello economico? Evista la già grande produzione di energiain loco da sempre denunciata dallostesso Pd in rapporto all’eolico, perché imolisani dovrebbero continuare a pa-gare la corrente? Se prendiamo adesempio il progetto delle granmanzeche, secondo Ruta in primis ma anchesecondo Facciolla, rilancerebbe l’agri-coltura regionale, quale sarebbe in con-creto il profitto per il territorio molisanoe i suoi abitanti? Soprattutto in BassoMolise dove dovrebbero essere instal-late le stalle? "La speranza ha due beifigli - diceva Sant'Agostino - la rabbia eil coraggio. La rabbia nel vedere comevanno le cose, il coraggio nel vederecome potrebbero andare". C'é ancorasperanza per i molisani?

Antonio Careca

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Spunta una consulenza per il fratello del senatore del Pd promotore delle Granmanze

Mucche al profumo di 239mila euro all’anno

di Nicola Marinelli

Il progetto si capisce dalle prime righe,dalla premessa, dove si parla di economiedi scala, di razionalizzazione, di riduzionedi costi,e dove si sottolinea che l'unioneeuropea liberalizzerà, il mercato dellequote del latte ed allora tutti alla grandecorsa per la competitività totale.

Il problema sta a Bruxelles, dove hannostabilito che le produzioni agricole devonoessere competitive, competitive con il mo-dello dominante della globalizzazione deimercati, i giochi li hanno già tracciati, peròhanno fatto i conti senza l'oste, cioè NOI. Ilprogetto Granarolo, non fa una piega sottol'aspetto tecnico, è perfetto, ma sottol'aspetto programmatico è una ciofeca, inquanto esclude qualcosa che sta a cuore ditutti, LA QUALITA': la qualità dei prodotti,latte, formaggi, qualità dell'ambiente, qua-lità del lavoro, qualità della vita, e perchèno, qualità in termini di condizioni di be-nessere animale ( che significa anche mi-gliori perfomance zootecniche). Purtroppo

la qualità non rientra più nel vocabolariodi chi si arroga il diritto di dominare ilmondo, attenzione , questo non è solo unprogetto Granarolo, è un progetto dellaglobalizzazione dominante, dove la nostrastoria del made in Italy diventa solo unnome da speculare come marketing, vuoto,ci sono riusciti purtroppo, e continuanocon la scalata.

La nostra tradizione enogastronomicaviene penalizzata con i regolamenti co-munitari che hanno determinato diretta-mente ed indirettamente la chiusura dellenostre aziende, con conseguente DEFICITsul fronte dell'autosufficienza alimentare,e relativa dipendenza dalle importazioniper soddisfare i fabbisogni alimentari.

Dopo aver distrutto, le aziende agricole,per assenza completa di interventi diretti,a sostenere chi produce beni primari, oracontinuano con il loro programma nefasto.Dove sono le associazioni che dovrebberotutelare gli imprenditori agricoli e il terri-torio?? Non è la prima volta che chi do-vrebbe parlare sta zitto, "a buon intenditor,

poche parole." PARLIAMO NOI , le nostreconoscenze e le nostre coscienze al servi-zio del popolo e per il popolo.

Ma cari cittadini molisani, ma ci vo-gliamo mettere a tavolino e vedere cosadobbiamo fare?? O ema aspettà il polen-tone di turno, e trattarci come indiani e cicompra con due specchietti? ma con tuttisti tecnici laureati, è possibile che non siriesce ad accocchiare una cosa, con tuttaquesta scienza, università degli studi delMolise, parco scientifico e tecnologico,....èmai possibile che l'agenda agricola delMolise, la deve fare la Granarolo? Secondome qui o ci rimbocchiamo le maniche e cimettiamo a lavorare seriamente, e cioè, iveterinari che lavorano con il pubblico de-vono stare nelle stalle, gli agronomi de-vono stare nei campi, a seguire le aziende,l'università deve fare ricerca al serviziodel territorio, e non fare ricerche fuffe.

Ci vuole coordinazione, una buona regia,e forse tutto si risolve per il meglio, se con-tinuiamo con questo menefreghismo, e au-toreferenzialità la fine è prossima.

Gran Manze, la solita storia dell'usurpazione

Iorio resta fuoridal Consiglio

regionaleI giudici del Consigli

di Stato hanno ribadito la carenza di giurisdizione

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CAMPOBASSO. Artigiani molisani sul piede diguerra visto e considerato che la Regione non haancora provveduto a rifinanziare i Confidi, con unmilione di euro, per facilitare l'accesso al creditoa 5.000 aziende. Fino ad oggi, tra l'altro, nessunincontro è stato fissato dai vertici della Regionenonostante i richiami e le comunicazioni fatte. Labestia nera, la crisi finanziaria che ha sconvolto imercati internazionali, non lascia tranquilli gliartigiani molisani, e i timori per il futuro imme-diato sono evidenti. Una dato inquietante cheviene controbilanciato dalla fiducia che gli arti-giani hanno nelle potenzialità della propria im-presa. Questo, sempre che la Regione intervengaprontamente mettendo in campo le misure piùidonee a garanzia delle micro e piccole imprese apartire dal rifinanziamento di Confidi per un mi-lione di euro. Un sistema che ha sempre funzio-nato al meglio e che potrebbe garantire l'accessoal credito per 5.000 imprese molisane. In buonasostanza e in estrema sintesi gli artigiani, i piccoli

imprenditori sentono che la crisi è forte e non de-stinata a risolversi in breve tempo, parallella-mente hanno conferma che la propria attività hala forza di affrontare questa situazione di crisi.Ma gli artigiani non devono essere lasciati soli.

La parte più attiva, dinamica e sana della re-gione non deve essere condannata dai costi diuna crisi che gli artigiani – come tutti i cittadini-non hanno voluto, non hanno contribuito a crearema rischiano di pagare.

Tra le preoccupazioni più diffuse tra gli arti-giani, pesa in particolar modo l’aumento dei tassidi interesse. Sul fronte dell’accesso al credito, simantiene alta la convinzione che l’adesione a unConsorzio Fidi rende più agevole l’accesso al cre-dito ed è per questo che le associazioni di cate-goria hanno chiesto il rifinanziamento di Confidial di fuori della Finmolise. Le misure previste at-traverso la finanziaria regionale, infatti, nonhanno garantito i risultati previsti. La Regione, ri-sponderà?

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Le associazioni chiedono alla Regione il rifinanziamento di Confidi

Il Molise è la terza regione italiana perspesa sanitaria pubblica pro capite con2172 euro, a fronte di una media nazio-nale pari a 1.842 euro, per un totale nel2011 a circa 122 miliardi di euro, pari al7,1% del Pil. Il dato proviene dalla ri-cerca dell’Istat “Noi Italia. 100 statisticheper capire il Paese in cui viviamo”, edi-zione 2013. La spesa sanitaria pubblicamisura quanto viene destinato per sod-disfare il bisogno di salute dei cittadiniin termini di prestazioni sanitarie (in-clusi tutti i suoi costi: servizi ammini-strativi, interessi passivi, imposte e tasse,premi di assicurazione e contribuzionidiverse).

Valori molto inferiori si registrano inaltri importanti paesi europei.

A fronte dei circa 2.359 dollari per abi-tante, a parità di potere d’acquisto, spesi

in Italia nel 2010, di poco inferiore allaspesa sostenuta dalla Finlandia (2.422dollari) e poco più della Spagna (2.265dollari), il Regno Unito spende quasi2.857 dollari pro capite, mentre Franciae Germania superano i 3.000 dollari, conimporti rispettivamente di 3.061 e 3.331dollari. Il livello di spesa più alto si regi-stra per i Paesi Bassi (4.050 dollari),quello più basso per la Polonia (995 dol-lari).

Nel 2010 la spesa sanitaria pubblica inItalia è stata di 1.853 euro per abitante,in linea con quanto osservato per la ri-partizione del Nord (1.850 euro); al disopra del valore medio nazionale si col-loca, invece, la ripartizione del Centro(1.930 euro), mentre per il Mezzogiornola spesa pro capite è pari a 1.812 euro. Laprovincia autonoma di Bolzano registra

la spesa pro capite più elevata (2.195euro) seguita dalla Valle d’Aosta (2.179euro) e dal Molise (2.172 euro); la spesaper abitante risulta più contenuta nelVeneto (1.744 euro), Sicilia (1.763 euro)e Abruzzo (1.774 euro).

I livelli di spesa per abitante sono dun-que molto variabili, a testimonianza siadi condizioni socio-economiche diversi-ficate, sia di diversi modelli di gestionedel sistema sanitario regionale. Su basenazionale, il 36,9 per cento della spesasanitaria pubblica è destinato a servizi inregime di convenzione, mentre oltre lametà (56,7 per cento) riguarda la forni-

tura di servizi erogati direttamente.Anche a livello di singola regione, si ri-scontra una prevalenza della spesa perservizi sanitari forniti direttamente; siosserva, tuttavia, una quota più elevatadi spesa per servizi in regime di conven-zione per Lombardia (43,8 per cento),Campania e Lazio (41,5 per cento) e Pu-glia (40,8 per cento). In Italia, la spesa inconvenzione è indirizzata in prevalenzaverso l’assistenza farmaceutica (26,4 percento), l’assistenza medica di base e spe-cialistica (28,0 per cento) e le prestazionifornite dalle case di cura private (22,8per cento).

Spesa sanitaria pubblica: nel Molise si spendono 2172 euro all’anno pro capite

La nostra regione è al terzo posto dopo la provincia di Bolzano e la Valle d’Aosta

CAMPOBASSO. Il segretario generale del sindacato dipolizia penitenziaria S.PP. Aldo Di Giacomo è in scio-pero della fame dall’11 Ottobre per sensibilizzare ilmondo della politica sul grave problema della giustizia;dal 1970 ad oggi 15 tra amnistie ed indulti, uno ogni 3anni, il risultato è stato che dopo ogni atto di clemenzaè sempre aumentata la popolazione detenuta ed oggisiamo al massimo storico.

Secondo Di Giacomo è l’intero sistema giustizia che èal collasso con oltre nove milioni di processi pendenti ecentottantamila prescrizioni l’anno: “evidentementeservono riforme strutturale prima fra tutte una seriadepenalizzazione per porre rimedio alla situazione ca-tastrofica della giustizia dovuta essenzialmente allamancanza di volontà del mondo della politica di affron-tare in modo serio e definitivo il problema. Pensare dirisolvere il problema della giustizia con amnistie ed in-dulti non è sicuramente la strada giusta, pertanto, con-tinuerò con lo sciopero della fame fino a quando la

politica non interverrà con riforme strutturali per ripor-tare l’Italia a quel livello di civiltà che le appartiene.”

Continua Di Giacomo: “Da sempre sono convinto chel’amnistia e l’indulto non rappresentano la soluzione, senon nell’immediatezza. Occorrerebbero, invece, riformestrutturali che vadano verso una seria depenalizzazioneed un ampliamento delle misure alternative alla deten-zione, unitamente alla revisione delle leggi che produ-cono carcerazione, come la Bossi-Fini sugli stranieri,Fini-Giovanardi sulla tossicodipendenza e Ex Ciriellisulla recidiva.

I penitenziari del nostro Paese sono colmi di stranieri,tossicodipendenti, persone con disturbi psicopatologici,malati cronici e indigenti. Si dovrebbero affrontare lecause del sovraffollamento, con una riforma organicadella giustizia e non gli effetti del fenomeno attraversola storica soluzione dell’indulto e amnistia. Il sistemagiustizia è da anni intasato da oltre 9mlioni di processipendenti e da 180mila prescrizioni ogni anno, ritengo

sia giunta l’ora di mettere mano in modo serio e corag-gioso ad un problema che fa del nostro paese uno statoincivile. Ricordo che nei ‘gironi danteschi’ delle sezionidetentive dei penitenziari, non si trovano soltanto i de-tenuti, ma anche gli operatori che lavorano come la po-lizia penitenziaria che rappresento.

Le condizioni di lavoro in continua emergenza met-tono seriamente in discussione l’aspetto professionale epersonale dei lavoratori, costretti a far fronte con stru-menti insufficienti alla sicurezza e alla disattesa riso-cializzazione dei detenuti garantita dal dettatocostituzionale, non considerando la disattenzione dellapolitica che ha portato al blocco degli stipendi degli as-segni di funzione ed agli avanzamenti di grado con undanno economico di oltre 200euro al mese per ogni po-liziotto.

Questo imperativo, fare riforme strutturali prima fratutte le depenalizzazioni, deve far riflettere sulle re-sponsabilità di ogni uno. Pertanto continuerò questamia battaglia sino a quando non si risolverà il pro-blema.”

"Indulto e amnistia non risolvono nulla"

Artigiani a rischio collasso

Il segretario del Sindacato Polizia Penitenziaria attua lo sciopero della fame

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Urbanisti dell’ultima ora, Cristiano DiPietro e Carmelo Parpiglia, non soddi-sfatti di avere per le mani lo scandalodella legge regionale nota come “PianoCasa” che sta facendo danni insostenibiliper molte aree urbanizzate, si sono resiautori (chiaramente improvvisati o, forse,pilotati) di una proposta di legge di modi-fica dell’articolo 1 comma 5 (È fattasalva la possibilità per i Comuni di di-sporre l’esclusione di parti del territoriocomunale, nonché di determinate tipologiedi edifici o di intervento, dall’applicazionedelle disposizioni della presente leggeanche in relazione a caratteristiche sto-rico-culturali, morfologiche, paesaggisti-che e alla funzionalità urbanistica);dell’articolo 2 comma 1 (Ai fini dellapresente legge, si intende per: a) sottotetto:i volumi sovrastanti l’ultimo piano degliedifici o di loro parti, compresi nella sa-goma di copertura, che non siano staticomputati all’atto del rilascio del titoloabilitativo come volume residenziale;

b) seminterrato: piano la cui superficielaterale si presenta parzialmente contro-terra, per una percentuale comunque nonsuperiore ai due terzi della superficie la-terale totale; c) interrato: piano la cui su-perficie laterale si presenta controterraper una percentuale superiore ai due terzidella superficie laterale totale; d) porti-cato: superficie, a piano terra o a livellostradale, con almeno un lato aperto che,per conformazione tipologica e funzionale,

presuppone il passaggio o la sosta di per-sone e contestualmente offre protezionealle pareti dell’edificio su cui esso si apre,dotata di copertura e solaio e delimitata dacolonne o pilastri portanti; e) volume ur-banistico: volume totale fuori terra del-l’edificio, calcolato in sede di rilascio deltitolo abilitativo edilizio, depurato dei vo-lumi non computabili in base ai vigenti re-golamenti edilizi comunali, perchéconsiderati volumi tecnici e volumi inter-rati; f) volume trasformabile: prodotto ot-tenuto moltiplicando l’area di tutte lesuperfici di un edificio passibili di recu-pero o riutilizzo ai fini della presentelegge, per le relative altezze); dell’articolo7 comma 2 (Gli interventi di cui al commaprecedente sono ammessi nel caso in cui ilvolume trasformabile non ecceda il 20 percento del volume urbanistico dell’interoedificio), della legge regionale numero25 del 18 luglio 2008: “Interventi per ilrecupero dei sottotetti, dei locali inter-rati e seminterrati dei porticati”. Questache chiedono di modificare è una leggeregionale tra le più modificate (nel 2009 enel 2010), un’opera di taglio e cucito incui si sono esercitati gli amministratoriregionali che vivono, anzi convivono congli operatori del settore edilizio, ai quali,quando occorre, servono leggi ad hoc esuccessivamente le modifiche.

Evidentemente è il turno di Di Pietro edi Parpiglia che hanno consegnato alpresidente del consiglio Niro la loro pro-

posta (“L’intento fondamentale delle modi-fiche proposte è quello di permettere, nelrispetto del decoro architettonico e urba-nistico - edilizio, di realizzare <e utiliz-zare> i porticati senza intaccare inmaniera sensibile le potenzialità edificato-rie consentite dagli strumenti urbanisticivigenti per la zone omogenee in cui rica-dono gli interventi da realizzare. Nellospecifico gli interventi riguardanti i porti-cati sono ammessi nel caso in cui il volumetrasformabile non vada oltre il 50% del vo-lume urbanistico dell’intero edificio, com-putando ai fini volumetrici, solo la parteeccedente tale percentuale”. Proposta che

deve passare per la commissione consi-liare permanente. Se fossero consiglieriattenti saprebbero che la legge 25 del 18luglio 2008 è tra le più modificate e seavessero lungimiranza e volontà di ope-rare in chiave globale, e non solo partico-laristica, avrebbero presentato unaproposta di legge urbanistica organica diriordino, ovvero, di riordino delle tanteleggi regionali del settore che a leggerle ead applicarle ci si accorge ad occhio nudoche sono addirittura in contrasto tra loro.Basta chiederlo ai sindaci accorti e aiprofessionisti onesti.

Dardo

TAaglio

lto5

16 ottobre 2013

di Quintino Parisi*

Sono in Molise da ormai più di otto anni.Ci sono venuto insieme a un gruppo diamici e colleghi pieni di entusiasmo comeme. Qui ho comprato casa, vivo con miamoglie e i miei tre figli e lavoro come car-diologo presso la Fondazione ‘GiovanniPaolo II’ di Campobasso. Ho imparato adamare da subito questa terra, la sua cul-tura e le sue tradizioni. Ho apprezzato inparticolare la dignità e la semplicità deinumerosi pazienti che in questi anni hoincontrato e curato.

Nel corso di questi anni ho testarda-mente insistito a voler continuare a lavo-rare qui, nonostante abbia avutonumerose altre possibilità lavorative(anche economicamente e professional-mente più appaganti), perché sono sem-pre stato molto soddisfatto della qualitàdelle cure che riuscivo a fornire ai pa-

zienti e dell’ambiente lavorativo nel qualesvolgo il mio operato”. Il tutto non senzadelle difficoltà, che come spiega ancrora ildottor Parisi “non sono state poche, comesempre, del resto, quando si inizia un pro-getto partendo praticamente da zero. Mal’entusiasmo non è mai mancato e la rico-noscenza dei pazienti è stato il migliorpremio ai miei sacrifici. La più grande for-tuna è stata incontrare sulla mia stradadei compagni di viaggio (medici, infer-mieri, tecnici, ausiliari) sempre pronti edisponibili, con i quali è stato semplice co-struire un ambiente di lavoro che fosseallo stesso tempo umanamente gratifi-cante e professionalmente stimolante”.Tuttavia, stando a quanto riferisce il dot-tor Parisi “negli ultimi due anni qualcosa ècambiato”. Infatti secondo il cardiologo “lagestione del Centro ha seguito un dise-gno” che il dottore ha definito “incom-prensibile”, con il “progressivo

impoverimento della forza lavoro (colmancato rinnovo dei contratti di lavorodella grande maggioranza dei dipendentia tempo determinato)”. Un fatto che acca-deva anche “nei reparti dove non c’eraalcun esubero di personale (mi riferiscoad esempio alla divisione di cardiologia)”.A ciò poi si deve aggiungere “la mancanzadi progettualità che ha spinto molti colle-ghi a lasciare la Fondazione, impoveren-done il patrimonio umano eprofessionale” nonchè “la perdita del La-boratori di Ricerca, altrettanto incom-prensibile per un Centro che mirava adiventare Irccs (Istituti di Ricovero e Curaa Carattere Scientifico)!

Nonostante questo, tra conseguentiovvie difficoltà, abbiamo tutti insiemeproseguito il nostro lavoro con impegno,professionalità e sacrificio, grazie allaforte motivazione che ci ha sempre gui-dati. E l’abbiamo fatto con ottimi risultati,

garantendo ai nostri utenti le miglioricure disponibili. L’energia per continuarel’abbiamo presa dalla gratitudine dei no-stri pazienti e dallo splendido ambiente dilavoro che nel corso degli anni abbiamotutti insieme creato”. Tuttavia, “la comuni-cazione del pre-licenziamento di 45 Infer-mieri della Fondazione con contratto atempo indeterminato, minacciata datempo e avvenuta a luglio scorso, ha im-provvisamente destabilizzato e sconvoltotutti i lavoratori del Centro, e ha causatoun conseguente riassetto delle attività”.Interrompendo anche il clima organizza-tivo. “È possibile che si debbano ancorauna volta perdere professionalità formatenel corso di anni e non facilmente sosti-tuibili? È possibile che si debba sconvol-gere un ambiente di lavoro che con faticaè stato perfezionato nel tempo? È possi-bile dover perdere la vicinanza di personecon le quali abbiamo condiviso le nostresoddisfazioni professionali? Tra pochigiorni il licenziamento sarà effettivo e de-finitivo. Faccio fatica a pensare che stiasuccedendo davvero. Mi è già capitato disalutare qualcuno di loro, ma non sonoriuscito a convincermi che fosse un salutod’addio. Negli occhi che ho incrociato honotato, però, una malinconia che non co-noscevo.

Perchè si vuole fare chiudere la Fondazione Giovanni Paolo II?

La legge regionale 25 del 18 luglio 2008(Interventi per il recupero dei sottotetti, dei locali interrati e seminterrati dei porticati) è una legge già ampiamente manomessa ad uso e consumo dei costruttori

Se Di Pietro e Parpiglia fossero consiglieri regionali lungimiranti avrebbero presentato una proposta di legge urbanistica organica di riordino del settore

L'intervento

Page 6: 16 ottobre 2013

Oratino. Nuovo ricorso elettorale, nuovo giallo. Stavolta

ad essere oggetto del controllo delle operazioni di voto

è il Comune di Oratino dove lo scorso 27 maggio ha

vinto le elezioni Luca Fatica. La forbice che ha separato

l’attuale sindaco dall’uscente Orlando Iannotti è stata di

appena 51 voti. Inevitabile il ricorso al Tar e, dai con-

trolli effettuati dalla Prefettura di Campobasso, è vento

fuori il giallo. In pratica 215 elettori al momento del voto

non sono stati identificati. O meglio, l’identificazione,

come risulta dai registri, sarebbe avvenuta per cono-

scenza diretta ma in realtà manca, nelle opportune ca-

selle di identificazione, sia il timbro che la firma

dell’operatore che ha identificato i votanti. Ieri la Pre-

fettura ha chiuso il plico di verifica inviando i risultati al

Tar Molise che, il prossimo 21 novembre, dovrà decidere

se annullare o meno le elezioni. Un bel grattacapo per i

giudici amministrativi che si ritroveranno sul tavolo 215

elettori (199 femmine e 16 maschi) indentificati per co-

noscenza diretta senza l’identificazione. E pensare che

le elezioni regionali del 2011 sono state annullate per

ragioni basate sul condizionale.

Sono mesi, anzi anni che sisente parlare delle difficoltà,delle pressioni e delle condi-zioni di lavoro non facili in cuisi trovano i dipendenti dellePoste. L’intero settore, a livellolocale, non attraversa un buonmomento e a confermarlo cisono i sindacati che con sempremaggiore frequenza denun-ciano la cattiva gestione del-l’azienda. Una situazionedifficile, un malcontento gene-rale tra i lavoratori che si riper-cuote sugli utenti. Ecco,appunto, gli utenti. Sono loro asubire le conseguenze di tuttoquesto trambusto. Basta recarsia uno dei tanti uffici del capo-luogo e assistere, dopo un po’,all’insofferenza degli utenti cheaspettano ore e ore il proprio

turno. Inutile adirarsi perchése bisogna pagare o effettuarequalsiasi altro tipo di opera-zione tocca aspettare per forza.Ma c’è chi proprio non ci sta arassegnarsi e inizia a borbot-tare. I commenti su per giù sonosempre gli stessi. “E’ indecente,ci sono pochi operatori, pochisportelli aperti, è più di un’orache sono qui, è scandalosoaspettare tanto per pagare unbollettino”. Insomma la que-stione è sempre la stessa e pun-tualmente si gioca a scaricabarile. Non è colpa degli utenti,non è colpa dei dipendenti chesvolgono normalmente il lorolavoro davanti al pc. Non tocca aloro gestire la “macchina male-fica” che stabilisce l’ordine dichiamata degli utenti, non sono

loro a deci-dere quanti sportelli devono re-stare aperti ma, invece, sonoloro a beccarsi ingiurie e impro-

peri da parte dei cittadini.Stressati dalle pressioni com-merciali, non solo si prendonole lavate di testa degli utenti

ma, a quegli stessi utenti sonocostretti a proporre gratta evinci, schede telefoniche econto correnti sempre più van-taggiosi. Teresa Manara

616 ottobre 2013 Campobasso

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“Una scuola da potenziare” Comunali, è giallo a Oratino

CAMPOBASSO. Il Sottosegretariodi Stato per i rapporti con il Parla-mento, On. Sabrina De Camillis, havisitato la Scuola Allievi Carabinieridi Campobasso, presente nel capo-luogo molisano dal 1975 e ubicatapresso la Caserma “E. Frate”, ove hasede anche il Comando Legione Ca-rabinieri Molise. A ricevere il Sotto-segretario erano presenti ilComandante della Legione AllieviCarabinieri di Roma, Gen. Bacile, ilComandante della Legione Carabi-nieri Molise, Colonnello Barbano edil Colonnello Di Santo, Comandantedell’Istituto di Istruzione. Nel corsodella visita, dopo una completa di-samina delle attività svolte quoti-dianamente dalla Scuola e deiprovvedimenti di razionalizzazioneche l’hanno recentemente interes-sata, l’On. De Camillis ha preso co-gnizione delle struttureaddestrative a disposizione del Re-parto ed incontrato gli allievi del131° corso, intitolato alla Medagliad’Oro al Valor Militare alla Memoria“Raffaele Porrani”. Ad essi ha volutorivolgere il proprio saluto, richia-mando i valori etici cui si ispira lascelta da loro operata, nel solcodelle antiche tradizioni dell’Istitu-zione, ancora oggi sicuro punto diriferimento per la popolazione eparte attiva nei difficili processi di

stabilizzazione in aree di crisi, attra-verso l’impiego di propri assetti nel-l’ambito di missioni internazionalidi pace. Il Sottosegretario ha presoatto con soddisfazione della profes-sionalità con cui il personale di in-quadramento attende allaformazione dei Carabinieri del fu-turo e delle molteplici e qualificantiattività svolte negli ultimi anni dalla

Scuola, anche quale “Polo di Eccel-lenza”, a favore degli altri pariteticiIstituti presenti sul territorio nazio-nale, per il conferimento di specifi-che abilità operative aifrequentatori dei corsi. Al terminedella visita, l’Onorevole De Camillisha rivolto un particolare saluto alColonnello Di Santo, che, fra nonmolto, lascerà il servizio attivo.

Rilevati 215 votantinon identificati

Poste in tilt: gli utenti protestano, i dipendenti subiscono

Ha compiuto in questi giorni 90 anni la si-gnora Angiolina Pizzuto. Festeggiata daifigli, nipoti e pro nipoti e dall'affetto di tuttii suoi cari, è ancora la testimone di una fa-miglia forte e serena. Alla signora Angio-lina e alla famiglia tutta giungano gli auguripiù vivi di Ignazio annunziata e di tutta laredazione de La Gazzetta del Molise.

AUGURI

il sottosegretario Sabrina De Camillis ha visitato il plesso dei carabinieri

Page 7: 16 ottobre 2013

Problemi sociali emergo prepotente-mente, entrano in cronaca con un carico diurgenza e, a volte, di drammaticità, come èstato per il problema della droga, per poi fi-nire nel dimenticatoio pur restando pro-blema urgente e a volte drammatico. Peraffrontare e discutere della diffusone deglistupefacenti nella società campobassanac’è stata addirittura una convocazione delconsiglio comunale con la partecipazione,in quanto appositamente invitate, delle au-torità del mondo sanitario e della sicurezzaperché dessero, come lo hanno dato, uncontributo di conoscenza tecnica del pro-blema e un aiuto a comprendere alcuni latioscuri del mondo in cui i diffusori e gli as-suntori di sostanze stupefacenti si muo-vono con rapida e distruttiva agilità. E’capitato, dunque, che il problema delladroga diventasse un argomento sul qualemettere assieme esperienze, volontà, orga-nizzazione, e servizi per risolverlo primaancora che si confermasse un labirintoinaccessibile. Prima ancora, ossia, che lacittà perda innanzitutto la capacità di rea-gire e di fare argine alle omissioni e alla in-

differenza che accompagnano l’estendersie l’espandersi di questo cancro sociale. Lodice il racconto quotidiano della cronacalocale, lo confermano gli operatori sociali esanitari, lo sanno a menadito i cara-binieri, i poliziotti, i finanzieri, ivigili urbani, tutti coloro chegiorno dietro giorno, enotte dietro notte,hanno gli occhi e le an-tenne aperte sul terri-torio. Altre cose nonvengono dette. Adesempio, non è statomai detto che in città, aCampobasso, c’èun’abissale differenza trail numero e la qualità distrutture che offrono diverti-mento, alienazione e perdita d’iden-tità, in cui gira la droga, e la possibilità dipraticare sport, associazionismo, eserciziocritico, e sano divertimento. Il differenzialetra queste due realtà purtroppo diventasempre più ampio e molti addebiti vannoindirizzati al numero civico del Palazzo di

Città. Nel corso delle discussione in consi-glio comunale fu lasciata trasparire la deli-catezza della situazione e la necessità diuna vera e propria mobilitazione attraverso

l’appello alle famiglie, alla scuola, allaChiesa, alle Associazioni di ca-

tegoria, alle forze sociali, aipresìdi culturali e scienti-

fici più che alle forzedell’ordine che il lorodovere, tra non pochedifficoltà, lo fanno. Fugiustamente dettoche c’è un eccesso di

perbenismo in giroche deve essere smon-

tato altrimenti rimaneprevalente la tendenza a far

finta di niente, a minimizzare,a girare la testa dall’altra parte di

fronte al fenomeno della droga. Quasi sitrattasse di un accidente temporaneo e non,purtroppo, di una caduta delle difese im-munitarie della società civile che fino aqualche anno addietro facevano argine alqualunquismo culturale. La discussione

consiliare fece capire che ci sono ancoramolti gradini della scala delle responsabi-lità da salire. Dall’averlo affermato ad oggi,però, nessuna novità. Fu detto che sarebbestato opportuno far giungere un messaggiochiaro e convincente a tutte le componentipubbliche e private che attingono allo svi-luppo e all’economia locali perché limitas-sero il proprio egoismo e i propricircoscritti vantaggi a favore di una crescitapiù equa e più razionale della città, inquanto unica formula di sviluppo capace diinglobare e metabolizzare il disagio giova-nile e le ingiustizie sociali. Facile a dirsi! In-fatti, fu detto, ma il seguito è rimasto orfanodi notizie e d’interventi. E sarà così fintantola collettività, e non solo gli amministratoripubblici, non rigenereranno l’abitualebuonsenso, il gusto della partecipazione,della discussione a viso aperto, la voglia,cioè, di creare un modello di città modernae non aprioristicamente sottomessa allaprepotenza, alla illegalità, al facile guada-gno e al facile … costume. Facile a dirsi! Di-fatti…

Dardo

716 ottobre 2013Campobasso

L’allarme finanche dal Consiglio comunale alla città.

di Luigi Zappone*Innanzitutto, per affrontare l'argomento con la giusta visione, oc-

corre avere presente che "le fiere" nascono come manifestazioni voltealla compravendita diretta di mercanzia, spesso abbinate a feste locali.Già nel Medio Evo, eventi di questo tipo erano sostenuti dalla classereggente e godevano dell'esenzione di vari tipi di tributi in modo daattirare, da una parte mercanti ed artigiani, dall'altra l'intera popola-zione ed i singoli compratori di settore. Oggigiorno, il concetto origina-rio di fiera continua ad esistere ed è più che mai attuale, tuttavia ilsuo modo di manifestarsi si è evoluto verso formule più dinamiche edarticolate, come le fiere campionarie, le fiere settoriali e le esposizioni.Occorre, a questo punto, fare qualche distinzione di massima. Innan-zitutto, è importante ricordare che sovente i concetti "fiera" ed "espo-sizione" sono impiegati come sinonimi. Sta di fatto che, ai non addettiai lavori potrebbe sembrare che non esista una differenziazionechiara,tra i due "eventi" e, per fare chiarezza, occorre introdurre quelliche sono gli elementi distintivi: il tratto caratteristico delle esposizionipotrebbe essere la loro unicità; mentre le fiere potrebbero, invece, es-sere caratterizzate dalla ripetitività. La fiera è "marketing live": ciòche si osserva ogni settimana al mercato, avviene anche in fiera, solosu più ampia scala. Ma i vantaggi per i clienti - all'interno dello spaziofieristico – cioè quello di potersi prendere il tempo necessario perfarsi una visione d'insieme del prodotto e dell'azienda, con la tipologiadi fiera mensile (che si attua nel nostro capoluogo regionale) non tro-vano attuazione, anche per la durata della "fiera": una sola giornata.Per questo motivo chi è presente solo in fiera (un giorno al mese) enon è presente nei mercati rionali,giornalieri o settimanali, non solonon "risponde alle aspettative" della clientela, ma finisce solo con il"prendere e portare fuori regione una buona fetta di torta" che vienesottratta agli ambulanti che "danno vita ai mercati rionali e settima-

nali".Le fiere, dunque, dovrebbero essere caratterizzate da "momentiunici" (una o due all'anno) in ogni caso non così ripetitivi, in cui do-vrebbero avere "vita" solo le novità presentate dagli espositori: do-vrebbero essere occasioni ideali per presentare nuovi prodotti, nuovidesign, nuovi procedimenti e nuove tendenze; in ogni caso dovrebberosvolgersi nel rispetto delle "regole" sancite nel Regolamento comunaledel commercio su aree pubbliche. In realtà, soprattutto negli ultimitempi e nel capoluogo regionale "le fiere" – che non sono manco set-toriali - hanno finito con il "rubare" terreno a quegli operatori cheoperano o tutti i giorni sul mercato di Corso Bucci ed uno o due giornisugli altri mercati ( Via B.Croce,ecc), spesso non garantendo alcunvantaggio all'utenza. A fermarci qui potrebbe sembrare che la nostraConfederazione sia su posizioni contrarie allo svolgimento delle"fierericorrenti" fin qui gestite da altra organizzazione di categoria: non ècosì. Non abbiamo posizioni precostituite e non miriamo a "rompere"giocattoli che sono in uso: quello che chiediamo, già da queste pagine,e che auspichiamo sia oggetto di approfondimento e di corrette va-lutazioni, anche e soprattutto da parte di chi è chiamato a decidere( v. Amministrazione comunale), è la fissazione "di regole certe" perle quali ognuno possa svolgere la propria attività al meglio ( compresogli operatori del commercio al posto fisso, che da questi interventinon debbono essere penalizzati); il tutto nell'ottica di garantire una ot-timale fruizione dei servizi da parte dell'utenza cittadina, in sintoniacon la "tenuta" delle attività fin qui svolte dagli operatori del com-mercio su aree pubbliche. In conclusione annunciamo un nostro co-stante e propositivo impegno sull'argomento ed auspichiamo, che giàdai prossimi giorni venga aperto un tavolo di confronto, con la partepubblica e le altre organizzazioni settoriali per definire un sistemaoperativo inteso a perseguire le finalità auspicate.

*Presidente Confimpresa

Campobasso, terra di mercati o di fiere?

La droga è sempre tra noi

L'intervento

La riservatezza, finta virtù, non può fare da paravanto al pericolo della droga,problema che potrebbe mettere in ginocchio la fascia sociale più a rischio:i giovani

Si comunica che, all’albo pretorio del Comune di Pozzilli (IS), èpubblicata la nota n. 0005740, cl. 34.07.07/46.3, del 08 ottobre2013 a firma del Soprintendente per i beni archeologici e del So-printendente per i beni architettonici e paesaggistici competentiper territorio, riguardante l’avvio del procedimento di individua-zione e perimetrazione di immobili di interesse paesaggistico-ar-cheologico, ricompresi in agro del predetto Comune, resa ai sensidell’art. 142, c. 1 - lett. m, del Dlgs 42/2004 e della L. 241/1990. Ladocumentazione è consultabile presso la sede del Comune citato.Ulteriori informazioni possono essere richieste telefonicamenteal n. 0874/427373 o direttamente presso gli uffici interessati, inCampobasso.

IL SOPRINTENDENTE PER I BENI ARCHEOLOGICI(PER AVOCAZIONE EX ART. 17 D.P.R. 233/2007)

DOTT. GINO FAMIGLIETTI

IL SOPRINTENDENTE PER I BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI

DOTT. CARLO BIRROZZI

VISTO: IL DIRETTORE REGIONALEDOTT. GINO FAMIGLIETTI

C.F. 92043550703 TEL. 0039 - 0874 / 4271

FAX 0874 / 427352 E MAIL [email protected]

Page 8: 16 ottobre 2013

816 settembre 2013 Spettacolo

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CAMPOBASSO - Proseguono gli incontri nell’ambito del Forum Regionale Cultura, vo-luto dall’assessore regionale Domenico Ioffredi. Oggi l’incontro con gli operatori nelcampo della musica. Domani, l’area tematica segna teatro e danza. Si chiude venerdì consapere umanistico e scientifico. L’evento tende a redigere un testo di legge che garantiscaa tutti, il pieno diritto alla cultura.

Forum sulla cultura, oggimusica, domani teatro e danza

CAMPOBASSO - Riprende il cartellone inver-nale al dopolavoro ferroviario, con l’appunta-mento a cadenza annuale, che è ormai regolarenella sua costanza.

IlDlf è la location che ospita “Binario uno: inviaggio con...”, digressioni teatral musicali cheformano una serie di eventi in prigramma dal 27ottobre al 22 dicembre. Domenica 27 Ottobre ore18:00 “Il pianoforte classico” in concerto, solistaSilvia Palladino, conduce l'evento Alessia D'Ales-sandro, ingresso 5,00 euro. Domenica 3 novembreore 18:00 “La grazia e l’eleganza”, la cantautriceLiana Marino presenta il suo nuovo album, con-duce l'evento Pietro Mignogna, ingresso 5,00euro. Venerdì 8 novembre ore 21:00 “Il corto indi-penedente - l’horror” - proiezione a cura di Wil-liam Mussini, ingresso 5,00 euro. Domenica 10novembre ore 20:30 Marialaura Bonaccio e Gio-vanni De Gaetano presentano il libro “La dietamediterranea ai tempi della crisi”,degustazionemediterranea di insalata di farro e vini molisania cura dell'enosteria I Peccati di Bacco. Modera-tore: Francesco Vitale, ingresso 6,00 euro com-presa la degustazione. Domenica 24 novembre

ore 18:00 spettacolo teatrale di Valentina Bonac-cio, Alessandra Valerio e Alessandra Di Iorio"Shakespearando", conduce l'evento Pietro Mi-gnogna, ingresso 5,00 euro.

Domenica 1 dicembre ore 18:00 “La chitarraclassica in concerto”, solista Enrico Varriano,conduce l'evento Alessia Filiberti, ingresso 5,00euro. Venerdì 6 dicembre ore 21:00 “Il corto indi-pendente - il cinema sperimentale”, proiezione acura di William Mussini, ingresso 5,00 euro. Do-menica 8 dicembre ore 18:00 , spettacolo teatraledi Alessia Filiberti, conduce l'evento Pippo Ven-ditti, ingresso 5,00 euro. Domenica 15 dicembreore 20:30 “Suonanapoli trio”, concerto di musichenapoletane, Alessia D'Alessandro (voce), EnricoVarriano (chitarra), Michele Mucci (mandolino),degustazione curata dall'Enosteria “I Peccati diBacco” a base di tagliere molisano e vini campani,ingresso 8,00 euro con degustazione. Domenica22 dicembre dalle ore 10:00 alle ore 22:00 il mer-catino natalizio di prodotti locali e oggetti di ar-tigianato, ore 18:00 “La riscossa del clown”, spet-tacolo della compagnia Madame Rebinè',ingresso 5,00 euro.

Binario in musicaRassegna domenicale di incontri, tra live eletture al dopolavoro ferroviario dal 27 ottobre

CAMPOBASSO - La nuova tendenza è quella di assisterea spettacoli di cabaret o di live, comodamente seduti a cena.L’iniziativa è del ristorante “Aciniello” (ctr. Fossato cupo)che, da sabato 19 ottobre, realizza un mini cartellone con co-mici della scuderia di “Mai dire sud” (Rai2). Al momentosono tre le date in programma: sabato prossimo il duo An-gelo Venezia & Gianni Marino. Il 9 novembre sarà la volta diEnzo Fischetti, il gestore del ‘terronometro’ durante la tra-smissione. Sabato 23 novembre chiude Tony Figo, il carabi-niere-ballerino-coreografo. la cena è a cura dello chef diAciniello. Ingresso euro 25,00. Info 0874979763.

Cena e cabaret CAMPOBASSO - Da domani

e per otto lezioni, si terrà ilcorso base per giornalista dimoda. Di martedì e giovedì eper la durata di un’ora e mezza,il corso tende a preparare gior-nalisti nell’ambito della modasfruttando tutti i mezzi di co-municazione. Il tutto presso laPalladino editore (colle delleapi). Costo euro 100,00. La do-cente è Manuela Garofalo.

MODA

ISERNIA - Il terzo weekend di repliche per “Nel mondo di Matteo”i prossimi 19 e 20 ottobre, nell’ambito della rassegna “Mario Scar-petta” al Proscenio di Isernia. La pièce, scritta da Salvatore MincioneGuarino, è la prima delle quattro in cartellone sino a dicembre. Laprossima sarà “Nu turco napoletano”, di Eduardo Scarpetta,in scenail 26 e 27 ottobre e il 3, 9, 10, 16 e 17 novembre. Spettacoli sabato ore21.00 e domenica ore 18.00. Info 3392694897.

Rassegna teatrale

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7.489.009.109.35

F

9.1810.3010.4011.05

7.30 9.00 14.00 17.0014.18 17.1815.30 18.3015.40 18.4016.05 19.05

F D*

10.00 11.25 12.55 17.55 20.55

TERMOLISAN SALVO MARINAISERNIAISERNIAVENAFRO

CORSE

ROMA

F

15.3714.25

13.50

15.55

14.15

F

18.5717.4517.3517.10

D*

18.5717.4517.3517.10

19.15 19.15 23.25 24.5523.07 24.3721.55 23.2521.45 23.1521.20 22.50

F D*

12.00 15.20 15.20 19.30 21.00

RIPALIMOSANI ISERNIA TERMOLI Viale Padre Pio, 27 Tel 0875.82248

CAMPOBASSO - ISERNIA - ROMA

G : DAL LUNEDÌ ALLA DOMENICA E FESTIVI F : DAL LUNEDÌ AL SABATO FERIALI

G

6.357.00

9.10

6.10

7.25

F

7.558.208.4510.30

G

9.5510.2010.4512.30

7.30 9.30 13.30 17.3013.55 17.5514.20 18.2014.45 18.4516.30 20.30

F G

CAMPOBASSOBOJANOISERNIAVENAFROROMA

CORSE G

9.359.10

7.00

10.00

8.45

F

14.0513.4013.1511.30

F

16.0515.4015.1513.30

14.30 16.30 18.00 21.3017.35 21.0517.10 20.4016.45 20.1515.00 18.30

G G

CAMPOBASSO - TERMOLI - PESCARA

CAMPOBASSOZ. IND. TERMOLITERMOLISAN SALVO MARINAVASTO ACQUALAND

CORSE

PESCARA

15.25

14.15

15.5016.20 17.10

17.35 18.25 19.55 19.50

18.40 18.4012.40

13.50

12.1513.45

14.55

14.00

15.25 15.20 17.15

14.10 16.05

CORSE FERIALI

6.206.05

7.25

6.30 6.50

7.40 8.00 9.25 11.10

8.15 10.00

16.5511.10

14.20

15.40

14.35

16.30 17.20 18.50

18.1017.45

21.10 23.25

20.00 22.10

18.30

19.35

22.2015.25

14.15

15.5017.10 18.25

16.00 17.15 19.55 20.3521.40

21.05 21.509.15

8.05

9.409.159.4010.05

12.10

8.05 11.00 12.35 14.1013.4013.50 15.20

CORSE FERIALI

5.405.50

4.357.357.45 7.40

8.05

6.30 6.30 7.00 7.458.50

8.10 9.00

16.5510.459.10

CAMPOBASSOZ. IND. TERMOLITERMOLISAN SALVO MARINAVASTO ACQUALAND

CORSE

PESCARA

15.20

14.10

18.2018.45

19.50

21.4017.10 20.35

21.50

CORSE FESTIVE

7.25

6.15

9.15 9.159.40

8.05 8.05 11.00 12.3513.40

12.10 13.50

10.45

9.4010.05

18.40

19.55

22.0521.40

20.35

22.2023.15 23.25

22.10

CORSE FESTIVE

6.10

7.25

8.30 14.0014.20

9.40 15.25 17.15 19.50

16.05 18.406.20

15.40

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18.1017.45

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G :

G

6.35.007

019.

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.257

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F G

78.208.450.301

9.550.2010.4512.301

.307 9.30 3.301 13.55

F

1 14.201 14.451 16.301 2

9

TAATABUNED AL SAL LTIVI F : DA E FESA DOMENICUNED ALLAL LD

.30

G

7.557

8.208.45

20.30

ASSOAMPOBCOANOJB

ISERNIAOAFRVEN

OMAR

SECOR1

8

G

O FERIALIT

9.35019.

.007

0.00

8.45

4.05

F F

13.401

513.1.3011

6.0515.401

515.13.301

4.301 6.301 8.001 .3012.35

G

71 .051201.71 20.40

6.451 5120.5.001 8.301

G

7778

6

MOLITERASSOAMPOBC

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OAFRVEN

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.007

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F

6.23.357

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819.0.3010.401.0511

.307 9.00 4.001 18

F

14.1 15.301 15.401 16.051 1

0.001 .2511 2.551 .5571 2

1

*

.00

D*

781.71

8.308.409.05

20.55

MOLITERAO MARINVALAN SS

ISERNIAISERNIA

OAFRVENOMA

SECOR

R

1

1

1

1

1

F

75.314.25

3.501

5.551

514.1

7

F D*

8.51.4571.3571

01.71

78.51.4571.3571

01.71

519.1 519.1 23.25 4.5527

F

23.0 74.32.5512 23.25.4512 5123..2012 22.50

2.00

D*

1 5.201 5.201 9.301 .0012

8

IL S

8111

8.20

UNED - M

OAFRVENOASSINC

UGIAPERASIEN

FIRENZE

8.502.203.454.50

O NEI GIORNI FERIALI DI LTOLVVIZIO SSER

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OLED - VENERD

12.0012.3071

6.0515.001

CMER

5.25

F

5.556.25.457

5.00

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ISEVEN

AN

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8.25

F F

8.559.250.451

4.401015.1

5.401.0071

8.00 514.1

TOLLTVVIZIO SIL SER

8.001.3071.0071

5.401

2111

8.251 2

O NEI GIORNI FERIALI

ASSOAMPOBOANJ

ERNIAOAFRN

APOLI

SEOR

0.50

F

10.2019.508.30

5

F

1.11

TAATABUNED AL SAL LO D

20.209.5019.2018.001

20.45

F

IL

1111

UNED -

ASSOAMPOBCMOLITER

AO MARINVALAN SSIMINIR

ORLF

SECOR

AIMOLAOGNOLB

.507018.012.1

3.001

6.50

3.4514.301

O NEI GIORNI FERIALI DI LTOLVVIZIO SSER

OLED - VENERD

22.00.4012.4071

6.451

23.00

6.0515.201

CMER

9.

8.0

9.4

5.405.50

4.35.3577..4577. .407

8.05

6.30 6.30 .007 .4578.50

018. 9.00

0.1019.

5.251

514.1

5.50101.71 8.1

6.001 71

51

05

405

ORSE FERIALI

19.9.400.051

012.1

8.05 .0011 2.351 014.13.4013.501 5.201

6.55

C

1.45

5.1

4.1

ORSE FESTIVEC

.2577.

516.

519. 519.9 40

8.05 8.05 .0011 2.3513.401

012.1 3.5019 40

ASSOAMPOBCZ. IND. TERMOLI

MOLITERAO MARINVALAN SS

ANDALCQUO ATASVVA

CORSE

ARAPESC

.25

51. 9.551 20.35.4012

.0512 .5012

ASSOAMPOBCZ. IND. TERMOLI

MOLITERAO MARINVALAN SS

CORSE

20

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8.2018 451

.401201.71 20.35

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8.40

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3.501

512.13.451

4.5516.206.05

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6.30 6.50

.407 8.00 9.25 01.11

518. 0.001

01.11

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9.551

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ORSE FESTIVE

4012

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C

016.

.257

8.30 4.0014.201

9.40 5.251 51.71 9.501

6.051 8.4016.20

5 401 0181

8.501

5.251

514.1

5.5016.201 01.71

.3577.1 8.251 9.551

8.4014.001

5.251 5.201 51.77.1

014.1 6.051

6.55

ORSE FERIALIC

1

4.201

5.401

4.351

6.301 .2071 8.501

22.2023.25

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9.501

8.401018.1

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01.12 23.25

20.00 0122.

8.301

9.351

22.20

9.40

0.451

9.400.051

AO MARINVALAN SSANDALCQUO ATASVVA

ARAPESC

8.451

9.501

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Page 11: 16 ottobre 2013

ISERNIA. Consiglio d’ammini-strazione Ittierre, tutte le deleghesono state assegnate ad AlbertoManganiello. Il nuovo ammini-stratore che ha fatto il proprio in-gresso in azienda la scorsa setti-mana sarà di fatto chiamato aguidare l’impresa tessile di Petto-ranello. Per quanto riguarda glistipendi, invece, potrebbe pronun-ciarsi già nel corso di questa setti-mana il Tribunale di Isernia inmerito alla richiesta presentatadai legali dell’azienda di pagare lamensilità di agosto ai dipendenti.Per la rimanente parte del mese disettembre, invece, sarà necessariorichiedere un’ulteriore deroga. In-tanto dalla giornata di ieri è partitala cassa integrazione a zero oreper 223 lavoratore e quella a rota-zione per altri 100. Dalla prossimasettimana la Cig interesserà altri

40 dipendenti. Tutto questo men-tre i vertici aziendali sono impe-gnati con la stesura del pianoaziendale, che deve essere conse-gnato entro il 26 novembre ma

che le sigle sindacali auspicanopossa essere completato già entrola fine del mese di ottobre ondeevitare ritardi. Intanto sembre-rebbe che sia quasi del tutto sal-

tata la produzione delle collezioniautunno/inverno 2013, e che almomento si stia trattando con lemaison per potersi aggiudicare laproduzione delle collezioni prima-

vera/ estate 2014, cosa che con-sentirebbe all’azienda di avere lanecessaria disponibilità econo-mica per uscire dalla delicata si-tuazione attuale.

1116 ottobre 2013Isernia

Inaugurato l’impianto interamente ristrutturato dopo l’incidente del Maggio2012. Linee produttive rese ancora più sicure, efficienti ed evolute

VENAFRO. È stata presentata a Venafro la convenzione sotto-scritta dalla Provincia di Isernia, dal Comune di Venafro e dall’Arsiamper la gestione della sala Panel, ossia il laboratorio organolettico perl’analisi dell’olio di oliva. L’accordo che permetterà di far funzionarela sala Panel, realizzata già alcuni anni fa ma finora inattiva, è stato il-lustrato proprio nel laboratorio che si trova in un casolare di proprietàcomunale in località ‘Le Mortine’. In particolare, la convezione riguarda“la gestione della sala Panel come laboratorio provinciale per l’analisiorganolettica dell’olio extravergine d’oliva”.

All’incontro hanno partecipato il presidente della Provincia di Iser-nia Luigi Mazzuto il consigliere provinciale Romeo De Luca, il sindacodi Venafro Antonio Sorbo, gli assessori comunali di Venafro Angela-maria Tommasone e Marco Valvona, il direttore generale dell’ArsiamAntonio Iacobucci e una delegazione di assaggiatori d’olio. Il funzio-namento della sala Panel, sarà particolarmente importante per gli oli-vicoltori della provincia di Isernia. Infatti, una volta ottenuto l’accre-ditamento dal Ministero delle Politiche agricole, sarà possibilerivolgersi a questo laboratorio per ottenere le certificazioni riguardantile qualità organolettiche dell’olio. Soddisfazione è stata espressa dalconsigliere provinciale Romeo De Luca che ha seguito tutte le fasi chehanno portato alla realizzazione della convenzione. Il presidente del-l’ente di via Berta, Luigi Mazzuto, ha evidenziato come questa strutturapossa contribuire allo sviluppo dell’olivicoltura. In particolare, compitodell’ente di via Berta, in base a quanto stabilito nella convenzione, saràquello di organizzare eventi e corsi a carattere promozionale coinvol-gendo le scuole, i Comuni, i produttori, i trasformatori del prodotto, iristoratori e tutti i soggetti interessati alla promozione della qualità edalla valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva; promuovere in colla-borazione con la Regione Molise e con l’Arsiam la diffusione e la tuteladel ‘DOP Olio Molise’ sul territorio provinciale; promuovere e sostenereogni iniziativa per la creazione, la diffusione e la valorizzazione delmarchio territoriale provinciale dell’olio extravergine d’oliva ‘OroVerde’ della Provincia di Isernia utilizzando, al tal fine la sala Panel diVenafro e il gruppo Panel.

A Venafro la sala Panel

Pozzilli. Inaugurato oggi l’impianto Lavazza di Poz-zilli, completamente ristrutturato a poco più di un annodall’incidente che aveva distrutto i macchinari senzaperaltro provocare conseguenze, né per le persone néad altre strutture all’esterno dello stabilimento. Tutto ilpersonale è potuto rientrare al proprio posto di lavoroe riprendere l’attività ordinaria già da giugno scorso.

La cerimonia di riapertura si è svolta alla presenzadelle autorità locali, del direttore dello stabilimentoAchille Marciano e di una rappresentanza dell’azienda,composta dal vicepresidente Marco Lavazza e dal diret-tore delle Operations Eleuterio Quagliarini.

Già fiore all’occhiello tra gli stabilimenti Lavazza perl’unicità del procedimento produttivo, lo stabilimento diPozzilli riparte con linee ulteriormente migliorate: “Tuttiinsieme abbiamo trasformato un momento di crisi inun'opportunità – ha dichiarato Eleuterio Quagliarini -. Quello di oggi è un impianto ancora piùevoluto del precedente: l'estrazione dicaffeina mediante anidride carbonica adalta pressione, utilizzata a Pozzilli, è il piùnaturale dei metodi, quello che non pre-vede l'uso di solventi chimici e che per-mette di lasciare inalterati tutti gli altricomponenti del caffè. Così facevamoprima del 2 maggio 2012, così facciamooggi aiutati da attrezzature ancor più ef-ficaci, efficienti, sicure”.

La valenza strategica di continuare ainvestire su Pozzilli è stata al centro del-

l’intervento di Marco Lavazza: “Ancora una volta, ab-biamo scelto di investire in un impianto basato in Italiae nelle persone che da sempre in questo impianto la-vorano. Una sfida, come avvenne per il lancio di La-vazza Dek nel lontanissimo 1962 e per l’acquisizione diquesto stabilimento nel 2001”. “A seguito dell’incidente,molte altre imprese avrebbero potuto fare scelte di-verse: delocalizzare, portare la produzione in Paesi piùconvenienti - ha proseguito Marco Lavazza -. Non La-vazza: la nostra azienda ha costruito la propria imma-gine e la qualità dei propri prodotti in Italia, abbiamosempre investito nel nostro Paese e continuiamo afarlo. Come imprenditore non posso quindi che ringra-ziare tutta la comunità per la fiducia che ci avete dimo-strato, tenendo duro in questo lungo anno: quella cheha dimostrato l'azienda investendo in Pozzilli, quellache tutti i giorni ci riconoscono i clienti”.

Riparte la produzione nello stabilimento Lavazza di Pozzilli

Ittierre, tutto in mano a Manganiello

Al via il nuovo laboratorio organolettico per l'analisi dell'olio di oliva

Il nuovo amministratore pronto a rilanciare l'azienda tessile di Pettoranello

Si terrà venerdì 18 ottobre, a partire dalle ore9.00, presso la Sala Conferenze del Polo Didatticodell’IRCCS Neuromed, il corso dal titolo Demenzee malattie neurodegenerative: prioni, non prionio…?, a cura della dott.ssa Anna Elisa Castellano, Re-sponsabile del Centro Unità Valutativa Alzheimerdell’IRCCS Neuromed. Obiettivo di questo corso èdelineare gli aspetti neurodegenerativi delle diversemalattie dementigene e sottolinearne i meccanismisuggestivi di un verosimile comun denominatore pa-togenetico.

Nel 1997 Stanley Prusiner dimostrò in alcuneproteine neuronali, mutate nella loro conformazione

spaziale, la capacità di indurre la stessa alterazionein proteine analoghe dei neuroni circostanti, con unmeccanismo definito “infettante”. Questo agenteproteico venne definito “prione”, dotato di unastrategia di auto-propagazione attraverso una con-dizione di alterato ripiegamento definita misfolding.Da decadi è rimarcato come il misfolding e la con-seguente aggregazione di specifiche proteine neuro-nali è l’aspetto comune di una varietà di disordini

neurodegenerativi, dalla demenza di Alzheimer alledemenze fronto-temporali, alla malattia di Parkinsone Demenza a Corpi di Lewy, alla Corea di Huntin-gton ed alla SLA. Nell’ambito delle encefalopatieprioniche, a distanza di quasi 20 anni dalla identifi-cazione della variante infettiva, attraverso i dati delRegistro Nazionale dell’Istituto Superiore di Sanitàè possibile offrire una valutazione epidemiologicasull’evoluzione della frequenza delle diverse forme

nel corso degli ultimi decenni. Nel corso vengonoquindi sottolineate le diverse manifestazioni cliniched’esordio delle demenze prioniche propriamentedette in diagnosi differenziale rispetto alle altre de-menze neurodegenerative, la correlazione della cli-nica con gli aspetti neuroradiologici diagnostici piùsignificativi ed una carrellata di casi clinici di ence-falopatia prionica raccolti nel corso degli ultimianni.

Demenze e malattie neurodegenerativeIl confronto venerdì al Polo Didattico IRCCS Neuromed di Pozzilli

Page 12: 16 ottobre 2013

TERMOLI - Il biogas è un pro-dotto che deriva da un processonaturale di degradazione anae-robica delle componenti organi-che dei rifiuti. Poiché per leggetale gas non può essere rila-sciato in atmosfera ma deve es-sere opportunamente captato esmaltito, il suo impiego per laproduzione di energia elettricarappresenta una valida alterna-tiva alla tradizionale combu-stione in torcia: la possibilità diuna valorizzazione energeticaconsente di trasformare i rischilegati alla migrazione nel sotto-suolo e alle emissioni in evi-denti vantaggi di naturaeconomica ed ambientale. Con-siderando al momento che labiodigestione è uno degli attoriche nel mix di tecnologie esi-stenti rappresenta un buoncompromesso per trattare laparte organica dei rifiuti soprat-tutto nella logica di recuperare– producendo energia – econo-mia dagli scarti però con unosguardo molto attento all’am-biente. Il Comune di Termoli fino aqualche mese fa portava laFORSU in discarica. Ovvia-mente pagando i relativi costi dismaltimento. Con la messa inservizio di un nuovo impianto direcupero biogas presso la disca-rica di Guglionesi si apre lapossibilità del trattamento conrecupero di energia. Quali eco-nomie derivano da questa sceltafatta dal Comune di Termoli?

Prima smaltivamo “a per-dere”…oggi lo diamo ad un bio-digestore come vettore diingresso per produrre gasprima ed energia dopo. Questeeconomie, che speriamo sianostate dimensionate, ovviamente

dovranno portare ad una ridu-zione del consuntivo di spesaper la gestione della raccolta deirifiuti e quindi di fatto alla ridu-zione della TARES in quantocopertura dei costi.

I Consiglieri di minoranza

1216 ottobre 2013 Termoli

TERMOLI – Il sindaco Basso An-tonio Di Brino parteciperà questopomeriggio alle ore 16, alla riu-nione convocata a Roma dal Sotto-segretario di Stato per i Rapporticon il Parlamento, On. Sabrina DeCamillis, sul tema della sdemania-lizzazione del litorale sud di Ter-moli, zona Rio Vivo – Marinelle.All’incontro sono stati invitati laDirezione generale porti e dema-nio marittimo e la Direzione operemarittime del Ministero delle In-frastrutture e Trasporti, la Dire-zione marittima di Pescara, laDirezione generale per la prote-zione della natura e del mare delMinistero dell’Ambiente, la Dire-zione centrale Gestione patrimo-nio immobiliare dello Stato delMinistero dell’Economia e delleFinanze, l’Agenzia del Demanio, ilServizio Difesa Suolo, opereidrauliche e marittime e il ServizioDemanio marittimo della RegioneMolise, l’Autorità di Bacino delfiumi Biferno e minori, Trigno,

Saccione e Fortore, oltre alla dele-gazione parlamentare molisana.“Ringrazio il Sottosegretario diStato Sabrina De Camillis – di-chiara Di Brino – per aver rispostoprontamente alla mia richiesta diintervento su una vicenda moltodelicata come quella della sdema-

nializzazione del litorale sud zonaRio Vivo – Marinelle. Credo infattiche solo con l’impegno concreto ditutte le istituzioni coinvolte, riu-nite intorno ad un tavolo, si pos-sano affrontare e risolvere lequestioni poste alla nostra atten-zione dai residenti di quell’area”. TERMOLI – Lo avevano annunciato lo scorso fine settimana al ter-

mine del coincitato Consiglio comunale sulla decadenza del presi-

dente dell’assise, Alberto Montano, ed hanno mantenuto. I Consiglieri

comunali di opposizione hanno protocollato una nuova richiesta di

decadenza e, questa volta, con voto segreto e non palese come avve-

nuto nell’ultimo Consiglio comunale. La richiesta di voto segreto fa ri-

ferimento all’articolo 95 del regolamento comunale; “L’espressione

del voto dei consiglieri avviene, di norma, in forma palese. La vota-

zione avviene in forma segreta, nei casi espressamente stabiliti dalla

legge e quando il Consiglio deve procedere ad una elezione ovvero

deve pronunciarsi su una proposta di deliberazione che comporta giu-

dizi sulla qualità e i comportamenti delle persone”. E ricordando

quanto accaduto nella votazione dell’ultima assise, i Consiglieri di op-

posizione ritengono che sarebbe stato violato il regolamento e igno-

rato lo Statuto. Una violazione che l’opposizione consiliare ritiene

non garantire più il ruolo super partes del presidente del Consiglio.

Copia della nuova richiesta, che contiene anche la questione delle ta-

vole urbanistiche di Blu Costruzioni che Montano ha messo a dispo-

sizione dei consiglieri senza timbro nè firma, è stata inviata anche al

Prefetto di Campobasso.

Minoranza chiede nuovamente la revoca di Montano con voto segreto

Sel, non si fa nulla per le bonifiche dall’amianto

Parco comunale, chiesti chiarimentisulla gestione

Celebrata la vegliamissionaria diocesana

A Roma l’incontro sulla sdemanializzazionedel litorale sud Rio Vivo-Marinelle

Recupero Forsu, opposizioneconsiliare inrterroga il sindaco

TERMOLI – Ci sono in cittàcase con la copertura in eter-nit che non ancora vengonosmantellate e il locale circolodi Sel solleva il problemache, pare, interessi a pochi. "Gli edifici privati che con-tengono grandi quantità diamianto – scrivono dal cir-colo -, materiale gravementecancerogeno, ma i cittadinisono abbandonati a lorostessi senza alcun aiuto perlo smaltimento con il risul-tato che l’operazione si rivelatroppo complessa e costosaper il privato che opta nelmigliore dei casi per lasciarel’amianto dov’è e, nel peg-giore dei casi, purtroppo, perla rimozione e l’abbandonoin pericolosissime discaricheabusive che restano sul terri-torio per mesi e disperdono ilmateriale killer nel terreno enell’acqua piovana.

L’operazione di smaltimentoè decisamente più conve-niente se eseguita per grandiquantità ed è per questo chemolti comuni italiani si sonofatti carico del problemaconsiderandolo prioritarioper la salute dei propri citta-dini. Altri comuni, non in grado digestire la complessa opera-zione, contribuiscono conappositi fondi alle spese deiprivati o quantomeno offronosupporto tecnico e consul-tivo. I termolesi invece an-cora una volta sonopenalizzati da una Giuntatroppo concentrata sulle po-lemiche interne per potersioccupare dei problemi reali,non si hanno notizie, infatti,di interventi o fondi da desti-nare al problema, e nell’at-tesa l’amianto resta al suoposto, fra le case della città".

TERMOLI - Dieci giorni or-sono, i gruppi di minoranza alComune di Termoli, hannopresentato formale istanza diconvocazione della IV Com-missione consiliare (Lavoripubblici), per l’analisi delladocumentazione attinentel’affidamento della gestionedel parco comunale. Nono-stante il tempo trascorso ed inumerosi solleciti verbali, iconsiglieri di minoranza at-tendono ancora un riscontroalla propria richiesta. “E’ di

tutta evidenza – scrivono igruppi di minoranza al Co-mune - che alla maggioranza“del fare” non è gradita la di-samina di questo come dialtri scottanti argomenti, pre-cisando che la richiesta delleminoranze si fonda sull’inte-resse alla giusta valorizza-zione ed alla equautilizzazione del parco e dellesue infrastrutture ed è tesa averificare costruttivamente laregolarità dell’iter ammini-strativo”.

TERMOLI - Sabato 19 ottobre, alle 20, nella Chiesa di “GesùCrocifisso” sarà celebrata la Veglia missionaria diocesana. E'il secondo appuntamento, dopo quello dell'1 ottobre a Ma-donna Grande. La data è stata scelta perché vigiliare allaGiornata missionaria mondiale, che in tutta la Chiesa si cele-bra il 20 ottobre. Ricorda papa Francesco: "Vorrei incorag-giare tutti a farsi portatori della buona notizia di Cristo e sonograto in modo particolare ai missionari e alle missionarie, aipresbiteri fidei donum, ai religiosi e alle religiose, ai fedelilaici - sempre più numerosi - che, accogliendo la chiamata delSignore, lasciano la propria patria per servire il Vangelo interre e culture diverse. Ma vorrei anche sottolineare come lestesse giovani Chiese si stiano impegnando generosamentenell’invio di missionari alle Chiese che si trovano in difficoltà- non raramente Chiese di antica cristianità - portando così lafreschezza e l’entusiasmo con cui esse vivano la fede che rin-nova la vita e dona speranza". La celebrazione sarà presie-duta da S. E. mons. Gianfranco De Luca, Vescovo diocesano.

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TERMOLI – Ancora una rapina a mano armata al ca-sello autostradale di Termoli. E’ avvenuta intorno alle 5di ieri mattina quando è giunta un’autovettura dallaquale è sceso un malvivente incappucciato ed armato dipistola. Ha puntato l’arma al casellante e si è fatto con-segnare i 1.700 euro contenuti in cassa. Poi è risalitosull’autovettura e fuggito assieme al complice. Il casel-lante, un 60enne termolese, se pure sotto choc è riuscitoa dare l’allarme per poi accusare un malore. Al casello

sono giunte pattuglie della Polizia autostradale, sanitaridel 118 e volontari della Misericordia. Mentre gli agentiiniziavano le indagini, i medici hanno preso in consegnail casellante che è stato trasportato al Pronto Soccorsodell’ospedale San Timoteo e sottoposto alle cure del caso.Dei due rapinatori nessuna traccia e a nulla sono valsi gliinnuerevoli posti di blocco, unico indizio resta l’autovet-tura di colore scuro e di media cilindrata. Quella di ierimattina è la terza rapina che subisce il casello.

1316 ottobre 2013Termoli

BASSO MOLISE - Si è con-clusa positivamente la vertenzasulla realizzazione della galleriadi collegamento tra Santa Crocedi Magliano e Colletorto, che ar-riva nelle immediate vicinanzedel villaggio provvisorio di SanGiuliano di Puglia, rendendopiù agevole e sicuro il raccordotra lo stesso villaggio, quale pos-sibile sede di un centro per rifu-

giati e richiedenti asilo e la via-bilità a scorrimento veloce in di-rezione Termoli.

Ne ha dato notizia l’assessoreregionale Michele Petraroia alPrefetto di Campobasso, ai sin-daci dei comuni di Santa Crocedi Magliano, Colletorto e Bone-fro, e all’asserrore regionale aiLavori Pubblici, PierpaoloNagni. “Stante le dichiarazioni

riportate a verbale dal Commis-sario ad Acta dell’opera Ing. Do-nato Carlea circa la disponibilitàimmediatamente cantierabiledel nuovo progetto esecutivodella galleria da parte del Prov-veditorato alle Opere Pubblichedi Campania e Molise – scrivePetraroia -, ritengo opportunocoinvolgere formalmente laPrefettura di Campobasso sulla

questione al fine di assumeretale possibilità nel novero delleazioni istituzionali propedeuti-che all’attivazione del centro diSan Giuliano di Puglia cosìcome discusso in sede di Tavolodi Coordinamento Regionale in-sediato ai sensi della deliberadella Conferenza Unificata Na-zionale dell’11.07.2013”.

LITORALE - Gli specchi ac-quei antistanti la piana di ca-rico nei pressi del fiumeBiferno sul litorale sud di Ter-moli e il tratto di costa zona“Calcara” dell’isola di San Ni-cola, sono interessati rispetti-vamente per le attività di caricodei massi e dalla messa in sicu-rezza della scogliera, ad operadella Società CO.GE.T. con l’im-piego della motonave “ConteSavo’ e di mezzi meccanici. Perquesti motivi er per salvaguar-dare l’incolumità di persone e

cose, la Capitaneria di Porto diTermoli ha emanato una ordi-nanza la quale dispone chenegli specchi acquei interessatidai lavori per una distanza di100 (centro) metri dall’unitànavale impiegata, è vietata lanavigazione, il transito e lasosta di tutte le unità navalinonché lo svolgimento di ognialtra attività connessa con l’usodel mare sia in superficie chesubacquea. La società esecu-trice dei lavvori dovrà operareesclusivamente nelle ore

diurne e con condizioni meteo-marine favorevoli; segnalare lospecchio acqueo interessato dailavori; evitare ogni possibile di-sagio alla navigazione in parti-colar modo per le unità navaliin servizio di linea che colle-gano le Isole Tremiti al conti-nente. L’unità navale adibita altrasporto passeggeri e merci di-retta presso la banchina di SanNicola, nel periodo in cui learee sono interessate dai lavori,dovrà procedere con la mas-sima cautela e perizia marina-

resca allo scopo di evitare ognipossibile forma di pericolo. In-fine, i comandanti - conducentidi unità navali in genere, intransito in prossimità deglispecchi acquei dovranno, se-condo perizia marinaresca,transitare al di fuori della di-stanza di sicurezza ed alla velo-cità minima necessariaall’effettuazione delle manovredi governo in modo da evitaredi creare movimenti ondosi chepossano disturbare lo svolgi-mento in sicurezza dei lavori.

Unione dei comunipresenta Medpaths, il progettotransfrontaliero

Ennesima rapina al casello autostradale, bottino 1700 euro

ROMA - "Come un inesorabile destino è tornato l'autunno con il

suo seguito di alluvioni, smottamenti e morti e con la... molto effi-

ciente macchina del pronto soccorso”. Dichiara Augusto Cianfoni, Se-

gretario generale della Fai Cisl. “Hanno ragione - come tante altre

volte - l'Anbi e il suo Presidente Gargano, prosegue Cianfoni, che in-

vocano attenzione alle statistiche quando certificano che i mesi autun-

nali siano sempre stati quelli in cui si registrano i più gravi disastri.

Purtroppo né gli effimeri Governi della cosiddetta Prima Repubblica

né quelli velleitari ed evanescenti della Seconda hanno mai saputo ri-

conoscere valore economico e occupazionale agli investimenti per la

manutenzione ordinaria del Territorio attraverso pertinenti opere

idraulico agrarie e forestali. La peggiore politica e la sodale Burocrazia

nazionale e regionale hanno privilegiato la prodiga spesa ricorrente,

spesso collusa e disonesta, delle riparazioni dopo i disastri. Così è av-

venuto che la Protezione Civile è assurta a vero e proprio Ministero

dei lavori pubblici. Ora - come in questi giorni - il disco rotto di que-

ruli governatori regionali torna a suonare per chiedere "grandi piani

di prevenzione ecc…". Occorre che qualcuno dica NO! - Conclude

Cianfoni - non le spendaccione Regioni ma l'Europa e gli Stati nazionali

si facciano carico di un grande Piano trentennale di restauro del Ter-

ritorio. Prima ancora della legge elettorale o di altre finte priorità de-

clamate dalla politica serve demolire l'attuale Titolo V della

Costituzione e riconsegnare allo Stato l'unicità delle politiche am-

bientali e idrogeologiche. L'Italia - ha certificato più volte la Banca cen-

trale - spenderebbe cinque volte di meno per manutenere il

territorio rispetto a quanto spende ogni anno per ricostruirlo dopo

le calamità e a questa negativa condizione concorre lo sfarinamento

di questa delega alle Regioni. Occorre insistere su quanta occupazione

può scaturire da una pianificazione almeno trentennale delle opere

idraulico agrarie e forestali se gestite secondo rigorosi criteri di im-

presa, oggi del tutto estranei nella maggior parte degli uffici regionali.

Si riuniscano i due Ministeri dell'Ambiente e della Coesione Territo-

riale e si affidi ad essi questo grande progetto industriale che l'Europa

deve sostenere e deve affrancare dal Patto di stabilità. Se l'Italia vuole

finalmente uscire dal disastro economico e occupazionale deve spe-

rare di trovare nel Governo in carica persone che abbiano una visione

più ampia di quella populista della questua IMU o IVA. Rompere il

gesso della consuetudine e osare idee nuove è il vero giuramento

sulla Costituzione che ogni politico deve fare. Invece che pontificare

sulla spesa inutile dei forestali siciliani, calabresi, della Campania o della

Sardegna, una Politica seria si proporrebbe di suscitare la pianifica-

zione di metodi imprenditoriali per impegnarli - a cominciare dai loro

dirigenti - alla sfida rigorosa della produttività in opere di manuten-

zione giornaliera dei boschi, dei terreni fragili, dei torrenti e dei fiumi:

se ne avrebbero immediati risultati economici e occupazionali dando

respiro alla grave questione sociale che giorno per giorno rischia di

finire nel tritacarne di tutte le demagogie di cui si nutre da sempre la

parte peggiore di questo sfortunato Paese".

Cianfoni (Fai Cisl): “il risanamento del Territorio grande business dell'Italia”

Si alla galleria di collegamento Santa Croce di Magliano e Colletorto

Lavori alle scogliere litorale sud di Termoli e isola San Nicola

LARINO – Si chiama Medpaths il progetto

trasftontalieri presentato dall’Unione dei Co-

muni del Basso Biferno e dal gruppo di azione

locale Innova Plus. E’ realizzato in collabora-

zione con la Croazia che, come dice il presi-

dente dell’Unione dei Comuni del basso

Molise, Franco Pallotta, “ha città e comuni si-

mili a quelli molisani, ed è stato creato essen-

zialmente per lo sviluppo turistico e culturale

delle due sponde.

Ma il progetto – dice ancora il presidente

- è anche un valido sostegno per quelle regioni

dei Balcani che devono fare il loro ingresso

nell’Unione Europea”. Ad illustrare nei dettagli

l’iniziativa la coordinatrice dello stesso Gio-

vanna Lepore, direttrice del Gal Innova Plus.

“Le iniziative già intraprese e realizzate – ha

detto Lepore - riguardano il censimento, la ca-

talogazione e digitalizzazione del patrimonio

locale e la valutazione dei rischi comprese le

realtà che si occupano di ospitalità e ricettività,

l’individuazione di sentieri e percorsi da desti-

nare alla mobilità lenta, la realizzazione di un

portale che a breve sarà in linea e che con-

terrà il lavoro fatto fino a questo momento.

L’obiettivo finale – ha detto ancora – è quello

di valorizzare le risorse locali, materiali e im-

materiali, a scopi turistici e di interscambio di-

dattici, creando un modello unico di sviluppo,

partendo appunto dal censimento generale

fino ad arrivare alla costruzione di una vera e

propria rete di imprese del settore turistico,

ricettivo e di promozione, che possano inte-

ragire tra di loro agevolando il movimento tu-

ristico sulle due sponde”.

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Non facciamoci prendere dalsensazionalismo: Paolo Maldini hagiocato in A sino a 41 anni. NelMilan, naturalmente. Vista la suaassoluta assonanza con la magliarossonera che sta per essere ve-stita, a certi livelli, anche dal figlioche completerebbe la terza gene-razione. A incominciarla è statononno Cesare, primo capitano deldiavolo ad alzare al cielo (a Lon-dra) la Coppa dei Campioni.

Qui si parla di Antonello Corra-dino che di anni ne ha “appena”39, due in meno di Maldini, perquesto può pensare anche ad al-lungare la propria carriera. Suicampi di periferia chi è sano fisi-camente ed è una persona a modopuò arrivare anche oltre i 41 anni.Antonello Corradino, dicono quelliche lo conoscono bene, è una per-sona a modo. In campo lo vediamodal 2000, almeno noi molisani chelo abbiamo conosciuto quando ve-stì per la prima volta la maglia chegli fu offerta da Adelmo Berardo.Arrivò dalla C2, dove giocava asinghiozzi. A Selva Piana, senzafar rumore, prese il posto da tito-lare e se lo tenne caldo caldo sinoall’ultima giornata, in cui si vestìdei panni del risolutore. Contro laPro Vasto fu lui ad aprire le mar-cature, mentre l’arbitro era sulpunto di mandare le squadre aprendere una bevanda fresca (fa-ceva un gran caldo). I minuti pas-

savano in fretta e nonostante l’an-sia dei tifosi il Campobasso di An-gelo Busetta non riusciva adaprire la partita. Ci dovette pen-sare quel ragazzo di poche parolea mettere le cose a posto. E a faresplodere lo stadio che ospitò al-meno 15 mila spettatori. Nella ri-presa i rossoblù avrebbero se-gnato altre due reti, prima dellaprolungata festa che cominciò conla pacifica invasione di campo. Inestate quando trapelò la prima in-discrezione che dava per certa la

presenza di Corradino nel nuovoorganico della squadra del capo-luogo, ci fu più di qualcuno chefece alcune smorfie di disappunto.Come a voler dire che sarebbestato meglio affidarsi ai ragazzi,anziché a chi aveva già dato. Ciòvalse anche per Antonio MInadeo,il capitano. Il campo ha rimessoogni cosa al suo posto: Corradinonon solo si è guadagnato il postofisso in squadra, ma si sta pren-dendo il lusso di trasformarsi an-che in uomo della vittoria. Come è

avvenuto domenica scorsa a Cam-pomarino, contro la frizzantesquadra della Cliternina.

Va ricordato che Corradino cheha preso moglie a Campobasso fuscartato una decina di anni fa,qualcuno lo ritenne “finito”. Lui cirimase male, ma non si arrese.Unendo calcio e lavoro ha giocatocon onore su molti campi dellaprovincia. E l’anno scorso, tantoper non farsi mancare niente, haguidato il Boiano alla vittoriadell’Eccellenza.

1416 ottobre 2013 Sport

Da 13 anni è nel Molise il giocatore più longevo della formazione rossoblù

Corradino vuole superareanche Paolo Maldini

Il centrocampista sembra intenzionato ad andare avanti nonostante i 39 anni suonati

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