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Zone costiere Natura 2000 - le sfide da affrontare per la loro gestione in Friuli Venezia Giulia Stefano Sponza Dipartimento di Matematica e Geoscienze, Università degli studi di Trieste [email protected] Workshop sulla gestione delle aree transfrontaliere italo-slovene Natura 2000 nella nuova prospettiva finanziaria Venzone, 19 febbraio 2015 Foto: Stefano Sponza

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Zone costiere Natura 2000 - le sfide da affrontare per la loro gestione in Friuli Venezia Giulia

Stefano Sponza Dipartimento di Matematica e Geoscienze, Università degli studi di Trieste

[email protected]

Workshop sulla gestione delle aree transfrontaliere italo-slovene Natura 2000 nella nuova prospettiva finanziaria

Venzone, 19 febbraio 2015

Foto: Stefano Sponza

Il mosaico di zone umide costiere tra Punta Sottile e la foce del Tagliamento costituisce l’unità ecologica più settentrionale del Mar Mediterraneo e rappresenta, con oltre 300 specie segnalate, una delle aree più importanti per l’avifauna a livello europeo. Gran parte della fascia costiera è tutelata dalla Rete Natura 2000 con la presenza di 6 Zone Speciali di Conservazione, 1 Sito di Importanza Comunitaria, 2 proposte di Siti di Importanza Comunitaria e di 4 Zone di Protezione Speciale, quest’ultime per circa 30.000 ha di superficie.

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1) AMBIENTE MARINO

? pSIC Trezze di San Pietro e Bardelli

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Uccelli marini presenti nel Mediterraneo:

- Uccello delle tempeste Hydrobates pelagicus melitensis

- Gabbiano corso Ichthyaetus audouinii

- Berta minore Puffinus yelkouan

- Berta maggiore Calonectris d. diomedea

e …

Il Marangone dal ciuffo mediterraneo Phalacrocorax aristotelis desmarestii

Foto: Mauro Cosolo

Brijuni

Ancona

Silbanski grebeni

Rovinj

Vrsar

Adriatic Sea Pesaro

Peliešac

SLOVENIAN COAST

GULF OF TRIESTE

VENICE LAGOON

Oruda

… a partire dagli anni ’80 del secolo scorso, la specie è divenuta regolarmente presente nel golfo di Trieste durante la stagione estiva, con un numero crescente di individui

Fonte: Sponza S., Cosolo M., Kralj J., 2013. Migration patterns of the Mediterranean Shag Phalacrocorax aristotelis desmarestii (Aves Pelecaniformes) within the northern Adriatic Sea. Italian Journal of Zoology: 1-12.

L’ipotesi più plausibile è che questa migrazione possa essere una conseguenza della diminuzione delle popolazioni ittiche in Croazia.

L’impoverimento dei fondali in Croazia dovuto alla pesca eccessiva avrebbe costretto i Marangoni dal ciuffo a spostarsi verso aree più redditizie per recuperare il dispendio

energetico della riproduzione

Fonte: 1) Mannini P, Massa F, Milone N, 2005. Adriatic Sea Fisheries: outline of some main facts. Gen. Fish Comm. Mediterr. 78, FAO 2005, Rome. 2) EVOMED, 2011. The 20th Century evolution of Mediterranean exploited demersal resources under increasing fishing disturbance and environmental change. EVOMED Project Draft Final Report.

Un’effettiva conservazione di questa popolazione, che conta circa 1500 coppie

nidificanti (IOO et al. 2013) per più di 4000 individui conteggiati nei roost estivi

dell’Alto Adriatico (Škornik et al. 2011), richiede:

1) la protezione e la caratterizzazione delle colonie riproduttive croate, così come delle aree di alimentazione e di aggregazione post-riproduttiva;

2) la regolamentazione dell’attività di pesca, in particolare quella a strascico sul fondale, nella

aree di alimentazione utilizzate

Potenziale IBA Mare

Pedocere – Allevamenti di Mitili

LIPU. 2009. Dalla terra al mare. Studio preliminare per l’individuazione delle IBA (Important Bird Areas) in ambiente marino. LIPU-BirdLife Italia, Parma

Fonte: 1) IOO (Institute Of Ornithology: Barišic´ S, C´ ikovic´ D, Kralj J, Suši´c G, Tutiš V), Radovi´c D, Budinski I, Crnkovi´c R, Deli´c A, Dumbovi´c V, Grlica ID, Ili´c B, Jurinovi´c L, Krnjeta D, Leskovar K, Lisiˇci´c D, Loli´c I, Lukaˇc G, Mandi´c K, Mikuli´c K, Mikuska T, Piasevoli G, Radalj A, Ružanovi´c Z, Š´cetari´c V, Šetina M, Tomik A. 2013. Population estimates for SPAs in Croatia. Internal document, State Institute for Nature Protection, Zagreb. 2) Škornik I, Utmar P, Kravos K, Candotto S, Crnkovi´c R. 2011. Important post-breeding roosting area of the Mediterranean Shag Phalacrocorax aristotelis desmarestii in the Gulf of Trieste (N Adriatic). A Poster presented at the 13th MEDMARAVIS Pan-Mediterranean Symposium, 14–17 October 2011, Alghero (Sardinia).

... dall’individuazione delle Important Bird Areas (IBA) in ambiente marino

... alla Marine Strategy Directive

In base alla Direttiva la Rete Natura 2000 deve includere una rete coerente di Zone di Protezione Speciale (ZPS), per la conservazione

degli Uccelli marini.

Slovenia Croazia

Dragan Radović, Jelena Kralj, Vesna Tutiš, Jasminka Radović, Ramona Topić

National Ecological Network – areas important for birds in

Croatia

DOPPS – BirdLife Slovenia SIMARINE-NATURA (LIFE Project)

Establishing marine Natura 2000 sites

for the Mediterranean Shag in Slovenia

…. fondamentale per la Marine Strategy l’approccio transnazionale

? Foto: Mauro Cosolo

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2) IMPLEMENTAZIONE DI ALCUNE AREE ZSC E ZPS

45°40’27’’N 13°24’50’’E

Foto: ANSER project ZSC/ZPS IT3330006 Valle Cavanata e banco della Mula di Muggia

ZSC/ZPS IT3330006 Valle Cavanata e banco della Mula di Muggia

Foto: ANSER project

Pivieresse Pluvialis squatarola e Piovanelli pancianera Calidris alpina

Chiurlo maggiore Numenius arquata Foto: ANSER project

Fonte: Sponza S., Utmar P., Roppa F., Cosolo M., Ventolini N., Sisto A., Ferrero E.A., 2009. Studio sfruttamento e impatto delle praterie di fanerogame – Cap. 4.5. In: AA.VV., Progetto ANSER Ruolo ecologico delle zone umide per la sosta e lo svernamento degli uccelli acquatici nell’Adriatico settentrionale: linee guida per la conservazione e la gestione del patrimonio naturale costiero – Relazione Finale. Interreg IIIA Transfrontaliero Adriatico: 157-296.

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3) Laguna di Marano e Grado – tutela litorali e banchi sabbiosi

Habitat Natura 2000 che caratterizzano i banchi sabbiosi e le spiagge litoranee:

- 2110 Dune embrionali mobili

- 2120 Dune mobili del cordone litorale ad Ammophila arenaria

- 1210 Vegetazione annua delle linee di deposito marine

Specie di uccelli legate ai banchi sabbiosi e alle spiagge litoranee per la nidificazione:

- Fraticello Sternula albifrons

- Fratino Charadrius alexandrinus

- Beccaccia di mare Haematopus ostralegus

- Corriere piccolo Charadrius dubius

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2003

Fraticello

Fonte: Utmar P., Sponza S., Zanutto I, 2006. Gimme Shelter: uccelli acquatici nidificanti a rischio nella zona costiera tra la foce del Timavo e la Foce Tagliamento. In: AA.VV. - Linee guida e casi di studio per la gestione dei siti della rete Natura 2000 in ambienti di transizione. Atti workshop Grado, giugno 2006. Edizioni Università di Trieste: 374-390.

Foto: Mauro Cosolo

Nido di Beccaccia di mare

Nido di Corriere piccolo

Nido di Fratino

Colonie Fraticelli

Dettaglio colonia Fraticelli 2014

Fonte: Sponza S., 2015. Monitoraggio delle specie di Ciconiformi, Falacrocoracidi e Caradriformi nidificanti nella zona costiera del Friuli Venezia Giulia, SIC IT3340006 Carso triestino e goriziano, ZPS IT3341002 Aree carsiche della Venezia Giulia, SIC e ZPS IT3330006 Valle Cavanata e Banco della Mula di Muggia, SIC e ZPS IT3320037 Laguna di Marano e Grado. Relazione Finale.

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4) Laguna di Marano e Grado – ricostruzione morfologie lagunari

I dati geomorfologici fanno ritenere che la laguna sia in una fase di tendenza all’annegamento (Fontolan et al. 2012, Bezzi 2013). L’innalzamento relativo del livello del mare in atto nell’Alto Adriatico, associato agli scarsi apporti solidi fluviali (quasi tutti i fiumi che sfociano in laguna sono di risorgiva) causano, secondo un modello evolutivo di laguna in deficit sedimentario, la perdita di superfici a barena, approfondimento dei fondali lagunari a bassa profondità (le velme comprese tra 0 e -0.5 m), la scomparsa dei canali secondari e l’interrimento di quelli principali.

Fonte: 1) Bezzi A., 2013. Le barene della laguna di Marano e Grado: analisi degli aspetti morfoevolutivi nella prospettiva gestionale. XXVI ciclo del Dottorato di Ricerca in Geoscienze. 2) Fontolan, G., S. Pillon, A. Bezzi, R. Villalta, M. Lipizer, A. Triches & A. D’Aietti , 2012. Human impact and historical transformations of saltmarshes in the Marano and Grado Lagoon, northern Adriatic Sea. Est. Coast. Shelf Sci., 113, 41–56.

Foto: Antonella Triches

barene

velme

valle da pesca

valle da pesca

barene

velme

velme

Foto: Mauro Cosolo e Stefano Sponza

Bordo di barena soggetto ad erosione in località Bioni in laguna di Marano (Foto P. Utmar).

Erosione e perdita di Barene

La scomparsa delle barene assume importanza per l’intera laguna. Le barene avevano una superficie complessiva pari a 904 ha nel 1954, 801 ha nel 1990 e 761 ha nel 2006. I dati a più lungo termine (1954-2006) mostrano perdite di superfici

barenicole superiori anche al 75 % (Fontolan & Covelli, 2013).

Fonte: Fontolan G. & Covelli S. (responsabili scientifici), 2013. Studio delle aree barenicole della Laguna di Marano e Grado – Rapporto tecnico. Accordo di collaborazione con ARPA FVG, d.d. 20 aprile 2012. Pp. 149.

Dip. Matematica e Geoscienze

Approfondimento delle velme e generale annegamento della laguna

Foto: ANSER project

Fondamentali oramai gli interventi di ricostruzione

Foto: Simone Pillon, Stefano Sponza

Foto: ANSER project

1320 “Prati di Spartina (Spartinion maritimae)”

1310 “Vegetazione pioniera a Salicornia e altre specie annuali delle zone fangose e sabbiose”.

1420 “Praterie e fruticeti alofili mediterranei e termo-atlantici (Sarcocornetea fruticosi)”

1410 “Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi)”

Valli da pesca:

- abbandono vallicoltura

- gestione livelli idrici

- banalizzazione ambientale

Foto: Stefano Sponza

Ricadute negative su specie prioritarie come Sterna comune (Sterna hirundo) e Cavaliere d’Italia

(Himantopus himantopus)

L’eccesso di vegetazione alofila nelle parti emerse delle valli da pesca favorisce, inoltre, l’insediamento del

Gabbiano reale (Larus michahellis), contribuendone alla crescita popolazionale