tuttolibri n. 1729 (28-08-2010)

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  • 8/8/2019 Tuttolibri n. 1729 (28-08-2010)

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    Buonpic nicfra iMarziani

    Viaggimeravigliosi/9 Si conclude la nostraserie rievocandoil giorno che nel racconto di Ray Bradbury pass alla storia comelestate del razzo: in fuga dalla Terra facendo rotta verso il Pianeta Rosso

    RUGGERO

    BIANCHI

    Era un giorno qualun-que del gennaio 1999 - narra

    Ray Bradbury nelle Cronachemarziane - quando da una basespazialedell'Ohio partla primaspedizione umana su Marte: ungiorno che pass alla storia co-mel'estate delrazzopergli ef-fetti climatici prodotti dalla

    vampata di calore dell'astrona-ve al decollo, che spazz via inun istante i rigori dell'inverno.Dalpunto di vistatecnologicolamissione fu uno straordinariosuccesso, ma da quello socioan-tropologico fu un tragico falli-mento, propriocome ledue suc-cessive dell'agosto 1999 e dell'aprile 2000. I primi esploratori

    vennerouccisi daun nativogelo-so, convinto che gli insidiasserotelepaticamente la sposa. I se-condi lifecerofuori glipsichiatrilocali,ritenendoli inguaribilipsi-

    cotici, visionari socialmente pe-ricolosi. I terzi, infine, furonoquietamente messi a morte da-gli abitanti di un villaggio,timo-rosiche laloro presenzacostitu-

    isse per il pianeta un micidialefattoreinquinante. Untimorele-gittimo, peraltro, visti gli esitidella quarta spedizione, che nelgiugno 2001 riusc finalmente ainsediarsi sul pianeta e ad apri-rela strada allacolonizzazione.

    Gli umani d'altronde non

    avevano molte alternative.L'enorme progresso scientificoaveva di fatto moltiplicato i ri-schi di un catastrofico e apoca-littico conflitto nucleare (giudi-cato ormai inevitabile e immi-nente) tra le potenze che sispartivano la Terrae chericor-revano a ognimezzoper mante-nereil controllodei propri terri-tori. In Occidente, ad esempio,fin dal 1957 era stata impostauna censura rigidissima sullacultura, sfociatadi fattonell'eli-minazionedi ogni formadi pub-

    blicazione a stampa, come rac-contalo stessoRayBradburyin

    Fahrenheit 451. E quindici anniprima, stando alla cronaca diGeorgeOrwell in1984, il potereassoluto del Grande Fratellos'era esteso a tal punto da im-porre, oltre alle telecamere/spia, l'uso della neolingua,unaparlatauniversale generali-stae sinteticache eliminavadal

    vocabolario ogni sottinteso eogni potenziale metaforico.L'invio di unanave spazialever-so Giove sulletraccedel monoli-to scoperto sulla Luna, descrit-to da Arthur Clarke in 2001.Odissea nello spazio, era in fon-doun semplicediversivo.I Ter-restri avevano bisogno (e vo-

    glia) di una nuova Terra Pro-messa e poco importava se iMarzianirischiavano difar la fi-ne dei nativi americani dopol'arrivo della Mayflower e deiPadri Fondatori. Dapprima adecine e poi a centinaia e a mi-gliaia giunsero cos sul PianetaRossoi lororazzi,lucentie onni-

    vore cavallette metalliche, au-tentiche locuste d'argento.La frontierasi spostnellospa-zio, attirando pionieri e coloni,avventurieri e mercanti, ideali-sti e politici, missionari e buro-crati, ricchi e poveri, giovanirampanti e vecchi pensionati,negri,cinesie messicani.

    Ma la loro avventura in quelsidereo NuovoMondo ebbevita

    breve. Nel tardo autunno del2005 esplose infine il tanto te-mutoconflitto nucleare.La Ter-ra prese ad ardere e rischi didisintegrarsi, mentre i coloni

    spaziali facevano rotta precipi-tosamenteversocasa, nella spe-ranza di poter almeno moriresul suolo che li aveva generati.Una ventina di anni dopo, letracce della loro presenza suMarte erano ormai pressoch

    scomparse. Dopo averne quasisterminato i primitivi abitatori(con il micidiale contagio delmorbillo, con feroci partite dicaccia, con spedizionisistemati-che),i pochissimiumanirimastisul pianeta finirono per ricono-scerlo finalmente come propriadimora, sentendosi intimamen-

    teaffinia quegliesseriscurida-gli occhi dorati che a tratti oc-chieggiavano trai sognanti,ete-rei e piumosi palazzi delle loromagichecitt, deserte ma intat-te, e altre volte veleggiavano susilenziosee lievi navideldesertotrai colori indescrivibili deilorocieli e deiloromari disabbia.

    Oggi Marte tornato allasua pace millenaria dolce e so-lenne, recuperando unavergini-t solo scalfita da una fugace earrogantepresenzaumana.Re-sta (o riprende a essere) impe-netrabile e inconquistato nonsoltanto nel tempo del raccontoma anche nel tempo della no-stra vita, al punto che tuttoquanto in esso dato per acca-duto potr ancora compiersi,forse, nel nostro futuro. Unmondo dove ciascuno pu sce-gliereil propriopresentee ilpro-priofuturo,liberodi deciderese

    assaporarein unaquiete serenae gioiosaun'esistenzasenza tur-

    bamenti, solitaria o di gruppoma comunque svincolata daogni ansia di sopraffazione e dipotere e giocata sull'eguaglian-za, il rispetto e la paridignit ditutti;o aspirare invece a sonda-re a fondo i misteri dell'esisten-za e del creato, a tal punto di-mentico dei bisogni e dei limitidel quotidiano da scordarsi delcorpo e da disincarnarsi, tra-sformandosi magari, come gliAntichidi Marte, inquelleaereesfere di luce che i primi missio-nariterrestri,ansiosi dipredica-reil Vangeloanche nello Spazio,riconobbero indirettacomunio-necon l'Universo e conDio.

    Le distese di Marte comeesotici e romantici spazi di fia-

    Acuradi:

    LUCIANOGENTA

    conBRUNO QUARANTA

    [email protected]

    www.lastampa.it/tuttolibri/

    Continuaa pagina III

    NicoOrengomi diceva

    "Dormiinmezzoa tuttiquestiautori, chiss

    cosatidiconodi

    notte"....Ottomilae pidiquelleplaquette

    bianche13 emezzoper9diPulcinoElefante,sulla

    cartapibella delmondolepoesie,gli

    aforismi,le incisioniditantigrandicomedi

    sconosciuti, stampate,

    30-35copiealmassimo,coni caratterimobilidi

    unavecchissimastampaaltorchioNebiolo:

    comeabbandonarliperandareinvacanza?

    InfattiAlbertoCasiraghynon civa,dallormaicelebre

    Osnagoquestestatesiconcessoappena48 ore

    aSantaMargheritaperportareuna poesia

    allottantaseienneamicoArturoSchwarz(econ lasua fidanzata

    abbiamocenatoaPortofino...).Sono

    piuttostoi suoiamiciadandare invacanzada

    lui,a FerragostoceraSebastianoVassalli,gli

    piacecomporreinsiemeame, arrivanoArnoldoMondadoripronipote

    eanche stranieri.Quelli

    coniqualiinsintoniaintercostaleli porta

    sullaroccaleonardesca

    diPadernodAddamentresulputag,comedirebbeNico,

    cuoce laltrettantocelebreminestrone. Il

    pipiccoloeditore-poetasta

    rileggendoCioran,Hlderlin,soprattuttoi

    Quadernidi unmammiferodiSatie,mentreascoltaMahlereStravinskiin

    compagniadellesueduecapre,lasuagallinae,

    ultimoarrivato,ilconiglio.

    CASIRAGHIAL TORCHIO

    DIOSNAGO

    TUTTOLIBRI

    LASTAMPA

    tuttoLIBRINUMERO 1729ANNOXXXIV

    SABATO28AGOSTO2010

    ANTEPRIMA

    Il divanodelNobelLeggendola Paris ReviewPAMUK P. IV

    DIARIO DILETTURE

    Lacabaladi LernerLe scintilledellebraismoPAPUZZI P.VIII

    MIRELLA APPIOTTI

    EDITORI

    INVACANZA

    Ilromanzo diRay BradburyCronachemarziane editonegliOscar Mondadorinellatraduzionedi Giorgio Manganelli(pp.307,9)

    Gli extraterrestricolonizzati come i nativiamericani dopo larrivodella Mayflowere dei Padri Fondatori

    p

    Una breve avventura:esploso sulla Terra

    il conflitto nuclearei coloni spazialitornarono a casa

    VITA

    Pico, il redella memoriaIl romanzo-saggiodi Giulio BusiDEFILIPPI P. II

    CRITICA

    DuesecolidEuropaLe letture di Barilli,pi trama che stileGUGLIELMI P. IV

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    Giulio BusiLarinascimentalevitadi un curiosoenciclopedico, animacontroversa, disperatamente umana

    ALESSANDRODEFILIPPI

    Autunno 1494. Sono igiorniin cuiCarlo VIII diFran-cia, sulla stradaper Napoli, en-train Firenze,dopoche i Medi-ci, nella figura di Piero, figliodel rimpiantoMagnifico, ne so-no stati cacciati. Il 17 novem-

    bre, nella citttoscana, muore,per cause non accertate, Gio-

    vanni Pico della Mirandola,

    umanista, cabbalista, sospettod'eresia,fiero nemicodell'astro-logia quanto amico dei neopla-tonici. Figura ancora oggi sim-

    bolicamente significativa, se diun uomo dotato di prodigiosamemoria si diceva che era co-me Pico;almenosino all'avven-todellarivoluzionedigitale,checi ha purtroppo assolto dall'ar-tedelricordare.

    Alla suamorte, Giovanni - omeglio, Pico,come tutti lo chia-miamo-unestrosotrentunen-ne, di molti amori e ancor piletture e amicizie. nato a Mi-randola, pressoModena,e pro-

    vieneda unambiente diparen-

    telee legamisopraffini,daiGon-zaga agli Este, ai Boiardo diquel Matteo Maria autore dell'Orlandoinnamorato.Masoprat-tutto uno dei personaggi che,in quell'incipiente Rinascimen-to (le Americhe vengono sco-perte due anni prima della suascomparsa), determina le nuo-

    vecoordinatedellacultura occi-dentale.

    Di Pico, dunque, scrive Giu-lio Busi in un libro singolare eaffascinante, degno peraltrodell'autore. Busi docente aBerlino, dovedirige l'IstitutodiGiudaistica,ed autoreo cura-

    toredi testisopraffini,comeMi-stica ebraica, curato insieme a

    ElenaLoewenthal.Busiaccoppiaal rigore del filologo - assoluto,questo, basti compulsare il ric-chissimo apparatodi note - a un'imprevista verve di narratore.Unmemorialista,verrebbedadi-re, se non che Busi narra, comesevi fosse statopresente, i fattiei pensieri occorsi a personaggidel quindicesimo secolo. E che

    personaggi: dallo stesso Pico,che l'autore spolvera di ogni ra-gnatela accademica, a MarsilioFicino, da Lorenzo de' Medici alPoliziano,fino a quelfecondomi-lieu di ebrei e di marrani (come

    venivano chiamati gli ebrei con-vertiti al cristianesimo) cheaffol-lailnostroRinascimento.

    IlPicodiBusiuncuriosoen-

    ANDREACORTELLESSA

    In apparenza PaoloMorelli, romano (testaccino,anzi) pocopi checinquanten-neformatosiallascuola diCe-lati e Cavazzoni (allarivista Il

    Semplice e dintorni), unoscrittore utile. Il suo primo li-

    bro - pubblicato nel 2003 daNottetempo - sintitolava in-fatti Vademecum, anche semetteva in guardia il prosie-guo del titolo: per perdersi inmontagna.

    Anche questo nuovo libro(dopoil breve e divertentero-manzo Cacciaal Cristo, uscitoall'inizio di questanno da De-riveApprodi,pp. 91,12)haleapparenzedellutilit, presen-tandosi come una vera e pro-pria guida alle estasi (rare) eagli affanni (teterrimi) delTrasloco; beninteso quellofatto con le proprie mani,cartone dopocartone e imbal-laggiodopo imballaggio.

    Madopopochepaginecisirendecontoche lastrutturaa

    vademecum, ancora una vol-ta, solo uno specchietto perle allodole. anzi a sua voltaunapparenza- termineperil quale la voce narrante haunossessione - al pari deglioggetti che ci ostiniamo inva-noacercareodiquelliche,al-trettanto inopinatamente, du-ranteuntraslocoriappaiono.

    Il libro lo si potrebbe defi-nire,alla maniera dicerti trat-tatisti delSeicento, un oraco-lo manuale: filosofia tascabi-le che smentisce tutto quantocredevamo disaperenonsolodei traslochi ma, pi in gene-rale, degli oggetti, delle case,degli esseri umani, dei loro

    corpie delle loropio meno in-felici coscienze. E il suo autoresi conferma, con ammirevoleradicalismo, scrittore inuti-le:alla maniera di quelli catalo-gatida Cavazzoni inun libro fe-lice da poco riproposto daGuanda.

    Tutto il testo di Morelli, in-fatti, in realt una digressio-ne, anzi un conglomerato di di-gressioni a loro volta innestate

    nelcorpodi digressionipiam-pie: dove non solo un capitolo

    non risponde agli altri ma an-che, si pu dire, ogni frase di-

    verticolarispettoallapreceden-te. Questo sistema dellimper-tinenza,come lo chiama l'auto-re, procedimento insieme di-

    vertente (sempre etimologica-mente parlando) nonch deltutto frustrante. Tanto pi chelessicoe sintassi si presentano,ingannevoli, del tutto piani etradizionali (tranne un diver-tente inserto in un bizzarro ro-manesco d'invenzione che ri-cordaloperasecondadi Morel-li,Er Ciuanghezz: dedicata allapuntigliosa quanto spassosatraduzione, appunto inromane-sco, dello Zhuangh Zi, gran te-

    stodelladottrinataoista).Impossibile, certo, riassu-

    mereun libro delgenere. Si ca-pisce che per questo comico efolle trattatista, dallespressio-ne imperturbabile da BusterKeaton de nonantri, iltraslocosolo un caso particolare dellacontinua e universale meta-morfosi (taoista, certo): dovechi scrive si sente talmentestraniato da temere persino, auncertopunto, lalicantropia.unadivagazionein carne e os-sa quella di chi trasloca da unpensiero allaltro, da una fraseallaltra:tantoverocheillibrosi concludecon larrivo nellaca-sa nuova - quando si capisceche gi tempodi rifare levali-gie.Cosanchenoidiamol'arri-

    vederci alla prossima reincar-

    nazione di Morelli: al suo pros-simolibro.

    PAOLATOSI

    Il pilota infugadal cielo=Memoriad'amoree diguerra,di eroismi e illusioni,il frescoesordiodiPaolaTosi(Infugadalcielo,Marsilio,pp. 107,13).Idilliacopi chestoriografico,potrebberammentare- al lettoreaccorto- ilmiticoVolodinottediSaint-Exupry.Quisiamodallepartidi unaricostruzioneaffettivalegataalleipotesi, divinizzatadal passato edallaleggenda, appesaallesuggestionidella creativit.Liberamente ispiratoallafiguradel pilotaFulcoRuffodiCalabria,il raccontosi dipanainpuntadipiedisull'ondadell'incidentefatale,quelloche lascial'eroedi guerra interritorionemico,dopoun atterraggiodi fortunaa bordodi unodeifavolosivelivolichepiroettavanosventagliandomortenei cielidel primoconflittomondiale.Fulcosembragiuntoalcapolinea,propriolui, amicoe compagnodiepichebattaglie dell'eroicoFrancescoBaracca,e lamemoriasi perdeversoil passato,dadove emergonofigure familiarie affettive,legatea unmondoborghesepigramentelegatoalletradizioni,mentregi soffia,sull'ondadeiveementiproclamidannunziani,un ventodi inattesamodernit.Gliamorimancati- Dauphinee Sofia- lavogliadi battersiperunnebulosoideale,i sensiaccesinegli attacchiaerei,lamortequasidivinadiFrancesco, tuttotornaa gallain unveloce riassuntoepocale,incuila figura diFulco apparevenatadi unamalinconiad'antan,sul confinetraledeclinanti glorieottocenteschee lavelocitdi tempinuovieinsondabili.Un romanzo leggeroe suggestivo,quasiun poemad'amore.

    SergioPent

    LETTURE

    Cancogni Parlami, dimmiqualcosa: la riscopertadi un romanzoche aveva folgoratoGiorgioBassani

    NarrativaII

    LORENZOMONDO

    Manlio Cancogni, chea94annisuonaticontinuaasta-re sulla breccia, uno scrittorenon apprezzato quanto merita,nella variet delle tematiche enella castit della scrittura.Giungea buon punto,per ricor-darcelo,la riedizione diParlami,dimmi qualcosa, un romanzopubblicato per la prima volta

    nel1962daFeltrinelli,nellacolla-na di narrativa diretta da Gior-gio Bassani. Ci informa Canco-gni, nella postfazione, che que-stoilsuolavoroprediletto,for-matodallagiunzionedidiecica-pitolichenacqueroinorigineco-meracconti autonomi.La circo-stanza che con lievi aggiusta-menti abbianopotutofare libro,ubbidendoa unaanaloga ispira-zione anche se compostiin tem-pidiversi,deveassumereper lui

    ilsensodiunanecessit.Il romanzosi risolve nellalun-

    gaconfessione diun uomochehalasciatoilgiornalismoperdiventa-re scrittore a pieno titolo. Egli sisentetuttaviaimbrigliatodallade-

    vozione della moglie Sara e della

    sua numerosa famiglia, che cele- bra nellavita fattoria toscana ilculto dellunit e dei valori tradi-zionali. Non capiscono che a medituttilorononimportanulla,chesonolperobbligo,chesonoanco-ra troppo giovane per amare le

    bellefamiglie.Sono pagine assaibelle,dicordialiaperturepaesanee marine, sulle quali si profila lariottosa insofferenza da parte dichi,professandosisocialistaoltre-chscrittore,arriva a giustificare

    per dispetto le ruberie dello scal-trofattore.EccoalloralafugaaParigi nella segreta compagnia diunamante, con il pretesto di tro-

    varelambienteadattoperlascrit-turadi unacommedia.Sovvenzio-natogenerosamentedalla moglie,

    frequenta nel Quartiere Latinospocchiosicollezionistidartee ar-tisti falliti, eredi di fruste avan-guardie, mentre si colgono intor-nole avvisaglie diribellisticicona-ti neicomportamentie nelle ideo-logie. Ma il suolavoro nonproce-dee, avvilitodallinsuccessoe dal-la vitaoziosa,abbandona lottusa,epidermica amante e ritorna daSara.Dorain poiquestopoeta aspasso,dopo alcune fallimentariimprese finanziarie, si adatter a

    Pico, dottoreinQabbalahe amor profano

    Tra rigore filologicoe felice verve narrativa:

    un romanzo-saggioche ha il respirodi certa avanguardia

    Un comico e folletrattatista,

    divagando daun pensiero allaltro,in carnee ossa

    Traslocare,istruzioni

    per luso

    DARIOLANZARDO

    Lanavedeimisteri= Apartire daun testimoneche- standoa dedicaeringraziamenti- esisteperdavvero,conLombradellaGulfstream(Effigie,pp. 96,12),DarioLanzardoaggiungeun nuovotitoloall'esordionarrativoavvenutoquattroannifa conun romanzononmenoenigmaticoesfuggentedi questo.Ma qualemistero, adesso,perLombradella Gulfstream?Qualii dubbidelmemoranteTullioBertani, l'ingrassatorenavaleche custodisce i ricordidellesuenavigazioni?Quali scali, qualitempeste,quali

    porti,qualimisteri?Tuttocomincia conla Gulfstreamchepartedal portovecchiodiGenovacaricadiattrezzatureda

    irrigazionedestinateal Sudafrica.Mapoial tronconedellastoriaprincipalesi attaccanoaltrestorie,altrenavi(persinoun vascellofantasma),che unpo' hannoilcompitodi aumentareil mistero legatoallastoria - percos dire -dorsale,unpo' hannoil compitodiritardarnelaconclusione.Chenon poinemmenoun lietofineo unaconsolatoriacomposizionedi verit,mamoltopisemplicementeun ritorno.Unromanzo(breve)che raccontadi unagrandeamiciziatraunospezzinoe unsardo,di uncapitanoinglese, diuncambusieree di unmeccanicoportoghesi,di unmacchinistamolto strano,Gandi(senzala acca)per via

    dellasuarassomiglianzaconGandhi (conla acca). E ledomandecomincianoa intrecciarsiinsiemecon iportie

    gliscali.Qualemalore,quali insidieper lui?Quale fineperilmeccanico?Qualirapporticon i Paesicolonialiin cercadellaloroindipendenza?Doppiogioco?Spionaggio?Mentre laGulfstreamarrivaai suoiporti,il romanzoneseguelemossee unpo'ancheneimitalostatodellegiunturemagari nonsempreoliatea dovere,mostrandosipernell'insiemecapacedi unabuona tenuta esoprattuttodi imbarcarealcunepaginedi nonpiccolasuggestione.Una (lapi riuscita)su unattaccodi locustefameliche,qualchealtrasull'incontro conuna scimmiettao conun'aquilareale,abitantitransitoridiuna storia- edcichepiconta- cheanchedopola fineriescea

    mantenereil suofondooscuro,il suosegreto. Giovanni Tesio

    Unpoeta a spasso

    pp PaoloMorellip ILTRASLOCOp Nottetempo,pp. 171,14

    pp ManlioCancognip PARLAMI,DIMMI QUALCOSAp Elliot,pp.176,16,50p Manlio Cancogni nato a Bolo-

    gna da genitori versiliesi nel1916. Ha diretto la Fiera lette-raria. Premio Strega con Alle-gri,giovent

    PaoloMorelli Una guida alle estasie agli affanni del cambiare casa-vita

    MarsilioFicino,Picodella Mirandola,Poliziano

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    ciclopedico, un ricercatoredi sa-pienza. Sapienza che va a scova-re persino nella Qabbalah ebrai-cae negli insegnamentidi perso-naggi discutibilie spericolati,co-me Flavio Mitridate, alias Gu-glielmo Raimondo Moncada,ebreoconvertitodi Caltabellotta,

    che per Pico compila e traduceuna biblioteca di testi cabbalisti-ci. ancheper unamante foco-so,che ci vienedescrittodurante

    iltentativodi rapimentodella bel-laMargherita,eunasortadiarbi-ter elegantiarum. Autenticopro-totipo di quella fantasia di uomoassoluto che fu di quei tempi, fondamentalmente, pur nei suoidifetti, impietosamente eviden-ziati dall'autore, un ricercatoredell'assoluto. Ricerca mescolata

    a un furioso bisogno di dimo-strarsiil migliore,che lo condur-

    r a pericolose disavventure, co-me quando certe sue Conclusio-nes,proposizionifilosofiche,anzi-chla sospirata famaglidoneran-noun'accusadieresiadapartedipapa Innocenzo VIII (legato, tral'altro, agli autori del famigeratoMalleus Maleficarume allo stes-

    so Torquemada) e una conse-guente,salvificafugainFrancia.

    Personaggiocomplessoe con-troverso, disperatamente uma-no,Picociapparedunquebende-gnodistareal centrodiun'operaletteraria. Colpisce, come dettosopra, la padronanza narrativadi Giulio Busi, che costruisce ilsuo romanzo-saggio su episodisalienti,scenedi notevoleintensi-t, filtrate da uno stile che ricor-da, per alcuni manierismi, certaavanguardia. Il miglior compli-mentoche unlettore nontecnicopossafareallibrochenedispia-ce una certa brevit, e che forseBusi avrebbe potutoosaredi pi(e chissche ungiorno non deci-da di farlo), spingendosi pi riso-lutamente sul versante di un ro-manzo storico ricco, oltre che di

    eventi e di esattezza, di idee e didomande.

    GIUSEPPECULICCHIA

    Dave Eggers, che non solo uno scrittore ma unasorta difabbricacreativa,vistii suoi numerosi progetti paral-leli (dalla rivista McSweeney'sai corsi di scrittura al varo diuna collana di storia oraleperraccontaredal punto di vi-stadelle vittimeguerree care-stie pi o meno dimenticate)

    haimpiegatotre annidi lavoroperscrivereZeitoun.

    Quando il 29 agosto 2005l'uragano Katrina si abbattesuNewOrleans,devastandolacitt americana, un uomo sce-glie dinonseguirela mogliee ifigli,sfollatiin Texas,e dirima-nere l doveha costruito lasua

    vita, per proteggere la propriacasae la dittadi ristrutturazio-niimmobiliari incui hainvesti-to tutte le sue speranze di ri-scatto.

    Prestol'uomosi rende con-to che molte altre persone so-norimastecome lui a NewOr-leans,in certi casinonper scel-

    tama perchnonsonoriuscitead andarsene, e che oltre allepersone cisonoanchemolti ca-ni. Allora comincia a girareperle strade chesonodiventa-ti canali su una vecchia canoa,per portare aiuto e cibo ai so-pravvissuti. Ma naturalmentenonmancadiincontraremortisemisommersidal fango, e per-cepisce con disagio l'esistenzadi una sorta di surreale bellez-zain queldisastro.

    Il6 settembre,per,l'uomosparisce.E a quelpunto lamo-glie, chedal Texascerca inutil-mente di rintracciarlo,inizia atemere il peggio.Il problema che l'uomo s un americano,

    ma di religione islamica, e pergiunta di origini siriane. Il suonome Abdulrahman Zeitoun.E dato che quattro anni primadell'uragano Katrina c' statol'11settembre, peril solofattodichiamarsi cos e di avere trattisomatici un po' distanti dal mo-dello Wasp, il signor Zeitounscopre di essere meno america-no di quanto pensasse. Trovato

    incasa, lasuacasa,dasei agentidella Guardia Nazionale in tuta

    mimetica armati di M16, spiegachequella perl'appuntola suaabitazione. Loro gli chiedono lacarta d'identit. Basta quello.L'uomo dal nome arabo e daitrattisomaticimediorientalivie-ne arrestato e imprigionato nel-la stazione dei bus Greyhounddella suacitt.L, guardato a vi-sta con altri prigionieri da poli-ziotti e soldati reduci dall'Iraq,scopre un'altra cosa: agli occhidiquegliuominiin uniforme nonpiunuomo,maunmembrodiAlQaeda,untaleban.

    Chi in futuro vorr farsiunidea di che cosa successo aNew Orleans con l'uragano Ka-trina,dovr leggerequestolibroscritto da un autore che a NewOrleansin quei giorni non c'era.Ma deve leggerlo anche chi vo-glia capire che cosa significhiavere origini arabe e vivere ne-gli Stati Uniti dopo l'11 settem-

    bre. Dopo la pubblicazione, il si-gnor Zeitoun diventato uneroe americano di quelli chespesso finiscono sul grandeschermo.Lui,cheauntrattositrovato a fronteggiare giornali-stie tv,ha dichiarato di nonme-ritare tanta attenzione da partedei media: Ho solo fatto quellochesonostatoeducatoa fare.

    Quanto a Eggers, scegliendodi mettersi in ascolto e di ripor-tarequanto pifedelmente que-sto frammento di storia oraleamericana senza alcun narcisi-smodi scrittura, hascrittoun li-

    bro di pura non-fiction quantomainecessario.

    Zeitoun: americano,di origine islamica,

    tra una terra desolatae lombra-sospettodell11 Settembre

    FEDERIGODE BENEDETTI

    Diodietrogliangoli= Diostaneidettagliamaripetereil teologoebiblistaPaoloDeBenedetti,citandounassiomadi AbyWarburg.Si potrebbeanchedirecheDiosta dietrogliangoli quelli pocoilluminatidella narrazionebiblica,quellirimastiinombra agiudicaredallamisuradipotenzarivelativacontenutaneiracconti di FederigoDeBenedetti(cuginodi Paolo, paria luiper ironia earguzia,madiversissimonel registroespressivo),raccolti orainvolume: Il nomedel Padre.Raccontiblasfemi(Instar

    Libri,pp.180,13,50).Sembraaversceltouna posizioneangolare,DeBenedetti,per scrutarei soggettidei suoi

    racconti,operandounradicalerovesciamentodiprospettiva:protagonistadiventa lafigurapinascosta,allaqualeperassegna conironiasottile unapossentecapacitdisvelativadellarelazionetra lessereumanoe ilsuodestino,tra lacreaturae ilsuo Creatore.Cos,nellastoriadiGesdi Nazareth, lumiledoloredelpadreputativoGiuseppechevienemesso inprimo piano, e ilsuoconsolatoriofraintendimento:chequellultimogridolevatosullacroceda unfiglioche nonloavevamaitroppoconsiderato,fossedirettoproprioa lui,in unestremadomandadiaiuto., ancora,daunaprospettivamarginale,comese avesseorigliatoin unangolo remoto

    dellastoria,cheDe Benedettiriportai dialoghitra Moseil suoSignoreallattodellastesuradei comandamenti,in

    cuiMosfa lafiguradi unuomodibuonavolont,ma untantino legalista,mentreDio sierge nellasuamagnanimalungimiranza.Su tuttele tonalitespressive,mi sembrache,sommessa,ma costante,semprepredomini lacompassione. Cheabbraccia, inevitabilmente,ancheilmondoanimale. (Unassolutocapolavoroil raccontochenarralo straziodel montonepadre di fronte algiovanearieteassassinato invecedel figliodi Abramo: undelittocuinessunoavevamai dedicatoil benchminimocompianto).Mache arriva a lambireancheil sospirodiDio:Cheesistadavveroo siasolo limmaginedelleangoscee deisospirideinostriantenati,Dio simile anoi,

    epercihadirittoallanostracompassione. GabriellaCaramore

    RUGGEROBIANCHI

    ba, dunque? Forse. Anche sel'utopia di Marte s'intreccia

    nelleCronache marziane conladistopia della Terra, una Ter-ra che proprio non ne vuol sa-peredi rinunciare algioco ma-sochistico dell'autodistruzio-neepareanziansiosadiespor-tarlosul PianetaRosso; sicchla dialettica tra Marziani eTerrestri si fa metafora delconflittotra dueopposteinter-pretazioni della civilt e delprogresso.

    Nell'episodio di Usher II(aprile 2005) il signor Sten-dhal, per punire quanti hannoconcorso sulla Terra al rogodeilibridescrittoinFahrenheit

    451, si valedi unasofisticatissi-ma tecnologia architettonicaper elaborareuna performan-ceroboticaispirataairaccontineri di E.A. Poe e destinata a

    trasformare un'orgia in mas-sacro. Ma nelle rare occasioniincui pochiMarziani supersti-ti s'intravedono fluttuare leg-geri nelle proprie abitazioni enelleproprie citt,la loroavve-niristica tecnologiasi rivelaan-cella di una filosofia al cui in-terno coesistono simbiotica-mente scienza, religione e ar-te,sensoeticoe ricercadel pia-cere, tensione mistica e godi-mentodi uninfinitoattimofug-gente. Apprezzare l'esistenzasignificaper lorovivere piena-mente la vita, assorbendo edemanando gioia. E in virt ditalefilosofia,chesicontentadiabitare i luoghianzichposse-derli, i Marziani non esitano aregalare il pianeta ai visitatorialieni o ad assumere a loro

    conforto le sembianze di per-soneamatee perdute.

    Nella sua immutabilit im-memoriale, Marte insommaunpianetain ogni sensometa-morfico. Gli Antichi si trasfor-mano insciami disferelumino-sesimiliaunvolodiangeliar-denti. Gli altri - trasparenti,diafani, impalpabili, soave-mente fantasmatici - fanno dis e del paesaggio un sublimecaleidoscopio che trasmutae rifrange ilbisogno della con-quistae delpossesso nelpiace-redi sentirsiparte delmiraco-lodell'Universo.E tale e tanta la sua vocazione metamorfi-ca, da saper infine trasforma-rein Marzianipersinoi Terre-stri. Nell'episodio conclusivodelromanzo,Lagitad'unmilio-nedi anni(ottobre2026), lafa-migliola fuggita dalla Terracon un razzo di fortuna, dopoaverdistruttosubito lapiccolaastronave per precludersiogni ritorno, gironzola in cer-ca del posto giusto per un

    buon picnic trovandolo infinelungo la sponda di un canalelimpido e fresco sulle cui ac-que, specchiandosi, scorge ni-tidii voltidegliultimimarzia-ni.

    Dave EggersLuraganosi abbattsuNewOrleans il 29 agosto 2005

    Sulla canoanella citt

    devastata

    TuttolibriSABATO28AGOSTO2010

    LASTAMPA III

    rinchiudersi nel grembo familia-re, spiandonel crescere delle duefiglie,tra confortoe turbamento,isintomidelle sueirrequietezze, diunaillusoria,trasgressiva libert.Resiste immutabilmente Sarache oppone allaccidioso egoismodel marito la soliditdella sua te-nerezza.Eineffettiquestoroman-zo,basatosullanitidaregistrazio-ne di minuti eventi e risonanzesentimentali,lastoriadiunalun-

    ga,indomitafedeltconiugale.Nella gi citata postfazione

    Cancogni ammetteche certe par-ti del romanzo -in cui si tratta diavanguardia e contestazione gio-

    vanile - potrebbero essere taccia-te di spiritoreazionario.Ma luisenecompiace,assegnando altermi-nereazionarioilsignificatodistre-nuoanticonformista. Lo stato aitempi del fascismo, quando lamaggior parte dei suoi coetaneifuronobalilla,avanguardistie gio-

    vani universitari delGuf; lo sta-to (concediamogli questo giocososberleffo) durante i campionatimondialidi calcioquandohadeci-so di tifare contro lItalia:Un sa-nospiritoreazionariolasolasal-

    vaguardiacherallentalafollecor-sa della storia versola catastrofe:lafollecorsacheglistoltichiama-noprogresso.Sembraunappen-dice estravagante,astrattamenteprovocatoria, mentre fornisce,sottosotto,la chiaveper unarilet-tura non superficiale del roman-zo, per apprezzarne la forte, nonuggiosamoralit.Chiamatelovec-chio...

    Sospetto deresia, fieronemico dellastrologiaquanto amicodei neoplatonici,emblema della memoria

    pp GiulioBusip VERARELAZIONESULLAVITAp EI FATTIDIGIOVANNIPICOp CONTEDELLAMIRANDOLAp Aragno, pp.215,15p

    Giulio Busi professore ordina-rioalla Freie Universitt diBerli-no, dove dirige lIstituto di giu-daistica. Cura la collana TheKabbalistic Library of GiovanniPico della Mirandola. Tra le suepubblicazioni: Mistica ebriaca(con Elena Loewenthal, Einau-di); Lontano da Gerusalemme.Cronacheebraiche contempora-nee (Einaudi); La Qabbalah(Laterza); Lenigma dellebrai-conel Rinascimento(Aragno).

    Segueda pagina I

    pp DaveEggersp ZEITOUNp trad.di MatteoColombop Mondadori,pp. 312,17,50

    p

    Manlio Cancogni

    Il PianetaRosso lanuovafrontiera

    www.librimondadori.it

    New York, 11 settembre.

    Kim si sta togliendo le scarpe,

    le posa sul bordo, i tacchi a cavallo

    del vetro scheggiato.

    Lo fa perch lui possa vedere

    e capire. Si toglie uno dopo laltro

    tutti i vestiti, resta nuda,

    unultima volta, per lui.

    IL NUOVO ROMANZO DI GA BRIELE ROMAGNOLI

  • 8/8/2019 Tuttolibri n. 1729 (28-08-2010)

    4/8

    ANGELOGUGLIELMI

    Anche Renato Barilliin questaestate di fuoco com-petitivoha giocato i suoi mon-diali (limitandoli alle squadreeuropee Italia esclusa) con laparticolarit di mettere al po-stodelpallonei grandi e menograndiromanziche a suodire( ma anche il nostro) hannorappresentato e costituito il

    modernocollocabilea ragio-ne nel '700 e '800 della storiaeuropea. E ci fa assistere auno scontro maschio duranteil quale per tutto il settecentol'Inghilterradi Defoebattelar-gamente la Francia di Voltai-re chepoi vincenell'Ottocentoconil romanzescodi Hugoeil realismo assoluto di Bal-zac mentre la Germania conGoethe e I dolori del giovaneWerther(insieme alle Affinitelettive) preannuncia glistrazid'anima e le rotture del con-temporaneo e la Russia conTolstoj e Dostoevskij si offreall'ammirazionedel mondo.

    Usciti da questo gigante-sco torneonoi lettori in veritun po' storditi e anche un po'affaticati peril numero(da cal-

    colare a centinaia) degli auto-ri-giocatori in gara che cosapossiamodire e qualiriflessio-ni azzardare? Intanto che sia-mo ammirati della capacit diBarillidi leggere (immaginodiseguitoe inuno spaziotempo-rale concentrato) centinaia ecentinaia di romanzi e di ope-re teatrali (grandi e famosi epipiccolie rari)di ognunori-portando ampie sintesi e noteparticolareggiate molto utiliperstudentitutt'altro chefret-tolosie perchiunque abbia bi-sogno di procurarsi informa-zioni essenziali.

    E'che Barillinon conoscen-dole linguein cuiquelle opere

    sono scritte (come quasi tuttinoi: che magari ce la cavic-chiamo con l'inglese e il fran-cese ma il tedesco e il russo?)finisce per riferire di quelleopere raccontandone la tra-ma pur sistemata all'internodiunagrigliadi lettura cheva-lorizza le scadenze della Sto-ria (dalle conquiste coloniali,all'affermarsi del capitalismo,alla Rivoluzione francese) e,con pi determinazione,le ca-ratteristicheantropologicheedi cultura dei popoli e i Paesicui quelle opere appartengo-no(dallospiritologicodedutti-

    vo deifrancesia origine carte-siana all'empirismo degli in-glesi a derivazione Loche eHume).

    Rinuncia totalmente a unaanalisi stilisticacon la giustifi-cazione chenelle operedi pro-sa (al contrario di quanto av-

    viene nella poesia) vince il mi-thos (vinconoi valoridi trama)mentre l'apporto dello stile (l'incidenza deisignificanti) siri-

    duce a poca cosa che non siastienea indicare come nonsu-periore al25%deltotale .

    E ancora ammirevole in Ba-rilli (e ancora prezioso per glistudenti tutt'altro che frettolo-si)la suavocazionesemplifican-te,quelsuovolerandareal sodoe fermarsi a quel che lui ritienel'essenziale avventurandosi insintesi a cos larghi segni dacomprometterela visionepi in-teriore. Cos tu lettore accetti(anzicondividi)che l'inglese lacivilt sperimentale e del fare ela francese quella della ragionee delpensare e certo tiincuriosi-sce (inducendoti a una smorfiadi sorriso compiaciuto) sentir

    parlare di Robinson Crusoe co-me di un solerte laboratorio difurbizie, unaintraprendente fu-cina di ricerca dell'utile finaliz-zato alla sopravvivenza dell'eroe e dei personaggi di Tolstoicome di esseri dotati di una ro-

    busta natura che meglio rivela-no e spiegano in tutta la suasa-cralit in coincidenza con alcu-ne occasioni(epifaniecos diver-se da quelledi Joyce)e in parti-colare il momento della morte:ma tutto questo che purti pareragionevole senti che ha biso-gnod'altro,di quel dipi neces-sarionon tantoper comprende-repi a fondoquestoo quell'au-tore (capire non impresa cosdifficile) ma per avvicinarti efartiinquietaredal suomistero.

    Loschematismo diBarilli(dicui gli dobbiamo essere grati -quante cose abbiamo imparatodai suoi abbondanti raccourcis)chelo portaa collegareduecen-to anni di narrativa (di autori

    chesi esprimono inlinguediver-se) in una catena di cui ognianello rimanda al successivotanto da delineare uno spazioevolutivo compatto e coerente,commette tuttavia un graveabuso quando risolve in quellostessospazio ancheil problema(che pur a brevi cenni affronta)della discendenza dei contem-poranei (la linea Proust JoycePirandello Svevo) dai moder-nianche solodi qualche decen-nio prima (la linea Defoe Goe-theBalzacDostoevskij).

    No, qui non ci stiamo: il pas-saggio dai moderni ai contem-poraneinon sicompieperevolu-zione naturale (come da cosa a

    cosa)ma ilfrutto diunadram-matica Rottura della Storia. Sefin le per oltreseisecoli laSto-riasi erasviluppata purnel suocontinuo rinnovarsi sulla basedi una identica idea di realt incui ci che era coincideva conci che appariva con gli ultimidecennidell'800 e piprecipito-samente con il '900 si produceuninsanabile divorzio,un puntoe a capo che priva la realt dirappresentanza simbolica de-

    gradandola a accidente insigni-ficante. E costringe Czanne eProust, Picasso e Joyce, Mari-netti e Pirandello a disconosce-re e infrangere i profili e i confi-niincui larealtsi presentaallaricerca di un suo nuovo assetchenon avr pii trattidella ri-conoscibilit oggettiva ma loscandalodi unanuova ipotesi.

    E noi lettori spettatori nonchiederemo certo a Picasso didipingere le sue figure umanerispettandone le caratteristi-checon cuici appaiono innatu-ra (e non ci meraviglieremo diassistere alla proposta di un

    volto con un solo occhio e sen-zanaso)e nonchiederemo a Pi-randello di mettere ordine trai suoi personaggi rinunciandoa mischiarei viviai morti.

    Tutto questo anche Barillilo sa (e con pi sapienza dichiunque altro) ma il suo de-mone di far tornare i conti echiuderecon cifre certelo por-ta a scivolare su quelle opera-zioni che metterebbero a ri-schioil contofinale. Perch poiBarilli abbia bisogno della ci-fra tonda e sia messo in imba-razzo dai conti con i resti unmistero da affidare alla psico-logia.

    Paris ReviewUnantologia di interviste aidel Novecento, daFaulkner a Singer, daHe

    MaPirandellonon levoluzione

    di Dostoevskij

    ORHANPAMUK

    Quando nel 1977, aIstanbul,lessiper la primavol-ta lintervista a Faulkner nella

    Paris Review, provai la stessaeccitazione che avrei provatose mi fossi imbattuto in un te-sto sacro. Avevo venticinqueannie vivevoconmiamadre inun appartamento che si affac-ciavasul Bosforo. Me ne stavosedutoin unastanza sulretro,circondato dai libri, fumavouna sigarettadopo laltra,fati-candoper riuscirea conclude-re il mio primo romanzo. Scri-

    vere il primo romanzo non si-gnificasolo impararea raccon-

    tare la propria storia come seappartenesse a qualcun altro.Significa anche diventare unapersona capace di immagina-reun romanzodallinizioallafi-ne in maniera equilibrata, ingradodi esprimerecon parolee frasi ilpropriosogno... Perdi-

    ventare un romanziere, avevoabbandonato glistudi di archi-tettura e miero chiusoin casa.Chetipodi persona sarei dovu-todiventareora?

    IntervistatoreComefa unoscrittorea diven-

    tareun buonromanziere?FaulknerNovantanove per centota-

    lento... novantanove per centodisciplina... novantanove percentolavoro. Non devimai es-sere soddisfatto di quello chefai: potresti sempre farlo me-glio.

    Devi sempre sognare e mi-rare piin alto diquanto saidipoter fare. Non devi preoccu-parti solo di essere miglioredei tuoi contemporanei o deituoi predecessori. Cerca di es-seremigliore di te stesso. Lar-tista una creatura guidatadaidemoni.Non saperchque-stiscelganopropriolui,e diso-lito troppooccupatoperchie-

    derselo.E completamenteamo-rale, percui nonesiter a rapina-re,prendere inprestito, elemosi-nare o rubareda tuttoe datutti,pur di portare a termine la suaopera... La sola responsabilit

    che uno scrittore ha nei con-frontidella suaarte.

    ***Fu confortante leggere que-

    ste parole in un Paese in cui leesigenze della comunit veniva-no prima di qualunque altra co-sa. Mi feci mandare a Istanbultuttele interviste dellaParisRe-

    view pubblicate dalla Penguinnei vari volumi: le lessi con con-centrazione e piacere. Giornodopo giorno mi stavo imponen-do la disciplina del lavoro, sedu-to unintera giornata davanti al-la scrivania, godendomi lodoredi carta e penna nella solitudinediuna stanza- abitudinichenonperder mai. Stavo scrivendo ilmioprimoromanzo,Il signor Ce-vdet e i suoi figli - un volume diseicento pagine che impiegaiquattro anni a completare - eognivoltachemi bloccavo, mial-zavoistintivamente dalla scriva-nia;mi buttavosconsolatosul di-

    BarilliDuesecoli di Lettereeuropee,la tramaprevarica lanalisi stilistica

    PersonaggiIV

    MEMORIE

    Il ballettoPetipa= Checosafarannoquandosar morto?Probabilmenteilmionomenoncomparir pisuimanifesti. Non andatacose oggiMariusPetipa,morto esattamentecento annifa, consideratoilmassimo coreografodell'800(Baiadera,Bella addormentata,Lagodei cigni, Raimondaemoltoaltro),il padrefrancesedelladanza classicarussa.Maquandonel 1906scrivevaleMemorie (traduzionediValentinaBonelli, Gremese,pp261,24)erastatodaappenatre anniallontanato dalladirezionedel ballettodel

    Mariinskijdopooltre 4decennidi servizio.C' moltolivore,rancoreneiconfrontidi unteatro doveaveva creatograndi

    capolavori,e di cuiera statoil padrone assoluto:ancoraoggiilMariinskij diSan PietroburgovienedefinitoDomPetipa(lacasadi Petipa), e cossi intitolaunfondamentale saggiodello studiosorussoVadimGaevskij.All'inizio del900 ilballettorusso,grazie a Petipa, eraarrivatoalsuo massimosplendore:un repertoriograndiosoe unascuolachefondevala graziafrancesee ilvirtuosismo italiano(chetuttaviaPetipanon amava)dallaqualesarebbero usciteschieredi stelle.Maproprioallora incominciava ildeclino.Aidirettoridei teatriimperiali a luifavorevoli (Vsevolozhskij,Volkonskij) succedevanonuoviuominicheglifacevanolaguerra (Teljakovskij,Krupenskij). Tuttoquestooccupa il

    primopianodellememorienellafasefinale.Ma sonogustosii ricordi degliannidi apprendistato inSpagna, delle

    primeesperienzecome ballerinoe matrein Russia. Pernonparlaredegliintrighidelleprimedonne;MatildaKshesinskajaprimadi tutte,amantedinumerosigranduchi,compresoil giovaneNicola, capricciosae vendicativa.Scritteinfrancese,pubblicate intraduzionerussa,leMemorieesconoorain italiano inuna edizionein cuila Bonelliintegraalcune lacune deltesto francesecon laversionea stamparussa.Maaltroaspettoimportante ilricchissimoapparatodinote dovela curatriceriportaampisquarcidellememoriediballerine,ballettomani,artistie direttoridel Mariinskijcontemporanei alcoreografo, cheapronograndisquarcidellavitaartistica dellacapitaledegliZar.Per iqualila

    compagniadi ballettononera cheun preziosogiocattolo. Sergio Trombetta

    pp RenatoB arillip LA NARRATIVA EUROPEA

    NELL'ETA'MODERNADaDefoea Tolstoj

    p Bompiani,pp. 493,23

    Anticipiamo qui,per gentile concessioned

    Fandango,il testodel premio NobelOrha

    Pamuk che introduceil volumeThe PariReview.Interviste, II(pp. 486,22,a cu

    Philip Gourevitch).VI sono raccolte le

    conversazioni,rispettivamente, con Grah

    Greene,James Thurber, William Faulkne

    Robert Lowell, IsaacBashevisSinger,Eu

    Welty, John Gardner,Gabriel GarcaMa

    Philip Larkin, JamesBaldwin, William

    Harold Bloom,Toni Morrison, AliceMun

    Peter Varey, Stephen King.

    Una drammatica

    rottura della Storiasegna il passaggiodai moderniai contemporanei

    Pamuk: sula scuola di

    Il critico mira al sodo,si avventurain sintesi a cos larghisegni da comprometterela visione pi interiore

    Consigli dautore

    IlvolumeFandangocon leintervistediThe Pari

    Stavo lavorandoal mio primo romanzoe ogni volta chemi bloccavo mi mettevoa rileggere la Rivista...

    OrhanPamuk,premioNobel perla letteraturanel 2006

  • 8/8/2019 Tuttolibri n. 1729 (28-08-2010)

    5/8

    ggiori scrittoringway allaMorrison

    MarcenaroUna galleria di eccentricicon il passaporto dellacultura

    LanatiUnviaggio rebours,nella poesiadelcambiamento

    VITTORIOMATHIEU

    Tregiorni ingiallo=Mathieu unodi queirari professoricheSchopenhauere Wagner,due feroci scannaprofessori,avrebberoben volentieri salvatodalla loroauspicatamoriadi bestiameaccademico. Non il solitoprofessoredi filosofia chetraffichi o giochi percos direa dominocon le ideedeglialtri.No,Mathieufilosofabenissimoinproprioe chiha lettoi suoi librilo sa.Coltissimo,poliglotta e dotatodi unaintelligenzamefistofelica, eglispaziacome senientefosseda una

    letteratura allaltra, leggendogli autori semprenellalorolingua, siano essi greci o latini,tedeschio francesi.

    Eprofondo senza essere pesante.Ma cichemaggiormentelo distingue lironia, di cui maestro.Neabbiamola provaanchein questobreve romanzogiallo (Intre giorni,pp. 110,10), dove tuttounoscintillio di stile e di bravuranarrativa.Il romanzo ambientato nella campagnapiemontesedegliAnniQuaranta. Vi facapolinoanchequalchezonamoltovicinaa Torino, comead esempio i collidiSambuyvicinoa SanMauro.Tuttosi svolgenelgiro ditre giorni.La narrazione intercalatada espressioniin dialettopiemontese.Comese nongli bastasserotutte lelingue

    checonosce,Mathieusi rivela ancheun eccellentedialettologo.Mi hadivertitomoltissimoquelloche dice

    sugli etimi e sulla pronunciadel piemontese.Cito:Perunaltraragione il presentescritto utile: perconservarequalcheruderedi undialettolocalepi vicino alleoriginiche la koinpiemontese, gialloraimbastardita.E poiaggiunge: Ilguaio lagrafia:unaverainsalata.A volte ci scappanoanchedegli impastilinguisticipittoreschitra latino e piemontese.Doveildialettonon bastapi quando lostudentedellaFacoltdi Lettere e Filosofiadeverispondereaicontadiniche glichiedonodi spiegareesattamente checosaeglistudi.La rispostaandrebbe inquadrata:Allincircale stessecose chestudiano i preti,ma senza

    diremessa.AnacletoVerrecchia

    vanonella stessa stanza fumosa,e mimettevoa rileggerele inter-

    viste a Faulkner, Nabokov, DosPassos, Hemingway, o Updike,sforzandomi di riconquistare lafiducia nella scrittura, e trovare

    il mio percorso. Allinizio legge-vole intervisteperchamavoi li-bridi questi scrittori, perch vo-levoimpararei lorosegreti,capi-re come creavano i loro mondiimmaginari. Mami divertivoan-che a leggere le interviste di ro-manzierie poetidi cuia malape-naconoscevo ilnome,e deiqualinon avevo letto le opere. Vorreiprovare a spiegare alcuni deipensieri che formulai mentreleggevoe rileggevoquesteinter-

    viste:Le interviste della Paris Re-

    view non erano collegate a unparticolarelibro odopera chegliautori erano obbligatia promuo-

    vere. Erano scrittori gi affer-matie conosciuti intuttoil mon-do, e in queste interviste parla-

    vanodelle loroabitudini di scrit-tura, dei segreti del loro lavoro,il modo in cui scrivevano, i mo-menti di fragilit, e le modalitconcui avevanosuperato le diffi-colt incontrate. Avevo bisognodi imparare dalle loro esperien-ze,nel minortempopossibile.

    Cos come utilizzaii loro libricome esempi, presi spunto an-che dalle diverse abitudini diquesti scrittori, dalleloro preoc-cupazioni, eccentricit, e piccolicapricci (come per esempio te-

    neresempre del caff sullascri-vania). E da trentatr anni or-mai che scrivo a mano su cartamillimetrata. A volte penso cheilmotivosiaperchla cartamilli-metrata adattaal miomododiscrivere... Altre perch ho sco-perto proprio in quei giorni chedue dei miei scrittori preferiti,Thomas Manne Jean-Paul Sar-tre,scrivevanosu cartamillime-trata...

    Non ero amico di nessunoscrittore turco della mia et e ilmio isolamento acuiva le preoc-cupazioni che avevo per il futu-ro. Ogni volta che mi sedevo a

    leggere queste interviste, la miasolitudine scompariva. Leggen-do le interviste di questi autori,miresicontocheesistevanomol-ti altri con cui condividevo lamiapassione, chela distanzafraquello che desideravo e quelloche riuscivo a ottenere era nor-male, che lodio che nutrivo perla comune vita di tutti i giorninon era un segno di fastidio madiintelligenza, e cheavrei dovu-to accettare la maggior partedelle strane abitudini che scate-navano la mia immaginazione emiaiutavanoa scrivere.

    Sento di aver imparato mol-tissimo sullarte di scrivere ro-manzi- comesi formavail primo

    seme nella mente dello scritto-re,come veniva amorevolmentecresciuto, e scrupolosamentecoltivato,o noncoltivato.A volte stato proprioper unadura rea-zionea unacerta idea diroman-zo suggeritain queste intervisteche ho sviluppato le mie perso-naliideesul romanzo.

    Da giovane, dopo aver lettole lettere di Flaubert e le storiedivita degliscrittori chepi am-miravo, avevo abbracciato leti-ca del modernismo letterariodallaquale nessuno scrittorese-rio poteva sviare: dedicarmi al-

    larte senza aspettarmi nulla incambio, evitare la fama, il suc-cesso, e la popolaritfacilmenteottenuta, amare la letteraturasolo per la sua bellezza. Maquandolessiil modoincui Faulk-nere altriautoriesprimono illo-roimpegno neiconfrontidi que-sti stessi ideali, la loro franchez-za senzacompromessimi risolle-

    v ancora di pi il morale. Neiprimi tempi, quando mi manca-

    vala sicurezzae avevodubbisulmiofuturocome scrittore, ritor-navo a questeintervisteper raf-forzarela miadeterminazione.

    ***Rileggere queste interviste

    dopo cos tanti anni - e dopo es-sereapparsoio stessonelle pagi-nedellarivista- vuol dire richia-mareallamemoriale speranzeele inquietudini dei miei primigiorni da scrittore. Trentannidopo,le leggoconlo stessoentu-siasmo, e so di non essermi sba-gliato in alcun modo: queste in-terviste mi parlano delle gioie edei dispiaceri della letteraturainmanierapiforte chemai.

    2007TheParisReviewIntroduzione copyright 2007

    OrhanPamuk2010FandangoLibriTuttii dirittiriservati

    BRUNOQUARANTA

    I ritrattiin miniaturadiLyttonStrachey.I vis--visdi James Boswell. Gli incon-tridi Indro Montanelli. Leco-se viste di Ojetti. Gli inchio-stri voluttuosi di Ansaldo.Giuseppe Marcenaro discen-deper li rami, parlando comegli avi Ammirabili e freaks achi sa, una trib sempre pi

    rara, che montalianamente(il suo Eusebio) ha studiatoper laldil un fischio, un se-gno di riconoscimento, mo-dulato nella speranzadi esse-regi morti senza saperlo.

    Il genovese riluttante (co-me ogni genovese) GiuseppeMarcenaro un magistralecollezionista danime,salvan-do via via le pepite che gliodierni, maculati occhi nonsanno scorgere, ciascunaunoasi di intelligenza, di sa-pienza,di evangelica,sontuo-safedeltai talentiricevutiinsorte, di bizzarria elegante-mente indossata, mai esibita- il pipistrello sul cappotto diGian Franco Grechi,pregiatasentinellastendhaliana.Eser-cizi di ammirazione quali

    esclusivamente un antitalia-no pu forgiare (ch lItalia -Montanelli docet - un Pae-se di contemporanei senzaantenati n posteri perchsenza memoriadi sestesso).

    Fornicando con la scrit-tura e con il pensiero, allamaniera di Giorgio Voghera,lebreo errante incardinatoneltriestinoCaffSan Marco(ognuno riconosce i suoi,

    no?), Giuseppe Marcenaro eri-ge un altare irriducibilea qual-sivoglia incenso, genuflessio-ne, superlativo tanto pi se di

    fronte, in posa, gli si para unafigura vocata allOlimpo. Comelingordo di cultura Giovan-ni Spadolini, che visse (che in-cedette) fanciullescamente ve-nerando e venerandosi, vene-randosi negli stessi venerati(inMazzini come inGobettigiscorgendo orme di s). Solounligure, a proposito, Carlo Bo,che saprtalvoltavolgere linti-mo, radicale giansenismo nella

    sbarazzina koin indigena(Dillo che sono un belinone),farvacillareGiovannone orgo-gliosodi possedere sessantami-

    la volumi flautando di aver-ne ottantamila.

    Flautando. GiuseppeMarcenaro un intarsiatorediremota eleganza, pi che conla penna, ecco, compone con ilmonocolo dellorafo. Di Lucia-no Fo,il signorAdelphi, co-glie e fa brillare una lentezzada bradipo. Di Virgilio Dagni-no, un allievo di Carlo Rossellinellera di Craxi, afferra le

    scontrose meraviglie. Di En-rique Tierno Galvan, bibliofilosommo, coinquilino di PabloNeruda, evoca il primo discor-so da sindaco madrileno, conlaccentodi un proboragionie-re, venato da un soffio teologi-co.

    Di conversation peace in con-versation peace, Giuseppe Mar-cenaro nonmancadi offrireuncontributo allidentificazionedis, lasua dimoraemuladellacasa diBo, unastupenda grot-ta di cartastampata. Modella-ta con grazia settecentesca econ caparbiet marinara. Con

    luna meritando da Esterina,

    grigiorosea nube montalia-na, la fotografia che la mostralibrata nel tuffo immortale.Con laltra ottenendo, ri-otte-nendo, da Wolf Hart, il preto-riano del Fhrer, i due volumiufficiali di Olympia 1936, unantiquato duello a BerlinoEst.

    Ammirabili e freaks i do-ni (pardon: gli xenia) che Giu-seppe Marcenaro generosa-

    mente porge. Comericambiar-lo? Che cosa non sa? Che cosapu essere sfuggito al suosguardo (come quello del-lagente segreto Cia e pre CiaPeter Tompkins, amico di Sol-dati, unosguardo chefrugavadentro)? E timidamente sus-surrargli che il Maccari nellastanza di Montanelli era () ununicum, ritoccato come fu daLonganesi?

    PAOLOBERTINETTI

    BarbaraLanati, autri-ce delvolumeDesiderioe lonta-nanza, appartienealla preziosacategoria di studiosiinnamora-ti che fanno innamorare stu-denti e lettori. La prima partedel libro, New York e dintor-ni, raccoglie articoli e saggisullaletteraturaamericana.Inparticolare su quegli autori equeifenomeniletterari e cultu-raliche imparammo a definirecomeil regalo dell'altra Ame-rica. Quella che ci piaceva dipi, quella della speranza delcambiamento, quella della po-esia Beat che Lanati giusta-mente battezza la grande co-scienza, quella di Warhol chedoveva uscire tutte le sere,quelladel VillageVoicee diDy-lan, quella, insomma, che pre-par e accompagn la rivolu-zione giovanile che negli anniSessanta del secolo scorso de-termin alcune delle pi pro-fondetrasformazioninel costu-me e nellaculturadella societamericana ed europeadella se-condamet delNovecento.

    Lanatici presenta, comesipresentaun amico,i pifamo-si Ginsberg e Ferlinghetti e lamenonota Isabel Miller (autri-ce scandalosa del romanzo

    Patience and Sarah), i protagoni-sti sconosciuti e i personaggicentrali di quell'America - e diquella New York - che, quand'erapocopi cheragazza, la tra-

    volse con la sua vitalit. Lo facon competenzae leggerezzadiscrittura, quella stessa virtche ritroviamo nelle pagine de-dicateai classici,a WillaCathere a Poe, a Stein e a O'Neill, agliautori del passato che sempresariportareal presente,alle ra-gioni per cui i classici sono no-stri contemporanei.

    Nella secondaparte, Bloom-sburye dintorni,l'americanistaLanati si tuffa nella letteraturainglese,a partireda quella Virgi-nia Woolf che certamente lagrandescrittrice modernistadelperiodotra le dueguerre, l'autri-cediMrsDalloway, fondamenta-le romanzo a cui Lanati dedicauno dei suoi saggi pi belli. Mache era anche la scrittrice cheproclamava la necessit diavereunastanzatuttapers,chepo-

    neva la sua sensibilit di donnaalcentrodel propriolavoro lette-rario. E che quindi era anche, inquesto casosoprattutto,la scrit-triceche conla suaoperanarra-tiva e il suo lavoro culturale sipresentava in piena sintoniacon

    un aspetto decisivo dei fermentiradicali che attraversavano gliUsa di Ginsberg, di Ferlinghettie,appunto, diIsabelMiller.

    Cisono molte altre incursioninella letteratura inglese, adesplorare sia i classici pi o me-no lontani (daWalpolea Steven-son,che siritrovano accomunatinel nome della paura), sia icontemporanei.Dove pifacilesbagliare; ma Lanati nonsbagliae dedica le sue pagine pi densead Angela Carter e a IanMcEwan, i due maggiori talenti

    inglesiaffermatisinell'ultimoNo- vecento (gli altri grandi talentichescrivonoin inglese nonsonoinglesi). Poi per, dopo le esplo-razioni inglesi, nelle ultime diecipagineritornaa casa, la suaveracasa del cuore, l da dove erapartita all'inizio del libro, all'America degli studenti che perunpaiod'annisognaronodi cam-

    biarel'America.

    TuttolibriSABATO28AGOSTO2010

    LASTAMPA V

    pp BarbaraLanatip DESIDERIOE LONTANANZAp Donzelli, pp.226,24

    ABerlinoEstunduelloperOlympia 36

    pp GiuseppeMarcenarop AMMIRABILIE FREAKSp Aragno, pp.260,15

    z,

    s,

    ivanoobel

    iew

    Ammirabili e freaks:dal pretorianodi Hitler alla grottastupenda di Carlo Bo,a Voghera ebreo errante

    PerchWarholesce ogni sera?

    E da trentatr anni

    chescrivo a mano sucarta millimetrata.Sar perch adattaal miomodo di scrivere...

    Indro Montanelli

    Desiderio e lontananza:

    dallAmericadi Ginsberge Ferlinghetti alla

    stanza di Virginia

    Woolf, fino a McEwan

    AndyWarhol

  • 8/8/2019 Tuttolibri n. 1729 (28-08-2010)

    6/8

    PIERO

    BIANUCCI

    Il 9 febbraio2005 sul-laruotadi Venezia usc il53 e i

    vincitori si spartirono 585 mi-lioni di euro. Una bella torta.Peccato che nell'attesa delnu-mero ritardatario i giocatoriavessero consegnato all'era-rio 3,5 miliardi di euro, in me-dia220 perfamiglia. A qualcu-no and peggio. Una donnache aveva puntato tutti i suoirisparmi si uccise gettandosiin mare, un uomo spar allamoglie, aifiglie poia sestesso

    dopoaver accumulatoenormidebiti per puntare su quel nu-mero.

    Il guaio che giochi comeLotto, superenalotto, bingo eaffinisono contro-intuitivi. Pri-ma o poi qualcuno vince sem-pre, e questa unaprovacon-creta che ci si pu arricchire

    in quel modo; inoltre la diffe-renza trapuntatae monte pre-mi appare molto vantaggiosa.Purtroppoperla nostra men-

    te non sa valutare quanto siapiccola la probabilit di unagrande vincita rispetto allaquasi certezza di perdere lapuntata, e a rendere infernalelatrappola,c' ilritardo delnu-mero. Il giocatore portato apensare che i numeri abbianomemoria del proprio ritardo,mentre per essi ogni estrazio-nesemprelaprima...

    Ilcalcolodelleprobabilitunodei settori piaffascinantie sfuggenti della matematica.Se tutti i cittadini ne sapesse-ro qualcosa, il fisco, invece di

    vendere illusionitalvolta mor-tali a persone povere e inge-nue,andrebbea cercare quat-trinidaevasoriricchie furbi.

    Marcus du Sautoy, profes-soredi matematica all'Univer-

    sitdi Oxford,nelsuo ultimoli-bro vi spiega come non farvi

    spennare giocando d'azzardoma- paradossalmente- suggeri-sce anche cinque sistemi per

    vincere un milione di dollari.Nonsi trattatuttavia dilotterie.Il bottino si porta a casa risol-

    vendo i cinque problemi mate-matici che sono all'origine deicapitoli che costituiscono il li-

    bro.Cosa nonfacile,ma almenoa provarcinon sirischianulla.

    L'equazione da un milione didollari un libro divertente pertutti perch fa emergere la ma-tematica dalla vita quotidiana.Quando DavidBeckampass al

    Real Madrid, per la sua magliascelse il numero 23. Si scatena-

    rono le interpretazioni. Ci fupersino chi pens avesse a chefare con le 23 pugnalate allaschiena che uccisero Giulio Ce-sare. Du Sautoy, che non solomatematico ma anche calciato-re dilettante, not che 23 unnumero primo: cio divisibilesolo per se stesso. All'epoca, losapessero o no, tutti i giocatorichiavedel Realindossavanoma-gliecon numeri primi:Carlos 3,Zidane 5, Ral e Ronaldo 7 e 11.Scartatoil 17,Beckamsi preseilprimo numero primo utile(scu-sateil giocodiparole).

    Mache unnumerosia divisi-bile solo per se stesso poi cos

    interessante? S, lo . I numeriprimi sono per la matematicaci che i 92elementi sonoperlachimica. Come i 92 elementidanno origine a milioni di so-stanze diverse,cosi numeripri-mi moltiplicatitra di lorodannooriginea tuttigli altrinumeri in-teri.Anche questovi sembrapo-co? Sbagliate.Sui numeri primisi fondano i sistemi percriptarei dati che rendono sicura la vo-stra carta di credito e i messag-gi che si scambiano i servizi se-greti di tutto il mondo, come sispiega in un altro capitolo dedi-cato all'enigma del codice inde-cifrabile.

    Dal punto di vista teorico,poi,ci sono domande interessan-ti:i numeri primi si diradanora-

    pidamente passando a numerisempre pi grandi: sono infinitioa uncertopuntononsenetro-

    vano pi? L'idea chesiano infi-niti. Ma allora esistono infinitipi grandi di altri, per esempiola serie di tutti i numeri interi,maanchequelladeipari odeidi-spari: questione affrontata nelcapitoloche ha comeprotagoni-sta Cantor, l'esploratore dell'in-finito morto povero e afflitto damalattiamentalenel 1913. Ciim-

    batteremo poi nella geometriafrattalee nella predizione delfu-turo, fino alla congettura diPoincar, la cui dimostrazioneha fatto vincere un milione didollari al matematico russo Pe-relman, che peraltro sdegnosa-mente rifiut il premio, pago diaverrisoltoil problema.

    Calciatore dilettantee suona-tore di tromba a livello profes-

    sionale,du Sautoy hale suestra-nezze. In ci si trova in buonacompagnia. Ve ne accorgereteleggendoun altro libro diverten-tesul mondodei numeri:I gran-di matematicidi Eric T. Bell. Laprimaedizionerisaleal 1937,ma stato aggiornato dopo la mor-tedi Bell (1960) e rimarr attua-le fino a quando qualcuno nonriuscir a battere Bell nello hu-mour e nella curiosit per glianeddoti.

    Scoprirete chea Newtonve-niva il mal di testa solo quandocercava di applicare la legge digravit al complicatissimo mo-to della Luna, alchimia e teolo-

    giaeranole suevere passioni, ri-mase scapolo e vergine dopo unamore adolescenziale e fuinfles-sibiledirettore dellaZecca ingle-se. Apprendereteche Gaussall'et di tre annicorresseun'addi-zione che suo padre aveva sba-gliatoe cheLaplace,figliodi con-tadini, si present al granded'Alembert con una lettera diraccomandazione e non fu rice-

    vuto. Allora prov lui a scriver-gli le sue scoperte sui principidella meccanica: subito fuaccol-toe messoincattedra.

    Quando le raccomandazioni

    tornerannoa funzionareallaro-vescia?

    Numericamente Calcolo delle probabilite geometriafrattale, predizionedel futuro e congettura di Poincar

    MARCO

    BELPOLITI

    Il merito dei libri diGianfranco Marrone quellodi muoversi sempre in perfet-to equilibrio tra lacomplessite la densit della sua analisi elachiarezza delsuostile. Mar-rone ha fatto della semioticatradizionale un duttile stru-mento dindagine che applica,

    viavia, a oggettisemprediver-si e apparentemente dotati distatutiontologici differenti, co-me il telefoninoe la nozione ditesto, gliocchiali e lospaziour-

    bano, Montalbano personag-giodi cartao televisivoe ilrien-tro dalle vacanze, Pinocchio ele sostanze stupefacenti.

    In Marroneagisce unasor-ta di ottimismo di fondo, percui, daun lato, nessunoggetto indegno di esplorazione edanalisi, e dallaltro, egli ripo-ne una fiducia molto forte ne-gli strumenti intellettuali din-dagine, nella semiotica, nellanozione resa celebre da Ro-land Barthes, in primis, ovvero

    di strumento linguistico per de-scrivere e comprendere il mon-do. In fondo, loggetto principa-le su cui lautore si applica quello che fornisce il titolo delsuoultimodensoe brillantesag-gio:L'invenzionedel testo.

    Si muove cos tra lidea diopera, termine che in Barthesdesigna qualcosa prodotto e de-finito dal canone, e quello di te-sto:tuttoci chesfuggealle defi-

    nizioni preordinate e classifica-torie. Marrone costruisce mo-delli culturali che ci permetto-nonon solodi capireil mondoin-tornoa noi - complesso, caoticoe inafferrabile -, ma anche diprocederea trasformarlo.

    Lapassioneanaliticadi Mar-rone parialla vocazionepoliti-ca del suo lavoro sia che parlidella testualit in cucina, ciodei discorsi che accompagnano

    la strumentazioneculinaria del-le massaie, siache mettaa pun-toil discorsointorno alletecno-logie dello sguardo, cio il di-scorso degliocchiali.I suoima-estrisono,oltrea Barthes, a cuiha dedicato tempo e fatica, cu-randoe presentandoi suoi libri,anche Umberto Eco, e soprat-tutto Paolo Fabbri, maestro se-greto della nuova generazionedeisemiologiitaliani, e nonsolo.

    Ma in Marrone c anche lapresenzadi scrittoriche lavora-nosulfondodellasua paginaco-struita con perfette simmetrie,e architetture nontropposegre-te: Leonardo Sciascia e GiorgioManganelli. In questo volume ilsecondo presente nelle paginededicate a Pinocchio, mentreSciascia non appare. Tuttaviacin Marroneuna doppia natu-ra di eccentrico che si costitui-

    scecome sistematico - la naturasiciliana di Sciascia che gli agi-scedentro- e quella delsistema-tico che agisce come un eccen-trico: Manganelli.

    Le pagine pi saporite teori-camentesonoquellededicateal-la nozione di testo, con cui siapre il volume, mentre quellepivicinealla dimensione socia-le del discorso semiotico sonodedicate al vissuto quotidiano,alla cucina, alle vacanze, all'ar-chitetturaagli spazisociali, cosche un altro riferimento impor-tante per Marrone Jean-Ma-rie Floch. Come il precedenteCorpi sociali, uscito da Einaudiquasi dieci anni fa, L'invenzionedel testo ci mostra un autore-scrittore che sta procedendo afocalizzare consempremaggiorforza e autorevolezza un appa-recchio investigativo importan-te. Se il caso-Eco evidenzia co-meda semioticici sifa scrittori,Marrone,giunto alla suamaturi-t,ci fa capirecomeda semioti-co ci si trasformi in un intellet-tualepoliticodel presente.

    Undetective

    tra occhiali

    emassaie

    Marrone Linvenzionedel testo:modelli culturali per capire il mondo

    Altri titoli

    LinguaggiTuttolibri

    SABATO28AGOSTO2010

    LASTAMPAVI

    pp EricT.Bellp I GRANDIMATEMATICIp trad.di D.Diderop RizzoliBur, pp.708,14

    pp GianfrancoMarronep L'INVENZIONEDEL TESTOp Laterza,pp. 218,22

    pp Marcusdu Sautoyp L'EQUAZIONE

    DAUN MILIONEDI DOLLARIp trad.di Capararoe Diderop Rizzoli,pp. 366,19,50

    EnnioPeres,Unmondodicoincidenze, PontealleGrazie,pp.250,15E'pi probabilecheal Lottoescanoinumeri1,2, 3o 39,11,78?Non stranoche teatrosial'anagrammadiattore?Unviaggionelcaso,al qualespessoattribuiamosignificatienigmaticiche sonosolonella

    nostratesta.

    StephenBaker, Il poteresegretodeimatematici,Mondadori,pp. 230,18,50Siamoricchi opoveri,fedeliotraditori,preferiamoil vinoolabirra?Numerinascosti dietroGoogle,scontrini,pedaggiautostradalisvelano tuttodinoi,equalcunoneapprofitta.

    JamesD. Stein,Lamatematicanon un'opinione,NewtonCompton,pp.285,12,90No,non un'opinionema ilmezzopifacilepercapireilmondo.E persinopertenereinordineil vostroarmadio

    PaulLockhart, Control'oradimatematica,Rizzoli,pp.116,12,50Matematica= noia= faticasbagliata.Lockhart vi dimostrachelamatematica sovversivaepsichedelica"poesiadellaragione".Peccatochela scuolaloignori.

    Giovanni Filocamo,Ilmatematicocurioso,Kowalski,pp.222fagine,13Unlibrodi matematicapop(geometriadel calcio,algoritmodeitacchia spillo)chevi svelerla sostenibileleggerezzadei numeri.

    ConstanceReid, Dazero ainfinito,Dedalo,pp.186,14PeterM.Higgins, Unmondodimatematica,Dedalo,pp.266,15L'avventurosastoria deinumerida1 a9, pilozero.DaPitagoraaGoedel.E poile formedeinumeriquando diventano

    geometria,architettura,arte.

    RozsaPter,Giocandoconl'infinito, BUR,pp.360,11Un librodimatematicascrittoper "letterati,artisti,cultoridi scienzeumanistiche"scrittoda unamaestradelladivulgazione.

    BenoitRittaud,Lafavolosastoriadella radicequadratadi due,BollatiBoringhieri,pp. 400,29Lascopertadei numeriirrazionali unromanzopienodicolpidi scena,eilmatematicoRittaud unbravoromanziere.

    TomSiegfried,E' lamatematica,bellezza!,BollatiBoringhieri, pp.276,24Lateoriadeigiochie ilsuoprofeta,JohnNash,il premio

    Nobeldi Beatifulmind.

    Ematematico

    diventare ricchi

    UnEuclideperbibliofiliLedue illustrazioniin copertinaper i duevolumi daOliverByrne,raccolti inun cofanetto Taschen(pp.300,39,99), edizionein facsimiledegliElementidi Euclide,editaa

    Londranel 1847, affascinanterivisitazione grafica(ogni pagina sembraunincrociotra Mondriane Klee) diuna pietra miliaredellageometria.

    Marcus du Sautoy:come non farvispennare e comeincassare un milionetondo tondo di dollari

    Eric T. Bell: viaggio

    nelle grandi menti,da Newton a Gauss,a Laplace, tra alchimia,addizioni e meccanica

    Roland Barthes

  • 8/8/2019 Tuttolibri n. 1729 (28-08-2010)

    7/8

    3033109

    41

    Acquainbocca

    CAMILLERI;LUCARELLIMINIMUMFAX

    7

    1

    Caterina.Diario

    diunpadre...SOCCIRIZZOLI

    Nonesistesaggezza

    CAROFIGLIORIZZOLI

    640

    Acciaio

    AVALLONERIZZOLI

    Iltempochevorrei

    VOLOMONDADORI

    Illibrodelleanime

    COOPERNORD

    51

    57100 3Lultima rigadellefavole

    GRAMELLINILONGANESI

    51

    Ungiorno

    NICHOLLSNERIPOZZA

    Lacacciaaltesoro

    CAMILLERISELLERIO

    485

    Saggistica TascabiliNarrativaitaliana

    CanaleMussolini

    PENNACCHIMONDADORI

    Narrativastraniera

    Varia Ragazzi

    LACLASSIFICADI TUTTOLIBRI REALIZZATADALLASOCIETNIELSENBOOKSCAN,ANALIZZANDOI DATIDELLECOPIEVENDUTEOGNISETTIMANA,RACCOLTI INUN CAMPIONEDI 900LIBRERIE.SIASSEGNANOI 100PUNTIAL TITOLOPIVENDUTOTRA LENOVIT.TUTTIGLIALTRI SONOCALCOLATI INPROPORZIONE.LARILEVAZIONESI RIFERISCEAI GIORNIDAL15AL 21AGOSTO.

    8

    99

    1.Ungiorno 51NICHOLLS18,00NERI POZZA

    2.Illibrodelleanime 33COOPER19,60NORD

    3.Labibliotecadeimorti 30COOPER18,60NORD

    4.Il palazzodellamezzanotte 30RUIZZAFN

    19,00MONDADORI

    5.Ilfilochebrucia 29DEAVER19,50RIZZOLI

    6.Leleganzadelriccio 29BARBERY18,00E/O

    7.OliveKitteridge 26STROUT18,50FAZI

    8.Fallen 24KATE17,00RIZZOLI

    9.Il fattoreScarpetta 23CORNWELL20,00MONDADORI

    10.Breakingdawn 21MEYER19,90FAZI

    1.La solitudinedeinumeriprimi 71GIORDANO13,00MONDADORI

    2.unavitachetiaspetto 40VOLO9,00MONDADORI

    3. Lareginadeicastellidicarta 39LARSSON13,80MARSILIO

    4.Lombradelvento 38RUIZZAFN

    13,00MONDADORI

    5.Ilgiornoinpi 36VOLO12,00MONDADORI

    6.Marina 35RUIZZAFN13,00MONDADORI

    7. Laragazzachegiocavaconilfuoco 34LARSSON13,80MARSILIO

    8.Escoafareduepassi 34VOLO9,00MONDADORI

    9.Uominicheodianoledonne 33LARSSON13,80MARSILIO

    10.Unpostonelmondo 32VOLO12,00MONDADORI

    I PRIMIDIECI INDAGINENIELSEN BOOKSCAN

    Ein fondo, nella luce fioca, fra cataste di volumi,c'era un vecchio libraio con una lunga barba

    bianca, quasi un personaggio da romanzo otto-centesco,granconversatore,chesapevatuttosuiclas-sici... AlessandroSchiavetti, specializzando in archeo-logiamedievaleaFriburgo,eraentratoinquellapicco-la libreria alla ricerca di Properzio in francese. Ne uscito con quell'immagine carica di fascino: e allave-ra libreria sta dedicando la vita. Tornato a Livorno,ha cominciatoa lavorare per la Belforte, casa editricedal1805che ha ripreso lattivit e anche lanticonome

    cancellato dalle leggi razziali, nonch libreria storica

    gloriosa.DatreanniSchiavettisocio,edirigelafilialediCecina,37milaabitanticon33banche,unacittna-tasul commercio,conmentalit piaperta di Livornoe un bacino formidabile, da Bolgheri a Volterra, conmoltissimilettorifortichecompranolibriasaccate.Ed'estateituristi,soprattuttotedeschiemilanesi.

    Illibraio romantico,che siedecon i clienti davanti auncaff perdiscutere se quel romanzo valgao meno ilprezzo di copertina, e che usa parole come passione emissione (far diventare una libreria quello che non pi),nonha falsipudoria parlare diquattrini:Belfor-

    te Cecina fatturava120 milaeuro nel 2003,quest'anno

    sono185 mila.Funziona l'associazioneculturaleche hafondatoecheportaclientela,funzionalospaziodatoal-la storia delterritorio e agli autorilocali (vendute 600copiedel bell'esordio postumodi GianniBarsotti,Ilvec-chio ciao), funziona soprattutto schivare l'ovvio e se-gnalare libri straordinari come Variazioni selvaggedi HlneGrimaudo Noa Noa di Paul Gauguin. Biso-gna vendere, ma soprattutto sconsigliare l'inutile im-postodal disfattismo editoriale. libroterapia: i clientisi affidano,ritornano. Un libroche non raccomande-rebbe mai, allora? Un libro che non conosco. Nella

    pausapranzo,illibraioromanticolegge.

    LIBRAIO CONSIGLIA

    GIOVANNAZUCCONI

    ACecinaunoasi

    diGauguin

    5

    1.Cottoemangiato 27PARODI14,90VALLARDI

    2. facilesmetteredi fumare... 21CARR10,00EWI

    3.Thesecret 18BYRNE18,60MACROEDIZIONI

    4.Fateibravi(0-3anni) 12RIZZI

    17,00RIZZOLI

    5.Esercitest 12BERTOCCHI18,90ALPHATEST

    6.Teoritest 12BERTOCCHI39,00ALPHATEST

    7.GliuominivengonodaMarte... 10GRAY15,00RIZZOLI

    8.Teoritest 10BERTOCCHI42,00ALPHATEST

    9.Quandoi Gigantiabitavano... 8SITCHIN19,50MACROEDIZIONI

    10.Dizionariobilingue... 7CUVELIER14,50SONDA

    1. Tornerannole quattrostagioni 15CORONA16,00MONDADORI

    2.Shrekevisserofelici... 103,50MONDADORI

    3.Viaggioneltempo3 9STILTON23,50PIEMME

    4.Leggimiunafiaba 8

    0,80EDIBIMBI

    5.ToyStory3 83,50WALTDISNEYITALIA

    6.Illadrodifulmini 8RIORDAN17,00MONDADORI

    7.LaclessidradiAldibah 6TROISI17,00MONDADORI

    8.Diariodi unaschiappa.La legge 6KINNEY12,00IL CASTORO

    9.Laguerradeglielfi 6BRENNAN22,00MONDADORI

    10.Diariodiunaschiappa 6KINNEY12,00IL CASTORO

    ClassificheTuttolibri

    SABATO28AGOSTO2010LASTAMPA VII

    2

    1.Acciaio 100AVALLONE18,00RIZZOLI

    2.Acquainbocca 99CAMILLERI;LUCARELLI10,00MINIMUMFAX

    3.CanaleMussolini 85PENNACCHI20,00MONDADORI

    4.Lultimarigadellefavole 57GRAMELLINI

    16,60LONGANESI

    5.Lacacciaaltesoro 51CAMILLERI14,00SELLERIO

    6.Nonesistesaggezza 41CAROFIGLIO14,00RIZZOLI

    7.Iltempochevorrei 30VOLO18,00MONDADORI

    8.MisterGregory 30CASATIMODIGNANI20,90SPERLING& KUPFER

    9.Le perfezioniprovvisorie 24CAROFIGLIO14,00SELLERIO

    10.Biancacomeillatte... 23DAVENIA19,00MONDADORI

    1.Caterina.Diariodiunpadre...40SOCCI16,50RIZZOLI

    2.Terroni 27APRILE17,50PIEMME

    3.DonVito.Lerelazionitra... 12CIANCIMINO;LALICATA18,00FELTRINELLI

    4.Fottiil potere 11COSSIGA;CANGINI

    17,00ALIBERTI

    5.Perlaltomareaperto 8SCALFARI19,50EINAUDI

    6.Lasuburra.Sessoepotere... 7CECCARELLI15,00FELTRINELLI

    7.Cricca.Perchlarepubblica... 7RIZZO19,00RIZZOLI

    8.Lartedeldubbio 6CAROFIGLIO11,00SELLERIO

    9.Cosinterra,comeincielo 6GALLO17,00MONDADORI

    10.VaticanoSpa 6NUZZI15,00CHIARELETTERE

  • 8/8/2019 Tuttolibri n. 1729 (28-08-2010)

    8/8

    f

    ELSAMORANTE

    LaStoriaEinaudi,pp. XXXII-672,14,50

    Ilnomeche spicca fragliautori italiani.Unadelleragioniper cuiil mioprimogenito sichiamaGiuseppe LaStoriadellaMorante

    f

    AMOSOZ

    UnastoriadamoreeditenebraFeltrinelli,pp. 627,13

    Unoperacheintegracomeraramentesi vedebiografiae storia,vicendaintimae vicendedelmondo

    f

    MILSCMNJANSKIMigrazioniAdelphi,pp. 277,19

    Scopertarecente. Eunastraordinariarappresentazionedeitrasferimentidi popoli eculture,dallimpero degliAsburgoa quello degliZar

    I PREFERITI

    Lansia di ricomporre una memoria familiare dispersae negata si intersecata con la ricerca di italianit,da Piccolo alpino a Cuore allepopea dei Mille

    ALBERTO

    PAPUZZI

    E limmagine qabba-listica del gilgul, moto vortico-sodelle anime,che GadLernerrichiama allinizio di Scintille(Feltrinelli) il suo libro, uscitonel novembre scorso, giunto

    giallottava edizionee in cor-saper vincere ilCampiello, sa-

    bato4 settembrea Venezia.Larichiama per descrivere la ri-cerca attornoalla suafamiglia,e almondo ebraico,da cui og-gi affascinato e che il cuoredel libro. Il quale non un ro-manzo ma neppure un saggio,piuttosto la storia di un esi-lio delle anime, espressionetratta dal maestro cabbalistaChaimVital,autorenel sedice-simo secolo di un trattato che,tradotto, suona La porta dellerecriminazioni. Dentro il vaga-

    bondaggio delle anime c unarete di percorsi, fra Biroslaw,Haifa, Aleppo, Beirut, Milano,Tel Aviv, e ci sono le incom-prensioni con il padre, che siautodefinisce il vero Lerner,

    ma anche un difficile rapportocon la madre. Dallansia di ri-comporre le mille scintille diunamemoriafamiliare disper-sae negata, riflessodi piepo-cali traumi, parte ildialogo sulrapporto che Lerner intrattie-necon ilibri.

    Il lavoro di scavo, nel suopassato, in quello dei suoigenitorie ditantialtrifami-liari, domina anche le sueletture?

    Diciamo che seguo dei filonidiuna ricercacheoggi princi-palmente dedicata allebrai-smo. Inrealt cstato unpas-saggio nellamia vita,tantopercominciare ho superato i cin-quantanni, che unasoglia si-gnificativa. Confesso anche uncerto appagamento, ho avuto

    una vita sicuramente fortuna-ta, ancheeconomicamente. Vi-

    voin totale gratitudine pertut-to ci che ho avuto. So ancheche sono alla fine di una certa

    fase: non far televisione sinoallultimo.Non fartelevisionepersempree questo unmoti-

    vodirelax, nonhopilansiadiunavolta.Cosavoglioallora?Cercare la relazione, che tuttiabbiamo,con la parteinconsa-pevole, con la sfera dellintro-

    spezione. Con le inquietudini,conle nevrosi.Lebraismo uneccezionale filologico per que-sto tessuto.Ci sonoi sogni e lalorointerpretazione, c la psi-coanalisi, c Freud prima diFreud.All oraScintille,dicuihoparlato con Carlo Feltrinelliperdiecianni, tuttoquesto.

    Lei scrive, in Scintille,che un silenzio assolutoha ricoperto la sorte deifa-miliaricaduti predadel Ter-zo Reich.

    Questa era materia mai en-trata dentro le mura domesti-che.Si vivevaun esasperatobi-sogno didissimulazione:di cer-te cose assolutamente non siparlava. Per cui si viveva nelrimpianto di unepoca dorochein realt avevavistonostrifamiliaricoinvolti nellaguerraisraelianadindipendenza e al-trifamiliariperseguitatie ster-minati nellEuropa degli Anni40.Non avevamoneancheunaformazione biblica, si celebra-

    vano solo le grandi feste comeil Kippur o Pesach. Cera un

    vuoto che ho dovuto colmaredaadulto.

    Sipu immaginareche nel-la sua casa i libri non man-cassero: cos? Lei ha avu-

    to confidenza coi libri fin dabambino?

    Non in maniera speciale. Inmia madre cera un amore perla letteratura francese, perchfrancese era la cultura del Li-

    bano da cuivenivamo,in segui-to unita allansia di incontrarela narrativa italiana, NataliaGinzburg o Carlo Cassola. In-

    vece da parte di mio padrecera un blocco, una evidentedifficolt siasul piano linguisti-cosia di approccioculturale.

    E lei? E stato un lettore pre-coce?

    Iosonostato un lettore preco-ce, di un filone che direi moltorisorgimentale. Ricordoin par-ticolare le letture suggeritedalle celebrazioni per il cente-nario dellUnit dItalia. Nel1961 avevo 7 anni e una voglia

    dintegrazione nel mondo incui eravamo arrivati a vivere.Lamia erauna ricercadi italia-nit, per cui Piccolo alpino diSalvator Gotta, tutto quelloche si poteva leggere su Gari-

    baldi e i Mille, naturalmenteDe Amicis.

    Perci non leggeva i classiciperragazzi, daVernea Salga-ri?

    S, poi sono arrivati I ragazzidella via Paal, e Salgari egli al-tri, come un passaggio che si

    direbbe naturale verso i gran-diromanzidi formazione.

    Veniamo alla sua stagionedimpegno e militanza politi-che, in Lottacontinua.Ricor-da un libro che abbia incisoin maniera determinante inquella scelta?

    Io avuto la fortuna, fra le pigrandi, di aver incontrato ve-ri maestri, fin dalladolescen-za. Per quanto riguarda la for-mazione politica, in realt iosono entrato in Lotta conti-nua nel 1973, piuttosto tardi,mentrepi importante statoper me il rapporto conil picco-lo gruppo milanese di Giovan-ni Arrighi, che fu economistae sociologo allUniversit diBaltimora, e che morto unanno fa.Lui, cheerain rappor-to con la sinistra americana,

    Laura Beccalli e Luisa Passe-rini sono persone cui devoenorme gratitudine perch co-stringevano a una visione co-smopolita. Poi incontrai Gra-zia Cherchi e Goffredo Fofi.

    Venivano a trovarmi a casamia, Grazia portando sempreun sacchetto con libri di nar-rativa italiana che dovevo leg-gere e controllava che legges-si. Lei mi ha fatto conoscerePaolo Volponi e Giovanni Giu-dici. In Lotta continua, inve-ce, fu fondamentale Alexan-der Langer: essendo figlio diuna terra storicamente di co-munit divise, si mostr mol-to interessato alla mia vicen-da personale e mi spinse a

    viaggiare in MedioOriente. A settembre esce, nellUni-versale Feltrinelli, con una

    sua nuova prefazione, unariedizione di Operai, il li-bro che lei scrisse nel 1988sullo sfaldamento della clas-seoperaia. Allepoca ci fuchilo prese come una provoca-zione e chi lo consider unaanalisi anticipatrice. Come

    nacque questo libro, che ef-fettivamentefuun poun ca-so?

    Se la sinistra rinunciava allatesi della centralit della Clas-se operaia (con la C maiusco-la), come classe generale delloStato, che liberando se stessalibera lumanit intera, alloraloperaio perdeva interesse,non era pi il tramite per laconquista del potere. Io noncredo che Operai fosse unana-lisi anticipatrice: ricordiamociche cera gi stata la marciadei quarantamila.No, fu un re-portage giornalistico, in aspet-tativa dallEspresso per sei me-si,girandofreneticamente sta-

    bilimenti industriali e comuni-toperaie intuttaItalia, venen-do aiutato da una persona cui

    sono rimasto sempre legato, ilsociologo e sindacalista BrunoManghi.

    Ma che tipo di lettore GadLerner: onnivoro? Famelico?Oppure uno che selezionaabilmente le sue letture?

    Intanto ho due piani di lettu-ra: per lavoro e per piacere.Anche per il mio lavoro televi-sivo,leggomolto. Iononmi de-

    dico alla regia, non sto in salamontaggio, ci che fa la diffe-

    renza tra Linfedele e altri talk-show che mi sforzo di prepa-rarmi leggendoquanti pi libriposso, per sfornare nuove ideee trattare nuovi problemi.Prendo furiosamente nota sulmargine di questi libri, che so-no tutti pasticciati e pieni diorecchiette.

    Venendo alle letture per pia-cere ci pu dire un libro cheassolutamente non avrebbepotuto non leggere? Il libroin cuisi riconosce?

    Una storia damore e di tene-bra, autobiografia di Amos Oz,uscito da Feltrinelli nel 2002,che integra come raramente si

    vede biografia e storia, vicen-daintimae vicende delmondo.Nessunoha saputo comelui te-nere insieme questi opposti.

    Cosa chegli riuscitasolospu-tando il rospo del suicidio disua madre, la prima volta chedecideva di parlarne. Dopodi-ch a 14 anni si rifugia nel kib-

    butz, ma deve arrivare a 70per tirar fuori tutto. Di segnoopposto, ma altrettanto poten-te nel tenere insieme i due ele-menti, storia personale e Sto-riapubblica, Viaggioal centrodella nottedi Cline.

    E un autore italiano?Una delle ragioni per cui ilmioprimogenitosi chiamaGiu-seppe La Storia della Moran-te.

    Invece, una scoperta?Un capolavoro letto di recen-te Migrazioni, dello scrittoreserboMils Cmnjanski, pubbli-cato da Adelphi, straordinariarappresentazione dei trasferi-menti di popoli e culture, dal-limpero degli Asburgo a quel-lo degli Zar, dove capisci comenascano e operino i nazionali-smi, ma anche pagine di inten-sa sensualit, delle donne ser-

    be, di cui senti tutta la carnali-t. Un capolavoro, ripeto, pococonosciuto.

    Lei come ci arrivato?Grazie aibuoniconsiglidi otti-miamici picoltidi me.

    Diario di letturaTuttolibri

    SABATO28 AGOSTO2010LASTAMPAVIII

    Le mille scintilledel mio ebraismo

    GraziaCherchimi hafatto conoscere Volponie Giudici, in LottaContinuafondamentalefu AlexanderLanger

    Miamadreamavala letteratura francese,perch franceseerala cultura del Libanodacui venivamo

    Lavita.GadLerner nato a Beirutnel1954. Estato vidirettorede LaStampa.Ha direttoil Tg1.Attualmente conduce,su La7,LInfedele.

    Leopere.Scintille (Feltrinelli) finalistaal Campiello e ha vinto ilpremioPavese(cerimonia domania Santo StefanoBelbo). Insettembre, daFeltirnelli,unariedizione diOperai.Il maestro cabbalista

    Vital, il suo esiliodelleanime, e i sogni,la loro interpretazione,e Freud prima di Freud

    Gad Lerner

    Linfedele