stars 'n' stripes n°14

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il periodico online per gli amanti della palla a spicchi d’oltre oceano FOCUS - Mavs, alla ricerca della felicità IL PERSONAGGIO - Al Harrington U CAN’T C ME - La rubrica irriverente di SNS Fonte foto: http://upload.wikimedia.org/wikipedia MADE IN ITALY - Pepsi Juvecaserta SOPHOMORE - I Nets ripartono da Lee e Lopez P P r r o o v v a a c c i i a a n n c c o o r r a a D D i i r r k k

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Il periodico on line per gli amanti della palla a spicchi d'oltre oceano

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il periodico online per gli amanti della palla a spicchi d’oltre oceano

FOCUS - Mavs, alla ricerca della felicità

IL PERSONAGGIO - Al Harrington

U CAN’T C ME - La rubrica irriverente di SNS

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MADE IN ITALY - Pepsi Juvecaserta

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Tutti i su e giù dellaTutti i su e giù dellapre-season Nbapre-season Nba

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Luoghi e news dai ritiriLuoghi e news dai ritiridelle squadre delle squadre

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L’intervista con una delleL’intervista con una dellevoci Sky: Alessandro Mamolivoci Sky: Alessandro MamoliFFFFAAAANNNNTTTTAAAABBBBAAAASSSSKKKKEEEETTTT SSSSNNNNSSSS

I consigli di Stars N StripesI consigli di Stars N Stripes

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Q u a l c h enumero fa

avevamo parlato di come il tito-lo del 2006 dei Miami Heat sirivelò nel giro di un paio dianni deleterio per le sorti dellastessa franchigia, vittima dicontratti onerosi e di giocatoriappagati dall’aver raggiunto ilmassimo traguardo. Figurarsiche cosa possa essere successoalla squadra che in quelleFinali uscì sconfitta dopo esse-re stata a un nonnulla dal 3-0.Si parla ovviamente dei DallasMavericks, che, in effetti, daallora hanno imboccato unastrada dissestata e piena di ostacoli che li ha portatipericolosamente verso il tracollo. Và infatti ricordatoche nel passato recente della franchigia di Mr.Cubannon c’è solo la sconfitta contro gli Heat ma anche laancora più clamorosa eliminazione al primo turno l’an-no successivo per mano dei Golden State Warriors, danumero uno assoluti della Nba e con Dirk Nowitzkifresco MVP della Lega. Quelle che di solito sono leindicazioni che ti fanno pensare che finalmente è

arrivato il tuo momento. Einvece…. Da lì in poi è stato ilcaos più totale. Intendiamoci,la squadra ha sempre terminatocon record che fanno invidia apiù di metà della Lega, madando sempre l’impressione,non essendo riuscita a compie-re l’ultimo decisivo passo, diessersi afflosciata su se stessa edi sopravvivere in un limbo cheti tiene a metà tra la squadra dafondo classifica e quella che afine anno festeggia. E il che èforse la cosa più frustrante ditutte. Va da sé che la stagione2009/2010 deve essere quella

del rilancio effettivo. Deve arrivare un segnale forte, unastagione solida e l’obiettivo deve essere quello di esserein campo ancora a maggio con un ruolo, se non da pro-tagonista assoluta, almeno da pericolosa outsider, cosìda ridare credibilità e morale a tutto l’ambiente. Per farequesto, come ogni estate, il vulcanico presidente Mark

Il compito dell’estate è stato svolto ameraviglia: tenere Jason Kidd nel Texas,poi tutto il resto a partire da Marion

Tante conferme,Tante conferme,ma anche novitàma anche novità

DIDI

NNICOLÒICOLÒ FFIUMIIUMI

TTTTuuuuttttttttiiii ggggllll iiii aaaallllttttrrrriiii nnnnuuuummmmeeeerrrriiii llll iiii ppppooootttteeeetttteeee ttttrrrroooovvvvaaaarrrreeee qqqquuuuiiii::::hhhhttttttttpppp::::////////iiiissssssssuuuuuuuu....ccccoooommmm////ttttoooorrrrmmmmeeeennnnttttoooo

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Fonte foto: www.ning.com Fonte foto: www.flickr.com

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Cuban non è stato con le mani in mano. Dapprima con-fermando il posto in cabina di comando a Jason Kidd,mossa che in realtà ha suscitato qualche critica vistal’età del giocatore e le sue prestazioni che ultimamentestanno andando in calare, poi mettendo le mani suShawn Marion, giocatore che vuole tornare ai fasti diPhoenix dopo un anno e mezzo di assoluto anonimatotra Miami e Toronto. E’ stato così lasciato libero permotivi salariali Brandon Bass, che dalla panchina erauno dei punti di forza della squadra, accasatosi subito aOrlando. Giocatore che a livello di numeri è semprestato molto solido, ma che come comprensione delgioco ha sempre lasciato qualche dubbio. Via ancheJerry Stackhouse con il suo contratto appioppato ai soli-ti Memphis Grizzlies, che in contropartita hanno spedi-to Greg Buckner, di ritorno in queste lande ma subitorilasciato. Nell’operazione che ha portato Marion a

vestire la canotta dei Mavs sono finiti in Canada AntoineWright e Devean George (poi andato a Golden State),giocatori marginali, con Kris Humphries e NathanJawai a fare il percorso inverso. Per completare unroster come al solito chilometrico sono stati ingaggiatidal mercato dei free agent anche Drew Gooden, TimThomas, Quinton Ross e in queste ultime ore ancheJake Vohskul. Come si intuisce le frecce all’arco dicoach Carlisle sono parecchie, ma da qui a dire che l’exallenatore dei Pistons riuscirà ad utilizzarle tutte effi-centemente il passo è parecchio lungo. Anche perchésembrano esserci diverse lacune nella rosa di giocatorisotto contratto. Ma andiamo con odrinde, partendo daipunti fermi. Ovviamente il primo, colui da cui tutto eparte e con cui tutto finisce, è Dirk Nowitzki. Il tedescoè ormai una superstar affermata del mondo NBA, haaccumulato abbastanza esperienza per essere l’uomo

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Fonte foto: http://bleacherreport.com

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affidabile da cui andare nei momenti caldi delle partite.E’ così da tempo a Dallas e questa stagione non faràeccezione. A mettere in circolo i cavalli del motore deiMavs sarà invece Jason Kidd, come detto confermato(per 3 anni) al timone della squadra. Nell’ultima stagio-ne ha dato segnali di cedimento fisico e in alcuni aspettidel suo gioco, ma nei playoffs è stato comunque ingrado di offrire prestazioni di livello e comunque rima-ne un passatore fantastico, che sa condurre il contropie-de come nessun altro, e quest’anno con Marion ce nesaranno da condurre, e quindi almeno per un'altra sta-gione ci si attende di vederlo ancora efficace a livelli

medio-alti. Il terzo punto fermo, idolo dell’AmericanAirlines Center, viene dalla panchina e ha il nome diJason Terry. Fresco di titolo di Sesto Uomo dell’annoconquistato a 19,6 punti di media in 33 minuti, il Jetcontinuerà a fare quello che sa fare meglio. Entrare apartita in corso e con i suoi tiri e le sue accelerazioniincendiare l’incontro, cercando di creare break a favoredi Dallas. Fin qui, insomma, niente di nuovo. Tre gioca-tori che sono a Dallas da tempo e che rappresenterannolo zoccolo duro della squadra nuovamente in questa sta-gione. Qui si va a inserire il discorso su Josh Howard.Giocatore che con la casacca bianco-blù non è mai riu-scito a completare la propria crescita cestistica, vuoi per

Fonte foto: http://www.dallasnews.com

Fonte foto: http://www.airhogsbaseball.com

Fonte foto: http://chi-ball.com

Fonte foto: http://dealbreaker.com

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intemperie comportamentali vuoi per infortuni vari chene hanno complicato il cammino. Giocatore e societàdue anni fa erano arrivati ai ferri corti, anzi cortissimi, ela cessione sembrava certa. Ma, per un motivo o per unaltro, non si arrivò alla separazione. E ora il front officedella squadra si ritrova lui accoppiato a un giocatoreche in campo, per quando sia diverso da vedere e cometendenze, rischia di essere un suo doppione comeShawn Marion. La domanda è: sarà una convivenza o èsolo il preludio a quella separazione che in questi ultimidue anni non si è consumata? Difficile da dirsi. Howardrimane comunque un grande giocatore, dotato di tagliafisica, tiro dalla media, capacità di attaccare dal palleg-gio e ancora nel pieno della propria carriera (ha 29anni). Marion, invece, appare nella fase calante dellapropria carriera, ha due anni in più e nella testa di moltic’è il pensiero che le cose mirabolanti fatte vedere aPhoenix siano più farina del sacco di Steve Nash chesua. A ben vedere Marion potrebbe entrare nella rotazio-ne dei lunghi che comprende oltre a Nowitzki, ancheDampier, Gooden, Humphries e James Singletonlasciando così a Howard lo spazio di evoluire nello spotdi ala piccola, eventualmente potendo sostituirlo. Loscenario perfetto per Carlisle sarebbe recuperare apieno Howard e Marion riuscendoli a fare interagire sulcampo, garantendosi così l’apporto di una coppia di gio-catori dalle doti tecnico-fisiche decisamente notevoli.Poi cominciano le zone d’ombra, che somigliano sini-stramente a quelle degli scorsi anni. Intanto, permane il“buco” nel ruolo di guardia. Ancora una volta in quintet-to ci sarà un giocatore che sarà più un riempitivo dellospot che una reale opzione per la squadra. Per ora stan-no lottando per ottenere il posto Quinton Ross e Matt

Carroll. Il primo è uno specialista difensivo che ha datoil meglio nei Los Angeles Clippers che qualche anno faarrivarono fino alle Semifinali di Conference a Ovest,ma sempre giocando un numero non elevato di minuti econ il compito di prendersi cura dell’attaccante più peri-coloso. Il secondo ha maggiori capacità offensive, speciecome tiratore. Anche lui può dare 15, massimo 20 minu-ti, ma per ambire a certi traguardi non è il massimo.L’idea, comunque, è sempre quella di avere in campoTerry nei momenti decisivi, magari con un quintetto ati-pico, con Howard da 3, Marion da 4 e Nowitzki da 5. Eproprio sotto canestro c’è il secondo vuoto, anche se vàriconosciuto che la società ha lavorato per provare aporre un rimedio. Erik Dampier sarà ancora il centrotitolare, ma da lui ormai si sa cosa attendersi. E quelqualcosa non è moltissimo, specie se rapportato al fisicoe al potenziale di cui disporrebbe l’ex Warriors, cheinvece si è ormai adattato a un ruolo marginale, in cuiporta alla causa qualche punto, affiancato a rimbalzi epresenza difensiva in dosi non certo massicce. Dal mer-cato, però, è arrivato Drew Gooden. Giocatore più diqualità che di quantità, con mani morbide che porta indote un tiro dalla media pungente e un po’ di presenzaextra a rimbalzo, pur non essendo uno specialista. Dallasua c’è anche l’esperienza maturata l’ultimo anno nellefila dei San Antonio Spurs, squadra dotata di un sistemache spesso permette ai propri giocatori di migliorarsipiù di quanto non abbiano fatto fino a quel momento.Attenzione anche a Kris Humphries e James Singletonche vanno idealmente a rimpiazzare la dose di energiache portava Brandon Bass. Non sono giocatori di rilie-vo, ma il loro contributo alla lunga potrebbe pagaredividendi.

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All’epoca della sua militanza nei New Jersey Nets,Jason Kidd dava vita, assieme a Kenyon Martin eRichard Jefferson, a quello che i media locali aveva-

no ridefinito come “Fliyn’ Circus” per le giocate adalto tasso spettacolare che due atleti del calibro diJefferson e Martin mettevano in scena ispirati dai

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passaggi al bacio, specie in campo aperto, di Kidd. Esubito dopo cominciò ad evoluire, questa volta aPhoenix, ad altezze proibite ai comuni mortali, ispi-rato da Steve Nash e dal gioco di Mike D’Antoni,Shawn Marion, che mise assieme statistiche pazze-sche in quegli anni, meritandosi la fama di giocatoredi alto livello che ha accompagnato il suo arrivo inTexas, dopo una serie di annate terminate con tantis-sime vittorie anche se mai culminate con la vittoriafinale. La domanda che i tifosi dei Mavs si pongono

ora è: potranno Marion e Kidd, che di recente sonosembrati solo le copie sbiadite dei giocatori di cuisopra, formare una nouva coppia ad alto tasso diadrenalina, spettacolo e, sperano i fans, vittorie?Dal draft di giugno, i Dallas Mavericks sono tornati acasa con il playmaker francese, ex Cholet, RodrigueBeaubois. Giocatore che aveva un ottima reputazionepresso gli scouts americani, dotato di ottime dotiatletiche, anche se ancora molto grezzo e con un tirotutto da costruire. La dirigenza Texana lo ha voluto

LE STATISTICHE DI JASON KIDD

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LE STATISTICHE DI SHAWN MARION

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COSI ‘THE MATRIX’ NEI PLAYOFF

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subito dalla propria parte dell’oceano per metterlo inapprendistato alle spalle di Jason Kidd. Anche perchéal momento, dietro a JK, è lui l’unico playmaker diruolo. Certo, nelle gerarchie Jason Terry avrà minutisia come guardia che come play e la prima alternati-va a Kidd è lui, ma il Jet è una combo guard, e non

certo un play nel vero senso della parola. Beauboispotrà imparare il mestire dal migliore, partendo daun buon punto, visto che come vocazione è più unplay di rottura che d’ordine e dunque le doti di contr-piedista di Kidd saranno succulento materiale di stu-dio per il ragazzo. Che intanto ha cominciato adassaggiare il mondo NBA nelle prime gare di presea-son, togliendosi anche la soddisfazione di realizzare14 punti in 21 minuti contro i Wizards.

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E’ stata un’estate decisamente diver-sa dalle solite quella che ha vissutaWunder Dirk. Se, infatti, la normaera trasferirsi nel VecchioContinente per partecipare a qual-che manifestazione internazionalecon la rappresentativa tedesca, que-sta volta l’asso dei Mavs è statoimpegnato in faccende molto diver-se. Ha fatto il giro del mondo, infat-ti, la notizia della donna, CristalTaylor che poi si è scoperto averdenunciato almeno 10 nomi diversinegli anni passati, che ha ammessodi essere incinta di un figlio il cuipadre sarebbe proprio Dirk. Tutta lastoria ha assunto toni grotteschi quando la Taylor è stata arresta-ta a casa di Nowitzki per non aver pagato un conto da 10 miladollari a un dentista nel 2006. Si è così venuto a scoprire che la

donna era un’artista delle truffe eche il suo passato era pieno dioperazione del genere volte a rag-girare qualche sprovveduto, salvointascarsi cospicue somme didenaro. Al momento la donna, chesostiene che comunque il suo rap-porto con Nowitzki non fosse unabufala e che i due addirittura sisarebbero dovuti sposare proprioin estate, deve scontare una penadi 5 anni di detenzione per averviolato i termini della libertà vigi-lata nello stato del Missouri. Sirimane, comunque, in attesa deltest di paternità per verificare che

sia effettivamente il padre del bambino, anche se va detto che, incaso di paternità, Nowitzki ha affermato di volere la custodiaesclusiva del pargolo.

Dopo le delusioni sul campo, il finale di stagione scorso ha offerto delusioni anche

dal punto di vista personale

L’estate tormentataL’estate tormentatadi Dirk Nowitzkidi Dirk Nowitzki

Fonte foto: http://upload.wikimedia.org/wikipedia

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Fonte foto: http://chattahbox.com

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Dallas Mavericks depth chart

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Anno 1997 appren-dista presso l’uffi-cio del senatore del

New Jersey Richard Codey (che forsesarà ricordato un milione di volte in piùper avergli dato un lavoro rispetto adaltri colleghi immischiati all’interno dellajungla della politica americana ndr).Cantante di musical negli anni di HighSchool partecipando all’evento teatrale‘Annie get your Gun’ dove addiritturaconta ancora una specie di record vistoche da solo intrattenne il pubblico pre-

sente nella classica palestra della scuolaper ben cinque assoli vocali. Prestazionicanore che bissate qualche anno piùtardi quando insieme a Rosie O’Donnel eall’interno dello show della stessa presen-tatrice (davanti alle telecamere televisivequesta volta come membro della squadraAll America di basket ndr) si è cimentatoin Anything you can do ottenendo ancorauna volta un successo niente male. Uncuore grande come una capanna e sem-pre impegnato nel sociale specialmentenei confronti di chi è stato vittima di

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abusi, di crudeltà anche da parte della vita, povertà equant’altro in quella che lui stesso ha sempre definito‘casa’: il New Jersey. Impegno trasformato in unafondazione no profit la ‘Al Harrington Foundation’ (ilcui scopo è quello di sensibilizzare l’opinione pubbli-ca verso un problema come quello di ragazzi arischio oltre ad incoraggiare gli stessi a continuare alottare nella vita offrendo loro anche un’istruzioneper poter poi emergere ndr) e in tantissime presenzein attività nel sociale in tutte le città in cui il suonome è stato protagonista. Insomma alla fine cosa neè uscito fuori: una vita da politico? Una vita ‘no pro-fit’ interamente impegnata nelle lotte contro i soprusinei confronti di bambini? Una carriera da cantante?Assolutamente no. Quello che ne è uscito fuori daquel ragazzone di oltre 2 metri nato in California macresciuto come figlio putativo del New Jersey, è unacarriera da giocatore di basket. Già perché in mezzoo se vogliamo prima e dopo di tutto quanto appenascritto, Al Harrington indossava canotta e pantalonci-ni per correre da una parte a all’altra di un campo dabasket mostrando a tutti il suo talento. Ma quando siparla di lui non si può vedere l’una senza l’altra facciadi uno dei personaggi più interessanti del mondoNba. Un personaggio entrato in punta di piedi e soloperché ha deciso di saltare, tempo addietro, un picco-lo particolare chiamato ‘college’ per tuffarsi piena-mente all’interno di quello più ‘verde’ e più ‘prolifico’del professionismo. Un personaggio che ha faticato a

Fonte foto: http://media.photobucket.com

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venir fuori, ma che anno dopo anno è riuscito a mettere latesta fuori da un sacco di nome ‘high schooler’ e dal quale soloin pochi hanno avuto il coraggio, la forza e la tenacia di mette-re fuori la testa. Una testa che attualmente indossa una fasciaarancione per buona parte della sua giornata. Quella antisudore che in palestra e in partita al Madison Square Gardenmette immancabilmente rientrando all’interno del club degliamanti della fascetta di questo sport. Apprendista politico,cantante e impegni sociali chi è realmente Albert ‘AlHarrington. Lungo di professione, tutto fare come segni parti-colari all’interno della carta di identità cestistica di uno deipochi emblemi di quello che dall’altra parte dell’oceano chia-mano ‘all round’. Capirlo è molto facile: 2,06 centimetri dialtezza, fisico che potrebbe competere con quello dei bronzi diRiace e un bagaglio tecnico davvero non indifferente vicino acanestro. Indizi che portano da una sola parte: powerforward. Anche. Anche perché le doti di cui sopra erano giàaccennate quando a St. Patricks fece impazzire i tanti scoutdei College accorsi nel New Jersey per poter ammirare unlungo poliedrico come poche volte era capitato di ammirarefino a quel momento, sono sensibilmente aumentate nel corsodegli anni. Un ‘range’ di tiro che pian piano è arretrato sempre

di più passando prima dalla media per poi arrivare in tempi adir poco brevissimi a dietro al linea dei tre punti. Un piccoloparticolare che in più di un’occasione l’ha portato ad essereimpiegato come ultimo dei tre esterni di un backcourt in que-sto modo di alto livello e fisicità. Al power forward di prima siaggiunge anche la small forward e per alcuni potrebbe anchebastare. Ma la svolta cestistica di Harrington facendone davve-ro un giocatore a 360° è arrivata definitivamente (visto che ilsentore che l’Al Harrington di oggi fosse un qualcosa di prono-sticabile anche durante i suoi anni di gavetta in quel diIndianapolis con la maglia dei Pacers ma soprattutto durantela sua prima vera esperienza da stella Nba con la maglia degliAtlanta Hawks ndr) quando penna in una mano e l’altra cheteneva un foglio che conteneva tanto di quel scritto che perleggerlo ci sarebbero voluti un paio di giorni buoni, mise lasua firma sul contratto che lo legava ai Warriors di DonNelson. Nella città della Baia altro che small forward, altroche power forward, Harrington venne catapultato all’internodell’area colorata con un ruolo ben preciso: fare il centro.D’accordo che la concezione di Nelson su quelli che sono alcu-ni ruoli in campo è del tutto rivedibile, ma sullo scacchiere enello starting five dell’ex coach dei Mavericks il nome del

LA CARRIERA IN NUMERI DI AL HARRIGTON

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natio della California c’era la lettera ‘C’ che contrassegna ilpivot. Un ruolo del tutto nuovo in parte. Già perché quello checambiava nella vita cestistica del ragazzone cresciuto ed emer-so nell’Indiana era in difesa visto che il dirimpettaio non sem-pre era un giocatore mobile, non altissimo come lui e avvezzoai tiri dalla media distanza. Spinte, ‘culate’ sgomitate perprendere un rimbalzo e qualche gocciolina di sudore di tropponella propria metà campo. Certo so quello che in molti potreb-bero pensare: difesa in un sistema come quello di Don Nelson?Effettivamente non è che quella difensiva del nelson padre èuna tattica o una concezione molto di moda, ma fatto sta chein 48’ momenti come quelli descritti un attimo fa sono statiall’ordine del giorno in più di un’occasione. Un piccolo pegnoda appagare, insomma, per avere poi dall’altra parte delcampo un giocatore che punisse sistematicamente la difesa suipick and roll, sui pick and pop con tiro dalla distanza oltre apunire le scelte degli avversari di tenere un lungo statico, uncorpaccione d’area tanto per intenderci, con fulminee parten-ze in palleggio degne di un esterno puro. Tutte qualità cheavrebbero fatto fare dei salti di gioia al suo allenatore attualese non fosse per il fatto che Harrington a New York c’è arriva-to quasi per caso, ovvero nell’operazione di smobilitazionemessa in piedi proprio da Mike D’Antoni e Donnie Walsh e chenel particolare ha portato Jamal Crawford a Golden State pro-prio in cambio di colui che potrebbe anche essere il prototipodel lungo ideale per l’ex giocatore dell’Olimpia Milano e alle-natore della Benetton Treviso. Venti i punti di media nellascorsa stagione con 6 rimbalzi abbondanti. Un fatturato nien-te male per un giocatore che comunque si porta dietro unsalario non certo da ultimo arrivato nella Nba. Va oltre i 10milioni di presidenti spirati il ‘pay-check’ dell’ex Warriors econtratto in scadenza in una data, il 2010, che ultimamente è

sinonimo di due cose: Lebron James e appunto New YorkKnicks. Vederlo ancora nella ‘Grande Mela’ la prossima stagio-ne? Rinnovo contrattuale a cifre ridimensionate in modo taleda prendere parte ad un progetto in rampa di lancio comequello che vogliono mettere su a New York al fianco di unallenatore che comunque nonostante tutto lo stima? Tuttedomande difficili e a cui dare una risposta in questo momentoè praticamente impossibile. L’unico che potrebbe darne diprecise, fungendo da ‘Nostradamus’, è tale Lebron James chetra l’altro al momento con i Knicks e New York c’entra davve-ro poco se non per bocca dei giornali e dei media della ‘BigApple’ nella continua ricerca di notizie su un possibile trasferi-mento di LBJ a New York. Solo se Lebron decidesse in antici-po il suo destino, quello di un giocatore come Harrington(terzo più pagato della franchigia blu arancio dietro a LarryHughes e Eddy Curry anche loro però in scadenza nella pros-sima estate con 13 e 10 milioni di dollari ndr) potrebbe esseredeciso e magari già altrove. Ma siccome un vecchio proverbiodiceva: “Con i se e con i ma la storia non si fa” è inutile fanta-sticare, è inutile pensare al futuro, a quello che al momentonon è nemmeno plausibilmente immaginabile, ed è invece,meglio concentrarsi sul presente. Un presente in cuiHarrington sarà ancora una delle pietre miliari dei Knicks diD’Antoni. Un giocatore a cui la stampa locale ha letteralmenteaffibbiato (chissà se con voglia vista la pressione che solo lastampa newyorkese sa mettere su di un atleta ndr) il ruolo dileader della prossima spedizione dei Knicks.«Il mio ‘provino’ per lui dopo la scorsa stagione è ormai finito.Il coach sa quello che sono capace o no di fare su di un campoda basket, ma credo che ora voglia vedere se sono in grado diguidare questa squadra dal punto di vista della leadership.Questa è la sfida che mi sono prefisso per la prossima stagio-

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ne, guidare questi ragazzi a giocare ad un livello pienamentesuperiore».Parole inequivocabili, cosi come inequivocabile è stato il rap-porto tra D’Antoni e lo stesso Harrington che con una metafo-ra lo si può definire come il traffico che attanaglia la cittàdella Grande Mela. E’ partito, bloccato, paralizzato, a volte insensi differenti, ma alla fine si è arrivati lo stesso al capolinea.Un capolinea che per il giocatore potrebbe trasformarsi addi-rittura come un trampolino di lancio visto che con il contrattoin scadenza (la gran parte dei soldi potrebbero poi essere uti-lizzati per arrivare a Lebron ndr) quella che si appresta ad ini-ziare potrebbe essere la stagione della definitiva consacrazio-ne in maglia Knicks.«Io vivo un sogno tutti i giorni da quando sono a New York,visto che ho sempre voluto essere un leader. So che adesso èancora presto per parlarne ma mi piacerebbe girarmi indietroil prossimo anno e pensare che io ero presente quando questasocietà ha posto le prime pietre della rinascita».Ed allora tutto passerà per la prossima stagione, dal suo pros-simo modo di porsi in campo e fuori, anche se da quest’ultimopunto di vista dei passi in avanti li ha compiuti fittando già daora una casa a Denver per il giorno del ringraziamento checapita durante il tour ad Ovest della squadra in modo tale dapassare un giorno importante con la squadra, alcune madri efamiliari con lo scopo di diventare sempre di più un gruppounito e solido.«Se riusciamo a stringere rapporto fuori dal campo, dentro ilcampo tutto diventerà più facile nella prossima stagione».

Ma i rapporti stretti con i compagni di squadra non sarannocerto gli unici che lo aiuteranno o gli unici rimedi cheHarrington ha preso per far colpo sul suo attuale allenatore.Palestra e più di qualche chilo di muscoli in più rispetto alpassato e un’estate passata in palestra. Questa la ricetta chel’ex Golden State ha deciso di seguire per migliorare le sueprestazioni e magari tenere ancora di più botta sotto le pancein fase difensiva prima ancora che offensiva dove la sua agi-lità, a quanto pare rimasta del tutto intatta, fungerà ancora daago della bilancia. «Non ho mai lavorato cosi tanto durante l’estate in tutta lamia carriera. Quest’anno però ho deciso che era arrivato iltempo di iniziare a fare un lavoro specifico per uno scopo spe-cifico. Riguardando alcuni momenti chiave della passata sta-gione ho notato come nei finali di partita il mio copro nonrispondeva a quelli che erano gli impulsi della mia mente. Erostanco. Arrivare lucido e con ancora energia in corpo nel fina-le di partita quando la squadra e i compagni hanno bisogno dime, è il mio obiettivo, oltre ad essere il nuovo leader deiKnicks. Se sono pronto? Certamente».Insomma sfida lanciata non solo ai media, ma a tutta la comu-nità cestistica newyorkese dal ragazzo del New Jersey e se poidalla tua hai anche l’appoggio del presidente della squadra(Donnie Walsh ndr) allora il tutto potrebbe anche diventartipiù facile da realizzare.«La leadership non è una cosa che si da – ha commentatoWalsh in un’intervista -. E’ un qualcosa che i tuoi compagnipercepiscono dal campo per quello che fai e credo che Alpossa avere questo tipo di atteggiamento e di ruolo nellanuova squadra».

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Sul parquet ha la faccia e l'espressione daduro, fuori dal campo un uomo ricco di

valore e amore per i bambiniIl tutto è nato nel 2007. Due anni fa ha la sua voglia di aiutare lagente o per chi lui stesso ritiene meno fortunate. Aiuto arrivato attra-verso la costituzione di una fondazione senza scopo di lucro con ilchiaro intento di fornire istruzione e arricchire di opportunità la vitedi coloro che sono stati vittima, cosi come dicevamo in precedenza,di povertà, abusi o maltrattamenti o malattia. Dove? Ovviamente ilNew Jersey, ovvero la città che lui stesso ha vissuto per tanti anni puressendo stato concepito in California. Un’attività che lo stesso gioca-tore svolge in concerto con altre fondazioni, con i media e anche conla città del New Jersey con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pub-blica nei confronti di una realtà, quella dei bambini a rischio, inmodo tale da offrire loro più possibilità di una vita migliore. Ma ilNew Jersey non è stato certo l’unico stato ‘colpito’ dalla bontà diHarrington. Dal suo arrivo ai Warriors, infatti, il suo nome è statosempre quello più attivo e quello più importante nel cosiddetto pro-gramma ‘Nba Cares’ e non solo. Il suo nome è stato sempre in primalinea quando si è trattato di aiutare la comunità della Baia. Presenzaad eventi per la raccolta di cibo per i senza tetto o famiglie bisognose(ha organizzato anche un evento ‘Feed The Children’, fornendo cibo eper l'igiene a più di 1.000 famiglie. Ha partecipato a diverse manife-stazioni di sensibilizzazione della comunità, compresa una visita allaMartin Luther King Elementary School. Sempre nel 2007 come rico-noscimento dei suoi sforzi per la comunità ha ricevuto il premio NBACommunity Assist Award), ha praticamente messo il suo portafogli adisposizione di alcuni bambini proprio a New York, ma quando eraancora a Golden State, all’interno della Nba Store, oltre alla parteci-pazione come testimonial al Kaiser Permanente's Get Fit Programmoltre che rappresentante del Amazing Food Detective e cioè program-mi volti a dimostrare l’importanza della corretta alimentazione e fit-ness nei bambini. Tra le tante cose, poi, anche la violenza, visto chelo stesso Harrington, sempre ad Oackland, ha preso parte ad unasorta di tavola rotonda contro la violenza nel programma OaklandTech High School. Insomma se all’apparenza può sembrare un ‘catti-vo’, basta scavare per scoprire che si tratta di un bonaccione.

Fonte foto: http://www.unlockedsports.com

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‘Face to Face’L’uomo, il basket, il giocatore

e l’America: Alessandro MamoliLL''UUOOMMOO AALLEESSSSAANNDDRROO MMAAMMOOLLII

PPeerrcchhéé hhaaii sscceellttoo ddii sseegguuiirree ii llbbaasskkeett?? «E’ più corretto dire che il basket ha scelto me. E’ uncolpo di fulmine, che poi diventa ossessione e infinedipendenza. Una droga che fortunatamente in questocaso, non nuoce gravemente alla salute».UUnn aaggggeettttiivvoo ppeerr ddeessccrriivveerrttii??«Creativo».UUnn lliibbrroo ddaa ccoonnssiigglliiaarree?? «Non avendo molto tempo a disposizione, tutto quelloche leggo è sul basket. Non ho un favorito ma ti dico“Blue Blood” che racconta la storia della rivalità traCarolina e Duke e “When march went mad”, l’ ultimoche ho letto, di Seth Davis sulla storia della partitache ha cambiato per sempre la visibilità del CollegeBasket : la finale Ncaa del 1979». LL’’eevveennttoo ssttoorriiccoo ppiiùù iimmppoorrttaannttee ddaall ttuuoo ppuunnttoo ddiivviissttaa...... «Storico vero …troppi ma scelgo lo sbarco sulla luna.Storico cestistico, la finale NCAA del 1966».UUnn ffiillmm cchhee hhaa sseeggnnaattoo llaa ttuuaa vviittaa??«La ricerca della felicità con Will Smith»LLaa ccoolloonnnnaa ssoonnoorraa ddeellllaa ttuuaa vviittaa??

«Glory Road»QQuuaannttee lliinngguuee ppaarrllii??«Inglese e italiano».IIoo ssoonnoo ccaasseerrttaannoo,, ddiimmmmii llaa pprriimmaa ppaarroollaa cchhee ttii vviieenneeiinn mmeennttee……«Nando Gentile»CCoommee ttee llaa ccaavvii ccoonn iill ccaasseerrttaannoo??«Malino direi …. Ma mi diverto da morire ad ascoltar-lo».TTii ppiiaaccee iill bbaasskkeett ddeell 22000099??«Mi piace quello giocato bene. Il basket di Siena, delPana, delle squadre di Messina. Ma non necessaria-mente quello vincente. Il mio preferito ad esempio è ilsistema di D’Antoni che fino ad oggi, almeno inAmerica, non si è ancora dimostrato vincente».LLaa ssqquuaaddrraa ddeeii ssooggnnii?? «In Italia e in Europa La Tracer del 1987, in America iBulls dell’ era Jordan e ovviamente l’ unico vero DreamTeam, quello del 1992». IIll cceessttiissttaa pprreeffeerriittoo......«Di sempre Michael Jordan, oggi son troppi….»LL’’aattlleettaa pprreeffeerriittoo......«Di sempre Michael Jordan, oggi Usain Bolt»LLaa ppaarrttiittaa iinnddiimmeennttiiccaabbiillee......«Tracer–Aris la rimonta del -31 del 1986. La vidi sul

DIDI

DDOMENICOOMENICO PPEZZELLAEZZELLA

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posto. Arrivai al palazzo alle 15, cinque ore primadella partita. Prima di uscire di casa mi girai verso miopadre e gli dissi : “Vedrai che ce la facciamo”».MMeegglliioo llaa NNbbaa oo ll’’IIttaalliiaa??«NBA per qualità, organizzazione e spettacolo».QQuuaannttoo èè iimmppoorrttaannttee lloo ssppeettttaaccoolloo nneellllaa ppaallllaaccaanneessttrroo??«Molto, ma lo sono ancor di più l’ organizzazione, laprogrammazione e il rispetto delle regole, fondamen-tali per dare credibilità a questo splendido sport».DDoommaannddaa nnuummeerroo 1177,, sseeii ssccaarraammaannttiiccoo??«Oggi mediamente, quando giocavo ero ossessionato».GGllii UU22 ccaannttaannoo ‘‘ttaakkee uurr pprriiddee’’,, ppuuòò eesssseerree iill mmoottttooddeellllaa vviittaa ddii AAlleessssaannddrroo MMaammoollii??«Preferisco “I love this game”».

AALLEESSSSAANNDDRROO MMAAMMOOLLII EE IILL BBAASSKKEETT GGIIOOCCAATTOO

IIll ttuuoo pprriimmoo rriiccoorrddoo ddeellllaa ppaallllaa aa ssppiicccchhii??«A 6/7 anni, i corsi di minibasket alla scuola elementa-re».LLaa pprriimmaa ccoossaa cchhee ttii ddiisssseerroo qquuaannddoo ddiicceessttii cchhee ttii ppiiaa--cceevvaa iill bbaasskkeett??«In realtà non lo dissi mai. Cominciai e basta….»LLaa ggiiooiiaa ppiiùù ggrraannddee cchhee ttii hhaa ddaattoo iill bbaasskkeett??

«Qui occuperei troppo spazio. Una gioia soltanto nonc’è. Sono 1000».LLaa ppeerrssoonnaa ppiiùù iimmppoorrttaannttee cchhee ttii hhaa rreeggaallaattoo iill bbaasskkeett??«Uno dei miei primi allenatori alle giovanili, Alberto,lui mi fece davvero appassionare. Poi Marco Crespi,mi ha insegnato tutto quello che sapevo fare incampo».CC’’hhaaii mmaaii rriimmoorrcchhiiaattoo qquuaallcchhee rraaggaazzzzaa ccoonn iill bbaasskkeett?? «No , non sono mai stato così famoso».CChhee ppoossttoo ee cchhee rruuoolloo ooccccuuppaa iill bbaasskkeett iittaalliiaannoo nneellllaattuuaa vviittaa??«Fa parte del mio lavoro».CCoomm’’eerrii ddaa ggiiooccaattoorree??«Una guardia tiratrice, con un tiro da fuori micidiale.Nelle giovanili facevo solo quello , uno specialista, poiho ampliato il mio modo di giocare. Nel 1996 ad esem-pio nella mia stagione ad Orvieto, finii primo nellaclassifica degli assist del girone».LLaa ppaarrttiittaa ppiiùù iimmppoorrttaannttee cchhee hhaaii vviinnttoo??«Una gara a Casale Monferrato quando giocavo inserie C per Novara, fu decisiva per vincere il campio-nato la settimana dopo».QQuueellllaa cchhee hhaaii ppeerrssoo??«Una finale interzona nella categoria ragazzi.

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Perdemmo dopo due supplementari. Fu l’ inizio dellamaledizione del gruppo dei ’73 di Milano.Raccogliemmo sempre molto meno di quello cheavremmo meritato».LLaa ccoossaa cchhee ttii ddiicceevvaannoo sseemmpprree ddaa ggiiooccaattoorree??«I miei allenatori ?? Difendi ! I miei compagni : “Tira!»CC’’èè mmaaii ssttaattoo uunnoo ssffoottttòò ddaa ppaarrttee ddeeii ttiiffoossii aavvvveerrssaarrii??«Nelle minors diverse volte…»UUnn mmiinnuuttoo ppeerr ssppiieeggaarrccii ppeerrcchhéé aaddeessssoo sseeii ddiieettrroo uunnaassccrriivvaanniiaa ee nnoonn ppiiùù ssuu ddii uunn ccaammppoo ddaa bbaasskkeett??«Perché sul campo non facevo più canestro (ride)…»

AALLEESSSSAANNDDRROO MMAAMMOOLLII EEDD IILL GGIIOORRNNAALLIISSMMOO

TTii rriiccoorrddii iill pprriimmoo aarrttiiccoolloo cchhee hhaaii ssccrriittttoo??«A livello amatoriale ho cominciato col College, FinalFour. A Sky fu un pezzo sul ritiro della maglia di JohnStockton».TTeelleeccrroonniissttaa SSkkyy…………..sseeii rriiccccoo??«Se intendi economicamente, assolutamente no.Siamo semplici giornalisti, non divi del cinema.

Umanamente e professionalmente sono un miliarda-rio».CCoommee hhaa iinniizziiaattoo AAlleessssaannddrroo MMaammoollii??«Per caso, come tanti che fanno questo mestiere,soprattutto se ci arrivano tardi. Nella prima parte dellamia vita mi sono dedicato alla pratica del basket edunque al giornalismo sono arrivato dopo altri. Mafondamentalmente per passione, amore nei confrontidi questo sport meraviglioso».UUnn mmiinnuuttoo ddii tteemmppoo ppeerr ssppiieeggaarrccii ccoommee ee qquuaannddoo ttii èèvveennuuttaa ll’’iiddeeaa ddii ffaarree qquueessttoo llaavvoorroo??«Ripeto, è stato casuale. Un colloquio, un’ idea. Il pen-siero di poter essere l’ uomo giusto al momento giusto.Ma senza Paola Ellisse probabilmente oggi mi stareiancora trascinando su qualche campo delle minorscon mal di schiena e caviglie doloranti».PPeerrcchhéé llaa ttvv??Per caso anche qui. La spinta arriva dal basket, poi sefinisci in Tv, giornali, internet, è solo un caso. Anchese devo dirti che nel mio passato ci sono 10 anni divita nell’ intrattenimento. La prima volta che mi sonotrovato a Sky, parlare a un microfono mi sembrava la

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cosa più naturale del mondo».CCiinnqquuee ppeerr ddeessccrriivveerree FFllaavviioo TTrraannqquuiilllloo……«Perfezionista, professionale, istruttivo, stimolante,innovativo».CCiinnqquuee ppeerr FFeeddeerriiccoo BBuuffffaa……«Geniale, inimitabile, unico, professionale, milanista».IIll pprriimmoo aanneeddddoottoo cchhee ttii vviieennee iinn mmeennttee ppeennssaannddoo aaiittuuooii vviiaaggggii nneeggllii SSttaatteess ppeerr ll’’NNbbaa??«Estate del 2001. Mi ero appena sposato, era l’ epocadella dinastia Lakers. Facendo finta di niente con miamoglie, piazzai la tappa di Los Angeles del viaggio dinozze in concomitanza con gara 1 e 2 di finale.Puntualmente i Lakers arrivarono in finale col migliorrecord e giocarono in casa gara 1 e 2. Arrivando daSan Diego a Los Angeles, uscendo in Figueroa Streetdissi : “Toh amore, guarda lo Staples, pensa, domanic’è gara 1. Che faccio non vado?”. Mi costò qualchepiatto da lavare gli anni successivi ma vidi la primapartita NBA dal vivo della mia vita. 48 di Iverson e 44di Shaq con Phila vittoriosa in overtime.Indimenticabile».

EE lleeggaattoo aallllaa NNccaaaa??«Nel 2003 per raggiungere New Orleans in occasionedella Final Four NCAA cancellarono la coincidenza daChicago a causa di una tempesta. Sostai tutta la nottedavanti al banco della United e la mattina dopo alle5.30 minacciai l’ inserviente di mettermi sul primovolo per Houston (la città più vicina a New Orleansper raggiungere in tempo il Superdome in macchina).Arrivai stravolto dopo 36 ore senza dormire sulla pallaa due di Kansas – Marquette».CCoommee ssoonnoo vviissttii ii ggiioorrnnaalliissttii ‘‘ppeennddoollaarrii’’ ccoommee ttee nneegglliiSSttaatteess??«Con sospetto. Alcuni non si capacitano del fatto che ilCollege Basket possa interessare qualcuno in Italia.Ma per gli accrediti uno vale l’ altro».LLaa ttuuaa pprriimmaa eessppeerriieennzzaa ddaa ‘‘iinnvviiaattoo’’ iinn AAmmeerriiccaa....«Inviato amatoriale, la Final Four del 2002 ad Atlanta.Inviato per Sky, l’ esordio di Belinelli con i Warriors.Cinque giorni a Oakland indimenticabili».LLaa ttuuaa uullttiimmaa iinn tteerrmmiinnii tteemmppoorraallii??«Il viaggio di aggiornamento professionale dello scorso

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febbraio. Un’avventura impossibile : 12 giorni pervedere 9 gare di college, 2 NBA e l’ All Star Game. Ungiro da sogno tra NY, Durham, Chapel Hill, WinstonSalem, Philadelphia, Lexington, Louisville, SouthBend, Tucson e Phoenix. Resta la più grande esperien-za della mia vita».DDoovvee ttii vveeddii ddaa qquuii aa……..ffaacccciiaammoo 55 aannnnii....«Non programmo mai, seguo il corso...»

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IIll pprriimmoo iimmppaattttoo ccoonn ll’’AAmmeerriiccaa??«A 16 anni, ospite di una famiglia americana inCalifornia. A parte la zona di San Jose non la vidimolto. Meglio l’ anno successivo in viaggio con i mieitra NY, San Francisco, Las Vegas e Los Angeles».CCiinnqquuee ppeerr ssppiieeggaarrccii cchhee ccooss’’èè rreeaallmmeennttee vviivveerree iillbbaasskkeett aammeerriiccaannoo..«Diverso. Spettacolare. Unico. Serio. Organizzato»AA rruuoottaa lliibbeerraa ssuullllee ppeerrssoonnee cchhee hhaaii iinnccoonnttrraattoo nneeii ttuuooiivviiaaggggii......«Troppe, se vado a ruota libera copro il tragitto dell’intero Giro d’ Italia. La relazione più importante èperò con il General Manager dei 76ers, Ed Stefanski.Ci sentiamo costantemente». IIll ggiiooccaattoorree ppiiùù ddoommiinnaannttee iinn qquueessttoo mmoommeennttoo ddeellllaaNNbbaa??«LeBron James»LLaa ssqquuaaddrraa ppiiùù ffoorrttee??«Los Angeles Lakers»BBaarrggnnaannii,, BBeelliinneellllii ee GGaalllliinnaarrii cchhii ppuuòò ffaarree mmeegglliioo ddaaqquuii aa 55 aannnnii??«Se la schiena regge e costruiscono una squadra che

abbia una logica, non me ne vogliano gli altri due, dicoDanilo».CChhii sseennttii ddii ppiiùù??«Danilo».PPeerr cchhii ffaaii iill ttiiffoo?? «Per nessuno ovviamente, oppure per il bel basket».QQuuaallee llaa ssqquuaaddrraa cchhee nnoonn ssooppppoorrttii??«Quella che gioca male».KKoobbee oo LLeebbrroonn??«Per oggi ancora Kobe».IIssiiaahh TThhoommaass oo JJoorrddaann??«MJ»KKaarreeeemm oo SShhaaqq??«Kareem»BBiirrdd oo MMaaggiicc??«Qui è durissima…facciamo così, scelgo Earvin“Magic” Bird….»CCeellttiiccss oo LLaakkeerrss??«Lakers».DDeettrrooiitt oo CChhiiccaaggoo?«Bulls».NNCCAAAA oo NNbbaa??«Per lo spettacolo l’ NBA, per la passione sto col primoamore: NCAA».CChhii hhaaii vvoottaattoo ppeerr ll’’AAllll SSttaarr GGaammee??«Andrea Bargnani ovviamente».IIll ‘‘ssooggnnoo aammeerriiccaannoo’’ ddii AAlleessssaannddrroo MMaammoollii……«6 al superenalotto e court side ticket tutto l’ anno,‘alla Goldstein’ per intenderci».DDuullcciiss iinn ffuunnddoo ffaannttaabbaasskkeett:: ii ddiieeccii ddii AAlleessssaannddrrooMMaammoollii……«LeBron, Kobe, Roy, Deron Williams, D.Howard,Wade, K.Durant, Ginobili, Duncan e …Gallinari!»

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Viaggio attraverso le location ed il lavoro svolto in quest’ultimo periodo dalle 30 franchigie a stelle e strisce in previsione della prima palla a due

Nba Training CampL’alba di una delle stagioni potenzialmente più scoppiettanti che laNBA abbia mai potuto offrire regala sensazioni contrastanti.Scherzi e battute si alternano al duro lavoro sotto gli occhi attentidegli staff tecnici, che nel mese scarso a disposizione, mettono nelmotore i meccanismi da replicare poi in campo. Ecco, quest’anno il training camp NBA ha fornito, sta fornendo e cisi può scommettere che continuerà a farlo fino al 27 ottobre (palla adue con Cleveland-Boston come antipasto, non proprio malissi-mo…) svariate sorprese, nel bene come nel male. Ma andiamo con ordine alla scoperta delle trenta franchigie.

AATTLLAANNTTIICC DDIIVVIISSIIOONNE’ quella che ci interessa più da vicino, quella dove figurano iToronto Raptors e i New York Knicks. Molto cambiate rispetto adodici mesi fa, pur seguendo strade diverse – rivoluzione in Canada,firme a breve termine nella Big Apple nell’attesa della prossimaestate – per entrambe sarà difficile fare peggio dello scorso anno.

TTOORROONNTTOO RRAAPPTTOORRSS LLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: CCaarrlleettoonn UUnniivveerrssiittyy,, OOttttaawwaa,, OOnnttaarriioo// AAiirrCCaannaaddaa CCeennttrree,, TToorroonnttoo,, OOnnttaarriiooDiviso tra la Carleton University, a Ottawa, e l’Air Canada Centre,coach Triano e soci stanno plasmando il gruppo più nuovo dell’inte-ra lega. Solo tre i giocatori rimasti (Bosh, Bargnani, Calderon),quindi tanto lavoro e un bel po’ di tempo che servirà necessaria-mente per venire a capo di un puzzle comprendente parecchia Italia(i due in campo più il preparatore atletico Francesco Cuzzolin),Spagna (Calderon), Slovenia (Nesterovic), Turchia (Turkoglu).Proprio il turco, finora, si è limitato ad osservare rifiatando dopouna stagione massacrante tra club e nazionale. Bene ma con soliteriserve il Mago, mentre acquista consensi Marco Belinelli, tra i piùutilizzati nei primi scrimmage, propositivo e volenteroso, e non soloin attacco come siamo abituati a vederlo. Buone nuove provengonopure dal rookie DeMar DeRozan (che trovate a parte), mentre dopoaver superato i problemi fisici Chris Bosh ha lentamente ripresol’attività a pieno ritmo. Complessivamente bene, ma c’è davverotanto lavoro da fare. NNEEWW YYOORRKKLLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: SSppoorrttss && RReeccrreeaattiioonn CCeenntteerr aatt SSkkiiddmmoorreeCCoolllleeggee,, SSaarraattooggaa SSpprriinnggss,, NNYY

Mike D’Antoni scommette forte su Danilo Gallinari (che non hacaso campeggia in svariate pose sul sito ufficiale del team). L’hadetto a microfoni spianati durante il media-day e lo ha confermatoregalando al Gallo più minuti di tutti. Lui ha ripagato come sa, concanestri, energia, atteggiamento. Sorprendente per gli addetti ailavori d’oltreoceano, niente di nuovo per noi che ne conosciamocuore e talento. Il Baffo punta anche sulla voglia di rivalsa di DarkoMilicic, ma i playoff si raggiungono cavalcando David Lee (oggettodel desiderio di mezza lega) e Wilson Chandler, altra pedina basila-re nello scacchiere pensato da D’Antoni. Le prime uscite non sonostate incoraggianti, specie la ripassata presa con Boston, ma ilmateriale per centrare l’agognata post season c’è.

NNEEWW JJEERRSSEEYYLLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: NNeettss PPrraaccttiiccee FFaacciilliittyy,, EEaasstt RRuutthheerrffoorrdd,, NNJJNon è proprio invidiabile, invece, la posizione di Lawrence Frankche si ritrova al via senza il suo pezzo da novanta (Vince Carter)ceduto in cambio del trio Alston, Battie e Lee. L’inizio è stato insalita, e non solo per le sconfitte rimediate – al momento di scriverei Nets sono una delle cinque squadre ancora senza vittorie – ma lepremesse e le potenzialità non lasciano tranquilli, tutt’altro.L’imperativo è guardare avanti: il futuro sorride infatti ai Nets,baciati dalla fortuna con l’arrivo del magnate russo Prokhorov, cheha già promesso progetti rivoluzionari, dentro e fuori dal campo.Vediamo di mantenerle, le promesse!

PPHHIILLAADDEELLPPHHIIAA 7766EERRSSLLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: SStt.. JJooeess UUnniivveerrssiittyy,, PPhhiillaaddeellpphhiiaa,, PPAAUna delle franchigie meno rinnovate, a parte la pesante partenza diAndre Miller, ha cominciato benissimo battendo due volte in duegiorni i Raptors. I segnali inviati parlano di una squadra menoIgoudala-dipendente, che dovrà saper sfruttare le armi presenti nelbagagliaio (vedi Kapono e Speights) considerando anche che que-st’anno in aggiunta ci sarà un Elton Brand, che si dice “pienamenterecuperato e con una gran voglia di portare in alto i Sixers”. Playoffalla portata.

BBOOSSTTOONN LLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: SSaallvvee RReeggiinnaa UUnniivveerrssiittyy,, NNeewwppoorrtt,, RRIII tre moschettieri hanno accolto tra loro Rasheed Wallce-

DIDI

AALESSIOLESSIO CCAPRODOSSIAPRODOSSI

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22229999SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

D’Artagnan, che ha iniziato la sua avventura nel Massachusetts nelmodo giusto: calibrato, tranquillo, reattivo, ma nel suo stile ovvia-mente (“Possiamo battere il record 72-10 dei Bulls di MJ”, inegua-gliabile Sheed). La notizia più importante resta comunque il ritornoa pieni giri di Kevin Garnett, che in due partite ha già fatto intuiredi essersi lasciato alle spalle l’infortunio al ginocchio. Pronto a gui-dare la scialuppa c’è un Rajon Rondo cresciuto esponenzialmentenell’ultima stagione (Danny Ainge ha confermato che per lui è giàpronto il rinnovo). Un solo obiettivo: togliere lo scettro ai giallovio-la.

CCEENNTTRRAALL DDIIVVIISSIIOONNQui si gioca per il secondo posto, almeno stando alle carte. ICavaliers appaiono due palmi sopra tutti, dietro si annuncia unagran lotta tra Bulls e Pistons col possibile inserimento dei Pacers,mentre per i Bucks sembra notte fonda ancor prima di cominciare.

CCHHIICCAAGGOOLLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: SShheerrii LL.. BBeerrttoo CCeenntteerr,, DDeeeerrffiieelldd,, IILLFuori Gordon, dentro Deng, i nuovi Bulls sembrano pronti a prose-guire sulla strada intrapresa la scorsa stagione, quando sfiorarono ilcolpo grosso al primo turno playoff contro i Celtics. Vinny DelNegro potrà disporre di un roster lungo e con spiccate doti difensi-ve, mentre di là passerà tutto per le mani e l’estro di Derrick Rose,che si è già detto pronto a diventare il miglior play della lega. Pianonumber one, c’è parecchio lavoro prima di scavalcare i timonieri diUtah e New Orleans, ma ha a disposizione uno dei migliori cast perdimostrare quanto vale. Mancare la post season sarebbe uno choc!

CCLLEEVVEELLAANNDDLLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: CClleevveellaanndd CClliinniicc CCoouurrttss,, IInnddeeppeennddeennccee,, OOHHC’è una sola parola che alberga nella mente di LeBron James.Anello. Solo quello potrebbe placare, almeno momentaneamente,l’irrefrenabile voglia del 23, che ora avrà Shaquille O’Neal al propriofianco. Non necessariamente un bene, considerando come cam-bierà il gioco dei Cavs, che dovranno abbandonare il gioco in transi-zione per favorire l’ex big man di L.A. Non una grande scelta senella stessa squadra c’è il re incontrastato del contropiede, ma neiplayoff ci vogliono anche i chili e l’esperienza di The Diesel. Cheintanto è stato accolto con tappeti rossi degni di Obama, e lui cheha contraccambiato parlando di Cleveland come di una città “fanta-stica in cui non manca nulla”. Per uno che è passato tra Orlando,Los Angeles e Miami sembra leggermente poco credibile ma a Shaqè permesso questo e altro. Insieme a lui, i nuovi Cavs vedono ancheAnthony Parker, Jamario Moon e Leon Powe, tutto ciò che manca-va per afferrare il titolo. O almeno così sembrerebbe…

DDEETTRROOIITT

LLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: PPiissttoonnss PPrraaccttiiccee FFaacciilliittyy,, AAuubbuurrnn HHiillllss,, MMIIPrince, Hamilton, Stuckey e un mare di novità hanno fatto capolinoad Auburn Hill, dove John Kuester è alla prima esperienza da headcoach. Al suo fianco trovea “mister ultimo quarto” Ben Gordon, ilfaro principe dei nuovi Pistoni. Che nelle prime uscite hanno lascia-to intravedere il proprio credo: aggressività prima di tutto, tantoche prima l’ex Biella Jonas Jerebko e poi il rookie Austin Daye sonofiniti anzitempo negli spogliatoi per rissa! Diciamo che l’atteggia-mento da Bad Boys c’è tutto, aspettiamo i risultati…

IINNDDIIAANNAALLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: CCoonnsseeccoo FFiieellddhhoouussee,, IInnddiiaannaappoolliiss,, IINNL’obiettivo di Jim O’Brien è migliorare il rendimento – specie quelloesterno - dello scorso anno (36-46) ma guardando il materiale adisposizione playoff e Pacers non sembrano propriamente terminicollegabili. Si riparte da dove ci si era lasciati: mister AntonioGranger, un All-Star in attesa di giudizio, vedi definitiva consacra-zione, ma ci sarà bisogno del cast di supporto, con T.J. Ford, Mike Dunleavy e Troy Murphy indiziati numeri uno. Atteso al varcoil rookie da North Carolina Tyler Hansbrough e occhio all’altroesordiente A.J. Price.

MMIILLWWAAUUKKEEEELLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: BBuucckkss TTrraaiinniinngg CCeenntteerr,, SStt.. FFrraanncciiss,, WWIINote apparentemente dolenti anche per i Bucks, che nonostante iprogressi raggiunti con l’arrivo del sergente Skiles non sembranoancora attrezzati per recitare un ruolo da protagonista a Est.L’estate ha portato parecchie novità con la dipartita alla volta diSan Antonio di Richard Jefferson (altri due anni per 29 milioni didollari totali), per il quale Milwaukee ha ottenuto il solo KurtThomas (in scadenza a giugno) considerando che le altre pedineinserite nella trattativa non hanno mai messo piede nel Wisconsin(Bruce Bowen ha deciso di ritirarsi, Fabricio Oberto è stato girato ai Wizards). Pesa tremenda-mente lo stop di Michael Redd, mentre c’è curiosità nel vederecome l’ex romano Brandon Jennings possa convivere con l’esigenteSkiles, ma quanto a facce nuove l’interesse verte su Hakim Warrick,strappato ad una vasta concorrenza, e sul turco Ilyasova, uno checon la mole di energia incorporata si candida a possibile sorpresadella stagione.

SSOOUUTTHHEEAASSTTIl pronostico dice Orlando in pole-position e gazzarra alle sue spal-le. Miami, Atlanta, Washington e Charlotte però saranno bruttegatte da pelare per tutti, Magic compresi.

OORRLLAANNDDOO

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Luogo training camp: RDV Sportsplex, Magic Practice Court,Orlando, FLLe sorprese non finiscono mai a Disneyland, ma stavolta OthisSmith ha giocato d’azzardo pesante: fuori Hedo Turkoglu, dentroVince Carter, scambiato per Courtney Lee, Rafael Alston e TonyBattie. Ma il rischio è di casa ai Magic, che scommettono forteanche sul ritorno di Jason Williams, tornato sui propri passi dopola pausa annuale definita all’epoca ritiro. A far quadrare un cerchiotra i più temibili in assoluto dell’intera lega sono arrivati pureBrandon Bass e Matt Barnes, due uomini di sistema che portanodurezza e fisicità sotto i tabelloni. I lavori in corso procedono allagrande per Van Gundy, che nelle prime uscite ha ritrovato subitofacce e atteggiamenti desiderati. Nei pronostici della vigilia partonodietro a Celtics e Cavs, stesso refrain dello scorso anno...

AATTLLAANNTTAALLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: PPhhiilliippss AArreennaa PPrraaccttiiccee CCoouurrtt,, AAttllaannttaa,, GGAAPochi cambiamenti e chiavi in mano sempre a Mike Bibby in casaHawks, anche se l’allarme Joe Johnson (ha rifiutato il rinnovo, perscegliersi la destinazione in estate) pesa parecchio guardando inprospettiva. Interessante l’esperimento di Jamal Crawford, uomo incerca di rivincite, mentre non è stato posto rimedio alla lacuna cro-nica sotto canestro. Il vecchio Joe Smith porta in dote esperienza emalizia, ma per colmare il gap con le big di strada ne manca ancoratanta. Playoff ampiamente alla portata, poi però c’è il buio.

CCHHAARRLLOOTTTTEE LLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: TTiimmee WWaarrnneerr CCaabbllee AArreennaa,, PPrraaccttiiccee FFaacciilliittyy,,CChhaarrlloottttee,, NNCCNel cammino di crescita paventato dal duo Jordan-Brown, la sta-gione al via dovrà sancire la prima storica partecipazione deiBobcats alla post season. Obiettivo tutt’altro che semplice conside-rando le contendenti, ma altresi alla portata della truppa dellaCarolina, che ha le carte in regola per essere la mina vagantedell’Est. Pochi cambiamenti in seno alla squadra, anche se non hapropriamente convinto lo scambio Okafor-Chandler, che se è veroche alza il livello intimidatorio allo stesso tempo priva Charlotte diuna sicurezza sotto canestro in cambio di un giocatore troppo spes-so limitato dagli infortuni. Con Felton in cerca di gloria (free agentin estate) e D.J. Augustin a spartirsi i compiti in regia, i Bobcatspresentato un trio complementare nello spot di guardia, dove siconciliano l’aggressività di Raja Bell, l’imprevedibilità dell’ultimoarrivato Flip Murray e l’esplosività di Gerald Henderson, il rookieda North Carolina su cui in tanti puntano per il titolo di rookie del-

l’anno in alternativa a Griffin.

WWAASSHHIINNGGTTOONNLLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: VViirrggiinniiaa CCoommmmoonnwweeaalltthh UUnniivveerrssiittyy,, SSiieeggeellCCeenntteerr,, RRiicchhmmoonndd,, VVAASi respira aria nuova nella Capitale, dove il ribaltone voluto dal gmErnie Grunfeld ha messo le basi per un nuovo inizio. Si volta pagi-na con l’approdo in panca di Flip Saunders, coach azzeccato perraggiungere il top durante la regular season, rivedibile quando sigioca da aprile in poi (vedi l’esperienza a Detroit). La notizia piùimportante per i fan dei Maghi è il ritorno di Gilbert Arenas, comesempre tendenzialmente fiducioso nei propri mezzi (“Nessuno pote-va difendere su di me prima, nessuno potrà farlo ora”, la sua ultimaperla). Insieme a lui ecco Antawn Jamison e Carol Butler a rico-struire il trio da sogno che ha regalato le migliori stagioni nel passa-to recente. Azzeccata, e molto, sembra la scelta di Mike Miller, chepotrà e dovrà punire le difese sugli scarichi di Agent 0, così comeunanimi consensi ha ricevuto la mossa Oberto, gregario di lusso edesperienza che farebbe la felicità di molti coach NBA. Il nodo cru-ciale per una squadra in cui il talento abbonda rimane la difesa,nota dolente anche nelle annate più floride. Il lavoro per FlipSaunders non mancherà, e solo il tempo ci dirà se darà i frutti spe-rati.

MMIIAAMMIILLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: AAmmeerriiccaannAAiirrlliinneess AArreennaa PPrraaccttiiccee CCoouurrtt,,MMiiaammii,, FFLLPochi ritocchi per gli Heat, che vivono e muoiono con D-Wade. PatRiley ha optato per lasciare inalterato il roster a disposizione dicoach Spoelstra, per il quale sarà molto complicato riuscire a ripe-tere il quinto posto della scorsa stagione. La ricerca di un play rea-lizzatore (Iverson su tutti) in grado di togliere pressione al numero3 si è rivelata vana, e tutto rimarrà come prima, con MarioChalmers a dirigere l’orchestra. Wade a parte, la certezza degli Heatsi chiama Udonis Haslem, capitano coraggioso esempio per attitu-dine e volontà. Quella che ha giurato di aver finalmente trovatoBeasley, il secondo violino di Miami, un potenziale All-Star senzariserve, che dopo l’agosto disintossicante in quel di Houston, devetener fede alle promesse fatte. Anche perché in attacco manca l’al-ternativa a Wade, e con un Jermaine O’Neal che non appare più ingrado di spingere sull’acceleratore o ci pensa Beasley o addio spe-ranze di gloria.

NNOORRTTHHWWEESSTT

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Spettacolo e gran lotta tra Denver e Portland, con Utah possibileoutsider. Tre squadre diverse in tutto, ma ampiamente avanti allarinnovata Minnesota e agli Oklahoma City Thunder, che duelleran-no per evitare l’ultima piazza.

DDEENNVVEERR LLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: PPeeppssii CCeenntteerr PPrraaccttiiccee CCoouurrtt,, DDeennvveerr,,CCOO//TTaaiippeeii--CCiinnaa L’impressione è dell’occasione persa quando si guarda il roster e lescelte estive dei Nuggets. La squadra giunta sorprendentementequanto meritatamente all’ultimo atto della Western Conference nonè stata ritoccata quel poco che serviva per riproporsi al massimolivello. Da qui il naso storto di molti addetti ai lavori, aumentato dalfatto che dagli Spurs ai Blazers passando per i Lakers, tutti si sonorinforzati, e pure parecchio. Mentre dal Colorado se ne sono andatisia Linas Kleiza che Donthay Jones. Ciò non toglie che il materialein mano a George Karl sia di altissima valenza, a cominciare daChauncey Billups, l’uomo della svolta che ha cambiato i destini deiNuggets. La mente ha il suo braccio da armare, quel Melo Anthonyche già in preason ha mostrato le intenzioni per l’annata, prima aparole (“Dopo LeBron e Wade ora è il mio turno, voglio prendermiil palcoscenico”) poi con i fatti recapitando 45 punti in 24’ di furorecontro i malcapitati Pacers. Non malaccio come biglietto da visi-ta…Denver sembra però un po’ troppo corta, e pure i tentativi inextremis (Desmond Mason, Flip Murray) si sono rivelati fumosi. Unbuon impatto lo si aspetta da Ty Lawson, alle dipendenze delmiglior maestro possibile, così come da Ben Afflalo una garanzia sec’è da far canestro, un po’ meno se bisogna evitare di prenderlo. Delresto questo è il dna dei Nuggets.

PPOORRTTLLAANNDDLLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: PPoorrttllaanndd TTrraaiill BBllaazzeerrss PPrraaccttiiccee FFaacciilliittyy,,PPoorrttllaanndd,, OORRQuella che sarebbe dovuta essere la regina del mercato estivo haguadagnato una sola aggiunta ad un roster già assai competitivo.Cercato, accantonato (in favore di Turkoglu prima e Millsap poi)alla fine firmato, Andre Miller è l’uomo giusto nel posto giusto.Un’operazione simile a quella fatta da Denver con Billups, chenell’Oregon tutti sono convinti possa dare gli stessi risultati.Cancellati sul nascere i dubbi per la convivenza con Brandon Roy,l’arrivo di Miller dovrebbe facilitare i compiti di tutti i protagonisti:dagli esterni volanti e perimetrali (Rudy, Roy, Webster, Outlaw) aAldridge fino a Greg Oden, quello che dovrebbe beneficiare mag-giormente della sapienza tecnico-tattica dell’ex Sixers. Certo il com-

pito è arduo pensando ai rivali e ai loro movimenti di mercato, macoach McMillan ha chiesto a gran voce un regista capace di orga-nizzare e finalizzare, adesso ce l’ha e al Rose Garden si aspettanodivertimento e successi.

UUTTAAHHLLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: ZZiioonnss BBaannkk BBaasskkeettbbaallll CCeenntteerr,, SSaalltt LLaakkee CCiittyy,,UUTTIntrappolati dal tormentone Carlos Boozer gli Utah Jazz si ripresen-tano allo stesso modo di come si erano congedati nell’ultimo matchdi playoff allo Staples Center. In più c’è l’investitura di Paul Millsap,verso cui è stata pareggiata la ricca offerta arrivata a luglio daPortland. In teoria il suo minutaggio dovrebbe aumentare proprio asvantaggio dello stesso Carlitos, che a febbraio potrebbe cambiarearia. A rasserenare Jerry Sloan c’è il solito Deron Williams, che inpreseason si è fatto appezzare pure a Londra e a Madrid e che èdeciso a prendersi lo scettro dei registi nella sfida con l’amico ChrisPaul (“Penso di essere il migliore del mondo”, ha ringhiato DW).Solida, e si spera libera da impedimenti fisici, la colonna europea,con Kirilenko e Okur che al riguardo hanno saltato gli Europei perriposare. Da loro passano le sorti dei Jazz, per i quali sarà tutt’altroche semplice inserirsi tra le prime otto senza evitare gli spauracchi(leggi Lakers e Spurs).

OOKKLLAAHHOOMMAALLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: IInntteeggrriiss HHeeaalltthh TThhuunnddeerr PPrraaccttiiccee FFaacciilliittyy,,EEddmmoonndd,, OOKKAltra stagione tribolata attende i Thunder, dove Kevin Durant conti-nua a predicare nel deserto. Con lui ci sarà Westbrook, che deveconfermare le notevoli aspettative nate dopo la buonissima annatada rookie, condita dal record di una tripla doppia (17+10+10) a treanni di distanza dall’ultimo esordiente capace dell’impresa, taleChris Paul. Tanti buoni giocatori, l’ultimo in ordine di tempoDesmond Mason ma nessuna seconda punta capace di diminuireparte della pressione che pende sulle spalle del prodotto da Texas.Almeno che la terza scelta assoluta James Harden non stupisca dasubito. E sotto manca un lungo con pericolosità offensiva. Sarebbegià tanto fare meglio delle ventitre vittorie dell’anno scorso.

MMIINNNNEESSOOTTAALLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: TThhee TTaayylloorr CCeenntteerr,, MMiinnnneessoottaa SSttaatteeUUnniivveerrssiittyy,, MMaannkkaattoo,, MMNNSi riparte con un mare di novità a Minneapolis, dove toccherà a

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33332222 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Kurt Rambis mettere assieme una versione finalmente credibile deiTimberwolves. Una delle franchigie più bistrattate della Lega haprovato a complicarsi la vita anche la sera del Draft quando hachiamato in successione Rubio e Flynn al numero 5 e 6. Scelta rive-latasi poi fortunata alla luce degli eventi, con il play uscito daSyracuse al timone e la star in rampa di lancio Ramon Sessionsprima bocca da fuoco. Dentro poi c’è un Al Jefferson determinatopiù che mai e desideroso di entrare a far parte del team USA invista dei prossimi Mondiali. Passi avanti si pretendono da KevinLove, mentre presenza difensiva e ulteriore opzione al tiro dal lon-tano arrivano dall’ex Cavs Pavlovic. Nella prima parte del pre-cam-pionato Minnesota si è segnalata per una ritrovata facilità nel giocooffensivo, mentre c’è tanta strada da fare nella propria metacampo.

PPAACCIIFFIICCI Lakers sono avanti anni luce qui e per le rivali la corsa è alla piaz-za d’onore, nella speranza che il record sia sufficiente per accederealla post season. Compito potenzialmente alla portata dei Suns,volendo – o meglio se vogliono loroo – anche dei Warriors, mentre aben altri traguardi possono ambire Clippers e Kings.

GGOOLLDDEENN SSTTAATTEELLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: WWaarrrriioorrss PPrraaccttiiccee FFaacciilliittyy,, OOaakkllaanndd,, CCAA A dir poco indecifrabili, i Warriors non sanno ancora (al momentodi scrivere) se il proprio capitano farà parte della squadra. Già usci-to allo scoperto in estate, infatti, Steph Jackson sta facendo di tuttoper lasciare l’Oracle Arena, anche se coach Nelson sembra restio aprivarsi del suo miglior interprete. E a proposito di problemi, nelgiorno del media day Monta Ellis ha subito chiarito che lui eStephen Curry non potranno giocare insieme, senza pagare dazio.Golden State ha scommesso sul prodotto di Davidson, che arrivaperò non proprio nel contesto migliore, anzi. Partiti Belinelli eCrawford, l’estate ha portato veterani come Speedy Claxton eDevean George che metteranno a disposizione l’esperienza, armache è sempre mancata agli imprevedibili (molto più spesso in sensonegativo) Warriors. Nelson attende anche la completa redenzione diCorey Maggette, che se ingranasse potrebbe comporre un tris d’assicon Ellis e Jackson. Ammesso che tutti e tre lo vorranno, però…

LLOOSS AANNGGEELLEESS CCLLIIPPPPEERRSSLLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: LLooss AAnnggeelleess CClliippppeerrss TTrraaiinniinngg CCeenntteerr,, PPllaayyaaVViissttaa,, CCAASe si guardano i nomi il talento c’è e pure in abbondanza. Ma non è

la prima volta che la squadra povera di Los Angeles si sfalda ancorprima di cominciare nonostante un roster di indubbio valore.Baron e Ricky Davis, Marcus Camby, Chris Kaman e poi EricGordon e Steve Novak, con le aggiunte sostanziose di Rasual Butlere Sebastian Telfair. Le luci saranno comunque per la prima sceltaassoluta Blake Griffin, uno che ha i mezzi per esplodere e far incen-diare lo Staples biancorosso. Già al primo anno. Nessuno chiede acoach Dunleavy i miracoli, ma un cammino più dritto e regolaredegli ultimi anni è possibile e doveroso. Praticamente obbligatorio.

LLOOSS AANNGGEELLEESS LLAAKKEERRSSLLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: TTooyyoottaa SSppoorrttss CCeenntteerr,, EEll SSeegguunnddoo,, CCAA ((ffoottoo))L’anello possono perderlo solo i Lakers. Ecco, detto questo, non cisarebbe tanto altro da aggiungere se non un paio di considerazionia giustifica di quanto sopra. La squadra più forte, compatta e inten-sa della NBA ha mantenuto il nucleo col quale ha raggiunto la vetta,cambiando – ovviamente in meglio – una sola pedina. Fuori TrevorAriza, dentro Ron Artest. Non malissimo, direi. Secondo punto,coach Phil Jackson ha anticipato col suo fare istrionico che è tenta-to dal quintetto senza playmaker. Cioè Bryant-Artest-Odom (playocculto)-Gasol-Bynum. Contromisure per fermarli quando attacca-no? E per superarli dietro? I Celtics sono grandissimi, i Cavs fannoimpressione, ma i gialloviola sono sopra.

PPHHOOEENNIIXX LLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: UUnniivveerrssiittyy ooff SSaann DDiieeggoo,, SSaann DDiieeggoo,, CCAAAllontanati Shaq, Barnes e il Ben Wallace di passaggio, il factotumSteve Kerr ha pescato Channing Frye e Sasha Pavlovic, due acquistinon memorabili ma utili alla causa sui due lati del campo.L’acquisto più significativo è però quello di Amare Stoudemire, chesuperati i problemi all’occhio può finalmente tornare a spingere inrete gli assist di Steve Nash, cui è stato prolungato il contratto.Tanto per star tranquilli. Il rinnovo non è invece arrivato perAmare, che ha mal digerito la mancata fiducia di Kerr, ed ora chenon c’è più l’ingombrante Shaq ha tutto lo spazio per trentelleggia-re. Con Barbosa, Richardson e Grant Hill a garantire qualità eimprevedibilità, a coach Gentry spetta far tornare a volare l’ex squa-dra più spettacolare della Lega apparentemente troppo logora perriscrivere i vecchi fasti.

SSAACCRRAAMMEENNTTOOLLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: KKiinnggss PPrraaccttiiccee FFaacciilliittyy,, SSaaccrraammeennttoo,, CCAANon c’è un motivo valido per non ritenere i Kings l’ultima ruota del

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circo NBA, prestigioso titolo vinto già la scorsa stagione. Nello sfal-damento generale c’è solo un giocatore capace di accendere la folla,Kevin Martin, un predicatore nel deserto dei Tartari considerandochi ha vicino e chi avrà invece di fronte. Fisicità e abnegazione sonole qualità in dote dei vari Nocioni e Mason. Atleti perfetti, soprattut-to l’argentino, da inserire all’interno di un sistema collaudato, maqui a mancare è proprio il sistema. Che dovrà inoltre fare a meno diFrancisco Garcia, ai box per quattro mesi dopo aver compromessol’avambraccio durante un allenamento. Quando si dice jella…

SSOOUUTTHHWWEESSTTLa division più competitiva in assoluto propone quattro top team eun quinto in ascesa, arricchito dall’arrivo di Allen Iverson. SanAntonio sembra una spanna sopra le altre texane, Houston pagheràper forza di cose l’assenza di Ming, mentre a Dallas manca sempreun cent per fare un dollaro. Dopo quella dirigenziale, Memphisdeve imboccare la retta via anche sul campo, e quest’anno le qualitàper riuscirci ci sono.

HHOOUUSSTTOONN LLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: RRoocckkeettss PPrraaccttiiccee FFaacciilliittyy,, TTooyyoottaa CCeenntteerr,,HHoouussttoonn,, TTXXYao Ming fuori per l’intera stagione. Recitava così lo stringatocomunicato con cui i Rockets hanno chiarito che il cinese nonsarebbe stato della contesa nella stagione a venire. Ci si rivede ilprossimo anno. Auguri. Nel frattempo, un’altra mazzata cadevasulla testa dei tifosi texani, abbandonati da Ron Artest. Al suo postoTrevor Ariza, motore rombante dei Lakers “scudettati”, ma non ungiocatore dello spessore pari al suo predecessore. Intanto tra unapausa e l’altra si riaffaccia sul parquet pure Tracy McGrady, uno acui per forza di cose bisognerà trovare una sistemazione. Sulla sciadel colpo Scola – sempre più dominatore dell’area e vero riferimen-to in seno alla squadra – ecco David Andersen, l’australiano che havinto tutto in Europa e che col suo tiro dai sei metri può far male aqualsiasi difesa NBA. Poi ci sono Romel Beck, Pops Mensah Bonsue Will Conroy, tutte facce note alle nostre latitudini, che peraltronon hanno lasciato proprio ricordi indelebili. La squadra è buona,l’allenatore ancora meglio, le condizioni per ripetere la stagionescorsa ci sono tutte.

MMEEMMPPHHIISSLLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: BBaattttllee CCoolliisseeuumm aatt BBiirrmmiinngghhaamm--SSoouutthheerrnnCCoolllleeggee,, BBiirrmmiinngghhaamm,, AALL

Oggetto di critiche sfrenate, Chris Wallace ha risposto con LaRisposta. Dopo una lunga riflessione estiva Allen Iverson è diventa-to infatti un Grizzli rilanciando, almeno al botteghino e sui media,l’immagine sbiadita di Memphis. Wallace assieme a “The Answer”ha portato nel Tennessee anche Haseem Thabeet, il lungo più domi-nante del college basket che in estate si è allenato col principe deicentri, Hakim “The Dream” Olajuwon. Se il buongiorno si vede dalmattino, i concittadini di Elvis sono ben messi…Con questi innestiuniti a Rudy Gay, O.J. Mayo e il sempre più convincente MarcGasol il progetto Grizzlies inizia a farsi interessante. Ciò non toglieche raggiungere la post season sembra ancora un miraggio, ma lastrada verso il ritorno alla luce sembra essersi parecchio accorciata!

NNEEWW OORRLLEEAANNSSLLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: LLeeoonn MMoonnccllaa IInnddoooorr PPrraaccttiiccee FFaacciilliittyy,,UUnniivveerrssiittyy ooff LLoouuiissiiaannaa--LLaaffaayyeetttteeA prima vista gli Hornets non appaiono usciti rinforzati dalla gio-stra estiva, che ha portato i saluti a Tyson Chandler in favore diEmeka Okafor, solido e concreto, che con CP3 vicino farà lievitarecifre e valutazione. Raggiunta la vetta due stagioni fa, New Orleansè rimasta l’eterna incompiuta, anche perché gli anni passano eStojakovic e Posey non sono più i martelli di una volta. Ma i ricam-bi continuano a non arrivare. Byron Scott conta sulla voglia dirivalsa dei suoi, che comunque almeno nei pronostici partono die-tro a tre delle quattro contendenti della Southwest. Ok la presenzadel playmaker più forte del mondo (non ne voglia Deron) ma met-terci un’altra stella vicino proprio no?

SSAANN AANNTTOONNIIOOLLuuooggoo ttrraaiinniinngg ccaammpp:: SSppuurrss PPrraaccttiiccee FFaacciilliittyy,, SSaann AAnnttoonniioo,, TTXXA San Antonio non sono abituati a uscire mestamente dai playoff.Specie al primo turno e per di più contro un’altra texana. Cominciada qui, infatti, la rincorsa dei nero-argento ai Lakers. Dal rientro atempo pieno di Manu Ginobili – troppo importante per il gioco diPopovich – e dagli innesti, pesanti, di Richard Jefferson, AntonioMcDyess, Marcus Haislip e Theo Ratliff. Perché bisogna tornare avincere, e subito. La consueta lungimiranza del duo Buford-Popovich nella pesca delDraft ha portato in Texas De Juan Blair, già decisivo in un paio digare prestagionali e il talento francese Nando De Colo, che unavolta svezzato in Europa potrà tornare assai utile. Poco da dire suinuovi innesti sopra citati, giocatori di altissimo livello, affamati divittorie.

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La preseason, come ben sappiamo, non è ilmassimo dell'attendibilità dal punto di vista

dei risultati, perché gli allenatori provano tutte le soluzioni aloro disposizione, cercano di valutare i giocatori meno sicurio in cerca di un contratto garantito e tendono invece a nonspremere troppo - anche per ridurre il rischio di infortuni -gli elementi migliori. Però per gli appassionati a digiuno da

mesi di partite è il momento in cui si torna ad assaporarequelle emozioni uniche che solo la pallacanestro NBA puòregalare ed è l'antipasto che conduce verso un'altra grandestagione. Allora, fatte le doverose premesse, per provare atornare in clima-partita, abbiamo dedicato quest'edizione diUp&Down ai giocatori che si sono messi più e meno in evi-denza nei primissimi giorni di sfide.

DIDI

DDAVIDEAVIDE SSARDIARDI

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La preseason, come ben sappiamo, non è ilmassimo dell'attendibilità dal punto di vista

dei risultati, perché gli allenatori provano tutte le soluzioni aloro disposizione, cercano di valutare i giocatori meno sicurio in cerca di un contratto garantito e tendono invece a nonspremere troppo - anche per ridurre il rischio di infortuni -gli elementi migliori. Però per gli appassionati a digiuno da

mesi di partite è il momento in cui si torna ad assaporarequelle emozioni uniche che solo la pallacanestro NBA puòregalare ed è l'antipasto che conduce verso un'altra grandestagione. Allora, fatte le doverose premesse, per provare atornare in clima-partita, abbiamo dedicato quest'edizione diUp&Down ai giocatori che si sono messi più e meno in evi-denza nei primissimi giorni di sfide.

DIDI

DDAVIDEAVIDE SSARDIARDI

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CCHHRRIISS PPAAUULLE' bastata una partita perrivederlo all'opera in unaversione già efficace, conun ventello - che non fanotizia - infilato facilmen-te nel canestro degliHawks, anche se in unagara finita male. Per rime-diare allora e dare laprima vittoria ai suoi hareplicato segnandone 23con un solo errore al tirocontro Oklahoma City. Irisultati comunque a que-

sto punto contano poco ma è soprattutto quando con-teranno sul serio che coach Scott sa bene di non poterfare a meno del suo piccolo play, capace di condizio-nare una gara dal basso del suo 1.83, grazie all'im-mensità del suo talento e della sua voglia di vincere,alla sua capacità di segnare tanto e allo stesso tempofar contenti i compagni.

DDEERROONN WWIILLLLIIAAMMSSLa sua carriera è nata insieme a quella di Paul, con la

chiamata in posizioni successive dello stesso draft edè destinata a proseguire su quei binari, perché si trattadi due point-guard di nuova generazione, dotati digrandi qualità tecniche, intelligenza cestistica e lea-dership. I paragoni e le sfide a distanza continuerannoed anche questa preseason non fa eccezione perchéanche Williams si è assestato subito su buonissimilivelli, producendo molto anche in un minutaggio nonelevato (tre apparizioni a 16 punti e 5 assist di mediain meno di 24 minuti) e nonostante qualche problemaal ginocchio destro.

DD..JJ.. AAUUGGUUSSTTIINNPoco prima dell'esordio i Bobcats hanno esercitatol'opzione per il suo terzo anno di contratto. E questodeve aver caricato il giovane play da Texas che hamostrato buone cose contro Cleveland e ottime controNew Orleans quando, con la complicità dell'infortuniodi Felton, ha avuto più spazio e si è trasformato in unautentico incubo in entrata per la difesa di ByronScott che lo ha mandato ben 18 volte in lunetta. E' increscita e per una squadra che con la cessione diOkafor ha scelto di voltare pagina per provare a guar-dare più in alto può essere elemento prezioso.GREG ODEN

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Fonte foto: http://www.tripladoppia.com

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Per quel maledetto infortunio che ne ha ritardato l'e-sordio in NBA di una stagione, non possiamo ancoradire di aver visto il vero Oden tra i pro. Ma attenzioneperché deve ancora compiere 22 anni e dunque èabbastanza giovane da poter recuperare il terrenoperduto e arrivare a sprigionare sul parquet tutto ilsuo potenziale. In questa offseason ha lavorato parec-chio sul suo gioco anche perché i problemi fisici lohanno lasciato finalmente in pace e i risultati vistinelle prime gare prestagionali sembrano proprio inco-raggianti, visto che dopo tre partite viaggia ad un sof-fio dalla doppia-doppia di media ed ha aumentatosensibilmente la precisione dalla lunetta, dando nelcomplesso prove di buona solidità. Ha dichiarato dipuntare all'All-Star Game già quest'anno, obiettivoforse esagerato per il momento (perché deve sprecaremeno palloni e stare lontano dai falli), ma è il segnaleche è molto carico e motivato.

AANNDDRREEAA BBAARRGGNNAANNIILa preseason del Mago è iniziata bene, tanto che laversione spenta in maglia azzurra sembra già lontanaanni luce. Complici gli infortuni che hanno tenuto aimargini Bosh e Turkoglu, il romano - sempre incampo come centro titolare anche se tende ad allonta-narsi dal canestro più di Evans, che lo ha spessoaffiancato - è diventato la prima opzione dei Raptors

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Fonte foto: http://i.cdn.turner.comFonte foto: http://i267.photobucket.com

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ed ha prodotto già due ventelli in tre partite, dimo-strando buona mano, eccellente selezione di tiro eduna discreta tenuta difensiva. Ci sono sempre marginidi miglioramento, specie a rimbalzo, e c'è da augurar-si che li mostri quando le vittorie conteranno per laclassifica e Toronto dovrà concretizzare un potenzialeche vale un posto tra le prime quattro ad est.

BBRRAANNDDOONN RRUUSSHHNella fase finale della scorsa stagione aveva trovatogrande spazio ed aveva fatto vedere ottime cose, viag-giando sui 18 di media nelle ultime 10 partite, seppur

in una squadra che non aveva più molto da chiedere.Tornati in campo per le gare di preseason, Rush sem-bra aver ripreso dove aveva interrotto, arrivandoanche a piazzarne 20 di buona fattura nella vittoriasui Nuggets, prima gara di sempre disputata a Taiwan.La guardia ha talento e grandi qualità offensive, setto-re nel quale può fare male in molti modi. I Pacers nonsembrano avere le armi per fare tanta strada, ma seRush - come potenzialmente è in grado di fare - siconsolidasse su una buona continuità realizzativa, sipotrebbero aprire maggiori spazi anche per DannyGranger.

Fonte foto: http://i267.photobucket.com

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TTRREEVVOORR AARRIIZZAA

Nei Rockets in versioneridotta (senza T-Mac eYao), che hanno pure persoin estate Artest, Ariza èstato chiamato per svolgereun ruolo da protagonista.Ma le prime gare di presea-son sembrano confermare isospetti di molti, ovveroche si tratti di eccellentegiocatore di sistema – utilecon l'atletismo in entrata ea rimbalzo d'attacco, pre-

zioso per la duttilità difensiva e la capacità di leggere lelinee di passaggio – ma che non abbia le qualità peressere una delle prime punte offensive di una squadra.La creatività non sembra abbondare e il tiro latita quan-to più si allontana da canestro, se poi non è affiancatodalle star che ai Rockets mancano gli spazi si riducono

ulteriormente. L'attuale 26% dal campo grida vendetta.Ma c'è tempo per migliorare e in una squadra che cer-cherà di correre il più possibile può comunque far vede-re qualcosa di buono.

JJAAMMEEEERR NNEELLSSOONNLiberato dall'ingombrante presenza di Alston, preso nelcorso dell'ultimo campionato per fronteggiare l'emer-genza causata dal suo infortunio, i Magic hanno volutofare chiarezza e gli hanno subito ridato in mano le chia-vi della squadra, che stava dirigendo bene prima di fer-marsi. La versione apparsa in Finale ci ha detto che ilrientro è stato forse un po' affrettato e anche quellascesa in campo nelle prime partite ufficiali di preseason- sofferente in difesa, non sempre in grado di spingere ilritmo, qualche palla persa di troppo, tiro altalenante -sembra ancora distante dalla condizione migliore anchese la spalla, clinicamente, è guarita.

MMIICCHHAAEELL RREEDDDDInizio non facile per il leader carismatico e tecnico dei

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Fonte foto:http://lakers.topbuzz.com

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Bucks, che hanno cambiato parecchio ma si aspettanosempre molto dal prodotto di Ohio State. E' ancora lon-tano dalla forma migliore, anche perché non ha pratica-mente più giocato dopo la rottura dei legamenti delginocchio sinistro che ne ha causato la chiusura antici-pata della passata stagione. Ma stazionare attorno al25% dal campo dopo tre partite è un dato veramentedifficile da accettare da uno che ha le sue qualità balisti-che e un raggio di tiro praticamente illimitato, special-mente perché la difesa - come ci dice il plus-minus - conlui sembra soffrire.

AANNTTHHOONNYY CCAARRTTEERRRifirmato a metà agosto da Denver per un'altra stagio-ne, il play da Hawaii che non ha lasciato buoni ricordi aScafati è sempre giocatore ordinato e con una buonatenuta difensiva, ma in attacco non punge proprio mai.Anche se nei Nuggets gli uomini chiamati a metteremolti punti a referto sono ovviamente altri, la sua espe-rienza potrebbe tornare utile, però se incide poco comenell'inizio della preseason il suo ruolo di cambio diBillups potrebbe essere in serio pericolo, perché Karlnon è coach particolarmente propenso a lanciare prestoi rookie, però c'è un Ty Lawson che scalpita e chepotrebbe già dargli qualcosa di più.

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Fonte foto: http://thebasketballblogger.comFonte foto: http://media.giantbomb.com

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Da quando è arrivato ai Warriors è stato praticamenteimpeccabile. Almeno fino a qualche settimana fa quan-do ha chiesto apertamente di essere ceduto (rimediando25 mila dollari di multa dalla NBA). Un chiaro segnale che qualcosa si è rotto nei rapporticon l'ambiente e che è venuto meno il suo gradimentoper una situazione che continua a sembrare confusa. Daquando si è cominciato a giocare poi il suo rendimentoè stato insufficiente (27% al tiro e 7 punti di media in 3

gare) e soprattutto l'atteggiamento non è cambiato,tanto da sfociare in uno scontro verbale con Don Nelsondopo aver commesso 5 falli e preso un tecnico in appena9 minuti di gioco contro i Lakers. Il coach lo ha spedito in anticipo negli spogliatoi e lafranchigia gli ha inflitto una sospensione di due gare,che gli costerà circa 150 mila dollari. Situazione esplosi-va, la cessione sembra quasi inevitabile.

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Fonte foto: http://pistonpost.com

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I New Jersey Nets sono una delle fran-chigie più chiacchierate del momento,

vuoi per la recente acquisizione da parte del multimilionariorusso Prokhorov, vuoi per l’ormai prossimo trasferimento aBrooklyn. Tuttavia si apprestano ad iniziare la stagioneentrante con pochissime ambizioni, se non quella di far pro-gredire i molti e interessanti giovani del roster.Devin Harris ormai ha ben poco da dimostrare, e con la ces-sione di Carter è diventato definitivamente l’uomo-franchigiadi New Jersey. Boone, Yi e Williams si sono dimostrati inco-stanti, e sono attesi dalla stagione della verità. Tuttavia le

attenzioni dei Nets saranno concentrate in particolare sudue giocatori che hanno concluso il loro primo anno di mili-tanza in questa lega, ovvero Brook Lopez e il nuovo arrivatoCourtney Lee.Il primo è stato forse il miglior lungo tra i rookie della passa-ta regular season. Una grossa e piacevolissima sorpresa perla dirigenza, che alla chiamata numero 10 del draft 2008 nonsi aspettava un giocatore già pronto per giocare ad altissimilivelli. Centro di 213 cm per quasi 120 kg, il 21enne daStanford ha disputato tutte e 82 le gare dei Nets, partendotitolare ben 75 volte, davvero un lusso per un ragazzo al

DIDI

SSTEFANOTEFANO PPANZAANZA

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Il sophomore proveniente da Orlando nello scambio che ha portato Vince Carterin Florida, sarà una pedina importante per Frank insieme a Brook Lopez

I Nets ripartono da...Lee

Fonte foto: http://a.espncdn.com

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primo anno di militanza in NBA. Valido sia tecnicamenteche dal punto di vista della stazza, ha contribuito alla – noneccelsa, a dire il vero – causa dei Nets con 13 punti a gara eoltre 8 rimbalzi nei 30 minuti di media in cui ha solcato ilparquet. Nelle prime due apparizioni in pre-season, Lopez ha siglato19 punti contro New York e 18 contro Philadelphia, conquasi il 60% complessivo, nonostante entrambe le gare sianostate perdenti per i Nets. Ciò a dimostrazione che il fratellodi Robin Lopez (in forza a Phoenix), è già pronto ad iniziareal massimo la stagione. In una lega in cui i centri veri vannolentamente scomparendo, l’apparizione di Brook Lopez èstata in controtendenza. Se è vero che ogni squadra che sirispetti deve avere un solito asse play-pivot, si può affermareche a New Jersey saranno a posto per molto tempo, conside-rando che Harris e Lopez collezionano in coppia appena 47anni. L’unica mossa di mercato dei Nets è stato lo scambio intavo-lato con gli Orlando Magic, che ha mandato in Florida RyanAnderson e Vince Carter, mentre alla corte di coach Franksono approdati Rafer Alston, Tony Battie e Courtney Lee.Nonostante sia in questa lega da una sola stagione, Lee puòdefinirsi davvero uno dei ‘colpi di mercato’ dell’estate. Il24enne da Western Kentucky, infatti, ha partecipato da pro-tagonista alla straordinaria cavalcata dei Magic fino alleFinals perse a testa alta contro i Lakers.

Lee è una guardia di 196 cm eccezionalmente rapida ma distruttura ancora troppo esile. Se per certi aspetti, quali larapidità, questo potrebbe essere considerato un vantaggio,per altri, come ad esempio la difesa contro avversari piùmassicci, è decisamente un problema, al punto che nella pas-sata stagione coach Van Gundy non ha potuto schierarloquanto avrebbe voluto. I 25 minuti di media, però, sono unottimo biglietto da visita, complice anche la poca profonditàdei Magic nello spot di guardia, che ha quindi facilitato l’in-serimento di Lee nel quintetto iniziale. Il nuovo numero 6dei Nets ha concluso la sua prima stagione NBA con 8 puntiabbondanti di media e il 40% nel tiro da tre. Cifre lievementecalate nei playoff, dove ha però collezionato ben 21 appari-zioni, 16 delle quali dall’inizio. Palmares che molti suoi com-pagni di squadra non hanno ancora ottenuto, per cui, para-dossalmente, il nuovo sophomore dei Nets può ritenersi giàuno degli ‘esperti’ della squadra.New Jersey crede moltissimo in lui, così come negli altri gio-vani, tra i quali Douglas-Roberts, anch’egli al secondo anno,ma meno convincente degli altri nella sua stagione d’esordio.Tornando a Lee, presumibilmente dovrebbe partire titolare,anche se la concorrenza tra i piccoli dei Nets è piuttostoagguerrita. Ma la sua velocità, la sua imprevedibilità e la suaintelligenza tattica – in molte cose ricorda già Rip Hamilton– dovrebbero permettergli di sfondare in una squadra credetantissimo nei giovani.

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Fonte foto: http://content.draftexpress.com

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La nuova rubrica di Stars N Stripes dedicata agli amanti del gioco managerialepiù diffuso al mondo. Prima tappa la scelta degli outsider di valore

Fantabasket ‘SnS’Due settimane ci separano dalla primapalla a due ufficiale (visto che non

vogliamo considerare la preseason…) e con l’approc-ciarsi della stagione NBA comincia anche ad avvici-narsi la stagione del Fantabasket. Un gioco che ognianno ha sempre più adepti, tra chi lo fa appoggiando-si a riviste specializzate, chi a siti internet o chi, piùsemplicemente, si siede attorno a un tavolo con i pro-pri amici e fa partire le aste per formare i roster chesi daranno battaglia per conquistare il titolo di FantaAllenatore dell’anno. Tutti gli appassionati di questogioco sono alle prese con i roster delle 30 squadreNBA per trovare l’affare, il giocatore affidabile, quelloche può farti svoltare la stagione, sempre con unocchio alle cronache e alle injury list per evitare dispendere soldi per giocatori che abbiano problemi insquadra o, più semplicemente, infortuni. Ora, conquesta nuova rubrica vogliamo dare un supporto atutti gli amici che si divertono con il fantabasket,dando qualche consiglio ora che il campionato deveancora partire e tenendovi aggiornati sulle migliori epeggiori prestazioni durante tutto l’arco della stagio-ne.Dunque, a 15 giorni dal via, proviamo a vedere qualipossono essere i giocatori che nei prossimi 9 mesi vifaranno sfregare le mani per la bassa cifra spesa afronte di un rendimento statistico di ottimo livello.Non ci soffermeremo sulle superstar. I vari Kobe,

LeBron, D-Wade, Howard e così via sono delle certez-ze e non c’è sicuramente bisogno di una rubrica perdirvi che sono giocatori che in un campionato di fan-tabasket fanno la differenza (anche se bisogna stareattenti a eventuali spese folli che vi lascerebberosenza denari per il resto della squadra), bensì cerche-remo di scovare quei giocatori che nell’ottica di un’a-sta o di una lista con prezzi prestabiliti, possonocostare il giusto ma nel corso dell’anno darvi quelquid in più che alla lunga farà la differenza tra vitto-ria e sconfitta. Perché, se nel football è una questionedi centimetri, nel fantabasket è una questione di…fantamilioni!Nella puntata odierna ci soffermeremo sulla EasternConference, mentre nel prossimo appuntamento por-remo la lente di ingrandimento sulla costa Ovest.Partiamo dalla AATTLLAANNTTIICC DDIIVVIISSIIOONN e dai BostonCeltics. Forti di un quintetto da sogno due giocatoriche possono essere discreti affari vengono dalla pan-china e rispondono ai nomi di Marquis Daniels,primo cambio degli esterni e che specie in caso diinfortuni ai titolari potrà avere tanti minuti, e GlenDavis, primo cambio dei lunghi dopo la dipartita diLeon Powe. L’esperienza più che positiva nei playoff2009 gioca a suo favore. Andiamo a New York, doveNets e Knicks lottano per un posto nei playoff. I Netshanno diversi giocatori che in ottica fantabasket pos-sono costare il giusto e rendere bene. Yi Jianlian e

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NNICOLÒICOLÒ FFIUMIIUMI

GGGGlllleeeennnn DDDDaaaavvvviiiissssGGGG MMMMiiiinnnn RRRReeeebbbb PPPPttttssss77776666 22221111....5555 4444 7777Fonte foto: http://www.redsarmy.com

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Courtney Lee fresco finalista con Orlando sono duenomi che vengono in mente, ma anche il secondoanno Brook Lopez, anche se spesso i centri finisconoper avere costi abbastanza elevati. Da non sottovalu-tare nemmeno il rookie Terrence Williams, che al col-lege era un all round che faceva di tutto e a livello distatistiche era devastante. Proprio quello che ci vuolein un fantacampionato. Nei Knicks la speranza ètutta sul Gallo. Il costo non è proprio bassissimo, macerto nemmeno elevato, e se dovesse riuscire a esplo-dere ci sarebbe da divertirsi per i suoi proprietari.Wilson Chandler e David Lee rimangono sempre vali-de opzioni. Phladelphia ora, con un nome su tutti:Thaddeus Young. La stagione scorsa è stata moltobuona, siamo fiduciosi che quest’anno esploderà defi-nitivamente. Porta punti, rimbalzi, recuperi, assist.Vale la pena investire una buona cifra su di lui.Attenzione anche a Marrese Speights. Si dovrebbeportare a casa con poco. In estate ha dominato lesummer league, e sembra parecchio migliorato. Ilrookie Jrue Holidiay potrebbe essere un idea vista lacarenza di playmaking dei Sixers. E per f inireToronto. Anche qui il primo nome è di un italiano.Marco Belinelli è la guardia titolare designata. Ci siaspetta molto da lui. Ma in generale, visto checomunque nel ruolo ci potrebbe essere del rimescoloa stagione in corso, anche i nomi di Antoine Wright eDeMar Derozan possono essere interessanti. Trasferiamoci nella CCEENNTTRRAALL DDIIVVIISSIIOONN e andiamoa Chicago, dove c’è John Salmons che avrà tanti

ammiratori. Giocatore che produce , non solo in ter-mini di punti. Non è però una superstar, quindidovrebbe avere un costo relativamente contenuto.Puntate su di lui. E anche su Tyrus Thomas. I tifosidei Bulls lo aspettano alla stagione in cui si consa-crerà. Non sappiamo se mai sarà un dominatore dellearee, ma con quelle doti atletiche state tranquilli chein ottica fantabasket il suo lo farà sempre. Occhi pun-tati sui rookie James Johnson e Taj Gibson. Moltiminuti per loro in preseason. Difficile invece trovareun affare a Cleveland. Tanti giocatori di nome, quindiprezzi elevati. Ci buttiamo su Jamario Moon e soprat-tutto Leon Powe che proverà a insidiare Varejao per ilposto in quintetto. A Detroit, invece, pochi dubbi suRodney Stuckey. E’ il play titolare. Produrrà numerielevati. Vale un buon investimento. Riflettori anchesu Will Bynum e Jason Maxiell. Escono dalla panchi-na e di solito producono molto in pochi minuti.Sempre produttivo anche Troy Murphy in quel diIndianapolis, anche se il suo prezzo difficilmentescenderà sotto certi livelli. Date allora un occhio, percompletare il roster, a Josh McRoberts. Poche prete-se, ma ha preso le misure al mondo NBA e qualcosaora lo dà. A costi bassi valido anche Danthay Jones.Chiudono i Bucks, e qui tuffatevi pure su HakimWarrick. La squadra è allo sbando. Il saltatore daSyracuse avrà tutto lo spazio del mondo.Aspettiamoci una stagione da 15+8 e qualche stoppa-ta. Occhi anche sul sophomore Joe Alexander e ilrookie dalla mano rovente Jodie Meeks (54 punti in

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Fonte foto: http://www.interbasket.net Fonte foto: http://slamonline.com

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una partita l’anno scorso a Kentucky), specie quandola stagione sarà andata potrebbe trovare spazi. Scendiamo nel sud del lo stato, andiamo nel laSSOOUUTTHHWWEESSTT DDIIVVIISSIIOONN e partiamo da Atlanta,Georgia. Dove per la verità di materiale a costi conte-nuti non ce n’è molto. Tanti buoni giocatori, ma giàcon un nome e una buona fama alle spalle. E alloraprovate a valutare il rookie Jeff Teague. Potrebbeessere l’erede di Flip Murray. Ha punti nella mani eadrenalina in corpo. A Charlotte invece farà ancorabene DJ Augustine, mentre Raja Bell, con la sua espe-rienza, non raggiunge mai costi eccessivi, ma producebene e con costanza. Anche qui un rookie da segnala-re. Gerald Henderson. Giocatore ordinato e di siste-ma, potrebbe trovarsi bene con Larry Brown, anchese viene da Duke… Viene dall’high school, invece,Dorell Wright, in quel di Miami, dove ha passato duestagioni segnate da un brutto infortunio. Il ragazzo inprecedenza stava cominciando a fare vedere il pro-prio potenziale. Recuperasse appieno potrebbe essere

un bel colpo. Sempre attenti a Mario Chalmers, che èun gran ladro di palloni. Rimaniamo in Florida eandiamo a Orlando, dove i due nuovi arrivatiBrandon Bass e Ryan Anderson potrebbero sorpren-dere. Scommettiamo che almeno uno dei due faràmolto bene. C’è anche il Martello Polacco, MarcinGortat, reduce da una stagione da sogno in tutti isensi. Però è chiuso da Dwight Howard, quindi iminuti non saranno mai tanti. Finiamo questa carrel-lata con i Washington Wizards in cerca di rivincita.C’è Andray Blatche che è da un paio di stagioni inrampa di lancio. Che sia la volta buona per decollare?Foye come nuovo arrivato dovrebbe avere un buonimpatto, e attenzione a Javale McGee e al suo atleti-smo. Bene, vi abbiamo servito un po’ di consigli per i vostrifantacquisti, sperando di avervi aiutato il più possibi-le. Per questa edizione è tutto, ci vediamo alla prossi-ma, con la l ista del la spesa per la WesternConference. See Ya!

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RRRRaaaajjjjaaaa BBBBeeeellllllll MMMMaaaarrrrcccciiiinnnn GGGGoooorrrrttttaaaatttt Fonte foto: http://3.bp.blogspot.comFonte foto: http://www.azcentral.com

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TTPP:: UUNN PPLLAAYYMMAAKKEERR AAFFUUMMEETTTTII

Ve lo immaginate il fran-cesino degli Spurs gioca-re su di un playgroundqualsiasi, sfidandomostri venuti dallerealtà più improbabili?O magari a cavalcare perle interminabili distesetexane a portare la giusti-zia nel selvaggio West? O,ancora, in calzamaglia scura,a volto coperto e al fianco dellasua bella compagna, a svaligiarebanche?Che sia Tony Dog, Parker Willer o il sugge-stivo Tonyk, il play di San Antonio è pronto a

vestirsi di matite epastelli e a diventareprotagonista di unaserie animata. SaràEva Longoria, lacelebre moglie diTP, a dirigere ilprogetto, tuttomade in France.Se Tony vestirà ipanni di un supere-roe, chi sarà il cattivo

di turno? Chris Paul,Jason Kidd o David

Stern? E ancora, ci saràanche Eva? Se cosi fosse per-

ché non affidare a Milo Manara ilcompito di ‘disegnarla’?

Buon lavoro mrs. Longoria.

La nuova rubrica di Stars N Stripes su tutto quello che ruota attorno al mondo e alla pallacanestro a stelle e strisce

‘You can’t c me’

LLEE RRIISSEERRVVEE

Chissà se finiràcome nel celebrefilm con KeanuReeves e GeneHackman. Lì, aseguito dello sciope-ro dei giocatori pro-fessionisti della NFL,il proprietario deiWashington Sentinelsdecide di affidare il pro-prio team ad un coach inpensione e ad gruppo disemiprofessionisti sgangheratiche non avevano avuto successo.Senza svelarvi il finale del film,

comunque intuibileper una trama hol-liwoodiana, ci col-leghiamo alla diffi-cile trattativa traLega e l’associazio-ni degli ufficiali digara.Nell’impossibilità diconcludere il contrat-to di lavoro per l’iniziodella stagione, i

Commissioner DavidStern ha dato il via liberi

agli arbitri di riserva.Bavetta, tranquillo, Keanu

Reeves non ti ruberà il posto pertroppo tempo.

DIDI

AALESSANDROLESSANDRO DELLIDELLI PPAOLIAOLI

Fonte foto: http://sportsfanalysts.com

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44447777 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

GGOO WWEESSTT

Eh no qui i PetShop Boys c’en-trano poco enulla. West èsempre ilbuon‘Mariachi’Delonte. Dopoi noti eventitra fucili,custodie di chi-tarre e pistole,West si era fattonotare per l’assenzaal training camp deiCavaliers. Motivo? Lagiustificazione più classi-ca mai adottata nella storia:‘motivi familiari’. Poi, dopo unpaio di giorni in contumacia, il rientroche ha fatto felice coach Brown: “Si è allenatobene e sono contento di rivederlo in campo”.

Ci auguriamo cheDelonte abbia risol-to definitivamentei suoi problemi etorni a sparare,ehm, a segnaresugli scarichi diLeBron Jamesche, nei giorniprecedenti,aveva espressotutto il suoappoggio per ilcompagno: "Siamo

una squadra unita enon lasceremo un

nostro compagno. Sonsicuro che tornerà alla

grande, deve prendere iltempo che gli serve per risolve-

re questi problemi e quando tornerànoi saremo li ad accoglierlo".

Detto, fatto. La parola del ‘Prescelto’ è verbo.

FFAASSTT AANNDD FFUURRIIOOUUSS

Snai? Superenalotto? Il caro vec-chio totocalcio? Macchè, nientedi tutto questo. La scommessapiù difficile del mondo si giocain Colorado e, paradossal-mente, non riguarda nean-che le chances di vedereuna difesa decente da partedei Nuggets di coachGeorge Karl. Oggetto degliscommettitori è J.R.Smith. Il guanto di sfida ècosì lanciato: “Ditemicos’ha J.R Smith nel cer-vello e vi do 100$!”.Non è bastata l’ottima sta-gione giocata da Smith afugare ogni dubbio sul suocarattere problematico (15,2punti di media in regular sea-son e 14,9 nei playoff con iltitolo di sesto uomo dell’annosolo sfiorato). Sembravano ormai lontane le bra-vate di J.R., come quella volta che,al Madison Square Garden, piuttostoche pensare a mettere la palla nel cesto,si concentrò nel mettere le mani addosso aNate Robinson. J.R. che fai te la prendi con ipiù piccoli? O, ancora, quella volta che scorrazzava

in auto con il suo compagno ‘MeloAnthony; peccato che, nella lorofolle corsa, si schiantarono di lì apoco, fortunatamente senzadanni fisici.Sembravano lontane, diceva-mo, e invece ecco che inestate arriva la condanna a90 giorni di prigione perun fatto accaduto nel giu-gno del 2007. J.R. non difermò ad uno stop e cen-trò in pieno un’altra autoprovocando la morte diun suo amico.Smith non ha avutoniente di meglio da fareche comunicare almondo, via Twitter ovvia-mente, i suoi sfoghi di rab-bia poi, appena terminatala detenzione si è messo inauto e ha pensato bene disfrecciare per le highway

americane; troppo forte, anco-ra una volta.

L’eccesso di velocità è forse unconcetto duro da capire per Smith,

peccato. Se non mette la testa a posto,sarà Karl ad accontanarlo con la stessa

velocità con la quale J.R. sfreccia in auto.Allora chi scommette?

Fonte foto: http://luxelifestyles.files.wordpress.com

Fonte foto: http://www.sportsgrumblings.com

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TTOOPP TTEENN JJEERRSSEEYY

Effettivamente si sen-tiva la mancanza diuna classifica nellanostra rubrica. Il livelloqualitativo di questa, per-donateci, è decisamente piùbasso rispetto a quella delleWags. Pazienza. Specchio specchiodelle mie brame qual è la maglia più vendutadel reame europeo?

11)) Alla nume-ro uno volal’MVP delle

scorse FinaliNBA. Un altro

primato per ‘BlackMamba’.

Evidentemente la scelta,forse non proprio di cuore, di

abbandonare la #8 dei primi anni hadato i suoi frutti. Che sia bianca, gialla o viola, la #24 di

NNOO SSMMOOKKIINNGG

Evidentemente'His Airness', anco-ra inebriato dallacerimonia di ingresso nella Hallof Fame, avrà pensa-to che il divieto inquestione fosse relativo allla 'tenuta' daindossare sul green piutto-sto che al fumo del suo tanto amato sigaro. Ci ha pen-sato Phil Ginsburg, il responsabi-le dei parchi e dei luoghi di ricreazione di San Francisco,a ricordare al giocatore più forte mai visto su di un campo da basket che è proibitofumare all'Harding Park. Eh

si perchè, nelcorso dellaPresidents Cup,una manifestazio-ne organizzatadalla Pga tour, Jordan,che funge da assi-stente a Fred Couples,

capitano della squadra statunitense, si

è accesso un bel sigaro,proprio come faceva dopo

ogni trionfo cestistico. Beccato dal

San Francisco chronicle, ecco arriva-re il

richiamo. Vietato fumare a Michael Jordan? maragazzi stiamo scherzando? Non confondiamo il sacro con il profano.

Fonte foto: http://www.interbasket.net

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44449999 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Kobe Bryant spopola tra gli appassionati europei.

22)) Sono lontani i tempi di ‘The Revolution’, quando ilgiovane Kevin Garnett rivoluzionava, appunto, il mondodella NBA con la sua nuova interpretazione del ruolo dipower forward ed i suoi contratti ultraremunerativi. Ilsuo talento però è ancora vivo negli occhi del pubblicoche lo premia acquistando la sua #5 biancoverde.

33)) Gradino più basso del podio per l’altro Lakers, ‘PauGasol’. La Spagna cestistica impazzisce per i neo-cam-pioni d’Europa. Tutti a festeggiare con la #16 del catala-no.

44)) ‘The Chosen one’ sarà pur stato prescelto, appunto,come messia dagli dei del basket ma, il pubblico del vec-chio continente ‘sceglie’ un po’ di meno la sua #23. Fuoridal podio.

55)) Non è più ai vertici della Lega con i Miami Heat mala #3 rosso e nera ha ancora fascino. Quinta piazza perDwayne ‘Flash’ Wade.

66)) L’orgoglio nazionalista francese è un po’ in calo. Macome, vi fate battere dagli spagnoli? Forza, a comprare

qualche maglia in più di Mr. Longoria. Solo sesta la #9neroargento di Tony Parker.

77)) Le imprese del ‘Superman’ della Florida hanno avutauna lunga eco in Europa. Dwight Howard vola a cane-stro, la maglia numero 12 dei Magic vola dritto nei car-relli dei tifosi.

88)) Viva l’Italia. La #7 Raptors del nostro AndreaBargnani si piazza nelle prime dieci con un dignitosoottavo posto. Da De Gregori a Morandi. Si può fare dipiù.

99)) La Spagna domina. In classifica entra anche la #8 diJosé Calderon. Que viva Espana!

1100)) L’orgoglio degli irlandesi o il fascino del campione?Fatto sta che le #34 di ‘Double P’ vanno via piuttostobene. Chissà se proprio in Irlanda o altrove. Decimoposto per Paul Pierce.A seguire un po’ di repliche dei giocatori europei: DirkNowitzki, Rudy Fernandez, Marco Belinelli, JoakimNoah. Per tanti di questi ‘fuori classifica’ c’è ancoramolta strada da fare e non solo negli store di basket.

Fonte foto: http://spazappeal.files.wordpress.com

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55550000SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

ATLANTIC DIVISIONATLANTIC DIVISION

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

FRANKTerrence WilliamsRafer Alston, TonyBattie, Courtney Lee

Vince CarterJosh Boone, Keyon Dooling, Chris Douglas-Roberts,Devin Harris, Jarvis Hayes, Brook Lopez, EduardoNajera, Bobby Simmons, Sean Williams, Yi Jianlian

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

D’ANTONIJordan Hill

Darko Milicic, Sun YueT.Douglas, Gabe Pruitt

Q.Richardson,C.Wilcox

Wilson Chandler, Chris Duhon, DaniloGalinari, Larry Hughes, Jared Jeffries,

David Lee (re-signed), N.Robinson (re-signed)

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

JORDANJ.Holiday, J.Kapono, P.Brezec,B.Bowman, D.Christmas,

S. Singletary, S.Swift, RJones-Jennings

Reggie Evans,A.Miller, T.Rathliff

Elton Brand, Samuel Dalembert, Willie Green,Andre Iguodala, Jason Smith, Marreese

Speights, Louis Williams, Thaddeus Young, Ivey

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

TRIANOD.DeRozan

Hedo Turkoglu,M.Belinelli, A. Wright, R.Evans, J.Jack, Nesterovic

J.Kapono, S.Marion, KrisHumphries, N.Jawai,A.Parker, D.Geaorge

Marcus Banks, Andrea Bargnani (re-signed),Chris Bosh, Jose Calderon, Patrick O'Bryant,

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

RIVERS Lester Hudson (D), RasheedWallace, S.Williams, M.Daniels

Gabe Pruitt, MikkiMoore, Leon Powe

Ray Allen, Tony Allen, Kevin Garnett, J.R. Giddens,Kendrick Perkins, Paul Pierce, Rajon Rondo, Brian

Scalabrine, Bill Walker, Glen Davis

Gli allenatori, i nuovi arrivi, le partenze e l’organico dellatrenta franchigie del campionato più affascinante del mondo

I roster della nuova Nba

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55551111 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

CENTRAL DIVISIONCENTRAL DIVISION

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

BROWNC. Eyenga, D.Green,J.Moon, S.O'Neal,A.Parker, L.Powe

Ben Wallace, Sasha Pavlovic,T.Kinsey

Daniel Gibson, J.J. Hickson, Darnell Jackson, LeBronJames, Delonte West, Jawad Williams, Anderson

Varejao (re-signed), Mo Williams

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

KUESTER A.Daye, D. Summers,J.Jerebko, C.Villanueva, Ben Gordon, C.Wilcox

R.Wallace, A. McDyess,A. Johnson, A.Afflalo,Oberto, Sharpe, Iverson

Richard Hamilton, Jason Maxiell, TayshaunPrince, Rodney Stuckey

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

O’BRIENTyler Hansbrough,A.J. Price, D.Jones,E.Watson, S.Jones

J.Jack, J.Tinsley,M.Daniels,R.Nesterovic

Mike Dunleavy, T.J. Ford, Jeff Foster, DannyGranger, Roy Hibbert, Josh McRoberts (re-signed), Troy Murphy, Brandon Rush

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

SKILESB. Jennings, J. Meeks

H.Warrick, E.Ilyasova, C.Delfino,K.Thomas, W.Sharpe, R. Ukic

F.Oberto, C.Villanueva, R.Sessions,R,Jefferson, M.Allen, A.Johnson,

S.Weems, B.Bowen

Joe Alexander, Charlie Bell, Andrew Bogut,Dan Gadzuric, Luc Mbah a Moute, MichaelRedd, Luke Ridnour, Salim Stoudemire

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

DEL NEGRO James Johnson, Taj Gibson

Ben Gordon,A.Roberson, T.Thomas

Luol Deng, Kirk Hinrich, Brad Miller,Joakim Noah, Derrick Rose, John Salmons,

Tyrus Thomas, A.Gray

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SOUTHEAST DIVISIONSOUTHEAST DIVISION

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTT0000 CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

BROWNG.Henderson, D.Brown,T.Chandler, A.Anderson

S.Graham.Sean May, E.Okafor

Alexis Ajinca, D.J. Augustin, R.Bell, B. Diaw, D.Diop,D.Jefferson, Nazr Mohammed, , R.Felton (re-signed), V. Radmanovic, G.Wallace, F.Murray (re-signed)

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

SPOELSTRAR.Dozier, P.Beverley,

M.Thornton,Q.Richardson, C.Arroyo

Jamario Moon, Mark Blount

Joel Anthony (re-signed), Michael Beasley, Mario Chalmers,Daequan Cook, Udonis Haslem, James Jones, JamaalMagloire (re-signed), Dwyane Wade, Dorrell Wright

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

VAN GUNDYB.Bass, V.Carter, R.Anderson,

M.Barnes, J.Williams

Courtney Lee, RaferAlston, Tony Battie,Hedo Turkoglu

Marcin Gortat (re-signed), Dwight Howard,Rashard Lewis, Jameer Nelson, Mikael

Pietrus, J.J. Redick

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

SAUNDERSMike Miller, Randy Foye,F.Oberto

Etan Thomas, Darius Songaila, Oleksiy Pecherov

Gilbert Arenas, Andray Blatche, Caron Butler, Javaris Crittenton,Brendan Haywood, Mike James, Antwan Jamison, JaVale McGee,

Dominic McGuire, DeShawn Stevenson, Nick Young

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

WOODSONJ.Teague, S.Gladyr, J.Crawford,J.Smith, J.Collins, A.Miles,

F.Robinson

Acie Law, Speedy Claxton,Salomons Jones

Mike Bibby (re-signed), Al Horford, JoeJohnson, Josh Smith, Maurice Evans,

Randolph Morris, Zaza Pachulia (re-signed)

55552222SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

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SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS55553333

SOUTHWEST DIVISIONSOUTHWEST DIVISION

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

ADELMAND.Andersen, T.Ariza, Pops

Mensah-BonsuC.Budinger, S.Llull, J. Taylor

Ron Artest, VonWafer

Tracy McGrady, Yao Ming, Aaron Brooks,Shane Battier, Luis Scola, Brent Barry, ChuckHayes, Kyle Lowry, Joey Dorsey, Carl Landry

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

HOLLINSH.Thabeet, , D.Carroll, S.YoungZ.Randolph, A.Iverson, S.Hunter,T.Gardner, L.Rodgers, M.Taylor

Q.Ross, H.Warrick, D. Milicic,G.Buckner, Q.Richardson

J.Stackhouse

Darrell Arthur, Greg Buckner, Mike Conley,Marc Gasol, Rudy Gay, Marko Jaric,

O.J. Mayo

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

SCOTTD.Collison, Ike Diogu,E.Okafor, M.Thornton,B.Brown, D.Songalia

Rasual Butler, TysonChandler, Antonio

Daniels

Peja Stojakovic, David West, Sean Marks (re-signed), MorrisPeterson, Devin Brown (re-signed), James Posey, Chris Paul,

Hilton Armstrong, Julian Wright

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

POPOVICDJ Blair, J.McClinton, N.De Colo,M.Haislip, A.McDyess, T.Ratliff,

R.Jefferson

D.Gooden,F.Oberto,K.Thomas, B.Bowen

Tim Duncan, Michael Finley (re-signed),Manu Ginobili, Tony Parker, Roger Mason,Matt Bonner, George Hill, Ian Mahinimi

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

CARLISLEB.J. Mullens, A.Nivins, Q. Ross,

T.Thomas, S.Marion, K.Humphries,N.Jawai, G.Buckner, N.Calathes,

R.Beaubois

Brandon Bass, Ryan HollinsJerry Stackhouse, AntoineWright, Devean George

J.J. Barea, Matt Carroll, Erick Dampier, JoshHoward, Jason Kidd (re-signed), DirkNowitzki, Jason Terry, Shawne Williams

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NORTHWEST DIVISIONNORTHWEST DIVISION

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

RAMBISJ.Flynn, W.Ellington, H.Norel, R.Hollins,R.Sessions, O.Pecherov, A.Daniels,D.Wilkins, M.Blount, S. Pavlovic

J.Collins, K.Ollie, S.Williams, B.Brown, M.Miller, R.Foye,M.Madsen, S.Telfair, C.Smith, D.Songalia, E.Thomas,

Q.Richardson, R.Rubio, C.Atkins,Al Jefferson, Brian Cardinal, Ryan Gomes, Kevin Love,

Corey Brewer

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

BROOKSR.Vaden, J.Harden,B.J. Mullens, K.Ollie

E.Thomas

Chucky Atkins,Damien Wilkins

Nick Collison, Earl Watson, Nenad Krstic, Kevin Durant,Russell Westbrook, Thabo Sefolosha, D.J. White, Kyle

Weaver, Jeff Green, Shaun Livingston

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

MCMILLANV.Claver, A.Miller

D,Cunningham, I. Udoka, J.Pendergraph, J.Howard

Sergio Rodriguez,C.Frye

Joel Przybilla, Greg Oden, LaMarcus Aldridge, Steve Blake,Travis Outlaw, Martell Webster, Brandon Roy (re-signed),

Jerryd Bayless, Rudy Fernandez, Nicholas Batum

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

SLOAN Eric Maynor, Goran Suton -

A.Kirilenko, M.Harpring, D.Williams, C.J. Miles, R.Brewer, K.Koufus,C.Boozer (re-signed), P.Millsap (re-signed), K.Fesenko (re-signed),K.Korver (re-signed), M.Okur (re-signed), R.Price (re-signed)

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTT0000

KARLTy Lawson, A.Afflalo,M.Allen, J.White,

J.Graham.

D.Jones, L.Kleiza,S.Weems, W.Sharpe,

S.Hunter

Chris Andersen (re-signed), Carmelo Anthony, KenyonMartin, Chauncey Billups, Anthony Carter (re-signed), Nene,

Johan Petro (re-signed), J.R. Smith, Renaldo Balkman

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PACIFIC DIVISIONPACIFIC DIVISION

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

DUNLEAVYBlake Griffin, RasualButler, S.Telfair,Craig Smith

Zach Randolph,Quentin RichardsonMark Madsen

Marcus Camby, Mardy Collins, Baron Davis,Ricky Davis (re-signed), Eric Gordon, DeAndreJordan, Chris Kaman, Mike Taylor, Al Thornton

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

JACKSONC, Elonu,

R,Artest, T. Gaffney, D.Monds, M. Gelebale, M.Fey

Trevor Ariza, SunYue,Thomas Kelati

Kobe Bryant (re-signed), Pau Gasol, S.Brown (re-signed),Derek Fisher, S.Vujacic, Luke Walton, A.Morrison,Andrew Bynum, J.Farmar, Lamar Odom (re-signed)

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

GENTRYEarl Clark,

T.Griffin, SashaPavlovic, C.Frye

Matt Barnes, BenWallace, Shaquille

O'Neal

Louis Amundson (re-signed), Leandro Barbosa, GoranDragic, Jared Dudley, Grant Hill (re-signed), Robin Lopez,Jason Richardson, Amar'e Stoudemire, Alando Tucker

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

WESTPHALTyreke Evans, Jon

Brockman, S.Rodriguez,Omri Casspi, S.May

Ike DioguFrancisco Garcia, Donte Greene, Spencer

Hawes, Kevin Martin, Andres Nocioni, KennyThomas, Jason Thompson, Beno Udrih

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

NELSONS.Curry, M.MooreA.Law, S.Claxton,Devean George

Jamal Crawford,Marco Belinelli

Kelenna Azubuike, Andris Biedrins, Monta Ellis,Stephen Jackson, Corey Maggette, Anthony Randolph,Ronny Turiaf, Brandan Wright, C.J. Watson (re-signed)

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55556666SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Dopo un’estate trascorsa a sfidare i campioni di altre discipline all’internodello show prodotto dalla ABC ‘Vs’, The bIg Aristotele ora si da allo yoga

Shaquille O’Neal on the lakeProbabilmente in Ohio non eranoabituati a personaggi del genere:fatto sta che Shaquille O’Neal non sismentisce mai, e dopo aver trascorsoun estate intera a sfidare campionidi varie discipline nel suo reality“Shaq vs.?” e a prepararsi atletica-mente in piscina, ha mostrato almondo intero la sua nuova strategiaper conservare e , possibilmente,aumentare la propria flessibilità fisi-ca : lo yoga.Entusiasta del nuovo “allievo” TamiSchneider, proprietaria del centroCleveland Yoga di Beachwood, chenon ha lesinato complimenti al “bigfella” per l’impegno e i risultati otte-nuti : “(Shaq) ha i tendini tesi, è unindividuo di dimensioni enormi,basti pensare che una sua cosciaequivale al mio intero corpo.Nonostante questo e il fatto che nor-malmente non avesse grandi capa-cità di allungamento , ho notatoveramente buone risposte dal suo

fisico” .Ulteriore con-ferma a questa tesi,viene fornita daglistessi compagni disquadra del Diesel,che dicono di vederlo

in “forma terrificante”. Intanto il 4 voltecampione NBA rilascia dichiarazioni difuoco ai rivali, sostenendo che : “I Cavsattuali sono la migliore squadra in cuiabbia mai giocato, almeno sulla carta”. C’èda credergli?

DIDI

GGUGLIELMOUGLIELMO BBIFULCOIFULCO

Fonte foto: http://4.bp.blogspot.com

Fonte foto: http://bettorsedge.files.wordpress.com

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55557777 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

NNbbaa,, ll’’iinnffeerrmmeerriiaa aannccoorraa ppiieennaaLa regular season è ancora dalcominciare eppure già ci sonoparecchi nomi di giocatoriinfortunati o comunque anco-ra sulla via del recupero.Assodata l’assenza per tutta lastagione del centro degliHouston Rockets Yao Ming, èstato proclamato il ritorno diTracy McGrady per metà-fineNovembre. Si aggiungono alla lista anchelo swingman dei Kings,Francisco Garcia il cui rientro

ancora non è stato fissato,l ’ala dei Mavericks JoshHoward , ancora in forse perl’inizio di stagione, e il centrodei Washington Wizards,Brendan Haywood. Già avvezzo di suo agli infor-tuni, vittima, durante unmatch di preseason contro iMavs, di uno scontro controDrew Gooden, in cui sembre-rebbe aver riportato uno slo-gamento alla caviglia, condanni di entità ancora ignota.

A pochi giorni ormai dall’inizio della nuova stagione sono ancora tantii giocatori che vedono ancora inserito il proprio nome nella injured list

Stars ‘N’ StripesStars ‘N’ Stripes

ideato da: ideato da: Domenico PezzellaDomenico Pezzella

scritto da:scritto da: Alessandro delli PaoliAlessandro delli PaoliLeandra RicciardiLeandra RicciardiTommaso StaroTommaso Staro

Nicolò FiumiNicolò FiumiDavide SardiDavide SardiStefano PanzaStefano PanzaMarco GerbinoMarco Gerbino

Guglielmo BifulcoGuglielmo BifulcoAlessio CaprodossiAlessio Caprodossi

info, contatti e collaborazioni: info, contatti e collaborazioni:

[email protected]@hotmail.it

Fonte foto: http://futureramblings.files.wordpress.com

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Se fino a poco tempo faquesta notizia poteva sem-brare un semplice rumor,da 2 settimane a questaparte è diventata la realtàsotto gli occhi di tutti;prima le dichiarazioni allastampa sulle intenzioni diessere tradato (costategliuna multa di 25,000 $),poi le polemiche duranteun match di preseasoncontro i Lakers: in quest’ultima occasione l’ex guar-dia-ala di Spurs e Pacersha collezionato 5 falli inmeno di 10 minuti, tra cuiun tecnico ed ha abbando-nato prematuramente lapanchina, non si sa ancora

se per volontà sua o meno.Mano pesante di DonNelson, che non ha digeri-to affatto l’accaduto , purnon mostrando belligeran-za davanti ai media (ricor-diamo invece le storie tesecon Latrell Sprewell). Disicuro i Warriors hannocomminato una sospensio-ne per 2 partite di presea-son al ribelle Jackson che,dopo aver firmato lo scorsonovembre un’ estensionedel suo contratto a 28milioni di dollari , sembraavere totalmente persofiducia nella franchigia dicui è leader indiscussoattualmente.

SStteepphheenn JJaacckkssoonn mmuullttaattoo ddaaii WWaarrrriioorrssDopo aver rischiato la sospensione e dopo la multa inflittagli da parte della Lega

per le dichiarazioni di qualche tempo fa, ora arriva la sanzione della società della Baia

I Denver Nuggets aggiungono al roster l ’ala JoeyGraham, mentre i Philadelphia 76ers hanno firmatoStromile Swift e Sean Singletary . Da segnalare infinealcuni movimenti interessanti in casa Knicks: dopo averrifirmato Nate Robinson e David Lee entrambi conannuali rispettivamente a 5 e 8 milioni di dollari, iKnickerbockers hanno tagliato il cinese ex- Lakers SunYue( operazione marketing fallita a quanto pare..), laguardia Gabe Pruitt, su cui almeno inizialmente sem-bravano disposti a puntare e i 2 semi anonimi RonHoward(..non il regista, ex Happy Days ) e WarrenCarter, entrambe guardie.

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Fonte foto: http://upload.wikimedia.org/wikipedia

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Fonte foto: http://hoopedia.nba.com

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L’esilio dal basket giocato di Jamaal Tinsley dopo gli anni ai Pacers, sembra essere finito, sulle sue piste ci sono Miami e Spoelestra

‘The Abuser’ verso gli HeatLa preseason è appena iniziata e nonc’è tempo per perdere i chiletti di trop-po accumulati in estate o di rientrareappieno nello spirito delle almeno 82partite che sono alle porte a partire dafine ottobre, che se sbagli una partita,

per di più superflua, la tua dirigenzapuò mettere in dubbio la tua affidabi-lità lungo la stagione. E’ quello che staaccadendo in Florida, sponda Miami,in cui il giovane play Mario Chalmerssembrerebbe non lasciar dormire sogni

tranquilli alla dirigenza Heat, che vor-rebbe correre ai ripari ingaggiando l’expoint guard degli Indiana Pacers,Jamaal “Mel Mel the Abuser” Tinsley,liquidato senza rimpianti da LarryBird. Alernative al nativo di NY potreb-bero essere Brevin Knight o BobbyJackson. Intanto rimane sul mercatoesclusivo delle contenders anche ilredivivo Jerry Stackhouse, più che maiintenzionato ad infilarsi l’anello al ditol’anno prossimo..

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Zydrunas Ilgauskas, pivot lituano in forza ai Cleveland Cavaliers comeback-up di Shaquille O’neal, sembra intenzionato ad abbandonare ilbasket al termine della stagione prossima:«Mi rendo conto di non essere più un giovanotto..Alla fine della stagio-ne tirerò i conti e vedrò se sarà giusto o meno andare avanti..». Questele dichiarazioni del 2,21 m lituano che è in forza ai Cavs dal ’96 ( soloKobe Bryant ha avuto un tempo di militanza altrettanto lungo semprenella stessa squadra): dopo aver subito 5 infortuni dal 1996 al 2001, Zha trovato nell’ultima decade maggiore continuità in campo ed è diven-tato un punto fermo del quintetto Cavs, almeno fino all’ avvento del BigFellow dall’Arizona. Riuscirà a coronare ,prima della fine del suo viag-gio targato NBA, il sogno del Re?

IIllllggaauusskkaass,, aarriiaa ddii rriittiirroo??Il centro dei Cleveland Cavaliers pare essere proiettato verso l’ultima stagione

in canotta e pantalonicini. «A fine stagione tirerò le somme»

Il progetto è sicuramente retrodatato, visto che se neparla oramai da una decina di anni, ma anno dopoanno ci si rende sempre più conto che, una volta supe-rata la crisi economica mondiale, il progetto di portaresquadre NBA in Europa diventerà sempre più concreto.A ribadire questo concetto il commisioner David Sternad Associated Press:«Esistono buone probabilità da ora agli anni a venire,che, qualora lo sviluppo di arene appropriate venisseattuato concretamente, qualche squadra NBA possaalloggiare in Europa. Questo è il modo in cui crediamoche il basket debba svilupparsi nel mondo».

GGlloobbaalliizzzzaazziioonnee:: ««UUnnaa ssqquuaaddrraaccoonn sseeddee iinn EEuurrooppaa?? PPoossssiibbiillee»»

Dalle parti di Hollywood, il matrimonio tra Kobe Bryant e iLakers sembrerebbe in procinto di prolungamento. è infatti opi-nione diffusa che, prima dell’opening night del 27 ottobre controi Los Angeles Clippers, l’accordo tra le 2 parti dovrebbe essere giàsiglato. Comunque vada è oramai certo che Kobe proseguirà lapropria carriera ,forse per sempre, con i gialloviola. Dopo essere stato sul punto di abbandonarli concretamente per 3volte, rispettivamente per raggiungere prima i VancouverGrizzlies nell’era Kobe-Shaq, poi i Clippers e i Chicago Bulls piùrecentemente, il Black Mamba, grazie soprattutto agli esaltantimovimenti di mercato di Kupchak, sembra aver sposato in pienoil progetto gialloviola per il resto degli anni che gli rimangono dagiocare sul parquet.

SSuullllaa ssccrriivvaanniiaa ddii BBrryyaanntt ssttaa ppeerr aarrrriivvaarree iill rriinnnnoovvoo

Rafer Alston, alias Skip to my Lou, neo playmaker dei NewJersey Nets sembrerebbe non gradire affatto la destinazioneattuale riservatagli dalla dirigenza di Orlando,che per servir-si di Vince Carter come nuovo ‘go to guy’ – al posto diTurkoglu- non ha esitato a sacrificare il playmaker newyor-chese; Alston , che è in scadenza la prossima stagione,potrebbe ,dunque ,cambiare squadra, eventualmente anche astagione in corso: i motivi di tale decisione sarebbero impu-tabili alla scarsa competitività della futura franchigia diBrooklyn; alla finestra ci sarebbero i Philadelphia 76ers,orfani del sempreverde Andre Miller, e i Sacramento Kings,prospettiva quest’ ultima di certo non allettante e migliore diquella attuale nel New Jersey.

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Fonte foto: http://www.nba.com

Fonte foto: http://buzzyeah.com

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IILL PPAASSSSAATTOO.. Quando lo scorso 10Maggio, in occasione dell’ultima giornatadi campionato, al Palamaggiò è risuonata

la sirena finale del derby contro Avellino, la Caserta cestisti-ca ha tirato un bel sospiro. Un sospiro di sollievo perché DiBella&c. avevano tagliato il traguardo che si erano prefissa-ti in estate e che coincideva con la permanenza in LegaA;un sospiro di soddisfazione, figlio della consapevolezza chequello della Juve non era stato solo un passaggio tempora-neo nel gotha della palla a spicchi dopo un’assenza durataaddirittura 14 anni; ma sopra ogni cosa, un sospiro cheaveva il sapore della liberazione. Una liberazione da un’an-nata costellata da mille problemi, da innumerevoli intoppi,da incidenti di percorso che, per numero e frequenza, nonera poi così lecito definire fisiologici. Sì, perché ciò che ècapitato alla Juve qualche mese fa ha, per certi versi, dell’in-verosimile. Una stagione -quella passata- non ancora inizia-ta e già marchiata a fuoco dall’improvvisa morte diFrancesco Cimino, imprenditore di Terra di Lavoro che eraappena entrato a far parte della compagine societaria.Neanche il tempo di prendere confidenza con la LegaA edun’altra tragedia colpiva la comunità cestistica e non: l’inci-dente di Buccino che strappava alla vita Manù Gallicola,Gianluca Noia, Gigi e Paolino Mercaldo. Poi, neanche adirlo, le vicissitudini di una squadra incapace di trovare la

retta via: una discontinuità di rendimento, un rapportoidiosincratico con le tavole di parquet che non fossero quel-le del Palamaggiò, un feeling mai sbocciato tra squadra edallenatore parevano tutte concause destinate a minare lecertezze della piazza e degli addetti ai lavori. E, come senon bastasse, l’improvvisa defenestrazione di PierfrancescoBetti, responsabile di un’evidente ed ingiustificabile “malagestio” (innumerevoli i contratti sottoscritti nei due scarsianni di permanenza a Caserta con conseguenti e “sanguino-si” sacrifici economici da parte della proprietà) e di un“modus operandi” non in linea con il credo della società. Iltutto, insomma, per un complessivo quadro, per certi versi,apocalittico in parte salvato -come detto- dalla permanenzanella massima serie. Terminato il campionato, dunque, si èavvertita forte l’esigenza di voltare pagina; di mettere defi-nitivamente una pietra sopra ad un passato foriero più disventure che di altro.VVIIAA AALLLLAA RRIIVVOOLLUUZZIIOONNEE. In nome di questo bisogno diporre una linea netta di confine tra il passato ed il presenteed in spregio alla cosiddetta politica della continuità, il pre-sidente Caputo ha deciso di dare il via ad una sorta di“repulisti”, salvando -come si suol dire in questi casi- il sal-vabile.Ed ecco, quindi, l’azzeramento delle cariche e la rivisitazio-ne di tutti gli incarichi, a partire da quelli riguardanti lo

Dopo un’annata estremamente tribolata, il presidente Caputo ha operato un netto taglio con il passato; non prima di aver omaggiato la città con un “cadeau” atteso da tempo immemore

Pepsi Juvecaserta, la rivoluzione è servita

DIDI

TTOMMASOOMMASO SSTAROTARO

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staff tecnico per finire a quelli concernenti il vero e proprioroster.Una rivoluzione, insomma, che era nell’aria e che ha tocca-to quasi tutti. A partire dal ruolo del direttore sportivo affi-dato -dopo l’incarico ad interim ricoperto dal fidatoSalvatore D’Angelo- a Claudio Coldebella, vecchia conoscen-za del pubblico casertano dopo i suoi illustri trascorsi conla maglia della Virtus Bologna. Una scelta, quest’ultima,assai coraggiosa da parte del n. 1 della Pepsi; coraggiosasoprattutto tenendo conto della scarsa esperienza accumu-lata da Coldebella in questo ruolo, lui che dopo aver appesole scarpette al chiodo aveva vissuto una breve parentesinelle vesti di vice-allenatore. E’ venuto, poi, il tempo dellascelta del nuovo coach. Una scelta che -al termine di unbaillame di voci ed indiscrezioni- è ricaduta su PinoSacripanti, allenatore brianzolo, con un ottimo passatosulla panchina canturina e reduce dalla biennale esperienzain quel di Pesaro. Un coach, sopra ogni cosa, che si andavaa sposare perfettamente con il progetto della Juve e cheriformava, unitamente a Max Oldoini, l’attuale guida tecni-ca della Nazionale Under20. Messo a punto lo staff tecnico(nonché medico, con le new entry di Giovanni Barone,Alfonso Sauro e del massofisioterapista Antonio Maglione),è stata la volta di assemblare il mosaico più importante: ilgruppo di ragazzi chiamati ad affrontare il secondo annoconsecutivo nella LegaA ed a tagliare un traguardo che,nelle intenzioni della società, coincide con una salvezzatranquilla. Quello dell’allestimento del roster non è stata un’operazionesemplice né, a dirla tutta, facilmente decifrabile dall’esternoalla luce della grande riservatezza con cui sono state portatea compimento i colpi di mercato.In ogni caso, con i comunicati stampa a firma dell’addettoGiannoni che scandivano puntualmente lo stato di avanza-mento dei lavori bianconeri, sono stati messi in cassafortegli atleti a disposizione di Sacripanti. E’ giunto all’ombradella Reggia Antanas Kavaliauskas, 25enne lituano, centro

assai dinamico e con una buona mano dalla media e lungadistanza, prodotto della Texas A&M University e con impor-tanti esperienze nel campionato greco, prima al Panonios equindi al Kavala Panorama. E’ stata quindi la volta di EbiEre, ala 28enne di origine nigeriana ma con passaportoUSA, uscito dal college di Oklahoma; giocatore assai versa-tile capace di assurgere ad affidabile punto di riferimentonon solo in attacco ma anche in fase difensiva grazie ad unottimo fisico, il nuovo n.23 bianconero ha fatto vedere egre-gie cose lo scorso anno prima in Australia e poi in Portorico(con una media sempre superiore ai 20 punti). Nero subianco anche sul contratto di Lukasz Koszarek, play di 25anni, grande visione di gioco, mano educata dal perimetroe, in generale, buonissime referenze sul suo conto ampia-mente confermate da un apprezzabilissimo campionatoeuropeo disputato nelle file della sua Polonia. Poi, i colpi adeffetto tanto attesi dal popolo bianconero. Il primo, il vero“crack”, quello rispondente al nome di Jumaine Jones. 30anni ed un curriculum che non ha assolutamente bisogno dipresentazioni. In una parola, un fuoriclasse addirittura ingrado di infiammare le platee d’oltreoceano e gioco-forzaun lusso sfrenato per i palcoscenici nostrani. L’altra bombadi mercato ha assunto le sembianze di Timothy Bowers,guardia 27enne, giocatore atleticamente esplosivo, innatedoti di leadership e grandi capacità realizzative palesate nelcorso degli ultimi tre anni trascorsi con la canottadell’Hapoel Gerusalemme. A completare, infine, il mosaicocasertano, è giunto Aaron Doornekamp, ala di soli 23 anni,spirito da combattente.Il tutto, insomma, per una squadra senza particolari fronzo-li e, sopra ogni cosa, costruita sicuramente con raziocinioed oculatezza.Una squadra con riferimento alla quale, allo stato attuale, èdifficile azzardare pronostici per vari motivi: in primis, per-ché è noto come le indicazioni della pre-season (nel corsodella quale, la Juve ha vinto, tra l’altro, il torneo di Caserta ebattuto la Lottomatica Roma al “Vito Lepore” di Avellino)

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siano da prendere con il beneficio dell’inventario; poi per-ché non va sottaciuto che il gruppo a disposizione diSacripanti avrà ragionevolmente bisogno di un congruoperiodo di rodaggio se è vero che, fatta eccezione per DiBella, Michelori e del rientrante Martin dal prestito diSassari, tutti gli altri giocatori non hanno alle spalle alcunaesperienza nel campionato nostrano e dovranno quindimetabolizzare un sistema di gioco diverso rispetto a quelloa cui erano abituati. Le vere potenzialità della Pepsi2009/2010, dunque, potranno venire alla luce solo nelle set-timane a venire quando ogni attenuante o giustificazionedovrà lasciare spazio all’insindacabile giudizio del campo;nel frattempo, neanche a dirlo, la tifoseria si è già mobilita-ta per sostenere, ovunque e comunque, i suoi amati benia-mini.IILL CCAADDEEAAUU.. Ci sono dei momenti nella storia di ognisocietà sportiva impossibili da dimenticare, da accantonare,da relegare malinconicamente nelle tenebre dell’oblio. Unodi questi è andato in scena al Palamaggiò lo scorso 27Settembre, in occasione della prima giornata del Torneo

Città di Caserta-II Trofeo Irtet. Quando nell’ “impianto deigiorni” si sono spenti i riflettori e sul mega-schermo èapparso il volto di Oscar Schmidt, indimenticato campionecarioca e simbolo indiscusso della Juve degli anni ’80, unbrivido è scorso lungo la schiena dei presenti sugli spalti.Un Oscar, come al solito, sorridente e con quell’aria da“scugnizzo d’importazione” che ha reso celebri le sue gestadentro e fuori il parquet. Quello dedicato all’ “O’ Rey do tri-ple” è stato il migliore preludio possibile ad una cerimoniache a Caserta aspettavano da tempo immemore. Grazie allasolerzia ed alla caparbietà del presidente Caputo, hannofatto ritorno nella loro casa naturale i trofei dellaJuvecaserta risalente all’epopea Maggiò: al secolo la CoppaItalia del 1988 ed il Tricolore del 1991. Previa una lungatrattativa con la curatela fallimentare, dunque, i simbolidelle vittorie più amate dai tifosi bianconeri campeggianoadesso nella bacheca del Palamaggiò, lì da dove niente enessuno potrà portarli via. Un sigillo inamovibile del passa-to testimoniato anche dalle canotte appartenute a Gentile,Esposito e dello stesso Oscar (oltre che allo sfortunato

Paolino Mercaldo) issate sul soffitto del palazzo diPezza delle Noci, a testimonianza di una società che,quanto a storia e blasone, davvero non è seconda a nes-suno. Ad maiora.

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…Welcome to Detroit City… …I said welcome to Detroit City …E sulle note di Eminem vi accolgo nella

città che mi risulta piu difficile da descrivere.. una città che nonvuole morire mai.. e che cerca in tutti i modi di aggrapparsi con leunghie e con i denti per non sprofondare nel baratro tra l’indiffe-renza e l’insensibilità…Conosciuta in tutto il mondo per tre motivi:• L’ invenzione dall’ automobile da Henry Ford, nonché sede dellaGeneral Motors.. • La Motown Music, l’etichetta discografica che ha portato il funkyamericano in tutto il mondo.. • Il tasso di criminalità più alto degli States..Ed proprio quest’ultimo il motivo per cui ‘The D’ come viene citatanella lista dei posti da visitare, è diventata una stella decaduta..ma

ciò, anche se la penalizza di certo non la rende meno speciale..E’ la città americana con più squadre sportive ai massimi livellidelle classifiche, dal baseball all’hockey, dal football al basket. E’ illuogo dove sono nati tantissimi maestri della musica comeMadonna, Eminem, Aretha Franklin.Ma torniamo un po’ indietro…Nel 1796, Detroit divenne ufficialmente territorio statunitense,anche se prima del definitivo ingresso nell’Unione, avvenuto nel1815, la città dovette subire i tragici eventi dell’incendio del 1805,che rase al suolo buona parte degli edifici esistenti, e soprattuttodella guerra civile americana. Il resto dell’Ottocento si rivelò unperiodo estremamente fecondo per un centro che sbocciò architet-tonicamente, tanto da guadagnare il soprannome di “Parigi dell’o-vest” per la raffinatezza degli edifici e dei manieri post guerra, esoprattutto industrialmente, col settore dei trasporti in continua e

La nuova tappa di ‘On The Road’ è nella città immortalata da Eminem, più ditutti, nelle sue canzoni, ma anche nel suo lavoro cinematografico nel Michigan

Detroit, The Motor’s CityDIDI

LLEANDRAEANDRA RRICCIARDIICCIARDI

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costante ascesa, culminata con l’affermazio-ne a livello mondiale della fabbrica automo-bilistica aperta nel 1902 da Henry Ford.Divenuta capitale mondiale dell’automobile,guadagnandosi la nomea di "The city thatput the world on wheels" (La città che hamesso il mondo sulle ruote), Detroit conti-nuò a veleggiare col vento in poppa fino aglianni ‘60/’70 quando, sfiancata dalla crisipetrolifera e falciata da lotte razziali inestin-te, fu soggetta ad un generale declino, tangi-bile analizzando il sensibile decrementodemografico arrestato solo negli ultimi anni. Ma oggi Detroit sta cercando di voltare pagi-na, rilanciandosi sotto tutti i punti di vista,partendo proprio dal centro cittadino, trop-po spesso considerato come ghetto urbano.Ci sono state alcune iniziative intraprese neltentativo, fino ad ora riuscito, di ridar vitaad uno dei più architettonicamente variegatiagglomerati urbani d’America. Insommatutto questo ci dimostra che Detroit haancora un’anima, seppur da «dark lady ».Il cuore della città è sicuramente ilDowntown, il quartiere che si sviluppa dalfiume Detroit, che separa gli Usa dalCanada. Qui si trova l’Hart Plaza, spessosede di manifestazioni e mercatini, soprat-tutto a primavera. Dalla piazza è possibile

vedere le coste canadesi della città diWindsor, costellati di casinò, e raggiungibiliin automobile o in bus attraverso un tunnelsotterraneo. Dall’Hart Plaza parteWoodward Ave, la via principale che spaccain due la città. Basta percorrerla per incon-trare lungo il cammino gli edifici più carat-teristici di Detroit. la maggior parte dei negozi, soprattuttonelle vie laterali, sono chiusi. Così come tan-tissimi uffici e grattacieli, le cui finestresbarrate incutono un senso di timore edegrado, benchè sorgano nel cuore dellacittà, Ma Più a nord del downtown, sempreattraversata dalla Woodward Ave, è ospitatal’università di Detroit, le residenze universi-tarie e vari musei d’arte antica e contempo-ranea. La zona è diventata una sorta dinuovo centro per Detroit, con attività com-merciali, grattacieli e un discreto via vai perle strade (al di fuori di Downtown la città èdeserta e si consiglia di non aggirarsi per laperiferia dopo il tramonto).

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Detroit possiede due aeroporti, il ColemanA.Young International Airport: situato INperiferia.

www.ci.detroit.mi.us/airport/E il Detroit Metropolitan Airport il piùimportante scalo aereo dello stato, snodofondamentale per il traffico nazionale edinternazionale in entrata ed uscita.www.metroairport.comLe autostrade più importanti passanti perDetroit sono la I-75 e la I-96, senza contarela Highway 401, moderne e munite di infra-strutture all’avanguardia come il DetroitWindsor Tunnel, che mette in comunicazio-ne il Michigan col Canada. Il servizio di tra-sporto pubblico, il Detroit (DDOT) provvedea servire i mezzi, specialmente autobus, permuoversi in città e nelle zone limitrofe.

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MMiillnneerr hhootteell11553388 CCeennttrree SStt,, DDeettrrooiitt,, MMII 4488222266Hotel molto grande e offre un eccellenterapporto qualità/prezzo, accesso wireless aInternet e un servizio lavanderia ed è vicinoal Ford Field.Prezzi da 54€ a notte.SStt.. RReeggiiss33007711 WWeesstt GGrraanndd BBoouulleevvaarrdd,, DDeettrrooiittDistante solo 15 minuti dal Metro Airport,situata nel centro di Detroit, vicino al

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seguente luogo di interesse: Children'sMuseum di Detroit; Motown HistoricalMuseum e Istituto di belle arti di Detroitsono nelle vicinanze.La struttura dispone diun centro benessere. La dotazione businessinclude un business center, accesso wirelessa Internet gratuito e sale riunioni per piccoligruppi.Prezzi da 54 € a notteHHoolliiddaayy IInnnn EExxpprreessss HHootteell aanndd SSuuiitteess 11002200 WWaasshhiinnggttoonn BBllvvdd,, DDeettrrooiittNel cuore di Detroit è vicina ai seguenti luo-ghi di interesse: Joe Louis Arena, FoxTheater Building e Ford Field. Nelle vici-nanze si trovano anche: Comerica Park,Detroit - 1 km e Detroit Opera House - 1 km,dispone di una piscina coperta, una palestrae una piscina. La dotazione business includeun business center, accesso wireless aInternet e servizi business. Tutte le mattineagli ospiti è offerta la colazione gratuita. Ilpersonale può organizzare servizi di lavag-gio a secco. Sono inoltre disponibili uncasinò, un servizio lavanderia e personalepoliglotta.Prezzi da 61€ a notte.GGrreeeekkttoowwnn CCaassiinnoo HHootteell11220000 SSaaiinntt AAnnttooiinnee SStt,, DDeettrrooiittQuesta struttura è vicina a :Ford Field,

Comerica Park, Detroit e Fox TheaterBuilding. Nelle vicinanze si trovano anche:Joe Louis Arena - 1,5 km e GM World - 1km.Dispone di un ristorante, un bar/loungee un bar/caffetteria. Sul posto è presente unbusiness center e Sono inoltre disponibili uncasinò e un banco di accoglienza.Prezzi da 65 euro a notteCCaaeessaarrss WWiinnddssoorr337777 RRiivveerrssiiddee DDrr EE,, WWiinnddssoorr,, OONN..Questa struttura è situata nel centro diWindsor, vicino al seguente luogo di interes-se: Detroit Windsor Tunnel; Joe Louis Arenae Ford Field sono nelle vicinanze. dispone diuna piscina coperta, una vasca idromassag-gio, una sauna e una palestra. La dotazionebusiness include un business center, accessowireless a Internet sale riunioni per piccoligruppi e un helpdesk IT.Prezzi da 71€ a notte.DDeettrrooiitt MMaarrrriiootttt aatt tthhee RReennaaiissssaannccee CCeenntteerrEE JJeeffffeerrssoonn AAnndd BBrruusshh,, DDeettrrooiitt,,Si trova a Detroit lungo il fiume, vicino al ::GM World, Joe Louis Arena e Casa diMoross. Nelle vicinanze si trovano anche:Ford Field - 1,5 km e Fox Theater Building -1,5 km. Dispone di un centro benessere, unbagno turco, una sauna e una palestra. Ladotazione business include un business cen-

ter, accesso wireless a Internet e apparec-chiature audiovisive.Prezzi da 135 € a notte.

IILL TTEEMMPPOOIl clima è temperato, tipico di buona partedelle città del Mid-West, sensibilmenteinfluenzato dalla presenza dei grandi enumerosi laghi, con inverni piuttosto freddie nevosi, contraddistinti da temperature sta-bilmente al di sotto dello zero anche neivalori massimi, ed occasionalmente arrivatea toccare i -18, ed estati che invece sono gra-devoli, , con l’unica nota dolente è rappre-sentata dalle precipitazione, più frequentitra maggio e settembre che in qualsiasi altroperiodo dell’anno. Da queste parti sonomolto belle le cosiddette mezze stagioni,quando le piogge tendono a diradarsi.

CCOOSSAA VVEEDDEERREE

Il DDeettrrooiitt IInnssttiittuuttee ooff AArrttss ((DDIIAA)): è uno deipiù grandi musei americani, possiede operedi John Singleton Copley, George CalebBingham, Frederic Edwin Church, JohnSinger Sargent, Duncan Phyfe, LouisComfort Tiffany, Paul Revere, James AbbottMcNeill Whistler. Possiede circa 65.000

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opere e fu inaugurato nel 1885.

CCaammppuuss MMaarrttiiuuss 880000 WWooooddwwaarrdd AAvvee DDoowwnnttoowwnn Campo Marzio Park è diventato rapidamen-te uno straordinario spazio pubblico in cui iresidenti, lavoratori e visitatori si riunisconoper rilassarsi, divertirsi, giocare e festeggia-re Detroit, utilizzano i loro pc portatili conla connessione wireless gratuita, su di unosfondo di cascate realizzate in granito. èormai un centro comunale con una pista dipattinaggio all'aperto in inverno e le areeper mangiare, vedere concerti e film in esta-te. GGrreeeekkttoowwnn cceenntteerreedd oonn MMoonnrrooee SStt GGrreeeekkttoowwnn Greektown Historic District, noto anchecome Greektown, è un quartiere storico /commerciale che si trova a nord-est delcuore della città, lungo Monroe Avenue. E’un quartiere prevalentemente commerciale,dominato da ristoranti greci a tema, macomprende anche la San Maria Chiesa cat-tolica romana, Seconda Chiesa Battista e ilCasino Greektown.HHeeiiddeellbbeerrgg PPrroojjeeccttIl quartiere degradato di Heidelberg Street è

stato trasformato dall'artista locale TyreeGuyton, attraverso il Progetto Heidelberg, inuna controversa forma d'arte urbana.Diversi caseggiati sono stati dipinti concolori vivaci e trasformati in installazionicon l'aiuto dei bambini delquartiere.L'effetto del Progetto viene visua-lizzatao attraverso lo sviluppo di HeidelbergStreet. Alla fine della strada, ci sono casecrollate, con prati coperti di vita-erbaccealte, macerie e spazzatura e poche personein vista. Tuttavia, il progetto Heidelbergattira quasi 275.000 visitatori l'anno, ormaiconsiderato una meta riconosciuta per ituristi Detroit. Oggi, è visto in tutto ilmondo come una dimostrazione del poteredella creatività nella creazione di speranza euna visione luminosa per il futuro.Greenfield village di Henry Ford Basato sulla collezione privata del pionieredell'auto Henry Ford, l 'Henry Ford &Greenfield Village contiene centinaia di autoe velivoli, inclusa la Limousine sulla qualefu assassinato il Presidente John F Kennedy.Greenfield Village ospita edifici storici ditutto il mondo.Pochi potevano ignorare l'im-patto storico di uno dei manufatti più anti-chi del 20 ° secolo: la prima automobile

Henry Ford. Il museo resta ancora moltosorprendende Un santuario massiccio perl'automobile e il suo impatto in America.MMoottoowwnn MMuusseeuumm 22664488 WW GGrraanndd BBllvvdd wweesstt ssiiddee DDeettrrooiittmmuusseeuummDetroit Motown ha origine in due edificisemplici sulla West Grand Boulevard,Downtown, i visitatori possono vedere l'ori-ginale sala di controllo e studio di registra-zione dove stelle come i Jackson Five, DianaRoss e Stevie Wonder reso hit record tra il1959 e il 1972. Il Museo contiene anchealcuni costumi indossati dalle stelle.MMuusseeuumm ooff CCoonntteemmppoorraarryy AArrtt DDeettrrooiitt 44445544 WWooooddwwaarrdd AAvvee Il Museum of Contemporary Art Detroitinaugurato nel 2006, espone le opere d'artepiù primitive della città. Presenta un pro-gramma variabile di mostre, tra cui adesempio Words Fail Me, che esplora il lega-me tra arte visiva e linguaggio Lampade dicalore pendono dal soffitto sopra espostipeculiari che cambiano ogni pochi mesi. Inestate il sabato, ospita film d'arte drive-instile nel suo parcheggio posteriore.RReennaaiissssaannccee CCeenntteerr 333300 EE JJeeffffeerrssoonn AAvveeIl lucido Renaissance Center, il quartier

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generale della GM, Il palazzo ospita ilmuseo mondiale dell'auto General Motorsche include le Chevrolet d'epoca e i veicoliPontiac oltre alla galleria di negoziWintergarden,è un bel posto dove fare unospuntino (in inverno), o di iniziare la pas-seggiata lungofiume. d'estate festivalweekend e concerti. Mentre siete lì, control-late la scultura del pugno di Joe Louis.WWrriigghhtt MMuusseeuumm ooff AAffrriiccaann AAmmeerriiccaannHHiissttoorryy 331155 EE WWaarrrreenn AAvvee Notevole per la struttura a cupola, raccontal'esperienza afroamericana dalla preistoriaall'epoca moderna, passando per il periododella schiavitù. I reperti includono le Storiein Vetro Colorato, che descrivono i contri-buti africani alla danza ed alla musica statu-nitenseDDeettrrooiitt ZZoooo88445500 WW 1100 MMiillee RRdd RRooyyaall OOaakk zzoooo..Lo Zoo di Detroit si trova a WoodwardAvenue e la 10 Mile Road, , a due miglia anord dei confini della città di Detroit. Èdotato di 1.800 vertebrati e invertebrati5.000, e uno zoo che celebra la natura, chia-mato Belle Isle Natura Zoo. Oltre 270 spe-cie diverse sono ospitati allo zoo, in unavarietà di habitat.CCrraannbbrrooookk HHoouussee && GGaarrddeennss3399222211,, WWooooddwwaarrdd AAvveennuuee,, BBlloooommffiieelldd HHiillllss..Il Cranbrook House & Gardens costituisce ilcentro d'interesse del campus CranbrookArts and Crafts, che ha formato artisti sindal 1904. Gli spunti di rilievo includono gliedifici disegnati da Sarineen e 40 acri digiardini paesaggistici.

TThhee NNeeww DDeettrrooiitt SScciieennccee CCeenntteerr55002200,, JJoohhnn RR SSttrreeeett..Una pietra miliare del Cultural District, cheespone oggetti con cui poter interagire atti-vamente per coinvolgere adulti e bambini.Le esposizioni spiegano la forza di gravità, l'e-lettricità, il suono, ed anche la produzionedi musica. Salga a bordo della mongolfieranel DaimlerChrysler Science Stage e rag-giunga l'altezza di 91 metri.HHaarrtt PPllaazzaa -- JJeeffffeerrssoonn AAvveennuuee..La piazza più amata del centro di Detroitoccupa 14 acri di lungolago. Fra le opered'arte pubbliche vi sono The Fist, un omag-gio al boxeur Joe Louis, e il Son MemorialFountain di Isamu Noguchi. La piazza èspesso teatro di festival musicali all'aperto,tra cui il September Jazz FestivalDDoossssiinn GGrreeaatt LLaakkeess MMuusseeuumm 110000,, SSttrraanndd oonnBBeellllee IIssllee..Il Dossin Great Lakes Museum, sulla BelleIsle nel fiume Detroit, percorre la storiamarittima locale. Il museo contiene laStanza Gotica della Città di Detroit III, l'i-droplano Miss Pepsi e l'ancora della naveEdmund Fitzgerald.

SSPPOORRTT

Detroit è rappresentata in tutte le principalileghe professionistiche statunitensi:• I Detroit Lions (NFL - football americano)giocano al Ford Field • I Detroit Pistons (NBA - basket) giocano alPalace of Auburn Hills • I Detroit Red Wings (NHL - hockey su

ghiaccio) giocano alla Joe Louis Arena • I Detroit Tigers (MLB - baseball) giocanoal Comerica Park • I Detroit Shock (WNBA) giocano al Palaceof Auburn Hills.

CCUURRIIOOSSIITTAA’’• Capoluogo della contea di Wayne nelMichigan meridionale, è l’unica città degliStati Uniti da cui per valicare il confine colCanada bisogna dirigersi verso sud.• Nel 1901 la prima vera strada è statacostruita a Detroit• è sede di uno degli hotel più alto del NordAmerica• Il Ponte dell’Ambasciatore, che collegaDetroit con Windsor (Ontario, Canada) èuno dei più lunghi ponti sospesi nel mondo.• 8 MILE è il primo lungometraggio hol-lywoodiano girato interamente nella città diDetroit• 8 mile road è una strada di Detroit chesegna il confine tra la zone ‘ricca’ della cittàe dei ‘sobborghi’. Identifica anche la lineadi demarcazione tra la comunità nera equella bianca.• Sono circa 415 i film girati a Detroit.

Allora ricapitoliamo… cercate di non giron-zolare troppo di notte.. e non allontanateviesageratamente dai centri di maggiore inte-resse.. vi consiglierei anche un giubbinoanti-proiettile.. ma forse sto esagerando!Non dimenticatevi di visitare il museo Forde lo zoo .. e MMII RRAACCCCOOMMAANNDDOO Non abbiatepaura di visitare questa città ricca di storia..……....BBUUOONN DDIIVVEERRTTIIMMEENNTTOO……

77770000SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSSOOOONNNN TTTTHHHHEEEE RRRROOOOAAAADDDD

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PPPPhhhhooooeeeennnniiiixxxxHHHHoooouuuussssttttoooonnnnMMMMiiiillllwwwwaaaauuuukkkkeeeeeeee

PPPPeeeerrrr sssscccceeeeggggllll iiiieeeerrrreeee bbbbaaaassssttttaaaa mmmmaaaannnnddddaaaarrrreeee uuuunnnnaaaammmmaaaaiiii llll aaaa:::: ddddoooommmmeeeennnniiiiccccooooppppeeeezzzzzzzzeeeellllllllaaaa@@@@hhhhoooottttmmmmaaaaiiiillll ....iiiittttooooppppppppuuuurrrreeee ccccllll iiiiccccccccaaaa ssssuuuullll ssssoooonnnnddddaaaaggggggggiiiioooo cccchhhheeee

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