stars 'n' stripes finals edition

86
T T T U U U T T T T T T O O O S S S U U U L L L L L L A A A T T T T T T O O O F F F I I I N N N A A A L L L E E E D D D E E E L L L C C C A A A M M M P P P I I I O O O N N N A A A T T T O O O N N N B B B A A A I I I L L L M M M O O O N N N D D D O O O D D D I I I L L L E E E B B B R R R O O O N N N L L L a a a r r r u u u b b b r r r i i i c c c a a a c c c h h h e e e s s s e e e g g g u u u i i i r r r a a a T T T h h h e e e C C C h h h o o o s s s e e e n n n O O O n n n e e e f f f i i i n n n o o o a a a l l l l l l a a a s s s c c c e e e l l l t t t a a a d d d e e e f f f i i i n n n i i i t t t i i i v v v a a a il periodico online per gli amanti della palla a spicchi d’oltre oceano

Upload: domenico-pezzella

Post on 10-Mar-2016

254 views

Category:

Documents


14 download

DESCRIPTION

Per gli amanti della palla a spicchi

TRANSCRIPT

Page 1: Stars 'N' Stripes Finals Edition

TTTTUUUUTTTTTTTTOOOO SSSSUUUULLLLLLLL’’’’AAAATTTTTTTTOOOOFFFFIIIINNNNAAAALLLLEEEE DDDDEEEELLLL

CCCCAAAAMMMMPPPPIIIIOOOONNNNAAAATTTTOOOO NNNNBBBBAAAA

IIIILLLL MMMMOOOONNNNDDDDOOOO DDDDIIII LLLLEEEEBBBBRRRROOOONNNN

LLLLaaaa rrrruuuubbbbrrrriiiiccccaaaa cccchhhheeee sssseeeegggguuuuiiiirrrraaaa’’’’ TTTThhhheeee CCCChhhhoooosssseeeennnn OOOOnnnneeee ffffiiiinnnnoooo aaaallllllllaaaa sssscccceeeellllttttaaaa ddddeeeeffffiiiinnnniiiittttiiiivvvvaaaa

il periodico online per gli amanti della palla a spicchi d’oltre oceano

Page 2: Stars 'N' Stripes Finals Edition

BBBBRRRRYYYYAAAANNNNTTTT:::: .... .... .... IIIIOOOO SSSSOOOONNNNOOOO LLLLEEEEGGGGGGGGEEEENNNNDDDDAAAA........ ....55550000Il viaggio attraverso le sette partite dell’Mvp delleIl viaggio attraverso le sette partite dell’Mvp delle

Finali Nba che lo hanno portato definitivamente nelFinali Nba che lo hanno portato definitivamente nellibri delle leggende assolute in maglia Lakerslibri delle leggende assolute in maglia Lakers

Page 3: Stars 'N' Stripes Finals Edition

NNNNBBBBAAAA FFFFIIIINNNNAAAALLLLSSSS GGGGAAAAMMMMEEEE SSSSIIIIXXXX 33336666 ---- 44441111

NNNNBBBBAAAA FFFFIIIINNNNAAAALLLLSSSS GGGGAAAAMMMMEEEE FFFFIIIIVVVVEEEE 33330000 ---- 33335555

NNNNBBBBAAAA FFFFIIIINNNNAAAALLLLSSSS GGGGAAAAMMMMEEEE SSSSEEEEVVVVEEEENNNN 44442222 ---- 44447777IIIILLLL PPPPEEEERRRRSSSSOOOONNNNAAAAGGGGGGGGIIIIOOOO ---- BBBBEEEENNNN GGGGOOOORRRRDDDDOOOONNNN 88880000

NNNNBBBBAAAA FFFFIIIINNNNAAAALLLLSSSS GGGGAAAAMMMMEEEE TTTTWWWWOOOO 11112222 ---- 11117777

NNNNBBBBAAAA FFFFIIIINNNNAAAALLLLSSSS GGGGAAAAMMMMEEEE OOOONNNNEEEE 6666 ---- 11111111

NNNNBBBBAAAA FFFFIIIINNNNAAAALLLLSSSS GGGGAAAAMMMMEEEE TTTTHHHHRRRREEEEEEEE 11118888 ---- 22223333

NNNNBBBBAAAA FFFFIIIINNNNAAAALLLLSSSS GGGGAAAAMMMMEEEE FFFFOOOOUUUURRRR 22224444 ---- 22229999

NNNNBBBBAAAA FFFFIIIINNNNAAAALLLLSSSS ----RRRRAAAAYYYY AAAALLLLLLLLEEEENNNN 55556666NNNNBBBBAAAA FFFFIIIINNNNAAAALLLLSSSS ----RRRRAAAAJJJJOOOONNNN RRRROOOONNNNDDDDOOOO 66664444

NNNNBBBBAAAA FFFFIIIINNNNAAAALLLLSSSS ----DDDDOOOOCCCC RRRRIIIIVVVVEEEERRRRSSSS 77770000NNNNBBBBAAAA FFFFIIIINNNNAAAALLLLSSSS ----PPPPHHHHIIIILLLL JJJJAAAACCCCKKKKSSSSOOOONNNN 77772222NNNNBBBBAAAA FFFFIIIINNNNAAAALLLLSSSS ----DDDDEEEERRRREEEEKKKK FFFFIIIISSSSHHHHEEEERRRR 66660000

RRRROOOOOOOOKKKKIIIIEEEE TTTTIIIIMMMMEEEE ----SSSSTTTTEEEEPPPPHHHHEEEENNNN CCCCUUUURRRRRRRRYYYY 77776666

NNNNBBBBAAAA FFFFIIIINNNNAAAALLLLSSSS ----AAAARRRRTTTTEEEESSSSTTTT VVVVSSSS PPPPIIIIEEEERRRRCCCCEEEE 66668888

LLLL’’’’AAAANNNNAAAALLLLIIIISSSSIIII ----CCCCAAAARRRROOOONNNN BBBBUUUUTTTTLLLLEEEERRRR 88882222

Stars ‘N’ Stripesideato da: Domenico Pezzella

scritto da:

Alessandro delli Paoli

Bennedetto Giardina

Raffaele Valentino

Nicolò Fiumi

Domenico Landolfo

Stefano Panza

Vincenzo Di Guida

Guglielmo Bifulco

Lorenzo De Santis

info, contatti e collaborazioni:

[email protected]

Page 4: Stars 'N' Stripes Finals Edition

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS4444

Page 5: Stars 'N' Stripes Finals Edition

Fonte fo

to:http

://www.

faceboo

k.com/#

!/photo.

php?pid

=43983

80&id=8

245623

462&fb

id=4045

814534

62

5555SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Page 6: Stars 'N' Stripes Finals Edition

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS6666

C’è una statistica piuttosto singolare,e forse un po’ inquietante – almenoper tutti quelli che incrociano il coachdei Lakers sulla propria strada: nelle47 occasioni in cui una squadra alle-nata da Phil Jackson ha vinto gara 1di una serie playoff, 47 volte ha porta-to a casa la serie stessa. Boston ovvia-mente non dovrà credere alla scara-manzia, o meglio alla bravura dicoach Zen, perché ci sono altre seigare per ribaltare quella che è stata atutti gli effetti una débacle senza scu-santi.Boston ha però bisogno di unasvolta. I Celtics visti alla prima uscitaallo Staples non hanno nulla dellasquadra che lotta per il titolo. Lenti,impacciati, distratti , con Kevin

Garnett emblema della serata dellasua squadra dopo una prestazionesenz’altro tra le peggiori in carriera.Icampioni in carica si sono dimostratosuperiori in tutto: mentalità, schemi,grinta, oltre ovviamente alle singolegiocate. Le cifre finali testimoniano ildivario espresso dalle due squadre. ILakers stravincono il confronto a rim-balzo (42-31, 14 solo di uno strepitosoGasol) e al tiro (48.7%-43.3%), spe-cialmente dall’arco (4/10-1/10). Lapartita è estremamente sentita daambo le parti non solo perché ci sigioca il titolo 2010, ma anche perchésono di fronte le due squadre più tito-late della lega (17 trionfi per i Lakers,

15 per i Celtics) ed i Lakers, storica-mente vittime sacrificali dei biancoverdi nelle Finals, devono riscattare labruciante sconfitta di due anni fa,quando i nuovi Celtics dei Big Threetrafissero senza appello i gialloviola.Storie tese, però, anche tra i giocatoriin campo, e come non citare Artest ePierce, un confronto fatto di storiciduelli, fatti di pantaloncini calati,sfottò televisivi fino ad arrivare allerecenti bizze già prima della palla adue nell’ultima sfida di regular sea-son.Stavolta per vedere la prima bat-taglia tra i due abbiamo dovuto aspet-tare 27 secondi, quando in un’azionedi rimbalzo Pierce e Artest mettono in

TTTT EEEE AAAAMMMM SSSS TTTT AAAA TTTT CCCC OOOOMMMMPPPP AAAA RRRR IIII SSSS OOOONNNNBBOOSSTTOONN @@ LLOOSS AANNGGEELLEESSBBOOSSTTOONN @@ LLOOSS AANNGGEELLEESS

PPOOIINNTTSS PPOOIINNTTSS 8899 8899 110022110022FFGG FFGG 2299--6677 ((..443333)) 2299--6677 ((..443333)) 3377--7766 ((..448877))3377--7766 ((..448877))33PP 33PP 11--1100 ((..110000)) 11--1100 ((..110000)) 44--1100 ((..440000))44--1100 ((..440000))FFTT FFTT 3300--3366 ((..883333)) 3300--3366 ((..883333)) 2244--3311 ((..777744))2244--3311 ((..777744))RREEBB.. RREEBB.. 88--3311 88--3311 1122--44221122--4422AASSSSIISSTTSS AASSSSIISSTTSS 1199 1199 11881188TTUURRNNOOVVEERRSS TTUURRNNOOVVEERRSS 1144 1144 11551155SSTTEEAALLSS SSTTEEAALLSS 55 55 6666BBLLOOCCKKSS BBLLOOCCKKSS 55 55 7777FFAASSTT BBRREEAAKK FFAASSTT BBRREEAAKK 55 55 11221122FFOOUULLSS FFOOUULLSS 2288 ((22//00)) 2288 ((22//00)) 2266 ((11//00))2266 ((11//00))LLAARRGGEESSTT LLEEAADD LLAARRGGEESSTT LLEEAADD 22 22 22002200

NBA FINALS ‘GAME ONE’ DIDI

SSTEFANOTEFANO PPANZAANZA

IIII llll pppprrrr iiiimmmmoooo ccccoooollllppppoooo èèèè ddddeeeeiiii LLLLaaaakkkkeeeerrrrssss

Page 7: Stars 'N' Stripes Finals Edition

7777SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

scena una presa da fare invidia ai migliori lottatori disumo. Un tecnico a testa, e match infuocato già dalle pri-missime battute. Anche per gli arbitri c’è moltissimo dafare: il primo quarto è un costellato di interruzioni, alpunto che dopo pochi minuti a Tony Allen sono già statifischiati tre falli, uno in più del suo omonimo Ray.Sull’altra sponda, tre infrazioni per Lamar Odom all’iniziodel secondo quarto. Anche per questo l’ex Heat sarà poco utilizzato da coachJackson nel corso della gara.C’è Kobe Bryant sulle orme diRajon Rondo per cercare di limitare il funambolico nume-ro 9 dei Celtics, ma questo significa che il non freschissi-mo Fisher è dirottato su Ray Allen il quale, falli a parte, èuno dei primi ad entrare in partita per i suoi. Grazie ancheai problemi di marcatura dei Lakers, dunque, Boston rie-sce comunque a restare agganciata nel primo quartononostante una evidente inferiorità sotto canestro.È nellafase centrale della partita, però, che i Lakers mettono lafreccia. Artest inizia a prendere seriamente le misure su

uno spento Pierce, Gasol e Bynum annientano su entram-bi i lati del campo un irriconoscibile Garnett ed unPerkins mai entrato in partita. Bryant si avvia verso l’enne-sima partita di questi playoff con almeno 30 punti segnati.Stavolta, però, poche triple e pochi piazzati: lavora inpenetrazione, annichilendo ogni tentativo di raddoppio edi cambio mettendo in crisi il sistema difensivo ospite chetanto bene aveva retto in questi playoff anche controavversari validissimo come Cavs e Magic. Con i Celtics completamente nel pallone, è uno scherzoper i campioni in carica allungare fino a 20 punti di van-taggio. Soltanto Rondo, per i biancoverdi, prova a cambia-re l’inerzia della gara con i suoi soliti lampi. Tuttavianeanche un suo canestro da tre allo cadere del primotempo riesce a risvegliare la proverbiale aggressività deisuoi compagni. Anche Wallace è sembrato subito in parti-ta, ma coach Rivers lo ha tenuto in panchina per una tren-tina di minuti, forse un po’ troppi. Gli ha invece preferitoun Kevin Garnett che, come detto, è sembrato davvero un

pesce fuor d’acqua. Ha del clamoroso ilmancato alley-oop nel quarto quarto, incui anzichè schiacciare si è fatto sfuggireil pallone dalle mani come fosse sabbia.Gasol, davvero in versione extralusso,non ha concesso nulla al numero 5avversario, ridicolizzandolo più di unavolta. Gli opinionisti si sono scatenatisul confronto tra i due, etichettandolocome uno scontro tra il miglior lungo delpassato e il miglior lungo del presente –e del futuro, hanno aggiunto altri. E poic’è stato lui. Il Mamba, decisivo come sempre quandoconta. 30 punti, molti dei quali nelle fasidecisive dell’incontro. È soprattutto luiche ha scavato il solco tra le due squa-dre. Decisivo anche in marcatura: quan-do è rimasto su Ray Allen, quest’ultimonon ha avuto sbocchi. Insomma, l’MVPdi gara 1 è il numero 24, ben spalleggia-to dallo spagnolo. Il primo passo è dun-que compiuto per i campioni in carica e,stando alla statistica citata in aperturasu Phil Jackson, è un passo molto lungo.

Page 8: Stars 'N' Stripes Finals Edition

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS8888

PPaauull PPiieerrccee:: «Era strana l’atmosferache si respirava negli spogliatoi dopola partita. Alcuni di noi erano arrab-biati, e non l’hanno nascosto. ILakers hanno spinto molto e cihanno messo in ginocchio stasera.Loro sono una delle migliori squadrea rimbalzo di tutta la NBA. Noi dob-biamo fare molto meglio in questosenso, non concedendo facili oppor-tunità. Ho guardato in alto e mi sonoaccorto che avevamo concesso più di100 punti, ed era un po’ che non lofacevamo»

RRaajjoonn RRoonnddoo:: «Hanno fatto un granlavoro difensivo in transizione. Sisono sempre chiusi bene quandocercavo di entrare in area, ma hannodifeso bene un po’ ovunque».

RRiivveerrss:: «La nostra difesa stasera è’stata pessima. Rispetto a due anni faGasol è più aggressivo. Per me èstato il migliore in campo. Penso chei Lakers siano stati molto più fisicidi noi oggi. Sono stati più aggressivi,hanno attaccato tutta la partita.Penso che siano stati bravissimi inquesto senso. Noi abbiamo giocatomolto male, ma nonostante questoabbiamo avuto delle opportunità pertornare in partita»

PPPP AAAA UUUU LLLL PPPP IIII EEEE RRRR CCCC EEEE

DDDD OOOO CCCC RRRR IIII VVVV EEEE RRRR SSSS

RRRR AAAA JJJJ OOOONNNN RRRR OOOONNNNDDDD OOOO

NBA FINALS ‘GAME ONE’ DIDI

SSTEFANOTEFANO PPANZAANZA

GGGGaaaammmmeeee OOOOnnnneeee pppprrrreeeessssssss rrrroooooooommmm

Page 9: Stars 'N' Stripes Finals Edition

9999SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

PPPP HHHH IIII LLLL JJJJ AAAA CCCC KKKK SSSS OOOONNNN

KKKK OOOO BBBB EEEE BBBB RRRR YYYY AAAANNNN TTTT

TTTT OOOONNNNYYYY AAAA LLLL LLLL EEEE NNNN

TToonnyy AAlllleenn:: «Non avevamo quellospirito che abbiamo avuto fin qui neiplayoff. Sono stati superiori in tuttostasera. Non abbiamo reagito benealle prime avvisaglie in campo».

BBrryyaanntt:: «Partire bene è assolutamen-te la chiave. Gara 1 vuoi sempre vin-cerla. Adesso però c’è gara 2 e voglia-mo vincere anche quella, e così via.La cosa importante alla fine è vince-re la serie. La giocata di Ron su GlenDavis, quando i Celtics erano inrimonta, è stata importantissima pernoi. È lui che ci detta il ritmo difen-sivo».

JJaacckkssoonn:: «La gara successiva diventasempre la più importante, è così chefunziona. Tuttavia, questa partita èquella che dà una direzione allaserie, e questo è fondamentale».

OOddoomm:: «Penso che la gente a volte sidimentichi di quanto siamo forti indifesa».

Page 10: Stars 'N' Stripes Finals Edition

QQuuaannddoo ll’’eessppeerriieennzzaa eedd iillffaattttoo ddii aavveerr ggiiàà vviissssuuttoo cceerrttiimmoommeennttoo ccoonnttaannoo ppeerr ddaavv--vveerroo.. NNeellllee ppaarrttiittee cchhee ccoonn--ttaannoo iill ssuuoo lliivveelllloo ddii ggiiooccooccrreessccee eessppoonneennzziiaallmmeennttee..NNoonn hhaa llaa ffrree--sscchheezzzzaa ddii uunntteemmppoo,, mmaa ffaasseemmpprree llaaggiiooccaattaa ggiiuu--ssttaa..

DE

RE

KF

ISH

ER

II ssuuooii LLaakkeerrss ssoonnoo iinn ppaallllaa ffiinn ddaa ssuubbiittoo..NNeeuuttrraalliizzzzaa ttuuttttee llee bboocccchhee ddaa ffuuooccoo aavvvveerrssaarriiee eeccrreeaa uunn ddoommiinniioo ssoottttoo ccaanneessttrroo cchhee ssii rriivveelleerràà vviinn--cceennttee..

PH

ILJ

AC

KS

ON

AAllccuunnii ccaanneessttrrii iinn mmoommeennttii iimmppoorrttaannttii.. SSeemmpprreeuunnaa ggaarraannzziiaa ddaall ppiinnoo..FFaarrmmaarr,, iinnvveeccee,, ssvvoollggee iill ccoommppii--ttoo aasssseeggnnaattooggllii ddaa ccooaacchhJJaacckkssoonn.. HHaa rriissoollttoo aallccuunneessiittuuaazziioonnii ssppiinnoossee iinn aattttaaccccoo..

J.F

AR

MA

R, S

.BR

OW

N

6666 ,,,, 5555

EEnnnneessiimmaa ddooppppiiaa ddooppppiiaa ppeerriill ccaattaallaannoo ccaammppiioonnee ddeellmmoonnddoo iinn ccaarriiccaa,, ggiiooccaattee ffoonn--ddaammeennttaallii ssiiaa iinn aattttaaccccoo ddoovveellaa tteeccnniiccaa rreessttaa ssoopprraaffffiinnaa--cchhee iinn ddiiffeessaa..ÈÈ cchhiiaarraammeenn--ttee uunnaa ssppaannnnaassoopprraa ggllii aallttrrii,,ee nnoonn ssoollooffiissiiccaammeennttee..

PA

UG

AS

OL

SSoonnoo ssoolloo oottttoo ii ggiirrii ddii llaann--cceettttee cchhee ccooaacchh PPhhiill JJaacckkssoonnggllii ccoonncceeddee ccoommee ccaammbbiiooddeeggllii eesstteerrnnii ddaa mmeetttteerreessuullllee ppiissttee ddiiRRaayy AAlllleenn..FFiinniittoo iinnddiiee--ttrroo nneellllee rroottaa--zziioonnii..

SA

SH

AV

UJA

CIC

CCoonnttiinnuuaa llaa ssuuaa ssttrriisscciiaa ddiippaarrttiittee ccoonn 3300 ppuunnttii oo ppiiùù..OOnnnniipprreesseennttee ee ddeecciissiivvoo nneeiimmoommeennttii ppiiùù iimmppoorrttaannttii.. DDaa llaa ssvvoollttaa cchhee ffaa ppeennddeerreell’’aaggoo ddeellllaa bbiillaanncciiaa ddaallllaa--ppaarrttee ddeeii ssuuooiiLLaakkeerrss,, sseemm--pplliicceemmeennttee::‘‘BBllaacckkMMaammbbaa’’..

KO

BE

BR

YA

NT

UUnnoo ddeeii ppoocchhii aa nnoonn aavveerreessuullllee ssppaallllee qquueell ffaarrddeellllooddeellllaa ssccoonnffiittttaa nneell 22000088LL’’aarrmmaa iinn ppiiùù rriissppeettttoo aa dduueeaannnnii ffaa.. AAllllaa ffiinnee ddeellllaa sseerraa--ttaa ssoonnoo 1100ppuunnttii ssoollii,, mmaauunnaa pprreesseennzzaaffaassttiiddiioossiissssii--mmaa ppeerr iiCCeellttiiccss..

AN

DR

EW

BY

NU

M

EE’’ ssttaattoo cchhiiaammaattoo ee vvoolluuttoopprriinncciippaallmmeennttee ddaa BBrryyaannttppeerr qquueessttoo.. VViinnccee iill pprriimmooccoonnffrroonnttoo ppeerrssoonnaallee ccoonn PPaauullPPiieerrccee.. LLoo lliimmiittaa ssoopprraattttuuttttoonneellllee ffaassii ddeeccii--ssiivvee ddeell mmaattcchh..DDaa ccooppeerrttiinnaauunnaa ggiiooccaattaaddiiffeennssiivvaa ssuuGGlleenn DDaavviiss..

RO

NA

RT

ES

R

NNoonn ddeecciissiivvoo ccoommee iinn aallttrreeooccccaassiioonnii.. NNoonn èè ssttaattoo nneecceess--ssaarriioo iill ssuuoo aappppoorrttoo aanncchhee aaccaauussaa ddeeii ttrrooppppii ffaallllii iinnaappeerrttuurraa cchhee nnee hhaannnnoo lliimmii--ttaattoo ll’’aappppoorrttoo.. IInnssoommmmaaqquueelllloo cchhee ffaabbaassttaa eedd aavvaann--zzaa aaii LLaakkeerrssppeerr ppoorrttaarree aaccaassaa iill ssuucccceess--ssoo..

LA

MA

RO

DO

M

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS11110000

IIII llll pppprrrr iiiimmmmoooo mmmmoooorrrrssssoooo ddddeeeellll ‘‘‘‘MMMMaaaammmmbbbbaaaa ’’’’DIDI

SSTEFANOTEFANO PPANZAANZA

8888 7777

66666666 ,,,, 55557777 ,,,, 5555

ssss vvvv 7777 ,,,, 5555 6666 ---- 6666

Page 11: Stars 'N' Stripes Finals Edition

SSeemmbbrraa qquuaassii uunn ppaarraaddoossssooddiirrlloo,, mmaa nnoonn cc’’èè aallttrraa ssttrraa--ddaa.. IIll nnuummeerroo 99 èè ppiiùù lluucciiddooddeeii ssuuooii,, ccoommee aavvvviieennee uunnppoo’’ ttrrooppppoo ssppeessssoo ddaa uunn ppoo’’ddii tteemmppoo aa qquueessttaa ppaarrttee.. ÈÈll’’uunniiccoo aa tteenn--ttaarree ddii ddaarreellaa ssvveegglliiaa aaiiccoommppaaggnnii,, mmaaèè mmaallee aassssiissttii--ttoo..

RA

JO

NR

ON

DO

SSeemmbbrraa ppaarraaddoossssaallee,, mmaa nneellll''eerroorrddiioo ddeellllaa FFiinnaallss iissuuooii CCeellttiiccss sseemmbbrraavvaannoo aavveerree llaa tteessttaa aallttrroovvee..NNoonn èè rriiuusscciittoo aa ttrroovvaarree ccoonnttrroommiissuurree aaddeegguuaatteeaalllloo ssttrraappootteerree ddii BBrryyaanntt ((mmaa qquuii èè iinn bbuuoonnaa ccoomm--ppaaggnniiaa)) ee GGaassooll..

DO

CR

IVE

RS

PPeerr qquuaannttoo rriigguuaarrddaa iill nnuummeerroo 4422,, ddooppoo aavveerr mmeessssooiinn ttaassccaa iill nnoommiiggnnoolloo ddii ‘‘LLeebbrroonn SSttooppppeerr’’ vviieennee ccaattaa--ppuullttaattoo ssuull ppaarrqquueett ccoonn ll’’uunniiccoo ssccooppoo ddii lliimmiittaarreeKKoobbee.. RRiimmaannddaattoo..UUnn BBiigg BBaabbyy ssoottttoo ttoottnnoo..LLeetttteerraallmmeennttee ddoommiinnaattoo ssoottttooccaanneessttrroo.. MMaaii ccoommee iinn qquueessttaa ooccccaa--ssiioonnee ssii èè sseennttiittaa llaa mmaannccaannzzaa ddiiqquuaallcchhee cceennttiimmeettrroo iinn ppiiùù..G

LE

ND

AV

IS, T

ON

YA

LL

EN

DDiirree ssppeettttaarroorree nnoonn ppaaggaanntteeèè ddiirree ppooccoo.. PPrraattiiccaammeenntteeiinneessiisstteennttee ppeerr ttuuttttoo iill mmaattcchhiinn ccuuii hhaa lleetttteerraallmmeennttee ffaattiiccaa--ttoo pprriimmaa ddii ttuuttttoo ddaall ppuunnttoo ddiivviissttaa ffiissiiccoo.. NNoonn eerraa lluuii.. SSiittrraattttaavvaa cchhiiaa--rraammeennttee ddii uunniimmppoossttoorree ccoonnllaa ccaassaaccccaavveerrddee nnuummeerroo55..

KE

VIN

GA

RN

ET

T

TTrreeddiiccii mmiinnuuttii,, mmaa bbaassttoonnooeedd aavvaannzzoonnoo ppeerr ccoonnssiiddeerraarreerriivveeddiibbiillee,, ttaannttoo ppeerr uussaarree uunneeuuffeemmiissmmoo,, llaa ssuuaa pprriimmaaaappppaarriizziioonnee iinnaassssoolluuttoo iinnaauunnaa ppaarrttiittaa ddiiFFiinnaallee.. ZZeerrooppuunnttii ee ppooii iillnnuullllaa..

NA

TE

RO

BIN

SO

N

LLaa ffaacccciiaa ffaacceevvaa pprreessaaggiirreettuuoonnii ee ffuullmmiinnii ssppeecciiee ddooppooqquuaannttoo ffaattttoo vveeddeerree dduurraanntteettuuttttee llee sseerriiee pprreecceeddeennttii.. BBrriillllaannttee ll’’aavvvviioo ddii HHee ggoottGGaammee,, cchhee ppeerròò ccrroollllaa aallllaaddiissttaannzzaaccoommee iill rreessttooddeellllaa ssqquuaaddrraapprreessttaannddoo iillffiiaannccoo aaiiLLaakkeerrss..

RA

YA

LL

EN

IInnccoonncclluuddeennttee.. PPeerrddee nneettttaa--mmeennttee iill dduueelllloo ccoonn iill ppaarriirruuoolloo ee nnoonn ssoorrpprreennddeennttiissssii--mmoo AAnnddrreeww BByynnuumm.. II 33 ssoolliirriimmbbaallzzii aarrppiioonnaattii tteessttiimmoo--nniiaannoo llee ddiiffffiiccoollttàà ppaattiitteessoottttoo ccaanneessttrrooddaa ppaarrttee ddeellttaalleennttoo pprroovvee--nniieenntteeddaallll’’HHiigghhSScchhoollll..

KE

ND

RIC

KP

ER

KIN

S

PPrraattiiccaammeennttee iinneessiisstteennttee nneellsseeccoonnddoo ee tteerrzzoo qquuaarrttoo,,qquuaannddoo cciiooèè ii LLaakkeerrss hhaannnnoovviinnttoo llaa ppaarrttiittaa.. II ppuunnttiivvaannnnoo ppeessaattii,, eedd ii 2244 ddeellccaappiittaannoo bbiiaannccoo vveerrddee nnoonnccoonnttaannoo nnuullllaa..VViissttoo cchheessoonnoo aarrrriivvaattaaiinn ggrraann ppaarrtteenneellllaa ffaasseeffiinnaallee..

PA

UL

PIE

RC

E

AA ttrraattttii sseemmbbrraavvaa iill mmiigglliioorrWWaallllaaccee,, qquueelllloo ddeeggllii eevveennttiiiimmppoorrttaannttii.. RRiivveerrssoo lloo bbuuttttaaiinn ccaammppoo ppeerr pprroovvaarree aavveeddeerree sseeii ppuuòò ccaavvaarree uunnrraaggnnoo ddaall bbuuccoo oo iill ccllaassssiiccooccoonniigglliioo ddaallcciilliinnddrroo..PPeeccccaattoo cchheessiiaa rriimmaassttoo iinnccaammppoo ccoossììppooccoo..

RA

SH

EE

DW

AL

LA

CE

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS 11111111

IIII rrrr rrrr iiii ccccoooonnnnoooosssscccciiiibbbbiiii lllleeee GGGGaaaarrrrnnnneeeetttt ttttNBA FINALS: Le pagelle

4444

4444

5555 6666

66665555 ,,,, 55556666 ,,,, 5555

5555 5555 ---- 5555

Page 12: Stars 'N' Stripes Finals Edition

Attendevamo le scintille. E scintille furono.Gara 2 delle Finals 2010 si rivela una dellepartite più belle, strane e appassionantidegli ultimi anni. Abbiamo visto di tutto.Kobe limitato a soli 34 minuti in campo daifalli, il record di triple di Ray Allen, 13 stop-pate della coppia Bynum-Gasol, la tripladoppia di Rondo, l’impatto a sorpresa diNate Robinson e le difficoltà persistenti diKevin Garnett. In mezzo momenti di basketdi altissimo livello. Le uscite dai blocchi diclamorosa pulizia tecnica e abbacinantebellezza di Ray Allen portano in dote 7 tri-ple e 27 punti nel solo primo tempo, e siaccompagnano a vantaggi in doppia cifraCeltici, con i Lakers che devono fare i conticon i tre falli molto prematuri di KobeBryant. Gasol e Bynum controllano il pittu-rato, ma senza il Mamba l’attacco dei giallo

viola non gira. Un lampo del 24 però, contripla pazzesca susseguente a un recupero ametà campo dopo un apertura sciaguratadel povero Shelden Wiliams, infiamma nuo-vamente l’ambiente e a cavallo tra i duequarti centrali i Lakers sembrano riprende-re in mano la partita. La premiata dittaBryant – Gasol mette nel referto della parti-ta un 16-2 di parziale che riporta avanti ipadroni di casa, prima che il 4° fallo fermidi nuovo Bryant e forse anche i destini scrit-ti della serie. Boston non perde l’occasione eanche il fato ci mette il suo (tripla di Rondosulla sirena dei 24’’) per non far perdere agliuomini di Rivers la coincidenza col trenoper rimanere aggrappati alla serie. Gasolrisponde a Pierce e Wallace, mentre Allenriscrive il record di canestri dalla lungadistanza per una gara di Finale, e si entra

negli ultimi 12’ in parità. Ti aspetti i Bryant,i Gasol, i Pierce o i Garnett della situazionee, invece, per 6 lunghissimi minuti il prosce-nio se lo prende Nate Robinson. TheGadget, eroe di gara 6 contro Orlando,entra in partita per la prima volta all’iniziodell’ultimo periodo e segna 7 punti più pre-ziosi dell’ossigeno, anche perché intantoKobe, che sembra aver ritrovato il feelingcol canestro, commette il 5° fallo, e, giocoforza, deve passare qualche minuto extra inpanchina. I Lakers sono comunque in van-taggio, 90-87, a 5:20 dalla fine, ma a questopunto esce il cuore, il talento e l’esperienzadi un gruppo come i Celtics, guidati peròdal più giovane di tutti. Rajon Rondo segna4 punti consecutivi per il sorpasso, Garnettlo imita segnando e assistendo Perkins, inmezzo altri due punti del numero 9 in bian-

TTTT EEEE AAAAMMMM SSSS TTTT AAAA TTTT CCCC OOOOMMMMPPPP AAAA RRRR IIII SSSS OOOONNNNBBOOSSTTOONN BBOOSSTTOONN @@ @@ LLOOSS AANNGGEELLEESSLLOOSS AANNGGEELLEESS

PPOOIINNTTSS PPOOIINNTTSS 110033 110033 99449944FFGG FFGG 3366--8844 ((..442299)) 3366--8844 ((..442299)) 2299--7711 ((..440088))2299--7711 ((..440088))33PP 33PP 1111--1166 ((..668888)) 1111--1166 ((..668888)) 55--2222 ((..222277))55--2222 ((..222277))FFTT FFTT 2200--2266 ((..776699)) 2200--2266 ((..776699)) 3311--4411 ((..775566))3311--4411 ((..775566))RREEBB..RREEBB.. 1133--4444 1133--4444 1100--33991100--3399AASSSSIISSTTSS AASSSSIISSTTSS 2288 2288 11881188TTUURRNNOOVVEERRSS TTUURRNNOOVVEERRSS 1144 1144 11551155SSTTEEAALLSS SSTTEEAALLSS 66 66 8888BBLLOOCCKKSS BBLLOOCCKKSS 33 33 11441144FFAASSTT BBRREEAAKK PP.. FFAASSTT BBRREEAAKK PP.. 1111 1111 4444FFOOUULLSS FFOOUULLSS 2299 ((00//00)) 2299 ((00//00)) 2299 ((00//00))2299 ((00//00))LLAARRGGEESSTT LLEEAADD LLAARRGGEESSTT LLEEAADD 1144 1144 5555

NBA FINALS ‘GAME TWO’ DIDI

NNICOLÒICOLÒ FFIUMIIUMI

RRRRaaaayyyy AAAA llll lllleeeennnn :::: ssss iiiimmmmppppllll yyyy TTTThhhheeee BBBBeeeesssstttt

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS11112222

Page 13: Stars 'N' Stripes Finals Edition

co verde. 10-0 Boston nel momento cruciale e più difficile. Il desti-no della partita, questa volta, è segnato e incontrovertibile. Bostonè viva e vegeta, alla faccia dei detrattori. 1 a 1 e palla al centro per 3partite nell’inferno del Boston Garden.LLEE CCHHIIAAVVII DDEELLLLAA PPAARRTTIITTAAAATTTTAACCCCAARREE IILL MMAAMMBBAA – Il primo aggiustamento che hanno pro-posto i Celtics per impattare la serie dopo una gara 1 che li avevavisti troppo passivi è stato quello di attaccare molto di più e conmaggiore costanza Kobe Bryant. Ancora una volta il 24 è partito indifesa su Rajon Rondo, al quale Kobe può concedersi di lasciaredue o tre metri viste le scarse propensioni del playmaker di Bostonal tiro da fuori. Questa volta, però, Rondo non si è limitato adaccettare la situazione, ma ha attaccato il ferro lo stesso, nonostan-te gli spazi, costringendo Bryant e spendere falli e energie anche indifesa. La situazione, poi, è cambiata di poco quando Bryant èstato dirottato sull’indemoniato Ray Allen. La conseguenza è statauna minore lucidità sul campo del leader dei Lakers, innervositodai falli precoci, da un trattamento arbitrale cui non è abituato adessere soggetto e da Boston in serata di grazia al tiro. Kobe ha fini-to per sbagliare parecchio al tiro e, forzando alcune situazionesituazioni in attacco, per commettere due falli offensivi moltopesanti, subendo la difesa di Tony Allen e le rotazioni difensive deilunghi avversari.IITT’’SS AALLLL AABBOOUUTT MMAAKKIINNGG SSHHOOTTSS – Prendete i tabellini di Boston

in gara 1 e gara 2 e trovate la prima differenza lampante. Qualcunoha detto la percentuale al tiro da 3? 1/10 nei primi 48’ minuti dellaserie, 11/16 nel secondo atto. Al netto sono 30 punti di differenza.Certo la prestazione balistica di Ray Allen ha influito non poco suquesto dato, e al conto và aggiunto anche un canestro fortunoso diRondo. Ma quando i Celtics sono così pericolosi da dietro la lineadel tiro pesante la musica cambia parecchio. Le difficoltà dei lun-ghi bianco verdi sotto il canestro avversario sono state lampanti.Davis non ha i centimetri, Garnett, come sentenziato dopo gara 1da Gasol, le gambe di una volta, mentre Wallace viene centellinatonel suo utilizzo. Perkins è stato positivo, ma da solo può poco.Bynum e Gasol hanno allungato stoppate a mò di veloci pallavoli-stiche e a quel punto le alte percentuali da 3 punti hanno permessoagli uomini di Doc Rivers di comandare una partita che, altrimen-ti, avrebbe preso altre pieghe.RRIITTMMOO,, RRIITTMMOO,, RRIITTMMOO - Come cambiano i tempi. Due anni fa iCeltics erano la squadra dei Big Three, Pierce, Allen e Garnett. Igiovani Rondo e Perkins dovevano solo stare dietro a loro, senzauscire troppo dallo spartito. Oggi, invece, la situazione si è ribalta-ta. Se in attacco la front line di Boston ha faticato, sotto i propritabelloni, invece, ha fatto un lavoro egregio controllando il 75% deipalloni disponibili (contro solo il 60% da parte dei Lakers). In que-sto modo Rondo ha avuto più palloni a disposizione per far correrela squadra. Se due anni fa i Celtics erano un gruppo predicato sul-

l’attacco a metà campo, oggi acquistano quel quidin più quando il proprio playmaker può scatenarei cavalli in contropiede. Da lì sono nati punti facilie diverse triple di Allen. LLAAMMAARR DDOOVVEE SSEEII?? – Seconda partita enigmaticadi Lamar Odom, che dopo i 5 punti in 21 minutidi gara 1, riesce nell’impresa di far peggio , con 3punti e soli 14 minuti di impiego. L’andamento di Odom è una delle discriminantiprincipali del gioco dei Lakers. Se dalla panchinal’ex Miami Heat entra con costanza di rendimentocome fatto contro i Suns (14 punti e 12 rimbalzidi media), allora i Lakers sono una squadra semiimbattibile. Se invece, al campo, si presenta in versione spetta-tore non pagante allora sono dolori, perché PhilJackson perde l’unico vero punto di riferimento diuna panchina che, per il resto, dispone di giocato-ri che entrano solo per dare minuti di riposo aititolari e difficilmente possono girare una partita aquesti livelli.

11113333SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Page 14: Stars 'N' Stripes Finals Edition

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS11114444

«Ray Allen ha avuto una grande serata, ma bisogna anchedire che il metro arbitrale lo ha favorito. Gli è stato conces-so di mettere le mani addosso al difensore per creare sepa-razione prima di arrivare sui blocchi. In questo modoDerek (Fisher) non ha mai potuto realmente difendere su dilui e, anzi, talvolta si è visto fischiare contro dei falli. Oradobbiamo vedere quale sarà il metro arbitrale nel restodella serie, perché se il difensore non può seguirlo o tagliarei blocchi allora Allen può diventare inarrestabile. Non sonocontento delle chiamate arbitrali. Ci sono stati fischi inu-suali. Kobe ha provato a giocare in maniera aggressiva, aguadagnarsi dei falli. Ha dovuto limitare il suo gioco un po’,perché c’era sempre un difensore pronto a prendere sfonda-mento e questo ha reso la partita ancora più complessa lapartita». PPPP HHHH IIII LLLL JJJJ AAAA CCCC KKKK SSSS OOOONNNN

KKKK OOOO BBBB EEEE BBBB RRRR YYYY AAAANNNN TTTT

«Abbiamo fatto un grande sforzo pertornare in partita, e quando ci siamoriusciti, l’abbiamo lasciata scappareun’altra volta. La chiave sono state lepalle perse. Continueremo a giocare lapalla sotto canestro, ma non possiamopermetterci di subire tutti quei punti incontropiede. Per quanto riguarda gliarbitri, uno non deve pensarci. Devisolo pensare a giocare la tua partita epassare sopra ai fischi. E anche comesquadra dobbiamo essere bravi ora anon abbatterci per la sconfitta, comedovremo essere bravi a non esaltarcitroppo per una vittoria in futuro».

«In gara 1 avevo faticato in attacco,quindi mi aspettavo di avere tiri aperti,con spazio. Ma è stato in difesa cheabbiamo fatto un grande lavoro. Nelprimo tempo Ray (Allen) ci ha sorretticon le triple, poi abbiamo avuto unpassaggio a vuoto nel secondo tempo,ma non ci siamo disuniti. Siamo statimolto più pronti e duri mentalmente,non abbiamo mai accettato di smetteredi lottare e abbiamo giocato una gran-de partita di squadra»

NBA FINALS ‘GAME TWO’ DIDI

NNICOLOICOLO’ F’ FIUMIIUMI

GGGGaaaammmmeeee TTTTwwwwoooo pppprrrreeeessssssss rrrroooooooommmm

RRRR AAAA JJJJ OOOONNNN RRRR OOOONNNNDDDD OOOO

Page 15: Stars 'N' Stripes Finals Edition

11115555SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

DDDD OOOO CCCC RRRR IIII VVVV EEEE RRRR SSSS

«Nel momento in cui Ray (Allen) è entrato inritmo tutta la squadra lo ha cercato. Primo fratutti Rajon (Rondo). Ci siamo detti che dovevamofermarli in difesa, fermare tutte le opzioni del loroattacco, non solo una, per poter andare in contro-piede. A quel punto Rondo è molto bravo a trovareRay e così ha fatto permettendogli di tirare liberoe in ritmo da 3 punti. Avevamo bisogno di puntivisti i problemi di Garnett e Pierce, e Allen ce li hadati. E’ la seconda partita consecutiva in cui abbia-mo problemi di falli. Garnett ha giocato solo 6minuti nel primo tempo, ma abbiamo chiusocomunque in vantaggio. Ed è stato frutto di ungrande sforzo, perché per noi è difficile prendereritmo in attacco quando i nostri lunghi hanno pro-blemi di falli. Abbiamo una rotazione predetermi-nata, ed è due partita che salta dopo pochi minutiper via dei falli. Rasheed, nonostante i problemialla schiena, e Baby (Davis) sono stati fondamen-tali. Ho sentito che i ragazzi in panchina parlava-no dei problemi di falli di Kobe Bryant. Ho dettoloro di pensare solo al nostro attacco e di noncurarsi di queste cose. Quando cominci a giocareper far spendere un fallo a un giocatore finisci perfermare la palla, interrompere la circolazione. Cosìnon segni e nemmeno ottieni falli. Certo, ci avreb-be fatto comodo il suo 6° fallo, ma non volevomodificare il nostro attacco solo in funzione diquello».

RRRR AAAA YYYY AAAA LLLL LLLL EEEE NNNN

«Non ci possono essere posti omomenti migliori per vincere una par-tita e farlo in questo modo. Ancoranon so bene quale sia il record, ma èdavvero esaltante sapere di averlofatto qua, in occasione delle Finali. E’assolutamente il nostro momento.Molti magari non si rendono conto dicome faccio a liberarmi per arrivareal tiro da 3, ma dietro c’è un lavoroenorme. Prendere il blocco posiziona-to al punto giusto, disorientare ildifensore con delle finte. Credo che laloro difesa abbia fatto il possibile perimpedirmi di tirare, ma noi abbiamolavorato senza sosta per creare queitiri».

PPPP AAAA UUUU GGGG AAAA SSSS OOOO LLLL

«Giocare con il tuo miglior giocatorecon problemi di falli può essere perico-loso, perché mette in difficoltà la squa-dra sotto diversi punti di vista. Lui haprovato a giocare nonostante i falli, maovviamente è stato limitato nel suogioco e nei minuti che ha potuto passa-re in campo».

Page 16: Stars 'N' Stripes Finals Edition

BBrruuttaalliizzzzaattoo ddaa RRaayy AAlllleenn cchheessee lloo ppoorrttaa aa ssppaassssoo ssuuii bblloocccchhiippeerr ttuuttttoo iill pprriimmoo tteemmppoo.. IInnaattttaaccccoo nnoonn hhaa llaa sstteessssaa vveennaarreeaalliizzzzaattiivvaa ddii ggaarraa 11 ((22//88 ddaallccaammppoo)),, pprroovvaa aalllloorraa aa ssbbaatt--tteerrssii aa rriimmbbaallzzoo,,mmaa aallllaa lluunnggaannoonn rriieessccee mmaaii aattrroovvaarree iill mmooddooddii ddaarree uunnaassccoossssaa ddeecciissiivvaa..

DE

RE

KF

ISH

ER

SSuubbiissccee RRaayy AAlllleenn ppeerr ttuuttttoo iill pprriimmoo tteemmppoo,, ttrroovvaannddoouunn rriimmeeddiioo ssoolloo qquuaannddoo HHee GGoott GGaammee hhaa ggiiàà mmeessssoo 2277ppuunnttii iinn ssaaccccoocccciiaa ee ppooii ddeevvee ffaarree ll’’aaccrroobbaattaa ccoonn lleerroottaazziioonnii:: ii ffaallllii ddii BBrryyaanntt ee BByynnuumm ee llaa pprreessttaazziioonneeiimmbbaarraazzzzaannttee ddii OOddoomm nnoonn ggllii rreennddoonnoo iill ccoommppiittoo ppiiùùsseemmpplliiccee..

PH

ILJ

AC

KS

ON

CCoommee ddeettttoo,, ttoollttoo OOddoomm,, ii LLaakkeerrss nnoonn hhaannnnoo ggiiooccaattoorrii cchheeppoossssoonnoo ccaammbbiiaarree llaa ppaarrttiittaa uusscceennddoo ddaallllaa ppaanncchhiinnaa.. DDaaqquuii,, ppeerròò,, aall qquuaarrttoo dd’’oorraa ddaa ccoommppaarrssaa ddii BBrroowwnn ccee nneeppaassssaa.. JJoorrddaann FFaarrmmaarr .. OOnneessttoo llaavvoorroo ddaa ccoomm--pprriimmaarriioo.. DDiirriiggee iill ttrraaffffiiccoo ddiissccrreettaammeenntteeee ttrroovvaa aanncchhee llaa rreettiinnaa iinn 33 ooccccaassiioonnii.. LLaassuuaa ggaarraa 22 ffiinniissccee nneell mmoommeennttoo iinn ccuuiissuubbiissccee ii 55 mmiinnuuttii ddii ffoolllliiaa ddii RRoobbiinnssoonn..

J.F

AR

MA

R, S

.BR

OW

N

5555

AAllttrraa ccaarrnnee aall ffuuooccoo ppeerr cchhii lloovvuuoollee iinnssiiggnniirree ddeell ttiittoolloo ddii lluunnggooppiiùù ffoorrttee aall mmoonnddoo.. CCoonn uunnaa sseemm--pplliicciittàà ssppaavveennttoossaa mmeettttee aa rreeffeerrttoo2255 ppuunnttii,, 88 rriimmbbaallzzii ee 66 ssttooppppaattee..DDooppoo dduuee ppaarrttiittee hhaa ssuurrccllaassssaattoo,,ddeennttrroo ee ffuuoorrii ddaallccaammppoo,, KKeevviinnGGaarrnneetttt,, aallllaa ffaacc--cciiaa ddii cchhii lloo ccoonnssii--ddeerraavvaa uunn ggiiooccaattoo--rree ““ssoofftt””..

PA

UG

AS

OL

BBuuttttaattoo nneellllaa mmiisscchhiiaa aallll’’iinniizziiooddeell qquuaarrttoo ppeerriiooddoo ppeerr nnoonnppeerrddeerree ddii vviissttaa RRaayy AAlllleenn,,ttrroovvaa aanncchhee iill tteemmppoo ppeerr uunnaattrriippllaa ee uunn rriimm--bbaallzzoo iinn aattttaacc--ccoo ccoonn aassssiissttssppeerr FFaarrmmaarr..UUttiillee aa ppiiccccoolleeddoossii..

SA

SH

AV

UJA

CIC

QQuuaassii uunn aattttoo ddii lleessaa mmaaeessttàà uunniinnssuuffffiicciieennzzaa ,, mmaa iinn qquueessttaa ggaarraa22 ccii ccaappiissccee ppoocchhiinnoo,, aallmmeennoo ppeerrii ssuuooii ssttaannddaarrdd.. IInniizziiaa ggiiooccaannddooppeerr ii ccoommppaaggnnii,, ppooii ssbbaattttee ccoonnttrrooii ffaallllii ee llee ddiiffeessaa ddeeii CCeellttiiccss.. SSiiiinnnneerrvvoossiissccee.. RRiieennttrraa,, mmaa ccoomm--mmeettttee 44°° ee 55°° iinnuunn aammeenn ppaarrttiittaa..PPeerr uunnaa vvoollttaaeessccee ssccoonnffiittttoo ssuuttuuttttoo iill ffrroonnttee..

KO

BE

BR

YA

NT

SSeennzzaa ooggnnii dduubbbbiioo llaa ssuuaa mmiigglliioorrppaarrttiittaa aa lliivveelllloo ddii FFiinnaallii NNBBAA,,ffoorrssee uunnaa ddeellllee ssuuee mmiigglliioorrii iinnccaarrrriieerraa,, aall ddii llàà ddeellllee cciiffrree,, ppeerr llaammaattuurriittàà ccoonn ccuuii ssttaa ccaammppoo eecchhiiuuddee ooggnniivvaarrccoo iinn ddiiffeessaapprroovvaannddoo aanncchheeaa mmeetttteerree qquuaall--cchhee ppeezzzzaa ssuullppeerriimmeettrroo..

AN

DR

EW

BY

NU

M

SSaarreebbbbee ddaa ssuuffffiicciieennzzaa ppeerr iillccllaammoorroossoo llaavvoorroo ddiiffeennssiivvoo cchheettoogglliiee ccoommpplleettaammeennttee ddaallllaa ppaarr--ttiittaa PPaauull PPiieerrccee.. PPeeccccaattoo cchhee cciissiiaa aanncchhee ll’’aattttaaccccoo.. DDoovvee aarrrriivvaauunn 11//1100 aall ttiirroo,, 33 ppaallllee ppeerrssee eeuunnaa sseerriiee ddii ddeeccii--ssiioonnii cchhee nneemmmmee--nnoo ggllii ssttrreeggoonniiMMaayyaa aavvrreebbbbeerrooppoottuuttoo ddeeccrriippttaarree..

RO

NA

RT

ES

R

FFrraatteelllloo ddoovvee sseeii?????? LLaa sseenn--ssaazziioonnee cchhee aallllee pprriimmee dduueeppaarrttiittee ssiiaa aarrrriivvaattoo ssuuoo ffrraa--tteelllloo ggeemmeelllloo èè ffoorrttee.. CCoommee ssiiffaa aa ttrraassffoorrmmaarrssii ddaa ggiiooccaattoo--rree ddaa ddooppppiiaa ddooppppiiaa ee eeccttoo--ppllaassmmaa nneellbbrreevvee vvoollggeerreeddii uunnaa ddeecciinnaaddii ggiioorrnnii lloo ssààssoolloo lluuii..

LA

MA

RO

DO

M

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS11116666

OOOOddddoooommmm èèèè uuuunnnn ‘‘‘‘ ddddeeeessssaaaappppaaaarrrreeeecccciiiiddddoooossss ’’’’DIDI

NNICOLOICOLO’ F’ FIUMIIUMI

5555 ,,,, 5555 5555

44447777 ,,,, 55557777 ,,,, 5555

6666 ,,,, 5555 5555 ,,,, 5555 5555 ---- 6666

Page 17: Stars 'N' Stripes Finals Edition

IImmmmeennssoo.. PPeerr ssppiieeggaarree llee ddiimmeenn--ssiioonnii ddeellllaa ssuuaa pprreessttaazziioonnee bbaassttaaaaggggiiuunnggeerree cchhee iill ssuuoo 1199++1122++1100 èèssoolloo uunnaa ppaarrttee ddii qquueelllloo cchhee ffaa iinnccaammppoo.. TTiieennee iinn ppiieeddii BBoossttoonn nneeiimmoommeennttii ddii ddiiffffiiccoollttàà,, iinn aappeerrttuurraaddii ppaarrttiittaa ee aa ccaavvaalllloo ttrraa sseeccoonnddoo eetteerrzzoo qquuaarrttoo.. AArrmmaa llaa mmaannoo ttoorrrrii--ddaa ddii AAlllleenn nneellsseeccoonnddoo ppeerriiooddoo eeffiinniissccee ccooll sseeggnnaarree iiccaanneessttrrii ddeellllaa ssttaaffffaanneell bbrreeaakk ddeecciissiivvoo..

RA

JO

NR

ON

DO

MMoossttrruuoossaa llaa pprreeppaarraazziioonnee aa qquueessttaa ppaarrttiittaa.. AA 7722 oorree ddaa uunnaa ggaarraa 11 ddoovvee ii ssuuooii eerraannoossttaattii ssuurrccllaassssaattii rriiggeenneerraa uunnaa ssqquuaaddrraa ddoovvee PPiieerrccee ee GGaarrnneetttt ssoonnooccoommuunnqquuee aannccoorraa iinn ddiiffffiiccoollttàà.. BBeenneeffiicciiaa ddeellllee sseerraattoonnee ddii RRaayyAAlllleenn ee RRaajjoonn RRoonnddoo,, mmaa ttiieennee ccoommuunnqquuee ffuuoorrii ddaallllaa ppaarrttiittaaKKoobbee BBrryyaanntt,, oollttrree aa rruuoottaarree mmoollttoo bbeennee ii lluunngghhii,, lliimmiittaannddoo iillggaapp iinn ppiittttuurraattoo nnoonnoossttaannttee ii pprroobblleemmii ddii ffaallllii.. IIll ttiimmee oouutt cchhiiaa--mmaattoo ppeerr eevviittaarree uunnaa ppeerriiccoolloossaa iinnffrraazziioonnee ddii 88 sseeccoonnddii aall ssuuooppllaayymmaakkeerr,, ssuull ffiinniirree ddeellllaa ppaarrttiittaa ccoonn ii LLaakkeerrss aannccoorraa aa ccoonnttaattttoo,,èè llaa cciilliieeggiinnaa ssuullllaa ttoorrttaa ddii uunnaa sseerraattaa ppeerrffeettttaa..

DO

CR

IVE

RS

TToonnyy AAlllleenn 66 –– SSuuppeerr llaavvoorroo ssuuKKoobbee BBrryyaanntt.. SSaa cchhee iill ssuuoo ccoommppii--ttoo èè qquueelllloo,, eennttrraa ee lloo ffaa ddiilliiggeennttee--mmeennttee,, rriinngghhiiaannddoo ccoommee uunn mmaassttii--nnoo ssuull 2244.. GGllii aarrbbiittrrii lloo aaiiuuttaannoo uunnppoo’’.. IInn aattttaaccccoo cceerrccaa ddii nnoonn ssccaall--ppeellllaarree..GGlleenn DDaavviiss 77 –– SSee ssoolloo ppootteessssiiaavveerree 1100 cceennttiimmeettrrii iinn ppiiùù!! LLoottttaaccoommee uunn lleeoonnee,, iinn ddiiffeessaa èè sseemmpprreenneell ppoossttoo ggiiuussttoo aall mmoommeennttoo ggiiuu--ssttoo,, mmaa qquuaannddoo ssii ttiirraannoo llee ssoommmmeettii aaccccoorrggii cchhee mmaaddrree nnaattuurraa èèssttaattaa uunn ppoo’’ aavvaarraa.. EE aalllloorraa GGaassoollppuuòò sseeggnnaarrggllii iinn tteessttaa nnoonnoossttaanntteellaa ddiiffeessaa ee ddiivveerrttiirrssii ccoonn BByynnuumm aaffaarrggllii ssttaabbiilliirree iill rreeccoorrdd ddii ssttooppppaa--ttee ssuubbiittee iinn uunnaa ppaarrttiittaa.. PPeerròò……PPeerròò…… AAllllaa ffiinnee BBoossttoonn vviinnccee,, ee

bbiissooggnnaa ddaarrggllii ii mmeerriittii cchhee ggllii ssppeettttaannoo..SShheellddeenn WWiilllliiaammss 44 –– PPiiùù ddaannnnii ddeellllaa ggrraannddiinnee.. NNoonn hhaanneeaanncchhee ttuuttttee llee ccoollppee.. EEnnttrraa aa ffrreeddddoo iinn uunnaa sseerriiee iimmpprraattii--ccaabbiillee ppeerr iill 9999%% ddeell ggeenneerree uummaannoo,,mmaa llee uunniicchhee ccoossee cchhee rriieessccee aa ffaarreessoonnoo dduuee ffaallllii,, aallttrreettttaannttee ppeerrssee ee uunnaassssiissttss aall ccoonnttrraarriioo ppeerr llaa ttrriippllaa ddiiKKoobbee BBrryyaanntt aalllloo ssccaaddeerree ddeell pprriimmootteemmppoo..G

. D

AV

IS, T

.AL

LE

N, S

.WIL

LIA

MS

VVeeddeerree vvaacciillllaarree iinn qquueessttoo mmooddoouunn ggiiooccaattoorree ddeellllaa ssuuaa dduurreezzzzaammeennttaallee ee ffiissiiccaa ffàà uunn cceerrttoo eeffffeett--ttoo.. LLoo ssccoonnttrroo ddiirreettttoo ccoonn GGaassooll èèiimmppiieettoossoo,, lluuii èè iill pprriimmoo aa rreenn--ddeerrsseennee ccoonnttoo mmeennttrree ii ffaallllii llooppeerrsseegguuiittaannoo ee llee ggaammbbee nnoonn llooaassssiissttoonnoo.. DDiittaalleennttoo sseeggnnaa dduueeppuunnttii iimmppoorrttaannttiinneell ffiinnaallee ppeerr iillrreessttoo èè ssooffffeerreennzzaappuurraa..

KE

VIN

GA

RN

ET

T

66 mmiinnuuttii ddii ffoolllliiaa aaggoonniissttiiccaa,,ccoommee ssoolloo NNaattee TThhee GGrreeaatt cciippuuòò rreeggaallaarree.. IIll ggiiooccaattoorree cchheecceennttrraa mmeennoo ddii ttuuttttii ccoonn qquueessttiilliivveellllii,, eennttrraa nneell qquuaarrttoo ppeerriioo--ddoo ee sseeggnnaa ddaa 33,, iinn ccoonnttrrooppiieeddeeee ddaaii lliibbeerrii.. PPooiittoorrnnaa aa sseeddeerrssii,,ppeerrcchhéé RRiivveerrsshhaa ggiiàà rriisscchhiiaa--ttoo ll’’iinnffaarrttoottrrooppppee vvoollttee..

NA

TE

RO

BIN

SO

N

CCoommee llee ttrriippllee mmaannddaattee aa sseeggnnoo((ssuu 1111 tteennttaattiivvii)),, rreeccoorrdd aassssoolluuttooppeerr llee FFiinnaallss,, mmeegglliioo aanncchhee ddii ssuuaaMMaaeessttàà MMJJ,, cchhee ffaa ttoorrnnaarree iinnmmeennttee nneellllaa sseerriiee ccoonnttrroo ii BBllaazzeerrssddooppoo iill 77//77 ccoonn ccuuii aapprree llee ddaannzzee eeiinnddiirriizzzzaa llaa ppaarrttiittaa.. NNeell sseeccoonnddootteemmppoo llaa ddiiffeessaaggllii pprreennddee lleemmiissuurree ee sseeggnnaassoolloo 55 ppuunnttii,, mmaaoorrmmaaii iill ggrroossssooddeell llaavvoorroo èè ffaattttoo..

RA

YA

LL

EN

PPaarrttiittaa ddii eessttrreemmaa ssoolliiddiittàà ppeerrPPeerrkk cchhee ssii rriittrroovvaa aa lloottttaarreeqquuaassii ssoolloo ccoonnttrroo llee lluunngghhee lleevveeddii BByynnuumm ee GGaassooll.. RRiieessccee aaddeesssseerree sseemmpprree ppuunnggeennttee iinnaattttaaccccoo,, sseennzzaa ffaarr mmaannccaarree ddiiiimmppoorrrree llaa ssuuaassttaazzzzaa nneell ppiitt--ttuurraattoo.. UUnnsseeggnnaallee mmoollttooppoossiittiivvoo ppeerrDDoocc RRiivveerrss..

KE

ND

RIC

KP

ER

KIN

S

LLaa ccuurraa AArrtteesstt lloo ddeessttaabbiilliizzzzaa ee iinnaattttaaccccoo ggiiooccaa uunnaa ppaarrttiittaa ccoonncciiffrree aappooccaalliittttiicchhee ((22//1111 aall ttiirroo))..PPeerròò rriieessccee sseemmpprree aa nnoonn ssccoomm--ppoorrssii,, aa nnoonn uusscciirree ccoonn llaa tteessttaaddaallllaa ppaarrttiittaa.. EE’’ ccaappaaccee ccoossìì ddiigguuaaddaaggnnaarree ffaallllii ee ttiirrii lliibbeerriiiimmppoorrttaannttii,,mmeennttrree cchhii èè ppiiùùiinn sseerraattaa ddii lluuiimmeettttee ii cceessttii cchheeiimmppaattttaannoo llaasseerriiee..

PA

UL

PIE

RC

E

CCoonn lluuii iinn ccaammppoo BBoossttoonn èè aa++1155.. FFiinnoo aa ggaarraa 22 ssii èè vviissttooiill vveerroo RRaasshheeeedd WWaallllaaccee,,qquueelllloo cchhee ffaa aannccoorraa llaa ddiiffffee--rreennzzaa nnoonnoossttaannttee ll’’eettàà..RRiivveerrss nneeiiffiinnaallii ccoonnttii--nnuuaa aa pprreeffee--rriirrggllii DDaavviiss eeGGaarrnneetttt,, ppeerròò..MMiisstteerroo..

RA

SH

EE

DW

AL

LA

CE

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS 11117777

‘‘‘‘ HHHHeeee ggggooootttt GGGGaaaammmmeeee ’’’’ uuuunnnnaaaa ffffuuuurrrr iiiiaaaaNBA FINALS: Le pagelle

5555

7777

7777 7777

5555 ,,,, 555588889999

7777 ,,,, 5555 6666 ---- 7777 ---- 4444

Page 18: Stars 'N' Stripes Finals Edition

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS11118888

Il primo pivot al game della serie è deiLos Angeles Lakers. L’urlo di KevinGarnett in presentazione non ha spa-ventato i Lakers, che grazie all’eroismodi Fisher, sbancano Boston e si ripren-dono il vantaggio nella serie. I Celticstraditi dal protagonista principale dellavittoria in gara 2, Ray Allen, in unaserata da incubo, chiusa con soli 2punti un irreale 0/13 al tiro, si leccanole ferite e preparano la riscossa in gara-4 che si annuncia decisiva per gli equi-libri della serie. 1° quarto. L’inizio ètutto di Kevin Garnett. Il leone bianco-verde aggredisce la partita e i Lakers,spazzando via con 6 punti di fila gliincubi delle due gare losangeline. Gliospiti faticano inizialmente a recupera-

re lo svantaggio, ma riescono comun-que ad avvicinarsi a metà primo quartofino a portarsi in vantaggio grazie adun parziale 8-0 firmato Bryant e Gasol.Nei minuti finali i Lakers riesconoanche ad allungare con le secondelinee, e nell'ultimo minuto sonoShannon Brown e Lamar Odom acostruire un mini parziale 5-0 che per-mette ai californiani di chiudere ilprimo quarto in vantaggio 26-17. ILakers hanno dalla loro parte l’inerziatecnica ed emotiva del match. Un altroparziale di 5-0 porta gli uomini di PhilJackson sul +14. Boston continua a farefatica. Si attende come una liberazioneil primo canestro dal campo di Ray

Allen, che non arriva. Garnett non vieneservito con continuità da Rondo ePierce latita. Con l’orgoglio delCapitano (4 punti nel quarto) e l’energiadi Big Baby Davis, i bianco verdi torna-no con uno svantaggio al di sotto delladoppia cifra (-8). Dall’altra parte Bryantforza troppo, ma riesce comunque ametterne quattro di fila e recuperandopalla grandissima un pallone serveBynum, che segnerà i suoi ultimi puntinel match, porta i Lakers all'intervallolungo sul +12. Al rientro in campo lamusica non cambia. L’attacco deiCeltics è in fase di stallo (34% dalcampo). Pierce con una grandiosa tri-pla prova a dare la scossa, Ray<Allen

TTTT EEEE AAAAMMMM SSSS TTTT AAAA TTTT CCCC OOOOMMMMPPPP AAAA RRRR IIII SSSS OOOONNNNLLOOSS AANNGGEELLEESS @@ BBOOSSTTOONNLLOOSS AANNGGEELLEESS @@ BBOOSSTTOONN

PPOOIINNTTSS PPOOIINNTTSS 9911 9911 88448844FFGG FFGG 3344--7766 ((..444477)) 3344--7766 ((..444477)) 3322--7733 ((..443388))3322--7733 ((..443388))33PP 33PP 22--1155 ((..113333)) 22--1155 ((..113333)) 44--1188 ((..222222))44--1188 ((..222222))FFTT FFTT 2211--2244 ((..887755)) 2211--2244 ((..887755)) 1166--2244 ((..666677))1166--2244 ((..666677))RREEBB..RREEBB.. 1111--4433 1111--4433 88--335588--3355AASSSSIISSTTSS AASSSSIISSTTSS 1133 1133 22002200TTUURRNNOOVVEERRSS TTUURRNNOOVVEERRSS 99 99 11001100SSTTEEAALLSS SSTTEEAALLSS 22 22 4444BBLLOOCCKKSS BBLLOOCCKKSS 77 77 2222FFAASSTT BBRREEAAKK PP.. FFAASSTT BBRREEAAKK PP.. 88 88 11221122FFOOUULLSS FFOOUULLSS 2200 ((00//00)) 2200 ((00//00)) 2277 ((00//00))2277 ((00//00))LLAARRGGEESSTT LLEEAADD LLAARRGGEESSTT LLEEAADD 1177 1177 7777

NBA FINALS ‘GAME THREE’ DIDI

VVINCENZOINCENZO DDII GGUIDAUIDA

FFFF iiii sssshhhheeeerrrr eeeessssppppuuuuggggnnnnaaaa iiii llll GGGGaaaarrrrddddeeeennnn

Page 19: Stars 'N' Stripes Finals Edition

11119999SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

segna i suoi unici due punti dalla lunetta, ma la difesa deiLakers, gli assoli di Kobe e qualche pennellata di LamarOdom tengono i Lakers avanti. Gli uomini di Jackson man-tengono i 7 punti di vantaggio fino ai minuti conclusivi delquarto, quando Tony Allen e Rasheed Wallace (destatosi daltorpore) riescono a riportare Boston in linea di galleggia-mento (61-65 al 35”). L’ultimo possesso del quarto è deiLakers, che cercano un Gasol in post basso e il catalano liripaga con un canestro da campione che vale il 61-67 allafine del terzo periodo. Gli ultimi dodici giri di lancette sonod’intensità selvaggia. Boston da fondo a tutte le sue energie.Allen però proprio non c’è. Ci pensano Pierce, Garnett (indo-mito) e Rondo. In meno di tre minuti i ragazzi di Rivers siportano sul -1 (67-68), grazie anche al contributo di Davis.La rimonta sembrerebbe cosa fatta, ma i Celtics non aveva-no fatto i conti con Derek Fisher. Il veterano (11 punti sui 16finali nell’ultimo quarto) gialloviola prima porta i Lakers sul+ 6 (70-76) praticamente da solo, poi, dopo un'altra mini

rimonta dei Celtics griffata Garnett-Pierce, chiude il matchin contropiede, dopo aver raccolto un rimbalzo figlio dell'en-nesimo errore di Ray Allen. I liberi di Vujacic e Bryant (29punti ma con 10/29 dal campo) mettono il sigillo definitivo agara 3. Finisce 91-84, Los Angeles conduce 2-1. Focus on thecourt. Los Angeles. La palla passa in mano a Kobe. Devecoinvolgere di più i compagni, che si chiamino Derek Fisher,Ron Artest e soprattutto Pau Gasol. Il catalano però nondeve incappare in quegli atteggiamenti da prima donna offe-sa, che azzoppano letteralmente i Lakers in particolare dalpunto di vista difensivo. In gara -3 i Lakers hanno soffertol’aggressività in vernice di Kevin Garnett. KG è stato tropposolo, ma se in gara -4 dovesse essere supportato da Perkins eda Wallace allora potrebbero iniziare i problemi. In difesaL.A. proverà ancora a togliere ritmo al duo Allen-Pierce, sco-prendosi magari di più su Rondo (Kobe a tratti non lo guar-da nemmeno), un rischio tutto sommato calcolato da PhilJackson. L’impattto della panchina sinora è stato ondivago.

Indiziato principale è Lamar Odom. Con luiin campo l’attacco a triangolo dei Lakers sisviluppa in modo molto più fluido. Per que-sto è mille altri motivi deve essere più aggres-sivo. Boston. Due assunti chiave. Finora ènon si è visto il vero Pierce e in gara -2 Allenha fatto solo danni. Se guardiamo l’altro latodella medaglia sono notizie positive. Prima opoi “The Truth” prenderà il proscenio e “HeGot Game” tornerà ad essere il più grandetiratore della storia del gioco, magari nonquello dell’8/11 da tre, ma neppure quellodello 0/13 dal campo di gara -3. Rondo deve coinvolgere di più Pierce, in par-ticolare all’inizio dell’azione, prima che Artestgli prenda le misure. Rajon sta giocandoancora con le marce basse. Le non esaltantipercentuali ai liberi ne limitano l’esplosivitàin campo aperto. Rasheed dove sei? Wallacedeve avere più impatto in attacco. In difesa èun professore della Sorbona che spiegaPlatone ai suoi studenti, ma con quel talentonon può limitarsi solo a fugaci apparizionidietro la linea dei tre punti. Last but not least, la difesa dei Celtics devetornare quella di gara -2.

Page 20: Stars 'N' Stripes Finals Edition

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS22220000

Un uomo solo al comando. Derek Fisher è il protagonistaassoluto di gara -3. «Nonostante la sconfitta subito in gara -2 eravamo convintidi poter venire a vincere su questo campo. Nel terzo quartoabbiamo cercato troppo spesso Kobe e non abbiamo mossola palla bene, Boston così è riuscita a tornare sotto. Poi nel-l’ultimo periodo ho cercato di essere aggressivo, anche per-ché spesso loro mi concedevano qualcosa sul gioco a duecon Bryant. Siamo contenti di questa vittoria ma sappiamoche ci sono cose che possiamo e dobbiamo migliorare, per-ché in gara-4 sicuramente anche loro giocheranno al loromassimo»

DDDD EEEE RRRR EEEE KKKK FFFF IIII SSSS HHHH EEEE RRRR

KKKK OOOO BBBB EEEE BBBB RRRR YYYY AAAANNNN TTTT

Anche il 24 non può far altro che inchi-narsi alla leadership di Fisher. «Lui è ilnostro leader in campo e negli spoglia-toi, ha sempre una parola d’incoraggia-mento per tutti. Io, invece, sono l’oppo-sto. La verità è che Fisher e l’unicocompagno che ascolto veramente.Sono anni che giochiamo insieme e dalui accetto qualsiasi critica”. Kobe sisofferma sulla sua prestazione. “ Sonosoddisfatto, nel terzo periodo ho forza-to qualche tiro, ma volevo essereaggressivo. I miei compagni si sonofatti trovare pronti quando raddoppia-vano su di me, l’attacco era più fluido eabbiamo preso tiri in ritmo e con fidu-cia».

Non certo una sorpresa la conferenzastampa del coach gialloviola che prati-camente è quasi ermetico nel commen-tare la prova cinque stelle lusso del suonumero 2: «La chiave è stata l’approc-cio difensivo. Derek in attacco ha fattola differenza nel quarto periodo, ma èda sottolineare in modo in cui ha toltodalla partita Ray Allen. Qualcosa darivedere sotto canestro. StaseraGarnett ci ha creato molti problemi».

NBA FINALS ‘GAME THREE’ DIDI

VVINCENZOINCENZO DIDI GGUIDAUIDA

GGGGaaaammmmeeee TTTThhhhrrrreeeeeeee pppprrrreeeessssssss rrrroooooooommmm

PPPP HHHH IIII LLLL JJJJ AAAA CCCC KKKK SSSS OOOONNNN

Page 21: Stars 'N' Stripes Finals Edition

22221111SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

DDDD OOOO CCCC RRRR IIII VVVV EEEE RRRR SSSS

Difficile, davvero difficile il ruolo di DocRivers in sala stampa, visto che dopo untimido accenno a voler parlare solo ed esclu-sivamente della sfida in se per se e dellasconfitta, sono arrivate inesorabili ledomande su di una possibile spiegazionequanto meno plausibile su cosa fosse suc-cesso alla mano rovente di Allen in gara2trasformatasi in ghiaccio puro a Boston: «Cisi aspettavamo dei Lakers aggressivi e così èstato. Noi non siamo stati da meno, ma inattacco qualcosa non ha funzionato.Abbiamo letto male certe situazioni, doveva-mo insistere di più nel dare la palla in post aKevin. Di certo era difficile immaginare unAllen da 0/13 dopo gara -2. Ray è un cam-pione e sono sicuro che saprà reagire da parsuo».

PPPP AAAA UUUU LLLL PPPP IIII EEEE RRRR CCCC EEEE

Non poteva non partire da quello cheè stato il bruciante risultato finale alTDBankNorth Garden di Boston, l’a-nalisi di The Truth: «E’ una sconfittache brucia, perché qui nel 2008 nonavevamo mai vinto». Stuzzicato sullafrase pronunciata dopo gara -2, ilCapitano risponde. «E’ un modo percaricare l’ambiente, tutto qua, ci statericamando troppo sopra». Sulla suaprestazione ha invece le idee chiare.«Devo essere più aggressivo all’iniziodell’azione, ma anche i compagnidevono cercarmi con maggiore fre-quenza».

KKKK EEEE VVVV IIII NNNN GGGG AAAA RRRRNNNN EEEE TTTT TTTT

The Big Ticket ha lasciato la sua bruttacopia sul volo che lo ho portato via daLos Angeles dopo una brutta gara2. ABoston si è visto il vero Garnette, quel-lo dominate del 2008. «In attacco hotrovato ritmo e fiducia, ma non èbastato a vincere. Preferisco molto dipiù giocare malissimo, come ho fattoin gara-2, ma vincere. Quella è l’unicacosa che conta. I Lakers conducono 2-1, ma sarà una serie molto lunga. Gliarbitri? No comment».

Page 22: Stars 'N' Stripes Finals Edition

UUnnaa ssoollaa ppaarroollaa:: iimmmmeennssoo..CChhiiuuddee ccoonn 1166 ppuunnttii aa rreeffeerrttoo eenneell qquuaarrttoo ppeerriiooddoo iill vveetteerraannooggiiaalllloovviioollaa pprriimmaa ppoorrttaa ii LLaakkeerrssssuull ++ 66 pprraattiiccaammeennttee ddaa ssoolloo,, ppooii,,ddooppoo uunn''aallttrraa mmiinnii rriimmoonnttaa ddeeiiCCeellttiiccss ggrriiffffaattaa GGaarrnneetttt--PPiieerrccee,,cchhiiuuddee iill mmaattcchhiinn ccoonnttrrooppiieeddee,,ddooppoo aavveerr rraacc--ccoollttoo uunn rriimmbbaall--zzoo ffiigglliioo ddeellll''eenn--nneessiimmoo eerrrroorreeddii RRaayy AAlllleenn..

DE

RE

KF

ISH

ER

IIll mmaaeessttrroo zzeenn nnoonn ssbbaagglliiaa uunnaa mmoossssaa.. II ssuuooii LLaakkeerrss mmuuoovvaannoo llaa ppaallllaa iinn mmooddoo ddiivveerrssoorriissppeettttoo iinn ggaarraa --22,, ee iinn ddiiffeessaa aa ttrraattttii sseemmbbrraannoo iiCCeellttiiccss..

PH

ILJ

AC

KS

ON

SShhaannnnoonn BBrroowwnn 66.. DDaallllaa ppaanncchhiinnaa pprroovvaa aadd aallzzaarree iillrriittmmoo ee iinn ppaarrttee ccii rriieessccee.. NNoonn èèaannccoorraa aaii lliivveellllii ddeellllaa sseerriiee PPhhooeenniixx..

JJoorrddaann FFaarrmmaarr 55..55.. LL’’aattttaaccccoo aattrriiaannggoolloo nnoonn èè aaddaattttoo aall pprrooddoottttooddii UUccllaa.. RReelleeggaattoo oorrmmaaii aaii mmaarrggiinniiddeellllaa rroottaazziioonnee..

J.F

AR

MA

R, S

.BR

OW

N

8888 ,,,, 5555

NNoonn iinnggaannnnii llaa ddooppppiiaa ddooppppiiaa ddaa1133 ppuunnttii ee 1100 rriimmbbaallzzii.. IIll ccaattaallaa--nnoo iinn aattttaaccccoo èè uunn ppoo’’ iiggnnoorraattooddaaii ccoommppaaggnnii ee ddaa pprriinncciippee qquuaallèè,, llii rriippaaggaa ccoonn uunn aatttteeggggiiaammeennttoossoofftt iinn ddiiffeessaa.. GGaarrnneetttt èè iinnddeemmoo--nniiaattoo ee lloo ddoommii--nnaa lleetttteerraallmmeenn--ttee.. PPeerr ppoorrttaarreeaa ccaassaa iill ttiittoolloosseerrvvee uunn aallttrrooGGaassooll..

PA

UG

AS

OL

SSccoonnggeellaattoo ddaa JJaacckkssoonn,,pprroovvaa aa nnoonn ppaaggaarree ddaazziioo iinnddiiffeessaa ssuu PPiieerrccee.. IInn ppaarrttee ccii rriieessccee,, ppiiùù ppeerrddeemmeerriittii ddii““TThhee TTrruutthh””,,cchhee ppeerr mmeerriittiipprroopprrii..

LU

KE

WA

LT

ON

2244 èè ffuurreennttee ddooppoo lloo ssmmaaccccoossuubbiittoo aa LLooss AAnnggeelleess iinn ggaarraa 22..NNee mmeettttee 2299 ((aanncchhee ssee ccoonn 1100--2299ddaall ccaammppoo)),, aazzzzaannnnaannddoo aallllaaggiiuugguullaarree ddeeii CCeellttiiccss.. IIll MMaammbbaaèè ttoorrnnaattoo ppiiùù aavvvveelleennaattoo ddiipprriimmaa.. FFoossssiimmoo ssttaattii iinn PPiieerrccee((““NNooii aadd LL..AA..nnoonn ccii ttoorrnniiaa--mmoo””)) aavvrreemmmmoouussaattoo ppiiùù rriittee--ggnnoo..

KO

BE

BR

YA

NT

SSffiioorraa llaa ddooppppiiaa ddooppppiiaa ((99ppuunnttii ee 1100 rriimmbbaallzzii))..AAttttiivvaattoo ssoopprraattttuuttttoo aadd iinnii--zziioo qquuaarrttoo,, ddaa uunn oottttiimmooccoonnttrriibbuuttoo iinn vveerrnniiccee.. PPooii llaasscciiaassppaazziioo aa uunnddeecciissiivvooLLaammaarrOOddoomm..

AN

DR

EW

BY

NU

M

IImmppaallbbaabbiillee.. IInn aattttaaccccoo ffaa ddaaccoommppaarrssaa ((22 ppuunnttii ccoonn 11--44))..IInn ddiiffeessaa èè ““nnoorrmmaallee””.. NNoonnrriieessccee mmaaii aadd eennttrraarree iinn ppaarr--ttiittaa ee ccoonn lluuii iinn ccaammppoo iiLLaakkeerrss ffaannnnoo ffaattiiccaa ((--1122 ddiipplluuss//mmiinnuutteess))..CChhee ttii ssuucccceeddeeRRoonn??

RO

NA

RT

ES

R

LL’’aaggoo ddeellllaa bbiillaanncciiaa ddeeiiLLaakkeerrss.. CCoonn lluuii iinn ccaammppoo iiggiiaalllloo--vviioollaa ggiiooccaannoo ccoonn bbeennaallttrraa fflluuiiddiittàà ooffffeennssiivvaa..LLaammaarrvveelloouuss ddiissppuuttaa llaappaarrttiittaa ppeerrffeett--ttaa:: 1122 ppuunnttiiccoonn 55//55 ddaallccaammppoo.. UUnnffaattttoorree..

LA

MA

RO

DO

M

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS22222222

‘‘‘‘ IIIImmmmppppaaaallllppppaaaabbbbiiii lllleeee ’’’’ RRRRoooonnnn AAAArrrr tttteeeessssttttDIDI

VVINCENZOINCENZO DDII GGUIDAUIDA

8888 4444 ,,,, 5555

777766666666

5555 ,,,, 5555 8888 5555 ,,,, 5555 ---- 6666

Page 23: Stars 'N' Stripes Finals Edition

CChhii nnoonn aavveessssee vviissttoo llaa ppaarr--ttiittaa,, lleeggggee llee ssttaattss ee vveeddee:: 1111ppuunnttii ee 88 aassssiisstt.. BBeennee.. AAnnzziimmaallee.. RRaajjoonn ssii èè ffaattttoo sscchheerr--zzaarree ddaall vveetteerraannoo FFiisshheerr..LLaa ssuuaa nnoonnddiiffeessaa èè ssttaattaaaa ttrraattttii aalllluu--cciinnaannttee..

RA

JO

NR

ON

DO

PPooccoo ddaa iimmppuuttaarree aa RRiivveerrss.. IIll ppiiaannoo ppaarrttiittaa èè ppeerrffeettttoommaa vviieennee ttrraaddiittoo ddaaii mmaaggggiioorrii iinntteerrpprreettii.. FFoorrssee ll’’uunnii--ccaa ppeeccccaa èè aavveerr ddaattoo ttrrooppppoo ccaammppoo aadd uunn RRaayy AAlllleenn iinnsseerraattaa ddaa iinnccuubboo.. EE mmaaggaarrii qquuaallcchhee mmiinnuuttiinnoo iinn ppiiùù aaSShheeeedd iinn cceerrttii ffrraannggeennttii nnoonn ffaarreebbbbee mmaallee..

DO

CR

IVE

RS

BBiigg BBaabbyy eessccee ddaallllaa ppaanncchhiinnaa ee ppoorrttaa iinn ddootteeaaggggrreessssiivviittàà ee bbeenn 1122 ppuunnttii,, cchheenneellll’’eeccoonnoommiiaa ddeellllaa ppaarrttiittaaaavvrreebbbbeerroo ppeessaattoo ccoommee uunn mmaaccii--ggnnoo ssee PPiieerrccee ee ssoopprraattttuuttttoo AAlllleennaavveesssseerroo ddaattoo iill lloorroo ssoolliittoo ccoonnttrrii--bbuuttoo..

GL

EN

DA

VIS

DDoommiinnaannttee ssuuii dduuee llaattii ddeellccaammppoo.. IIll vveerroo KKGG ssii rriissccaattttaaee ssppaazzzzaa vviiaa ggllii iinnccuubbii lloossaann--ggeelliinnii.. CChhiiuuddee ccoonn 2255 ppuunnttii((1111//1166 ddaall ccaammppoo)) ee 66 rriimmbbaall--zzii.. UUnn lleeoonnee,, ppeeccccaattoo cchheeaallccuunnii ssuuooiiccoommppaaggnniissoonnoo sscceessii iinnccaammppoo nneelllleevveessttii ddii aaggnneell--lliinnii..

KE

VIN

GA

RN

ET

T

KKrryyppttooNNaattee hhaa ppooccoo ssppaazziioo,,mmaa iinn qquueeii cciinnqquuee mmiinnuuttiipprroovvaa aa ddaarree uunn ppoo’’ dd’’oossssiiggeennooaallll’’aassffiittttiiccoo aattttaaccccoo ddeeii CCeellttiiccss..

TToonnyy AAlllleenn 66..55.. IInn aattttaaccccoo èèeesssseennzziiaallee ppeerr uussaarree uunn eeuuffee--mmiissmmoo.. IIll ssuuoo llaavvoorroo iinn ddiiffeessaa,,iinn ppaarrttiiccoollaarreessuu KKoobbee èèiinnvveeccee aassssoolluu--ttaammeennttee ssttrreeppii--ttoossoo..

NA

TE

RO

BIN

SO

N

IIll ffaattttuurraattoo ddii HHee GGoott GGaammee:: 22ppuunnttii ccoonn 00//1133 ddaall ccaammppoo ((00//88 ddaattrree)) iinn 4422””.. AA ssoollii dduuee ggiioorrnnii ddiiddiissttaannzzaa ddaallllaa ccllaammoorroossaa pprreessttaa--zziioonnee ddii ggaarraa --22 ((3322 ppuunnttii,, 88//1111nneellllee ttrriippllee)).. LLaa ddiiffeessaa ddeeii LLaakkeerrssèè ccaammbbiiaattaa,, mmaannoonn bbaassttaa aassppiieeggaarree uunnaappaarrttiittaa ddeell ggeennee--rree.. SSppeerriiaammoo ssiiaassoolloo uunn eeppiissooddiioo..

RA

YA

LL

EN

LLaa ssuuffffiicciieennzzaa èè ppeerr iinn llaavvoo--rroo cchhee ffaa iinn ddiiffeessaa ssuu GGaassooll eeppeerr llaa mmoollee ddii rriimmbbaallzzii ccaatt--ttuurraattii ((1111)).. SSoolloo dduuee ppuunnttii aarreeffeerrttoo ccoonnqquuaattttrroo ttiirrii,,ddeevvee ee ppuuòòffaarree ddii ppiiùù..

KE

ND

RIC

KP

ER

KIN

S

IIll CCaappiittaannoo nnoonn iinncciiddee.. II ssuuooii1155 ppuunnttii ((55//1122 ddaall ccaammppoo)) ssoonnoottrrooppppoo ppoocchhii,, ssoopprraattttuuttttoo ppeerr--cchhéé AArrtteesstt ggllii hhaa llaasscciiaattoo ppiiùùssppaazziioo ddeell ssoolliittoo,, mmaa DDoouubbllee PPnnoonn lloo hhaa ssaappuuttoo ssffrruuttttaarree.. LLaaccoollppaa èè aanncchheeddii RRoonnddoo cchheell’’hhaa cceerrccaattooppooccoo iinnssiisstteennddoottrrooppppoo ssuuAAlllleenn..

PA

UL

PIE

RC

E

CChhiiuuddee ccoonn 22 ppuunnttii ee 44 rriimm--bbaallzzii iinn 1188’’.. CCoonn qquueell ttaalleenn--ttoo cchhee ssii ppoorrttaa aapppprreessssoo èèlleecciittoo aatttteennddeerrssii ddii ppiiùù.. EE’’ llaaffiinnaallee NNbbaaRRaasshheeeedd,, nnoonnuunn ggaarraa ddiipprreessttaazziioonnee..

RA

SH

EE

DW

AL

LA

CE

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS 22223333

IIII llll rrrr iiii ttttoooorrrrnnnnoooo ddddiiii KKKKeeeevvvv iiiinnnn GGGGaaaarrrrnnnneeeetttt ttttNBA FINALS: Le pagelle

8888

6666

6666 5555

5555 ,,,, 55554444 ,,,, 55555555

6666 ,,,, 5555 7777

Page 24: Stars 'N' Stripes Finals Edition

‘Sherek e Ciuchino’, al secolo Glen Davis eNate Robinson. Cosi si sono definiti i dueprincipali protagonisti della vittoria deiCeltics in gara4, quella del definitivopareggio prima dell’exploit dell’ultimauscita al TDBankNorth Garden di Boston.«I feel like a beast». Mi sentivo come unabestia. Questa la dichiarazione principaledi Big Baby in una sala stampa pratica-mente anomala con i due attori non prota-gonisti a rispondere alle varie domandedei curiosi e dei giornalisti che invece noncredevano ancora ai loro occhi di dovertitolare un pezzo, un articolo sul piccologrande uomo proveniente da New York econ il quale Doc Rivers al suo arrivo avevaproibito ogni tipo di parola o contattominacciando addirittura l’esclusione dalcampo, ed uno sull’urlo disumano di ‘Big

Baby’ che non avrà terrorizzato tutto l’oc-cidente, ma il gialloviola dei Lakers asso-lutamente si, dal momento che sono statipraticamente tramortiti dall’ingresso incampo dell’energico numero 11 in magliabiancoverde. La vittoria della panchina, lavittoria degli outsider, la vittoria di cuoree di un ‘mantra’, quello di Rivers, che perla prima volta ha avuto estensione assolu-ta anche nei confronti di tutto il restodella panchina, nei confronti del restodella squadra e non solo a quello cheovviamente è stato definito come il quin-tetto mai battuto durante i playoff, ovveroquello titolare. Al rintocco dell’ultima sire-na sono stati 18 i punti di un Glen Davisletteralmente scatenato; già cosi potrebbebastare, ma non è cosi nella maniera piùassoluta. Il talento da Lousiana State ci

mette parecchia mostarda con 5 rimbalzi,2 rubate 7/10 dal campo e 4/4 ai liberi perun ‘hot dog’ difficile da digerire per iLakers che invece sognavano, dopo unabrutta gara3 da parte dei padroni di casa,il colpo nelle tre partite centrali della serieo magari tornare a casa con il punto delmatch point della racchetta. Ancora unavolta potrebbe bastare, sarebbe bastato,ma quando si suol dire piove sul bagnatoci si è messo anche Nate Robinson. Incampo per ordine di Rivers principalmen-te nei finali di primo e secondo quarto. Incampo per gestire possessi (anche se‘gestire’ non è certo un verbo che si conci-lia tantissimo con Nate The Great ndr) eper dare riposo a Rondo, l’ex Knicks hasvolto alla sua maniera il compitino chegli è stato affidato: 12 punti 4/8 dal campo

TTTT EEEE AAAAMMMM SSSS TTTT AAAA TTTT CCCC OOOOMMMMPPPP AAAA RRRR IIII SSSS OOOONNNNLLOOSS AANNGGEELLEESS @@ BBOOSSTTOONNLLOOSS AANNGGEELLEESS @@ BBOOSSTTOONN

PPOOIINNTTSS PPOOIINNTTSS 8899 8899 99669966FFGG FFGG 3322--7711 ((..445511)) 3322--7711 ((..445511)) 3377--8833 ((..444466))3377--8833 ((..444466))33PP 33PP 77--2200 ((..335500)) 77--2200 ((..335500)) 33--1122 ((..225500))33--1122 ((..225500))FFTT FFTT 1188--2222 ((..881188)) 1188--2222 ((..881188)) 1199--2233 ((..882266))1199--2233 ((..882266))RREEBB..RREEBB.. 88--3344 88--3344 1166--44111166--4411AASSSSIISSTTSS AASSSSIISSTTSS 1133 1133 11551155TTUURRNNOOVVEERRSS TTUURRNNOOVVEERRSS 1166 1166 11221122SSTTEEAALLSS SSTTEEAALLSS 66 66 11221122BBLLOOCCKKSS BBLLOOCCKKSS 33 33 2222FFAASSTT BBRREEAAKK PP.. FFAASSTT BBRREEAAKK PP.. 22 22 11551155FFOOUULLSS FFOOUULLSS 2233 ((00//00)) 2233 ((00//00)) 2211 ((22//00))2211 ((22//00))LLAARRGGEESSTT LLEEAADD LLAARRGGEESSTT LLEEAADD 88 88 11111111

NBA FINALS ‘GAME FOUR’ DIDI

DDOMENICOOMENICO PPEZZELLAEZZELLA

DDDDaaaavvvv iiii ssss----RRRRoooobbbbiiiinnnnssssoooonnnn sssshhhhoooowwww,,,, LLLLaaaakkkkeeeerrrrssss kkkkoooo

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS22224444

Page 25: Stars 'N' Stripes Finals Edition

con 2/4 da tre (la maggior parte dei punti che non sono arrivatida dietro l’arco dei tre punti sono arrivati da gioco di pick androll e lay up alla sua maniera con tanto di dedica ed urla sparatein faccia ai vari Fisher e compagnia ndr), 2 assist e due rimbalziper un totale di +8 nella particolare statistica del plus/minus.Energia. Questo è quello che i due protagonisti della sala stampa di cuisopra, hanno messo in campo in un finale di terzo ed inizio diquarto periodo che prima ha condotto la rimonta, e poi come ilclassico ‘treno’ del ciclismo ha spianato la strada nella manieramigliore possibile per la volata sul traguardo e la zampata vin-cente degli uomini fidati di Rivers. Energia allo stato puro.Adrenalina che solo giocatori imprevedibili come Davis eRobinson possono dare, ma alla fine mancava qualcosa. Noneravamo ad Hollywood ma in una sceneggiatura dove gli outsi-der l’hanno fatta da padrona in una vittoria fondamentale, nonpoteva mancare lui, l’outsider (almeno per questa stagione ndr)per eccellenza; colui che è stato chiamato a raccolta dalMichigan quest’estate per giocare momenti di partita come que-sti e piazzare la zampata vincente per la conquista magari di untitolo, cosi come soleva fare negli ultimi anni della sua carriera

un altro giocatore, Robert Horry. Il numero di maglia è il 30sulle spalle c’è Wallace e di nome fa Rasheed. Tre punti dice iltabellino con l’unica fucilata mandata a bersaglio dalla lungadistanza, ma una difesa enciclopedica su Pau Gasol alla qualecome contorno c’ha anche aggiunto un tecnico, il sesto (al setti-mo è prevista la squalifica ndr), altrimenti che Robinson sarebbestato. Ma proprio grazie alla follia alla sregolatezza di Robinson,all’energia dell’undersized puro di Davis ed al genio, nella buonae nella cattiva sorte, di Wallace i Celtics pareggiano una seriemessasi male nemmeno qualche giorno prima.FFOOCCUUSS OONN TTHHEE CCOOUURRTT..‘‘BBooxx aanndd eellbboowwss’’.. Questa la difesa che sin dalla gara1, anche sepoi effettivamente più accennata dalla gara2 in poi, I Celticshanno utilizzato per difendere negli attacchi in isolamento, negliattacchi in pitch post di Kobe Bryant. La stessa, per intenderci,che un anno fa usarono i Denver Nuggets nello stesso disperatotentativo di frenare le spin zone del numero 24. Una specie dibox and one, ma mascherata solo per il semplice fatto che ladifesa a zona nella sua essenza non è permessa al di là dell’ocea-no. Ed allora il flottaggio l’arma più utile. Allen, Tony, o Rondopronti a marcare il figlio di Jelly Bean faccia a faccia ed altri che

a mo’ di rettangolo sulle tacche della linea del tirolibero per intasare l’area per le eventuali penetrazio-ni.LLaa ddiiffeessaa ssuu RRaayy AAlllleenn.. Lo show di He got Game ingara2 è stato d’aiuto nel bene e nel male. NessunLakers, Derek Fisher per primo, non ha tagliato piùun blocco sulle uscite dell’ex Sonics. Niente piùpasso indietro e provare a contenere con lo ‘show’del lungo, ma la scelta, giusta, è stata quella di inse-guire Allen sui blocchi e mettergli una mano in fac-cia appena possibile. Scelta difensiva che ha funzio-nato dal momento che il protagonista del film diret-to da Spike Lee ha chiuso con 4/11 dal campo di cui0/4 da tre costringendolo a giocare in penetrazionesulle uscite ed in anticipo o con passaggi lob sotto leplance dove non è stato certo impeccabile. IIll ppiicckk aanndd rroollll.. Usato spesso e volentieri da unaparte e dall’altra. Quello tra piccolo, tra esterni quel-lo maggiormente utilizzato dai Lakers con Bryant eFisher protagonisti (con il chiaro intento di attacca-re un giocatore in velocità o sui centimetri in caso dicambio sul blocco ndr), quello con Paul Pierce dapalleggiatore e con scelte variegate a secondo delbloccante.

22225555SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Page 26: Stars 'N' Stripes Finals Edition

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS22226666

Ovviamente loro i protagonisti dellaconferenza stampa che ha seguito lagara4 in quel di Boston. Ovviamente siparte dall’urlo che ha fatto il giro delmondo in pochissimi secondi ovvia-mente si parte da quella che è stata l’e-sultanza che è stata sintomo di un’e-nergia, la stessa di cui parlerà poi lostesso Nate Robinson, che ha deciso ilmatch: «E’ una questione di momento.Sinceramente non era programmato,vivi delle emozioni, vivi dei momentosei gasato e non pensi a quello che faiagisci d’istinto. Quindi chiedo scusa seho esagerato ma ovviamente era quelloche provavo in quel momento.L’abbraccio di Nate??»«Eravamo come Shrek e Ciuchino…»la risposta di Nate The Great che inprecedenza aveva anche avuto modo diparlare in modo abbastanza serio suldecisivo intervento della panchina:«Abbiamo dato energia. E’ questo cheil coach si aspetta, è questo che i nostricompagni si aspettano, che entriamodiamo energia alla partita e a tutta lasquadra».Lo stesso grado di serietà con il qualeDavis, invece, ha commentato la suaprestazione: «E’ quell che devo fare.Entro in campo e devo lottare con leunghie e con i denti. Devo lottare perprendere un rimbalzo, devo lottare persegnare un canestro, devo lottare perdifendere e non far rimpiangere i mieicompagni. E’ il mio lavoro tutto qua.Ci vuole poco per creare delle leggen-de. Basta giocare con energia». NNNNAAAA TTTT EEEE RRRR OOOO BBBB IIII NNNNSSSS OOOONNNN GGGG LLLL AAAANNNN DDDD AAAA VVVV IIII SSSS

KKKK OOOO BBBB EEEE BBBB RRRR YYYY AAAANNNN TTTT

Elegante e fashion come al solito. Cosi come non contentissimoe loquace come al solito quando in sala stampa ci finisce dopoaver perso una partita, specie se quella in questione è una comequella del quarto episodio della serie. Vicinissimo all’essere pra-ticamente epistolare, i presenti in sala provano a strappargli dibocca qualche parola in più a quelle classiche di chi propriatanta voglia di parlare non ne ha: «Hanno avuto energia, puntida situazioni di energia, hanno avuto punti da seconde opportu-nità, da palle perse nostro e questo ha girato la partita nelmomento più importante. Per quanto ci riguarda abbiamoavuto un buon momento nella fase centrale del match poiabbiamo commesso qualche errore, mentre la panchina diBoston è salita di livello».Dal mazzo, con faccia molto timida dell’atro interlocutore,viene fuori anche la questione della difesa di Tony Allen.Questione sulla quale il figlio di Jelly Bean non glissa lasciandoanche qualche complimento qua e la: «Ha svolto davvero unottimo lavoro. E’ un giocatore che ha una buona anima difensi-va, è li per questo, è uno competitivo e ha svolto un buon lavo-ro.

NBA FINALS ‘GAME FOUR’ DIDI

DDOMENICOOMENICO PPEZZELLAEZZELLA

GGGGaaaammmmeeee FFFFoooouuuurrrr pppprrrreeeessssssss rrrroooooooommmm

Page 27: Stars 'N' Stripes Finals Edition

22227777SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

DDDD OOOO CCCC RRRR IIII VVVV EEEE RRRR SSSS

Un po’ di pepe non guasta mai ed allora la parte principale delleinterviste di coach Doc Rivers è stata incentrata sulla scelta di teneretre quinti del quintetto base in panchina e andare in un momentocruciale del match con le riserve. Una scelta per la quale lo stessoDoc Rivers ha avuto la possibilità di parlarne nella maniera più tran-quilla possibile, dal momento che il risultato finale gli ha dato ragio-ne: «Non si sono certo lamentati. Hanno fatto il tifo. Non penso chei ragazzi si preoccupino di stare l'uno più dell'altro sotto i riflettori equesto è sicuramente uno dei motivi per cui siamo arrivati fino aqui. Rajon Rondo e gli altri mi hanno apertamente chiesto di lascia-re dentro i ragazzi della panchina che tanto bene stavano facendo:'Non toglierli! Non toglierli!' Erano tutti lì a strillare ed è stato fanta-stico. Non avevo mai sentito tanto casino arrivare dalla panchina edil bello è che erano i titolari a farlo! Penso sia stato un caso piùunico che raro».Dulcis in fundo l’ennesimo elogio a quella che è stata la chiave dellavittoria: la difesa. L’ennesimo elogio ad un sistema che ha mandatiletteralmente all’aria il piano offensivo dei Lakers: «Una difesa delgenere l’avevamo già fatto durante la stagione regolare, certo chequeste sono le finali e che giocare così contro una squadra di questocalibro è sicuramente diverso».

PPPP AAAA UUUU LLLL PPPP IIII EEEE RRRR CCCC EEEE

«Questo sono io. Oggi ho provato ad essere aggressivo sindall’inizio del match e ci sono riusciti avendo giochi per meper attaccare uno contro uno il mio difensore ed essere moltopiù aggressivo rispetto alle altre partite. Ho continuato adattaccare dal pick and roll che con tiri dall’arco, tutto comefaccio di solito ma provando ad essere molto più aggressivo».Da capitano, però P-Square non vuole certo attirare l’atten-zione su di se, ma da vero generale da merito alle proprietruppe per quello che hanno fatto in campo: «Sinceramente,però, in questo momento credo che gran parte dei meritivadano alla nostra panchina. E’ anche e soprattutto meritoloro se abbiamo portato a casa vittoria e pareggio dellaserie».Panchina e mazzo dal quale esce ancora una volta il nome diTony Allen da parte dello stesso addetto ai lavori che avevastuzzicato Bryant. Ancora una volta il punto in questione è aldifesa, ancora una volta il punto in questione è la difesa diTony Allen: «Abbiamo difeso bene non c’è che dire. Sia insituazioni di uno contro uno che in situazioni di squadra conrotazioni, cambi sistematici e mettendo in difficoltà i nostriavversari. Se vogliamo vincere ed essere una grande squadranon possiamo non giocare bene in difesa e questo vale ancheper Tony che questa sera ha fatto davvero un gran lavoro».

PPPP AAAA UUUU GGGG AAAA SSSS OOOO LLLL

«Sono stati aggressivi per tutto il match. Ci hanno impeditosia i nostri normali e soliti giochi in uno contro uno che nellepenetrazioni dove hanno chiuso molto bene l’area, senza con-tare che hanno forzato tutte le nostre linee di passaggio inter-cettandone abbastanza da scavare un solco. Sinceramente noncredo che sia un qualcosa di particolarmente grave dal nostropunto di vista. Quello che dobbiamo fare e continuare ad ese-guire i nostri giochi, i nostri schemi senza troppa paura, maeseguirli meglio di quanto abbiamo fatto stasera puntandoprincipalmente su quelli che sono i nostri punti di forza».Su quanto può contare l’esperienza e la crescita di un gruppoche negli ultimi tre anni ha raggiunto tre finali in fila ladomanda successiva per un Gasol che ormai potrebbe, peraccento e inglese parlato, anche insegnare in un liceo losange-lino: «Conta molto, l’esperienza che abbiamo adesso ci da lapossibilità di sapere cosa bisogna fare in questi momento e lafiducia per farla. Gara5 è alle porte quello che dobbiamo fareè restare ‘in the game’ sia fisicamente che mentalmente e noisiamo pronti».

Page 28: Stars 'N' Stripes Finals Edition

CCaammbbiiaa rreeggiissttrroo iinn ddiiffeessaa ssuuRRaayy AAlllleenn iinnsseegguueennddoolloo ssuuiibblloocccchhii ee ffaacceennddoo sseennttiirree iillffiissiiccoo eedd iill ccoorrppoo qquuaannddoo HHeeGGoott GGaammee ssii èè aavvvviicciinnaattoo aallccaanneessttrroo.. MMoollttoo mmeennoo bbeenneenneellllaa ssffuurriiaattaaddii NNaatteeRRoobbiinnssoonnssuubbeennddoonneell’’eenneerrggiiaa ddaallppaalllleeggggiioo..

DE

RE

KF

ISH

ER

CCii pprroovvaa iinn ttuuttttii ii mmooddii aa ccaammbbiiaarree vvoollttoo aallllaa ppaarrttiittaa.. PPaarrttee ggiiàà ccoonn ll’’hhaann--ddiiccaapp ddii aavveerree uunn AAnnddrreeww BByynnuumm aa mmeezzzzoo sseerrvviizziioo,, ttaannttoo eepprr uussaarree uunneeuuffeemmiissmmoo,, ee qquuiinnddii uunn uuoommoo iinn mmeennoo aallll’’iinntteerrnnoo ddeellllaa pprroopprriiaa nnoorrmmaalleerroottaazziioonnee.. IInn ddiiffeessaa mmeettttee aa sseeggnnoo ggllii ooppppoorrttuunnii aaccccoorr--ggiimmeennttii ccoonn ll’’oorrddiinnee ddii nnoonn ttaagglliiaarree mmaaii uunn bbllooccccoo ssuuRRaayy AAlllleenn,, mmeennttrree iinn aattttaaccccoo ssii aaffffiiddaa aall ppiicckk aanndd rroollllttrraa ggllii eesstteerrnnii ccoommee aalltteerrnnaattiivvaa aall ccllaassssiiccoo ‘‘ttrriiaanngglleeooffffeennssee’’.. AAllllaa ffiinnee ppeerròò nnoonn rriieessccee aa ttrroovvaarree llaa ssoolluuzziioo--nnee ggiiuussttaa,, llaa cchhiimmiiccaa ggiiuussttaa ppeerr tteenneerree aa bbaaddaa ll’’eenneerrggiiaaddeellllaa ppaanncchhiinnaa ddeeii CCeellttiiccss..

PH

ILJ

AC

KS

ON

PPooccoo ee nniieennttee.. UUnnoo ((JJoorrddaann FFaarrmmaarr)) iinn ccaammppoo ppeerrpprroovvaarree aa ccoonntteenneerree RRoobbiinnssoonn eeggeessttiirree ll’’aattttttaaccccoo,, ll’’aallttrroo ((SSaasshhaaVVuujjaacciicc)) ppeerr pprroovvaarree aa sseegguuiirreeAAlllleenn ssuuii bblloocccchhii.. AAllllaa ffiinnee 88ppuunnttii ee 33//77 ddaall ccaammppoo,, mmaa ccoomm--pplleessssiivvaammeennttee..

J.F

AR

MA

R, S

.BR

OW

N

6666

IImmppoossssiibbiillee ccrriittiiccaarree llaa tteecc--nniiccaa ssoorrppaaffffiinnaa cchhee iill ccaattaallaa--nnoo ssii rriittrroovvaa ppeerr llee mmaannii..LL’’eexx BBaarrççaa ssooffffrree ttrreemmeennddaa--mmeennttee llaa ddiiffeessaa ffiissiiccaa ee ddiiaa--bboolliiccaa ddii RRaasshheeeedd WWaallllaaccee..SSppeennttoo eeddeecclliissssaattoo nneellffiinnaallee ddii ppaarr--ttiittaa nnoonnoossttaann--ttee ii 2211 ppuunnttiiffiinnaallii..

PA

UG

AS

OL

PPooccoo ee nniieennttee.. IInn ccaammppoo ssuuffiidduucciiaa ddii JJaacckkssoonn ppeerr tteennee--rree ssuullllaa ccoorrssaa llee ssffuurriiaattee ddiiRRaayy AAlllleenn ssuuii bblloocccchhii,, mmaannoonn rriieesscceecceerrttoo aa ffaarreemmeegglliioo ddiiFFiisshheerr.. IInnaattttaaccccoo ssppaarraaaa ssaallvvee..

SA

SH

AV

UJA

CIC

NNeell bbeennee oo nneell mmaallee iillmmiigglliioorree ddeeii LLaakkeerrss.. SSeemmpprreeccoonnvviinnttoo ddii nnoonn mmaarrccaarreeRRoonnddoo iinn ddiiffeessaa,, iinn aattttaaccccoommeettttee aa ffeerrrroo ee ffuuooccoo llaa ddiiffee--ssaa ddeeii CCeellttiiccss ccoonn uunnaa sseerriieeddii ccaanneessttrrii ddiissttoorrddeennttee bbeell--lleezzzzaa,, mmaa cchheeaallllaa ffiinnee nnoonnbbaassttaannoo ppeerrllaa vviittttoorriiaa..

KO

BE

BR

YA

NT

EE’’ ssttaattoo ll’’aarrggoommeennttoo pprriinnccii--ppaallee ddii ttuuttttoo iill pprree--ppaarrttiittaa.. IIllggiinnoocccchhiioo mmaallaannddaattoo aannddaa--vvaa tteessttaattoo ee aallllaa ffiinnee ccooaacchhJJaacckkssoonn ggllii hhaa rreeggaallaattoo iipprriimmii sseeii mmiinnuuttii ddii ggiiooccoo ppeerrppooii ssccaammppoolliiddii ppaarrttiittaa..AAllllaa ffiinnee ssoolloodduuee ppuunnttii iinn1122’’ ssttrriimmiinnzzii--ttii mmiinnuuttii

AN

DR

EW

BY

NU

M

UUnn ppaassssoo iinnddiieettrroo rriissppeettttooaallllaa ggaarraa pprreecceeddeennttee.. SSeemmpprreeiinn rriittaarrddoo nneellllee uusscciittee eedd iinnggeenneerraallee ffuuoorrii ddaaii ggiioocchhii ddeeiiLLaakkeerrss ssppeecciiee ddaall ttrriiaannggoolloo..NNeell pprriimmoo qquuaarrttoo ee nneell ffiinnaalleeffaa ssaalliirree iillmmoottoorree ddii ‘‘PP--SSqquuaarree’’.. AAllllaaffiinnee 99 ppuunnttii ee44//1100 ddaallccaammppoo..

RO

NA

RT

ES

R

EEnnttrraa iinn ccaammppoo ee ccaammbbiiaa iillvvoollttoo aaii LLooss AAnnggeelleess LLaakkeerrssssuu ttuuttttii ii vveennttoottttoo mmeettrrii ddiiccaammppoo.. PPooii nneellllaa ssii ssppeeggnnee eenneellllaa sseeccoonnddaa ppaarrttee ddii ggaarraassuubbiissccee ll’’oonnddaattaa bbiiaannccoovveerr--ddee cchhee ppoorrttaa iillnnoommee ddii GGlleennDDaavviiss cchhee gglliimmaannggiiaa pprraattii--ccaammeennttee iinntteessttaa..

LA

MA

RO

DO

M

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS22228888

UUUUnnnn ‘‘‘‘ ffffaaaannnnttttaaaassssmmmmaaaa ’’’’ LLLLaaaammmmaaaarrrr OOOOddddoooommmmDIDI

DDOMENICOOMENICO PPEZZELLAEZZELLA

7777 ,,,, 5555 5555

5555ssss vvvv5555

5555 5555 ,,,, 5555 5555 ---- 5555

Page 29: Stars 'N' Stripes Finals Edition

AAcccceennddee ee ssppeeggnnee aa ppiiaaccii--mmeennttoo.. IInn aattttaaccccoo sseemmpprreellaasscciiaattoo lliibbeerroo ddaa BBrryyaanntt,,mmeettttee ccoonn ccoonnttiinnuuiittàà iill jjuumm--ppeerr,, mmeennttrree llee ssffuurriiaattee iinnvveelloocciittàà eedd iinn ttrraannssiizziioonneerreessttaannoo iillppaannee qquuoottii--ddiiaannoo.. IInnddiiffeessaa iimmppoorr--ttaannttee llaa rruubbaa--ttaa nneell ffiinnaallee..

RA

JO

NR

ON

DO

HHaa iill ccoorraaggggiioo ddii rriisscchhiiaarree ee lloo ssii ssaa llaa ffoorrttuunnaa aaiiuuttaa ggllii aauuddaaccii.. NNeellmmoommeennttoo ddeell bbiissooggnnoo,, nneell mmoommeennttoo ddeellllaa rriimmoonnttaammeettttee iinn ppaanncchhiinnaa PPiieerrccee,, RRoonnddoo ee GGaarrnneetttt ppeerr ddaarreessppaazziioo aa RRoobbiinnssoonn,, WWaallllaaccee ee GGlleenn DDaavviiss.. SScceellttaa ggiiuussttaaeedd iinnaassppeettttaattaa ddaa JJaacckkssoonn ee cchhee aallllaa ffiinnee ffaa ttuuttttaa llaa ddiiff--ffeerreennzzaa ddii qquueessttoo mmoonnddoo.. OOttttiimmaa aanncchhee llaa sscceellttaa ddiitteemmppoo nneell rriimmeetttteerree iinn ccaammppoo ii ssuuooii ‘‘ssttaarrtteerr’’ cchhee ppooiicchhiiuuddoonnoo ddeeffiinniittiivvaammeennttee iinn ccoonnttii llaanncciiaannddoo ii ttiittoollii ddiiccooddaa..

DO

CR

IVE

RS

LL’’uurrlloo cchhee hhaa tteerrrroorriizzzzaattoo ii LLaakkeerrss.. TTuuttttoo iinn qquueellggeessttoo ppuuòò eesssseerree rraacccchhiiuussaa llaa ppaarrttiittaa ddii GGlleenn DDaavviisscchhee èè nneellllaa mmaanniieerraa ppiiùù aassssoolluuttaa iill mmaattcchh wwiinnnneerr ddiiggaarraa44.. UUnnaa pprreesseennzzaa ccoossttaannttee ssuu eennttrraammbbii ii llaattii ddeellccaammppoo ccoonn eenneerrggiiaa aa rriimmbbaallzzii eenneell ffiinnaalliizzzzaarree llee ppaallllee vvaaggaannttii..AAnnnniieennttaa OOddoomm nneelllloo ssccoonnttrrooddiirreettttoo ee gguuiiddaa ddaa ssoolloo llaa rriimmoonnttaaddii BBoossttoonn ppeerr uunnaa nnoottttee ddaa lleeoonnee,,ddaa rree ddeellllaa ggiiuunnggllaa qquueellllaa ddeellTTDDBBaannkkNNoorrtthh GGaarrddeenn ddii BBoossttoonn..

GL

EN

DA

VIS

IInn ppaanncchhiinnaa nneell mmoommeennttoo ddiiGGlleenn DDaavviiss,, mmaa iinn ggeenneerraalleettuutttt’’aallttrroo ggiiooccaattoorree ddaa qquuaann--ddoo llaa sseerriiee hhaa mmeessssoo ppiieeddee aaBBoossttoonn.. CCii mmeettttee pprraattiiccaammeenn--ttee uunn qquuaarrttoo ppeerr rriiaattttaaccccaarreeiill ccaanneessttrroo ccoonnccoonnttiinnuuiittààccoommee iinn ggaarraa33ee nneell ffiinnaalleegguuiiddaa ii ssuuooii aallssuucccceessssoo..

KE

VIN

GA

RN

ET

T

FFaa ttuuttttee llee ccoossee ggiiuussttee aallmmoommeennttoo ggiiuussttoo.. SSffrruuttttaaeeggrreeggiiaammeennttee ll’’ooccccaassiioonneeccoonncceessssaaggllii ddaa RRiivveerrss,, ggiioo--ccaannddoo aa dduuee ccoonn WWaallllaaccee eemmeetttteennddoo ppuunnttii ppeessaannttii ssuullttaabbeelllloonnee ssiiaaddaa ttrree cchhee iinnppeenneettrraazziioonneenneell ccuuoorree ddeell--ll’’aarriiaa aavvvveerrssaa--rriiaa..

NA

TE

RO

BIN

SO

N

IIll ttiirroo ddaallllaa lluunnggaa ddiissttaannzzaaccoonnttiinnuuaa aadd eesssseerree uunn iinnccuu--bboo ddooppoo eesssseerree ssttaattoo llaa ddeellii--zziiaa ddii ggaarraa22.. LL’’eexx SSoonniiccssqquuiinnddii ccaammbbiiaa rreeggiissttrroo eeaattttaaccccaa FFiisshheerr eedd iill ccaanneessttrroo((44//77 ddaa dduuee ee00//44 ddaa ttrree ee55//55 aaii lliibbeerrii))ddaannddoo aanncchheeuunnaa mmaannoo aarriimmbbaallzzoo ((55))..

RA

YA

LL

EN

QQuuaannddoo ii nnuummeerrii ee llee cciiffrreeddiiccoonnoo ddaavvvveerroo ppooccoo oo aaddddii--rriittttuurraa nniieennttee.. TTaannttaa ddiiffeessaa,,ttaannttaa eenneerrggiiaa ee ttaannttii ttoocccchhiicchhee nnoonn ffiinniissccoonnoo nneelllloossccoorree,, mmaa cchhee ssoonnoo ffoonnddaa--mmeennttaallii aaiiCCeellttiiccss.. BBrraavvooaa nnoonn ccaaddeerreenneellllee pprroovvooccaa--zziioonnii ddii PPaauuGGaassooll..

KE

ND

RIC

KP

ER

KIN

S

EErraa iill ggrrnnaaddee aasssseennttee ddeellllaasseerriiee.. PPaarrttee ccoonn llee mmaarrccee aalltteeiinnggrraannaattee,, ttrree ppoosssseessssii ttuuttttiippeerr lluuii ee 1100 ppuunnttii nneell pprriimmooqquuaarrttoo.. NNeellll’’aalllluunnggoo LLaakkeerrssssppaarriissccee iinnssppiieeggaabbiillmmeennttee,,mmaa nneell ffiinnaalleeppiiaazzzzaa llaazzaammppaattaa ccoonn55 ppuunnttii iinn ffiillaacchhee cchhiiuuddoonnooiill mmaattcchh..

PA

UL

PIE

RC

E

VVeennttiidduuee mmiinnuuttii,, 33 ppuunnttii,,dduuee rriimmbbaallzzii ee uunnaa sseerraattaa ddaapprroottaaggoonniissttaa.. AAnnnniieennttee pprraa--ttiiccaammeennttee ddaa ssoolloo,, nneell ffiinnaalleeddii aapprrttiittaa,, iill ccaattaallaannoo ggiiaalllloo--vviioollaa ccoossttrriinnggeennddoolloo aallllaarreessaa.. SSii bbeeccccaaaanncchhee uunn tteecc--nniiccoo,, mmaa iill ++77ddiippllaauuss//mmiinnuussppaarrllaa ppeerr lluuii..

RA

SH

EE

DW

AL

LA

CE

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS 22229999

LLLL ’’’’ uuuurrrr lllloooo ddddiiii ‘‘‘‘ BBBBiiiigggg BBBBeeeeaaaasssstttt BBBBaaaabbbbyyyy ’’’’NBA FINALS: Le pagelle

7777

7777 ,,,, 5555

7777 7777

666666666666 ,,,, 5555

7777 ,,,, 5555 9999

Page 30: Stars 'N' Stripes Finals Edition

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS33330000

Ribaltare una serie in 12 giorni. Per informazioni citofonare alTDBankNorth Garden di Boston,Massachussets e chiedere di uno a sceltatra Paul Pierce, Kevin Garnett, RajonRondo o Glen Davis. O uno qualsiasidegli altri compagni di squadra. Perchéa questo punto della Finale sarebbeingiusto concentrarsi solo su uno o duegiocatori di Boston, che dopo gara 3sembrava spacciata e, invece, se netorna a L.A. a 48 minuti dall’anello.Frutto di un’altra partita fatta di cuore,grinta, voglia e finalmente lucidità inattacco. Colpa anche dei Lakers, rientra-ti dagli spogliatoi nel secondo tempocon 12 minuti di ritardo, eccezion fattaper un fulgido Kobe Bryant, autore diquelli che potrebbero entrare nella sto-

ria come i più spettacolari e al contem-po inutili 5 minuti di basket mai vistisulla faccia del pianeta. Tra l’inizio delterzo quarto e il quinto minuto di que-sto, il numero 24, constatata l’assenzamentale dei compagni sul parquet, si èmesso in proprio griffando 17 clamorosipunti consecutivi con 7/7 dal campo. 7canestri uno più bello dell’altro. Resivani da un supporting cast apatico,nullo in attacco, svogliato in difesa, doveè stato concesso ai Celtics di risponderecolpo su colpo alle bordate del Mamba.Il Kobe contro tutti è in sostanza prose-guito anche nell’ultimo periodo, connessuno dei suoi compagni di squadracapace di dare un contributo continuati-vo (solo Gasol in doppia cifra oltre a

Bryant). E da solo, Kobe ha riportato inpartita i suoi, prima che gli eventi si sca-tenassero, sotto forma di uno 0/4 ai libe-ri di Ron Artest e di una successivarocambolesca rimessa dei Celtics, a unnulla dal trasformarsi in una pallapersa, prima di diventare miracolosa-mente il possesso del +7 a 35’’ dalla sire-na finale. Lancio lungo avventato diGarnett per evitare l’infrazione di 5’’,Fisher manca l’intercetto, Pierce riceveil pallone inspiegabilmente coi piedi incampo. La difesa, convinta di averlorecuperato quel pallone, nel frattempoperde un giro. E il più lesto di tutti èRajon Rondo, con sorpresa di nessuno,che si invola, riceve da Pierce fuori equi-librio e segna il lay up rovesciato. Sono

TTTT EEEE AAAAMMMM SSSS TTTT AAAA TTTT CCCC OOOOMMMMPPPP AAAA RRRR IIII SSSS OOOONNNNLLOOSS AANNGGEELLEESS @@ BBOOSSTTOONNLLOOSS AANNGGEELLEESS @@ BBOOSSTTOONN

PPOOIINNTTSS PPOOIINNTTSS 8866 8866 99229922FFGG FFGG 3311--7788 ((..339977)) 3311--7788 ((..339977)) 4400--7711 ((..556633))4400--7711 ((..556633))33PP 33PP 77--1199 ((..336688)) 77--1199 ((..336688)) 33--1122 ((..225500))33--1122 ((..225500))FFTT FFTT 1177--2266 ((..665544)) 1177--2266 ((..665544)) 99--1133 ((..669922))99--1133 ((..669922))RREEBB..RREEBB.. 1166--3344 1166--3344 77--335577--3355AASSSSIISSTTSS AASSSSIISSTTSS 1122 1122 22112211TTUURRNNOOVVEERRSS TTUURRNNOOVVEERRSS 1144 1144 11771177SSTTEEAALLSS SSTTEEAALLSS 99 99 8888BBLLOOCCKKSS BBLLOOCCKKSS 11 11 7777FFAASSTT BBRREEAAKK PP.. FFAASSTT BBRREEAAKK PP.. 33 33 11441144FFOOUULLSS FFOOUULLSS 2222 ((11//00)) 2222 ((11//00)) 2233 ((33//00))2233 ((33//00))LLAARRGGEESSTT LLEEAADD LLAARRGGEESSTT LLEEAADD 22 22 11331133

NBA FINALS ‘GAME FIVE’ DIDI

NNICOLOICOLO’ F’ FIUMIIUMI

LLLLaaaakkkkeeeerrrrssss aaaa llll ppppaaaalllloooo ,,,, CCCCeeeellll tttt iiiiccccssss dddd ’’’’ aaaauuuuttttoooorrrreeee

Page 31: Stars 'N' Stripes Finals Edition

33331111SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

gli scherzi del destino. Di un destino che i Lakers si sonocreati scavandosi la fossa con le proprie mani nel momento incui sembravano invece tenere saldamente in pugno la serie. ICeltics hanno cavalcato uno straordinario Paul Pierce, autoredi una partita più rassomigliante a un clinic offensivo. Il suopalleggio arresto e tiro sulla faccia del difensore è stato unasentenza per tutta la notte, mentre Garnett ha confermato lasuper prestazione di gara 3 e le buone cose di gara 4, chiu-dendo con 18 punti, 10 rimbalzi, 5 recuperi, 3 assists e unaserie di piccole cose assolutamente inclassificabili. Tutto perovviare a un Ray Allen incapace di segnare da 3 nelle garecasalinghe e a un Rajon Rondo più che mai croce e delizia: 18punti, 8 assists ma 7 palle perse, arrivate con una varietà sor-prendente.

LLEE CCHHIIAAVVII DDEELLLLAA PPAARRTTIITTAAUUNNAA SSEERRIIEE RRIIBBAALLTTAATTAA – Se fino a gara 2 erano i Celticsquelli che volevano correre, mentre i Lakers preferivanoschierare l’attacco per servire i lunghi sotto canestro, le tregare di Boston hanno completamente ribaltato il concetto.Gara 5 ha messo a nudo più che mai la volontà dei Lakers dicercare un tiro nel minor tempo possibile per non finireinghiottiti nella morsa avvolgente della difesa Celtica, tornata

quella dominante del 2008. Boston, dal canto suo, ha potutogestire l’attacco a piacimento, sfruttando la miglior partitafinora di Pierce e la presenza, tornata troneggiante, di KevinGarnett. I Lakers, salvo il momento di estasi cestistica diKobe Bryant nel terzo quarto, hanno sbattuto nuovamente ilmuso contro la difesa di Rivers e Thibodeau, perdendo 14palloni che hanno portato ad altrettanti punti in contropiededi Boston, con i Lakers fermi a soli 3 miseri punti. II FFAANNTTAASSMMII DDII RROONN RROONN – 6 punti di media, 8/33 dalcampo, 5 palle perse. Questo lo score di Ron Artest nellaserie, tolta gara 1. Il numero 37 è diventato un problema serioper i Lakers, e le cifre non sono nemmeno il primo dei pro-blemi. Il grosso problema, evidente anche in gara 5, è la scar-sissima comprensione dell’attacco triangolo dell’uomo daQueensbridge. Spessissimo lo si è visto svagato per il camposenza sapere dove andare, tentare un taglio rivelatosi costan-temente fuori luogo e fuori tempo. E anche palla in mano lecose non sono migliorate. Con tiri privi di senso, passaggi agliuomini sbagliati. Metteteci anche la difficile serata difensivasu un Pierce immarcabile e avete un problema con la P maiu-scola per coach Zen.KKGG IISS BBAACCKK!! – Se Artest sembra un fantasma, a Boston, inve-ce, hanno salutato il rientro nella serie di un pezzo fonda-

mentale del puzzle Celtico come Kevin Garnett.Le 3 partite giocate fra le mura amiche cihanno riconsegnato il numero 5 che conosceva-mo e in gara 5 ha mostrato il meglio di sé. Lecifre le avete già viste, ma fondamentale è statala sua presenza durante tutta la partita, siacome riferimento offensivo, che come cardinedifensivo. Gasol nelle ultime 3 partite è sembra-to spaurito ed è andato via via spegnendosidopo un inizio di serie che faceva presagire almassacro dell’attempato Big Ticket. L’influenzafisica e psicologica di Garnett ne è la causaprima.NNOO BBYYNNUUMM,, NNOO PPAARRTTYY – Le condizioni fisichedi Andrew Bynum continuano ad essere tuttotranne che ottimali. In campo si vede e i Lakersne hanno risentito parecchio, mancando di unbig man di impatto sotto canestro (cosa cheOdom non è) da schierare al suo posto. Il giova-ne centro ha giocato sì 32 minuti, ma ha palesa-to scarsa esplosività, e alla lunga è finito fuoridai ritmi forsennati della partita, lasciando isuoi senza un importante punto di riferimentosotto le plance (solo 1 rimbalzo catturato).

Page 32: Stars 'N' Stripes Finals Edition

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS33332222

«Hanno spezzato la partita all’inizio delterzo quarto e per noi, lo sforzo di tornare ingara, è stato troppo grande. Siamo riusciti atornare vicini nel punteggio, ma poi unaserie di azioni con palle perse e tiri liberisbagliati ci hanno impedito di andare davan-ti. Siamo stati comunque bravi a non farcidemoralizzare dal loro terzo quarto offensi-vo. Siamo stati lì, non ci siamo fatti staccare.L’avevo detto ai ragazzi prima della partita,che Boston avrebbe avuto una serata, suquesto campo, dove avrebbe tirato moltobene. Semplicemente non dovevamo farciabbattere o demoralizzare, continuando afare le nostre cose. A questo punto è come sefossero stati rispettati i fattori campo. Siamo3-2 per loro, ma adesso si torna a casanostra. Penso che la serie sia dove dovrebbeessere».PPPP HHHH IIII LLLL JJJJ AAAA CCCC KKKK SSSS OOOONNNN

KKKK OOOO BBBB EEEE BBBB RRRR YYYY AAAANNNN TTTT

«Pierce ha giocato una grande partita. E’stato più intenso di noi nel terzo quarto,quando abbiamo provato a pareggiare lapartita noi non siamo riusciti a difendere sudi lui, ed è una cosa da sistemare in vista digara 6. L’attacco durante una serie puòandare e venire, ma il nostro problema èstata la difesa. Non ci siamo applicati abba-stanza. Nel quarto periodo di gara 4 e nelterzo di gara 5 non li abbiamo mai impensie-riti difensivamente. Abbiamo concesso unlay up dopo l’altro, e non puoi battere iCeltics se li lasci tirare col 56% dal campo».

RRRR AAAA JJJJ OOOONNNN RRRR OOOONNNNDDDD OOOO

«Anche se siamo avanti 3 a 2 ora dobbia-mo concentrarci solo sulla prossima par-tita per giocarla al meglio. Dobbiamoessere vicini alla perfezione per tutti e 48i minuti. E’ una serie diversa da tutte lealtre perché è contro i Lakers. Per la sto-ria di queste due squadre negli ultimi 50anni, ogni partita di questa serie è diversadalle altre. Garnett sta giocando alla gran-de, anche se nelle prime due partite avevaavuto qualche problema. Sta facendoquello che ha fatto durante tutta la stagio-ne. Gioca con un intensità da NCAA, è sututti i palloni, difende aggressivo, fa tantecose che magari da fuori non si vedono,ma che per noi cambiano la partita.Magari non segnerà 28 o 30 punti, ma luiè consapevole del suo ruolo e lo svolge almeglio».

NBA FINALS ‘GAME FIVE’ DIDI

NNICOLOICOLO’ F’ FIUMIIUMI

GGGGaaaammmmeeee FFFF iiii vvvveeee pppprrrreeeessssssss rrrroooooooommmm

Page 33: Stars 'N' Stripes Finals Edition

33333333SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

DDDD OOOO CCCC RRRR IIII VVVV EEEE RRRR SSSS

«Paul è stato pazzesco. Ha attaccato ilcanestro per tutta la partita. Lo ha fattosia all’interno dei giochi, che da situa-zioni di isolamento o pick and roll. Hasegnato canestri importanti. E’ in ritmoin questo momento. E noi ne abbiamobisogno. Sul lancio di Garnett ha fattouna grande ricezione. Sono anni che midice che potrebbe giocare per i Patriots!E a quanto pare ha ragione….Comunque avevamo un time out, equando ho visto che Kevin non trovavanessuno libero stavo per chiamarlo, maè partito il passaggio. Poi la ricezione eil canestro di Rondo è stata ancora piùimportante. E sono stato contento chesia andato a canestro piuttosto che usci-re in palleggio per far passare deltempo».

PPPP AAAA UUUU LLLL PPPP IIII EEEE RRRR CCCC EEEE

«E’ stata la partita più importante dellanostra stagione. Ora siamo in unabuona posizione. Abbiamo due partite aLos Angeles. Dobbiamo andare là e vin-cerne una. Con Kobe è stato un belduello, anche se durante la partita nonmi sono reso bene conto del fatto che cistessimo rispondendo canestro su cane-stro perché ero troppo concentrato.Comunque lui è quel tipo di giocatore.Lo conoscete. E’ un duro. Sul lancio diGarnett, ho mostrato sia il mio latoRandy Moss che il mio lato Tom Brady.E’ stata la degna di conclusione di unapartita cominciata col piede giusto.Siamo stati aggressivi dalla palla due.Doc ha chiamato il primo gioco per me.Dal pick and roll ho trovato spazio persegnare subito, e poi ho cercato di por-tare questa situazione avanti per tutta lagara».

KKKK EEEE VVVV IIII NNNN GGGG AAAA RRRRNNNN EEEE TTTT TTTT

«Abbiamo fatto un ottimo lavoro sottocanestro. Perkins è stato importanteperché ha giocato con energia e inten-sità, ma in generale è stato uno sforzocollettivo per vincere la lotta a rimbal-zo. Ora sono fiducioso, come lo èKobe, di poter andare a Los Angeles evincere una partita. Da parte mia avròsempre una parola per i miei compa-gni di squadra. Se posso aiutare conuna parola, con un consiglio, con unincitamento, allora lo farò. Anche semagari il coach dice che rendo nervosii miei compagni di squadra».

Page 34: Stars 'N' Stripes Finals Edition

SSeerraattaacccciiaa.. SSttaa aannccoorraa ttiirraann--ddoo iill ffiiaattoo ddooppoo llaa ssuuppeerrbbaaggaarraa 33.. GGllii vvaa ddaattoo aattttoo ddiieesssseerree iill pprriinncciippaallee rreessppoonn--ssaabbiillee ddeell bbaassssoo rreennddiimmeennttooddii RRaayy AAlllleenn,,mmaa iinn aattttaaccccooèè ssttaattoo uunnppeessoo ppiiùù cchheeaallttrroo..

DE

RE

KF

ISH

ER

PPeerrcchhéé nneellllee ttrree ggaarree ddii BBoossttoonn ppeerrddee lloo ssccoonnttrroo ddiirreettttoo ccoonn RRiivveerrss,, cchhee hhaassoossttaannzziiaallmmeennttee bbllooccccaattoo iill ggiiooccoo ddeeii LLaakkeerrss nneellllee uullttii--mmee dduuee ppaarrttiittee.. JJaacckkssoonn,, iinn ggaarraa 55,, nnoonn rriieessccee aa ddaarree uunnaa ssvveegglliiaattaa aanneessssuunnoo cchhee nnoonn ssii cchhiiaammii BBrryyaanntt ddii ccooggnnoommee,, ccoossììccoommee nnoonn ttrroovvaa uunn aannttiiddoottoo aalllloo ssttrraappootteerree ddii PPiieerrccee,,uunnaa vvoollttaa cchhee AArrtteesstt ssii rriivveellaa iinneeffffiiccaaccee..

PH

ILJ

AC

KS

ON

FFaarrmmaarr –– AAii lliimmiitt ddeell nnoonn ggiiuuddiiccaabbiillee.. QQuuaassii nnoonnssii vveeddee iinn ccaammppoo nneell ssuuoo bbrreevvee ccaammmmeeoo.. IInn uunnaappaarrttiittaa ccoossìì,, ppeerròò,, èè ppiiùù uunnaaccoollppaa cchhee uunn mmeerriittoo..

WWaallttoonn NNGG –– TTrrooppppoo ppooccoo ssuullppaarrqquueett ppeerr ppootteerrlloo ggiiuuddiiccaarree..

J.F

AR

MA

R, L

.WA

LT

ON

5555

CCllaammoorroossaammeennttee aasssseenntteeddaallllaa ppaarrttiittaa nneeii mmoommeennttii iinnccuuii qquueessttaa ssii ddeecciiddee.. FFaattiiccaanneell pprriimmoo tteemmppoo,, nnoonn rriieenn--ttrraa nneell sseeccoonnddoo.. KKeevviinnGGaarrnneetttt lloo ffaaggoocciittaa..LLeetttteerraallmmeennttee ttrraavvoollttoo..RReeggiissttrraa uunnaaddeellllee ddooppppiieeddooppppiiee ppiiùùbbuuggiiaarrddeeddeellllee FFiinnaallii..

PA

UG

AS

OL

NNoonn ggiiooccaa ttaannttoo,, ccoommee aall ssoollii--ttoo,, mmaa hhaa iill mmeerriittoo,, qquuaannddooeennttrraa,, ddii pprreennddeerrssii llee pprroopprriieerreessppoonnssaabbiilliittàà sseennzzaa ppaauurraa..SSeeggnnaa dduuee ccaanneessttrrii iimmppoorrttaann--ttii,, qquuaannddoo ttuuttttii ii ssuuooii ccoommppaa--ggnnii,, KKoobbeeeesscclluussoo,, ssee llaassttaavvaannoo ffaacceenn--ddoo lleetttteerraall--mmeennttee aaddddooss--ssoo..

SA

SH

AV

UJA

CIC

GGiiooccaa ddaa ssoolloo nneell sseeccoonnddootteemmppoo.. MMeettttee iinn sscceennaa 55 mmiinnuuttiiddii aassssoolluuttoo ssttrraappootteerree tteeccnniiccoo--ffiissiiccoo.. LLooss AAnnggeelleess ssttaa iinn ppaarrttii--ttaa ssoolloo ppeerrcchhéé cc’’èè lluuii.. CChhee ppeerròòèè ppuurr sseemmpprree uunn eesssseerree uummaannooee ccoossìì aarrrriivvaaccooll ffiiaattoo ccoorrttooaall ffiinnaallee,, ggiioo--ccaannddoo uunn aallttrrooqquuaarrttoo ppeerriiooddoossoottttoo ttoonnoo..

KO

BE

BR

YA

NT

NNoonn èè nneeaanncchhee ddeell ttuuttttooccoollppaa ssuuaa.. GGiiooccaa ssuu uunnggiinnoocccchhiioo aa ppeezzzzii ee cceerrccaa ddiiaarrrraabbaattttaarrssii.. MMaa llaa ppaarrttiittaassii iinnccaannaallaa ssuuii bbiinnaarrii ddeellll’’iinn--tteennssiittàà sseell--vvaaggggiiaa ee lluuii,,aallllaa lluunnggaa,,ppaaggaa uunn ccoorr--ppoossoo ddaazziioo..

AN

DR

EW

BY

NU

M

UUnn iinnccuubboo.. PPeerr lluuii ee ii ssuuooiiccoommppaaggnnii.. IInn aattttaaccccoo nnoonnaazzzzeeccccaa uunn mmoovviimmeennttoo cchheessiiaa uunnoo.. NNoonn ppaarrlliiaammoo ddeelllleesscceellttee ddii ttiirroo.. AAggggiiuunnggeetteeccii aanncchhee ii 2277 ddiiPPiieerrccee,, ffiinnoo aaqquueessttaa ppaarrttiittaatteennuuttoo aa bbaaddaa,,ee aavveettee uunnppaannoorraammaaaappooccaalliittttiiccoo..

RO

NA

RT

ES

R

UUnniiccoo LLaakkeerrss ccoonnpplluuss//mmiinnuuss ppoossiittiivvoo.. GGiiàà ssoolloo qquueessttoo ggllii vvaallee uunnaavvaalluuttaazziioonnee ppoossiittiivvee.. EEnnttrraabbeennee iinn ppaarrttiittaa,, ddaannddoo qquueell--ll’’iimmppaattttoo cchheeddii rraaddoo èè rriiuu--sscciittoo aa ppoorrttaarreeffiinnoorraa.. CCaallaanneell ffiinnaallee..

LA

MA

RO

DO

M

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS33334444

IIIInnnngggguuuuaaaarrrrddddaaaabbbbiiii llll iiii GGGGaaaassssoooollll eeeedddd AAAArrrr tttteeeessss ttttDIDI

NNICOLOICOLO’ F’ FIUMIIUMI

8888 4444

6666 ,,,, 555555554444 ,,,, 5555

6666 ,,,, 5555 5555 5555 ---- SSSS VVVV

Page 35: Stars 'N' Stripes Finals Edition

CCoonnttiinnuuaa aadd eesssseerree uunnoo ddeeii ggiiooccaa--ttoorrii ppiiùù eecccciittaannttii ddeellll’’iinntteerraa LLeeggaa,,ppeerrcchhéé nnoonn ppuuooii mmaaii ssaappeerree qquueell--lloo cchhee ssttaa ppeerr ffaarree,, iinn ppoossiittiivvooccoommee iinn nneeggaattiivvoo.. 88 aassssiissttss ee 77ppaallllee ppeerrssee ssoonnoo llìì aa ddiimmoossttrraarrlloo..AAnnccoorraa uunnaa vvoollttaa,, ppeerròò,, èè uunnoo ddeeiiffaarrii ddii BBoossttoonnnneeii mmoommeennttiiiimmppoorrttaannttii.. SSuuooiill ccaanneessttrroo cchheecchhiiuuddee llaa ppaarrttii--ttaa..

RA

JO

NR

ON

DO

SSeemmpplliicceemmeennttee ppeerrffeettttoo.. GGeessttiirree ddaallllaa ppaanncchhiinnaa uunnaa sseerriiee cchhee,, ppeerr mmoollttii,,ddooppoo ggaarraa 11 eerraa ggiiàà cchhiiuussaa,, èè ffoorrssee aannccoorraa ppiiùù ddiiffffiicciilleecchhee ggiiooccaarrllaa ssuull ccaammppoo.. RRiivveerrss,, iinnvveeccee,, hhaa rriibbaallttaattoo iillpprroonnoossttiiccoo ppaarrtteennddoo ddaallllaa ddiiffeessaa aassffiissssiiaannttee cchhee hhaa ttoollttooppuunnttii ddii rriiffeerriimmeennttoo aallll’’aattttaaccccoo ddeeii LLaakkeerrss,, ccoonnffuussiioonnaa--rriioo ccoommee nnoonn mmaaii iinn ggaarraa 55.. TTeenneerree ggllii aavvvveerrssaarrii ssoottttoo ii9900 ppuunnttii,, ppooii,, iinn ccaassaa ttii ppeerrmmeettttee ddii aavveerree ffiidduucciiaa cchheeuunnoo ffrraa ii ttuuooii lleeaaddeerr pprreennddaa iinn mmaannoo ll’’aattttaaccccoo ee vviinnccaallaa ppaarrttiittaa..

DO

CR

IVE

RS

DDaavviiss –– DDooppoo llee ggeessttaa eerrooiicchhee ddii ggaarraa 44,, uunn ggiirroo ggiiùùddaallllaa ggiioossttrraa ppeerr BBiigg BBaabbyy.. NNoorrmmaallee aammmmiinniissttrraazziioo--nnee,, qquuaallcchhee rriimmbbaallzzoo ee ppooii sseedduuttoo aa gguuaarrddaarree ii ttiittoo--llaarrii vviinncceerree llaa ppaarrttiittaa..TT..AAlllleenn -- LL’’iinnggrraattoo ccoommppiittoo ddii eennttrraarree ppeerr cceerrccaarreeddii ppoorrrree uunn ffrreennoo aall cciicclloonneeBBrryyaanntt èè sseemmpprree iill ssuuoo.. EE lloo ssvvoollggeeaannccoorraa uunnaa vvoollttaa ccoommee ffoorrssee nneess--ssuunnoo èè mmaaii rriiuusscciittoo.. MMoollttii ddeeii ttiirriissbbaagglliiaattii ddeell 2244 aarrrriivvaannoo ccoonn lleessuuee mmaannii pprrootteessee aa ddiiffeennddeerree..

GL

EN

DA

VIS

, T

.AL

LE

N

PPaarrttiittaa mmoossttrruuoossaa ppeerr iinntteenn--ssiittàà ee pprreesseennzzaa.. EE’’ aa ttuuttttii ggllii eeffffeettttii uunn ggiiooccaa--ttoorree rreeccuuppeerraattoo ee,, iinnoollttrree,, hhaaggeenneerraattoo ll’’eeffffeettttoo ddii aannnnuullllaa--rree PPaauu GGaassooll,, lloonnttaannoo ppaarreenn--ttee ddii qquueelllloovviissttoo aa LLoossAAnnggeelleess nneeiipprriimmii dduuee aattttii..RRuuggggeennttee..

KE

VIN

GA

RN

ET

T

CCoonn lluuii ssii hhaa ll’’iimmpprreessssiioonnee ddiieesssseerree sseemmpprree uunn ppoo’’ ppiiùùbbuuoonnii cchhee ccoonn ggllii aallttrrii nneeii vvoottii..MMaa èè ppeerrcchhéé ooggnnii vvoollttaa cchhee hhaallaa ppaallllaa iinn mmaannoo ttii ddàà llaa sseennssaa--zziioonnee ddii eesssseerree ssuull ppuunnttoo ddiiffaarree uunnaa bbooiiaa--ttaa.. EE iinnvveeccee,, ddaaggaarraa 22 aa qquueessttaappaarrttee,, ssoonnoo ppiiùùllee vvoollttee iinn ccuuiiccii pprreennddee..

NA

TE

RO

BIN

SO

N

SSeemmbbrraa aavveerr eessaauurriittoo iill ggaassddooppoo ii ffuuoocchhii dd’’aarrttiiffiicciioo ddiiggaarraa 22.. 00//1166 ddaa ddiieettrroo ll’’aarrccoonneellllee uullttiimmee 33 ppaarrttiittee.. CCeerrccaaccoommuunnqquuee ddii nnoonn aannddaarreeffuuoorrii ddaalllloo ssppaarrttiittoo ee qquuaall--cchhee ccoossaa ddiibbuuoonnoo lloo ffaa..MMaa ddeeii BBiiggFFoouurr èè iillmmeennoo iinn lluuccee..

RA

YA

LL

EN

SSbbaagglliiaa dduuee lliibbeerrii iimmppoorrttaann--ttii nneell ffiinnaallee,, mmaa llaa ssuuaa pprree--sseennzzaa rriimmaannee ccoommuunnqquueeiimmppoorrttaannttee ppeerr ii ssuuooii.. RRiivveerrss lloo ttiieennee iinn ccaammppoo nneellffiinnaallee,, sseennzzaa pprreeffeerriirrgglliiDDaavviiss ooWWaallllaaccee ee lluuii,,ccooll ssuuoo ccoorr--ppaacccciioonnee,,rriissppoonnddee pprree--sseennttee..

KE

ND

RIC

KP

ER

KIN

S

TThhee CCaappttaaiinn aanndd TThhee TTrruutthh.. NNoonnppeerr ccaassoo.. MMaannccaavvaa,, ddooppoo 44 ppaarrttiittee,,llaa ssuuaa pprreesseennzzaa.. DDii lluuii ssii aavveevvaannooaavvuuttii ssoolloo ppiiccccoollii aacccceennnnii.. EEssppllooddeeffrraaggoorroossaammeennttee aall mmoommeennttoommiigglliioorree.. SSttaammppaa aarrrreessttii ee ttiirriissuullllaa ffaacccciiaa ddeeii ppoovveerrii AArrtteesstt eeOOddoomm aa ppiiaaccii--mmeennttoo.. SSaallvvaa uunnppaalllloonnee ddeecciissiivvoonneell ffiinnaallee,, ttrraa--ssffoorrmmaannddoolloo nneell--ll’’aassssiisstt ddeellllaa vviitt--ttoorriiaa ppeerr RRoonnddoo..

PA

UL

PIE

RC

E

MMeennoo mmiinnuuttii ddeell ssoolliittoo ppeerr lluuii..SSffrruuttttaattii aall ssoolliittoo mmooddoo..LLaammppii ddii lluuccee iinntteennssiissssiimmaa,,aalltteerrnnaattii aa bbrreevvii bbllaacckk oouutt.. IInnggeenneerraallee,,ccoommuunnqquuee,, iillssuuoo aatttteeggggiiaa--mmeennttoo ccoonnttiinnuuaaaadd eesssseerree ppoossii--ttiivvoo..

RA

SH

EE

DW

AL

LA

CE

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS 33335555

DDDDaaaa uuuurrrr lllloooo GGGGaaaarrrrnnnneeeetttt tttt eeee PPPP ----SSSSqqqquuuuaaaarrrreeeeNBA FINALS: Le pagelle

8888

6666 ,,,, 5555

6666 6666

8888 ,,,, 55555555 ,,,, 55557777

9999 6666 ---- 6666 ,,,, 5555

Page 36: Stars 'N' Stripes Finals Edition

L’orgoglio Lakers. Guardando gara6 sembra incredibile pensare che igialloviola fossero sotto nella seriecontro i biancoverdi. Raramente,infatti, a questi livelli si è vista unatale superiorità di una squadrarispetto ad un’altra. I 67 puntisegnati dai Celtics, oltre a rappre-sentare un record negativo nelleFinals, evidenziano non solo unpalese stato confusionale degliospiti, ma soprattutto una difesaacerrima dei campioni in carica,decisi a conquistare il diritto digiocarsi gara 7, costi quel checosti . Alcuni numeri possonobastare a sintetizzare l’andamento

della gara: Boston ha tirato col33% dal campo, il 21% da tre (5/23)ed ha catturato 13 rimbalzi inmeno dei padroni di casa. Puntidalla panchina, 25 a 13 per i padro-ni di casa, e ad un certo punto que-sto dato faceva segnare un inquie-tante 24-0. Ciò che è mancata aPierce e compagni, però, è l’inten-sità. Dei Celtics così svogliati, stan-chi, distratti, si erano visti soltantoin gara 1. Ed in stagione regolare.Di fatto, la sesta sfida tra questedue squadre è durata meno di unquarto. L’inizio è molto intenso e lesquadre partono punto a punto.Allen è subito in palla (8 punti in

pochi minuti) , Garnett sembraquello delle sfide di Boston. Già,sembra… Da metà quarto in poi iLakers infilato 8 conclusioni conse-cutive, prendono il largo e non sivolteranno mai più indietro.Determinante, forse, l’infortunio diKendrik Perkins, che dopo 6 minu-ti di gioco, contendendo un rimbal-zo a Bynum cade male ed è giàcostretto a lasciare il campo per uninfortunio al ginocchio, a primavista abbastanza serio, che gl iimpedirà di r imettere piede incampo per tutto il resto della sfida.Tre i trascinatori dei padroni dicasa: Gasol, nuovamente attivo su

TTTT EEEE AAAAMMMM SSSS TTTT AAAA TTTT CCCC OOOOMMMMPPPP AAAA RRRR IIII SSSS OOOONNNNBBOOSSTTOONN BBOOSSTTOONN @@ @@ LLOOSS AANNGGEELLEESSLLOOSS AANNGGEELLEESS

PPOOIINNTTSS PPOOIINNTTSS 6677 6677 88998899FFGG FFGG 2288--8844 ((..333333)) 2288--8844 ((..333333)) 3333--7799 ((..441188))3333--7799 ((..441188))33PP 33PP 55--2233 ((..221177)) 55--2233 ((..221177)) 66--1199 ((..331166))66--1199 ((..331166))FFTT FFTT 66--1100 ((..660000)) 66--1100 ((..660000)) 1177--1199 ((..889955))1177--1199 ((..889955))RREEBB..RREEBB.. 1111--3399 1111--3399 1122--55221122--5522AASSSSIISSTTSS AASSSSIISSTTSS 1177 1177 11771177TTUURRNNOOVVEERRSS TTUURRNNOOVVEERRSS 1144 1144 11331133SSTTEEAALLSS SSTTEEAALLSS 88 88 11331133BBLLOOCCKKSS BBLLOOCCKKSS 44 44 8888FFAASSTT BBRREEAAKK PP.. FFAASSTT BBRREEAAKK PP.. 99 99 11001100FFOOUULLSS FFOOUULLSS 2211 ((00//00)) 2211 ((00//00)) 1177 ((22//00))1177 ((22//00))LLAARRGGEESSTT LLEEAADD LLAARRGGEESSTT LLEEAADD 22 22 22772277

NBA FINALS ‘GAME SIX’ DIDI

SSTEFANOTEFANO PPANZAANZA

LLLL AAAA èèèè uuuunnnn rrrruuuullll lllloooo ccccoooommmmpppprrrreeeessssssssoooorrrreeee

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS33336666

Page 37: Stars 'N' Stripes Finals Edition

entrambi i lati del campo, ha sfiorato una clamorosatripla doppia siglando 17 punti, arpionando 13 rim-balzi (6 dei quali solo nei primi minuti) e smazzando9 assist. Artest, autore di 15 punti ed un inizio travol-gente (8 punti nella prima frazione), è stato il giocato-re col miglior plus/minus, ovvero con lui in campo iLakers hanno siglato 26 punti in più dei Celtics. Eovviamente Kobe Bryant, che ha chiuso con una dop-pia doppia (26 e 11) un’ottima partita, giocata colmassimo della concentrazione dal primo all’ultimosecondo e soprattutto giocando di squadra, fidandosidei compagni e “limitandosi” a gestire il gioco. Iragazzi di coach Rivers, d’altro canto, pagano la scar-

sa concentrazione. Trattasi di un paradosso, dato checon un matchpoint tra le mani in molti si attendeva-no, da parte loro, la partita della vita. Emblematici,nel terzo quarto, gli errori in appoggio di Glen Davis eRay Allen. Canestri che, specialmente quest’ultimo,potrebbero infilare ad occhi chiusi. È stata l’ennesimaprova, qualora ce ne fosse bisogno, che qualcosa nonquadrava.Eccessivo, forse, attribuire le ragioni di questa déba-cle all’incidente occorso a Kendrik Perkins. Eppurefino a quel momento Boston stava lottando.L’ingresso anticipato di un Rasheed Wallace (0/7 dalcampo) versione “chimmelofaffà” ha ovviamente

scombinato i piani tatt ici di coachRivers, costringendolo anche a regalareminuti allo spaesato Shelden Williams,il cui apporto è stato a dir poco danno-so, per essere buoni. Se i lunghi losan-gelini sentono l’odore del sangue non sifanno certo pregare per azzannare gliavversari. Detto di Gasol, da sottolinea-re la prova di un redivivo Lamar Odom,finalmente attivo su entrambi i lati delcampo e tornato ad essere quell’armatattica capace di mettere in difficoltàattacchi e difese avversari. L’ulteriorebuona notizia per coach Jackson è che,data la relativa intensità degli ultimi trequarti, ha potuto concedere molto ripo-so ad Andrew Bynum, fortemente biso-gnoso di non sforzare il suo ginocchiomalandato. Il numero 17 dei Lakers ha due giorni ditempo, dunque, per ricaricare al massi-mo le batterie e presentarsi in forma pergara 7. A proposito di gara 7. Era dal2005 che nelle Finals non ci si giocava iltutto e per tutto nell’ultima gara. Saràcontento David Stern, siamo contentitutti noi.

33337777SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Page 38: Stars 'N' Stripes Finals Edition

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS33338888

«Nella prossima sfida la tensione saràaltissima. Devi sperare che i tuoi gioca-tori non perdano il controllo, che rie-scano a giocare in una situazione digrande pressione. Questa sera abbiamofatto quello che dovremo fare anchegiovedì, cioè prendere i rimbalzi e cat-turare le palle vaganti».

PPPP HHHH IIII LLLL JJJJ AAAA CCCC KKKK SSSS OOOONNNN

KKKK OOOO BBBB EEEE BBBB RRRR YYYY AAAANNNN TTTT

«Faccio i complimenti a Pau, è statosensazionale. Per quanto riguarda gara7, siamo abituati a dover affrontarepartite in cui siamo obbligati a vincere.In pratica si tratta di dover vincere unapartita. Ci siamo già trovati in questotipo di situazioni, e quindi devi affron-tarle sempre allo stesso modo. So cosac'è in ballo, ma devo concentrarmi».

RRRR AAAA JJJJ OOOONNNN RRRR OOOONNNNDDDD OOOO

Pierce: «Si può dire che i ragazzi eranoansiosi. Quando sei così vicino a untitolo talvolta te la fai sotto. Ci è man-cata la grinta, non abbiamo giocatodisperati come se volessimo vincere iltitolo ad ogni costo».

Bynum: «Il ginocchio lo sentivo moltoduro. Era come se la mia presenza incampo danneggiasse la squadra. E'stata una precauzione per gara 7».

Rondo "Questa partita è ormai nel pas-sato. Non siamo giù, non ci stiamoimpiccando. Abbiamo ancora unachance».

NBA FINALS ‘GAME SIX’ DIDI

SSTEFANOTEFANO PPANZAANZA

GGGGaaaammmmeeee SSSS iiii xxxx pppprrrreeeessssssss rrrroooooooommmm

Page 39: Stars 'N' Stripes Finals Edition

33339999SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

RRRR AAAA YYYY AAAA LLLL LLLL EEEE NNNN

«Dobbiamo dare credito alla difesadei Lakers. Ma è anche vero che era-vamo troppo tesi, non abbiamo fattogirare la palla. Avremmo preferitogiocare davanti al nostro pubblico,ma questo non è possibile a questopunto. Noi siamo una squadra che hafatto bene quando si è ritrovata conle spalle al muro. Tutti noi sappiamocosa c’è in ballo, tutti noi sappiamocosa dobbiamo fare per restare con-centrati e fare i l nostro lavoro.Perkins è stato sfortunatissimo, madobbiamo andare avanti per lui».

DDDD OOOO CCCC RRRR IIII VVVV EEEE RRRR SSSS

«Non abbiamo avuto fiducia in noistessi. Ognuno ha cercato di giocareindividualmente. Durante l ’anno,quando abbiamo giocato in questomodo, abbiamo perso varie partite, eanche con margini ampi. Se giochi inquesto modo contro una squadracome i Lakers, che arriva a questagara preparata a giocare sapendo didover vincere, allora puoi solo perde-re. Riguardo al ginocchio di Perkinsbeh, non ha un bell’aspetto, ma nonsaprei dire».

PPPP AAAA UUUU GGGG AAAA SSSS OOOO LLLL

Non particolarmente in vena il cata-lano che in occasione della sfidapersa in quel di Boston ha rivisto,magari, tutti i fantasmi di due annior sono quando fu criticatissimo perl ’essere un giocatore soft quantoconta per davvero.«Ho cercato di essere più aggressivosin dall’inizio. La chiave è stata l’e-nergia che abbiamo messo incampo».

Page 40: Stars 'N' Stripes Finals Edition

MMeennoo ddeetteerrmmiinnaannttee ddii aallttrreevvoollttee.. CCoommmmeettttee iill qquuaarrttooffaalllloo iinn aavvvviioo ddii sseeccoonnddootteemmppoo,, ee qquueessttoo iinndduucceeccooaacchhJJaacckkssoonn aannoonn rriisscchhiiaarrlloouulltteerriioorrmmeenn--ttee..

DE

RE

KF

ISH

ER

TTeenneerree aa 6677 ppuunnttii qquueessttii BBoossttoonn CCeellttiiccss èè uunn’’iimm--pprreessaa ggiiàà eennttrraattaa nneellllaa ssttoorriiaa.. II ssuuooii nnoonn hhaannnnoo ssbbaagglliiaattoo uunn ccoollppoo.. OOttttiimmaa aanncchheellaa ggeessttiioonnee ddii AAnnddrreeww BByynnuumm ee ddeell ssuuoo ggiinnoocccchhiioo..

PH

ILJ

AC

KS

ON

BBrroowwnn.. CCoonnttrriibbuuiissccee aa ddaarree llaa ssccoossssaa ddaallllaa ppaanncchhiinnaa.. 44ppuunnttii ssoollttaannttoo,, mmaa ffrruuttttoo ddii dduuee sscchhiiaacccciiaattee ddaa ccooppeerrttiinnaaccoonn ccuuii aacccceennddee ttuuttttoo lloo SSttaapplleess CCeenntteerr..

FFaarrmmaarr.. DDeetteerrmmiinnaannttee ddaallllaa ppaanncchhii--nnaa.. HHaa bbiissooggnnoo ddii uunn nnuuoovvoo ccoonnttrraattttoo,,llaa ssuuaa pprreessttaazziioonnee iinn ggaarraa 66 ppoottrreebbbbeeggaarraannttiirrggllii qquuaallcchhee cceennttiinnaaiioo ddiimmiigglliiaaiiaa ddii ddoollllaarrii eexxttrraa..

J.F

AR

MA

R, S

.BR

OW

N

6666

IIll ppaarrqquueett ddeelllloo SSttaapplleess eevvii--ddeenntteemmeennttee lloo eessaallttaa.. DDooppoouunn ssooggggiioorrnnoo iinnffeelliiccee iinnMMaassssaacchhuusssseettss,, ttoorrnnaa nneellllaacciittttàà ddeeggllii aannggeellii ssffooddeerraannddoouunnaa pprreessttaazziioonnee mmaassssiicccciiaa,,aadd uunn ssoollooaassssiisstt ddaa uunnaaccllaammoorroossaattrriippllaa ddooppppiiaa..

PA

UG

AS

OL

RRiimmeessssoo iinn ccaammppoo ddaa ppaarrtteeddii cciiaacchh JJaacckkssoonn cchhee ppeerr uunnaattttiimmoo ssee ll’’eerraa ddiimmeennttiiccaattoo iinnppaanncchhiinnaa,, ssppeecciiee nneellllee ppaarrttiitteessccoorrssee,, iill ffiiddaannzzaattoo ddeellllaaSShhaarraappoovvaa sseeggnnaa 99 ppuunnttii ccoonn22 ttrriippllee.. ÈÈ llììppeerr qquueessttoo,,ssttaavvoollttaa nnoonnddeelluuddee..

SA

SH

AV

UJA

CIC

VVeennttiisseeii ppuunnttii nnoonn rraaccccoonnttaannooll’’aappppoorrttoo ddeell MMaammbbaa aallllaa ppaarr--ttiittaa.. ÈÈ ssttaattoo lluuii aa ddeecciiddeerree llaa ssffiiddaa,,aannddaannddoo iinn ddooppppiiaa cciiffrraa ggiiàà nneellpprriimmoo ee ddeecciissiivvoo qquuaarrttoo.. AA ddiiff--ffeerreennzzaa ddii ggaarraa55,, ppeerròò,, ccooiinn--vvoollggee ddii ppiiùù iiccoommppaaggnnii.. EEdd iirriissuullttaattii ssii ssoonnoovviissttii..

KO

BE

BR

YA

NT

CCoonn PPeerrkkiinnss ffuuoorrii ggiiooccoo ee uunnmmeenniissccoo iinn ddiissoorrddiinnee,, ccooaacchhJJaacckkssoonn pprreeffeerriissccee tteenneerrlloo iinnppaanncchhiinnaa ggrraann ppaarrttee ddeellllaaggaarraa.. 1155 ssoollii ii ssuuooii mmiinnuuttii iinnccaammppoo,, iinn ccuuiiooffffrree llaa ssoolliittaaiinnggoommbbrraanntteepprreesseennzzaa ssoottttooccaanneessttrroo..

AN

DR

EW

BY

NU

M

UUnnaa ddeellllee mmiigglliioorrii aappppaarriizziioo--nnii iinn mmaagglliiaa LLaakkeerrss.. PPoossiittiivvooiinn aattttaaccccoo nneell pprriimmoo qquuaarrttoo((1155 ii ssuuooiippuunnttii aa ffiinneeggaarraa)),, ddeecciissiivvooiinn ddiiffeessaa ppeerrttuuttttoo iill rreessttooddeellllaa ccoonntteessaa..

RO

NA

RT

ES

R

EE’’ ttoorrnnaattoo aadd eesssseerree ddeetteerr--mmiinnaannttee,, ccoommpplliiccii ii pprroobblleemmiiffiissiiccii ddii BByynnuumm.. 1100 rriimmbbaallzziioollttrree aadd 88 ppuunnttii,, mmaa ssoopprraatt--ttuuttttoo uunnaa sseerriiee ddii ggiiooccaatteeiinntteelllliiggeennttii eellaa ccoonnssuueettaassoolliiddaa pprreessttaa--zziioonnee ddiiffeennssii--vvaa..

LA

MA

RO

DO

M

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS44440000

LLLL ’’’’ aaaassssssssoooolllloooo ddddiiii PPPPaaaauuuu GGGGaaaassssoooo llllDIDI

SSTEFANOTEFANO PPANZAANZA

7777 ,,,, 5555 7777 ,,,, 5555

777766668888

6666 ,,,, 5555 9999 6666 ,,,, 5555 ---- 6666 ,,,, 5555

Page 41: Stars 'N' Stripes Finals Edition

FFoorrssee llaa ssuuaa ppeeggggiioorreepprreessttaazziioonnee iinn qquueessttaa ppoosstt--sseeaassoonn.. CCaattttiivvaa sscceellttaa ddeeiittiirrii ee mmiirraa rriivveeddiibbii--llee((3333%%)).. OOrrmmaaii èè cchhiiaarroocchhee ssee nnoonnggiirraa lluuii,, llaassqquuaaddrraa nneessooffffrree..

RA

JO

NR

ON

DO

LLaa ssuuaa ssqquuaaddrraa eennttrraa iinn ccaammppoo ccoonn uunn aapppprroocccciioossbbaagglliiaattoo.. NNoonn rriieessccee aa rreepplliiccaarree aall pprriimmoo ee ddeecciissii--vvoo aalllluunnggoo ddeeii LLaakkeerrss ee nnoonn ttrroovvaa,, ppuurrttrrooppppoo,,uunn’’aalltteerrnnaattiivvaa vvaalliiddaa aa ssoossttiiuuiirree PPeerrkkiinnss aall cceennttrrooddeellll’’aarreeaa ccoolloorraattaa cchhee èè ssttaattoo uunn bbeerrssaagglliioo ccoonnttii--nnuuaattiivvoo..

DO

CR

IVE

RS

PPeessssiimmoo ooffffeennssiivvaammeennttee ((00 ppuunnttii iinn 2277 mmiinnuuttii,, oollttrreeaadd uunn llaayy--uupp ssbbaagglliiaattoo ddaa dduuee ppaassssii)),, ssii rriissccaattttaa nneellllaapprroopprriiaa mmeettàà ccaammppoo.. ÈÈ ll’’uunniiccoo aadd ooppppoorrrree uunn mmiinnii--mmoo ddii rreessiisstteennzzaa aallll’’uurraaggaannoo LLaakkeerrss..

WWiilllliiaammss 44:: aatttteeggggiiaammeennttoo qquuaassiiiirrrriittaannttee.. SSbbaagglliiaa uunnaa sscchhiiaacccciiaattaacchhee aavvrreebbbbee ppoottuuttoo rriiaacccceennddeerreeuunn mmiinniimmoo ddii ffuuooccoo nneeggllii aanniimmiibbiiaannccoovveerrddii.. SSeemmbbrraa eesssseerree ssttaattooccaattaappuullttaattoo iinn ccaammppoo ppeerr ssbbaagglliioo..

GL

EN

DA

VIS

, T

.AL

LE

N

DDoovveevvaa ffaarr ddiimmeennttiiccaarree lleedduuee ddeelluuddeennttii uusscciittee lloossaannggee--lliinnee.. LL’’iinniizziioo èè ssttrraarriippaannttee,,mmaa ddooppoo ppoocchhii mmiinnuuttii ssii ssppee--ggnnee eedd aassssiissttee ppaassssiivvoo,, ccoommeeiill rreessttoo ddeellllaassuuaa ssqquuaaddrraa,,aallllee ggeessttaa ddeeiiggiiaalllloovviioollaa..

KE

VIN

GA

RN

ET

T

LL’’eexx NNeeww YYoorrkkKKnniicckkssPPrroovvaa aa ddaarree llaassccoossssaa ccoonn llee ssuuee aacccceelleerraa--zziioonnii,, mmaa sseennzzaa rriiuusscciirrccii..TTrrooppppee vvoollttee llee ssuuee iinniizziiaa--ttiivvee nnoonn ssoonnoo sseegguuiitteeddaallllaa ssqquuaa--ddrraa.. OO ffoorrsseeèè iill ccoonnttrraa--rriioo……??

NA

TE

RO

BIN

SO

N

iill mmiigglliioorree ddeeii ssuuooii.. RRiittrroovvaaiill ccaanneessttrroo ddaa ttrree ((22//55)) ddooppoottrree ggaarree ddii aassssoolluuttaa ssttiittii--cchheezzzzaa ooffffeennssiivvaa.. ÈÈ ll’’uunniiccoo aammaarrtteellllaarree llaa rreettiinnaa aavvvveerrssaa--rriiaa ccoonn uunn mmiinniimmoo ddii ccoonnttii--nnuuiittàà..OOvvvviiaammeenntteeppeerròò,, nnoonn èèbbaassttaattoo..

RA

YA

LL

EN

SSoollttaannttoo 66 mmiinnuuttii ddii ggiiooccoopprriimmaa cchhee iill ggiinnoocccchhiiooffaacceessssee ccrraacc ddooppoo eesssseerreeaatttteerrrraattoo ppeerr ccaattttuurraarree uunnrriimmbbaallzzoo.. FFoorrssee pprroopprriioo iinn qquueessttaaggaarraa ssii èèccaappiittaa ll’’iimm--ppoorrttaannzzaa ddeellcceennttrroonnee ddeeiiCCeellttiiccss..

KE

ND

RIC

KP

ER

KIN

S

MMaaii eennttrraattoo iinn ppaarrttiittaa.. EEnnoonn iinnggaannnniinnoo ii 1133 ppuunnttiimmaannddaattii aa bbeerrssaagglliioo aallssuuoonnoo ddeellll’’uullttiimmaa ssiirreennaa,,mmaa ddaa lluuii ccii ssii aassppeettttaannoollee ggiiooccaattee ddeecciissiivvee.. IInnggaarraa77 ccii ssiiaassppeettttoo iillvveerroo ccaappiittaa--nnoo:: TThheeTTrruutthh..

PA

UL

PIE

RC

E

LLoo 00//77 ddaall ccaammppoo èè ssuuffffiicciieenn--tteemmeennttee eellooqquueennttee.. UUnn ppaaiioo ddiibbuuoonnee ggiiooccaattee ddiiffeennssiivvee,, mmaa llaatteessttaa eerraa cchhiiaarraammeennttee aallttrroovvee..MMaa ddoovvee ppuuòòeesssseerree llaa tteessttaaiinn uunnaa ggaarraa 66 ddiiffiinnaallee?? SSoollttaannttoolluuii lloo ssaa..

RA

SH

EE

DW

AL

LA

CE

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS 44441111

‘‘‘‘ SSSStttteeeeccccccccaaaa ’’’’ PPPPaaaauuuullll PPPP iiiieeeerrrrcccceeeeNBA FINALS: Le pagelle

5555

5555 ,,,, 5555

SSSS VVVV 4444

555566665555 ,,,, 5555

4444 ,,,, 5555 5555 ,,,, 5555

Page 42: Stars 'N' Stripes Finals Edition

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS44442222

La sua prima gara 7 l’aveva giocata nel-l’ormai lontano 2000. Dieci anni fa, primadi un’indimenticabile ultimo episodiodella serie Finale della WesternConference tra Los Angeles Lakers ePortland Trailblazers, Kobe Bryant disse:“ Sono passato professionista per lavoglia di giocare partite come questa”. Inquella partita per le strane strategie del-l’universo, in campo c’era anche in magliaBlazers un certo Rasheed Wallace.Sappiamo tutti come andò a finire. Diecianni dopo il cerchio si è chiuso. Ancoragara 7, ancora Kobe e Sheed in campo,questa volta in canotta bianco verde,quella degli odiatissimi Celtics. Valevaper il titolo. L’ha spuntata Los Angeles 83-79, al termine di una battaglia epica, nonbella tecnicamente, con percentuali da

brivido. E non poteva essere altrimenti,data l’importanza della posta in palio.Boston per lunghi tratti ha avuto il matchpoint sulla racchetta, ma è stata tradita inattacco da Pierce e Allen. Non è bastato ilcuore di Rondo, non è bastato quelloscienziato del gioco che risponde al nomedi Rasheed Wallace. I Lakers hanno tro-vato nella supremazia a rimbalzo (quantoè mancato Perkins), nell ’orgoglio diFisher, nella classe di Kobe e Gasol enella lucida follia di Artest (vero Mvp digara 7) le chiavi per agguantare il 16°anello. Intensità selvaggia sul parquetdello Staples. I protagonisti cercano discaricare la tensione e l’adrenalina tro-vando il primo canestro. I Lakers cercanoBynum in post basso, ma Sheed (11) ha la

testa giusta e oscura la vallata. A romperel’empasse è Derek Fisher (10) con una tri-pla (la prima, la seconda arriverà nelquarto periodo e avrà un peso specificoenorme). Dall’altra parte si va in postbasso da Wallace, che sciorina giocate diclasse purissima (due canestri di tabella).Boston sale di colpi e passa a condurre 7-11. Kobe (23 punti con 6/24 dal campo)ePau Gasol (19 punti e 18 rimbalzi) litiga-no con il ferro e i giallo-viola barcollanopericolosamente. Kevin Garnett raddop-pia su tutti, Rajon Rondo (14 punti, 10rimbalzi, 8 assist) azzanna in contropie-de, ispirando un positivo Big Baby Davis(6 punti di fila), entrato da poco al postodi Sheed e i Celtics scappano sul 14-23.Cambia la musica. La supremazia nel pit-

TTTT EEEE AAAAMMMM SSSS TTTT AAAA TTTT CCCC OOOOMMMMPPPP AAAA RRRR IIII SSSS OOOONNNNBBOOSSTTOONN @@ LLOOSS AANNGGEELLEESSBBOOSSTTOONN @@ LLOOSS AANNGGEELLEESS

PPOOIINNTTSSPPOOIINNTTSS 77557755 110000110000FFGG FFGG 2233--7777 ((..229999)) 2233--7777 ((..229999)) 4411--8899 ((..446611))4411--8899 ((..446611))33PP 33PP 88--2233 ((..334488)) 88--2233 ((..334488)) 33--99 ((..333333))33--99 ((..333333))FFTT FFTT 2211--2299 ((..772244)) 2211--2299 ((..772244)) 1155--1188 ((..883333))1155--1188 ((..883333))RREEBB((OO--TT)) RREEBB((OO--TT)) 1100--4411 1100--4411 1155--55551155--5555AASSSSIISSTTSS AASSSSIISSTTSS 1100 1100 11881188TTUURRNNOOVVEERRSS TTUURRNNOOVVEERRSS 88 88 9999SSTTEEAALLSS SSTTEEAALLSS 88 88 4444BBLLOOCCKKSSBBLLOOCCKKSS 88 88 7777FFAASSTT BBRREEAAKK PP.. 00FFAASSTT BBRREEAAKK PP.. 00 4444FFOOUULLSS FFOOUULLSS 22112211 2233 2233 LLAARRGGEESSTT LLEEAADD 55 LLAARRGGEESSTT LLEEAADD 55 22882288

NBA FINALS ‘GAME SEVEN’ DIDI

VVINCENZOINCENZO DIDI GGUIDAUIDA

LLLLaaaakkkkeeeerrrrssss èèèè :::: sssswwwweeeeeeeetttt ssss iiii xxxx tttteeeeeeeennnn

Page 43: Stars 'N' Stripes Finals Edition

44443333SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

turato dei padroni di casa inizia a farsi pesante, in particolare arimbalzo d’attacco. Gasol e Ron Artest (20 punti con 7/18 altiro) riportano a contatto i Lakers, che dall’altra parte iniziano adifendere alla grande. Boston commette l’errore di voler affret-tare i tiri, in particolare con Pierce e Allen che non trovanoritmo. L’inerzia è ribaltata con un break di 9-0 a favore degliuomini di Phil Jackson (29-29). Ray Allen dalla lunetta riportadavanti i suoi (29-33), prima di uno strepitoso canestro di PaulPierce (18 punti con 5/15 e 10 rimbalzi). I Lakers soffrono,Kobe non segna, ci pensa dunque l’ineffabile Artest con 4 liberidi fila a tenere i suoi in linea di galleggiamento all’intervallolungo (34-40). I Celtics provano a piazzare la zampata: KG (17) sale di colpi econ 5 punti di fila (su assistenze di Rondo) fa la voce grossa. Maquesta volta i Lakers rispondono subito con Bryant e conLamar Odom (7) , lanciato nello starting five del terzo periodoal posto di Bynum. Rasheed da un’altra pennellata di tabella.Los Angeles non è lucida in attacco, ma si tiene a galla grazie airimbazli offensivi (20 a fine quarto). Kobe ha 5/20, Gasol 4/13,ma incredibilmente i losangelini al 36” sono solo sotto di 4 lun-ghezze (53-57). Ci si gioca tutto negli ultimi “12. Garnett allun-ga sul 55-59, Kobe ricuce lo strappo con tre liberi su fallo diAllen (58-59). Il pareggio Lakers porta la firma di Artest (61-61).La tensione sale a mille. Sheed commette il quinto fallo, tornaDavis. Boston cede ancora più centimetri ai Lakers ma non

molla. Ray Allen si guadagna quattro liberi (3/4), Fisher dall’al-tra parte pareggia con una tripla incredibile (64-64 a 6’ dallafine). Gasol dalla lunetta porta il parziale a 9-0 e i Lakers avantidi 6 (70-64). Pierce accorcia, Kobe fa 1 su 2 ai liberi (71-66),Garnett riporta i Celtics a -3 (71-68). Lo strapotere fisico deiLakers inizia a pagare dividendi. Gasol guadagna falli, va inlunetta e non sbaglia. Lakers avanti 73-68. I Celtics rispondonocon Pierce per il 74-70 a -2’14”. Odom tenta la tripla del ko, matrova solo il ferro che avrebbe ucciso il match ma dall’altraparte Pierce perde palla cercando di scaricare su Sheed. AncoraGasol con un canestro dal post basso incredibile trova così il +6(76-70) a -1’30”.Sembrerebbe finita, ma c’è ancora Sheed che uncanestro di classe immensa risponde dall’arco per il 76-73 a1’23”. E’ il momento cruciale e sul ring salgono i pesi massimi.Si va dall’altra parte e Ron Artest, come se non avesse mai fattoaltro nella vita, piazza una bomba tremenda in faccia a Pierceper il nuovo 79-73 a -1’. Il finale è da favola. Ray Allen (13 con3/14 dal campo), ritorna ad essere “He Got Game” e dall’angolosegna ancora da tre (79-76 a -51”). L.A. in attacco, Kobe sparada tre forzando, ma Gasol va forte a rimbalzo (catturando il 30rimbalzo offensivo della partita dei giallo viola), serve Bryantche attacca il ferro e trova il 6° fallo di Wallace. Dalla lunettaKobe è glaciale: 2/2 (81-76 a -25”). Doc Rivers chiama timeout edisegna uno schema per il tiro di Allen. Ray va corto, ma sulrimbalzo si avventa un immenso Rajon Rondo, che in attimo

dall’angolo, si gira, mette a posto i piedi e piaz-za la terza tripla di fila per i Celtics (81-79).Boston è ancora viva. Timeout di Jackson. Dallapanchina viene scongelato (con una classicamossa zen, al limite tra il genio e la follia),Sasha Vujacic. La rimessa finisce proprio nellemani dello sloveno, che subisce fallo. Dallalunetta, con la benedizione di Kobe, l ’exSnaidero Udine griffa il più importante 2/2della sua carriera: 83-79. Rondo Mancano 11”,Rondo ci riprova da tre, ma la retina non simuove. E’ finita. Esplode lo Staples. Kobe Bryant èpazzo di gioia. Il vero Mvp però si chiama RonArtest. E’ back to back. Il titolo resta nella Cittàdegli Angeli. E’ il 16°, per Phil Jackson (il coachpiù vincente della storia del gioco) siamo aundici. Per Kobe è invece il 5°. Bryant si porta acasa anche il trofeo di Mvp delle Finals. Nelmomento della festa il pensiero va agli sconfitti.Orgoglio Celtico e l’onore delle armi per questigrandi campioni.

Page 44: Stars 'N' Stripes Finals Edition

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS44444444

Coach Zen ha la faccia di quello che ne haviste tante. L’undicesimo titolo della suastraordinaria carriera lo proietta nella leg-genda. Nel post-partita Phil Jackson si sof-ferma su questo punto: «Oggi abbiamo vintograzie al nostro approccio difensivo». Poiper il coach dei Lakers arriva il momento dicommentare la partita difficile di KobeBryant: «Kobe? Ha esagerato con le forzatu-re al tiro soprattutto nelle prime due frazio-ni. Alla distanza però è uscito anche lui. Ilmio Mvp personale? Senza dubbio RonArtest. Ma sono orgoglioso di tutti i miei gio-catori: hanno disputato un’ottima stagione,lunga e intensa. A loro ho chiesto grandisacrifici, ma alla fin dei conti, ne è valsa lapena». Sul suo futuro resta sibilino. «La vit-toria aumenta le possibilità, ma per oravoglio solo godermi questo momento». PPPP HHHH IIII LLLL JJJJ AAAA CCCC KKKK SSSS OOOONNNN

KKKK OOOO BBBB EEEE BBBB RRRR YYYY AAAANNNN TTTT

Arriva in sala stampa con il volto teso ma felice. Il trofeo di Mvpda un lato, la figlioletta Gianna dall’altro. Kobe è sempre Kobe.Non regala molto il sala stampa, ma ammette d’aver giocxatoinfortunato tutti i playoff. «All’inizio dei playoff non stavo bene.Sono arrivate critiche pesanti. Dicevamo che ormai ero vecchio.All’inizio della serie con i Suns, sono intervenuti sul mio ginoc-chio e tutto è cambiato, mi sono sentito di nuovo Kobe”. Poi sugara -7. “È stata una serata difficile e ho rischiato di andarefuori giri: più forzavo, più sbagliavo. La vittoria senz’altro piùsofferta. Devo confessare che vi ho mentito per tutta la serie:battere i Celtics per me è una cosa straordinaria sia per il bruttoprecedente delle Finals 2008, sia per la rivalità storica tra dinoi». Sulla possibilità che questo gruppo rimanga insiemeanche l’anno prossimo. Kobe ha detto: “ Farò di tutto affinchèquesto gruppo resti insieme. Dobbiamo tornare tutti e riprovar-ci anche nella prossima stagione”. Frasi di circostanza, ma unachicca finale il 24 la regala. Alla domanda sul che valore avesse questo titolo ha risposto.«Adesso ne ho vinto uno in più di Shaq (ride). Sapete comesono fatto, non dimentico niente».

PPPP AAAA UUUU GGGG AAAA SSSS OOOO LLLL

Il Principe catalano nel suo perfetto ingle-se, glissa sulle critiche piovutegli addossodopo le tre gare a Boston, preferendoconcentrarsi sulle sue emozioni.«Eravamo consapevoli delle difficoltà diquesta partita e del suo peso specifico.Non abbiamo disputato il miglior incon-tro dell’anno, soprattutto in attacco, masiamo stati bravi a non mollare mai. ’straordinario vincere un titolo, vincerlocontro Boston, poi, e’ davvero speciale,anche per via di quello che e’ successo nel2008 e per la rivalità storica tra questidue club. Io sono contentissimo, questoper me e’ un sogno che si realizza».

NBA FINALS ‘GAME SEVEN’ DIDI

VVINCENZOINCENZO DIDI GGUIDAUIDA

GGGGaaaammmmeeee SSSSeeeevvvveeeennnn pppprrrreeeessssssss rrrroooooooommmm

Page 45: Stars 'N' Stripes Finals Edition

44445555SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

RRRR AAAA SSSS HHHH EEEE EEEE DDDD WWWWAAAA LLLL LLLL AAAA CCCC EEEE

Ray Allen. «Abbiamo dato tutto e siamo orgogliosi di quelloche abbiamo fatto. Ci davano per morti, dicevano che era-vamo vecchi, eppure siamo arrivati a un passo dal titolo. Ilmio futuro? Ci penserò quando sarà il momento. Ma èovvio che non voglio giocare da nessuna altra parte eccettoBoston».

Rasheed Wallace. «Sheed come sua abitudine ha dribblato igiornalisti nel post partita, ma ha cercato invece di parlarecon gli arbitri. Dopo essere uscito dagli spogliatoi, Sheed,invece di prendere la strada che portava al bus dei Celtics siè diretto alla sala dove c'erano gli arbitri, cercando di avereun contatto con loro. "Danny, voglio solo parlarti" ha dettoRasheed, riferendosi all'arbitro Danny Crawford. Solo che ilsuo tentativo non ha avuto esito. E dopo aver atteso invanocinque minuti, ha lasciato il corridoio.

DDDD OOOO CCCC RRRR IIII VVVV EEEE RRRR SSSS

Doc entra tra gli applausi della pressroom. «Innanzitutto faccio le congra-tulazioni ai Lakers: è stata una serieincredibile per intensità e spettacolo.Ci è mancata la presenza fisica con ichili e i centimetri di Perkins. In unasfida così tirata sono stati decisivi inostri errori nell ’ultimo quarto,Abbiamo concesso 23 rimbalzi offen-sivi e 30 punti nell’ultimo quarto. Conqueste cifre non si possono battere iLakers in una partita intensa e difen-siva come questa». Rivers si alza e vavia, accompagnato ancora dagliapplausi dei giornalisti. Un grandecoach, un grande uomo.

RRRR OOOONNNN AAAA RRRR TTTT EEEE SSSS TTTT

The True Warrior è in estasi assoluta già nell’immediata intervi-sta post gara. Abbraccia la giornalista dell’Espn, e con un fiumein piena, inonda tutti di ringraziamenti. «È tutto fantastico,devo ancora realizzare quanto ho fatto» – commenta a caldo,l’uomo del Queensbridge. In sala stampa arriva e inizia unoshow. Prende in mano una scatola di cereali, fa finta di andar-sene e implorato dai giornalisti ritorna. Un uomo solo alcomando. Poi arriva la sua numerosa famiglia e prova a tornareserio. «Voglio ringraziare Dio e voglio ricordare la mia gente.Quando ero ad Indiana, ero così giovane, così egoista e homesso nei guai il mio team, Donnie, Larry, Jermaine, Tinsley,Foster, Steph Jacson. Combatto solo per voi. A volte mi sentocome un vigliacco, quando penso a quei ragazzi e a quello cheavremmo potuto fare. Stasera ho segnato 20 punti e ho aiutatola squadra a vincere. E’ il mio momento più bello della mia car-riera e me lo voglio godere. Ho sempre avuto fiducia in me stes-so e nella squadra. Nei playoff puoi fare una grande partita esbagliare quella dopo. L’importante è avere fiducia in quello chefai». Il nostro Ron…

Page 46: Stars 'N' Stripes Finals Edition

QQuueelllloo cchhee hhaa ffaattttoo iinn ggaarraa 33rriimmaarrrràà nneellllaa ssttoorriiaa.. IIllVVeenneerraabbiillee MMaaeessttrroo ddiiffeennddee aallllaammoorrttee ssuu AAlllleenn ee mmeettttee llaa bboommbbaappiiùù iimmppoorrttaannttee ddeellllaa ppaarrttiittaa,,qquueelllloo ddeell ppaarreeggggiioo aa qquuoottaa 6644..SSuull ddiizziioonnaarriiooWWeebbsstteerr aallllaavvooccee ““LLeeaaddeerr””,,cc’’èè llaa ffoottoo ddiiFFiisshheerr..

DE

RE

KF

ISH

ER

LLaa ddoottttrriinnaa zzeenn ggllii hhaa iinnsseeggnnaattoo iill ddiissttaaccccoo.. RReessttaaccaallmmoo qquuaannddoo llaa nnaavvee ssttaa ppeerr aaffffoonnddaarree,, ccoonnssaappee--vvoollee cchhee ll’’ooggggeettttiivvoo vvaannttaaggggiioo nneell ppiittttuurraattoo aavvrreebb--bbee ppaaggaattoo ggrroossssii ddiivviiddeennddii.. AAllllaa ffiinnee ccoossìì èè ssttaattoo..GGrriiffffaa ll’’uunnddiicceessiimmoo aanneelllloo ttrraassffoorrmmaannddoo llaa bbeellvvaaAArrtteesstt iinn uunn aaggnneelllliinnoo..

PH

ILJ

AC

KS

ON

JJoorrddaann FFaarrmmaarr 55.. CCoonn FFiisshheerr ggrraavvaattoo ddii dduuee ffaalllliinneell pprriimmoo qquuaarrttoo,, aavvrreebbbbee llaa ppoossssiibbiilliittàà ddii llaasscciiaa--rree iill ssuuoo mmaarrcchhiioo ssuullllaa ppaarrttiittaa..NNoonn ccii rriieessccee..SShhaannnnoonn BBrroowwnn 55.. IInn ccaammppoossoolloo ppeerr 55’’.. PPrroovvaa aadd aallzzaarree iillrriittmmoo,, mmaa qquueessttaa nnoonn èè aannccoorraallaa ssuuaa ppaarrttiittaa..

J.F

AR

MA

R, S

.BR

OW

N

7777

IIll lluunnggoo ppiiùù ffoorrttee ddeell ppiiaanneettaa..RReeggaallee iinnddiiffffeerreennzzaa iinn ggaarraa 66,,iimmmmeennssaa pprreeppootteennzzaa tteeccnniiccaa ((1199ppuunnttii)) ee ffiissiiccaa ((1188 rriimmbbaallzzii)) iinnggaarraa 77.. IIll ccaattaallaannoo èè ddeelliizziiaa ppeerrppaallaattii ffiinnii.. QQuueell ggiirroo ssuull ppiieeddeeppeerrnnoo,, ffiinnttaa ee ccaanneessttrroo iinn ccoonnttrroo--tteemmppoo ttrraa lleemmaannii pprrootteessee ddiiWWaallllaaccee eeGGaarrnneettttee,, èè ddaattrraammaannddaarree aaiippoosstteerrii..

PA

UG

AS

OL

QQuueeii dduuee ttiirrii lliibbeerrii rraapppprreesseenn--ttaannoo ccoonntteemmppoorraanneeaammeennttee,, iillssooggnnoo ee ll’’iinnccuubboo ddii ooggnnii ggiiooccaa--ttoorree.. LLoo sslloovveennoo,, mmaannddaattoo iinnccaammppoo ddaallppeerrffiiddooJJaacckkssoonn,, ffaa 22//22ccoommee ssee nnuullllaaffoossssee.. DDeecciissiivvoo..

SA

SH

AV

UJA

CIC

QQuuiinnttoo aanneelllloo ppeerr KKoobbee,, sseeccoonnddoottiittoolloo ddii MMvvpp ddeellllee FFiinnaallii..IImmmmeennssoo nneellllaa sseerriiee,, mmeennoo iinnggaarraa 77,, ddoovvee ddiimmoossttrraa ddii nnoonnaavveerrnnee ppiiùù ffiissiiccaammeennttee.. CCoommee iillJJoorrddaann mmaattuurroo ccaappiissccee iill mmoommeenn--ttoo ee ccooiinnvvoollggee ii ccoommppaaggnnii,, sseennzzaaddiimmeennttiiccaarree ddiimmoorrddeerree ccoommee iillMMaammbbaa aallmmoommeennttoo ggiiuu--ssttoo.. CChhaappeeaauuxx..

KO

BE

BR

YA

NT

EEnnccoommiiaabbiillee ppeerr aavveerr ggiiooccaattoosseennzzaa uunn ggiinnoocccchhiioo ppeerr ttuuttttaa llaasseerriiee.. IInn ggaarraa77 iill ssuuoo ccoonnttrriibbuuttoo èènnuulllloo,, aanncchhee ppeerrcchhéé ttrroovvaa iinnRRaasshheeeedd uunnoo SScciiaammaannoo pprroonnttoo aassvveellaarrggllii ii mmiisstteerrii ddeellllaa ppaallllaaccaa--nneessttrroo.. EE ppeerrddiissccuutteerree aa qquueelllliivveelllloo bbiissooggnnaaeesssseerree bbeenn eeqquuii--ppaaggggiiaattii..

AN

DR

EW

BY

NU

M

EE’’ lluuii iill vveerroo MMvvpp ddii ggaarraa 77..CCaanneessttrrii ppeessaannttii ccoommee mmaacciiggnniippeerr ll’’uuoommoo ddii QQuueeeennssbbrriiddggee.. LLaaddiiffeessaa ssuu PPiieerrccee oollttrree llaa ppeerrffee--zziioonnee.. II 2200 ppuunnttii ee llaa ttrriippllaa ddeell ++66 aa 11’’ ll’’aappootteeoossii.. LLaa rriissssaa aa DDeettrrooiitt nneell 22000033??IInncciiddeennttee ddii ppeerrccoorrssoo.. SSoonn ppaass--ssaattii sseettttee aannnnii,, iillddeessttiinnoo ddii RRoonnRRoonn aannccoorraaddoovveevvaa ccoomm--ppiieerrssii..

RO

NA

RT

ES

R

EEnniiggmmaattiiccoo.. HHaa iinncciissoo ssoolloo iinnggaarraa --66.. NNeellllaa sseettttiimmaa sseemmbbrraaccoosstteeggggiiaarree llaa ppaarrttiittaa,, eeppppuurreecchhiiuuddee ccoonn ++1133 ddii pplluuss//mmiinnuutteess ((iillmmiigglliioorree)).. QQuuaannddoo iill cciieelloo ssii ffaassccuurroo,, ccooaacchh JJaacckkssoonn ggeettttaa llaammaasscchheerraa eedd aaiinniizziioo tteerrzzooqquuaarrttoo mmaannddaa iinnccaammppooLLaammaarrvveelloouuss..

LA

MA

RO

DO

M

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS44446666

LLLLaaaa zzzzaaaammmmppppaaaattttaaaa dddd iiii RRRRoooonnnn AAAArrrr tttteeeessssttttDIDI

VVINCENZOINCENZO DIDI GGUIDAUIDA

7777 8888

66665555 ,,,, 55557777 ,,,, 5555

6666 ,,,, 5555 8888 5555 ---- 5555

Page 47: Stars 'N' Stripes Finals Edition

GGeenniioo ee ssrreeggoollaatteezzzzaa.. IIll ccuuoorreeddeeii nnuuoovvii CCeellttiiccss.. RRiissccaattttaa uunnaasseerriiee iinn cchhiiaarroossccuurroo ccoonn uunnggrraannddiioossaa ggaarraa --77,, ddoovvee ccoonn 1144ppuunnttii,, 1100 rriimmbbaallzzii ee 88 aassssiisstt ssffiioo--rraa llaa ttrriippllaa ddooppppiiaa.. RReeggaallaa aaiissuuooii ll’’uullttiimmaassppeerraannzzaa ccoonnuunnaa ttrriippllaa ppaazz--zzeessccaa ssuu rriimm--bbaallzzoo dd’’aattttaaccccoo..

RA

JO

NR

ON

DO

II ssuuooii mmaannttrraa,, llaa ssuuaa ddeeddiizziioonnee,, llaa ssuuaa eessppeerriieennzzaa,,llaa ssuuaa ccllaassssee.. UUnn ggrraannddee aalllleennaattoorree,, uunn ggrraannddiissssii--mmoo uuoommoo.. NNeellllaa sseerriiee ddaall ppuunnttoo ddii vviissttaa ttaattttiiccoo,,aanncchhee ssuuppeerriioorree aa JJaacckkssoonn.. EE ccoonn qquueessttoo aabbbbiiaammooddeettttoo ttuuttttoo..

DO

CR

IVE

RS

LL’’eerrooee ddii ggaarraa44.. BBiigg BBaabbyy èè uunn ffiigghhtteerr cchhee nnoonnmmoollllaa mmaaii.. CCrreesscciiuuttoo eessppoonneenn--zziiaallee aa lliivveelllloo tteeccnniiccoo ee ttaattttiiccoo((ccoommee KKeennddrriicckk PPeerrkkiinnss)) ggrraa--zziiee aall llaavvoorroo cceerrttoossiinnoo ddii DDooccRRiivveerrss..

GL

EN

DA

VIS

, T

.AL

LE

N

RRiissoorrttoo ccoommee ll’’aarraabbaa ffeenniicceeddaallllee pprroopprriioo cceenneerrii.. UUnn ffaatt--ttoorree ddaa ggaarraa 33 iinn ppooii.. IIllmmiigglliioorree iinn aattttaaccccoo ddeeii ssuuooiiccoommee ppeerrcceennttuuaallee,, mmaa aa rriimm--bbaallzzoo ((33)) hhaassooffffeerrttoo ttaann--ttiissssiimmoo..

KE

VIN

GA

RN

ET

T

TTrrooppppoo iinnccoonnssiitteennttee llaapprroovvaa ppeerr iill ttrriioo cchhee ccooaacchhRRIIvveerrss hhaa pprroovvaattoo aa bbuuttttaa--rree iinn ccaammppoo ppeerr pprroovvaarreeqquuaallccoossaa ddii ddiivveerrssoo ee ppeerrddaarree uunnttooccccoo ddiiiimmpprreevveeddiibbii--lliittàà aall mmaattcchh..RO

BIN

SO

N, A

LL

EN, S

CA

LA

BR

INE

IImmmmeennssoo iinn ddiiffeessaa ssuu KKoobbee..IInn aattttaaccccoo dduuee ppeerrllee aallll’’iinn--tteerrnnoo ddeell 33//1133 ffiinnaallee.. SSbbaagglliiaattrrooppppii ttiirrii aappeerrttii ee ppeerr ll’’aatt--ttaaccccoo ddeeiiCCeellttiiccss ssoonnooaauutteennttiicchheeccoolltteellllaattee..

RA

YA

LL

EN

IInn bboorrgghheessee.. IIll pprroobblleemmaa aallggiinnoocccchhiioo èè ssttaattoo ppiiùù ggrraavveeddeell pprreevviissttoo eedd aalllloorraa ccoommeeuunn nnoorrmmaallee ttiiffoossoo,, ll’’HHiigghhSScchhoooolleerr èè ssttaattoo ccoossttrreettttoo aassttaarree ddiieettrroo llaa ppaanncchhiinnaa aassvveennttoollaarree llaaccllaassssiiccaa aasscciiuu--ggaammaannoo bbiiaann--ccaa,, ccoonn ttaannttaarraabbbbiiaa iinnccoorrppoo..

KE

ND

RIC

KP

ER

KIN

S

IIll CCaappiittaannoo nnoonn ttrroovvaa llaa ssttrraaddaappeerr rraaggggiiuunnggeerree llaa VVeerriittàà iinnggaarraa --77.. CChhiiuuddee ccoonn 1188 ppuunnttii ee1100 rriimmbbaallzzii,, ssooffffrreennddoo AArrtteessttcchhee nnoonn ggllii ccoonncceeddee mmaaii dduueeccaanneessttrrii ddii ffiillaa.. IInn qquueessttee FFiinnaallss,,sspprraazzzzii ddeell vveerrooPPiieerrccee.. NNeell 22000088ffuu ttuuttttaa uunn’’aallttrraassttoorriiaa..

PA

UL

PIE

RC

E

LLee ssiinnaappssii ddii qquueesstt’’uuoommoo rreessttaannoommiisstteerriioossee.. IInn ttuuttttaa llaa ccaarrrriieerraa hhaasscceellttoo ((ppuurrttrrooppppoo ppeerr nnooii)) ccoonnmmoollttaa ccuurraa qquuaannddoo ee ccoommee ddiissppeenn--ssaarree iill ssuuoo iimmmmeennssoo ttaalleennttoo.. GGaarraa --77 nnee èè ll’’eesseemmppiioo.. LLaa ddiiffeessaa,, iill ppoossttbbaassssoo eelleevvaattoo aa sscciieennzzaa eessaattttaa eeqquueellllaa ttrriippllaa nneellffiinnaallee ccoonn mmaannii ddaaccllaavviicceemmbbaalliissttaa..SSee ddoovveessssee eesssseerreell’’uullttiimmaa,, aalllloorraaggrraazziiee SShheeeedd..

RA

SH

EE

DW

AL

LA

CE

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS 44447777

CCCChhhheeee ssssppppeeeetttt ttttaaaaccccoooolllloooo WWWWaaaallll llll aaaacccceeeeNBA FINALS: Le pagelle

7777

SSSS VVVV

NNNN EEEE 7777

5555 ,,,, 55555555 ,,,, 55557777 ,,,, 5555

8888 ,,,, 5555 6666 ,,,, 5555

Page 48: Stars 'N' Stripes Finals Edition

44448888 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

NNNNbbbbaaaa CCCChhhhaaaammmmpppiioonn 22001100

Page 49: Stars 'N' Stripes Finals Edition

44449999SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

NNbbaa CChhaammmppppiiiioooonnnn 2222000011110000

Page 50: Stars 'N' Stripes Finals Edition

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS55550000

KOBE BRYANT

............IIIIoooo ssssoooonnnnooooLLLLeeeeggggggggeeeennnnddaa......

Page 51: Stars 'N' Stripes Finals Edition

55551111SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Durante l’intervallo di gara 7 delle finali al giornalista televisi-vo che gli ha chiesto un parere sulla selezione dei tiri di Kobee sul suo rendimento, Magic Johnson ha ribadito: “In questomomento conta poco il suo rendimento individuale. Quello dicui Kobe ha bisogno è di sconfiggere questi Celtics. Per essereun vero Laker devi sconfiggere i Celtics”. Profetico, l’indiscuti-bile numero 1 della storia gialloviola: magari velatamentediplomatico, ma il succo del suo discorso è incontestabile:Kobe doveva sconfiggere i Celtics. Una finale persa, l’ennesi-ma contro la franchigia del Massachussets, avrebbe sancito ladefinitiva inferiorità in questo triennio della squadra di coachJackson nei riguardi dell’agguerrita rivale della EasternConferente e un notevole ridimensionamento dell’impresadella scorsa stagione con i Magic. Ma così non è stato.E’ estremamente complesso e controverso il giudizio sullaserie finale di Kobe Bryant, considerando quanto il suo giocosia variato in ciascuna delle 7 partite disputate.Partiamo valutando, gara per gara, atteggiamento in campo,aggiustamenti offensivo\difensivi, le sue prestazioni. Tenendoin considerazione la prima partita allo Staples Center, ilprimo blowout della serie finale, Kobe ha probabilmente gio-cato una delle migliori partite della serie: ha sistematicamen-te attaccato la difesa biancoverde nei primi 5 secondi dell’a-zione offensiva, impedendole di organizzarsi rapidamente eschierarsi a riccio come consuetudine, cercando la penetrazio-ne e la lunetta (10 tentativi con nove realizzazioni) con unacerta frequenza, e nel contempo , tuttavia, ha alimentato lasua frontline con scarichi o giochi a due per la produttiva cop-pia Bynum –Gasol. Indiscutibilmente una partita nel suo par,condotta, controllata e dominata con la celestiale coadiuvazio-ne del biondo Catalano. In difesa c’era chi se lo aspettava arincorrere Ray Allen sui blocchi, ma Jackson ha pensato benedi tenerlo su Rondo, anche con una qual certa sufficienza,concedendogli deliberatamente 2-3 metri di spazio per offrir-gli un jumper dalla media comodo, collassando al contempo

DIDI

GGUGLIELMOUGLIELMO BBIFULCOIFULCO

Fonte foto: http://upload.wikimedia.org

......IIoo ssoonnooLLeeggggeennnnddddaaaa............

Page 52: Stars 'N' Stripes Finals Edition

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS55552222

Fonte foto: http://blog.oregonlive.comFonte foto: http://cdn0.sbnation.comFonte foto: http://blogs.bet.com

sugli altri quattro attaccanti: ovvio che Rondo ancora non rap-presenti una minaccia temibile da quella distanza, per cui lastrategia di Phil Jackson, a conti fatti,ha ben pagato.Già a partire da gara 2, Thibeaudeau ha proposto i suoi aggiu-stamenti difensivi, che ha mantenuto per sommi capi fino allafine, allestendo diverse trappole contro Kobe: TD è riuscito ariorganizzare la difesa in transizione, non concedendogli lospazio materiale di attaccare l’uomo prima dello schieramentodifensivo, mandando in raddoppio Kevin Garnett che, con l’a-bilità nel gioco di piedi e il marcato senso di posizionamentodi cui è dotato, è riuscito ad annebbiare la vista e le idee diKobe, il cui gioco è stato notevolmente limitato, generando inlui una gran pressione psicologica, il cui ritratto caratteristicoè stato lo sfondamento su Ray Allen (discutibile a onor delvero), che ne ha sancito il terzo fallo verso quasi metà secondoquarto. Con Kobe in panchina più del previsto i Lakers si sonotenuti in contatto, pur dovendo fronteggiare un He Got Gameda 8 triple (record per le finali NBA); l’atteggiamento deiCeltics e svariati e forzati tentativi a vuoto del Black Mambadi rimettere in corsa i suoi, hanno portato all’1-1 nella serie,con la tenzone spostata verso la volta orientale USA.In Massachussets, per Gara3 memorabile prestazione difensi-va di Kobe, sceso in campo motivatissimo, agguerrito, incitan-do ripetutamente i compagni, ma ancora con discutibilissimescelte di tiro, esplicate dall’emblematico 11-29 dal campo. Inquesta gara, probabilmente la più importante di quelle vinteda L.A. prima della settima, al di là delle forzature, Kobe hachiuso con 4 palle rubate e diversi intangibles, vedi un provvi-denziale intervento su Garnett, che ha generato una pallapersa a pochi minuti dal termine (uno dei 2-3 momenti dipathos da instant replay sull’assegnazione del possesso, spal-mati equamente nei finali di gara2 e 3), o una palla rubata surimbalzo difensivo di Garnett con recupero in volo sulla lineadi fondo e assist per il comodo appoggio di Bynum: in quelmomento si è visto e capito che i Lakers non erano più gliimpauriti novellini del 2008, ma una compagine agguerrita eaggressiva, pronta a cacciare il predatore nella sua stessa tana.Derek Fisher infine, ha deciso di chiuderla come da suocopione.Gara4 e Gara5 hanno seguito un filo conduttore analogo traloro e anomalo rispetto alle restanti 5 partite per i Lakers; in

generale sono venuti a mancare a livello emotivo Pau Gasol,Ron Artest, e Lamar Odom (piuttosto opaca la sua serie),mentre al di là di ogni previsione Kobe ha ricevuto moltosostegno da ‘Drew Bynum.In gara 4 ,con Fisher in palese deficit energetico ( eppureestremamente efficiente ad annullare il gioco di Allen in uscitadai blocchi) nella metà campo offensiva, Kobe ha retto dasolo l’attacco di LA, peraltro in maniera più che discreta con33 punti (sbagliando tuttavia 5 liberi sanguinosi sotto la pres-sione surreale del Garden), frutto di un appena sufficiente 10-22 dal campo, ma alla fine la difesa dei Celtics e la monotema-citità dei Lakers Bryant-centrici hanno fatto il resto. Copioneche si è ripetuto anche in gara 5, con Kobe in ombra nei primi2 quarti e devastante nel terzo periodo, nel quale ha retto dasolo l’attacco LA con i primi 19 punti dei Lakers segnati con-secutivamente; prestazione monstre, Jordanesca anche per ilpiù accanito e geloso fan di MJ o alla Isiah Thomas per inostalgici dei Bad Boys, ma non coronata da una vittoria: 38punti, energia e convinzione nelle probabilità di farcela finoalla fine. Ma invano, visto il troppo esiguo contributo fornitodai lunghi gialloviola, soprattutto in fase difensiva sui pene-tratori.Gara6 ha bene o male seguito il copione di gara1, blowoutLakers, Kobe estremamente coinvolto nella Triple PostOffense, partita chiusa a 26 punti, 11 rimbalzi, 3 assist e 4palle rubate, scelte oculate in attacco, difesa aggressiva edestremamente redditizia, e gioco da 3 punti letale nel quartoperiodo.Arriviamo cosi, dulcis in fundo, alla discussissima gara 7 diKobe Bryant, probabilmente la partita esemplificatrice di cosasia attualmente il numero 24, che ne ha evidenziato, in trattidiversi, tutti gli aspetti positivi e negativi. Fin dalla palla a duevisibilmente nervoso, Kobe ha preso tiri tutto sommato buoniper i suoi standard tecnici, ma l’emozione dell’inizio dellaguerra ha chiaramente desensibilizzato in maniera chirurgicai suoi 3 polpastrelli rilasciatori del pallone (c’è da dire che hagiocato nonostante problemi all’indice e al ginocchio destroereditati dalla regular season per tutta la post season), portan-dolo a un iniziale 1-5 (parte del 6-24 finale), che lo ha in partesfiduciato, come lui stesso ha dichiarato :“ Mi sentivo stan-chissimo, e più tiravo e più sbagliavo”. Ciononostante Kobe

Page 53: Stars 'N' Stripes Finals Edition

55553333SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

non ha voluto mostrarsi debole all’avversaro e ha continuato aprendere iniziative, in alcuni casi con buoni tiri, in altri conforzature inguardabili, in altre ricevendo il pallone dall’attac-co statico a 5 secondi dallo scadere con la difesa schierata ereattiva a qualunque suo movimento: comune denominatoredi queste 3 situazioni, il rumore del ferro espellere il pallone el’inevitabile inerzia rivolta verso l’armata di Rivers: è andatacosi dalla fine del secondo quarto fino alla fine del terzo perio-do, a partire dal quale la panchina gialloviola ha iniziato amostrare i primi cenni di ripresa: Fisher ha riagguantato lapartita con una tripla dal peso specifico immenso a 6 minutidalla fine, fin quando Kobe non ha portato i suoi avanti sulpiù quattro con un micidiale parziale dei suoi: 2 punti in

lunetta, rimbalzo difensivo sull’attacco biancoverde, transizio-ne guidata e conclusa con un jumper in faccia a Ray Allen,ennesimo rimbalzo difensivo, assist per Gasol mandato inlunetta con 2-2 e più sei Lakers a meno di 4 minuti più secon-di spiccioli dal termine: da quel momento, eccezion fatta perun jumper mancato e una tripla rigettata dal ferro, Bryant halasciato il palcoscenico ai più ispirati compagni, vedi RonArtest e Pau Gasol, in grado di eseguire , rispettivamente, unatripla spezzagambe e un rimbalzo offensivo vitale per tenerein controllo la partita, che da quel parziale in poi ha visto LosAngeles avanti sempre almeno di 3. Kobe si è limitato a sigilla-re il risultato dalla lunetta chiudendo il quarto periodo condieci punti, e il match con 23 punti e ben 15 rimbalzi. Fine

Probabilmente, nel panorama NBA, dagli anni di George Mikan, nessun cestista èmai riuscito a creare uno scissionismo ideologico sul proprio conto, come fattoda Kobe Bryant dal 1996 ad oggi: da un lato lo si può coccolare come un 5 voltecampione NBA meriterebbe, evidenziarne le abilità tecniche coronate dalle stori-che prestazioni sotto pressione, dall’altro si può ritenerlo un privilegiato, uno cheha avuto la fortuna di essere inserito per quasi la totalità della propria carriera,fatta eccezione per gli anni dal 2004 al 2006, in squadre attrezzate fino in fondoper raggiungere il massimo obiettivo, un bambino nei modi, viziato in tutto e pertutto da Jerry Buss, presuntamente idolatrato ben al di là dei propri effettivimeriti.Il confine che segna la verità oscillante tra queste due visioni antitetiche del gio-catore è a dir poco sottile e merita un ampia discussione e contestualizzazionedegli eventi.Innanzitutto partiamo di quanto di cattivo Kobe ha fatto per meritarsi la famanegativa che per anni della propria carriera lo ha marchiato: fin dall’ingressonella Lega, il giovane Kobe ha costantemente bruciato le tappe, dichiarandosicome primo fra tutte le guardie eleggibile per il draft NBA a 17 anni senza passa-re per il college; fin da quel giorno, con le presunte minacce di voler giocare soloper una squadra blasonata e sul radar che conta del suolo statunitense, Kobe hamostrato a tutti la pasta di cui era costituito: un’inimmaginabile cattiveria agoni-stica, un ambizione ai limiti del maniacale, una convinzione nei propri mezzifiglia di una personalità forte, tempratasi con valori culturali radicalmente oppo-sti a quelli della comune superstar di colore della NBA. Kobe è cresciuto all’este-ro, facendo la spola tra Italia e Francia prima di diventare figlio acquisito di quel-la Philadelphia, che solo ora, a distanza di 14 anni dal suo ingresso nella lega, ini-zia a tributargli gli onori che merita. Lungo il suo percorso ha sempre viaggiatoal doppio della velocitàdei coetanei, scontrandosi ideologicamente e fisicamentesu qualunque ostacolo si interponesse tra lui e la strada verso l’immortalità, gio-cando a vivere una vita spericolata,degna del miglior Steve Mc’Queen, storica-mente il cattivo per eccellenza di Hollywood.Se i primi 4 anni sono stati un viavai di delusioni più o meno inimputabili a lui ,(anche se ci sarebbero i 4 airball di Utah a stridere con le sue responsabilità: l’etàgiovanissima e l’immaturità legata al fatto di essere comunque un esterno privodell’imprinting NCAA lo sollevano abbondantemente da un immaginario bancoimputati), di certo nulla si può dire del suo peso specifico nei Lakers degli annitrascorsi dall’arrivo di Phil Jackson alla corte gialloviola, Nei 5 anni di gestioneJackson, Kobe ha vinto 3 titoli da secondo violino di Shaquille O’Neal, con licen-za di scavalcare le gerarchie nei momenti clutch delle battaglie, anche a livello diplayoff e finali: incontestabilmente qualcosa di simile e anche in più rispetto aquello che fece Pippen con Michael Jordan. Dal punto di vista caratteriale Kobeha dimostrato in quegli anni l’apogeo del proprio individualismo, l’amore per ilper talento e per il proprio “particulare”, vale a dire il riconoscimento di esseregià ai livelli di Jordan. Sintomo di estrema superbia e arroganza, ma, verrebbe dadire, anche di un coraggio e una determinazione unici: ciò che deve far pensare,tuttavia, è l’atteggiamento di Kobe nel momento della verità: tutti i processi aBryant sono sempre iniziati in inverno e conclusi in marzo, dal momento in cui,in ciascuno dei 5 anni di gestione Jackson, probabilmente solo nelle finali persedel 2005 contro i Pistons, Kobe ha deciso di abbandonare lo schema gerarchicodella squadra ai danni di un O’Neal comunque regresso nell’atletismo rispetto aiprecedenti anni di dominio. Durante le restanti 4 stagioni, con alti e bassi estreminello spogliatoio, Kobe ha sempre sacrificato le proprie velleità in post season,mostrando non solo di avere la lucidità di capire cosa fosse opportuno dare allasquadra, ma anche riuscendoci in maniera leggiadra. E almeno su questo siamo1 a 0 per lui, perché liti o meno, nonostante dichiarazioni intinte nel curaro con-tro il suo stesso leader, Kobe ha dato ai Lakers molto di più di quanto non glivenga riconosciuto per il 3peat, diventando il miglior difensore sugli esterni dellapropria squadra, il creatore di gioco nella Triple Post e l’uomo cui affidare l’ulti-mo tiro: nella memoria le sue marcature su Steve Smith e Mike Bibby nelle cro-ciate contro Trail Blazers e Kings, i tiri decisivi contro gli Indiana Pacers nelleFinals del 2000, le serie incredibili disputate contro i San Antonio Spurs. Puressendo stata questa la fase in cui Kobe ha costruito e fissato nell’immaginario lafigura di despota declassato, non si può negare che alla chiusura dei conti l’anelloe il Larry O’Brien trophy finivano comunque nelle mani della sua squadra.Dal giorno del caso di stupro Kobe ha iniziato a crearsi ancora maggiori antipatienel mondo, imponendo nel giro di un anno la delezione di Shaq dal roster dei

Lakers e una rivoluzione copernicana, della quale probabilmente lui stesso noncapì nulla, e che lo ha portato ad una stagione senza post season (quella di coachRudy T e Frank Hamblen), e 2 con eliminazioni precoci al primo turno con ilritorno di Coach Zen, con tanto di ulteriore minaccia di scappare a Chicago se ilmanagement non avesse assecondato le sue priorità di mercato.Un atteggiamento nuovamente infantile, che comunque gli ha fruttato l’arrivo diPau Gasol e le 3 finali consecutive, delle quali le ultime 2 lo hanno visto creareuna minidinastia in procinto di ulteriore espansione temporale, impresa a dirpoco notevole considerando che era dal 2002 stesso che una squadra non riuscis-se a centrare un Back to Back (guardacaso gli stessi Lakers di Bryant e Shaq). Il brutto di Kobe ,dunque, va ben poco a ricadere sulla sfera tecnica e sulla e qua-lità di sudore lasciato sul campo da gioco: il brutto di Kobe è stato quello di pre-tendere il massimo per poter dare il massimo, senza guardare in faccia a nessu-no, attaccando a testa bassa chiunque si interponesse tra lui e il suo prossimoobiettivo. Atteggiamento da perdente e viziato, verrebbe da dire, ma perdentenon lo è mai stato Kobe Bryant ,e il fatto che ad oggi abbia più anelli lui di gentecome Hakeem Olajuwon, Tim Duncan, Larry Bird, Shaquille O’Neal, WiltChamberlain, e che sia alla pari con Magic Johnson e solo ad uno di distanza daMJ deve far riflettere attentamente. Cercando di guardare con occhi meno critici di Bryant diventa impressionanteosservare l’iter che la sua carriera ha seguito: miriadi di storie nella storia princi-pale. Nonostante le vittorie conseguite e i meriti ottenuti sul campo, Kobe hapagato la sua notorietà e la sua ambizione molto più di quanto fosse lecito: ilfatto di aver giocato con uno dei migliori 3-4 centri della storia, nonché personag-gio ingombrante come pochi , il fatto di essere allenati dall’ex allenatore diJordan in una città caotica, critica e molto ben abituata come Los Angeles hafatto il resto. Ogni parola strumentalizzata, ogni evento esposto mediaticamentea giudizi cattivi e prevenuti; lo scandalo di Eagle, di fatto, ha generato il baratro,gettando nella polvere quanto fatto di buono fino a quel momento.Probabilmente nessun giocatore sarebbe mai riuscito a mettere in discussione laleadership di O’Neal e avere alla lunga ragione di lui (nel postpartita di gara7Kobe non ha mancato di sottolinearlo), a riprendere in mano un’immagine calpe-stata dal caso stupro nella dignità e schernita dall’intera America (memorabili isiparietti di Chris Rock ), e dagli stessi sponsor aziendali di cui Bryant era testi-monial, e con i quali era cresciuto (Adidas, McDonald’s e Nutella su tutti) e chesenza remore hanno deciso di lasciarlo sul marciapiedi. Veramente difficile pen-sare come si possa uscire indenni da un tale massacro al proprio ego, come sipossa reggere una simile pressione quando tutti ti vengono contro, incensando, alcontempo, di allori, in misura umanisticamente e concretamente esagerata, ilgiovane LeBron James (che alla soglia dei 26 è ancora a secco, ricordiamolo). Persuperare tutto questo era necessario forza e serenità interiore. Kobe ci è riuscito.Onore a lui. La grandezza infinita di Kobe, ciò che da quest’anno, con la conqui-sta dell’ultimo titolo, gli deve essere riconosciuto in pace e serenità è di essere unautentico perfezionista e stakanovista, un uomo in grado di mettersi in discussio-ne ed automigliorarsi maniacalmente ogni giorno della propria esistenza, e ildoposcuola sul gioco in post da Hakeem Olajuwon ne è l’evento illuminante.Kobe è diventato leggenda non per i 2 titoli vinti senza Shaq, ma per il modo incui è arrivato a vincerli, per le basi che ha posto negli anni nonostante tutto oquasi gli girasse contro. Può non piacere la sua frequente anarchia tattica, il suo modo di attaccare le par-tite nei quarti periodi e il suo isolarsi dal resto della squadra, ma non si può met-tere minimamente in discussione la sua cattiveria agonistica, il suo amore smisu-rato per il gioco e per la cura dei dettagli (chi ha visto “Kobe doin’work” confer-ma), il suo essere dentro la partita come in un mondo, un universo a parte: lascena tecnica che meglio descrive il Kobe giocatore è un siparietto visto in uninfuocato Orlando-Lakers di quest’ultima regular season, con Kobe e MattBarnes a darsi in battaglia nella metà campo dei Magic: in corrispondenza di unarimessa dal fondo di Barnes, con Kobe in copertura sul passaggio, l’esternoMagic ha deliberatamente fatto finta di scagliare il pallone in faccia a Kobe arri-vando a pochi millimetri dal suo volto. Con la slow motion, si apprezza non solola velocità e la pericolosità del gesto del difensore Magic, ma anche l’assolutainsensibilità di Kobe all’evento, la sua totale assenza di un pathos più che giustifi-cabile in quel contesto. Kobe non ha battuto nemmeno ciglio, ha conservato la sua faccia delle grandioccasioni, quella cattiva e per nulla intimorita dal gesto altrui.

...Il posto nella storia del Mamba...

Page 54: Stars 'N' Stripes Finals Edition

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS55554444

delle ostilità: MVP delle Finals 2010, per il secondo anno difila. Riportati i fatti passiamo finalmente al giudizio globale.Eroe e simbolo della franchigia alla destra di Magic Johnson,oppure stella sopravvalutata in virtù dell’indicativo 6-24 digara7? La risposta può essere soggettiva, ma analizzando amente fredda l’andamento della finale si è visto un livello didifesa e di intensità forse mai cosi preponderante (a memoria,negli ultimi 20 anni, paragonabile soltanto alla serie Spurs-Pistons del 2005), e mai come in questo caso si può dire chenon è stato l’attacco il fattore determinante per la vittoriafinale: come evinto dalle statistiche finali, in tutte e sette lepartite il comune denominatore della squadra vincitrice èstato il dominio a rimbalzo. In attacco nessun giocatore dei Celtics e dei Lakers è riuscitoad avere continuità offensiva e buone percentuali, si vedano lealtrettanto scandalose percentuali di Ray Allen (3-14 ingara7), Paul Pierce (5-15), Pau Gasol (6-16), lo stesso RonArtest (7-18): chiaro sintomo di quanto le percentuali abbianoun peso si importante, ma non determinante in partite conquesto livello di intensità. Se c’era un aspetto del gioco con ilquale Kobe poteva ovviare alla sua scarsa precisione al tiro emettere la sua mattonella nella vittoria, quello era sicuramen-te legato al controllo dei rimbalzi, come già detto la “conditiosine qua non” di queste Finals, e Kobe ha risposto alla grandesu questo aspetto, portando in dote ben 15 rimbalzi, dei qualisvariati in possessi cruciali dell’incontro quando i Lakershanno iniziato a tirare fuori le unghie. E’ paradossale cheanche disputando una pessima partita in attacco (a suo bene-ficio esclusivamente l’essere andato ben 15 volte in lunetta)sia riuscito nonostante tutto a salvare una prestazione altri-menti irritante, diventando un Fattore nella propria metàcampo.E’ ingiusto ridurre la sua serie al misero 6-24, visto che è statoveramente l’unico Laker a giocare al cento per cento dell’in-tensità per tutte le 7 partite credendoci dalla palla a due finoalla sirena finale.Bryant ha mostrato lampi abbaglianti di talento, giocatedifensive che giustificano la diplomatica inclusione nelmiglior quintetto difensivo della NBA, momenti di scarsa luci-dità e radicale egocentrismo, che fanno e faranno sempreparte del personaggio, ma che non tolgono assolutamentenulla al suo status, perché la storia la fanno i vincitori. Per ilsecondo anno consecutivo Kobe ha avuto ragione di tutti, coni suoi modi, con dei compagni complessivamente eccezionali,con la sua disprezzabile arroganza tecnica e con il suo fulmi-nante, abbagliante e indelebile nella memoria, talento.Sconfiggere i Celtics, ma soprattutto questi Celtics, non puònon spianargli la strada verso l’immortalità: una strada alter-nativa, sicuramente diversa da quella percorsa dai vari MagicJohnson, Michael Jordan, Larry Bird, Bill Russell & soci, mapur sempre con capolinea nell’Eden di questo sport. Battere lasquadra che nel 1969, nella stessa e identica situazione violò,sul campo e nell’animo, per molti anni, una corazzataLosangelina capeggiata da Jerry West, Wilt Chamberlain edElgin Baylor, rappresenta una grandissima liberazione per ifan Californiani, un tabù dello sport americano abbattuto, iLakers che soffrono la cattiveria di Boston, ma che finalmentehanno imposto maggiormentein queste finali. E la squadrache ha vendicato gli scherni passati sui coriandoli inutilizzatidel ’69, ha un leader prima mentale che tecnico, ha un capita-no, un simbolo, un fuoriclasse controverso, enigmatico, sco-modo, antipatico a molti, amato da altri come nessuno, supe-riore tecnicamente a qualsiasi altro giocatore attualmentenella lega, irritante per la sua volontà di autoaffermazionesimil-Nazista\Nietzchiana, di nome Kobe Bryant, che ha com-piuto un’ impresa storica, per significati anteriori e contenutiattuali. Che piaccia o meno, Kobe è entrato nella leggenda.Dalla porta di ingresso principale. Diamogliene atto.Congratulations champ.

Page 55: Stars 'N' Stripes Finals Edition

55555555SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Questo piccolo aneddoto racconta molto di quantoe soprattutto di come viva il basket mr 5 titoli,come esso sia ossigeno per i suoi polmoni, comesia il pane di cui si nutre quotidianamente. Kobenon può avere paura di un pallone da basket, diprendersi un tiro scomodo e forzato. Kobe non hapaura di poter sbagliare, è convinto di poter sem-pre e comunque estrarre il coniglio dal cilindro,vede il pallone sempre e comunque come un amicoe mai come una bomba ad orologeria da recapitarea qualche compagno (cosa che ad esmpio ha tradi-to LeBron James in gara 5 delle semifinali diConferente contro Boston): il brutto di Kobe è chefa di tutto per essere protagonista, il bello è che ci èriuscito quasi sempre in un modo o nell’altro, vuoicon i canestri irreali segnati ai Phoenix Suns nellefinali della WC, vuoi per i 15 rimbalzi potrtati giù il17 giugno nella partita della redenzione Lakers. Seil conforto dei risultati lo scagiona da qualsiasiprocesso, il merito delle imprese sta proprio nell’at-teggiamento che ha il figlio di Jelly Bean, che lo haincontestabilmente catapultato nell’Olimpo dellaNBA.Giocare a fare il confronto con Jordan, Johnson,West e company non porta a nulla se non a diatribeassolutamente soggettivistiche e di relativa fertilità,viste le differenti situazioni tecniche, i periodidiversi, il gioco diverso, le regole diverse e l’atleti-smo diverso che si è visto progressivamente in que-sti 6 decenni di NBA. Ciò che conta è che il viaggio del numero 24 in cor-sia preferenziale, intrapreso lo scorso anno e porta-to avanti abnormemente con queste ultime Finals,continua ancora: Michael ha detronizzato chiun-que gli capitasse a tiro fino alla veneranda età di 36anni, Kobe ha ancora 31 anni (32 il 23 Agosto) etempo a sufficienza per consolidare la propria figu-ra leggendaria, già ben avviata e solida di suo. Ilresto, dunque, è ulteriore storia da scrivere.Quando la sua carrierà finirà tireremo un sospirodi sollievo, cercheremo di eseguire un’analisi globa-le a mente fredda, e probabilmente in molti ci pen-tiremo di non esserci goduti fino in fondo un uomocontroverso e talentuoso come forse mai nessunonella storia. Almeno come personaggio e la sciadouble face che il suo nome si trascina dietro,unico e irripetibile. Nel bene e nel male.Semplicemente, ladies and gentleman: KobeBryant.

IIll ccoonnffrroonnttoo ccoonn ttuuttttee llee aallttrree lleeggggeennddee

ddeell ppaassssaattoo rreecceennttee ee nnoonn......

LA CURIOSITA’

Page 56: Stars 'N' Stripes Finals Edition

DDDDaaaallll lllleeee ssss tttteeee llll lllleeee aaaa llll lllleeee ssss ttttaaaa llll lllleeee ::

RAY ALLENFonte foto: http://ladiesdotdotdot.files.wordpress.com

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS55556666

Page 57: Stars 'N' Stripes Finals Edition

Cinque minuti sul cronometro del primo quarto, Boston inattacco e solito movimento, anzi solita corsa sui blocchi delnumero 20, al secolo Walter Ray Allen, uscita con la solitaclasse nelle movenze e tiro dalla lunga distanza a bersagliocon la solita musicalità di un pianista che accarezza il pia-noforte. Tutto normale o quasi, visto che con quella manda-ta a bersaglio il conto ed i numeri di He got Game eranocomplessivamente fermi sull’1/3 comprensivo dello 0/2 digara1. Ed invece no. Da quel momento in poi è un vero eproprio show personale. Due nel primo quarto, 5 di fila nelsecondo quarto e 7/7 dalla linea dei tre punti che segna pra-ticamente la storia. Una storia che alla fine è stata in uncerto senso sporcata dall’8/11 finale, quello con il quale l’exSonics e Bucks ha concluso la sua personale gara2 traghet-tando insieme a Rondo la serie verso Boston sull’uno pari. «Era tutta una questione di ritmo. Ero stato troppo in pan-china in gara1 per poter giocare e prendere dei tiri impor-tanti. Ero arrabbiato e volevo dimostrare il mio valore edaiutare la squadra». Un ritmo stile samba quello che ha bal-lato per tutto il match, quello con il quale ha eliminato dailibri dei record da questo punto di vista (triple segnate con-secutivamente in una gara di finale) Kenny Smith e ScottiePippen. Nemmeno Michael Jordan era andato più in la dalfare 6/6 nel 1992 nella finale contro i Trailblazers conRobinson e Drexler a guardare le spalle alzate del 23 inmaglia Chicago. Un ritmo che aveva fatto sobbalzare squa-dra e tutti gli addetti ai lavori dalle sedie in vista del ritorno,o meglio dello spostamento, a casa della serie finale iniziatacon i fuochi d’artificio. Già perché sequella appena enuncia-ta è la performance sul campo dei tuoi avversari e su di unlegno e con dei canestri che hai praticamente incontratosolo ed esclusivamente durante le poche ore di riscaldamen-to (dal momento che i Celtics hanno preferito scegliere ilcampo dei Clippers come quello di allenamento durante laloro permanenza in California) che lo stesso giocatore suolefare prima dell’inizio della partita, ci si poteva solo immagi-nare quello che poteva succedere con canestri visti e rivistidurante le ultime tre stagioni. Magari qualcuno aveva anchepensato che ripetere una prestazione del genere nelle trepartite centrali al TDBankNorth Garden di Boston sarebbestato facile quasi quanto rubare un gelato ad un bambino,facile come andare in bici con le rotelle, ed invece. Ed inve-ce il bimbo a cui rubare il gelato in questione è stato pro-

DDaall llee ss ttee ll llee aa ll llee ss ttaa ll lleeee ::::

‘‘‘‘ HHHHeeee GGGGoooottttGGGGaaaammmmeeee ’’’’

didi

DDOMENICOOMENICO PPEZZELLAEZZELLA

55557777SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Page 58: Stars 'N' Stripes Finals Edition

prio Ray Allen. Una sorta di de profundis la sua serie finalea partire dal terzo episodio. Una sorta di calvario per coluiche fu scelto direttamente da Spike Lee per interpretare loJesus Shuttleworth dello schermo in He Got Game, nomi-gnolo tra l’altro che gli è rimasto appiccicato addosso pertutta la carriera. Giorno dopo giorno, allenamento dopoallenamento, riscaldamento dopo riscaldamento quello cheper intenderci lo stesso Allen suole fare prima del matchscandagliando da cima a fondo la linea da tre punti per tro-vare quel feeling necessario per essere buoni amici durantei 48 minuti di gioco. Un feeling che quella stessa linea gli haconcesso garbatamente per tutta la stagione e che invece gliha barbaramente negato dalla gara3 del ritorno al Gardenfino a quella gara7 che ha segnato la storia in tutti i sensiper le Finali Nba. Un fucile caricato a salve. Una pistola dicarnevale che spara bandierine ed una mano che definireglaciale o stile tocco di legno è un vero e proprio eufemi-smo. Zero il conto delle triple segnate su sedici tentativi. Inun solo match? Assolutamente no. Lo 0/16 è quello che RayAllen ha racimolato nelle tre partite a casa sua, nella perso-nale contesa con i ferri di cui conosce a memoria anche ilpiù piccolo rimbalzo. Ferri che non ne hanno voluto sapereda nessuna parte del campo, da nessuna posizione, masoprattutto in qualsiasi modo sono arrivate: libero sugli sca-richi, correndo sui blocchi o in transizione con l’arresto etiro. Altro che la vasca da bagno vista in gara2, a partire daquella immediatamente successiva, attaccato al ‘glass’ diBoston c’era un anello da fidanzamento per signorine con

manine piccole e affusolate. Errori a profusione industrialefronte a canestro, errori a profusione industriale dai duemezzi angoli (questi ultimi tre sono le posizioni pratica-mente più prolifiche di Ray Allen e nelle quali ha martellatole retine di mezza Nba chiudendo la stagione regolare con44/109 e 40% abbondante nel mezzo angolo sinistro, 46/118e 39% dall’altra parte del campo e 35/49 con i piedi perpen-dicolari al tabellone). Nemmeno ‘in the corner’ l ’exMilwaukee trova pace, ma volente o nolente Boston primapareggia e poi addirittura piazza la zampata vincente ingara5 prima che il tutto si ritrasferisse ai piedi della collinadi Hollywood. Con di nuovo il gialloviola come sfondo dellaserie, ci si era quanto meno affidati anche alla cabala e alfatto che proprio allo Staples nemmeno qualche settimanaprima si era ‘consumata’ la prestazione che aveva fatto diAllen il più grande tiratore di sempre, prima di divenire,nella stessa serie, il peggior tiratore di sempre. Le cose,però, non sono certo cambiate in gara sei e sette di cui tuttiormai conoscono il risultato finale. Due match e questavolta almeno l’onta di chiudere a quota zero in cinque parti-te in fila è stata scongiurata. Sono quattro i tentativi man-dati a bersaglio, due per match (1/1 faccia a canestro e 3/5dal preferito mezzo angolo sinistro ndr) a fronte di dodicitentativi di cui i sette negli ultimi 48’ della stagione e chepotevano cambiare davvero il volto di una stagione e nonsolo per He Got Game. Alla fine il conto dice 12/41 ed unodei più rari casi di smarrimento di se stessi mai visti in unaFinali Nba. Ed in mezzo? In mezzo un giocatore che ha pro-

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS55558888

Page 59: Stars 'N' Stripes Finals Edition

vato, però, a scrollarsi di dosso la zavorra aggirando l’osta-colo, giocando d’anticipo con penetrazioni e tiri dalla mediae medio-lunga distanza (i cosiddetti ‘long two’). Senza infa-mia e senza gloria il conto finale, anche perché inspiegabil-mente sono arrivati degli errori da far saltare dalla sediaquando vedevi la palla a spicchi ballare sul ferro ed uscireod addirittura non prenderlo proprio. Anche in questo casoil destino ha voluto un corso differente da quello a cui nor-malmente veniva assegnato ai quei tiri sia dalla lungadistanza che a quelli ravvicinata con testa di poco al disotto del ferro. Destino diverso, stile ‘sliding doors’ cheaveva operato già durante la stagione dal momento che se iSacramento Kings avessero aspettato anche qualche ora inpiù a questo punto non saremmo stati qui a parlare dellaprova stratosferica di gara2, di quelle pessime dei restanti 5episodi e forse nemmeno dell’ennesima finale tra i rivali disempre di Lakers e Celtics. Già perché prima della decisionedi Doc Rivers di cambiare faccia ai suoi Celtics a modo suo,ovvero quello di diminuire minutaggio, di far giocare tutti econservare energie per giungere fino alla fine, la decisionesembrava essere quella di cambiare faccia spedendo lo stes-so Allen il cui contratto era ed è in scadenza, da qualchealtra parte. Ancora una volta ‘Sliding Doors’. NienteCalifornia, niente Kings, ma solo minuti in più in panchina,rendimento innalzato e prestazione assolutamente assurdain gara2 consegnata ormai ai posteri. Quello che poi è suc-cesso dal momento in cui He got Game ha messo piede sul

pullman che ha trasportato i Celtics fuori dallo Staples peraccompagnarli all’aeroporto per sobbarcarsi le classiche seiore di volo prima di tornare nel Massachusetts, lo sannosolo Allen e gli Dei del Basket. Quello che tutti sanno, inve-ce, compreso il giemme Ainge, è che ancora qualche giornopoi si dovrà parlare di contratto. Si dovrà parlare di rinno-vio di un giocatore che ormai ha la veneranda età di 34 anni(35 a breve termine ndr) e che poteva essere la chiave divolta per il 18esimo titolo dei Celtics. Possibilità di rinnovoche al momento ha una sola cosa di sicuro che non saràcerto su cifre simili a quelle dell’estensione contrattualeavuta ai tempi dei defunti Sonics e che nell’ultima stagionehanno portato ben 19 milioni di presidenti spirati nel pro-prio conto in banca. «Del mio futuro se ne parlerà a tempodebito, ma non vedo perché dovrei essere altrove. I vorreirestare qui a Boston e terminare la mia carriera ai Celtics econ questa magnifica organizzazione». Una dichiarazioned’amore bella e buona da parte di Ray Allen che nella pelli-cola che lo ha reso famoso anche nel mondo del cinema,sempre lo stesso He got Game, rifiutava soldi ‘sporchi’ pernon avere guai per andare nella Nba. Assodato che il monte salario dei Celtics non permetterà aBoston di viaggiare su cifre altissime, nel tentativo di punta-re anche altrove per svecchiare il roster, il volto di JesusShuttleworth riuscirà a fare lo stesso quando magari si pre-senterà qualche sirena verde come i dollari da qualche altraparte?

55559999SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Page 60: Stars 'N' Stripes Finals Edition

IIIIllll vvvveeeennnneeeerrrraaaabbbbiiiillee‘‘‘‘MMMMaaaaeeeessssttttrrrroo’’

DEREK FISHERFonte foto: http://upload.wikimedia.org

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS66660000

Page 61: Stars 'N' Stripes Finals Edition

He did it again. Non si tratta dell’ennesimo tape sui canestri allo scadere diMichael Jordan, ma semplicemente di ciò che hanno provato e pensato un po’tutti quando anche in questa stagione, anche in queste finali, il sempreverdeDerek Fisher ha salvato i Lakers da situazioni piuttosto scomode: nellamemoria di tutti due eventi in particolare: in primis il quarto periodo dispu-tato da Da Fish in quel di gara 3 contro Boston, con il canestro della staffa intransizione, con tre uomini addosso e con il libero aggiuntivo realizzato, oancora, soprattutto, il vitale tiro da tre dell’84 pari scoccato nel quarto perio-do della storica gara7 appena conclusasi, che ha sancito ufficialmente il ritor-no dei Lakers sui Celtics, che da quel momento in poi hanno perso definitiva-mente il contatto con i gialloviola e la loro maggiore intensità. Oltre a questiinimitabili momenti di gloria, da non dimenticare la principesca difesa che ilnumero due gialloviola ha opposto contro Ray Allen, rincorso alla perfezionee fino allo sfinimento fisico-emotivo sui blocchi: quanto abbia inciso tale dife-sa lo si legge dalle percentuali di He Got Game in queste Finals, un assurdo

DIDI

GGUGLIELMOUGLIELMO BBIFULCOIFULCO

IIll vveenneerraabbiiii lllleeee‘‘MMaaeessttrrrroooo’’’’

66661111SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Page 62: Stars 'N' Stripes Finals Edition

LE STATISTICHE DI DEREK FISHER

...COSI NEI PLAYOFF...

36%. Sono numeri che potrebbero lasciare il tempo chetrovano, ma che comunque esprimono un dato di fattoreale; Fisher al contrario di quello che si pensava si èsacrificato al di là delle proprie capacità atletiche, con-sentendo a Kobe Bryant di allentare lievemente il proprioritmo difensivo lasciandogli il molto meno pericolosoRajon Rondo(.. a difesa schierata, ovviamente) per esserepiù fresco e lucido in fase offensiva. A tutto questo vaaggiunta la paura relativa a un brutto movimentodel suoginocchio in gara6 che lo ha costretto a rientrare prema-turamente negli spogliatoi incutendo il terrore di un even-tuale infortunio pre gara7 come qualche minuto primaera occorso a Kendrick Perkins. Per l’ennesima volta Fishci ha regalato sprazzi di autentica magia da finali NBA.Cosa che in pochi ritnevano scontata.Analogamente anche nelle altre serie di playoff disputateprima di affrontare Boston, Fisher è riuscito a sconfessa-re tutte le critiche ricevute durante la regular season peressere oramai inadeguato a sostenere i ritmi atleticiodierni: nell’ordine ha affrontato clienti come RussellWestbrook, Deron Williams e Steve Nash, tre dei più rapi-di giocatori attuali della lega, e in nessuno dei casi ha sof-

ferto in maniera spropositata, tranne forse che nelleprime apparizioni in trasferta in quel di Oklahoma Citycontro Westbrook, mentre per il resto è quasi sempre riu-scito a sopperire alla propria mancanza di velocità, conl’elevatissimo IQ cestistico, che gli ha consentito spasmo-dicamente di prevedere le mosse degli avversari, trovare ilposizionamento adatto in area e prendere il fallo in attac-co, oppure ancora di difendere il pick &roll andando lie-vemente a destabilizzare il ginocchio del lungo bloccante,inducendogli un movimento innaturale del corpo che hagenerato sistematicamente fallo e recupero del possesso.Assoluta maestria (soprannome non scelto a caso, ofcourse), null’altro da dire. Siamo a livelli di basket ultra-terreni per quoziente intellettivo.La carriera del “venerabile maestro” è in linea di massimapiena di eroici canestri, e serie memorabili di finale.Entrato nella NBA nel 1996, stessa annata della scelta diKobe e dell’acquisizione di Shaquille O’Neal , con il venti-quattresimo pick, Fisher ha vissuto le prime 4 annatedella propria militanza NBA in basso profilo, oscuratoprima dall’estro mancino del talentuoso e irrequieto NickVan Exel, poi dalla versatilità di Ron Harper, fido scudie-

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS66662222

Page 63: Stars 'N' Stripes Finals Edition

ro di Phil Jackson nei Bulls pluridecorati di qualche annoprima: 4 anni trascorsi a cercare di evolvere il propriogioco, di aggiungere alla propria solidità ed educazioneoffensiva un qualcosa che potesse renderlo indispensabileper la causa. In maniera silenziosa, come sempre è statoin questi 14 anni, umile e metodica, Fisher ha trovato lapropria identità di campione nei playoff del 2001, dopoaver patito un infortunio che ne aveva abbondantementecompromesso la regular season (quell’anno solo ventiincontri disputati) e ritornando in gioco in primavera conincredibili miglioramenti nel tiro da tre punti, già ben svi-luppato di suo, consentì ai ritrovati Lakers del capricciosoBryant e del dominante O’Neal di giocare la miglior postseason mai disputata da una squadra NBA nella storia(bilancio finale di 15-1) mettendo a referto 13.8 punti con3.8 rimbalzi e 3 assists a gara, mettendo un impressionan-te 52% dalla linea dei tre punti. Identità di fuoriclasse dicevamo, che ha trovato confermaanche negli anni seguenti, nei quali Fisher ha sempremostrato grandissima freddezza, precisione e maturità abeneficio di una squadra che anche per merito suo (maanche e soprattutto di O’Neal, Bryant e Horry) ha vinto ditutto dal 2000 al 2002. Ciò che ha spedito direttamenedalla porta principale Fisher nella storia dei Lakers èstato, invece, il celeberrimo tiro con 0.4 secondi dallasirena nella serie di semifinale della Western Conferencedisputata contro i San Antonio Spurs in gara5, dopo unamagnifica sequenza finale, con Kobe che porta avanti iLakers a 11 secondi dal termine, Duncan che compie ilsorpasso a 2 dalla fine, e il venerabile maestro che da untimeout con 0.4 secondi rimasti, sfrutta il raddoppio degliSpurs su Kobe facendosi consegnare in taglio al gomitoda Gary Payton un pallone scaraventato per aria e mira-colosamente finito dentro il canestro a sancire un fonda-mentale 3-2 Lakers.Da quel momento un boom di vendite di magliette recantila scritta 0.4. Probabilmente a San Antonio ancora nonhanno digerito la delusione.

Dopo l’esperienza ai Golden State Warriors e agli UtahJazz, il ritorno ai Lakers e alle finali nel 2008 (dopo unagrandissima serie difensiva disputata su Tony Parker con-tro gli Spurs) e i trionfi delle ultime due stagioni, mar-chiate a fuoco in entrambi con canestri risolutivi ingara4 contro gli Orlando Magic e in gara3 contro i BostonCeltics, come abbiamo già detto precedentemente. Al di là del campione e del fuoriclasse, molto altro da diresu Derek Fisher: innanzitutto un gentiluomo d’altri tempi,una persona sempre disposta a porgere l’altra guanciaanche verso chi aveva mostrato di non meritarlo, vedi ilKobe Bryant del primo 3peat, con il quale soltanto lui el’attuale assistant coach Brian Shaw avevano contatti erispetto. Ed è soprattutto il rispetto ciò che incute la figu-ra dell’ex Arkansas in qualunque essere umano cheapprezzi il gioco del basket: lo stesso Bryant, leader desi-gnato degli attuali Lakers, ne esalta il carisma, dicendo: “(Derek) può dirmi quello che vuole, lui è il vero leaderdella squadra, è una vita che continua a mettere tiri dellavittoria e a non mollare mai. Ho un rispetto per lui enor-me, veramente accetto di tutto da lui”. Aggiungere altrosarebbe superfluo.” Sulla stessa lunghezza d’onda, e cimancherebbe, anche i suoi restanti compagni e lo stessocoach Jackson, che tanto ha fatto pur di riaverlo con sé.Presidente della NBA Players Association, la sua immagi-ne ha commosso l’intera America, quando nel 2007 fu dia-gnosticato alla sua figlia piccola una forma rara di tumo-re, il retinoblastoma , che lo costrinse ad abbandonare iUtah Jazz (con la tifoseria che non potè fare a meno diinnamorarsi di lui) per riprendere casa a LA, dove avreb-be avuto cure garantite maggiori per la piccola sfortuna-ta. Derek è riuscito a vincere tutte queste sfide nell’arcodella propria vita. Con la testa perennemente alta, con l’umiltà dei vincenti ela diligenza di una persona lungimirante è riuscito finoraa vincere tutte le battaglie sostenute in campo e fuori: unuomo prima che un giocatore da prendere ad esempio. Iltutto riassunto in due parole: Venerabile Maestro.

Fonte foto: http://blog.oregonlive.comFonte foto: http://cdn0.sbnation.comFonte foto: http://blogs.bet.com

66663333SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Page 64: Stars 'N' Stripes Finals Edition

RAJON RONDO

Il futuro dei Celtics?Già essere considerato come una sorta di via di mezzotra Brevin Knight e Jacque Vaughn, non è mai statauna cosa che ha giovato più di tanto al momento didecidere di venire fuori dall’università di Kentucky eprendere la strada verso i Pro. Una giochino che vieneeffettuato dagli scouting report nei periodi antecedential Draft paragonando il giocatore in questione a qual-cuno di già visto all’interno dei parquet della National

Basketball Association per caratteristiche fisiche e tec-niche. Insomma una sorta bivio tra ‘Best Case andWorst case’ la cui risposta, o scelta può arrivare soloed esclusivamente da quello che lo stesso giocatore fain mezzo ad un campo successivamente. Non è dettonemmeno che la carriera ed il campo diano per forzadi cosa una risposta precisa e corretta e che magari iltutto possa restare nel mezzo come in una sorta di

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS66664444

Page 65: Stars 'N' Stripes Finals Edition

DIDI

DDOMENICOOMENICO PPEZZELLAEZZELLA

Il futuro dei Celtics?‘Limbo’ dando luogo quindi ad una terza figura. Moltoprobabile, infatti, che il soggetto in questione, RajonRondo, possa proprio appartenere a questa categoriaovvero essere un soggetto a parte senza nessun tipo diparagone o di confronto ed essere egli stesso una sortadi metro di giudizio o di confronto. Alla fine cosi èstato, ma facendo un passo indietro, un flash back agliantipodi della carriera del prodotto di Oak Hill

Accademy prima e Kentucky poi, i tanti punti didomanda che aleggiavano sul suo conto lo hanno por-tato fino a quella numero 21, sino a quella decisioneda parte dei Celtics, tramite scelte altrui, di portarsi acasa, indietro nel Draft, uno dei giocatori più contro-versi degli ultimi anni. Alla fine però il tempo gli hadato ragione: nè l’uno nè l’altro, ne il nuovo BrevinKnight nè una sorta di clone di Jacque Vaughn e tuttograzie a quello che lo stesso Rondo ha messo in campoe dimostrato di poter fare. Ma quando entri con un’eti-chetta, quando questa etichetta te la porti dietro neiprimi passi della tua carriera Nba è difficile scrollarte-la di dosso anche se poi i numeri le giocate, ma soprat-tutto i risultati ti danno ragione. Nel 2008 il suo nomeè stato quello al fianco del Big Three nella vittoria del17esimo titolo dei Celtics. Il suo nome è stato quellomesso in cabina di regia come point man titolare e afare da direttore di un’orchestra che in alcune occasio-ni gli ha concesso anche la possibilità di fare qualchepiccolo assolo. Eppure ancora una volta nonostantetutto questo, nonostante una dimostrazione di respon-sabilità ed una dimostrazione di maturità non tirando-si mai indietro di fronte alle avversità cosi come èaccaduto nella scorsa stagione (quando ce ne era biso-gno senza The Big Ticket) il prodotto di KentuckyUniversity è stato delineato e designato come quellache viene generalmente indicata al di là dell’oceanocome l’incognita, come il fattore imprevedibile e insi-curo di una macchina specie dopo quella che fu lasconfitta per mano dei Magic nella scorsa stagione. Unfattore ‘X’ che è stato più e più volte messo sul piattodella bilancia quando a stagione iniziata, il suo era l’u-nico nome non ancora finito sul definitivo libro pagadei Celtics dopo lo scadere degli anni garantiti per irookie scelti al primo giro del Draft del 2006, lo stessoche per intenderci ha reso l’Italia il primo paese non astelle e strisce ad avere la chiamata numero uno. Allafine però vuoi o non vuoi quel rinnovo è arrivato. Unrinnovo che ha fruttato nelle sue tasche ben 55 milionidi dollari per i prossimi 5 anni. Un rinnovo arrivatodopo una prima parte di stagione servita principal-mente come un banco di prova prima di prenderequalsiasi tipo di decisione che obbligasse e che obbli-gherà attualmente il team del Massachusetts nel lungoperiodo. Eppure ancora una volta niente è andatoliscio come l’olio, anzi. Cinque anni e un bel gruzzolet-to di presidenti spirati che avevano fatto storcere ilnaso a qualcuno per punti che non ritenevano ancorasoddisfacenti all’interno del gioco del numero 9 bian-coverde. Non nella gestione della palla, gestione deigiochi, nei passaggi all’interno degli schemi di Riversper innescare la bomba principale dei Celtics, il BigThree o il nuovo Fab Four (dipende dal punto di vistandr), ma nella pericolosità che lo stesso giocatore puòmettere in campo quando si trattava di affrontare unaserie di playoff o quanto meno quando si trattava difare la differenza quando le stelle sono o spente o benmarcate. Ed il tutto non passava nemmeno da una spe-cie di incoscienza che lo stesso Rondo ha come dote dinatura quando decide di rompere gli indugi, schemi equant’altro buttandosi dentro con il pallone e arrivan-

66665555SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Page 66: Stars 'N' Stripes Finals Edition

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS66666666

do fino al ferro con diversi mezzi (famosa ormai lariproduzione della finta in entrata che tempi addietroresero celebre un grande di questo gioco tale JerryWest con il pallone allontanato dal corpo e dal difen-sore con una mano per poi finire con la stessa inestensione) e una percentuale di realizzazione nonindifferente quando si tratta di arrivare al canestro econcludere con numeri da circo o ad alto coefficientedi realizzazione. E quindi quale i l problema?Pericolosità dalla lunga distanza che veniva quantomeno ritenuta una sorta di punto debole per una squa-dra che aveva bisogno di punti da quella parte delcampo per punire raddoppi o aree riempite per evitareche i vari Pierce o Garnett arrivassero sino all’anello.Cinque metri. Questo il raggio limitato in cui Rondoveniva e forse viene ancora tutt’oggi considerato peri-coloso con il jumper, palleggio arresto e tiro o magariconcludendo dopo uno scarico di un compagno. Al difuori dei 17 feet, tanto per dirla all’americana, la peri-colosità scema notevolmente fino ad arrivare ad essereuna sorta di forzatura come dimostrano i soli 15 tirirealizzati su 48 tentativi in una intera stagione, quellapassata. Ed allora l’interrogativo era: ma può bastareper continuare la sua carriera ad altissimo livello? Puòbastare per non essere più considerato l’anello deboledei Celtics nonostante l’ultimo indossato da Celtics èstato in parte anche merito suo? Assolutamente si.Questo è stato il responso di questa stagione, questo ilresponso dei playoff, questo il responso di una serieFinale che vuoi o non vuoi l’ha visto ancora una voltaprotagonista nel bene e nel male. Prendere o lasciare.O lo si ama o lo si odio. Non c’è via di mezzo, perchélui è un giocatore che non ha vie di mezzo, un giocato-re per il quale, forse, non è stato ancora coniata unaspecie di classificazione. Ridurlo a quella semplice diplaymaker sarebbe se non riduttivo, un qualcosa che ciandrebbe davvero molto vicino. «E’ il nostro quarter-back, un giocatore davvero speciale e con pochi egua-li». Queste le parole dei compagni di squadra. Un giocatore che è stato capace di convincere gliaddetti ai lavori di una Nba intera ad inserirlo nellalista dei migliori difensori della Lega, per lui che sullapalla non è certo un mastino od il Ron Artest dellasituazione. Ma ancora una volta prendere o lasciare. Inumeri nelle palle recuperate, gli danno ragione. Lacapacità di strapparti il pallone dalle mani con la suadiabolica idea di farti passare per poi rubartela da die-tro grazie alle lunghe leve che si ritrova attaccate allespalle. Ma ancor di più un giocatore che è stato capacedi entrare direttamente nell’elite della Lega di soppiat-to, senza farsene accorgere e con sempre qualcuno chealle spalle mugugnava. Ottantuno partite da titolare epunto fermo nel quintetto di Doc Rivers (altro datoche rientrerebbe di diritto nelle stranezze della vitavisto il non rapporto idilliaco che c’è tra i due). Unpunto dal quale il coach dei Celtics nelle sue girandoledi cambi, anche in quelli post decisione di diminuire ilminutaggio di tutti, non ha mai saputo sottrarsi (dai1179 minuti giocati insieme a quello che prima delleFinals è stato definito come lo starting five mai battu-to in una serie di playoff quando erano in campo tuttiassieme ovvero in compagnia di Allen, Pierce, Garnette Perkins, fino ad arrivare ai 17 giri di lancette condi-visi con Daniels, Pierce, Davis e Wallace ndr).Ottantuno partite, 48 vittorie, 23 sconfitte, 40 doppie-

Page 67: Stars 'N' Stripes Finals Edition

66667777SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

doppie e due volte con il suo nome iscritto nell’ambitodella cosiddetta ‘triple double’. La stessa tripla doppia(19 punti, 12 rimbalzi e 10 assist) che ha letteralmentescioccato il mondo in gara2 contro i Lakers o quellache ha scioccato antecedentemente i ClevelandCavaliers e Lebron James nella gara2 delle semifinalidi Conference (18 rimbalzi, 13 assist e 29 punti) e cheha consegnato alla Nba avvenire un giocatore differen-te dallo stereotipo di point guard. Un giocatore chepassa, prende rimbalzi e tira. Già tira. Perchè rispettoa quanto si diceva in precedenza, quella terminata conlo ‘sweet sixteen’ dei Lakers è stata la stagione in cuiRondo ha dimostrato di prendersi con continuità e concontinuità disarmante anche segnarlo, quel tiro dai 4-5metri che sistematicamente gli ha concesso KobeBryant. Lo stesso tiro che ha ribaltato come un calzinole serie precedenti mettendo a sedere i vari antagonistida quelli della Florida ovvero Nelson, Williams,Arroyo, Chalmers e compagnia cantante, fino ad arri-vare a quelli forse più quotati del team dell’Ohio deiCleveland Cavaliers al secolo Mo Williams e DelonteWest (la sua serie migliore quella in cui ha concluso

con 20 punti abbondanti di media, 11,8 assist con ilpicco dei 19 in gara 2 alla Quiken Loans Arena diCleveland e 6,3 rimbalzi). Tiro che è arrivato a qualchesecondo dall’essere l’arma che avrebbe regalato il18esimo stendardo da appendere al tetto del Garden inquel di Boston con la tripla del -2, prima dei liberi diVujacic che hanno lanciato i titoli di coda sul 16esimoda issare allo Staples nel prossimo fine ottobre. Maancora una volta non c’è pace. Ancora una volta mugu-gni, piccoli a dire il vero, vista la cavalcata dei Celticsfino lla gara7 di Finale ma qualcuno c’è. C’è, in vistaprima di tutto del futuro. Un futuro che con ogni probabilità non vedrà più DocRivers, non vedrà più Ray Allen, nonostante le dichia-razioni d’amore di He Got Game, e che dovrà ripartiredall’accoppiata Garnett-Pierce, vecchia ma pur sempredi qualità, e da colui che non ha ancora trovato unacollocazione, una consacrazione definitiva, come setutto quello che ha fatto in questa stagione ed in questiplayoff non bastasse per fungere da carta di identitànecessaria e valida per essere la nuova e futura pietramiliare dei Boston Celtics.

LE STATISTICHE DI RAJON RONDO

...COSI IN STAGIONE REGOLARE...

L’investitura di coach Doc Rivers: «Date la palla

a Rondo e corriamo»«Abbiamo bisogno di correre. Difendiamo,prendiamo il rimbalzo e poi date la palla aRondo e correte». Le parole di Rivers duranteun timeo out delle FinalsAnche il rapporto è quello che è, anzi quelloche è sempre stato, la professionalità e lavoglia di vincere, oltre che quella di leggere lepartite in maniera pressoché perfetta, nonpoteva certo distogliere il timoniere dei Celticsad una scelta diversa. Era chiaro e cristallinocome le acque delle Bahamas, che con Rondoin cabina di regia stile Michael Shumacher deitempi d’oro, a schiacciare il piede sull’accele-ratore, Boston era tutt’altra squadra. Forse non ci si aspettava un’investitura cosidiretta, ma quando c’è in gioco l’anello tutto èlecito, anche puntare su chi non è da semprestato il tuo stereotipo di giocatore preferito.

Page 68: Stars 'N' Stripes Finals Edition

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS66668888

VVss

LA SFIDA NELLA SFIDA

PPiieerrcceeAArrtteesstt

Paul Pierce vs Ron Artest. Un duello cheha fatto scintille. “The Captain and theTruth” contro “The True Warrior”. Adunirli qualcosa nei loro nickname. La“verità” per Paul Pierce, “il vero” (guer-riero) per Ron Artest. Soprannomi pergente autentica, per soldati in missione.Pierce è un losangelino (Inglewood) dinascita, trapiantato a difesa della fedebianco-verde. Artest from Queensbridge(New York) è il guerriero che ha trovatola pace interiore a Los Angeles, sotto laguida di coach Zen, al secolo PhilJackson. I numeri. Paul Pierce ha chiuso la seriefinale con 18.0 punti, 5.3 rimbalzi, 3.3assist in 39.8 di utilizzo media. Double Pha tirato con il 43% dal campo (40% datre), 86% ai liberi. Ron Artest ha viaggiato a 10.6 punti, 4.6rimbalzi, 1.6 assist in 35.9 minuti dimedia. Ron Ron ha tirato con il 36% dalcampo (34% da tre), 55% ai liberi.Guardando queste cifre è facile indovina-re chi ha vinto il duello. Le scelte. I numeri non dicono tutta laverità ma raramente mentono. Eppure ipunti, vanno pesati e non solo contati. IlCapitano dei Celtics aveva il compito daprimo violino di portare Boston al titolocome nel 2008. Artest per i Lakers era daconsiderarsi il terzo violino in attacco(dietro Kobe e Gasol), ma il primo indifesa. E la difesa di Artest su Pierce èstata al limite della perfezione. Una dife-sa fisica, intimidatoria come nello stileduro e puro del newyorkese. Ma ancheuna difesa tecnica. Artest è riuscito a nonfar entrare in ritmo Pierce, precludendo-gli ricezioni comode, soprattutto all’ini-zio dell’azione. Ha speculato un po’ sullepercentuali dalla lunga di Pierce, toglien-do al 34 la letale penetrazione in slowmo-tion, con giro dorsale annesso, che inquesti anni ha mietuto vittime su vittimenella Nba. Nelle rare occasioni in cuiPierce è riuscito a battere dal palleggio

Page 69: Stars 'N' Stripes Finals Edition

66669999SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

DIDI

VVINCENZOINCENZO DIDI GGUIDAUIDA

Artest, lo ha fatto sempre attaccando nei primi secondi dell’a-zione, attaccando dal gomito. Troppo spesso Pierce si è accon-tentato di jump shoot dalla media con passo d’arretramento, equasi mai è riuscito a prendere con autorità l’amata linea difondo, dove comunque ad attenderlo c’erano gli artigli diGasol, Bynum e/o Odom. I 18 di media sono arrivati con il 43%e un grosso volume di tiro. Pierce ci ha provato e non demeri-to, ma il vero “The Truth” è un’altra cosa e in queste Finals la“Verità” ha fatto capolino troppe poche volte per le ambizionidei Celtics. Giudizio. Il Guerriero ha trovato la strada della verità e l’hafatta propria. Ron Artest da Queensbridge batte Paul Pierce daInglewood. Per la difesa certo, e poi per quell’incredibile tiroda tre punti a ‘1 dalla fine (valso il +6) che ha frantumato isogni di Paul Pierce e della città di Boston.

Page 70: Stars 'N' Stripes Finals Edition

GLEN ‘DOC’ RIVERS

Celts: ‘Rivers flows in you’?Glenn Anthon “Doc” Rivers, nato nel 1961, ex coachdegli Orlando Magic e ex giocatore di Hawks, Clipperse Spurs. Coach dell' anno nel 2000, dopo una sorpren-dente stagione con gli allora derelitti Magic, campioneNBA nel 2008, al primo tentativo con una squadrarealmente da titolo. Oggi, dopo la sconfitta in un'epicagara 7 allo Staples Center, non potra' fumare quel siga-ro che si accese nel 2008, commemorando Red

Auerbach dopo aver sconfitto gli stessi Lakers in 6gare, in una finale dal volto completamente diverso daquesta. Adesso, al termine di una stagione comunqueda incorniciare, l'incertezza regna sovrana. Non sap-piamo che fine faranno questi Celtics, dove finira` lasua carriera il free agent Ray Allen (promesso sposodegli Heat di Dwane Wade) ne` se Kevin Garnett conti-nuerà' la sua avventura in biancoverde, ne` chi prende-

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS77770000

Page 71: Stars 'N' Stripes Finals Edition

DIDI

LLORENZOORENZO DEDE SSANTISANTIS

Celts: ‘Rivers flows in you’?ra` il posto del mago della difesa Thibodeau, futurohead coach in quel di Chicago. Quello che sappiamo e`che Rivers si e`reso protagonista di un'impresa assolu-ta, da pochi pronosticata, nell'anno della presuntaconsacrazione di LeBron James e dei Magic, pronti aripetere l'approdo alle finals centrato lo scorso anno.Ha letteralmente sovrastato Mike Brown e Stan VanGundy e ha giocato alla pari con un santone come Phil

Jackson, che oltretutto aveva una squadra moltopiu`completa della sua. Una storia di spogliatoio vuoleche Rivers, dopo un'inopinata sconfitta in stagioneregolare, abbia chiesto 100 dollari ad ognuno dei suoigiocatori, promettendo di restituirli solo se gli stessil'avessero riportato alle Finals. Certo e` che per ripe-tersi come Eastern Conference Champion “Doc” hamesso anche parecchio del suo e di certo non gli e`dispiaciuto restituire quei soldi. Se il primo turno con-tro Miami e Dwane Wade non ha rappresentato ungrosso scoglio, data la pochezza, escluso Flash, diquella squadra, a partire dalle semifinali di conferenceha sempre recitato la parte dell'underdog, partendooltretutto con il fattore campo a sfavore, dopo il quar-to posto in regular season con 50 vittorie a fronte di 32sconfitte. Se nelle difficolta` si vedono i grandi uomini,Rivers si e` dimostrato tale e contro i Cavs del prescel-to i suoi hanno giocato una serie praticamente perfet-ta, con Garnett in grande spolvero, tanto che nell'epi-logo di gara 6 Brown, disperato, lo ha fatto marcare daun appesantito Shaquille O'Neal con risultati osereidire alterni. Ma il suo capolavoro personale arriva con-tro i quotatissimi Orlando Magic, reduci da 8 vittorieconsecutive nei playoff dopo le serie farsa con Bobcatse Hawks. Rivers ha cavalcato un onnipotente RajonRondo, ma ha anche surclassato tecnicamente VanGundy, con una semplicissima mossa che ha gli hapermesso di inceppare l'attacco dei Magic, sembratofino ad allora una macchina perfetta: ha deciso dilasciare sempre e comunque Dwight Howard in singlecoverage contro Kendrick Perkins. Risultato? Howardha giocato probabilmente la sua miglior serie deiplayoff in carriera con 22 punti di media e 11 rimbalzi,ma sono completamente spariti dalla serie tutti i tira-tori di Orlando, protagonisti di uno show deprimente,tra Carter, Lewis e Matt Barnes, perchè non hannopotuto usufruire degli scarichi (leggi tiri aperti) deri-vati da un raddoppio in post basso. Vinte le prime 3gare in scioltezza i Celtics sono arrivati alle Finalsdopo 6 episodi di finale di conference, ma con pochepartite realmente sudate. Il copione non e`cambiato,Celtics dati sfavoriti da tutti, ma che riescono ad arri-vare sul 3-3 ad una storica gara 7 allo Staples Center,dopo aver trovato eroi diversi in ogni singola serata,come vuole lo spirito che Rivers ha inculcato allasquadra, consapevole di non disporre piu` della mac-china da guerra vista 2 annifa: giocare insieme per vincere insieme, dando spazioe credito a tutti. La tegola dell'infortunio a KendrickPerkins ha sicuramente inciso sul risultato, ma biso-gna dire che Rasheed Wallace, saggiamente propostoin quintetto base, ha risposto alla grande, cosi` cometutti i biancoverdi, che hanno dimostrato il famosocuore del campione di cui parlava Tomjanovich 3lustri orsono. Come detto in apertura, non sappiamo ildestino di questa squadra, sappiamo solo che il proget-to, partito tre anni fa con un training camp all'ombradel colosseo, ci ha regalato delle partite e delle emo-zioni fantastiche, merito in primis dall'uomo chiamatoGlenn, ma conosciuto da tutti col nome di Doc, eredi-tato da quel Dr J suo idolo di gioventu`.

77771111SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Page 72: Stars 'N' Stripes Finals Edition

77772222 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

‘‘‘‘ JJJJaaaacccckkkkssssoooonnnn ’’’’ ssss EEEE lllleeeevvvveeeennnn ’’’’DIDI

LLORENZOORENZO DEDE SSANTISANTISLA LEGGENDA

Chissa` se, dopo gara 1 di questa finale, dove i suoi Lakers si sonoimposti senza troppi patemi per 89-102 su Boston, Phil DouglasJackson , classe 1945, ex giocatore di Knicks e Nets ed ex allenato-re dei Bulls, non stesse gia` ridendo sotto i (compianti) baffi. Gia`,perche`se i numeri non sono noccioline, il mentore zen ha vinto 48,dicasi 48 serie di playoff (finali comprese) su altrettante giocatedopo aver portato a casa gara 1. L'incantesimo non si e` spezzatonemmeno stavolta, merito suo e di una squadra che obbiettivamen-te sulla carta non conosceva rivali. Partito Trevor Ariza, killer silen-zioso degli scorsi playoff, e` arrivato un caratterino niente male dinome Ron Artest, uno che non si e` mai fatto problemi a esternare isuoi (spesso bellicosi) pensieri. Ma con Phil e` diverso, Phil emanauna strana aurea da quelle imponenti spalle. Difficile ricordare unallenatore con piu`carisma di lui, raramente amato alla follia daisuoi giocatori, Jackson sa ottenere il rispetto di tutti, compresoArtest (cresciuto in zone non proprio raccomandabili dello stato diNew York) con un solo sguardo, che ti penetra fino in fondo e ti faabbassare la testa in segno di sottomissione. 11 titoli non sono uncaso, e arrivano da un sistema di gioco collaudato alla perfezione,quel Texas Triangle del grande Tex Winter, ma anche dalla filosofiazen, e dai principi di vita dei nativi americani. Uomo di pocheparole, quando pero` esce allo scoperto lascia il segno, come nellarecente conferenza stampa del dopo gara 6, quando ha apertamen-te criticato la politica dell'NBA di far giocare partite ogni due gior-ni. Gia` dal 1996 e` inserito tra I 10 migliori allenatori della lega, lasua carriera e` forse giunta al capolinea, o comunque ad uno stop,se non a un sorprendente cambio di panchina. Tanti gli interrogati-vi sul suo futuro, a partire da quel “contrattone” da 12 milioni didollari che la dirigenza non avrebbe intenzione di continuare agarantirgli. Da qui le ipotesi piu` disparate, dai Nets di Prokhorovagli ex Bulls (notizia peraltro smentita dallo stesso Jackson, tantoche a Chicago allenera` Thibodeau). Phil non si e`scomposto piu`di tanto, come suo solito e ha portato a termine il suo lavoro, vin-cendo, come al solito. Il viaggio verso il secondo anello consecutivodei Lakers, inizia dal 57-25 di stagione regolare, che garantisce ilterzo miglior record assoluto nella lega ma il primo posto ad Oveste, piu` tardi, il fondamentale fattore campo nella finale. In unaWestern conference in netto ribasso, I Lakers superano prima IThunder dello stupefacente Durant per 4-2, poi I bolliti Utah Jazzper 4-0, di fronte ad un altro santone del basket moderno, quelJerry Sloan che, insieme allo stesso Phil ha animato due delle piu`belle serie finali della storia nel 97 e nel 98. I Suns di Alvin Gentryhanno rappresentato sicuramente uno scogllio piu` impegnativo,con il loro pick & roll collaudato tra Nash e Stoudamire e una pan-china tra le piu` produttive dell'NBA. Alla fine la differenza lafaranno i centimetri dei Lakers, con un Pau Gasol mai dominantecome in questa stagione, un fortunato tip-in del gia` citato RonArtest sulla sirena di gara 5 e le precarie condizioni fisiche di SteveNash, ma anche la maggiore esperienza di Jackson rispetto al colle-ga, e una invidiabile tendenza a vincere le gare fondamentali al difuori delle mura amiche, proprio come nell'epilogo di gara 6. Poiarrivano le finali, poi arriva quella voglia di rivincita covata sin dalgiugno 2008, poi arrivano i Celtics e Jackson si trova davanti a unagrande sfida, l'ennesima della sua folgorante carriera. Il pericolonumero 1 si chiama Rajon Rondo, tanto che Phil lo fa marcare daKobe Bryant, limitandone in parte l'esplosivita`, mentre il veteranoFisher prende Ray Allen, mai un fattore nella serie se si escludegara 2. Si arriva in assoluta parita`(3-3) a una gara 7 di finale, par-tita che nemmeno Jackson ha mai giocato in vita sua. Come varipetendo coach Zen da anni: “ogni partita ha un momento dellaverita`” e in gara 7 quel momento e` stato probabilmente la tripladi Artest a meno di un minuto dalla fine. Dopo di che litri di cham-pagne hanno bagnato la camicia di Phil, per l'undicesima volta; orasi possono fare tutte le congetture e le chiacchere che si voglionoma “il lavoro e` stato portato a termine”. Ancora.

Page 73: Stars 'N' Stripes Finals Edition

77773333SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

L’Albo d’Oro della Nba1946/47 Philadelphia Warriors; 1946/47 Philadelphia Warriors; 1947/48 Baltimora Bullets; 1947/48 Baltimora Bullets; 1948/49 Minneapolis Lakers; 1948/49 Minneapolis Lakers; 1949/50 Minneapolis Lakers; 1949/50 Minneapolis Lakers; 1950/51 Rochester Royals;1950/51 Rochester Royals;1951/52 Minneapolis Lakers; 1951/52 Minneapolis Lakers; 1952/53 Minneapolis Lakers; 1952/53 Minneapolis Lakers; 1953/54 Minneapolis Lakers; 1953/54 Minneapolis Lakers; 1954/55 Syracuse Nationals; 1954/55 Syracuse Nationals; 1955/56 Philadelphia Warriors; 1955/56 Philadelphia Warriors; 1956/57 Boston Celtics; 1956/57 Boston Celtics; 1957/58 St. Louis Hawks; 1957/58 St. Louis Hawks; 1958/59 Boston Celtics; 1958/59 Boston Celtics; 1959/60 Boston Celtics; 1959/60 Boston Celtics; 1960/61 Boston Celtics; 1960/61 Boston Celtics; 1961/62 Boston Celtics;1961/62 Boston Celtics;1962/63 Boston Celtics;1962/63 Boston Celtics;1963/64 Boston Celtics; 1963/64 Boston Celtics; 1964/65 Boston Celtics;1964/65 Boston Celtics;1966/67 Philadelphia 76ers; 1966/67 Philadelphia 76ers; 1967/68 Boston Celtics;1967/68 Boston Celtics;1968/69 Boston Celtics; 1968/69 Boston Celtics; 1969/70 New York Knicks;1969/70 New York Knicks;1970/71 Milwaukee Bucks;1970/71 Milwaukee Bucks;1970/71 Milwaukee Bucks;1970/71 Milwaukee Bucks;1971/72 Los Angeles Lakers;1971/72 Los Angeles Lakers;1972/73 New York Knicks;1972/73 New York Knicks;1973/74 Boston Celtics;1973/74 Boston Celtics;1974/75 Golden State Warriors;1974/75 Golden State Warriors;1975/76 Boston Celtics; 1975/76 Boston Celtics; 1976/77 Portland Trail Blazers; 1976/77 Portland Trail Blazers; 1977/78 Washington Bullets; 1977/78 Washington Bullets;

1978/79 Seattle SuperSonics; 1978/79 Seattle SuperSonics; 1979/80 Los Angeles Lakers; 1979/80 Los Angeles Lakers; 1980/81 Boston Celtics; 1980/81 Boston Celtics; 1981/82 Los Angeles Lakers; 1981/82 Los Angeles Lakers; 1982/83 Philadelphia 76ers; 1982/83 Philadelphia 76ers; 1983/84 Boston Celtics; 1983/84 Boston Celtics; 1984/85 Los Angeles Lakers; 1984/85 Los Angeles Lakers; 1985/86 Boston Celtics; 1985/86 Boston Celtics; 1986/87 Los Angeles Lakers; 1986/87 Los Angeles Lakers; 1987/88 Los Angeles Lakers; 1987/88 Los Angeles Lakers; 1988/89 Detroit Pistons; 1988/89 Detroit Pistons; 1989/90 Detroit Pistons; 1989/90 Detroit Pistons; 1990/91 Chicago Bulls; 1990/91 Chicago Bulls; 1991/92 Chicago Bulls; 1991/92 Chicago Bulls; 1992/93 Chicago Bulls; 1992/93 Chicago Bulls; 1993/94 Houston Rockets; 1993/94 Houston Rockets; 1994/95 Houston Rockets; 1994/95 Houston Rockets; 1995/96 Chicago Bulls; 1995/96 Chicago Bulls; 1996/97 Chicago Bulls; 1996/97 Chicago Bulls; 1997/98 Chicago Bulls; 1997/98 Chicago Bulls; 1998/99 San Antonio Spurs; 1998/99 San Antonio Spurs; 1999/2000 Los Angeles Lakers; 1999/2000 Los Angeles Lakers; 2000/01 Los Angeles Lakers; 2000/01 Los Angeles Lakers; 2001/02 Los Angeles Lakers; 2001/02 Los Angeles Lakers; 2002/03 San Antonio Spurs; 2002/03 San Antonio Spurs; 2003/04 Detroit Pistons; 2003/04 Detroit Pistons; 2004/05 San Antonio Spurs; 2004/05 San Antonio Spurs; 2005/06 Miami Heat; 2005/06 Miami Heat; 2006/07 San Antonio Spurs; 2006/07 San Antonio Spurs; 2007/08 Boston Celtics; 2007/08 Boston Celtics; 2008/09 Los Angeles Lakers2008/09 Los Angeles Lakers2009/10 Los Angeles Lakers2009/10 Los Angeles Lakers

Page 74: Stars 'N' Stripes Finals Edition

LLLLAAAA LLLLaaaakkkkeeeerrrrssss wwiinn tthhee::LLLLaaaarrrrrrrryyyy OOOO’’’’BBBBrrrriiiieeeenn ‘‘RRuummbbllee’’

NBA PLAYOFF

77774444 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Page 75: Stars 'N' Stripes Finals Edition

77775555SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

LLAA LLaakkeerrssss wwwwiiiinnnn tttthhhheeee::::LLaarrrryy OO’’BBrriieeeennnn ‘‘‘‘RRRRuuuummmmbbbblllleeee’’’’

NBA PLAYOFF

Page 76: Stars 'N' Stripes Finals Edition

SStteepphheenn CCuurrrryyQuando si parla di unaguardia che gioca neiGolden State Warriors, el'allenatore è Don Nelson,probabilmente è comunepensare a un giocatore dut-tile, che abbia anche fisico,ma che sia soprattutto uncorri e tira alla StephenJackson, alla Azbuike ecosì via. Golden State sen-tiva la mancanza di un gio-catore leader dal play-making, giacchè MontaEllis non è nè Baron Davisnè D-Fish, ma il vecchioDon sa sempre come stu-pirci, e ha pescato dal suoarmadio un giovane nientemale, un po’ play, un po'guardia, un po' specialista,un giocatore a cui affidere-sti la tripla della vittoria:Stephen Curry. Giocatorepolivalente, dalla grandelettura, che porta la palla atesta alta, che riceve sugliscarichi e ha piedi moltoveloci ( e lo dimostra anchein difesa), il buon Stephenha subito nel corso dellacarriera parecchie critiche,per l’essere troppo piccolofisicamente, giacchè il suo1.91 su cui distribuisce 84kili lo mette spesso in diffi-coltà al cospetto di pariruolo più alti e grossi. Perquesto motivo era statoscartato all’ammissione alcollege, non gli eranobastati i record di puntistracciati nelle high schooldi Charlotte. Alla fine, purnon realizzando il sogno diemulare papà Dell di potergiocare a Virginia Tech, siaccontenta per Davidsondove è stella indiscussa efinisce sempre nei quintettimigliori delle annate 2008e 2009. Queste ottime pre-stazioni gli sono valse lachiamata di Golden State,che ha visto un talento unpo’ predestinato (anchepapà Dell, ora a Charalotteda vice di Larry Brown, erastato un grande tiratore dadietro l’arco, nel 1996 il

77776666 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

DIDI

DDOMENICOOMENICO LLANDOLFOANDOLFOROOKIE TIME

Fonte foto: http://blog.blogosfere.it/blogs/basketcase

Page 77: Stars 'N' Stripes Finals Edition

migliore) ma che ha creduto in lui contro tutto e tutti.Capacità di tiro sopraffina, un rilascio di palla, morbido e vel-lutato, piedi veloci che gli garantiscono un primo passo su cuicadono i difensori. Ha quindi sempre la possibilità di prender-si un tiro aperto, e se ha più di un metro di spazio scrivi 2 o 3a referto. Capacità di lettura testimoniata non solo dalla suaproduzione in termini di punti, che nella sua prima stagionesono stati più di 15 di media, ma anche di rendersi utile al ser-vizio di una squadra non di primissimo livello, ma che ditalento testardo e individuale ne ha tanto. Riuscire a ritagliarsi6 assist di media, spiccioli a rimbalzo, e provare anche a spor-carsi le mani in difesa (forse l’unico dei Warriors che davverolo fa) lo hanno fatto mettere sotto i riflettori e regalato unanomination nel miglior quintetto dei rookie. Inoltre ha anchepartecipato alla gara del tiro da tre punti, già: il tiro oltre l’ar-co. In una squadra che corre e tira senza mai costruire, è diffi-cile avere alte percentuali, o se volete, è facile avere alte medierealizzative. Le sue però non sono forzature, non sono creazio-ni egoistiche, ma sono frutto di propensione ad applicare

materialmente ed possessivamente uno scarico, un’uscita, unasituazione. In prospettiva è una guardia alla Ray Allen, forsecon meno fisico, ma di sicuro con una mano molto solida, spe-cie quando pesa. Non avrà fatto il cinquantello come Jennings,ma a Portland (contro una squadra difensivistica per eccellen-za)ne ha messi 42, e ha un record personale di 7 triple a bersa-glio contro i Clippers. Tra l’altro proprio a smentire quelli chelo criticavano si è preso il lusso di piazzare qualche stoppataqua e là nella stagione, a testimonianza che a saltare ce lafa…Prospettive future e margini di miglioramento per questoragazzo sono sicure, ma resta solo un interrogativo: il livellomedio basso dei Warriors è quello che davvero servirà a faremergere questo ragazzo, se la squadra è fatta da solisti e pocacostruzione di gioco? Forse i risultati di papà Dell in questa squadra potranno esserebattuti, ma di certo non potrà aspirare se non a qualche rico-noscimento individuale, che rimane fine a se stesso, ma mai lorenderà un campione puro, come può essere un Wade, un JrSmith e così via. Ma di talento ce n’è, e tanto…

77777777SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Fonte foto: http://raptorsrepublic.comFonte foto: http://ilmago.blogsome.comFonte foto: http://im.sport.cz

LE STATISTICHE DELLA STAGIONE IN TEXAS

...COSI NELLE ULTIME CINQUE PARTITE...

Page 78: Stars 'N' Stripes Finals Edition

77778888 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

IIII llll mmmmoooonnnnddddoooo ddddiiii LLLLeeeebbbbrrrroooonnnnDIDI

NNICOLÒICOLÒ FFIUMIIUMILA RUBRICA

Seconda puntata della telenovela LeBron, e le sorprese,come non era difficile immaginare, cominciano ad arriva-re. Precisamente da Los Angeles, e dalla parte “meno nobi-le” della città, ossia da quei Clippers per la cui proprietàsembra essersi fato avanti il multimiliardario DavidGeffen. Produttore discografico e cinematografico è il fon-datore della Asylum Records e della Geffen Records (cheha pubblicato artisti del calibro di Elton John, Madonna eGuns’n’Roses), oltre ad essere co-fondatore della DreamWork e incluso nella lista degli uomini più ricchid’America, con un portafoglio netto stimato attorno ai 4,6miliardi di dollari. Tutti dati amplificati da una situazionein cui i Clippers, fino a questo momento, non erano statiminimamente presi in considerazione nella corsa a LBJnonostante un nucleo di giocatori niente male e una piaz-za importante come Los Angeles alle spalle. E questo, insostanza, a causa della riluttanza a spendere dell’attualepadrone, il famigerato David Sterling, ritenuto all’unani-mità il peggior proprietario dell’intera NBA, celebre in pas-sato per aver lasciato andare free agent che avanzavanopretese economiche troppo elevate, compromettendo con-tinuamente il destino di una franchigia già di per suo nonbaciata dalla buona sorte. Il solo interessamento di misterGeffen ha scatenato una ridda di voci, intensificate dall’in-vito che lo stesso Geffen avrebbe girato a LeBron Jamesper vedere assieme dalle prime file gara 2 delle FinaliNBA. James avrebbe rifiutato, per l’ovvio rumore che lasua presenza poteva suscitare in questo periodo accanto aun personaggio simile, ma c’è comunque chi afferma diaver visto Maverick Carter, il famoso amico tuttofare diJames e di mezza NBA, a colloquio con Geffen dentro loStaples proprio in occasione della partita sopra citata. Peril momento, però, Sterling ribadisce di non aver nessunaintenzione di cedere la quota di maggioranza della società,ritenendolo un asset finanziario troppo importante per lui,ma certo i tifosi dei Clippers, capeggiati dal Darrel Clipperdi cui abbiamo parlato nel primo appuntamento, preganoperché cambi idea rapidamente. Anche perché c’è un’altraipotesi, che al momento sembra molto fantasiosa (ma si sache quando cominciano a correre le voci gli accostamenti,anche fantasiosi, vengono da sé), che riguarda il futuro diPhil Jackson. Come noto, i Lakers hanno offerto un rinno-vo al ribasso a coach Zen, rifiutato con sdegno, come ovvioattendersi. Ora le ipotesi sul futuro dell’allenatore più vin-cente della storia del gioco si dividono tra il ritiro, piùvolte ventilato, o la prosecuzione della carriera a LosAngeles, sponda Lakers, o al massimo in uno fra unaristrettissima cerchia di club, fra i quali, secondo alcuni, cipotrebbero essere i Clippers. Tutto risale a un intervistache Jackson rilasciò nel momento in cui i Velieri licenzia-

Page 79: Stars 'N' Stripes Finals Edition

77779999SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

22220000%%%%33330000%%%%22225555%%%%

1111%%%%4444%%%%11110000%%%%

rono Mike Dunleavy, mettendo la squadra nelle mani diKim Hughes. Le parole che oggi accendono le fantasiedegli appassionati sono queste: “Credo che se qualcunocon un po’ di esperienza fosse disposto a dare una chanceai Clippers, potrebbe ottenere dei risultati e far svoltarefinalmente il destino di questa franchigia.” Parole che oggicadono come una ciliegina sulla torta preparata dall’inte-ressamento di Geffen. Se le due ipotesi (il passaggio diproprietà e il salto di sponda di Phil Jackson) dovesserodivenire realtà, allora i Clips sarebbero davvero in primis-sima posizione per accaparrarsi The King. Siamo alle ipo-tesi, ma prendiamo atto dell’entrata in scena definitiva deicugini poveri nei nostri scenari. Il tutto mentre a Clevelandsono ancora in attesa di conoscere il nome del nuovocoach. Per un lungo periodo è sembrato che l’investiturasarebbe ricaduta su Tom Izzo, da Michigan StateUniversity. Ma nei giorni scorsi lo stesso coach ha fattosapere, tramite conferenza stampa ufficiale, di voler rima-nere con gli Spartans per il periodo di tempo più lungopossibile, lasciando così aperte diverse piste, con il nomedi Byron Scott in vantaggio sulle altre candidature.Candidature che, comunque, non saranno passate al vagliodi LeBron James: “Sarebbe ingiusto nei confronti suoi edella società”, le parole dell’owner Dan Gilbert. Diversopanorama invece a Chicago, dove i Bulls hanno messosotto contratto il guru difensivo Tom Thibodeau, in uscitadei Celtics, come prossimo allenatore della franchigia.Mossa che non dovrebbe però spostare troppo gli equilibri,visto che James ha fatto sapere di non essere intenzionatoa scegliere l’allenatore della squadra in cui giocherà, almassimo farà sapere qualcosa nel caso l’allenatore non siadi suo gradimento. Thibodeau, in ogni caso, con la suaconoscenza difensiva e la fama che si porta dietro và arinforzare lo status di un team come Chicago, anche senegli ultimi giorni la pista Bulls si è un po’ raffreddata. Pertenere calde le piste delle proprie squadre, allora, ci hanno

pensato diversi tifosi, aprendo almeno tre siti con il solointento di portare James a vestire la propria casacca nelprossimo anno. Sendlebrontochicago.com è il sito apertoda tale AJ Barthold per raccogliere testimonianze di affettoper il Prescelto da parte dei tifosi e dove è possibile leggerearticoli del tipo: “Cara New York, ecco perchè non prende-rai LeBron” con a seguito cinque motivazioni più o menofutili. Non bastasse, in città sono apparsi cartelloni inneg-gianti “Chicago wants LeBron unfinished business”, conraffigurati i 6 trofei dell’era Jordan e a fianco un fantoma-tico settimo titolo NBA. Da New York non si è fatta atten-dere una risposta adeguata. Cliccando cmonlebron.com sipuò visualizzare un video dove personaggi noti come il sin-daco Bloomberg invitano LeBron a scegliere i Knickscome prossima tappa della sua carriera.Pleasedontleave23.com, allora, è la versione Cleveland delgiochino. In sostanza una campagna, con annessa raccoltafirme, per implorare LBJ di non lasciare il suo stato natio.E’ stata addirittura creata una mascotte raffigurante lostato dell’Ohio con sopra una faccina triste che versa lacri-me ed è anche possibile acquistare il merchandising delsito, come ad esempio una maglietta che raffigura la stessamascotte. Molto molto difficile pensare che siano queste ilgenere di cose che potrà influenzare la decisione di James,ma suscita comunque curiosità vedere l’attenzione che c’èattorno alla decisione di questo ragazzo di 25 anni. Perfinire la solita virtualissima classifica tra le squadra cheavanzano possibilità di accaparrarsi i servigi del futuronumero 6. In testa rimane comunque Cleveland, perché inogni caso il sentimento di appartenenza e riconoscenzaverso la propria città non può non far capolino nella testadi James. Si parla di un possibile contratto triennale, per poi rivalu-tare la situazione. Stabili Knicks e Bulls, subito dietro iClippers che compiono passi avanti. Perdono colpi Miamie New Jersey, ipotesi sempre più remote.

LA CORSA PER ACCAPARRARSI ‘THE CHOSEN ONE’

Page 80: Stars 'N' Stripes Finals Edition

88880000 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

DIDI

RRAFFAELEAFFAELE VVALENTINOALENTINOIL PERSONAGGIO

.... .... .... BBBBEEEENNNNeeee mmmmaaaa nnnnoooonnnnBBBBEEEENNNNiiii ssssssss iiiimmmmoooo .... .... ....

Quando Joe Dumars, executive dei DetroitPistons, a luglio della scorsa estate firmòcon un contratto quinquennale BenGordon, in molti applausero l’operazionecondotta dall’Mvp delle Finals del 1989 coni Pistons. Gordon infatti veniva da una sta-gione brillante giocata con i Bulls, chiusacon 20.7 punti di media giocando tutte e 82le partite di regular season. Ma non soloquesto. L’ex Connecticut nei Playoff è riu-scito anche a salire di livello, toccandoquota 24 punti ad allacciata di scarpe nelle7 partite della serie di primo turno contro iCeltics. Per lui anche una partita da 42punti rispondendo tripla su tripla a RayAllen, mentre in gara 7 è stato l’ultimo adarrendersi con i suoi 33 punti. Tutti dopoquesta performance si attendevano il rinno-vo del contratto per Big Ben, finchè appun-to i Pistons gli offrirono 55 milioni da spal-mare su 5 anni per ottenere le sue presta-zioni sportive. Impossibile dire di no, glistessi Bulls non potevano arrivare ad offrirecosi tanto per trattenerlo. Cosi Gordon sitrasferisce in Michigan insieme all’altro freeagent firmato da Dumars: CharlieVillanueva. Probabilmente gli intenti diDumars erano quelli di ricostruire la squa-dra totalmente, e dopo le cessioni di Billupse Wallace, il suo programma era quello dicedere Rip Hamilton. Infatti Gordon e

Page 81: Stars 'N' Stripes Finals Edition

88881111SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Hamilton sono due giocatori molto simili, entrambi tiratori anchese con stili differenti. Purtroppo il piano di Dumars è fallito e i duesi sono ritrovati a giocare assieme. E quello che ne ha risentito dipiù è stato appunto l’ex Bulls che ha giocato solamente 28 minutidi media (il minutaggio più basso dai tempi dell’anno da rookie) in62 partite. Il suo rendimento è calato drasticamente, il suo bottinodi punti personali parla di 13.8 punti di media, la stagione peggioredi sempre per quanto riguarda questa statistica, non era mai scesosotto i 15 punti di media da quando era entrato nella lega.Comunque Joe Dumars sembra intenzionato a dargli fiducia, vistoa quanto ha dichiarato negli ultimi giorni: “Io credo che nelleprime 25 partite Ben sia stato eccezionale. Credo che di tutti i gio-catori della squadra che abbiano avuto infortuni, Ben sia statoquello che ha sofferto maggiormente. Al ritorno dall’infortuniodopo quelle 25 gare, non è stato più in grado di trovare il ritmo cheaveva in precedenza. Ma comunque sappiamo che questo ragazzoha alle spalle 5 stagioni dove ha veramente mostrato tutto il suopotenziale, non credo che tutto sia andato perduto dopo una bruttastagione costellata anche da infortuni. Vedrete che la prossima sta-gione si riscatterà.” In linea di massima noi siamo d’accordo conJoe D., Ben avrà tutta la prossima stagione per cancellare le negati-ve performance di quest’anno. Il mese di aprile è comunque andatodiscretamente per Gordon, ha fatto segnare il suo massimo stagio-nale di 39 punti nella vittoria contro Miami, segnando 21 o piùpunti in ognuna delle ultime 4 gare. Speriamo di ritrovare il veroBen Gordon al nastro di partenza della stagione 2010-11, magaricon un Hamilton in meno a rubargli minuti e un distributore digioco migliore di Stuckey (non proprio un play classico) a metterloin ritmo.

Page 82: Stars 'N' Stripes Finals Edition

88882222 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

BBuuttlleerr,, llaa sscceellttaaggiiuussttaa ppeerr ii MMaavvss??

L’ANALISI

Page 83: Stars 'N' Stripes Finals Edition

88883333SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Sarebbe dovuto essere il tassello fondamentale per gliambiziosi Dallas Mavericks, che puntavano al trono deiLakers nella Western Conference, invece si è spentoinsieme ai suoi nuovi compagni al primo turno degliscorsi playoffs. Stiamo parlando di Caron Butler, che afebbraio è passato dall'essere la punta di diamante deidisastrati Wizards (già privi di Arenas) al poter lottare aivertici della Lega, dovendosi però inserire in una squadracon delle gerarchie ben consolidate. La stagione perButler non è iniziata nel migliore dei modi, avendo disil-luso sin dall'inizio, insieme a tutti i suoi compagni, leprevisioni degli addetti ai lavori , che vedevanoWashington come una delle possibili sorprese della sta-gione dopo i rientri di Arenas e Jamison. A livello realiz-zativo non mostra la continuità degli anni passati, e que-sto fa sprofondare ancora di più il team capitolino, giàpenalizzato dai guai di Arenas. Insieme a Jamison scappaverso lidi migliori, e la franchigia di Mark Cuban lo acco-glie a braccia aperte, con la convinzione di poter fare ildefinitivo salto di qualità.Lo stesso Butler non nasconde le proprie ambizioni dopoil suo approdo in Texas: «Sono entusiasta per questa pos-sibilità di competere per il titolo. Avere a disposizionetutto questo materiale per poter essere competitivi è fan-tastico, è una sensazione che non riesco nemmeno adescrivere».E in regular season il prodotto di Connecticut si rendeprotagonista di una buona seconda metà di campionato,anche se conclusa con cifre ben al di sotto dei suoi stan-dard. Riesce ad inserirsi nel sistema impostato da coachCarlisle e riduce notevolmente i suoi possessi, mettendo-si a disposizione della squadra. Dimostra inoltre di poteressere una buona opzione in fase difensiva, specialmentein combinazione con Shawn Marion, e grazie anche allesue prestazioni Dallas si candida come principale anti-Lakers, classificandosi seconda dopo la stagione regolarenella Western Conference. La sfida ai playoff contro SanAntonio sembra dover essere una pura formalità, con icugini texani apparsi logorati dalla regular season e giàeliminati l'anno prima con un upset memorabile. La vit-toria nel match d'esordio nella serie sembra galvanizzareulteriormente Butler e company, ma le speranze deiMavericks vengono seppellite dagli uomini di Popovich,che vincono la serie per 4-2, lasciando per l'ennesimavolta l'amaro in bocca a Dallas. In questa serie Butler,che alza notevolmente le sue cifre, non è esente da accu-se, in primis quella di aver forzato troppo in situazionispesso decisive, basti pensare al 7/18 in gara 4, matchche ha cambiato definitivamente le sorti della serie. Oltrea ciò, ha fatto discutere la sua esclusione nel secondotempo di gara 3.«E' stata una mia decisione» ha ammesso Carlisle,riguardo all'esclusione dell'ex Wizards, «Ho solo mante-nuto un gruppo che stava giocando bene. Barea, inoltre,ha fatto delle buone cose».Eppure non è certo lui il primo imputato per l'elimina-zione dei Mavericks, visto che si è confermato una buonaspalla per Nowitzki, peccato però che tutti si aspettavanodal nuovo arrivo delle prestazioni al di sopra della media,per poter fare il salto di qualità. Per la prossima stagioneButler punta a confermarsi come spalla di Nowitzki,sempre che il tedesco non colga di sorpresa tutti trasfe-

rendosi in un'altra squadra, e i Mavericks proveranno ariscattarsi da un'annata deludente, confermandosi comeprincipale anti-Lakers, in attesa del mercato dei free-agents. La conferma di questo gruppo sarebbe già unottimo passo per i nuovi Mavericks, ma bisognerà vederese Butler continuerà a giocare con un numero ridotto dipossessi, come in questa regular season, o se inizierà afar pesare maggiormente la sua presenza, intaccando gliequilibri della squadra. Di sicuro, con Butler in campo,Dallas può continuare a far paura, e la rincorsa al titolopuò essere qualcosa in più di un semplice sogno.

DIDI

BBENEDETTOENEDETTO GGIARDINAIARDINA

Page 84: Stars 'N' Stripes Finals Edition

88884444

Basketball Coachs Clinic

Nel weekend dal 16 al 18 luglio ilPalaRockfeller di Cagliari sarà teatrodel Sardinia Basketball Coaches Clinic2010, organizzato dal direttore diGiganti del Basket, Giorgio Gandolfi,in collaborazione con il ComitatoRegionale FIP Sardegna, presieduto daBruno Perra. Con il patrocinio dellaFederazione Italiana Pallacanestro, delComitato Nazionale Allenatori dellaFIP e della Scuola dello Sport ConiSardegna, oltre al supporto della rivistaSuperbasket e dello sponsor Nike, la‘tre giorni’ sarda si prospetta come unodegli appuntamenti più prestigiosidella prossima estate grazie alla pre-senza di tre relatori di livello assoluto.La scaletta del Sardinia BasketballCoaches Clinic 2010 prevede infatti lelezioni tecniche del più importanteallenatore italiano del momento, ilcoach del Real Madrid Ettore Messina,di Rich Dalatri, assistente allenatore eplayer development della franchigiaNBA dei New Jersey Nets, e di KevinSutton, coach della MontverdeAcademy High School e assistentedella Nazionale USA Under 17.Il programma del Sardinia BasketballCoaches Clinic 2010 si svilupperà sutre giornate: venerdì dalle 16 alle 19.45,sabato mattina e pomeriggio e domeni-ca dalle 9.30 alle 13.30. Frequentandolo si avrà diritto a 4punti PAO.La quota d’iscrizione è di 50 euro inpre-iscrizione e di 65 euro se l’iscrizio-ne verrà effettuata in loco. E’ possibileiscriversi contattando il numero ditelefono 070-304464, via fax allo 070-

SSaarrddiinniiaaBBaasskkeettbbaallll CCooaacchh

CClliinniiccss 22001100

Page 85: Stars 'N' Stripes Finals Edition

88885555SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Basketball Coachs Clinic

304124 oppure tramite email agli indirizzi: [email protected] e [email protected] breve l’organizzazione illustrerà le apposite convenzioni per agevolare gli alle-natori che soggiorneranno a Cagliari.Di seguito le ‘bio’ dei tre relatori che daranno lustro al Sardinia BasketballCoaches Clinic 2010 ed in allegato la locandina dell’evento.EETTTTOORREE MMEESSSSIINNAA.. Inizia ad allenare a soli 16 anni le squadre giovanili della ReyerVenezia. Dal 1980 al 1982 è responsabile del settore giovanile a Mestre e nel1982/83 è assistente allenatore a Udine. Nel 1983 passa alla Virtus Bologna,come responsabile del settore giovanile e assistente della prima squadra. Comecapo allenatore in Italia, alla guida della Virtus Bologna (1989-93 e 1998-2002) edella Benetton Treviso (2002-2005), conquista quattro Scudetti, due Eurolega,otto Coppe Italia, una Coppa delle Coppe. Dal 1993 al 1997 allena la NazionaleItaliana, che guida alla vittoria dei Giochi del Mediterraneo e alla medaglia d'ar-gento ai Goodwill Games e agli Europei di Barcellona. Dal 2005 al 2009 allena ilCska Mosca, con cui vince quattro campionati russi consecutivi, due Eurolega(2006 e 2008) e due Coppe di Russia (2006 e 2007). Dall’estate scorsa allena ilReal Madrid.Rich Dalatri. E’ stato il primo preparatore fisico a tempo pieno della NBA nel1987 con i New Jersey Nets, con i quali ha lavorato in due diversi periodi, dal1987 al 1992 e dal 1997 ad oggi. Tra le sue esperienze lavorative vi è anche quel-la i Cleveland Cavaliers della NBA, i New York Giants della NFL e l’Università diMississippi. E’ stato anche preparatore atletico, in Italia, della FortitudoBologna e della Phonola Caserta. Dal 2001 al 2007 è preparatore atletico dellaNazionale Italiana, con cui ha vinto una medaglia di bronzo agli Europei del2003 ed una d’argento alle Olimpiadi del 2004. E’ autore di libri ed articoli e hatenuto numerosi clinic in Europa, l’ultimo dei quali organizzato proprio daGiganti del Basket a Lodi nel nel 2008.Kevin Sutton. E’ allenatore della Montverde Academy, una delle migliori highschool americane. E’ stato assistente allenatore alle Università di James Madisone Old Dominion. Si è costruito la reputazione di ottimo istruttore di fondamen-tali in oltre vent’anni di carriera ed è insegnante nei più prestigiosi camp statu-nitensi, il Nike Skillz Academy, Five Star Camp ed i camp di LeBron James,Kobe Bryant e Steve Nash. E’ autore di numerosi DVD tecnici di successo. Hapartecipato a quattro camp in Italia, di cui due a Carloforte in Sardegna. Dalloscorso maggio scorso è anche assistente allenatore della nazionale Under 16USA medaglia d’oro ai campionati americani 2009 di categoria.

Page 86: Stars 'N' Stripes Finals Edition