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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI ALLA PERSONA “GIOVANNI CHIABA’” Via Cristofoli, 18 33058 S. GIORGIO DI NOGARO (UD) Tel.: 0431 65032 fax: 0431 65085 e-mail: [email protected] URL: www.gchiaba.it 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: Albo regionale degli enti e delle organizzazioni di Servizio Civile - Friuli Venezia Giulia (Classe IV) CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: L’ESSERE ANZIANO 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): ASSISTENZA - 01 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: 13 NZ02184

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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI ALLA PERSONA “GIOVANNI CHIABA’” Via Cristofoli, 18 – 33058 S. GIORGIO DI NOGARO (UD) Tel.: 0431 65032 – fax: 0431 65085 – e-mail: [email protected] URL: www.gchiaba.it

2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione:

Albo regionale degli enti e delle organizzazioni di Servizio Civile - Friuli Venezia Giulia (Classe IV)

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

L’ESSERE ANZIANO

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

ASSISTENZA - 01

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il

progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

13

NZ02184

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Il progressivo e sempre maggiore invecchiamento della popolazione ha determinato, nelle aree a maggiore sviluppo, una vera e propria rivoluzione. Nei Paesi occidentali questo fenomeno ha totalmente sconvolto equilibri millenari. In Italia il sorpasso delle morti sulle nascite e degli anziani sui giovani è avvenuto intorno al 1995. Nel 1998, secondo dati dell’ONU, l’Italia era il paese più vecchio del mondo, con la alta proporzione di ultrasessantenni (24% della popolazione totale) e la più bassa di giovani sotto i 15 anni (14%). Nel 2013 il valore per i primi è sceso al 21,4 mentre per quanto riguarda i giovani si è stabilizzato al 13,9%. Il Friuli Venezia Giulia, tra le regioni italiane, si colloca come la più anziana, dopo la Liguria, con una popolazione over 65enne attestata nel 2012 al 24% con un indice di vecchiaia di 189,60 per cento (l’indice di vecchiaia è un rapporto demografico di composizione, definito come il rapporto percentuale tra la popolazione in età anziana – 65 anno e più – e la popolazione in età giovanile – meno di 15 anni) (http://noi-italia.istat.it). L’invecchiamento della popolazione regionale legato alla transizione demografica ed epidemiologica attuale e futura pone problemi di elevata complessità. La Regione FVG ha da tempo posto i principi cardine in ordine alla tutela della salute e della promozione sociale delle persone anziane, in particolare rivolti ai non autosufficienti, nonché in tema di pianificazione sociosanitaria integrata, al fine di favorire il rispetto ed il riconoscimento dei diritti delle persone anziane, mediante anche l’adeguamento del sistema dell’offerta di servizi e strutture. In questa complessa ed articolata rete di servizi, l’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “Giovanni Chiabà” rappresenta una delle possibili realtà all’interno della quale possono essere trovate le soluzioni assistenziali, di cura, riabilitative e di animazione, mediante una risposta sia residenziale che semiresidenziale (centro diurno), per tutte quelle situazioni che, per complessità assistenziale o per mancanza di rete familiare e sociale non trovano risposte altrove.

La storia dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “G.Chiabà” parte lontano nel tempo, con il testamento del Sig. Giovanni Chiabà del 16 agosto 1908, grazie al quale prese avvio un ospedale nel quale dovevano essere ricoverati gli aventi bisogno di cura ed assistenza. Nel corso degli anni la struttura è stata ampliata e ristrutturata per ospitare un numero sempre maggiore di senior. Ora la struttura ha una ricettività di 152 posti letto così suddivisi:

- 13 posti letto destinati alle persone autosufficienti; - 139 posti letto destinati a persone non autosufficienti.

L’attuale lista di attesa per l’ingresso nella struttura si aggira sulle 108 domande di cui la maggior parte (ben 67) sono state presentate per persone di sesso femminile (figura 1). La maggioranza delle domande riguarda persone residenti a San Giorgio di Nogaro (14 femmine e 12 maschi) e dai Comuni limitrofi (Torviscosa – 6 femmine e 1 maschio, Cervignano del Friuli – 3 femmine e 5 maschi, Latisana – 4 femmine e 4 maschi) e ben 7 da fuori Regione Friuli-Venezia Giulia (figura 2). Figura 1. Lista di attesa per sesso – dati al 30.06.2014.

Donne

Uomini

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Figura 2. Lista per Comune di residenza – dati al 30.06.2014

Aiello del Friuli

Aquileia

Basiliano

Bicinicco

Campoformido

Carlino

Castions distradaCervignano delF.Codroipo

Fiumicello

Gorizia

Gradiscad'IsonzoLatisana

LignanoSabbiadoroMaranoLagunareMonfalcone

Muzzana delTurgnanoPorpetto

San Giorgio diNogaroTorviscosa

Fuori RegioneF.V.G.

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Per quanto riguarda gli ospiti presenti in struttura essi provengono da tutti i Comuni della Bassa Friulana, con una maggiore prevalenza di quelli residenti nel Comune di San Giorgio di Nogaro (dati al 31.12.2013), secondo il seguente grafico che ben definisce la situazione:

0

10

20

30

40

50

60

70

80

Ospiti al 31.12.2013

San Giorgio di Nogaro

Latisana

Lignano Sabbiadoro

Terzo di Aquileia-Ruda-Fiumicello-Aiello del F.Porpetto

Bagnaria Arsa

Cormons-Staranzano-Gorizia

Torviscosa

Pocenia - Teor

Muzzana del Turgnano

Palmanova

Marano Lagunare - Carlino

Pagnacco

Mortegliano

Cervignano del Friuli

Palazzolo dello stella

Udine - Pavia di Udine

Portogruaro (VE)

L’A.S.P. è immersa nel verde, la superficie verde è di circa 14.788 mq., con un grande parco e giardini interni a disposizione di tutte le utenze: non ci sono pericoli e sono in piano con panchine e tavolini per trascorrere alcune ore all’aria aperta. La struttura comprende un piano interrato in cui sono situati gli spogliatoi del personale,la lavanderia, le dispense e i magazzini, un piano terra in cui sono situati la palestra per fisioterapia, la sala polivalente per cinema ed animazione, l’ampio salone con caminetto, la stanza per il servizio barbiere-parrucchiere, la cucina (la preparazione dei pasti avviene all’interno della Residenza per essere certi di assicurare la gradevolezza della cucina casalinga e la più ampia varietà di menù) con la sala da pranzo e gli uffici amministrativi, un primo e un secondo piano provvisti rispettivamente di un ambulatorio medico, camere ad

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uno, due o tre posti letto con televisore, servizi per disabili, bagni attrezzati e ampi soggiorni. Tutte le stanze e tutti i locali sono dotati di un sistema di trattamento e condizionamento dell’aria. L’A.S.S. n.5 “Bassa Friulana” ha approvato il progetto presentato dall’A.S.P. per la realizzazione di un Centro Diurno per 15 anziani auto e non autosufficienti avviato il mese di maggio 2012 (attualmente viene frequentato da circa 12 ospiti) e di un centro diurno dedicato agli ammalati di Alzheimer e demenza con 15 posti letto in attesa di apertura: un sostegno concreto alle famiglie che intendono mantenere a domicilio il proprio congiunto. In tale Centro Diurno gli anziani ospitati svolgono attività di relazione e ricreative, culturali, motorie, di stimolazione cognitiva di gruppo e usufruiscono, come gli ospiti residenti, del servizio parrucchiere, del podologo e partecipano alle attività di pet-therapy e musicoterapia con la frequenza di, rispettivamente, due incontri al mese. L’assistenza personalizzata viene pianificata nel piano di assistenza individuale (PAI) con il contributo di varie figure professionali (operatori socio-sanitari, infermieri, caposala, fisioterapisti e medici) e si concretizza in interventi specifici per il soddisfacimento dei bisogni del residente, cercando di rispettare le abitudini ed anche i desideri di ciascuna persona. Il servizio di assistenza infermieristica copre tutte le 24 ore, sono presenti inoltre i fisioterapisti dal lunedì al sabato dalle ore 08.00 alle 17.00 e una volta alla settimana un consulente specialista ortopedico/fisiatrico del reparto di ortopedia dell’Ospedale di Palmanova. Inoltre i residenti sono seguiti dai rispettivi medici di medicina generale. Un animatore assicura lo svolgimento delle attività di animazione e di terapia occupazionale, coinvolgendo anche i gruppi di volontari, che dedicano del tempo per il lavoro a maglia, creazione di braccialetti e collane utilizzando vecchia bigiotteria, ascolto di canzoni “di una volta “, preparazione e dispensa del caffè con la moka che gli ospiti bevono dopo il pranzo, gite fuori porta, feste in struttura a tema, galleria fotografica con le foto degli ospiti o parenti in determinate feste e occasioni,…:molto importante è la collaborazione di volontari (parrucchiere, volontari del servizio civile, stagisti e persone esterne iscritte a Enti di volontariato) in quanto spesso gli anziani sono desiderosi di instaurare o mantenere relazioni non solo con parenti ed operatori, ma anche con il mondo esterno, attraverso persone che si prestano ad instaurare un rapporto di scambio di esperienze e di ascolto. Le strutture residenziali svolgono oggi un importante ruolo nel settore della cura anche se spesso vengono associate all’immagine classica di “ospizio” e vengono viste, sia dall’anziano che dalla famiglia, come una soluzione da adottare in extremis, come ultima tappa prima della morte. E’ necessario invece adottare un nuovo approccio, iniziare a considerare queste strutture in base alla qualità dei servizi che offrono: molte strutture, come la presente, sono in grado di prendersi cura al meglio dei nostri anziani rispettandone l’individualità e la dignità. BENEFICIARI DESTINATARI DEL PROGETTO ↓↓ ↓↓ Anziani e familiari Anziani

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7) Obiettivi del progetto:

OBIETTIVO GENERALE. Il miglioramento della qualità di vita della persona anziana rappresenta il principale obiettivo del progetto, pertanto saranno proprio le attività di animazione e di riabilitazione ad essere il centro degli sforzi di potenziamento ed implementazione per poter meglio qualificare l’offerta di servizi proposti. Aumentare il sostegno alle persone anziane nelle forme dei servizi, creando una rete di attività che migliorino le condizioni di autonomia ed indipendenza è una delle priorità che si vuole dare al progetto. Il clima di “benessere” che si cerca di accrescere nella struttura è frutto di lavoro degli operatori e dei volontari, che a vario titolo intervengono quotidianamente nella gestione ed apportano i propri “saperi” i relazione ad attitudini ed esperienze maturate nel settore. Dopo aver descritto il nostro ambito settoriale (punto 6) abbiamo sviluppato degli obiettivi coerenti con la nostra realtà di struttura socio-assistenziale che ha come scopo quello di offrire cura ed assistenza agli anziani del territorio. Solitamente questa richiesta di aiuto è mediata dalla famiglia, ove presente, o dai servizi sociali comunali, pertanto quando la persona anziana entra in struttura arriva già con una breve anamnesi sia di tipo medico che sociale per agevolare gli operatori nella frase di accoglienza, sempre delicata e pesante dal punto di vista psicologico perla famiglia di provenienza. OBIETTIVI SPECIFICI. Gli obiettivi che di seguito saranno elencati e descritti sono stati scelti quali cardini del progetto, affinchè, anche grazie al supporto che i volontari del servizio civile potranno fornire, si renda visibile l’apporto del SCN nella nostra struttura oltre alla già evidenziata attenzione alla cura ed all’assistenza erogata.

Obiettivo 1 → Creazione di percorsi di cura e di assistenza il più personalizzabili possibile: lo strumento PAI (piano individualizzato di assistenza) diviene lo strumento privilegiato per costruire un approccio differenziato in base allo status di malattia ed alle cure richieste; Obiettivo 2 → Costruire un ambiente stimolante e ricco di iniziative di animazione, svago ed occupazione del tempo libero: le attività di animazione dovranno essere programmate in modo continuo nella mattinata e nel pomeriggio, favorire ove possibile l’apporto dei famigliari, ed essere sviluppate secondo le inclinazioni di ogni anziano residente; Obiettivo 3 → Valorizzare delle capacità residue dell’anziano ed il mantenimento delle stesse rallentando il decadimento cognitivo, mnemonico e fisico (fare fisioterapia, prendere un caffè in saletta nelle macchinette con uso di moneta o chiavette, parlare dei tempi passati) e favorendo l’attenzione e la concentrazione (lettura di libri e giornali);

INDICATORI MISURABILI:

Obiettivo 1 → Aumento del 20% delle attività di mobilizzazione effettuata con fisioterapista e con operatore assistenziale (ad oggi le attività si rivolgono ad un numero medio di 85 ospiti giornalieri); partecipazione di almeno 10 ospiti ad elevata complessità assistenziale in attività dedicate (ascolto musicale, letture ad alta voce, stimolazione visiva mediante immagini).

Obiettivo 2 → Aumento delle attuali feste programmate (da 24 a 30 feste nell’arco

dell’anno); aumento delle gite e uscite programmate (da 6 fino a 8 gite nell’arco

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dell’anno).

Obiettivo 3 → Due incontri settimanali strutturati tra ospiti e giovani del territorio appartenenti ai seguenti gruppi: i “Ragazzi del muretto” (Centro di Aggregazione Giovanile di Porpetto), Lo Spassatempo (Centro di Aggregazione Giovanile di S. Giorgio di Nogaro), Scuole Medie di Porpetto e San Giorgio di Nogaro), Educalmondo (Associazione di animazione sociale ) e CAMPP di Corgnolo; aumento del 30% delle iniziative con le Associazioni presenti nel territorio (attualmente gli eventi hanno una cadenza mensile); incremento nella realizzazione di gallerie fotografiche da 5 a 8 esposizioni.

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività

previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi:

MESI

AZIONI 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ 6^ 7^ 8^ 9^ 10^ 11^ 12^

Avvio ed accoglienza volontari

Formazione generale

Formazione specifica

Realizzazione ed avvio delle seguenti attività:

1- laboratorio multimediale

2- laboratorio creativo di manualità e sensoriale (orto, giardinaggio e ascolto guidato di brani musicali)

3- creazione di una galleria fotografica con le foto "a tema" (un dato anno, particolari eventi del passato, eventi che hanno dato un segno indelebile all'ospite, foto dei propri famigliari,…)

4- servizio di biblioteca con letture di brani ad alta voce e audio-libri

5- cinema

6- attività ludiche e giochi di società

7- attività di pet-therapy, musicoterapiae fisioterapia

8- gite fuori portya e partecipazione eventi

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Monitoraggio interno

Monitoraggio formazione

Monitoraggio finale dell'attività svolta

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Per la realizzazione delle attività previste dal progetto verranno impegnate le seguenti figure professionali, presenti tra dipendenti e/o volontari dell’ente:

Sede Attività nel progetto Numero Professionalità

90-91-92 Avvio ed accoglienza - Formazione specifica - Attività n.7 – Monitoraggio interno – Monitoraggio formazione – Monitoraggio finale dell’attività svolta

4 n.2 fisioterapisti (OLP)e n.1 assistente alla persona (OLP), Direttore dell’Area sanitaria e socio-assistenziale

90-91-92 Avvio ed accoglienza – Formazione generale - Formazione specifica

4 n. 2 Formatori propri , n.2 libero professionisti

90-91-92 Attività dalla n.1 alla n.8 3

Animatrice, n.2 professionisti esterni (musicoterapia, pet-therapy) e Associazioni di volontariato

90-91-92 Totale risorse umane 11

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto.

- Fase dell’accoglienza Conoscenza della struttura, degli anziani ospiti, degli operatori che a vario titolo collaborano nel progetto. Durante questa fase verrà dato spazio ai volontari per presentare richieste, esigenze e domande.

- Ruolo e compiti

Il progetto si colloca all’interno dell’attività di fisioterapia, riabilitazione ed animazione dell’Ente. I VSC coadiuveranno l’Animatrice in tutte le attività del progetto, altresì dovranno interagire con gli altri operatori professionali (OTA-OSS-Infermieri-Fisioterapisti) che svolgono mansioni di assistenza, cura e riabilitazione. Il centro delle attività del progetto è l’anziano preso in carico come persona con tutti i suoi diritti, le sue fragilità, i suoi bisogni e le sue aspettative di cura. Le principali attività cui saranno coinvolti i volontari sono: supporto alla deambulazione semplice; collaborazione con il fisioterapista nelle tecniche riabilitative; collaborazione con l’operatore di assistenza nei momenti di sorveglianza in palestra

e durante l’attività di routine; collaborazione con l’operatore di assistenza nel sorvegliare al fine di prevenire

incidenti o allontanamenti dalla struttura. accompagnamento degli ospiti negli spostamenti interni ed esterni; laboratori creativi finalizzati all’allestimento della struttura in occasione delle feste; lettura di quotidiani, riviste e libri;

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attività ludiche e giochi di società; organizzazione di feste; incontri con associazioni e gruppi esterni; proiezioni di film e video e attività multimediali; uscite in paese; disbrigo o accompagnamento nello svolgimento di pratiche, spese, ecc. all’esterno

della struttura; escursioni presso zone di interesse culturale e naturalistico. - Modalità d’impiego

I volontari in servizio civile opereranno per n.° 6 giorni a settimana per n° 5 ore al giorno (per un totale di 30 ore settimanali). I turni saranno organizzati in modo da garantire la presenza di 10 ore giornaliere dei volontari (la mattina dalle 08,30 alle 13.30 e il pomeriggio dalle 13.00 alle 18.00) e di utilizzare gli ultimi trenta minuti di fine turno e i primi trenta minuti di inizio turno per riunioni di gruppo e passaggio delle consegne tra i volontari.

Ci saranno poi le attività di riunione, verifiche, ecc.

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 10) Numero posti con vitto e alloggio: 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Disponibilità alla flessibilità oraria e all’eventuale turnazione; disponibilità a svolgere servizio nei giorni festivi; disponibilità alla guida di autoveicoli messi a disposizione dell’Ente se in possesso di patente di tipi B; rispetto della Privacy degli Utenti D.Lgs. n.196/2003 e della Carta dei Diritti della Persona Anziana; utilizzo del cartellino identificativo.

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CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE

16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto:

N. Sede di attuazione del

progetto Comune Indirizzo

Cod. ident. sede

N. vol. per sede

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto

Cognome e nome Data di nascita

C.F.

1

SALA POLIFUNZIONALE SAN GIORGIO DI

NOGARO VIA CRISTOFOLI,

18 90

3

IACUZZI DONATELLA

21/09/1959

CZZDTL59P61I562O

2

PALESTRA SAN GIORGIO DI

NOGARO VIA CRISTOFOLI,

18 91

2

COLUSSI SARA BARBARA

14/04/1964

CLSSBR64D54G284B

3

ANIMAZIONE

SAN GIORGIO DI NOGARO

VIA CRISTOFOLI, 18

92

3

MARTINELLO EGIDIO

26/05/1969

MRTGDE69E26A703K

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17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

Saranno previsti spazi relativi al servizio civile presso il sito internet dell’Ente, locandine, volantini, avviso alle assistenti sociali dei Comuni limitrofi, articoli sui quotidiani locali e inserzione B.U.R: queste attività non sono quantificabili per la pubblicità del servizio civile. Si prevedono 22 ore per l’organizzazione di incontri pubblici informativi presso la Biblioteca Comunale presso la sala polifunzionale della struttura la Biblioteca Comunale “Villa Dora”.

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Vengono valutati fattori approfonditi durante il colloquio di selezione, quali: pregressa esperienza in analogo settore d’impiego, idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dal progetto, condivisione del candidato con gli obiettivi perseguiti nel progetto, motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario; interesse del candidato per l’acquisizione di abilità e della professionalità previste dal progetto; disponibilità del candidato per l’espletamento del servizio (missioni, flessibilità oraria, disponibilità nei giorni festivi, ...), particolari abilità o doti umane possedute dal candidato.

Il giudizio finale può raggiungere un massimo di 60 punti (per superare la selezione

occorre un punteggio minimo di 36/60), utilizzando le indicazioni stabilite per l’accesso dall’UNSC.

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione

dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:

Monitoraggio in proprio. E’ previsto un diario delle attività di servizio volontario e verifiche periodiche sull’andamento delle attività attraverso riunioni di equipe. In itinere e alla fine del progetto verrà somministrato agli ospiti della struttura un questionario di gradimento delle attività svolte finalizzato alla verifica del raggiungimento degli obiettivi del progetto e degli obblighi di servizio.

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione

dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla

legge 6 marzo 2001, n. 64:

Disponibilità ed interesse ad entrare in relazione d’aiuto con la persona anziana ed attitudine al rapporto assistenziale in affiancamento con gli operatori.

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23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

MATERIALE PER LA REALIZZAZIONE DI OGGETTISTICA VARIA, DECORI E PER ATTIVITA’ LUDICA, ACQUISTO DI RIVISTE E LIBRI

€ 2.000,00

SPESA DI ASSICURAZIONE, MANUTENZIONE E CARBURANTE PER MESSA A DISPOSIZIONE DI N.2 AUTOMEZZI DI PROPRIETA’

€ 1.500,00

SPESE per USCITE € 1.000,00 COSTO TOTALE DELLA CANCELLERIA E DISPENSE PER LA FORMAZIONE SPECIFICA

€ 200,00

MATERIALE PUBBLICITARIO PER LA PUBBLICIZZAZIONE DEL PROGETTO (locandine e aggiornamento sito)

€ 500,00

ACQUISTO ABBIGLIAMENTO E CALZATURE € 1.500,00

TOTALE

€ 6.700,00

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

nessuno

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Per tutte e tre le sede sono disponibili tutte le attrezzature ed ausili in dotazione per il raggiungimento degli obiettivi del progetto e per la tipologia dell’intervento, che si elencano di seguito: materiale per la realizzazione di oggettistica varia, decori, libri e riviste e per attività

ludica; n. 2 televisori con schermo gigante; n. 1 lettore – proiettore multimediale; n. 1 decoder digitale terrestre; n. 1 macchina fotografica digitale; n. 1 videocamera; n. 2 automezzi per trasporto; n. 1 computer portatile– posta elettronica – stampante-scanner; n. 1 fotocopiatrice; audio-libri; n. 1 lavagna luminosa

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

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27) Eventuali tirocini riconosciuti :

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28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,

certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

L’Ente, sulla base del monitoraggio e dell’affiancamento previsto con gli operatori locali di progetto, consegnerà ai volontari che concluderanno il percorso, un attestato relativo alle attività svolte ed alle competenze acquisite, sottoscritto dal rappresentante legale: Sapere: (conoscenza acquisibili mediante la formazione) Legislazione e normativa riferita al servizio civile volontario, alle norme di sicurezza nell’ambiente di lavoro e a quelle relative all’ambito socio – assistenziale e sanitario. Acquisizione di uno specifico patrimonio terminologico, conoscenza delle problematiche relative alla terza età. Saper fare: (acquisizione di capacità pratiche/operative) Sapersi relazionare in maniera corretta con una persona disabile; saper accompagnare un disabile motorio; conoscenza delle difficoltà oggettive della persona disabile; utilizzare gli ausili per disabili; realizzare oggettistica varia e decori; coinvolgere in dibattiti e discussioni con la lettura di quotidiani, riviste e libri; organizzare momenti di incontri con associazioni e gruppi esterni; utilizzare tecniche specifiche di comunicazione con l’anziano (ascolto ed espressione); utilizzo dei programmi di video scrittura; utilizzo dei programmi di posta elettronica. Saper essere: (sviluppo degli atteggiamenti delle qualità personali) Adattamento alle situazioni nuove; disponibilità ad apprendere nuove conoscenze; disponibilità ad osservare la realtà da diversi punti di vista; atteggiamento corretto nei confronti della disabilità; disponibilità all’autocritica.

Formazione generale dei volontari

29) Sede di realizzazione:

A.S.P. “G.Chiabà” – Via Cristofoli n.18 – 33058 SAN GIORGIO DI NOGARO (UD)

30) Modalità di attuazione:

In proprio, presso l’ente con i formatori dell’ente (Dott. Valerio Luigi Pastorutti e Dott.ssa BarbaraTurco: si allega curriculum);

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

NO

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32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

La metodologia del percorso formativo di quest’area è guidata da una progettazione didattica integrata che si avvale delle metodologie tipiche dei gruppi di animazione sociale e dei training formativi e del supporto di materiale didattico, propedeutico o integrativo, erogato tramite proiezione di film, documenti -video seguiti da discussioni e analisi dei contenuti. Tali supporti consentono la fruizione di materiale didattico testuale, multimediale o interattivo coerentemente con gli obiettivi formativi previsti. La metodologia integrata prevede la valorizzazione della dimensione esperenziale dei partecipanti, il loro coinvolgimento attivo, sia in termini cognitivi che relazionali, e la rielaborazione delle esperienze e dei vissuti individuali. L’obiettivo delle attività proposte è di superare una “logica lineare”, la cui meccanicità non consente di far emergere la complessità delle relazioni e del sè, per dare spazio alla logica della riflessività circolare che tende a far emergere e a dar valore alle contraddizioni insite nella nostra società, nei nostri stili di vita e nelle nostre dinamiche relazionali piuttosto che appiattirle con una sorta di “soluzione unica valida per tutti”. Il corso prevede l’utilizzo di lezioni frontali, attività non formali quali attività ludico-narrative e lo studio dei casi, simulazioni, giochi di ruolo e giochi di cooperazione. Ogni incontro nella fase finale prevede un momento di verbalizzazione in gruppo che mira ad aiutare a cogliere il valore delle esperienze e ad apprendere da esse. Verrà fornito ai corsisti un questionario in uscita per la verifica dei livelli d’apprendimento. Il Corso di formazione si articola in nove giornate di 5 ore ciascuno per un totale di 45 ore di formazione.

33) Contenuti della formazione:

La formazione è un’importante momento di incontro e di discussione: il volontario darà una propria forma ai contenuti che gli vengono trasmessi e solo confrontandosi con gli altri potrà capire se ha compreso veramente il senso dei temi affrontati. Il Corso di formazione proposto ha come obiettivo principale quello di sensibilizzare i giovani volontari in servizio ai valori che sottendono la scelta del servizio civile, quale esperienza di cittadinanza attiva, al fine di favorire la comprensione sia del ruolo e delle competenze dell’ente in cui svolgono il servizio, sia delle situazioni di violazioni dei diritti umani a livello locale, nazionale e internazionale. Particolare attenzione sarà rivolta a presentare il ruolo positivo svolto dal servizio civile a livello locale per promuovere il rispetto e la tutela dei diritti fondamentali della persona. Una seconda finalità che il Corso persegue consiste nell'aiutare i giovani a comprendere come il servizio civile rappresenti un'occasione di crescita personale e sociale, che può ben essere spesa nella società e nel mercato del lavoro una volta finito il periodo di impegno volontario per la comunità. Moduli formativi: Tutti i moduli formativi indicati nelle linee guida del 04/04/06 saranno sviluppati, a parte il modulo relativo alla conoscenza dell’ente che sarà maggiormente proposto durante la formazione specifica:

a. L’identità del gruppo in formazione; Il gruppo come risorsa b. Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica,

affinità e differenze tra le due realtà c. Il dovere di difesa della Patria d. Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato e. La difesa civile non armata e nonviolenta

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f. La protezione civile g. La solidarietà e le forme di cittadinanza h. La normativa vigente e la Carta di impegno etico i. Diritti e doveri del volontario del servizio civile j. Il lavoro per progetti

34) Durata:

45 ore

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione:

AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI ALLA PERSONA “G. CHIABA’”-SAN GIORGIO DI NOGARO

36) Modalità di attuazione:

La formazione specifica è effettuata in proprio con il ricorso a personale dell’ente in possesso di competenze, titolo ed esperienze specifiche, come evidenziato nei punti successivi. I formatori specifici sono affiancati dal Direttore dell’Area socio sanitaria ed assistenziale al fine di garantire la continuità del sistema informativo nel suo complesso e per una coerenza nelle metodologie e negli approcci cognitivi prescelti.

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Sig. CANNATA D’AGOSTINO dott. MICHELE –nato a TRIESTE il 28.09.1968 – vedi CV; Dr.ssa ZAMBON FIORENZA – nata a CONEGLIANO VENETO (TV) il 18.09.1968 – vedi CV; Dott. PASTORUTTI VALERIO LUIGI – nato a PALMANOVA il 19.08.1956 – vedi CV; Sig. MARTINELLO EGIDIO – nato a BASSANO DEL GRAPPA il 26.06.1969 – vedi CV; Sig.ra COLUSSI SARA BARBARA – nata a PALMANOVA il 14.04.1964-vedi CV;

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

Dott. CANNATA D’AGOSTINO MICHELE (RSPP) - Dr.ssa ZAMBON FIORENZA (medico competente) – Dott. PASTORUTTI VALERIO LUIGI (Direttore dell’Area sanitaria socio assistenziale) – Sig.MARTINELLO EGIDIO (fisioterapista - OLP) – Sig.ra COLUSSI SARA BARBARA (fisioterapista - OLP) : esperienza e competenza nel campo della formazione rilevabili dai curriculum allegati.

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Verrà fornito ai corsisti un questionario in entrata per la misurazione dei bisogni formativi ed in uscita per la verifica dei livelli d’apprendimento. Lezioni frontali. Discussione di casi per aiutare i volontari a riflettere sull’esperienza vissuta e ad articolare le

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loro prospettive in modo che il gruppo possa esplorare queste esperienze e apprendere da esse. Momenti interattivi tra i volontari. Lettura di testi e relativa discussione. Esercitazioni pratiche sull’utilizzo di presidi ed attrezzature.

40) Contenuti della formazione:

MODULI CONTENUTO FORMATORE NR.ORE

Evoluzione dell’assistenza nell’ordinamento italiano

Evoluzione della normativa e degli aspetti sostanziali nella trasformazione da IPAB ad ASP

Direttore dell’Area sanitaria

socioassistenziale

5 ore

L’Ente, l’organizzazione, i servizi, Mission, Vision

Obiettivi e strategie dell’Ente nell’erogazione dei servizi a persone anziani e disabili

Direttore dell’Area sanitaria

socioassistenziale

5 ore

Elementi di igiene Modalità di diffusione delle principali malattie infettive

Medico competente dell’Ente e/o Direttore

dell’Area sanitaria socioassistenziale

5 ore

Elementi di etica Norme di comportamento, segreto di ufficio e privacy.

Direttore dell’Area sanitaria

socioassistenziale

10 ore

Elementi di animazione Concetti di ergoterapia, ludoterapia e tecniche di intrattenimento degli ospiti nel tempo libero (proiezioni, letture etc.)

Direttore dell’Area sanitaria

socioassistenziale

10 ore

Elementi di geriatria Problematiche tipiche dell’anziano e risvolti assistenziali e sociosanitari

Direttore dell’Area sanitaria

socioassistenziale , OLP

15 ore

Elementi sulla mobilizzazione dell’anziano

Tecniche di mobilizzazione della persona con particolare attenzione agli aspetti preventivi

Fisioterapisti (OLP) 5 ore

Corso addetto antincendio: prevenzione-procedure-esercitazioni pratiche

Principi si sicurezza negli ambienti di lavoro ed esercitazione pratiche

Dr. Cannata D’Agostino Michele

5 ore

Comunicazione e relazione d’aiuto

I principi della comunicazione interpersonale e importanza della relazione d’aiuto in ambito assistenziale

Direttore dell’Area sanitaria

socioassistenziale , OLP

10 ore

Corso di sicurezza e salute dei lavoratori impegnati in una struttura sanitaria

Rischio biologico. Comportamenti e misure di prevenzione della trasmissione delle principali malattie infettive

Medico competente dell’Ente e Direttore dell’Area sanitaria socioassistenziale

5 ore

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41) Durata:

Per l ‘ENTE : 75 ORE Totale: 75 ORE

Altri elementi della formazione

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Formazione generale: test a formazione generale conclusa e discussione argomenti trattati. Verrà somministrato ai volontari un questionario per registrare il gradimento dell’iniziativa dal punto di vista organizzativo, della metodologia, dei contenuti e dei relatori coinvolti. Il questionario servirà, inoltre per richiedere suggerimenti riguardo a possibili attività da realizzare nel periodo di servizio. Formazione specifica: verifiche trimestrali o periodiche delle attività svolte dai volontari in servizio civile: sulle attività previste, sugli obiettivi raggiunti e sulle difficoltà incontrate. Verrà somministrato ai volontari un questionario per registrare un giudizio sugli argomenti trattati, la disponibilità del personale ed olp, le difficoltà incontrate e d eventuali suggerimenti.

Data, 29 luglio 2014

Il Responsabile legale dell’ente Dott.ssa Daniela Corso (firma digitale)