netsuke settembre 2012

24
Arte Orientale n. 24 - Settembre 2012 La Galliavola Arte Orientale Via Borgogna, 9 - 20122 Milano tel. +39 0276007706 - fax. +39 0276007708 www.lagalliavola.com [email protected] Netsuke Netsuke

Upload: cristiano-berti

Post on 14-Mar-2016

226 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

Bollettino trimestrale netsuke arte orientale

TRANSCRIPT

Page 1: Netsuke settembre 2012

A r t e O r i e n t a l en . 2 4 - S e t t e m b r e 2 0 1 2

La Galliavola Arte OrientaleVia Borgogna, 9 - 20122 Milano

tel. +39 0276007706 - fax. +39 0276007708www.lagalliavola.com [email protected]

N e t s u k eN e t s u k e

Page 2: Netsuke settembre 2012

Hanno collaborato a questo numero: CARLA GAGGIANESI - ROBERTO GAGGIANESI -ILARIA LOMBARDI - ANNA ROSSI GUZZETTI

Fotolito e stampa: Grafiche San Patrignano - Ospedaletto di Coriano - Rimini

In copertina e ultima di copertina: Sennin con scacciamosche, avorio, metà XVIII secolo, altez-za mm 103. Collezione privata.

Cari amici, al rientro dalla pausa estiva, che ci auguriamo abbiate trascorso in serenità e relax,riprendiamo la normale programmazione del nostro Bollettino, dopo il numero spe-ciale-catalogo della mostra Chinese and Japanese Collections, organizzata all’internodella manifestazione Milano & Asian Art. Il catalogo è stato molto apprezzato e hasicuramente contribuito al successo degli eventi succedutisi in galleria, con grandeaffluenza di pubblico, come vi riportiamo nel breve reportage in apertura a questonumero. L’autunno ci propone per la terza volta l’appuntamento con la nostra manifestazioneMilano Netsuke Meeting, incontro tra collezionisti di netsuke che ogni anno riscuoteun successo sempre maggiore e che è fissato per Sabato 20 Ottobre. In questa edizio-ne siamo onorati di avere come relatrice Rossella Marangoni, nipponista, docente escrittrice di numerosi volumi sulla cultura del Sol Levante (uno su tutti Zen, volumedella collana Dizionari delle religioni, Electa Mondadori, 2008). Il titolo scelto perla relazione è Di uomini e di dei: storie, personaggi e miti nel mondo in miniatura deinetsuke, che si annuncia molto interessante e intrigante. Consueta cornice dell’in-contro saranno anche quest’anno l’esposizione e la vendita della nuova collezione dinetsuke della Galleria. Il successo delle passate edizioni del Meeting e il limitato spa-zio a disposizione, ci induce a invitarvi a confermare per tempo la vostra presenza. In questo numero del Bollettino riprendiamo l’argomento delle maschere del tea-tro N giapponese, presentando un’ampia selezione di omote-netsuke, descrivendo-ne le caratteristiche, i soggetti e i materiali utilizzati. Riteniamo, come già espressoin precedenza, che questa particolare tipologia di netsuke non venga sufficientemen-te apprezzata, probabilmente anche per la mancanza di informazioni e notizie sullasua genesi. Il Bollettino prosegue con il consueto appuntamento con le aste che nei mesi passatihanno avuto luogo a Londra, Parigi e New York. La scelta dei pezzi pubblicati e com-mentati cerca di offrire una visuale abbastanza ampia di quello che viene proposto sulmercato internazionale.Max Rutherston e Rosemary Bandini, nostri cari amici londinesi, vi invitano alSymposium dell’International Netsuke Society che si terrà a Londra nel maggio 2013 edi cui potrete trovare maggiori informazioni all’interno del Bollettino. L’evento saràuno dei più importanti incontri del prossimo anno riguardanti il mondo dei netsuke,in quanto rappresenterà il primo meeting dell’INS organizzato in Europa e sicuramen-te convoglierà nella capitale inglese collezionisti provenienti da tutto il mondo.

Roberto Gaggianesi

Page 3: Netsuke settembre 2012

3

E’ ritornato come ogni anno l’appuntamento con Milano&Asian Art, manifestazionepromossa dalle più importanti Gallerie milanesi di Arte Orientale. Per l’occasione, lanostra Galleria ha allestito due eventi, uno incentrato sull’arte cinese, l’altro suinetsuke di due importanti collezioni, corredato da un’edizione speciale-catalogodel Bollettino.Nei dieci giorni della mostra, il pubblico di collezionisti, appassionati e curiosiha risposto con grande entusiasmo, visitando le gallerie aderenti alla manifesta-zione e partecipando agli eventi proposti.La Galliavola Arte Orientale ha inaugurato con un vernissage giovedì 17 maggio cheha offerto, come di consueto, l’occasione di apprezzare le opere esposte, all’internodell’elegante cornice della Galleria, e ha fornito ai frequentatori abituali la possibili-tà di incontrare e conoscere nuovi appassionati di arte orientale.

Milano & Asian Art

Page 4: Netsuke settembre 2012

La manifestazione è proseguita, martedì 22 maggio, conun appuntamento dedicato esclusivamente ai netsuke: inostri amici collezionisti hanno quindi avuto l’opportuni-tà di visionare con maggiore tranquillità i pezzi esposti, dicommentare il catalogo e di confrontarsi con altri appas-sionati, il tutto, come un nuovo amico ha tenuto a sotto-linearci, in un’atmosfera “di cordialità e di riservatezza”,cogliendo esattamente lo spirito della nostra Galleria. Visto l’interesse suscitato, questo evento potrebbe andaread aggiungersi agli appuntamenti annuali della Galleria epotrebbe, insieme al Milano Netsuke Meeting, rappresen-tare un punto di riferimento per gli incontri tra gli appas-sionati e i “netsuke enthusiasts”. Quindi…arrivederci alla prossima edizione!

4

Page 5: Netsuke settembre 2012

5

Una piccola collezione giunta negli ultimi tempi in galleria ci ha fornito lo spun-to per parlare degli omote-netsuke, ovvero di quei netsuke ispirati alle maschere delteatro giapponese. Il tema è già stato anticipato con grande competenza da MaxRutherston sul Bollettino numero 22 dello scorso marzo, nell’articolo MaschereGiapponesi del teatro N .L’argomento è talmente vasto e interessante che ci permettiamo di riportarlo di nuovoalla vostra attenzione, cercando di ampliare ulteriormente l’esteso campo di conoscenza. Una prima considerazione spontanea ci induce a constatare che i netsuke che rap-presentano le maschere sono molto meno popolari e apprezzati dai collezionistirispetto ai netsuke detti “katabori”. Una delle ipotesi che possiamo avanzare su que-sta sottovalutazione è la mancanza di informazioni che si hanno sulla storia, le leg-gende e la tradizione dalle quali traggono origine i personaggi che fanno vivere lemaschere che, ad un primo superficiale sguardo, potrebbero sembrare tutte uguali. Fulcro della rappresentazione teatrale, nucleo fondamentale della caratterizzazionedei personaggi e in alcuni casi anche simbolo venerato di quella catarsi che tantoaccomuna il teatro nipponico a quello greco, le maschere vennero generalmenteminiaturizzate da artisti appartenenti a famiglie di veri e propri intagliatori professio-nisti da generazioni. Sembrerebbe, secondo un’ipotesi diffusa, che un ulterioreutilizzo degli omote-netsuke potesse essere di scopo commerciale: più precisamente,quello di modellini da affidare ai rappresentanti venditori di maschere.

Maschere, che passione!

Page 6: Netsuke settembre 2012

6

Durante il periodo Edo (1615-1868), la produzio-ne di maschere del teatro N e Ky gen era appan-naggio di due importanti famiglie di mascheraiprofessionisti: i Deme e i Kodama. Tra i numerosicomponenti della famiglia Deme, fu forse Eiman,intorno agli inizi del XVIII secolo, a realizzare iprimi omote-netsuke, riflettendo in essi il gusto deiclienti. Altri carvers seguirono poi questa intuizio-ne: Hokei, Konan Minko, Shuzan, Masamitsu, Osai,Ikko, Gyokuzan, Kozan, Naokazu e altri ancora.Le riproduzioni di maschere del teatro venivanoscolpite nei materiali classici già in uso per i netsukekatabori, quali l’avorio, i vari tipi di legno (bosso,hinoki, ebano, cachi), corno, varie tipologie dilacca, osso, bronzo, per arrivare al raro e prezioso

hornbill (per saperne di più si veda il Bollettino n. 3 del novembre 2007). In quanto alla particolarità del materiale, alla figura 1, ecco una testa di uomo dal-l’espressione grottesca, alta mm 40, firmata Gyokko, XIX secolo, che è stata realizza-ta in corozo, l’avorio vegetale, materiale ricavato da una particolare tipologia di palma,i cui frutti, una volta essiccati, hanno consistenza, colore e aspetto molto similiall'avorio animale e che, inoltre, permettono una lavorazione meno difficoltosa.In hornbill è invece realizzata la maschera di Hannya alla figura 2, della CollezioneRutherston & Bandini, alta mm 40, non firmata, 1880 circa. Il carver ha sfrutta-to la tonalità dell’arancione data dal materialestesso per colorare le corna, le sopracciglia e ilnaso della figura. I capelli sono lievemente incisie tinti in nero, mentre l’himotoshi è contornato daavorio tinto in verde. Hannya è un demone femminile, il fantasma di unadonna gelosa, con la grande bocca aperta a mostra-re i lunghi ed acuminati denti canini. Le corna pun-tute, a volte curvate in avanti sulla fronte percorsada vene ingrossate per la rabbia, gli zigomi spor-genti e il mento prominente sono tutte caratteri-stiche dell’iconografia di questo personaggio. Peri piccoli omote-netsuke si usava inoltre intarsiaregli occhi di madreperla per renderne l’espressioneancora più demoniaca, espediente tecnico di grande

Figura 1

Figura 2

Page 7: Netsuke settembre 2012

7

effetto che, probabilmente, traeva spunto dalla pratica, nellemaschere originali, di inserire una montatura degli occhi inmetallo dorato.L’espressione crudele, la bocca spalancata quasi volesse morderechiunque le si pari davanti, la fronte aggrottata tanto da mettere inmaggior risalto le corna ben ritte sulla sua chioma, divisa a metà alcentro della fronte, sono tutte caratteristiche che rendono ben rico-noscibile la maschera di Hannya, alla figura 3, netsuke in legno, altamm 42, firmata Ryuun, XIX secolo. Gli occhi e la bocca sonorealizzati con tracce di pigmentazione più chiara, dentro cuivanno a risaltare il foro, minuscolo e scurissimo, della pupilla

e i denti acuminati. Le corna,la fronte, il naso e il mento,così come la forma delle orec-chie, sono tutti intenzional-mente appuntiti allo scopo dienfatizzare l’espressione didurezza e ferocia del demone.Espressione che si ritrova, con la stessa esasperazio-ne, anche nella maschera in avorio, probabilmentedel tipo obidome, alta mm 48, non firmata, XIXsecolo, alla figura 4. Gli occhi in questo caso sono bulbi sporgenti dentrocui è praticato un foro, a simulazione delle masche-re originali, mentrel’himotoshi è ricavatoagli angoli della bocca.

I capelli sono leggermente incisi e colorati, a contrasta-re con il bianco dell’avorio, mentre le corna si protrag-gono verso l’alto in tutta la loro lunghezza. A conferma di quanto detto sopra sull’utilizzo di diffe-renti materiali nella realizzazione degli omote-netsuke,alla figura 5 troviamo una maschera di Hannya realiz-zata in bronzo dorato, alta mm 46, firmata Masayuki,XIX secolo. L’artista crea l’espressività della mascheraattraverso il chiaroscuro dato dalla colorazione delbronzo, dorato e non, in una continua serie di sbalzicromatici e di linee arrotondate.

Figura 3

Figura 4

Figura 5

Page 8: Netsuke settembre 2012

8

Per rimanere tra le figure femminili, spicca perpopolarità quella di Okame, la danzatrice delCielo. Divinità scintoista, simbolo di una certasensualità burlesca, essa è conosciuta inoltre conaltri nomi: Otafuku, Ofoku, Ame no Uzume e pro-priamente Oto. L’iconografia di questa “signora” lavuole spesso rappresentata con oggetti fallici (fun-ghi, pestelli o maschere con un naso lungo), inmodo da farne risaltare la scostumatezza: non pos-siamo fare quindi altro che ammirare l’abilità deicarvers che sono riusciti a interpretare il personag-gio con brevi ma significativi tratti, dando unaforma allusiva alla fronte eccessivamente curva,agli occhi gonfi e suini, al naso a bottone, alle

guance paffute, come nella maschera, realizzata in avorio marino, alta mm 35,non firmata, XVIII-XIX secolo, alla figura 6. I capelli sono leggermente intaglia-ti e tinti con inchiostro nero, a tratti ormai scomparso per la consunzione. Gliocchi sono completamente sproporzionati, rispetto alla grossa e liscia fronte ealle tondeggianti guance, e così anche la bocca, dalla quale spuntano dei minu-scoli denti, sicuro segnale dell’abi-lità del carver che, seppure nellavolontà di ridicolizzarne l’immagi-ne, non rinuncia però a piccolisegnali di destrezza. Alla figura 7, la grande maschera diOkame in legno, alta mm 65, nonfirmata, periodo Edo, è invece piùcalda, sia per il materiale che per lascelta del carver di giocare con larotondità di ogni parte del visodella donna. La fronte, i capelli,che sembrano essere raccolti inun’acconciatura più elaboratarispetto alla precedente, il naso, leguance e il mento sono tutti ton-deggianti, mentre qua e là fa capo-lino il disegno naturale a cerchiconcentrici del legno.

Figura 6

Figura 7

Page 9: Netsuke settembre 2012

9

Volendo rimanere nell’ambito di omote-netsukedal chiaro significato erotico, basti osservare labella maschera di Hyottoko, alla figura 8, altamm 46, firmata, in avorio ben patinato, in cui,da iconografia, il lungo naso creerebbe unimmediato riferimento al membro maschile. La maschera alla figura 9 è invece la rappre-sentazione di Okina.Nonostante l’associazione frequente e comu-ne, questo non è il nome di una mascheradel teatro N , bensì il nome collettivo per laperformance di tre danze, eseguite esclusiva-mente da preti durante cerimonie religiose,separatamente chiamate Okina, Senzai eSanbaso. Con il nome Okina, si intendereb-be quindi sia il nome collettivo delle tre danze che il nome della danza princi-pale, in cui è rappresentato un uomo anziano (Okina letteralmente indica “vec-chio uomo”) sereno e contento, stimato da tutti. La sua danza era misurata e sta-tica, fatta di spostamenti simbolici, incluso il lento movimento del ventaglio edelle maniche del kimono. Okina indossava inoltre una maschera, tradizionalmen-te e impropriamente chiamata allo stesso modo, il cui nome proprio era

Hakushiki-jo. Essa è venerata e rispettata nellamaniera più assoluta ed è la sola maschera adessere indossata, dopo un atto di purificazione,dall’attore direttamente sul palco, in modo chetutto il pubblico possa vederla. Il netsuke in legno, alto mm 40, firmatoMasashi, XIX secolo, alla figura 9, rappresentaquindi la miniatura di una maschera di Okina,dall’espressione benevola e serena, ben ricono-scibile per i ciuffi di capelli arrotolati in frontee per i caratteristici fiocchi agli angoli dellabocca, increspata in un sorriso e incorniciata dalconsueto pizzetto. Ai lati della bocca sono evidenziate, a renderel’effetto ancora più realistico, due incisioni, asimboleggiare la separazione in due parti dellamaschera, come avveniva nell’originale.

Figura 8

Figura 9

Page 10: Netsuke settembre 2012

10

Alla figura 10 (Collezione Rutherston &Bandini), troviamo invece il Sennin Ikkaku,netsuke realizzato in legno chiaro, alto 40 mm,XX secolo. Le caratteristiche vengono chiara-mente a tradursi in una caricatura: un unicocentrale e corto corno spunta dalla sua fronte.Ikkaku viveva sulle colline di Benares, apparen-temente generato dall’unione di un uomo e diun cervo. Era il soggetto, nonché il titolo, diuna rappresentazione del teatro N scritta daKomparu Zembo Motoyasu (1453-1532). Sebbene non sia firmato, lo stile dell’intaglio e ilmateriale sono attribuibili a Kokeisai Sansho. Gli omote-netsuke potevano anche configurarsicome gruppi di maschere differenti, come nel

caso del netsuke in corno alla figura 11 e 11a. A risaltare nel netsuke, alto 36 mme lungo 43 mm, non firmato, XIX secolo, è sicuramente Usofuki, nome che si rife-risce alla maschera generalmente rappresentata con le labbra arricciate nell’atto difischiare, assumendo in questo modo una caratterizzazione sicuramente moltoridicola. Usofuki rappresenta differenti ruoli, come lo spaventapasseri, il dio dellapietra, lo spirito di una zanzara, una locusta, e persino un vegetale, un fungo, o unfrutto, forse un’arancia. Ovviamente ci vuole una buona capacità di immaginazio-ne per accettare Usofuki in tutti questi ruoli…

Figura 10

Figura 11

Page 11: Netsuke settembre 2012

11

Dall’altro lato, alla figura 11a, compaiono invece Okame e il demone Beshimi,caratterizzato dal grosso naso, dal mento arrotondato e soprattutto dalla bocca,ermeticamente chiusa. I grandi occhi infossati sono sormontati da due foltesopracciglia tra le quali è intagliata l’attaccatura del naso. L’espressione è natural-mente tanto demoniaca che Asnaghi la definiva di “inaudita ferocia”. Per finire, alla figura 12,12a, un gruppo di sette maschere, adagiate su di un ven-taglio, omote-netsuke in avorio, lungo mm 47, non firmato, XIX secolo. Al disotto di Okina, a segnalarne ancora una volta l’importanza, si trovano Okame,Usofuki, Hannya, Beshimi, Hyottoko e la volpe, Kitsune, che la tradizione vuole abbiaun carattere malvagio, tanto da riuscire a prendere possesso del corpo degli esseriumani provocando loro la perdita della memoria e inibendo loro ogni libera azione.

Figura 11a

Figura 12, 12a

Page 12: Netsuke settembre 2012

La International Netsuke Society è lieta di annunciare che per la prima volta ilconvegno biennale sui netsuke si terrà in Europa. Negli ultimi anni infatti ilmercato europeo di netsuke è cresciuto notevolmente, tanto da rappresentareaddirittura la metà dei membri della società.

E’ proprio in riconoscimento di tale fenomeno che abbiamo ritenuto fosse giunto il momento diorganizzare un evento a Londra, il centro europeo forse più importante nel commercio di netsuke,con galleristi specializzati, case d'asta internazionali e musei di fama mondiale.Il convegno si svolgerà presso il centrale hotel St. Paul’s, situato accanto alla cattedrale omonima. Il pro-gramma è sicuramente entusiasmante, con lezioni e seminari ogni mattina, seguiti dal buffet e dalla visio-ne di netsuke di alcuni galleristi provenienti da tutto il mondo, che metteranno in esposizione le loro col-lezioni e vi aspetteranno per discutere, sotto ogni punto di vista, la vasta gamma scultorea in mostra. Il pranzo e un piccolo rinfresco mattutino saranno inclusi nel prezzo di registrazione, così come lacena di gala organizzata a conclusione del convegno.Per l’occasione, la Galleria Rutherston&Bandini organizzerà una mostra speciale, corredata da cata-logo illustrato, che presenterà netsuke provenienti da collezioni private europee, molti dei quali invisione per la prima volta. Un obiettivo della Galleria sarà anche quello di coinvolgere i principalimusei inglesi, quali il Victoria & Albert Museum, il British Museum e l'Ashmolean di Oxford, perriuscire a creare una degna celebrazione di questa gloriosa forma d'arte. Sarà un evento da non perdere!Per essere aggiornati sull’organizzazione e sulle novità, si prega di registrarsi tramite e-mail:[email protected] Ci auguriamo di vedervi tutti a Londra nel maggio del 2013… non mancate!

Rutherston & Bandini Ltd.

LONDRA: St Paul’s Hotel, 10-14 maggio 2013

Biennial Netsuke convention

Page 13: Netsuke settembre 2012

13

Il 15 maggio scorso, la casa d’aste Bonhams ha presen-tato a Londra la terza parte della collezione di arte giap-ponese di Edward “Ted” Wrangham, scomparso nel2009. Il nostro amico Neil Davey, che dobbiamo ringraziare per i cataloghi che pun-tualmente ci invia in anteprima, ha curato anche questa terza vendita. Vi ricordiamo che la prima parte è stata commentata sul Bollettino n. 17 del dicembre2010, la seconda sul n. 20 del settembre 2011 e questa terza, e pensiamo ultima, haricalcato fedelmente il successo delle precedenti vendite. Infatti, a conferma del raffina-to gusto del collezionista, una buona parte dei 409 lotti è stata esitata a prezzi di asso-luto rilievo, come nel caso di un inro in lacca firmato Zeshin, che ha stabilito il recordmondiale di vendita di inro e di cui daremo notizie più dettagliate nelle pagine seguen-ti. Anche i 48 lotti di netsuke hanno avuto un grande successo, infatti ne sono rimastiinvenduti solo due, riconfermando l’interesse suscitato nel pubblico.

Lotto 94 - Una statuetta europea di un reli-gioso, in avorio, trasformata in netsuke,non firmata, XVII-XVIII secolo, alta 73mm, stimata 500-550, viene aggiudicataper 1.375 sterline. Il soggetto, probabilmente San Giuseppe, èin piedi su di una base fatta a sigillo, mentretiene nelle mani da una parte il Gesù bambi-no e dall’altra una foglia. L’himotoshi è inta-gliato sul retro della figura e l’avorio è abba-stanza consunto e di bella patina. Questonetsuke è probabilmente l’esemplare descrit-to come San Giuseppe, ma non illustrato,della collezione W.L. Behrens e ci ricorda laPietà, Madonna con il Cristo morto, della rac-colta Lanfranchi così dibattuta al tempo del-l’esposizione al Museo Poldi Pezzoli.

Londra: Bonhams, 15 maggio

Collezione Wrangham:in asta la terza parte

Lotto 94

Page 14: Netsuke settembre 2012

14

Lotto 113 - Netsuke in lacca rossa, mascheradi Hannya, firmata Soso, tardo XIX secolo,alta 54 mm, parte da una stima di 1.000-1.500 pound, per ottenerne 3.125. Il netsuke mostra il tipico mento prominentee gli occhi stralunati al di sotto delle cornaposte sulla fronte. Il retro è in lacca nera. Lamaschera, oltre ad essere di notevoli dimen-sioni, è stata pubblicata in Netsuke di NeilDavey a pag.159 e questo, nonostante gliomote-netsuke non raggiungano mai prezzicosì elevati, può giustificare un esborso cosìcospicuo da parte del collezionista acquiren-te.Lotto 118 - Netsuke in legno laccato e metal-lo, firmato Yokobue saku, XIX secolo, lungo48 mm, stima a 600-700 sterline, aggiudica-to per 4.375. A forma della sezione di unramo, laccato in nero e con fiori selvatici agi-tati dal vento come decorazione, in laccadorata e colorata takamakie. Nella parte

superiore riposa una lumaca in rame con dettagli in metallo dorato.

I lotti che seguono sono stati selezionati per la particolarità dei materiali usati, alcu-ni abbastanza usuali, altri veramente rari, che Edward Wrangham si sarà sicuramen-te divertito ad aggiungere alla sua collezione. Lotto 122 - Netsuke in lacca, corno e scaglie di pesce, una trota (?), non firmato, XIX seco-lo, lungo 101 mm, viene stimato 1.500-2.000 sterline per essere poi venduto a 4.375. La parte superiore è creata unendo scaglie di pesce e corno, l’occhio è intarsiato invetro, mentre il lato opposto è in lacca marrone. Prezzo giustificato solo se il collezio-nista è un pescatore…

Lotto 113

Lotto 118

Lotto 122

Page 15: Netsuke settembre 2012

15

Lotto 133 - Netsukein ferro, una fiasca aforma di zucca, nonfirmato, XIX secolo,alto 51 mm, vieneaggiudicato per 1.187pound, partendo da500-550. Decorato con un fioredi paulonia a tre foglie(kirimon) e foglie ram-picanti in nunomed’oro, il collo racchiu-de lo stopper, montatoin argento, così comela corda che trattienel’anello mobile.

Lotto 134 - Netsuke in ambra, un’oca mandarina, firmato Motoaki, XIX secolo, lungo85 mm, entra in asta a 600-650 sterline per arrivare a 1.250. Forse cinese, quindi un toggle o chui-tzu, l’oca (oshidori) è rappresentata mentrenuota, la testa rivolta indietro, tra piante di loto, gli occhi intarsiati in madreperla. Lotto 135 - Netsuke creato dall’artiglio di un’aquila, non firmato, non databile,alto 64 mm, stimato 750-800, viene aggiudicato per 1.375 sterline. Montato in metallo argentato, gli artigli si stringono attorno a una palla di cristallo.Altre volte abbiamo espresso il nostro giudizio su questi soggetti, parere che eviden-temente non è in sintonia con il gusto di Ted Wrangham che nella sua collezioneaveva altri esemplari simili come un artiglio di ibis, una zampa di scimmia mummi-ficata e un altro artiglio di aquila. (Si vedano i Bollettini nn. 17 e 20)

Lotto 133

Lotto 134

Lotto 135

Page 16: Netsuke settembre 2012

Lotto 136 - Un manju in guscio di tarta-ruga scuro, non firmato, XIX secolo,lungo 45 mm, stimato 500-550 pound, neottiene 1.000. Intagliato in rilievo a tutto tondo, conun dragone che stringe con una zampauna larga tama. Questi soggetti, o meglioquesti materiali, vanno purtroppoa p p r e z z a t idal vivo, inquanto la

colorazione scura, come nel caso dell’ebano e delcorno pressato, non permette di apprezzare laqualità del netsuke solamente dalle fotografie o daun’occhiata veloce. Lotto 137 - Netsuke in ceramica, Otafuku, firma-to Kenya tsukuru, su un disegno di Untei, XIXsecolo, alto 45 mm, stimato 600-700 pound,viene aggiudicato a 1.062. E’ in piedi, con una mano rivolta verso la bocca,quasi con timidezza, la sua veste brillantementesmaltata a colori e con motivi floreali. Pubblicato nelMCI, proveniente dalla collezione di Meinertzhagene prima di W.W. Winkworth. Molto simile all’esem-plare pubblicato sul n. 22 del Bollettino e che fa

parte dellacollezione dicari amicimilanesi.Lotto 138 - Netsuke creato da una conchi-glia di nautilus, non firmato, tardo XIXsecolo, alto 48 mm, parte da una valuta-zione di 550-600 sterline e viene aggiudi-cato per 1.625 pound. Dalla forma compatta, la conchiglia èbianca con segni azzurri, montata dall’al-tro lato in argento per aumentarne il pesoe rinforzarne la struttura e con un anellod’argento a formare l’himotoshi.

16

Lotto 136

Lotto 137

Lotto 138

Page 17: Netsuke settembre 2012

17

Lotto 139 - Netsuke in metallo dorato e shakudo, Hotei, firmato Yoshiaki,dopo Yasuchika, XIX secolo, diametro 35 mm, stimato 600-650 sterline, neottiene 4.375. A forma di manju, Hotei è ricavato in shakudo, una lega di oro e rame, men-tre sorridente tiene una tama dorata, seduto all’interno del suo sacco inmetallo dorato. Lot. 140 - Un hako-netsuke in bambù, firmato Shibata Zeshin (1807-1891),dopo Jikan Ganbun, XIX secolo, alto 38 mm, dal valore iniziale di 2.000-2.500sterline, viene ceduto per 10.625 pound. Il box rettangolare è arrotondato e haun coperchio grezzo, laccato e intarsiato con una lumaca, in takamakie dorato epeltro. Una curiosità: l’autore, Zeshin, è lo stesso dell’inro in lacca che ha otte-nuto in questa stessa asta il record mondiale con 301.250 sterline.

Lotto 139

Lotto 140

Page 18: Netsuke settembre 2012

18

Parigi: Asta Beaussant-Lefèvre

Nel mese di aprile a Parigi, all’interno di un catalogo diarte asiatica, sono stati presentati cinque lotti di netsukedi cui due di bella qualità e di interesse.Lot. 158 - Netsuke in avorio a patina gialla, unalepre seduta con la testa alzata, occhi incrostati inambra rossa, non firmato, alto 35 mm, parte conuna stima di 500-600 euro, per ottenerne 1.900.Non viene segnalato il periodo del netsuke che,caratterizzato da una patina straordinaria, riteniamopossa essere fine del XVIII.

Lot. 159 - Netsuke in avorio a patina gialla, Fukura Suzume, gli occhi sonoincrostati in corno scuro, firmato dentro una riserva ovale Masanao, Kyoto,XVIII secolo, lungo 45 mm, parte con una stima di 4.000-5.000 euro, per esse-re aggiudicato a 8.000! Ideato e anche realizzato dal celebre Masanao di Kyoto, ottiene un risultato ditutto rispetto. Per un esemplare del tutto simile e dello stesso carver si veda il Bollettino/catalogo n.23 del maggio scorso, lotto n. 13, che siamo molto felici di sapere ben riposto nellavetrinetta di un caro amico.

Lotto 158

Lotto 159

Page 19: Netsuke settembre 2012

19

New York: Asta Bonhams

Il 20 marzo scorso a New York, laBonhams, attualmente la più attenta eprolifica casa d’aste nel settore netsuke, hainserito nel catalogo Fine Japanese Works ofArt circa novanta lotti provenienti da duecollezionisti americani.Lot. 2087 - Netsuke in avorio, un cane sel-vaggio, Scuola di Kyoto, firmatoOkatomo, tardo XVIII secolo, inizio XIX,alto mm. 52, valutato 6.000/8.000 dolla-ri ne ottiene 8.270.Il cane, o lupo, sta cercando di aver ragio-ne di un grosso crostaceo che cerca di

difender-si con lesue potenti chele. Il netsuke è di bella qualità, il pelodell’animale ben reso, l’ossatura dorsale in evidenza,gli occhi intarsiati in corno nero e la firma in unariserva rettangolare. Pur classificandolo come dibuona fattura l’attribuzione al famoso carverOkatomo non è stata ritenuta credibile. Lot. 2109 - Netsuke in avorio, Daikoku che sollevauna balla di riso, non firmato, XVIII secolo, alto 40mm, stimato 1.500-2.000 dollari, ne ottiene 6.500. Il dio è rappresentato vestito solo con un cappellodecorato con simboli di buon auspicio e una tunicaattorno alle anche, mentre si sta accovacciando con

espressione di fatica, nel tentativo di sollevare la balla di riso. Lot. 2110 - Netsuke in avorio, un topodisteso, Scuola di Kyoto, XVIII-XIX seco-lo, lungo 52 mm, stimato 3.000-4.000 dol-lari, ne ottiene 6.700. Il roditore ha la testa allungata verso ilsuolo, quasi nell’atto di annusare qualcheodore, la sua coda è arrotolata attorno allato del corpo, gli occhi sono intarsiati incorno nero.

Lotto 2087

Lotto 2109

Lotto 2110

Page 20: Netsuke settembre 2012

20

Lot. 2153 - Netsuke in avorio, untopo, firmato Masaka, Osaka,tardo XIX secolo, lungo 52 mm,valutato 12.000-15.000 dollari,viene aggiudicato per 11.500. Il topo è raffigurato mentre masti-ca il gambo di un gruppo di bac-celli, la coda piegata sotto il corpoa formare una composizione com-

patta, il pelo è finemente inciso e rifinito con inchiostro nero, gli occhi sonointarsiati in corno nero. Firmato sotto uno dei baccelli, proviene dalla collezio-ne di Robert e Shirlee Guggenheim ed è stato pubblicato nel 1990 sul catalogoNetsuke Classics del compianto Barry Davies.Lot. 2154 - Netsuke in ebano, un kirin, firmato Masatoshi (Nakamura Tokisada,Tokyo, 1915-2002), realizzato nel 1977, alto 91 mm, stimato 15.000-20.000dollari, se ne aggiudica 21.000. L’animale mitico è mostrato in piedi, con le

Lotto 2153

Lotto 2154

Page 21: Netsuke settembre 2012

21

quattro zampe unite, il corpo a ricreare un arco, mentre guarda indietro e versol’alto. La bocca è aperta come se stesse ululando, mentre fiamme fuoriescono dalsuo petto. La coda è a riccioli, la criniera e la pelle a scaglie sono intagliate concura e linee pulite, mentre la firma è sull’anca sinistra. Il netsuke proviene dallacollezione Bushell e a quanto pare fu il pezzo che servì a Masatoshi per entrarenella grazie di Bushell. Si dice che infatti quest’ultimo fornì a Masatoshi unafotografia di un vecchio modello di kirin in piedi, in legno, e gli chiese di inta-gliarne una copia. Evidentemente Bushell fu soddisfatto del risultato, dalmomento che tra i due si instaurò una lunga relazione di lavoro. Anni dopo,durante una convention dell’INS, a Masatoshi fu ripresentato il netsuke ed egliimmediatamente si ritirò in un angolo appartato per poterlo osservare tranquilla-mente. Disse poi all’attuale proprietario del netsuke che quello era sicuramenteil pezzo più bello che avesse mai intagliato.

Lot. 2156 - Netsuke in avorio, tre topi, firmato Tanetoshi, XX secolo, lungo 37mm, parte da una valutazione di 3.000-4.000 dollari e viene aggiudicato per4.600. Una composizione compatta con tre topi, uno dei quali sta sbocconcel-lando un baccello, un secondo trattiene con le zampe una radice, mentre il terzoè in piedi sulle zampe posteriori e, appoggiandosi ai corpi dei suoi compagni, siguarda intorno, per controllare eventuali predatori. È contenuto in una scatoladi legno firmata Heian Tanetoshi e con sigillo Aki I. Questi ultimi due netsuke ciconfermano ancora una volta la predilezione del mercato americano per gli auto-ri del XX secolo, o contemporanei.

Lotto 2156

Page 22: Netsuke settembre 2012

Ancora una volta la casa d’aste Bonhams è riuscita nell’intento di battere un recordmondiale di vendita. E’ quello che è successo durante la terza parte della vendita dellaCollezione Wrangham, in cui il top-lot, nonché nuovo best seller mondiale, è stato rap-presentato dal lotto 266, un inro ad unico scomparto, realizzato da uno dei piùimportanti artisti del periodo Meiji (1868-1912), Shibata Zeshin. Aggiudicato per301.250 sterline, più di dieci volte superiore alle stime iniziali di 20.000-30.000pound, l’inro è stato a lungo conteso in sala e al telefono da due collezionisti arabi,uno dei quali, arrivato alla cifra di 185.000 sterline e stancatosi di attendere oltre ilpigro ritmo del battitore, che rilanciava di 1.000 in 1.000, per assicurarsi l’oggetto deldesiderio tanto conteso ha offerto la cifra shock di 250.000 pound, che, con l’aggiun-ta dei diritti della casa d’aste, è arrivata appunto alla cifra record di 301.250 sterline.Colin Sheaf, direttore della sezione Regno Unito e Asia, ha commentato l’asta:Ancora una volta, l’attrattiva di un’eccezionale collezione privata, presentata in un cata-logo molto ricercato e illustrato in maniera superba, ha generato offerte d’asta molto alteda parte di musei americani, europei, giapponesi e da compratori privati. Persino in unperiodo di incertezza economica nei mercati finanziari internazionali, il gruppo di affer-mati e finanziariamente sicuri compratori continua a dominare un settore sofisticato delmercato globale dell’arte.

Un inro da 300.000 sterline

Page 23: Netsuke settembre 2012

La GalliavolaArte Orientale

3° Milano Netsuke MeetingSabato 20 Ottobre 2012

Via Borgogna 9 - Milano

Ore 10.00Benvenuto ai partecipanti

Introduzione di Roberto Gaggianesi

Ore 10.45Rossella Marangoni

Di uomini e di dei: storie, personaggi e miti nel mondo in miniatura dei netsuke

Ore 12.00-13.00Esposizione e vendita di una collezione di netsuke

Aperitivo

E’ gradita una conferma al numero 02 76007706 - mail: [email protected]

Page 24: Netsuke settembre 2012

La Galliavola Arte OrientaleVia Borgogna, 9 - 20122 Milano

tel. +39 0276007706 - fax. +39 0276007708www.lagalliavola.com [email protected]