imparare a leggere e scrivere: incidenza delle...
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IMPARARE A LEGGERE E SCRIVERE:
INCIDENZA DELLE PRATICHE QUOTIDIANE DI INSEGNAMENTO
Questa iniziativa è realizzata nell’ambito del Programma operativo FSE 2014-2020 della Provincia autonoma di Trento
grazie al sostegno finanziario del Fondo sociale europeo, dello Stato italiano e della Provincia autonoma di Trento
AZIONI A SUPPORTO DEL PIANO “TRENTINO TRILINGUE” Potenziamento delle aree disciplinari di base per studenti del primo e del secondo ciclo di istruzione Cod. 2015_3_1022_IP.01
LaCommissioneeuropeaelaProvinciaautonomadiTrentodeclinanoogniresponsabilitàsull’usochepotràesserefa;odelleinformazioni contenute nei presenti materiali
IMPARARE A LEGGERE E SCRIVERE: INCIDENZA DELLE PRATICHE QUOTIDIANE DI
INSEGNAMENTO
• Cosa significa «imparare a leggere e a scrivere»?
• Come cambia l’apprendimento della lettura e della scrittura a scuola nel terzo millennio?
• Ha ancora senso parlare di metodo di insegnamento della letto-scrittura?
• Come gestire un percorso di insegnamento in classi sempre più eterogenee?
• Che cosa fa la differenza nell’efficacia delle pratiche di insegnamento?
Focus della ricerca incidenza delle pratiche di insegnamento della lettura e
scrittura sulla qualità dei primi apprendimenti
Scopi della ricerca • analizzare le pratiche di insegnamento della lettura e
scrittura nella scuola trentina;• individuare le soluzioni organizzative e didattiche più
efficaci nel contesto della scuola trentina sulla base dei risultati di apprendimento ottenuti;
• prefigurare azioni di supporto e accompagnamento finalizzate a potenziare il successo formativo in questo ambito di apprendimento;
• sperimentare percorsi di ricerca educativa strutturati e sostenibili per l’Istituto.
Introduzione [M.G. Dutto] Stato dell’arte sulla letteratura in ambito didattico ed educativo dell’insegnamento della lettura e della scrittura nel nostro paese (strategie, approcci, ricerche) [Lerida Cisotto] Ricognizione delle ricerche sulle pratiche di insegnamento di lettura e scrittura [Franca Rossi] Ricognizione delle evidenze di ricerca presenti a livello internazionale in rapporto alle metodologie di apprendimento della lettura e scrittura [Giuliana Pinto] Quadro di riferimento concettuale e metodologico della ricerca francese Lire et écrire [Roland Goigoux] Ricognizione critica relativa a libri di testo e sussidi didattici diffusi nella scuola italiana per il primo insegnamento della letto-scrittura [Silvana Loiero]
Seminario introduttivo – dicembre 2016
Seminario introduttivo – dicembre 2016
Analisi critica dei libri di testo e dei sussidi didattici maggiormente utilizzati nella realtà della scuola trentina per il primo insegnamento della lettoscrittura [Paola Baratter] Problematiche connesse ai bisogni educativi speciali (disabilità, disturbi specifici di apprendimento, allievi di madre lingua non italiana) in relazione all’insegnamento lettura e scrittura [Dario Ianes] Ruolo dell’insegnamento della lettura e scrittura negli attuali percorsi universitari di Scienze della Formazione Primaria [Sonia Claris] Dispositivi metodologici per l’analisi delle pratiche educative [Giuseppe Tacconi] Per una ricerca sulle pratiche di insegnamento/apprendimento della letto-scrittura: primi orientamenti [Mario Castoldi]
Nodi concettuali: dalla parte dell’apprendimento
OLTRE I PROCESSI DI CODIFICA E DECODIFICA: LA CONCETTUALIZZAZIONE DELLA LINGUA SCRITTA
PLURILINGUISMO E ITALIANO L2: IMPLICAZIONI SULL’APPRENDIMENTO
DELLA LINGUA SCRITTA
CULTURA DIGITALE: PROCESSI EMERGENTI NELL’APPRENDIMENTO
DELLA LINGUA SCRITTA
DAI PREREQUISITI AI PRECURSORI: CONTINUITA’ TRA ALFABETIZZAZIONE EMERGENTE E
ALFABETIZZAZIONE FORMALIZZATA
Nodi concettuali: dalla parte dell’insegnamento
INSEGNARE A LEGGERE E SCRIVERE: NON SOLO UNA QUESTIONE DI METODO
TESTI E CONTESTI MOTIVANTI PER L’APPRENDIMENTO DI LETTURA E SCRITTURA
INTERDIPENDENZA TRA ORALITA’, SCRITTURA E LETTURA
LIBRI DI TESTO E SUSSIDI DIDATTICI PER LA PRIMA ALFABETIZZAZIONE:
LA MEDIAZIONE DELL’INSEGNANTE
DIVERSITA’ DEI BAMBINI: LA DIDATTICA PER IL POTENZIALE DI APPRENDIMENTO
DECODIFICA, COMPRENSIONE E STRATEGIE DI LETTURA
CODIFICA, PRODUZIONE E STRATEGIE DI SCRITTURA
Nodi metodologici
COME SI POSSONO ANALIZZARE LE PRATICHE DI INSEGNAMENTO?
COME SELEZIONARE IL CAMPIONE DI RICERCA?
CON QUALI MODALITA’/STRUMENTI ACCERTARE I RISULTATI DI APPRENDIMENTO?
QUALI RICADUTE OPERATIVE PREFIGURARE IN TERMINI DI «AZIONI DI SUPPORTO E ACCOMPAGNAMENTO»?
QUALI SONO GLI APPROCCI E GLI STRUMENTI DI RICERCA PIU’ ADATTI AGLI OBIETTIVI DEL PROGETTO?
COME CORRELARE LE PRATICHE DI INSEGNAMENTO CON I RISULTATI DI APPRENDIMENTO?
Azioni di ricerca AZIONE 1 UNIVERSO CLASSI I
SCUOLA TRENTINA (CIRCA 320)
QUESTIONARIO A INSEGNANTI RESPONSABILI AREA
LINGUISTICA AZIONE 2 CAMPIONE DI 80
CLASSI I VERIFICA APPRENDIMENTI
INIZIALI E FINALI AZIONE 3 CAMPIONE DI 40
CLASSI I INTERVISTA INSEGNANTE DI CLASSE E OSSERVAZIONE
PRATICHE IN CLASSE
AZIONE 1
AZIONE 2
AZIONE 3
Modalità e strumenti di indagine
MODALITA’
Azione 1 - universo
delle classi
Azione 2 -Campione di
80 classi
Azione 3 - Campione di
40 classiQuestionario docenti (incluso
dati docenti)X X X
Piattaforma Giada X X XDati allievi dal sistema X X X
Verifica apprendimenti iniziali X XVerifica apprendimenti finali X X
Dati allievi integrativi X XDati contesto classe X XIntervista insegnante X
Osservazione in classe X
Cui prodest? • oltre le dispute ideologiche: analizzare le
pratiche didattiche in relazione ai risultati • disponibilità di strumenti valutativi e osservativi
da riutilizzare nel proprio lavoro • possibilità di avere dati strutturati sui risultati di
apprendimento dei propri allievi• disporre di elementi di comparazione con il
lavoro delle altre scuole • possibilità di confronto con esperti per docenti e
dirigenti • opportunità formativa per gli insegnanti
Equipe di ricerca
Paola Baratter - Dirigente scolastica IC Ala (TN)Mario Castoldi – Università di TorinoMichela Chicco – IPRASE Trentino
Lerida Cisotto – Università di PadovaSofia Di Crisci – IPRASE Trentino
Angela Martini – INVALSI Dario Ianes – Università di Bressanone
Franca Rossi – Università di Roma 1Giuseppe Tacconi – Università di Verona
AZIONIASUPPORTODELPIANO“TRENTINOTRILINGUE”SviluppodellerisorseprofessionaliepredisposizionedistrumenBdiapprendimentoevalutazionecod.2015_3_1034_IP.01
QuestainiziaBvaèrealizzatanell’ambitodelProgrammaoperaBvoFSE2014-2020dellaProvinciaautonomadiTrentograziealsostegnofinanziariodelFondosocialeeuropeo,delloStatoitalianoedella
ProvinciaautonomadiTrento
LaCommissioneeuropeaelaProvinciaautonomadiTrentodeclinanoogniresponsabilitàsull’usochepotràesserefaXodelleinformazionicontenuteneipresenBmateriali
Lerida Cisotto
Università di Padova, [email protected]
Imparare a leggere e a scrivere.
Incidenza delle pratiche quotidiane di insegnamento
Festival delle Lingue
IPRASE, Rovereto, 9- 11 marzo 2017
Se la conoscenza è potere,
la parola
è la chiave del regno
e il fondamento della libertà
(Ippolito, Steele, Samson, 2008).
Multiliteracies: Plurilinguismo e alfabetizzazioni
sincrone, ibridità (Balboni…) e nuovi standard
linguistici (Berruto, Lo Duca…)
Precocità apprendimenti: Alfabetizzazione emergente
e alfabetizzazione formalizzata (Pontecorvo e coll.,
Pinto e coll., Cisotto e coll.)
Digital Literacy : processi e pratiche emergenti
(Merchant , 2007; Burnett, 2009)
Disturbi Specifici dell’Apprendimento: G. Stella …
Ragioni per una ricerca
Alfabetizzazione
Emergente
• Gesto ostensivo: segno visivo prima forma di referenza comune
• Gioco simbolico: gli oggetti assumono il valore di notazione
simbolica, anticipando la funzione del segno
• Disegno: prima “ai raggi X“, poi di frasi e parole (il racconto figurato)
• Simbolismo della scrittura : i segni, simboli delle parole dette
IL “SEGNO”: VALORE SIMBOLICO e CONVENZIONALITA’
La Preistoria della lingua scritta, Vygotsky
Alfabetizzazione Formalizzata
Lingua scritta e correlati cognitivi
Simulazione pedagogica e zona dello sviluppo prossimale
Prerequisiti? Abilità, atteggiamenti, processi interdipendenti
Precursori di lettura e scrittura convenzionali
Sensibilità, Consapevolezza e Memoria fonologica : produzione
rime, assonanze, somiglianze e differenze sonore
Consapevolezza sintattica e semantica: idea di frase, di verbo …
Lettura emergente : far finta di leggere, riferire, nominare …
Scrittura emergente: conoscenza intuitiva dei grafemi
Competenza Lessicale : nomi, relazioni, l. cognitivo, l. emotivo
Motivazione al codice scritto
LO STORY-TELLING
L’alfabetizzazione emergente
LIBRO DI STORIE SPAVENTOSE
DI DINOSAURI
DUECENTO ANNI FA HANNO
TROVATO UN OSSO DI
DINOSAURO IN CINA SOTTO LA
SABBIA. QUEL FOSSILE HA LA
COSCIA NON LA SPACATE MA LA
TENETE. E HANNO TROVATO
ANCHE UN FOSSILE DI
TRANODONTE. CERCATE UN
SASSO POI CENTO, CERCATE
UN MARTELLO E UN CHIODO E
LO SPACCATE.
22 SETTEMBRE 2014
Davide, 4 anni e 6 mesi
PRECURSORI: Aree
di competenza per integrazione curricolo
Competenza Fonologica
Competenza Sintattica
Competenza lessicale
Competenza pragmatica
Competenza Narrativa
COMPETENZA LESSICALE
• Parole per nominare e descrivere
Parole etichetta per referenti concreti
• Parole per concettualizzare
Parole etichetta per referenti astratti
• Parole del pensiero e delle emozioni
Lessico cognitivo e emotivo per stati interni
Parole per legare altre parole
Parole legame /relazione per operazioni mentali
Competenza Lessicale e Fonologica:
Famiglie di Parole
Pizzaiolo, Gelataio, Panettone; Daniele;
Laura, Pizzeria, Pizzico, Pizzetta, Piazzetta…..
Lerida Cisotto, corso di Linguistica
Italiana, 2015-'16
Palestra di parole: Il Mago «Manina», «Manona»
• Incontri con le narrative: L’adulto guida il bambino dentro
alla storia e alle forme simboliche che la rappresentano
• Richieste ludiche di esplorazione della pagina scritta
• L’adulto stimola e accoglie discorsi sui racconti: contenuti, linguaggio, forme…
• La risposta: il bambino sta al gioco, denomina i personaggi, cerca l’immagine corrispondente…
• Conquista di autonomia : il b. si impadronisce del libro e
pratica in autonomia comportamenti alfabetizzati osservati :
sfoglia le pagine, scorre con il dito la sequenza di righe…
Story-Telling, Reading
Contesto per Familiarizzazione alla lingua scritta
COMPETENZA NARRATIVA «Dare voce al libro»
Interazione discorsiva con l’adulto
• uso di un linguaggio analitico-riflessivo per descrivere
• gli stati interni (cognitivi ed emotivi)
• attitudine a descrivere e a spiegare
• stile di lavoro sul testo
Le radici dell’Alfabetizzazione (Goodman, 1990)
• abilità metalinguistiche
• consapevolezza metacognitiva
• comportamenti alfabetizzati e meta-alfabetizzati
RACCONTI E ALFABETIZZAZIONE EMERGENTE
Concettualizzazione della lingua scritta
(Ferriero e Teberosky, 1979, Ferriero, 2003; Tolchinsky, 2006)
1 Differenziazione disegno scrittura: livello funzionale/ grafico
2 Livello presillabico: le lettere non riproducono la forma degli
oggetti, hanno carattere arbitrario. Criteri di tipo quantitativo
e qualitativo
3 Livello sillabico : Corrispondenza tra le parti sonore delle
parole (sillabe) e le lettere scritte. Fonetizzazione parola
scritta (Sub-vocalizzazione)
4 Livello alfabetico: stabilità del rapporto fonema-grafema
Letture e scritture emergenti
Lerida Cisotto, corso di Linguistica
Italiana, 2015-'16
Il PORTFOLIO PER LA
PRIMA ALFABETIZZAZIONE
Valutare le competenze emergenti
nel passaggio tra scuola dell’infanzia e primaria
Lerida Cisotto
con la collaborazione di E.Polato, B.Farnea e V.Vergani
Erickson
PORTFOLIO
FOGLIO
PRECURSORI
PRECURSORI
INSEGNANTE
Disegna te
stesso per intero
Scrivi il tuo
nome
Disegna una
mamma per
intero
Disegna un papà
per intero
tutto il corpo
Disegna un tavo-
lo e sotto scrivi
la parola Tavolo
Traccia un
segno forte e un
segno leggero
Scrivi tre
numeri,
quelli che
vuoi.
Disegna due
bicchieri alti
uguali
Prima disegna 3
banane. Disegna
poi lo stesso
numero di mele.
Disegna un
tondino per ogni
battito di mani
(4)
Disegna una
barca
Disegna dei
fiori
Disegna le
montagne E il
sole
Disegna degli
alberi, NON dei
fiori
Disegna
un’automobile
O un aereo
Disegna tre
quadratini in
riga, separati da
uno spazio
vuoto
Disegna una
casa e a
fianco un
bambino
Disegna una
casa TRA (in
mezzo)
due alberi
Nella parte bassa
del riquadro dise-
gna un animale
che cammina per
terra.
Nella parte alta
del riquadro
disegna un
animale che vola
in cielo
Hamtaro Winni The Pooh Winx
PACCAMITARO VINNAE TACCHE PACCA WMWM, XWX
UINEDEBU
MARTINO, 5 a.: “Picachu” : ARINTOM
“Piatto” : OTINRAM, “lumaca”: OAMRINO
Giulia, 6 a. WINX : V-I-U-L-A
P-T-U-L-I-A : PANINO
Il portfolio delle scritture emergenti
RICHIAMO FONOLOGICO
TEFAAOEIF: Martino, 5 a., 11 m. ; PZL, PZZA,
ZZAOR : Riccardo, 5 a., 5 m. ; PZOLO, PZZEIA
Il modello a due vie di lettura -Dual Route Cascade Model- (Coltheart e al. 1993; Reynolds, Coltheart ,2011)
Lettore esperto: due diverse procedure per convertire il testo scritto in linguaggio orale:
a. procedura lessicale: riconoscimento visivo della forma ortografica della parola già memorizzata e recupero della forma orale (ancoraggio semantico)
b. procedura sub-lessicale, via fonologica: applica a una sequenza di lettere regole di corrispondenza singola lettera- singolo suono. Strategie di conversione grafema-fonema
PASSAGGIO ALL’ ALFABETIZZAZIONE FORMALIZZATA
via lessicale: riconoscimento parole tramite recupero
forma ortografica (il lessico mentale)
via sub-lessicale: lettura parole by analisi fonologica
MODELLI A DUE VIE e METODI PER ALFABETIZZAZIONE
Lettura lessicale
Chiostro Repubblica Gualdrappa Scirocco Circonvallazione
Lettura sub-lessicale per via fonologica
Polirematizzazione Amitriptilina Ottocentomilanovecentosettantaquattro Shrewdness Magnetostrizionelinstro
Strategie di lettura e metodi per l’alfabetizzazione
METODI e PRATICHE di ALFABETIZZAZIONE
Prospettiva Storica (Alexander e Fox, 2004)
Metodi e pratiche di alfabetizzazione risentono
e si richiamano alla teoria dell’apprendimento
dominante nei vari periodi: idee diverse di
«alfabetizzazione» e di «bambino che impara»
L’apprendimento condizionato (1950 - 1965)
L’apprendimento naturale (1966-1975)
Elaborazione delle informazioni (1976 - 1985)
L’apprendimento socioculturale (1986 - 1995)
L’apprendimento coinvolto (1996 - 2004)
Il presente ???
METODI PER L’APPRENDIMENTO DI LETTURA E SCRITTURA
Classificazione UNESCO (1951)
Grande varietà dei metodi riconducibile a tre gruppi 1. METODI SINTETICI o FONICI
Tipologia: Alfabetici, fonici, sillabici
2. METODI ANALITICI o GLOBALI
Metodo Naturale
3. METODI ANALITICO-SINTETICI
Processo: Lettura di caratteri basata sulla corrispondenza tra il suono (fonema ) e relativa grafia (grafema).
Alfabetizzazione: processo graduale da unità linguistiche parcellari (lettere…) prive di significato a unità linguistiche complesse (parole, frasi …)
Distinzione: Decifrazione /Comprensione; Strategia Uditiva
Fonemi - Grafemi: : unità elementari non ulteriormente scomponibili; caratteri con valore distintivo
Sintesi fonologica: Riconoscimento e Fusione lettere
Automatizzazione del meccanismo di lettura tramite associazioni ripetute di combinazioni sonore.
METODI SINTETICI O FONICI
1. Conoscenza del nome delle lettere: «emme», «bi», «gi»…:
fattore influente per apprendimento lettura (Share, 2004);
V. Ickelsamer (XVI sec.): incongruenza tra decodifica dei
suoni e nomi delle lettere in operazioni di lettura/scrittura
METODI SINTETICI: TIPOLOGIA
2. Valore sonoro delle lettere: Alfabeto fonico collegato a una
immagine la cui lettera iniziale del nome richiama la lettera
target. Rappresentazione grafica della struttura fonemica
della parola (Catalfamo, 2002). Incremento della consapevo-
lezza fonologica e della struttura fonemica delle parole..
1.Alfabetici 2. Fonici 3. Sillabici
La Sillaba con affiancamento CV : Unità linguistica di
partenza, nucleo base dell’articolazione sonora La sillaba: salienza percettiva precoce (Tolchinsky, 2011).
Tratto comune a molte lingue fra cui l’italiano, che ha una
struttura sillabica semplice e un repertorio vocalico limitato.
Teoria della Grain Size (granulometria, Ziegler e Goswami,2005):
Conflitto nel bambino per disparità numerica tra unità grandi
e piccole: ci sono più parole che sillabe, più sillabe che lettere..
Imparare a leggere: imparare a comporre le parti più
piccole per formare quelle più grandi, risolvendo la
differenza
3 I METODI SILLABICI
Approccio senso-motorio, con immagine visiva e tattile.
Adatto in particolare per bambini con ritardi o difficoltà
La scrittura precede la lettura. 3 fasi
1. Fonema associato alla lettera con la vista e il tatto: alfabeto «sensoriale», es. toccare con un dito le lettere ritagliate su carta, fino ad acquisire il movimento atto a riprodurre la forma delle lettere; 2. utilizzando un alfabetiere con lettere mobili ritagliate su cartoncino, esercizi per comparare e riconoscere le lettere associandole al fonema corrispondente; 3. pronuncia del suono corrispondente a ogni lettera e esercizi ripetuti per la combinazione di lettere in sequenza grafico - sonora
METODO MONTESSORI 1953
DA STUDI e RICERCHE sui METODI SINTETICI
In generale: l’analisi del suono sensibilizza i bambini alla componente fonologica del linguaggio scritto (Cardoso-Martins, Mesquita, Ehri 2011).
• Incrementano l’attitudine a apprendere e richiamare informazioni orali per via fonologica.
• La familiarità visiva con le lettere incoraggia la familiarità con la loro corrispondente forma grafica.
• Riconoscimento precoce del rapporto arbitrario tra linguaggio orale e linguaggio scritto
• Maggior sicurezza nella decodifica di parole nuove (Connelly, Johnston, Thompson 2001)
METODI ANALITICI O GLOBALI
Epistemologia olistica: Whole language: (Norris, Hoffman 1993)
a. Il sistema linguistico è integrato e funziona per eventi linguistici unitari e complessi;
b. viene appreso dal tutto - parola, frase…- alle parti -lettere-
c. linguaggio scritto e orale si sviluppano in parallelo e si
incrementano reciprocamente.
Cornice torica in campo pedagogico: DECROLY, CLAPAREDE
Critica di meccanicità e astrattezza ai metodi fonici
Sincretismo: Percezione di parole scritte/orali con significato
precede la percezione analitica dei suoni che le compongono:
il semplice logico non coincide con il semplice psicologico
La funzione di globalizzazione : Centri di interesse
Strategia Visiva: Lettura olistica, a memoria, Ideo-visuale
Grafemi, Fonemi: elementi incorporati in unità più grandi.
Parsing o analisi sintattica. Identificazione delle più piccole
componenti concettuali della lingua in contesti differenti
Alfabetizzazione : Sintesi fonologica (tecnica)
Scoperta graduale del funzionamento della lingua scritta.
Goodman, (1986) filosofia dell’apprendimento.
Processo: Lettura intelligente fin dalle fasi iniziali, guidata dal
significato. Dal tutto (parola, frase...) a unità parcellari: lettere
Fasi: - acquisizione di parole target in contesti significativi;
- memorizzazione ideo-visuale di parole-target
- trasferimento parole memorizzate in contesti diversi.
IL METODO NATURALE, C. FREINET, 1968
Ciari, Pettini, Tamagnini, Lodi (’70-80), Le Boech e Campolmi (2001)
• L’apprendimento di lettura e scrittura: attività naturale e va inserita nel contesto di vita del bambino
• Scaturisce da un bisogno di espressione e comunicazione: il senso di scrittura e lettura. Le scritte nelle «lingue dei bambini»
• Continuità nello sviluppo del sistema di simbolizzazione e di rappresentazione (Vygotskij, Preistoria lingua scritta)
• Conquista codice stimolata da tecniche didattiche: testo libero, corrispondenza scolastica, stampa con limografo, cartelle appese a pareti, menù, filastrocche popolari, la tipografia per socializzare i testi prodotti: Caratteri a stampa provocano il passaggio graduale dalla frase alla lettera e viceversa:
Lingua: Oggetto di conoscenza: Il tentativo sperimentale come processo scientifico
Attività e tecniche
a. Conversazioni e Racconti di esperienze in classe: espressione mimica, disegno (Mialaret) , giochi percettivi (Dottrens)…;
b. dai racconti, individuazione di frasi o parole-target ;
c. scrittura di frasi o parole su cartelloni murali / lavagna per socializzare l’esperienza: si scrive per comunicare e ricordare (scritto-lettura);
d. lettura a memoria di frasi/parole target note e copiatura frasi target da parte dei bambini (memoria visiva e uditiva);
e. Giochi per stimolare l’analisi delle scritte e identificazione di parole che contengono grafemi /fonemi simili (Comprensione della struttura della frase e della parola)
f. Giochi di scomposizione della frase, quindi, delle parole (tombola dei nomi, tombola sillabica…), poi delle sillabe, infine delle lettere
g. Giochi di analisi dei suoni (Mialaret, Jadoulle)
h. Ricomposizione di parole, frasi e testi
Anni ’70-80 sec. scorso: MIALARET, DOTTRENS, JADOULLE
METODI MISTI ANALITICO-SINTETICI
1. Passaggio dalla prima presentazione globale della
parola all’analisi e alla sintesi delle lettere: indotto
e immediato. Oltre il principio del naturale.
2. Processi di Analisi e sintesi foniche oggetto di
specifiche attività ed esercizi;
3. Processo di apprendimento strutturato, prevede
passaggi guidati e graduati tra una fase e l’altra e
esercizi sistematici
4. Criteri: massima discriminazione fra suoni, massima generatività di ogni suono
Avvio da ancoraggi significativi, ma, a seguire, processo strutturato
IL METODO DEVA, 1982
- Presupposti teorici: richiamo a studi psicologici: in primis, percezione globale e di insieme, segue fase analitica. - Tecniche di intervento: lavoro individuale e collettivo
Il metodo: 48 schede con disegno e nome. 3 momenti:
1. lettura globale della parola, altra lettura globale e associa- zione dell’etichetta nom. alla corrispondente nella scheda;
2. analisi della parola eseguita tagliando con le forbici e separando le singole lettere; riconoscimento delle lettere mediante cartelloni dell’alfabetiere murale;
3. sintesi: ricostruzione della parola incollando le lettere del tagliandino, poi copiatura della parola.
Il Carattere : lo stampatello maiuscolo a bastoncino
METODI A CONFRONTO: NUCLEI TEMATICI
La struttura fonica della lingua da apprendere
Spazio riconosciuto all’iniziativa del bambino
Il ruolo del contesto
Didattica e attività in classe: I gradi di libertà
Il ruolo degli apprendimenti precedenti
Eterogeneità e difficoltà
Ruolo dell’insegnante Automatismi / Scoperta
METODI FONICI: RUOLO INSEGNANTE E BAMBINO
Caratteri: • Percorso a forte guida e strutturazione • Linearità percorso: guida per bambini con difficoltà • Preferenza per il lavoro individuale • Chiarezza, sistematicità, accuratezza e precisione. • Facilitate abilità di decodifica, la capacità di analisi di
parole e ricerca corrispondenza fonemi/grafemi • Focus sulla correttezza della pronuncia e su esercizio • Prevedibilità: Sicurezza per famiglie alunni Punti critici • Astrattezza , meccanicità per ripetizione e esercizi • Prolungata tendenza a una lettura lenta e sillabata per
decodifica parole lunghe (Boero e Vincenzi, 1989) • Debole considerazione di saperi e apprendimenti
precedenti dei bambini e loro scarso utilizzo
METODI GLOBALI: RUOLO INSEGNANTE E BAMBINO
Caratteri (Davis, 2010, Gagliardini, 2010) • Percorso a guida discreta e indiretta • Sequenza non univoca, né obbligata: flessibilità • Preferenza per metodologie collaborative: peer tutoring • Approccio costruttivo: coinvolgimento, complicità dei bambini, processi auto-motivati di scoperta del codice; • Valorizzazione di curiosità, esperienze degli alunni e integrazione nuovi saperi con apprendimenti precedenti • Incentivate: velocità di decodifica, sensibilità a struttura del
testo e al significato, comprensione (Boero e Vincenzi, 1989) • Fondati sulla complessità di atti linguistici Punti critici • Debole focus su accuratezza e precisione della decodifica • Favoriti i bambini più capaci e intraprendenti • Necessità di preparazione giornaliera del materiale • Incertezza di tempi /rapporto con genitori
FASI. Fase iniziale: preferenza per riconoscimento globale di gruppi sillabici e inter-sillabici a inizio o fine parola. Raro uso spontaneo di singoli fonemi (Ehri et al., 2001);
• Processi decodifica di parole nuove: tentativi di decodifica fondati sul ricordo di gruppi di suoni conosciuti, ricerca di analogie ortografiche con parole note;
• Fasi successive: nel passaggio dal livello sillabico a quello alfabetico, sopravvento di strategie di tipo analitico: analisi fonetica indispensabile per la decifrazione (Bowey,’99)
STRUTTURA LINGUA, STRATEGIE, FASI ALFABETIZZAZIONE
Struttura della Lingua:
Lingue a ortografia regolare e trasparente: italiano, spagnolo
Lingue a ortografia oscura: inglese e francese
ATTIVITA’ IN FASI INIZIALI ALFABETIZZAZIONE
(Boscolo e Cisotto, 1995; Cisotto, 2014; 2016)
• attività per portare gli allievi a conoscenza delle regole del sistema alfabetico e delle difficoltà ortografiche;
• attività di esercizio per consolidare i nuovi apprendimenti;
• attività finalizzate a guida e sostegno per l’acquisizione di abilità di codifica e decodifica;
• attività di controllo e correzione errori
• attività per contestualizzare i nuovi apprendimenti e lo stimolo della motivazione
Poco efficaci esercizi intensivi per la sola corrispondenza grafema- fonema. Migliori esiti con combinazione di
interventi diversi: attività di segmentazione di parole/frasi e per sviluppo della sensibilità semantica…
RUOLO DEL CONTESTO
M. Fonici: C. Ruolo marginale ed episodico Storie (framework, sfondo, espediente, spunto) Personaggi: filo conduttore, servono a introdurre…
M. Globali: Ruolo centrale: esperienze raccontate da bambini o vissute insieme. Vero e proprio ambiente di auto-appren- dimento: favorisce interpretazione significativa e ritenzione dell’ortografia di parole nuove; indizi contestuali utilizzati dai bambini per sopperire a capacità di analisi in sviluppo. Favorito il transfer (Shankweiler, Fowler, 2004)
MA secondo Landi e coll. (2006) lo sforzo compiuto dal b. per convertire le lettere in suoni costruisce una rappresentazione della parola più duratura in memoria. Lettura in contesto non incentiva l’elaborazione completa della forma della parola.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Bruner, J.S.,1983, Il linguaggio del bambino, Roma, Armando,1989
Cisotto, L., 2006, Didattica del testo. Processi e competenze; Roma, Carocci
Cisotto L. e Gruppo RDL, 2009, Prime competenze di letto-scrittura,
Trento, Erickson
Cisotto L., 2011, Il Portfolio per la prima alfabetizzazione, Trento, Erickson
Ianes D., Cisotto L.,Galvan N.,Disgrafia e Disortografia,Trento,Erickson,2012
Ferreiro E. , 2003, Alfabetizzazione. Teoria e Pratica, Milano, Cortina
Ferreiro E. et. Al., 1996, Cappuccetto Rosso impara a scrivere, Firenze,
La Nuova Italia.
Ferreiro E., Teberosky A. (1979), La costruzione della lingua scritta nel
bambino, Firenze, Giunti Barbèra, 1985.
Pinto G., 2003, Il suono, il segno, il significato, Roma, Carocci
Vygotskij,L.S.,1978, Il processo cognitivo. Torino, Boringhieri, 1980.