incidenza di sca nei principali paesi source: datamonitor. 2003. incidenza in usa nel 2002incidenza...
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Campagna Campagna EducazionaleEducazionaleRegionale ANMCO ToscanaRegionale ANMCO Toscana
““Difendiamo il cuoreDifendiamo il cuore””
Pontremoli, Teatro della Rosa19 gennaio 2008
““Statine e Sindromi Statine e Sindromi CoronaricheCoronariche
Acute: evidenze per la scelta di un Acute: evidenze per la scelta di un
trattamento appropriatotrattamento appropriato””
Dott.Dott.Massimo Massimo BonettiBonetti
U.O. Medicina Generale U.O. Medicina Generale FivizzanoFivizzano(MS)(MS)
Incidenza di SCA nei principali Paesi
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UA NSTEMI STEMI
Source: Datamonitor. 2003.
Incidenza in USA nel 2002 Incidenza nel 2002 nei principali paesi non-USA
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USA
La mortalità per malattia ischemica del cuore (IHD) è alta ed aumenterà
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EME FSE India Cina OAI SSA LA MedioOriente
1990 2020
Mor
talit
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er I
HD
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iglia
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EME=mercati con economie stabili; FSE=economia ex socialiste; OAI=altri paesi asiatici e isole del Pacifico; SSA=Africa sub-sahariana; LA=America Latina; Mid East=Medio Oriente.
Yusuf S et al. Circulation. 2001;104:2746-2753
La mortalità regionale per IHD tra il 1990 e il 2020
La malattia coronarica (CHD) è associata con alti costi diretti e indiretti in USA e in Europa
L'American Heart Association (AHA) definisce la CHD come malattia coronarica che include infarto acuto del miocardio (AMI), altre ischemie acute (coronariche), angina pectoris, malattia cardiovascolare aterosclerotica (CVD), e tutte le altre forme di malattia cardiaca(ICD/9 410-414,429.2; ICD/9 120-125). La CHD non è definita in maniera specifica nelle fonti europee.Source: AHA Heart Disease and Stroke Statistics, 2005 Update; Petersen S et al. European cardiovascular disease statistics. 2005
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Francia Germania Italia Spagna Regno Unito
Perdita di efficienza Altri costi diretti Costi diretti ospedalieri Cure dirette
Costi diretti e indiretti di CHD
USA Europa
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USA
5
National Registry of Myocardial Infarction Offre informazioni sul trattamento dei pazienti con IMA alla dimissione; 1500 Hosp. USA;
Coinvolge circa 5% degli IMA ricoverati
160.000 IMA dimessi
6
Perché le STATINE ?
7
INDICE
Impatto socio-economico della malattia
Studi osservazionali
Studi controllati randomizzati
Effetti delle statine dipendenti e indipendenti dal colesterolo
Conclusioni
8
Studi osservazionali suggeriscono benefici potenziali della terapia ipolipidemizzante in SCA
Stenestrand U et al. JAMA. 2001;285:430-436; Cannon CP et al. J Am Coll Cardiol. 2001;35:334A; Heeschen C et al. Circulation. 2002;105:1446-1452; Newby LK et al. JAMA. 2002;287:3087-3095; Aronow HD et al. Lancet. 2001;357:1063-1068; Spencer FA et al. Ann Intern Med. 2004;140:857-866; Fonarow GC et al. Am J Cardiol. 2005;96:611-616.
1-anno OR 0.58,P<.000138†10,288OPUS-TIMI 16
30-giorni OR 0.49,P=.004
23†1616PRISM
90-giorni HR 1.08,mortalità 1-anno HR 0.99
47†12,365SYMPHONY & SYMPHONY II
6-mesi OR 0.48,P<.000118‡20,809PURSUIT/
GUSTO IIb
Durante ospedalizzazioneOR 0.87,P>.05
38†15,481*GRACE
Durante ospedalizzazione OR 0.23,P<.001
14.8†148,106*NRMI 4
28†
Pazienti in terapia ipolipidemizzante (%)
1-anno OR 0.75,P=.00119,599
Swedish Register (RIKS-HIA)
Riduzione del rischio osservata con terapia ipolipidemizzantePazienti (N)Studio
*Pazienti precedentemente non trattati con statine; †Solo terapia con statine; ‡qualsiasi terapia di riduzione dei lipidi;; OR=odds ratio; HR=hazard ratio.
GRACE=Global Registry of Acute Coronary Events; NRMI=National Registry of Myocardial Infarction; PRISM=Platelet Receptor Inhibition in Ischemic Management; SYMPHONY=Sibrafiban vs Aspirin to Yield Maximum Protection from Ischemic Heart Events Post-acute Coronary Syndromes; PURSUIT=Platelet Glycoprotein IIb/IIIa in Unstable Angina: Receptor Suppression Using Integrilin Therapy; GUSTO=Global Use of Streptokinase or t-PA for Occluded Coronary Arteries; OPUS-TIMI=Oral glycoprotein IIb/IIIa inhibition with orbofiban in patients with unstable coronary syndromes; RIKS-HIA=Register of Information and Knowledge About Swedish Heart Intensive Care Administration.
9
GRACE: la terapia a base di statine migliora l'esito clinico di SCA
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Ev
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sp
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)
IM dopo 24ore
Edemapolmonare
Shockcardiogenico
Arrestocardiaco
VT/VF Ictus Morte Morte,ictus oIM in ospedale
Outcome ospedalieri in relazione all'uso di statine di pazienti con SCA
Terapia con statine in corso e continuata Terapia iniziata in ospedaleNessun uso di statine Interruzione all'ammisione della statina precedente
L'interruzione della terapia a base di statina è associata a esiti clinici peggiori in GRACE
Adattato da Spencer FA et al. Ann Intern Med. 2004;140:857-866.VT=tachicardia ventricolare; VF=fibrillazione ventricolare
10
NRMI: l'uso di statina nelle prime 24 ore dopo IMA è associato a una riduzione di morbilità e mortalità intraospedaliera
*P<.001 vs No/No pazienti.Yes/yes= pazienti che continuano la terapia con statina; no/yes= pazienti appena inseriti nella terapia con statine; no/no=pazienti che non hanno ricevuto statina né prima né durante le prime 24 ore di ospedalizzazione; yes/no=pazienti in cui la terapia con statina è stata interrotta.
Eventi clinici per uso di statina
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Morte Scompensocardiaco
Rottura Shock VT/VF Reinfarto
Si/Si No/Si No/No Si/No
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*
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* *
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Rispetto al non uso, somministrare statina nelle prime 24 ore di ospedalizzazione porta a una riduzione della mortalità pari al 77%
300.823 pziContinuavano statine: SI/SIIniziavano statine: NO/SI Non ricevevano statine : NO/NO Interrompevano statine: SI/NO
Adattato da Fonarow GC et al. Am J Cardiol. 2005;96:611-616.
11
IL TRATTAMENTO CON STATINE PRIMA DI PTCA NON PRIMARIA
Incidenza della mionecrosi periprocedurale*
Studio di 119 pazienti sottoposti a PCI non primaria che hanno ricevuto (n=63) o non ricevuto (n=56) statine prima dell'intervento.*La mionecrosi è definita come l'aumento della creatininfosfochinasi MB (CKMB) o CK >3 volte il limite superiore dell'intervallo di normalità nelle 24 ore dopo PCI in pazienti senza MI recente, o 25% di aumento del valore minimo in pazienti con un MI nelle 72 precedenti l'intervento. †Eventi definiti come morte, MI non fatale non correlato a PCI, rivascolarizzazione di vasi target, e UA che richiede ricovero.
Chang SM et al. Catheter Cardiovasc Interv. 2004;62:193-197.
Sopravvivenza libera da eventi clinici
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12
Con Statine Senza Statine
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statine
no statine
log rank P=.015
Tempo (mesi)S
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12
RIASSUNTO
Il trattamento con statine prima delle dimissioni è associato a una riduzione della morte e degli eventi clinici in ospedale e fino a 1 anno di follow-up
In pazienti precedentemente trattati con statine, l'interruzione della terapia è associato a peggiori esiti clinici
La terapia con di statine prima della PCI migliora gli esiti clinici
Spencer FA et al. Ann Intern Med. 2004;140:857-866: Spencer FA et al Arch Intern Med. 2004;164:2162-2168; Chang SM et al. Catheter Cardiovasc Interv. 2004;62:193-197.
13
E. BRAUNWALD (Atherosclerosis, 2001)
“E fondamentale che i clinici siano consapevoli delle
evidenze scientifiche che supportano l’importanza di un
trattamento PRECOCE ed AGGRESSIVO con statine nei
pazienti con sindrome coronarica acuta e che ciò venga
comunicato a tutti coloro che sono coinvolti nella cura di
questi pazienti”
14
2 argomenti di discussione
la precocità del trattamento
l’aggressività del trattamento
15
Precocità del trattamento : RAZIONALE
Possibilità di:
stabilizzare la placca
effetto antiinfiammatorio
recupero della funzione endoteliale
MIRACL – PACT – fase Z del “A to Z” trial
16
INDICE
Impatto socio-economico della malattia
Studi osservazionali
Studi controllati randomizzati
Effetti delle statine dipendenti e indipendenti dal colesterolo
Conclusioni
17
AVERT (N=341)
I Primi Studi importanti sulle Statine escludevano i pazienti con SCA
4S(N=4444)
4S=Scandinavian Simvastatin Survival Study; CARE=Cholesterol and Recurrent Events; LIPID=Long-Term Intervention with Pravastatin in Ischaemic Disease; AVERT=Atorvastatin VErsus Revascularization Treatments.
Scandinavian Simvastatin Survival Study Group. Lancet. 1994;344:1383-1389. Lewis SJ et al. Ann Intern Med. 1998;129:681 689; LIPID Study Group. N Engl J Med. 1998;339:1349-1357; McCormick LS et al. Am J Cardiol. 1997;80:1130-1133.
LIPID (N=9014)
CARE (N=4159)
1 2 3 4 5 6
Tempo dell'evento coronarico indice
Tempo dall'evento coronarico (mesi)
18
MIRACL è stato il primo studio controllato randomizzato a esaminare il beneficio della terapia con di statina per i pazienti con SCA
4S(N=4444)
CARE (N=4159)
LIPID (N=9014)
AVERT (N=341)
MIRACL (N=3086)
1 2 3 4 5 6
Tempo dell'evento coronarico indice
Tempo dall'evento coronarico (mesi)
MIRACL=Myocardial Ischemia Reduction with Aggressive Cholesterol Lowering.
Scandinavian Simvastatin Survival Study Group. Lancet. 1994;344:1383-1389; Lewis SJ et al. Ann Intern Med. 1998;129:681 689; LIPID Study Group. N Engl J Med. 1998;339:1349-1357; Pitt B et al. N Engl J Med. 1999;341:70-76. Schwartz GG et al. JAMA. 2001,285:1711-1718.
19
3086 pazienti
24-96 ore (mediana 63 ore)
• Uomini e donne 18 anni
• UA o NSTEMI
• TC 270 mg/dL
• Escluse le rivascolarizzazioni coronariche pianificate/anticipate
Atorvastatina 80 mg(n=1538)
Placebo(n=1548)
16 settimane
MIRACL: “Myocardial Ischemia Reduction with Aggressive Cholesterol Lowering” - Disegno dello Studio -
Caratteristiche pazienti
• morte, AMI non fatale, arresto cardiaco con rianimazione, o ischemia del miocardio sintomatica ricorrente con ricovero
Endpoint primario
Schwartz GG et al. JAMA. 2001;285:1711-1718
TC = colesterolo totale
20
MIRACL - Terapie Concomitanti
Terapie durante e/o dopo Placebo Atorvastatina il ricovero [n (%)] (n=1548) (n=1538)
Aspirina 1412 (91.2) 1400 (91.0)
Inibitori della GPIIb/IIIa 19 (1.2) 14 (0.9)
Altri anti-aggreganti piastrinici 176 (11.4) 176 (11.3)
Eparina 1154 (74.6) 1147 (74.6)
Anti-coagulanti orali (cumarinici) 129 (8.3) 119 (7.7)
Fibrinolitici 137 (8.9) 109 (7.1)
Nitrati 1396 (90.2) 1389 (90.3)
Beta-bloccanti 1200 (77.5) 1192 (77.5)
Calcio-antagonisti 745 (48.1) 735 (47.8)
ACE inibitori 769 (49.7) 746 (48.5)
Digossina 171 (11.1) 182 (11.8)
Schwartz GG et al. Effects of Atorvastatin on Early Recurrent Ischemic Events in Acute Coronary Syndromes. JAMA 2001;285: 1711-1718
21
MIRACL: in pazienti con SCA Atorvastatina riduce la ricorrenza di eventi ischemici in maniera significativa
P=.048 RR: 0.84
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5
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Placebon=1548
Tempo dalla randomizzazione (settimane)
4 8 12 160
Inci
denz
a to
tale
(%)
Atorvastatina(80 mg) n=1538
16% RRR nell'endpoint triplo combinato
Adapted from Schwartz GG et al. JAMA. 2001;285:1711-1718
*End poin primario combinato=morte, AMI non fatale, arresto cardiaco con rianimazione, o ischemia ricorrente sintomatica del miocardio con ricovero d'urgenza. RRR=riduzione del rischio relativo.
Occorrenza dell'endpoint primario combinato*
Tendenza favorevole
22
0
0.5
1
1.5
2
0 4 8 12 16
Tempo dalla randomizzazione (settimane)
Inci
denz
a to
tale
(%
)
Rischio relativo= 0.50
50%, p=0.045
Atorvastatina
Placebo 1.6%
0.8%
Schwartz GG et al. JAMA. 2001;285:1711-1718
MIRACL: Ictus fatali e non fatali
Tendenza favorevole
23
MIRACL: la riduzione assoluta nel numero degli ictus raggiunta durante 16 settimane dello studio MIRACL è simile alla riduzione raggiunta dopo circa 5 anni negli studi CARE e LIPID
Adapted from Schwartz GG et al. Am J. Cardiol. 2005; 96(Suppl.): 45F-53F
24
MIRACL: Rischio Relativo dei Principali End-PointMIRACL: Rischio Relativo dei Principali End-Point
Morte
IMA Non-fatale
Arresto Cardiaco con resuscitazione
Angina ingravescente con dimostrazione di
ischemia e ricovero urgente
*p=0.02
0.25 0.50 0.751.001.25 1.501.752.00
A favore di AtorvastatinaA favore di Placebo
Rischio relativo
*
Schwartz et al. JAMA 2001;285:1711
25
Lo Studio Pravastatin in Acute Coronary Treatment (PACT) esamina gli effetti della somministrazione di Pravastatina nelle prime 24 ore di SCA
4S(N=4444)
CARE (N=4159)
LIPID (N=9014)
AVERT (N=341)
MIRACL (N=3086)
1 2 3 4 5 6
Tempo all'evento coronarico indice
Tempo dall'evento coronarico (mesi)
Scandinavian Simvastatin Survival Study Group. Lancet. 1994;344:1383-1389; Lewis SJ et al. Ann Intern Med. 1998;129:681 689; LIPID Study Group. N Engl J Med. 1998;339:1349-1357; Pitt B et al. N Engl J Med. 1999;341:70-76; Schwartz GG et al. JAMA. 2001,285:1711-1718; Cannon CP et al. N Engl J Med. 2004;350:1495-1504; Thompson PL et al. Am Heart J. 2004;1:148:e2.
PACT (N=3408)
26
PACT: “the Pravastatin in Acute Coronary Treatment (PACT) trial” - Disegno dello Studio -
3408 pazienti
24 ore
• Uomini e donne con UA, NSTEMI, o STEMI
• Esclusi se in terapia con statina prima dell'evento, con rivascolarizzazione coronarica o trapianto cardiaco pianificato
Pravastatina 20 mg or 40 mg(n=1710)
Placebo(n=1698)
4 settimane
Caratteristiche pazienti
• Composto da morte per qualsiasi causa, AMI, e riammissione in ospedale con angina pectoris instabile (UAP) durante il primo mese dopo la randomizzazione
Endpoint principale di efficacia
Thompson PL et al. Am Heart J. 2004;148:e2.
27
0
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15
20
PACT - CONCLUSIONS: We conclude that 20 to 40 mg of pravastatin can be safely administered within 24 hours of the onset of symptoms of an acute coronary event, with a favorable but not significant trend in outcome at 30 days compared with placebo.
Adattato da Thompson PL et al. Am Heart J. 2004;148:e2
Placebon=1698
Pravastatina(40 mg)n=1710
Tempo dalla randomizzazione (giorni)
6.4% RRR in endpointcombinatoP=.48
Tas
so to
tale
(%)
Occorrenza dell'endpoint principale combinato(morte, STEMI, NSTEMI)
3 6 9 12 15 18 21 24 27 30
28
La fase Z dello studio A to Z ha messo a confronto il Trattamento Moderato e Intensivo con Simvastatina in pazienti con SCA
4S(N=4444)
CARE (N=4159)
LIPID (N=9014)
AVERT (N=341)
MIRACL (N=3086)
1 2 3 4 5 6
Tempo all'evento coronarico indice
Tempo dall'evento coronarico (mesi)
A to Z=Aggrastat to Zocor.
Scandinavian Simvastatin Survival Study Group. Lancet. 1994;344:1383-1389; Lewis SJ et al. Ann Intern Med. 1998;129:681 689; LIPID Study Group. N Engl J Med. 1998;339:1349-1357; Pitt B et al. N Engl J Med. 1999;341:70-76; Schwartz GG et al. JAMA. 2001,285:1711-1718; Cannon CP et al. N Engl J Med. 2004;350:1495-1504; Thompson PL et al. Am Heart J. 2004;1:148:e2; de Lemos JA et al. JAMA.2004;292:1307-1316.
PACT (N=3408)
Phase Z of A to Z (N=4497)
29
A - to - Z Obiettivi dello Studio
Valutare l’efficacia di eparina a basso peso molecolare verso eparina non frazionata in pazienti trattati con tirofiban in combinazione con aspirina
Valutare il trattamento precoce ed aggressivo di simvastatina sull’incidenza di eventi cardiovascolari vs la terapia convenzionale
Dati d’archivio, MSD
30
4497 pazienti
• Uomini e donne 21-80 anni
• ACS, MI
• TC 250 mg/dL
• Stabilizzati dopo tirofiban
• Almeno 1 fattore di alto rischio per CVD + aumento biomarker cardiaci
Fase Z dello studio A to Z: disegno dello studio
Caratteristiche pazienti
• Composto di morte CV, MI non fatale, riammissione per ACS, e ictus
Endpoint principale di efficacia
de Lemos JA et al. JAMA. 2004;292:1307-1316.
Simvastatina40 mg
(n=2265)
Placebo(n=2232)
1 mese 4 mesi 24 mesi
Simvastatina80 mg
Simvastatina20 mg
31
A to Z:No difference was evident during the first 4 months between the groups for the primary end point (HR, 1.01; 95% CI, 0.83-1.25; P =.89), but from 4 months through the end of the study the primary end
point was significantly reduced in the simvastatin only group (HR, 0.75; 95% CI, 0.60-0.95; P =.02).
Adattato da de Lemos JA et al. JAMA. 2004;292:1307-1316.
0
5
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20
11% RRR inendpointcombinatoP=.12 HR 0.89
Placebo + simvastatina (20 mg) n=2232
Simvastatina (40 mg, 80 mg)
n=2099
0 4 8 12 16 20 24Tempo dalla randomizzazione (mesi)
Tas
so t
ota
le (
%)
Occorrenza dell'endpoint principale combinato(morte cardiovascolare, IM non fatale, riammissione per SCA, e ictus)
Tendenza favorevole
32
• Simvastatina ha mostrato ai vari dosaggi un’ efficace azione ipocolesterolemizzante, permettendo ai pz. di entrambi i bracci dello studio di raggiungere l’obiettivo LDL di trattamento (100mg/dl) fissato dalle Linee Guida europee e americane (NCEP ATPIII)
50
70
90
110
130
0 4 8 12 16 20 24
Mesi dalla Randomizzazione
LD
L-C
(m
g/d
l) m
ed
io
1,3
1,8
2,3
2,9
3,4
LD
L-C
(m
mo
l/l)
me
dio
PBO/Z20
S40/80
77 mg/dl
63 mg/dl 14 mg/dl
Obiettivo Linee Guida Europee/NCEP 100
De Lemos et al. JAMA 2004;292:1307-16
A-to-Z Efficacia sul ColesteroloA-to-Z Efficacia sul Colesterolo
ObiettivoNCEP nei pazienti con SCA
33
A to Z vs MIRACL: Il trattamento intensivo con statine, ma non quello moderato, riduce il numero di eventi ischemici precoci ricorrenti dopo la sindrome coronarica acuta
Adapted from Schwartz GG et al. Am J. Cardiol. 2005; 96(Suppl.): 45F-53F
34
PRESUPPOSTI PER LO STUDIO PROVE-IT
La terapia con Statina è più efficace del placebo
nel trattamento della malattia coronarica stabile
Le statine riducono gli eventi nei pazienti con Sindrome Coronarica Acuta?
Un trattamento “intensivo” che abbassi il C-LDL a circa 65 mg/dL è più efficace di un trattamento “standard” che abbassa il C-LDL a circa 95 mg/dL?
35
Lo studio PROVE IT ha messo a confronto la riduzione dei lipidi “ aggressiva “ con quella moderata in pazienti con SCA
4S(N=4444)
CARE (N=4159)
LIPID (N=9014)
AVERT (N=341)
MIRACL (N=3086)
1 2 3 4 5 6
Tempo dell'evento coronarico indice
Tempo dall'evento coronarico (mesi)
PROVE IT=Pravastatin or Atorvastatin Evaluation and Infection Therapy.Scandinavian Simvastatin Survival Study Group. Lancet. 1994;344:1383-1389; Lewis SJ et al. Ann Intern Med. 1998;129:681 689; LIPID Study Group. N Engl J Med. 1998;339:1349-1357; Pitt B et al. N Engl J Med. 1999;341:70-76; Schwartz GG et al. JAMA. 2001,285:1711-1718; Cannon CP et al. N Engl J Med. 2004;350:1495-1504.
PROVE IT (N=4162)
Phase Z of A to Z (N=4497)
PACT (N=3408)
36
4162 pazienti
• Uomini e donne 18 anni
• Ricoverati con AMI o UA ad alto rischio
• TC 240 mg/dL
• Condizioni stabili, anche dopo PCI, se pianificata
Atorvastatina 80 mg(n=2099)
Pravastatina 40 mg(n=2063)
18-36 mesi
PROVE IT: disegno dello studio
Caratteristiche pazienti
• Composto di morte per qualsiasi causa, MI, UA documentato con ricovero, rivascolarizzazione, e ictus
Endpoint principale di efficacia
Cannon CP et al. N Engl J Med. 2004;350:1495-1504.
10 giorni
37
Studio PROVE IT-TIMI 22 (Pravastatin or Atorvastatin Evaluation and Infection Therapy – Thrombolysis in Myocardial Infarction 22) Caratteristiche basali dei pazienti (2)
Studio PROVE IT-TIMI 22 (Pravastatin or Atorvastatin Evaluation and Infection Therapy – Thrombolysis in Myocardial Infarction 22) Caratteristiche basali dei pazienti (2)
N Engl J Med. April 2004;350
Pravastatin Atorvastatin
38
TERAPIE CONCOMITANTITERAPIE CONCOMITANTI
PTCA per SCA 69%
Aspirina 93%
Dicumarolici 8%
Clopidogrel (inizio studio) 72% (al F/U) 20%
-Bloccanti 85%
ACE-I 69%
Sartani 14%
39
16% RRR in endpointcombinatoP=.005
PROVE IT: benefici precoci e consistenti di Atorvastatina rispetto a Pravastatina
Adattato da Cannon CP et al. N Engl J Med. 2004;350:1495-1504.
Occorrenza di endpoint principali combinati(morte, IM, UA con ricovero, rivascolarizzazione, ictus)
Follow-up (mesi)
Pravastatina (40 mg)n=2063
Atorvastatina (80 mg)n=2099
Mo
rte
o e
ven
ti c
ard
iova
sco
lari
mag
gio
ri (
%)
0 24 302721963 181512
0
5
10
15
20
25
30
40
RR
17%
18%
14%
16%
30 Giorni
90 Giorni
180 Giorni
Fine del Follow-up
End-point Primario nel Tempo
A favore di Atorvastatina 80mg
0.5 0.75 1.0 1.25 1.5
A favore di Pravastatina 40mg
41
PROVE IT: Maggiore riduzione di colesterolo LDL con terapia intensiva
Adapted from Cannon CP et al. N Engl J Med. 2004;350:1495-1504.
100
LD
L-C
(m
g/d
L) 80
60
40
20
0
Baseline 30 Giorni 4 Mesi 8 Mesi 16 Mesi Finale
Pravastatina (40 mg)n=2063
Atorvastatina (80 mg)n=2099
120
Tempo della visita
Livelli mediani di LDL-C durante lo studio
21%
49%
42
PROVE IT sottoanalisi: andamento verso un tasso inferiore dell'endpoint primario combinato* con una maggiore riduzione dell'LDL-C
*Morte, MI, ictus, UA che richiede ricovero, e rivascolarizzazioneAdapted from Wiviott SD et al. J Am Coll Cardiol. 2005;46:1411-1416.
Hazard ratio dell'endpoint primario rispetto a LDL-C
durante 4 mesi
>80-100(n=256)
>60-80(n=576)
>40-60(n=631)
40(n=193)
LDL-C (mg/dL) raggiunto
26.1
22.220.4 20.4
LD
L-C
(m
g/d
L)
rag
giu
nto
Più basso Più alto
≤40 (n=193)
>40–60 (n=631)
>60–80 (n=576)
>80–100 (n=256)
Hazard ratio
Referent
0.80 (0.59, 1.07)
0.67 (0.50, 0.92)
0.61 (0.40, 0.91)
0 1 2
Incidenza dell'endpoint primario combinato rispetto a LDL-C durante 4 mesi
0
5
10
15
20
25
30
Pa
zie
nti
(%
)
43
Mortalità Totale ed Eventi CV Maggiori nei Sottogruppi
0.5 0.75 1.0 1.25 1.5A favore di Atorvastatina 80 mg A favore di Pravastatina 40 mg
Età> 65Età < 65
MaschiFemmine
DiabeteNon Diabete
Statina in corsoNon Statina in corso
C-LDL < 125
C-LDL > 125
C-HDL < 40C-HDL > 40
% di Pz78
22
18
82
30 70
25 75
44 56
27 73
pi = 0.02
44
Studio PROVE IT-TIMI 22 (Pravastatin or Atorvastatin Evaluation and Infection Therapy – Thrombolysis in Myocardial Infarction 22) Risultati dello Studio: Endpoint secondari
Studio PROVE IT-TIMI 22 (Pravastatin or Atorvastatin Evaluation and Infection Therapy – Thrombolysis in Myocardial Infarction 22) Risultati dello Studio: Endpoint secondari
N Engl J Med. April 2004;350
45
PROVE IT sottoanalisi: la terapia intensiva con Atorvastatina produce benefici nel breve e nel lungo termine in pazienti con SCA
Adattato da Ray KK et al. J Am Coll Cardiol. 2005;46:1405-1410.
Dal 6° mese a fine studioRandomizzazione a 30 giorni
Giorni successivi alla randomizzazione
Pa
zie
nti
(%
)
100 5 15 20 3025
2
1
0
3P=.046
28% RRR endpointtriplo combinato
28% RRR endpointtriplo combinato
Occorrenza di endpoint triplo combinato(morte, IM, o riospedalizzazione per SCA ricorrente)
Atorvastatina 80 mg Pravastatina 40 mg
n=2063
n=2099
6 12 18 24
PP=.003=.003
Mesi successivi alla randomizzazione
Pa
tie
nts
(%
)
0
2
4
6
8
10
12
n=1752
n=1812
4
5
46
IM r
ico
rren
te o
mo
rte
coro
nar
ica
(%)
PROVE IT sottoanalisi: i pazienti con livelli più bassi di LDL-C e CRP hanno meno eventi ricorrenti
Adapted from Ridker PM et al. N Engl J Med. 2005;352:20-28; Ridker PM et al. Presented at AHA Scientific Sessions; 2004.
Follow-up (anni)0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5
0.00
0.04
0.02
0.06
0.08
0.10
LDL-C <70 mg/dL, CRP >2 mg/L
LDL-C >70 mg/dL, CRP >2 mg/L
LDL-C 70 mg/dL, CRP <2 mg/L
LDL-C <70 mg/dL, CRP <2 mg/L
LDL-C <70 mg/dL, CRP <1mg/L
47
Wiviott SD et al. Circulation 2006.; 113:1406-1414.
La storia di due studi: PROVE-IT e A to Z
48
Un beneficio precoce è stato rilevato in PROVE-IT ma non in A to Z: un fattore che potrebbe spiegare questa differenza è l'effetto diverso sulla riduzione dei livelli di CRP nella fase iniziale
Wiviott SD et al. Circulation 2006.; 113:1406-1414.
49
A-to-Z vs. PROVE-ITPazienti con diversi livelli di rischio
Le differenze negli studi A-to-Z e PROVE-IT sul “timing” di arruolamento dei pazienti e sulle pratiche cliniche in corso nei centri in cui i pazienti sono stati arruolati possono aver contribuito ai diversi risultati dei 2 studi
Nel PROVE-IT, i pazienti sono stati arruolati in media 7 giorni dopo l’evento coronarico acuto con la conseguenza che il 69% dei pazienti ha avuto la possibilità di essere sottoposto ad un intervento di rivascolarizzazione prima della randomizzazione. La lesione della placca ed il processo trombotico acuto, dunque, possono essere stati ridotti già prima dell’arruolamento. Ciò spiegherebbe il basso numero di eventi cardiovascolari fatali (<1.5% a 2 anni) avuti nello studio in entrambi i bracci di trattamento
Al contrario, nello studio A-to-Z i pazienti sono stati arruolati 3 o 4 giorni in anticipo rispetto al PROVE-IT, erano a rischio maggiore e con minore possibilità di essere sottoposti ad un intervento di rivascolarizzazione prima dell’arruolamento nello studio
Tali fatti hanno condotto ad un maggior numero di pazienti arruolati nella fase Z dello studio con un processo trombotico in atto che ovviamento è meno sensibile alla terapia con statine
De Lemos et al. JAMA 2004;292:1307-16
50
STUDI A-to-Z, MIRACL e PROVE-ITL’influenza di un diverso differenziale LDL
• Lo studio PROVE-IT ha confrontato due statine diverse che hanno portato ad una differenza finale di LDL tra i due gruppi di pz. pari a 33mg/dl, con conseguente riduz. dell’endpoint primario del 16% a favore del gruppo in regime di trattamento più aggressivo
• Nello studio A-to-Z invece, il differenziale di LDL tra i due gruppi di pz. ottenuto con dosaggi diversi della stessa statina, è stato di 14mg/dl, sufficiente soltanto a determinare un trend positivo sull’endpoint primario (-11%) a favore del gruppo in regime di trattamento più aggressivo
40
60
80
100
120
140
0 4 8 12 16 20 24
Mese
LD
L (m
g/d
l) m
edio
S40/80 (N=2265)PBO/S20 (N=2232)
40
60
80
100
120
140
0 4 8 12 16 Final
Mese
LD
L (m
g/d
l) m
edio
Atorva 80 (N=2099)
Prava 40 (N=2063)
33 mg/dl
PROVE-IT
62
95
106
A-to-Z
111
77
6314 mg/dl
51
Riassunto della sicurezza di PROVE IT, MIRACL, e A to Z
simvastatina 0.4
PLA + simvastatina 0.04
P=.02atorvastatina 0.0
PLA 0.0
Atorvastatina 1.5
Pravastatina 1.1
Miopatia (%)
Livelli di creatinina chinasi (CK) 10 ULN
simvastatina 0.0
PLA + simvastatina 0.13
atorvastatina 0.0
PLA 0.0
atorvastatina 0.0
pravastatina 0.0
Rabdomiolisi (%)
livelli CK >10,000 unità/L
simvastatin 1.8
PLA + simvastatina 1.5
P=.49atorvastatina 0.7
PLA 0.3
atorvastatina 3.3
pravastatina 2.7
P=.23
Interruzione dello studio per effetti collaterali legati alla muscolatura(%)
simvastatin 0.9
PLA + simvastatina 0.4
P=.05
atorvastatina 2.5
PLA 0.6
P<.001
atorvastatina 3.3
pravastatina 1.1
P=.11
Aumento AST o ALT >3 ULN (%)
A to ZMIRACL*PROVE IT
*Nello studio MIRACL non si sono verificati effetti avversi gravi con frequenza >1% in nessuno dei gruppi di trattamento.NR=non riportati; PLA=placebo.
Schwartz GG et al. JAMA. 2001;285:1711-1718; de Lemos JA et al. JAMA. 2004;292:1307-1316; Cannon CP et al. N Engl J Med. 2004;350:1495-1504;Data on file. Pfizer Inc. 2000.
52
Nessuna associazione significativa fra livelli di LDL-C raggiunti e eventi avversi con Atorvastatina 80 mg
CK=creatinina chinasi; ULN=limite superiore dell'intervallo di normalità; LFT=test di funzionalità epatica.
Wiviott SD et al. J Am Coll Cardiol. 2005;46:1411-1416.
Colesterolo LDL (mg/dL) raggiunto
Effetti collaterali epatici
.982.63.23.03.2ALT >3 ULN
.831.62.42.62.0Interruzione del farmaco a causa di LFT
.4500.300CK >10 ULN
.181.01.90.72.3CK >3 ULN
.6400.60.60.4Miosite
5.7
40n=193
6.2
>40–60n=631
.754.36.4Mialgia
Effetti collaterali muscolari
P Trend>60–80n=576
>80–100n=256Misure di sicurezza
Nessun caso di rabdomiolisi riportato
53
Livelli di C-LDL negli Studi di Paragone tra Dose di Statine Alta e Standard
Cannon CP et al. J Am Coll Cardiol 2006;48:438.
Terapia Intensiva97 101 10465 77 81
10175
10169
Standard
108 152 122 130113Basale
SCA Coronaropatia Stabile Dati Combinati
4162 4497 10001 8888 27548
25.2% 0% 0% 75.5% 28.2%
n
Uso Pregresso Statine
Pazienti
120
PROVE IT-TIMI 22
C-L
DL (
mg/d
l)
60
40A-to-Z IDEAL Dati Combinati
100
80
StandardTerapia Intensiva
TNT
160
Basale
140
54
Morte Coronarica o Infarto Miocardico
Cannon CP et al. J Am Coll Cardiol 2006;48:438.
A Favore di Dose Alta
0.66
TNT
1 1.4
PROVE IT-TIMI 22
A-to-Z
IDEAL
TotaleOR, 0.8495% Cl, 0.77-0.91p=0.00003
Odds ratio (95% Cl)
A Favore di Dose Standard
55
INDICE
Impatto socio-economico della malattia
Studi osservazionali
Studi controllati randomizzati
Effetti delle statine dipendenti e indipendenti dal colesterolo
Conclusioni
56Adapted from Ray KK et al. J Am Coll Cardiol. 2005;46:1425-1433.
Ipotesi di effetto (pleiotropico) delle statine sui lipidi e non
Patobiologia dei meccanismi lipidici e non nella SCA
Disfunzione/attivazione endoteliale
Infiammazione/attivazione immunologica
inibitorioinibitorio
inibitorio
inibitorio
Infiammazione/attivazione immunologica
Statine
FegatoFegatoSintesi Sintesi
colesterolo colesterolo epaticoepatico
Rottura della placca/occlusione trombotica
Placca aterosclerotica ricca di lipidi
trombotrombo
Nucleo lipidicoNucleo lipidico
Statine
inibitorio
EFFETTI NON IPOLIPEMIZZANTI (effetto precoce/rapido)
EFFETTI IPOLIPEMIZZANTI (effetto lento/ritardato)
57
Nonostante riduzioni simili nei livelli di LDL-C, solo Atorvastatina porta dei benefici clinici significativi
Riduzione degli eventi (%)
Tardivo‡
Precoce*
Tardivo
Precoce*
16 (P=.005)NA11 (NS)
18†16* (P=.048)0*
0.73 (28)NA0.41 (15)
0.85 (33)1.63 (63)1.61 (62)
Differenza LDL-C mmol/L (mg/dL)
416230864497N. di pazienti randomizzati
Atorva 80 mg vs prava 40 mgAtorva 80 mg vs placebo
Simva (40 mg, 80 mg) vs placebo + simva 20 mgTrattamento
PROVE ITMIRACLA to Z
NS=non significativa; NA=non applicabile.*Misurata 120 giorni dopo la randomizzazione.†Misurata 90 giorni dopo la randomizzazione.‡Misurata al completamento del trial —24 mesi per A to Z e PROVE IT.mmol/L = mg/dL .0259
Adapted from Nissen SE. JAMA. 2004;292:1365-1367.
58
I livelli elevati di CRP rappresentano un predittore di rischio indipendente di eventi coronarici avversi maggiori e di morte in pazienti con SCA
*Morte, MI non fatale, e rivascolarizzazione di vasi target 1st terzile=CRP <0.25 mg/dL; 2nd/3rd terzili=CRP 0.25 mg/dL.†per pazienti con CRP >10 mg/L confrontati con pazienti con CRP 10 mg/dL.
Adapted from Goldstein JA et al. Am J Cardiol. 2005;96:56-60; Mueller C et al. Circulation. 2002;105:1412-1415.
Eventi avversi coronarici maggiori* a 1 anno
Sopravvivenza totale secondo i livelli di CRP al momento dell'accettazione
.7
.8
.9
1.0
0 10 20 30 40 50 60
Sopravvivenza (mesi)
So
pra
vviv
en
za t
ota
le CRP <3 mg/L (n=412)
CRP 3-10 mg/L (n=362)
CRP >10 mg/L (n=268)
P<.0001 by log rank†
CRP terzili
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
Ev
en
ti a
vv
ers
i c
oro
na
ric
i m
ag
gio
ri(%
)
nessuno 1 molteplici
1st2nd/3rd
Lesioni complesse
59
Atorvastatina produce una riduzione maggiore dei livelli di CRP in pazienti con SCA
383417Differenza CRP (%)
Riduzione degli eventi(%)
tardivo‡
precoce*
tardivo
precoce*
16NA11 (NS)
18†16*0*
0.73 (28)NA0.41 (15)
0.85 (33)1.63 (63)1.61 (62)
Differenza LDL-C mmol/L (mg/dL)
416230864497N. di pazienti randomizzati
Atorva 80 mg vs prava 40 mgAtorva 80 mg vs placebo
Simva (40 mg, 80 mg) vs placebo + simva 20 mgtrattamento
PROVE ITMIRACLA to Z
*misurato dopo 120 giorni dalla randomizzazione.†misurato dopo 90 giorni dalla randomizzazione.‡misurato a completamento del trial —24 mesi per A to Z e PROVE IT.mmol/L = mg/dL x .0259
Adapted from Nissen SE. JAMA. 2004;292:1365-1367.
60
MIRACL sottoanalisi: riduzione dei livelli di CRP indipendente dai livelli di LDL-C sono stati osservati in pazienti trattati con Atorvastatina
*P<.0001.
Adapted from Kinlay S et al. Circulation. 2003;108:1560-1566.
-34%*
11 11.5
2.9
1.9
0
2
4
6
8
10
12
CR
P (
mg
/L)
Baseline 16 settimane
Placebo Atorvastatina 80 mg(n=1548) (n=1538)
61
PROVE IT sottoanalisi: riduzione maggiore dei livelli di CRP in pazienti trattati con Atorvastatina rispetto ai pazienti trattati con Pravastatina
Adapted from Ridker PM et al. N Engl J Med. 2005;352:20-28.
Pravastatina 40 mgAtorvastatina 80 mg
1
10
100 C
RP
med
ian
a (m
g/L
)
Randomizzazione 120 giorni30 giorni
2.1 mg/L
1.3 mg/L
Fine dello studio
P<.001
(n=1453) (n=1432)
62
-36.4*
Atorvastatina
-5.2
Pravastatina
Studio REVERSAL: variazioni nei livelli di CRP dalla baseline
varia
zion
e (%
)
*P<0.001 vs pravastatina
-40
-30
-20
-10
0
1.82.918 mesi
2.83.0Baseline
AtorvastatinaPravastatina
CRP (mg/L)
Nissen SE, et al. JAMA. 2004;291:1071-1080
63
Studio REVERSAL: cambiamento percentuale nel volume totale dell'ateroma
Progressione aterosclerotica significativa dalla baseline
Nessun cambiamento significativo dalla baseline;
la progressione aterosclerotica è stata bloccata
P = 0.022.7*
Pravastatina(n = 249)
-0.4†
Atorvastatina(n = 253)V
aria
zio
ni
nel
vo
lum
e d
ell'a
tero
ma
(%)
-1
0
1
2
3
*Progressione vs baseline (P = 0.001).†Nessun cambiamento vs baseline (P = 0.98).Nissen SE, et al. JAMA. 2004;291:1071-1080.
64
La terapia con statina riduce significativamente la mortalità a 1 anno in pazienti con livelli alti di CRP
Adapted from Kinjo K et al. Am J Cardiol. 2005;96:617-621.
Mortalità a 1 anno dopo AMI
P-trend=.001
65
Riduzioni precoci e significative nella CRP con Atorvastatina dopo SCA
-90
-80
-70
-60
-50
-40
-30
-20
-10
0
Ch
an
ge
in
CR
P (
%)
dimissioni 1 meseP<.0001 P<.0001
-62%
-30%
-11%
-84%
Adapted from Macin SM et al. Am Heart J. 2005;149:451-457.
Riduzione di CRP alla dimissione e dopo 30 giorni
Atorvastatina (40 mg) Placebo(n=44) (n=46)
66
Baseline 1 anno 2 anni
p<0.022p<0.001
vari
azi
on
e (
%)
Atorvastatina
Simvastatina
Atherosclerosis 2002;165:361
-2.0
1.0
-3.0
-4.0
-5.O
0
Studio ASAP: effetto di Simvastatina 40 mg vs Atorvastatina 80 mg su CRP
67
Progression of Atherosclerosis Begins With Endothelial Dysfunction
Libby P. Circulation. 2001;104:365-372; Ross R. N Engl J Med. 1999;340:115-126.
Monocyte LDL-C
Adhesion molecule
Macrophage
Foam cell
OxidizedLDL-C
Plaque rupture
Smooth muscle cells
CRP
Plaque instabilityand thrombusOxidationInflammationEndothelial
dysfunction
68
Proposed Vasculoprotective Effects of Statins in the Vascular Endothelium
NO=nitric oxide; MMPs=matrix metalloproteinases.Wassmann S, Nickenig G. Endothelium. 2003;10:23-33.
Endothelial function
NO bioactivity
Endothelin
Endothelialprogenitor cells
Macrophages
Inflammation
Immunomodulation
Immune injury
Coagulation
Plateletactivation
Thrombogenicity
Proliferation
LDL-C
HDL-C
Triglycerides (TG)
Plaque progression
MMPs
Collagen
Plaque stability
AT1 receptor
Antioxidant effect
Free radicals
69
0
20
40
60
80
100
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003
Percutaneous Coronary Myocardial Revascularization in ItalyN
um
ber
(x 1
00
0)
~85% Coronary Stenting~20% Drug Covered Stents
(GISE Database 2003)
70
Disegno dello Studio ARMYDA-ACS
Patti G et al, J Am Coll Cardiol 2007;49:1272-8
ARMYDA-ACS Atorvastatin for Reduction of MYocardial Damage During Angioplasty—Acute Coronary Syndromes; CK-MB creatine kinase-MB; CRP C-reactive protein; MI myocardial infarction; NSTE-ACS non–ST-segment elevation acute coronary syndrome; PCI percutaneous coronary intervention; TVR target vessel revascularization.
71Patti G et al, J Am Coll Cardiol 2007;49:1272-8
Curve di Sopravvivenza: Studio ARMYDA-ACS
72
Stenting-Induced Systemic InflammationStenting-Induced Systemic Inflammation
IL-1 IL-6
TNF
CRP
CRP
73
Effect of Lipid-Lowering Therapy on Revascularization Rates
0
5
10
15
20
25
4S(4444)
LIPID(9014)
AFCAPS/TexCAPS
(6605)
PlaceboStatin
CARE(4159)
WOSCOPS(6595)
Revasc
ula
riza
tion
Rate
(%
) -37%
-25%
-20%
-32%
-33%
P<0.00001
P<0.001
P<0.01
P<0.001
P<0.01
(Adapted from Bates, Am J Cardiol 2000)
5 yr 6.1 yr 5 yr 5.2 yr4 yr
74
Statine: Effetto Benefico dopo lo Stenting Coronarico. Perchè?
Stabilizzazione a medio-lungo termine delle placche
trattate con stent e non con regressione/mancata
progressione delle lesioni aterosclerotiche.
Azione anti-infiammatoria precoce con riduzione
dell’iperplasia mio-intimale e della restenosi.
75
Effect of Statins on C-Reactive Protein Levels
0
0.5
1
1.5
2
2.5
3
Basal simvastatin(20 mg)
atorvastatin(10 mg)
pravastatin(40 mg)
CR
P
(mg
/L)
Jialal et al, Circulation 2001
**
*
(N=22, LDL-C>130 mg%, 6 weeks Rx)
76
Effects of Statins on Myocardial Damage After Percutaneous Coronary Intervention
Briguori C et al, Eur Heart J 2004
77
Sintesi ed Implicazioni Cliniche
L’impianto di uno stent a livello coronarico causa un’immediata reazione
infiammatoria locale e sistemica.
L’intensità e la persistenza di tale reazione si associano ad una maggiore
incidenza di re-stenosi intra-stent ed eventi clinici.
La terapia con statine prima e dopo l’impianto di stent coronarico riduce
l’incidenza di danno periprocedurale e di eventi clinici a distanza.
78
INDICE
Impatto socio-economico della malattia
Studi osservazionali
Studi controllati randomizzati
Effetti delle statine dipendenti e indipendenti dal colesterolo
Conclusioni
79
Circulation 2006;113:2363-72
AHA/ACC Guidelines for Secondary Prevention:2006 Update
80
ESC GUIDELINES U.A./NSTEMI
Thus, intensive lipid-lowering therapy, associated with reductions in the levels of LDLc or hsCRP to values of 70 mg/dL (1.81 mmol/L) or 2 mg/dL respectively, leads to improved outcome after ACS (PROVE-IT)
A combination of statin and ezetimibe has shown considerable capacity to reduce LDLc and is being tested vs conventional statin therapy in a large clinical trial in ACS patients (IMPROVE-IT)
81
Aggiornamento ATP III (2004): Obiettivi LDL ed Inizio della Terapia in Differenti Categorie di Rischio
Categoria di rischio
Obiettivo LDL
mg/dl
Inizio TLC
mg/dl
Terapia farmacologica
mg/dl
Rischio molto elevato: SCA, o CHD con/ DM, FR multipli
< 70 70 > 70
Rischio elevato: CHD o CHD equivalente (rischio a 10-anni >20%)
Se LDL <100 mg/dL
< 100
(facoltativo < 70)
< 70
100 > 100 (<100 considerare terapia
farmacologica)
Rischio moderatam. elevato: 2+ fattori di rischio (rischio a 10 anni tra 10% e 20%)
< 100 130 > 130 (100–129 considerare terapia farmacologica)
Rischio moderato: 2+ fattori di rischio (rischio <10%)
< 130 130 > 160
Rischio basso: 0–1 fattori di rischio
< 160 160 >190
Adattato da Grundy, S. et al., Circulation 2004;110:227–39
82Topol EJ. N Engl J Med. April 2004;350;15
EDITORIALE Intensive Statin Therapy – A Sea Change in Cardiovascular Prevention
EDITORIALE Intensive Statin Therapy – A Sea Change in Cardiovascular Prevention
La riduzione dei maggiori outcomes clinici ottenuta con la terapia aggressiva con statine è dello stesso ordine di grandezza già visto quando le statine sono state comparate a placebo nei trials controllati
83
EVIDENZE NELLA PRATICA CLINICA
- Colesterolo tot, LDL e TG a tutti i pz con SCA entro 24
ore
- Iniziare tp con statine in tutti i pz in UTIC/ entro 48 - 72
ore
- LDL > 125 mg: trattamento aggressivo (atorvastatina 40-80 mg/die)
- Pz a rischio medio-elevato: doppio target LDL e PCR
- Preferire strategia di titolazione verso il basso piuttosto che
verso l’alto
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Grazie per l’attenzione !