il castello
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Partecipazione della classe 3^A Cat dell'I.I.S.Vincenzo Capirola al progetto didattico 2013-14 "Dall'archivio, alla scuola, al territorio". Insegnante Manuela TebaldiniTRANSCRIPT
Ricerca: IL CASTELLO
INDICE
•Come nasce il castello;
• Le funzioni del castello;
• La struttura del castello;
• Il castello di Drugolo;
• Il castello di Leno.
COME NASCE IL CASTELLO
Dalla seconda metà del IX secolo in Francia, Italia,
Germania furono eretti centinaia di castelli. Questo per
offrire protezione alla popolazione terrorizzata e per
difendere il territorio dalle scorrerie, ma anche per fare
del castello uno strumento di offesa e di difesa contro
altri signori e nei confronti dei maggiori sovrani.
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Le prime fortificazioni furono recinti di legno, collocati su
rialzi di terreno o su colline artificiali, oppure recinzioni
di villaggi e di curtes. Solo a partire dal XII secolo si
iniziarono a costruire edifici in muratura.
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LE FUNZIONI DEL CASTELLO
• Difesa del territorio, dei beni e della popolazione;
• Residenza del signore e della sua famiglia;
• Simbolo di prestigio e ricchezza;
• Centro delle attività economiche e sede di giustizia;
• Centro militare e difensivo;
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LA STRUTTURA DEL CASTELLO
Mastio
Muro di cinta
Cortile interno
Torre di guardia
Magazzino
Ponte levatoio
Pozzo
Corpo di guardia
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Il Mastio• In principio
il mastio rappresentava soltanto una torre di avvistamento, ma si trasforma in torre-residenza e, in seguito, in una sorta di saldo castello situato all’interno del complesso castellare vero e proprio; ultimo riparo in caso di caduta in mano nemica delle restanti difese, risulta essere contemporaneamente abitazione, palazzo e ridotta, per cui ospita, negli ambienti distribuiti su più livelli: il tesoro, l’armeria, talvolta la cappella, la cisterna dell’acqua e le provviste di viveri a lunga conservazione.
La struttura del castello
La cinta muraria
• Vengono generalmente dette mura le fortificazioni estese intorno ad un centro abitato: in opposizione a castello o fortezza, le mura sono quindi la fortificazione urbana per eccellenza.
La struttura del castello
Il cortile interno
• Nel castello c'era il cortile interno dove si svolgeva gran parte della vita. C'erano il pozzo, i laboratori artigianali, la chiesa, i magazzini, le scuderie, ecc.
La struttura del castello
La torre di guardia• La torre aveva un ruolo di avvistamento e di difesa.
La torre quadrata(1) fu il primo tipo ad essere costruito. Più tardi un secondo tipo più raro comparve sulla scena: la torre poligonale(2), che offriva più linee di tiro. Ultima e più recente, la torre rotonda(3) sostituì le precedenti perché non poteva essere minacciata dagli scavatori e offriva illimitate linee di tiro. 1 2 3
La struttura del castello
Il corpo di guardia
• Il corpo di guardia era un locale destinato alle guardie e posto solitamente nei pressi della porta d'accesso. Erano dotati di molte linee di difesa e potevano contenere anche un ponte levatoio.
La struttura del castello
Il Pozzo
• Il pozzo era una struttura indispensabile in ogni castello, soprattutto per resistere agli assedi; solitamente era posta nel cortile, e in alcuni castelli anche nel mastio.
La struttura del castello
Il ponte levatoio• Il ponte levatoio serviva a valicare il fossato realizzato
intorno al complesso difensivo; era in genere costituito da un impalcato in legno, sostenuto da travi. Veniva sollevato o abbassato mediante dei tiranti o catene azionati da argani a ruota lateralmente o per mezzo di un contrappeso. Quando era sollevato realizzava anche la funzione di chiusura dell'accesso.
La struttura del castello
IL CASTELLO DI DRUGOLO• Il castello di Drugolo costituisce un esempio
tra i più interessanti di trasformazione di un’architettura militare a uso residenziale.
Indice Storia dell’edificio
Caratteristiche dell’edificio
Storia dell’edificio
• L’edificio fu costruito dalla famiglia Griffi presumibilmente attorno al X secolo;
• I territori ed il castello furono poi espropriati da Pandolfo Malatesta che gli diede in mano ai Vimercati di Milano;
• Con atto notarile del 21 gennaio 1436 lo vendettero a Giovanni Averoldi;
• Infine fu acquistato dalla famiglia Lanni della Quara nel 1963.
Il castello di Drugolo
Caratteristiche dell’edificio• L’edificio è a pianta rettangolare, con
cortile centrale aperto con loggiati; privo di torri, le mura si distinguono per la loro insolita altezza, che conferisce all’insieme un disegno alquanto massiccio.
Il castello di Drugolo
• Al centro del fronte principale si apre il ponte levatoio su un fossato ricavato dal declinare della collina; ai lati di questo, si riconoscono due finestre con davanzale decorato e, al centro, lo stemma degli Averoldi con il motto “totum est medium”.
Stemma degli Averoldi
• La mole compatta dell’edificio appare oggi isolata su tutti i lati, mentre si ha testimonianza della presenza, sul lato meridionale, di un gruppo di edifici di servizio, forse scuderie e alloggi per la servitù.
• Verso la fine del XV secolo, l’aggiunta degli sporti sugli spigoli della facciata, a simulare due torri, contribuirono alla definitiva riqualificazione e ridisegno dell’edificio, accentuandone la dimensione castellana, con indubbi scopi contestualmente difensivi e residenziali: la trasformazione di Drugolo in una residenza-castello poteva avvenire già sotto il dominio dei Visconti e negli ultimi decenni della proprietà dei Griffi, per essere poi accentuata con il dominio di Brescia di Pandolfo Malatesta, che divenne proprietario del castello affidandolo ai Vimercati di Milano. Con l’avvento degli Averoldi e la Serenissima Repubblica di Venezia - portatrice di una secolare pax veneta – si accentua la funzione residenziale, nell’ambito della quale si possono inserire gli interventi più leggeri del cortile interno, tra cui la bella loggia ad archi polilobati di gusto veneziano.
La loggia interna con archi polilobati.
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IL CASTELLO DI LENO• Nel XII secolo sembra di intravedere una
fortificazione dell’abitato distinta da quella dell’abbazia: il castellum leni, che potrebbe coincidere con l’area quadrangolare di poco più di un ettaro, recinta da fossati, ancora perfettamente individuata attorno alla parrocchiale dalle mappe catastali del primo dell’ottocento.
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• Il castello racchiudeva, oltre alla chiesa, case, terreni e anche l’hospitale del monastero, cioè la foresteria per i visitatori, un edificio a due piani di notevoli dimensioni e di elevato tenore visto che in esso l’imperatore Federico Barbarossa presiedette nel 1185 un assemblea giudiziaria. Al di fuori del castello si articolavano in borghi e contrade periferiche sviluppatisi specie attorno alle strade per Manerbio e Gottolengo.
Federico Barbarossa
• L’insicurezza che andò accentuandosi nei secoli IX e X e più ancora le invasioni ungare e le esigenze di difesa anche contro le prevaricazioni dei signori locali, spinsero la popolazione a far leva sul monastero per la difesa e la sicurezza. Fra questi l’abate Donnino nel 934 assoldati in suo aiuto degli armati per difendersi dagli ungari oltre che per costruire opere di fortificazione attorno all’abbazia, al nucleo abitato, erige un vero castello del quale diventa il signore oltre che il proprietario fondiario.
• Nel 1158 il castello di Leno viene messo a ferro e fuoco, a quanto sembra da Ladislao, duca di Brescia, al seguito del Barbarossa. Nel XII secolo attorno al castello è già sorto il borgo imposto dallo sviluppo demografico e dall’infittirsi di nuove costruzioni che debordano dal castello, dando origine ad un nuovo conglomerato.
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Thank youClasse 3A CATSchool year 2013/2014