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ACCADEVA IN SARDEGNA … ACCADEVA IN EUROPA E NEL BACINO DEL MEDITERRANEO ... PALEOLITICO MESOLITICO NEOLITICO ENEOLITICO 450.000 a.C. 900.000 a.C. 10.000 a.C. 6.000 a.C. 3.200 a.C. Venere Lespugue (Francia) Questa statuina è una venere steatopigia di 25.000 anni fa che è stata trovata in Francia. È una statuina femminile grassa, sono molto definiti i glutei e il seno. È alta circa 15 cm ed è scolpita in avorio. (foto presa da wikipedia.org, J.M. Benito 2006) Dipinti di Altamira (Spagna) In Europa e nel mondo l'uomo paleolitico dipingeva nelle pareti delle grotte con ocra rossa e carboncino, si spostava di grotta in grotta. Dipingeva animali, come per esempio toro, bisonte, cavallo, rinoceronte, ma anche delle mani umane e persone. Molte di queste grotte sono patrimonio dell'umanità. I dipinti della grotta di Altamira che vediamo nella foto sono stati fatti circa 18.500-14.000 anni fa. (foto presa da wikipedia.org) Venere di Tan Tan (Marocco) Questa venere, alta 6 cm, non ha la testa ben definita. Risale al 500-300.000 a.C. In origine era dipinta con ocra rossa, per un significato simbolico: è il più antico reperto archeologico rinvenuto con tracce di pittura applicata dopo la lavorazione. (foto di Robert G. Bednarik 2003) L'ossidiana è stata trovata in Sardegna sul monte Arci. È una pietra vulcanica nera vetrosa. L'uomo usava l'ossidiana per costruire la punta delle frecce che erano armi per cacciare. Scheggia di ossidiana (foto del Museo dell’Ossidiana di Pau) In questa fotografia c'è una dea madre, cioè una statuetta femminile scolpita dagli uomini sardi nel neolitico medio (cultura di Bonu Ighinu). Nel neolitico recente si scolpivano altre dee madri sottili, fatte sia in placca intera sia in placca traforata. Dea Madre con bambino, Perfugas (foto di L. Lai) In Sardegna si scavano le tombe che si chiamano Domus de Janas. Sono chiamate anche case delle fate. All'interno si seppellivano i morti con gli oggetti che usavano e gli appartenevano: la dea madre, le armi, ciotole e vasi. Le pareti potevano essere dipinte e scolpite. Domus de janas Mandra Antine, Thiesi (immagine dal modello 3D di M. Seddaiu) Il Dolmen è un monumento archeologico, è un monumento megalitico. Veniva usato in antichità per le sepolture dell'uomo, posizionato anche in modo rannicchiato. Il Dolmen era composto da più pietre e da un tetto di pietra composto da una pietra sola. I Dolmen non si trovano solo in Sardegna, ma in tutta l’Europa, il Mediterraneo e anche oltre. Dolmen Coste Rouge, Soumont (Francia) (foto da www.wikipedia.org) Il sito archeologico di Stonehenge si trova in Inghilterra. È un sito megalitico, le sue pietre sono molto grandi posizionate in cerchio. In una legenda si dice che il mago Merlino con la sua magia abbia trasportato tutte le pietre in quel punto. Stonehenge (Inghilterra) (foto di English Heritage) Il menhir è una pietra grande non lavorata o poco lavorata conficcata nella terra. Il menhir veniva posto all’interno di un luogo sacro o di un cimitero infatti ogni volta che vediamo un menhir vuol dire che prima vicino c’era un cimitero o luogo sacro. Si trovano menhir in Sardegna, ma anche nel resto dell’Europa e nel nord Africa. Menhir di M’zora (Marocco) (foto presa da www.megalithic.co.uk) Prima della costruzione dell’altare di Monte d'Accoddi c’era un villaggio del Neolitico recente. Dopo il villaggio hanno costruito un tempio che era anche dipinto di ocra rossa, ma purtroppo è caduto allora ne hanno fatto un altro e al contorno della terrazza hanno messo dei muri di pietre. Ci sono 2 altari sacrificali e un menhir messi nel Neolitico recente. È grande 37x30 metri e alto 8 metri. “Tempio Rosso” Le statue-menhir a differenza delle pietre menhir sono ben lavorate, scolpite dall’uomo. In questa statua di Laconi è raffigurato un uomo. Si capisce dall’immagine sotto che assomiglia ad un’arma. C’erano anche statue-menhir femminili. (foto presa da www.wikipedia.org) Il vaso Campaniforme fa parte del corredo funerario, è diffuso in tutto il mediterraneo. Si chiama cosi perché ha una forma di campana al contrario. Insieme al vaso campaniforme c'erano molti altri oggetti tipo il Brassard e c'era anche la custodia, portata al collo come una collana. Il Brassard era usato dall'uomo nell'Eneolitico, lo usava l'arciere per proteggere il proprio polso dalla corda dell’arco. Vasi e brassard, tomba di Sassari (foto presa da www.wikipedia.org) Il vaso campaniforme è diffuso in tutto il mediterraneo sia in Francia, Marocco, Spagna, ecc... che in Sardegna, in Sicilia, ... In questa immagine ci sono tutti gli oggetti che gli Archeologi hanno trovato in questo periodo nelle tombe, in particolare questi sono di una tomba spagnola. Corredo di periodo campaniforme (Spagna) (foto presa da Lopez-Saez 2015) Le statue - menhir non solo sono diffuse in Sardegna ma anche nel resto del Mediterraneo. Sono state trovate: nella penisola italiana, in Francia, in Spagna e in altri Stati. Le statue-menhir del Mediterraneo (immagine da Martinez 2011) Le Ziqqurat sono edifici religiosi, erano la casa del Dio o della Dea e servivano per collegare la terra al cielo. Venivano costruite nell’antica Mesopotamia, cioè nell’attuale Iraq. Erano edifici molto grandi costruiti in mattoni crudi, cioè fatti di paglia e argilla mescolata e lasciati al sole per seccarsi e indurirsi. Nella fotografia si vede la ziqqurat di Ur. È grande 63x42 metri, ed era alto in origine 26 metri. (foto di Hassaan Ahmed, presa da wikipedia.org) Il Prolagus sardus è un mammifero che è stato trovato in vari siti ar- cheologici, per es. nella grotta Corbeddu di Oliena. Si estinse a causa di nuovi predatori. Era tozzo e robusto, una via di mezzo fra un coniglio e una lepre. Era il cibo di molti predatori e veniva mangiato dall’uomo perché era il suo cibo preferito. (foto presa da www.wikipedia.org) La venere di Macomer è una venere steatopigia della fine del paleolitico. E’ stata trovata in una grotta che si affaccia su rio s’adde. E’ una statuina lunga 10 cm circa. Questa venere non è definita: il seno non è ben delineato, ne ha solo uno, le gambe sono unite, la testa non sembra una testa umana. (foto presa da Lilliu 1966) Una di queste conchiglie è stata ritrovata ad Arbus in una sepoltura di un uomo e una donna coperti di ocra rossa. La conchiglia forse era usata come uno strumento musicale. Conchiglia Charonia lampas (foto presa da internet) Le prime tracce dell’uomo in Sardegna sono questi utensili realizzati scheggiando le pietre. I reperti nella foto sono stati ritrovati nella zona del rio Altana a Perfugas (SS). Strumenti in selce da Perfugas (foto di R. Sirigu 2009) Questo piccolo osso è un fossile umano ritrovato dagli speleologi del T.A.G. di Thiesi all’interno della grotta di Nurighe a Cheremule. Si tratta della falange del dito pollice della mano di un adulto. Gli studiosi pensano che la falange sia di un “Homo erectus”. Si tratterebbe di un individuo di taglia normale, ma con un allungamento che lascerebbe intuire una certa gracilità fisica. (foto presa da www.nurighe.it) Gli studiosi trovarono un frammento di un vaso di ceramica nella grotta di Monte Majore a Thiesi (SS). In questo frammento si suppone che c'erano due donne e in mezzo un oggetto, un simbolo, ma nessuno lo sa, ancora oggi cercano di capire che cosa rappresenta. Forse un sole. (foto di Soprint. Beni Archeologici SS-NU, G. Porcu) 1.800 a.C. I Dolmen sono tombe megalitiche. Nella fotografia c’è il dolmen Sarbogadas composto da una grande pietra che copre lo spazio per i morti e poggia su pietre verticali più piccole. Poi veniva ricoperto di terra. Dolmen Sarbogadas, Birori (NU) (da www.sketchfab.com, modello 3D di L. Lai) I mammuth iniziarono a scomparire all'inizio del Mesolitico per il cambiamento del clima più caldo. Inoltre, l'uomo iniziò a creare nuove armi, arco e frecce, che si potevano utilizzare da lontano, grazie a questo si potevano cacciare prede agili, veloci come i conigli che allora erano difficili da cacciare. Pare che i mammut ci fossero anche in Sardegna, una specie nana. (immagine presa da www.mille-animali.com) Alunni: Amira Chakir (classe 1A), Yasmine Gharibi, Imane Ibno Rida, Marouane Ramadan (classe 1B) Insegnante: Laura Lai Attività alternativa alla religione cattolica – a.s. 2016/2017 – Scuola Secondaria di I grado, Thiesi (SS)

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ACCADEVA IN SARDEGNA …

ACCADEVA IN EUROPA E NEL BACINO DEL MEDITERRANEO ...

PALEOLITICO MESOLITICO NEOLITICO ENEOLITICO450.000 a.C.

900.000 a.C.

10.000 a.C. 6.000 a.C. 3.200 a.C.

Venere Lespugue (Francia)

Questa statuina è una venere steatopigia di 25.000 anni fa che è stata trovata in Francia. È una statuina femminile grassa, sono molto definiti i glutei e il seno. È alta circa 15 cm ed è scolpita in avorio.

(foto presa da wikipedia.org, J.M. Benito 2006)

Dipinti di Altamira (Spagna)

In Europa e nel mondo l'uomo paleolitico dipingeva nelle pareti delle grotte con ocra rossa e carboncino, si spostava di grotta in grotta. Dipingeva animali, come per esempio toro, bisonte, cavallo, rinoceronte, ma anche delle mani umane e persone. Molte di queste grotte sono patrimonio dell'umanità. I dipinti della grotta di Altamira che vediamo nella foto sono stati fatti circa 18.500-14.000 anni fa.

(foto presa da wikipedia.org)

Venere di Tan Tan (Marocco)

Questa venere, alta 6 cm, non ha la testa ben definita. Risale al 500-300.000 a.C. In origine era dipinta con ocra rossa, per un significato simbolico: è il più antico reperto archeologico rinvenuto con tracce di pittura applicata dopo la lavorazione.

(foto di Robert G. Bednarik 2003)

L'ossidiana è stata trovata in Sardegna sul monte Arci. È una pietra vulcanica nera vetrosa. L'uomo usava l'ossidiana per costruire la punta delle frecce che erano armi per cacciare.

Scheggia di ossidiana(foto del Museo dell’Ossidiana di Pau)

In questa fotografia c'è una dea madre, cioè una statuetta femminile scolpita dagli uomini sardi nel neolitico medio (cultura di Bonu Ighinu). Nel neolitico recente si scolpivano altre dee madri sottili, fatte sia in placca intera sia in placca traforata.

Dea Madre con bambino, Perfugas(foto di L. Lai)

In Sardegna si scavano le tombe che si chiamano Domus de Janas. Sono chiamate anche case delle fate. All'interno si seppellivano i morti con gli oggetti che usavano e gli appartenevano: la dea madre, le armi, ciotole e vasi. Le pareti potevano essere dipinte e scolpite.

Domus de janas Mandra Antine, Thiesi(immagine dal modello 3D di M. Seddaiu)

Il Dolmen è un monumento archeologico, è un monumento megalitico. Veniva usato in antichità per le sepolture dell'uomo, posizionato anche in modo rannicchiato. Il Dolmen era composto da più pietre e da un tetto di pietra composto da una pietra sola. I Dolmen non si trovano solo in Sardegna, ma in tutta l’Europa, il Mediterraneo e anche oltre.

Dolmen Coste Rouge, Soumont (Francia)(foto da www.wikipedia.org)

Il sito archeologico di Stonehenge si trova in Inghilterra. È un sito megalitico, le sue pietre sono molto grandi posizionate in cerchio. In una legenda si dice che il mago Merlino con la sua magia abbia trasportato tutte le pietre in quel punto.

Stonehenge (Inghilterra)(foto di English Heritage)

Il menhir è una pietra grande non lavorata o poco lavorata conficcata nella terra. Il menhir veniva posto all’interno di un luogo sacro o di un cimitero infatti ogni volta che vediamo un menhir vuol dire che prima vicino c’era un cimitero o luogo sacro. Si trovano menhir in Sardegna, ma anche nel resto dell’Europa e nel nord Africa.

Menhir di M’zora (Marocco)(foto presa da www.megalithic.co.uk)

Prima della costruzione dell’altare di Monte d'Accoddi c’era un villaggio del Neolitico recente. Dopo il villaggio hanno costruito un tempio che era anche dipinto di ocra rossa, ma purtroppo è caduto allora ne hanno fatto un altro e al contorno della terrazza hanno messo dei muri di pietre. Ci sono 2 altari sacrificali e un menhir messi nel Neolitico recente. È grande 37x30 metri e alto 8 metri.

“Tempio Rosso”

Le statue-menhir a differenza delle pietre menhir sono ben lavorate, scolpite dall’uomo. In questa statua di Laconi è raffigurato un uomo. Si capisce dall’immagine sotto che assomiglia ad un’arma. C’erano anche statue-menhir femminili.

(foto presa da www.wikipedia.org)

Il vaso Campaniforme fa parte del corredo funerario, è diffuso in tutto il mediterraneo. Si chiama cosi perché ha una forma di campana al contrario. Insieme al vaso campaniforme c'erano molti altri oggetti tipo il Brassard e c'era anche la custodia, portata al collo come una collana. Il Brassard era usato dall'uomo nell'Eneolitico, lo usava l'arciere per proteggere il proprio polso dalla corda dell’arco.

Vasi e brassard, tomba di Sassari(foto presa da www.wikipedia.org)

Il vaso campaniforme è diffuso in tutto il mediterraneo sia in Francia, Marocco, Spagna, ecc... che in Sardegna, in Sicilia, ... In questa immagine ci sono tutti gli oggetti che gli Archeologi hanno trovato in questo periodo nelle tombe, in particolare questi sono di una tomba spagnola.

Corredo di periodo campaniforme (Spagna)

(foto presa da Lopez-Saez 2015)

Le statue - menhir non solo sono diffuse in Sardegna ma anche nel resto del Mediterraneo. Sono state trovate: nella penisola italiana, in Francia, in Spagna e in altri Stati.

Le statue-menhir del Mediterraneo (immagine da Martinez 2011)

Le Ziqqurat sono edifici religiosi, erano la casa del Dio o della Dea e servivano per collegare la terra al cielo. Venivano costruite nell’antica Mesopotamia, cioè nell’attuale Iraq. Erano edifici molto grandi costruiti in mattoni crudi, cioè fatti di paglia e argilla mescolata e lasciati al sole per seccarsi e indurirsi.Nella fotografia si vede la ziqqurat di Ur. È grande 63x42 metri, ed era alto in origine 26 metri.

(foto di Hassaan Ahmed, presa da wikipedia.org)

Il Prolagus sardus è un mammifero che è stato trovato in vari siti ar-cheologici, per es. nella grotta Corbeddu di Oliena. Si estinse a causa di nuovi predatori. Era tozzo e robusto, una via di mezzo fra un coniglio e una lepre. Era il cibo di molti predatori e veniva mangiato dall’uomo perché era il suo cibo preferito.

(foto presa da www.wikipedia.org)

La venere di Macomer è una venere steatopigia della fine del paleolitico. E’ stata trovata in una grotta che si affaccia su rio s’adde. E’ una statuina lunga 10 cm circa. Questa venere non è definita: il seno non è ben delineato, ne ha solo uno, le gambe sono unite, la testa non sembra una testa umana.

(foto presa da Lilliu 1966)

Una di queste conchiglie è stata ritrovata ad Arbus in una sepoltura di un uomo e una donna coperti di ocra rossa. La conchiglia forse era usata come uno strumento musicale.

Conchiglia Charonia lampas(foto presa da internet)

Le prime tracce dell’uomo in Sardegna sono questi utensili realizzati scheggiando le pietre. I reperti nella foto sono stati ritrovati nella zona del rio Altana a Perfugas (SS).

Strumenti in selce da Perfugas(foto di R. Sirigu 2009)

Questo piccolo osso è un fossile umano ritrovato dagli speleologi del T.A.G. di Thiesi all’interno della grotta di Nurighe a Cheremule. Si tratta della falange del dito pollice della mano di un adulto. Gli studiosi pensano che la falange sia di un “Homo erectus”. Si tratterebbe di un individuo di taglia normale, ma con un allungamento che lascerebbe intuire una certa gracilità fisica.

(foto presa da www.nurighe.it)

Gli studiosi trovarono un frammento di un vaso di ceramica nella grotta di Monte Majore a Thiesi (SS). In questo frammento si suppone che c'erano due donne e in mezzo un oggetto, un simbolo, ma nessuno lo sa, ancora oggi cercano di capire che cosa rappresenta. Forse un sole.

(foto di Soprint. Beni Archeologici SS-NU, G. Porcu)

1.800 a.C.

I Dolmen sono tombe megalitiche.Nella fotografia c’è il dolmen Sarbogadas composto da una grande pietra che copre lo spazio per i morti e poggia su pietre verticali più piccole. Poi veniva ricoperto di terra.

Dolmen Sarbogadas, Birori (NU)(da www.sketchfab.com, modello 3D di L. Lai)

I mammuth iniziarono a scomparire all'inizio del Mesolitico per il cambiamento del clima più caldo. Inoltre, l'uomo iniziò a creare nuove armi, arco e frecce, che si potevano utilizzare da lontano, grazie a questo si potevano cacciare prede agili, veloci come i conigli che allora erano difficili da cacciare. Pare che i mammut ci fossero anche in Sardegna, una specie nana.

(immagine presa da www.mille-animali.com)

Alunni: Amira Chakir (classe 1A), Yasmine Gharibi, Imane Ibno Rida, Marouane Ramadan (classe 1B)

Insegnante: Laura LaiAttività alternativa alla religione cattolica – a.s. 2016/2017 – Scuola Secondaria di I grado, Thiesi (SS)