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attività educative per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado MUSEO E SCUOLA 2012-2013

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attività educative per gli studenti delle scuole

di ogni ordine e grado

MUSEO E SCUOLA

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BRESCIAI MUSEI D’ARTE E STORIAMuseo di Santa GiuliaPinacoteca Tosio Martinengo (ospite in Santa Giulia)Area archeologica del CapitoliumMusei del Castello (Museo del Risorgimento, Museo delle Armi Luigi Marzoli)

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COMUNE DI BRESCIA

Sta per ripartire un nuovo anno di didattica e di studi per molti giovani e ragazzi della città. Saranno accompagnati in questo loro percorso da importanti opportunità di educazione all’arte e d’incontro con la storia. Nei nostri musei troveranno scenari importanti, capaci di contribuire alla loro formazione. Si trat-ta di una proposta educativa straordinaria, un’occasione per incontrare le civiltà che ci hanno preceduto e che negli ultimi due millenni hanno plasmato e costruito non solo le mura e le abitazioni di questa città.Santa Giulia sarà un poliedrico contenitore, capace di condurre tanti giovani studenti attraverso i diversi periodi storici; dalle domus romane, alle sale longobarde sino alle mostre dei giorni nostri. Il complesso monastico di via Musei è un libro di storia tangibile e ricco di suggestioni, tanto prezioso da essere consi-derato patrimonio mondiale dell’Umanità. Imparare e frequen-tare questo luogo sarò una lieta e credo splendida opportunità. Ma non vi è solo Santa Giulia, i nostri musei sono tutti “libri da sfogliare” capaci di decodificare e spiegare la storia alle nuo-ve generazioni, anche grazie al prezioso contributo degli inse-gnanti e dei tanti collaboratori museali impegnati nello sforzo della didattica. L’auspicio è che i tesori della nostra città siano frequentati anche per il prossimo anno scolastico con curiosità e impegno.

Adriano ParoliSindaco di Brescia

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E’ ormai opinione largamente condivisa che attraverso l’impe-gno e i risultati di questi ultimi anni abbiamo dimostrato con convinzione che i nostri musei rappresentano per la città una straordinaria opportunità per offrire cultura, formazione, valori e identità culturale.La funzione divulgativa e la pluralità dell’offerta didattica che i nostri musei, e le collezioni in essi conservate, ci consentono, sono alla base dell’attività quotidiana rivolta al pubblico di gio-vani e adulti e lo strumento imprescindibile per il lavoro che stiamo portando avanti da anni con convinzione, nella certezza che le aspettative della città verso i musei fossero ben riposte.Oggi, dopo il riconoscimento Unesco, fare in modo che le raccol-te di oggetti, gli studi condotti su di essi e la loro esposizione, si trasformino in un’occasione per attivare processi cognitivi, emo-tivi ed estetici volti ad accrescere la conoscenza dei giovani e la consapevolezza di se stessi e della propria storia, rappresenta un impegno doveroso. L’esperienza sul campo ci ha resi consapevoli che per svolgere la missione che ci è stata affidata - e soddisfare il desiderio di conoscenza dei nostri ragazzi - dobbiamo mettere al centro di qualsiasi strategia comunicativa i contenuti spirituali e di cono-scenza che i nostri avi hanno affidato agli oggetti ed al tempo, tramandandoli sino a noi.Anche per questo abbiamo voluto fortemente la candidatura Unesco, a ribadire la preziosità delle testimonianze che custo-diamo a Brescia. E’ quindi importante ricordare che, nelle città di oggi, i musei rappresentano gli unici luoghi - al di fuori della scuola e dell’università - dove è possibile fare didattica a livello istituzionale, rivolgendosi però ad un pubblico molto vario, sia in termini di età che di aspettative. In quest’ottica di “educazio-ne permanente” i nostri musei e il rilevante lavoro svolto dai Servizi educativi, rappresentano senza dubbio un’eccellenza.L’Assessorato alla Cultura, dopo aver consolidato un fiducioso rapporto fra museo - territorio e cittadini, rafforzato il rapporto tra presente, passato e futuro, costruito nuove reti attraverso il riconoscimento Unesco, si pone come nuovo obbiettivo, oltre al potenziamento del processo di divulgazione avviato in que-sti anni di appassionato lavoro, lo sviluppo di nuove attività di ricerca e sperimentazione per offrire altre stimolanti attività educative in grado di avvicinare di più il pubblico scolastico alle radici storiche e spirituali che li fanno sentire parte di un per-corso comune nel quale identificarsi e rendere i nostri musei un punto di riferimento sempre più importante per la comunità a cui si rivolge.

Andrea ArcaiAssessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del

Comune di Brescia

COMUNE DI BRESCIA

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Una visita nei Musei di Brescia e la loro fruizione attraverso l’approccio educativo, tramite diverse tipologie di attività labo-ratoriali, e pertanto una cultura dell’apprendimento sul campo, ha da sempre una valenza culturale a dir poco straordinaria e costituisce un’esperienza indimenticabile.Gli alunni e gli studenti vengono guidati nei Civici Musei, insieme ai loro insegnanti e docenti, da operatori altamente qualificati e scientificamente formati dai Servizi educativi della Fondazione Brescia Musei. Accompagnati dagli operatori i ragazzi compren-dono, in modo chiaro, diretto ed accattivante, i principali snodi della storia e dell’arte, creando uno stretto collegamento tra i piani di studio e i reperti, da sempre insostituibili testimonianze delle civiltà passate. Svolgere attività didattiche nei musei di Brescia, anche in virtù del riconoscimento dell’Unesco a patrimonio dell’Umanità, si-gnifica procedere tra materiali di grandissimo interesse a livello internazionale che devono essere valorizzati anche attraverso la sensibilizzazione delle future generazioni. Il grande successo delle attività didattiche bresciane registra-to negli ultimi anni - quest’anno le presenze sono state di circa 31.000 ragazzi per un totale di 1500 attività - nasce soprattutto dall’idea di dare vita ad un oggetto, ad uno spazio o ad un fatto storico fino a trasformarli in realtà, coinvolgendo attivamente i partecipanti, inducendoli ad indagare e stimolandoli a rielabo-rare in modo personale l’esperienza al museo. Senza mai trascu-rare l’importanza dell’apprendimento, questo metodo, di cui ci pregiamo, privilegia il coinvolgimento nelle attività attraverso elementi di forte presa emotiva che consente alla cultura di di-venire anche un’attività ludica. E non ci siamo fermati qui. Abbiamo anche deciso di investire risorse (le iniziative sempre diverse che vedono come interlo-cutori le scuole, in qualità di enti che presidiano il territorio e gli insegnanti, ne sono la testimonianza) nella sensibilizzazio-ne, in primis delle scuole, nella formazione degli insegnanti per migliorare la qualità dell’offerta didattica legata all’arte nelle scuole.Questo impegno per noi è imprescindibile e pertanto viene svol-to parallelamente alle attività didattiche che svolgiamo all’in-terno dei musei, tali sinergie permettono ai servizi educativi e ai musei di svolgere con successo il proprio ruolo istituzionale di piccola società educante che tanto aiuta la nostra comunità ad attuare il Welfare di cui oggi si parla tanto.Anche per il nuovo anno scolastico auspichiamo che ci sia da parte dei giovani e dei loro educatori lo stesso interesse e lo stesso entusiasmo dimostrati sino ad ora.

Faustino LechiPresidente Brescia Musei

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SOMMARIO

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Servizi educativi 6

Il Museo apre alla scuola 11

Le vie dell’Arte 12

Brescia patrimonio mondiale dell’UNESCO 14

Anticipazioni 16

Informazioni e prenotazioni 17

LABORATORI DIDATTICI 19

PERCORSI TEMATICI 45

INSOLITI INCONTRI-VISITE TEATRALIZZATE 59 UN GIORNO AL MUSEO 64

MUSEO IN CLASSE 67

DAL MUSEO AL PARCO 68

ARTE E SCIENZA 70

CINEMA E SCUOLA 72

VISITE GUIDATE 76

DENTRO LA FORTEZZA 79

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I SERVIZI EDUCATIVIFondazione Brescia Musei

Presidente Faustino Lechi

SegretarioGiuseppe Mazzadi

Direttore artistico Maurizio Bernardelli Curuz

Responsabile dei Servizi educativi Angela Bersotti

Promozione e comunicazione Laura Capretti

Organizzazione Federica Novali

Grafica Maria Repossi

Operatori museali Silvia Barbi, Giovanna Bellandi, Sonia Berardelli, Paola Bresciani, Alessandra Buffoli, Nerina Buttani, Silvia Casil-li, Roberta D’Adda, Fiorenzo Fisogni, Francesco Franzoni, Luisella Lupano, Cristina Mencarelli, Denise Morandi, Francesca Pagliuso, Benedetta Salvi, Chiara Scotti, Da-vide Sforzini, Giuliana Simonelli, Veronica Sozzi, Marta Tacchini, Lorenzo Zamboni.

Musei Civici d’Arte e Storia

Responsabile del Settore Francesco Falconi

Responsabile del Servizio Collezioni d’Arte e Storia Elena Lucchesi Ragni

Responsabile del Servizio Collezioni e Siti Archeologici Francesca Morandini 6

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Ho visto cose bellissime, grazie alla diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne insoddisfazione, e quel che mi consola ancora, è che non smetto di osservare.

(Edgar Degas)

Anche quest’anno Museo e scuola raccoglie l’offerta di-dattica, condivisa anche con altre realtà, riferita ai Musei Civici d’Arte e Storia di Brescia.E’ il risultato di un impegno costante e della volontà con-tinua di dialogare con il mondo della scuola, offrendo a docenti e studenti uno strumento concreto di lavoro, una guida pronta all’uso di idee e opportunità e capace di dare stimoli di crescita, di rispondere a molte delle do-mande che il mondo contemporaneo pone a ciascuno di noi, ai bambini e ai ragazzi in primo luogo.Gli spazi culturali devono essere progressivamente sem-pre più vissuti dalle scuole come naturale approfondi-mento delle attività in classe e i nostri musei hanno av-viato da anni la ricerca di obbiettivi comuni e condivisi ed una motivata sinergia di intenti per offrire alla scuola tutto il supporto necessario all’integrazione dell’offerta formativa e alla fruizione consapevole e mirata delle ini-ziative e delle manifestazioni.

Max Bill, artista svizzero, scrive queste considerazio-ni sull’opera di Kandinskij in qualità di educatore al Bauhaus.Spesso in prima istanza non si parlava affatto di pittu-ra, bensì di altre questioni rilevanti, anche di problemi personali. E’ proprio per questo che l’effetto di ciò che Kandinskij aveva da comunicare come pittore diventava così persistente. Proprio in ciò consisteva il suo talento pedagogico: era un uomo che con grande disponibilità prendeva per mano i giovani. Non toglieva i dubbi, ma risvegliava in loro la sicura capacità di giudizio, la conti-nua critica e autocritica. La sua umanità, che si legava ad una fine sensibilità per le diverse situazioni, e la sua bon-tà paterna erano il segreto del suo successo pedagogico, impensabile senza il suo vasto sapere e la sua tensione continua verso nuove esperienze.

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Quasi un prontuario per la didattica dell’arte nel mu-seo, ma non solo: iniziare dalla realtà circostante e dalle esperienze personali, accompagnare nella conoscenza, stimolare le facoltà di giudizio, abituare alla critica co-struttiva e soprattutto all’autocritica, sollecitare curiosità per tendere verso nuove esperienze.Parametri ai quali abbiamo sempre cercato di attenerci e che hanno consentito di ottenere risultati davvero lusin-ghieri, offrendo uno spunto di lavoro efficace e stimolan-te per gli insegnanti e i loro studenti.

Questa pubblicazione quindi vuole restituire a chi ci se-gue, e anche a chi ancora non ci ha conosciuto, un pano-rama delle nostre attività e delle nostre proposte, nella speranza che il dialogo con i Musei Civici di Brescia possa crescere ed essere fonte di creatività, conoscenza e de-siderio di scoperta dei materiali e delle opere custoditi nelle sale ma anche di tutte le espressioni artistiche.

Angela Bersotti Responsabile dei Servizi educativi

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IL MUSEO APRE ALLA SCUOLAL’appuntamento annuale per incontrarci e illu-strare le proposte dei Servizi educativiI dirigenti scolastici, i docenti coordinatori e gli insegnan-ti di tutte le scuole, dall’infanzia agli istituti secondari, sono invitati alla presentazione delle attività predispo-ste dai Servizi educativi per l’anno scolastico 2012-2013. L’incontro è l’occasione per approfondire gli aspetti della metodologia adottata, dando rilievo alle modalità con cui può concretizzarsi il rapporto museo e scuola anche attraverso l’elaborazione di progetti condivisi: è sempre possibile infatti incontrare, previo appuntamento, gli educatori museali con cui individuare ambiti di ricerca e di attività per avviare sperimentazioni comuni.

Al termine dell’incontro viene offerta ai docenti l’oppor-tunità di sperimentare praticamente il percorso temati-co L’ospite eccellente. Da Raffaello a Ceruti, lettura di alcuni preziosi dipinti basata sull’analisi del gesto, op-pure il laboratorio didattico Salute e bellezza. Pratiche quotidiane degli antichi romani, guidati dagli esperti operatori che collaborano con i Servizi educativi nelle attività rivolte alle scuole.

Giovedì 20 settembre 2012, ore 17.00

Sala Conferenze del Museo di Santa Giuliavia Piamarta 4, Brescia

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LE VIE DELL’ARTEIl Museo di Santa Giulia a Brescia, il Vittoriale degli Italia-ni a Gardone Riviera e il complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como a Lonato sono i promotori del progetto condiviso, denominato Le Vie dell’Arte. Tale progetto da alcuni anni suggerisce interessanti itinerari che accompagnano nella scoperta di un territorio pieno d’interesse paesaggistico ma soprattutto culturale, col-locato tra la città e la sponda bresciana del lago di Garda. Una particolare attenzione viene rivolta al mondo della scuola attraverso un’attività didattica che coinvolge in-segnanti e studenti in un lavoro di studio e ricerca con l’obbiettivo di favorire l’integrazione tra la conoscenza del patrimonio culturale locale, l’educazione all’arte e il rispetto dell’ambiente. La tarda primavera del 2013 segnerà la conclusione del progetto biennale Luoghi di vita e d’arte. Il Monastero di Santa Giulia, il Vittoriale degli Italiani e la Casa del Pode-stà, avviato nel 2011, progetto sollecitato anche dall’im-portante riconoscimento che il Monastero di Santa Giu-lia – San Salvatore ha ottenuto dall’UNESCO.Il tema individuato si concentra sugli edifici museali, siti importanti che contengono preziosi materiali storico ar-tistici, ma che soprattutto sono essi stessi beni culturali, ricchi di storia e di valore architettonico monumentale.

Gli esiti dei percorsi di ricerca e i progetti elaborati dalle classi verranno raccolti nella consueta pubblicazione che verrà presentata, con una cerimonia in sede istituziona-le, al termine dell’anno scolastico 2012-2013.

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www.leviedellarte.org

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MUSEO DI SANTA GIULIA Brescia

FONDAZIONE UGO DA COMO Lonato

IL VITTORIALE DEGLI ITALIANI Gardone Riviera

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BRESCIA PATRIMONIO MONDIALE dell’UNESCO

Il Monastero di Santa Giulia e l’area archeologica del Capitolium, compresi nel Sito “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568 – 774 d.C.)”, dal 25 giugno 2011, sono stati iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Il sito seriale comprende le più importanti testimonianze monumentali longobarde sul suolo italia-no tra cui, oltre al complesso monastico di San Salvatore – Santa Giulia a Brescia, il Tempietto Longobardo a Civi-dale del Friuli (UD), il castrum di Castelseprio-Torba (VA), la Basilica di San Salvatore a Spoleto (PG), il Tempietto del Clitunno a Campello (PG), la Chiesa di Santa Sofia a Benevento e il Santuario Garganico di San Michele di Monte Sant’Angelo (FG).

Il riconoscimento dell’UNESCO (United Nations Educa-tional, Scientific and Cultural Organization, istituzione intergovernativa) inserisce quindi il sito al 46° posto del Patrimonio Mondiale Italiano, bene culturale che rap-presenta l’eredità del passato, di cui noi oggi beneficia-mo, e che trasmettiamo alle generazioni future. Secondo gli studi più recenti della storiografia infatti, viene rico-nosciuto al popolo Longobardo un ruolo importante tra i principali protagonisti del periodo di transizione tra An-tichità e Medioevo, in una visione di continuità del pro-cesso storico che, attraverso la compenetrazione di civil-tà diverse, portò alla formazione dell’Europa medievale.Ciò che rende eccezionale il riconoscimento è il concet-to di Patrimonio Mondiale e la sua applicazione nella funzione educativa: i siti appartengono a tutte le popo-lazioni del mondo, che ne divengono responsabili nella salvaguardia, al di là dei territori nei quali sono collocati.

on

UNESCO WORLD HERITAGE LIST

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Al fine di celebrare l’importante riconoscimento si evi-denziano le attività dedicate alla storia dei Longobardi e del monastero bresciano fondato da Desiderio, ultimo re di questo popolo. A17L LA CROCE DI DESIDERIO. Storia e tecnica di un capolavoro di oreficeria laboratorio didattico – pag. 29

A18L L’ANTICO TESORO DEL MONA-STERO laboratorio didattico – pag. 29

A19L APPRENDISTI A BOTTEGA. Lavo-rare il metallo laboratorio didattico – pag. 29

A5P DA ALBOINO A DESIDERIO. I Lon-gobardi percorso tematico –pag. 48

A6P IL MONASTERO. Dalla fondazione alla soppressione percorso tematico – pag. 49 A8P ARRIVANO I BARBARI?I Longobardi in Italia. I luoghi del poterepercorso tematico - pag. 48

A1I L’ULTIMA BADESSA. La vita nel monastero di Santa Giuliapercorso teatralizzato – pag. 60

A9P DALLO SFARZO AL MARTIRIO.Biografia di una Santapercorso tematico - pag. 49

Per l’anno scolastico 2012-13 è stato attivato un progetto sperimentale rivolto a tutte le scuole secondarie di I e II grado dei luoghi facenti parte del sito seriale UNESCO.

Per ulteriori informazioni e dettagli consultare il sito www.bresciamusei.com, voce SERVIZI EDUCATIVI.

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Nella pubblicazione troverai tutte le attività temporanee rivolte alle varie tipologie di pubblico, dagli adulti curiosi ai bambini, dagli studiosi alle famiglie, accanto a servi-zi permanenti dedicati a tutte le persone con disabilità motoria, sensoriale o cognitiva e a coloro che, per motivi culturali, non hanno l’abitudine a frequentare il museo.

Per saperne di più clicca www.bresciamusei.com, voce Museo per tutti

DEDICATO A TUTTI I VISITATORI

e inoltre ricordiamo...

MUSEUMfestival SETTIMANA DELLA CULTURA e MUSEUMfestival

Primavera 2013

per TUTTI

MUSEICIVICIBRESCIA

MUSEO

SUMMER CAMP 2013ATTIVITÀ ESTIVE PER GIOVANI CREATIVI

Estate 2013

IL MUSEO, IL VIAGGIO, L’AVVENTURA

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PRENOTAZIONI Per effettuare le attività didattiche è necessario consul-tare le istruzioni sul sito www.bresciamusei.com home page voce SERVIZI EDUCATIVI e telefonare al Centro Unico Prenotazioni:

Museo di Santa Giulia, via Musei 81/b - 25121 Bresciatel.030.2977834fax [email protected]

dal lunedì al venerdì h 10.00 - 16.00sabato h 10.00 - 13.00

MODALITA’ DI PAGAMENTO

Versamento anticipato:IBAN: IT46U0350011210000000056864 per l’estero BIC/SWIFT BLOPIT22(010)UBI - Banco di Brescia, via Trieste 8 - 25121 Bresciaintestato a Fondazione Brescia Musei

SPORTELLO MUSEO E SCUOLAServizi educativi 030.2977841consulenze, progetti partecipati, esigenze particolari dei docenti o delle singole scuole

[email protected] di posta elettronica a cui inoltrare domande, sug-gerimenti, segnalazioni

www.bresciamusei.comsito costantemente aggiornato sulle proposte museali, newsletter periodiche per chi si registra

MODALITA’ DI VISITAGli insegnanti devono essere presenti durante l’intera at-tività garantendo un comportamento adeguato da parte della propria classe.

Nei bookshop dei Musei gli insegnanti possono trova-re testi e materiali per l’approfondimento 17

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LABORATORI DIDATTICI Non si deve spiegare a parole quello che si può spiegare dando l’esempio: invece di spiegare a parole in quanti modi si può usare un pennarello, si prende il pennarello e si fa vedere quanti tipi di segni diversi può fare secondo la pressione, l’inclinazione, la lentezza nel tracciare il se-gno o la velocità. Il bambino capirà subito.

(Bruno Munari)

Ogni laboratorio proposto alle classi delle scuole di ogni ordine e grado è concepito come un’esperienza parteci-pata, tesa a favorire, attraverso il “fare”, la conoscenza degli edifici monumentali divenuti musei e delle opere d’arte che in essi sono conservate.Gli studenti, negli spazi adeguatamente allestiti per svol-gere attività pratiche, indagano le regole e le tecniche che sono alla base del linguaggio visivo e che, allo stesso tempo, documentano come l’opera d’arte non sia solo il risultato di libera creatività espressiva, ma anche frutto di un lungo e sapiente lavoro artigianale. I laboratori sperimentati nel museo diventano quindi un’esperienza formativa e permettono una comprensio-ne diretta delle opere e della cultura che le ha prodotte, in un processo di costruzione attiva di significati in cui rielaborare i concetti acquisiti e sviluppare anche le pro-prie competenze artistiche ed estetiche.L’esperienza si conclude nelle sale espositive, diretta-mente a contatto con le opere prese in considerazione durante la fase di sperimentazione.

A fronte di ogni tema trattato fa dunque seguito il con-fronto con i materiali esposti, esempi concreti e imme-diatamente visibili sui quali imparare a “guardare” e a riflettere, recuperando le esperienze pratiche sperimen-tate precedentemente.

Ingresso al museo: € 3,00 cad.Scuole dell’infanzia: gratuito

Laboratorio: € 1,50 cad.

durata: h 1.30’

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L1 Copiare dall’antico

Copiare le opere antiche nel museo era un modo con-sueto fino al secolo scorso per conoscerle, comprender-le e, al contempo, per esercitarsi nel disegno. Questa pratica, oggi divenuta molto rara, può essere un mezzo utilissimo: costringe ad osservare con occhio attento, a concentrarsi sugli oggetti per indagare ogni particolare, recuperando gesti e strumenti abbandonati e sostituiti da procedimenti più veloci.Il laboratorio permette agli studenti di divenire per un giorno copisti, davanti ai cavalletti o seduti a terra nelle sale del museo, insieme al proprio insegnante e aiutati dall’operatore didattico che fornisce informazioni e stru-menti di lavoro.

(secondaria 1° e 2°)

L2 Vado al museo!

L’itinerario si propone di far conoscere il museo non tanto attraverso le opere esposte, quanto attraverso le persone che vi lavorano. E’ infatti un luogo che, oltre a contenere, è anche istituzione in cui operano profes-sionalità diverse, ma impegnate nella stessa missione: raccogliere, conservare e mostrare il patrimonio storico-artistico della città. Il percorso si differenzia, nel linguag-gio esplicativo e nell’attività pratica, a seconda dell’età degli studenti, privilegiando l’aspetto ludico per i più piccoli e quello tecnico-scientifico per i ragazzi di scuola secondaria.

(infanzia, primaria, secondaria 1°)20

In tutte le sedi museali

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ETA’ ROMANA

A1L Missione archeologo. gioco in scatola per bambini dai 9 ai 12 anniIn collaborazione con

Come si diventa archeologo e quali sono gli aspetti prin-cipali di questa affascinante professione? Attraverso un gioco di società, progettato proprio da archeologi, le classi possono avvicinarsi al mestiere divertendosi, im-parando il metodo della ricerca e scoprendo il patrimo-nio antico della nostra regione. Ogni partecipante dovrà “guadagnarsi” gli strumenti più adatti per compiere la sua missione e, alla fine, riceverà il diploma di aspirante archeologo.

A2L Salute e bellezza. Pratiche quotidiane degli antichi romani

Nel suggestivo percorso vengono illustrate le pratiche quotidiane in età romana, in un ambito in cui esisteva un confine assai tenue tra cure salutari ed estetiche, come la lavatio e il trucco, abitudine questa sulla quale si sof-fermava il giudizio morale degli antichi. Le testimonianze materiali esposte nelle sale ci restituiscono frammenti di realtà lontane, ma ricche di forte potere evocativo e pro-pongono inusuali forme di approccio al mondo antico.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

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Museo di Santa Giulia

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A3L Il gioco e lo svago. Tempo libero a Brixia

Nuces castellatae, astragali e pupae, tabulae lusoriae… i momenti di svago a cui potevano dedicarsi grandi e pic-coli cittadini romani, in determinati momenti della gior-nata, vengono rievocati nel percorso che si articola tra gli spazi delle domus e le sale della sezione archeologica. Nella fase pratica di laboratorio vengono proposti alcuni giochi antichi nei quali gli studenti potranno cimentarsi.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

A4L Lo scavo archeologico. Tecnica e simulazione

Una coinvolgente sperimentazione conduce alla cono-scenza dell’attività pratica svolta dall’archeologo attra-verso la simulazione di uno scavo e l’osservazione dal vero di un deposito archeologico e della sua stratifica-zione. Ciò permette di comprendere meglio le diverse strategie di ricerca e scoperta dei reperti antichi e l’iter che questi affrontano prima di giungere al museo.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

A5L Le anfore. Racconti di viaggio

Negli ambienti silenziosi della Sezione Preistoria e Pro-tostoria, davanti alle antiche anfore romane, i ragazzi vengono introdotti alle suggestioni delle ceramiche at-traverso un racconto originale in cui compaiono oggetti e immagini, che sottolineano i momenti salienti della narrazione. Lavorando l’argilla, su cui imprimere tracce e segni, gli studenti imparano a conoscere i diversi utilizzi degli antichi contenitori e, nel contempo, le sfide della ricerca archeologica, terrestre e subacquea.

(infanzia, primaria, secondaria 1°) 23

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A6L Da Afrodite a Vittoria alata. Le indagini continuano Il laboratorio, caratterizzato da un’attività pratico–ma-nipolativa, avvicina i bambini al museo e ai manufatti esposti attraverso l’analisi della statua in bronzo raffigu-rante la Vittoria alata. L’opera, simbolo dell’archeologia bresciana, può suscitare nei visitatori più piccoli un parti-colare interesse per l’aspetto iconografico, per le dimen-sioni e la tecnica di realizzazione.Per la scuola secondaria viene invece proposto un iti-nerario che affronta il mito di Afrodite e della bellezza nell’arte attraverso il confronto iconografico tra il bronzo bresciano e alcune statue in marmo, originali o copie, conservate in altri musei. A tale scopo gli studenti sono guidati da schede didattiche con indicazioni metodologi-che che aiutano ad approfondire l’argomento.

(infanzia, primaria, secondaria 1° e 2°)

A7L Atleti, Dei e imprese eroiche

Nel percorso vengono esplorate le caratteristiche delle attività agonistiche nel mondo antico e le origini delle Olimpiadi, in un gioco di rimandi tra la Magna Grecia e l’attualità, partendo dall’osservazione dell’anfora dell’ar-tista Psiax, manufatto greco risalente al VI sec. a. C. trovato a Vulci, per giungere alla vetrina della Tomba dell’atleta.Miti ed imprese eroiche messi a confronto con gli sport che i ragazzi conoscono e praticano quotidianamente.

(primaria, secondaria 1° e 2°)24

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A8L Vivere nella Brescia antica. La giornata di un bambino romano

I diversi momenti della quotidianità di un fanciullo, vis-suto in epoca romana, vengono ricostruiti in un racconto che conduce tra le mura domestiche e nei principali edi-fici pubblici. Si giunge così a scoprire una comunanza di abitudini e riti, come quello della cena, illustrato con al-cune ricette tipiche del tempo, da sperimentare a casa o a scuola con ingredienti alimentari utilizzati ancora oggi. L’attività si conclude con la visita alle domus dell’Ortaglia, abitazioni signorili recuperate e visitabili all’interno del museo.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

A9L Pani sulla tavola di Marco Gavio Apicio

Un itinerario attraverso gli usi e i costumi alimentari in età romana, in cui viene riservata una particolare atten-zione alle attività legate alla preparazione del cibo e alla nutrizione. Il laboratorio prevede l’impasto del pane che in antico, oltre a costituire la base dell’alimentazione, era anche destinato alle cerimonie e alle offerte rituali.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

A10L Il viridarium. Nel giardino antico

Un percorso nel suggestivo spazio verde, l’antico virida-rium, adiacente alle domus dell’Ortaglia, per approfondi-re alcuni aspetti poco conosciuti della vita quotidiana di duemila anni fa. Fra le piante aromatiche, i fiori e le es-senze, da riconoscere e cogliere nella versatilità dei loro scopi culinari, ornamentali e curativi.

(infanzia, primaria, secondaria 1° e 2°)

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A11L La moda nella Roma antica. Abbigliamento e ruolo sociale

Fare storia e approfondire mode e tendenze della Roma antica servendosi di documenti originali. L’abbigliamen-to, elemento importante nella classificazione e datazio-ne delle opere, analizzato nelle sue fogge in alcuni mate-riali esposti nella sezione archeologica, diviene il tramite per conoscere usi e costumi del tempo. Nella fase prati-ca del percorso gli studenti hanno modo di realizzare un modellino, in carta, di abbigliamento di epoca romana.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

A12L Il ritratto nell’antico. Acconciature in età romana

Il laboratorio affronta il tema dell’evoluzione del ritratto ufficiale e il suo significato in età romana in riferimento alle acconciature, dato importante nella documentazio-ne storica. Le pettinature infatti possono divenire mez-zo per datare statue e monumenti o riconoscere rango, origine, ruolo della figura rappresentata e tramite per rintracciare nei mutamenti e nelle rielaborazioni della moda significati politici e sociali.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

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A13L Le immagini nelle domus. I mosaici Una selezione di immagini figurate del repertorio deco-rativo di mosaici di abitazioni di età romana guida i ra-gazzi nel riconoscimento dei soggetti, tramite la lettura degli elementi distintivi e degli attributi. Le immagini e i loro significati vengono collegati ai singoli vani delle do-mus, dei quali dovevano sottolineare la funzione.

(secondaria 2°)

A14L Un soffitto affrescato.Iconografia e restauro

Rari sono i soffitti affrescati di età romana giunti fino a noi; l’esemplare del I secolo d.C., proveniente dalle do-mus dell’Ortaglia e ritrovato in frammenti, diviene pre-testo per avvicinare gli studenti alle modalità di indagi-ne archeologica, degli studi di restauro e delle scelte di musealizzazione che consentono di formulare ipotesi sul contesto originario di un reperto antico.

(secondaria 2°)

A15L Esercitazioni di epigrafia. Come “leggere” le lapidi

Il percorso si snoda tra le lapidi collocate nel superbo chiostro settentrionale del Museo di Santa Giulia e dedi-ca particolare attenzione agli aspetti tecnici della scrittu-ra su pietra, concludendosi con il riconoscimento delle formule tipiche delle iscrizioni funerarie e celebrative. Schede didattiche operative aiutano nella comprensione dei testi, attraverso un approccio che guarda alle epigrafi nella duplice veste di monumenti e fonti dirette per la ricostruzione della storia antica.

(secondaria 2°) 27

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A16L Usi e costumi di un popolo cel-tico. I corredi

Il laboratorio introduce alla conoscenza del costume dei Celti Cenomani, ricostruibile dalle sepolture scoperte nel territorio bresciano. Partendo dall’esame delle te-stimonianze iconografiche e degli oggetti del corredo funerario, si prova a completare l’abbigliamento e l’or-namento di una donna e di un guerriero celtico. L’itinera-rio termina davanti ai materiali relativi ai Cenomani e al tesoro di monete in argento proveniente da Manerbio.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

CELTI E LONGOBARDI28

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A17L La croce di Desiderio. Storia e tecnica di un capolavoro di oreficeria

Esposta nel suggestivo oratorio romanico di Santa Maria in Solario, la croce di Desiderio, simbolo del Museo di Santa Giulia, è al centro di un’approfondita esperienza didattica che illustra le caratteristiche delle croci ad uso processionale. Accanto all’osservazione del manufatto, il laboratorio prevede un’attività pratica che permette di analizzare le tecniche utilizzate per la sua realizzazione e le gemme impiegate nella decorazione.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

A18L L’antico tesoro del monastero

Il percorso guida alla conoscenza delle preziose testimo-nianze materiali che costituivano il tesoro delle mona-che, esibito in particolari ricorrenze. Dall’osservazione della crocetta porta reliquie e della Croce di Desiderio si giunge all’analisi della lipsanoteca, cofanetto in avorio lavorato a bassorilievo, custodito nell’oratorio di Santa Maria in Solario. Lo studio delle numerose scene raffigu-rate sui lati e il successivo lavoro di ricostruzione del ma-nufatto, permettono di approfondire le diverse tipologie dei reliquiari e le modalità di traslazione di oggetti sacri nel mondo antico.

(secondaria 1° e 2°)

A19L Apprendisti a bottega. Lavorare il metallo La visione di opere di oreficeria longobarda e medievale offre l’occasione per illustrare le caratteristiche dei me-talli e le tecniche di lavorazione impiegate nelle botteghe del tempo. Il percorso si conclude con la riproduzione manuale di motivi decorativi impiegati nel mondo an-tico, utilizzando la tecnica dello sbalzo su laminette di rame.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

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A20L Il lavoro del pittore. Colori e tecniche

Il laboratorio completa la lettura dell’opera d’arte for-nendo nozioni di tipo tecnico sulle modalità esecutive e sui procedimenti necessari per ottenere i diversi co-lori, in ricette segrete che mescolano pigmenti ad altri ingredienti naturali. Dopo l’introduzione teorica, ven-gono sperimentate alcune fasi operative che affrontano l’affresco e la tempera su tavola, per illustrare l’attività della bottega in cui l’artista, affiancato da aiuti e garzoni, realizzava le sue opere.

(infanzia, primaria, secondaria 1° e 2°)

A21L Dipingere sui muri. Lo spolvero

Esercitandosi sul trasferimento a ricalco delle immagini, si affronta la tecnica dell’affresco mediante un passag-gio della sua fase preparatoria: lo spolvero a carbone che, dal Quattrocento in avanti, permise agli artisti una maggiore precisione nella delimitazione degli spazi in cui stendere i colori.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

ETA’ MEDIEVALE E RINASCIMENTALE30

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A22L Il bestiario antico. Animali e simboli

Realistiche o immaginifiche, caricaturali o minacciose, le rappresentazioni di animali in alcune opere, consegnate nel corso dei secoli alle collezioni del museo, si prestano ad uno stimolante percorso didattico che, dall’epoca ro-mana sino al periodo rinascimentale, prende in analisi il mito e la simbologia accanto alle diverse tecniche artisti-che utilizzate nella realizzazione dei manufatti.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

DALL’ETA’ ROMANA AL RINASCIMENTOitinerario trasversale 31

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L’esposizione attualmente ospitata nel Museo di Santa Giulia propone alcuni capolavori, da Raffaello a Ceruti, selezionati dalle collezioni della Pinacoteca Tosio Marti-nengo, chiusa per lavori di restauro.

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La Pinacoteca Tosio Martinengo ospite in Santa Giulia

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B17L Dall’antico al contemporaneo

I dipinti esposti nella Pinacoteca rappresentano il sug-gestivo punto di partenza per un percorso di scoperta delle tecniche usate dai maestri pittori nel Rinascimento. Il confronto con quelle adoperate comunemente dagli studenti permette l’acquisizione di competenze che ven-gono elaborate attraverso la sperimentazione di una tec-nica contemporanea: lavorando sulla macchia casuale, viene introdotto il “gioco delle proiezioni dirette”, forme e colori in movimento, ottenuti da inchiostri e materiali diversi.

(infanzia, primaria, secondaria 1° e 2°)

B1L ROSSO caldo - BLU freddo. L’espressione del colore

I colori provocano reazioni diverse secondo l’uso che ne viene fatto e a seconda del loro accostamento. Ricono-scere i diversi effetti nei differenti contesti significa ca-pire quanto e come sia variabile la loro percezione. Nel laboratorio la conoscenza del colore passa attraverso la sperimentazione con i pigmenti rosso o blu e gli stru-menti usati dagli artisti, per poi indagare il significato simbolico assunto dai colori nei dipinti.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

B2L Andar per quadri. Piccoli detectives alla prova

Un’enigmatica valigetta, che racchiude i diversi elemen-ti chiave per il percorso, guida i bambini, trasformati in piccoli detectives che, muniti di lente d’ingrandimento, si avventurano fra i dipinti esposti nelle sale. Viene sol-lecitato lo spirito d’osservazione lungo un itinerario in-tervallato da indizi, domande e curiosità, che divengono pretesto per ricercare le opere e conoscere i pittori che le hanno realizzate.

(infanzia, primaria)

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B3L L’arte racconta. Il quadro come testo narrativo

Le opere d’arte spesso raccontano storie e per scoprirle, o per inventarne di nuove, si può giocare con i perso-naggi di alcune opere pittoriche, isolati e tolti dal loro contesto. Le loro sagome, posate sul palcoscenico di un piccolo teatrino, suggeriscono immagini di scenari di fondo o di altri elementi di contorno. I dipinti divengono così motivo di indagine e riflessione, ma anche stimolo alla fantasia e all’immaginazione.

(infanzia, primaria, secondaria 1°)

B4L Forma, dimensione e percezione dello spazio

Ogni volta che un artista sceglie o accetta uno spazio per dare forma a un messaggio visivo, prende coscienza del-le dimensioni e delle caratteristiche dello spazio stesso. Nell’attività di laboratorio gli studenti vengono guidati alla percezione della forma dell’opera d’arte attraverso la sperimentazione dei formati diversi, dalla casualità dello strappo del foglio alla sua suddivisione geometrica.

(infanzia, primaria, secondaria 1° e 2°)

B5L San Giorgio, il drago e la principessa Nella tempera su tavola, rappresentante San Giorgio e la principessa, la favola cortese narrata è occasione per indagare i personaggi e gli ambienti raffigurati. Nel gioco finale, che muove dallo schema compositivo del dipinto, si sperimentano infinite variazioni della storia attraverso cambi di posizione dei singoli elementi che suggerisco-no, di volta in volta, relazioni diverse tra i personaggi.

(infanzia, primaria)

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B6L Conoscere le tecniche

Alcuni dipinti significativi della collezione museale sono preziosi strumenti per conoscere e analizzare tecniche artistiche quali l’affresco, la tempera su tavola o l’olio su tela e poter rivivere il fervore artistico che animava la bottega o il cantiere di un Maestro in età moderna. Nel laboratorio i ragazzi hanno la possibilità di esaminare prima materiali e strumenti, e poi sperimentare alcuni passaggi di lavoro.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

B7L Oro come sfondo, oro come deco-razione.

Prezioso, elegante, regale. Nel percorso didattico i signi-ficati simbolici dell’oro in età medievale e rinascimentale sono posti in rilievo attraverso l’analisi dello sfondo in di-pinti esposti nella sezione dedicata alla Pinacoteca. Alla sperimentazione pratica del procedimento della doratu-ra segue l’osservazione della tecnica davanti alle opere d’arte in cui sono presenti superfici dorate, bulinature o rilievi.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

B8L Alla maniera dell’Arcimboldi. Le tele delle Quattro stagioni, attribuite in tempi recenti al pittore Antonio Rasio, accompagnano lungo un itine-rario di lettura dell’opera d’arte che permette di cogliere il significato di un genere artistico, affermatosi alla corte viennese nel XVI secolo. Stimolati dalle particolari imma-gini dei dipinti, i ragazzi realizzano composizioni grafiche che utilizzano elementi vegetali e floreali accostati se-condo la propria invenzione.

(infanzia, primaria, secondaria 1° e 2°) 35

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B9L Albero e paesaggio. Elementi espressivi della “vegetazione dipinta”

Qual’è il significato degli alberi in un quadro? Nell’attivi-tà di laboratorio gli studenti si confrontano, attraverso prove e sperimentazioni, con la struttura arborea, l’ef-fetto cromatico della chioma e il cambiamento della per-cezione visiva determinato, nelle diverse stagioni, dalle ore del giorno e dalle condizioni atmosferiche. A conclu-sione il percorso si concentra sulla funzione e sulla sim-bologia degli alberi nelle composizioni di alcuni dipinti esposti nelle sale.

(infanzia, primaria, secondaria 1° e 2°)

B10L Tra cielo e terra. Luce, nuvole e altri elementi sospesi

Lo spazio che visivamente sembra racchiuso tra la terra e l’infinito appare immobile e turchino quando è sgombro da qualsiasi elemento naturale o artificiale che in esso si muove. Il percorso propone la ricerca di forme, segni, colori di diverse raffigurazioni, spesso presenti nei cieli dei dipinti: nuvole, vapori, raggi di sole, volatili o altro, che ne possono modificare la percezione.

(infanzia, primaria, secondaria 1° e 2°)

B11L Il cielo. Segno, emozione, simbolo

Nella pittura esistono regole e tecniche precise anche per rappresentare l’elemento più immateriale: il cielo. Il laboratorio lo indaga attraverso lo studio di alcuni dipinti di epoca rinascimentale conservati nel museo, metten-do a confronto raffigurazioni realistiche e simboliche, suggerendo al contempo, nell’attività pratica, forme di creatività espressiva.

(primaria, secondaria 1° e 2°)36

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B12L Conosci gli animali?

In molti quadri sono presenti animali, domestici o esoti-ci, rappresentati a volte come protagonisti della scena, altre come semplici elementi di contorno e che spesso alludono a significati particolari. Attraverso un itinerario di osservazione di queste raffigurazioni reali, fantastiche o simboliche, è possibile comprendere la loro funzione all’interno dello schema compositivo dell’opera pittorica.

(infanzia, primaria, secondaria 1°)

B13L Giochi d’acqua. Significati di segni, colori e trasparenze

L’acqua si presenta sotto aspetti diversi: dalle gocce di pioggia allo zampillo di una fontana alla vastità del mare, ferma e trasparente oppure agitata e tempestosa. Le sensazioni evocate dalle sue diverse rappresentazioni nei dipinti presi in esame, diventano occasione per speri-mentare regole e tecniche di comunicazione visiva.

(infanzia, primaria, secondaria 1° e 2°)

B14L Dal volto al ritratto. Modalità della raffigurazione umana

Il ritratto è un genere figurativo nato allo scopo di tra-mandare nel tempo l’aspetto fisico e psicologico di un individuo. Il percorso, che si articola tra opere pittoriche realizzate dal XIV al XVIII secolo, approfondisce il tema attraverso tre aspetti di osservazione: la postura (codice comunicativo del corpo e del gesto), l’espressione (lin-guaggio del volto) e l’abbigliamento (documento dell’i-dentità sociale e della moda del tempo).

(infanzia, primaria, secondaria 1° e 2°) 37

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B15L Tele preziose e stoffe vere. Abiti e panni del Rinascimento

Dalla finzione alla realtà per una conoscenza, anche tat-tile, delle stoffe usate nel Rinascimento; il laboratorio consente di osservare attentamente i preziosi drappi che avvolgono i personaggi effigiati nei dipinti, per poi confrontarli con tessuti analoghi ancora oggi prodotti. Nell’attività pratica questi possono trasformarsi in copri-capi, fusciacche o mantelli da indossare, a seconda della propria interpretazione.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

B16L Demoni e mostri Le raffigurazioni di esseri bizzarri e creature di aspetto orribile, presenti in alcune opere pittoriche provenienti dalla Pinacoteca Tosio Martinengo, sollecitano i visitatori al confronto con un tema ricco di riferimenti alla mitolo-gia e alla letteratura. Il percorso si conclude, attraverso sperimentazioni grafiche, con l’invenzione di un proprio essere immaginario.

(primaria, secondaria 1° e 2°)38

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D1L Ogni cosa al suo posto. Ricostruire il tempio

Il tempio capitolino, fatto erigere dall’imperatore Vespa-siano nel 73 d.C., in segno di ringraziamento verso gli antichi cittadini bresciani suoi alleati, è protagonista di un itinerario didattico che illustra la storia e le vicende del suo ritrovamento avvenuto nel XIX secolo. Il labora-torio si completa con un gioco di identificazione e ricom-posizione dei principali elementi strutturali e decorativi dell’edificio monumentale.

(primaria, secondaria 1°) 39

Capitolium

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C1L Caccia all’indizio

Nelle sale rinnovate del museo i ragazzi sono stimolati a indagare alcune immagini in cui figurano dettagli foto-grafici, tolti da opere esposte, e a formulare ipotesi che nascono dall’attenta osservazione di ogni minimo parti-colare. Le soluzioni trovate sono confermate o smentite nel percorso di ricerca degli oggetti, dipinti, abiti origina-li, seguendo indizi che svelano eventi umani e vicende storiche ambientati nei fermenti risorgimentali dell’Italia nella seconda metà dell’Ottocento.

(secondaria 1° e 2°)

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CastelloMuseo del Risorgimento

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C2L Abito e uniforme

In ogni epoca e in ogni paese i militari hanno indossato vesti che ci permettono di riconoscere il corpo di appar-tenenza, ruolo e gradi. Questo tipo di abbigliamento ha spesso influenzato anche il gusto vestimentario maschi-le. Nel laboratorio gli studenti affrontano la compara-zione delle fogge dell’abito militare con quelle dell’abi-to civile, mediante l’analisi di capi di vestiario e dipinti esposti nel Museo.

(secondaria 1° e 2°)

C3L La carrozza di Garibaldi

L’osservazione della carrozza usata da Giuseppe Garibal-di per i suoi spostamenti nelle Valli Giudicarie avvicina i ragazzi al Museo del Risorgimento e ai materiali esposti, che documentano e raccontano la storia della città di Brescia e del suo territorio dopo l’Unificazione. Il Museo si propone quindi come luogo dove approfondire un la-voro interdisciplinare, sottolineando il proprio ruolo di strumento didattico.

(primaria, secondaria 1°)

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C4L Il Castello. Le trasformazioni della fortezza

Da luogo di culto a bastione di difesa a fortezza. Le tra-sformazioni del complesso fortificato che domina la città dall’alto del colle Cidneo vengono ricostruite osser-vandone gli elementi portanti, per poi segnare su una mappa, in una sorta di passeggiata virtuale, i siti più si-gnificativi e individuare l’antica funzione degli elementi architettonici principali.

(secondaria 1°e 2°)

C5L Da paggio a cavaliere. La carriera dell’uomo d’armi

L’itinerario illustra attraverso un’attività pratica il percor-so iniziatico necessario per divenire cavalieri in età me-dioevale. A tal fine sono presi in esame alcuni materiali esposti che permettono di conoscere il ruolo del cavalie-re nella società del tempo, il complesso abbigliamento e gli strumenti che gli erano indispensabili e lo rendevano identificabile.

(infanzia, primaria, secondaria 1°)

C6L Armature e cavalieri. Struttura e funzioni dell’abbigliamento da difesa

Il laboratorio intende presentare il Museo delle Armi Luigi Marzoli e la sua collezione di armi antiche, pun-tando l’attenzione dei visitatori sulle preziose arma-ture esposte. Viene così illustrata, con un’appropriata terminologia, l’esigenza e l’utilità di questo particolare abbigliamento da difesa per approfondire la conoscenza delle diverse tipologie di armatura e la loro evoluzione attraverso i secoli.

(infanzia, primaria, secondaria 1°e 2°)

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CastelloMuseo delle Armi Luigi Marzoli

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PERCORSI TEMATICIImparare a vedere, è il tirocinio più lungo di tutte le arti.

(Edmond e Jules De Goncourt)

I percorsi tematici si propongono di fornire, attraverso un processo attivo di conoscenza, gli strumenti cognitivi e metodologici utili alla lettura consapevole e critica del patrimonio culturale. Nelle sale del museo gli studenti imparano a dialoga-re con le antiche testimonianze archeologiche o con le preziose opere pittoriche, ricavandone informazioni che traggono origine da una sequenza di interrogativi e azioni didattiche suggeriti dall’educatore museale. La partecipazione dinamica viene così sollecitata da per-corsi interattivi che, aiutati anche da supporti illustrativi, propongono molteplici possibilità di decodificazione dei materiali, favorendo l’integrazione dei vari argomenti con l’obbiettivo di stimolare la curiosità e l’interesse dei giovani visitatori.Il progetto educativo si basa su criteri che guidano alla comprensione dell’opera d’arte, sia come testimonian-za del passato sia come tramite per capire il presente, offrendo a docenti e studenti l’opportunità di affrontare le varie tematiche in chiave trasversale e multidiscipli-nare. L’intento è quello di superare il concetto di visita episodica riconoscendo al museo la funzione di efficace strumento didattico per conoscere il territorio di appar-tenenza.

Ingresso al museo: € 3,00 cad.Scuola dell’infanzia: gratuito

Percorso tematico: € 1,50 cad.

durata: h 1.30’

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A10P Discovering the extraordinary museum of Santa Giulia...

Da quest’anno viene offerta alle classi la possibilità di visitare i luoghi e i reperti più significativi del Museo di Santa Giulia con un percorso speciale effettuato in lingua inglese.

(secondaria 1° e 2°)

A1P Marco Nonio Macrino. La carriera di un antico bresciano

La recente scoperta a Roma del mausoleo funerario di Marco Nonio Macrino, esponente di una delle più im-portanti famiglie bresciane vissuto nel II sec. d.C., ne ha messo in luce la figura che, per la fedeltà all’imperatore, pare abbia parzialmente ispirato gli sceneggiatori del film “Il gladiatore”. Le alte cariche ricoperte nel corso della sua vita permettono di illustrare la struttura della società romana del tempo, in cui politica e capacità stra-tegiche erano elementi costitutivi dell’uomo pubblico.

(secondaria 1° e 2°)

ETA’ ROMANA46

Museo di Santa Giulia

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A2P Case romane. Le domus dell’Ortaglia

Il percorso nell’area archeologica prevede un approfon-dimento sulla struttura della casa romana mediante l’os-servazione delle domus dell’Ortaglia. Le testimonianze delle ricche dimore diventano motivo per analizzare le tematiche relative alle abitazioni in età antica. Il recupe-ro e le ipotesi ricostruttive dei due edifici permettono di conoscere le tecniche edilizie, i sistemi di riscaldamento, gli apparati decorativi e le destinazioni d’uso degli am-bienti.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

A3P La vita dietro le cose. Le necropoli

Nelle sale della sezione dedicata alle necropoli, o “città dei morti”, vengono presentati alcuni aspetti della ritua-lità funeraria romana. Aiutati dall’indagine di resti, iscri-zioni o reperti che costituivano il corredo del defunto in tombe rinvenute nel territorio bresciano, i ragazzi posso-no ricostruire alcuni aspetti della cultura materiale, delle usanze e della vita che si svolgeva nella città antica.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

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A4P I Celti narrati

Dopo un breve inquadramento storico, il percorso illu-stra usi e costumi dei Celti Cenomani, mediante la com-parazione tra le fonti scritte di autori di epoche diverse, che tracciano il ritratto di questo popolo e le testimo-nianze archeologiche provenienti dal territorio e conser-vate nella sezione Preistoria e Protostoria del museo.

(secondaria 2°)

A5P Da Alboino a Desiderio. I longobardi

Percorrendo alcuni ambienti del monastero, attraverso l’osservazione dei reperti esposti, vengono illustrati gli aspetti della vita del popolo longobardo durante i due secoli del predominio in Italia, fino al regno dell’ultimo re, Desiderio.

(secondaria 1° e 2°)

A8P Arrivano i barbari? I Longobardi in Italia. I luoghi del potere

La nuova proposta è stata ideata in occasione dell’im-portante riconoscimento attribuito dall’Unesco al com-plesso monastico di San Salvatore – Santa Giulia. L’ob-biettivo è far conoscere le funzioni di questo organismo intergovernativo, di capire che cosa comporta essere iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale e soprattutto che cosa si intende per Patrimonio dell’Umanità. L’itinerario si concentra sui materiali longobardi conser-vati nel Museo di Santa Giulia e permette di approfondire gli aspetti di matrice longobarda che legano il complesso bresciano alle altre sei località comprese nel sito seriale I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568 – 774 d.C.)

(secondaria 1° e 2°)

CELTI E LONGOBARDI48

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A9P Dallo sfarzo al martirio. Biografia di una Santa

L’osservazione negli ambienti museali delle numerose raffigurazioni di Giulia martire, fanciulla nata a Cartagine dove conduceva una vita agiata, rivela la presenza co-stante della devozione verso la santa, modello ed esem-pio per le monache del cenobio benedettino. L’analisi iconografica e iconologica dei reperti e degli affreschi a lei dedicati nel monastero fondato da Ansa e Desiderio, permette di ripercorrere parallelamente anche la storia e le trasformazioni del complesso mo-numentale che per secoli ha custodito e venerato le sue reliquie.

(secondaria 1° e 2°)

A6P Il monastero. Dalla fondazione alla soppressione

Nel monastero di San Salvatore e Santa Giulia, oggi di-venuto museo, rimangono impresse sui muri e nelle de-corazioni le tracce di coloro che contribuirono alla sua fondazione o vi trascorsero parte della propria vita. E’ un lungo racconto che si svela attraverso l’analisi della struttura architettonica e degli apparati decorativi e nar-ra le trasformazioni storiche e sociali dal tardo medioevo all’età napoleonica.

(secondaria 1° e 2°)

A7P Le pareti raccontano. Iconografia e tecnica

Nelle chiese e negli ambienti del Museo gli studenti in-contrano le superfici affrescate da Floriano Ferramola, Paolo da Caylina il giovane e Girolamo Romani detto il Romanino. L’attenzione viene indirizzata alla compren-sione della tecnica dell’affresco, dell’iconografia dei Santi e della relazione tra i soggetti raffigurati e gli ambienti monastici.

(secondaria 1° e 2°)

STORIA DEL MONASTERO 49

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B1P L’ospite eccellente. Da Raffaello a Ceruti

Il percorso propone una lettura inedita, basata sull’ana-lisi del gesto realistico o simbolico, di alcuni capolavori, da Raffaello a Ceruti, selezionati dalle collezioni della Pi-nacoteca Tosio Martinengo, chiusa per lavori di restauro. I dipinti, disposti in ordine cronologico e tematico, testi-moniano il rilevante patrimonio del museo, considerato tra i più importanti dell’Italia settentrionale.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

B2P La natura e i suoi simboli

Nei dipinti antichi anche una semplice natura morta può nascondere un linguaggio ricco di significati spesso non percepibile dall’osservatore moderno, linguaggio in cui ogni singolo elemento porta una valenza particolare e caratteristica. Il tema viene affrontato attraverso l’osser-vazione attiva di alcune opere in cui compaiono animali, essenze arboree, frutti.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

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La Pinacoteca Tosio Martinengo ospite in Santa Giulia

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B3P Ritratti. Vestirsi e apparire

Il ritratto può mettere in risalto il ruolo sociale del per-sonaggio raffigurato attraverso segni distintivi tra i quali assumono particolare rilievo l’abbigliamento e l’accon-ciatura che, nel percorso tematico proposto, vengono indagati in qualità di testimonianze della società, del co-stume e della moda tra il XV e XVIII secolo.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

B4P Scene di vita quotidiana tra lavo-ro e povertà

I dipinti di Antonio Cifrondi e di Giacomo Ceruti, detto il Pitocchetto, che raffigurano personaggi e situazioni ispi-rati alla vita quotidiana del ceto sociale più umile, sono esaminati in modo approfondito in rapporto ai significati e agli aspetti figurativi della loro rappresentazione. I dati emersi sono sottolineati dal confronto con gli eleganti ritratti di dame e gentiluomini dell’epoca.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

B5P Come nasce un dipinto? Il percorso fornisce gli strumenti per un primo approc-cio all’opera pittorica. Gli studenti, dopo aver esaminato i materiali utilizzati dagli artisti per realizzare un dipinto, approfondiscono la conoscenza di alcune opere attraver-so schede didattiche da completare con i dati inerenti l’autore, il titolo, la datazione, la dimensione e la tecnica.

(primaria, secondaria 1° e 2°) 51

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B6P Artisti, committenti e mecenati: l’antico mercato dell’arte

Nel percorso tematico vengono illustrate le figure del committente e del mecenate e il ruolo da loro rivesti-to nella realizzazione di molte opere pittoriche, sottoli-neando la condizione sociale e il gusto di coloro che, in particolare, hanno determinato l’origine delle collezioni donate poi alla città e destinate alla formazione dell’at-tuale Pinacoteca.

(secondaria 1° e 2°)

B7P Santi, simboli e attributi

Prendendo in esame alcuni dipinti gli studenti sono gui-dati nella conoscenza e nel riconoscimento dei Santi, raffigurati nelle immagini di soggetto sacro, attraverso lo studio dell’ aspetto fisico, degli abiti, dell’atteggiamento e degli eventuali attributi. Ciò consente di comprendere il significato simbolico della scena, anche in relazione al contesto storico in cui venne realizzata l’opera.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

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D1P Luoghi e volti del culto romano antico

Mediante l’analisi delle testimonianze relative al culto nella Brescia romana, viene approfondito il complesso tema delle divinità e dei riti religiosi in età antica. L’iti-nerario prevede una parte dedicata al Capitolium, luogo sacro in cui era venerata la triade capitolina, e termina davanti alle grandi mensole antropomorfe che raffigura-no Giove Ammone, il sole divinizzato, e Pan, simboleg-giante l’universo della natura.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

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Capitolium

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C1P Restare o partire: l’immagine dell’emigrazione

Nel Museo del Risorgimento la scultura Gli Emigranti, eseguita da Domenico Ghidoni (1875 - 1920) e raffigu-rante una madre con in grembo la figlia addormentata, stremate dall’attesa della partenza, viene accostata a di-pinti che documentano alcuni aspetti delle condizioni di lavoro nel territorio bresciano. Il percorso permette di affrontare il tema dell’abbandono della propria terra alla ricerca di nuove opportunità nell’Italia di fine Ottocento, analizzandone le differenze e le connessioni con il nostro tempo.

(secondaria 1° e 2°)

C2P Vivere nell’Ottocento. Usi e abitudini

Alcuni oggetti e dipinti esposti nella mostra L’Italia degli Italiani. Brescia dopo l’Unità, insieme a immagini filmi-che tratte dal cinema italiano di soggetto risorgimentale, consentono di ricostruire gli aspetti principali della vita quotidiana nella seconda metà del XIX secolo. La casa, l’abbigliamento, le relazioni sociali e gli affetti familiari, diventano pretesto per un approccio coinvolgente degli studenti alla storia locale in riferimento alle grandi vicen-de nazionali.

(secondaria 1° e 2°)

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CastelloMuseo del Risorgimento

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C3P Figure femminili dell’Ottocento. Dalla regina alla brigantessa

L’itinerario offre la possibilità di avvicinare la storia attra-verso le immagini e le parole di figure femminili, diverse per ruolo e posizione sociale nella società ottocentesca. Dalla regina Margherita, alle donne borghesi, a quelle di ceto popolare, il percorso di visita, è accompagnato da brani letterari tratti da opere di autrici femminili del tempo.

(secondaria 1° e 2°)

C5P Giuseppe Cesare Abba e Giuseppe Capuzzi: reportage dalla spedizione dei Mille Il percorso affronta alcuni fatti storici che hanno portato all’Unità d’Italia attraverso l’osservazione di una selezio-ne di oggetti esposti nel Museo e la lettura di brani tratti dalle memorie di due protagonisti dell’impresa dei Mil-le, divenuti poi figure di spicco della città.I racconti aggiungono ai fatti storici nazionali una dimen-sione più intima e personale, ma non per questo meno critica e oggettiva. Il percorso si conclude con l’analisi delle trasformazioni urbanistiche avvenute a Brescia nel periodo post-unitario.

(secondaria 1° e 2°)

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C4P Giostre e tornei. Tecniche e materiali dei nobili giochi

I cavalieri indossarono l’armatura nei combattimenti per lungo tempo, fino a che l’invenzione ma soprattutto la diffusione delle armi da fuoco, non la resero ingombran-te e inutile. Il percorso affronta il tema di giostre, tornei e cerimonie in cui i nobili continuarono a esibire arma-ture che, da mezzo difensivo, acquisirono il significato di forza, potere e prestigio della famiglia.

(primaria, secondaria 1° e 2°) 57

CastelloMuseo delle Armi Luigi Marzoli

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INSOLITI INCONTRIVisite teatralizzate per raccontare l’arte e la storia La verità è che la gente viene qui per le ragioni più varie: per rilassarsi un pò, o per ripararsi dalla pioggia, o per guardare i quadri, o magari per guardare le persone che guardano i quadri. C’è da sperare, anzi da contarci, che queste opere riescano in qualche modo a emozionarli, e che, uscendo, portino con sé qualcosa di inaspettato e imprevedibile.

(Alan Bennet, Una visita guidata)

Le visite animate rendono l’esperienza museale ancora più originale e avvincente attraverso azioni teatralizza-te in cui le opere d’arte, che sin da tempi lontani sono state concepite anche come strumento per raccontare storie, divengono attuale, affascinante stimolo all’imma-ginazione.

Un operatore-interprete indossa metaforicamente i panni del personaggio storico le cui vicende sono stret-tamente legate ad ogni singolo museo bresciano, o agli oggetti in esso esposti, e conduce i visitatori in coinvol-genti itinerari che si snodano tra le sale, raccontando la vita di queste importanti figure e i momenti salienti della loro epoca. Mediante un linguaggio non convenzionale che adope-ra parole narrate e suggestioni, i visitatori si immergono nell’atmosfera del monastero longobardo, del castello o del palazzo rinascimentale, per scoprire la storia di que-sti edifici nel passato e la loro evoluzione sino a diventa-re luoghi museali, contenitori di oggetti preziosi, a loro volta generatori di storie.

Ingresso al museo: € 3,00 cad.Scuola dell’infanzia: gratuito

Visita teatralizzata: € 1,50 cad.durata: h 1.30’

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A1I L’ultima badessa. La vita nel monastero di Santa Giulia

In un itinerario tra le sale, le chiese e i chiostri silenzio-si, vicende umane e rigide regole monastiche vengono narrate da Elena Masperoni, l’ultima badessa a vita, che resse il monastero, in anni burrascosi, dal 1449 al 1478.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

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Museo di Santa Giulia

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B1I La collezionista Paolina Tosio presenta i suoi dipinti

Attraverso il brillante racconto della contessa Paolina Bergonzi Tosio, che presenta i più importanti dipinti collezionati insieme al marito Paolo, si rivive la raffinata atmosfera culturale che faceva della loro casa uno dei salotti più ambiti di Brescia nei primi decenni dell’Otto-cento.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

La Pinacoteca Tosio Martinengo ospite in Santa Giulia

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C1I Protagonisti dal Risorgimento

Francesco Nullo, valoroso eroe garibaldino, o Rosalia Montmasson, anticonvenzionale compagna di Francesco Crispi, figure oggi poco ricordate, diventano i singolari narratori che coinvolgono attivamente i ragazzi nel per-corso tra le sale museali. Attraverso le loro memorie si possono scoprire aspetti inusuali della storia risorgimen-tale evocati anche da altri materiali esposti nel Museo.(secondaria 1° e 2°)

C3I Indovina chi?

Chi si aggira con fare misterioso tra i preziosi e rari og-getti esposti nel Museo? Questi, indagati con occhio at-tento, ci parlano della vita di personaggi che hanno con-tribuito al processo di unificazione del nostro Paese, in un coinvolgente viaggio a ritroso nel tempo, tra ideali e passioni rievocati nelle sale del Museo del Risorgimento.

(secondaria 1° e 2°)

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CastelloMuseo del Risorgimento

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C2I Collezionare, che passione!

Una passeggiata nel Museo guidati dall’appassionato racconto di Luigi Marzoli, o della moglie Letizia Cipollini, che con orgoglio mostrano i preziosi oggetti raccolti dal collezionista durante i suoi numerosi viaggi e poi donati con grande generosità alla città di Brescia.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

C4I Indovina chi?

Chi si aggira con fare misterioso tra i preziosi e rari ogget-ti esposti nel museo? Questi, indagati con occhio atten-to, ci parlano della vita di personaggi vissuti in epoche lontane che incontreremo in un coinvolgente viaggio a ritroso nel tempo, tra vicende e imprese cavalleresche evocate nel Museo delle Armi Luigi Marzoli.

(primaria, secondaria 1°) 63

CastelloMuseo delle Armi Luigi Marzoli

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UN GIORNO AL MUSEOUna scoperta casuale al museo può risolversi in un’ispi-razione che dura tutta una vita.

(Kenneth Hudson)

Per agevolare la partecipazione all’attività didattica di scuole lontane o di gruppi che desiderano fermarsi più a lungo, è possibile trascorrere la giornata al Museo ab-binando due attività: una al mattino e l’altra nel primo pomeriggio. La pausa pranzo è organizzata in uno spazio predisposto nel Museo di Santa Giulia. I Servizi educativi (030/2977841) individueranno il pro-gramma in base alle esigenze dei singoli gruppi.

(Per le scuole di ogni ordine e grado)

Due attività al museo e pranzo: € 14,00 cad.durata: h 5 circa

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in collaborazione con

A1G Un giorno a Santa Giulia11.10–12.45 laboratorio didattico13.00-14.00 pranzo al Museo14.00-15.30 visita teatralizzata o percorso tematico

B1G Un giorno ai Musei11.10–12.45 laboratorio didattico nel Museo di Santa Giulia o nella sezione della Pinacoteca13.00-14.00 pranzo al Museo14.00-15.30 visita teatralizzata o percorso tematico nel Museo delle Armi o del Risorgimento

C1G Un giorno in Castello11.10–12.45 laboratorio didattico nel Museo delle Armi o del Risorgimento13.00-14-00 pranzo al Museo di Santa Giulia 14.30-16.00 visita I segreti della fortezza, attività con l’Associazione Speleologica Bresciana.

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MUSEO IN CLASSEUn modo più approfondito per conoscere i musei bre-sciani e per sviluppare gli argomenti su cui i docenti in-tendono costruire iter formativi per le loro classi.

Il modulo didattico si articola in due appuntamenti. Il primo prevede un incontro propedeutico a scuola, dove l’operatore museale porta “a domicilio” una sca-tola misteriosa, un prezioso kit, da cui estrarre oggetti riconducibili alle diverse tipologie di opere che i musei conservano. Dopo la scoperta e l’osservazione, segue un momento illustrativo volto a soddisfare le curiosità su-scitate: ciò consente agli studenti di affrontare il museo nella sua funzione di contenitore che raccoglie, tutela ed espone le testimonianze della storia della città.Il secondo incontro si svolge nel museo individuato come strumento per approfondire gli argomenti prescel-ti: Museo di Santa Giulia, Pinacoteca Tosio Martinengo ospite temporaneo in Santa Giulia, Museo delle Armi Luigi Marzoli o Museo del Risorgimento. Nel laboratorio didattico i ragazzi possono sperimentare regole e tecni-che del linguaggio storico–artistico o archeologico e suc-cessivamente considerare le opere esposte nel Museo attraverso il confronto diretto.

I temi e gli argomenti sono da concordare, a seconda delle esigenze della classe, con i Servizi educativi. Sono dedicati a tutti gli studenti e vengono differenziati, in re-lazione al grado scolastico, al numero delle opere esa-minate, alla quantità di informazioni date e al linguaggio utilizzato.

Incontro in classe di h 2 € 80Attività al museo durata h 1.30’ € 4,50 cad.

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DAL MUSEO AL PARCO PASSEGGIANDO TRA ARTE E NATURATra i progetti rivolti al mondo della scuola, il sistema museale bresciano ha attivato alcune collaborazioni per suggerire itinerari tematici in grado di abbinare la cono-scenza di contesti diversi alla scoperta del territorio.In particolare Fondazione Brescia Musei e Parco Giardi-no Sigurtà hanno avviato un progetto condiviso che si propone di offrire alla scuola l’opportunità di conoscere, accanto al prezioso patrimonio storico-artistico conser-vato nei musei bresciani, quello naturale presente in un parco straordinario. Si tratta di particolari itinerari rivol-ti agli studenti e ai loro insegnanti che, nell’arco di una giornata possono indagare, in maniera originale e dialet-tica, il rapporto che intercorre tra arte e natura.

(Per le scuole di ogni ordine e grado)

Costo di ogni itinerario: € 12,00 cad.

Sono compresi i biglietti di ingresso e le attività nelle due sedi

Non disponibile nel periodo invernale

Centro prenotazioniParco Giardino Sigurtà Tel. 045.6371033

Fax 045.6370959e-mail: [email protected]

www.sigurta.it

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in collaborazione con

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Orti, giardini e labirintih 9.30 – Museo di Santa Giulia Accanto alle domus dell’Ortaglia nel viridarium reinter-pretato, una passeggiata per conoscere l’evolversi del giardino romano che, da hortus dove venivano coltivati ortaggi e piante officinali, diviene luogo di piacere dedi-cato allo svago, arricchito da arredi scultorei e fontane inseriti tra i fiori e le piante ornamentali curati dall’abilità artistica del topiarius. h 11.30 – trasferimento a Valeggio sul Mincio (VR) e possibilità di pranzo al sacco al Parco Giardino Sigurtàh 14.00 – Parco Giardino SigurtàLa storia e le meraviglie di un giardino di 60 ettari per co-noscere le forme della nuova ars topiaria: dai bossi dalle forme surreali al nuovo labirinto.

Con l’occhio del pittoreh 9.30– Museo di Santa Giulia Nelle sale del Museo si rivive il fervore artistico della bot-tega di un Maestro, dove la natura veniva raffigurata in un ambiente chiuso attraverso appunti visivi. Il laborato-rio permette di sperimentare materiali e strumenti usati nel Rinascimento.h 11.30– trasferimento a Valeggio sul Mincio (VR) e pos-sibilità di pranzo al sacco al Parco Giardino Sigurtàh 14.00 – Parco Giardino SigurtàDalla bottega alla pittura all’aria aperta: il parco è la cor-nice ideale per conoscere da vicino le piante tintorie e partire, proprio come un vero artista, alla ricerca di scor-ci naturalistici inusuali.

Segni e colori nel paesaggioh 9.30– Pinacoteca Tosio Martinengo, ospite in Santa GiuliaQuale è la funzione di un albero in un dipinto? Qual’è il suo significato simbolico? Il percorso si concentra sull’os-servazione della “vegetazione dipinta” nelle opere d’ar-te, attraverso prove e sperimentazioni grafiche.h 11.30 – trasferimento a Valeggio sul Mincio (VR) e possibilità di pranzo al sacco al Parco Giardino Sigurtàh 14.00 – Parco Giardino SigurtàSono tutti uguali gli alberi in natura? Scopriamolo pas-seggiando nel parco! Si impara a riconoscere gli elementi distintivi di un albero (forma, colore, texture della cor-teccia) e come questi caratteri mutano nel corso delle stagioni.

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ARTE E SCIENZA Dalla sinergia di Fondazione Brescia Musei e Ambiente Parco nasce una nuova e stimolante opportunità per sco-prire, insieme al patrimonio storico artistico conservato nei siti museali, gli aspetti ambientali, scientifici e natu-ralistici indagati in originali percorsi tracciati nel parco cittadino, situato a breve distanza dal Museo di Santa Giulia. L’interessante proposta è rivolta a tutte le classi deside-rose di approfondire ambiti, apparentemente tra loro lontani, quali il linguaggio artistico, l’ambiente naturale e l’approccio scientifico-tecnologico.

(Per le scuole di ogni ordine e grado)

Costo di ogni itinerario: € 9,00 cad.

Sono compresi i biglietti di ingresso e le attività nelle due sedi

Centro prenotazioniAmbienteParco Tel. 030.361347

Fax 030.361172e-mail: [email protected]

www.ambienteparco.it

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h 9.30 – LABORATORIO GIOCHI D’ACQUA. Significati di segni, colori e trasperenze. (Pinacoteca Tosio Martinengo, ospite in Santa Giulia)L’acqua si presenta sotto aspetti diversi: dalle gocce di pioggia allo zampillo di una fontana alla vastità del mare, ferma e trasparente oppure agitata e tempestosa. Le sensazioni evocate dalle sue diverse rappresentazioni nei dipinti presi in esame, diventano occasione per speri-mentare regole e tecniche di comunicazione visiva.h 11.15 – trasferimento a piedi ad AmbienteParco e possibilità di pranzo al sacco per massimo 50 persone (€ 1,50 extra a partecipante per pranzo al coperto)h 14.00 – VISITA GUIDATA NATUR. ACQUA WATER EXHI-BITION (AmbienteParco)Mostra interattiva permanente per sensibilizzare i visita-tori sull’importanza del rispetto e del risparmio dell’ac-qua nei consumi quotidiani, in quanto risorsa tanto preziosa quanto limitata. Acqua come risorsa naturale, al rubinetto o in bottiglia, acqua virtuale, acqua nel mon-do, inquinamento. Una vera immersione per stimolare, incuriosire e avvicinare, in un mix di dimostrazione, in-trattenimento e gioco.

h 11.15 – LABORATORIO GIOCHI D’ACQUA. Significati di segni, colori e trasperenze. (Pinacoteca Tosio Martinengo, ospite in Santa Giulia)L’acqua si presenta sotto aspetti diversi: dalle gocce di pioggia allo zampillo di una fontana alla vastità del mare, ferma e trasparente oppure agitata e tempestosa. Le sensazioni evocate dalle sue diverse rappresentazioni nei dipinti presi in esame, diventano occasione per speri-mentare regole e tecniche di comunicazione visiva.h 12.45 – trasferimento a piedi ad AmbienteParco e possibilità di pranzo al sacco per massimo 50 persone (€ 1,50 extra a partecipante per pranzo al coperto)h 14.00 – LABORATORI CON L’ACQUA, GALLEGGIAMEN-TI, SOLUZIONI E MISCUGLI (AmbienteParco)Partendo dalla composizione chimica dell’acqua, dal ciclo naturale e da semplici esperimenti su galleggia-mento, soluzioni e miscugli si arriva a parlare del ciclo antropizzato, di come risparmiare acqua tutti i giorni e delle conseguenze dell’inquinamento, senza tralasciare la trasformazioni energetiche da energia potenziale a energia meccanica.Se non stiamo attenti ci si bagna anche un po’. Ma que-sto fa parte del gioco!

in collaborazione con

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CINEMA E SCUOLA 2012 /2013PARTE I*Percorso cinematografico tra storia, letteratura, attualità e nuovi mezzi di comunicazione. Progetto di Nuovo Eden - Fondazione Brescia Musei

Proiezioni commentate e guidate per gli studenti a cura di Emanuele Galesi (giornalista) e Paolo Fossati (critico cinematografico)

CESARE DEVE MORIREItalia, 2012Di Paolo e Vittorio Taviani76’

Un film che parla di valori come l’amicizia e la solidarietà tra un gruppo di carcerati che stanno mettendo in sce-na la tragedia “Giulio Cesare” di Shakespeare e in essa e con essa, nella collaborazione di tutti, riscoprono il loro essere uomini.

(secondaria 2°)

GIOVEDÌ 25 OTTOBRE, ore 10

L’idea iniziale era di girare il film nel 2008. Ma era l’an-no dell’elezione di Obama, e Clooney e il produttore de-cisero di posticipare le riprese. Perché? Il film avrebbe influenzato le elezioni oppure non si voleva scrivere una pagina di “brutta politica” mentre tutta l’America era pie-na di speranze per il futuro? Alla vigilia reale delle nuove elezioni negli Usa, ci caliamo nel mondo della “grande democrazia americana”. La vicenda di un giovane guru della comunicazione a servizio di un candidato alla presi-denza coinvolto, suo malgrado, nei giochi di potere.

(secondaria 2°)

LE IDI DI MARZOUSA, 2011Di George Clooney.Con George Clooney, Ryan Goslin, Philip Seymour Hoffman 102’

LUNEDÌ 5 NOVEMBRE, ore 10

Vincitore dell’Orso d’oro al Festival di Berlino 2012. Alta espressione artistica di due maestri del nostro cinema.

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Sembra impossibile l’incontro e il sorgere di un’amicizia tra un nobile, reso disabile da un incidente e un “disagia-to” ragazzo di colore che si deve occupare di lui. Eppure accade. Ed è una storia vera. L’incontro insolito ed esplo-sivo tra due mondi apparentemente lontani, l’incontro-scontro tra disabili fisici e sociali, raccontato con irrive-rente ironia. Un film che parla di pregiudizi, senza cadere in preconcetti o cliché, ma che racconta la ricchezza spi-rituale data dall’amicizia che ha letteralmente cambiato il destino di due uomini.

(secondaria 2°)

QUASI AMICIFrancia, 2011Di Olivier Nakache, Eric ToledanoCon François Cluzet 112’

GIOVEDÌ 6 DICEMBRE, ore 10

THE LADYFrancia, Gran Bretagna, 2011Di Luc Besson. Con Michelle Yeoh 145’

MERCOLEDÌ 12 DICEMBRE, ore 10

Così descrive il regista Luc Besson la leader democratica birmana Aung San Suu Kyi, un modello per il mondo in-tero, paladina dei diritti democratici che per la libertà del proprio paese e del proprio popolo ha sacrificato la pro-pria libertà personale e gli affetti familiari, opponendosi al governo militare del proprio paese. Una storia che è doveroso conoscere.

(secondaria 2°)

“La storia di una donna minuta e fragile ma che ha saputo resistere a una dittatura sanguinosa e a un esercito di 300 mila uomini”.

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MERCOLEDÌ 15 APRILE, ore 10.00

progetto speciale in collaborazione con

A cura di Paolo Fossati ed Emanuele GalesiCOMPERATE, GENTE, COMPERATE. LA SOCIETÀ ITALIA-NA VERSO IL CONSUMISMO. Un percorso tra pubblicità e filmati industriali, da Caro-sello agli anni ‘80, selezionati dal Fondo Gavioli del musil (che conserva gli storici spot targati Gamma Film). Un viaggio per scoprire come prodotti e (bi) sogni di felicità abbiano cambiato gli italiani.

(secondaria 1° classi terze e 2°)

MONSIEUR LAZHARCanada, 2011Di Philippe FalardeauCon Mohamed Fellag94’

GIOVEDÌ 7 FEBBRAIO, ore 10

La distanza tra lo sguardo degli adulti e quello dei ragaz-zi. Il difficile equilibrio tra il ruolo dell’insegnante e quel-lo degli studenti. La storia di Bachir Lazhar, insegnante elementare algerino immigrato in Canada con alle spalle un passato non facile. Un gioiellino che con intelligenza porta il suo piccolo contributo per scalfire quel muro di ottusità e egoismo che i paesi ricchi hanno eretto verso i paesi più poveri.

(secondaria 1° e 2°)

La difficoltà ad affrontare momenti difficili, come l’elaborazione di un lutto, in classe.

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*Il programma verrà integrato con nuove proiezioni nel 2013. Tutte le proiezioni si svolgono presso il cinema NUOVO EDEN.

Costo di ogni proiezione: € 3,50 cad.Gratuito per gli insegnanti

Informazioni e prenotazioniNuovo Eden, via Nino Bixio 9, Brescia

Tel. e Fax 030.8379404 www.nuovoeden.it

ref. Anna Valenti

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VISITE GUIDATE Le tipologie di visite guidate proposte alle scuole dalle guide turistiche abilitate sono due: percorso fino a h 1,30 e fino a h 4,30. Oltre alla conoscenza dei musei, viene offerta la possibilità di itinerari nel centro storico di Brescia alla scoperta dei monumenti più significativi.

(Per le scuole di ogni ordine e grado)

costi validi per ogni sede musealeingresso al museo: € 3,00 cad.scuole dell’infanzia: gratuito

visita guidata gruppi da 15 a 30 personefino a h 1.30’ € 80,00

fino a h 4.30’ € 145,00

Informazioni e prenotazioniCentro Unico Prenotazioni

Museo di Santa Giulia, via Musei 81/bTel. 030/2977834 - Fax 030/2978222

lunedì - venerdì h 10.00 - 16.00sabato h 10.00 - 13.00

[email protected]

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MUSEO DI SANTA GIULIA (una opzione a scelta fra le seguenti proposte di 1,30’)A1V - Complesso monastico, San Salvatore, Santa Ma- ria in Solario e Coro delle monache A2V - Domus dell’Ortaglia e sezione romana A3V - Sezione preistorica, celtica e romana: elmi, bracciali, anfore e vasellameA4V - Sezione romana: reperti dalla città, da Capitolium, teatro, foro e necropoli, ritratti imperiali, Vittoria Alata A5V - Sezione altomedievale: corredi funerari longo- bardi, San Salvatore, croce di DesiderioA6V - Sezione bassomedievale: Santa Maria in Solario, testimonianze dal Broletto, mura della cittàA7V - Età veneta: Coro delle monache e città A8V - Museo della città: i reperti più significativi

(proposta di h 4.30’)

A13V - Visita completa al Museo e centro storico

CASTELLO(una opzione a scelta fra le seguenti proposte di h 1,30’)C1V - Museo delle Armi e Museo del RisorgimentoC2V - Museo delle Armi e giro esterno delle fortificazioni C3V - Museo del Risorgimento e giro esterno delle fortificazioniC4V - Museo del Risorgimento: la Brescia di Tito Speri e l’Unità d’Italia

(proposta di h 4.30’)

C13V - Musei del Castello, fortificazioni e centro storico

CITTA’(una opzione a scelta fra le seguenti proposte di h 1,30’)E9V - Piazze principali: Foro, Duomo e LoggiaE10V - Area archeologica del Foro romanoE11V - Città medievale e CastelloE12V - Città rinascimentale e Castello

(proposta di h 4.30’)

E14V - Centro storico, piazze e chiese principali

in collaborazione con le Guide Turistiche Abilitate della Provin-cia di Brescia

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Museo di Santa GiuliaCastello / Città di Brescia

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DENTRO LA FORTEZZAL’Associazione Speleologica Bresciana propone un modo diverso per conoscere la città di Brescia e in particolare il suo Castello. Si tratta di originali itinerari ambientali e didattici per intraprendere un viaggio nel passato all’in-terno degli ambienti (torri, casematte, gallerie, cammi-namenti e bastioni) che hanno fatto della rocca Cidnea una fortezza inespugnabile per molti secoli.

(Per le scuole di ogni ordine e grado)

Ingresso ai musei del Castello e percorso speleologico: € 4,50 cad.

durata: h 1

Per il percorso C6S della durata di h 2 € 6,00 cad.

Informazioni e prenotazioniCentro Unico Prenotazioni

Museo di Santa Giulia, via Musei 81/bTel. 030/2977834 - Fax 030/2978222

lunedì - venerdì h 10.00 - 16.00sabato h 10.00 - 13.00

[email protected]

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C1S Torre dei prigionieri e magazzini dell’olioUn viaggio nella storia di uomini che hanno vissuto, com-battuto e sofferto tra le mura del Castello: visita alla Tor-re dei Prigionieri, ai magazzini dell’olio, alle gallerie buie retrostanti. (I ragazzi devono essere muniti di torcia).

C2S La fortezza e l’arte della guerraL’itinerario, lungo i baluardi dalla base della Torre dei Prigionieri fino alla torre Coltrina, permette di leggere, attraverso i cambiamenti strutturali, l’avvicendarsi delle dominazioni e l’evoluzione dell’arte della guerra. Danno l’esatta misura dei cambiamenti e dell’importanza dei si-stemi di difesa, i pezzi di artiglieria del XV-XVI sec. collo-cati nel 2° livello della Torre Coltrina e la polveriera situa-ta sotto la Fossa Viscontea, l’ultima rimasta in Castello.

C3S La strada e le gallerie del soccorsoUn percorso emozionante lungo la strada di impiego militare e le sue gallerie, con i ponti levatoi e i cancelli. Per conoscere la fortezza nelle sue diverse sfaccettature, storiche, strutturali, architettoniche e militari.

C4S Il triangolo fortificatoNella zona centrale del Castello si può esplorare quello che resta del famoso camminamento coperto che col-legava la Strada del Soccorso con il cuore del Castello: il Mastio. Si accede così al triangolo fortificato, dove la Torre di Mezzo e la Torre Coltrina sono le protagoniste assolute.

C5S Torre dei Francesi e la scala ritrovataDopo due mesi di lavori gli speleologi dell’Associazione Speleologica Bresciana hanno portato alla luce una scala di 38 gradini, collocata all’interno della Torre dei Fran-cesi. E’ stato scoperto un nuovo livello, completamente visibile e percorribile.

C6S Esploriamo il CastelloA zonzo nel gigante fortificato, si ripercorrono i passaggi, le gallerie e i camminamenti che videro l’avvicendarsi di generazioni di soldati; le torri e le casematte che ospita-rono turni di guardia e dolorose prigionie; gli antichi ma-gazzini che soppiantarono le cisterne romane. (I ragazzi devono essere muniti di torcia)

in collaborazione con

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Castello

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COMUNE DI BRESCIA

Brescia

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

REPV BBLICA ITALI ANA

Ufficio Scolastico per la Lombardia

www.bresciamusei.com