obbiettivo professione infermieristica nr. 4/2015

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0:02 OBBIETTIVO PROFESSIONE INFERMIERISTICA Danilo Massai Linea politica per l’infermieristica nella Regione Toscana. Dagli obbiettivi agli strumenti Marcella Gostinelli Luci accese e porte aperte per il Collegio di Firenze Modulo per delega Assemblea generale degli iscritti 11 DICEMBRE 2015 FACCIAMO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE E PROPOSTE FUTURE DOPO IL PRIMO ANNO DI MANDATO CONVOCAZIONE ASSEMBLEA GENERALE DEGLI ISCRITTI PERIODICO DI INFORMAZIONE ATTUALITÀ E CULTURA DEL COLLEGIO INFERMIERI, AS. SANITARI, VIG. INFANZIA DELLA PROVINCIA DI FIRENZE - WWW.IPASVIFI.IT ANNO XXIII - SPED. ABBONAMENTO POSTALE 70% 2 DCB FI 4 2015 A4 4 pagine_n3_20151002_2 indd 1 05/11/15 10:02

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Organo Ufficiale del Collegio IPASVI di Firenze

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OB B I E T T IVOPROF ES S ION E I N F E R M I E R I S T ICA

Danilo Massai

Linea politica per l’infermieristicanella Regione Toscana.Dagli obbiettivi agli strumenti

Marcella Gostinelli

Luci accese e porte aperteper il Collegio di Firenze

Modulo per delega Assembleagenerale degli iscritti

11 DICEMBRE 2015

FACCIAMO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE E PROPOSTEFUTURE DOPO IL PRIMO ANNO DI MANDATO

CONVOCAZIONE ASSEMBLEAGENERALE DEGLI ISCRITTI

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POSTALE 70% 2DCB FI

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Obbiettivoprofessione infermieristicaproprietà del Collegio InfermieriProfessionali Assistenti SanitariVigilatrici d’Infanzia di FirenzeAnno XXV n. 4/2015Spedizione in a. p. 70% 2DCBDirettore responsabileLuca BartalesiComitato di redazioneCinzia BeligniMara FadanelliMariaPia SantoroNadia ChiariCamillo BorzacchielloLucia SettesoldiEnrico Dolabelli (webmaster)Niccolò ScalabrinCollaboratoriNuria BiuzziRoberto RomanoGiancarlo BrunettiStefania Comerci

Segreteria di redazioneSilvia Miniati, Elisabetta Trallori,Tania Stella, Claudia D’AttomaDirezione e RedazioneCollegio IPASVIVia PierLuigi da Palestrina, 1150144 FirenzeTel. 055 359866, fax 055 355648e-mail: [email protected] del Tribunaledi Firenze n. 4103 del 10/05/91È consentita la riproduzione totale o parzialedegli articoli e del materiale contenuto nellarivista purché vengano citatati l’autore e lafonte («Obbiettivo professione infermieristica»rivista del Collegio IPASVI di Firenze). È graditacomunicazione per conoscenza alla redazione.

IL COLLEGIO IPASVI DI FIRENZESBARCA SU TELEGRAM

Adesso è possibile essere ag-giornati sulle principali noti-zie che vengono pubblicate sulsito internet istituzionale an-che attraverso il popolare ser-vizio di messaggistica dispo-nibile su tutte le piattaforme.Come avevamo annunciato almomento della presentazionedella nuova interfaccia grafi-ca del sito internet, le novitànon sarebbero finite con l’ag-giornamento della versionedel portale ma avremo avutoancora innovazioni a disposi-zione da presentare. L’intentoè quello di poter raggiungeretutti i professionisti iscritti alCollegio sia utilizzando i mez-zi tradizionali sia sperimen-tando nuove forme comuni-cative. Gli smartphone, cheormai molti hanno in tasca onella borsa, costituiscono unostrumento utilissimo in que-sto senso.Ma cosa è Telegram? Tele-gram è un’applicazione gratu-ita per smartphone e non soloche permette l’invio gratuitodi messaggi. Ad una primaocchiata può essere percepitacome un clone della più famo-sa ed utilizzata WhatsApp main definitva non è così perchèoffre maggiori caratteristichee un miglior funzionamento.Come seguire le notiziedi IPASVIFI.IT? Per aggiun-gersi al nostro nuovo canale,basta digitare Ipasvifi nellaricerca globale di Telegrame unirsi al nostro canale, ri-conoscibile dal nostro logo

tradizionale. In alternativa sipuò digitare sulla tua abitualeapplicazione per navigare ininternet l’indirizzo telegram.me/ipasvifi, in questa manieraapparirà il nostro canale conle notizie già pubblicate. Saràsufficiente cliccare in basso su“+ Unisciti” per aggiungerti alnuovo canale.Come funziona? Riceverete intempo reale i nostri aggiorna-menti, attraverso un messag-gio istantaneo classico, con illink al nostro sito per leggerela notizia, oppure leggere di-rettamente la notizia.Vi promettiamo di non essereparticolarmente “rumorosi”tempestando la vostra gior-nata con notifiche asfissianti.Una volta al giorno sarà piùche sufficiente! Come in tutti iprincipali servizi di messaggi-stica anche in Telegram è pos-sibile silenziare le notificheentrando nel canale e cliccan-do su “Silenzia”. Le notifiche sipossono riattivare in qualsiasimomento.Ma WhatsApp? Ma certo!Presto arriverà la copia carbo-ne di quello che pubblichiamosu Telegram anche sul più po-polare e seguito WhatsApp.Quindi, non c’è altro tempoda perdere: da oggi vi teniamoinformati anche attraverso Te-legram, scaricabile attraversoil link pubblicato sul sito delCollegio (www.ipasvifi.it), di-sponibile per gli smartphonecon sistema operativo An-droid e iOS.

◊ La redazione

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IPASVI Firenze EDITORIALE

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LINEA POLITICA PERL’INFERMIERISTICANELLA REGIONETOSCANA.DAGLI OBBIETTIVIAGLI STRUMENTI

Carissimi Colleghi,seguendo i vostri dibattiti ed il confronto con la Politi-ca regionale ritengo necessario condividere con voi lalinea di proposte politiche che come Collegio stiamoseguendo in accordo con gli altri Collegi della RegioneToscana.Dal documento già condiviso “Linee guida per l’evo-luzione della professione infermieristica in Toscana2015-2020” (http://goo.gl/dXbDk3) si è passati ad unulteriore step dove dalla definizione degli obbiettivi simettono in evidenza gli strumenti per il loro raggiun-gimento.Obbiettivi numerosi e necessari, non per ambizione,ma per colmare il gap nella scala di valori sociali che lanostra professione ed i suoi esercenti meritano.

Ciò richiede strumenti efficaci, attuabili e soprattuttosostenibili.Serve dare agli infermieri un ruolo più ampio in modoche il progetto, le prestazioni e le performance dei si-stemi sanitari coincidano con i bisogni delle persone ei determinanti sociali della salute. Obbiettivo da rag-giungere tramite l’istituzione di: a)indicatori sull’in-fermieristica da inserire specificatamente nel bersaglioperformance; b) un COMITATO Area Infermieristicanell’ambito dell’Assessorato alla Salute; c) un sistemadi certificazione di competenze professionali secondoDirettive Europee e EQF con correlato sistema di ac-creditamento e certificazione del professionista.Serve ottenere infermieri per una leadership ad ognilivello del sistema sanitario, necessariamente si devesviluppare una Dirigenza Infermieristica su livelliquali: la Direzione Infermieristica Aziendale, Dipar-timentale, di strutture complesse e semplici e la Dire-zione professional di processi interdipartimentali.Serve garantire che le politiche per l’infermieristicasiano parte integrante delle politiche sanitarie in ge-nerale, passando attraverso l’istituzione di un Centroregionale per le Evidenze Scientifiche e Ricerca appli-cata nell’infermieristica.Serve ottenere la garanzia che i programmi di for-mazione infermieristica, Universitaria, post-laurea econtinua, a ogni livello, forniscano una qualità dellecompetenze tale da permettere un pronto inserimento

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nei servizi e nell’esercizio professionale. Sostenendol’attuazione del processo Tunning nei percorsi di stu-dio Universitari, con un Comitato permanente di pro-grammazione e valutazione Regione/Università, consedi formative di tirocinio accreditate, sostenendo l’istituzione delle scuole di specializzazione in ambitouniversitario secondo L.341/1990.Serve sviluppare l’expertise infermieristica, attraversola formazione post-base, il tutoraggio ed altre attivitàdi sviluppo della carriera valorizzando il managementanche con l’istituzione di una scuola regionale di for-mazione manageriale.Serve promuovere un ambiente di lavoro positivo,con una supervisione di sostegno, per performanceottimali della forza lavoro infermieristica, attraversomodelli professionali applicabili in modo uniformea livello Regionale sia in assistenza ospedaliera cheterritoriale (per settori, primary nurse, case manage-ment); istituendo un servizio informativo Regionaleper le attività correlate all’Infermieristica connessocon il sistema generale.Serve per diritto una fattiva collaborazione con il go-verno regionale a sostenere il potenziamento dei siste-mi sanitari attraverso lo sviluppo di una gestione e diuna governance visibile e trasparente. Realizzando unorgano di governo della professione trasversale a tuttele realtà regionali che realizzi e condivida linee-guidaper l’esercizio professionale, interprofessionale e mul-tiprofessionale.Ma serve anche qualificare la rete universitaria e i suoiattori che incidono sul valore dei futuri infermieri.A partire dalle sedi universitarie con una rete di di-stribuzione territoriale a stella, con poli specializzatisenza doppioni, con centro direzionale strategico perarea vasta.La rete dovrà avere:

• un livello di programmazione.• un livello di direzione gestionale delle attività e delle

risorse• un livello di coordinamento operativo per ciascun

punto “snodo” della rete• un unico sistema gestionale amministrativo• un unico sistema informativo e di reportistica

• un unico centro di costo e controllo dei costi• un unico circuito per sedi tirocinio con certificazio-

ne competenze• un unico elenco di tutor clinici certificati, responsa-

bilizzati e valorizzati• un unico elenco di formatori per Rete Università

(tempo pieno e tempo parziale, criteri di accredita-mento, responsabilità, valorizzazione, valutazione)

• un unico sistema di Servizio Simulazione, organiz-zato su più livelli, collegato direttamente con centroricerca e innovazione.

Adottare il Portfolio Competenze con sistema Cardeuropeo che offra spendibilità globale.Ma sopratutto avere interesse e motivazione per porreal centro LO STUDENTE con IL RUOLO SOCIALEdell’infermiere. Oggi ci sono burocrazie, personalismie varianza che incidono sulla performance e sui costi.Una riforma con il fine di mettere al primo posto laqualità dei futuri infermieri e non il numero fine a sestesso con programmazioni scientifiche basate sullenecessità e non sui bilanci universitari o tutele zonalio personali tese a difendere l’orticello.Solo con un vero progetto innovatore possiamo garan-tire un sistema dinamico di qualità ed economicamen-te sostenibile.

◊ Danilo MassaiPresidente del Collegio IPASVIFi

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IPASVI Firenze OBBIETTIVO PROFESSIONE INFERMIERISTICA

5COLLEGIO |

Uno dei miei più grandi sogni professionali è quellodi diventare un’infermiera per davvero. Voi riderete diquesta mia affermazione, ma è cosi. Intendo dire cheper essere un vero infermiere non è sufficiente avereun lavoro da infermiere, occorre avere una coscien-za professionale che è unica e non perché è solo tua,ma perché universale nella comunità di appartenenza.Occorre avere una coscienza di categoria alla qualechi sceglie di fare l’infermiere, quindi prima di esser-lo, si riferisce e dove trova conferme alle sue scelte, aisuoi valori e principi e dove capisce quali sono state lestrategie agite perché l’infermiere sia ciò che dovrebberealmente essere.Un presupposto chiaro che renda chiara anche la scel-ta lavorativa che si decide di fare e che non ti faccia poipensare di aver scelto male.Questa è stata la riflessione nel gruppo della Commis-

sione “libera professione” del collegio di Firenze a cuiho partecipato; abbiamo capito che è un sogno che ciaccomuna e forse è presente in tanti altri nostri colle-ghi. In ogni modo, abbiamo pensato, è un sogno chedovremmo avere tutti e crediamo che sia anche rea-

LUCI ACCESE EPORTE APERTE PER ILCOLLEGIO IPASVI DIFIRENZE

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lizzabile. Con questa motivazione abbiamo progettato“Luci accese e porte aperte per il Collegio Ipasvi di Fi-renze” , un progetto che sta nel programma presentatodalla Commissione Libera professione ed approvatodal collettivo e che ha l’obiettivo di fare Collegio, inte-so come quell’insieme di persone, con le stesse carat-teristiche e qualità, riunite con uno scopo o un motivocomune: quello di creare una coscienza professionaleuniversale. Questo dovrebbe essere l’obiettivo di ogniCollegio che sia un vero collegio.La coscienza porta ad essere presenti a noi stessi, allecose ed agli avvenimenti, ma richiede la conoscenza dinoi stessi e dei nostri colleghi che lavorano nelle diver-se aziende sanitarie o luoghi di cura ed assistenza. Lacoscienza che nasce dalla conoscenza porta ad essere“uno” e, come dice Chiara D’Angelo nel suo libro ilRiformatore e l’infermiere, porta a “diventare altro daquello che siamo oggi”.Il cammino è lungo ed inizia visitando le aziende, fa-cendoci conoscere, diventando prossimi ai colleghi;apriremo porte mai aperte prima e vedremo volti edascolteremo voci a noi oggi sconosciute. Il Collegio siporterà ad avere a che fare non con un “Tu” generico eindeterminato, a cui è richiesto solo di pagare la tassadi iscrizione, che mai si conosce e sarà conosciuto, macon un “Tu” fraterno che scopre le proprie debolezzeed i propri sogni.Il progetto “Luci accese (…)” si realizzerà cercandola collaborazione delle amministrazioni sanitarie siapubbliche che private; chiederemo loro di conoscerei nominativi degli infermieri che in quelle strutturelavorano e gli eventuali provvedimenti disciplinari incorso o emessi nei confronti degli infermieri; chie-deremo anche di poter visitare l’ambito lavorativo estringere la mano agli infermieri in servizio.Durante gli incontri oltre ai propri doveri istituzio-nali, attraverso la relazione discorsiva e la conoscen-za reciproca, sarà possibile, se richiesto, cercare dicapire le necessità informative sia dell’azienda chedegli infermieri, dare e ricevere suggerimenti circale azioni di miglioramento del servizio e dell’assi-stenza in generale. Qualora vi fossero professionistinon iscritti sarà premura del Collegio provvedere perfare in modo che non si configuri più la fattispecie

di esercizio abusivo della professione (art.348c.p.).Con queste visite il Collegio assolve ai suoi doverisvolgendo la sua funzione istituzionale di redazione ecompletamento dell’Albo dell’Ordine, di esattore dellequote associative dovute dagli infermieri iscritti e lavigilanza sul comportamento degli infermieri. Tuttefunzioni che potranno essere percepite come legittime,oltrechè esserlo, anche dagli infermieri singoli perchéprioritariamente mosse dalla esigenza reciproca (in-fermieri e insieme degli infermieri) di conoscenza;conoscenza che deriverà dall’esperienza dell’incontro.Le visite verranno realizzate da un gruppo di infer-mieri individuati a seguito dell’interesse da loro stessisempre dimostrato per lo sviluppo di una coscienzacategoriale e quindi per l’esercizio della conoscenzafra istituzioni e infermieri.Gli infermieri che faranno le visite sono stati formati,mediante lezioni teoriche e simulazioni pratiche circale norme vigenti sui diritti doveri dei Collegi, dall’Av-vocato Andrea Pettini (Studio legale Pettini, Associa-zione professionale).In 60 anni dalla istituzione dei Collegi, nonostante gliinfermieri ne abbiano avuto da sempre un gran biso-gno, non si era mai manifestato che il Collegio bussas-se alle porte degli sconosciuti per diventare conosciutie dunque amici.Non sarà facile, ma il Collegio di Firenze ha deciso disvolgere tutte le funzioni e non solo quella di esattoredi tasse. La prossimità che ne deriverà ci farà, comun-que, scoprire il piacere di parlare per parlare, perchécome diceva Schopenhauer, “la loquacità si trasformain schiettezza” e basterebbe osservare quanto diversa èla faccia che uno fa mentre ci ascolta da quella che faquando ci parla per iniziare ad ascoltare.Ringrazio il Presidente Danilo Massai per aver accoltola nostra esigenza di “relazione discorsiva” con gli altricolleghi a noi lontani e di più, ringrazio la SegretariaCristina Fassio per la determinazione con la quale taleistanza ha saputo declinare in attività concreta.

Buon lavoro a tutti noi.

◊ Marcella Gostinelliinfermiera dirigente sanità privata

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