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Per avvicinare sempre più giovani allo sport del tiro dinamico, la Federazione italiana punta molto sull’airsoft in cui si utilizzano armi da softair in stage adattati alla loro ridotta potenza

(inferiore a 1 J). Vi presentiamo un simulatore per organiz-zare una gara airosoft

di Gianfranco Peletti

La Fitds (Federazione italiana tiro dinamico sportivo) negli ultimi anni ha raggiunto livel-

li di eccellenza che la pongono fra i “Top Five” delle classifiche mondiali. Purtroppo il tempo passa anche per i componenti della squadra: si stanno perciò studiando strategie per formare i tiratori del futuro. In quest’ottica, dal marzo 2010 è nata l’Air Soft Division, con l’intento di avvicinare i giovani a questo sport, senza tutti i problemi di tipo giuridi-co e normativo legati alle armi da fuo-co e con i costi contenuti alla portata di tutti.Come nel 2011, anche nel 2012 il Cam-pionato italiano sarà di tipo sperimen-tale, perché si è ancora in fase di divul-gazione e di assestamento; si partirà dal 2013 con il Campionato italiano ufficiale.Sono veramente molti i giovani e anche giovanissimi che si stanno avvicinando a questo sport, con risultati eccezionali che fanno ben sperare chi per il prossimo futuro intende realizzare una nazionale in grado di ambire al massimo gradino del podio a livello mondiale.Vedere all’opera questi ragazzini e ra-gazzine è uno spettacolo, velocissimi e precisissimi con capacità logiche e tattiche d’interpretazione degli esercizi riescono a ottenere risultati che, in questa categoria, fanno impallidire i campionissimi adulti.

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La Red Box per iniziare

Per praticare questo sport basta pochissi-mo: una pistola Air Soft (energia inferiore a 1 Joule), un paio di occhiali protettivi, i bersagli e un luogo qualunque per fare gli esercizi (aperto o chiuso è indifferente) in quanto la ridotta energia cinetica del palli-no in materiale plastico biodegradabile da 6 mm non provoca danni. Sandro Rizza,

che è il responsabile per la Federazione di questa disciplina (oltre che istruttore Fi-tds), ha realizzato la “Red Box” per agevo-lare e aiutare i tiratori nell’esecuzione degli esercizi di tiro dinamico.

La prova di tiro con i target posizionati e i led rossi colle-gati alla Red Box

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una si utilizzano sei sensori: si procede al via, che sarà attivato da un effetto sonoro (come il beep del timer), e da quel mo-mento, i sei target saranno attivi con una sequenza del tutto casuale, determinata dal led posto su ogni sensore che si accenderà e rimarrà acceso con un tempo variabile da 2 a 3 secondi. Durante l’accensione del led, il tiratore dovrà colpire il bersaglio, che subito si spegnerà accendendone un altro e così in progressione fino alla fine dell’esercizio, sempre con sequenza di tipo casuale. Alla fine dell’esercizio, il “Red Box” indicherà sul display i risultati ottenuti, calcolati in base ai bersagli colpiti e al tempo di reazione. Vi so-no altre tre modalità di utilizzo del sistema che fanno variare la durata di accensione del led con la possibilità di simulare un ostaggio (è evidenziato dalla luce led lampeggiante stroboscopica).La “Red Box” consente anche di eseguire al-tri tipi di esercizi propedeutici per preparare i tiratori alle gare.Steel challenge: modalità che utilizza 5 Tar-get rotondi di tipo classico, sia per le armi Air Soft sia per le armi da fuoco (cambia naturalmente il materiale dei bersagli, da Lexan ad acciaio balistico). Al beep parte il conteggio, ogni miss è conteggiata con tre secondi di penalità aggiunti al tempo finale che si arresta quando si spara allo “Stop plate”, che è l’ultimo bersaglio. Il software prevede la possibilità per il tiratore di ribat-tere il bersaglio se si rende conto di averlo mancato, andando nuovamente a chiudere l’esercizio ingaggiando lo “Stop plate”;Tiro libero: in questo tipo di esercizio si utilizzano 8 Target e il tempo viene chiuso quando si colpisce l’ultimo bersaglio, ingag-giandoli in sequenza.Per il momento il collegamento tra la “Red Box” e i sensori avviene mediante cavi di tipo rete locale, ma è già in fase avanzata un sistema Wireless che è molto più comodo e meno ingombrante.

La Red BoxIn pratica, si tratta di un sistema elettro-nico di rilevamento che permette di ac-quisire dati durante le sessioni di tiro. In un robusto conteni-tore impermeabile e a prova di urto, è posta la scheda ma-dre con l’elettronica che gestisce i sensori,

alimentata da una batteria ricaricabile a ioni di litio che dura più di otto ore con il carico massimo e si ricarica in tempi brevi. La “Red Box” è in grado di gestire fino a 8 sensori a cui sono collegati i bersagli che possono essere di tue tipi, per l’Air Soft e per le ar-mi da fuoco. Noi abbiamo visto e provato quelli per l’Air Soft, costruiti in Lexan di colore bianco, in grado di assorbire l’energia dell’Air Soft ma anche quella delle pistole a CO2 a pallini da 4,5 mm con energia fino a 7,5 Joule. Il colore bianco opale consente di vedere in trasparenza il led che proietta luce rossa, è montato insieme al sensore e serve per fare gli esercizi guidati dalla centralina, programmabile con tre livelli si settaggio.Tactical: settaggio per armi Air Soft e 4,5 mm (indicato per target di grosse dimen-sioni ad un sensore, permette di rilevare il

colpo anche nelle parti più esterne del target).Classic: settaggio ide-ale per Target di pic-cole dimensioni con più sensori; il Target è dotato di più aree (8 al massimo), ognuna delle quali ha un sen-sore cui è assegnato un punteggio;Fire: settaggio per bersagli in acciaio\balistico idonei all’uso di armi da fuoco, con diverse modalità di tiro. In

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La replica della Glock re-alizzata da tokyo Marui e utilizzata per le prove

La Red Box: sul display è visibile la modalità di gara prescelta

sandro Rizza, progettista del Red Box, collega i cavi di rete

Per informazioni: t&t srl, via Milano 34, Cardano al Campo (VA), tel. 0331 731.209, www.tacticaltechnology.it

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