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SEL non partecipa alle primarie del PD Rinnovamento 03/04/2013 - Mercoledì 27 Marzo si è svolta presso l’Hotel Principe un’assemblea degli iscritti di Sinistra Ecologia Libertà, aperta ai cittadini ed agli esponenti delle altre forze politiche e delle associazioni del territorio. In una sala affollata ed attenta, il coordinatore cittadino di SEL, Walter Bianco, ha esposto il percorso che SEL intende intraprendere in vista delle prossime elezioni amministrative. Dopo aver brevemente evidenziato i principali motivi di critica all’amministrazione De Fusco, caduta anticipatamente per il dissolversi della maggioranza che lo sosteneva, circostanza che, nelle parole del coordinatore di SEL, ha confermato la fondatezza di quelle critiche e della scelta di SEL di rimanere all’opposizione rispetto a quella coalizione, Bianco ha ribadito la volontà del partito di impegnarsi per la costruzione di una valida compagine di governo che sia in grado di dare risposte al bisogno, profondamente sentito dalla cittadinanza, di una rinascita sociale, civile ed anche morale della città, dopo anni di malgoverno da parte di una classe politica inadatta al compito chiamato ad assolvere. Al Partito Socialista, che nelle settimane passate ha aperto un confronto a tutto campo con SEL in vista delle prossime elezioni, Sinistra Ecologia Libertà ha chiesto di scegliere con coraggio la via della totale discontinuità col passato, per fare da sprone ad un rinnovamento dell’intero centrosinistra. Sinistra Ecologia Libertà si è rivolta quindi al Partito Democratico, sfidandolo ad una profonda opera di autocritica e di rigenerazione interna, individuando nelle eterne lotte intestine che dilaniano il PD e nei potentati di alcune figure che da troppo tempo ne condizionano l’operato, con effetti deleteri per l’intera città, una delle principali cause della profonda crisi in cui si dibatte il centrosinistra. Sotto questo punto di vista, SEL ha bocciato la strada delle Primarie, proposta dal PD, in quanto considerata, al di là delle apparenze, inadatta ad un vero rinnovamento politico ed utile solo ad una resa dei conti tra le varie fazioni interne al PD, ed ha ribadito che solo di fronte ad un netto taglio col passato e ad un totale rinnovamento interno del partito, sarà possibile ricostruire un rapporto ad oggi inesistente. La proposta e l’offerta politica di SEL si è rivolta invece, partendo da Sinistra, a tutte le forze politiche, le associazioni ed i cittadini di buona volontà, disposti a ripartire da zero per un rinnovamento totale di metodi, di obiettivi, di protagonisti della politica locale, per dare alla città una buona e sana amministrazione, e dare così anche una risposta a chi, in maniera demagogica, ritiene tutti i partiti ugualmente corresponsabili dei guasti che affliggono la nostra città. Ad Antonio Di Lisa è poi toccato il compito di esporre alcuni tra i principali aspetti programmatici, sui quali da sempre si batte SEL, e che saranno anche alla base della prossima campagna elettorale: trasparenza amministrativa, legalità, lotta agli sprechi e risanamento finanziario, difesa dell’ambiente e lotta ad una visione predatoria della politica urbanistica. Nei prossimi giorni Sinistra Ecologia Libertà proporrà alle forze politiche, alle associazioni ed ai cittadini, un manifesto politico-programmatico sulla base del quale candidarsi alle prossime elezioni amministrative, per dare alla città di Pomezia un nuovo governo. Sinistra Ecologia Libertà Pomezia – Torvaianica

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Articoli di Sinistra Ecologia Libertà Pomezia del "Il Pontino"

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Page 1: Articoli Sel "Il Pontino"

SEL non partecipa alle primarie del PD

Rinnovamento 03/04/2013 - Mercoledì 27 Marzo si è svolta presso l’Hotel Principe un’assemblea degli iscritti di Sinistra Ecologia Libertà, aperta ai cittadini ed agli esponenti delle altre forze politiche e delle associazioni del territorio. In una sala affollata ed attenta, il coordinatore cittadino di SEL, Walter Bianco, ha esposto il percorso che SEL intende intraprendere in vista delle prossime elezioni amministrative. Dopo aver brevemente evidenziato i principali motivi di critica all’amministrazione De Fusco, caduta anticipatamente per il dissolversi della maggioranza che lo sosteneva, circostanza che, nelle parole del coordinatore di SEL, ha confermato la fondatezza di quelle critiche e della scelta di SEL di rimanere all’opposizione rispetto a quella coalizione, Bianco ha ribadito la volontà del partito di impegnarsi per la costruzione di una valida compagine di governo che sia in grado di dare risposte al bisogno, profondamente sentito dalla cittadinanza, di una rinascita sociale, civile ed anche morale della città, dopo anni di malgoverno da parte di una classe politica inadatta al compito chiamato ad assolvere. Al Partito Socialista, che nelle settimane passate ha aperto un confronto a tutto campo con SEL in vista delle prossime elezioni, Sinistra Ecologia Libertà ha chiesto di scegliere con coraggio la via della totale discontinuità col passato, per fare da sprone ad un rinnovamento dell’intero centrosinistra. Sinistra Ecologia Libertà si è rivolta quindi al Partito Democratico, sfidandolo ad una profonda opera di autocritica e di rigenerazione interna, individuando nelle eterne lotte intestine che dilaniano il PD e nei potentati di alcune figure che da troppo tempo ne condizionano l’operato, con effetti deleteri per l’intera città, una delle principali cause della profonda crisi in cui si dibatte il centrosinistra. Sotto questo punto di vista, SEL ha bocciato la strada delle Primarie, proposta dal PD, in quanto considerata, al di là delle apparenze, inadatta ad un vero rinnovamento politico ed utile solo ad una resa dei conti tra le varie fazioni interne al PD, ed ha ribadito che solo di fronte ad un netto taglio col passato e ad un totale rinnovamento interno del partito, sarà possibile ricostruire un rapporto ad oggi inesistente. La proposta e l’offerta politica di SEL si è rivolta invece, partendo da Sinistra, a tutte le forze politiche, le associazioni ed i cittadini di buona volontà, disposti a ripartire da zero per un rinnovamento totale di metodi, di obiettivi, di protagonisti della politica locale, per dare alla città una buona e sana amministrazione, e dare così anche una risposta a chi, in maniera demagogica, ritiene tutti i partiti ugualmente corresponsabili dei guasti che affliggono la nostra città. Ad Antonio Di Lisa è poi toccato il compito di esporre alcuni tra i principali aspetti programmatici, sui quali da sempre si batte SEL, e che saranno anche alla base della prossima campagna elettorale: trasparenza amministrativa, legalità, lotta agli sprechi e risanamento finanziario, difesa dell’ambiente e lotta ad una visione predatoria della politica urbanistica. Nei prossimi giorni Sinistra Ecologia Libertà proporrà alle forze politiche, alle associazioni ed ai cittadini, un manifesto politico-programmatico sulla base del quale candidarsi alle prossime elezioni amministrative, per dare alla città di Pomezia un nuovo governo. Sinistra Ecologia Libertà Pomezia – Torvaianica

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Presentato insieme ai candidati locali il 24

Il programma di SEL 05/02/2013 - Si è aperta giovedì 24 gennaio la campagna elettorale di Sinistra Ecologia Libertà di Pomezia – Torvaianica per le prossime elezioni politiche e regionali. L’incontro è avvenuto presso l’Hotel Principe dove SEL ha incontrato i cittadini per presentare Antonio Di Lisa, anch’egli di Pomezia, candidato alla Camera dei Deputati, e Adriano Labbucci, candidato al Consiglio Regionale del Lazio. Ha chiuso l’iniziativa Claudio Fava, giornalista e dirigente nazionale di Sinistra Ecologia Libertà nonché candidato nelle liste di SEL alla Camera dei Deputati in Lombardia. L’incontro è stata un’occasione importante per conoscere i punti fondamentali del programma di Sinistra Ecologia Libertà, le parole d’ordine di una campagna elettorale agguerrita, in cui il centrosinistra è chiamato a riconquistare la fiducia degli elettori e riparare ai guasti del governo regionale della Polverini e alle dure politiche rigoriste a senso unico del Governo Monti. Non sono mancati tuttavia anche importanti spunti di discussione sulla situazione locale, dopo la fine anticipata dell’amministrazione De Fusco, apre il confronto sulle prospettive di ricostruzione di un quadro organico di centrosinistra e sulla necessità di una nuova stagione nella vita politica e amministrativa della nostra città in nome della trasparenza, dell’efficienza e dell’equità. T.R.

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Antonio Di Lisa con 244 voti è stato il più votato per la Camera dei Deputati

Le primarie di SEL 05/01/2013 - Le primarie per la scelta dei candidati di Sinistra Ecologia Libertà alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica, svolte domenica 30 dicembre, hanno confermato un sempre più solido rapporto di fiducia e di sostegno della cittadinanza e degli elettori di centrosinistra nei confronti di SEL. Con 244 voti conseguiti nei due seggi istituiti a piazza Indipendenza ed a piazza Ungheria, SEL ha ottenuto la riconferma di oltre il 57% dei consensi ottenuti al primo turno delle primarie di novembre per la scelta del candidato premier, con una percentuale di gran lunga superiore a quella raggiunta a livello nazionale sia da SEL che dal PD. Ben 218 preferenze sono state espresse in favore di Antonio Di Lisa, candidato nella lista per la Camera dei Deputati per il collegio Lazio 1, dimostrando così che La scelta di candidare alle primarie, una persona come Di Lisa, che vive e lavora a Pomezia ed è noto e stimato per la sua professione, e per il suo impegno civile, sociale e politico, è risultata vincente ed è stata molto apprezzata dalla cittadinanza. Questo lusinghiero risultato è il frutto della qualità dei candidati presentati all’elettorato, dell’impegno costante nei confronti del problemi, delle istanze e delle esigenze del territorio, e della capacità di fare spazio al rinnovamento, di cogliere le potenzialità, le professionalità e le capacità che la nostra collettività sa esprimere, per metterla al servizio di un progetto di vera rigenerazione della politica. I successi ottenuti da SEL a queste primarie sono inoltre il risultato dell’impegno degli iscritti e dei simpatizzanti di SEL, che hanno dato nuovo significato e nuova linfa al concetto di “attivismo”, prodigandosi senza sosta, e pure nelle mille difficoltà di organizzare delle primarie in questo periodo dell’anno e con tempi così ristretti, affinché vi fosse una buona affermazione del partito e del suo candidato. A loro va il ringraziamento più sentito. SEL si conferma ancora una volta, ed anche nel territorio di Pomezia, come una realtà politica radicata e insostituibile per la creazione di un nuovo centrosinistra e l’apertura di una nuova stagione nella vita della nostra città. Ma ecco i risultati generali delle preferenze ottenute dai candidati del Sel per la lista di Camera 1 (Roma e provincia: per gli uomini Filiberto Zaratti 2324; Giancarlo Torricelli 2025; Antonio Di Lisa 977; Massimiliano Pedone 490; Beniamino Turilli 382. Per le donne: Ileana Piazzoni 2462; Cecilia D’Elia 1746; Simonetta Salacone 1564; Giuliana Sgrena 1141. In riferimento al buon risultato ottenuto Di Lisa ha dichiarato: “Carissimi, volevo ringraziarvi della fiducia e del sostegno in una sfida difficile in tempi ristretti. Le quasi mille preferenze ricevute, seppure non mi consentiranno di entrare in Parlamento, mi collocano al 3 posto uomini con un ottimo risultato che mi incita a continuare l’impegno politico futuro. Il risultato dimostra che vi è la necessità di una politica che riparta dal basso con un contatto diretto con le persone per recepire le istanze di rinnovamento. Auguro a tutti Buon Anno e vi ringrazio ancora. Walter Bianco Coordinatore Cittadino Sinistra Ecologia Libertà Pomezia – Torvaianica

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Antonio Di Lisa di SEL critica duramente l’Amministrazione De Fusco

Pensano solo al cemento

01/11/2012 - La maggioranza che ha vinto le scorse elezioni amministrative a Pomezia non è mai stata una maggioranza politica, basata su un progetto comune per amministrare la città bensì soltanto un cartello elettorale, molto eterogeneo, all’interno del quale sono confluiti tutti gli interessi dei singoli candidati e dei loro gruppi. Già durante la costituzione della Giunta il partito di Rifondazione Comunista, senza alcun Consigliere eletto, dichiara la sua fuoriuscita dalla maggioranza evidentemente per contrasti direttamente legati alla Giunta stessa. Il Partito Democratico, partito di riferimento del Sindaco, già nella consultazione elettorale esprime un risultato davvero deludente e subito dopo si ritrova al centro di una diaspora politica interna che ancora oggi non ha risolto né all’interno del Partito né tra gli stessi Consiglieri. Non sono mancate inoltre le vicissitudini quotidiane legate alla giustizia da parte di Consiglieri ed Assessori. Infatti nello stesso giorno del reintegro in Consiglio Comunale di Renzo Antonini (PD o ex PD) assistiamo da parte del Sindaco De Fusco, alla revoca delle cariche degli Assessori della sua Giunta. Tale decisione provoca immediatamente la rottura con l’IDV e le dimissioni degli stessi Assessori in quota a questo partito.

Il quadro è abbastanza desolante visto che siamo ad appena 18 mesi dalle elezioni, con un bilancio disastroso per le casse del Comune, dove ciascun fornitore vanta crediti da capogiro ed il servizio prestato fa acqua da tutte le parti. Vedremo prossimamente quali saranno i Consiglieri disposti a votare il bilancio e se sarà la stessa coalizione che ha vinto le elezioni oppure se vi sarà l’ennesima trasformazione politica dove tutti possono giocare più parti in commedia. La verità è questa città da troppi anni è preda di scelte politiche affaristiche, rivolte sempre al settore del mattone e, conseguentemente, alla depredazione del territorio. E già successo negli anni ’60, con la devastazione urbanistica totale della costa e, successivamente, con le scelte industriali legate all’erogazione dei fondi della Cassa per il Mezzogiorno ed ancora una volta con quella edilizia. La vicinanza di Pomezia con Roma poteva offrire un’opportunità di sviluppo economico legato al turismo, invece è stata oggetto di una fortissima speculazione edilizia ad opera di imprenditori, di società immobiliari, di professionisti, di piccoli e grandi proprietari terrieri, tutti con la complicità diretta di un’intera classe di Amministratori locali. Il risultato nel frattempo è stato: la distruzione del territorio, la costruzione di una città disordinata, oltre che brutta, fatta di agglomerati urbani degradati senza servizi primari (acqua, fogne, strade ecc.) senza scuole (si pensi soltanto a quanti bambini sono in liste di attesa per carenza di asili nido e dell’infanzia), senza infrastrutture e servizi. Con l’aggravarsi della crisi economica il problema disoccupazione incombe a ritmi vertiginosi ed il settore trainante dell’economia pometina (industriale, artigianale e dei servizi alle imprese) segna il passo. Intanto, sono spuntati interi nuovi quartieri dalla forma spettrale (dove la gran parte sono disabitati) ed altri ancora si apprestano a costruire per un mercato edilizio pressoché inesistente. Si strappano chilometri quadrati di suolo agricolo per destinarlo al cemento. Chi comprerà questi immobili se la popolazione stenta a sopravvivere ed ha difficoltà a trovare lavoro? Incredibilmente attraverso questa miope visione rivolta soltanto al settore edilizio stiamo assistendo alla metafora del taglio del ramo sopra al quale si è seduti. Invito, pertanto, nuovamente i cittadini di Pomezia a riflettere sul fatto che proprio queste scelte sbagliate sull’urbanistica potrebbero essere una concausa della crisi che investe l’area industriale ed artigianale del territorio. Quale politica di ammodernamento della rete infrastrutturale al servizio del polo industriale esistente è stata realizzata negli ultimi 30 anni ? Nessuna. In un momento di crisi generale di tutta l’economia e, in modo particolare, di quella che ruota sul settore immobiliare, come si può concepire di puntare ulteriormente su nuove aree da edificare?

I cittadini/lavoratori di Pomezia, che ogni giorno sono alle prese con aziende che dichiarano possibili chiusure, come possono pensare di trovare altra occupazione se l’ente a loro più vicino (l’Amministrazione Comunale)

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pensa soltanto a soddisfare gli appetiti legati all’edilizia? Lo sconcerto dell’opinione pubblica in questi giorni per i fatti deplorevoli di malcostume, di sperpero delle risorse pubbliche, di evidente inadeguatezza della classe politica Regionale mette a dura prova la fiducia del cittadino verso la politica e verso le Istituzioni. Invito i cittadini di Pomezia a tenere alta la guardia, anche sui rappresentanti delle istituzioni locali, poiché i vari “Fiorito” hanno iniziato la loro carriera politica con il consenso elettorale raccolto nei vari municipi che hanno Amministrato nel passato. L’opinione pubblica ha un compito fondamentale se non vuole sprofondare insieme ad una classe politica incapace e predona. Deve riappropriarsi della scelta dei suoi rappresentanti senza contrattarla con il favore, soltanto così si può offrire un futuro ai nostri figli e diventeremo finalmente liberi.

Autore: Antonio Di Lisa Responsabile Urbanistica Territorio e Ambiente Sinistra Ecologia e Libertà Comune di Pomezia

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Intervista al consigliere comunale di SEL Mario Borgo Caratti

Lontani da De Fusco

01/07/2012 - “Siamo nettamente contrari alla offerta fatta da Cerroni di insediare una discarica nell’area della Solforatella che è nel comune di Roma ma di fatto è a Pomezia - mi dice subito il consigliere comunale di Sel Mario Borgo Caratti. Un nostro tecnico, il geologo Antonio Di Lisa, ha spiegato i motivi tecnici perché in quell’area non si possa avere la discarica. Vi sono infatti forti esalazioni di gas e mettendoci sopra i rifiuti si rischia un effetto ventilazione, alimentando emissioni in atmosfera di agenti inquinanti. Il prof. Di Lisa che è il responsabile ambiente del circolo Sel di Pomezia sta predisponendo un dossier tecnico da inviare alla commissario per l’energia rifiuti dott. Goffredo Sottile e agli enti superiori in cui viene spiegato dettagliatamente perché quell’area non è idonea ad ospitare una discarica”.

- Intanto Borgo Caratti il servizio della raccolta dei rifiuti sul nostro

territorio è contestata da molti cittadini perché considerato scadente... “Hanno completamente ragione a contestare il servizio. Da molto tempo anche noi del Sel ci stiamo battendo contestando il servizio di raccolta rifiuti che è gravemente deficitario. Tra l’altro il Comune, quasi provocatoriamente, vista la qualità del servizio, ha chiesto un aumento del 15% della Tarsu. Inoltre il Sel di Pomezia, attraverso il sottoscritto, ha sostenuto in consiglio comunale un ordine del giorno che impegni l’amministrazione ad estendere il porta a porta su tutto il territorio comunale in quanto noi riteniamo che sia questo l’unico modo per evitare le discariche separando a monte i rifiuti attraverso la raccolta differenziata. Contemporaneamente bisogna organizzare una informazione molto forte sulle modalità della raccolta cosi che i cittadini possano effettuarla correttamente ed educando i più refrattari, sanzionando poi, se necessario, chi non rispetta le regole della raccolta”.

- La sua decisione di votare in Consiglio comunale contro la mozione del centro-destra che chiedeva la scissione del contratto con la società Andreani ha suscitato molte critiche nei suoi confronti. “Ho votato contro la mozione perché non è il consiglio comunale che decide la risoluzione di un contratto. La mia scelta è stata dettata dalla necessità di non arrecare alla nostra città ed ai suoi cittadini un danno enormemente maggiore. I tecnici che hanno redatto la relazione sull’Andreani hanno spiegato chiaramente che le inadempienze contrattuali operate dall’Andreani non sono tali da giustificare una risoluzione unilaterale del contratto. Se ciò fosse avvenuto secondo i tecnici avrebbe potuto esporre il Comune al pagamento di una penale nei confronti dell’Andreani. Nel 2009 il consiglio comunale ha dato mandato al dirigente del settore finanziario di risolvere il contratto con l’Aser. Da quel momento l’amministrazione comunale non è stata in grado di organizzare un suo ufficio tributi efficiente tale da effettuare non solo la riscossione ordinaria ma anche la lotta all’evasione fiscale. Quindi è solo demagogia pensare che dall’oggi al domani l’attuale ufficio possa occuparsi anche della riscossione coattiva. Noi questa situazione l’abbiamo sempre denunciata a differenza di altri che la scoprono solo ora perché, come sospettavamo, tale disorganizzazione erano propedeutica all’affidamento ad un privato. Che è poi quello che è avvenuto”.

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- Ora cosa farete?

“Monitoreremo continuamente l’operato dell’Andreani e solleciteremo l’assessore alla finanze Maniscalco a mantenere fede a ciò che ha dichiarato in consiglio comunale e sulla stampa relativamente alla riduzione dell’aggio e una riformulazione di alcune modalità contrattuali, vedi soprattutto le modalità del calcolo dell’aggio”. - All’incirca tre anni orsono voi siete usciti dalla maggioranza della prima amministrazione De Fusco scavando un solco incolmabile tra voi e le altre forze di centro-sinistra, tant’è che lo scorso anno siete andati alle elezioni con un vostro candidato a Sindaco, la signora Alba Rosa. E’ cambiato qualcosa nei rapporti con De Fusco e la sua amministrazione?

“Non è cambiato nulla. Le ragioni delle nostre scelte permangono tutte. E’ una maggioranza, scarsamente presente in Consiglio comunale, per nulla attenta ai bisogni dei cittadini e molto litigiosa come ha riconosciuto lo stesso Sindaco. Questo rafforza in noi la convinzione che facemmo bene e continuiamo a fare bene a strane lontani”. - Ma un domani, quando finirà il mandato di De Fusco? “Nel centro-sinistra vi è un grosso problema ed è la conflittualità in cui versa il Pd il quale non riesce a fare scelte di discontinuità rispetto ad un passato che ha visto suoi esponenti pesantemente coinvolti nelle vicende giudiziarie dell’amministrazione Aureli. Questo equivoco è uno dei punti forti che ci divide. Anche con la stessa Italia dei Valori non è che le cose vanno meglio perché anche lì non si intravede un cambiamento rispetto al passato. Per riaprire un dialogo la prima condizione è la discontinuità poi programmi condivisi che non siano quelli urbanistici, guarda caso tanto prediletti da questa amministrazione Noi siamo per dire basta alle cementificazioni del territorio, vi sono abbastanza situazione di degrado da recuperare e su quelle operare per migliorare la città. Certo noi auspichiamo che si facciano avanti, all’interno di questi partiti forze nuove, anche con idee innovative che rendano possibile un dialogo ed in questo vedo anche realtà associative che nel nostro territorio sono sempre presenti e forti”. - Come sono i suoi rapporti con il consigliere Fucci del Movimento Cinque Stelle? “In una tana di lupi spesso ci facciamo forza a vicenda. A livello personale i rapporti sono buoni e collabborativi e vi è reciproco rispetto. Per quel che riguarda il Movimento Cinque Stelle, pur rispettando a Pomezia chi lo compone, essi subiscono le influenze del suo leader nazionale Grillo che noi non condividiamo. Sono scelte demagogiche e trattano tutti i partiti allo stesso modo, anche chi come il Sel da sempre fa gli interessi dei cittadini e degli elementi più deboli della società”. - In prospettiva vi potrebbe essere a livello locale un accordo elettorale tra voi del Sel e il Movimento Cinque Stelle? “i primi a rifiutarlo sarebbero loro se non cambiano nel frattempo certe posizioni radicali e la loro stessa visione della politica. Noi siamo sempre disponibili a dialogare con tutte le forze della sinistra, ai movimenti e alle associazioni e quindi anche con i simpatizzanti del Movimento Cinque Stelle per creare un progetto politico in alternativa a quello che è stata l’amministrazione De Fusco e un centro-destra che precedentemente non ha fatto meglio”.

Autore: A.S.

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo un documento firmato dal consigliere comunale di SEL Mario Borgo Caratti

Il recupero dell’evasione fiscale

16/05/2012 Nella primavera del 2009 il Consiglio Comunale di Pomezia approvò la risoluzione della convenzione con l’Aser-Tributi Italia. Da quel momento son trascorsi tre anni e in tutto questo tempo le amministrazioni che si sono succedute (De Fusco 1 e De Fusco 2) non sono state in grado di organizzare un ufficio tributi comunale che oltre ad occuparsi della riscossione ordinaria dei tributi si occupasse anche del recupero dell’evasione fiscale. L’Amministrazione comunale, infatti, nell’ottobre 2010 ha preferito bandire una gara per l’affidamento a privati del servizio di accertamento e riscossione coattiva (recupero dell’evasione e/o elusione) della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, dell’ICI, dell’Imposta Comunale sulla Pubblicità e della Tassa di Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche. Il compenso spettante alla ditta aggiudicatrice, previsto dal bando, era determinato nella misura massima del 20% sulle

somme effettivamente incassate dal Comune di Pomezia a seguito dell’accertamento o della riscossione coattiva, al lordo dell’offerta di ribasso presentata in sede di gara. All’epoca della sua pubblicazione, Sinistra Ecologia Libertà sollevò delle perplessità circa la piena compatibilità di quanto stabilito nel bando di gara con le norme del “Regolamento generale per la disciplina sulle entrate comunali”, in particolare con riferimento ai limiti entro cui è consentito all’Ente l’affidamento a terzi delle attività connesse con l’accertamento e la riscossione delle entrate tributarie. Inoltre, SEL evidenziò che la procedura di selezione del soggetto a cui affidare il servizio di riscossione coattiva dei tributi comunali fu autorizzata con una semplice determinazione dirigenziale, senza che vi fosse stata alcuna deliberazione da parte del Consiglio Comunale, come invece è richiesto dall’art. 4 del “Regolamento generale per la disciplina sulle entrate comunali”, il quale prevede che sia il Consiglio Comunale a deliberare la forma di gestione delle entrate per le attività di liquidazione, accertamento e riscossione. Si procedeva quindi all’espletamento della gara ed il servizio veniva aggiudicato alla Andreani Tributi S.r.l., per un compenso pari al 18,90% sulle somme effettivamente incassate dal Comune di Pomezia, comprensive di sanzioni ed interessi, a seguito dell’attività di accertamento o di riscossione coattiva, nonché di ravvedimento operoso nei casi documentati. Al di là delle considerazioni critiche circa la scelta di affidare ad un soggetto privato l’accertamento e la riscossione coattiva dei tributi comunali, dopo le traumatiche esperienze del recente passato dalle quali il Comune di Pomezia stenta ancora a riprendersi, e circa il costo elevato del servizio offerto, rimangono forti perplessità su alcuni punti del contratto di appalto stipulato tra il Comune e la società appaltatrice. In particolare suscita perplessità quanto disposto dall’art. 12 del contratto, il quale prevede la facoltà per la società appaltatrice di emettere fatture in acconto nella misura di ? del corrispettivo dovuto – che, lo ricordiamo, è il 18,90% di quanto effettivamente incassato – “all’atto della notifica dei provvedimenti di accertamento”, quando, per ovvi motivi, non è ancora

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possibile sapere se e quanto sarà effettivamente incassato. Altro punto che ha sollevato non pochi dubbi è quello relativo alla corretta interpretazione dell’art. 3 del contratto, relativo al corrispettivo dovuto alla società appaltatrice, nel punto in cui nello stabilire che esso è determinato nella misura del 18,90% delle somme incassate “a seguito dell’attività di accertamento”, non specifica in maniera chiara che il richiamo è esclusivamente riferito all’attività di accertamento svolta direttamente dalla Andreani Tributi Srl, e non anche all’attività di accertamento svolta in precedenza da altri soggetti. Tali perplessità non sono state fugate dalle vaghe e generiche affermazioni sul punto da parte dell’assessore alle politiche finanziarie. Su questi punti, il gruppo tecnico a tal fine costituito con deliberazione del Consiglio Comunale, dovrà fornire tutti i chiarimenti richiesti, oltre a verificare che la società appaltatrice stia adempiendo in maniera completa e corretta agli obblighi contrattualmente assunti, in particolare con riferimento all’aggiornamento dell’anagrafe tributaria comunale ed all’impiego di personale tecnicamente qualificato ai fini del corretto espletamento dell’incarico. Una riflessione conclusiva va fatta con riferimento all’amministrazione comunale in carica che, nonostante le ripetute promesse fatte dal sindaco De Fusco, e pur sapendo quanto sia delicata ed importante la funzione della riscossione e della gestione dei tributi, per il buon funzionamento della macchina amministrativa e di tutti i servizi forniti alla cittadinanza, non ha sentito la necessità – tanto più alla luce delle dolorose esperienze del passato – di investire nell’organizzazione di un ufficio tributi dotato del personale necessario e di strumenti adeguati a svolgere in proprio anche un’attività importante qual è quella del recupero dell’evasione fiscale.

Mario Borgo Caratti, Consigliere comunale Sinistra Ecologia Libertà

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Un intervento del responsabile locale di urbanistica e ambiente di SEL

Ombre su S.Palomba

01/05/2012 - In questi giorni la stampa locale ha riportato con molta enfasi la decisione del Consiglio Regionale del Lazio relativa all’approvazione della Zona Industriale di S. Palomba nell’ambito della Variante al Piano Regolatore di Pomezia. Si tratta di un provvedimento che interesserà una superficie di 400.000 metri quadrati (pari a 40 campi di calcio), ai quali si andranno a sommare migliaia di metri quadri di relativi accessi e piazzali, per realizzare capannoni industriali. Quello che è paradossale e che tutto questo accade in un periodo nel quale gli insediamenti artigianali ed industriali esistenti si stanno svuotando delle persone che ci lavorano dentro insieme alle attrezzature delle aziende in crisi. Oltre al danno, naturalmente, la beffa. Lo scorso autunno la stessa Giunta Polverini, tramite il suo Assessore Ciocchetti, ha approvato il Piano Casa il quale prevede la conversione dei siti industriali dismessi in metri cubi di cemento da destinare ad abitazioni in un gioco perverso, funzionale soltanto per attività speculative. - Per quale motivo i siti industriali dismessi non vengono riconvertiti per la stessa destinazione d’uso?

E’ una prassi consolidata che tutti i Comuni interessati alla deregulation del proprio territorio (tra questi spicca quello di Pomezia) non lavorino all’elaborazione di veri Piani Regolatori bensì alla continua proposizione di Piani Particolareggiati, Piani Territoriali, vale a dire Piani “spezzatino” nei quali si nasconde e si facilita il superamento dei vincoli, dei parametri e delle volumetrie. Si assiste quotidianamente al ricorso delle “approvazioni in deroga” oppure alle Conferenze dei servizi per ottenere pareri velocizzati facendo perdere di vista (volontariamente) le eventuali criticità connesse ai territori in un quadro strategico. La Regione e la Provincia naturalmente avallano simili scelte attraverso una complicità di politiche trasversali. Sono correttamente rispettate ed applicate le VIA (Valutazione Impatto Ambientale) o le VAS (Valutazione Ambientale Strategica)? I dissesti ai quali assistiamo, anno dopo anno, sembrano suggerire una risposta negativa. Infatti, a partire dai disastri idrogeologici di Soverato, in Calabria, di Sarno, sino a quelli ultimi di Genova e della Versilia dimostrano che si è effettuata una valutazione per nulla strategica. Un anno fa i circoli di Sinistra Ecologia e Libertà di Pomezia, all’indomani della presentazione ufficiale della proposta del Piano Urbanistico Comunale del Sindaco De Fusco, hanno promosso un convegno dal titolo “Scelte urbanistiche e rischi naturali nel territorio di Pomezia”. In quella sede furono denunciati tutti i rischi naturali (idrogeologico, geochimico e di radioattività naturale) ai quali la zona di S. Palomba è interessata. Basterebbe, comunque, leggere l’analisi sui dissesti a S. Palomba contenuta nel Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico, a cura dell’Autorità di Bacino, e le numerosissime pubblicazioni scientifiche sull’intera zona.

Nella stessa seduta del Consiglio Regionale, mentre si approvava la variante di S. Palomba, si decideva di inserire un geologo nel Comitato dei Lavori Pubblici. Mi chiedo per fare cosa? Coloro i quali prendono queste orribili decisioni, su un territorio già pesantemente compromesso sotto l’aspetto della pressione urbanistica, perché non interpellano in anticipo un geologo e magari gli lasciano esprimere il parere tecnico senza il ricatto della perdita dell’incarico ricevuto? Occorre voltare pagina, smetterla di occupare qualsiasi fazzoletto di terra con case, ville, villette e capannoni. Bisogna recuperare le aree dismesse sia esse artigianali, sia esse industriali, sia esse

Il geologo Antonio Di Lisa

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commerciali e destinarle alle rispettive zonizzazioni originali, oppure avere la capacità di ridisegnare un Piano Regolatore dove vengono fissati gli indirizzi, i criteri e rispettate le norme. Occorre invertire una tendenza che porta a consumare all’infinito il suolo. Esso è una risorsa molto più importante di quanto si possa immaginare, ed i danni connessi a tale disequilibrio vengono pagati a caro prezzo da tutta la collettività. A causa degli errori commessi nel passato da parte di una classe politica di Amministratori incapaci, il territorio ed i cittadini di Pomezia pagano oggi un prezzo altissimo, in termini economici. Ne è un esempio l’intensa edificazione effettuata sulla costa che ha precluso qualsiasi possibilità di sviluppo turistico della zona e dove anche i tentativi di una sproporzionata perequazione edilizia non riesce a riattivare. Interi quartieri sono stati disseminati su tutto il territorio senza alcuna programmazione degna di questo nome condannandoli, difatti, al degrado ed al disagio sociale per la carenza assoluta di servizi. Zone residenziali dove, pur volendo, non potranno mai essere servite da mezzi di trasporto pubblico essendo la viabilità interna completamente inadeguata, zone dove i fabbricati edilizi per civile abitazione insistono su siti industriali ed artigianali (Via Naro e Via Spoleto) in una commistione impossibile, strade di grande viabilità (Via dei Castelli Romani e Via del Mare) costrette alla paralisi a causa dell’innesto di una miriade di traverse a servizio delle aree industriali interne, centri commerciali che divorano di anno in anno superfici sempre maggiori di territorio e le cui attività finiscono per soppiantarsi vicendevolmente. Un quadro, purtroppo, che scaturisce da un’assenza completa di programmazione urbanistica, di una non razionale gestione degli interventi, di decisioni prese non per interessi collettivi nel rispetto dell’ambiente. I tumultuosi Consigli Comunali testimoniano che attorno a queste scelte si coagulano alleanze spesso trasversali alla maggioranza. I cittadini di Pomezia, quindi, devono prendere coscienza che il proprio futuro ed il futuro dei propri figli dipende in modo determinante da tali decisioni. Il silenzio assoluto da parte dei colleghi tecnici professionisti di questa città di certo non contribuisce affatto ad invertire la tendenza di una terribile devastazione del territorio. Mi auguro, attraverso questo intervento e con le prossime iniziative politiche di SEL, di stimolare una seria riflessione e di chiederci se sia davvero questo il processo che porta allo sviluppo della nostra zona oppure segna il passo verso il degrado assoluto ed alla sua paralisi, anche sotto l’aspetto occupazionale.

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Il giudizio di SEL sul Consiglio del 23 marzo

Un disastro

01/04/2012 - Il pasticcio provocato dalla mozione proposta dal consigliere di maggioranza, nonché Presidente del Consiglio Comunale, Paolo Ruffini, nella seduta di Consiglio svoltasi lo scorso 23 Marzo, è la dimostrazione tangibile dei guasti provocati da una cattiva gestione delle politiche di pianificazione del territorio, da anni in atto a Pomezia, ed ha messo in luce l’inconsistenza dell’attuale coalizione di governo. L’effetto combinato di scelte urbanistiche sbagliate, che portano alla continua cementificazione del territorio, delle aspettative che le stesse creano nei privati e di una tecnica approssimativa nell’espletamento degli adempimenti amministrativi, ha provocato lo spettacolo indecoroso andato in scena in Consiglio, dove la maggioranza è andata in pezzi, in seguito alla presentazione della mozione di Ruffini, finalizzata a far tornare l’amministrazione sui propri passi, rispetto all’adozione del PPE (piano particolareggiato esecutivo) di Torvajanica Alta, mozione ritirata a conclusione dei lavori del Consiglio, alla luce degli atti amministrativi nel frattempo posti in essere dal settore urbanistica proprio in attuazione di quello stesso PPE. Il tutto peraltro si è svolto sotto l’inaudita pressione provocata dall’atto di diffida

pervenuto ai consiglieri ed all’amministrazione da un privato, proprietario di alcune delle aree interessate, che ha preannunciato pesanti conseguenze legali in relazione alle eventuali scelte adottate dal Consiglio, di fatto condizionando le scelte dell’amministrazione. Quanto accaduto ha inoltre evidenziato le profonde divisioni che lacerano la coalizione di governo, i cui componenti sono ormai in guerra aperta tra loro, in particolar modo sulle scelte urbanistiche, per motivi mai esplicitati fino in fondo all’opinione pubblica. Ancora una volta si dimostrano fondate le critiche mosse da SEL allorché si formò l’innaturale alleanza che governa la città sotto la guida, sempre più latitante, di De Fusco, così come il giudizio totalmente negativo espresso da SEL rispetto alle scelte urbanistiche attuali e passate, dell’amministrazione. Errori, scelte sbagliate ed incapacità di sviluppare una politica di pianificazione del territorio equilibrata e rispettosa dell’ambiente e delle esigenze della città, le cui conseguenze negative purtroppo ricadono sulle spalle dei cittadini, come dimostra il caso del contenzioso “Pettirosso 81 Srl” in cui molti cittadini, alcuni dei quali hanno manifestato durante la seduta del Consiglio, rischiano di pagare di tasca propria gli effetti degli errori commessi in passato dall’amministrazione comunale. E’ un dovere dell’amministrazione trovare una soluzione che coniughi la salvaguardia dell’interesse pubblico, anche sotto il profilo della riduzione del possibile danno al patrimonio comunale, con la legittima aspettativa di cittadini ad avere risposte certe per risolvere un contenzioso che li perseguita da anni. Finora le promesse di De Fusco, espresse sin dalla prima seduta di Consiglio Comunale, sono state parole al vento. Proprio per questo motivo tutti i consiglieri di opposizione hanno richiesto la convocazione urgente di una seduta straordinaria del Consiglio Comunale per discutere delle questioni legate al contenzioso “Pettirosso 81 Srl”. All’indomani dell’ennesima riprova dell’inettitudine dell’attuale amministrazione, si ribadisce la convinzione che quanto prima avrà fine questa fallimentare esperienza, tanto meglio sarà per Pomezia.

Mario Borgo Caratti, consigliere comunale di Sinistra Ecologia Libertà

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Una manifestazione in piazza Indipendenza per tenere alta l’attenzione sul gravissimno problema dell’immondizia

SEL critica la politica dei rifiuti

15/03/2012 - Domenica 4 marzo, i circoli di Pomezia di Sinistra Ecologia Libertà ha dato vita, in piazza Indipendenza a Pomezia, ad una pittoresca e partecipata manifestazione per protestare contro lo stato di degrado in cui versa la città, a causa della cattiva gestione della raccolta dei rifiuti. Nel corso della manifestazione sono state mostrate fotografie che provano le desolanti condizioni di abbandono di molte zone del centro e della periferia della città. Si è inoltre puntato l’indice contro i disservizi nella raccolta differenziata dei rifiuti.

Il tutto, hanno evidenziato i sostenitori di SEL, aggravato dall’aumento della Tarsu, deliberato dalla Giunta comunale, nella misura del 15%. A tale proposito è stato srotolato un eloquente striscione che ironizzava sul “Metodo De Fusco” , sintetizzato in poche parole: “più tasse più immondizia”. I sostenitori di SEL hanno poi costruito una simbolica pila di sacchetti dell’immondizia - rigorosamente rimossi alla fine della manifestazione -in prossimità della fontana di piazza Indipendenza, altro monumento alla trascuratezza nella cura dell’arredo urbano. All’iniziativa ha partecipato anche il consigliere comunale di SEL, Mario Borgo Caratti, da poco insediatosi, che ha incontrato i cittadini insieme al consigliere uscente, Alba Rosa. Continua così la campagna di Sinistra Ecologia Libertà, iniziata già da tempo, per tenere alta l’attenzione su un problema, quello della gestione dei rifiuti, di una corretta raccolta differenziata, e del recupero di livelli accettabili di decoro urbano e di tutela dell’ambiente, che sempre di più sta acquistando a Pomezia i caratteri dell’emergenza.

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Alba Rosa si dimette per fare largo ai giovani

Il sacrificio

01/03/2012 Le dimissioni di Alba Rosa dalla carica di consigliere comunale, annunciate oggi all’inizio della seduta di consiglio, hanno sorpreso solo chi non conosce il carattere, i valori e la personalità di Alba Rosa. Alba Rosa ha affrontato con coraggio ed entusiasmo, insieme a Sinistra Ecologia Libertà ed alla lista Ecologisti e Società Civile, la sfida alla carica di Sindaco, sapendo che la battaglia era impari, ma con la consapevolezza della bontà del progetto politico che abbiamo voluto, insieme a lei e grazie a lei, proporre alla città. La sua permanenza per alcuni mesi in Consiglio Comunale, da candidato sindaco non eletto, è stata voluta dall’intero gruppo di Sinistra Ecologia Libertà, come segnale di gratitudine per l’affetto ed il sostegno che una rilevante parte della nostra cittadinanza ha voluto esprimere ad Alba Rosa ed a Sinistra Ecologia Libertà. La sua scelta di dimettersi, dopo aver tracciato un solco, proposto una strada, ribadito i valori ed i principi che ci contraddistinguono, è nel nome del rinnovamento, del contributo alla apertura di una pagina

nuova per la nostra città, obiettivi che le sono sempre stati a cuore. Pochissimi, nel panorama politico pometino, sarebbero stati capaci di un gesto simile, dal momento che troppo spesso la politica diventa una ricerca del potere sterile e dannosa per la città. Pochissimi, ma non Alba Rosa, che già in passato, ha saputo dimostrare che il suo impegno politico ed istituzionale è sempre stato dettato dalla passione e dalla generosità. Nel ringraziare personalmente e a nome di tutta Sinistra Ecologia Libertà Alba Rosa per l’attività svolta, rivolgo anche un augurio di buon lavoro a Mario Borgo Caratti, che subentrerà in sua vece, a testimonianza della ricchezza di personalità, di idee e di impegno che il nostro partito sa esprimere. Sono certo che Alba Rosa, nel’espletamento dell’incarico di responsabile per le politiche del lavoro di Roma e della Provincia di Roma, che il partito le ha affidato, saprà dare un contributo altrettanto valido di idee e di impegno per la nostra città, come ha sempre fatto e come continuerà a fare insieme alle compagne ed ai compagni di Sinistra Ecologia Libertà. Walter Bianco Cordinatore cittadino Pomezia-Torvaianica

Nella seduta del Consiglio comunale del 23 febbraio, c’è stato l’annuncio delle dimissioni di Alba Rosa.

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Cari Concittadini, Le ultime elezioni amministrative mi hanno vista candidata alla carica di Sindaco di Pomezia, sostenuta da Sinistra Ecologia Libertà e dalla lista Ecologisti e Società Civile. E’ stata un’esperienza entusiasmante e molto positiva, nella quale ho avuto modo di incontrare centinaia di persone, conoscere ancora meglio la mia città, far conoscere le nostre idee e le nostre proposte. A muovere me e coloro che mi hanno sostenuta è stata l’esigenza di dare una speranza a Pomezia, un’occasione di riscatto, una prospettiva di governo che garantisse buona amministrazione, capacità di ascolto dei cittadini, equità, trasparenza e legalità. Sebbene l’esito non sia stato quello auspicato, il positivo risultato ottenuto dalla mia candidatura e dalle liste che mi hanno sostenuto è stato il segno che c’è una Pomezia che ha il desiderio di voltare pagina e di dare vita ad una stagione nuova e diversa rispetto al passato recente e remoto. All’indomani delle elezioni, le persone che hanno creduto in me e nel mio partito mi hanno chiesto di rimanere in Consiglio Comunale, per aiutare a tracciare un percorso politico sul quale costruire il futuro. Così ho fatto in questi mesi, con l’impegno e la dedizione che ho sempre posto nell’attività politica ed amministrativa. Ho la fortuna di far parte di un gruppo di persone che hanno idee, valori, proposte, capacità tali da poter fare molto affinché Pomezia diventi una città migliore e abbia un’amministrazione all’altezza delle sue potenzialità. Per questo motivo ritengo che sia giunto per me il momento di fare un gesto che contribuisca a costruire concretamente quel futuro sul quale posano le speranze e le aspirazioni di tutti noi. Ho pertanto deciso di dare le dimissioni dalla carica di consigliere comunale. Al mio posto subentrerà Mario Borgo Caratti, un giovane che ha già avuto modo di dimostrare le proprie capacità, il proprio valore e le potenzialità che può esprimere. Insieme a lui l’intero gruppo di Sinistra Ecologia Libertà saprà e potrà dar vita ad un grande rinnovamento che non è solo generazionale, ma anche di idee e di entusiasmo per lasciare un segno positivo nella nostra città. Spero che questo mio gesto spinga anche altri partiti ad uno sforzo di rinnovamento per incoraggiare una nuova generazione ad esprimere le proprie idee e le proprie capacità, in un momento in cui la Politica ha un gran bisogno di recuperare credibilità e valori. Nel ringraziare per il sostegno, l’affetto e l’amicizia che sempre mi hanno circondato in questi mesi, come anche in passato, voglio assicurare che questa mia scelta non mi allontanerà da Pomezia e dai suoi cittadini. Infatti, in questa fase in cui il mondo del lavoro versa in una situazione assai critica, il mio partito mi ha chiesto di occuparmi delle politiche del lavoro per l’area di Roma e Provincia. Continuerò quindi a seguire da vicino le vicende di Pomezia, le sue esigenze, i suoi problemi, dedicandomi a questa nuova sfida con la passione che ho sempre messo nella politica. Come ho detto quando ho annunciato la mia candidatura, Pomezia è la città in cui vivo e a cui sono legata. Questo legame continuerà a rimanere vivo e presente nel mio cuore come nelle mie azioni. Un cordiale saluto Rosa Alba

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A colloquio col neo coordinatore comunale di SEL Walter Bianco

De Fusco sconcertante

01/01/2012 - Nell’Assemblea Organica e Programmatica dei Circoli di Pomezia e Torvaianica del Sel tenutasi presso l’hotel Principe di Pomezia nei giorni 16 e 17 dicembre scorso sono state elette le figure dirigenziali di questo partito. Il Sel sul nostro territorio ha quattro circoli e quindi è stato eletto anche un coordinamento di dieci membri più il consigliere comunale Alba Rosa e alla guida di questo organismo è stato designato coordinatore cittadino l’avv. Walter Bianco. “Vorrei sottolineare - ci ha precisato il neocoordinatore cittadino del Sel Walter Bianco - che come coordinatore del

circolo Enrico Berlinguer, posto lasciato da me vacante in quanto nominato coordinatore cittadino, è stato eletto il giovanissimo Federico Trombettoni che è il più giovane coordinatore del Sel di tutto il Lazio. Gli altri coordinatori degli altri due circoli di Pomezia sono rispettivamente Corrado Ceglie e Domenico Massimi mentre per il circolo di Torvaianica è Anna Manieri. Questa riorganizzazione del partito secondo statuto risponde ad una nostra precisa volontà di rafforzare il radicamento del Sel sul territorio”. - Al vostro congresso è venuto il Sindaco De Fusco. E’ stato un atto d’amore o solo cortesia? “Non credo sia stato un atto d’amore anche se comunque noi abbiamo apprezzato il suo gesto e quello dell’assessore Rosaria Del Buono cosi come degli altri ospiti intervenuti in assemblea. Ci dispiace piuttosto che l’occasione non sia stata sfruttata dal Sindaco per un confronto sui numerosi spunti critici esposti nella relazione introduttiva ma sia diventata da parte sua l’occasione di un attacco ai propri avversari interni del Pd che ovviamente non ci riguarda e che ha lasciato sconcertati i presenti”.

Il consigliere del suo partito Rosa Alba ha votato contro il bilancio consuntivo 2010 ribadendo la sua opposizione politica e amministrativa all’amministrazione De Fusco. Ma non vi è proprio nessuna possibilità di dialogo? “Come è anche emerso nella discussione che si è svolta nei due giorni di assemblea il Sel esprime una posizione totalmente negativa nei confronti di questa amministrazione. Questo non vuol dire che per il futuro non sia a nostro parere necessario aprire un sincero confronto con i partiti ma anche con i militanti del centro sinistra per tentare la costruzione di un nuovo centro sinistra su basi diverse di quelle attuali.. Su un punto voglio essere chiaro. Finché perdurerà questa amministrazione che tanti danni sta recando a questa città il Sel non può che stare all’opposizione”.

Qualcuno della maggioranza ha fatto notare che sono solo sei mesi che questa amministrazione governa, e quindi è un po’ presto per dare un giudizio cosi negativo: “Potrebbe essere presto se non prendiamo atto che De Fusco governa questa città da sei anni e molti esponenti della maggioranza tendono a dimenticarlo. Le politiche che si stanno attuando in questi mesi non sono altro che la conseguenza peggiorativa delle premesse poste negli anni passati. Anche per quanto riguarda nello specifico la gestione del Bilancio, ancora una volta assistiamo ad una operazione tendente a ridimensionare in maniera inaccettabile le reali difficoltà finanziarie in cui versa il Comune di Pomezia come è già avvenuto almeno negli ultimi due anni.”

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- Ma che cosa deve fare il Sindaco per avere non dico il vostro appoggio ma almeno non incontrare una chiusura netta? “Dal punto di vista politico la formazione dell’attuale coalizione di governo sono tali da non consentire un nostro atteggiamento di dialogo. L’alleanza con una parte della destra e i continui trasversalismi che quotidianamente emergono dall’azione di questo governo come la sconcertante scelta di nominare uno dei più agguerriti avversari ad assessore al bilancio precludendo ogni possibilità di dialogo politico con il Sindaco. Sul fronte amministrativo se vedessimo una intenzione di porre mano seriamente al risanamento economico dell’amministrazione senza soluzioni di facciata e se si invertisse radicalmente la rotta in materia urbanistica bloccando la cementificazione che si sta perpetuando per i prossimi anni sarebbe più facile aprire un confronto sia pure da posizioni diverse. Putroppo cio non è possibile in quanto su questi temi la distanza è incolmabile come dimostrano gli atti di questa amministrazione”. - Non avete timore che votando all’opposizione insieme al Pdl potete essere strumentalizzati? “No, non abbiamo questo timore perché dietro ad un no esistono diverse motivazioni, diverse finalità e diversi principi che la nostra consigliere Alba Rosa sa ben esprimere e comunicare alla città forte della sua esperienza politica e amministrativa, piuttosto i nostri critici dovrebbero preoccuparsi di una maggioranza che a pochi mesi di distanza dalle elezioni è evidentemente ostaggio dei consiglieri di Forza Pomezia e perde pezzi o si dilania in continue risse tra i suoi stessi esponenti: le contraddizioni sono tutte lì”. - Bianco io la ricordo giovanissimo in consiglio comunale in un periodo dove forse vi erano condizioni migliori per fare politica. Ma è ancora possibile in questa città portare avanti discorsi politici? “Sono convinto di si, che sia possibile. Nella nostra assemblea del 16 e 17 dicembre sono intervenuti iscritti che hanno portato contributi di conoscenza e di idee su temi concreti, come il lavoro, la difesa dell’ambiente, le problematiche del territorio e in particolare quelle di Torvaianica, idee e proposte per i trasporti e per una mobilità più agevole. Abbiamo eletto nel coordinamento persone che non avevano mai avuto prima di ora una tessera di partito, uomini e donne provenienti dal volontariato, dalle professioni, dal mondo del lavoro a dimostrare che non è vero che ci sia un disamore verso la politica in termini assoluti ma vi è un disamore verso la politica usata solo come intrigo e opportunismo. Sono orgoglioso del modo in cui il mio partito ha saputo rimanere se stesso e avere un approccio diverso con la città e i suoi problemi. Ho fiducia quindi che ci sia ancora la possibilità di fare politica solo per dare un contributo di idde e di proposte per realizzare una città migliore”. - Bianco quali saranno le vostre prossime azioni? “Per prima cosa intraprenderemo una serie di incontri con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali ed imprese per affrontare il problema della gravissima crisi occupazionale che sta attanagliando la nostra città e confrontarci sulle nostre proposte e idee a riguardo. In secondo luogo l’elaborazione di un piano di proposte per sollevare Torvaianica dal degrado ambientale e dalla marginalità economica in cui è ridotta”.

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SEL: avete visto che è bello godersi i giardini?

Le buone idee

16/12/2011 - Una delle iniziative che ha caratterizzato la campagna elettorale di Sel Pomezia, è stata”Giù le mani dai giardini”. E proprio pochi i giorni fa, Il Pontino ha pubblicato una nota di Antonio Di Lisa, che esprimeva soddisfazione per l’accoglimento in sede di commissione urbanistica della petizione collegata all’iniziativa di SEL. Come di questi giorni è l’iniziativa, patrocinata dal Comune di Pomezia, per la realizzazione di un Palaghiaccio nei giardini di Piazza

Indipendenza. L’iniziativa, frutto di una positiva intraprendenza degli operatori commerciali di Pomezia, merita attenzione. A mio avviso rappresenta un esempio di come si possa fare in utilizzo civile ed intelligente di un’area pubblica così importante ed un primo reale tentativo di sottrarla al degrado in cui versa ormai da anni. Certo con l’occasione sarebbe bello vedere rimessi in funzione, da chi di dovere, i bagni pubblici e vedere ripuliti i giardini dalla spazzatura di ogni tipo che da anni vi alberga e poi, per chiarezza, sarebbe anche opportuno conoscere i termini economici di questa concessione. Dico questo non per fare della sterile e fin troppo facile polemica, ma perché credo che, soprattutto in questo momento, sia giusto e lecito un utilizzo intelligente e rispettoso di tutte le risorse di cui la città dispone, a patto che ciò produca un giusto ritorno in termini di risorse da rinvestire sulla città e sul territorio. Ciò detto,è innegabile che, l’iniziativa del Palaghiaccio, ha polarizzato l’attenzione di noi tutti, restituendoci una motivazione ed il piacere di due passi, magari anche con occhio critico ed attento, in questo scorcio di verde affacciato sui castelli. Certo è che solo restituendo i giardini ad una fruibilità rispettosa ed intelligente si allontana lo spettro del cemento. E allora ben venga il Palaghiaccio, così come un concerto o uno spettacolo teatrale: insomma, ben vengano tutte le iniziative che fanno vivere la città e stimolano la vita sociale... riprendiamoci la nostra città! E soprattutto, cerchiamo di riscoprire l’anima di questa città partendo proprio da una rivalutazione di quel borgo costituito dalla Chiesa, il Palazzo del Comune con l’annessa Scuola S. Giovanni Bosco, la Torre, la piazza Indipendenza con i suoi giardini, che può tornare ad essere memoria storica ed insieme motivazione di identità e proiezione futura. Fabio Vennettilli – SEL Pomezia

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SEL

01/12/2011 - A pochi mesi di distanza dalle elezioni amministrative, la maggioranza anomala che guida l’amministrazione di Pomezia, è già in crisi profonda. La seduta di Consiglio Comunale convocata per oggi (28 novembre, ndr), in cui si sarebbe dovuto discutere sull’ennesima colata di cemento voluta dalla coalizione guidata da De Fusco, come al solito assente dall’aula, è stata sciolta per decisione della maggioranza stessa, che ha ritirato i punti all’ordine del giorno, a causa dei dissidi interni che stanno dilaniando i partiti che ne fanno parte, costretti all’umiliante rituale dei “vertici di maggioranza” per tentare di sopravvivere. Peraltro, che questa fosse una coalizione traballante, lo si è capito già all’indomani delle elezioni, quando, poco dopo la formazione della Giunta, Rifondazione Comunista se ne andò, sbattendo la porta. L’arroganza che si unisce sempre alla debolezza politica ha portato il Presidente del Consiglio Comunale ad impedire ai gruppi di opposizione di esprimere la propria posizione sul ritiro dei punti all’ordine del giorno, come pure era stato richiesto dalla Consigliera Comunale di SEL, Alba Rosa. Mentre la nostra città vede stringersi la morsa della crisi occupazionale, come nel clamoroso caso della Sigma Tau, ed è strozzata dalle grandissime difficoltà finanziarie in cui si dibatte l’amministrazione comunale, De Fusco e la sua coalizione si azzuffano sull’urbanistica. Ogni giorno in più di permanenza di De Fusco alla guida dell’Amministrazione si sta tramutando in un danno per la nostra città. Sinistra Ecologia Libertà si impegna e si impegnerà affinché questa triste pagina della storia di Pomezia venga voltata al più presto.

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Soddisfazione dei militanti di SEL per il risultato della loro protesta

Salviamo i giardinetti

16/11/2011 - Nella scorsa primavera Sinistra Ecologia e Libertà si è impegnata nella raccolta delle firme per le Osservazioni alla Variante al Piano Particolareggiato Esecutivo di Pomezia Centro che prevedeva la trasformazione della destinazione d’uso dell’area dei giardinetti da “area per spazi pubblici attrezzati a parco” a zona destinata a “SC servizi e attrezzature pubbliche” con un incremento dell’indice di fabbricabilità fondiaria pari a 2,00 mc/mq”. La Commissione Urbanistica, riunitasi la settimana scorsa, ha accolto tutte le

Osservazioni depositate su tale Variante, tra le quali quella a nome del primo firmatario Antonio Di Lisa di Sinistra Ecologia e Libertà e di altri 145 cittadini. Era legittimo temere che dietro tale variante si celasse la solita “idea fissa” di cementificare l’intero territorio pometino, anche a discapito della storica area del giardino comunale. Siamo soddisfatti che in sede di Commissione Urbanistica sia prevalsa sensibilità verso l’opinione espressa dai cittadini e ci auguriamo che si attui presto un progetto concreto di manutenzione per valorizzare l’unica area verde di Pomezia Centro. Ci auguriamo che il Consiglio Comunale non torni indietro su questo argomento ed avvii un programma di sviluppo ecocompatibile della città di Pomezia.

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L’ironia del consigliere di SEL Alba Rosa: ormai in aula consiliare il Sindaco fa delle rarissime e miracolose apparizioni

De Fusco è come la Madonna di Lourdes

01/10/2011 - Alba Rosa, capogruppo in Consiglio comunale di Sel e dirigente nazionale di questo partito, in questi primi mesi ha subito ribadito dentro e fuori il Consiglio comunale la sua netta opposizione a questa Amministrazione. Con lei discutiamo delle questioni amministrative e politiche della nostra città. - Alba Rosa, come è la situazione finanziaria del nostro Comune? “Non voglio dare i numeri ma è verosimile che vi sono circa 110 milioni di euro di debiti e questo nelle stesse ammissioni del sindaco De Fusco. Il problema più grosso che a fronte di questa situazione debitoria non vi è un atteggiamento consapevole che tenti di invertire questa tendenza. Ne è una riprova il bilancio preventivo del 2011 che hanno approvato il quale ha puntato sul rigonfiamento delle entrate, copiando un

metodo nazionale, di un fantomatico recupero dell’evasione. E’ evidente che se in otto mesi tale recupero non è stato effettuato è praticamente impossibile farlo nei restanti mesi dell’anno in corso. Da questo si deduce tranquillamente che si utilizza la capacità di indebitamento su entrate inesistenti aggravando la situazione debitoria che è già disastrosa. Sul piano della concretezza dobbiamo ricordare che i cittadini per la loro stragrande maggioranza pagano tutte le tasse: mense scolastiche, tarsu ecc. Dove finiscono questi soldi e quali pagamenti si sono effettuati? Il sospetto viene perché, dopo tante sollecitazioni, questa maggioranza non ha ancora approvato il bilancio consuntivo 2010 che avrebbe messo in trasparenza il flusso del denaro arrivato nelle casse comunali. Dal punto di vista politico è una tragedia perché ci troviamo di fronte ad un bilancio preventivo 2011 presentato in ritardo e prima del consuntivo 2010. Quindi al buio ed in prima convocazione con il Sindaco ed il suo vice assenti ed il dirigente del finanziario in ferie. Tutto ciò si commenta da solo. Il Sindaco ha cercato di giustificare le sue colpe attaccando le opposizioni e si copre dietro al fatto che è stato eletto dal popolo. Per essere una amministrazione che dice di essere di centro-sinistra mi sembra che De Fusco abbia un altro punto di riferimento, quello del cavaliere Silvio Berlusconi”. - Quali sono le cose che la lasciano più perplessa di questo bilancio preventivo 2010? “Intanto la cosa più evidente è che hanno fornito una documentazione contraddittoria. La delibera sul fabbisogno del personale, redatto dall’ufficio, ha una tabella della spesa in difformità con la tabella presentata dai revisori dei Conti. Su questo ho ricevuto dai Revisori dei Conti una memoria scritta a cui risponderò e che renderò pubblica. Da tutta l’impalcatura del bilancio di previsione si capisce che è un bilancio teso solo a favorire l’apparato e con una visione clientelare del potere”. - Lei è all’opposizione di questa maggioranza con una collocazione a sinistra di essa. Quali rapporti ha con la restante opposizione di centro-destra? “Mi trovo in consiglio comunale in una opposizione non omogenea. E’ evidente che ognuno ha la sua collocazione politica, il tentativo è quello che sui grandi temi amministrativi della città si trovi dei punti di incontro per impedire a questa maggioranza di fare altri danni”.

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- A livello nazionale il suo partito il Sel è parte integrante della coalizione dei partiti di centro-sinistra mentre a Pomezia lei è all’opposizione di questi partiti. Quando finirà a Pomezia questa divisione? “Oggettivamente una persona come me che ha una storia completamente sempre a sinistra avrebbe voluto altro. Ma le assicuro, anche alla luce delle ultime trovate, non vi era e no vi è nessuna condizione per coesistere. A suo tempo feci un atto forte, lasciando la maggioranza e un incarico di prestigio con la speranza che si facesse chiarezza e augurandomi , per il bene della città, che alla fin fine avevo esagerato nel descrivere un quadro disastroso. In realtà i fatti mi danno ragione. Mi creda non è stato possibile ricucire nulla perché il Sindaco si è attrezzato solo per vincere mettendo in atto il più becero trasversalismo che d’altronde era già in atto. Non ha avuto nessuna accortezza nell’eliminare metodi clientelari che anche ora, con il secondo mandato, continua a perseguire. Un centro-sinistra che per di più, oltre che accettare un accordo con pezzi della Pdl e non solo, rinnega il codice etico e si capiscono bene i motivi. Perché molti dei suoi candidati non credo potessero essere inseriti in una qualsiasi lista di un partito di centro-sinistra”. - Il capogruppo del Pd Mirimich auspica un riavvicinamento tra il Sel ed il Pd... “Io penso che sia a quello che dice Mirimich che sia alle pontificazioni del Sindaco quando, come la madonna di Lourdes finalmente appare in consiglio comunale, dove esorta l’opposizione al senso di responsabilità e coesione con la maggioranza io mi sentirei di rispondere, ovviamente facendo i doverosi distingui, che per poter ricucire uno strappo cosi profondo ci sarebbe bisogno di atti politici ed amministrativi concreti facendo proprie il senso delle critiche per cui noi siamo fuori da questo centro-sinistra. Come vede non è un fatto personale ma politico”. - Lei si immaginava un tale disastro all’università come lo ha descritto il nuovo presidente Di Micco? “Pensavo che piovesse ma grandina. Le affermazioni del neopresidente, che descrivono un quadro ancora più inquietante, non mi colgono affatto di sorpresa. Siamo passati da 2000 iscritti di quando avevo quella delega con un terzo degli impiegati di oggi, forse qualcosa di meno, con un moltiplicarsi di personale a vario titolo e con la caduta a picco dei servizi e delle presenze degli studenti. Siamo passati da una Università pubblica di rilevanza europea quale è La Sapienza per un costo per ogni facoltà di 120 mila euro e con esami in sede ad una università privata che ci costa 400mila euro a facoltà e che di fatto fa tutoraggio perché gli esami vengono effettuati a Bari. Risultato è che l’Università si trova ad avere cento studenti e 3milioni di euro di debiti. A chi giova tutto ciò?” - Lei quali interventi ha fatto in merito? “Ho chiesto più volte al presidente del consiglio di chiedere al Sindaco, che di fatto è proprietario dell’Università perché questa è del nostro Comune, che venga a relazionare in aula. Teniamo presente che tutti questi passaggi sono arrivati con il medesimo Sindaco e quindi è fastidioso vedere una maggioranza che vuole giocare due parti della stessa commedia. Alcuni esponenti della maggioranza e lo stesso presidente Di Micco rilasciano dichiarazioni di grave allarme. Mi chiedo, contro chi? Sarebbe invece più opportuno ed interessante fare conoscere al resto del consiglio comunale ed ai cittadini di chi sono le vere responsabilità di questo disastro. Vi è poi in generale da parte di questa amministrazione uno scarsissimo rispetto dei cittadini. In questi giorni ho visto alla pubblica istruzione un disastro incredibile con genitori ammassati nei corridoi e lungo le scale e nel contempo pochi lavoratori impegnati al massimo. Mi chiedo come mai manca sempre personale nei settori nevralgici al servizio dei cittadini mentre abbondano in altri uffici? Perché non si riesce a spostare personale quando vi è la necessità impellente di offrire un servizio decente ai cittadini?”.

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Intervista al Presidente della Commissione

Trasparenza

01/09/2011 - “Nella precedente amministrazione De Fusco ed in quella ancora prima di Zappalà siccome la situazione giudiziaria non era ancora chiarita completamente, per coerenza e correttezza non mi sono candidato, a differenza di altri di cui comunque non contesto la scelta fatta. Anzi ho fatto di più: ho deciso, nella passata legislatura, di appoggiare la candidatura di Alberto Gazzè, un professionista di alto profilo che venne eletto con un largo consenso e che io ero convinto avrebbe dato il suo contributo di esperto in un settore importante quale è l’urbanistica. Peccato che la sua professionalità non è stata recepita dalla maggioranza. Questa volta i miei amici hanno voluto che fossi io a rappresentarli e con mia grande sorpresa ho avuto con ben 598 voti un consenso da me mai raggiunto nelle precedenti elezioni a cui ho partecipato. Per questo approfitto di questa intervista per ringraziare tutti i miei elettori che mi hanno rivoluto in Consiglio comunale. Comunque, al di là delle sollecitazioni dei miei amici, mi sono ricandidato perché la vicenda giudiziaria era chiusa. Tra l’altro vorrei anche sottolineare che quel procedimento giudiziario era esagerato e nel corso del dibattimento non è risultato nulla di rilevanza penale. Mi dispiace che si sia arrivata ad una prescrizione che io peraltro avrei anche rifiutato se non fossi

già stato abbastanza provato moralmente dall’intera vicenda perché ero e sono convinto che nei vari gradi di giudizio avrei dimostrato la mia completa estraneità ai fatti contestatimi. Tengo anche a precisare che se ero convinto di essere colpevole non mi sarei ricandidato per questo trovo deplorevole che si faccia sciacallaggio politico sulla mia persona perché quello che mi è accaduto non lo auguro a nessuno. Detto questo credo di avere risposto esaurientemente a chi continua in questo sciacallaggio e mi auguro che da ora in poi si parli soltanto di amministrazione e di politica”. - Lei è stato votato anche da consiglieri di maggioranza. E’ un atto politico che prelude ad un avvicinamento del suo partito, l’Udc, alla maggioranza di centro-sinistra? “Innanzitutto va fatta una critica costruttiva che riguarda i rapporti tra noi consiglieri dell’opposizione. E’ inaccettabile l’atteggiamento del consigliere Alba Rosa che si è opposta alla mia candidatura e francamente non ne capisco i motivi. Se a lei interessava questa poltrona poteva chiederla ufficialmente a noi dell’opposizione e sicuramente avrebbe avuto il mio appoggio ricordando anche la mia antica amicizia familiare. Non vi era bisogno di essere così ostativa e scendere in attacchi personali che imbarbariscono anche i rapporti personali. Anche perché io penso che anche nella critica bisogna essere costruttivi. Sarebbe facile ricordare all’ex vicesindaco Alba Rosa che quando aveva la delega alla cultura ha speso tanti soldi pubblici in manifestazioni mentre nel contempo non venivano pagati i fornitori, mettendo così in grossa difficoltà lo stesso Sindaco che non poteva far fronte ai suddetti impegni. In quanto alla maggioranza essa ha dimostrato alto profilo politico ed amministrativo perché non sono entrati nel merito della mia designazione ma correttamente hanno fatto propria la scelta fatta dall’opposizione. Per quanto riguarda un eventuale avvicinamento del mio partito alla maggioranza le dico che questo ad oggi non sussiste. Certo, ma questa è una mia analisi personale, vedo in questa decisone della maggioranza di fare propria la scelta dell’opposizione di

Vincenzo Mauro, rientrato un po’ alla chetichella in Consiglio comunale dopo una pausa di 10 anni, è stato suo malgrado oggetto di una furiosa polemica dopo l’elezione alla presidenza della Commissione Trasparenza.

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centro-destra un maggiore senso di responsabilità rispetto agli anni passati”. - Lei è un amministratore esperto, non vede che nell’opposizione di centro-destra vi sia la volontà di andare ognuno per proprio conto? “Non credo, perché l’Udc ed il Pdl hanno tutto l’interesse di stare coesi se si vuole costruire insieme un progetto futuro. Certo bisogna limare eventuali incomprensioni e stare uniti e non considerare nostri alleati all’opposizione sia il Sel che il Movimento 5 Stelle perché pur avendo nei loro confronti rispetto politico è evidente che comunque sono sempre antagonisti a noi. A tale riguardo mi sento di dare un consiglio al giovane consigliere del Movimento 5 Stelle Fucci. E’ molto facile criticare soltanto, il ruolo dell’opposizione è anche quello di fare proposte alternative migliorative e trovare anche delle soluzioni economiche adeguate a tali proposte. Dico questo perché non mi è piaciuto il suo atteggiamento in Commissione Ambiente in cui a testa bassa ha attaccato l’incolpevole assessore Toce sulla situazione della nettezza urbana quando questi in poco tempo ha fatto miracoli. Mi sarebbe piaciuto vedere Fucci al suo posto a gestire un servizio che ha dovuto servire questa estate un flusso complessivo di circa 250mila villeggianti in aggiunta ai residenti, avendo tra l’altro a disposizione un servizio che in una situazione di normalità risulta inadeguato. Era più giusto riconoscere che l’esperienza e l’impegno quotidiano di Toce stava evitando un disastro ambientale. Non averlo fatto è stato estremamente ingiusto. In futuro mi aspetto da Fucci che nel suo dialogo in rete con i suoi elettori dica la verità sulle situazioni e ponga delle soluzioni ai problemi invece di avere solo un atteggiamento negativo. Questo glielo consiglio se vuole diventare credibile”. - Parliamo della sua importante nomina alla presidenza della Commissione Trasparenza. Che atti intende fare? “Come presidente non voglio essere il solo a prendere decisioni in merito alla Commissione. Mi confronterò con il vicepresidente Valle e con tutti gli altri membri della Commissione. Voglio una direzione collegiale nel solo interesse dei cittadini”. - Quali argomenti intende proporre agli altri membri della Commissione? “Per dare un serio contributo alla città è necessario affrontare lo stato della casse comunali che è il motore della macchina amministrativa. Altri punti riguardano comunque altre situazioni strategiche dell’attività amministrativa, altri mi aspetto vengano proposto dagli altri membri della Commissione che è espressione delle forze presenti in Consiglio comunale. Voglio sottolineare che non è nella mia cultura avere una posizione inquisitoria: ogni azione deve essere tesa alla risoluzione dei problemi”. - Dopo la nomina ha parlato con il Sindaco? “Non l’ho ancora visto. E’ chiaro che la Commissione ha una sua posizione autonoma. Comunque se necessario è mia intenzione chiedere anche il contributo dell’esperienza del Sindaco per affrontare e risolvere i problemi”.

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SEL: “Non si presentano in Consiglio lasciando Pomezia allo sbando”

Schiaffo alla città

01/09/2011 - La maggioranza guidata da Enrico De Fusco ha dato l’ennesima prova di disinteresse verso i problemi della città ed incapacità di amministrare Pomezia. Nella seduta del 30 agosto del Consiglio Comunale, convocato per discutere, con un enorme ritardo, il bilancio di previsione per l’anno 2011, la seduta si è sciolta dopo pochi minuti per mancanza del numero legale, essendo presenti in aula solo dieci consiglieri di maggioranza. A rendere ancora più grave, sino ai limiti del grottesco, la situazione è stata l’assenza del Sindaco - che detiene ad interim la delega alle Politiche Finanziarie - del Vicesindaco e finanche del Dirigente del Settore Finanziario. Tale assenza, già di per sé offensiva nei confronti del Consiglio Comunale e della città tutta, è ancora più grave se si considera la difficilissima situazione finanziaria in cui versa la Città di Pomezia, e l’ingiustificabile ritardo con cui si arriva

a discutere il bilancio di previsione del 2011, ad anno ormai quasi trascorso. Sinistra Ecologia Libertà stigmatizza l’inqualificabile condotta del Sindaco, degli Assessori e dei consiglieri di “maggioranza” assenti, i quali, mentre dalle pagine dei giornali danno ai cittadini la parvenza di un’amministrazione operosa ed efficiente, nella realtà dei fatti continuano a fuggire dinanzi ai gravi problemi finanziari che affliggono la nostra città, in gran parte provocati dal malgoverno di cui essi stessi sono politicamente ed amministrativamente responsabili, con un menefreghismo che sfiora l’irresponsabilità. Al contrario, diventa sempre più urgente e indilazionabile, un serio e rigoroso intervento di lotta agli sprechi e di risanamento delle casse comunali, garantendo nel contempo alla città servizi adeguati alle esigenze della popolazione.

Alba Rosa, consigliere comunale di SEL

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Il Consiglio elegge alla presidenza Vincenzo Mauro ma secondo SEL è stato violato il regolamento dell’assise

Bufera sulla Commissione Trasparenza

01/08/2011 - Vi comunico che il Consiglio comunale di oggi (28 luglio, ndr) ha eletto il Presidente della Commissione consiliare permanente Controllo Garanzia e Trasparenza nella persona del consigliere dell’Udc Vincenzo Mauro. Al momento del voto 17 presenti e 7 assenti (De Fusco, Barone, Mesturini, Celori, Valle, Alba, Schiumarini): 14 voti favorevoli, 1 contrario (Fucci) e 2 astenuti (Mirimich e Battistelli). Teresa Di Martino Comune di Pomezia. Nella seduta odierna

del Consiglio Comunale, con l’elezione del presidente e del vicepresidente della Commissione Consiliare permanente Controllo Garanzia e Trasparenza si è consumata una gravissima forzatura delle norme statutarie e regolamentari, piegate all’arroganza e alla prepotenza di una parte della maggioranza e dell’opposizione. La conferenza dei capigruppo, col parere contrario di Alba Rosa, consigliera comunale di Sinistra Ecologia Libertà, ha posto all’ordine del giorno della seduta odierna del consiglio comunale l’elezione del Presidente della suddetta Commissione che, a norma dell’art. 38 del vigente Regolamento del Consiglio Comunale, deve invece essere eletto dalla Commissione stessa. Nella seduta odierna del consiglio comunale, Alba Rosa ha sollevato serissimi dubbi sulla regolarità e la conformità della proposta di deliberazione alle norme statutarie e regolamentari, dichiarando che non avrebbe partecipato ad un voto con tali pesanti dubbi di legittimità. Ciò nonostante, tutti gli altri consiglieri presenti hanno ritenuto di accogliere la proposta del Presidente del Consiglio Comunale di procedere comunque all’elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione, ed hanno eletto presidente della Commissione il consigliere Mauro e vicepresidente il consigliere Valle, col solo voto contrario del consigliere Fucci. Tale comportamento è ancora più grave se considerato nel complesso dell’andamento della seduta del consiglio. Prima di discutere della Presidenza della Commissione Trasparenza, una maggioranza a ranghi ridotti, con la ormai consueta latitanza del Sindaco, ha pervicacemente bocciato tutte le mozioni proposte da una parte dell’opposizione, anche su argomenti di grande importanza per la cittadinanza - come quello relativo ai rifiuti solidi urbani ed ai rischi provocati dall’inquinamento da gas radon, in relazione ai quali la consigliera Alba Rosa ha proposto due dettagliate interrogazioni. Come se non bastasse, quando si è trattato poi di discutere del regolamento per il funzionamento delle Commissioni Consiliari, benché la maggioranza non avesse il numero legale, e sebbene tutte le richieste e gli emendamenti avanzati dall’opposizione siano stati bocciati, la delibera è stata approvata in pochi minuti grazie alla presenza in consiglio dei consiglieri di opposizione Mauro, Mugnaini e Fucci, che hanno tenuto il numero legale, consentendo che si perpetrasse l’ennesima prepotenza da parte della maggioranza. Dal Consiglio Comunale vengono gravi segnali di disinteresse verso i problemi reali della città, di prepotenza della maggioranza, di intollerabile trasversalismo politico tra maggioranza e opposizione, di pressapochismo e superficialità da parte di molti di coloro che avrebbero il compito di vigilare e contrastare l’operato della maggioranza.

Vincenzo Mauro, presidente della Commissione Trasparenza Alba Rosa, consigliere comunale di SEL Paolo Ruffini, Presidente del Consiglio comunale

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Così viene definito Vincenzo Mauro da Alba Rosa di SEL: “la trasparenza è una cosa seria”

“Politicamente inadeguato”

01/07/2011 - Al consigliere comunale di Sinistra Ecologia Libertà, Alba Rosa, è stata proposta la partecipazione come membro effettivo alla Commissione Consiliare Politiche di Controllo e Trasparenza. La commissione è l’unica composta da otto membri, di cui quattro di maggioranza e quattro di opposizione, e per Statuto la Presidenza viene affidata ad un consigliere di minoranza. Alcune forze di opposizione hanno proposto la candidatura del consigliere Vincenzo Mauro alla presidenza della stessa commissione. A questa proposta Alba Rosa si è fermamente ed apertamente opposta in una riunione dei gruppi di opposizione, alla presenza del medesimo Vincenzo Mauro, ritenendolo politicamente inadeguato al ruolo che gli veniva proposto. Stranamente, in quella occasione, Alba Rosa si è trovata da sola ad esporre i motivi del dissenso politico rispetto a questa

ipotesi, nel silenzio anche di chi ha fatto della battaglia per il rinnovamento la propria bandiera e ragion d’essere, e avrebbe avuto l’occasione per dimostrarlo concretamente. Alba Rosa, col convinto sostegno di Sinistra Ecologia Libertà ha deciso di non prendere parte ad una commissione così conformata, nella convinzione che l’affermazione della legalità, della trasparenza e della buona amministrazione non si fa sedendo sulla poltrona di presidente di una commissione, ma con la coerenza degli atti politici ed amministrativi. Dinanzi alle insinuazioni sollevate da alcuni esponenti dell’opposizione su una scelta politica che al contrario è chiara e coerente, viene il dubbio che la dichiarazione di intenti manifestata dal Sindaco in occasione della seduta di insediamento del Consiglio Comunale circa la Presidenza della Commissione Politiche di Controllo e Trasparenza, non fosse un’iniziativa estemporanea, ma il frutto di un ben preciso accordo.

Il consigliere comunale Vincenzo Mauro

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Un convegno di SEL sulla nuova fiscalità

Federalismo

16/04/2011 - Venerdì 1 aprile, in una sala molto affollata presso l’Hotel Principe di Pomezia, “Sinistra Ecologia Libertà” ha tenuto un convegno sul tema “Federalismo Municipale. Quali conseguenze per le tasche dei cittadini”, con la partecipazione di Mario Borgo Caratti, consigliere comunale di SEL, che ha svolto la relazione introduttiva (disponibile sul sito www.sel.lazio.it), di Giancarlo Torricelli, coordinatore SEL area

metropolitana di Roma, dell’on. Luigi Nieri, capogruppo SEL Regione Lazio, di Alba Rosa, candidata SEL a Sindaco di Pomezia. Nel corso del convegno sono stati sottolineati i rischi che la riforma federalista dello Stato può portare con sé. Innanzitutto il rischio di un ulteriore ampliamento delle disparità economiche, e conseguentemente sociali, tra le regioni del nord e del sud del paese. Poi quello di un’impennata della pressione fiscale locale su cittadini ed imprese. Con l’attuazione del decreto sul federalismo municipale, si va, infatti, verso una concessione immediata dell’autonomia impositiva ai Comuni, in assenza dei limiti al contenimento della spesa dati dai costi standard, che entreranno in vigore solo dal 2014. Lo sblocco dell’addizionale comunale all’Irpef rischia di tramutarsi in una vera e propria stangata ai danni, soprattutto, di lavoratori dipendenti e pensionati. L’applicazione della cedolare secca sui redditi da affitti comprime il gettito fiscale, favorendo chi ha redditi elevati. Con l’introduzione dell’imposta municipale propria, le imprese potrebbero subire un aggravio di imposizione. E’ stata poi sottolineata la poca attenzione del decreto sul federalismo municipale alla capacità di risposta della macchina amministrativa, che dovrà gestire il passaggio al nuovo regime fiscale. In assenza di strutture capaci di assecondare l’applicazione dell’autonomia tributaria, si corre, infatti, il rischio che l’autonomia fiscale si riduca alla manovra delle aliquote, con conseguente aumento della pressione tributaria. Secondo “Sinistra Ecologia Libertà”, invece, una delle principali fonti di finanziamento dei Comuni deve essere il recupero dell’evasione con il conseguente allargamento delle basi imponibili. Nel corso del convegno ci si è anche chiesti quali effetti avrà questa riforma sul Comune di Pomezia e quali strumenti della riforma possono essere utilizzati per ridurre il “moloch” rappresentato dal debito comunale e per continuare ad erogare i servizi essenziali ai cittadini. Escludendo categoricamente l’innalzamento delle aliquote sui redditi e sui beni strumentali delle imprese, che sono già molto elevate e che andrebbero in prospettiva ridotte, le altre due strade che possono essere percorse sono la lotta agli sprechi e la lotta all’evasione fiscale. Da questo punto di vista la prossima amministrazione comunale, che Sinistra Ecologia Libertà si candida a guidare, con la sua candidata alla carica di Sindaco, Alba Rosa, dovrà utilizzare tutti gli strumenti per centrare pienamente questi due obiettivi.

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Un’interrogazione per il Sindaco da parte di Mario Borgo Caratti di SEL

“Conti da chiarire”

01/04/2011 - Al Sindaco di Pomezia Oggetto: Interrogazione consiliare sull’esito dell’incontro avuto dal Sindaco presso la Corte dei Conti in data 10 marzo 2011 Il sottoscritto Mario Borgo Caratti, in qualità di consigliere comunale, espone quanto segue: Premesso che sulla scorta dei rilievi critici mossi dall’Organo di Revisione economico-finanziaria del Comune di Pomezia nella relazione sul Bilancio di Previsione per il 2010, la Corte dei Conti - Sezione Regionale di Controllo per il Lazio ha convocato in data 24 novembre 2010, il Sindaco, il Responsabile del Servizio Finanziario e la Responsabile del Servizio Gestione Risorse Umane; che all’esito del suddetto incontro, il Sindaco ed il Responsabile del Servizio Finanziario dichiararono agli organi di stampa “di aver chiarito puntualmente ed in modo esaustivo le osservazioni (della Corte dei Conti) con evidente soddisfazione dei consiglieri richiedenti”, considerando prive di fondamento le osservazioni critiche fatte sul Bilancio di Previsione per il 2010 dagli esponenti di alcune forze politiche, tra cui il sottoscritto (si allegano a tal proposito alcuni articoli pubblicati sulla stampa locale: http://www.ilpontino.it/nuovo/articoli/pomezia/il_pd__unito_e_sostiene_de_fusco_00027521.php; http://www.ilpontino.it/nuovo/articoli/pomezia/un_allarmismo_ingiustificato_00027519.php); che in data 9 febbraio 2011 la Corte dei Conti - Sezione Regionale di Controllo per il Lazio, con Deliberazione n. 9/2011/PRSE, diversamente da quanto dichiarato dal Sindaco e dall’Assessore alle Politiche Finanziarie all’indomani dell’incontro suddetto, ha evidenziato, con riferimento al Bilancio di Previsione per il 2010, i seguenti comportamenti gravemente difformi dalla sana gestione finanziaria: 1. la presenza di stanziamenti inerenti ad entrate straordinarie di elevato importo, in parte sovrastimate, destinate al finanziamento indifferenziato di spese del Titolo I; 2. la violazione dei principi di veridicità e trasparenza nella pianificazione degli investimenti; 3. la inidoneità della pianificazione al perseguimento dell’obiettivo programmatico del patto di stabilità interno; 4. l’incremento della spesa per il personale con riserva di accertarne compiutamente le cause e le ricadute sui conti dell’Ente nei prossimi cicli di controllo; che, peraltro, nelle premesse della suddetta Deliberazione, in più parti, è evidenziato che le precisazioni e le controdeduzioni esposte dagli esponenti dell’Amministrazione comunale sopra menzionati, appaiono palesemente insufficienti ed inadeguate; che, in seguito alla trasmissione al Comune della predetta Deliberazione, il Sindaco, secondo quanto si legge sulla stampa locale, ha chiesto ed ottenuto udienza alla Corte dei Conti, nella quale, a dire del Sindaco stesso, sarebbe stata data risposta “ai rilievi che erano stati posti rispetto alla situazione finanziaria dell’Ente”; che in realtà dalle dichiarazioni rese dal Sindaco alla stampa, non è dato intendere quali siano state le risposte specifiche ai rilievi mossi dalla Corte dei Conti; tutto ciò premesso, il sottoscritto consigliere comunale interroga la S.V. in indirizzo, al fine di sapere: - quali risposte e chiarimenti in dettaglio siano stati forniti ai singoli rilievi mossi dalla Corte dei Conti; - quali provvedimenti intenda adottare per porre rimedio alle irregolarità finanziarie evidenziate dalla Corte dei Conti nel Bilancio di Previsione per il 2010.

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Un’interrogazione di Borgo Caratti sulla pubblicità sulla via del Mare

Cartelloni selvaggi?

01/03/2011 - Al Sindaco All’Assessore ai LL.PP.

Oggetto: interrogazione consiliare su proliferazione cartelloni pubblicitari su tratto di via del Mare dall’incrocio con via Varrone sino all’incrocio con via Campo Selva. Il sottoscritto Mario Borgo Caratti, in qualità di consigliere comunale, espone quanto segue:

Premesso che dal 18 luglio 2008 il tratto di via del Mare, compreso tra il km 17 ed il km 21, vale a dire dall’incrocio con via Varrone sino all’incrocio con via Campo Selva, non è più gestito dalla Provincia di Roma ma dal Comune di Pomezia; che il tratto di strada in questione, prima di questa data, era già

pesantemente deturpato, da un punto di vista paesaggistico, dalla presenza di una miriade di cartelloni pubblicitari; che ultimamente, sullo stesso tratto di via del Mare, si assiste ad un proliferare quotidiano di nuovi cartelloni pubblicitari; che la presenza massiccia di cartelloni pubblicitari nel tratto di strada in questione, può costituire un problema per la sicurezza degli automobilisti che lo percorrono; tutto ciò premesso, il sottoscritto consigliere comunale interroga le SS.VV. in indirizzo, al fine di conoscere: 1) se la Provincia di Roma, nell’atto di cessione del tratto di strada in questione, ha fornito al Comune l’anagrafica delle ditte autorizzate ad installare cartelloni pubblicitari e il numero complessivo di tali cartelloni allora presenti; 2) se l’Assessorato ai Lavori Pubblici, tramite il suo ufficio competente, ha effettuato verifiche tendenti ad accertare la situazione a ruolo di dette autorizzazioni; 3) se sono state rilasciate dal Comune nuove autorizzazioni, visto che i cartelloni pubblicitari aumentano di giorno in giorno; 4) se l’Assessorato ai Lavori Pubblici ritiene di dover intervenire regolamentando l’installazione dei cartelloni pubblicitari sul tratto di strada in questione.

Mario Borgo Caratti

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“De Fusco gestisce le finanze con superficialità e approssimazione”

SEL ci va giù duro

01/03/2011 - Al di là delle roboanti dichiarazioni di De Fusco e dei suoi sostenitori dalle pagine dei giornali e sui muri della città, l’amministrazione uscente ci lascia una situazione finanziaria disastrosa, cercando peraltro, per ovvi motivi elettorali, di creare una cortina fumogena per non far emergere le reali condizioni della finanza comunale. Basti pensare che, a tutt’oggi, il Comune di Pomezia non ha ancora approvato il rendiconto 2009, nonostante il termine di legge sia scaduto il 30 aprile 2010, come previsto dall’art. 151, comma 7, del D.Lgs. n. 267/00. A nulla sono valse le severe sollecitazioni della Corte dei Conti, volte ad ottenere l’invio da parte del Comune di Pomezia del questionario sul rendiconto 2009, pur essendo scaduti il 15 ottobre 2010 i termini per il relativo inoltro. Le conseguenze di questi gravi ed ingiustificati ritardi possono essere molto pesanti per la città. La mancata approvazione del rendiconto 2009, infatti, preclude qualsiasi utilizzo dell’eventuale avanzo di amministrazione, nonché una

limitazione alla possibilità di accedere ai mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, indispensabili per la realizzazione delle opere pubbliche. Inoltre la mancata presentazione delle apposite certificazioni sui principali dati del rendiconto, che gli enti locali sono tenuti a redigere ai sensi dell’art. 161 comma 1 D.Lgs. n. 267/00, presuppone la sospensione dell’ultima rata di trasferimenti statali. Ciò significa, in termini pratici, una ancor minore disponibilità finanziaria per far fronte ai bisogni della città. Ciò che è più grave, tuttavia, è che il perdurare di tale inadempienza non consente di conoscere la reale situazione finanziaria in cui versa il Comune. Si ha, infatti, la netta sensazione che l’amministrazione in carica, anziché adottare soluzioni per il tanto auspicato risanamento delle casse comunali, in realtà abbia perso totalmente il controllo della spesa, dimostrando per di più di non avere un’effettiva conoscenza dell’ammontare reale dei debiti contratti. Il dubbio è che la mancata presentazione del rendiconto 2009 serva a mettere la sordina ad una disastrosa situazione debitoria, che non contribuisce certo ad offrire a De Fusco ed ai suoi alleati, vecchi e nuovi, un valido biglietto da visita per le prossime elezioni comunali. Sinistra Ecologia Libertà stigmatizza in maniera decisa il modo superficiale ed approssimativo con cui l’amministrazione De Fusco sta gestendo le finanze del Comune. Chiediamo che l’amministrazione faccia un’operazione di verità sulla reale situazione debitoria del Comune e ciò, prima di ogni altra cosa, per un dovere di chiarezza nei confronti dei cittadini, i quali dovranno giudicare e decidere chi mandare al governo della città sulla base di fatti e di risultati e non di vuoti slogan propagandistici.

Alba Rosa, leader di Sinistra Ecologia Libertà di Pomezia

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Una proposta del consigliere comunale di SEL Mario Borgo Caratti

Sedute di Consiglio online

01/02/2011 - Al Sindaco Enrico De Fusco Al Presidente del Consiglio Comunale Attilio Bello

Oggetto: trasmissione sul sito web del Comune dei lavori del Consiglio comunale.

Il sottoscritto Mario Borgo Caratti, in qualità di consigliere comunale, PREMESSO CHE - l’art. 38, comma 7, del D.Lgs. n. 267/2000, “Testo Unico sull’ordinamento degli Enti Locali”, dispone che le sedute del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari siano

pubbliche, salvi i casi previsti dal “Regolamento per il funzionamento del Consiglio e delle Commissioni Consiliari”; - l’art. 12, comma 1, dello “Statuto del Comune di Pomezia”, stabilisce che “il Comune riconosce nell’informazione libera e obiettiva la condizione essenziale per assicurare la partecipazione responsabile dei cittadini alla vita sociale e politica, e a tal fine favorisce ogni possibile iniziativa alla sua diffusione”; - l’art. 9 del D.Lgs. n. 82/2005, “Codice dell’Amministrazione Digitale”, stabilisce che “lo Stato favorisce ogni forma di uso delle nuove tecnologie per promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini, anche residenti all’estero, al processo democratico e per facilitare l’esercizio dei diritti politici e civili sia individuali che collettivi”. VISTO CHE - esistono opportunità di inviare sulla rete internet flussi video/audio in diretta o in differita; - i costi per la ripresa di materiale video e audio sono molto limitati e la tecnologia attuale rende molto pratica e semplice tale realizzazione; - già numerose amministrazioni locali hanno adottato la decisione di trasmettere sul proprio sito web i lavori del Consiglio Comunale; - l’Autorità Garante della Privacy con il parere dell’11 marzo 2002 ha stabilito la possibilità di effettuare riprese video delle riunioni del Consiglio Comunale, purché i presenti siano stati

Mario Borgo Caratti

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debitamente informati dell’esistenza delle telecamere e della successiva diffusione delle immagini; - il Sindaco, con ordinanza n. 125/2010, ha precluso, per motivi di sicurezza, l’accesso dei cittadini alla sala consiliare durante le sedute del Consiglio Comunale, limitando pesantemente il loro diritto di conoscere l’attività della massima assise cittadina e di controllare l’operato dei consiglieri ivi eletti a rappresentarli; - molti cittadini, per problemi di salute, di lavoro, familiari, non possono partecipare direttamente alle sedute del Consiglio Comunale o assistere alla trasmissione delle stesse all’interno della palestra della Scuola Elementare S. Giovanni Bosco. VERIFICATO CHE - un’operazione che può favorire la puntuale informazione dei cittadini è la pubblicazione dei lavori del Consiglio Comunale sul sito web del Comune; - tale operazione è praticamente a costo zero o irrisorio; infatti la videoregistrazione, essendo realizzata al solo scopo documentativo e dovendo essere adattata ad una diffusione via internet (quindi con requisiti qualitativi modesti), può essere effettuata da una postazione fissa, senza la necessità di un operatore specializzato ed utilizzando uno dei numerosi mezzi che la tecnologia mette ormai a disposizione; - i Comuni che hanno adottato tale modalità di diffusione delle informazioni hanno riscontrato un deciso incremento del numero di accessi al proprio sito web, con benefici anche per le altre sezioni del sito. Per quanto sopra esposto, il sottoscritto consigliere comunale, ferma restando la necessità di convocare le prossime sedute del Consiglio Comunale in un luogo che sia aperto a tutti i cittadini e facilmente raggiungibile, chiede alle SS.VV. in indirizzo, che vengano avviate le azioni necessarie: - per rendere possibili le riprese delle sedute del Consiglio Comunale; - per predisporre la loro pubblicazione in modalità streaming sul sito web del Comune; - per metterle a disposizione per visioni in differita.

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Un’interessante conferenza sui rapporti fra scuola e amministrazioni locali organizzata da SEL

Collaborare è crescere

01/01/2011 - Lunedi 20 dicembre, alle ore 18.00, presso la sede di Pomezia di Sinistra Ecologia Libertà, in via Confalonieri n. 31, si è tenuto un incontro sul tema “Scuola e Amministrazione locale. Come svilupparne le possibilità di collaborazione”. L’incontro é stato presieduto dal prof. Corrado Ceglie ed ha visto la partecipazione di Alba Rosa, candidata a Sindaco di Pomezia per SEL, Mario Borgo Caratti, consigliere comunale di questo partito, e Simonetta Salacone, dell’Assemblea nazionale di SEL e dirigente scolastica della scuola “Iqbal Masih” di Roma.

L’incontro è stato senza dubbio interessante perché sia i relatori che gli insegnanti e i cittadini presenti all’incontro hanno dibattuto con partecipazione sulle varie problematiche della scuola e sui rapporti con l’ente Comune. Sono state discusse le proposte di SEL per sviluppare una più intensa collaborazione tra la scuola e l’amministrazione locale. Proposte concrete sono arrivate anche da parte degli intervenuti. Ne è venuto fuori che i rapporti tra la scuola e l’ente Comune sono quasi sempre sporadici e mai organici. Che vi sono gravi mancanze nella scuola primaria dove mancano asili nido e scuole materne. La crescita urbanistica non viene accompagnata da una adeguata programmazione nella realizzazione di strutture scolastiche. Che un lavoro sinergico tra scuola ed ente Comune potrebbe favorire l’integrazione dei ragazzi stranieri nella nostra comunità, potrebbe aiutare le situazioni di disagio non solo economiche ma anche culturali e sociali. Che il Comune è si impegnato per la manutenzione delle sue strutture scolastiche ma che vi è bisogno di maggiori interventi perché esse siano più sicure. La situazione è sicuramente più difficile nelle scuole superiori dove le strutture sono di proprietà della Provincia. Critiche arrivano sulla gestione dell’Università che è una struttura non inserita nella vita della città. Vi è anche la preoccupazione per l’inserimento in essa di una università privata. Sono state sottolineate anche le ristrettezze in cui vivono le scuole a causa dei tagli apportati a questo ministero da governo nazionale ed in questo potrebbe sopperire per quanto è in grado l’ente Comune aiutando la progettualità delle scuole. Esse portano avanti tante iniziative di livello che dovrebbero essere di più supportate dall’Ente Comune. Quindi tutta una serie di problematiche sulla scuola e di eventuali soluzioni che il Sel si impegna ad inserire nel proprio programma. Quindi sicuramente un incontro interessante e visto l’importanza del problema sarebbe opportuno che a Pomezia di scuola si parlasse sempre e non solo in concomitanza degli appuntamenti elettorali.