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Agro Pontino 1 Agro Pontino Agro Pontino Un podere nei pressi di Sabaudia Stati  Italia Regioni  Lazio Province  Latina Località principali Cisterna di Latina, Latina, Sabaudia, Pontinia, Terracina, San Felice Circeo Fiume Ninfa, Sisto, Amaseno, Ufente Superficie 1.180 km² Altitudine media: m s.l.m. Agro Pontino Un podere nei pressi di Sabaudia Stati  Italia Regioni  Lazio Province  Latina Località principali Cisterna di Latina, Latina, Sabaudia, Pontinia, Terracina, San Felice Circeo Fiume Ninfa, Sisto, Amaseno, Ufente Superficie 1.180 km² Altitudine media: m s.l.m. Agro Pontino è la denominazione del territorio, un tempo coperto dalle paludi ed oggi bonificato, che corrisponde ad una pianura in gran parte alluvionale delimitata ad ovest e sud dal mar Tirreno, a est dai primi rilievi appenninici dei monti Lepini ed Ausoni, a nord dal medio corso del fiume Astura e dai primi rilievi dei Colli Albani.

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Agro Pontino 1

Agro Pontino

Agro Pontino

Un podere nei pressi di Sabaudia

Stati  Italia

Regioni  LazioProvince

 LatinaLocalità principali Cisterna di Latina, Latina, Sabaudia, Pontinia, Terracina, San Felice Circeo

Fiume Ninfa, Sisto, Amaseno, Ufente

Superficie 1.180 km²

Altitudine media: m s.l.m.

Agro Pontino

Un podere nei pressi di Sabaudia

Stati  Italia

Regioni  LazioProvince

 LatinaLocalità principali Cisterna di Latina, Latina, Sabaudia, Pontinia, Terracina, San Felice Circeo

Fiume Ninfa, Sisto, Amaseno, Ufente

Superficie 1.180 km²

Altitudine media: m s.l.m.

Agro Pontino è la denominazione del territorio, un tempo coperto dalle paludi ed oggi bonificato, che corrispondead una pianura in gran parte alluvionale delimitata ad ovest e sud dal mar Tirreno, a est dai primi rilievi appenninicidei monti Lepini ed Ausoni, a nord dal medio corso del fiume Astura e dai primi rilievi dei Colli Albani.

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L'etimologia del termine pontino è una questione molto dibattuta. Probabilmente deriva dall'antica città prima volscadi Suessa Pometia, citata da alcuni storici romani e sottomessa da Tarquinio il Superbo[1], da cui forse l'espressionePometinum riferito al luogo; oppure entrambi derivano dal sostantivo Pontus, Pontos, Πόντος in greco che significamare o distesa d'acqua (vedi anche Ponza e Ponto).

Geologia e geomorfologia

Per approfondire, vedi Pianura pontina.

Il territorio dell'Agro Pontino si sviluppa su un vasto terrazzo marino tra i rilievi più meridionali del vulcanismolaziale (Colli Albani - Vulcano Laziale), il Circeo e le cime dell'orogenesi mesozoica dei Monti Lepini e Ausoni. Ilsistema di depositi alluvionali e marini che caratterizza la pianura inizia a prendere forma nel Neozoico, a seguitodelle frequenti oscillazioni del livello del Mar Mediterraneo dovute al succedersi di ere glaciali e interglaciali.

L'antica duna

Il Lago di Fogliano, formazione lacustre tra la duna antica e la duna nuova

Vista la sostanziale uniformità della regioneinteressata, una corretta comprensione dellasituazione geologica necessita uno sguardosulle aree immediatamente prossimeall'Agro Pontino, considerando l'areacompresa fra Anzio, Cisterna, Ninfa,Priverno, Terracina, il Circeo e il Tirreno.Ad Anzio ha inizio un lungo deposito disabbie e argille con tracce di elementi siliceie tufi che raggiunge il promontorio delCirceo: è l'antica duna litoranea la cuiorigine è dovuta ai depositi eoliciaccumulati sul substrato delle sabbie marineimmediatamente sovrastanti la piattaformacalcarea sottomarina ascrivibilegenericamente al Cenozoico. Presso BorgoPodgora l'antica formazione dunale è solcata dal canale delle Acque Alte che da Ninfa lambisce Cisterna di Latina eraggiunge il Tirreno a Foce Verde. Altro canale principale di tale bacino è il canale delle Acque Medie, il quale sicongiunge verso la foce con il Rio Martino tagliando in due il territorio dell'antica formazione dunale: sfocia nelcomune di Latina, a pochi chilometri dal confine con Sabaudia. Nel tratto più prossimo al mare la formazione di unapiccola recente duna ha generato uno sbarramento nel quale si sviluppano i laghi litoranei di Fogliano, Monaci,Caprolace e Paola. Tra il Lago Paola e il promontorio del Circeo è attivo un sistema di sorgenti di debole portata:Molella, Lucullo, presso Sabaudia.

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I depositi alluvionali: l'antica palude

La foce della Linea Pio a Terracina

Tra Cisterna e Ninfa emerge l'ultimo lembodei tufi dei Colli Albani che lentamentedegradano verso affioramenti di travertino eil vasto deposito alluvionale, il cuore delleantiche paludi pontine, che corre parallelo aldeposito eolico dell'antica duna fra Latina eTerracina. La zona è attraversata dai fiumiprincipali della provincia di Latina, digrande portata d'acque: il Ninfa, il Sisto,l'Amaseno, l'Ufente nonché i canali che siraccolgono nella Linea Pia presso l'Appia.L'area è una fertilissima pianura presso cui èancora attivo un intenso sistema di sorgentialle pendici calcaree dei Lepini: Ninfa,Laghi del Vescovo e Grecilli (Priverno),Frasso e la Fiora (anticam. Feronia) diTerracina.

Altre formazioni geologicheLe tracce di una duna minore del Quaternario affiorano tra Priverno e Fossanova (località Bosco Polverino). PressoSan Felice Circeo il paesaggio è variegato dalle marne e arenarie del Circeo risalenti al Paleogene e dai calcari delLias inferiore di Torre Paola.

Per approfondire, vedi Circeo.

Ambiente

Il giardino di Ninfa immerso nella sua palude, pochi anni prima della bonifica

La palude

Prima della bonifica integrale deglianni trenta, l'Agro era un'area paludosae malsana, quindi poco popolatadall'uomo, ma ricchissima di una vitaanimale e vegetale unica. Nelle paludivivevano specie faunistiche tipichecome il cavaliere d'Italia, il cignorosso, la starnazza, gli aironi e altri cheformavano spesso delle specie uniche.Le acque poco basse erano invecel'habitat ideale per moltissime specie direttili e anfibi e per piccoli pesci, comela trota di Ninfa, quasi completamenteestinta. Tra gli insetti, la libellula,

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l'idrometra e la temutissima zanzara anofele, responsabile della malaria che decimava i pochi abitanti. Le paludimaggiori erano chiamate piscine, vaste distese d'acqua variabili e dai confini incerti, oggi quasi del tutte scomparse(a eccezione dei laghi costieri).Le zone libere dalla palude erano occupate da foreste inestricabili, dette "selve" di cui la tradizione ricorda la Selvadi Terracina, la Selva del Circeo, la Selva di Cisterna. Le foreste, soprattutto mediterranee, erano composte da querceda sughero, lecci e pini; dove vivono ancora cinghiali, volpi, cervi.

La bonificaLa bonifica delle paludi e il disboscamento delle foreste hanno distrutto nel giro di pochi anni questo ecosistema, alquale è subentrato uno nuovo. Gli ultimi lembi rimasti sono tutelati nel Parco nazionale del Circeo, sebbenequest'ultimo rispecchi solo in parte l'originario ambiente palustre. Per debellare la malaria, che fece una vera epropria strage fra i bonificatori, vennero piantati numerosi eucalipti, un albero tipico australiano che assorbe l'acquadal terreno. L'eucalipto costituisce oggi una parte predominante nel paesaggio rurale dell'Agro. Inoltre si ricorse alDDT, che nel dopoguerra fu immesso massicciamente nei canali e nei bacini (dove l'anofele aveva ricominciato ariprodursi) soprattutto da parte militare alleata. Nei canali furono immesse specie di pesci, originari dell'America,che distrussero le uova e i nidi dell'anofele, ma, per mancanza di concorrenti, sono proliferate al punto da causare laforte riduzione anche delle altre specie acquatiche che erano riuscite a riprodursi e a vivere nei canali.

La pianura

Il bosco planiziario del parco nazionale del Circeo.

A parte il Parco nazionale del Circeo,l'ambiente pontino è soprattutto unambiente agricolo, che grazie allafertilità dell'area e al clima mite, hapermesso la nascita e la diffusione dinuove specie vegetali, tipiche dellazona. Le poche aree selvatiche sonosoprattutto boschi, composti da alberiad alto fusto, come querce, pioppi epini; nel sottobosco è possibile trovareuna gran varietà di piante a bassofusto, fra cui la più diffusa è ilpungitopo.

Albero tipico del paesaggio pontino èl'eucalyptus, introdotto qui con labonifica per le sue straordinarie capacità di assorbimento dell'acqua e impiegato per la creazione di fascefrangivento. Tipiche anche le palme, recentemente danneggiate però dalla proliferazione del punteruolo rosso.

Di notevole importanza naturalistica è inoltre il tumuleto della duna litoranea, una barriera sabbiosa naturale altaalcuni metri che separa la spiaggia dall'entroterra; sulla stessa cresce una particolare vegetazione costituita da pianteresistenti a condizioni climatiche estreme, quale elevata salinità ed esposizione a forti venti e brezze.L'inquinamento delle acque è presente, per la presenza di numerose industrie: molti fossi e canali hanno vistoverificarsi ripetuti fenomeni di moria ittica negli ultimi anni. Da ricordare inoltre la presenza, nel territorio comunaledi Latina di una centrale nucleare in via di dismissione, spesso oggetto di discussioni per il suo impatto ambientale, ei cui presunti effetti negativi sulla salute umana sono stati spesso oggetto di controversi dibattiti.Qualche anno fa il WWF, in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente ha acquistato nei pressi di Ninfa, alcuni poderi e ha riprodotto in quest'area, l'ambiente delle antiche paludi pontine. La zona, situata nel territorio comunale

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di Cisterna, è nota come Riserva del Pantanello.

Storia

I popoli dell'Italia antica presso l'Agro Pontino

Età antica

I resti di un'antica strada romana a Cisterna di Latina.

Le paludi pontine in età remota eranoricoperte da un esteso lago che in seguito siprosciugò, lasciando la fertile terra. Lascarsa pendenza provocò il ristagnamentodelle acque che scendevano dai MontiLepini e quindi la presenza delle paludi. Iprimi tentativi di bonifica risalgono aiVolsci.

Una leggenda vuole che la palude fu operadella dea Giunone che volle punire così laninfa Feronia che qui viveva e che era unadelle tante amanti di Giove.

I Volsci fondarono nella pianura diversecittà, di cui la tradizione ha riportato i nomidi Suessa Pometia (forse vicino Cisterna di

Latina) e Satricum (ai confini dell'Agro; nei pressi dell'attuale località Le Ferriere, fra Nettuno e Latina), Ulubrae(Ninfa) e Tiberia (fra i comuni di Cisterna, Cori, Sermoneta).

In età imperiale, i Romani, grazie alle loro conoscenze idrauliche, riuscirono a strappare alla palude numerosi terrenie permisero la nascita di alcuni centri lungo la Via Appia Antica che attraversa l'area. I più celebri tra questi centrifurono Tres Tabernae,Tripontium e Forum Appii, citati negli Atti degli Apostoli. In queste tre città infatti, l'apostoloPaolo si ristorò e fu accolto dalla locale comunità cristiana: la presenza di questa comunità è un segno che le cittàavevano raggiunto un numero notevole di abitanti.

« Di là i fratelli, che avevano seguito delle nostre peripezie, ci vennero incontro fino al Foro Appio e alle Tre Taverne »

((Atti 28,15))

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La maggior parte dell'attuale Agro Pontino rimase comunque ricoperta dalle paludi, che dopo le invasioni barbarichetornarono a ricoprire buona parte dell'area precedentemente bonificata, nonostante i tentativi di salvare la bonificaeffettuati da re Teodorico il Grande.

Il MedioevoGli assalti dei Saraceni spinsero la maggior parte della popolazione a rifugiarsi sulle montagne. Intorno al XII secoloai margini della palude sorse il centro di Ninfa, che riuscì a sottomettere i comuni rivali di Sermoneta e Sezze. Gliabitanti di Ninfa avviarono progetti di bonifica e poterono godere della posizione particolare della loro città, che leconsentiva di essere una stazione di dazio obbligata per i traffici da Roma verso il meridione: infatti in seguitoall'impaludamento della consolare Appia nella tratta compresa tra Tres Tabernae e Terracina, i traffici diretti a suddovettero essere deviati dall'Appia stessa verso un itinerario pedemontano, che iniziava per l'appunto dove Ninfasorse e prosperò. Ma il declino della città, che offrì rifugio a Papa Alessandro III inseguito dal Barbarossa, fececrollare la fragile bonifica e i suoi abitanti furono decimati dalla malaria. Oggi le rovine di Ninfa, al centro di ungiardino, sono state recuperate e sono visibili al pubblico.Nell'età medievale le paludi pontine diventarono feudo della famiglia gaetana dei Caetani, il cui ramo pontino ebbesede a Sermoneta e a Cisterna.

papa Sisto V

L'opera del papato

Nel Quattrocento papa Martino V approvò un primo progetto di bonifica.Nel Cinquecento l'impresa di bonificare le paludi pontine, considerataimpossibile, affascinò anche Leonardo da Vinci, che studiò un sistema dicanali e di macchine idrovore: il progetto sebbene approvato da papa Leone Xnon andò mai in porto per la morte del Papa[2]. Il sistema studiato daLeonardo, risulta straordinariamente corretto e fu punto d'ispirazione per isuccessivi progetti di bonifica del periodo fascista.

Nel Seicento va segnalata l'opera di papa Sisto V e nel Settecento quella dipapa Pio VI[3], che diedero vita ad imponenti opere idrauliche realizzandouna rete di canali tuttora esistente (Linea Sisto e Linea Pio) e bonificandobuona parte delle paludi nella zona di Sezze e Terracina.

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I secoli successivi

Buoi maremmani

Nei secoli successivi le poche aree liberedall'acqua diventarono sede di piccolivillaggi provvisori, costituiti da tipichecapanne in paglia e in legno, dette "lestre",abitati da contadini e pastori, che ogni annoscendevano dalle montagne abruzzesi etrascorrevano qui l'inverno. Accanto a loro,vivevano i butteri (da non confondere conquelli della Maremma), con indossocaratteristici mantelli neri per ripararsi dallepiogge, ed in sella ai loro cavalli guidavanole mandrie di vacche maremmane e bufaloattraverso la palude alla ricerca di pascoli.Molti di essi morivano uccisi dalla malaria.Ogni anno in autunno, prima di risalire, i butteri organizzavano una imponente fiera di bestiame e per attirare i clientirealizzavano spettacoli, rodei e giochi acrobatici.

La palude era frequentata anche dai residenti più poveri dei comuni limitrofi, i quali cercavano di sopravviverepescando nelle piscine o cacciando, anche se tale pratica era vietata.Le foreste diventarono anche rifugio dei briganti in fuga dalla polizia pontificia. Nel XVIII secolo una disposizionedel Papa regolarizzò di fatto questa situazione concedendo il diritto di asilo ai briganti che si nascondevano neidintorni del castello di Conca (oggi Borgo Montello), a patto che non si muovessero più dalla zona.Le selve sconfinate, attiravano inoltre molti nobili della Capitale, che ospiti dei Caetani, si dilettavano in lunghissimebattute di caccia. Nel Settecento, la caccia nelle Paludi Pontine, si estese in tutt'Europa. Fra i visitatori più celebri, ilpoeta tedesco Johann Wolfgang von Goethe, che scrisse[4]:

« Le Paludi Pontine sono l'angolo più selvaggio e affascinante d'Europa »

(Goethe)

Nel 1871, l'Agro entrò nel Regno d'Italia. Dopo l'Unità, il nuovo governo presentò numerosi progetti di bonifica cheperò rimasero sulla carta, ma aumentarono la fama delle paludi pontine e spinsero numerosi contadini a trasferirsi neivillaggi ai margini della palude, alloggiando nelle "marche", le tipiche abitazioni di paglia. Agli inizi del XX secoloun progetto che prevedeva finanziamenti governativi ai privati che avessero avviato la bonifica dei propri terrenicausò uno scandalo finanziario, con sperperi di denaro pubblico e fenomeni di corruzione: fu il cosiddetto "scandalodelle Pontine".

Casa del martirio di Maria Goretti

Nel 1890, un buttero cisternese, Augusto Imperiali accolse la sfida lanciata daBuffalo Bill, che con il suo circo di cowboy aveva fatto tappa a Roma. Ilbuttero Imperiali riuscì nell'impresa di domare il fiero cavallo americano delWest, entrando così nella leggenda.

Nel 1902, una ragazza dodicenne chiamata Maria Goretti, la cui famiglia siera trasferita dalle Marche nell'Agro, preferì farsi uccidere, piuttosto checedere allo stupro e rinunciare alla sua verginità, che aveva consacrato alSignore. Nel 1950 Maria Goretti fu proclamata da papa Pio XII santa patrona

dell'Agro Pontino.

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La bonifica integrale

Un'immagine di Latina dall'alto poco dopo la fondazione.

La bonifica integrale cominciò nel 1924, con la vendita alloStato Italiano di un territorio di 20.000 ettari circa, di proprietàdella famiglia Caetani, noto come Bacino di Piscinara(corrispondente in gran parte agli attuali territori comunali diCisterna di Latina e Latina). Iniziarono così i primi lavori dibonifica con l'istituzione del Consorzio di Bonifica di Piscinarache avviò la canalizzazione delle acque del bacino del fiumeAstura.

Nel 1926 fu varato un regio decreto, che istituì due consorzi: ilpreesistente Consorzio di Piscinara fu esteso su tutti i terreni adestra della linea Ninfa-Sisto, su un'area di 48.762 ettari e asinistra della linea, il Consorzio di Bonificazione dell'AgroPontino (26.567 ettari), un'area relativamente inferiore, macostituita dai territori siti sotto il livello del mare e quindi dovela bonifica fu maggiormente complessa. I due Consorzi eranocostituiti dall'unione dei latifondisti privati e dello Stato, ma inseguito alla legge Mussolini (Legge 24 dicembre 1928, n. 3134),i terreni improduttivi o abbandonati potevano essere espropriatiquando i proprietari non avessero aderito ai Consorzi e neavessero comunicato la cessione allo stato per il tramite della prefettura[5]; quindi gran parte delle aree bonificatepassò sotto il controllo diretto dello Stato, che lo delegò all'Opera Nazionale Combattenti. Progettista della bonificafu il senatore Natale Prampolini, creato poi conte del Circeo.

Fu un'opera immensa: dal 1926 al 1937, per bonificare l'agro, furono impiegate ben 18.548.000 giornate-operaio conil lavoro di cinquantamila operai, reclutati in tutto il Paese[6]. Oltre al prosciugamento delle paludi, la costruzione deicanali, ci fu l'azione di disboscamento delle foreste e la costruzione dei nuovi centri, che sorgevano man mano neinuovi territori.L'epopea della bonifica è stata successivamente narrata in romanzi e film come la controversa serie tv di Canale 5Questa è la mia terra o il romanzo di Antonio Pennacchi Canale Mussolini vincitore del Premio Strega 2010.

Popolazione e "centuriazione"

Per approfondire, vedi Borghi dell'Agro Pontino.

L'Opera Nazionale Combattenti si occupò della gestione dei terreni e dei poderi che venivano via via costituiti neiterreni bonificati, affidandoli in concessione a coloni provenienti per la stragrande maggioranza dalle regioni, allorapovere e sovraffollate del Veneto, del Friuli e dell'Emilia. Ai nuovi coloni veniva dato un terreno coltivabile di 18ettari, una casa nuova con annessa stalla,una vacca da latte,due buoi per l'aratura e tutti gli attrezzinecessari.Avevano diritto anche ad una parte del raccolto e al riscatto di casa e terreno.Al centro dei vari poderi, venivano costruite delle case coloniche (circa 4000), molte delle quali tuttora abitate daidiscendenti dei "pionieri". In seguito, il territorio fu suddiviso in comprensori facenti capo ciascuno ad un borgo o adun capoluogo comunale; i borghi, con una struttura urbanistica in molti casi simile, con la chiesa, la casa del fascio,il credito agricolo, la scuola avevano in origine la funzione di fare da centri di raccordo fra i vari poderi e diprovvedere alla necessità dei coloni.

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Il Monumento ai bonificatori a Borgo Flora

Il primo borgo ad essere costruito fu BorgoPodgora, nel 1927, destinato ad appartenerepochi anni dopo al comune di Latina, creatoinizialmente come villaggio operaio con ilnome di Sessano (dal nome del vicinorudere della medievale torre di Sessano) esolo progressivamente convertito in borgorurale; i primi centri invece concepiti efondati direttamente come centri dellacolonizzazione e dell'appoderamento furonoprobabilmente Borgo Isonzo, Borgo Piave eBorgo Carso, costruiti a partire dal 1931.

I borghi di nuova fondazione a partire dal1933 furono battezzati o ribattezzati in granparte con nomi ispirati ai principali luoghi dibattaglia della Prima guerra mondiale. Inalcuni casi invece fu adottato il nome"storico" della località (per esempioDoganella di Ninfa fra Cisterna eSermoneta) oppure furono legati all'attivitàprincipale del borgo (Littoria Stazione, oggiLatina Scalo- sorto come centro di servizio per i passeggeri dello scalo ferroviario di Latina).

Di molti borghi si tramanda tradizionalmente anche una denominazione "preesistente", che talvolta è indicata anchenella segnaletica stradale: tale denominazione in alcuni casi è la vera prima denominazione ufficiale del centro stessoedificato come villaggio operaio della bonifica (Sessano, Passo Genovese, Casale dei Pini, Villaggio Capograssa), inaltri casi si riferisce invece a toponimi minori relativi ad antichi incroci, strade o casali situati nei pressi del centrodel nuovo borgo, ma sostanzialmente disabitati prima della bonifica (Conca, Antonini, La Botte, Piano Rosso, ForoAppio), in tutti i casi nella documentazione storica sono spesso presenti entrambe le denominazioni, talvolta conqualche variante.

Campi coltivati nell'Agro Pontino nei pressi di Sabaudia

Oltre ai borghi veri e propri, si procedetteall'edificazione di nuove città concepitesecondo i criteri dell'architettura razionalista:la prima ad essere fondata fu nel 1932 Littoria(oggi Latina), cui seguirono Sabaudia (cosìdefinita in onore dei Savoia), Pontinia, Apriliae Pomezia.

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L'istituzione del parco del Circeo

Per approfondire, vedi Parco nazionale del Circeo.

La bonifica idraulica, durata quindi undici anni, grazie ad un complesso sistema di canali, ebbe finalmente successoe fu esaltata dalla propaganda fascista come uno dei meriti più straordinari, forse il più straordinario, del regime. Neldopoguerra si è valutata per lo più in modo negativo la bonifica in quanto distruttiva di un ecosistema unico almondo, soprattutto per le rarissime specie faunistiche che vi vivevano.Per tutelare gli ultimi lembi di habitat fu istituito il Parco nazionale del Circeo nel comprensorio residuo della forestademaniale di Terracina, risparmiata dalla bonifica sia su pressioni politiche locali che per motivi propagandisticilegati alla mai effettuata esposizione dell'E42 (EUR), esteso anche alle paludi costiere rimaste, all'area del Circeo,alla spiaggia compresa tra Sabaudia e Capoportiere, all'isola Zannone.

La seconda guerra mondialeDurante la seconda guerra mondiale, l'Agro era l'estremo lembo meridionale della Repubblica Sociale Italiana e apartire dal gennaio del 1944 si trovò stritolato fra ben tre fronti: la linea Gustav a sud, il fronte di Cassino a est esoprattutto lo sbarco, tentato dagli Alleati ad Anzio il 22 gennaio. I tedeschi riuscirono a sorpresa a bloccare gliAmericani, e a predisporre una linea difensiva fra Aprilia, Cisterna di Latina e Littoria. Dopo due mesi di stallo, amarzo i tedeschi prepararono una massiccia offensiva costringendo la popolazione civile ad abbandonare la zona. GliAlleati tuttavia reagirono con energia, conquistando Aprilia agli inizi di aprile. Il 23 maggio fu lanciata l'operazioneBuffalo: gli Americani puntavano a sfondare la linea, puntando sull'abitato di Cisterna riuscendovi ad entrare solodopo una battaglia durissima l'indomani, mentre i tedeschi che si erano rintanati nel cinquecentesco palazzo Caetani,(nel centro di Cisterna) si arresero solo nel primo pomeriggio. Il 24 maggio gli americani entrarono a Littoria, il 25fu raggiunta Pontinia e le truppe alleate si ricongiunsero con i compagni che giungevano da Terracina. Il 29 maggiol'Agro era completamente liberato, la situazione generale era però a pezzi. I lunghi mesi di guerra avevano seminatoovunque dolore e distruzione, intere zone erano rase a suolo, buona parte della popolazione era stata allontanataforzatamente dalle proprie abitazioni. Inoltre i tedeschi nel tentativo di ritardare l'avanzata degli alleati, avevanovolutamente danneggiato e distrutto molte opere di bonifica, provocando l'allagamento di ettari di terreno, causandoin molte zone anche il drammatico ritorno della malaria.

Una suggestiva veduta del Lago di Paola, nel Parco nazionale del Circeo

Gli anni dello sviluppo industriale

L'introduzione dell'Agro Pontino nelle zonesostenute dalla Cassa del Mezzogiorno e lanotevole disponibilità di manodopera hannofavorito l'insediamento di numerosissimeaziende, soprattutto chimiche, alimentari,farmaceutiche, sintetiche, concentrate inprevalenza nel triangoloLatina-Aprilia-Cisterna.

La crescita industriale ha attratto numerosiimmigrati dall'Italia centro meridionale.L'immigrazione ha avuto il suo massimo neglianni settanta e ottanta e le terre di maggiorprovenienza erano soprattutto Abruzzo,

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Campania e Sicilia che si è mescolata ai locali e ai coloni giunti dal Nord Italia. L'arrivo di gente da tutta Italia hafavorito, soprattutto nei centri maggiori, uno straordinario mescolamento di culture, modi di vivere, dialetti che hafatto dell'Agro Pontino un caso di studio demo-sociologico nazionale.

Urbanistica

La Torre Civica di Sabaudia; la torre civica è uno degli edifici piùcaratteristici delle città fondate dopo la bonifica

La conformazione paesistica e territoriale dell'AgroPontino risale prevalentemente agli anni dellabonifica (1929-1935) e delle conseguenticolonizzazione e appoderamento, e fondazioni dinuovi centri (Littoria, poi Latina, Pontinia, Aprilia,Sabaudia), caratterizzati da un'architettura di tiporazionalista e una quindicina di borghi rurali.

Tutto il territorio ha conosciuto successivamente unanotevole crescita, con significative trasformazioni eampliamenti delle aree strettamente urbane, e unaconseguente evoluzione territoriale che però non hasignificativamente alterato l'impianto originario.

L'Agro Pontino oggi

Economia

Agricoltura e Allevamento

La crisi industriale che ha investito l'Agro Pontinoalla fine degli anni novanta e che ha portato allachiusura di molti stabilimenti (vedi paragrafo piùsotto), ha spostato l'interesse generale versol'agricoltura che qui è favorita da diversi fattori:

• dai terreni pianeggianti;• dalla grande disponibilità d'acqua;• dalla suddivisione in poderi operata negli anni della bonifica;• dalla vicinanza di un grande mercato come Roma (il principale consumatore di gran parte della produzione

agricola pontina) e la presenza nel contesto regionale del Lazio, dove le aree pianeggianti sono sostanzialmentescarse.

L'agricoltura, anche se in gran parte affidata ad aziende agricole a conduzione familiare, è quindi molto redditizia ènon si è verificato il fenomeno dell'abbandono dei campi, tipico di altre realtà, ma al contrario, risultano impiegati inquesto settore, quasi l'11% dei lavoratori, (dati ISTAT) una delle percentuali più alte d'Italia.In questi ultimi anni, il settore ha investito molto nella specializzazione, puntando su colture particolari come il kiwi(di cui è il primo produttore nazionale; quasi il 76% del totale), in particolare della variante locale "kiwi latina IGP",l'anguria (terzo produttore nazionale), il carciofo (nelle varianti del "carciofo romanesco" e del "carciofo di Sezze"),le zucchine, particolarmente apprezzate per la loro salubrità, negli agrumi e negli spinaci.

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Nell'Agro Pontino l'allevamento delle bufale è particolarmentediffuso

Anche nell'allevamento, si è seguita la strada dellaspecializzazione: accanto all'allevamento più tradizionaledei bovini, in calo negli ultimi anni, introdotto negli annitrenta, si è riscoperto il pascolo delle bufale, già praticatodai butteri e poi caduto in declino. Connesso alle bufale, èla produzione tipica delle mozzarelle, leggermentediverse da quelle campane, e della carne di bufala.L'allevamento degli ovini, che era anch'esso praticatoprima della bonifica, è al contrario, quasi del tuttoscomparso.

Industria e Artigianato

L'abolizione della Cassa del Mezzogiorno (in cui l'agropontino rientrava) e quindi la fine dei privilegi fiscali che

ne derivavano ha spinto alla chiusura numerose aziende che hanno puntato sulla forza-lavoro più vantaggiosa deipaesi asiatici e dell'Europa orientale, senza non poche ricadute sociali sui molti lavoratori licenziati o inviati in cassaintegrazione. Hanno provocato non poche proteste e scioperi, alcune chiusure di stabilimenti altamente competitivi,come la Goodyear di Cisterna, che diventò un caso nazionale, di cui si occupò anche il giornalista Michele Santoro.

I grandi stabilimenti industriali rimasti sono comunque molti, e sono sviluppate in particolare nell'agro-alimentare enel chimico-farmaceutico.Non esiste un artigianato esclusivamente tipico dell'agro pontino. Vi sono comunque aziende artigianali, aconduzione familiare, nella falegnameria, nell'arredamento, nella lavorazione del ferro.Non poca importanza, ricoprono anche le cooperative agricole, che lavorano e distribuiscono i prodotti dellacampagna.

Il canale Rio Martino, uno dei più antichi realizzati nell'agro

Terziario

Importante il settore terziario, che raccoglie ormai largamaggioranza della forza attiva. I maggiori investimentisono nell'informatica, nella ricerca tecnologica escientifica.

Non trascurabile il turismo, che negli ultimi anni, haconosciuto una forte espansione: le principali metesono le località balneari di Sabaudia, San Felice Circeoe Terracina, le quali possono vantare un mare, nelcomplesso abbastanza pulito e una vasta spiaggia,delimitata dalle caratteristiche dune (dette "tumuleti").Un'altra attrazione è rappresentata certamente dal Parconazionale del Circeo e dai laghi costieri.

Negli ultimi tempi è stato riscoperto dal turismo di massa, anche l'area più interna dell'Agro: grazie soprattutto allasua natura "artificiale" e per questo, da molti giudicata unica, con il paesaggio completamente ridisegnato dall'uomo,con i canali, la campagna, le ombrose pinete, la modernità delle sue città e il carattere, considerato socievole, degliabitanti.

Non indifferente è anche il peso delle aziende della moda e dello spettacolo, le quali hanno negli ultimi anni, fortemente investito nella zona, lanciando numerosi pontini. Ciò ha fatto sorgere la leggenda metropolitana della particolare bellezza dei pontini, che alcuni spiegano come dovuta al forte mescolamento razziale, il quale continua

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Agro Pontino 13

ancora oggi.Non irrilevante è poi la popolazione locale, che giornalmente raggiunge Roma per lavoro, attraverso il treno o l'auto.

Il dialetto

Tipico paesaggio pontino

L'Agro Pontino non presenta un unico idioma: neiborghi, in alcuni centri minori e nelle campagne, nellecosiddette comunità venetopontine, è in piccola parteancora presente il veneto, accanto talvolta al dialettoferrarese ed al friulano, che anche ove non più praticatihanno comunque lasciato un'influenza nella pronuncialocale dell'italiano e, ove utilizzato, del dialettoromanesco.

Nelle città è invece sempre praticato il romanesco,perlopiù leggermente diverso da quello proprio diRoma, mantenendo un accento leggermente piùconservativo e annoverando nel lessico numerosissime

parole ed espressioni idiomatiche mutuate da altri dialetti, come quello lepino o il veneto. Nei centri preesistenti allabonifica ed in parte dei relativi territori comunali sono praticati dialetti del sottogruppo lepino, a sua volta incluso nelpiù grande gruppo dei dialetti laziali. Queste parlate presentano notevoli varianti fra loro e, in epoca moderna, hannorisentito in alcuni casi dell'influsso del Romanesco, nonché di una progressiva sostituzione in favore dell'italianolocale; tali parlate di ceppo lepino sono presenti nei centri di Cisterna, Terracina e San Felice Circeo. Oltre ai citaticomuni, anche altre aree rurali, specie nella fascia pedemontana, vedono presenti parlate di tipo lepino, in particolareparlate analoghe a quelle dei limitrofi centri situati sulle colline Lepine: questo accade in particolare per l'area deicomuni di Sermoneta e Sezze, ma anche per una larga fetta del territorio del comune di Pontinia ove si praticano idialetti sezzese, privernese e sonninese; parlate di ceppo lepino sono diffuse anche nel comune di Sabaudia, derivatesostanzialmente dai dialetti di Terracina e San Felice Circeo.

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PopolazioneL'Agro Pontino è una delle zone più giovani d'Europa e presenta il tasso di natalità più alto del Lazio.L'immigrazione italiana si è fortemente stabilizzata, se si esclude un piccolo flusso, ancora proveniente dallaCampania. In aumento è inoltre l'immigrazione extra-europea dai Paesi asiatici come l'India, il Pakistan e ilBangladesh, oppure da paesi del Nordafrica e dell'Africa subsahariana.

Comuni compresi nell'Agro Pontino

Torre Astura,che si trova nel comune di Nettuno tradizionale confine fral'Agro Pontino e l'Agro Romano

• Cisterna di Latina (in parte esteso ai primirilievi dei Colli Albani)

• Latina (in parte esteso all'Agro Romano, neldestra-Astura)

•• Pontinia•• Sabaudia•• San Felice Circeo• Sermoneta (in parte esteso ai monti Lepini,

dove ha capoluogo)• Sezze (in parte esteso ai monti Lepini, dove

ha capoluogo)• Terracina (in parte esteso ai monti Ausoni, ed

in parte all'Agro di Fondi)

Altri comuni vicini, quali Aprilia, Pomezia,Anzio, Nettuno, Bassiano, Cori, Norma,Priverno e Sonnino vengono spesso relazionatiall'agro Pontino pur non facendo strettamente parte della pianura da un punto di vista geografico, ma essendolimitrofi e gravitanti con l'agro vero e proprio, e quindi "pontini" almeno in merito a questioni sociali e storiche.L'aggettivo pontino è però spesso impropriamente utilizzato, soprattutto nel linguaggio giornalistico, in riferimento atutti i comuni della provincia di Latina, anche se non direttamente pertinenti all'agro pontino (come Fondi, Formia eGaeta che in realtà apparterrebbero al cosiddetto sud-pontino, ovvero territorio posto a sud oltre l'agro pontino manon nell'agro pontino: la natura del termine genera di per sé confusione).

Note[1] in Tito Livio sono già presenti i termini pomptinus ager (territorio pontino) e Pomptinum (il Pontino, come Latium è "il Lazio")[2] Una leggenda del luogo dice invece che Leonardo lasciò perdere il suo progetto di bonifica ostacolato dalle liti continue fra i sermonetani e i

sezzesi[3] l'inizio delle opere da parte di Pio VI furono celebrate da Vincenzo Monti con il poemetto Feroniade[4][4] Goethe; Viaggio in Italia[5][5] Ex art. 24 citata legge[6][6] Antonio Pennacchi, Canale Mussolini

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Agro Pontino 15

Bibliografia• Pier Giacomo Sottoriva, I giorni della guerra in provincia di Littoria e nell'Agro Pontino, Ed. Cipes, Latina 1974• AA.VV., Viaggio nell'Agro Pontino Ed. Touring Club Italiano• Girolamo Conigli, L'Agro Pontino verso il 2000• Antonio Berta, La bonifica pontina• Umberto Pichi, Cisterna non è di Latina (con ampio spazio dedicato all'Agro pre-bonifica) Ed. Monti Cisterna di

Latina.• Antonio Pennacchi, Viaggio per le città del duce, ASEFI. 2003. ISBN 9788888825052.• Antonio Pennacchi, Palude. Storia d'amore, di spettri e trapianti, Donzelli. 2000. ISBN 9788879895729• Antonio Pennacchi, Canale Mussolini, Mondadori. 2010. ISBN 9788804546757• Brocchi Giovan Battista Viaggio nel Lazio. La Tuscia e l'Agro Pontino Ed. Robin Hood• Corrado Alvaro Terra nuova. Prima cronaca dell'Agro Pontino. Rizzoli• Cristina Rossetti, I ferraresi nella colonizzazione dell'Agro Pontino. Ed.Bulzoni, Roma, ISBN 88-7119-699-6• Mauro Nasi I butteri di Cisterna e dell'Agro Pontino. Augusto Imperiali, l'eroe di tutti i butteri, (2006), Palombi

Editori (Roma), ISBN 88-6060-042-1.• Valentino Cencelli, Le paludi pontine attraverso i secoli

Voci correlate•• Comunità venetopontine•• Parco nazionale del Circeo•• Maria Goretti•• Borghi dell'Agro Pontino•• Bonifica idraulica•• Pianura pontina•• Museo di Piana delle Orme

Altri progetti

• Commons (http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Pagina_principale?uselang=it) contiene immagini o altrifile su Agro Pontino (http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Agro_Pontino?uselang=it)

Collegamenti esterni• Il testo del viaggio in Agro Pontino della trasmissione "Turisti per caso" (http:/ / www. turistipercaso. it/ viaggi/

itinerari/ testo. asp?ID=3251)• sito ufficiale del Consorzio di Bonifica dell'Agro Pontino (http:/ / www. bonifica-agropontino. it)• La bonifica delle paludi (http:/ / www. sabaudia. info/ Argomenti/ la_storia/ la_bonifica. htm)• Il sito ufficiale del giardino di Ninfa (http:/ / www. lipulatina. it/ ninfa. htm)• Il sito ufficiale della Piana delle Orme, un podere-museo sulla bonifica (http:/ / www. pianadelleorme. it)• I ricordi dei pionieri della bonifica in una trasmissione di Radio 3 (http:/ / www. radio. rai. it/ radio3/

terzo_anello/ cariola/ )• la relazione a Mussolini sullo stato della bonifica nel 1940 (http:/ / www. novecentoitaliano. it/ Portale/

contesto_BiblDocsDiz. aspx?id=1231)• Il Portale dei Borghi di Latina. La storia dell'Agro Pontino (http:/ / www. borghidilatina. it/ main/ la-storia. htm)• Il Portale di Borgo Faiti - perla dell'Agro Pontino (http:/ / www. borgofaiti. it)• Associazione veneti nell'Agro Pontino (http:/ / www. venetiagropontino. it/ )

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Agro Pontino 16

• Marco Omizzolo | I sikh dell’agro pontino (http:/ / wilfingarchitettura. blogspot. it/ 2012/ 12/0034-b-uso-marco-omizzolo-i-sikh. html)

Portale Geografia Portale Lazio

PopolazioneL'Agro Pontino è una delle zone più giovani d'Europa e presenta il tasso di natalità più alto del Lazio.L'immigrazione italiana si è fortemente stabilizzata, se si esclude un piccolo flusso, ancora proveniente dallaCampania. In aumento è inoltre l'immigrazione extra-europea dai Paesi asiatici come l'India, il Pakistan e ilBangladesh, oppure da paesi del Nordafrica e dell'Africa subsahariana.

Comuni compresi nell'Agro Pontino

Torre Astura,che si trova nel comune di Nettuno tradizionale confine fral'Agro Pontino e l'Agro Romano

• Cisterna di Latina (in parte esteso ai primirilievi dei Colli Albani)

• Latina (in parte esteso all'Agro Romano, neldestra-Astura)

•• Pontinia•• Sabaudia•• San Felice Circeo• Sermoneta (in parte esteso ai monti Lepini,

dove ha capoluogo)• Sezze (in parte esteso ai monti Lepini, dove

ha capoluogo)• Terracina (in parte esteso ai monti Ausoni, ed

in parte all'Agro di Fondi)

Altri comuni vicini, quali Aprilia, Pomezia,Anzio, Nettuno, Bassiano, Cori, Norma,Priverno e Sonnino vengono spesso relazionatiall'agro Pontino pur non facendo strettamente parte della pianura da un punto di vista geografico, ma essendolimitrofi e gravitanti con l'agro vero e proprio, e quindi "pontini" almeno in merito a questioni sociali e storiche.L'aggettivo pontino è però spesso impropriamente utilizzato, soprattutto nel linguaggio giornalistico, in riferimento atutti i comuni della provincia di Latina, anche se non direttamente pertinenti all'agro pontino (come Fondi, Formia eGaeta che in realtà apparterrebbero al cosiddetto sud-pontino, ovvero territorio posto a sud oltre l'agro pontino manon nell'agro pontino: la natura del termine genera di per sé confusione).

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Note

Bibliografia• Pier Giacomo Sottoriva, I giorni della guerra in provincia di Littoria e nell'Agro Pontino, Ed. Cipes, Latina 1974• AA.VV., Viaggio nell'Agro Pontino Ed. Touring Club Italiano• Girolamo Conigli, L'Agro Pontino verso il 2000• Antonio Berta, La bonifica pontina• Umberto Pichi, Cisterna non è di Latina (con ampio spazio dedicato all'Agro pre-bonifica) Ed. Monti Cisterna di

Latina.• Antonio Pennacchi, Viaggio per le città del duce, ASEFI. 2003. ISBN 9788888825052.• Antonio Pennacchi, Palude. Storia d'amore, di spettri e trapianti, Donzelli. 2000. ISBN 9788879895729• Antonio Pennacchi, Canale Mussolini, Mondadori. 2010. ISBN 9788804546757• Brocchi Giovan Battista Viaggio nel Lazio. La Tuscia e l'Agro Pontino Ed. Robin Hood• Corrado Alvaro Terra nuova. Prima cronaca dell'Agro Pontino. Rizzoli• Cristina Rossetti, I ferraresi nella colonizzazione dell'Agro Pontino. Ed.Bulzoni, Roma, ISBN 88-7119-699-6• Mauro Nasi I butteri di Cisterna e dell'Agro Pontino. Augusto Imperiali, l'eroe di tutti i butteri, (2006), Palombi

Editori (Roma), ISBN 88-6060-042-1.• Valentino Cencelli, Le paludi pontine attraverso i secoli

Voci correlate•• Comunità venetopontine•• Parco nazionale del Circeo•• Maria Goretti•• Borghi dell'Agro Pontino•• Bonifica idraulica•• Pianura pontina•• Museo di Piana delle Orme

Altri progetti

• Commons (http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Pagina_principale?uselang=it) contiene immagini o altrifile su Agro Pontino (http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Agro_Pontino?uselang=it)

Collegamenti esterni• Il testo del viaggio in Agro Pontino della trasmissione "Turisti per caso" (http:/ / www. turistipercaso. it/ viaggi/

itinerari/ testo. asp?ID=3251)• sito ufficiale del Consorzio di Bonifica dell'Agro Pontino (http:/ / www. bonifica-agropontino. it)• La bonifica delle paludi (http:/ / www. sabaudia. info/ Argomenti/ la_storia/ la_bonifica. htm)• Il sito ufficiale del giardino di Ninfa (http:/ / www. lipulatina. it/ ninfa. htm)• Il sito ufficiale della Piana delle Orme, un podere-museo sulla bonifica (http:/ / www. pianadelleorme. it)• I ricordi dei pionieri della bonifica in una trasmissione di Radio 3 (http:/ / www. radio. rai. it/ radio3/

terzo_anello/ cariola/ )• la relazione a Mussolini sullo stato della bonifica nel 1940 (http:/ / www. novecentoitaliano. it/ Portale/

contesto_BiblDocsDiz. aspx?id=1231)• Il Portale dei Borghi di Latina. La storia dell'Agro Pontino (http:/ / www. borghidilatina. it/ main/ la-storia. htm)• Il Portale di Borgo Faiti - perla dell'Agro Pontino (http:/ / www. borgofaiti. it)

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Fonti e autori delle voci 19

Fonti e autori delle vociAgro Pontino  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=63864130  Autori: %Pier%, 6archi, A7N8X, Andre86, Arturo.c, Ary29, AttoRenato, Avemundi, Ayers, Barbara Livia, Barbicone,Biopresto, Bradipo Lento, Bramfab, Caramella90, Castagna, Cialz, Cvicari, Dario.fragassi, Denghiù, Dr Zimbu, Egnoka, Elitre, Emanuele Mastrangelo, Eumolpo, Fantasma, Foflynn, Frazzone,Gpmat, Gspinoza, Inviaggio, JHReale, Kallikrates, Llodi, Luca P, LucaG83, Lucas, Luccaro, Luciano.comelli, Luckyz, Lucrezia2010, MM, Mac9, Mach, Macstrna, Marco 27, Marcok, Marcol-it,Mario.leone, Massimo Telò, Mauro Tozzi, Mauromiglioli, Mess, Mizardellorsa, Nicola Romani, No2, Ntirelli, Patafisik, Phantomas, Pipep, Retaggio, Roberto1974, Rossa1, Sailko, Salvatoregioitta, Semprevisa, Sentruper, Shivanarayana, Squattaturi, Stanza237, Tenebroso, The Polish, TheDRaKKaR, Ticket 2010081310004741, Tommaso Ferrara, Twice25, Vinz30, Wento, Xavivisca, Xavier121, 149 Modifiche anonime

Fonti, licenze e autori delle immaginiImmagine:Fogliano3.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Fogliano3.jpg  Licenza: Public domain  Autori: Caramella90File:Flag of Italy.svg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Flag_of_Italy.svg  Licenza: Public Domain  Autori: see belowFile:Lazio Coat of Arms.svg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Lazio_Coat_of_Arms.svg  Licenza: Creative Commons Attribution-Sharealike 3.0  Autori:Lazio-Stemma2.png: Credenza Flag_of_Lazio.png: User:Sinigagl derivative work: SerenthiaFile:Provincia di Latina-Stemma.png  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Provincia_di_Latina-Stemma.png  Licenza: sconosciuto  Autori: GJo, MassimopImmagine:Exquisite-kfind.png  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Exquisite-kfind.png  Licenza: GNU General Public License  Autori: GuppettoFile:Lago_fogliano.JPG  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Lago_fogliano.JPG  Licenza: GNU Free Documentation License  Autori: Alessio AntoniettiFile:Linea_pio.JPG  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Linea_pio.JPG  Licenza: Public domain  Autori: Caramella90, SnowdogFile:Giardino_Di_Ninfa_Bonifica.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Giardino_Di_Ninfa_Bonifica.jpg  Licenza: Public Domain  Autori: DenghiùComm, Lalupa,Look2See1, THeK3nger, Wknight94, 1 Modifiche anonimeFile:Parcocirceo.JPG  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Parcocirceo.JPG  Licenza: GNU Free Documentation License  Autori: FerrogolFile:Central_Italian_Ancient_Peoples.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Central_Italian_Ancient_Peoples.jpg  Licenza: Public Domain  Autori: Bibi Saint-Pol,DenghiùComm, Electionworld, Flamarande, Luigi Chiesa, Macalla, Sémhur, UrsusFile:Strada_romana_cisterna.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Strada_romana_cisterna.jpg  Licenza: Public domain  Autori: AyersFile:Sisto_V_Papa.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Sisto_V_Papa.jpg  Licenza: Public Domain  Autori: Original uploader was Utente:Ganetto at it.wikipediaFile:Buoi_maremmani.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Buoi_maremmani.jpg  Licenza: Public Domain  Autori: Original uploader was Petitverdot at it.wikipediaFile:Cascina_Antica.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Cascina_Antica.jpg  Licenza: Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unported  Autori: User:TorvindusFile:Littoria_dall'alto_(1932).jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Littoria_dall'alto_(1932).jpg  Licenza: Public Domain  Autori: ArcheologoFile:Monumento_del_bonificatore_borgo_flora.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Monumento_del_bonificatore_borgo_flora.jpg  Licenza: Public Domain  Autori:IlparceFile:Campi_nell'agro_pontino.JPG  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Campi_nell'agro_pontino.JPG  Licenza: Public domain  Autori: Caramella90File:Lago_di_paola.JPG  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Lago_di_paola.JPG  Licenza: Public domain  Autori: Caramella90File:Sabaudia_torre_civica.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Sabaudia_torre_civica.jpg  Licenza: GNU Free Documentation License  Autori: Bjh21, DenghiùComm,Friedrichstrasse, Mac9, MultichillFile:Bufala_Agro_Pontino.JPG  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Bufala_Agro_Pontino.JPG  Licenza: Public Domain  Autori:http://it.wikipedia.org/wiki/Utente:Caramella90File:Riomartino.JPG  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Riomartino.JPG  Licenza: Public domain  Autori: Caramella90File:Paesaggio_agro_pontino.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Paesaggio_agro_pontino.jpg  Licenza: Public domain  Autori: Caramella90, Mr buick, Paskwiki, ValepertFile:Torre_astura.JPG  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Torre_astura.JPG  Licenza: sconosciuto  Autori: Original uploader was Alessio antonietti at it.wikipediaFile:Commons-logo.svg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Commons-logo.svg  Licenza: logo  Autori: SVG version was created by User:Grunt and cleaned up by 3247, basedon the earlier PNG version, created by Reidab.File:Erioll world.svg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Erioll_world.svg  Licenza: GNU Lesser General Public License  Autori: Adrien FacélinaImmagine:Torre astura.JPG  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Torre_astura.JPG  Licenza: sconosciuto  Autori: Original uploader was Alessio antonietti at it.wikipedia

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