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2 agricolturamoderna.com

AM/Speciale Cultivar

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AM/Normative

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5agricolturamoderna.com

AM/Sommario

via Zannoni 70 - 94012 Barrafranca (EN)Tel. +39 335 5385656

www.agriusato.comwww.agricolturamoderna.comredazione@agricolturamoderna.com

Registrazione Tribunale di EnnaN° 117 del 9/06/2008

EDITOREAndrea Bevilacqua

DIRETTORE RESPONSABILEFrancesco Mezzapelle

DIRETTORE REDAZIONERosetta Bevilacqua

REDAZIONEFrancesco Mezzapelle Antonio Dalla Fontana

DIRETTORE CREATIVO Anthony M. La Pusata

STAMPASoluzione Stampa

GRAFICA & IMPOSTAZIONE

www.rdmpb.com

Gli annunci vengono redatti dall’Utente del servizio. Per evitare qualsiasi contestazione tardiva, AGRIUSATO invita l’Utente a verificare il proprio annuncio sin dal momento della sua pubblicazione. AGRIUSATO non opera alcun controllo editoriale sugli annunci diffusi a mezzo del Servizio e il suo unico compito è la compilazione e la presentazione degli Annunci diffusi nella rivista e sui siti. AGRIUSATO non garantisce la correttezza degli Annunci diffusi nella rivista e/o sui siti e non potrà in alcun caso essere ritenuta responsabile per il contenuto o la veridicità delle informazioni inserite nel Servizio di diffusione degli Annunci.

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A tale riguardo:- Spetta al venditore verificare la solvibilità dell’acquirente, nel caso in cui richieda da questi il pagamento tramite bonifico bancario.- Spetta all’acquirente verificare l’identità e la buona fede del venditore e l’esistenza del materiale posto in vendita.

© Agriusato 2014. Tutti i diritti sono riservati. Questa publicazione non può essere riprodotta e/o utilizzata nè totalmente, nè parzialmente senza il consenso scritto dell’editore.

Dall’Editore

Il Punto di Svolta

Dal Direttore

Semestre Europeo dell’Italia

Dalle Aziende

JCB: GT

New Holland: Nuova T4 Powerstar

Valpadana: La gamma al completo

Deutz Fahr: La gamma telescopici

John Deere: Monopolizza il Sima

Zanon: 50 anni e non li dimostra

Eventi & Manifestazioni

EIMA International 2014

Agriumbria

Speciale Bio

Riconoscere il Bio

7

10

1620

4144

48

26303439

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AM/Dall’Editore

IL PUNTO DI SVOLTANoi imprenditori tendiamo ad adagiarci su situazioni che

abbiamo ereditato o che abbiamo contribuito a creare

nel passato. I meccanismi che portano a perpetrare una

situazione che obbiettivamente risulta dannosa per l’azienda

sono tanti e sempre in relazione tra loro. Possiamo però

affermare che il comune denominatore è la paura per il

nuovo e la mancanza di coraggio nel gestire il nuovo. Questo

di solito porta a vedere la vita della nostra azienda come

segnata da una direzione obbligatoria che non ci permette di

percorrere altre strade.

Ma tutti noi sappiamo, per esperienza diretta, che il

cambiamento fa parte della vita di ogni azienda e che non

possiamo esimerci dall’affrontarlo.

Di cambiamenti le aziende ne affrontano tanti e di tanti

tipi e forse quello che crea più timore negli imprenditori è

il cambiamento della squadra che forma l’azienda, perché

lì entrano in gioco i legami personali ed emotivi, il senso

di responsabilità verso i collaboratori stessi e la difficoltà di

prendere delle decisioni che possono risultare dolorose per

alcuni componenti, senza considerare che lo spostamento

di una sola pedina può creare un effetto valanga di cui non

riusciamo a vedere la portata.

Ma se tutto questo è vero e comprensibile e giustificabile

è però anche vero che l’imprenditore ha la responsabilità

(tutta sua e di nessun altro)e il dovere di mantenere l’azienda

sana e di farla crescere. Per questo è necessario valutare

molto bene l’effettiva utilità di ogni collaboratore, trovare

per lui le mansioni più idonee dove possa dare il massimo

e possa sentirsi utile e importante e partecipe ai progetti di

sviluppo dell’azienda. Se però dopo aver fatto tutto questo il

collaboratore continua in un atteggiamento distruttivo e non

collaborativo, se continua a sentirsi un corpo estraneo, se

non appoggia con il proprio ingegno e il proprio impegno le

scelte aziendali volte al miglioramento e alla crescita, allora

la soluzione non è che una, liberarsi dello “scollaboratore”

perché esso non è altro che zavorra che frena la crescita

dell’azienda.

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L ’OTT IM ISMO ARRIVA DAL “BASSO” .“Sono soddisfatto del lavoro portato avanti, in questi mesi abbiamo fatto scelte che guardano al futuro non solo del settore ma dell’Europa” . Così il Ministro delle Politiche Agricole alimentari e Forestali Maurizio Martina ha commentato i risultati raggiunti per l’agricoltura e la pesca nell’Unione Europea in occasione della chiusura ufficiale, il 13 gennaio, del “semestre europeo” guidato dall’Italia. Martina ha illustrato le questioni relative al

settore dell’agricoltura affrontate in questi mesi dall’Ue.

Il Consiglio Europeo Agricoltura e Pesca a dicembre ha approvato un documento, presentato dalla Presidenza italiana e contenente tre punti cardine: credito, terra e formazione, per attuare azioni concrete a favore dei giovani in agricoltura. Sul primo fronte si prevede, per fornire sostegno economico ai giovani agricoltori attraverso garanzie bancarie, di coinvolgere la Banca europea per gli investimenti (BEI). L’intervento della BEI potrà essere

così complementare agli strumenti nazionali esistenti. Nel documento si inseriscono facilitazioni per l’acquisto dei terreni da parte degli under 40 ed è stata approvata la proposta italiana di istituire un “Erasmus” per i giovani agricoltori con l’obiettivo di facilitare lo scambio di informazioni e di esperienze professionali tra le diverse realtà agricole europee. Il supporto sarebbe garantito dalle reti rurali nazionali e dalla rete rurale europea.

Su forte impulso della Presidenza italiana –si legge sempre in una nota diramata dal Mipaaf- è stato evitato

agricolturamoderna.com

AM/Dal Direttore

SEMESTRE EUROPEO DELL’ITALIAPER L ’AGR ICOLTURA MOLTE BELLE INTENZION I MA POCHI FATT I

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il taglio di oltre 400 milioni di euro dal bilancio agricolo. La proposta iniziale della scorsa Commissione Ue presieduta da Barroso aveva

previsto di modificare il budget 2015 attraverso una riduzione del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA). Il Consiglio europeo dei Ministri dell’Agricoltura, presieduto dal Ministro Martina, si è opposto alla decisione, contando anche

sull’appoggio del Consiglio Ecofin, presieduto dal Ministro Pier Carlo Padoan.

È stato ottenuto dalla Commissione europea un pacchetto di aiuti per oltre 300 milioni di euro a favore dei produttori colpiti dalle conseguenze dell’embargo russo. Concesso dalla Ue il via libera al regolamento che prevede la concessione di aiuti per l’ammasso

privato di 155.000 tonnellate di formaggi. Per la frutta fresca e deperibile sono state stabilite misure di ritiro e l’Italia è il Paese che, fino al 31 dicembre 2014 con il regolamento Ue 1031, ha effettuato ritiri per un quantitativo superiore a tutti gli altri Paesi, con oltre 14mila tonnellate di pere e mele, 13mila tonnellate di prugne, uva da tavola e kiwi e 5,6mila tonnellate di agrumi.

È stato portato avanti il dossier sul biologico. Il confronto tra gli Stati membri è stato proficuo e sono state discusse modifiche per migliorare la bozza proposta dalla Commissione, in particolare sotto il profilo dei controlli e della sicurezza per il consumatore. La discussione proseguirà sotto la nuova Presidenza di turno dell’Ue.

Nell’ambito del Consiglio è stato approvato definitivamente il Regolamento Ue relativo alle azioni di informazione e di promozione dei prodotti agricoli realizzati nel mercato interno e nei Paesi terzi. Il nuovo regolamento mira ad aumentare il grado di conoscenza dei consumatori dei prodotti agricoli e dei metodi di produzione dell’Unione, nonché a rafforzare la consapevolezza e il riconoscimento dei regimi di qualità europei. Si tratta di una norma di fondamentale importanza per il sostegno delle esportazioni dei prodotti agroalimentari europei nel mondo.

L’Italia ha dedicato ai temi di Expo 2015 la riunione informale del Consiglio dell’Agricoltura, che si è svolta dal 28 al 30 settembre a Milano. I ministri dell’agricoltura europei hanno ribadito l’importanza dell’evento all’interno del quale l’Europa giocherà un ruolo chiave, facendosi promotrice di un’azione globale sul cibo. Quattro le tematiche principali di intervento: lotta alla povertà alimentare, che in Europa tocca più di 50 milioni di persone; contrasto agli sprechi

AM/Dal Direttore

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AM/Dal Direttore

alimentari, che nel territorio dell’Ue ammontano a circa 190 Kg procapite; tutela delle risorse naturali come terra e acqua; promozione di modelli agricoli sostenibili a partire dall’attuazione della nuova Politica agricola comune.

“Il ricambio generazionale –ha così sottolineato Il Ministro Martina- è un obiettivo fondamentale e con l’approvazione del nostro documento la Commissione presenterà proposte normative per dare più credito ai nostri ragazzi, anche attraverso la Bei, e per creare un Erasmus dei giovani imprenditori agricoli. Nei sei mesi di Presidenza abbiamo dovuto gestire la difficile situazione dell’embargo russo, che ha colpito duramente gli agricoltori europei. Abbiamo convocato a settembre un consiglio straordinario proprio per seguire puntualmente la vicenda e abbiamo collaborato con la Commissione per stabilire e rafforzare gli interventi a favore dei settori colpiti. Sono state messe in campo risorse importanti, ma è stato altrettanto evidente che c’è bisogno di un salto di qualità negli strumenti europei di gestione delle crisi. Servono azioni più tempestive, adeguate e in linea con le esigenze delle imprese. Proseguiremo con il nostro lavoro e con lo stesso impegno nei prossimi mesi, collaborando a stretto contatto con la Commissione europea”.

Questo attivismo, però, non ha

portato granché: basti vedere il flop relativo all’agricoltura e al “made in Italy”. Sotto il primo profilo, il ministro Maurizio Martina non è riuscito a imporre significative modifiche alla PAC (politica agricola comunitaria), soprattutto in riferimento ai prodotti biologici e alle misure a favore dei giovani agricoltori.

Il secondo aspetto è quello più grave: per un paese come l’Italia, che fa della qualità il suo punto forte, perdere la battaglia sul “made in” sa di doppia beffa. La proposta di regolamento che prevedeva di inserire obbligatoriamente il Paese di origine nell’etichetta dei prodotti non alimentari (e si pensi al settore della moda italiana) si è infranta contro la diga dei paesi del nord, in testa la Germania, che sul tema hanno preferito rimandare, anche alla luce della pochezza dei loro brand.

A parte il globetrotter europeo Gozi (sottosegretario con delega agli Affari europei), l’economico Padoan , l’intera squadra della Farnesina (Mogherini, Gentilini e Pistelli), Galletti e Alfano, il resto della squadra di governo ha in più di un’occasione dimostrato d’essere un po’ spaesata a Bruxelles. Lo dimostra anche il numero pressoché nullo di conferenze stampa effettivamente tenute con i giornalisti italiani. Ricordiamo che la prossima presidenza italiana all’Ue cadrà fra il 2028 e il 2029.

Un po’ di ottimismo arriva dalle politiche agricole che nascono dal basso, dall’associazionismo. Un esempio? A Bologna nel ciclo di incontri pubblici, organizzati dalla Cia in previsione di Expo 2015, “Verso il territorio come destino” si è discusso sul ruolo e il futuro dell’agricoltura ed è emerso che nei prossimi 15 anni gli italiani torneranno a sfruttare meglio la terra, tra innovazioni e multifunzionalità dell’impresa agricola, esiste un potenziale economico ancora inespresso di oltre 40 miliardi di euro all’anno.

Importanti dati sono emersi nel corso del convegno nazionale. L’agricoltura e l’agroalimentare producono ogni anno un fatturato vicino ai 300 miliardi di euro. Sono oltre 20 mila gli agriturismi disseminati sul territorio e oltre 80 mila le aziende che sviluppano molteplici attività, dalla produzione di energie alla manutenzione delle aree verdi anche urbane. Già oggi questo “movimento” multifunzionale produce molto, ma ci sono ampi margini di crescita economica. E’ ragionevole stimare che nei prossimi 10/15 anni le attività connesse all’agricoltura sposteranno più di 40 miliardi di euro l’anno con la prospettiva di garantire circa 200 mila nuovi posti di lavoro. Anche se il Paese continua a respirare una crisi persistente -ha evidenziato il presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino, nel suo intervento- nell’agricoltura e nel territorio rurale ci sono sempre nuove idee ed energie per superare l’impasse e creare ulteriori occasioni di reddito e sviluppo. E infatti nelle aziende diversificate il contributo della multifunzionalità sulle entrate complessive arriva al 25%, superando il 30% nel caso delle imprese agricole “under 40”, grazie anche a una maggiore attitudine al rischio e propensione a fare innovazioni di processo e di prodotto. Ma anche grazie a una più elevata sensibilità per le tematiche sociali e ambientali”.

Francesco Mezzapelle

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AM/Speciale Cultivar

CATALOGO ON-LINE ACCESSO LIBERO

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AM/Speciale Cultivar

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AM/Eventi & Manifestazioni

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AM/Dalle Aziende

La famosa versione speciale JCB GT è stata incoronata terna più veloce del mondo dopo aver raggiunto una velocità di oltre 70 chilometri l’ora in Australia.

La speciale terna JCB GT,

originariamente progettato per

eseguire impennate ad alta velocità

durante competizioni velocistiche, ha

tentato il record di velocità di fronte

a una giuria indipendente a Bathurst,

vicino a Sydney. Il Guinness World

Records ha confermato che la potente

macchina JCB è diventata ufficialmente

la terna più veloce del mondo con una

velocità di 72,58 mph (116,82 km/h).

Il nuovo record non è l’unico detenuto

dalla terna JCB: la

storica macchina

del costruttore

britannico, infatti,

è stata la terna

più venduta al mondo per 14 anni

consecutivi: l’azienda ne ha costruito

più di mezzo milione di esemplari negli

ultimi 61 anni dopo la sua introduzione

nel 1953.

LA JCB GTDIVENTA LA TERNA P IÙ VELOCE DEL MONDO

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AM/Dalle Aziende

Fab Carrettin, amministratore delegato

di JCB Pacific, ha dichiarato: “La JCB

GT è sempre stata considerata la

terna più veloce del mondo, e ora

tutto questo è ufficiale. È fantastico

aver raggiunto questo record, che

sottolinea l’eccellenza ingegneristica,

la potenza e le prestazioni che i nostri

clienti richiedono alle terne JCB”.

Glenn McLeod, product manager terne

per il concessionario JCB Construction

Equipment Australia (CEA), ha

aggiunto: “I 116,82 km/h raggiunti

dalla macchina hanno persino superato

il traguardo dei 110 km/h stabilito

dal Guinness World Records. Non

potremmo essere più felici di questo

risultato.”

Il dimostratore JCB Matthew Lucas -

soprannominato “The Dig” per questo

tentativo - è stato l’uomo che ha

guidato la JCB GT al record del mondo.

Matthew, 43enne di Werrington

(Stoke-on-Trent), ha dichiarato: “È stato

bello essere coinvolti in un progetto

così entusiasmante, e un vero onore

essere al volante della macchina che ha

infranto questo record.”

La JCB GT, realizzata in fibra di vetro e

alluminio e alimentata da un motore

V8 Chevvy, ha fatto il suo debutto

nel 1988. È stata guidata da Malcolm

Grindey, per lungo tempo dipendente

dell’azienda, che ha trascorso due anni

al volante della GT dimostrando le sue

capacità in tutto il mondo, tra cui una

apparizione al Gran Premio d’Australia

di Formula Uno nel 1990. Malcolm,

61enne di Marston Montgomery, nei

pressi di Rocester, ha dichiarato: “Ho

ricordi molto cari della partecipazione

della JCB GT alla prova del Gran Premio

d’Australia, ed è quindi una grande

notizia che si sia aggiudicata il titolo di

terna più veloce del mondo sul suolo

australiano quasi 25 anni dopo.”

Normalmente ospitata presso la sede

JCB in Staffordshire, Regno Unito, la

più recente versione della JCB GT si

caratterizza per un caricatore e un

escavatore realizzati completamente

in alluminio, ed è stata inviata in

Australia per esibirsi nel corso di

eventi dedicati al settore auto, tra

cui il Deni Ute Muster di Deniliquin,

NSW, e il Supercheap Auto Bathurst

1000 di Bathurst, NSW. Connotata

da un telaio leggero in acciaio e da

un assale posteriore derivato dal

trattore JCB Fastrac, la JCB GT è

stata originariamente progettata per

eseguire esibizioni acrobatiche in

occasione di corse automobilistiche

negli Stati Uniti.

www.jcb.com

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AM/Speciale Cultivar

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AM/Speciale Cultivar

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New Holland lancia una nuova versione

aggiornata della serie T4 PowerStar™:

prestazioni migliori e consumi ridotti

• Tecnologia Common Rail e

catalizzatore antiparticolato PM Cat per

la conformità alle normative Tier 4B:

consumi di carburante ridotti del 13% e

migliore risposta del motore

• Migliore comfort per l’operatore:

speciale barra porta monitor per

rotopresse

New Holland ha migliorato

notevolmente la serie di trattori T4

PowerStar™, la prima in Europa

equipaggiata con tecnologia PM

Cat (catalizzatore antiparticolato)

per la conformità alle normative Tier

4B. La nuova serie è inoltre dotata

di motore con tecnologia Common

Rail, che consente di ottenere una

notevole riduzione dei consumi di

carburante e un miglioramento a

livello di produttività ed efficienza.

“La gamma T4.55-65-75 PowerStar™

è particolarmente apprezzata da

allevatori e piccoli agricoltori.” Ha

dichiarato Luca Mainardi, Responsabile

Tractor e PLM Product Management.

agricolturamoderna.com

AM/Dalle Aziende

NEW HOLLANDLA NUOVA VERSIONE AGG IORNATA DELLA SER IE T4 POWERSTAR™

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21agricolturamoderna.com

AM/Dalle Aziende

“Oltre all’estrema facilità d’uso e a

un comfort imbattibile nel segmento,

è possibile infatti beneficiare di una

riduzione dei consumi del 13% e dei

vantaggi dell’esclusiva tecnologia PM

Cat, basata sugli sviluppi più recenti del

settore, che garantisce la conformità

alle normative Tier 4B.”

Tecnologia Common Rail e catalizzatore antiparticolato PM Cat per la conformità alle normative Tier 4B: consumi di carburante ridotti del 13% e migliore risposta del motore

La serie T4 PowerStar™ è alimentata

da un motore Common Rail F5C da

3.400 cc, con tecnologia PM Cat per

la conformità alle normative Tier 4B.

Sviluppato da FPT Industrial, brand del

gruppo CNH Industrial, il catalizzatore

antiparticolato PM Cat è installato

nell’impianto di scarico, a valle del

catalizzatore di ossidazione diesel. Il

particolato contenuto nel gas di scarico

viene bruciato quando attraversa il

catalizzatore PM Cat. Questo filtro

non si occlude mai, grazie all’elevato

flusso dei gas di scarico, e non deve

essere rigenerato. L’operatore non

deve svolgere alcuna operazione di

pulizia e, soprattutto, il

sistema è interamente

a manutenzione zero,

il primo nel settore.

A oggi, FPT Industrial

ha prodotto 500.000

motori con tecnologia

PM Cat e il sistema è

stato concepito per

l’intera durata di vita

del prodotto.

New Holland ha

introdotto i motori

Common Rail in agricoltura nel 2003, e

l’attuale serie T4.55-65-75 PowerStar™

ottimizza al massimo questa

tecnologia. Il rifornimento di precisione

consente una risposta migliore quando

il motore è sotto sforzo. Inoltre, dato

che viene immessa nel serbatoio

l’esatta quantità di carburante

necessaria, si possono ottenere risparmi

di carburante nell’ordine del 13%.

La curva del motore piatta tra 1.900-

2.100 giri/min mantiene la massima

potenza su un intervallo di lavoro

più ampio, garantendo una migliore

flessibilità operativa soprattutto

nei lavori con i mezzi agricoli più

dispendiosi

in termini di

consumi, quali i

carri per foraggio.

Il rapporto peso-

potenza di 30,4

kg/CV garantisce

un’eccezionale

produttività,

riducendo al

contempo la

compattazione del

suolo che impatta

negativamente sul

rendimento.

Gli intervalli di manutenzione della

gamma T4 PowerStar™, già ai vertici

nel settore, sono stati estesi di un

ulteriore 20%, raggiungendo le 600

ore, garantendo la più alta produttività

e tempi di indisponibilità della

macchina e costi di gestione ridotti al

minimo.

Migliore comfort per l’operatore:

speciale barra porta monitor per

rotopresse

Il comfort dell’operatore è un fattore

di importanza strategica per ottenere

la massima produttività al termine

di una lunga giornata di lavoro, e la

cabina della gamma T4 PowerStar™,

già ai vertici della categoria, è stata

ulteriormente migliorata con una

speciale barra opzionale, utilizzata

per il montaggio di monitor in cabina,

come quelli utilizzati per rotopresse e

fasciatori. La barra, collocata a destra

dell’operatore, si trova perfettamente

all’interno del suo campo visivo durante

il lavoro.

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22 agricolturamoderna.com

AM/Dalle Aziende

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23agricolturamoderna.com

AM/Dalle Aziende

Il marchio McCormick è da sempre

sinonimo di prestazioni, tecnologia

ed evoluzione. Un’evoluzione

che il marchio rivolge anche alla

comunicazione, dove McCormick

ha recentemente compiuto un

salto di qualità, allineandosi sempre

più ai mezzi messi a disposizione

dall’era digitale.

Il rinnovamento parte dal restyling

del sito www.mccormick.it, che

ad una grafica lineare e ad una

navigabilità più intuitiva, aggiunge

ora immagini più accattivanti, nuovi

video e, soprattutto, aggiunge nella

sezione prodotti il nuovo strumento

di selezione prodotti per aiutare

l’agricoltore nella scelta del trattore

più adatto alle proprie esigenze in

funzione dell’impiego, del motore e

del tipo di trasmissione desiderata.

Per offrire un servizio sempre

più completo e performante

McCormick ha anche aggiornato

il catalogo gamma trattori con le

novità introdotte negli ultimi mesi

nell’app McCormick Digital Library,

scaricabile gratuitamente su tablet

e smartphone e prevista sia per

piattaforme IOS sia per piattaforme

Android.

Nell’affacciarsi al mondo digitale

con una presenza sempre più

importante McCormick ha pensato

anche al social network Facebook,

dove è stata recentemente

implementata una pagina ad hoc

per i trattori McCormick, https://

www.facebook.com/tractors.

mccormick, sulla quale verranno

pubblicati immagini storiche,

curiosità, video-filmati, video-

interviste, contributi di clienti e

appassionati ed informazioni su

eventi italiani e internazionali dove

è prevista la presenza dei trattori

McCormick.

www.mccormick.it

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26 agricolturamoderna.com

AM/Dalle Aziende

Da sempre dedicato alle colture specializzate il marchio Valpadana si propone oggi con una serie di trattori con il più alto valore aggiunto disponibile sul mercato nel settore dei “compatti”, spaziando dal vigneto al frutteto, dalla fienagione alle coltivazioni in serra, fino a spingersi alla manutenzione nel settore civile e comunale.

Ed è proprio con modelli

rappresentativi dell’intera gamma che

Valpadana sarà presente all’EIMA 2014,

mettendo in luce le continue evoluzioni

frutto delle richieste provenienti

dal mercato mondiale. Tra i modelli

esposti all’interno della manifestazione

bolognese la Serie 4600, gamma che

offre la possibilità di scelta tra modelli

“isodiametrici” e “variant”, con ruote

posteriori maggiorate. Questi mezzi

supercompatti emergono tra i trattori

della fascia di potenza dai 23 ai 47,5

cv, offrendo motorizzazioni silenziose

e rispettose dell’ambiente, un potente

sistema frenante multi disco in bagno

d’olio, una trasmissione con inversore

sincronizzato da 8 AV + 4 RMe Presa di

Forza completamente indipendente con

frizione dedicata multidisco in bagno

d’olio. Uno chassis particolarmente

solido e prestazionale, unitamente

all’elevata capacità di sollevamento

consente l’uso di attrezzature pesanti

in massima sicurezza. Particolare

attenzione è stata prestata alla

realizzazione del sistema sterzante

con cilindro di sterzo integrato nel

carter che, oltre a consentire angoli di

sterzata molto elevati, non necessita

della consueta barra di accoppiamento

tra le ruote anteriori. Il posto di guida

con torretta portastrumenti e volante

inclinabile, le leve di comando della

trasmissione laterali al volante, la

piattaforma di guida e tutti i comandi

posizionati ergonomicamente rendono

questi mezzi estremamente sicuri e

confortevoli in ogni situazione. Nella

fascia di potenza superiore, Valpadana

espone la serie VP 7000, gamma che

offre un livello molto professionale,

in particolare per l’agricoltura

specialistica e l’orticoltura. Disponibile

in due modelli da 65 e 75 cv sia in

versione articolata che a sole ruote

sterzanti, la nuova Serie VP 7000 è

equipaggiata con motori FPT da

3200 cc. 4 cilindri turbo Stage 3A.

A caratterizzare la Serie VP 7000 è,

inoltre, la trasmissione 16 AV + 16

RMdotata di inversore meccanico

e superriduttore di serie (da 0,8 a

40 km/h), di produzione 100% Argo

Tractors. La gamma offre inoltre

la PdF a comando elettroidraulico,

sollevatore da 2.300 kg, idraulica

da 50 + 31 l/min, posto di guida

reversibile ed assale anteriore con

innesto 4RM e differenziali bloccabili

separatamente) elettro-idraulici.

Infine, all’EIMA sarà presente

l’innovativa serie VP 9000, gamma

che segna un importante traguardo

nella gamma alta degli isodiametrici

Valpadana. Con un’impronta sempre

VALPADANAALL ’E IMA 2014 LA GAMMA SPEC IAL IST ICA AL COMPLETO

Page 27: AgricolturaModerna - Gen/Feb 2015

più professionale e specializzata,

i VP 9000concretizzano le sinergie

industriali e produttive di Valpadana

con Argo Tractors, rispondendo in

modo mirato alle esigenze del mercato

degli specialistici. I due modelli VP

9095 e VP 90105 sono equipaggiati

con motori FPT a 4 cilindri da 3,2 litri

Tier 3 e potenze rispettivamente di

88 e 95 cv. A caratterizzare la Serie

9000 è la trasmissione 16 AV + 16

RMdotata di Synchro Shuttle meccanico

e superriduttore di serie (da 0,8 a 40

Km/h), di produzione originale Argo

Tractors. La gamma offre, inoltre, PdF

ad innesto elettroidraulico, sollevatore

da 2.300 kg, idraulica da 50 + 31 l/

min, posto di guida reversibile di serie

su tutti i modelli ed assale anteriore con

innesto 4RM e bloccaggio differenziale

100% elettro-idraulico, sia anteriore

che posteriore. Tutte le funzioni

operative dei nuoviValpadana sono

gestibili mediante comandi facili

e intuitivi, che integrano in modo

equilibrato meccanica, idraulica

ed elettronica. Su richiesta i VP

9000 possono essere equipaggiati,

infatti, con impianto idraulico

comandato via Joystick proporzionale

per la gestione del sollevatore e dei

distributori ausiliari e, infine, con cabina

con aria condizionata, per assicurare

il migliore comfort operativo. Le

nuove soluzioni adottate innalzano la

specializzazione e il livello tecnologico

di questa gamma che offre rilevanti

vantaggi nei settori dell’agricoltura

altamente specialistica e dell’orticoltura.

Per le famiglie VP 7000 e VP 9000 da

segnalare la presenza, di serie, del

pulsante di De-Clutch sulla leva

dell’inversore sincronizzato, garantendo

l’inversione di direzione senza dover

premere il pedale frizione.

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AM/Dalle Aziende

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AM/Speciale Cultivar

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AM/Dalle Aziende

LA GAMMA TELESCOPICIDEUTZ-FAHR

La gamma di telescopici DEUTZ-FAHR di altri due nuovissimi modelli che completano una serie davvero all’avanguardia.

In totale i modelli ora a disposizione sono cinque: Agrovector 29.6, Agrovector 29.6LP, Agrovector 35.7 e le new entry Agrovector 37.6 e Agrovector 37.7. L’elevata altezza libera da terra, abbinata al baricentro basso e alla trazione integrale di questa serie di trattori, offre vantaggi impareggiabili per operazioni su terreni difficili e nell’impiego di lavorazioni particolarmente complesse.

La gamma Agrovector si completa con un nuovo modello che va a cogliere le esigenze di chi ha bisogno di un mezzo compatto e agile.

Nasce il nuovo modello 25.5 che, come riporta il nome, ha un’estensione del braccio fino a 5.6 metri è una capacità di 2,5 t

Motori potenti ed estremamente economici.

Tutti i modelli della Serie Agrovector sono equipaggiati con motori Deutz 4 cilindri 3,6l Tier IIIb con potenza da 102 a 123 hp CV.

Motori Turbodiesel di ultima generazione che oltre ad essere una garanzia di massima affidabilità ed efficienza per ogni genere di lavoro, risultano anche economici grazie ad un’elevata produttività unita a consumi estremamente ridotti.

Tutto questo è reso possibile grazie all’implementazione di un moderno propulsore a quattro cilindri raffreddato a liquido che assicura

un’erogazione di potenza eccellente e costante in perfetta sinergia con un sistema d’iniezione che opera ad alta pressione.

I motori montati sui modelli Agrovector 37.6 e Agrovector 37.7

sono stati ulteriormente ottimizzati per erogare una potenza costante su un ampio intervallo di valori di coppia

e velocità e rendere agevole ogni impiego.

La Serie Agrovector è in grado di offrire intervalli di manutenzione ordinaria del motore molto lunghi e di conseguenza minori costi d’esercizio: la sostituzione dell‘olio motore si effettua ogni 500 ore di funzionamento, mentre l‘olio dell‘impianto idraulico e i relativi filtri possono essere sostituiti ogni

1.500 ore di lavoro.

www.samedeutz-fahr.com

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AM/Dalle Aziende

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AM/Speciale Cultivar

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L’uomo è nato per l’azione, come il fuoco tende verso l’alto e la pietra verso il basso

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AM/Speciale Cultivar

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AM/Dalle Aziende

Tre innovativi concept John Deere saranno premiati con medaglia d’oro, d’argento e di bronzo al SIMA 2015 di Parigi (22-26 febbraio 2015).

“Questo risultato è il più grande

riconoscimento dell’impegno di

John Deere per l’innovazione e le

tecnologie avanzate, oltre che il

frutto di un eccellente lavoro di

squadra a livello di tutto il gruppo”,

ha affermato Chris Wigger, Vice

President Sales & Marketing

Regione 2 di John Deere.

Medaglia d’oro: ExactEmergeLa seminatrice a elevate prestazioni

ExactEmerge di John Deere offre altissima precisione a una velocità di lavoro che raggiunge e supera i 16 km/h. Questa tecnologia innovativa depone i semi in fondo al solco con una traiettoria inversa, adattandosi alla perfezione alla velocità di avanzamento della seminatrice e alla densità di semina selezionata. Il seme viene infatti collocato con precisione all’interno del solco senza che rimbalzi o rotoli fuori posto. Il sistema funziona sia con il mais che con la soia ed è efficace anche alle velocità di lavoro più elevate. Ilsistema consente di collocare i semi in fondo al solco con precisione anche nelle condizioni di semina più impegnative.

Le unità di semina a file ExactEmerge lavorano con le più diverse tipologie e forme di semi, garantendo una corretta singolarizzazione nel 99% dei casi. Con una larghezza di trasporto di soli 3 m, questa seminatrice a otto file a elevate prestazioni è dotata di opzione di fertilizzazione granulare ed è stata progettata per lavorare su sodo o su terreno lavorato. Una volta montata sul trattore, la seminatrice può essere alimentata da un generatore elettrico esterno collegato alla PTO (o direttamente da un trattore John Deere 6RE) ed è completamente integrata nella gamma di soluzioni di agricoltura di precisione FarmSight.

Medaglia d’argento: AutoConnect

MONOPOL IZZA IL S IMA 2015JOHN DEERE

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AM/Dalle Aziende

John Deere ha sviluppato anche il sistema AutoConnect, progettato per il collegamento di attrezzi senza che l’operatore debba lasciare il posto

di guida del trattore. Pensato per risparmiare tempo al momento del cambio dell’attrezzo, contribuisce ad aumentare notevolmente la produttività, ma anche la sicurezza per l’operatore. AutoConnect collega automaticamente trattore e attrezzo prendendo il pieno controllo di barra di traino, PTO, distributori, impianto elettrico, ISOBUS e freni pneumatici del trattore. Attivabili dal display GreenStar della cabina, i moduli AutoBackup, AutoConnect e AutoSetup del software consentono un collegamento dell’attrezzo estremamente veloce e sicuro.

Menzione Speciale: BatteryBoost

BatteryBoost di John Deere mette l’elettricità ad alto voltaggio al servizio di trattori e attrezzi. Si tratta infatti in assoluto del primo sistema per

trattori collegabile direttamente alla rete elettrica: un passo significativo verso la mobilità elettrica avanzata. La tecnologia dei trattori con BatteryBoost si basa su batterie a elevate prestazioni che immagazzinano l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici o a biogas dell’azienda agricola e la erogano su richiesta per incrementare la potenza. Collegato a un trattore John Deere 6RE modificato, il modulo BatteryBoost eroga fino a 107 kW di potenza in più, consentendo di incrementare la capacità del trattore a prescindere dalla modalità operativa. Inoltre, la presa standardizzata AEF (Agricultural Industry Electronics Foundation) del sistema apre nuove opportunità

per la e-mobility agricola, per le applicazioni ibride elettriche controllate manualmente o automaticamente e per la carica bi-direzionale (CC) delle

batterie, quest’ultima supportata mediante la presa CCS (Combined Charging System). I vantaggi chiave del sistema “plug and play” BatteryBoost sono la semplicità d’uso, la riduzione dei costi per il carburante – grazie allo sfruttamento di energia sostenibile prodotta in azienda – e la possibilità di utilizzare trattori più piccoli per applicazioni che, solo occasionalmente, richiedono un incremento di potenza.

www.deere.it

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AM/Dalle Aziende

Se un’azienda si misura dall’entusiasmo con cui opera, allora al primo posto dobbiamo collocare la ditta Zanon.La Zanon Macchine Agricole ha recentemente festeggiato i suoi primi 50 anni di attività e in occasione dell’Eima ha organizzato una serata per celebrare il mezzo secolo di attività mettendo in risalto il lavoro svolto fin qui dove gli elementi fondamentali sono stati la dedizione e il coraggio di essere sempre proiettati verso il futuro.Gli aspetti che hanno caratterizzato l’attività della Zanon fin dagli esordi sono stati l’entusiasmo,l’ energia e la determinazione e, nonostante sia passato mezzo secolo dalla fondazione dell’azienda, sono rimasti i cardini che guidano l’impresa. Queste caratteristiche sono difficili da trovare nelle aziende “mature” come la Zanon. A tutto questo si aggiunge una forte attenzione agli uomini, sia essi collaboratori che clienti o fornitori. Questa è la ricetta semplice ed efficace che ha permesso alla Zanon, non solo di resistere alle diverse difficoltà del mercato, ma e soprattutto a rafforzarsi sia sul mercato nazionale che internazionale fino ad esportare in 40 paesi esteri ed avere filiali di produzione in Spagna, Croazia e Turchia.La costante attenzione sull’innovazione e la sperimentazione sono sempre state indirizzate a trovare le soluzioni ottimali e realmente efficaci nell’ottimizzazione dei costi degli imprenditori agricoli .A ciò si aggiunge una gamma di oltre 200 prodotti volti ad offrire la

soluzione migliore alle diverse esigenze dell’imprenditore agricolo. Queste scelte aziendali hanno permesso di

ottenere una forza immateriale ma impagabile: la fidelizzazione del cliente.

50 ANNI E NON L I D IMOSTRAZANON

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AM/Speciale Cultivar

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AM/Eventi & Manifestazioni

La manifestazione, promossa da FedrUnacoma e organizzata da FederUnacoma surl, tenutasi a Bologna dal 12 al 16 novembre scorso, registra un risultato straordinariamente positivo, con il massimo storico in termini di espositori, di superficie impegnata, di visitatori, di giornalisti, di delegazioni estere. Un risultato che consacra questa esposizione come evento d’eccellenza, punto di riferimento per il settore della meccanizzazione agricola a livello mondiale.

Le aziende espositrici hanno superato quota 1.800 - delle quali 650 estere, provenienti da 44 Paesi - e la superficie ha raggiunto quota 150 mila metri quadrati netti, segnando aumenti per tutti i settori di specializzazione. L’edizione 2014 di EIMA International consolida anche il successo dei quattro Saloni specializzati.EIMA Componenti si è affermato, con circa 800 espositori, come il settore merceologico maggiormente rappresentato; EIMA Energy, con l’area prove esterna, ha svolto anche in questa edizione una preziosa funzione di promozione delle tecnologie per le agro-energie; EIMA Green ha registrato una notevole partecipazione di espositori e visitatori, e ha tenuto a battesimo l’inserimento del nuovo settore del florovivaismo; EIMA M.i.A., il Salone dedicato alla multifunzionalità, in questa edizione ha puntato sulle tecnologie per la manutenzione del territorio e per contrastare il dissesto idrogeologico, centrando un tema di notevole attualità e di grande prospettiva.

Il numero dei visitatori, che nella scorsa edizione aveva raggiunto la quota di 196 mila - che costituiva il record per la rassegna

bolognese - segna quota 235 mila, con un incremento del 20% e con una ancora maggiore presenza di operatori stranieri. I dati statistici indicano, infatti, una

crescita molto consistente degli operatori economici provenienti dai Paesi esteri

(complessivamente 124 Paesi), che raggiungono le 38.800 unità, pari ad un incremento del 20% rispetto all’edizione 2012.

L’incremento di operatori riguarda tutte le aree di provenienza, ma in modo particolare i continenti più lontani come Asia, America e Oceania, che registrano una crescita rispettivamente del 47%, del 29% e del 72%, a conferma della rilevanza della rassegna a livello mondiale e della sua reputazione come evento chiave per il settore. L’incremento delle presenze straniere risulta premiare la strategia degli organizzatori, che hanno concepito un piano promozionale rivolto in buona misura proprio ai Paesi esteri, e in particolare ad alcune realtà economiche ritenute strategiche per il comparto della meccanica agricola.

La maggiore presenza di operatori è stata frutto del lavoro congiunto dell’Ufficio Eventi, dell’Ufficio Internazionalità e Mercati, e dell’Ufficio Comunicazione.

Grazie al lavoro dell’Ufficio Internazionalità e Mercati, realizzato anche con il supporto dell’ICE Agenzia, il numero delle delegazioni estere ufficiali è passato dalle 70 dell’edizione 2012 alle 75 dell’edizione 2014; mentre la campagna di comunicazione ha previsto conferenze stampa in Paesi strategici quali Brasile, Indonesia, Iran, Russia, Spagna, Stati Uniti, ed altri.

L’investimento in comunicazione ha prodotto risultati positivi anche per quanto riguarda le presenze stampa, che ad EIMA International hanno registrato il numero più alto nella storia della manifestazione, con 700 giornalisti accreditati da 40 Paesi. In aumento anche il numero di convegni, meeting e conferenze tenutisi nei cinque giorni della rassegna: 150 i convegni e gli incontri ospitati sui temi della meccanica, dell’agronomia e della politica agricola (erano stati 130 nell’edizione 2012). Significativa, infine, la presenza di esponenti politici e di rappresentanti delle istituzioni, che ad EIMA International hanno avuto l’occasione di conoscere da vicino un settore, quello della meccanica agricola, che esprime un livello tecnologico sempre più alto e dal quale dipendono le strategie di sviluppo economico, agricolo e agro-alimentare di ogni regione del mondo. Dando appuntamento alla prossima edizione che si svolgerà a Bologna dal 9 al 13 novembre 2016.

E IMA 2014BATTUT I TUTT I I RECORD

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AM/Speciale Cultivar

www.progroup.it

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AM/Eventi & Manifestazioni

AGRIUMBRIA 2015 E EUROCARNE 2015APPUNTAMENT I F IER IST IC I PER PROMUOVERE LE PRODUZION I NAZIONAL I ZOOTECNICHE D I QUAL ITÀ

Con il patrocinio della

LA

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I N S U L A R O M A N A N U N C

BA

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Comune�di�Bastia�Umbra

OFFICIAL PARTNER

27-28-29 MARZO 2015

ALIMENTAZIONE

ZOOTECNIAAGRICOLTURA

WWW.UMBRIAFIERE.IT - [email protected] - TEL. 075 8004005 - FAX 075 8001389

ORGANIZZAZIONE

AL CENTRO DELLO SVILUPPO

MOSTRA NAZIONALEAGRICOLTURA

ZOOTECNIAALIMENTAZIONE

La zootecnia sarà ancora una volta una delle protagoniste della 47° edizione di Agriumbria (27-28-29 marzo 2015 – Umbriafiere di Bastia Umbria – Perugia) con mostre nazionali, rassegne interregionali e concorsi che nel corso delle tre giornate consentiranno di valutare l’elevato livello genealogico raggiunto dagli allevamenti italiani di differenti specie e razze (bovini, ovicaprini, suini, equini, avicunicoli) confermando il ruolo strategico della manifestazione umbra quale polo zootecnico di primaria importanza nell’ambito degli appuntamenti fieristici nazionali. Agriumbria 2015 – sottolinea il Presidente di Umbriafiere S.p.A., Lazzaro Bogliari – consentirà ancora una volta di evidenziare la vitalità del settore che continua a reagire nonostante lo stato di precarietà nel quale si trova che tende a vanificare la determinazione degli allevatori nel loro lavoro di selezione genealogica. La nuova PAC, le misure finanziarie contenute nei PSR 2014-2020 e l’iniziativa politica nazionale “Campo libero” rappresentano una opportunità per rivitalizzare il patrimonio zootecnico nella sua globalità e in particolare nel

settore della produzione di carni – fa presente il Presidente Bogliari - temi che saranno al centro di convegni e di incontri in occasione di Agriumbria 2015 dai quali si auspica possano emergere proposte e soluzioni di fattibilità nel breve periodo. Le manifestazioni zootecniche previste nel 2015 hanno come filo conduttore momenti di battito e di confronto fra istituzioni pubbliche e associazioni di categoria con l’obiettivo di assumere un ruolo di riferimento per definire le linee operative da trasferire nelle differenti realtà zootecniche italiane.Il recente accordo di collaborazione – partnership tra Veronafiere e Umbriafiere, di assumere il comune impegno di promuovere le manifestazioni da loro organizzate: Eurocarne 2015 (10-13 maggio) e Agriumbria 2015 (27-29 marzo 2015), conferma la volontà dei due enti fieristici di ottimizzare nei tempi e nei modi le iniziative rivolte ad affrontare non solo i punti critici della zootecnia italiana, ma anche, e soprattutto, a valorizzare gli aspetti qualitativi delle produzioni. L’attuale fase di recessione degli acquisti di prodotti alimentari

ha comportato una drastica riduzione dei consumi proprio nei confronti di alcuni tagli cosiddetti “pregiati” di carni bovine (bistecche ecc) in parte sostituite da carni “primo prezzo”, da macinati e hamburger. La zootecnia da carne, secondo i dati Istat riferiti al 2013, segna percentuali in rosso: per i bovini la produzione nazionale è diminuita di circa il 20%; per l’ovicaprina del 50%, mentre per la suinicola si registra un aumento dello 0,3%. Dati che nel 2014, secondo stime provvisorie, dovrebbero migliorare , seppure in misura contenuta, pur rimanendo sempre di segno negativo. Calo della produzione nazionale a fronte del quale si registra un incremento del saldo commerciale estero del 5,3% dovuto soprattutto all’aumento dell’export (+8,8%). Situazione di sofferenza per la nostra zootecnia da carne, e in particolare per quella bovina, che tende a penalizzare ulteriormente l’approvvigionamento della produzione nazionale che offre la più ampia garanzia salutistica e di qualità grazie alle diverse certificazioni di tracciabilità che fanno parte integrante del sistema zootecnico italiano.

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AM/Concessionari in Vetrina

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AGRIMECSnc

AGRIMEC 3 snc SAN STINO DI LIVENZA Via Morer delle Anime, 38 Tel. e Fax 0421.311831 - Cell. 338.3327123www.agrimec3.it - [email protected]

PRODUZIONE E COSTRUZIONE MACCHINE AGRICOLE

NUOVOPREPARATORE

2015

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48 agricolturamoderna.com

AM/Speciale Bio

Quando i fertilizzanti di sintesi e gli anticrittogamici non esistevano o erano scarsamente utilizzati, la produzione di grano duro nelle terre siciliane non riusciva a lambire neanche i 20 q.li ad ettaro. Con l’avvento di nuove tecnologie la resa si è praticamente quadruplicata, grazie a concimazioni specifiche e a trattamenti con agrofarmaci estremamente selettivi ed efficaci, capaci di sfruttare al

massimo le risorse del suolo e valorizzare al meglio le potenzialità delle cultivar di grano duro che, grazie alla ricerca, venivano messe a disposizione degli agricoltori.Per anni dunque la politica è stata quella di ottenere il massimo da ogni singolo metro quadro di terra coltivata, senza tenere

RICONOSCERE IL VALORE DEL B IOLOG ICOAGROAMBIENTE

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minimamente conto né del carico ambientale che questo atteggiamento comportava, né tantomeno dei rischi per la salute del consumatore finale. La produzione di grano duro ovviamente è solo un esempio, quanto detto vale anche per ortaggi, frutta, etc. etc. I prodotti coltivati convenzionalmente, come è noto, non presentano particolari differenze dal punto di vista nutrizionale rispetto a quelli biologici e anche il gusto spesse volte si presenta non molto dissimile. Una mela è sempre una mela, insomma, con il proprio contenuto di vitamine, sali minerali e nutrienti che la caratterizzano. Questo è uno degli scogli che trovano i prodotti biologici. Se una mela coltivata in modo convenzionale ha le stesse proprietà

di una coltivata in biologico, e quella coltivata in biologico, oltre ad avere un costo maggiore perché produrre in biologico è più costoso, può presentare delle imperfezioni, perché dovremmo preferirla rispetto ad una mela “normale”?.E’ proprio questo il punto, acquisire la “ cultura del biologico” e capire che spendere di più per un prodotto apparentemente uguale ma sano ha un

valore aggiunto impagabile. Posto che i valori nutrizionali di alimenti biologici e convenzionali siano pressoché identici, scegliere prodotti biologici significa consumare alimenti prodotti in modo sano, vuol dire inoltre per i consumatori adulti o bambini, evitare che eventuali residui di pesticidi si accumulino nell’organismo, e sostenere, tramite i propri acquisti, un modello agricolo e produttivo che rispetta l’ambiente e le risorse del nostro

pianeta, che non inquina e non prevede il ricorso a prodotti geneticamente modificati, pesticidi e fertilizzanti di sintesi potenzialmente dannosi per i terreni e le risorse idriche.

Dr. Francesco Mangiapane

49agricolturamoderna.com

AM/Speciale Bio

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AM/Speciale EIMA

STOCCAGGIO E NON SOLOSIDER .MAN