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il GIRAMONDO 11 - gen/feb 20071 - gen/feb 2007 il GIRAMONDO il GIRAMONDO il GIRAMONDO il GIRAMONDO il GIRAMONDO 11 - gen/feb 2007 il GIRAMONDO il GIRAMONDO il GIRAMONDO il GIRAMONDO il GIRAMONDO 1

il GIRAMONDOil GIRAMONDOil GIRAMONDOil GIRAMONDOil GIRAMONDOAutorizzazione Tribunale di Pesaro n° 370 dell’8.7.1992 - Direttore Responsabile: Carlo Moscelli

Periodico del CAMPING CLUB PESARO Anno di fondazione 1982C.P. 90 - 61100 Pesaro - http://www.campingclubpesaro.it - [email protected]

Affiliato alla CONFEDERCAMPEGGIO Aderente alla UNIONE CLUB AMICI

1gennaio

febbraio

2007

I Soci si riuniscono ogni primo giovedì del mese a Pesaro presso la Sede del Club, sita inVia Goito, nel Campus Scolastico, sul retro del Liceo Scientifico. Il Consiglio Direttivo, allar-gato al Collegio dei Revisori, si riunisce ogni penultimo giovedì del mese.DATE PROSSIME RIUNIONI: 08 - 18 GENNAIO, 01 - 15 FEBBRAIO, 01 - 22 MARZO

h CAMPING CLUB PESARO Casella Postale 90 - 61100 Pesaro

http://www.campingclubpesaro.it - e-mail: [email protected]: Nicola Manes 328/7447875 [email protected]: Maurizio Bertozzi Bonetti 0721.861789 Roberto D’Angeli 0721. 482415 Lucio

Grottaroli 0721.289116 [email protected] Luciano Mantovani 0541.855346 [email protected]

Ennio Rella 348.9327441 [email protected] Enzo Rossini 0721.452716 Alessandro

Ruffini [email protected] Sauro Sorbini 0721.24007 [email protected]

Sommario

A questo numero hanno collaborato:Roberto Ioannilli, Luigi Favaro, Ennio Rella, Nicola Manes, Ivan Perriera, Gianni Ruffo, Gianni Piccilli,Alessandro Ruffini, Sauro Sorbini.

2 Caro Amico Meccanico4 Tesseramento 2007/Nuove convenzioni6 Chi è e cosa fa l’Unione Club Amici?12 Una tragedia assurda14 S. Severino Marche Comune Amico15 La vita in camper o caravan e la famiglia18Raduno Sociale a Abb.Fiastra e Urbisaglia

i l nostroil nostroil nostroil nostroil nostrocanale CBcanale CBcanale CBcanale CBcanale CB

è il n°è il n°è il n°è il n°è il n° 22222

io

22 Attenzione alle “parole definitive”23 Le “parole definitive” qualche volta...27 Rinnovo canone CB28 La mia Sicilia35 Convegno sul turismo itinerante38 Ciao Campeggio Show39 Dolomiti Balloonfestival

Per iscriversi al CAMPING CLUB PESARO:Versamento di euro 35,00 sul c.c. postale n° 10201614 intestato a Camping Club Pesaro – Casella Postale90 – 61100 Pesaro o contattare il responsabile del tesseramento Alessandro Ruffini 347.1134307

In copertina:Raffaello Sanzio

Ritratto di Gentildonnadetta La Muta

Galleria Nazionale delleMarche, Palazzo Ducale

Urbino

2 il GIRAMONDOil GIRAMONDOil GIRAMONDOil GIRAMONDOil GIRAMONDO 1 - gen/feb 2007

Il camper è lì, fermo dopo le“scorribande” estive , ha legomme dolenti. La visuale èappannata, i vetri sono pun-teggiati da ex moscerini co-munitari ed extracomunitari,residuo di “battaglie” stradalisulle strade d’Europa. La pol-vere, come una sottile coper-ta ne copre le lamiere ed ilvetroresina, si! è veramentesporco! Fino alle fessure piùnascoste, fin sopra e sotto ibulloni, la marmitta è nera,gli oblò laterali, hanno persola trasparenza e mostrano lerighe della pioggia sulla pol-vere, ogni residuo è testimo-nianza di viaggio.Messo nel garage, quasi ingabbia, con i suoi fari spenti,sembra un enorme cucciolonepensieroso che già sente lalontananza dai suoi padroni.Non ti preoccupare, torneròa lavarti e dopo insieme gio-cheremo per strade e città,per mare e per monti, pas-seggeremo vivendo! Qua e là,

per te troverò i parcheggi mi-gliori e tu in cambio mi lasce-rai sognare, comodamenteseduto alla tua guida, sentiraila strada scorrere sotto le tueruote, la mia guida ti aiuteràad evitare le buche, per tesceglierò le strade migliori.Andremo vicino e lontano,durante la marcia ascolterò dinuovo, i miei figli parlare libe-ramente con la madre, i mieiamori!Il calore della loro confidenzami scalderà, è eccezionale, perun padre, entrare nell’intimi-tà dei discorsi tra madre e fi-gli, c’è qualcosa di incredibile,una comunione unica, unqualcosa che ti sorprende, cheti fa capire cosa l’amore puòcreare e che grande cosa siauna mamma. Già! Solo perquesto, se non fossi una mac-china, ti dovrei ringraziare. Latua anima, per me, si svilup-pa in questo.Non puoi capire, ma se tu lopotessi, ti direi che tra le tue

CARO AMICO METALLICOdi Roberto Ioannilli

...per te troverò i parcheggi migliorie tu in cambio mi lascerai sognare...


spegnere in me l’eccitazionedel viaggio, la sensazione dibenessere dell’andare, delvedere , del conoscere. Forsese tolgo tutto non sentirò piùbisogno del camper, non avròpiù bisogno né della mia vo-glia di viaggiare né della miavitalità, non avrò più bisogno…e basta! Perché sarò spento…Ma nell’attesa che qualcunolassù pensi a farmi fare viaggipiù alla grande, mio caro ami-co metallico, andiamo…, ripar-tiamo…, accenditi e accendi-mi, via sulle strade vicine elontane, non sei fondamentaleper vivere, ma per sopravvi-vere sì! Lo sei!Caro compagno di viaggi, èsera, chiudo il garage, ti la-scio tranquillo, penserò io perte, già da stasera studierònuove strade dove andremodomani, chiamerò gli amici egli racconterò che stasera, an-che da fermo, mi hai fatto so-gnare.

Questo splendido articolo è statopubblicato originariamente sulgiornalino del Club di CivitanovaMarche. Abbiamo pensato diriproporlo anche noi e ringrazia-mo l’autore per averci concessol’autorizzazione a pubblicarlo

pareti in vetroresina riesci adunire le nostre anime, a farsorridere la nostra allegria, acreare sogni itineranti, a con-fermare amori infiniti, ancheil sole che passa dai finestrini,non ci illumina soltanto, maviaggia con noi, attraverso inostri occhi ci porta gioia e vi-talità , entra dai pannelli sola-ri e ci carica di energia, illumi-na il mondo, per farcelo guar-dare meglio.Che strano, penso a te conaffetto, ti desidero, per dire laverità ho speso molti soldi perte, il tuo acquisto, la veranda,il portabici, il serbatoio sup-plementare, la parabola au-tomatica, il televisore, riscal-damento supplementare, ariacondizionata e cento altrecose e non contento di que-sto, preoccupato per la tua sa-lute pago un assicurazione,per proteggerti da furti, incen-di, ho aggiunto anche quellaper la grandine, per i cristal-li… Ti curo, forse esagero, for-se dovrei investire diversa-mente il mio tempo ed i mieirisparmi, forse dovrei cancel-lare la strada e non pensarepiù alle prossime mete, nondovrei più, insieme a te, ve-dere l’oceano le montagne, lecittà dell’uomo, forse dovrei


Con questo numero de il GIRAMONDOtrovate allegato un bollettino di contocorrente postale prestampato per effet-tuare il versamento della quota di iscri-zione per il 2007.La quota da versare è di euro 35,00.Ricordiamo che le tessere 2006 sonoscadute il 31 dicembre 2006, indipen-dentemente dalla data di iscrizione: cioé,anche le tessere sottoscritte o rinnova-te in luglio/agosto sono scadute.E’ evidente che sia più logico rinnovareo iscriversi prima possibile, per poterusufruire dei vantaggi della tessera perun periodo di tempo più lungo. Una sol-lecita iscrizione semplificherebbe inoltreil lavoro del nostro responsabile deltesseramento, Alessandro Ruffini, mailodato e ringraziato a sufficienza perl’enorme impegno profuso. Ruffini (tel.347.1134307 - email: [email protected]) è adisposizione dei Soci durante le manife-stazioni del Club e nelle riunioni pressola sede di Via Goito a Pesaro (ogni pri-mo e penultimo giovedì del mese, tran-

TESSERAMENTO 2007

NUOVE CONVENZIONI PER I SOCIIl Camping Club Pesaro harecentemente stipulato nuoveconvenzioni che riteniamo moltointeressanti per gli iscritti. Inparticolare, con l’AutomobileClub d’Italia, sarà possibilesottoscrivere la tessera ACISistema al prezzo speciale di 45,00 euro(anziché 69,00). Inoltre a chi si associeràall’ACI entro il 31 marzo verràconsegnato un prezioso omaggio: laGuida Turistica ITALIA, prezzo divendita 29,00 euro.Tutti i dettagli della tessera ACISistema li potete leggere nellapagina seguente e nel volantino che

trovate allegato a questonumero del GIRAMONDO.Altra convenzione sottoscritta direcente è quella con laVITTORIA ASSICURAZIONI. Anzi, al momento della stampadi questo numero, l’accordo non

è ancora definito in tutti i particolari, maabbiamo avuto assicurazione che

verranno praticati prezzi e condizionimolto favorevoli. Per saperne di più

e per ulteriori informazionicontattate la Vittoria Assicurazioni,Agenzia di Via Gagarin 169, zonaTorraccia, Pesaro, tel 0721 405695,

e-mail [email protected]

ne se coincidenti con festività: le datedelle prossime riunioni sono pubblicatea pagina 1).Gli iscritti hanno diritto a ricevere la tes-sera del Camping Club Pesaro (per i rin-novi verrà consegnato il bollino 2007 daapplicare sulla tessera già posseduta),la tessera Confedercampeggio, laCamping Card International e l’omaggioSoci 2007.Ai Soci che si iscrivono tramite versa-mento con c/c postale le tessere ver-ranno spedite al più presto; resta validala disposizione che l’omaggio non saràspedito per posta, ma verràconsegnato di persona (rivol-gersi a Ruffini).Raccomandiamo ai Sociche hanno già pagato laquota 2007 di non uti-lizzare il bollettino po-stale allegato. L’omag-gio che verrà conse-gnato per il 2007 è unplaid con il logo del Club.


I


Il Camping Club Pesaro è affiliatoalla Confederazione Nazionale deiCampeggiatori e aderisce allaUnione Club Amici .Spesso ci capita di sentire nuoviiscritti che ci pongono domandesul significato e sulle finalità di que-ste partecipazioni a organizzazioninazionali.Inoltre, non ci nascondiamo il fatto chenegli ultimi mesi abbiamo un po’ trascu-rato di pubblicare notizie e aggiornamentisulle rispettive attività delle due entitànazionali.Da questo numero promettiamo di es-sere più solerti e per farci perdonarecontiamo di dare un quadro della situa-zione facendoci aiutare dai due Presi-denti Nazionali delle associazioni.Cominciamo con Ivan Perriera, Presiden-te della Unione Club Amici.

- Cosa ha spinto te e gli altri fondatorinel dicembre del 1996 a costituirel’Unione Club Amici per realizzare una“Rete di reciproca ospitalità”, fermo re-stando l’assoluta autonomia di ogni sin-golo club?Tutto è cominciato con un incontro frame, Andrea Fioretti, allora presidentedell’Assocampi di Roma, ed il compian-to Aldo Gravagnuolo, presidente dell’Org.C.ri Campani, per dar seguito ad una let-tera ricevuta dagli amici del Camper ClubCentro Italia di Rieti nella quale si pro-poneva di creare una sorta di archivioda mettere a disposizione dei soci deivari club. Immediatamente ci convin-cemmo che la proposta aveva bisogno

di essere rivista, miglio-rata e completata.

- Non si poteva creare questa reteall’interno della già esistenteFedercampeggio?Probabilmente si, anzi direi che sa-

rebbe stato logico che la stessaFedercampeggio avesse organizzato unqualcosa che potesse servire alla “base”,a tutti i campeggiatori. Ma, all’epoca,nessuno dei tre presidenti appena ricor-dati faceva parte della Federcampeggioe, almeno io, non avevamo alcun con-tatto con la Federazione (mentre oggi,dopo tanti anni mi vanto di aver trova-to nel suo presidente un sincero amico,con i suoi difetti ed i suoi tanti pregi).

- Non credi comunque che la presenzadi ben quattro associazioni nazionali (piùvari gruppi emanazioni di portaliinternet) possa generare disorien-tamento tra i camperisti?Penso, ed in modo convinto, che gliutenti del settore non sono più quelli diuna volta, talmente innamorati del turi-smo itinerante da non riflettere su cosascegliere, o chi seguire, ed è quindi diffi-cile “confonderli”. Quando, a distanza diqualche anno, qualche presidente dellaFedercampeggio era convinto che noipotessimo essere una “concorrenza”pericolosa, andai a Cadenzano a dire aipresidenti presenti che per raggiungereun obiettivo comune non occorre utiliz-zare lo stesso mezzo (o la stessa or-ganizzazione) ma bisogna seguire lastessa strada. Il problema non sono lealtre identità ma le contestazioni e le

CHI È E COSA FA LA

UNIONE CLUB AMICIIntervista a Ivan Perriera


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ipocrisie che aleggiano all’interno di esse.

- Dopo una breve parentesi di azionecomune tra i 4 soggetti, siamo tornati auna situazione di sostanziale divisione.Perché?L’unica cosa che cambia è che, almenoper quanto mi riguarda, la collaborazio-ne continua ad esserci, ma a tre. In parteè dipeso da me, che pure tanto avevofatto per riuscire a far sedere attornoallo stesso tavolo tutti i presidenti, maquando ho visto che fra di noi c’era chivoleva approfittare della “lobby” per“pretendere” qualcosa mi sono subitodissociato. Per completezza d’informa-zione e per evitare malintesi, chiariscoche mi riferisco al comportamento te-nuto dal Coordinamento Camperisti inrelazione alla fiera di Rimini di un annofa. Fra l’altro, all’interno dell’UCA, qual-che presidente di grosso Club, relativa-mente all’accordo con le altre organiz-zazioni nazionali, mi ha fatto notare(devo dire giustamente) che le organiz-zazioni nazionali sono solo tre. Due cheaderiscono alla federazione internazio-nale (ACTItalia e Federcampeggio) eduna che, almeno al momento, ha deci-so di non aderire.

- Veniamo all’UCA: tu ne sei fin dall’ini-zio il Presidente; inoltre negli ultimi annihai assunto il ruolo di direttore commer-ciale e factotum di un importante grup-po commerciale del settore (TURIT,editore tra l’altro della rivista Turismoall’Aria Aperta). Non c’è il rischio da unlato di una eccessiva personalizzazionedell’Unione Club Amici in Ivan Perrierae, dall’altro, di un conflitto d’interessitra il tuo ruolo di Presidente UCA e quellodi “Responsabile” di TURIT?Vorrei fare due valutazioni.- Sulla personalizzazione permettimi disorridere. Oggi, in Italia, fra le Associa-zioni che funzionano meglio ci sonoquelle nelle quali le Assemblee hannoconfermato, e negli anni, i propri presi-denti. Fra gli esempi più importanti dellanostra “Unione”: Il Camping Club Pesaro,

il Camper Club La Granda, l’Assocampi,il Camper Club Italia, il Caravan ClubGorizia, il Gruppo Camperisti Orobici,l’Ass. C.sti Neve Piemonte, Camper ClubPalladio, solo per citarne alcuni. Tutti clubche grazie a loro storici presidenti han-no saputo dire (e soprattutto fare) qual-cosa d’importante nel nostro settore.Ma nonostante io sia convinto di quan-to sopra, ad ogni incontro nazionale,anche se non all’ordine del giorno o inoccasione delle scadenze di mandato,ho sempre rimesso l’incarico di Coordi-natore Nazionale (e non Presidente) afavore di qualche altro volenteroso.Niente personalizzazione, quindi, masolo scelta ponderata da parte di tutti.- Per quanto riguarda il lavoro, ho sem-pre fatto il Dirigente d’Azienda e quindicon il Gruppo Editoriale TURIT non si ètrattato di un nuovo lavoro, ma dellagestione di una nuova società da “rior-ganizzare” assieme ai nuovi editori. Co-munque, subito dopo essere stato as-sunto ho rimesso il mio mandato nellemani dell’assemblea “UCA”, per evitareconflitti o incomprensioni. L’Assemblea,all’unanimità, ha rigettato le mie dimis-sioni nella convinzione espressa che ilmio nuovo incarico non avrebbe potutoportare altro che vantaggi alla stessa“UCA”, riconfermandomi per acclamazio-ne.

- Negli ultimi tempi, a dispetto di chidice che l’UCA non fa nulla e non servea niente, sono state attivate importantiiniziative. Ce le vuoi illustrare?Qualche giorno fa, un vecchio campeg-giatore, nel guardare i “logo” presentisulla nostra carta intestata mi ha detto:“ma lo sai che l’Unione Club Amici èl’unica organizzazione che ha fatto qual-cosa di concreto e, fra l’altro, a favoredi tutti i campeggiatori, aprescinderedall’appartenenza o menoalla vostra “Unione”. Io non so se è così.Noi parliamo poco e, grazie alla nostraconcretezza, litighiamo meno. Anzi, perniente. Dal 1996 solo un Club si è di-


messo dalla nostra organizza-zione e per futili motivi di ge-stione del nostro sito. Sin dal-la nostra costituzione abbiamodeciso di occuparci di un pro-getto alla volta, fino a quandolo stesso non si fosseconcretizzato. Così, i nostriprogetti si sono consolidati finoa diventare realtà a favore di tutti. Tal-mente concreti da essere copiati in tut-ta Europa e questo, per noi, è il risultatopiù bello. Il “Camperstop” è ormai en-trato a far parte del lessico europeo deituristi itineranti. L’Agricamp è stato ilprimo progetto italiano che ha individua-to gli agriturismo come strut-ture da utilizzare per il turismoitinerante. A questo progettoè seguita la firma di un accor-do con la CIA (Conf. ItalianaAgricoltori). Il “Comune Ami-co del Turismo Itinerante”,talmente azzeccato che è sta-to copiato con “I Comuni delTurismo all’Aria Aperta” e “iBorghi d’Italia”. E l’ultima inizia-tiva è quella del “Camperassistance”(il nome non è ancora definitivo) chepunta a riservare alcuni stalli (parcheg-gi) per i parenti di ricoverati gravi pres-so le ASL di tutta Italia.

- Cosa deve fare il camperista per usu-fruire di queste iniziative? Iscriversi aun club aderente e esibire la tessera?Assolutamente no. Questo è proprioquello che ci inorgoglisce e che ci rende“unici” fra tutte le organizzazioni delsettore. Tutte le iniziative promosse dal-l’Unione Club Amici sono assolutamen-te a favore di tutti i turistiitineranti, italiani ed europei.

- Ormai sei nel settore da tantianni e tutti conosciamo la tuasincerità, se per assurdo do-vessi scegliere fra restare Co-ordinatore dell’Unione ClubAmci e il Direttore di un Grup-po Editoriale qual è la cosa che

ti piacerebbe continuare afare?Il camperista

- A proposito, di sincerità:qualche critica e qualche con-siglio al Camping Club Pesaro.Di consigli, piuttosto che dar-ne, ne ho bisogno io.

- Veniamo a qualche domanda “perso-nale”: qual è la tua storia di camperista?Quanti camper hai avuto?Sono camperista dall’83, passando dal-la mia tenda canadese usata dai tempidella scuola fino a farci dormire la miaprima figlia, ed ho avuto fino ad ora 7

camper.

- Se qualcuno ti chiede: “Per-ché fai le vacanze in camper?”cosa rispondi?Perché è l’unico modo persentirmi libero. Grazie a Dio,ho sempre evitato i “luoghi co-muni” preferendogli zone iso-late o, comunque, decentrate.La grandiosità del camper stanello sterzo. Se un posto non

mi piace, o se in un comune non ti vo-gliono, io metto in moto, giro lo sterzoe porto la mia ricchezza da un’altra par-te. Il camper è libertà non per i postidove puoi andare, ma per la possibilitàdi vivere i luoghi visitati intensamente.

- Qual’è il viaggio fatto che ricordi conmaggiore emozione?Sono tre i viaggi che fino ad oggi mi han-no lasciato un segno: Il primo viaggio inCappadocia (1990), la Scozia e la fan-tastica Libia. Tutti gli altri, come la Rus-sia, sono viaggi fantastici nei quali ho

gioito per averli fatti vivere aimiei figli, ma le emozioni mag-giori sono un’altra cosa.

- E qual è il sogno nel casset-to nei progetti di viaggio?Sempre lo stesso, da anni,che assieme a te non vengaun rompipalle!


UNA TRAGEDIA ASSURDAVola da camper in corsa, muore bimbo di 8 anni. Una scena da incubo, quellache si materializza di fronte all’agente della polizia stradale. Il mezzo era statonoleggiato a Rimini, luogo del quale la famiglia è originaria. Erano diretti aGenova

Pennabilli (Pesaro e Urbino), 1 dicembre2006 - Una scena da incubo, quella che simaterializza di fronte all’agente della poli-zia stradale. Davanti a lui c’è un giovanepadre che tiene disperatamente stretto inbraccio un corpicino senza vita. E’ il suobambino. Un bambino di otto anni, AranCarlini, di Pennabilli, morto nella più as-surda delle tragedie, cadendo da un cam-per in marcia lungo l’autostrada per esse-re poi investito e ucciso da un’auto cheseguiva.L’allarme scatta alle 20.30 di ieri. Alcuniautomobilisti telefonano al 118 e alla poli-zia dell’A14: “Un bambino è caduto da uncamper in autostrada! Venite subito”. Latragedia si consuma al km 74 dell’A14, indirezione Bologna, cinque chilometri dopoil casello di Forlì .Un camper di una famiglia di Pennabilli, maoriginaria di Rimini, stava viaggiando indirezione di Genova. Perché proprio Ge-nova? Perché là c’è un acquario famoso ela famigliola marchigiana si recava là pro-prio per festeggiare il loro bambino: duegiorni fa aveva compiuto 8 anni. Il camperè stato noleggiato a Rimini, luogo del qua-le la famiglia, che gestisce un agriturismoa Ca’ Moretti, Pennabilli, è originaria. Ge-nitori e figli sono partiti così da Pennabilli,destinazione l’acquario di Genova. E’ lì cheil piccolo vuole andare per festeggiare ilsuo compleanno.I genitori l’hanno accon-tentato. E per facilitare il viaggio ha evita-to di prenotare alberghi: con loro babbo emamma hanno portato anche gli altri duefigli, uno di 5 anni l’altro di appena 5 mesi.Il viaggio si tramuta in tragedia cinque chi-lometri dopo il casello di Forlì. Di colpo il

padre, alla guida del mezzo, sente un col-po sordo. Colpo che arriva dalla parte po-steriore sinistra del camper. E’ il postodov’è posizionato uno dei letti, quello incui dorme il figlio di 8 anni della coppia, ilbimbo che ha festeggiato il giorno prima ilcompleanno. L’uomo si gira e viene travol-to da una ventata. La moglie lancia un gri-do. Il camper s’è aperto come unascatoletta: un portellone ha ceduto e s’èaperto. Il bambino è volato fuori. Il campersi blocca tra gli occhi sbarrati di tutti. Il pa-dre scende dal mezzo. Ma l’orrore s’è giàconsumato: il bambino è precipitato sul-l’asfalto ed è stato centrato da un’auto chearrivava da dietro. Il corpo è quindi statosbalzato contro il new-jersey. Uncamionista vede tutta la scena. Si bloccae chiama la polizia. Sul posto arrivano dopopochi minuti le ambulanze di Forlì Soccor-so, ma è tutto inutile. Per il bambino nonc’è più nulla da fare. E’ il padre ad accor-gersi per primo che suo figlio è morto. Luistesso dopo essersi fermato scende instrada lasciando la madre nell’abitacolo delcamper: sta allattando il piccolo di 5 mesi.Ilpadre trova suo figlio vicino al new-jersey.Lo raccoglie e poi, tenendolo in braccio,lo porta nella più vicina piazzola di sosta.Il tutto tra gli occhi esterrefatti degli auto-mobilisti. Dopo poco arrivano gli agentidella Polstrada dell’A14: è il capo pattugliaad incontrare l’uomo in lacrime con suo fi-glio morto in braccio. “Una scena che nondimenticherò mai”, dice il poliziotto, visi-bilmente scosso. Ora resta da capire comepossa essersi aperto di botto quelportellone. Il camper è stato messo sottosequestro dalla Procura.


Molti di voi già sanno della terribile notizia riportataa lato. La riproponiamo non solo per rendere l’omag-gio del nostro Club al piccolo Aran, ma anche peresortare tutti i camperisti ad adottare tutte le pre-cauzioni e tutte le attenzioni affinché certe tragedienon debbano ripetersi. Ricordiamo che durante lamarcia i passeggeri non possono sistemarsi nei letti:devono rimanere seduti e tenere allacciate le cintu-re di sicurezza, sia in cabina di guida che nella cel-lula abitativa. Di seguito riportiamo alcuni messag-gi apparsi nei forum di www.turismoitinerante.com ewww.camperonline.it

Partecipo al dolore anche perché a mio figlio di 10anni piace stare in cuccetta (lo so che non é a nor-ma, ma chi non lo fa?) E propongo agli amicicamperisti di pensare ad un sistema di sicurezzache si possa adottare tutti senza aspettare la prossi-ma tragedia o la prossima produzione di modelli. Allafamiglia: non ho parole. Ho solo una fitta al petto.Fatevi forza.

Vorremmo innanzi tutto esprimere le nostre condo-glianze alla famiglia di Aran e in secondo luogo cer-care di capire come sia possibile evitare che unatragedia del genere possa essere evitata ad altri.Premesso che il bimbo doveva viaggiare con le cin-ture di sicurezza allacciate e che probabilmente losportello laterale del gavone posteriore si è apertoaccidentalmente (non sempre è semplice chiuderei gavoni specialmente se non si ha esperienza), vor-remmo sapere se qualcuno ha inventato un disposi-tivo che evvisi nel caso di non corretta chiusura de-gli sportelli tipo quelli che si trovano oramai su qua-si tutte le nostre auto. Rinnovo le nostre condoglian-ze alla famiglia Carlini e spero che questa loro brut-ta esperienza serva a tutti noi per evitare che qual-cosa del genere si ripeta in futuro

Notizie del genere non si vorrebbe mai leggerle, cometutti voi mi unisco al dolore della famiglia del bambi-no ed a quello daell’autista della macchina. Pensoche anche lui non avrà una vita facile in futuro. Pen-sando al mio mezzo, mi sono chiesto come puosuccedere, le serrature sono sotto il livello dei letti,l’unico motivo è che il gavone non fosse neanchechiuso ma solo “appoggiato”. Forse una soluzionepotrebbe essere quella di dotare i mezzi di cicalinoche avvisanoche i gavoni sono aperti (tipo quello delgradino), e di chiusura automatica delle serraturequando il mezzo raggiunge una certa velocità. Nondovrebbe essere molto difficie, molte auto ne sonogià dotate.

Faccio tesoro della terribile vicenda e giuro a mestesso di non cedere più ai capricci dei nostri pic-coli cari : in marcia bisogna stare legati ! Immaginoil peso dell’idea di quel padre per ciò che può aver

trascurato, ma gli potrei dire che poteva succedereanche a me ed a molti altri Auguro alla famiglia ditrovare presto un po’ di rassegnazione

A me viene da pensare, quante cose inutili o inutil-mente costose ci propongono gli allestitori, quandopoi se ne fregano altamente della sicurezza…. Do-vrebbero essere gli omologatori a esigere, che iportelloni siano assicurati con le chiusure impossi-bili di aprirsi in marcia, oppure che fosse impossibi-le mettersi in marcia senza portelloni chiusi. Non èsolo perché ci può cadere un bambino, che nondovrebbe dormire lì in viaggio. E’ capitato anche ame di dormire nella dinette fatta a letto, quando ave-vo la febbre a 40…. Però il portellone quando si apre,può causare anche i danni alle macchine o moto,che si trovano sulla strada in quel momento. Da noii particolari vanno classificati a disegno con classidi sicurezza da 0 a 2, i portelloni dovrebbero esseredi massima sicurezza, codice 2, perché pericolosiper chi ci viaggia sopra, ma anche per altri utentidella strada…

Mi stringo forte a questi due genitori, non devonoaccadere questi incidenti, si faccia subito qualcosamettiamolo sul vademecum per i neocamperisti esi-giamo che vengano installate delle sicurezze sup-plementari ci sono in giro troppi camper e troppicamperisti improvvisati non posso pensare a quelloche è successo...

La storia è piu’ che delicata, e lo sconforto inimma-ginabile! Finira’ che la colpa e’ l’aver fatto dormirenei posti non preposti al viaggio i bimbi. E’ da moltoche vado dicendo che i camper, tutti o quasi sonocome le carrozze dei pionieri americani. Non hannole porte anti strappo ed i vari portelloni anche meno.Ora si dirà NON SI DOVEVANO far dormire... machi non lo ha fatto? Ho il massimo sconforto a par-lare in questo modo dato che è un dramma, ma inqualche modo dovrà permettere che non si ripeta, equindi vengano bandite quelle assurde chiusure conscrocco in plastica e viti parker che o non chiudonoe quando chiudono basta uno scrollone per aprirle

Sono stravolta dalla notizia, sono mamma di unbambino di 8 anni e anch’io ho noleggiato due volteun camper e vivo a Genova... Dove un angiolettovoleva venire a vedere l’acquario. Ho pregato e pre-go per questo angioletto dal nome di Aran, sonosconvolta per quello che è successo... anche miofiglio voleva tanto dormirci ma solo per puro casonon lo ha fatto... poteva succedere a chiunque...ma no i bambini no

Noleggiare un camper con l’intento di farlo felice inoccasione del suo compleanno... Salutiamo un pic-colo grande camperista. Ciao Aran


Si è svolto nel fine settimana del 10-12 novembre, il raduno di San Martino organizzato dal CampingClub Civitanova Marche a San Severino Marche. Durante il raduno, si è anche svolto un conve-gno con tema: “Come vivono il turismo i camperisti” al quale hanno partecipato Cesare Martini,Sindaco del Comune; Cadia Carloni, Assessore Sviluppo Economico; Sinobaldo Capaldi, Coman-dante Polizia Municipale; Graziella Sparsoli, Vice Presidente Pro-Loco; Ivan Perriera, PresidenteUCA (Unione Club Amici) e Direttore Commerciale TURIT (moderatore); Gianni Ruffo, Coordina-tore dell’UCA per il Centro Italia; Gianni Picilli, Presidente Nazionale della Confedercampeggio;Nicola Manes, Segretario Nazionale della Confedercampeggio e Presidente del Camping ClubPesaro; Staffolani Giancarlo, Presidente Regione Marche della Confedercampeggio; GabrieleGattafoni, Presidente del Camping Club Civitanova Marche. La numerosa partecipazione al con-vegno da parte dei camperisti presenti al raduno, ha fatto da cornice alla consegna del cartello“Comune amico del turismo itinerante” al Sig. Sindaco durante il proprio intervento. Tra il plausoed i complimenti dei convenuti, il Sindaco che affettuosamente si è dichiarato un ex camperistacon intenzioni di rinverdire la passione per il camper, ha informato i presenti della possibilità, nonmolto lontana, di adoperarsi per la costruzione di una seconda area di sosta nel Comune di SanSeverino Marche.Ovviamente rinnovo i complimenti al Camping Club Civitanova Marche per aver im-mediatamente “sposato” gli intenti dell’Unione Club Amici a pochi giorni dalla loroadesione ed al Sindaco del Comune di San Severino affinché torni nuovamente adessere un turista itinerante.

Gianni RuffoCoordinatore Italia Centrale UNIONE CLUB AMICI

San Severino MarcheComune Amico

Nelle foto due momenti del Convegno

CASOLA VALSENIO (RA) - CASTELBOLOGNESE (RA) - RIOLO TERME (RA) - CLUSONE(BG) - PREMILCUORE (FC) - MONTOPOLI (PI) - LIZZANO in BELVEDERE (BO) - CASALEONE(VR) - VICENZA - GINOSA (TA) - BARANELLO (CB) - TREDOZIO (FC) - PALAGIANELLO(TA) - ILLASI (VR) - RIPABOTTONI (CB) - PORTOMAGGIORE (FE) - CASACALENDA (CB)- SAN SEVERINO MARCHE (MC) - CEREA (VR)

ELENCO AGGIORNATO DEI COMUNI CHE CON APPOSITA “DELIBERA” HANNO DISPOSTO LA COLLO-CAZIONE DELLA SEGNALETICA CHE LI CLASSIFICA ”COMUNE AMICO” DEL TURISMO ITINERANTE


Sollecitato dal tema del bel Convegno organizzatodal Camping Club Civitas di Civitanova nelle Mar-che, avente per oggetto ‘’Come vivono il turismo icamperisti’’Ed invitato dal presidente Gabriele Gattaforni a pre-sentare una relazione, mi sono messo a rifletteresul tema che lì per lì mi sembrava scontato. Poi misono accorto che l’argomento esulava di fatto daisoliti problemi inerenti l’organizzazione, la gestio-ne, l’articolazione del turismo itinerante, le normative,le contestazioni, i divieti ecc. e chiedeva invece delleriflessioni su aspetti e situazioni del turismoitinerante su cui si passa quasi sempre sopra, dan-do per scontate le risposte suggerite dalla pubblici-tà , per forza di cose immediate e superficialiLa pubblicità infatti per invogliare all’acquisto del-l’autoveicolo, ne decanta gli aspetti simil-apparta-mento, l’estetica, la potenza del motore, la sicurez-za ecc., e poi la libertà di partire senza prenotazioniecc.Ma insomma cosa c’è nella mente dei mariti , dellemogli, dei figli quando sono in vacanza sui veicoliricreazionali ! C’è un aspetto che li accomuna eche li spinge a non vedere l’ora di partire insieme?Sicuramente sì, ce ne sono e sono anche parecchi.Vediamo i mariti :Sono quelli che organizzano l’autoveicolo, ma nonall’interno. Sono mossi sostanzialmente dalla vo-glia di viaggiare, di vivere nuove esperienze e distare in famiglia.Le mogli, organizzano l’interno dell’autoveicolo,chiedono al marito di vedere posti nuovi, deleganoal marito ( che a casa non c’è mai ) la cura dei figli,ma sono sempre loro a organizzare il tran tran quo-tidiano La scelta della piazzola in area di sosta o incampeggio, è di loro competenza esclusiva ed irre-vocabile, anche in un contesto di rimostranze deimariti.I figli, piccoli, perché poi già a 16 anni, hanno i loroamici e sono in grado di organizzarsi le vacanze,almeno come vorrebbero. A quell’età sono in ge-nere fonte di problemi per la coppia, fino ai 18, quan-

do ormai maggiorenni, sono in grado di badare a séstessi, almeno in teoria.Ma i piccoli invece non vedono l’ora di partire conmamma e papà, di scorazzare liberi per i campeggio le aree di sosta, di fare nuove amicizie con cuiinventarsi i giochi ecc. Taluni rimangono attaccatialla televisione o alla play-station ma sono una mi-noranzaQuali i tratti comuni ! essi possono essere così sin-tetizzati :Voglia di conoscere posti, situazioni nuove.Voglia di fare nuove amicizieQuesti aspetti basilari sono esaltati dalla possibilitàdi fare vacanze anche in posti lontanissimi che ilveicolo ricreazionale offre loro, senza spendere unpatrimonio e senza limiti di tempo che non sianoquelli coercitivi della fine del periodo delle vacanzaper lavoro.Ma al di là di tutto ciò vi è una riflessione importan-te da fare.LA VITA IN CAMPER OFFRE ALLA FAMI-GLIA L’OCCASIONE DI STARE INSIEME.Gli spazi angusti nei quali si è costretti a vivere,obbligano i componenti della famiglia a confrontar-si, a parlare, a discutere, a fare programmi , pro-getti, itinerari, insomma a condividere la vita in tut-te la sue articolazioni. Insomma , a stare insieme.E scusate se è poco, in tempi in cui le giornate sonofrenetiche, tutti hanno sempre meno tempo da de-dicare agli altri, Ognuno ha i suoi impegni e spessosi rischia di non stare insieme nemmeno la sera atavola, poiché la cultura anglo-americana imperan-te ci sollecita a mangiare ognuno per conto suo concibi precotti e merendine ad ogni ora del giorno.E scusate se è poco in un periodo in cui il concettodi famiglia è sempre più messo in crisi dalla culturaimperante che sostituisce l’amore con l’amicizia.Ma l’amicizia è un’altra cosa, essa non pone vin-coli, non si carica di responsabilità, non è esclusivae non fa figli

NICOLA MANES

LA VITA IN CAMPER OCARAVAN E LA FAMIGLIA


Ruffini formato tessera


Il PROGRAMMA prevedeSabato 24 marzo Arrivo all’Abbadia: Autostra-da A14 uscita al casello di CIVITANOVA e quin-di superstrada per Macerata. Uscita al casel-lo di MACERATA OVEST-SFORZACOSTA edopo pochi km. direzione Sarnano, si gira perl’Abbadia di Fiastra. Segnalata.Sistemazione presso il parcheggio n° 4, riser-vato ai camper. Grandi spazi e verde per pia-cevoli passeggiate, oltre alla visita alla Badiaal prezzo scontato di euro 2,50, previa dichia-razione di essere camperisti del raduno, conla tessera del Club.Possibile visita al museo delle attività contadi-ne ed alla riserva naturale ed alla chiesa. Inserata possibilità di consumare un pasto al selfservice o alla pizzeria.Negozio di prodotti tipi-ci ed artisticiDomenica 25 marzo Ore 9 Partenza condue bus navetta: il primo per la visita dell’areaarcheologica dell’antica Urbs Salvia-Anfiteatroe Tempio; Il secondo per la visita del centrostorico di Urbisaglia-La Rocca, il museo ar-cheologico statale, il serbatoio, il teatro roma-no. Le navette si attiveranno in modo alterna-to finchè tutti i soci avranno visitato le due lo-calità.ORE 12,30 Partenza con i camper per il risto-rante LE GRAZIE, a km 6, direzione Sarnano,dopo Passo Colmurano deviazione a sinistraper Loro Piceno, a 500 metri, sulla destra ilristorante LE GRAZIE. Sistemazione nell’am-pio parcheggio del ristorante PRANZO COL SEGUENTE MENU :Crepes alla boscaiola - Pappardelle al sugodi lepreFRITTURA ALL’ASCOLANA : Agnello, pettodi pollo, patatine, olive, crema

RADUNO del PRANZO SOCIALEFESTA DEL TESSERAMENTO

ABBADIA di FIASTRA e URBISAGLIA 24-25 MARZO 2007

ARROSTO : Agnello, pollo, tacchino farcitoInsalata, Vino della casa, Frutta, Dolce, Mimo-sa, Spumante, Caffé e Digestivoseguirà tradizionale Lotteria a PremiCOSTIPartecipazione al raduno gratuita.Pranzo di domenica: euro 22,00 a personaRagazzi da 5 a 11 anni euro 11,00 - sotto i 5 annigratis.Non siamo ancora in grado di quantificare i co-sti del bus navetta e degli ingressi.Il costo delle Guide sarà a carico del Club.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ENTROE NON OLTRE GIOVEDì 22 MARZOrivolgersi a:Ruffini Alessandro 347-1134307 [email protected] Nicola 328-7447875 [email protected]

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ATTENZIONEalle “Parole definitive”

di Ennio Rella

Quando si inizia una qualsiasi discussio-ne su un qualsiasi argomento in un qual-siasi luogo o ambiente ognuno sostienela propria tesi ma il motivo della discus-sione è quello di arrivare ad un risultatocondiviso, anche se non sempre ci si rie-sce, e soprattutto quello di trascorrereun po’ di tempo tra amici, tra personeche hanno gli stessi interessi e che ten-dono o tentano di chiarire punti contro-versi o poco chiari.Non esistono, in questo caso, vincitori eperdenti poiché la discussione non è, onon dovrebbe essere, una battaglia.Se poi invece questa degenera da partedi qualcuno in insulti, teatrali uscite discena, offese personali e rifiuto totale delconfronto ciò è solo un sintomo di scar-sa abitudine alla normale discussione cheviene intesa da queste persone sempree solo come una vera e propria contesache deve lasciare sul terreno vittime e, diconseguenza, vincitori e perdenti.Ma l’unica cosa che resta invece sul ter-reno è un senso di amarezza, di tristez-za, di sconcerto e di spiacevole sorpre-sa nel rendersi conto ancora una voltache sono, o siamo, ancora in molti a di-menticare, anche nei momenti che do-vrebbero invitare al relax, il significato deltermine “dialogo”.L’importante è comunque tendere asdrammatizzare e a “ricucire gli strappi”,ricordandosi sempre che siamo un grup-po di amici che hanno un interesse comu-ne, quello di condividere il piacere di vive-re in plein air con i nostri amati campers.

Ma veniamo alla “materia del contende-re”.L’argomento è chiaro: è o non è possibi-le guidare con la patente B un veicolo dimassa complessiva a pieno carico nonsuperiore a 35 q.li che traina un rimor-chio non superiore ai 750 kg (rimorchioleggero) se il peso totale dei due veicolisupera i 35 q.li stessi ?.Il fax inviato dalla Polstrada di Urbino epubblicato sul numero scorso del“Giramondo” non sembra lasciare dub-bi, ma considera genericamente i cosid-detti “rimorchi leggeri”, molto probabil-mente perché il quesito stesso è statoposto in modo generico.Ma non sono questi che vengono utiliz-zati dalla quasi totalità dei camperisti cheporta invece al proprio seguito gommoni,barche, moto e scooter, auto, ecc, ed èstato infatti proprio il trasporto di un’autoal seguito che ha dato inizio alla discus-sione.Si parla quindi in questo caso non di ri-morchi per trasporto promiscuo, che ven-gono usati di solito per trasportare mercio attrezzature varie e quasi sempre uti-lizzati per motivi di lavoro, ma dei cosid-detti TATS (Trasporto Attrezzature Turi-stiche e Sportive).E per questo tipo di rimorchi, leggeri enon, la normativa sembra diversa.Nessun riferimento viene fatto a questotipo di rimorchi nel comunicato dellaPolstrada (certamente, come dicevo, per-ché non richiesto) a parte la nota di pre-


cisazione sulla massa, compresa nel pa-ragrafo “Occorre BE”.Molto esauriente è invece l’articolo “Par-tiamo in due”, pubblicato proprio sulla ri-vista Plein Air di novembre 2006 che, nelribadire che il limite di traino della paten-te B, rimorchio o no, resta entro i 35 quin-tali, considera l’eccezione del rimorchioleggero per il quale è permessa la guidacon patente B anche se il peso comples-sivo dello stesso e del veicolo al quale èagganciato supera i 35 quintali.Ma questa è appunto un’eccezione chenon riguarda i TATS, per i quali “va veri-ficata sulla bascula la massa effettiva” e“se la somma dei pesi dei due veicoli nonsupera i 3.500 kg è ancora sufficiente lapatente B”.Più avanti viene poi citato il decretoministeriale al quale molto probabilmentefa riferimento la circolare ministeriale dellanota della Polstrada che, secondo PleinAir, “non sembra aver cancellatodefinitivamente questa prassi”.

Ma quello che incuriosisce, anche nel-l’articolo di Plein Air, sono termini come“giungla delle normative”, “eccezioni”,“abbastanza controverse”, “caso espo-sto a dubbi”, “esiste ancora una certaconfusione”.

Tali frasi fanno pensare ancora una voltaalla buona abitudine tutta italiana di fareleggi, tranne che in alcuni casi, non chia-re, non semplici nella lettura, che debba-no essere “interpretate” da chi le deveapplicare o far rispettare e che lascianospesso nel dubbio il cittadino destinatario.Per quanto riguarda l’argomento pesi epatenti abbiamo perso forse l’occasionedi risolvere definitivamente il problemacon il naufragio della famosa proposta diportare il limite della patente B da 3.500kg a 4.250 kg per i veicoli ricreazionali.Basta una semplice operazione aritmeti-ca ( 3.500 + 750 = 4.250 ) per capireche quella proposta voleva, oltre che au-mentare le possibilità di carico, sistema-re una volta per tutte il problema e i dub-bi relativi ai rimorchi leggeri, TATS com-presi.

Potremmo continuare a disquisire a lun-go su questo come su tanti altri argo-menti, ma ciò che io mi auguro è che cisia sempre, almeno tra noi, il piacere delladiscussione, del dialogo civile, dello sta-re insieme e del condividere, del sentir-si, come dicevo all’inizio, tra amici.Le “Parole definitive” lasciamole a qualcunaltro che, per quello che ne so, non abitasulla terra.

Ennio Rella

Le “Parole definitive”qualche volta ci vogliono

di Sauro SorbiniCaro Ennio,replico immediatamente al tuo articolo,per due motivi: a) perché mi sento chia-mato in causa, in quanto sono io l’autoredell’articolo “La parola definitiva”, che,

evidentemente, non hai gradito; b) per-ché vorrei subito chiarire a chi legge cheil Codice della Strada parla chiaro. Senon avete voglia di leggere tutto il resto,vi do subito la soluzione del problema:


un veicolo di 35 quintali che traina unrimorchio leggero di peso non superioreai 750 kg. si guida con la patente B, an-che se la somma del peso del complessomotrice + traino supera i 35 quintali (perl’esattezza può arrivare ad un massimodi 42,5 quintali dati appunto dai 35 q.lidella motrice e dai 7,5 q.li del rimorchio).

Veniamo al tuo articolo. Tu dici: quandosi discute “ognuno sostiene la propria tesima il motivo della discussione è quello diarrivare ad un risultato condiviso, anchese non sempre si riesce” e “le parole defi-nitive lasciamole a qualcun altro che nonabita sulla terra”. Ebbene, non sono d’ac-cordo: prova a intavolare (anche tra amicidi vecchia data) una discussione sul cal-cio, dove ci siano persone di fedejuventina, milanista, interista e romanistae vedrai che al risultato condiviso non siarriverà mai e che anzi l’antica amiciziaverrà messa a dura prova… Altrettantosuccede quando l’argomento è la politi-ca (ed erano proprio sport e politica idue esempi che citavo nell’articolo), masono tanti i temi che danno spazio alleopinioni individuali (e, fino a prova con-traria, ogni opinione vale l’altra…) e neiquali non si arriva mai a un risultato con-diviso.Qui però stiamo parlando di regole eleggi, nello specifico del Codice dellaStrada. Qui non possiamo avere opinionipersonali, né possiamo aspettare cheQualcuno ci dia la risposta nell’aldilà. Quibisogna semplicemente conoscere e ri-spettare gli articoli del Codice della Stra-da. E quindi si deve arrivare a una “pa-rola definitiva” sulla domanda che staalla base della discussione. In pratica:

credo che al quesito “Quale patente ser-ve per guidare un mezzo di 35 quintaliche traina un rimorchio leggero di pesofino a kg. 750?” occorra dare una rispo-sta precisa e certa e non una serie dipareri e/o di incertezze e/o di interro-gativi.In questo quadro, e in senso amichevol-mente ironico, invitavo chi sosteneva latesi errata a riconoscere la sconfitta: marimanendo ovviamente, come anche tuauspichi, all’interno di un dialogo civile edel piacere del ritrovarsi assieme.

La discussione intercorsa durante le riu-nioni del Club, in qualche caso è statatroppo animata; ma niente di trascenden-tale, credo; ognuno di noi ha mostrato unlato del proprio carattere: chi insolente,chi rabbioso, chi ironico, chi dispotico, chisaccente, chi irascibile, chi pacato, chi in-transigente, ecc...; del resto il grado ditolleranza di ogni individuo è una dellevariabili più imprevedibili che sia dato avedersi...Non mi pare tuttavia che quella discus-sione abbia alterato i rapportiinterpersonali tra i Soci. E spero che an-che questi articoli non lo facciano.

Ma, come dici tu, veniamo alla “materiadel contendere”.Dopo aver letto l’articolo e il fax inviatodalla Polstrada, tu hai detto che non eriancora convinto e che la “Polizia non è laMotorizzazione”. Ora, permettimi di dir-ti che questa tua posizione è parecchiodiscutibile, perché fino a prova contrariaun documento ufficiale (il fax) provenientedalla Polizia Stradale dovrebbe essereconsiderato più che attendibile.Comunque, visto che non ti fidi, eccoti


pronto il Codice della Strada (e speroche questa volta basti).

L’Art. 116 del CdS, comma 3 e 4, dice:

3) La patente di guida, conforme al modellocomunitario, si distingue nelle seguenti cate-gorie ed abilita alla guida dei veicoli indicati perle rispettive categorie:

A. Motoveicoli di massa complessiva sino a1,3 t;

B. Motoveicoli, esclusi i motocicli, autovei-coli di massa complessiva non superiorea 3,5 t e il cui numero di posti a sedere,escluso quello del conducente, non è su-periore a 8, anche se trainanti un rimor-chio leggero ovvero un rimorchio che nonecceda la massa a vuoto del veicolo trai-nante e non comporti una massa comples-siva totale a pieno carico per i due veicolisuperiore a 3,5 t;

C. Autoveicoli, di massa complessiva a pienocarico superiore a 3,5 t, anche se trainanti unrimorchio leggero, esclusi quelli per la cui gui-da e’ richiesta la patente della categoria D;

D. Autobus ed altri autoveicoli destinati al tra-sporto di persone il cui numero di posti a se-dere, escluso quello del conducente, è supe-riore a 8, anche se trainanti un rimorchio leg-gero;

E. Autoveicoli per la cui guida è richiesta lapatente della categoria B, C e D, per ciascu-na delle quali il conducente sia abilitato, quan-do trainano un rimorchio che non rientra inquelli indicati per ciascuna delle precedenticategorie; autoarticolati destinati al trasportodi persone e autosnodati, purché il conducen-te sia abilitato alla guida di autoveicoli per i qualie’ richiesta la patente della categoria D; altriautoarticolati, purché il conducente sia abilita-to alla guida degli autoveicoli per i quali e’ ri-chiesta la guida della categoria C.

4) I rimorchi leggeri sono quelli di massacomplessiva a pieno carico fino a 0,75 t.

Leggi bene il punto B del comma 3: l’in-terpretazione errata relativa alla paten-

te B nasce, probabilmente, dall’inesattalettura della parola ovvero che nella lin-gua italiana ha il significato di “oppure”.Infatti, se sostituissimo alla parola “ovve-ro” l’errato sinonimo di cioè, otterremmoun’interpretazione della legge che ci in-durrebbe a pensare che con la patenteB non esiste l’eccezione del rimorchio leg-gero e che occorra sempre fare la som-ma delle due masse complessive a pienocarico, verificando che la massa comples-siva totale a pieno carico per i due vei-coli non sia superiore a 35 quintali: nulladi più sbagliato.Se sostituiamo la parola oppure corret-tamente, otteniamo la seguente dicitura:Patente di categoria B: ...autoveicoli dimassa complessiva non superiore a 3,5 te il cui numero di posti a sedere, esclusoquello del conducente, non è superiore a8, anche se trainanti un rimorchio legge-ro OPPURE un rimorchio che non eccedala massa a vuoto del veicolo trainante enon comporti una massa complessiva to-tale a pieno carico per i due veicoli su-periore a 3,5 tQuesta dicitura così è chiara e affermache con la patente B è possibile guidareun autoveicolo di massa complessiva finoa 3,5 t al quale è agganciato un rimor-chio leggero OPPURE (cioè, se il rimor-chio non è leggero perché supera i 750kg), è possibile trainare un rimorchio ilcui peso non superi la massa a vuoto delveicolo trainante e tale che la sommadelle due masse complessive (veicolo +rimorchio) non superi i 35 quintali.Per fugare ogni dubbio residuo, il 25 mag-gio del 1994 il Ministero dei Trasportiemanò una circolare chiarificatrice sull’ar-gomento della quale riporto il testo:


MINISTERO DEI TRASPORTIDIREZIONE GENERALE M.C.T.C.

IV Direzione Centrale - Div. 46Prot. n. 4494/4630

Roma, 25 maggio 1994OGGETTO: Richiesta di chiarimenti in me-rito ai limiti di guida e traino con patentedi Catg. B.A seguito del quesito posto da xxxxxxx in data2.5.1994 circa “I limiti di guida e di traino conpatente di Catg. B” si precisa quanto segue:L’art. 116 dell D.L.vo 30.4.1992, n. 285 alcomma 3 recita quanto segue:”La patente di guida si distingue nelle seguenticategorie ed abilita alla guida dei veicoli indi-cati per le rispettive categorie:omissisB - Motoveicoli esclusi i motocicli, autoveicolidi massa complessiva non superiore a 3,5 t eil cui numero di posti a sedere, escluso il con-ducente, non è superiore a 8, anche se trai-nanti un rimorchio leggero ovvero un rimorchioche non ecceda la massa a vuoto del veicolotrainante e non comporti una massa comples-siva totale a pieno carico per i due veicoli su-periore a 3,5 t.”.omissisLa suddetta dicitura è da ritenersi chiara e pre-cisa, infatti il conducente può guidare comples-si di veicoli composti da una motrice di 3,5 ted un rimorchio leggero (massa complessivaa pieno carico 750 Kg art. 116 comma 4 D.L.vo30.4.1992, n. 285). Inoltre, la suddetta paten-te, abilita il conducente anche al traino di unrimorchio superiore ai 750 Kg purché tale ri-morchio non superi, come massa complessi-va, la tara del veicolo trattore ed il complesso(trattore + rimorchio) sia inferiore o uguale a3,5 t).Pertanto, al veicolo trattore può essere aggan-ciato anche un rimorchio T.A.T.S. (trasporto diattrezzature turistiche e sportive) tenendo pre-sente che, ai suddetti rimorchi, in sede diomologazione, vengono assegnate due mas-se complessive una minima ed una massi-ma, le quali figurano sia sulla targhetta, appli-cata sui veicoli stessi, sia sulla relativa cartadi circolazione.Ciò significa che i rimorchi T.A.T.S. possonoessere abbinati a veicoli trattori, i quali hanno

una massa rimorchiabile uguale o compresafra la massa minima e la massa massima as-segnata a detti rimorchi, purché, all’atto del-l’aggancio, il rimorchio suddetto non superi lamassa a vuoto del veicolo trattore, ed il com-plesso dei veicoli (trattore + rimorchio) siauguale o inferiore a 3,5 t.Pertanto il controllo, durante il traino dei sud-detti rimorchi, inteso ad accertare che la mas-sa trainata non superi la tara del veicolo tratto-re ed il complesso le 3,5 t, deve essere effet-tuato sulla bascula, al momento del controllostesso e non sommando le masse massimerilevate dalle carte di circolazione dei due vei-coli che formano il complesso.

IL DIRETTORE DI DIVISIONEdr. ing. Giovanni Fiore

Allegato Esempi:

a) Veicolo trattore con massa a vuoto di 600Kg con un rimorchio di 700 Kg (pur essendo ilrimorchio di massa superiore alla massa avuoto del veicolo trattore rientra nella catego-ria dei rimorchi leggeri cioé con massa infe-riore a 750 Kg);

b) Veicolo trattore con massa complessiva di3,5 t con un rimorchio di 750 Kg (pur superan-do il complesso dei veicoli (trattore + rimor-chio) le 3,5 t il rimorchio è classificato rimor-chio leggero (750 Kg);

c) Veicolo trattore con massa a vuoto di 1100Kg e massa complessiva di 1600 Kg con ri-morchio di 1100 Kg (il rimorchio non è classi-ficato rimorchio leggero in quanto supera i 750Kg comunque la massa complessiva del ri-morchio è uguale alla massa a vuoto dellamotrice ed il complesso (trattore + rimorchio)è pari a 2700 Kg pertanto non supera le 3,5 t;

d) Veicolo trattore con massa a vuoto di 1200Kg e massa complessiva di 1800 Kg con ri-morchio T.A.T.S. con masse massime com-prese tra 700 Kg e 1300 Kg (per il traino il ri-morchio può essere caricato fino a 1200 Kg,massa questa pari alla massa a vuoto del trat-tore ed il complesso (trattore + rimorchio) èpari a 3000 Kg, pertanto non supera le 3,5 t.

IL DIRETTORE DELLA DIVISIONEdr. ing. Giovanni Fiore


Tutto chiaro, vero?Nel tuo articolo citi i T.A.T.S. (Trasporto diAttrezzature Turistico Sportive) che han-no una regolamentazione diversa. In re-altà i T.A.T.S. non c’entrano nulla con laquestione che è al centro del nostro di-battito. Il T.A.T.S. viene identificato attra-verso un elemento fondamentale: l’uso;infatti, deve essere adibito al trasportodi qualcosa che non sia, comunque, og-getto di commercio; si devono caricareoggetti o animali che servano solo adarricchire il tempo libero di chi li traspor-ta e non costituiscano, invece, attività dicompravendita. Altro elemento di distin-zione del T.A.T.S. è l’allestimento. Si trat-ta di un rimorchio stradale dotato di unospecifico allestimento per il trasportoesclusivo di un tipo ben definito di at-trezzatura tra quelle sopra definite. Nonesistono, quindi, T.A.T.S. universali, cioèveicoli capaci di trasportare, indifferen-temente, cavalli o alianti, così come unsemplice pianale non potrà essere defi-nito T.A.T.S. e trasportare una barca. Peril resto il T.A.T.S. è inquadrato, secondo icasi, nelle categorie internazionali dei ri-morchi O1 (fino a kg 750, il rimorchioleggero) e O2 (oltre kg 750 e fino a kg3.500). Ad ogni modo, come vedi, la Cir-colare del Ministero prende in esame an-che i T.A.T.S. e chiarisce quali sono le re-gole che occorre applicare quando si trai-

nano attrezzature turistiche e sportive.

A questo punto permettimi di evidenziareche in tema di Codice della Strada, neltuo articolo, dai maggiore credito a unarticolo di una rivista (peraltro prestigiosacome PleinAir) che a un documento dellaPolizia Stradale. Tutto questo mi fa pen-sare che tu ti stia arrampicando sugli spec-chi, pur di non ammettere di avere soste-nuto un’opinione errata.Peraltro, anche in quell’articolo, la rispo-sta al nostro quesito è chiara: i complessiveicolari composti da un “rimorchio leg-gero non superiore a 750 kg., aggan-ciato a una motrice avente massa com-plessiva a pieno carico prossima ai 3.500kg possono essere condotti con la paten-te B”.Su altri argomenti comunque importanti,come i T.A.T.S., l’articolo è superficiale econfuso, tutt’altro che “molto esauriente”come lo definisci tu e lascia spazio a dub-bi e incertezze. Mi perdonerà l’amicoGiorgini, autore dell’articolo di PleinAir,ma secondo me gli correva l’obbligo didocumentarsi più approfonditamente,perché gli argomenti trattati hanno biso-gno di risposte precise e non di incertez-ze. Altrimenti il risultato è di ingenerareconfusione tra i lettori, come dimostra,caro Ennio, il tuo articolo.

Sauro Sorbini

Entro il 31 gennaio deve essere versato il contributo annuo per l’attività di vigi-lanza e controllo da parte del Ministero delle Comunicazioni. L’importo per il2007 è di euro 12,00 da versare sul c.c.p. n° 145607 intestato a Tesoreria Pro-vinciale dello Stato, Ancona.

RINNOVO CANONE C.B.


La mia Siciliadi Nicola Manes

Giugno 2006, dopo aver accarezzatoper alcuni anni la possibilità di andare inSicilia, finalmente riusciamo a ricavarciuna vacanza abbastanza lunga per per-metterci di raggiungere quest’isola tan-to decantata, senza fretta.Partenza al mattino con comodo e viag-gio in parte con pioggia, ma in manieraspedita senza il fastidio del sole e delcaldo. Il nostro Laika R7, semintegrale,ribassato, 2,8 jtd, con centralina Ptronic,consigliata da Rella, va che è un piacere; non sente le salite ed in pianura vola,bisogna stare attenti a non superare ilimiti di velocità.Il consumo è normale.Arriviamo a Corigliano Calabro nel po-meriggio e facciamo tappa nel campeg-gio ‘’Onda Azzurra’’, bello, attrezzato,sul mare, ad un costo di 11 euro e 50,sconto Federcampeggio. Non sembraquasi vero. Il campeggio è pieno di stra-nieri. Passiamo la serata in relax.Al mattino, partenza per l’autostradaSalerno-Reggio Calabria, che percorria-mo sotto una fastidiosa pioggia ad unamedia di 70 km ora. Arriviamo comun-que col sole a San Giovanni ed in unbattibaleno siamo sul traghetto e dopomezz’ora finalmente in Sicilia. Ci sorpren-diamo a riflettere sul perché del proget-to del ponte. Il servizio è così rapido efunzionale che spendere tutti quei soldi, a rischio, per realizzare una strutturadi cui non si sente proprio la necessità,ci sembra una sciocchezza. Ma certi po-litici la sanno lunga sulle maxi-opere enoi siamo semplici mortali, forsedisinformati ma certamente non stupi-di.All’ora di pranzo ci fermiamo a Tindari edecidiamo di fare una frugale merendaper andare subito a visitare la città, il

santuario e la zona archeologica.Saliamo fin sulla rocca e con una navet-ta arriviamo al santuario e ci troviamoin mezzo ad un brulichio di gente e dipellegrini col consueto corollario di ne-gozi e bancarelle che vendono di tutto.La chiesa è imponente, il paesaggiomozzafiato e dopo qualche giro, trovia-mo l’area archeologica. Non c’è moltoda vedere, ma la posizione del centroantico , in un pianoro leggermentedigradante verso lo strapiombo sul mareè eccezionale. Quei signori d’allora sa-pevano scegliere i siti dove abitare ed inpiù in una posizione facilmente difendi-bile.La discesa verso mare riserva paesaggifantastici. Decidiamo di fermarci alcampeggio ‘Marinello’ proprio sotto losperone del santuario. Esibiamo la no-stra tessera FEDERCAMPEGGIO e pa-ghiamo euro 21. Occupiamo il resto dellagiornata ad andare a zonzo, ma uscen-do dal campeggio per una porticina cheda sulla spiaggia, abbiamo la sorpresadi ritrovarci in una Riserva Naturale ma-rina.Ci inoltriamo e tra piante e fiori, incon-triamo due laghetti piccoli, all’apparen-za insignificanti se non fosse per il fattoche sorprendiamo due tartarughine chenuotano appaiate. Poi una lingua di sab-bia in mezzo al mare. Non c’è nessuno.Doveva essere così quando arrivarono igreci ?.L’indomani, iniziamo il percorso dellecattedrali arabo-normanne e ci fermia-mo a Cefalù, in un parcheggio camper apagamento : 10 euro proprio sul lungo-mare, nessun servizio ma posizioneinvidiabile, praticamente in centro.Il paese offre un colpo d’occhio fanta-stico. Iniziamo la salitina verso la cat-


tedrale tra stradine piene di ristorantini,locali tipici e negozi tra un mare di genteche parla le lingue più svariate. Possibilea giugno tutti questi+ stranieri, mi chie-do. Ed è proprio così. Il paese è invasoda stranieri e pare per tutta la stagioneturistica, visto che poi nei ristoranti ab-biamo visti esposti i menu in francese,inglese etedesco e non in italiano.Arriviamo sulla spianata della cattedralee rimaniamo stupefatti dalla grandiositàe dallo stile finissimo della chiesa. L’in-terno poi è anche meglio. La ricchezza,il gusto, i colori dei mosaici e l’acco-stamento tra gli stili arabo e bizantino,ci lasciano senza fiato. Magnifico!L’indomani partenza per Palermo. Arri-vati in città, troviamo con facilità un’ot-tima sistemazione nell’area di sostadell’AMAT, in via Roccazzo 77. E’ un ter-minale dei bus con area di sosta, cosìben organizzato da far invidia. Abbiamoil solito sconto Federcampeggio e pa-ghiamo 18 euro.Ci viene consegnata una tesserina conla quale si apre e si chiude il cancellodell’area di sosta. Acqua, scarico, allac-

cio elettrico, sicurezza. Cosa vuoi di più?E un di più c’è : Ci viene detto che conquella tesserina è possibile viaggiare gra-tis per tutto il giorno sui bus di Palermoe che è valida per due persone.Non aspettavamo altro. Ci indirizziamosubito verso il Palazzo dei normanni.Purtroppo è chiuso ai visitatori per la-vori, un po’ delusi ritorniamo al centro eci fermiamo in Piazza dei 4 Canti, giro-vaghiamo in città ma ci accorgiamo su-bito che le cose da visitare sono tali etante che non basterebbe una settima-na. Decidiamo di rinviare e di andare aMonreale. Ci arriviamo col bus e rima-niamo ancora stupiti di fronte a tantabellezza, alla ricchezza ed al gusto degliinterni. Anche il paesino è grazioso emerita una visita. In serata rientro enottata tranquilla.Al mattino partenza per San Vito loCapo, in una giornata splendida. Il viag-gio, in particolare lungo il promontorio,è costellato da paesaggi marini indimen-ticabili, tanto che ci chiediamo come saràla tanto rinomata San Vito. Abbiamo iltimore di trovarci di fronte a palazzi,

San Vito Lo Capo


residence e cemento sul mare. Ma i no-stri timori sono infondati, il paese ci ap-pare d’un tratto, dall’alto, senza bruttu-re architettoniche e con un mare da so-gno. Ci fermiamo al campeggio ‘La Fata’praticamente in paese e a 100 metri dalmare. Paghiamo 18 euro, scontati e cisistemiamo. Ottimo nei servizi e nellaposizione. Il centro cittadino terminapraticamente sulla spiaggia. Stranamen-te non ci sono costruzioni alte sul lun-gomare e anche gli alberghi hanno soloil primo piano e così le altre costruzioni.Ampi spazi riservati ai giardini ed ai ser-vizi si frappongono tra le abitazioni e laspiaggia. Trasecoliamo, ci troviamo difronte ad una programmazione urbani-stica del territorio rispettosa dell’ambien-te e finalizzata alla valorizzazione delleopportunità turistiche. Ci viene da pen-sare che quasi quasi varrebbe la pena diorganizzare un bel viaggio ai nostri sin-daci delle città costiere.Ma è un attimo, ritorniamo subito allarealtà.Questo fatto comunque ci mette dibuonumore e, poiché è quasi sera, cidirigiamo verso uno dei numerosiristorantini che sono quasi dappertutto.I menu a prezzo fisso partono da 10euro, ma decidiamo di assaggiare qual-cosa di tipico. Ordiniamo la specialità delposto : il cous-cous col pesce. E’ buo-nissimo. Anche se non siamo abituati alladiversità del piatto. Ma ci colpisce l’altraspecialità tipica siciliana : La Caponata.L’abbiamo già assaggiata a Palermo, maqui raggiunge vette altissime di raffina-tezza e sapore.L’indomani, di buonora scendiamo inspiaggia ed il colpo d’occhio ci riempiedi entusiasmo.. Un mare dai riflessi ver-di per almeno 50 metri con acqua altanon più di mezzo metro ci si para da-vanti, sul bagnasciuga vediamo sabbiaframmista a particelle di colore rosso chepoi ci informano essere corallo prove-niente da chissà dove. In lontananza larupe in direzione della Riserva Naturaledello Zingaro.

Francamente non ci aspettavamo tan-to e ci gustiamo una mattinata al marecome da tempo non ci capitava.. Al rien-tro vediamo dei ragazzi che mangianocon estrema soddisfazione un paninorotondo imbottito con qualcosa chesembra gelato. Possibile ! Chiediamo edecidiamo di provare. Che cosa strana,è veramente buono.Facciamo spesa e ci fermiamo davantiad una macchina che ha il bagagliaio pie-no di pesce da vendere. Specie buonis-sime e di qualità. Compriamo a prezzoaccettabile pesci rari dalle nostre particome lo scorfano rosso, l’occhiata e deisaraghi.Ci si dice che viene dalle barche appro-date il mattino presto nel porticciolo chenon avevamo notato. E’ freschissimo esapientemente cucinato, si rivela eccel-lente.Decidiamo di fermarci qualche giorno edil mattino seguente, di buonora andia-mo al porto dove troviamo tanto pescebuono pescato con le reti a tramaglio.Chiediamo dei molluschi ma, con corte-sia ci viene detto che cozze e vongole lìnon ci sono e che quelle che si vendononelle pescherie vengono da fuori. Checosa strana !.Si sta tanto bene che ci fermiamo per 4giorni e ripartiamo a malincuore.Vicino al porto vi è un’area sterrata doveè permessa la sosta libera, ma è pocoaccogliente ed infatti notiamo due cam-per che presto spariscono.Al ritorno facciamo due soste per am-mirare un panorama eccezionale, conlarghi spazi ancora selvaggi dove nonvediamo nessuno. Forse non vi è la stra-da d’accesso e forse è meglio così.Iniziamo l’itinerario dei templi greci e fac-ciamo la prima sosta a SEGESTA:Il tempio è colossale e ben conservato,quindi via per SELINUNTE la cui area èimmensa, piena di templi, quasi tutti aterra, ma dalle dimensioni gigantesche.L’area è talmente vasta che utilizziamoun trenino elettrico per girarla tutta. Cichiediamo perché un simile tesoro non


venga rimesso a posto. Potrebbe diven-tare un unicum spettacolare. Con tutti isoldi che si spendono in Sicilia, invece diun inutile ponte, si potrebbe investiresulla storia, sulla cultura e su qualcosadi unico al mondo, per la gioia dei turistidi tutto il pianeta.Pernottiamo in un campeggino sul mare,sempre sconto Federcampeggio e conpochi soldi ci viene servita una cena ot-tima.L’indomani partenza per Agrigento. Nonè molto caldo e si gira benissimo. Qui sinota un maggior fervore. Vediamo duetempli completi e bellissimi, in altri ci sonolavori in corso. Ci rendiamo conto chele vestigia della grande civiltà greca sonoqui e non in Grecia e che quest’isola ècosì bella che fin dall’antichità, chi pas-sava di qua, si fermava e non ripartivapiù. Nel pomeriggio si riparte per Piaz-za Armerina, viaggio comodo ed all’ar-rivo, sensazioni uniche di fronte ai mo-saici, mai visti così belli e così estesi. E’

un viaggio all’interno della civiltà roma-na, agli usi, ai costumi ed alla sorpresadelle minigonne indossate dalle fanciulleche giocano al pallone.Le sensazioni sono straordinarie, supe-riori anche a quelle avute di fronte aimosaici di Aquileia.Decidiamo di ritornare sul mare ed arri-viamo in serata a Portopalo di Capo Pas-sero.Bel campeggio , sul mare, sempre scon-to Federcampeggio. Buona cena in cam-per e riposo.Facciamo amicizia con duecamperisti vicini, gentili e simpatici e pas-siamo la serata in allegria. Ci parlano diun posto stupendo sopra Augusta, noinon lo conosciamo e non è sulla nostrarotta ma concordiamo di ritrovarci pro-prio lì, dopo aver ognuno fatto i suoigiri.L’indomani partiamo per Siracusa e al-l’arrivo, ben segnalata, entriamo nel-l’area di sosta ‘’Von Platen’’. Posto ma-gnifico, su erba, a 10 euro, a 500 metridall’ingresso dell’area archeologica. Ilgestore Stefano Rametta, è gentile edun vero appassionato del turismoitinerante. Andiamo in un bar vicino perfare colazione e ordiniamo due brioches.Il gestore ci fa :- Un attimo e ve le ser-vo con la granita – Rimaniamo stupiti,ma come, qui si fa colazione di primamattina con granita e cappuccino ?Non osiamo contraddirlo e facciamocome ci dice. . Bhè !, bisogna provareper credere, è una delizia.L’area archeologica di Siracusa è vastaed interessante, peccato che, nell’enor-me e bellissimo teatro le gradinate sia-no coperte da sedili di plastica per lemanifestazioni teatrali in essere. Pazien-za. Facciamo spesa, pranzo e ripartia-mo per il campeggio ‘’ Baia del silenzio’’a Brucoli. I nostri amici ci aspettano lì.All’arrivo entriamo in un bel campeggio,verde ed attrezzato e veniamo dirottatidirettamente sul mare, in una spianataa picco sul mare. Due calette per scen-dere in spiaggia, bar, servizi nascosti, iltutto progettato con un certo gusto. Ma

Segesta


il mare è stupendo, esso assumecolorazioni diverse a seconda della pro-fondità, dal verde al turchino. Ci godia-mo un tramonto meraviglioso e deci-diamo, con i nostri amici, di passare qual-che giorno in relax. Scopriamo che lavasta spianata, lunga parecchie centi-naia di metri, ospita numerose piante dicapperi che hanno i frutti allamaturazione giusta per essere raccolti.Non ci era mai capitato e riempiamo al-cuni vasetti con i caratteristici boccioliancora chiusi, conservandoli col sale.Passiamo tre giorni tra mare e passeg-giate in paese, ma purtroppo il sabatosi riempie di camper e di confusione,quindi partenza. Alla reception ho la sor-presa di pagare solo 14 euro al giorno.Il gestore mi informa che il campeggio èconvenzionato con la Federazione re-gionale della Confederazione e che il pre-sidente Salvo Vitale, con cui avevo avu-to un colloquio telefonico, aveva richie-sto, a mia insaputa, l’applicazione dellosconto speciale, come se fossi siciliano.Quando si dice l’ospitalità.Ma il tempo stringe, dobbiamo rientra-re, siamo costretti a saltare Catania, amalincuore, poiché avevamo avuto daun nostro socio siciliano, da poco arri-vato nelle Marche, indicazioni precise perun ottimo soggiorno. Salta anche l’in-contro col presidente della Federazionesiciliano Salvo Vitale, appunto della zonadi Catania.

In serata, ci fermiamo a Giardini Naxos,all’area di sosta “Lagani”, 10 euro, pic-cola ma accogliente, purtroppo senzaverde. Fa molto caldo, passiamo la se-rata in pizzeria.L’indomani facciamo un giro a Taormina,con un comodo bus. Bella, piena di turi-sti e tanti negozi. Superbo il panoramache si gode anche dal bus, sia in salitache al rientro. Proviamo ad andare inspiaggia ma ci accorgiamo che i puntipiù belli sono in concessione o privati eche quelli liberi non sono praticabili permolti motivi.Lasciamo perdere e ripartiamo per es-sere nel pomeriggio all’Onda Azzurra.Sosta, cena a base di pesce a prezzicontenuti e l’indomani a casa a Marotta.CONSIDERAZIONI FINALIIn 20 giorni abbiamo fatto una vacanzache ci ha permesso di vedere le cosepiù importanti della Sicilia, saltando pur-troppo località altrettanto interessanti.Però le soste a San Vito Lo Capo ed aBrucoli ci hanno permesso di fare ancheuna vacanza rilassante che poteva be-nissimo, altrimenti, concludersi in 15giorni.La Sicilia si rivela sempre più uno scri-gno di occasioni che suscitano emozio-ni intense ed uniche. Il territorio, dal pun-to di vista paesaggistico, è emozionan-te e le testimonianze artistiche,monumentali e storiche che contiene,la rendono unica ed in grado di garanti-

Brucoli


CONVEGNO NAZIONALE SUL TURISMO ITINERANTE

re vacanze intense ed appaganti.La rete di accoglienza è ricca ed offremolte soluzioni. Noi preferiamo frequen-tare i campeggi e le aree di sosta, maabbiamo notato parecchie situazioni disosta libera che si possono utilizzare intutta sicurezza. Alcune non proprio ‘na-tura’ ma insomma.La gastronomia è superba ed offre cibi,frutta e cucina originale e diversa dallanostra. Abbiamo sempre mangiato be-nissimo ed a prezzi accettabili.Ma il vero ‘must’ della situazione è lagente. Raramente ci è capitato di per-cepire un senso dell’ospitalità così pienoe sincero. I siciliani sono naturalmenteportati alla cortesia ed alla gentilezza nei

confronti dei turisti. In qualunque situa-zione di difficoltà in cui ci siamo venuti atrovare, abbiamo visto persone fermarsi,oppure scendere dalla macchina per ve-nire a suggerirci le informazioni di cuiavevamo bisogno, oppure in campeg-gio a Brucoli ,abbiamo visto il titolare,mettersi a disposizione con la sua mac-china per andare a comprare il pescemigliore della zona, che avevamo richie-sto e così ancora in tante altre situazio-ni. Certo, non si può generalizzare, peròil turista è considerato un ospite da trat-tare bene.Pensierino finale: ma perché andare al-l’estero?

ROSANNA E NICOLA MANES

Sono disponibili posti per camper in rimessaggi situati nel-le vicinanze dei principali centri della nostra provincia.Per la zona di Fano rivolgersi a Maurizio Bertozzi al n°3357667738.Per la zona di Pesaro rivolgersi a Roberto D’Angeli tel.3482566107 - 0721482415.Per la zona di Urbino rivolgersi a Balducci Giuseppe tel.3332870526 o a Balducci Luciano tel. 3333715043.

Rimessaggi coperti nei dintorni di Pesaro, Fano e Urbino

UN TETTO PER IL TUO CAMPER

SABATO 3 MARZO 2007Sala Convegni dell’Istituto Alberghiero“PANZINI” - SENIGALLIAOre 9,30

IPSSARCT “PANZINI”CONFEDERAZIONE ITALIANA CAMPEGGIATORIGIOCARAVANREGIONE MARCHECAMPING CLUB PESAROASSOCIAZIONE REGIONALE DEL CAMPEGGIO

CONVEGNO NAZIONALESUL TURISMO ITINERANTE

PROGRAMMA- Nuove norme sul Turismo Itinerante della

Regione Marche- Corso di specializzazione sul turismoitinerante per gli allievi del settore turisticodell’Istituto Alberghiero di Senigallia.- Centri di assistenza a livello nazionale delladitta Giocaravan- Progetto di area di sosta modulare e dipozzetto di scarico

Al termine dei lavori – ore 12:30 circa - co-lazione preparata dagli chef dell’Istituto

Al convegno parteciperanno:Amministratori locali, imprenditori, rappre-sentanti delle Associazioni di categoria, gior-nalisti delle riviste di settore e della stampalocale, presidenti e dirigenti di Club di cam-peggiatori e delle Pro-Loco


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Gli amici del “Canaletto Camping Club ci invitano allaprestigiosa manifestazione “Dolomiti Balloonfestival”in Dobbiaco il 12-13-14 gennaio 2007.Saranno presenti una quarantina di mongolfiere che siesibiranno in volo e squadre di aquilonisti che con leloro esibizioni faranno divertire giovani e meno gio-vani. E per gli sportivi ci saranno gruppi di Snowkites,scivolatori sulla neve con lo snowboard ai piedi,aggrappati ai loro “aquiloni”.Avremo l’opportunità di seguire le esibizioni in nottur-na delle mongolfiere, con la “fiamma” dell’aria caldache illumina tutto il pallone rendendolo visibile anche alunghe distanze.Il “Cataletto” riceverà gli equipaggi convenuti artico-lando un programma che permetterà sia la visionedegli spettacoli appena elencati che l’aggiunta nei mo-menti liberi di visite guidate in aziende locali e pas-seggiate con le ciaspe in notturna, magari fermandosiin un rifugio e mangiare il formaggio fuso o altre pie-tanze tipiche. Avremo la possibilità di sostare in cam-peggio con un prezzo convenzionato, oppure in par-cheggio attrezzato appositamente.Chi fosse interessato al programma dettagliato e allapartecipazione all’evento può mettersi in contatto conil Presidente del Cataletto Camping Club, Luigi Favaro,Via Barbariga 81 - 35010 Vigonza PD, tel.049.8097296 cell.347.4893124 www.canalettocamperclub.com [email protected]

DOLOMITI BALLOONFESTIVAL


Socio del CAMPING CLUB PESARO: non solo vantaggi…Il Socio usufruisce dei seguenti vantaggi...

* Carnet Internazionale: durante l’attività di campeggio dà diritto alla copertura assicura-tiva R.C. e incendio fino ad un massimale di 5.000.000 di Franchi Svizzeri; garanzia dicopertura, fino ad una settimana, del pagamento del campeggio; sconto su tariffe dimolti campeggi italiani e stranieri.* invio della rivista “Il Campeggio Italiano” e della “Guida Camping e aree di sostad’Italia”, edite dalla Federcampeggiatori* invio de “Il Giramondo”, notiziario bimestrale del Camping Club Pesaro* informazioni e organizzazione di viaggi e consulenza tecnica, legale e turistica* sconti sulla tariffa d’abbonamento al le riviste “PleinAir” “AutoCaravan”e“Caravan&Camper”* sconti su polizze di Assistudio, Lloyd Adriatico di Fano, Claudio D’Orazio, VittoriaAssicurazioni Ag. di Via Gagarin 169 Pesaro* sconti convenzionati presso: ACI Automobile Club d’Italia - Area di Sosta estiva diMarotta; Batterie Genga & Galdelli (Fano); Camping Dolomiti di Brenta (Dimaro - TN);Caravan Point (Rio Salso); Cefgym (Pesaro); Centro Caravan Misano (Misano Adriatico);Conero Caravan (Ancona); Elettrauto Zeno (Pesaro); Giocaravan (Senigallia); Li Art (Pesaro);Janus Camper (Fabriano); Lido in Tela – Camper Park (Paestum - SA) - NauticaravanCenter (Imola); Oasi Park (Diano Marina - IM); Officina Angeloni-Sanchioni (Pesaro);Safari (Senigallia); Villaggio Camping Vascellero (Cariati Marina – CS);* sconti su quote d’iscrizione a ACI e Touring Club Italiano e biglietti per: Mirabilandia,Acquario di Genova, Parco dell’Aviazione, ZooSafari Fasano, Gardaland, Aqualandia Jesolo,Aquafelix Civitavecchia, Le Caravelle Acquapark Ceriale, Parchi Val di Cornia, ecc.

... si impegna a …* Rispettare gli articoli del codice della strada e le eventuali ordinanze comunali;* Servirsi delle strutture esistenti per lo scarico delle acque chiare reflue o, in loroassenza, di scaricare nei posti o nei luoghi più consoni (fa fede il senso di civiltà diognuno);* Parcheggiare all’interno degli spazi riservati alle auto caravan o nel rispetto dell’art.185 del Codice della Strada e lasciare il luogo di sosta o il parcheggio nelle stessecondizioni in cui è stato trovato;* Non stendere panni ad asciugare, non aprire tende o verande, non tirare fuoritavoli o sedie per il pranzo nei comuni parcheggi o nelle piazze. Non utilizzare, fuorida campeggi e aree attrezzate, piedini di stanziamento o cavalletti vari. Non ostru-ire, con l’ingombro del mezzo, strade, garage, marciapiedi. Non lasciare rifiuti fuoridagli appositi contenitori. Non turbare la quiete pubblica;

… e inoltre...* Partecipa alle attività sociali organizzate dal nostro Club o da altre Associazioni Regio-nali e Nazionali* Dimostra con il proprio comportamento civile e corretto che il plein air ha la stessadignità di altre forme di turismo, è il meno dannoso per l’ambiente e porta ricchezza allelocalità che lo accolgono

Modalità di iscrizioneVersamento di euro 35,00 sul c.c. postale n° 10201614 intestato a CampingClub Pesaro – Casella Postale 90 – 61100 Pesaro o contattare il responsabiledel tesseramento Alessandro Ruffini 347.1134307

io sommario è il n° - campingclubpesaro.it · 1 - gen/feb 20071 - gen/feb 2007 il giramondo il...

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