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StileTV - Tribuna Stampa Gennaio Febbraio 2010

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Detto con Stile

“Un potentecanale per

raccontare edapprofondirefatti e notizie,

tutti i giornie in tempo

reale

incredibile come, a volte,la vita corra così veloce-mente costringendoti aprendere delle decisioni

importanti in poco tempo. Alcune diqueste, coraggiose quanto ponderate,hanno consentito al sottoscritto dicompiere un salto di qualità notevolein termini di carriera, stravolgendo alcontempo i ritmi e gli impegni di sem-pre. Un piacevole forcing lavorativoche ha rinvigorito l’amore che nutroper questo mestiere e gli stimoli cheun professionista deve necessaria-mente trovare e coltivare per sentirsitale e credere in se stesso, poiché l’im-mobilismo, l’abitudinarietà e l’ada-giarsi sugli allori finiscono inevitabil-mente con l’ammuffire il talento ed afarti perdere gli attributi nel saper co-gliere, al volo, occasioni imperdibili.Ora, la mia attività giornalistico-edi-toriale si snoda tra la Toscana e laCampania, passando per Firenze,Prato, Capri, Napoli e Paestum, gra-zie ad un nuovo ruolo dirigenzialeche, con umiltà ed orgoglio, posso diredi essermi meritato sul campo, facen-do tanti sacrifici nella consapevolez-za che nessuno ti regala nulla e chenulla giunge se non ti dai da fare la-vorando con costante serietà.Non è la prima volta che questo misuccede, e ringrazio Dio per questo.Da Milano a Sydney, da Melbourne aRoma, ho sempre perseguito una pas-sione che mi ha portato in posti mera-vigliosi, in redazioni prestigiose, re-galandomi una delle fortune più rare

Televisione su web,guardare per credere

di ALFONSO STILE

direttore responsabile

[email protected]

che possano capitare ad una perso-na: fare il lavoro che ama. Il risvoltodella medaglia sono stati la lontanan-za da casa, dagli affetti più cari, dallacittà in cui sei nato, dovendo ricomin-ciare daccapo ogni volta in un postonuovo e lontano, lasciando amiciziee titoli alle fotografie ed ai quadretti,guardando sempre avanti per nonfarti fregare dalla nostalgia.Tutto ciò stava accadendo un’altravolta. Il mio cervello di nuovo scippatoalla mia terra, un altro inizio che ri-voluziona il presente e trancia il pas-sato. È il prezzo che devi pagare.Questa volta, però, mi sono fermatoun attimo in più a... riflettere, a guar-dare indietro, a ripercorrere la stradaintrapresa, a ricordare da dove sonovenuto, chi mi ha accompagnato inquesto cammino e cosa mi ha permes-so di arrivare a ciò.Così ho capito che il lavoro è tutto percostruirti un avvenire sicuro ed unaserenità familiare, che devi essere alpasso con i tempi adeguandoti ad unnuovo modo d’intendere e fare infor-mazione: questa è la genesi di StileTV.Ma ci sono anche cose che non puoi,che non devi abbandonare. Tra que-ste, ho sentito il dovere di non spez-zare quel filo annodato con Voi letto-ri attraverso le pagine del Corriere delCilento, diretto per quasi sei anni conCarmine Caramante, un numero unodel mestiere ma soprattutto un amicofraterno che ha saputo comprendere,con intelligenza e rispetto, le scelteche ho dovuto fare.

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Di qui, la repentina evoluzione terri-toriale di StileTV, voluta dal sotto-scritto ed oggi protagonista di unajoint venture con le importanti azien-de toscane di cui sono diventatoreferente in Campania, rispettosadell’autonomia dei rispettivi ambitilavorativi. Ho ritenuto doverose que-ste delucidazioni per megliotrasmetterVi il senso ed il valore ag-giunto della nuova realtà editorialenata sotto il nome di StileTV, che vadodi seguito ad illustrarVi.

Televisione su webStileTV è un network televisivomultimediale i cui contenuti giornali-stici sono divulgati attraverso Internet.StileTV è la prima televisione su web diCapaccio Paestum, avendo una propriae funzionale redazione, uno studio diregistrazione/diretta personalizzato,telecamere professionali e tutte le attrez-zature necessarie in campo televisivo.La programmazione è basata su formattrasmessi, in diretta streaming o in dif-ferita. Tali contenuti sono espressi informa libera, asindacale ed apolitica,al fine divulgare fatti, notizie, informa-zioni, eventi e manifestazioni, al finedi promuovere e valorizzare il patri-monio sociale, politico, culturale, sto-rico, archeologico, turistico, religiosoed enogastronomico della regioneCampania e di Capaccio Paestum.StileTV si propone, inoltre, di presen-tare le esperienze più significative delproprio ambito e le risorse umane delterritorio a beneficio della collettività,amplificando le realtà e le iniziativepiù rilevanti. In maniera democrati-ca, StileTV mira al sostegno dello svi-luppo e del progresso della cittadi-nanza e del territorio: la varietà delleeventuali posizioni ideologiche, po-litiche, religiose e razziali viene ac-colta a beneficio di utenti e telespetta-tori al fine di offrire una corretta in-formazione ed una reale panoramicadegli specifici contesti, senza rinun-ciare ad esprimere le proprie opinio-ni. StileTV si presenta in maniera pro-fessionale per meglio sollecitare ifruitori alla consultazione dei propricontenuti, stimolando l’analisi, la ri-

flessione, il confronto ed il dibattitocollettivo.

Il portaleLa programmazione su web di StileTVè visibile all’indirizzo www.stiletv.it,un portale di ultima generazione con-cepito per guidare correttamente gliutenti alla visione dei contenuti, sud-divisi per tipologia.

TG StilePer la prima volta, Capaccio è al cen-tro di un telegiornale televisivo. Tuttii giorni, infatti, la redazione di StileTVseleziona le notizie più importantiinserendole in una versione video difacile fruibilità.

Comuni in TVI Consigli comunali di CapaccioPaestum e, presto, anche di altri co-muni, sono trasmessi in diretta il gior-no della convocazione e poi archiviati,in modo da agevolarne la diffusione ela successiva consultazione.

Videonews e rubricheI servizi video dei principali avveni-menti del territorio sono disponibilinelle rispettive sezioni. Le rubrichesono curate da esperti in materia alloscopo di arricchire la programmazio-ne con contenuti curati da professio-nisti dei più disparati ambiti.

MeteoLa redazione di StileTV è dotata diuna stazione meteorologica profes-sionale, collegata in rete con il notocircuito Campaniameteo.it.

H24 NewsIn formato testo, StileTV fornisce, in tem-po reale ed H24, notizie da CapaccioPaestum e dal Cilento.

Convergenze SpaStileTV sfrutta appieno la potenza el’affidabilità delle connessioni fornitedalla nota azienda di telecomunica-zioni Convergenze Spa di Capaccio,cui rivolgo speciali ringraziamentiper l’impeccabile supporto hardwaree per aver compreso l’importanza per

la collettività dei servizi offerti dallanostra emittente.

iPhoneAttraverso un’applicazione autoriz-zata dalla Apple (scaricabile gratui-tamente dall’AppStore), tutti i conte-nuti di StileTV sono fruibili anche suiPhone, compreso Tg, servizi e meteo.

Tribuna StampaÈ il magazine prodotto dalla redazio-ne di StileTV per divulgare il propriopalinsesto e la propria attività edito-riale. Si tratta di un periodico a coloriche sarà acquistabile in edicola o tra-mite abbonamento postale. Adottere-mo un linguaggio meno accademicoe più diretto, per parlare alla gentesenza troppe formalità giornalistiche.Utilizzeremo, a tale scopo, una grafi-ca più armonica, non necessariamen-te schematica, con caratteri di stam-pa più corposi e visibili per consenti-re una lettura più rilassante.

Tanti vantaggi in più per gli sponsorTutti i nostri affezionati sponsor sa-ranno così visibili non solo più sul gior-nale, ma anche attraverso la web-tv(loghi sull’homepage, slide nei pro-grammi, videospot) e, presto, anche suuna nuova piattaforma... Questa è laforza di chi sceglie StileTV per incre-mentare i propri affari ed avvalorareil proprio business aziendale.

La squadra di StileTVOltre al sottoscritto, la nostra emitten-te si avvale delle seguenti professio-nalità: Angela De Rosa, redattrice re-sponsabile della redazione web; IvanDe Rosa, responsabile dell’area tec-nica; Mimmo Stile, responsabile reda-zione sport.A loro rivolgo un ringraziamento dalpiù profondo del cuore, così come atutti i nostri valenti collaboratori, im-peccabili, professionali, scrupolosi esoprattutto affezionati alla causa.Tutti insieme, abbiamo anche un al-tro grande sogno nel cassetto. Non lodiciamo per scaramanzia, ma ci stia-mo attrezzando per poterlo realizza-re presto. Continuate a seguirci!

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l’Editorialerosso

“Ritroveretelo spaccato

sociale,politico ed

economico diCapaccio

Paestum edel Cilento

a naturale prosecuzionedel percorso iniziato qua-si sei anni fa.Questa sarà la linea

ispiratrice della nuova iniziativa edi-toriale che mi accomunerà al mioamico e collega Alfonso Stile. Un’av-ventura giornalistica duratura, basa-ta su valori umani e professionali so-lidi, che continua senza intoppi no-nostante gli innumerevoli impegni dinatura professionale ed istituzionaleche, ogni giorno, occupano una partecospicua del nostro tempo.Sarà un periodico come al solito viva-ce nella grafica e nei contenuti, comesempre aperto al dialogo ed alla di-scussione, fatto per la gente che vuoleinformarsi sui fatti e sulle questioniche interessano il nostro bellissimoterritorio. Un prodotto che stimoleràla partecipazione attiva dei lettori at-traverso il connubio simbiotico con inew media, strumenti che, da un annoa questa parte, sono stati consolidatigrazie all’impegno dello staff tecnicoe redazionale, guidato da Ivan ed An-gela De Rosa.Un’iniziativa giornalistica che farà,quindi, da corollario alle trasmissio-ni di StileTV sul web, in attesa di sbar-care su piattoforme di ultima genera-zione, ed all’aggiornato portaleInternet di notizie che, da alcune set-timane, ha ereditato il servizio inau-gurato con Paestumchannel.it.Come d’abitudine, quindi, sarà un

Pronti, per un nuovo inizio

A cura di

CARMINE CARAMANTE

prodotto versatile, innovativo, al pas-so con i tempi e con i mutevoli e can-gianti gusti del pubblico. Sicuramen-te, così come è stato in passato, ritro-verete in queste pagine lo spaccatosociale, politico ed economico dellacontemporaneità delle vicende dellacittadina di Capaccio Paestum e del-l’intero comprensorio della Piana delSele e del Cilento.Fatti quotidiani ed avvenimenti chesi susseguono, fissati, con senso di re-sponsabilità e ricerca giornalistica,pagina dopo pagina, come capitoliomogenei di un racconto mairomanzato, bensì fedele cronaca del-la realtà, fotografata con gli occhi dichi ha fatto di una passione un me-stiere, dopo aver conseguito i massi-mi titoli professionali.Vi saluto, quindi, cari Lettori, dando-vi l’arrivederci alle prossime punta-te, certo che il Vostro interesse, il Vo-stro sostegno e la partecipazione checi avete dimostrato in questi anni nonverranno mai a mancare.

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Cortina di Farro

Etica e morale, unichealternative al cambiamento

A cura di

LUCIANO FARRO

a politica è arte ed artisti sinasce! Con questo aforisma,racchiudo l’essenza delconcetto che ho della poli-

tica e da chi andrebbe praticata. La po-litica non può non essere, da sempre,ciò che Aristotele definiva “l’arte di go-vernare la città” per il bene di tutti. Cer-to non si pretende che tutti diventinooratori come Demostene e Cicerone, matutti dovrebbero conoscerli e sforzarsidi imitarli. Se, provocatoriamente, manon tanto, chiediamo agli “addetti” allapolitica - pesci piccoli e grossi – il signi-ficato del termine “politica”, quanti sa-prebbero dare una risposta e quanti,seppur consci di cosa dovrebbe rappre-sentare la politica, la praticano nell’in-teresse generale? La risposta la lascioai Lettori! L’arte che governa il mondo,quella che dovrebbe essere l’essenzadell’essere, è diventata l’essenza del-l’apparire e dell’affare, quest’ultimo in-teso come interesse personale. Lo scon-tro-confronto politico, quello che do-vrebbe essere sui princìpi e sulleidealità, non è altro che uno scontro perla corsa alla poltrona fine a sé stessa.Allora è evidente che l’alternativa aduna classe politica “governante” nonpuò e non deve essere intesa come lamera sostituzione di “questi a quelli”,perché cosa cambierebbe? Peraltro, ba-sta scorrere gli archivi della politica oquelli della memoria per rendersi con-to che i cambiamenti di persone alla ge-stione del potere sono sempre avvenuti

ma non ex adverso quelli della politica.Allora è evidente che l’alternativa deveessere di natura politica. La mia idea diriportare la politica nel suo stretto si-gnificato etimologico parte dalla forma-zione dei soggetti. La formazione è lostrumento attraverso il quale le perso-ne si specializzano nei vari campi la-vorativi. Questo ragionamento dovreb-be ispirare un’azione politica tendenteall’innalzamento del livello della poli-tica stessa. Macché! Mantenere ed ali-mentare l’ignoranza è la vera arte, edartisti del malaffare e dell’antipoliticasi nasce e si diventa. Sic! Anche le nuo-ve generazioni vengono fagocitate intale disegno criminoso, oppureemarginate. Propongo che, nel codicepenale, venga inserito una nuova nor-ma precettiva che preveda il reato di“attività politica in contrasto con iprincìpi generali dell’ordinamento”.Certamente precettare non equivale arisolvere il problema, ma educherebbead una diversa disciplina o diversa opi-nione della politica. In conclusione, ri-tengo necessario ed improcrastinabilel’istituzione di corsi di preparazione eformazione di politica. A tal proposito,propongo la creazione di Scuole ad hoccon tanto di attestato di abilitazione.Concretamente, volendo proiettare ecalare questo discorso nelle realtà loca-li, ritengo che sia un altro inganno pre-dicare il cambiamento criminalizzandoil politico di turno che sta al potere. Ciònon risolve il problema, ma aiuta solo

chi vuole cambiare tutto per non cam-biare nulla! Il vero cambiamento edunica alternativa democratica è rappre-sentata dall’etica e dalla morale, chedevono stare alla base della politica.L’etica e la morale, oggi, rapporta allapolitica, “è un vuoto incartato dove leforme prevalgono sulla sostanza” (de-finizione non mia ma di uno statistascomparso, riferita ad un politico d’og-gi nazionale). Commovente, a volte, èassistere a film già visti, con attori cherecitano sempre la stessa parte edinneggiano al cambiamento (di cosa?)cercando di raggruppare truppe perportare guerra senza strategia e senzacondottieri con gli attributi. Questa guer-ra senza la politica è già persa in par-tenza: a perdere è il territorio e la suagente ,ed a vincere sempre gli stessi, convolti diversi ma con gli stessi identiciintenti. La politica non è carnevale dovecambiare maschera è la regola; la poli-tica è un affare maledettamente serioche può dare ricchezza come portarepovertà, a seconda della ricchezza opovertà interiore di chi la svolge.

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mass-media e la società, unargomento di fondamenta-le importanza da analiz-zare in profondità soprat-

tutto in funzione di quello che è il lororuolo, la valenza anche storica e, nonultimo, l’impatto che essi possono ave-re all’interno della società stessa. Untema di non facile esposizione, e perquesto ci siamo avvalsi del parere au-torevole di un personaggio poliedricoin grado di guidarci all’interno di que-sto mondo: Gennaro Francione, giudi-ce, drammaturgo, scrittore con all’atti-vo numerosi romanzi e saggi.Giudice, qual è il ruolo dei media al-l’interno della società ed il loro im-patto su di essa?“In nessuna teoria democratica si mette indubbio il fatto che una delle caratteristichedi una dittatura sia il monopolio dell’in-formazione (cito Giovanni Sartori).Mussolini aveva capito l’importanza delmonopolio dell’informazione per domina-re l’Italia. Hitler teorizzò questo sistema nelMein Kampf, un cavallo di battaglia perquelle TV che, oggi, con messaggi martel-lanti, cercano di imporre alla gente prodot-ti, avvenimenti, star e sorrisi smaglianti dipolitici intrallazzatori. La verità è che imedia risentono, oggi, del sistemapiramidale dell’attuale pseudodemocrazia.La piramide è la figura solida geometricache meglio descrive la Casta, anzi le Caste.In un discorso che feci a piazza Farnese, aRoma, il 6 ottobre 2007, in occasione dellamanifestazione ‘Lista civica nazionale peruna riforma della politica’, gridai che biso-gnava rompere il sistema delle caste in tuttii sei poteri dello Stato: parlamento, ammi-

L’OPINIONE

nistrazione pubblica, giustizia, finanza emedia. Giornali e televisioni (Quarto e Quin-to Potere) sono oggi in mano a potentatieconomici che decidono quale notizia, per-sonaggio, libro etc. deve passare e quale no.Un sistema intollerabile per un’autenticademocrazia”.In che modo i media contribuisconoa condizionare il pensiero sociale? Atal riguardo, si può riscontrare in essiun forte ruolo di responsabilità?“L’informazione è condizionamento di persé: ti dice cosa conta e cosa no, veicola av-venimenti che piacciono al potere politicoed economico, oscurando dati dellacontroinformazione che potrebbero crearealternative ‘pericolose e sovversive’ rispet-to al mantenimento dello status quo. Unmodello di informazione chiusa è il siste-ma radiotelevisivo forte. I meganetworkdovrebbero essere di tutti, ma lo sono soloin apparenza, perché in realtà sono nellemani di pochi. I media-burocrati decidonochi passa e chi no, elargendo gettoni fissi emilioni di euro solo ad una ristretta cer-chia di persone. Contro questa discutibilegestione si muove il Movimento Utopist-A (www.antiarte.it/movimentoutopista) dame fondato, con appendici in Facebook colgruppo ‘Mettiamo le ali al cavallo’. Inten-diamoci, nei nostri intenti il cavallo dellaRai rappresenta simbolicamente l’infor-mazione radiotelevisiva, ma per traslatotutta l’informazione tradizionale (ivi com-prese la stampa, l’editoria, Internet deipoteri forti, etc.). A questo cavallo, i siste-mi mediatici hanno tolto le ali e lo usanocome somaro per trascinarlo dove dice ilpadrone. Noi vogliamo liberare questapovera bestia e farla volare, trascinandonell’etere con numerosi fili tutti quelli che,artisti, scienziati, cittadini comuni, voglio-no essere trasportati nel mondo stellare del-l’informazione attiva, fatta in prima per-sona anche nei media forti. Basta con lestesse facce!”.La Rai. Lei ha emesso una storicasentanza detta “della TV sferica”,assolvendo Paolini ed in qualche

modo condannando la Rai. Ce la vuo-le ricordare?“Il 13 aprile del 2007, in qualità di giudi-ce monocratico del Tribunale di Roma, as-solsi il più grande inquinatoremassmediatico d’Italia e del mondo: Gabrie-le Paolini. Era incriminato di quattro azio-ni di disturbo nel corso di collegamenti indiretta, soprattutto telegiornali. Si difese,tra l’altro, asserendo certe azioniunidirezionali da parte di conduttori tele-visivi nell’informazione che egli criticavaaspramente. Lo assolsi, dopo un lungo e at-tento studio dell’imputato e del denunzian-te, avendo il Paolini agito per libera espres-sione del suo diritto di manifestarsi ed espri-mere il suo pensiero quando la televisionepubblica scende in strada (artt. 2, 3, 21 del-la Costituzione). Quella sentenza fu chia-mata ‘sentenza della tv sferica’”.Ci vuole spiegare il concetto della“sentenza sferica”? Non pensa che,in fondo, anche un verdetto è un vei-colo di informazione, un media?“Sì, esattamente! La sentenza è una noti-zia ed è un’informazione sul reale statodelle cose, soprattutto se trattasi di senten-za sociologica. Se non si limiti alla super-ficie degli accadimenti ma scavi in pro-fondità per comprendere la società chemuove certi individui a fare certe azioni,può diventare veicolo dicontroinformazione, talora trasformandogli accusatori in accusati. La sentenza sfe-rica, espressione delle avanguardie del di-ritto, è tridimensionale, emessa da quelloche noi chiamiamo ‘giudice creativo eumanista’. Essa interpreta il mondo pri-ma ancora di interpretare le leggi. Èsociologica, come dicevo, democratica eglobale, tendendo a riequilibrare i piattidella bilancia di Temi, dando il giusto pesoai deboli. Fu così chiamata la mia decisio-ne perché analizzava, nel caso Paolini,come la televisione nazionale dovrebbe es-sere e non è, ovvero non sempre capace digestire un’informazione completa a 360°”.

(Continua nel prossimo numero)

La tv sferica secondo

A cura di

PIERFRANCESCO PALATTELLA

Giornalista

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o il giudice Francione

Gennaro Francione (Torre del Gre-co, 1° aprile 1950) è uno scrittoreitaliano. La sua famiglia è origina-ria di Roccadaspide (Sa). Artistapoliedrico, ha svolto anche attivi-tà di attore e regista teatrale,saggista, pittore. Attualmente vivea Roma, dove è Consigliere di Cor-te di Cassazione e giudice pressola sezione penale del Tribunalepenale della capitale. È stato auto-re di diverse sentenze che hannofatto molto discutere. Nel febbraiodel 2001, ha assolto quattro vendi-tori di cd contraffatti per “stato dinecessità” dato da “bisogno ali-mentare non altrimenti soddisfat-to”, decisione che è stata poi defi-nita dallo stesso Francione “sen-tenza anticopyright”.Il 13 aprile 2007, ha emesso la notasentenza della tv sferica, con l’as-soluzione dell’inquinatore televi-sivo Gabriele Paolini incriminatoper aver disturbato quattro colle-gamenti esterni, in diretta, del TgRai. Il giudice Francione, acco-gliendo le tesi del pm GianlucaMazzei, ha affermato che “Paoliniè scriminato perché i fatti sono staticommessi in presenza di una causa digiustificazione ai sensi dell’art. 51 c.p. per aver legittimamente esercitatoil suo diritto di libera espressione delproprio pensiero (artt. 2, 3 e 21 dellaCostituzione)”. In sostanza, Paoliniha operato come cronista libero edisancorato, manifestando un sa-crosanto diritto di critica, ma so-prattutto agendo in nome dell’in-vocato diritto che ogni cittadino hadi parlare e manifestarsi usando ilmedia televisivo. La sentenza, as-sai raffinata e dotta, ricorda anche

Il profiloi moniti ai media televisivi rivoltidalla Commissione di VigilanzaServizi Radiotelevisivi, la quale,nel “Documento di indirizzo sulpluralismo” (1997), evidenziala necessità di garantire ai cit-tadini un’informazione nonsolo passiva a 360°, ma ancheattiva, contribuendo diretta-mente alla creazione deipalinsesti televisivi.Oggi, Gennaro Francione èanche membro accademicod e l l ’ I n t e r n a t i o n a l eBurckhardt Akademie ed hal’incarico onorifico di con-sulente artistico del MuseoInternazionale del Cinemae dello Spettacolo. Dal2004, è membro del Comi-tato Scientifico dell’OsservatorioCsig di Firenze. Ha fondato ed ètuttora presidente dell’Unione Eu-ropea dei Giudici Scrittori; hasa in-segnato scrittura drammaturgicain una Scuola di teatro popolare acura dell’Adramelek Theater e del-la Corte dei Miracoli.Nel giugno 2001, l’opera in napo-letano Alchimia dell’avaro ha vintoil premio premio “Ugo Betti”.Ha presentato i libri al “MaurizioCostanzo Show”, dove è stato purepresente come magistrato, il 9 ot-tobre 1995, per spiegare alcunesentenze clamorose in fatto di dro-ga. Gli è stato assegnato il Premiodella Cultura della Presidenza delConsiglio dei Ministri negli anni1995, 1997, 2003 e 2005.Il 15 dicembre del 2005, il Consi-glio dell’Ordine degli Avvocati diRoma gli ha consegnato la meda-glia d’oro alla carriera.

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ELEZIONI REGIONALI

assolino e compagni han-no combinato solo guai, equanta munnezza. E chivota la sinistra, mo’!? Meno

male che ci ha pensato Silvio. Vince unodei suoi sto giro, la gente non è micascema. Vabbè, però dicono cheCosentino se la fa coi Casalesi. Azzò,cumpari e cumparielli pure allà?!?Parola più - parola meno, sono statiquesti i concetti che hanno brulicato,negli ultimi mesi, nei discorsi e neiragionamenti dei disorientati cittadi-ni (elettori) campani. Pronostici, secosì possiamo definirli, dettati dallaquotidianità e dalle inchieste dellamagistratura. Poi, a fine gennaio, lamossa (a sorpresa) del centrodestra:Cosentino, il prescelto che proprionon ne voleva sapere di farsi da par-te, compie un passo indietro e lanciail suo delfino Stefano Caldoro allapresidenza della Regione Campania.Un’investitura che spiazza gli avver-sari diretti, pronti a riversare fangosu Cosentino, e i suoi presunti legamipericolosi, in campagna elettorale.Sembra fatta per il centrodestra, chepregusta una vittoria schiacciantedell’illibato Caldoro. Il centrosinistra(leggasi Bassolino) tentenna, poi rom-pe gli indugi e punta tutto su Vincen-zo De Luca per invertire la corrente del

De Luca,un uomo

libero

cambiamento che sembra spirare sul-la Campania. Poco importa se il sin-daco di Salerno è indagato per falso etruffa, reati ipotizzati nell’ambito del-l’inchiesta sulla riqualificazione del-l’area Ideal Standard. “L’ha fatto per di-fendere 300 cassaintegrati”, tuona subi-to Bersani per togliere ogni dubbio eincoronare De Luca come simbolo dimoralità ed efficienza amministrativa.Uno a uno, allora, e palla al centro. Lasfida elettorale inizia a colpi di frasiad effetto. Caldoro ricorda gli scempidell’era Bassolino cavalcando a più

riprese il malcontento della gente; DeLuca replica con frasi ad effetto smi-nuendo l’avversario, tipo “non è lui checomanda, è una gazzosa senza tappo”. Esiamo solo ai preliminari...Caldoro è visto come un volto nuovo,come colui che può tranciare la longamanus di Bassolino. La sua è un’im-magine senza ombre, ma potrebberopesare i guai giudiziari del coordina-tore regionale del Pdl Cosentino (ri-chiesta di arresto da parte del gip diNapoli per presunti contatti con la ca-morra - autorizzazione a procedere ne-

A cura di

ALFONSO STILE

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28-29 MARZO 2010

Caldoroe la politicadel fare

gata dalla Camera) e del coordinatorenazionale Denis Verdini (indagato perconcorso in corruzione nell’inchiestasulla Protezione Civile che ha risuc-chiato Bertolaso), nonché il perenneconflitto intestino Cirielli-Carfagna.L’Udc potrebbe colmare questa ‘lacu-na’ con i suoi voti (e non sono pochi)insieme alle liste “pulite” promesseda Berlusconi: ottima idea, perchè nonripulire pure tutto il partito?De Luca si è autodefinito (su manife-sti senza simboli) una speranza, unuomo libero. Ha fatto grande Salerno

da solo, questo è innegabile ed apprez-zabile. Nella corsa a Palazzo SantaLucia, però, non può fare a meno delsostegno dell’amico-rivale Bassolino(indagato pure lui nell’inchiesta rifiu-ti), di Andria, Valiante e compagnia.La sua capacità di amministrare lacosa pubblica è superlativa, ma l’enig-ma è uno, uno soltanto: quanti votipotrà rastrellare a Napoli, nel Napo-letano e nel Casertano? Difficile a dir-si e difficile a farsi. Forse davvero DeLuca è l’unica speranza. E la speran-za è l’ultima a morire.

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CAPACCIO PAESTUM

Com’era.

Insieme al Sindaco, ancheCaramante, Ricci, Monzo,Scairati, Francia, De Riso,

Castaldo, Marandino,Mazza, Gabriele Mauro,Raffaele e Ciccio Barlotti

spingono il paeseverso il futuro.

Ragni, Longo, Troncone,Voza, la Vicidomini e

Peppe Mauro compattinel votare “no”,

così come Vallettae Paolino

el corso dell’assise civicadel 23 febbraio scorso, du-rata ben 5 ore, il Consigliocomunale di Capaccio

Paestum, dopo aver assimilato lerisultanze dei lavori svolti dalla Com-missione Puc e delle pubbliche assem-blee promosse dall’Amministrazionecomunale, ha approvato (con 13 voti afavore ed 8 contrari) la RelazioneProgrammatica del nuovo Piano Urba-nistico Comunale, redatta dal tecnicoincaricato, prof. Francesco Forte, inquanto soddisfacente degli indirizzi,degli obiettivi e dei criteri adottati dallostesso Consiglio comunale.La L.R. n. 16/04 riconosce alla Giuntacomunale tale potere, ma l’Amministra-zione Marino, al fine di estendere me-glio, pubblicamente, i contenuti dellaRelazione Programmatica nell’otticadella trasparenza, ha fortemente volu-to coinvolgere il Consiglio comunale,organo sovrano della volontà popola-re. Articolato e sentito l’intervento del

sindaco, Pasquale Marino, che ha il-lustrato i punti salienti della Relazio-ne: “Il progettista del Piano ha fornito unalettura magistrale del contesto fisico, econo-mico e sociale del territorio. I principiispiratori sono stati esclusivamente i seguen-ti: l’individuazione di spazi e parchi pub-blici; l’incentivazione dei sistemi produtti-vi artigianali, industriali, agricoli, turisti-ci e lattiero-caseari; la salvaguardia di spiag-ge, lungomare, collina e pineta; la realizza-zione di una polivalente realtà sportiva;l’implementazione dell’edilizia sociale at-traverso sistemi di realizzazione pubblico-privato, evitando di circoscrivere ghetti. Ilparco-piazza a Capaccio Scalo, il ridisegnodella fascia costiera, le direttive d’insedia-mento collinare per la ricettività diffusa el’individuazione di spazi per il tempo libe-ro sono tra i punti principali della Relazio-ne. Siamo soddisfatti del lavoro eseguito edella tenacità adottata nel perseguire l’obiet-tivo, alla precisa ricerca della felicità deinostri amministrati. Abbiamo finalmentecostruito un solido ponte verso il futuro.

A cura di

ALFONSO STILE

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Com’è.PIANO URBANISTICOCOMUNALE: APPROVATA LARELAZIONE PROGRAMMATICA

Abbiamo voluto fortemente questo Puc poi-ché è l’unico modo per assicurare un avve-nire sereno a Capaccio Paestum”.“È un momento storico, che la popolazioneha capito - ha concluso il sindaco Mari-no - e noi restiamo ancora aperti a tutte leproposte, sulle quali ci confronteremo al-l’insegna del buon senso, senza fare murocontro muro. Prometto, al paese intero, chemaggioranza ed opposizione lavorerannoinsieme in questi mesi che ciseparano dall’approvazionefinale del Progetto Definiti-vo di Puc, per consegnare allaProvincia, ed alla storia, unPiano esemplare, espressio-ne dell’interesse dei cittadi-ni, cui abbiamo il dovere diassicurare un nuovo inizio euna nuova speranza in una situazione distagnante difficoltà economica, per il benedelle generazioni future”.Com’era prevedibile, serrata è stata ladialettica politica tra gli esponenti del-la maggioranza e dell’opposizione.

La Relazione è stata letta e spiegatadal presidente della Commissione Puc,Vito Scairati. Edotti gli interventi deiconsiglieri Carmine Caramante ePinello Castaldo; elogiativi quelli diRaffaele Barlotti, Enzo Monzo, Ga-briele Mauro e Gigi Ricci; euforico Pa-squale Mazza, silenzio-assenso perCiccio Barlotti, Rosario Francia,Leopoldo Marandino e Mimmo De

Riso. A stridere è AngeloValletta, che infiammal’emiciclo rispondendopicche ed apostrofandoi capaccesi come ‘ufalarie carciuffulari.Incisivo quanto elegantel’affondo del Presidentedel Consiglio comunale,

Paolo Paolino, il quale, nel rivendica-re la valenza del contributo costruttivoimposto dal proprio ruolo istituzio-nale, ribadisce la piena sintonia conla maggioranza e vota ‘no’... mentre ilSindaco, platealmente, lo abbraccia.

Marino: “Consegneremo alla Provincia,e alla storia, un Puc esemplare, perassicurare ai cittadini un nuovo inizioed una nuova speranza in questastagnante crisi economica”

Compatta la minoranza consiliare, cheha puntato il dito contro la “colata dicemento” (così definita da Ragni) chesi riverserebbe, a loro avviso, suCapaccio Scalo, Capoluogo e Cannito.Acidi i commenti di Peppe Tronconee Franco Longo, i primi a votare ‘no’insieme allo stesso Nicola Ragni,Peppe Mauro, Roberto Voza e MariaVicidomini.Il passo successivo è l’adozione, daparte della Giunta comunale, dellaProposta Definitiva di Puc che il prof.Forte consegnerà alla fine del prossi-mo mese di giugno. Tale proposta, cosìadottata, verrà depositata e diffusa perle eventuali osservazioni da parte deicittadini (da rendersi entro 60 giorni).Dopodiché, il Consiglio comunale, en-tro i successivi 90 giorni, esaminerà leosservazioni adeguando ed adottan-do il Puc, per poi inviarlo al Consiglioprovinciale per il controllo di confor-mità al Piano Territoriale di Coordi-namento Provinciale.

...e come

sarà

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Amministrazione comu-nale di Capaccio Paestum,lo scorso dicembre, è giun-ta alla metà esatta del pro-

prio mandato. Al riguardo, il sindacoPasquale Marino ha rilasciato, inesclusiva, un’intervista presso gli stu-di televisivi della nostra emittente,consultabile nella sezione “Detto conStile” del portale www.stiletv.it.“Il 2010 sarà importante e decisivo suvari fronti della nostra azione ammini-strativa - ha esordito il primo cittadi-no capaccese - poiché inizierà la secon-da fase, ovvero quella nella quale racco-glieremo i frutti del nostro lavoro di pia-nificazione e programmazione delle gran-di opere. Ancora una volta, abbiamo di-mostrato serietà e capacità amministrati-va e gestionale. L’ente comunale da noiguidato, anche quest’anno,ha rispettato i parametri delPatto di Stabilità, pur aven-do dovuto affrontare nume-rose spese, sia ordinarie chelegate agli investimenti.Questo è un risultato che cipone tra i pochi comunid’Italia virtuosi, ai qualisarà riconosciuto un bonus di circa150mila euro da parte dello Stato. Rin-grazio il direttore generale, il segretariogenerale, il personale ed i tecnici degliuffici comunali per il lavoro svolto”.Un Pasquale Marino, dunque, in ver-sione “Special One” della politicacapaccese, che difende e guida con si-curezza la sua squadra amministrati-va, lasciando all’opposizione zero tituli

L’INTERVISTA IN TV

ed illustrando ai cittadini, in diretta, irisultati conseguiti dalla sua squadradi governo, pronta al giro di boa. Neriportiamo, di seguito, i punti salienti.

Politiche Sociali“Siamo necessariamente partiti dai biso-gni. Non poteva essere altrimenti, consi-derato il momento di crisi e le difficoltàquotidiane vissute, principalmente, dallefasce più deboli. Abbiamo investito molterisorse e messo in campo vari progetti pergiovani, anziani e disabili. Il recuperodella moderna struttura di Pazzano rap-presenta una grande conquista. Così comepure il PUA di Piazza Santini, centro di-rezionale del Piano di Zona S6”.

Ambiente“Abbiamo potenziato la rac-colta differenziata estenden-dola anche alla fascia costie-ra. Una scelta che si è rive-lata felice. Le percentuali didifferenziata sono da tempoin crescita costante, ormai ci

siamo stabilizzati intorno al 50%. Un ri-sultato che ci è stato riconosciuto come ec-cezionale, considerata la grande estensio-ne del territorio comunale e la suamorfologia disomogenea. Abbiamo com-pletato i lavori all’isola ecologica diVarolato, una struttura moderna e funzio-nale che fungerà da piattaforma dimovimentazione selettiva contribuendo apotenziare e migliorare il processo di

differenziazione dei rifiuti. Abbiamo deci-so di inviare la frazione umida a Laterza,in Puglia, in un impianto all’avanguar-dia, con costi di conferimento di molto in-feriori. Ciò ci consentirà di abbassare laTarsu di circa il 10%. Sempre a Varolato,abbiamo potenziato il depuratore con ri-sultati eccellenti: finalmente, la scorsa esta-te, le acque della nostra costa erano davve-ro all’altezza delle più belle località. Pun-tiamo alla bandiera blu per il 2010”.

Lavori Pubblici“Non vanno assolutamente dimenticatele tante opere ed i tanti lavori che, quoti-dianamente, abbiamo svolto. La scorsa pri-mavera, abbiamo provveduto a rifare ilmanto stradale di molte arterie del terri-torio comunale che necessitavano di unarisistemazione. Di concerto con la Pro-vincia di Salerno e l’Anas, abbiamo poirealizzato la rotatoria in località Cerro eavviato i lavori per le rotatorie di PonteBarizzo,Varolato e al Cafasso. Inoltre, nu-merosi sono stati i lavori di manutenzio-ne degli edifici scolastici e di recupero e

Marino, lo Special One Il primo cittadino

di Capaccio Paestumcome Josè Mourinho:

difende la sua squadra,ribatte agli avversaried illustra i risultati

vincenti dellasua gestione

A cura del direttore ALFONSO STILE

Intervista al sindaco di Capaccio Paestum,

PASQUALE MARINO

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e della politica capaccese

riqualificazione funzionale di molti sta-bili e strutture di proprietà comunale,oggi messe a disposizione delle Associa-zioni Sociali e di Volontariato”.

Grandi opere“Per arrivare a realizzare i nostri sognipiù grandi, occorreva programmare e pro-gettare, visto che abbiamo ereditato il nul-la, un cassetto vuoto, nessuna progettazio-ne candidata ad alcunché. Oggi, finalmen-te, grazie al lavoro compiuto in questi dueanni, abbiamo il cassetto pieno:- più di 40 milioni di euro sono stati ri-chiesti per diverse opere candidate in va-rie misure del POR Campania: la piscinacomunale a Capaccio Scalo, il lungomare,la riqualificazione delle strade rurali, l’il-luminazione pubblica. Abbiamo già rice-vuto l’ok, con delibera di Giunta Regiona-le, per un finanziamento di 4,5 mln dieuro per il completamento delle retifognarie e per altri 2 mln come contributoper la realizzazione dell’Area PIP in loca-lità Sabatella, somma che ci consentirà diabbassare di molto il costo dei singoli lotti;

- siamo entrati a far parte dell’Accordo diReciprocità degli ambiti F6 ed F8, con icui Comuni abbiamo approntato una pro-gettazione per complessivi 77 mln di euro,una cui parte considerevole sarà spesa sul-la nostra fascia costiera e pinetata perriqualificazione ambientale, viabilità, lun-gomare e per contrastare il fenomeno del-l’erosione costiera;- ci siamo mossi anche sul fronte delcoinvolgimento dei privati, con l’avvio diimportanti procedure di Project Financing.Una è quasi al termine e presto ci consenti-rà di iniziare i lavori per la realizzazionedi un complesso culturale a Capaccio Sca-lo; un’altra procedura, da poco intrapresa,riguarda l’ampliamento dei giardini diCapaccio Capoluogo e la realizzazione diun’arena-teatro nella parte sottostante;- da tempo si parlava di metanizzazione:oggi, finalmente, grazie all’impegno del-la mia Amministrazione, l’iter burocrati-co è arrivato alla conclusione e, nel primotrimestre del 2010, daremo inizio ai lavo-ri. Infatti, dopo aver completato la proce-dura di appalto, è giunta quasi al termineanche la gara per la direzione dei lavori;- ci siamo occupati, affrontando la tematicain modo serio e razionale, evitando com-portamenti demagogici e false promesse,della spinosa questione che riguarda l’areavincolata dalla legge 220/57. Lo abbiamofatto nella maniera più innovativa, ovve-ro attraverso un Concorso Internazionaledi Idee, che ha visto coinvolti 40 gruppi dilavoro provenienti da ogni parte d’Italia ed’Europa. La cosa ci ha dato grande lustroe ha consentito l’apertura di un serio di-battito sui principali organi d’informazio-ne nazionali ed europei. Ha vinto da ungruppo di Roma, il quale ha proposto unaccurato progetto di riqualificazione ur-bana dell’abitato di Torre di Mare. I lavoriinizieranno entro l’anno”.

Piano Urbanistico Comunale“La Relazione Programmatica sarà por-tata in Consiglio comunale a fine febbra-io e sarà perfettamente coerente con gli

indirizzi consiliari votati con la Deliberan.65/2008. Sarà un Puc votato all’am-biente, alle risorse naturalistiche, alla sal-vaguardia del paesaggio, e, al contempo,ad uno sviluppo economico coerente e so-stenibile. I cittadini rimarranno sbalor-diti. Il lavoro fatto è davvero eccezionale.Ci siamo presi qualche settimana in più,prima di portare in Consiglio comunalela Relazione Programmatica, esclusiva-mente per dare al tecnico incaricato, prof.Forte, un po’ più di tempo per le ultimemodifiche, intervenute anche alla lucedella recente approvazione, in RegioneCampania, del Piano Casa, i cui contenu-ti saranno recepiti all’interno delle nor-me tecniche di attuazione del Puc”.(Consultare, in merito, l’articolo pub-blicato alle pagg. 22-23)

Trasparenza“Su questo punto, che era dal principionel nostro programma, abbiamo dimo-strato di essere l’Amministrazione e lamaggioranza più aperta e democraticadella storia di questo Comune. Abbiamoavvertito la necessità di approvare un Re-golamento per poter finalmente consenti-re, ad emittenti televisive e telematicheprivate, di portare il Consiglio comunalenelle case dei capaccesi; abbiamo da, alcu-ni mesi, inaugurato un portale Internetistituzionale all’avanguardia, semplice,chiaro e completo; abbiamo un UfficioStampa che funziona, lavora ed aggiornaquotidianamente i cittadini sull’attivitàamministrativa”.

Sicurezza“Fin dall’inizio, abbiamo avvertito l’esi-genza e la necessità di istituire un Asses-sorato alla Sicurezza. Abbiamo puntatosul fattore umano e sulle nuove tecnolo-gie. Turni di notte per gli agenti dellapolizia locale e oltre 40 telecamere divideosorveglianza installate nei puntistrategici del territorio comunale e sullemini isole ecologiche per vigilare sul cor-retto conferimento dei rifiuti”.

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l 29 gennaio del 2007, lamozione di sfiducia fir-mata da 11 consiglierisancì lo scioglimento del

Consiglio comunale e, di fatto, la finedella sua Amministrazione. Che ri-cordo conserva di quel giorno?“L’ho cancellato. Non so alimentare ran-cori né mi nutro di negatività, preferiscoguardare avanti. Quel giorno, però, iol’ho determinato. Una mia decisa presadi posizione, di cui oggi sono fiero, miportò a dire di no a chi voleva, in quelmomento, speculare sull’instabilità dellamia Amministrazione. La situazione de-terminatasi era il frutto di una serie diprovvedimenti che, di fatto, finivano perpestare i ‘calli intoccabili’ delle solitesuperfamiglie capaccesi. Il programmaelettorale che mi ha fatto eleggere sindaconon era, per me, uno strumento formale,ma uno strumento di lavoro. Ci ho credu-to e continuo a crederci. In quel program-ma vi era un punto che ha segnato il de-stino della mia amministrazione: PianoSpiaggia, Piano della pineta e Puc, aper-ti, trasparenti e strumento di sviluppo ge-nerale del Paese. Una vera rivoluzionecopernicana rispetto alla politica dei mo-nopoli dell’edilizia e di quelli del turi-smo. Ho solo commesso un errore fatale:alcuni componenti della mia squadra era-no, di fatto, gli emissari di quei ‘calliintoccabili’ che avevano scelto di appog-giarmi col solo obiettivo di governare ciòche poteva mettere a rischio i loro pro-

IL FATTO

grammi imprenditoriali.Pochi sanno che, il gior-no prima, mi fu conse-gnata la bozza avanzatadel Piano Spiaggia e delPiano Pineta da noi com-missionato al prof. Cri-stiano, e non credo allacasualità in fatti così ba-nalmente chiari. Dueanni e mezzo di lavoro duro, senza soste esenza tempo, per rendere pubblico ciò chesi stava programmando e facendo. Ripe-tevo che eravamo alla semina, che i fruttisarebbero arrivati di lì a poco , ma il rac-colto che attendevo non era esattamentequello che si aspettavano alcuni amici dicordata. Allora è finita. Ma non la vogliadi dare al mio Paese il contributo che me-rita. Ho voglia di ricominciare, con unbagaglio prezioso che contiene tutti glierrori di impostazione compiuti, e soprat-tutto con la chiara consapevolezza deisoggetti che non meritano più né la fidu-cia mia né quella dei capaccesi”.Davanti al notaio firmarono Lucia-no Farro, Luigi Barlotti, GiuseppeBruno, Rosario Francia, LorenzoTarallo, Pasquale Quaglia, PaoloPaolino, Nicola Ragni, PietroDesimone, Piero Cavallo e AngeloValletta. Doveva esserci anche Pa-squale Cetta, il quale si tirò indietroall’ultimo momento. Da chi si sentìrealmente tradito?“Dalla mia buona fede”.I firmatati motivarono la mozionecon la “presa d’atto di una crisi per-durante che, da oltre un anno e mez-zo, sta mettendo in ginocchio il pae-se impendendo qualsiasi program-mazione”. Era davvero una situazio-ne irreparabile?“Il tempo è galantuomo. Alcuni degli stes-

si firmatari, oggi, mihanno espresso penti-mento. Eravamo in unmomento cruciale, ma nonin una situazione irrepa-rabile. Penso che hannoinfluito molto i processiche si erano sviluppati intaluni ambienti affaristicidel nostro territorio, con

il coinvolgimento, di riflesso, di alcunefrange para-amministrative. Questa espe-rienza mi convince di una necessità benprecisa: occorre promuovere la formazio-ne di una classe dirigente coesa e determi-nata. Perciò, tutta la squadra amministra-tiva da proporre dovrà essere passata allarisonanza magnetica di una valutazioneseria circa la condivisione di programmied obiettivi. Ho coniato l’espressione di‘governo coraggioso della città’: la riba-disco. Alcuni provvedimenti necessiteran-no di coraggio, determinazione ed auto-nomia. Il problema dei problemi è laprecarietà della nostra economia. Si vaancora per provvedimenti di basso livel-lo amministrativo, ci si gloria di ordina-ria amministrazione, ma nulla è stato fat-to per dare una svolta alla struttura por-tante della nostra economia. Mi si impu-ta di aver creato il dissesto finanziario:voglio ricordare che l’uscita dal patto distabilità fu determinato dall’attuazionedel progetto della raccolta differenziata,scelta non facoltativa e che comunque hadato dignità al Paese sommerso dal sudi-ciume dei comuli di immondizie”.Proprio quel giorno, Farro compiva 54anni. “Abbiamo staccato la spina adun malato terminale” fu la dichiara-zione più memorabile dell’alloraesponente di An, il quale propose unagiunta di alto profilo istituzionale pri-ma di essere a sua volta ‘illuso’ dai

Due anni fa, il crollodell’Amministrazione Sica

A cura del direttore ALFONSO STILE

Intervista all’ex sindaco di Capaccio Paestum,

dott. VINCENZO SICA

29 gennaio 2007: un giorno da dimenticare per il centrodestra. O forse no

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firmatari del centrosinistra e ‘vendu-to’ da Cirielli. Fu un compleanno dol-ce o amaro, per lui?“Luciano è stata un’altra vittima di quel-la grande confusione. Ho stima e rispettodi lui e soprattutto gli voglio bene. Insie-me abbiamo speso molto, in termini di im-pegno, per costruire programmi seri peril nostro Paese. Non dimentico l’onestàdel suo impegno e la sua valida collabo-razione. Oggi il nostro dialogo si è arric-chito di quella reciproca esperienza, edinsieme sono convinto si possa fare anco-ra meglio. Uguali parole di affetto occor-re che io spenda per Rosario Catarozzi,per gli assessori Alfonso Santomauro,Peppe Mauro, Sergio Butrico, MaurizioDe Rosa, Fabio Scariati, per il saggio con-sigliere Roberto Voza, FiorenzoGrompone, Pasquale Cetta, MarcoMarrazza, per il vulcanico MaurizioPaolillo, per Alessandro Petraglia eGerardo D’Angelo. Sento il dovere di ri-cordare l’impegno, nella loro qualità didirigenti di partito, di Antonio Di Bene-detto, Luigi Delli Priscoli, FedericoMaiolo, Claudio Ragosta, Antonio Indi-ce, Romeo Esposito, Glicerio Taurisano eGiovanni Vivoli e tanti altri amici chehanno contribuito a vari titoli alla nostraesperienza. Li chiamerò a raccolta tuttiperché si possa ridar vita a quel percorsobruscamente interrotto”.Il suo cammino amministrativo fucostellato di dimissioni: consiglieri,tre vicesindaci, nell’estate preceden-te anche dell’intera Giunta. Per nonparlare della ‘cacciata’ di MimmoNese e di una sfiducia più volte di-chiarata, attraverso manifesti pubbli-ci, da alcuni esponenti della maggio-ranza. Perché tante difficoltà e cosala ferì di più?“Le difficoltà nacquero quando ci si accor-se che gli obbiettivi non erano comuni. Miferì molto il tentativo, ad alcuni ben riu-scito, di ribaltare su di me tutte la respon-sabilità, e l’ambiguità di chi ha giocato su

più tavoli, di chi ha suonato più strumenticontemporaneamente, rimanendo peròtrombato. Chi la fa l’aspetti!”.Fasolino fu il suo mentore. Poi, ‘per-se il controllo’ di Angela Mucciolo eRosario Francia. A distanza di dueanni, possiamo dire che prima creòEnzo Sica sindaco e poi lo distrusse?“No comment”.Puc, Piano Spiaggia ed il parco pub-blico a Capaccio Scalo furono i ca-valli di battaglia della sua campagnaelettorale. Cosa fu fatto, realmente,in tal senso?“Sul Puc, aprimmo le carte di Forte perprenderne coscienza. Stavamo costituen-do un pool di tecnici per adeguare quelleprevisioni ai fabbisogni del paese ed in-serire il parco urbano, la delocalizzazionedel mercato ortofrutticolo, un piano par-cheggi, un piano condiviso con Sovrin-tendenza e università su una rivisitazioneurbana dell’area 220, ma sapete come èfinita... Sul Piano Spiaggia abbiamo affi-dato la redazione ad un tecnico,il prof.Cristiano, che doveva redigere anche unpiano per la fascia pinetata. I preliminarimi furono consegnati il giorno prima del-la fine della mia Amministrazione. Ave-vamo ottenuto 1 milione di euro, con l’im-pegno di Fasolino, per realizzare uno stu-dio dell’area 220 di Paestum. Soldi bru-ciati poichè ciò non è stato fatto, e mi pian-ge il cuore che l’Amministrazione Mari-no abbia sprecato un’occasione storica cheavevamo creato con dedizione e passione.Oggi abbiamo un progetto che rischia didiventare carta straccia. Che peccato!”.Prima della sua esperienza da Sin-daco, fu consigliere di maggioranzadella precedente AmministrazioneMarino, sotto il simbolo dei Popola-ri. Come sono, oggi, i rapporti con ilprimo cittadino di Capaccio e comegiudica il suo operato?

“Operato? Sto aspettando che s’inizi pergiudicare. Sono passati oltre due anni mavedo solo i nostri progetti in via dicantierizzazione e nemmeno tutti. Manca-no la rotatoria di via Gueglia, il sottopassodi Paestum, la sistemazione del pontile diVarolato, mentre si dorme spudoratamentesulle evasioni fiscali. Sul piano personale,ho rispetto vero per le persone: mai sonosceso all’offesa in quanto la ritengo unaforma di espressione dell’ignoranza”.Ci dica la verità... i 2 milioni di euroricevuti da Trenitalia per ilsottopasso al Cafasso furono utiliz-zati per sanare perdite di cassa?“Dico la verità: i milioni erano 4,5 e sic-come temevamo che i creditori ereditatidall’Amministrazione Marino potesserometterci le mani, li avevamo blindati. Labufala che quei soldi siano stati da noiutilizzati per altri scopi è stata abilmentemontata da chi ha voluto infangarmi. Oc-corre una delibera di Consiglio comunaleche cambi la collocazione e la destinazio-ne di quei soldi”.Cosa si aspetta dal Pdl, oggi, e cosapuò dare Lei al partito di Berlusconi?“Il Pdl è la mia famiglia, ho assistito allasua nascita quale delegato a Roma. Sonoconsapevole delle difficoltà che s’incon-trano, a vari livelli, per mettere insiemediverse anime ma il mio impegno va inquesta direzione con serenità e determi-nazione. La possibilità che, nel suo conte-sto, possa selezionarsi una classe dirigenteè gia realtà per la Provincia di Salerno,sta per diventarlo per la Regione e per ilComune di Capaccio. Siamo uno squa-drone. Dopo Sant’Agostino, per le pariopportunità ci aspetta Santa Lucia. Poisarà la volta di San Vito”.Stefano Caldoro sarà il prossimo Go-vernatore della Campania?“Sì! Ed il mio non è affatto un augurio,ma una certezza”.

La fine dell’Amministrazionedi centrodestra

La conferenza stampa indettadai firmatari della mozione di sfiducia

al sindaco Sica presso la sede delConsorzio di Bonifica di Paestum

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Mario, Girolamo e laRoccaforte del centrodestraL’Amministrazione provinciale nel feudo dell’assessore Miano e del sindaco Auricchio (Pd)(?) per rendicontare il primo semestre di attività

LA SCELTA

occadaspide una volta!Il feudo di don GirolamoAuricchio, ormai, è pale-semente diventato Rocca-

forte, del centrodestra, in provincia diSalerno. A certificare l’evidente trasfor-mazione politica è la scelta dell’Am-ministrazione provinciale di rendi-contare, proprio nel regno di MarioMiano, i primi sei mesi di attività. Èl’ultimo venerdì di gennaio quandol’aula consiliare rocchese si riempiecome un uovo per ricevere il presiden-te Edmondo Cirielli, i fidi assessoriAdriano Bellacosa, Marcello Feola eisso, l’Assessore all’Agricoltura, l’as-so nella manica di De Mita. La sceltadi passare dalla Margherita all’Udc,ed una triplice coincidenza politicaalle scorse Provinciali, lo hanno por-tato a sedersi tra i banchi della mag-gioranza a Palazzo Sant’Agostino,

dove in pochi mesi si è guadagnato ilrispetto dell’intera Giunta provincia-le. Senza i voti della sua Rocca, però,non sarebbe potuto arrivare tanto inalto. E quando prende il microfono perfare gli onori di casa, il pubblico si scio-glie nel gridare “Mario, Mario!”.Lui ammicca, ostenta l’orgoglio di es-sere rocchese e ringrazia tutti coloroche gli hanno permesso di compiere ilgrande salto, con una sola frase ad ef-fetto: “Il mio cuore batte per questa terra”.Dopo i saluti del presidente della Co-munità Montana Calore-Salernitano,Pasquale Caroccia, del vicesindaco diGiungano, Franco Russomando, e gliinterventi degli assessori provincialipresenti, va a chiudere Cirielli. E ne haper tutti. Inizia attaccando il suo pre-decessore Villani, reo di aver svuo-tato le casse favorendo solo i suoi fe-delissimi. Poi passa ai fatti, prometten-do 1 milione di euro per ristrutturare illocale liceo scientifico “Parmenide” efondi per migliorare la viabilità sul ter-ritorio. Chiusura col botto, ovvero conbordate su Vincenzo De Luca, apo-

strofato come il “peggior sindaco diSalerno di sempre”, reo di “aver sperpe-rato i soldi dei contribuenti con luci e lu-minarie esagerate”. Applausi, baci, ab-bracci e parata di elogi e complimen-ti, per tutti. Il primo ad incassarli èAuricchio, sindaco del Pd, l’uomo sucui Pasquale Marino ha messo unacroce sopra per manifesta incoerenzapolitica.“Non ho pensato ai colori ed ai simboli dipartito, ma alla persona. E Mario Mianorappresentava, e rappresenta, una garan-zia per la nostra città in seno al Consiglioprovinciale. Una scelta che si è rivelatagiusta. Perché avrei dovuto sostenere Pa-squale, che è di Capaccio, e non appoggia-re un nostro valido concittadino?”: cosìAuricchio, a mia precisa domanda, harisposto (in diretta streaming).Una posizione che, personalmente,posso anche capire nell’inquadrarlacome una libera scelta di campo “peril bene del paese”. Però credo che, perrispetto degli stessi (con)cittadini a cuisi dice di voler fare del bene, sia corret-to che il Sindaco di Rocca si spogli diquei simboli che lo hanno portato aguidare il Comune, ma che, di fatto,non sostiene più in alcun contest elet-torale. Appare chiaro, infatti, che an-che alle imminenti Regionali, tuttaRocca si schiererà con il candidato delcentrodestra. Perché, dunque, non imi-tare Luigi Cobellis, e lo stesso Miano,facendo tutto alla luce del sole?È superfluo ricorrere ad un sillogismoaristotelico per capire, invece, che an-che tra Marino e Miano non corre buonsangue. Ma almeno si schierano conchi rappresentano e li rappresenta, inlinea con le proprie idee. Spero che, fraloro due, scoppi la pace. Sempre “peril bene dei cittadini”, s’intende.

A cura di

ALFONSO STILE

RoccadaspideIl discorsoconclusivo delpresidente Cirielli

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on ha perso tempo. Si èmesso al lavoro, subito,per tirare fuori il Consor-zio di Bonifica Sinistra

Sele di Paestum dalle sabbie mobilidel commissariamento.Vincenzo Fraiese, del resto, è fattocosì. Tutto d’un pezzo e senzamezze misure. Pronto a plasmarel’ente a propria immagine e somi-glianza. Lo scorso gennaio, ilConsiglio dei Delegati ha provvedu-to all’elezione degli organiconsortili, affidandogli (con 8 votisu 12 degli aventi diritto) la massi-ma poltrona del Consorzio.E lui, che l’aveva fortemente voluta,se l’è presa con tutti gli oneri edonori. Nuova di zecca, però: quellaverde e mastodontica che c’eraprima (sulla quale si gongolavaspesso il buon Pasquale Quaglia)l’ha tolta di mezzo per fare spazioad una meno lussuosa. Un po’ perscaramanzia, forse, e un po’ per dire“sono il presidente, ma lavorerò conl’umiltà dell’ultimo dei dipenden-ti”. Una poltrona che, sicuramente,gli spettava quasi per usucapione,vista la lunga militanza nell’ente.Decisivo, nella sua elezione apresidente, il sostegno del gruppoguidato da Roberto Ciuccio, atestimonianza della valenza politicadegli esponenti vicini all’Ammini-strazione comunale guidata daPasquale Marino. Con Fraiese,infatti, si sono apertamente schieratianche i consiglieri Luigi Ciliberti,Domenico Salzano, Mario Marino,Carmine Frunzo, Gianpaolo Sodanoe Gennaro De Marco, la cuicompattezza ha prevalso sul gruppo

Fraiese porta il Consorzioa sinistra del Sele Ciuccio, Ciliberti,

De Marco, Marino, Frunzo e Sodano al fianco del nuovo presidente dell’ente di bonifica pestano. Barlotti punge: “Avevo vinto io, poi...”

NUOVI ASSETTI

capeggiato da Gianluigi Barlotti,costretto ad incassare una nuovadisfatta nonostante lo strenuointervento politico del cognato MarioMiano (Udc), assessore provincialeall’Agricoltura. Fedeli a Barlotti sonorimasti Matteo Franco, Ettore Bellellie Franco Tarallo. Non sono mancatele polemiche, per il presunto diniegoai membri provinciali Troncone eD’Angelo di partecipare al Consigliod’insediamento.“Finalmente si è chiusa una complessafase elettorale e burocratica – hacommentato a caldo Fraiese – ed ilConsorzio è tornato ad essere ammini-strato dai consorziati. Ringrazio tutticoloro che hanno individuato, in me, lapersona giusta per guidare l’ente.Abbiamo in mente grandi progetti pergettarci alle spalle il passato e guardareal futuro con grandi prospettive. Ilnostro obiettivo è fare l’interesse deiconsorziati, migliorando i servizi,pianificando opere, realizzando infra-strutture ed intercettando tutti queifinanziamenti disponibili che possoconsentirci di proiettare il Consorzio inun periodo di luminosità e prosperitàamministrativa, operando in trasparen-

za con grande apertura al dialogo ed airapporti con gli altri enti del territorio.Troncone e D’Angelo? Hanno volutofare una goliardia, visto che avevanobisogno della ratifica della Regione afirma del Governatore Bassolino.Purtroppo per loro non ce l’avevano equindi si sono esclusi da soli”.Caustico Barlotti: “Lo schieramento dame guidato aveva sostanzialmente vintole elezioni. Poi, alcuni passaggi politicisuccessivi hanno delineato una maggio-ranza alternativa, visto che il presidenteed un altro deputato erano dalla nostraparte. Detto questo, reputo Fraiese unapersona onesta e rispettabile”.Non le ha mandate a dire nemmenoCiuccio: “Ringrazio tutti i deputati chehanno sposato la nostra causa. Fraiese èuna persona pulita, che meritava lapresidenza dopo vent’anni daconsorziato. Ci sono stati molti ostacolie forzature politiche, ma abbiamo creatouna squadra amministrativa solida edanimata da tanta voglia di fare. Ringra-zio tutti coloro che ci hanno votato. Glienti di Capaccio devono essere ammini-strati dai capaccesi. Chi stà dall’altraparte del Sele, deve rimanerci”. al.st.

Capaccio Scalo

La “presa” delConsorzio da partedella nuova maggioranzapochi minuti dopol’investitura di presidentedell’ente ricevuta daVincenzo Fraiese

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on determina n. 735 del29/12/2009, il Responsa-bile del IV Settore del Co-mune di Capaccio, l’archi-

tetto Rodolfo Sabelli, ha approvato iverbali, la relazione conclusiva e lagraduatoria finale del Concorso In-ternazionale di Idee per Paestum edei nuclei urbani di Licinella, Torredi Mare e Santa Venere, sulla basedella quale è risultato vincitore con ilpunteggio (espresso in centesimi) di71,1 il gruppo di Roma guidatodall’arch. Paolo Vitti, composto da-gli architetti Riccardo D’Acquino,Maria Rosaria Guarini, MauroOlevano, Francesco Nardi, SerenaTedesco, Aurelio Galiano e ValentinaAlunni; al secondo posto (70,2) il grup-po di Napoli guidato dall’arch. Pa-squale Miano, composto dagli archi-tetti Emilia Esposito, EugenioCertosino, Marina Di Iorio e PatriziaPorritiello; terzo classificato, un grup-po locale (61,2) guidato dall’arch.Lucrezia Ricciardi, composto dagliarchitetti Carmine Voza, Alfonso DiMasi, Antonio Elia Sica, OlvermannMondillo e dall’ing. Cristian Apolito.Al gruppo 1° classificato verrà corri-sposto il premio di 36.000 euro; al 2°classificato, vanno 15.000 euro e alterzo 9.000 euro.In totale, erano 34 le proposte in gara,di cui 8 hanno riguardato l’area dellastazione di Paestum, 12 l’area dell’exfabbrica Cirio e Porta Giustizia, 6l’area di Torre di Mare e 4 l’area di

Riqualificare Torre di Mare, un’idea vincente

ATTUALITÀ

Porta Marina e Porta Aurea. La Com-missione giudicatrice era compostada: Angela Pontrandolfo (Facoltà diLettere e Filosofia, Università diSalerno), Fabrizio Spirito (Facoltà diArchitettura, Università “Federico II”di Napoli), Teresa Rotella (Ordinedegli Architetti Pianificatori,Paesaggisti e Conservatori della pro-vincia di Salerno), Luigi Ciancio (Or-dine degli Ingegneri della provinciadi Salerno). Ha presieduto la Commis-sione l’architetto Rodolfo Sabelli.Il progetto vincitore riguarda l’area diTorre di Mare ed ha l’obiettivo diriqualificare la zona, intervenendo sulfronte destro di Via Nettuno. Le fasi diattuazione delle azioni progettualisono puntuali e chiare. La fattibilitàeconomica attrarrà anche risorse pri-vate che amplieranno la capacità dirigenerazione del progetto.Ad esprimere la soddisfazione del-l’Amministrazione comunale, i con-siglieri Carmine Caramante, Raffae-le Barlotti e Domenico De Riso:“Quanto ci eravamo prefissi è stato por-

tato a termine rispettando rigorosamenteil cronoprogramma stabilito. Il Concorsod’Idee ha attratto e coinvolto tantissimitecnici ed è stato oggetto di dibattito sulleprincipali testate giornalistiche del setto-re. Ora si apre una fase ancora più impor-tante. Con celerità sarà dato l’incarico algruppo vincitore di redazione del proget-to preliminare, definitivo ed esecutivo.Per metà anno, contiamo di completaretutte le procedure tecnico-amministrati-ve, in modo da iniziare i lavori progettatia settembre”.Dopo la cerimonia di premiazione, te-nutasi il 26 febbraio scorso presso ilMuseo Narrante di Hera Argiva, è sta-ta inaugurata la mostra completa deiprogetti vincitori e partecipanti alMuseo Archeologico Nazionale diPaestum, che sarà aperta al pubbliconei giorni e negli orari di apertura delmuseo fino al 21 marzo 2010.StileTV ha ripreso tutte le fasi salientidella manifestazione: i contenuti ditesto ed audiovisivi sono consultabilisul nostro network multimediale, al-l’indirizzo www.stiletv.it.

La borgata marittimaal centro del progettoredatto da un pool di

architetti di Roma,primo classificato al

Consorso d’Ideeindetto dal Comune

di Capaccio PaestumSopraIl giorno del sopralluogo

A latoLa locandina del“Concorso Internazionaled’Idee per Paestum edei nuclei urbani diLicinella, Torre di Maree Santa Venere”indetto dal Comunedi Capaccio Paestum

Tutti i progettipartecipantisaranno in mostraal Museo ArcheologicoNazionale di Paestumfino al 21 marzo 2010

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LA POLEMICA

Capaccio Paestumsi divide sulla propostalanciata dal consigliere

comunale Luigi Ricci (Pd).Molti gli esponenti politici

favorevoli, ma non mancanoi commenti indignati

SI o NO?a scatenato unvespaio di pole-miche l’iniziati-va promossa dal

consigliere comunale LuigiRicci (capogruppo del Pd) esposata dal sindaco diCapaccio Paestum, Pasqua-le Marino, di intitolare unastrada cittadina a BettinoCraxi, un’idea nata in occa-sione del decennale dellascomparsa del politico mila-nese socialista, avvenuta adHammamet il 19 gennaio del2000. Molti i sostenitori, manon sono mancate proteste,battute al vetriolo e propostealternative. Ecco i commentirilasciati alla nostra Redazio-ne dai principali esponentipolitici locali, e non solo.Carmelo Conte (già Mini-stro delle Aree Urbane vo-luto da Craxi): “Sono piena-mente d’accordo. A Bettino miha legato un’amicizia straordi-

naria. Ancora oggi, custodiscoil ricordo di un grande uomo edi un grande statista”.Gaetano Fasolino (Mpa):“Lo ritengo un atto doverosoverso un uomo che ha dato mol-to alla politica italiana. Spessoci si dimentica che, tra le tantecose che ha fatto, vi fu la gran-de apertura al Mediterraneo edal Medioriente. Craxi, inoltre,ha sottolineato la differenza traessere socialisti ed essere comu-nisti. A mio avviso, fu vittimadi una persecuzione giudiziariaingiusta e disumana”.Antonio Fasolino (NuovoPsi): “Come si può non essered’accordo? Ma il mio auspicio

è che Craxi, almeno da morto,venga lasciato in pace. Non èpossibile che, ogni volta, la suafigura sia tirata in ballo diven-tando oggetto di discussioni. Civorrebbe più rispetto sia perl’uomo che per il politico chetanto ha dato al nostro Paese”.Luciano Farro (Azione So-ciale): “Sono felice di questanotizia. Ho avuto l’onore di co-noscere personalmente Craxinegli anni ’80, e la sua persona-lità mi spinse ad aderire al Psi.Posso tranquillamente afferma-re che è stato tra i migliori go-vernanti del Dopoguerra, para-gona-bile ad Alcide De Gasperi.Un uomo così non poteva che

morire in esilio, senza conceder-si a quei carcerieri che, oggi, an-cora fondano le loro fortuneinfangando la sua memoria”.Vincenzo Sica (Pdl): “Provoancora oggi un grande rispettoper il Craxi uomo e statista, edil decennale della sua scompar-sa rappresenta l’occasione peruna rivisitazione storica dellaprima Repubblica. Pertanto,sono favorevole all’idea di inti-tolare una strada di Capaccioalla sua memoria, purché vi siaun risvolto culturale proficuo suuna fase politica che, con le sueluci ed ombre, ha fatto storia”.Mario Miano (Udc): “Si trat-ta di un’iniziativa apprezzabi-le, che mi sento anche di condi-videre. Credo, però, che il Sin-daco ed i suoi consiglieri dovreb-bero interessarsi di cose più se-rie, per quanto nobile possa es-sere un gesto simile. Oggi,Capaccio ha più bisogno di nuo-vi politici per le strade, che distrade intitolate ad uomini po-litici del passato. Basta con leperdite di tempo, confrontiamocisulle progettualità di cui il no-stro comune ha bisogno”.

Dalla REDAZIONE

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Giovanni Monzo (Idv): “Èuna scelta inopportuna. Noncredo che l’epoca Craxi possarappresentare un modello datramandare ai posteri, nétantomeno un esempio per igiovani, soprattutto quelli chesi avvicinano alla politica. Percarità, la vicenda umana lega-ta al nome di Bettino Craxi hatoccato anche me, come cittadi-no italiano. Ma ci sono stateanche tante condanne legate almalaffare, al finanziamento il-lecito dei partiti, all’uso dellapolitica per scopi personali oper favorire aziende di amici”.Pasquale Quaglia (Pdl):“Craxi ha fatto la storia delnostro Paese, accrescendone ilbenessere ed il ruolo interna-zionale. Quando c’era lui sistava molto meglio. È stato ungrande statista, sono d’accor-do che la sua figura vengaonorata anche a Capaccio”.Angelo Valletta (consiglie-re comunale Pd): “La cosanon mi sembra urgente, vistoche si parla di un uomo la cuivita e le cui vicende sono ancoroggi controverse. Detto questo,qualora l’Amministrazione loritenga davvero importante,potremmo intitolargli la stra-da dove è ubicata la sede mu-nicipale, oppure si potrebbescegliere proprio quella doveabita il consigliere Ricci...”.Giuseppe Castaldo (consi-gliere comunale): “Quandonel 1992 il Consiglio comu-nale di Capaccio, forte di ben13 consiglieri del Psi, si ritro-vò a dover prendere posizionea seguito dello scioglimentodel partito, in molti dichiara-rono la propria nuova collo-cazione politica. Il compiantoconsigliere Luigi Gorga addi-rittura annunciò, in quell’oc-casione, il ritiro dalla scena po-litica locale. Il sottoscritto, in-vece, in quella sede ribadì fer-mamente la propria identità

politica, sottolineando che ipartiti, prima o poi, possonofinire, ma non le idee. Per que-sto plaudo all’idea di Ricci”.Mauro Gnazzo (PdCI): “È ri-dicolo che si tenti di scimmiot-tare altre proposte più originalifatte dal Comune di Milano.Oggi c’è bisogno di serietà e ri-gore morale. Una via a Craxi èuna “violenza” alla storia delnostro comune. Ancora oggi, cisono in giro tanti Mario Chie-sa, all’epoca definito dallo stes-so Craxi un “mariuolo”. Nonbisogna far intendere che tuttopuò cominciare come prima. Laproposta di intitolare una stra-da di Capaccio Paestum a Craxi,dunque, a mio avviso è ridicola.Alessandro Petraglia (giàconsigliere comunale): “Ilricordo di Craxi, per me chesono nato politicamente socia-lista, è quello di uno dei miglio-ri, se non il migliore, Presiden-te del Consiglio d’Italia. Già ilfatto di doverne parlare pub-blicamente mi crea imbarazzo,perché sto parlando di un gran-de uomo. Nonostante abbiaquesta grande opinione diCraxi, da cittadino di Capacciopenso che sia moralmente do-veroso onorare innanzitutto, edin via prioritaria, i figli dellamia terra, di coloro che, con illavoro continuo ed onesto, han-no negli anni contribuito allacrescita del nostro splendidoPaese, da amministratori delComune e non. Mi riferisco agrandi uomini quali Antonio

missione Cultura, con delibe-ra n. 107 del 23/11/2009, adapprovare un nuovo Regola-mento per la toponomasticacittadina che prevede l’istitu-zione di una Commissione,scelta dal Consiglio comuna-le, per valutare la possibilitàdi intitolazione di strade, vie,piazze, larghi e monumenti,alla memoria di insigne figu-re locali che hanno contribui-to allo sviluppo politico, so-ciale ed economico di CapaccioPaestum. Le due questioni,quindi, stanno su due pianimolto diversi e dispiace con-statare la volontà da parte diqualcuno di strumentalizzarel’immagine e la memoria diillustri cittadini come Salva-tore Paolino, Luigi Di Lascioe Luigi Gorga. Essendo questiscomparsi di recente, non èancora possibile intitolare loroarterie viarie poiché il quadronormativo di riferimento pre-vede, testualmente, che ‘nessu-na strada o piazza pubblicapuò essere denominata a per-sone che non siano decedute daalmeno dieci anni’ (legge n.1188 del 23/06/1927)”.

Dedicarele strade ai

cittadini e politicicapaccesi illustri

è il criteriopiù invocato

Vecchio, Arturo Sica, Luigi DiLascio, Luigi Gorga, SalvatorePaolino, Raffaele Russo e suofiglio Fernando, e probabil-mente di tanti altri ancora cheora sfuggono alla mia memo-ria proprio perché non si è pen-sato, negli anni, di onorarli conintitolazioni di strade o di luo-ghi prestigiosi del nostro comu-ne affinché rimanessero immor-tali nella memoria dei cittadi-ni di Capaccio Paestum”.Al riguardo, il portavocedell’Amministrazione civi-ca, Carmine Caramante,precisa: “Dal punto di vistatecnico, essendo passati diecianni dalla morte di Craxi, nul-la osta all’intitolazione di unastrada all’ex leader socialista,e la cosa sarà quindi valutatacon attenzione prossimamen-te. Qualcuno, come al solitopronto a voler screditare l’ope-rato della compagine ammini-strativa, ha subito posto l’ac-cento su una presunta scarsaattenzione per gli illustri con-cittadini scomparsi. Il tutto èassolutamente falso, visto cheè stato questo Consiglio comu-nale, su proposta della Com-

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ozzarella di bufala cam-pana dop “annacquata”con latte di vaccino.Con questa accusa, basa-

ta su specifici controlli effettuati, il mi-nistro per le Politiche Agricole LucaZaia (Lega Nord), ha di fatto “com-missariato”, nelle scorse settimane, ilConsorzio di Tutela Dop di Caserta.Un provvedimento che, oltre ad inne-scare roventi polemiche, ha nuova-mente posto sotto una lente d’ingran-dimento negativa la mozzarella dibufala campana, come se brucellosi,diossina e quant’altro non fossero ba-stati e generare allarmismi e confu-sione. StileTV ha curato uno specialeal riguardo, ascoltando l’opinione diesponenti di spicco del settore.A cominciare da Antonio Palmieri,proprietario della Tenuta Vannulo,che non ha usato mezzi termini sullaquestione: “Personalmente dico basta allemistificazioni. Se Zaia ha riscontrato del-le irregolarità, ha fatto bene ad agire diconseguenza. Non è più tempo di prende-re in giro i consumatori, poichè sulla moz-zarella di bufala si regge un indotto eco-nomico enorme, soprattutto nelle nostrezone. Non ho mai voluto aderire al Con-sorzio poiché non considero ottimale ilconflitto tra controllori e controllati. Nonho mai avuto e non credo che ci sia biso-gno del marchio Dop per produrre unamozzarella di qualità. Aderirei al proget-to di un consorzio salernitano solo se, apriori, la gente si mette bene in testa chebisogna essere seri”.

Annacquata l’immaginedella mozzarella di bufalaPolemiche per i provvedimenti adottati dal ministro Zaia nei confronti del Consorzio di Tutela Dop di Caserta. Lo speciale di StileTV

IL CASO

Molto seguita anche la tra-smissione dal titolo “Moz-zarella vera”, che ha visto lapartecipazione in studio di:Domenico Raimondo, vicepresidente del Consorzio diTutela della Mozzarella di Bufala Cam-pana Dop; Corrado Martinangelo, giàassessore provinciale all’Agricoltura;Carmine Caramante, portavoce del-l’Amministrazione di CapaccioPaestum, e Raffaele Barlotti, consiglie-re comunale e produttore.Raimondo ha spiegato come sonoandate le cose: “Sono stati esaminati deicampioni di mozzarella di bufala nelleaziende consorziate, tra cui quella di pro-prietà del presidente del Consorzio, Lui-gi Chianese, nei quali è stata riscontratala presenza di una percentuale di latte divaccino pari al 30% circa. Ma pur trat-tandosi solo del primo dei cinque esamiprevisti dalla prassi sui campioni risul-tati positivi, è stato sufficiente al mini-stro Zaia per inviare al Consorzio degliesperti al fine di controllare le varie fasidi produzione, ed ai media per generareuna bufera. In molti ci hanno chiestoperchè, al vertice dell’ente, non ci sia unafigura super partes, dimenticando che èla Comunità Europea ad imporre che, siail presidente che i componenti di un con-sorzio di tutela, debbano essere obbliga-toriamente dei trasformatori”.

Dalla REDAZIONE

Riguardo le misure adotta-te dal ministro leghista Zaia,sibillina è l’opinione espres-sa da Martinangelo: “Qual-cuno vuol creare disunità, manon dobbiamo dar credito a ciò

replicando con risposte forti, da meridiona-listi. Con franchezza dico che consideroZaia un buon ministro, soprattutto sull’ap-plicazione della tolleranza zero per la si-curezza alimentare. Però so anche che hacostituito un grande evento, il G8 sul-l’Agricoltura, organizzandolo sotto casasua, a Treviso. E che, sulle tavole banditeper offrire degustazioni agli esponenti deiPaesi europei presenti, non c’erano pro-dotti del Sud”.Il portavoce Carmine Caramante, hainvece sottolineato, con vigore, tuttele costanti azioni adottate dal Comu-ne di Capaccio Paestum per tutelarel’immagine della mozzarella di bufaladi Paestum in tutte le opportune sedi,al fine di garantirne l’eccellenza edidentificarne la tracciabilità.Il consigliere Barlotti, infine, ha postoin evidenza la necessità di un’ade-guata organizzazione managerialenel caso in cui si decidesse, realmen-te, di creare un consorzio di tutelasolo salernitano, in grado di gestirsi esoprattutto di promuoversi come quel-li di tutela del Parmigiano Reggianoe del Prosciutto Crudo di Parma.

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l Piano didimensionamentoscolastico per il 2010varato dalla Provincia di

Salerno ha ricevuto, lo scorso mesedi gennaio, l’approvazione definiti-va dalla Direzione Generale dellaScuola della Campania.Nell’importante strumento, è stataratificata anche l’assegnazione, daparte dell’amministrazione diPalazzo Sant’Agostino retta dalpresidente, on. Edmondo Cirielli,dell’autonomia scolastica a dueistituti superiori di CapaccioPaestum, ovvero il ProfessionaleAlberghiero ed il ProfessionaleAgrario. Il sindaco, PasqualeMarino, ha espresso così la propriasoddisfazione: “Ringrazio tutticoloro i quali si sono prodigati per ilraggiungimento di questo importanterisultato, fondamentale per assicurare ilrilancio del sistema scolastico capaccesee cilentano. Aspettavamo da tempo unadecisione definitiva da parte di Provin-cia e Regione, suffragata dall’enormemole di lavoro e dall’impegno profusodall’assessore Guglielmotti”.“È una vittoria di tutti coloro chetengono davvero alla scuola ed al futurodei nostri giovani - spiega l’assessorealla Pubblica Istruzione diCapaccio, Eugenio Guglielmotti - èla dimostrazione che, su temi importan-ti, non bisogna guardare ai colori dipartito. Si è arrivati a tale successo,infatti, solo grazie alla sinergia tra idifferenti schieramenti politici, entram-bi protesi alla crescita del territorio.Ringrazio dunque il sindaco Marino,cha ha sostenuto energicamente l’auto-nomia; il preside Aurelio Di Matteo, che

ISTRUZIONE

ha lavorato con pervicacia atale successo; l’assessoreprovinciale Mario Miano,che si è fatto portavoce dellanostra richiesta a PalazzoSant’Agostino, così comel’on. Alfonso Andria peraver sollecitato la Regione Campania, el’assessore regionale all’Istruzione,Formazione e Lavoro, Corrado Gabrieleper aver compreso l’esigenza delterritorio. L’autonomia consentirà aidue istituti di lavorare in simbiosi alfine di migliorare la richiesta formativadi due settori, l’agricoltura ed ilturismo, che rappresentano motori dacui l’economia locale non può prescin-dere”. L’assessore provincialeall’Agricoltura, Mario Miano,sottolinea l’impegno della Provinciaed auspica “che tale successo incre-menti il potenziale dei nostri istituti econsenta agli studenti di accrescere lapropria preparazione, per formare unaclasse imprenditoriale e lavorativa cheesaudisca le richieste del settore”.

L’esigenza di rendereautonomi l’Alberghiero el’Agrario, che annovera-no oltre 750 studenti, èsorta negli ultimi anni:con delibera di Giuntacomunale n. 209 del

9.11.2007, infatti, il Comune diCapaccio Paestum, raccogliendo leistanze dell’allora dirigente scolasti-co Aurelio Di Matteo, inoltròrichiesta alla Provincia di assegnarel’autonomia ai due istituti statalisuperiori, al fine di creare sulterritorio comunale un Polo profes-sionale più efficiente ed in linea conle esigenze studentesche e territoria-li, visto che i due istituti sono diriferimento nel comprensoriocompreso tra Eboli e Sapri. Conse-guita l’autonomia, si attende ora lanomina del nuovo dirigente scola-stico, che s’insedierà nel prossimomese di maggio. Il talk show “Dettocon Stile” ha dedicato una puntataspeciale a tale argomento.

L’Agrario e l’Alberghieroconquistano l’autonomia

GUGLIELMOTTI: “SUCCESSO CONSEGUITO IN SINERGIA POLITICA”

Nei nostri studi

Guglielmotti conMiano e Di Matteodurante il talk show“Detto con Stile”

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L’International EnglishLanguage Studio diCapaccio Scalo, diretta daCarrie Elise Rodella, ha or-ganizzato un’iniziativadavvero speciale per ilgiorno di San Valentino.Presso il “Bar Oasi daSabatino”, si è dato vita adun poetry reading, ovveroalla lettura di poesied’amore. Una lezione ro-mantica per introdurre glistudenti a questa usanza,molto comune nei café ebar universitari degli StatiUniti e di altri paesi anglo-sassoni, per celebrare ilValentine’s Day.In pratica, gli studenti leg-gono poesie e le interpre-tano usando inflessioni divoce e ritmo, con l’obietti-vo di migliorare la pro-nuncia, vincere il timore diparlare un’altra lingua inpubblico e di scrivere in in-glese in modo creativo.I ragazzi hanno letto unaloro poesia originale o unapoesia classica/modernadal tema amoroso: tra le

più scelte, quelle diWilliam Shakespeare,John Keats e John Donne.Ogni partecipante che haavuto il “coraggio” di leg-gere al microfono ha vintoun premio, con 4 maxi pre-mi (5 euro di credito pres-so la pizzeria “Fabisa Ri-stora” di Capaccio Scalo)per best pronunciation,best original poem, sexiestvoice e best interpretation(miglior pronuncia, mi-gliore poesia originale,voce più sexy e migliore in-terpretazione).Al termine delle letture,tanto spensierato diverti-mento cantando canzoni

Il Valentine’s Day con Shakespearee poesie d’amore recitate in inglese

LINGUE L’iniziativa dell’International English Studio ricalca l’usanza americana

Un nuovoscuolabus per

i bambinidella contrada

Spinazzo

Acquistato dal Comune diCapaccio Paestum

d’amore in karaoke, in in-glese, con il dj Enrico Lu-ciano di Salerno. L’eventoè riuscito benissimo e saràripetuto anche l’anno pros-simo, invitando anche igenitori dei ragazzi per ap-prezzare cosa riescono afare i loro figli.Oltre alla teacher/directorCarrie Elise Rodella, lo staffdell’International Englishè composto da: MichelleMontvitt (teacher), FrancaMcManus (teacher), Fran-cesca Banco (teacher) eRosaria Federico (segreta-ria/exams manager).

Angela De Rosa

Com’era stato promessodall’assessore alla Cultu-

ra e Pubblica Istruzione,Eugenio Guglielmotti, alle

numerose famiglie dellacontrada di Spinazzo,

l’Amministrazionecomunale guidata dal

sindaco Marino haacquistato un nuovo

scuolabus, dotato di 28posti a sedere con allog-gio e rampa motorizzata

per agevolare la salita deiportatori di handicap,

con il quale sarà assicura-to un perfetto servizio di

trasporto anche per ibambini della contrada

periferica capaccese.Il pulmino (nelle foto, sotto)

è stato acquistato intera-mente con fondi dibilancio comunale.

CapaccioScalo

Nelle fotoa lato e sotto,alcuni deimomenti piùdivertenti delValentine’s Dayorganizzatodalla scuoladi inglesediretta daCarrie EliseRodella

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iscontro immediato perle direttive impartitedall’assessore al Turi-smo, Sport e Spettacolo

Vincenzo Di Lucia, al fine diorganizzare e promulgare, inanticipo, gli eventi che imprezio-siranno il palinsesto estivo deglispettacoli a Paestum, in modo dacreare maggiore appeal ed attrazio-ne, nei confronti di turisti, villeg-gianti e tour operators, nello sceglie-re e proporre la città dei Templiquale meta delle loro vacanze. Ildirettore artistico del PaestumFestival, Mario Crasto De Stefano,ha infatti sottoscritto, con la Fonda-zione Campania dei Festival ed ilLeuciana Festival, una collaborazio-ne per la coproduzione di progettiche caratterizzeranno la program-mazione 2010 delle tre importantimanifestazioni. La prima iniziativaè stata l’indizione di un bandorivolto a danzatori/danzatrici natio residenti in Campania, che haregistrato un enorme successo contantissime adesioni pervenute datutta la Campania. Nel corso delleaudizioni, che si terranno il 6 e 7marzo prossimi, saranno selezio-nati 25 danzatori che parteciperan-no ad un workshop di 10 giorni epoi ad una residenza creativa di4 settimane a Paestum. Il progettomira alla sperimentazione di unamodalità nuova di preparazione diuno spettacolo: durante il workshope la residenza creativa, infatti, idanzatori prescelti lavoreranno inun luogo speciale, un vecchiogranaio ristrutturato, con uno degliartisti più acclamati della scena

Di Lucia già al lavoroper programmare l’estate

RESIDENZA CREATIVA A PAESTUM PER 25 DANZATORI CAMPANI

TURISMO

internazionale: il brasiliano IsmaelIvo, performer, danzatore e coreo-grafo brasiliano cresciuto artistica-mente tra New York e Berlino, checurerà la coreografia Le Sacre duPrintemps, preceduta da un prologooriginale dello stesso Ivo dal titoloMistero Dionisiaco. Lo spettacolo, inprima assoluta, inaugurerà la XIIIEdizione del “Paestum Festival”.Proprio alla Fondazione presiedutada De Stefano è stata affidata laproduzione esecutiva dell’evento.Soddisfatto, dunque, l’assessoreVincenzo Di Lucia: “Questo impor-tante accordo di coproduzione, oltre a

promuovere la valenza di Paestum nelfitto panorama regionale degli eventiestivi, darà la possibilità a 25 giovanidella Campania di apprendere la nobilearte della danza, per un mese intero,proprio nel nostro meravigliosocomune, e quindi di giocarsi una cartaimportante della loro carriera. Ciòporterà, infatti, alla creazione di unospettacolo la cui risonanza sarà interna-zionale grazie alla direzione di IsmaelIvo. Porgo i miei complimenti aldirettore artistico Mario Crasto DeStefano, che ha subito concretizzato lemie direttive. Infatti, abbiamo giàpianificato altri appuntamenti impor-tanti con la presenza di rinomati artisti,che presto divulgheremo per favorirel’affluenza turistica estiva”.Per quanto concerne l’Istituzione“Poseidonia”, Di Lucia aggiunge:“Ho appreso ed accolto con favore lacreazione di questo organo voluto dalSindaco e dal presidente della IVCommissione Cultura, CarmineCaramante, senza dubbio importantevista la complessità del territorio.La competenza e lo spessore professiona-le dei membri del Cda è una garanzia,anche nell’ottica di una fattiva coopera-zione con l’Assessorato da me diretto, alfine di produrre iniziative convergentiper la valorizzazione del patrimonioarcheologico, artistico ed enogastro-nomico di Capaccio Paestum, attraversoazioni coordinate ed efficaci, soprattuttoin termini di tornaconto d’immagine ericaduta economica. Ben vengano,dunque, le iniziative promosse dall’Isti-tuzione Poseidonia, che sicuramenteavvaloreranno e s’incastreranno, allaperfezione, con l’attività dell’Assessora-to al Turismo, Sport e Spettacolo”.

Vincenzo Di Lucia,assessore al Turismo,

Sport e Spettacolodel Comune di

Capaccio Paestum

Ismael Ivo

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Divulgare e valorizzarel’immagine di CapaccioPaestum attraverso azionidi marketing territoriale,convegni, seminari edeventi di promozione delpatrimonio storico,culturale ed enogastro-nomico del territorio.Questi i compiti cui dovràassolvere la nuova Istitu-zione “Poseidonia”,ispirata dalla IV Commis-sione Cultura presiedutadal consigliere comunaleCarmine Caramante. Conproprio decreto, il Sindacodi Capaccio Paestum,Pasquale Marino, cosìcome specificato nelladelibera di Consigliocomunale n. 21/08, hanominato quali compo-

nenti del Consiglio diAmministrazione delsuddetto organo CorradoMartinangelo, AndreaCarraro, Mario BrunoBambacaro, GianfrancoDi Fiore e Albert Sapere.A svolgere le funzioni didirettore generale saràCarmine Vertullo, respon-

Istituzione “Poseidonia”: Martinangelo presidentePROMOZIONE Costituito il Cda del nuovo organo comunale dedito alla valorizzazione territoriale

sabile dell’Area Finanzia-ria del Comune diCapaccio. Nella primaseduta del Cda del 26gennaio scorso, CorradoMartinangelo è statonominato all’unanimitàpresidente; Mario BrunoBambacaro vicepresidentevicario, Gianfranco DiFiore vicepresidente,Albert Sapere segretario eAndrea Carraro delegatodi raccordo alla presiden-za. “Attraverso questoorgano comunale – spiegaCaramante – per la primavolta il Comune di CapaccioPaestum ha realizzatoquanto previsto dagli artt.87-94 dello Statuto comuna-le e quanto specificato all’art.114 del Tuel, ovvero la

possibilità di istituire organispeciali per scopi sociali,culturali e di valorizzazioneterritoriale. Il Cda che ilSindaco ha costituito è digrande qualità. Forzegiovani, con esperienzenell’organizzazione diimportanti eventi, unite acompetenze di comprovataprofessionalità. Il Sindaco,l’Amministrazione e ilConsiglio comunale ripongo-no grandi aspettativerispetto al produttivofunzionamento di questoorgano, che, agendo in pienaautonomia, fungerà dastrumento di raccordopropositivo ed operativo pergli assessorati al Turismo,Sport e Spettacolo e allaCultura”.

Il Comune di CapaccioPaestum ha partecipatoalla XXX Borsa Internazio-nale del Turismo diMilano, tenutasi dal 18 al21 febbraio scorso. Pressoil padiglione della RegioneCampania, l’ente comuna-le, rappresentato daiconsiglieri CarmineCaramante, RaffaeleBarlotti, LeopoldoMarandino e dal segreta-rio dell’Istituzione“Poseidonia”, AlbertSapere, ha tenuto unaconferenza stampa cuihanno partecipato:l’assessore provincialeMario Miano; il presidentedel Parco Nazionale del

Cilento e Vallo di Diano,Amilcare Troiano; il viceSindaco di Agropoli,Mauro Inverso; il presiden-te del Consorzio Alberga-tori “Paestum In”, BartoloScandizzo. Ai numerosigiornalisti ed operatoripresenti, sono state distri-buite delle cartelle stampacon materiale illustrativosul territorio di CapaccioPaestum, sulle sue peculia-rità ambientali, culturali,archeologiche, turisticheed enogastronomiche, e ilcalendario annuale deglieventi organizzati sulterritorio. Al termine deilavori, offerta all’internodello spazio Gambrinus,

Capaccio Paestum protagonista alla BIT di MilanoMARKETING Illustrate ad operatori turistici e della comunicazione le peculiarità della città dei Templi

una degustazione dellamozzarella di bufalaprodotta a Paestum.“La nostra presenza alla Bit -spiega Caramante - haconsentito al nostro territoriodi partecipare attivamenteall’evento più importante nelpanorama del marketing

Carmine Caramante e Corrado Martinangelodurante un recente convegnosulla zootecnia a Capaccio

turistico europeo. La conferen-za che abbiamo organizzato èstata anche un’occasione perrafforzare le sinergie con laRegione Campania, laProvincia di Salerno, ilParco Nazionale del Cilento,i comuni limitrofi e ilConsorzio Paestum In”.

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Presso la sede municipalein Piazza Santini, è statoinaugurato il primoSportello Verde EuropaAgricoltura del Comunedi Capaccio Paestum.Sarà aperto al pubblicoil martedì (ore 15:00-18:00)ed il venerdì (08:00-12:00)e fornirà ausilio tecnico,amministrativo e burocra-tico a tutti gli operatori delsettore agricolo ezootecnico del territorio.Il personale sarà fornitodalla ConfederazioneItaliana Agricoltori (CIA),con il coordinamentodell’Assessorato all’Agri-coltura comunale retto daAntonio Iannelli, il quale

ha dichiarato: “Comepromesso in campagnaelettorale, siamo riusciti adotare il nostro comune, aforte vocazione agricola, diun punto di riferimentoistituzionale specifico, al finedi consentire agli interessatidi beneficiare, gratuitamente,di assistenza previdenziale,sociale, sanitaria, fiscale etributaria, nonché consulen-za tecnica nella formazione,assicurazione, agriturismo,agricoltura biologica e per latutela delle aziende,dell’imprenditoria femminiledel settore e dei lavoratori.L’attività dell’Assessoratocomunale all’Agricoltura,ovviamente, evolverà in

Il primo Sportello Verde Europa a CapaccioSERVIZI Fortemente voluto dall’assessore Antonio Iannelli, fornirà assistenza agli agricoltori locali

stretta sinergia con loSportello Verde restando acompleta disposizione perascoltare le richieste, leesigenze e le problematichedegli operatori del settore”.Presenti all’inaugurazio-ne anche: il sindaco,Pasquale Marino;i consiglieri Caramante eRicci; il presidente dellaCia di Salerno, DomenicoOliva; il presidente dellaBcc di Capaccio, Enrico DiLascio; il presidentedell’istituzione“Poseidonia”, CorradoMartinangelo, e diversiconsiglieri delegati delConsorzio di BonificaSinistra Sele di Paestum.

L’assessore all’Agricoltura,Antonio Iannelli, davanti all’ingresso dello

Sportello Verde Europadi Capaccio Paestum

AGRICOLTURA

Nell’ambito del “Quadrod’Azione per uno svilup-po sostenibile nell’UnioneEuropea”, il Comune diCapaccio Paestum hasottoscritto un protocollod’intesa con la Banca delVerde di Milano, progettoassociativo no profit natoper offrire risposte positi-va all’esigenza di miglio-rare la qualità dell’am-biente urbano, favorirel’uso sostenibile dellerisorse ambientali edinnovare le capacità digoverno territoriale in

Capaccio Paestum investenella “Banca del Verde”

AMBIENTE L’intesa favorirà la messa a dimora di nuovi alberi

Il 23 febbraio scorso, aCapaccio Capoluogo, si ètenuto un convegno daltema “Punteruolo rossodelle palme - Esperienze aconfronto e strategie dicontenimento”, nell’ambi-to di un progetto diintervento territorialecofinanziato dalla Regio-ne Campania ed organiz-zato sinergicamente daiComuni di Salerno, Eboli eCapaccio Paestum. Lagiornata d’incontro edibattito è stata voluta dairesponsabili dei rispettivi

Comuni per fare il puntosulla prima annualità diattività svolte per fronteg-giare l’emergenzafitosanitaria generata dalRhynchophorus ferrugineus.Come elaborato dall’agr.Fausto Manna, al fine discongiurare un notevoleabbattimento di palme, èstato attuato un progettopilota mediante la tecnicadel risanamento chirurgi-co. Il Comune di CapaccioPaestum, in qualità dicapofila, sta realizzandoun programma triennaleinsieme al Comune diEboli, grazie al contributoregionale di 97mila europer il primo anno diattività.

Giornata di dibattitisul punteruolo rosso

L’EMERGENZA Illustrate le attività di prevenzione eseguite

tema di ambiente edecologia. A proporre lastipula del protocollod’intesa, l’Istituzionecomunale “Poseidonia”presieduta da CorradoMartinangelo. La Bancadel Verde, in collaborazio-ne con il Comune diCapaccio, elaborerà lelinee guida di un pianotriennale per la riduzionee il contenimento delleemissioni clima-alteranti ele azioni compensative dicarattere ambientale,supportando l’Ammini-strazione civica nellamessa a dimora di nuovealberature adulte, favoren-do la fruizione pubblicadelle aree verdi cittadine.

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l 31 gennaio scorso,presso il Savoy BeachHotel di Paestum, si ètenuta la presentazione

ufficiale dell’associazione - Scuoladi formazione politica “PensieroFuturo” di Capaccio.Al convegno sono intervenuti:l’assessore Eugenio Guglielmotti,in rappresentanza del Comune diCapaccio; l’assessore Mario Mianoed il presidente del Consiglioprovinciale Eva Longo, in rappre-sentanza della Provincia di Salerno;i deputati Marcello Di Caterina eMario Landolfi, l’eurodeputatoEnzo Rivellini oltre al presidentedell’Associazione “Pensiero Futu-ro” Tommaso Pappalardo, aldirettore della Scuola di FormazionePolitica, Glicerio Taurisano, ed aicomponenti del Comitato scientificoRaffaele Feola, Guido Milanese,Aurelio Di Matteo, Paola De Rosae Rosario Buccella.Hanno moderato il dibattito GuidoCarione e Paola Dello Iacono.Dopo una presentazione dell’attivi-tà della Scuola, i relatori si sonoconfrontati sul tema della politica,offrendo vari spunti di riflessione,ma soprattutto esternando il pensie-ro comune circa l’opportunità diuna crescita politica e culturale chesia ancorata ad una adeguataformazione. Durante il convegno,l’Associazione “Pensiero Futuro”ha consegnato al dott. FrancescoSica una targa di riconoscimentoper il suo costante impegnonell’associazionismo ed haencomiato l’on. Edmondo Cirielli,presidente della Provincia di

A scuola di politica con“Pensiero Futuro”

INAUGURATA L’ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE CAPACCESE

FORMAZIONE

Salerno, con il premio “PensieroFuturo 2010” per l’etica, l’onestà ela moralità dimostrata, come uomo ecome politico, nel 2009. Infatti, ilPremio costituirà un appuntamentoannuale dell’Associazione.Nei prossimi mesi, inizierà l’attivitàdi formazione, ricerca e studio dellaScuola secondo gli indirizzi chesaranno redatti dal Comitatoscientifico. Sono però già aperte le

Nelle foto:

A latoUn momento della

presentazionedell’Associazione alSavoy Beach Hotel

SottoL’avv. Rosario Buccella,

componente delComitato scientifico,

con il presidente dellaScuola di Formazione,Tommaso Pappalardo

In basso, a destraLa consegna di un

riconoscimentoal dott. Franco Sica

iscrizioni, che daranno poi diritto apartecipare ai corsi ed alle varieiniziative, con sconti per alcunecategorie di persone, quali glistudenti e gli appartenenti adassociazioni convenzionate.Per informazioni e contatti:“Pensiero Futuro”Via Magna Graecia, 178Capaccio (Sa)Tel. 333.2623975

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XXXVIII CARNEVALE DI CAPACCIO

Gromola,Capo di Fiume ePaestum le solecontrade partecipanti.Niente gara,ma il pubblico(sotto il diluvio)ha vinto lo stesso

a preso ufficialmente il via, sabato 13febbraio scorso, la XXXVIII Edizionedel Carnevale di Capaccio Paestum,con le sue tradizionali sfilate dei carri

allegorici, i balletti, il Memorial Sica e l’abbinataLotteria. Al fianco dell’Associazione “Carnevaledi Capaccio Paestum”, presieduta da NinoPagano, anche la Bcc di Capaccio e l’Ammini-strazione comunale retta dal sindaco, PasqualeMarino, la quale ha assicurato il supportoorganizzativo, logistico e mediatico necessarioper la perfetta riuscita della manifestazione.Quest’anno, però, vi hanno partecipato soltantotre contrade locali (Gromola, Paestum e Capo diFiume). Peccato, ma nonostante una pioggiaincessante, centinaia di cittadini capaccesi sisono riversati ugualmente per le strade, renden-do l’atmosfera festosa, elettrica e caratterizzatada tanti ombrelli colorati che hanno assunto,sotto il diluvio, le sembianze di coriandoli!Nella sezione “Videonews” del nostro portale,potete seguire l’interessante puntata del talkshow “Detto con Stile” con in studio NinoPagano, Antonio Iannelli, Silvio Marino eGiuseppe Impemba, instancabili coordinatoridella settimana carnevalesca capaccese.

Pioggia...di coriandoli

Dalla REDAZIONE

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Il graduato app. sc.Mosè Petrazzuolo, nelcorso della cerimoniatenutasi presso il TeatroAugusteo di Salerno, èstato proclamato “Cavalie-re Ordine al Merito dellaRepubblica Italiana”,onorificenza concessadirettamente dal PresidenteGiorgio Napolitano.Napoletano di nascita maresidente a Capaccio dal1990, sposato con due figli,Petrazzuolo è entrato a farparte dell’Arma dei

carabinieri nel 1984,prestando servizio primain Calabria poi presso lastazione di Capaccio Scalo,per passare attualmente alComando Compagnia diAgropoli. In passato, èstato insignito dellamedaglia d’argento per i 16anni e successivamentedella medaglia d’oro per i25 anni di onorato servizionell’Arma, nonché dellamedaglia di bronzo di 1°classe della Croce RossaItaliana in Roma.

Mosè Petrazzuolo nominatoCavaliere della Repubblica

RICONOSCIMENTI Arma dei Carabinieri

Salerno,Teatro Augusteo

Petrazzuolo ricevel’onorificenza dalcomandante deicarabinieri di Salerno,Gregorio De Marco,dal prefetto di Salerno,Sabatino Marchione,e dal sindaco diCapaccio Paestum,Pasquale Marino

Applausi per i ragazzidel Centro “Sole-Luna”

SERVIZI SOCIALI Progetti di solidarietà ed integrazione

Il Centro socio-educativodiurno “Sole-Luna” operain località Pazzano diCapaccio ed è incluso nelPiano Sociale di Zona S6,di cui fanno parte ben 21paesi del Cilento. Direttricedel centro è la dottoressaEnza Maffia, coadiuvatada figure professionalispecifiche, quali: operatorisocio-sanitari, educatori,animatori di comunità,psicologi che operanod’intesa con i servizisociali del territorio.

ospitate presso il Centrocapaccese vi trovanolegami di fratellanza esoprattutto amore che,attraverso le moltepliciattività formative, li aiuta aconcretizzare i loro sogniper una esistenza migliore.Infatti, alla vigilia dell’Epi-fania, hanno sostenutouna brillante provaartistica con canzoni dimusica leggera, canti coralie scene teatrali. Nell'acco-gliente sala del ristorante“Giardino di Bacco” di

Capaccio, eranoin esposizioneanche prodottiartigianalicostruiti nel lorostesso laborato-rio, dove ognunomette in mostra ilproprio ingegnoe creatività. La

manifestazione ha suscita-to intense emozioni fra ilnumeroso pubblicointervenuto, che ha attribu-ito ripetuti applausi aitirocinanti del Centro“Sole-Luna”, a dimostra-zione di una perfomancedi qualità. Per la civicaAmministrazione localeera presente il vicesindaco,Lorenzo Tarallo, semprevicino alla gente, convintoassertore di tali importantiazioni di solidarietà ed’integrazione, i cuivincoli, attraverso i valorinobili dello spirito, tendo-no al recupero di personesfortunate e, nel contempo,a manifestare la crescitaumanitaria della comunitàdi Capaccio e del Cilento. Matteo Galdi

Chieffallo e il paludismoEDITORIA L’ultima opera del meridionalista cilentano

Gli obiettivi sono il soste-gno di recupero di personetemporaneamente opermanentemente disabili,le quali, in poco più di unanno d’attività educativa,si sono perfettamenteintegrate nel tessuto dellasocietà civile. La predettaistituzione è nata comeprogetto, di cui alla Leggequadro 104/92 ed allaLegge regionale dellaCampania, a tutela deldiritto d’ogni individuoalla vita e poggia sull'assi-stenza e solidarietà permigliorare l’autonomiaindividuale dei portatori dihandicap. Le persone

Capaccio I protagonisti del Centro“Sole-Luna” di Pazzano al terminedell’applaudito spettacolo organizzatoin occasione delle scorsefestività natalizie

“La bonifica nelle terre delSele, dell’Alento, delBussento e nel Vallo diDiano” è il titolo dell’ulti-ma opera a cura delmeridionalista DomenicoChieffallo. Edita dal centrodi Promozione Culturaleper il Cilento, tratta larievocazione storica di unfenomeno riguardante unterritorio così ampio. Solouno storico navigato,capace e sagace comeChieffallo poteva realizza-re un’opera formata da

emblematiche vicende chehanno caratterizzato negliultimi due secoli ilpaludismo nella provinciadi Salerno, sottolineandoanche che, nel 1844, laProvincia elaborò unprogetto di bonificazione,articolato e complesso, ilquale, una volta postoall’attenzione del Ministe-ro dell’Interno, fu modifi-cato in alcuni punti, comele tasse relative al recuperodi somme per il lavoro daorganizzare.

CALEIDOSCOPIO

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Biagio Palladino, in arte“Gino Funghetto”, noto

cittadino di CapaccioCapoluogo con alle spalle

numerose esperienzecome attore in diversecompagnie teatrali, ha

partecipato allanota trasmis-

sione Forumdi Mediaset

e condottada Rita Dalla

Chiesa. Ilpopolare Gino,

in diretta, ha inscenatouna delle cause civili

attorno alle quali si snodala trasmissione, dando

ancora una volta unaconvincente dimostrazio-

ne delle sue capacità direcitazione. Nel 2002, ha

Gino “Funghetto”protagonista a Forum

TELEVISIONE Capaccesi alla ribalta

Capaccio esulta e si vested’azzurro grazie ai trionfi,nelle arti marziali, della16enne Michela Grandino,punta di diamantedell’A.S.D. TaekwondoCapaccio diretta dalmaestro Antonio Marrone.Ai recenti Campionatiitaliani juniores per cinturenere, organizzati dallaFITA (Federazione ItalianaTaekwondo) ad Ancona, lagiovanissima atletacapaccese ha conquistatola medaglia d’oro ed iltitolo italiano nella suacategoria (-63 kg), salendocosì sul gradino più altodel podio per raccoglierel’ovazione degli oltreduemila spettatori presential Palarossini. Una perfor-

mance che le è valsa lameritata convocazione inNazionale: la Grandino,infatti, ha fatto parte dei22 atleti juniores seleziona-ti per il raduno collegialeFITA che ha avuto luogo aRoma, presso il CentroSportivo “Giulio Onesti”all’Acquacetosa, dal 14 al20 febbraio scorso.

Ancona Michela Grandino conil maestro Antonio Marrone

È Michela Grandino laneo campionessa d’Italia

SPORT Taekwondo juniores categoria -63 kg

La Pro Loco di Giunganoè un’associazione noprofit che promuovel’attività turistica,aggregativa e culturalelocale fin dal 1998. Ilprimo presidente è statoSalvatore Verdevalle, ilquale ha retto le sorti delsodalizio fino all’anno2002, cui seguì l’avvocatoCarmine Sodano fino al2006. Dal 2007, a reggerela Pro Loco di Giungano èEnrico Pesce, egregioesecutore di moltepliciiniziative in questo suomandato che è prossimoalla data di scadenza(maggio 2010). Fin dallanascita, la Pro Loco hacurato attivamente mostrefotografiche d’epoca,

sagre di prodotti tipici,carri allegorici al Carne-vale di Agropoli, corsi diballi e di lingua straniera,giochi estivi rionali, ilPremio Internazionale diPoesia nonché eventinatalizi dedicati ai più

Pro Loco di Giungano: iniziative di beneficenza e dipromozione territoriale sotto la guida di Enrico Pesce

TERRITORIO L’attività dell’Associazione no profit cilentana

piccoli, con la grandetombolata popolare dibeneficenza, il cui ricava-to, nel primo anno, vennedevoluto ad un progettodell’Unicef per la costru-zione di scuole in Africa.Quest’anno, il provento èstato utilizzato perl’adozione a distanza diuna bambina di nomeAmintha, una scolaraindiana di 9 anni chefrequenta la terza nel suoPaese; la somma rimasta èservita per acquistare uncomputer in dono allascuola elementare diGiungano. Un enormelavoro quello dell’Asso-ciazione giunganese, che,composta da soli 22 soci,realizza tutte queste

manifestazioni congrandi sacrifici al fine dipromuovere e pubbliciz-zare il territorio, specieper la contrada di SanGiuseppe. Il predettoborgo, oggi, è interessatodaa lavori diriqualificazione ambien-tale e paesaggistica daparte dell’Amministrazio-ne civica, e sta assumen-do le caratteristiche diun quartiere turisticomodello, dove è in funzio-ne già un centro serviziocon ampio parcheggio,un impianto sportivo, lapiscina comunale ed unaserie di negozi ben fornitidi prodotti merceologiciper la vendita al dettaglio. Matteo Galdi

Giungano Il presidente della Pro Loco,Enrico Pesce

partecipato, come com-parsa, nella fiction in duepuntate “Soldati di pace”con Giorgio Pasotti, TonySperandeo e MichaelReale, trasmesso daRaiDue, Rai International

e girato inKosovo, Bosniae in localitàGromola aCapaccio.Palladino havinto, inpassato, diverse

rassegne teatrali provin-ciali e detiene, tra l’altro,il titolo mondiale di“mangiatore di mozzarel-la di bufala”, avendodivorato 1 kg dibocconcini in 1 minuto e40 secondi.

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utta Agropoli ed ilCilento sportivo, e nonsolo, sono in lutto. Si èspento all’età di 68 anni,

stroncato da un infarto, lo storicopresidente biancazzurro AntonioDi Luccio, artefice del ritorno deidelfini in Eccellenza nel 2003.Ex docente di lettere, Tony, com’erada tutti affettuosamente chiamato,ha sempre tenuto a cuore le sortidella squadra cilentana, in cuiavevano militato prima il padre, poiil fratello ed infine il figlio Pasquale,che lascia insieme alla primogenitaLoren e al piccolo nipotino Antonio.La moglie Debby, di origine ameri-cana, scomparve nel 1996 in unincidente aereo. Una scomparsa cheha lasciato sgomenta la cittadinacilentana, dove Di Luccio era moltoconosciuto edapprezzato per lasua onestà, schiet-tezza e signorilità.I funerali si sonosvolti nella chiesadella Madonnadelle Grazie loscorso 12 febbraio.Di Luccio avevaassunto il timonedei delfini deidelfini nel 2000. Aitifosi della primasquadra cittadinaaveva regalato la storica promozio-ne in Eccellenza nella stagione2002-2003, conquistata al termine diun avvincente confronto con icugini del Gelbison, sfiorando nellestagioni successive anche il ritornonel campionato dilettanti. Dopo

Addio a Tony Di Luccio,un signor presidente

HA FATTO LA STORIA DELL’U.S. AGROPOLI 1921

IL RICORDO

alcuni anni nel mondo del calcio,aveva poi deciso di abbandonare unambiente nel quale non si riconosce-va più. Ma l’amore per il pallone èsempre rimasto tale, tant’è che loscorso anno era tornato, per alcunimesi, a rivestire la carica di massi-mo dirigente dell’U. S. Agropoli1921, nonostante la squadra sitrovasse in un momento non certofortunato. Molti sono stati gliinvestimenti effettuati da Di Luccioper far tornare grande il sodaliziobiancazzurro, riuscendo nell’impre-sa non solo di battere i “ricchi”cugini vallesi, ma di riportare allostadio “Guariglia” un entusiamoche non si vedeva dagli anni Ottan-ta. Nobile e disincantato era il suopersonalissimo modo di vedere ilcalcio dilettantistico, tanto da

rendersi protagonista di memorabiliscambi dialettici con molti addetti ailavori, calciatori, allenatori e giorna-listi. Sempre con il sorriso sullelabbra ed orgoglioso della sua città.La notizia della sua morte ha fattosubito il giro della città ed è giunta atutti inaspettata, come un fulmine aciel sereno. Fino al giorno primadella sua dipartita, infatti, era unTony Di Luccio in ottima formaquello che passeggiava per il centrocittadino o se ne andava in giro inbicicletta com’era da sua abitudineed hobby. Persona gentile,combattiva e soprattutto onesta.È così che tutti lo ricorderanno,appassionati di calcio e amici che,con lui, hanno condiviso tantimomenti indimenticabili. al.st.

Amici, presidentie rivali

Tony Di Luccio(a sinistra)

con Maurizio Puglisi,ex patron del

Gelbison, ai tempidelle memorabili

sfide calcistiche chehanno caratterizzato

la rivalitàcampanilistica tra

Agropoli e Vallo dellaLucania agli inizi del

nuovo millennio

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un fenomeno, non c’è chedire. Matteo Galdi, sinda quando era bambino,ha fatto dello sport una

ragione di vita. Oggi, nella suavilletta al confine tra Giungano eCapaccio, si gode gli ulivi del suopodere e... collabora con la nostratestata, in maniera irreprensibile econ l’entusiasmo di un provettocorrispondente. Da ragazzino, fa ilsuo esordio nel settore giovanile delBaronissi, praticandouna lunga attivitàagonistica tra i dilet-tanti del pallone finoalla soglia dei 35 anni,giocando anche alfianco di VincenzoMargiotta, mitico edindimenticato bomberdella Salernitana, dicui è tifosissimo esegue tutte le partitecasalinghe. Nel 1967,diventa dirigente eresponsabile del vivaiodell’U.S. Agropoli, perpoi sposare la causa del Giungano edel Castellabate, nelle vesti diallenatore. Ma non è solo il calcio adivertirlo: partecipa, infatti, anchealla Coppa Italia dilettanti di tenniscon il circolo agropolese diTrentova. Da socio benemeritodell’Atletica Agropoli, corre indiverse gare di fondo sui 5mila e10mila metri, così come la tradizio-nale Half Marathon. Nel 1989,gareggia al Campionato italiano dicorsa su strada a Napoli, al Cam-pionato regionale di corsa campe-stre di Caserta e, nel 1991, partecipa

Matteo Galdi, quando losport è uno stile di vita

CORRIDORE, CULTURISTA, CALCIATORE, CICLISTA, TENNISTA E PUGILE!

STORIE

Sport in tutte le salse Alcune immagini di Matteo Galdi

ad eloquente testimonianzadella sua poliedricità come

atleta e sportivo

alla classica “Vivicittà” di Salerno eal Campionato nazionale di mezzamaratona a Latina.All’età di 45 anni, inizia a frequen-tare assiduamente la palestrapraticando il body building, cuiseguirà una breve parentesi dapugile amatoriale. Non è finita: nel1998, si dedica al ciclismo, prenden-do parte al Campionato italiano dicicloturismo. Dal 1964, intraprendeanche l’attività di pubblicista e, dal2002, quella letteraria, pubblicandoben 4 libri: “Le Stelle di Sarajevo”,

“Giungano, i sindaci del rinnova-mento”, “La fantastica storia delcalcio agropolese” e “Il Serraglio”.Vanta il premio “Farzati” per lanarrativa ed un terzo posto alconcorso letterario indetto dall’Ac-cademia dei Sarrastri di Sarno.Complimenti, dunque, a MatteoGaldi per le sue innate doti disportivo e, soprattutto, per le suequalità umane di persona perbene,scrupolosa e saggia. al.st.

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VOLTI DEL TERRITORIO

Il passato è presentea Laureana Cilento

GLI ANZIANI DEL PAESEPROTAGONISTI DI UNORIGINALE CALENDARIO

l nuovo anno è iniziato, ormai, da moltigiorni. Non si parla più di calendari, maquando ne capita uno davvero speciale,allora le parole non sono affatto sprecate.

Anzi. Vale davvero la pena evidenziarne la particolari-tà. Belle le foto, bella l’idea, ma soprattutto belli e bravisono loro: i meno giovani di Laureana Cilento,interpreti di un’iniziativa-evento, ovvero il calendario2010 intitolato “Il passato è presente”.

Dai loro occhi traspare l’esperienza, la gioia, la vogliadi vivere, di fare, di essere presenti nella vita quotidianadella nostra società; non nascondono i segni del tempoche passa inesorabile, ma vivono la vita ancora daprotagonisti, con umiltà e discrezione.C’è Francesco, dietro i suoi baffi a coltivare la vigna; c’èVincenza che grattugia il formaggio, Raffaele che tornadalla caccia, Francesco Niglio che costruisce una sporta(cesto), Alfonso che cura il suo pergolato mentre la

di ANGELA DE ROSA

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moglie Pasqualina in casa ricama; ci sono Terigi e laconsorte Carmela con la radio d’epoca, Domenico eGenoveffa; c’è Filomena che sforna i biscotti, ci sonoGiuseppe e Lucia che giocano a carte, Biagio e Antonia,Leonino e Francesca, Alfonso Nigro e Michelina,Amedeo e Carmela, Anna, Virginia, Costabile e Pasqua-le. Tanti volti segnati dall’età ma con un unico spirito:“essere presenti” in una società che non li considerauna risorsa, ma un peso. Alle volte ci si accorge dell’im-portanza della loro presenza solo quando vengono amancare. Per questo Laureana, forse, rappresenta unaeccezione, un paese dove s’invecchia bene, dove glianziani vivono ancora in famiglia e sono utili con leloro esperienze, le loro tradizioni e la loro saggezza.Bisogna rivolgere un meritato plauso, dunque, aMichele Barile, promotore dell’iniziativa, al sindacoAngelo Serra e all’assessore Francesco Nigro, chehanno saputo cogliere questo aspetto e questa presen-za, coinvolgendo i meno giovani nella realizzazione diquesto stupendo calendario. Complimenti anche aGennaro Oricchio per le fotografie e alla Visual GraphPrint di Agropoli, che ha realizzato l’opera in collabo-razione con la cooperativa A.I.D.O. di Eboli.

FOTO

Copyright © Gennaro AuricchioVisualGraph Print - Agropoli

Tutti i diritti riservati

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DOCUMENTI

Capitolo ILa Piana di Paestum: pa-ludi, malaria, bonifica, ir-rigazione

Nel corso dei secoli trascor-si, dopo il definitivo decli-no ed abbandono dell’anti-ca città di Paestum, i prin-cipali ostacoli alla rinasci-ta ed allo sviluppo diCapaccio erano, senza dub-bio, riconducibili alla pre-senza nella Piana di estesepaludi e diffusi stagni edacquitrini. Questo fu, persecoli, l’habitat ideale per losviluppo della zanzaraanofele, portatrice della ma-laria, che rese invivibile lapiana di Capaccio fino agliinizi del ‘900.I riscontri ottenuti dalle no-tizie riportate in alcuniscritti storici, nonché quellipiù recenti dedotti da docu-menti risalenti ai secoli VII

Origini, storia ed attività del Con

A cura del prof.

PAOLO PAOLINO

e XVIII, confermano i moti-vi della quasi totaleinvivibilità nella piana diCapaccio e del suo lunghis-simo abbandono durato, adir poco, quindici secoli,nelventi di bonifica persconfiggere la malaria e re-stituire alla coltivazione legrandi estensioni di terrenipaludosi ed acquitrinosi.

1 - Paludi: fiumi Salsoe Capo di FiumeLe condizioni di vivibilitàdella piana di Capaccio, nelcorso del XVIII secolo, risul-tano descritte, con doviziadi riferimenti, nella memo-ria riportata dai prof. Ser-gio Vecchio nel testo “IlMuseo della Memoria”.La memoria, datata 1771 erivolta al Sacro Collegio perconto dell’Università e deicittadini di Capaccio, pone-va in evidenza i danni che

Sviluppo e progresso socio-economico di Capaccio Paestum

“Dedico queste riflessionie questa la raccoltadi materiale ineditoa mio nonno Gaetano eda mio padre Salvatore,artefici di memorabililotte politiche e sociali;ai contadini, braccianti,operai e disoccupatiche le condiviseroin nome della giustizia,dell’emancipazionee del progresso socialedel popolo capaccese.Sono dedicate, inoltre,al Comune di Capaccio,al Consorzio di Bonificadi Paestum edall’Istituto di CreditoCooperativo di Capaccio

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sorzio di Bonifica Sinistra Sele

provocava il fiume Salso egli interventi fatti sullo stes-so dall'università per elimi-narne le cause. Il testo fa ri-ferimento, inoltre, alleusurpazioni di beni di pro-prietà dell’università diCapaccio, perpetrate dalPrincipe d’Angri.

Testo originaledella MemoriaMangone, Gennaro: perUniversità e Cittadini dellaCittà di Capaccio contro l’Il-lustre Principe d’Angri, Me-moria legale, Napoli mag-gio 1771.“Con questa memoria i cittadi-ni di Capaccio chiedono al Sa-cro Consiglio: di essere solle-vati dalle loro miserie, col rile-varli dalle di lui indebite pre-tensioni; far loro reintegrare ditutti i territori occupati, e faraprire quei che sono chiusi; im-pedire gli abusi perla fida, fre-nare l’eccesso de’ propri di luianimali, e farlo astenere dallenovazioni impeditive della li-bertà, del commercio e del-l’agricoltura in pregiudiziodello Stato. Non istimi dunquestrana l’Illustre Principed’Angri la reintegrazione do-mandata dall’Università diCapaccio, di quei territori che,ristagnati dall’acqua, ove era-no stati persi lungo spazio ditempo sommersi, resisi poicoltivabili, mercè l’industria, lafatica e la spesa de’ particolaricittadini, e mercè ancora unlungo Lagno fatto a spese del-l’Università di Capaccio, diquei territori che, ristagnatidall’acqua, ove erano stati persì lungo spazio di tempo som-mersi, resisi poi coltivabili,mercè l’industria, la fatica e laspesa dè particolari cittadini, emercè ancora un lungo lagnofatto a spese dell’Università, sisieno indi incorporati o alle sueDifese oppure a quei territori

sopra i quali dall’Illustre Prin-cipe d’Angri si esige ilterraggio, poiché questi nonsono quei territori che, incolti edeserti nell’origine delle cose,si rendono del primo acquiren-te; né quei fondi incolti delfeudo che sipoteano concederea certa porzione del frutto, o siadecima... ma erano i fondi diuna Nobile Illustre Città, qualsi fu Pesto, e si appartengonoin oggi alla di lei figlia, che èl’odierna Città di Capaccio.Ed in fatti volgendosi lo sguar-do alli terraggi, che esiggea ilBarone di Capaccio nel 1578,

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Parte

I

tempo della liquidazione fattadalla Regia Camera, questiascendevano att. 421. Veggasidopo nel 1641, allorquando sifece l’apprezzo di Capaccio adistanza de’ creditori diGrimaldi e li terraggi più nonerano che tt. 145. Questa taldiversità fa bene comprendere,che la mancanza della popola-zione, avendo fatto rendere leterre incolte, s’erano col trattodel tempo ridotte a tale stato chegiustamente l’Università diquesti suoi demani non ne faceaconto alcuno”. (Continua nel prossimo numero)

Dall’archivio fotograficostorico del Consorziodi Bonifica di Paestum

A sinistraEcco come si presentavanoi terreni di Capaccio agli inizidegli anni ‘50

SottoUn operaio del Consorziotra i campi di granoturco

A destraLa costruzione dei primicanali dell’impianto diirrigazione consortile

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CHE TEMPO FA

Come ben sapete, StileTV si ponel’obiettivo di essere un punto di rife-rimento per la popolazione della pro-vincia di Salerno, in particolare diCapaccio Paestum. In tale ottica, gra-zie ad una passione che mi accom-pagna da molti anni, la nostra Re-dazione di Capaccio Scalo si è forni-ta di una propria stazione meteoro-logica, che aggiorna ogni 15 minuti idati meteo. Si tratta di uno strumen-to multifunzionale che consente dirilevare, in modo preciso, la direzio-ne e velocità del vento, la temperatu-ra, l’umidità relativa e la piovosità.Particolarmente apprezzata dagliagricoltori, che ogni giorno si colle-gano numerosi al nostro portale webnell’area meteo, è diventata un pun-to di riferimento per le loro attività,in quanto, a seguito l’elaborazionedei dati, riesce a stabilire con preci-sione la tendenza nelle ore successi-ve. Grazie alle potenzialità di questostrumento e allo stu-dio attento dei modellimeteo (GFS, Reading,UKMO), la nostra Re-dazione è riuscita aprevedere eventi fred-di sul nostro comune,“azzeccando” per pri-ma addirittura la cadu-ta della neve a Capaccio Capoluogoil giorno 12 febbraio 2010 e gli accu-muli nei comuni cilentani che sonostati superiori ai 10 cm, annuncian-do nelle previsioni giornaliere la pos-

Meteo, che passione! La stazionemeteorologica di StileTV fornisce dati in tempo reale. Ecco come abbiamo previsto la neve a Capaccio Capoluogo

sibilità di disagi allacircolazione strada-le. Oltre al più re-cente evento, StileTVè riuscita a prevede-re, con largo antici-po, l’irruzione diorigine polare avu-tasi il 10 gennaio 2010, quando unfronte gelido, dopo aver colpito laFrancia e la Spagna, si è inoltrato sulMediterraneo attivando, poi, ventida Ovest-Sud Ovest che, in configu-razioni normali, portavano tempe-rature miti e piogge; ma, in quel caso,portarono freddo e precipitazioninevose a quote collinari. Quel gior-no, si verificarono violentegrandinate in tutto il territorio comu-nale. La neve non fece comparsa sulCapoluogo il giorno 10, ma il giornodopo qualche sparuto fiocco caddefino alla parte alta del paese, mentrei monti cilentani furono imbiancati

sopra i 600 mt. Da se-gnalare anche la penul-tima ondata di freddodel 25 gennaio portò,come previsto, una bre-ve nevicata suCapaccio Capoluogo,ma senza accumuli.Concludo dicendo che

questo inverno sarà ricordato in Eu-ropa per il forte gelo. Basta citarePaesi come la Germania, dove per20 giorni consecutivi la temperaturanon è riuscita a salire sopra lo zero.

A cura di

IVAN DE ROSALaureando in Informatica

In Francia si sonoavute ben otto irru-zioni fredde e la nevea Parigi è diventatauna consuetudine.Ma il dato più scon-volgente è l’invernoinglese, che è stato di

quarto più freddo degli ultimi anni: agennaio, un susseguirsi di forti onda-te di gelo ha ricoperto l’intero territo-rio nazionale di un consistente stratodi neve, roba da fa rabbrividire ancheil celeberrimo film The Day AfterTomorrow. E in Italia? Beh, per con-formità territoriale (le Alpi a Nord el’Appennino che divide il Paese indue) ha avuto un inverno dai due vol-ti: il gelo al Nord, dove si sono regi-strate temperature siberiane persino aFirenze (fine dicembre con un -22°) etanta neve, ed un inverno caldo e pio-voso al Sud, che sta portando notevolidisagi alla popolazione a seguito difrane e smottamenti in Calabria e Sici-lia. Come finirà questo inverno? Darecenti studi si evince che la stagioneinvernale avrà ancora vita lunga e siprospetta ancora un marzo freddo eun aprile fresco. Noi di StileTV non cispingiamo oltre, in quanto le variabiliin gioco sono tante, ma siamo sicuriche questo inverno ha ancora tanto dadire per il nostro Paese, in quanto laseconda metà di febbraio e il mese dimarzo, statisticamente, sono periodipropensi a scambi meridiani con con-seguenti irruzioni fredde al Sud.

La stazionemeteorologica di StileTVa Capaccio Scalo

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CENTRO PER L’IMPIEGO DI VALLO

“Cercare lavoro è un lavoro’’. Sem-bra un gioco di parole, ma, in real-tà, nella frase sono comprese tuttele difficoltà di chi si accinge a ricer-care un’occupazione: come organiz-zare la ricerca, quali informazionioccorrono, dove reperire le informa-zioni e così via...Si tratta, in altre parole, di metterein atto delle vere e proprie ‘’strate-gie’’ di ricerca attiva del lavoro. Checosa significa, però, ‘’ricerca attivadel lavoro’’? Significa, essenzial-mente, attivarsi per ricercare effetti-vamente un’occupazione, senzapensare che, una volta resa al loca-le centro per l’impiego la dichiara-zione d’immediata disponibilità asvolgere un’attività lavorativa, ba-sti aspettare la famosa ‘’chiamata’’al lavoro.‘’Siamo noi che cerchiamo e troviamoil lavoro e non il lavoro che cerca e tro-va noi’’: l’espressione è talmenteovvia che, difficilmente, qualcunopotrà mai pensare che non sia così.Eppure, quanti pensano di esserein grado di potere svolgere qualsia-si mansione e, quindi, che prima opoi troveranno un’occupazione?

Cercare un lavoro è un lavoroCome attivarsi per trovare un’occupazione. L’importanza di un orientamento di base e dei corsi di formazione

A cura del dott.

ENRICO BELLELLIDirettore del Centro per l’Impiegodi Vallo della Lucania (Sa)

Quanti pensano di essere dei mae-stri nell’arte di arrangiarsi e di po-ter iniziare a lavorare come e quan-do vogliono, salvo poi accorgersiche quell’inizio non arriva mai?Quanti pensano che la frequenza diun corso di formazione sia temposprecato, perché, tanto, il lavoro nonsi trova in questo modo?Il problema principale per chi vuo-le mettersi alla ricerca di un’occu-pazione è rappresentato, nella mag-gior parte dei casi, dalla mancanzadi orientamento: sapere cosa si safare, cosa si vuole fare e cosa si puòfare è già un grande passo avantinella ricerca potenziale di un lavo-ro. Conoscere le proprie capacità ecompetenze (ed eventualmente in-tegrarle attraverso un percorsoformativo), conoscere le opportuni-tà del mercato del lavoro, conoscerei sistemi per l’autoimpiego el’imprenditorialità vuol dire averfatto un importante passo in avan-ti. I centri per l’impiego, oggi, offro-no una serie di servizi importantiper chi è alla ricerca di un’occupa-zione: colloqui di orientamento fi-nalizzati alla costruzione di un pia-

no di azione formativo e lavorati-vo; bilancio delle competenze (unpercorso attraverso il quale analiz-zare le proprie competenze per unadeguato inserimento professiona-le); colloqui e seminari sulle tecni-che e strategie per la ricerca attivadel lavoro; consulenza sulle oppor-tunità dell’autoimpiego esull’impren-ditorialità; orientamen-to scolastico e professionale.Perché non sfruttarli appieno, dun-que, visto che, oltretutto, sono com-pletamente gratuiti?Coloro che sono interessati, posso-no rivolgersi al servizio Accoglien-za e Informazione presso il:

Centro per l’Impiegodi Vallo della LucaniaVia Stefano Passero, n.2Tel 0974-4259 - Fax 0974-4605www.centroimpiegovallo.too.itOrari:lun/mer/ven 8:30-12:00mar/gio 8:30-12:00 e 15:30-17:00

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NON SOLO DIRITTO

Tutto ebbe inizio il 2 giugno 1946,quando l’Italia si recò alle urne escelse, quale forma istituzionaledello Stato, la Repubblica. Questafu voluta da 12.717.923 italiani; laMonarchia ottenne circa due milio-ni di voti in meno. Lo stesso giornosi tennero anche le elezioni politi-che per individuare i deputati chedovevano redigere il testo della Co-stituzione: approvata nel pomerig-gio del 22 dicembre 1947, la Cartafu promulgata il successivo 27 di-cembre ed entrò in vigore il 1° gen-naio 1948.Dopo sessantadue anni, c’è chi vor-rebbe mandarla in pensione; chi de-sidererebbe modificarla a dovere;chi ne ha troppo rispetto e la prefe-risce così com’è. In realtà, la revi-sione costituzionale è possibile.Non è uno scandalo. Tant’è che ne-gli anni è stata più volte oggetto dimodifiche, anche rilevanti. I cam-biamenti, quindi, se occorrenti, cheben vengano. Gli stravolgimenti unpo’ meno. Del resto, è vero, l’art. 138prevede una procedura ben più se-vera (c.d. aggravata) rispetto a quellaper la formazione delle leggi ordi-narie. Innanzitutto, è necessariauna doppia deliberazione da partedelle due Camere, a distanza noninferiore a tre mesi; in secondo luo-go, è richiesto che nella secondavotazione ciascuna Camera appro-vi la legge costituzionale non a mag-gioranza assoluta (50% + 1 dei com-

essere sottoposte a revisione. In pri-mo luogo, l’art. 139 esclude catego-ricamente ogni modifica della for-ma repubblicana; in secondo luo-go, non è consentita la revisione deiprincipi fondamentali, e più in par-ticolare dei “diritti inviolabili”.Invero, la Costituzione dichiaraesplicitamente tali solo quattro di-ritti, ma il catalogo è ben più ampioin virtù dell’interpretazione forni-ta dalla Corte costituzionale.

Quindi, le modifichesono in gran parte pos-sibili. Non sempresono auspicabili. Il di-ritto può essere, infat-ti, adeguato ai cambia-menti della società at-traverso l’interpreta-zione delle norme. So-

prattutto di quelle costituzionali.Almeno fino ad un certo punto. Sepoi la revisione è necessaria, l’au-spicio è che sia oculata e possibil-mente condivisa.

A cura dell’avv.

ROSARIO BUCCELLA

La revisione costituzionale Applicarla non sarebbe la prima volta.Le modifiche sono in gran parte possibili, l’auspicio è che siano tutte oculate e condivise

27 dicembre 1947Il Capo dello Stato, Enrico De Nicola,

firma la Costituzione

ponenti), bensì a maggioran-za qualificata dei 2/3. Unagaranzia. Apparente.Infatti, se i voti favorevolinon raggiungono i 2/3 mail 50% + 1, la legge può esse-re approvata comunque. Inquesto caso, su domanda di 1/5 deimembri di ciascuna Camera, di cin-que Consigli regionali o di 500.000elettori, la legge, entro tre mesi, puòessere sottoposta a referendumconfermativo. Significa che nonsarà richiesto alcun quorum, masarà sufficiente la maggioranza deivoti validi. In mancanza del referen-dum, la legge costituzionale saràugualmente approvata. E non amaggioranza qualificata, ma “solo”con la maggioranza del 50% + 1degli aventi diritto. È bene precisa-re che la Costituzione italiana ècomposta da 139 articoli ed è sud-divisa in “principi fondamentali”(artt. 1-12); “parte pri-ma” (artt. 13-54), nellaquale sono regolati idiritti e doveri dei cit-tadini; “parte secon-da” (artt. 55-139), chedisciplina l’organizza-zione dello Stato. Pre-vede, infine, 18 “di-sposizioni transitorie e finali”, incui è disciplinato il passaggio dal-la forma monarchica a quella repub-blicana. Non tutte le disposizionicostituzionali possono, tuttavia,

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MEDICINA E PREVENZIONE

L’invecchiamento cerebrale com-porta una capacità di attenzioneridotta nelle persone anziane, percui queste hanno difficoltà a ricor-dare fatti nuovi. L’attenzione si puòmigliorare con grande sforzo di vo-lontà e con esercizi particolari dinon facile attuazione. Diversi stu-di, infatti, hanno dimostrato che lefunzioni cerebrali, soprattutto lamemoria, hanno bisogno di esseresollecitate ed esercitate per conser-vare buone performance. In etàavanzata, i primi segnali della di-minuita capacità mnemonica ri-guardano nomi, cognomi, luoghi,numeri telefonici. Per migliorarel’apprendimento di una singolanozione, tenendo conto dei mecca-

A cura del dott.

GIACOMINO DE PALMAMedico

L’invecchiamento cerebrale Con l’avanzare dell’età, diminuiscono lecapacità mnemoniche. Bisogna “allenare” il cervello per evitare che le abitudini lo impigriscano

nismi citati, conviene ripeterla piùvolte e creare più associazioni pos-sibili. In tal modo, sarà certamentepiù facile richiamarla. Per un nome,ad esempio, si possono creare asso-ciazioni tra una parte di esso e no-zioni note.

NEUROBICAÈ la scienza che studia una serie diesercizi e comportamenti per miglio-rare le funzioni cerebrali; è una veraginnastica dei neuroni, cioè dellecellule cerebrali, una sorta di fitnessdella mente, se vogliamo adoperarequesto termine che riferiamo allaginnastica fisica. Come per i musco-li, infatti, se non vi è allenamento viè ipotrofia e quindi limitazione fun-

zionale. L’invecchiamento fisiolo-gico è il campo di azione su cui pos-siamo operare con buoni risultati,ma la neurobica è anche interessan-te nell’attività manageriale e nelleprofessioni. La finalità è quella dirallentare la perdita delle facoltàcognitive o di migliorarle nel corsodelle varie attività produttive. Chefare? Il 90% delle attività che noicompiamo ogni giorno vengonosvolte dal cervello senza alcunosforzo, in maniera direi automati-ca, come se fossimo guidati da un“pilota automatico”. Pensiamo peresempio al camminare, al parlare,al guidare la macchina. Le abitudi-ni e le automazioni impigriscono ilcervello, il quale necessita, comespiegano gli esperti americani dineurotica, di essere alimentato so-prattutto dai sensi, dalle emozionie dai loro intrecci. Maggiore sonole combinazioni che percorrono lenumerose strade del cervello e piùquest’ultimo si manterrà vigile.Eppure la nostra vita è una sequen-za di schemi mentali consolidatiche abbandoniamo con grande dif-ficoltà, ma se ce ne stacchiamo si-curamente daremo al nostro cervel-lo delle novità che inducono nuovicircuiti cerebrali ed aumentano leattività cerebrali nelle varie aree deicervello, migliorando così le capa-cità mnemoniche.

(Continua nel prossimo numero)

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AL FEMMINILE

Il popolo femminile d’Italia non hadubbi. Sono Rita Levi Montalcini,Maria Montessori e Oriana Fallacile tre donne italiane più importantidel secolo scorso a parere delle rap-presentanti del gentil sesso italia-ne. Lo rileva un’indagine svolta, inoccasione dell’8 marzo, da un notogiornale online su un campione in-dicativo di 500 donne, di cui il 50%universitarie, equamente distribui-te per fascia d’età e collocazione ge-ografica (Nord, Centro e Sud).Rita Levi Montalcini ha stravinto,dunque, raccogliendo il 35% dellepreferenze. La scienziata torinese èricordata soprattutto per aver vintoil Premio Nobel per la Medicina (nel1986) e per essere stata nominatasenatrice a vita della RepubblicaItaliana. La Montalicini piace perla sua intelligenza, il suo esseredonna semplice, non presuntuosae per nulla saccente. Il suo impegnoin campo umanitario è la qualità piùapprezzata dalle intervistate.Piazzamento d’onore per MariaMontessori, con il 30% delle prefe-renze. Viene ricordata per aver in-fluenzato e segnato la psicologia ela pedagogia italiana e non solo del‘900, come la prima e più importan-te artefice dei metodi per il recuperodei soggetti portatori di handicap,per l’educazione di tutti i bambinidelle scuole materne ed elementarie per essere stata la prima donnalaureata in medicina.

A cura di

ANGELA DE ROSALaureanda in Scienze della Comunicazione

Le donne più famose d’Italia In occasione dell’8 marzo, riproponiamo la classifica delle più importanti esponenti del gentil sesso, del secolo, votate dalle italiane

Il 18% dei voti, infine, sono andatiad Oriana Fallaci. Le italiane la con-siderano una grande scrittrice e gior-nalista, ricordandola come la pri-ma donna ad andare al fronte comeinviata speciale per raccontare laguerra, nonché per la caparbietà,l’intelligenza e per le decise, anchese non del tutto condivise, battagliecontro l’Islam.Al quarto posto, con il 7% delle pre-ferenze, si è collocata la scrittricesarda Grazia Deledda, vincitricedel Premio Nobel per la Letteraturanel 1926. Al quinto posto, con il 6%dei favori rosa, si è piazzata l’attri-ce romana Anna Magnani (premioOscar nel 1956 come migliore attri-ce protagonista nel film La rosa ta-tuata), ricordata come personaggiopopolano, sensibile e generoso.Il restante 4% delle intervistate, in-fine, ha indicato le seguenti perso-nalità: Elsa Morante, Nilde Jotti,Susanna Agnelli, Silvana Manga-no, Sophia Loren, Mina, Marghe-rita Hack e Titina De Filippo.Un po’ a sorpresa, non sono state“nominate” personalità come TinaAnselmi (prima donna ministrod’Italia), le poetesse Alda Merini edAda Negri, la cantante LauraPausini (prima italiana a vincere ilGrammy Award nel 2006), EleonoraDuse (attrice simbolo del teatro mo-derno), Rosina Ferrario (prima don-na ad avere il brevetto di pilota nel1913) e Gina Lollobrigida.

Rita LeviMontalcini

MariaMontessori

OrianaFallaci

GraziaDeledda

AnnaMagnani

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AMBIENTE E DINTORNI

Ogni giorno, sono milioni le perso-ne che, nel mondo, si spostano perraggiungere il luogo di lavoro.Per farlo, utilizzano l’automobile olo scooter, oppure si affidano ai mez-zi pubblici: treni, autobus, metropo-litane. Ebbene, la mobilità per scopilavorativi rappresenta la principalecausa del traffico cittadino, con tuttele ben note ripercussioni sullasalubrità dell’aria che respiriamo.L’inquinamento atmosferico, infat-ti, produce un impatto gravissimosulla nostra salute, sull’ambiente esul clima. E a poco servono alcuniespedienti cui ricorrono gli ammini-stratori locali nel tentativo di abbas-sare il livello delle poveri sottili: bloc-co del traffico, circolazione a targhealterne, domeniche a piedi o in bici-cletta sono solo utili ad arginare unproblema che, per essere risolto an-drebbe affrontato alla radice.Occorrono cambiamenti strutturalie una possibile soluzione all’inqui-namento, e quindi al riscaldamentoglobale: si chiama telelavoro. Si trat-ta della possibilità offerta dalle mo-derne tecnologie di svolgere le pro-prie mansioni lavorative direttamen-te da casa, lontani dall’ufficio, daldatore di lavoro, dai propri colleghi.La rivoluzione informatica e l’avven-to di Internet ci hanno regalato deglistrumenti di lavoro formidabili,impensabili fino a pochi anni fa eancora modesti rispetto a quelli checi riserverà un futuro neanche trop-

Telelavoro, restare a casa perTelelavoro, restare a casa perTelelavoro, restare a casa perTelelavoro, restare a casa perTelelavoro, restare a casa persalvare il pianetasalvare il pianetasalvare il pianetasalvare il pianetasalvare il pianeta Sono circa un milione gliSono circa un milione gliSono circa un milione gliSono circa un milione gliSono circa un milione gli

italiani che lavorano italiani che lavorano italiani che lavorano italiani che lavorano italiani che lavorano fuori ufficiofuori ufficiofuori ufficiofuori ufficiofuori ufficio.....Un vantaggio che migliora la vitaUn vantaggio che migliora la vitaUn vantaggio che migliora la vitaUn vantaggio che migliora la vitaUn vantaggio che migliora la vita

po lontano. Computer, telefono e faxsono apparecchiature irrinunciabiliper ogni azienda e gran parte delleattività che svolgiamo quotidiana-mente seduti alla scrivania del no-stro ufficio potrebbero essere fatte dacasa con la stessa qualità ed effica-cia, ma con un vantaggio in più intermini di sostenibilità ambientale.Pensate, infatti, alle tonnellate dianidride carbonica che si potrebbe-ro evitare di immettere in atmosferagrazie alla riduzione della mobilitàdei lavoratori. A titolo di esempio ba-sti dire che una ricerca svolta su cir-ca 200 telelavoratori di Telecom Ita-lia ha calcolato che in un anno dilavoro da casa la riduzione delpendolarismo ha portato ad unaminore emissione di oltre 17.000 kgdi ossido di carbonio e 205 kg dibiossido di azoto.Ma quanti possono davvero far ri-corso al telelavoro? Ecco alcuni nu-meri. Sono circa un milione gli ita-liani che lavorano fuori dall’ufficio;10 milioni i telelavoratori in Europadi cui 5 milioni quelli che operanoda casa e 2,3 milioni quelli che han-no un ufficio mobile (pc portatile etelefono cellulare). E quali sono leprofessioni che meglio si prestanoad essere svolte grazie al telelavoro?Programmatori, addetti ai call center,webmaster, grafici e perfino impie-gati amministrativi. C’è da dire, però,che il telelavoro fatica ancora ad af-fermarsi e questo nonostante studi

A cura della dott.ssa

ANTONELLA BAVOSO

accreditati dicano che la produttivi-tà “casalinga” dei lavoratori sia de-cisamente più alta. I datori di lavo-ro, infatti, pur richiedendo flessibi-lità e inventiva, difficilmente pren-dono in considerazione il telelavorocome nuovo modello organizzativod’impresa, preferendo sempre lapresenza fisica del dipendente inazienda.Eppure, produttività a parte, le im-plicazioni di carattere ambientaleche il passaggio al telelavoro puòoffrire sono rilevanti: dalla diminu-zione dell’inquinamento atmosferi-co e del rumore, che rendono le cittàluoghi sempre meno vivibili, al pro-blema cruciale del contenimento deiconsumi energetici e delle relativeemissioni di gas ad effetto serra, finoad arrivare alle inefficienze econo-miche che la congestione da trafficogenera quotidianamente. Quest’ul-timo aspetto presenta costi ormainon trascurabili: secondo l’UnioneEuropea, il danno derivante dallacongestione stradale, in termini diperdita di tempo produttivo, equi-vale a circa il 2% del PIL. Per l’Italiasu un PIL di 1.050 miliardi stiamoparlando di qualcosa come 20 mi-liardi di euro l’anno!

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La Grande Muraglia è una lunghissima seriedi mura edificate, nell’odierna Cina, a partire

dal III secolo a.C. (circa 215) dall’imperatoreQin Shi Huangdi, lo stesso a cui si deve il

cosiddetto “Esercito di terracotta” di Xi’an el’ancora inviolato tumulo sepolcrale. Nono-stante il nome cinese (il Li è una misura checorrisponde a circa 500 metri) la lunghezzadella muraglia è stata, fino a poco tempo fa,considerata di 6.350 chilometri con altezzevariabili. Dalle misurazioni ottenute con le

più recenti strumentazioni tecnologiche (raggiinfrarossi e Gps), la Grande Muraglia sarebbe

lunga 8.851,80 chilometri, circa 2.600 chilome-tri in più dei 6.350 stimati. Doveva servire a

contenere le incursioni dei popoli confinanti,in particolare dei Mongoli, ma non si rivelò

molto efficace, perché gli invasori riuscivanospesso a sfruttare i punti deboli rappresentati

dalle porte che, giocoforza, la muragliadoveva avere. Dichiarata dall’Unesco patri-

monio mondiale dell’umanità nel 1987, è unadelle sette meraviglie del mondo moderno.

Reportage fotografico

di DOMENICO VOLPEFotografo freelance

La Gran

CARTOLINE

Viene spesso indicata come l’unica operaumana visibile dallo spazio (o addirittura

dalla Luna), un’affermazione che, per quantosuggestiva, è priva di ogni fondamento. Il

motivo è molto semplice: anche se così lunga,la Grande Muraglia è larga meno di 10 metri;pertanto, già ad un centinaio di chilometri di

altezza, e a maggior ragione da migliaia ocentinaia di migliaia di chilometri, essa

sarebbe irrimediabilmente al di fuori delpotere risolutivo dell’occhio umano. Effettiva-mente, molti astronauti hanno riferito di nonaver mai notato la serpeggiante costruzione,

se non usando il binocolo. E che, forse,

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de Muragliasi potrebbe distinguere dal paesaggio a occhionudo in condizioni eccezionali di visibilità. Inogni caso, dalla Luna è assolutamente impos-sibile vederla, poiché a quella distanza laTerra appare una “meravigliosa sfera, princi-palmente bianca, con un po’ di blu e qualchezona gialla e, occasionalmente, un po’ divegetazione verde”. Una leggenda vorrebbeche gli schiavi morti durante la costruzionevenissero seppelliti all'interno della muraglia.In realtà resti umani sono stati trovati neipressi delle mura ma mai all'interno. Del restoi corpi, decomponendosi, avrebbero potutodestabilizzare la struttura.

CINA

Edificata Edificata Edificata Edificata Edificata dall’imperatore dall’imperatore dall’imperatore dall’imperatore dall’imperatore QinQinQinQinQin Shi Huangdi Shi Huangdi Shi Huangdi Shi Huangdi Shi Huangdi, è una, è una, è una, è una, è unadelle sette meravigliedelle sette meravigliedelle sette meravigliedelle sette meravigliedelle sette meravigliedel mondo moderno.del mondo moderno.del mondo moderno.del mondo moderno.del mondo moderno. Nel 1987, è stata Nel 1987, è stata Nel 1987, è stata Nel 1987, è stata Nel 1987, è statadichiarata dichiarata dichiarata dichiarata dichiarata patrimoniopatrimoniopatrimoniopatrimoniopatrimoniomondiale dell’umanitàmondiale dell’umanitàmondiale dell’umanitàmondiale dell’umanitàmondiale dell’umanità dall’Unesco dall’Unesco dall’Unesco dall’Unesco dall’Unesco

Nelle foto:

splendide vedutedella Grande Muraglia

cinese.

Copyright © Domenico VolpeTutti i diritti riservati

www.fotovolpe.it

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MANGIANDO CON STILE

La ricetta per palati fini che propo-niamo in questo numero è all’inse-gna dei prelibati prodotti tipici loca-li: cavatelli cilentani aromatizzati alpesto di castagne di Roccadaspide.Potete seguirne la preparazionenella sezione “Mangiando con sti-le” di StileTV.

Ingredienti (per 4 persone)- 400gr. di cavatelli- 200gr. di zucca- 2 spicchi d’aglio- 10 castagne- 2 cucchiai di olio di oliva extravergine.- pesto di castagne q.b.- brodo vegetale- alcune foglie di alloro- un pizzico di semi di finocchioselvatico- sale e pepe q.b.- prezzemolo tritato

ProcedimentoRiscaldare la padella, poi versare 2cucchiai d’olio d’oliva extra vergi-ne, 2 spicchi d’aglio ealcune foglie di alloro.Fare imbiondire l’aglioe toglierlo, aggiungerela zucca tagliata acubetti, lasciarla sof-friggere per qualcheminuto, unire le casta-gne precedentementebollite dopo essere state sgusciate,pelate e lasciate a bagno in un reci-

piente con acqua e latte in misureuguali e qualche foglia di alloro,salare e pepare, aggiungere un piz-zico di finocchio selvatico. Dopoqualche minuto, unire duemestolini di brodo vegetale e lascia-re cuocere. In una pentola con ab-

bondante acqua salatafar cuocere i cavatelli,scolarli al dente, ripor-li in padella e farliamalgamare con il pe-sto di castagne. Servirein piatti ben caldi conuna spruzzatina diprezzemolo fresco e un

filo d’olio. Guarnire con un ciuffodi prezzemolo,un pomodorino e

qualche fettina di zucca.

Ingredienti per il pesto- 300gr.di castagne bollite con ac-qua e latte- prezzemolo q.b.- 1 spicchio d’aglio.- olio di oliva extra vergine q.b.- un pizzico di sale.- 2 cucchiai di formaggio parmigia-no grattugiatoMettere tutti gli ingredienti nel frul-latore, fino a quando si forma uncomposto omogeneo.

Vino abbinatoFiano del CavaliereAzienda Cuomo

A cura di

FRANCO NAPOLEONEe GERARDO DE ROSAMaitre e sommelier

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SEDICICIBO

A cura di

ORESTE PAOLINOPresidente Associazione “16Cibo”

Il business è servito Promuovere i

prodotti tipici locali e favorire interscambi commerciali tra le aziende associate. Sedicicibo, così, può essere un vantaggio

- promuovere attività rivolte alsettore agrituristico per la tutela,la valorizzazione e la promozio-ne del paniere dei prodotti tipicilocali e nazionali;- promuovere la conoscenza, laconservazione, la trasformazionee la commercializzazione delleproduzioni di tutte le Aziendeassociate, anche attraversol’interscambio tra la stesse;- aggiornare costantemente gliAssociati e l’utenza pubblicasulle attività dell’Associazioneattraverso il portale Internetwww.16cibo.com.Se la Vostra Azienda rientra intale segmento settoriale (hotel,ristorante, pizzeria, agriturismo,ecc.), in comparti affini o comun-que persegue una miratalogica di marketing e

vendita, allora affiliarVi allanostra Associazione potrebberivelarsi un valore aggiunto nelleVostre strategie di profitto.Diventare nostri associati, al finedi poter usufruire dei nostri servizied entrare a far parte di un ramifi-cato sistema di sinergie commercia-li e promozionali utili ad incremen-tare il Vostro business aziendale, èdavvero semplice.Basta contattarci a:Associazione “16CIBO”Località Santa VenereCapaccio Paestum (Sa)Cell. 393.9949389 – [email protected]

16CIBO. Ovvero, sedici cibo.Una parola composita, formatada numeri e lettere, per dar vitaad un gioco di sillabe che rendaintuitivo la mission della nostraassociazione, che ruota appuntoattorno a tutto ciò che riguarda il“cibo”, e non solo. Vi spiegocome! Tra gli obiettivi principalidella neonata Associazione“16CIBO” di Capaccio Paestum,figurano quelli di promuovere ediffondere la conoscenza deiprodotti tipici locali, con gliannessi elementi utili allosviluppo del turismo e dellaristorazione di qualità, parallela-mente ad usi, costumi e tradizioniterritoriali, attraverso conferenze,convegni, congressi, seminari,mezzi mediatici multimediali,nonché partecipando a mostrenazionali ed internazionali.L’Associazione, infatti, si propo-ne di prestare e mettere a disposi-zione degli Associati, in manieraprofessionale, i seguenti servizi:- consulenza tecnica, legale edamministrativa;- elaborazione di piani aziendaliai fini turistico-ricettivi;- azioni di marketing e pubblicitàper divulgare l’attività degliassociati;- iniziative atte ad incrementarel’immagine degli associati;- organizzare specifici corsi diformazione professionale;

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FITNESS&BENESSERE

Il Life Pump è un sistema diallenamento adatto ad uomini,donne, adulti e giovani, inperfetto stato di forma, insovrappeso o con uno stile di vitasedentario. A primo acchitto, ilPump sembrerebbe faticoso, vistol’utilizzo di pesi e bilancieri, ilcui carico però è limitato. Invece,sviluppa una notevole qualitàfisica (è una tecnica che si basasoprattutto sulla resistenza) manon genera ipertrofia muscolare,

Pump, questo sì che è fitnessIdeato in America nel ‘98, si basa sui principi di equilibrioe progressività degli esercizi. E il risultato è assicurato

zione di energia. È quindi utilissi-mo a tutti coloro che voglionodimagrire, nonché tonificare emodellare il proprio fisico. Unasessione di Life Pump duraun’ora circa, a ritmo di musica, ecoinvolge tutto il proprio corposotto il controllo vigile dell’istrut-tore. Attenzione, non è unadanza: non si salta, non si balla,non ci sono coreografie impossi-bili da eseguire. È un allenamentomirato che, se eseguito corretta-

A cura di

MARIA ROSARIA DE MATAIstruttrice professionistadi fitness e discipline aerobiche

accrescendo il tono muscolare,migliorando la stabilità e l’alline-amento del corpo, fattore diimportante e positivo effetto sullenostre attività quotidiane, in virtùdell’enorme quantità di caloriebruciate durante una lezione. Isistemi energetici impegnati sonoaerobici ed anaerobici: ciò au-menta il dispendio di grassi e,parallelamente, anche la produ-

mente e con costanza, assicuragrandi risultati. Il Life Pump èuna tecnica di fitness ideata inAmerica nel ‘98 e si basa, dun-que, su due principi:- Equilibrio: gli esercizi sono voltia far lavorare sia i muscoliagonisti che gli antagonisti inarmonia, in modo da non crearesquilibri di carichi e affaticamentieccessivi.

- Progressività: gli esercizi hannoun andamento progressivo, ini-ziando e terminando ad intensitàgraduali.Solitamente, si articola in 8 esercizidiversi, ognuno dei quali va adagire su una zona specifica delcorpo: gambe, pettorali, dorsali,spalle, addominali, tricipiti,bicipiti, arti inferiori. È un’intensalezione di tonificazione con l’utiliz-zo di un bilanciere e di pesicalibrati per gli arti inferiori,

superiori e per gliaddominali.Il Life Pumppermette, insintesi, di miglio-rare il tono musco-lare e il rapportofra masse magre emasse grasse,mettendole ingiusta armonia.Infatti, i carichi dilavoro vanno dai3 ai 30 kg, e

devono oscillare fra il 10% e il 40%del “massimale”; non sono eserciziatti ad aumentare la massa, ma adequilibrarla e a tonificarla inmaniera coordinata.Il Life Pump implica grandeintensità ed impegno muscolare.Tre allenamenti a settimanapossono migliorare notevolmente ilnostro stato di forma, con tutti ivantaggi che ne derivano.

Nella foto:

una lezione di Life Pumpnella palestra “Club Nettuno”

di Capaccio Scalo

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SOTTODISCO

Basta con la solita routine difesteggiamento. Basta con la solitamusica di sottofondo ed i brani piùcommerciali del momento a fare dacolonna sonora di una “festa giàvista”. È tempo di cambiare ritmo edi sbalordire gli invitati! Staimpazzando in tutto il mondo,infatti, una nuova mania: è quelladei cosiddetti “video dance party”,perfomance d’intrattenimento diultima ideazione che ha già conqui-stato anche i principali locali trenddel Nord Italia. Si tratta di veri epropri party da ballare e da...vedere, musica anche per gli occhiinsomma. Dai primi video deglianni ‘70 alle top-hits più attuali,il divertimento è assicuratoper lo stupore di ospiti edamici. Un modo innovativo dianimare feste private, matrimoni,compleanni, convention aziendali,sfilate di moda e one night da urlo!“Sottodisco” di Agropoli è ingrado di offrire questo fantasticoservizio in maniera professionale,a costi davvero contenuti e connumerose varianti tech!Che cosa state aspettando, allora?Distinguetevi dalla massae lasciate di stucco i vostri invitati!Per informazioni,scriveteci via email all’[email protected] chiamateci al cellulare,il numero è 338.4395574.Wowwwwwwww!

A cura diORESTE GAROFALODj - Sottodisco

È musica per gli occhi Impazza

la mania dei video dance party, un modo nuovo di fareintrattenimento

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DETTI E MODI DI DIRE

Francesco II di Borbone è stato redel Regno delle Due Sicilie dal 22maggio 1859 al 13 febbraio 1861.Legate alla sua figura è possibileritrovare due espressioni che siriferiscono a situazioni in cui vigeil disordine e la mancanza diorganizzazione: “l’esercito diFranceschiello” oppure “mi pare a’nave e Franceschiello: a poppa secumbatte e a prura nun o’ sann”.Secondo vecchie tradizionistoriografiche, non fu assoluta-mente in grado di fronteggiare lasituazione. Da ragazzo aveva

A cura del dott.

ALFONSO FORTINO

Re Franceschiellol’aspetto di un seminarista, daadulto somigliava a un prete piùche a un monarca chiamato aimpugnare le armi per difendere ilsuo regno. Appena prima di saliresul trono, Francesco aveva sposatoMaria Sofia di Baviera, sorelladell’imperatrice Elisabetta d’Au-stria, bella e intelligente, checontribuì in misura determinante asalvare l’onore della casata nelmomento più duro, quando lacorte, dopo la spedizione dei Mille,fu costretta a ritirarsi a Gaeta,nell’ultimo lembo di terra rimastosotto il controllo dei sovrani. Laresistenza di Gaeta fu una paginadi autentico eroismo.Franceschiello si comportò condignità e coraggio. Si spostava acavallo da un angolo all’altro della

città per soccorrere i feriti, provve-dere alla distribuzione dellerazioni di cibo. L’assedio siprotrasse per cinque mesi: laroccaforte fu abbandonata l’11febbraio 1861. Francesco morì adArco di Trento nel 1894, dopo unlungo periodo di esilio a Roma e aParigi. Negli ultimi anni lastoriografia ha rivalutato molto lafigura dell’ultimo sovranopartenopeo, che non fu cosìscapestrato e incapace come latradizione voleva. Il regno diNapoli, lasciatogli dal padreFerdinando III, era da tempo giàtraballante e pieno di gente inca-pace e disonesta, chiunque avreb-be avuto difficoltà a governarlo.Per quanto poté si prodigò per ipoveri, ai quali fece distribuireintere partite di grano estero aprezzi ridottissimi per combatterela carestia.

HI-TECH

Steve Jobs, sul palco dello YerbaBuena Center di San Francisco, hadefinito l’iPad come un prodottoveramente innovativo, soprattuttoper l’editoria: ottimo per navigaresu Internet e scaricare la postatramite delle applicazioni nativepreinstallate. Safari, ottimizzatoper tale dispositivo, introduceanche un nuovo tipo di tastieraQwerty, molto più grande edintelligente che si adatta alloschermo e ai vari campi di scrittu-ra. L’iPad misura 243 x 190 x 13,4mm, integra un display da 9.7

A cura di

IVAN DE ROSALaureando in Informatica

Arriva l’iPadpollici IPS (naturalmente conmulti-touch di tipo capacitivo) epesa 680 gr. nella sua versionebase. La risoluzione dello schermoè di 1024x768 pixel, con unadensità di 132 pixel per pollice.Per quanto riguarda l’hardware,possiede un processore Apple A4da 1GHz; anche se non conoscia-mo la quantità di memoria Ram,sappiamo che gli utenti possonoscegliere tra 3 tipi di modelli chedifferiscono in base alla memoriaflash da 16, 32 o 64 Gb. È dotatoanche di accelerometro, bussola,altoparlante e microfono. Il nuovohardware è a basso consumo, percui la batteria durerà ben 10 ore innavigazione e più di un mese instand-by. Molti si chiederannocome possa supportare applicazio-

ni che, attualmente, girano soltan-to su iPhone. La risposta è moltosemplice: l’iPad si basasull’iPhone OS (firmware 3.2), epertanto possiede tutte le applica-zioni native che conosciamo, piùtutte quelle dell’AppStore!Il modello dotato di modulocellulare costa esattamente 130 $in più rispetto al modello soloWiFi. Il prezzo del Tablet parteda 499 $ ed arriva a 829 $,in base al modello ed allacapacità di storage.

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AuguriROSARIOIl 25 gennaio 2010, il grande avvocato

Rosario Buccella ha compiuto

29 anni. Augurissimi da parenti,

amici, dalla fidanzata Irene e

dalla redazione di StileTV!

AuguriGIUSEPPINA

Il 4 gennaio 2010,Giuseppina Vigorito ha compiuto40 anni. Augurissimi dal maritoGiuseppe Sabia, dai figli Vittorioed Elena, da parenti, amichee dalla redazione di StileTV!

Auguri

FABIO

Il 4 gennaio 2010,

il mitico Fabio Sorrentino ha

festeggiato i suoi 40 anni con una

splendida festa a ritmo di tango.

Augurissimi dalla moglie Ombretta,

dalle figlie Angela e Yasmine, da

parenti, amici e dalla redazione

di StileTV!

Il 25 gennaio 2010,

la piccola Denise Di Lisi ha compiuto

6 anni! Affettuosi auguri da papà Gino,

mamma Daniela, dai nonni Carmine

ed Antonietta, da zia Roberta e dalla

redazione di StileTV!

Auguri

DENISE

Il 23 gennaio 2010, la tenera

Elisa Garofalo ha compiuto

1 anno per la gioia di papà

Oreste e mamma Rosa. Auguri

dalla redazione di StileTV!

ELISA

compie 1 anno

Il 31 gennaio 2010,Giulia Iannoto ha festeggiato ilsuo 18° compleanno. Auguridai genitori Fabio ed Elena,dal fratello Gennaro, parenti,amiche e da StileTV!

AuguriGIULIA

AuguriGIANNI

L’8 febbraio 2010,Gianni Noce ha compiuto17 anni. Tanti auguri daigenitori, parenti, amici edalla redazione di StileTV!

Ai campionati del Vesuvio, i ballerini Luigi Salerno

e Francesca Maiellaro hanno vinto l’oro nei

caraibici C2 ed il bronzo C3. Primo

posto anche per Cosimo Campitiello

e Federica Santalucia, così come

per Attilio e Rosy D’Angelo.

Complimenti ai campioncini

della New Perla del Drago e

della Roland’s School!

Ancora vittorie per i

talenti del ballo capaccesi

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LOTTO e GIOCHI NUMERICI

La fortuna passa per Borgonuovo

Maurizio Di Spirito,intuizioni da lottologo

Dopo aver ereditato l’attivitàdi famiglia da papà Angelo(detto ‘o Barone), Maurizio DiSpirito (nella foto), ha messo adisposizione della spettabileclientela le sue intuizioni dalottologo, che gli hanno

consentito di regalare migliaia di euro aifortunati scommettitori che si sono affidatialle sue previsioni. Ora tutti vogliono da luii numeri fortunati, così, anche quest’anno,ha deciso di curare per StileTV la rubrica inpagina per esaudire le richieste dei suoiaffezionati e numerosi clienti.

Basta file per pagare le bolletteLa ricevitoria e tabacchi “Maison duTabac” di Borgonuovo offre anche ilservizio di pagamento delle bollette.Un modo rapido per evitare lunghe estressanti code agli sportelli postali.

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