19.funghi dimorfici

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Funghi dimorfici Funghi dimorfici

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Funghi dimorficiFunghi dimorfici

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MODALITA’ DI CRESCITADEI FUNGHI

FILAMENTI INTRECCIATIMICELIO

LIEVITI UNICELLULARI

Alcuni sono funghi dimorfici (possono assumere l’una o l’altra formaa seconda delle condizioni ambientali)

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Funghi dimorfici

Histoplasma capsulatum

Blastomyces dermatitidis

Paracoccidioides brasiliensis

Coccidioides immitis

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CARATTERISTICHE DELLE MICOSI SISTEMICHE

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Histoplasma capsulatum

 

 

Da: Atlante di Micologia Medica- S. Andreoni, C. Farina, G. Lombardi.Systems

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Histoplasma capsulatum

A 25°C le ife sono settate

I conidiofori, corti e indifferenziati, originano ad angolo retto da ife vegetative

I macroconidi (8-20m) sono larghi, rotondi, a parete spessa e tubercolata

I microconidi (2-6 m) unicellulari, rotondi o piriformi, a parete liscia o rugosa

  

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Colonie si scuriscono con l’invecchiamento

Micelio in vitro

Macroconidi e microconidi

Histoplasma capsulatum, lieviti in vitro

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Histoplasma capsulatum

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crescita lentaConidi: sfere piccole o grandi con proiezioni spinose distribuite ad intervalli regolari

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Histoplasma capsulatum

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ISTOPLASMOSI Il polmone è la via di accesso dell’infezione

 Conidi o frammenti di ifa vengono inalati, fagocitati dai macrofagi polmonari dove si convertono in lieviti e dove possono anche replicarsi

 Nell’ospite immunocompetente i macrofagi possiedono attività fungicida, limitando l’infezione

 Nell’ospite immunocompromesso nei macrofagi i microrganismi vitali possono persistere e rappresentare sorgente di malattia disseminata

  

 

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Con la guarigione le lesioni polmonari vanno incontro a fibrosi e calcificazione, tubercolosi primaria.

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Porzione di polmone con sezione di un nodulo fibrocaseoso dovuto a Histoplasma capsulatum

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Macrofagi infarciti di numerosi piccoli organismi circondati da un alone chiaro (intorno al nucleo centrale blu) che può essere scambiato per una capsula

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Histoplasma capsulatum –visibili all’interno di un macrofago

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Histoplasma capsulatum

in macrofagi

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Istoplasmosi della mucosa orale

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IstoplasmosiDiagnostica di Laboratorio

Esame diretto dei campioni

Metodi colturali

Indagini sierologicheRicerca di anticorpi

Ricerca di antigeni

Metodi di biologia molecolareSonde specifiche

Amplificazione genomica mediante PCR o nested-PCR

diagnosi definitiva Histoplasma nei tessuti o negli essudati

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Test cutaneo alla Histoplasmina

Soggetti che hanno subito in precedenza una infezione

da H.capsulatum presentano una ipersensibilità

cutanea di tipo ritardato ad una inoculazione

intradermica di Histoplasmina, un filtrato sterile di

coltura grezza di miceli sviluppati in terreno sintetico.

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L’Itraconazolo è il farmaco di scelta.

Histoplasmosi

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Blastomyces dermatitidis

conidi dalla caratteristica forma sferica

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BLASTOMICOSI

• Non identificata la sorgente di infezione

• Habitat potrebbe essere rappresentato dal terreno in presenza di detriti organici e di legno marcito

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Blastomyces dermatitidis

• A 25°C ife ialine settate con conidiofori di varia lunghezza che originano ad angolo retto da ife vegetative

• Conidi ialini unicellulari da globosi a piriformi

• A 37°C presenza di cellule lievitiformi gemmanti con parete spessa a doppio contorno

• Gemmazione a larga base di impianto

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BLASTOMICOSI

• Malattia cronica granulomatosa

• Il polmone è la via di accesso dell’infezione

• Conidi o frammenti di ifa vengono inalati, fagocitati dai macrofagi polmonari, dove si convertono in lievito e dove sono in grado di replicarsi

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BLASTOMICOSI

• Localizzazione primaria a livello polmonare con quadro di polmonite autolimitante o di forma polmonare cronica

• Possibile forma cutanea primaria

• Possibile anche forma disseminata

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Blastomyces dermatitidis

Da: Atlante di Micologia Medica- S. Andreoni, C. Farina, G. Lombardi.Systems

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Blastomyces dermatitidis

Da: Atlante di Micologia Medica- S. Andreoni, C. Farina, G. Lombardi.Systems

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Blastomyces dermatitidis

Da: Atlante di Micologia Medica- S. Andreoni, C. Farina, G. Lombardi.Systems

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Blastomyces dermatitidis

Le gemme sono unipolari (mai più di una gemma per cellula madre).

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BlastomycosisL’infezione inizia a livello polmonare e si diffonde

ossa, cute, prostata e di altri visceri Il tratto gastrointestinale viene risparmiato

dalla lesione primaria polmonare Le lesioni cutanee particolarmente estese, granulomatose con distruzione tessutale

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BLASTOMICOSI DISSEMINATA

Può interessare:la cute dove compaiono ascessi sottocutanei o papule dapprima singole e poi confluenti e tendenti ad ulcerarsi, che compaiono soprattutto nelle parti del corpo più esposte (faccia, gambe, mani) e possono interessare anche le mucose (laringe, lingua, gola, esofago)

 le ossa lunghe e le vertebre con lesioni di tipo osteolitico od artritico

 il sistema nervoso centrale con varia sintomatologia

l’apparato uro-genitale, con possibile interessamento, in gravidanza, del feto.

  

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Test cutaneo alla Blastomicina

Soggetti che hanno subito in precedenza una infezione

da B. dermatitidis presentano una ipersensibilità

cutanea di tipo ritardato ad una inoculazione

intradermica di Blastomicina, un filtrato sterile di

coltura grezza di miceli.

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TERAPIA

I lieviti vengono inibiti da cloramfenicolo o la

cicloesimide.

L’Amfotericina B è il farmaco di scelta.

Blastomycosis

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Blastomycosis

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Coccidioides immitisCoccidioides immitis

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Coccidioides immitis

Habitat

E’ rappresentato dal terreno specialmente quello alcalino delle zone aride e desertiche.

Ambiente caratterizzato da rare piogge, che consentono lo sviluppo della forma miceliale con abbondante formazione di artroconidi separati tra loro da una cellula vuota, che durante i periodi secchi va a morte consentendo agli artroconidi di disperdersi nell’aria

 

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Coccidioides immitis

A 25°C presenti ife ramificate, settate, che producono artroconidi che vengono liberati per frammentazione del micelio

A 25°C il micete cresce abbastanza lentamente (10-12gg)

A 37-40°C e a livello tissutale presenti sferule rotondeggianti contenenti endospore

Per l’elevata infettività i campioni devono essere manipolati sotto cappe di sicurezza

La crescita è inibita dalla cicloeximide

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COCCIDIOIDOMICOSI

Detta anche malattia del “Nuovo Mondo”, ha diffusione endemica in America soprattutto nelle zone aride dove parassitizza alcuni roditori

Non è presente in Europa 

Agente eziologico: Coccidioides immitis

Malattia infettiva altamente contagiosa  

Fungo dimorfo

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COCCIDIOIDOMICOSI

La malattia si contrae mediante inalazione dei conidi

Il micelio è costituito da ife e settate che si trasformano in artroconidi

In vivo è spesso presente uno sporangio o sferula contenente endospore di 2-5 m di diametro

 

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Coccidioides immitis

Da: Atlante di Micologia Medica- S. Andreoni, C. Farina, G. Lombardi.Systems

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Coccidioides immitisCoccidioides immitis

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Coccidioides immitisCoccidioides immitis

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Coccidioidomicosi

Page 49: 19.funghi dimorfici

Coccidioidomicosi

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COCCIDIOIDOMICOSI

La patologia primaria può manifestarsi:

• in forma asintomatica

• in forma acuta benigna polmonare

• come grave malattia cronica, spesso mortale

In soggetti predisposti l’infezione può evolvere:

• in forma secondaria sistemica con interessamento della cute, tessuti sottocutanei, articolazioni, linfonodi, meningi e SNC

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COCCIDIOIDOMICOSI

• Sintomatologia simile a malattia da raffreddamento oppure con sindrome respiratoria grave e lesioni cutanee

• Diffusione ematica dell’infezione

• Formazione di ascessi sulla cute, sottocute, articolazioni, ossa, organi interni

• Particolarmente colpiti i malati di AIDS

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Test cutaneo alla Coccidioidina

Soggetti che hanno subito in precedenza una infezione

da C.immitis presentano una ipersensibilità cutanea di

tipo ritardato ad una inoculazione intradermica di

Coccidioidina, un filtrato sterile di coltura grezza di

miceli.

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TERAPIA

Il trattamento con Amfotericina B risulta abbastanza

utile.

Coccidioidomicosi

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Paracoccidioides brasiliensis

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Paracoccidioides brasiliensis

A 25°C in Agar Destrosio di Sabouraud forma ife ialine, settate, ramificate con clamidoconidi terminali o intercalari e artroconidi

A 25°C cresce molto lentamente (21-28gg)

In vivo e in coltura a 37°C forma cellule di grandi dimensioni (10-60m di diametro), a parete spessa e con gemmazioni multiple che rimangono adese alla cellula madre con caratteristica forma “a timone”

 

 

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Paracoccidioides brasiliensis

 

Da: Atlante di Micologia Medica- S. Andreoni, C. Farina, G. Lombardi.Systems

Page 57: 19.funghi dimorfici

Paracoccidioides brasiliensis

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Paracoccidioides brasiliensis

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SINDROMI CLINICHE DI INFEZIONE

  Sono riscontrabili 4 distinte forme:

• polmonare primaria asintomatica o ad evoluzione benigna

• polmonare cronica

• muco-cutanea

• disseminata

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INFEZIONE POLMONARE PRIMARIA

Può essere asintomatica o ad evoluzione benigna, con reazione mediata dai macrofagi che ne favoriscono la

disseminazione

 

 

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INFEZIONE POLMONARE CRONICA

E’ sintomatica, contraddistinta da • insufficienza respiratoria• febbre• dispnea• tosse produttiva con presenza di sangue

 

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INFEZIONE MUCO-CUTANEASi manifesta a seguito di una infezione polmonare primaria con papule o vescicole tendenti all’ulcerazione non dolorose e con aspetto granulomatoso

Le ulcere sono caratterizzate da un bordo sanguinante che può nei casi più gravi portare alla distruzione dell’epiglottide e dell’ugola e, perforando il palato duro raggiungere la mucosa nasale

 

Molto rare lesioni cutanee primarie dovute ad innesto traumatico di materiale infetto

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PARACOCCIDIOIDOMICOSI

Da: Dermatologia Internazionale per Immagini- A. Morrone, A. GiannettiEdizioni Grafiche Mazzucchelli

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INFEZIONE DISSEMINATA

Nei pazienti immunocompromessi può evolvere in micosi

disseminata con lesioni granulomatose in vari organi, prevalentemente

lesioni ulcerative a carico delle mucose orali, nasali e gengivali con

possibile interessamento del viso, e più raramente con lesioni al livello

delle mucose intestinali e ano-rettali.

E’ molto rara e può interessare fegato, milza, intestino, surrene, cervello, cuore ed ossa.

 

Nell’età prepuberale la forma diffusa ha spesso esito fatale ed è caratterizzata anche da lesioni cutanee di tipo acneiformi

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TERAPIA

Il trattamento con Amfotericina B risulta abbastanza

utile.

Il farmaco d’elezione nelle regioni del Sudamerica

risulta il Chetoconazolo.

Paracoccidioidomicosi