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Alessandro Villari I Marina A. Arena Sguardi sul paesaggio italiano tra conservazione, trasformazione e progetto in 150 anni di storia

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Alessandro Villari I Marina A. Arena

Sguardi sul paesaggio italiano tra conservazione, trasformazione e progetto in 150 anni di storia

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SONO LIETO DI COMUNICARLE CHE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA HA CONCESSO IL SUO ALTO PATRONATO AL CONVEGNO “PAESAGGIO 150. SGUARDI SUL PAESAGGIO ITALIANO TRA CONSERVAZIONE, TRASFORMAZIONE E PROGETTO IN 150 ANNI DI STORIA”. NEL FORMULARE L’AUGURIO PER IL SUCCESSO DELLA MANIFESTAZIONE INVIO UN CORDIALE SALUTO.

Telegramma della Presidenza della Repubblica del 28.09.2011

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Università degli Studi Mediterranea di Reggio CalabriaFacoltà di ArchitetturaOASI, Dipartimento di progettazione per la città, il paesaggio e il territorio

Convegno nazionalePAESAGGIO 150. SGUARDI SUL PAESAGGIO ITALIANO TRA CONSERVAZIONE, TRASFORMAZIONE E PROGETTO IN 150 ANNI DI STORIA

L’evento è stato inserito nel calendario ufficiale nazionale di iniziative per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia che hanno ottenuto la concessione del logo ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Unità Tecnica di Missione.

Progetto, promozione e coordinamento scientificoAlessandro Villari e Marina A. Arena

Comitato di coordinamentoEleonora Cacopardo, Enrica Campus, Orazio Micali, Antonella Sarlo, Michelangelo Savino, Maurizio Spina

Comitato scientificoGianpiero Donin (presidente), Maria Maddalena Alessandro, Marcella Aprile, Pier Paolo Balbo, Claudio Bertorelli, Aldo Cibic, Annalisa Calcagno, Bruno Messina, Francesca Moraci, Costanza Pera, Isabella Pezzini, Enzo Siviero

Segreteria convegnoEmanuela Genovese

PatrociniAlto Patronato della Presidenza della RepubblicaMiBAC, Ministero dei Beni e delle Attività CulturaliMATTM, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Consiglio Regionale della CalabriaFondazione Benetton, Studi RicercheINBAR, Istituto Nazionale di BioArchitetturaOrdine degli Architetti, P.P.C. di Reggio CalabriaOrdine degli Architetti, P.P.C. di MessinaOrdine degli Architetti, P.P.C. di CataniaFondazione Ordine degli Architetti di Catania

Media partnerArchivio di studi urbani e regionaliPaysageUruk4AmagazineAArchitettura

www.paesaggio150.unirc.it

CREDITS

Dipartimento OASIRachele Sergi, Daniela Streva, Salvatore Sorci

Facoltà di ArchitetturaPresidenza: Antonia Anna Crucitti Lab. multimediale: Annamaria Belvedere, Antonio Azzarà, Giovan Battista Gattuso

Ufficio stampa di AteneoFrancesco Paviglianiti, Vincenzo Periti

Servizio autonomo per l’informatica di AteneoRiccardo Uccello

Organizzazione generaleEmanuela Genovese (coord.), Francesco Belligerante, Walter Bonanno, Giuseppe Calarco, Marzia Faranda, Marco E. Genovese, Pietro Mina, Emanuela Panarello, Federica Pedà, Simone Pizzi, Antonino Priolo, Nicola Rossi, Eva Rovense, Antonella Salvadore, Maria Salvaguardia, Elena Santangelo

Associazioni degli studentiArtech, Helios, Medusa

Il volume raccoglie le relazioni e i contributi dei partecipanti al Convegno Paesaggio 150. Sguardi sul paesaggio italiano tra conservazione, trasformazione e progetto in 150 anni di storia.(Reggio Calabria 5, 6, 7 Ottobre 2011)

Relazioni e contributi inseriti nel catalogo sono stati sottoposti a doppio referaggio anonimo sotto la supervisione del comitato scientifico.

Progetto grafico: Enrica CampusImpaginazione: Enrica Campus, Emanuela Genovese, Maura TeinerEditing: Maura Teiner

Photo CreditsIl Paesaggio dello Stretto di Messina© Marco Crupi, pagg. 13, 72, 140, 148, 216, 296, 364, 456, 468, 518, 646© Luigi Nifosì, pag. 48© Daniele Passaro, pagg. 28, 62, 71, 454 © Chiara Serenelli, pag. 9

Foto del convegno© Simone Pizzi© Luigi Varrina

Copyright © MMXIIARACNE editrice [email protected] Raffaele arofalo, 1 A–B00173 Roma(06) 93781065

ISBN 7 – –5 – 0–I edizione: ottobre 2012

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PAESAGGIO 150 Sguardi sul paesaggio italiano tra conservazione, trasformazione e progetto in 150 anni di storia

a cura diAlessandro Villlari, Marina A. Arena

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OASIDipartimento di progettazione per la città, il paesaggio e il territorio

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Sommario

11 PREFAZIONE

Alessandro Villari, Marina A. Arena

Saluti

Francesca FattaCarmelo BonfiglioEmanuela Bruni Annamaria MaggioreRoberto BanchiniCesare Oliva, Anna CarulliPaolo MalaraGiuseppe FalzeaLuigi Longhitano

1. INTRODUZIONE

31 PAESAGGIO 150

Alessandro Villari37 LA CARTA DELLO STRETTO DI MESSINA. QUANDO IL LUOGO NON È INDIFFERENTE

Marina A. Arena41 CARTA DELLO STRETTO DI MESSINA

44 PAESAGGIO SENTIMENTO DEL MONDO. UN CONTRIBUTO SUI TEMI DELLA CARTA DELLO STRETTO DI MESSINA

Pier Paolo Balbo di Vinadio49 PRESENTAZIONE

Gianpiero Donin52 THE EUROPEAN LANDSCAPE CONVENTION: EXPERIENCES AND CHALLENGES

Maguelonne D eant-Pons

2. IL PUNTO SUL PAESAGGIO

65 Lectio Magistralis ETEROTOPIE: LE VEDUTE DELL’ALTROVE

Paolo Fabbri

Relazioni

75 PAESAGGIO CENTOCINQUANTA: LE RAGIONI DI UN CONVEGNO

Maria Maddalena Alessandro78 IL PAESAGGIO ITALIANO, 150 ANNI DOPO

Franco agari84 DISEGNO DI UN PAESAGGIO FUTURO

Vittorio Amadio91 QUALE FUTURO E QUALE TUTELA PER IL PAESAGGIO ITALIANO?

Roberto Banchini97 PAESAGGIO E TERRITORIO: LE RAGIONI DI UN’ALLEANZA

Luisa Bonesio102 RIFLESSIONI SULL’EVOLVERE DI CONCEZIONI, TENDENZE E PROBLEMI CONNESSI CON LA “QUESTIONE PAESISTICA”

Annalisa Calcagno108 UN PAESAGGIO DELL’UNITÀ. IL PARCO (LIQUIDO) DELLO STRETTO

Daniela Colafranceschi114 EFFETTIVITÀ ED EFFICACIA DELLA PIANIFICAZIONE PAESAGGISTICA: ELEMENTI PER IL PUNTO DELLE SITUAZIONI

Francesco Karrer118 LA “COSTRUZIONE” DEL PAESAGGIO

Bruno Messina122 RIFLESSIONI SUL PAESAGGIO: DALL’INAFFERRABILE PERCEPITO ALL’OPERATIVITÀ TECNICA E PROGETTUALE DEL PIANO PAESAGGISTICO E DELLA VALUTAZIONE DEL PAESAGGIO

Francesca Moraci 130 IL PAESAGGIO NEGLI STRUMENTI DI PIANO. TRA TUTELA E VALORIZZAZIONE

Maria Cristina Treu136 CENTOCINQUANT’ANNI DOPO. NOTE SUL PAESAGGIO ITALIANO

Laura Thermes

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3. I TEMI

143 PAESAGGIO, RIFLESSIONI E INTENZIONI PROGETTUALI

Marcella Aprile

T.1L’identitànazionaleeilruolounificantedelpaesaggio

151 UN INCONTRO DI STORIE. MILLE PAESAGGI PER L’ITALIA

Marina A. Arena156 GLI ITALIANI AMANO IL PAESAGGIO?

Orazio Micali

161 PAESAGGI DI CARTA

Marinella Arena168 ITINERARI CULTURALI DEL CONSIGLIO D’EUROPA IN ITALIA: TRA PAESAGGIO E RICERCA DI IDENTITÀ

Eleonora Berti173 PAESAGGIO E LETTERATURA. L’INVENZIONE DEL PAESAGGIO LETTERARIO CALABRESE

Giuseppe Caridi 176 DIFESA, AVVISTAMENTO E ACCOGLIENZA. UN PROGETTO PER I PORTI E FARI DELL’ITALIA UNITA

Francesca Fatta180 L’USO DEGLI INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEL PAESAGGIO ITALIANO. ASSUNTI METODOLOGICI

Celestina Fazia 185 L’EVOLUZIONE DEL CONCETTO GIURIDICO DI PAESAGGIO TRA CONTAMINAZIONI DISCIPLINARI. PRESUPPOSTI FUTURI

Maria Ferrara 190 IL GOVERNO DEL TERRITORIO TRA PAESAGGIO E URBANISTICA IN ITALIA E FRANCIA: PROFILI COMPARATI E PRIMI ORIENTAMENTI

Sergio Florio 195 LA COSTRUZIONE DI PAESAGGI SOLIDALI. UN PROGETTO POSSIBILE?

Francesca Mazzino200 “UN ALTISSIMO INTERESSE MORALE E ARTISTICO”. LA DIFESA DEL PAESAGGIO NEI PRIMI ANNI DEL NOVECENTO

Caterina Musolino204 UNO SGUARDO SUL PAESAGGIO DELL’UNITÀ D’ITALIA ATTRAVERSO L’ARTE E LA LETTERATURA

Antonella Piras209 COS’È IL PAESAGGIO ITALIANO. UN’INTRODUZIONE TEORICA

Ettore Rocca212 UNO SGUARDO GEOFILOSOFICO SUL PAESAGGIO

Francesca Saffioti

T.2L’armaturastoricaegeograficadeipaesaggiitaliani

219 BIOGRAFIE DEL PAESAGGIO “UNITARIO”

Enrica Campus 224 PER RI-VEDERE UNA PIANIFICAZIONE PAESAGGISTICA SOSTENIBILE

Maurizio Spina

231 VISIONI DEL PAESAGGIO ETNEO

Giuseppe Arcidiacono 237 VERSO LA DEFINIZIONE DI PAESAGGIO VULCANICO URBANO. DALLA CITTÀ DI CATANIA ALLE CITTÀ DELL’ETNA

Simona Calvagna243 BIOGRAFIA DI UN PAESAGGIO URBANO TRA STORIA E NATURA. IL CASO DEL CENTRO STORICO DI SCICLI

Teresa Cannarozzo249 SULLA DIMENSIONE NATURALISTICA DEL PAESAGGIO E L’ETICA. RIFLESSIONI ATTRAVERSO IL DISEGNO

Gabriella Curti 254 SENSITIVE CITY. NOTE PER LA COSTRUZIONE DI UN PAESAGGIO ANTROPOLOGICO TRA IDENTITÀ E RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO

Miriam De Rosa 259 CARBONAIE, LUOGHI DEL LAVORO E VALORIZZAZIONE TURISTICA DEL PAESAGGIO FORESTALE NEL COMPRENSORIO DI SERRA SAN BRUNO

Salvatore Di Fazio, Giuseppe Modica 265 NUOVA VITA AI PAESAGGI DI MINERVA

Concetta Fallanca De Blasio270 IL SIGNIFICATO DI UN ITINERARIO CULTURALE: TRA CONSAPEVOLEZZA DEL PASSATO E ASPIRAZIONI DI SVILUPPO

Maria Teresa Idone274 IMMAGINARI E POLITICHE DEL PERIURBANO

Mariavaleria Mininni, Michele Cera, Francesco Marocco, iorgia Lubisco279 PAESAGGI DI ROVINE. TRASFORMAZIONE, CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DI UN PATRIMONIO A RISCHIO

Emanuele Romeo284 UN VIAGGIO NEL CENTRO ITALIA. LEGGERE I PAESAGGI DELLA VIA LAURETANA, PER INTERPRETARNE LA STORIA E PROGETTARNE LE TRASFORMAZIONI

Chiara Serenelli290 NOTAZIONI SUL PAESAGGIO A MARGINE, FRA STORIA E CONTEMPORANEITÀ

Maria Piera Sette

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T.3 Il paesaggio e le grandi trasformazioni

299 PAESAGGIO DI IDENTITÀ

Valerio Morabito301 PAESAGGIO E GRANDI TRASFORMAZIONI. UN’INTRODUZIONE

Michelangelo Savino

308 U PA A A MA LA CALABRIA E LE CATASTROFI

Ottavio Amaro314 PAESAGGIO CHE RACCONTA, PAESAGGIO RACCONTATO: FOTOGRAFIE, GEOGRAFIE, TERRITORI 1948-1984

Paolo Barbaro320 LA SECONDA RESIDENZA IN SARDEGNA E LA TRASFORMAZIONE DEL LITORALE

Iván Alvarez León, Alessandra Cappai326 LA RIFORMA AGRARIA TRA CONTINUITÀ E INNOVAZIONE

Alessandra Casu330 VISIONI DAL CRINALE-36: L’ARCHITETTURA RURALE, IL PAESAGGIO ITALIANO, LO SGUARDO DI PAGANO E GLI ALTRI

Salvatore Di Fazio336 TIPI DA SPIAGGIA: LA COSTRUZIONE DEL PAESAGGIO BALNEARE E DELL’IMMAGINE TURISTICA DELLA SICILIA

Isabella Fera 342 “… IL NEMICO VIEN DAL MAR”. LA II GUERRA MONDIALE IN SICILIA. LINEE DI COSTA E LINEE DI FRONTIERA. AZIONI MILITARI E GEOGRAFIA NELLA COSTRUZIONE DEL PAESAGGIO SICILIANO

Giuseppe Marsala 348 LE TRASFORMAZIONI DEL PAESAGGIO RURALE CONTEMPORANEO IN CONTESTI DI BONIFICA

Paola Marzorati354 SOTTRAZIONI DI PAESAGGIO. 50 ANNI DI CONVERSIONE URBANA DEI SUOLI IN ITALIA

Bernardino Romano, Francesco Zullo360 RI-SEGNIFICAZIONE DEL PAESAGGIO E SOSTENIBILITÀ

Maria Gabriella Trovato

T.4 Nuove prospettive per il futuro del paesaggio italiano

367 LA TRANSIZIONE DEL PAESAGGIO ITALIANO

Gianni Celestini369 PAESAGGI IN TRASFORMAZIONE. NUOVE PROSPETTIVE PER IL FUTURO DEL PAESAGGIO ITALIANO

Mariavaleria Mininni

375 EDGE SPACES - ABITARE GLI SPAZI DEI MARGINI

Mariella Annese379 LA VALUTAZIONE NON MONETARIA DEL PAESAGGIO RURALE MEDITERRANEO ATTRAVERSO UN APPROCCIO PARTECIPATIVO DI TIPO VISIVO-PERCETTIVO

Massimo Baldari, Donatella Di regorio, Bruno Francesco Nicol 384 SCENARI FUTURI PER IL PAESAGGIO URBANO IN ITALIA

Paolo Colarossi391 “NUOVI LUOGHI” NELLA BASILICATA DEL PRIMO NOVECENTO. IL PAESAGGIO DELLA RIFORMA E LA RICOSTRUZIONE DEL PAESE

Antonio Conte, Antonio Bixio, Maria Onorina Panza396 IMPLEMENTAZIONE DI UN MODELLO PER IL DISEGNO DI RETI ECOLOGICHE ORIENTATO ALLA GESTIONE FUNZIONALE DEL PAESAGGIO

Carmelo Riccardo Fichera, Luigi Laudari, iuseppe Modica402 LA SCALA INTERMEDIA PER IL PROGETTO DEL PAESAGGIO ITALIANO

Francesco Riccardo Ghio, Annalisa Metta, Luca Montuori409 UNITÀ E PLURIVOCITÀ. IDENTITÀ ITALIANE ATTRAVERSO LE IMMAGINI DEL PAESAGGIO

Federico Giordano415 LA STRUTTURA VISIVO PERCETTIVA DEL PAESAGGIO COME STRUMENTO REGOLATIVO DELLA PIANIFICAZIONE. UN CASO STUDIO PUGLIESE

Luigi uastamacchia, Silvana Milella, Marianna Simone421 NUOVI PARCHI URBANI IN ITALIA

iovanni Laganà425 LO SGUARDO INDIFFERENTE. PAESAGGI E PASSAGGI DI MARE NELL’ITALIA DEL III MILLENNIO

Sebastiano Nucifora429 CONTENUTI FORMATIVI DEL PAESAGGIO NEL PROGETTO DELLA CITTÀ

Gianfranco Sanna, Silvia Serreli

Poster

439 UN VIAGGIO NELLE “ΕἸΚΏΝ” DEL PAESAGGIO ITALIANO

Antonella Sarlo, Eleonora Cacopardo

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Poster T1iorgio Cacciaguerra, Maria Paola atti, Cinzia Slongo, iovanbattista D’Ambros

Irene Chiara D’AntoneRiccardo RudieroSerena Savelli

Poster T2Francesca FattaLara Riguccio, Patrizia Russo, Laura Carullo, iovanna Tomaselli

Poster T3Alessandra ManiaciMariangela NiglioSilvia Serra

Poster T4Alessio Battistella, Franco Sala, Matteo Jucker RivaAnna Rosa Candurra, Orio De PaoliSerena D’AmbrogiMaria Francesca Faro, Alba Guerrera, Abla JouniSara angemiEmanuela PanarelloMara Scalvini, Sonia PettinariFederica Pedà, Daniela iuffrAntonio Santoro, Pietro Fabio Scibilia, iuseppina PaternLetizia Schiavone

iorgio Skoff

449 SIAMO ANCORA IL “BEL PAESE”? NOTE A MARGINE

Alessandro Villari

4. CONTRIBUTI (DVD)

T.1L’identitànazionaleeilruolounificantedelpaesaggio

459 I PAESAGGI CULTURALI PATRIMONIO DIFFUSO PER IL PROGETTO DI IDENTITÀ

Natalina Carrà463 LUOGHI FISICI E PAESAGGI EMOZIONALI. NOTE DI GEOGRAFIE RITRATTE

Paola Raffa

T.2L’armaturastoricaegeograficadeipaesaggiitaliani

471 TERRE COLTIVATE IN ATTESA DI UNO SGUARDO

Graziella Arazzi 475 EVOLUZIONE DEL PAESAGGIO URBANO DI “MARINA DI GIOIA TAURO” (RC)

Laura Battaglia, Pietro Ferro480 LE STRUTTURE STORICHE DEL PAESAGGIO RURALE IN SARDEGNA TRA PERMANENZE E TRASFORMAZIONI

Adriano Dessì 485 MATERA. UN LABORATORIO URBANO ALL’APERTO

Cristina Dicillo, Mariavaleria Mininni489 LINEA DI COSTA. FORMA, IMMAGINE E METAMORFOSI DEL PAESAGGIO COSTIERO DELLA CALABRIA

Gaetano Ginex494 UN NUOVO PARCO PER UN PAESAGGIO ANTICO. STORIA E CRONACA DI UN PAESAGGIO DELLA CAMPAGNA URBANA DI PALERMO

Manfredi Leone, Giuseppe Barbera, Gaetano Brucoli500 IL PAESAGGIO DELLE AREE PERIURBANE TRA TRASFORMAZIONI E IDENTITÀ. IL CASO DI AGRIGENTO

Marilena Orlando506 STORIA DI UN VIAGGIO NEL PAESAGGIO METAFORICO DEL FUMETTO ITALIANO D’AUTORE

Agostino Urso512 FIGURE DEL MARGINE NELLA BASSA E MEDIA MONTAGNA. APPROCCIO METODOLOGICO E SCENARI FUTURI PER IL TRENTINO

Luca Zecchin, Claudia Battaino

T.3 Il paesaggio e le grandi trasformazioni

521 AGRIGENTO: IDENTITA’ E TRASFORMAZIONI DEL PAESAGGIO TRA RISORSE E DEGRADO

Giuseppe Abbate527 TRASFORMAZIONI DEL PAESAGGIO URBANO GENOVESE: LE GRANDI EMERGENZE

Maura Boffito 531 PAESAGGIO COME METODO PER RI-DEFINIRE LA STRUTTURA DELLA CITTÁ

Chiara Camaioni

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536 IL PROGETTO DI PAESAGGIO LUNGO I TRACCIATI DI MATRICE STORICA: POSSIBILI DECLINAZIONI NELLA CITTÀ IN ESTENSIONE

Marco Cillis 542 ASPETTI E FORME DEL PAESAGGIO GENOVESE: I PERCORSI DI CREÙZA

Luisa Cogorno 548 INTORNO PAESAGGIO

Rosario Andrea Cristelli554 ARCHITETTURE IN VIA DI ESTINZIONE

Angelo Di Chio557 TRASFORMAZIONI DI PAESAGGI URBANI: GLI INTERVENTI “LINEARI”. IL CASO DI GENOVA

Maria Linda Falcidieno 562 PAESAGGI DEL NEGATIVO

iovanni Fiamingo567 LA DEQUALIFICAZIONE AMBIENTALE NEL PROCESSO DI ANTROPIZZAZIONE E TRASFORMAZIONE DELLE AREE COSTIERE SICILIANE

Tiziana Firrone, Carmelo Bustinto572 EVOLUZIONE D’USO AGRICOLO DEL SUOLO NELLA PIANURA PIACENTINA

Ermes Frazzi, Massimo Vincini, Ferdinando Calegari 577 LA PIANA DI ASSISI : ANALISI DELLE TRASFORMAZIONI DEL PASAGGIO AGRARIO DALLA MEZZADRIA AGLI SCENARI FUTURI

Giulia Giacchè, Biancamaria Torquati582 L’AUTOSTRADA DA SIMBOLO DI MODERNITA’ A FERITA NEL PAESAGGIO: UN CAMBIAMENTO CULTURALE PER UNA FILOSOFIA DI PROGETTO

Elisabetta Maino587 LA VIA ANTICA ROMANA DI LEVANTE: STUDIO DI UN PERCORSO COME RAPPRESENTAZIONE DELL’EVOLUZIONE DEL PAESAGGIO GENOVESE

Massimo Malagugini 591 STRUTTURA ED EVOLUZIONE DI UNO SPAZIO COLLETTIVO. L’INVENZIONE DELLA SPIAGGIA TRA ICONOGRAFIA E IDENTITA’

Davide Mattighello 598 IL DISEGNO DEL FRONTE MARE: L’ESPANSIONE DI GENOVA VERSO LEVANTE

Michela Mazzucchelli 604 I LUOGHI DELL’IDENTITÀ

Francesco Messina607 IL PAESAGGIO MANTOVANO DALL’UNITÀ ALLA FINE DEL XX SECOLO. EVOLUZIONE DELLE INFRASTRUTTURE E FORME DEGLI INSEDIAMENTI

Carlo Peraboni613 L’EVOLUZIONE DELLE INFRASTRUTTURE NEL PAESAGGIO. APPROFONDIMENTI NEL NORD OVEST D’ITALIA

Francesca Pirlone618 L’EVOLUZIONE DEL PAESAGGIO DELLA SARDEGNA SUD-OCCIDENTALE ATTRAVERSO TRE LETTURE

Manuela Porceddu623 IL PAESAGGIO COSTIERO CALABRESE TRA PIANIFICAZIONE, TRAME NARRATIVE E FORME DI ANTROPIZZAZIONE DI IERI E DI OGGI

Giuliana Quattrone628 IL DISEGNO DEL NUOVO FRONTE MARE A GENOVA: IL PROGETTO DI LUIGI DANERI

Maria Elisabetta Ruggiero 632 AREE INDUSTRIALI DISMESSE IN CALABRIA. APPARIZIONI (A SCALA) DI PAESAGGIO

Antonello Russo637 BORGO CASCINO A ENNA: UNA CITTÀ DAL DUCE NEL CUORE DEL LATIFONDO SICILIANO

Vincenzo Sapienza 642 PAESAGGI DELLA PERIURBANITÀ

Angela atiuscia Sferrazza

T.4 Nuove prospettive per il futuro del paesaggio italiano

649 ASCOLTARE I PAESAGGI

Cecilia Alemagna652 LA NARRAZIONE DEL PAESAGGIO APPENNINICO TRA PROGETTO, STORIA ED IDENTITÀ

Federica Arman 656 LA VALORIZZAZIONE TURISTICA DEL PAESAGGIO PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE DEL TERRITORIO

Alessandra Barresi660 PAESAGGI DI GUERRA IN TRENTINO RE-INVENZIONE DI UNA RETE INFRASTRUTTURALE

Claudia Battaino, Luca Zecchin666 IL CANALE CAVOUR: DALL’ANALISI DEI CANTIERI DI COSTRUZIONE ALLE PROPOSTE DI PIANO

Noela Besenval 670 IL PAESAGGIO SARDO QUALE UNICUM TRA ABITATO E NATURA. LE TRASFORMAZIONI E LE INIZIATIVE ATTE A REGOLAMENTARLE

Bruno Billeci, Maria Dessì 675 L’INTEGRAZIONE FRA CHIUSURE VERTICALI E VEGETAZIONE COME MATRICE MORFOTECNICA PER L’ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO URBANO

Edoardo Bit 680 LAND SHAPE

Vinicio Bonometto683 UN PROGETTO DI PAESAGGIO, IN CAMMINO, PER L’ASPROMONTE: IL SENTIERO ITALIA

Maria razia Buffon 689 RETE DI PAESAGGI COSTIERI. UNA BLUE WAY PER PORTO VENERE

Patrizia Burlando694 GLI OSSERVATORI DEL PAESAGGIO

Letteria Calvo

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700 ITINERARI CULTURALI. SALVAGUARDIA, GESTIONE E PIANIFICAZIONE DEI PAESAGGI

Alessandro Ciliberto705 RICERCHE E SPERIMENTAZIONI PER UNA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLE QUALITA’ DEL PAESAGGIO

Susanna Curioni709 UN PROGETTO DI PAESAGGIO NEL TERRITORIO DEL MEDIOADRIATICO: LA COSTA E LE COLLINE DEL BORSACCHIO

Rosalba D’Onofrio714 PAESAGGI SEGNATI TRA QUALITÀ E PROCESSI DI TRASFORMAZIONE

Michele Ercolini719 NUOVI SCENARI PER ROMA: L’AZIONE INTERNA AI MARGINI DELLA CITTÀ

Serena Forastiere, Monica Preziuso724 INTERPRETAZIONE DEL LINGUAGGIO DECODIFICATO DALLE PREESISTENZE PER LA COSTRUZIONE DI UN METODO PROGETTUALE INNOVATIVO

Giuseppina Foti, Dario Iacono730 PROGETTO DI PAESAGGIO, ARTE E CITTA’: UNA NUOVA FORMA DI PROCESSO PROGETTUALE

Serena Francini736 LE TRASFORMAZIONI DEL PAESAGGIO AGRARIO DEL PIEMONTE MERIDIONALE: DALLA COLTURA PROMISCUA ALL’AGRICOLTURA SPECIALIZZATA

Paola Gullino, Federica Larcher, Marco Devecchi741 PIANIFICARE LE TRASFORMAZIONI DEL PAESAGGIO

Loredana Imbesi, Domenico Palamara745 LA COPIANIFICAZIONE PAESAGGISTICA TRA CRITICITÀ E “LENTI” STATI D’AVANZAMENTO

Teresa Labate750 IL DISEGNO: STRUMENTO DI CONOSCENZA E ANALISI DEL PAESAGGIO RUPESTRE NELL’ITALIA MERIDIONALE

Giuseppe Mazzacuva755 LA NUOVA OSSERVAZIONE DEL PAESAGGIO, TRA CONTEMPLAZIONE PASSIVA ED ESPLORAZIONE ATTIVA

Giaime Meloni 759 IL SENSO DELLE PERMANENZE E DELLE TRASFORMAZIONI NELLA GESTIONE DEL PAESAGGIO: GLI ALTIPIANI PLESTINI

Silvia Minichino763 ITALIA: TERRITORIO MISCELLANEA. LOGICHE DISPOSITIVE COME NUOVI REGISTRI D’INTEPRETAZIONE E AZIONE

Emanuela Nan 766 TRASFORMAZIONI E DEGENERAZIONE DEL PAESAGGIO ALLA SCALA LOCALE

Francesca Oggiano770 RI-ORGANIZZARE. STRATEGIE DI PROGETTO PER IL PAESAGGIO ITALIANO DEL FUTURO

Andrea Oldani 774 VERSO LA “VISIBILITÀ IMMATERIALE” DEL PAESAGGIO. UNA PROSPETTIVA PRESENTE

Luigi Oliva778 IL RESTAURO DEL PAESAGGIO CALABRESE. LE FIUMARE COME INFRASTRUTTURE TERRITORIALI: DALLA SALVAGUARDIA AL PROGETTO

Renato Partenope785 SAUDADE E FUTURO DEL PAESAGGIO. DURATA E TRASFORMAZIONE DI UN PAESAGGIO, COME CONDIZIONI STORICHE “NON CONFUSE E NON DIVISE”

Isidoro Pennisi789 I PAESAGGI CULTURALI NELLA CONVENZIONE UNESCO SUL PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITÁ

Giacomo Pettenati794 IL RECUPERO E LA CONSERVAZIONE DEI PAESAGGI A VALENZA STORICO-INSEDIATIVA IN PUGLIA

Claudia Piscitelli, Francesco Selicato 799 PAESAGGI SOSPESI. UN PROGETTO DI MOBILITÀ DOLCE PER RIATTIVARE I “NUOVI PAESAGGI DEL NOVECENTO”: I BACINI IDRICI

Michelangelo Pugliese 802 TURISMO E QUALITÀ PAESAGGISTICA, UN BINOMIO INSCINDIBILE PER NUOVI SCENARI DI SVILUPPO SOSTENIBILE IN CALABRIA

Gabriella Pultrone 806 ANALISI VISIVA DEL PAESAGGIO: UN’APPLICAZIONE NELL’AMBITO DI UN COMUNE ETNEO

Patrizia Russo, Lara Riguccio, Laura Carullo, iovanna Tomaselli812 NUOVE CENTRALITÀ PER IL PROGETTO DI PAESAGGIO

Giuseppe Sarleti817 UNA NUOVA CENTRALITÀ URBANA A CALTAGIRONE. IL SISTEMA DELLE VILLE E DEI GIARDINI: IL PROGETTO DEL PARCO URBANO DI PORTOSALVO

Marco Scarpinato 822 RIFORMA AGRARIA VS RIFORMA TURISTICA IN SARDEGNA: CASTIADAS, EVOLUZIONI SOSTENIBILI DI UN PAESAGGIO IDENTITARIO…

Cesarina Siddi828 IL PAESAGGIO COME STRUMENTO DI RIQUALIFICAZIONE DELLE FRANGE PERIURBANE. IL CASO DELLA PUGLIA

Egle Staiti833 STRATEGIE DI RICOMPOSIZIONE DELLA COSTA URBANA CALABRESE

Antonio Taccone836 TETTONICA E STRATIGRAFICA: LE FIUMARE COME FORMA DELLA SOTTRAZIONE

Marina Tornatora840 PIANO, PROGETTO, PAESAGGIO. GESTIRE LE TRASFORMAZIONI PAESAGGISTICHE . TEMI E STRUMENTI PER LA QUALITÀ

Lorenzo Vallerini846 IL RESTAURO NEI PAESAGGI DI LIMITE

Maria Vitiello

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La ricerca ri ette sui processi di territorializzazione delle forme insediative contemporanee, e si propone di indagare i frammenti che costruiscono la complessità dei nostri paesaggi. La ricerca sui teatri di guerra del territorio italiano esplora come: a) i con itti bellici hanno infrastrutturato i territori, e come strade, ponti, acquedotti, edifici, nati all’interno di strategie militari, hanno costruito reti che sono state riassorbite dal paesaggio, diventandone elementi di organizzazione; b) nel divenire delle trasformazioni queste relazioni hanno perso il significato originario producendo uno straniamento che diviene uno dei materiali per la loro riconversione; c) le storie e le geografie di questi insediamenti descrivono alternanza tra tempo veloce e lente sedimentazioni. Insediamenti temporanei, ospedali da campo e strutture oggi invisibili, si associavano a dighe, strade, bunker di cui è oggi possibile rileggerne l’archeologia. Lo studio esplora il paesaggio siciliano secondo tre direttrici: 1. la linea di costa e il sistema degli avvistamenti; 2. i punti costieri come nodi di trasformazione localizzata; . le linee di collegamento verso l’interno.

e researc re ect on t e processes o regionalization o t e contemporar cit and aims to investigate ragments t at uild t e contemporar landscape The search on Italian theaters of war esplored: a)The scenarios of wars like occasions infrastructure extensive portions of territory. Roads, bridges, buildings have built networks have been absorbed by urban body and by the deployment of territories. b) When becoming transformations have lost their original meaning, producing a form of estrangement which very important role of their conversion c) The geographies of territory are linked to fast and slow sedimentation time, like the transformations of the contemporary landscape. Temporary settlement camps, and networks invisible, were associated with trenches, bunkers and roads which is possible to read a kind of archeology, The sicilian network will be explored: 1. The coastline and the system of sightings. 2. Points coastal localized nodes processing. 3. The coastal nodes and lines connecting inwards

Abstract

La presente relazione illustra i punti programmatici di una ricerca che indaga il ruolo degli eventi bellici nella costruzione del territorio e del paesaggio siciliano. L’arco temporale entro cui l’indagine è circoscritta è quello compreso tra l’impresa dei 1000 e la seconda guerra mondiale, e riguarda dunque le azioni belliche propedeutiche e susseguenti all’unità di Italia.

uesto studio indaga in modo specifico le tracce dei passaggi e delle azioni militari della II guerra mondiale.La particolare condizione geografica della Sicilia, in quanto isola, suggerisce un sistema di gerarchie di indagine che va dal mare verso l’entroterra, e che coincide con le strategie sia di difesa che di attacco delle azioni belliche svoltesi in terra siciliana.

ià nei secoli di storia che precedono l’unità d’Italia, e sino allo sbarco delle truppe alleate della seconda guerra mondiale (passando dallo sbarco di aribaldi), ogni operazione bellica ha visto nel mare e nella linea di costa un primo fronte di guerra. Nel susseguirsi delle dominazioni che hanno caratterizzato la terra siciliana, la posizione dell’isola, all’interno del bacino del Mediterraneo, ha costituito da sempre un campo strategico in cui l’acqua e la geografia della costa sono stati i primi elementi incisi da tali azioni. In mare si sono svolte le guerre tra i romani e i cartaginesi, e poi ancora tra i normanni e gli arabi, e dal mare arriv la peste che decim Palermo durante l’assedio alla città da parte degli spagnoli. Esiste pertanto un primo fronte di guerra invisibile; una archeologia bellica depositata sul fondo del mare, fatta di resti, reperti di armi, anfore e carcasse di navi che costruisce un paesaggio sommerso, abitato dalle specie marine e plasmato dalla materia liquida dell’acqua. La ricerca, pur tenendo conto di questo paesaggio, indaga le tracce e gli effetti che le guerre hanno indotto e prodotto sul territorio terrestre a partire da una rete fatta prevalentemente di linee e di punti. La rete verrà esplorata secondo tre direttrici.

Il nemico vien dal mare 1. La linea di costa e il sistema degli avvistamenti A differenza di molti dei fronti di guerra terrestri, che si sono costruiti a partire da orografie obbligate e localizzazioni puntuali e concentrate (un valico, una valle, un punto in cui un fiume è più facilmente attraversabile) quello isolano è un fronte diffuso, potenzialmente attivabile lungo tutto il perimetro dell’isola. La presenza di mare aperto lungo quasi tutto il perimetro costiero siciliano (ad eccezione della sola parte orientale prossima allo stivale) ha obbligato da sempre gli isolani a costruire sistemi difensivi fondati soprattutto sugli avvistamenti. Tra tutti basta ricordare il sistema di torri saracene che borda il perimetro dell’isola. Esso costituisce una vera lezione di geografia e di strategia militare di protezione, fondata sulla capacità di leggere ed utilizzare la geografia e l’orografia della costa. Una strategia che vede nella scelta del posizionamento e nella diffusione le mosse principali che consentivano l’avvistamento delle navi nemiche e la comunicazione tra una torre e l’altra, che allora avveniva attraverso segnali di fumo. Una strategia dunque che lavorava a costruire situazioni puntuali, con ricadute immediate nell’entroterra adiacente. Ma che nello stesso tempo costruiva un sistema di relazioni lineari lungo il bordo che consentiva di mettere a sistema le informazioni su tutto il perimetro dell’isola. uesti insediamenti per quanto piccoli – ma puntuali, ripetuti, diffusi – rispondono a canoni architettonici anch’essi ripetuti costruendo cos un sistema punteggiato e riconoscibile alla scala geografica, come nell’ottocento lo furono le stazioni ferroviarie diffuse nel territorio regionale, o come oggi lo sono le aree di servizio di una autostrada o gli aeroporti.

uesta rete di permanenze diffuse lungo la costa ha costituito nei secoli una infrastruttura di appoggio per usi e trasformazioni successive. Un supporto

Giuseppe Marsala

Università degli studi di Palermo, Dipartimento di Architettura

“… IL NEMICO VIEN DAL MAR”. LA II GUERRA MONDIALE IN SICILIA. LINEE DI COSTA E LINEE DI FRONTIERA. AZIONI MILITARI E GEOGRAFIA NELLA COSTRUZIONE DEL PAESAGGIO SICILIANO

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Il paesaggio e le grandi trasformazioni

fisico utilizzato in tutte le operazioni belliche seguenti (molte di queste furono adottate dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale) orientando la posizione di altre infrastrutture militari costruite sia sulla costa che sull’interno. La ricerca intende indagare questo sistema diffuso, e la sua capacità di organizzare parti e strutture lineari di territorio e di paesaggio, che guardano alla linea di costa come ad una infrastruttura.

2. I punti costieri come nodi di trasformazione localizzata Oltre ad introdurre relazioni lineari, questi insediamenti, hanno avviato la costruzione di noccioli di urbanizzazioni puntuali, più o meno piccole, anche molto recenti, che hanno utilizzato le antiche strutture militari come supporto per addossamenti, addizioni, manipolazioni e così via. La loro permanenza e, soprattutto, la loro posizione in rapporto alla geografia ed al paesaggio, hanno costituito l’occasione per la rigenerazione di parti di territorio sia in termini di costruzione di paesaggio che in termini di costruzione di economie. Tonnare, strutture ricettive, porti, piccoli borghi di pescatori, così come anche attrezzature turistiche di massa, hanno adottato le infrastrutture militari sia in senso fisico che in termini di marketing territoriale, costruendo intorno ad esse insediamenti inediti la cui tipologia non è inscrivibile all’interno di tipi insediativi ancora codificati. L’obbiettivo di questo studio, pertanto, è anche quello di descrivere e codificare queste condizioni esplorandone temi e contenuti progettuali, all’interno di mappe ed atlanti delle situazioni tipiche. 3. I nodi costieri e le linee di collegamento verso l’interno La diffusione delle architetture e delle infrastrutture militari lungo la linea di costa, oltre a rispondere ad una necessità di avvistamento e comunicazione del pericolo, descrive una serie di relazioni che questi punti stabiliscono con l’interno del territorio e con alcuni importanti centri urbani dell’isola. È possibile leggere la loro posizione anche in rapporto ad alcuni tracciati viarie esistenti, così come, al contrario, molte infrastrutture si sono disposte sul territorio al fine di connettere i punti di questa rete, sia nei suoi assi di collegamento con l’entroterra che in quelli lungo la costa. Tra tutti l’esempio della strada lungomare dell’Addaura - una parkway che collega Palermo

con Mondello sul bordo esterno del Monte Pellegrino, realizzata durante la seconda guerra mondiale per collegare tre avamposti difensivi disposti sulle pendici della montagna o una delle strade che da ela conduce verso l’interno, realizzata in parte dagli alleati dopo lo sbarco del (integrando e variando il tracciato di una strada preesistente) per progredire l’avanzata verso nord eludendo l’artiglieria tedesca. Sia l’una che l’altra – in tempi di guerra, teatri di scontri e battaglie – hanno costituito nel tempo arterie di orientamento per urbanizzazioni lineari, territorializzate secondo quelle direttrici, e ancora oggi organizzano le trasformazioni presenti, interagendo coi nodi costruiti delle casematte, dei bunker e delle torri di avvistamento costiere.O ancora, gli aeroporti “da campo”, infrastrutture temporanee la cui permanenza dei tracciati anche oltre le guerre ha orientato e disegnato porzioni di paesaggio.

Storia delle guerre come storie di passaggi La storia delle guerre pu anche dirsi la storia di migliaia di uomini che nei secoli hanno attraversato territori. L’iconografia della guerra, e soprattutto il cinema, ci raccontano di scie di soldati che con ogni mezzo, e soprattutto a piedi, solcano i territori trasformando in strade ci che un tempo erano soltanto piccoli sentieri. Questa sorta di ricalco del suolo terrestre, di tracciamento di linee a partire dal proprio passaggio, rimanda alla forma simbolica che l’uomo possedeva per trasformare lo spazio prima di inventare l’architettura: l’azione del camminare. È camminando infatti che l’uomo ha cominciato a costruire il paesaggio. Ed è camminando che nell’ultimo secolo si sono formate le categorie con cui interpretare i paesaggi urbani che ci circondano.

uesta “storia del camminare”, per dirla con Rebecca Solnit –intesa come atto primario di trasformazione del territorio –, ha visto nelle azioni belliche un compimento ed una costruzione delle geografie di cui si compone oggi il nostro paesaggio. Le guerre, dunque, possono intendersi come espressione degli avanzamenti tecnologici del mondo, ed insieme come espressione del rito antico e primario del camminare attraversando territori. La ricerca intende esplorare le dimensioni del walkscapes inteso come

1. Marsala_Foto dello sbarco dell’esercito alleato in Sicilia 2. Marsala_Mappa dello sbarco degli alleati in Sicilia

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strumento estetico di conoscenza dello spazio e delle sue possibili, differenti velocità.

Per una archeologia dei frammenti di guerra come chiave per le trasformazioni Ciascuna delle tre condizioni descritte abbraccia per frammenti i contenuti disciplinari specifici della storia, della geografia, dell’architettura e della topografia, in cui dinamiche urbane e dinamiche militari interagiscono secondo azioni di in uenza e di interferenza reciproche. La ricerca si muove a cavallo delle vicende storiche e degli accadimenti bellici e si pone l’obbiettivo di indagare come storia, architettura e topografia abbiano costruito scenari e teatri di guerra; quest’ultima, in particolare ha costruito una serie di situazioni tipiche, declinabili attraverso una sorta di lessico topografico con cui è possibile trascrivere la costruzione di questi paesaggi e di queste storie. La chiave di interpretazione di questo lessico e dei suoi frammenti segue un procedimento di matrice archeologica, in cui pezzi, oggi apparentemente senza legami possono descrivere geografie estese di relazioni, in grado di raccontare e comprendere il passato, ma soprattutto di immaginare pezzi del paesaggio futuro.

La pace, la guerra e la memoria Un altro tema che incrocia quello fisico e topografico è costituito dalla memoria. Alcuni di questi luoghi condensano su di loro significati e riti legati alla memoria, soprattutto dei caduti, ed alla retorica delle celebrazioni delle battaglie, specie di quelle vittoriose. Nel primo caso, si tratta dei sacrari delle truppe alleate (specialmente degli inglesi) che punteggiano il territorio siciliano costruendo – e adattandosi ad esso – esemplari di giardini cimiteriali: recinti figurativamente chiusi e definiti che coniugano le tecniche e i contenuti formali dei cimiteri inglesi con la luce ed il paesaggio siciliano, inscrivendosi nella fertile tradizione dei giardini siciliani realizzati con essenze importate dagli inglesi e provenienti dalle loro campagne coloniali orientali.

Nel secondo caso, alimentata dalle celebrazioni in atto legate ai 150 dell’unità d’Italia, esiste una iconografia del risorgimento in Sicilia che celebra luoghi di battaglie, ingressi trionfali, e soste garibaldine nel territorio siciliano. Alcuni di questi luoghi, noti più spesso nella toponomastica che all’interno di veri e propri riti popolari, sono oggi soprattutto mete di un turismo che cerca nei percorsi della storia l’identità del nostro paese. La ricerca si pone l’obiettivo di rintracciare sul territorio i luoghi coinvolti dalle azioni belliche che richiedono non solo una valorizzazione come luoghi della memoria collettiva ma anche una ricollocazione all’interno dei nuovi scenari dell’urbanizzazione contemporanea e delle sue forme insediative; che assumono sempre più la dimensione della dispersione, della tematizzazione e della informazione. Il territorio come palinsesto di informazioni, la città come meta di una cittadinanza nomade, temporanea, cosmopolita sembrano essere i temi della geografia mobile e instabile descritta dal nuovo cittadino-turista. Il progetto si propone di riconoscere e descrivere tale geografia in cui questi siti possono assumere il ruolo di capisaldi monumentali delle nuove città-paesaggio.

Campo di osservazione e area-studio Si è adottato un ambito territoriale campione che definisce un campo di osservazione circoscritto. Si tratta di un’area meridionale abbastanza estesa, compresa tra Gela e Siracusa, che descrive e racchiude il primo fronte della seconda guerra mondiale in Sicilia, legato alla fascia costiera utilizzata dagli alleati per lo sbarco in Italia. L’area individuata – che contiene gli indirizzi tematici prima illustrati – accolse eventi bellici il cui esito orient le avanzate successive e le conseguenti strategie militari. Per l’articolazione delle pratiche e della organizzazione delle fasi operative si rimanda al paragrafo successivo.

Programma di lavoro Lo studio si articola attraverso un insieme di pratiche e operazioni integrate sia temporalmente che nematicamente. Esse sono:- raccolta e sistematizzazione di materiali d’archivio delle aree studio;

3. Marsala_Bunker a Palma di Montechiaro o in alternativa

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5Il paesaggio e le grandi trasformazioni

- descrizioni generali dei sistemi difensivi della costa siciliana;- studio della rappresentazione del territorio in tempo di guerra: cartografie e foto aeree;- studio comparato: cartografie militari e carte storiche cartografie e foto aeree contemporane;- elaborazione di un atlante ragionato dei “teatri di guerra” della costa siciliana;- elaborazione di disegni dell’area-studio in rapporto agli indirizzi tematici (ridisegno dei temi);- elaborazione di mappe esplorative delle “archeologie dei sistemi difensivi” lungo i punti e le linee principali dell’area studio;- trascrizioni di un lessico topografico;- ipotesi esplorative di temi progettuali sulle aree studio;- raccolta e preparazione materiali per la pubblicazione finale della ricerca. Metodologia Da un punto di vista metodologico la ricerca afferma come suo strumento d’indagine privilegiato quello della mappa, intesa come ridisegno di informazioni selezionate ed astratte dalla stratificazione dei segni, all’interno di procedure concettuali di matrice archeologica. Le operazioni condotte saranno finalizzate: al reperimento e catalogazione di materiali d’archivio; alla produzione vera e propria di nuove mappe grafiche e fotografiche dei territori analizzati; alla redazione di ridisegni selettivi di cartografie in rapporto ai temi; alla costruzione di un lessico topografico dei teatri di guerra. L’indagine sui cimiteri militari costituirà una appendice documentale dal carattere compilativo e richiederà l’utilizzo anche di disegni e foto d’archivio, rilievi, foto attuali dei luoghi. La ricerca, attraverso i suoi apparati descrittivi ed interpretativi, intende far emergere condizioni dell’esistente e opportunità per il progetto intesi come un unico sistema di rappresentazione e di descrizione: un paesaggio disegnato, in cui strumenti, procedure ed ipotesi di lavoro concorrono alla definizione dei temi e degli indirizzi possibili per la trasformazione dei territori oggetto di indagine.

Risultati attesi Al termine della ricerca i risultati attesi riguardano:1. l’elaborazione di un atlante contemporaneo dei “teatri di guerra”, tendenti a descrivere e valorizzare luoghi e manufatti bellici come testimonianza degli eventi storici;2. la stesura, la raccolta e la pubblicazione di saggi riguardanti i temi indagati e le vicende storiche legate ai con itti bellici e alle strategie militari dell’uso del territorio e della topografia;

. la redazione di un insieme ordinato di mappe “archeologiche” interpretative dei territori analizzati tendenti a descrivere e enucleare temi e ipotesi di lavoro per le trasformazioni future;

. la costruzione di un lessico topografico dei teatri di guerra in Sicilia; 5. l’elaborazione di nuovi scenari della trasformazione del territorio lungo i principali nodi e le principali linee difensive delle aree studio individuate.

3bis. Elementi

4. Marsala_Tracce

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5. Aeroporto militare di Castelvetrano o in alternativa 5bis. Aeroporto di Gela

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7Il paesaggio e le grandi trasformazioni

6. Marsala_Passaggi di terra o in alternativa

7. Marsala_Contaminazioni

6bis. Passaggi urbani

8. Marsala_Cimitero degli americani a Gela o in alternativa

is Mappe palinsesti geografie